Voci di corridoio - Edizione vacanze 2012 - ISISS Antonio Scarpa

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"LEZIONE DI VITA, LEZIONE DI CORAGGIO, QUESTO PER NOI E’ IL 23 MAGGIO" È stato proprio questo il motto che ci ha accompagnato nei due giorni dedicati al ricordo di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Ma come mai ci trovavamo li? Da cosa è partito tutto ciò? ABBIAMO VINTO !!! Nel mese di dicembre dello scorso anno la professoressa di storia dell’arte Silvia Bevilacqua ha proposto a tutte noi ragazze della classe IV A del Liceo linguistico di partecipare a un concorso indetto dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca). Il bando presentava come tema l’articolo 9 della Costituzione- ovvero “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”- e dava possibilità di creare progetti come video, storyboard e altro. Subito entusiaste della proposta, abbiamo iniziato a pensare a come elaborare il lavoro. La scelta è stata quella di creare un breve video con immagini e didascalie. Ma quale messaggio volevamo trasmettere? La cosa che è venuta subito in mente a tutte è stata quella di valorizzare la storia dell’arte,
non solamente come materia scolastica, ma soprattutto come cultura, scoperta di un patrimonio importante per il nostro paese e fonte, poi, anche di lavoro. Abbiamo, però, deciso di partire da un messaggio un po’ distante da questo, ovvero l’idea di comunità. Spesso infatti l’importanza di questo termine viene trascurata, ma noi, facendo risalire ogni lettera della parola Repubblica al nome di un bambino, emblema del futuro, abbiamo voluto riportare alla mente tale concetto. Collegando, infatti, tutto ciò a una professione legata alla cultura e ai beni culturali, abbiamo affermato che i sogni dei giovani, ovvero diventare insegnanti, archeologi, soprintendenti o guide turistiche, vanno esauditi perché solo in questo modo garantiremo una vita futura ai Beni Culturali. Al momento dell’adesione al progetto nessuna di noi aveva guardato con attenzione quale fosse il premio in palio perché LE IDEE RESTANO ! Superate le paure causate dall’attentato di Brindisi, il 22 maggio abbiamo cosi deciso di partire alla volta di Napoli. Già dall’arrivo all’aeroporto di Venezia siamo state colpite dalla presenza di moltissimi altri studenti, anch’essi facenti parte di delegazioni (più consistenti della nostra) di varie scuole dirette come noi a Napoli: non eravamo quindi le sole a partire da cosi lontano e questo ci ha dato moltissima carica. All’arrivo a Napoli ci ha subito accolto in porto la nostra nave: un grande traghetto sul quale campeggiavano degli enormi striscioni con le foto di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e, in mezzo, una citazione dello stesso Borsellino che recitava “ I giudici possono agire solo in parte nella lotta alla mafia, è compito della scuola rovesciare questo processo perverso formando giovani alla cultura dello stato e delle istituzioni”. È stata proprio questa citazione il vero tema della manifestazione. Già nei discorsi di benvenuto ovviamente nessuno credeva che, tra tutte le quarte superiori d’Italia che avrebbero partecipato, avremmo potuto vincere proprio noi! Invece mercoledì 16 maggio, durante il Consiglio di Classe, siamo state informate che pochi giorni dopo avremmo dovuto partire per imbarcarci sulla “Nave della Legalità”. Una scuola piccola come la nostra aveva quindi la possibilità di partecipare a un evento di importanza nazionale e non potendo perdere una tale occasione, in fretta e furia ci siamo organizzate per la partenza imminente. Purtroppo però i posti a disposizioni erano solo due, cosi la professoressa ha scelto di essere accompagnata da Giulia Baratella e Ilaria Bonadè. (Se siete interessati a vedere il video del concorso lo troverete presente nell’homepage del sito della scuola.) delle varie autorità che si sono rivolti a noi ovviamente ricordando i fatti appena accaduti a Brindisi, è emerso che LA SCUOLA E’ IL BALUARDO CONTRO LA MAFIA. La scuola, come hanno più volte ripetuto tutte le autorità, ma in particolare Domenico Picone, comandante del porto di Napoli, deve infatti formare gli studenti in modo che questi attraverso il loro sapere si sentano liberi e non cadano cosi nella ragnatela della mafia: essa infatti teme molto “i giovani acculturati formati nella libertà”(Domenico Picone). Marco Rossi Doria ed Elena Ugolini, sottosegretari all’istruzione, invece, nel ribadire l’impegno dello Stato contro la mafia, hanno sottolineato la forza di noi giovani nella lotta contro questo fenomeno, testimoniata anche dalla voglia di vivere nascosta dietro le bende delle ragazze colpite nell’attentato di Brindisi. Anche le altre autorità hanno trasmesso messaggi molto forti, come la presa di coscienza che la mafia
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