delibera - Comune di Gonars

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vista la giurisprudenza del giudice amministrativo e della Corte di Cassazione sugli effetti costitutivi dell'affidamento derivante dalla delibera con la quale vennero costituite le società CAFC s.p.a., ACM s.p.a., ASVO s.p.a., ASP s.p.a., GEA s.p.a., IRIS s.p.a., SPIM s.p.a. e VESTA s.p.a. e se ne approvarono gli Statuti con indicazione degli oggetti sociali, ai sensi e per gli effetti dell'art. 22, comma 3°, lett. e) della legge n. 142 del 1990 poi art. 113, lett. e) testo originario del d.lgs. n. 267 del 2000 (paragrafo 4. delle premesse); visto in particolare l'art. 113, comma 15-bis e seguenti del d.lgs. n. 267 del 2000 sul mantenimento delle gestioni in atto per il periodo di transizione stabilito dalla legge; e visto l'art. 15 del d.lgs. n. 164 del 2000 di corrispondente contenuto; visto l'art. 113, comma 5-ter del d.lgs. n. 267 del 2000 sull'esecuzione, da parte e a cura dei tipi di società qui considerate, dei lavori inerenti e comunque connessi alla gestione dei servizi pubblici e relative reti con gli stessi obblighi delle amministrazioni aggiudicatrici; vista la giurisprudenza amministrativa sulla persistente competenza degli enti locali circa l'amministrazione e concessione dei beni di loro proprietà anche quando sono costituite forme di cooperazione tra gli enti locali per l'esercizio unitario di funzioni amministrative (Cons. Stato, sez. V, 3 settembre 2001, n. 4586 al p.to 18 delle considerazioni in diritto); *************************************************************************** Il Sindaco fa presente al Consiglio che è stato invitato il direttore del CAFC dottor Minighini che illustrerà al Consiglio tutta l’operazione di costituzione della Holding Nes. Quindi cede la parola all’assessore Ciroi, il quale ricorda la situazione del Comune, che si serve del CAFC per la distribuzione e utenza dell’acqua e del Consorzio Depurazione Laguna (cd. Tubone) per lo smaltimento. I servizi presi in considerazione sono però anche altri, quali: la distribuzione del gas, rifiuti, servizi cimiteriali, parcheggi, energia. Da un anno CAFC sta tentando di fare un’aggregazione e raggiungere dimensioni più ampie che gli consentano di gestire da posizione industriale altri servizi. Inizialmente, le società interessate erano circa 15, anche extra-regionali. Di queste ne sono rimaste 8. Sono: Vesta (Comune di Venezia), IRIS (Gorizia e Monfalcone), GEA (Pordenone), CAFC (Provincia di Udine), altre minori. Quasi tutte queste società si occupano di acqua, anche se alcune si occupano non di gestione, ma di rifiuti. L’AMGA dopo un primo interesse, si è ritirata purtroppo, infatti, secondo l’assessore, la sua presenza avrebbe contribuito a rendere la nostra posizione locale più forte. L’AMGA ha però preferito perseguire una sua dimensione. La mancata partecipazione di AMGA è dovuta anche all’incongruenza delle valutazione del valore delle società da parte dei consulenti AMGA (PricewaterhouseCoopers) e dei consulenti CAFC (UBM). AMGA è stata valutata 205 milioni di Euro da PricewaterhouseCoopers contro 145 milioni della UBM; il CAFC è stato valutato 82 milioni di Euro da PricewaterhouseCoopers e 99 milioni di Euro da UBM. Il Sindaco cede la parola al direttore del Consorzio, Meneghini il quale relaziona con maggior dettaglio il percorso seguito dalle varie società, del progetto di aggregazione secondo una struttura di impresa societariamente articolata con lo scopo comune di migliorare i servizi resi agli utenti, valorizzare la partecipazione degli azionisti, rendere più efficace efficiente e competitivo a livello locale e nazionale il nuovo soggetto giuridico individuata in una holding finanziaria NES Holdig e in due sub holding Nes Utility e Nes patrimonio, riferisce altresì che le attuali società territoriali verrebbero mantenute, costituendo le Sot. Riferisce che tutte le società sono state valutate a periti del tribunale di Venezia. Quindi prosegue analizzando i valori azionari delle singole società all’interno di Nes, valutazioni che hanno portato alla costituzione di NES. Dopo una lunga e minuziosa disanima dichiara di essere disponibile a rispondere ad eventuali domande che i signori volessero. L’Assessore Ciroi legge una comunicazione del 20 ottobre sottoscritta dai sindaci rappresentanti delle società interessate all’aggregazione NES.
Il Sindaco apre il dibattito. Interviene il consigliere Danelazzo che si dichiara contrario ad affidare la gestione completa del ciclo dell’acqua a una grande società sovraregionale, dal momento che, come ha affermato il direttore del CAFC, si tratta di una decisione politica prima che economica. Ritiene invece che si dovrebbe valutare la possibilità di costituire una società più piccola, di ambito regionale. Il direttore CAFC precisa che per quanto riguarda l’acqua, la gestione rimane delle maestranze locali. Il problema riguarda piuttosto il costo, che viene quantificato in funzione della distanza percorsa dall’acqua divisa per il numero di utenti serviti. Quindi, in zone ad alta densità, come le città, l’acqua costa di meno per il singolo utente; in zone più scarsamente abitate, come la montagna, l’acqua costerebbe di più: se la società di gestione è grande, i costi vengono ripartiti arrivando a una media omogenea. Il consigliere Sedrani chiede quale deve essere il quorum affinché il progetto passi. La risposta del direttore CAFC è il 60% delle quote. Il consigliere Sedrani chiede inoltre a chi spetta il pagamento dei periti; Il direttore risponde che sarà a carico della neocostituenda NES, se viene costituita; in caso contrario, la quota parte del CAFC spetta al CAFC. Il consigliere Sedrani lamenta la scarsa informazione da parte della maggioranza nei confronti della minoranza, che ha ricevuto le prime informazioni solo di recente. Esprime inoltre le sue perplessità sulla costituzione di NES, perché, afferma, mentre si conosce bene la situazione di CAFC, non si ha la stessa conoscenza delle altre società, che potrebbero presentare situazioni più problematiche. Inoltre i territori coinvolti hanno esigenze e necessità molto diverse. Per esempio, contribuire alla gestione di Marghera potrebbe costituire una spesa superiore per il cittadino friulano; le aggregazioni, secondo il consigliere Sedrani, porteranno inevitabilmente a dei costi superiori. NES sarà costituita per il 53% da una parte veneta e solo dal 47% dalla parte friulana; quindi la parte del Veneto avrà sempre una superiorità numerica, nonostante il capitale netto delle società venete sia decisamente inferiore a quello delle società friulane. Chiede quindi di riflettere bene prima di prendere la decisione. Dichiara che il gruppo che rappresenta non ritiene che questo sia il momento adatto per entrare in questa società. Il direttore del CAFC risponde che la valutazione che è stata fatta non è di tipo patrimoniale; nelle concessioni di gestione la parte da valutare non è il patrimonio, che spesso è in realtà da restituire all’ente pubblico. Per quanto riguarda le tariffe, ricorda che non è l’ente gestore che le può modificare, in quanto esse dipendono dall’autorità d’ambito. L’Assessore Ciroi afferma di considerare la partecipazione del Friuli in una società più grande come un beneficio per il Friuli e non un limite. Dice inoltre che i dubbi espressi dalle parti locali sono sempre uguali, siano esse di Gorizia, di Venezia o friulane. Il Sindaco ringrazia il direttore per la partecipazione e per l’illustrazione esauriente. Quindi ricorda che nel 2006 scadranno tutte le concessioni dell’acqua e che quindi entro quella data comunque bisognerà decidere il destino di CAFC. Afferma inoltre che, benché tutti siano d’accordo nel dire che la cosa migliore sarebbe che le varie società regionali di servizi si aggregassero, in realtà ci sono diversi contrasti locali dove si inseriscono anche pressioni politiche. In questo modo, insistere nel difendere i propri singoli interessi può far correre il rischio di essere travolti. Ci sono inoltre anche grossi interessi industriali. Per quanto riguarda AMGA, l’opinione del sindaco è che essa voglia far fallire la prospettiva NES per poter rimanere in tal modo l’unico interlocutore di un certo peso. È chiaro, secondo il sindaco, che si sta facendo un gioco al di sopra dei singoli comuni e che probabilmente nell’assemblea dell’8 novembre non si raggiungerà il quorum del 60%. Chiede quindi al Consiglio di mettere il sindaco o suo delegato, nelle condizioni di poter partecipare all’assemblea dell’8 novembre e di votare a favore affinché i soci del CAFC possano dare un segnale forte anche contro tutte le interferenze che impediscono loro di decidere per se stessi. Si dice inoltre favorevole a sostenere la candidatura di Udine per ospitare la sede di NES.
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