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Oggetto: Aggregazione me<strong>di</strong>ante scissione delle società a prevalente capitale pubblico locale<br />
CAFC SpA, ACM SpA, ASP SpA, ASVO SpA, GEA SpA, IRIS SpA, SPIM SpA, VESTA SpA<br />
con costituzione delle società NES HOLDING SpA, NES UTILITY SpA, NES PATRIMONIO<br />
SpA e mantenimento <strong>di</strong> società operative territoriali (SOT). Determinazioni in merito: alle<br />
operazioni societarie, alla permanenza del controllo degli enti locali ed alla continuità<br />
gestionale dei servizi pubblici.<br />
IL CONSIGLIO COMUNALE<br />
Premesso<br />
1. che questo <strong>Comune</strong> possiede n. 7.876 azioni della società denominata CAFC SpA –<br />
Consorzio Acquedotto Friuli Centrale SpA;<br />
2. che assieme a questo <strong>Comune</strong>, sono soci nella società denominata CAFC SpA i seguenti<br />
ulteriori Comuni: Aiello del Friuli, Artegna, Bagnaria Arsa, Basiliano, Bertiolo, Bicinicco,<br />
Buja, Camino al Tagliamento, Campoformido, Campolongo al Torre, Carlino, Castions <strong>di</strong><br />
Strada, Chiopris-Viscone, Codroipo, Colloredo <strong>di</strong> Monte Albano, Coseano, Dignano,<br />
Drenchia, Fae<strong>di</strong>s, Fagagna, Flaibano, <strong>Gonars</strong>, Grimacco, Latisana, Lestizza, Lignano<br />
Sabbiadoro, Lusevera, Magnano in Riviera, Martignacco, Majano, Marano Lagunare,<br />
Mereto <strong>di</strong> Tomba, Mortegliano, Moruzzo, Muzzana del Turgnano, Nimis, Osoppo,<br />
Pagnacco, Palazzolo dello Stella, Palmavova, Pasian <strong>di</strong> Prato, Pocenia, Povoletto, Pozzuolo<br />
del Friuli, Precenicco, Prepotto, Pulfero, Ragogna, Reana del Rojale, Rive D’Arcano,<br />
Rivignano, Ronchis, Ruda, San Daniele del Friuli, San Leonardo, Santa Maria La Longa,<br />
San Vito al Torre, San Vito <strong>di</strong> Fagagna, Savogna, Sedegliano, Stregna, Taipana,<br />
Talmassons, Topogliano, Tarcento, Tavagnacco, Teor, Torreano, Varmo, Villa Vicentina,<br />
Visco nonché la Provincia <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne;<br />
3. che tale società è stata a suo tempo costituita, me<strong>di</strong>ante trasformazione del Consorzio per<br />
l’Acquedotto del Friuli Centrale, dagli enti locali soci ai sensi dell’art.22 comma 3 lettera e)<br />
della legge n.142/90 con atto notarile <strong>di</strong> data 28.12.2000 del dott. Roberto Cutrupia notaio<br />
in U<strong>di</strong>ne Repertorio n.82367 Raccolta n.22537;<br />
4. che parimenti sono società a totale o prevalente capitale pubblico locale, appositamente<br />
costituite o partecipate da enti locali per la gestione dei servizi pubblici in rispettiva<br />
titolarità, quelle <strong>di</strong> seguito elencate: Azienda Consorzio del Mirese SpA - ACM SpA <strong>di</strong><br />
Dolo, Ambiente Servizi Venezia Orientale SpA - ASVO SpA <strong>di</strong> Portogruaro, Azienda<br />
Servizi Pubblici SpA - ASP SpA <strong>di</strong> Chioggia, Gestioni Ecologiche ed Ambientali - GEA<br />
SpA <strong>di</strong> Pordenone, Isontina Reti Integrate e Servizi SpA - IRIS SpA <strong>di</strong> Gorizia, Servizi<br />
Pubblici Integrati Mogliano SpA - SPIM SpA <strong>di</strong> Mogliano Veneto e Venezia Servizi<br />
Territoriali Ambientali SpA - VESTA SpA <strong>di</strong> Venezia;<br />
5. che, in base allo statuto comunale ed a consolidata giurisprudenza la decisione <strong>di</strong> un ente<br />
locale <strong>di</strong> costituire o partecipare ai sensi e per gli effetti delle norme <strong>di</strong> legge poc'anzi citate<br />
ad una società a prevalente capitale pubblico locale rappresenta l'avvenuta opzione per tale<br />
modulo <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong>retta e dunque si sostanzia nell'affidamento del servizio, non essendo<br />
necessario ulteriore provve<strong>di</strong>mento concessorio (cfr. tra le molte Cons. Stato, sez. V, 19<br />
febbraio 1998, n. 192; Cass. civ., sez. un. 29 ottobre 1999, n. 754 nonché recentemente<br />
Cons. Stato, sez. V, 30 giugno 2003, n. 3864; 23 marzo 2004, n. 1543 e n. 1547); che<br />
pertanto le società oggetto dell'aggregazione erano e sono titolari degli affidamenti dei<br />
servizi pubblici in<strong>di</strong>cati nelle delibere <strong>di</strong> costituzione/partecipazione o negli statuti sociali<br />
approvati con tali delibere, affidamenti che per effetto delle scissioni e delle inerenti<br />
assegnazioni-trasferimenti <strong>di</strong> rami d'azienda sono posti in capo alle assegnatarie o<br />
permangono in capo alle società scisse, secondo quanto sarà più avanti specificato; che la<br />
gestione degli affidamenti prosegue in regime <strong>di</strong> continuità per le durate previste<br />
originariamente e comunque nel limite <strong>di</strong> quanto contemplato dalla legislazione vigente sul<br />
periodo <strong>di</strong> transizione nei servizi pubblici locali e salve nuove <strong>delibera</strong>zioni ai sensi e per