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<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong>, Anno 5°, Volume 1 – giugno 2012 – Poste Italiane SpA, spedizione in Abbonamento Postale 70% - DCB Milano. In caso di mancato recapito si prega di inviare al CMP Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare il diritto fisso dovuto - ISSN 2239-2084<br />
<strong>TV</strong> <strong>Digitale</strong><br />
www.sistemi-integrati.net<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong><br />
Switch-off<br />
Il passaggio alla <strong>TV</strong> digitale<br />
in Liguria, Toscana, Umbria e Marche<br />
Approfondire<br />
LTE: quale impatto sui segnali DTT<br />
WiMax<br />
La tecnologia, i servizi 4G di Linkem<br />
Impianti di comunicazione<br />
Le installazioni, nel rispetto della legge<br />
Sicurezza<br />
DPI: il lavoro su scale portatili d’appoggio<br />
Home e Building Automation<br />
Konnex, valore aggiunto alla creatività<br />
Vetrina prodotti<br />
Più di cento novità<br />
dalle Aziende leader di settore<br />
SI MMagazine<br />
su iPad<br />
1<br />
2012
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong><br />
è anche per<br />
scarica la App gratuita per iPad<br />
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<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong>, Anno 5°, Volume 1 – giugno 2012 – Poste Italiane SpA, spedizione in Abbonamento Postale 70% - DCB Milano. In caso di mancato recapito si prega di inviare al CMP Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare il diritto fisso dovuto - ISSN 2239-2084<br />
<strong>TV</strong> <strong>Digitale</strong><br />
Garantire più continuità al mercato<br />
e recuperare il valore del margine<br />
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<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong><br />
Switch-off<br />
Il passaggio alla <strong>TV</strong> digitale<br />
in Liguria, Toscana, Umbria e Marche<br />
Approfondire<br />
LTE: quale impatto sui segnali DTT<br />
WiMax<br />
La tecnologia, i servizi 4G di Linkem<br />
Impianti di comunicazione<br />
Le installazioni, nel rispetto della legge<br />
Sicurezza<br />
DPI: il lavoro su scale portatili d’appoggio<br />
Home e Building Automation<br />
Konnex, valore aggiunto alla creatività<br />
1<br />
2012<br />
Vetrina prodotti<br />
Più di cento novità<br />
dalle Aziende leader di settore<br />
SI SI Magazine M su iPad<br />
L’<br />
andamento altalenante del mercato, negli ultimi anni, ha<br />
creato insicurezza fra gli operatori del settore, abituati a<br />
organizzare il proprio lavoro sui dati storici.<br />
Tra le cause che hanno determinato questa ‘altalena’ abbiamo gli<br />
switch-off, l’edilizia in difficoltà e il calo dei consumi. Gli switchoff,<br />
ad esempio, hanno costretto gli installatori ad improvvisare<br />
la loro attività, senza dare la possibilità di pianificare a dovere gli<br />
interventi necessari. Il mercato dell’edilizia, invece, ha rallentato<br />
quella continuità che garantiva la vendita costante di materiale<br />
per l’impianto di ricezione <strong>TV</strong>. Il calo dei consumi, infine, ha<br />
indotto alcune famiglie a rimandare più avanti nel tempo gli<br />
interventi sugli impianti televisivi.<br />
Il nostro mercato, quindi, è sollecitato a trasformare queste<br />
problematiche in risorse: un atteggiamento che premierà la<br />
flessibilità, la passione e la capacità degli operatori, chiamati ad<br />
affrontare il rinnovamento.<br />
Bisognerà esprimere capacità di visione strategica nel breve,<br />
medio e lungo periodo: in questo modo sarà possibile ottenere<br />
maggiore continuità per evitare scomode oscillazioni.<br />
Ad esempio, nel nostro mercato sono poco praticati i contratti<br />
di manutenzione programmata: servizi pensati per organizzare<br />
meglio il lavoro, con maggior pianificazione e per garantire un<br />
miglior servizio all’utenza.<br />
Infine, è indispensabile recuperare il valore del margine:<br />
l’installatore e il grossista specializzato non vendono soltanto i<br />
componenti dell’impianto, offrono servizi ad alta tecnologia che<br />
hanno un importante valore aggiunto. Quindi è dannoso, oltreché<br />
miope, far leva sul prezzo per migliorare la propria competitività.<br />
Amedeo Bozzoni<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
3
Sommario<br />
AMC IN PRESENZA DI SHADOWING<br />
<strong>TV</strong> <strong>Digitale</strong><br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong><br />
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ww<br />
Testata registrata al Tribunale di Milano Mi<br />
il 22 marzo 2010, numero 146<br />
Una copia: 5,00 euro<br />
Numero 1, anno 5° - giugno 2012<br />
Editore: SEI COMUNICAZIONE<br />
Via Po 120 - 20032 Cormano MI<br />
info@seicomunicazione.it<br />
Iscrizione al R.O.C. n° 17540 del 16 giugno 2008<br />
ISSN 2239-2084<br />
4 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
APPROFONDIRE<br />
Switch-off: l’esperienza di Liguria, Toscana, Umbria e Marche 6<br />
LTE: quale impatto sui segnali DTT 14<br />
L’accoppiamento di due antenne, distanza ottimale 24<br />
DTT: parametri e valori limite 26<br />
WiMAX: la tecnologia, i punti di forza 30<br />
Le installazioni, nel rispetto della legge 36<br />
Over the Top <strong>TV</strong>: scenari e tecnologie 42<br />
CONOSCERE<br />
Linkem: banda larga via WiMAX, opportunità per gli installatori 48<br />
50 Canale, il 3D è in chiaro 52<br />
Sisvel Technology: un laboratorio di idee, progetti e brevetti 54<br />
Valorizzare le idee, innovare la tecnologia 56<br />
Lavoro su scale portatili d’appoggio 58<br />
Epson High Brightness 2012 60<br />
Konnex, valore aggiunto alla creatività 64<br />
GDI: primo anno, tempo di bilanci 88<br />
FIERE, MANIFESTAZIONI & FORMAZIONE<br />
Eurosatellite 68<br />
ISE 2012 - Integrated Systems Europe 74<br />
3° ALL Digital Expo 76<br />
CONSORZI<br />
Geser 80<br />
Professional Group 84<br />
C.T.A. Consorzio Tecnologie Avanzate 92<br />
BENESSERE & SALUTE 210<br />
RIVENDITORI, GROSSISTI E INSTALLATORI 94<br />
Direttore Responsabile: Amedeo Bozzoni<br />
Ha collaborato: Isidoro Ermocida<br />
Redazione: Via Po 120 – 20032 Cormano MI<br />
Progetto grafico: SOLE IMMAGINE - Monza (MI)<br />
Impaginazione: giografica<br />
Stampa: GEMM Grafica srl - Cormano (MI)<br />
Spedizione: Poste Italiane SpA<br />
Spedizione in Abbonamento Postale - 70% DCB Milano<br />
I diritti di riproduzione dei contenuti sono riservati, in qualsiasi forma. La riproduzione è consentita solo con<br />
autorizzazione scritta dell’editore. Il materiale inviato alla redazione non verrà restituito, salvo accordi specifici.<br />
Titolare del trattamento dati personali raccolti nelle banche dati di uso redazionale e distribuzione postale è<br />
l’editore. Gli interessati potranno esercitare i diritti previsti dal DL 196/2003 in materia di protezione dei dati<br />
personali, inviando un’email a info@sistemi-integrati.net
Alcad 126<br />
Serie AM, con filtro LTE integrato da 30 dB;<br />
Antenne 5 modelli, con filtro LTE sui canali dai 61 al 69<br />
Alpha Elettronica 128<br />
CT215: 1IN–4Out HDMI; CT378: extender HDBaseT; CT310/8:<br />
1IN-8OUT HDMI; CT379 extender HDMI-USB-RS232-IR<br />
con switch Gigabit; Cavi HDMI Smart e Professional;<br />
Lampadine LED, a spot e a bulbo.<br />
Auriga 132<br />
Centrale a transmodulazione Terra MMH3000 con upgrade<br />
progressivo; Ver<strong>TV</strong>, la soluzione in fibra ottica di Prysmian;<br />
la strumentazione in fibra ottica; Multiswitch SCR Jultec serie JPS.<br />
Cavel 136<br />
Cavi ad alta attenuazione di schermatura: DG100, DG113, DG163<br />
e SAT725F in classe A+; RP 913B in classe A++; 27/115 FC e 34/145<br />
FC per lunghe distanze e posa interrata in classe A+<br />
CBD Electronic 140<br />
Antenna parabolica VICKY Superior in alluminio pressofuso;<br />
Multiswitch SCR SR4104d e SR4204A; Filtri LTE ad innesto LPF800-F;<br />
Centrale IF-IF SATIF 30 TR HD.<br />
Elcart 142<br />
Gamma Keep: cavi HDMI, splitter, switcher, extender<br />
e converter HDMI; Cavi e connettori USB 3.0 Keep;<br />
Decoder DTT TX-5100 con bollino blu Tivùsat<br />
Elint-Iare 146<br />
Filtri LTE da interno 7602D/60, da esterno 3658 LTE<br />
e da innesto 3405 LTE.<br />
Exitv 148<br />
Lampadine a basso consumo a tecnologia T2; Adattatore rotante<br />
con interruttore luminoso; Lampade di emergenza a Led; Antenna<br />
Tripla UHF con filtro LTE; Gamma cavi Lan Cat6 e Cat5e, UTP e FTP;<br />
Patch cord; Decoder Sat, anche con alimentazione a 12 V<br />
Fagor 152<br />
Centrale autoalimentata Summa con filtro LTE; Centrale<br />
autoalimentata Sabal HA505 con filtro LTE; Centrale programmabile<br />
MicroMA<strong>TV</strong> EVO; Amplificatori di canale serie Nexum;<br />
Transmodulatori STT 8000, da QPSK a COFDM anche con CI;<br />
Rimodulatori TTT 8000 da COFDM a COFDM anche con CI.<br />
Fracarro 158<br />
Intervista all’amministratore delegato Nello Genovese; Centrale<br />
multiutenza 3DGFLEX; Home Fibre: fibra+coassiale, per Sat e DTT.<br />
Le<br />
FTE Maximal Italia 164<br />
Kit DTT, con omaggio incluso; Area Fidelity, premi, consulenza<br />
e promozioni; Transmodulatori TFF310CIK4/6, TSF310CIK4/6<br />
e TWSF310CI; modulatore AV twin ETWF310; Amplificatori a larga<br />
banda serie AMC, CC, ZM.<br />
Galaxy 168<br />
Filtro LTE da interno FTUHF/F con connettori F; Filtro LTE da<br />
interno FTUHF/I con connettori IEC; Filtro LTE da esterno FTUHF/P;<br />
Amplificatore da palo HL3U/VR, a 3 ingressi con filtro LTE; Antenne<br />
minilogaritmiche amplificate per le banda UHF (GLX DT10A.45/I) e<br />
III+UHF (GLX DT12A.345/F); Gamma decoder DTT, 4 modelli dall’MHP<br />
al multimediale, allo zapper con Scart che ruota su due assi;<br />
GBS elettronica 172<br />
Centralini a larga banda serie CBJ e CBX con filtro LTE;<br />
Antenna DTT 41032 con filtro LTE; Jolly Kiosk, espositore per<br />
radiocomandi; Garden Easy Light; Supporti per <strong>TV</strong> serie SCB SLIM.<br />
Helman 176<br />
Filtri passa basso per LTE, con connettori IEC<br />
Laem Elettronica 178<br />
Amplificatori larga banda da palo serie WBX/L con filtro LTE; Filtri LTE<br />
da palo e a innesto FXTE/F-FPLTE/F; Prodotti Made in Italy al 100%.<br />
LEM Elettronica 180<br />
Centrali programmabili AT50, AF-40 e AF35-510L;<br />
SCX54/2: multiswitch SCR a 5 cavi e 2 derivate; SCX54/1: multiswitch<br />
SCR a 5 cavi e 1 derivata<br />
Micro Tek 184<br />
Stay Connected: la promozione con valore aggiunto.<br />
Offel 186<br />
Transmodulatori S/D-2 e S/D-COM da QPSK a COFDM, anche con CI;<br />
Multiswitch SCR a 4 cavi con 2 derivate; Antenne Tre+ Z e Trio+ Z,<br />
canali dal 21 al 60; Centralini serie Fusion con filtro LTE; Centralini<br />
serie MA, MC, MS e MSY, anche con filtro LTE disinseribile; Centralini<br />
serie LC, con filtro LTE disinseribile<br />
Ritar 190<br />
Nuovo Flare per distribuzione in fibra ottica Sat+DTT,<br />
con SCR e DiSEqC; Slingbox, la <strong>TV</strong> di casa anche fuori casa.<br />
RKB 194<br />
La radiofrequenza del DNA;<br />
Gamma miscelatori e amplificatori per situazioni particolari.<br />
Rover 198<br />
HD Touch e HD Flash STC, le funzioni indispensabili: MER Versus<br />
Carrier, la Costellazione, Max Hold, Zoom e Micro Echi, lista servizi e<br />
codici LCN; il DVB-T2.<br />
Shine 202<br />
Centralini da interno di media e alta potenza serie SH CI;<br />
Amplificatore da palo SH APCAG/20; LNB SCR + 3 Legacy;<br />
Filtro passa canale SH FPCEQ/3.<br />
Teleco 206<br />
L’evoluzione del mercato secondo Teleco<br />
Aziende<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
5
switch-off<br />
Il passaggio alla <strong>TV</strong> digitale<br />
in Liguria, Toscana, Umbria e Marche*<br />
La Fondazione<br />
Bordoni<br />
descrive le<br />
attività di<br />
switch-off<br />
delle regioni<br />
Liguria Toscana,<br />
Umbria e Marche.<br />
Con il passaggio<br />
al digitale di queste<br />
regioni oltre il 75% della<br />
popolazione italiana<br />
non riceve più i<br />
programmi in analogico.<br />
Nel 2011 le operazioni di<br />
transizione al digitale terrestre<br />
si sono svolte a partire dal mese<br />
di ottobre, secondo il calendario<br />
stabilito dal Dipartimento delle<br />
Comunicazioni del Ministero dello<br />
Sviluppo Economico (Tabella 1).<br />
Lo svolgimento dello switchoff<br />
è stato reso particolarmente<br />
difficile dall’alluvione che ha colpito<br />
in autunno alcune zone della<br />
Liguria e della Toscana ed è stato<br />
necessario rinviare l’attività di transizione nelle aree<br />
più danneggiate, innanzitutto per non interferire<br />
con le attività di soccorso e con i primi interventi<br />
a favore della popolazione. Anche dopo la fase di<br />
prima emergenza, in alcuni casi i danni alla viabilità<br />
hanno reso difficilmente raggiungibile parte dei siti<br />
TABELLA 1. CALENDARIO<br />
DELLA TRANSIZIONE<br />
Area tecnica Periodo di transizione Aree geografiche interessate<br />
8 10-28 ottobre Liguria, eccetto la provincia di La Spezia<br />
9 3-30 novembre<br />
Toscana, Umbria, province di La Spezia<br />
e Viterbo<br />
10 5-21 dicembre Marche<br />
6 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
di trasmissione coinvolti. Con le operazioni<br />
di transizione del 2011, la percentuale della<br />
popolazione nazionale residente in aree in<br />
cui le trasmissioni in tecnica analogica sono<br />
definitivamente cessate è salita a oltre il<br />
75%. L’evoluzione temporale del processo di<br />
digitalizzazione a livello nazionale, fino al<br />
completamento previsto per giugno 2012, è<br />
illustrata in Figura 1, assieme al progressivo<br />
ampliamento della popolazione interessata.
Il dividendo digitale e il quadro<br />
internazionale di utilizzo delle frequenze<br />
La transizione al digitale è stata<br />
significativamente influenzata dal nuovo<br />
contesto determinato dalla destinazione alle<br />
comunicazioni mobili della banda a 800 MHz, il<br />
cosiddetto “dividendo digitale”.<br />
Infatti, nel corso dell’anno è stato avviato<br />
il percorso di attuazione di quanto previsto<br />
nella Legge di stabilità per il 2011 (Legge n.<br />
220 del 13 dicembre 2010), che ha portato<br />
all’espletamento della gara per l’assegnazione<br />
dei diritti d’uso per l’impiego della banda 800<br />
MHz da parte del servizio mobile.<br />
L’asta per le frequenze si è conclusa il 29<br />
settembre e tre operatori radiomobili (Wind,<br />
Telecom Italia e Vodafone) si sono aggiudicati<br />
ciascuno una porzione di spettro pari a 10 MHz<br />
appaiati.<br />
La disponibilità del dividendo digitale è in<br />
realtà una diretta conseguenza dell’attuazione<br />
del processo di transizione al digitale, che<br />
consente una maggiore efficienza nell’uso dello<br />
spettro e ha permesso per questo di liberare<br />
risorse spettrali da destinare ad altri servizi.<br />
È stata la conferenza di Ginevra del 2006<br />
(Radio Regional Conference 2006), che<br />
costituisce una delle pietre miliari per la<br />
definizione dello scenario di transizione alla<br />
televisione digitale terrestre, ad avviare il percorso<br />
proseguito con la Conferenza mondiale delle<br />
Radiocomunicazioni del 2007 (WRC-07), secondo il<br />
quale nella Regione 1, cui appartiene l’Europa, la parte<br />
alta della banda UHF che va da 790 MHz a 862 MHz<br />
può essere destinata al mobile.<br />
L’Unione Europea con l’adozione del Programma<br />
europeo sulle politiche dello spettro radio (Radio<br />
Spectrum Policy Programme – RSPP) ha fatto proprio<br />
questo percorso prevedendo il rilascio del dividendo<br />
digitale in tempi ancora più rapidi e ha anticipato al<br />
1° gennaio del 2013 la scadenza inizialmente fissata al<br />
2015 dall’Accordo di Ginevra.<br />
L’attribuzione del dividendo digitale in banda 800<br />
MHz al mobile ha fatto sì che la transizione al digitale<br />
nelle Aree Tecniche d’interesse per il 2011, avvenisse<br />
senza l’impiego dei canali dal 61 al 69, corrispondenti<br />
all’intervallo di frequenze da 790 a 862 MHz, a<br />
differenza di quanto è accaduto per le Aree Tecniche<br />
digitalizzate negli anni precedenti. In queste ultime<br />
aree occorrerà attuare un processo di liberazione da<br />
completarsi in tempi utili in linea con i termini per<br />
rendere disponibili le frequenze al mobile.<br />
Per la prima volta dall’avvio del processo di<br />
transizione in Italia, l’assegnazione dei diritti d’uso<br />
è avvenuta nel 2011 sulla base di graduatorie<br />
regionali, stilate in conformità a quanto disposto dai<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
Figura 1. Evoluzione<br />
temporale del<br />
processo di<br />
digitalizzazione<br />
riferita alla<br />
percentuale di<br />
popolazione<br />
7
switch-off<br />
TABELLA 2. CANALI NON ATTIVABILI SECONDO<br />
LA PIANIFICAZIONE DELL’AGCOM E RELATIVI SITI<br />
Canali Siti<br />
21,31,34,37,44,51,24,53 Monte Serra<br />
21,31,34,37,44,51,24,53 Monte Argentario<br />
21,31,34,37,44,51,24,53 Roselle<br />
22,25,28,39,48,54,29,45 Monte Bignone<br />
22,25,28,39,48,54,29,45 Monte Beigua<br />
22,25,28,39,48,54,29,45 Piana Moreno Bordighera<br />
22,25,28,39,48,54,29,45 Camaiore – Monte Meto<br />
22,25,28,39,48,54,29,45 Pedona<br />
Figura 2.<br />
Suddivisione<br />
della Liguria in<br />
zone per le Aree<br />
Tecniche 8 e 9<br />
bandi emanati dal Ministero dello Sviluppo<br />
Economico – Dipartimento Comunicazioni lo<br />
scorso agosto.<br />
Le emittenti che hanno presentato domanda<br />
sono state inserite in una graduatoria<br />
predisposta attraverso il calcolo di punteggi<br />
derivati da precisi criteri: entità del patrimonio<br />
netto, numero dei lavoratori dipendenti,<br />
ampiezza della copertura della popolazione,<br />
priorità cronologica di svolgimento dell’attività<br />
nell’area. La definizione delle graduatorie ha<br />
consentito di procedere con l’assegnazione dei<br />
diritti d’uso ai soggetti classificatisi in posizione<br />
8 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
utile, nel rispetto di quanto disposto dal Piano<br />
dell’Autorità.<br />
La Delibera dell’AGCOM n. 423/11/CONS<br />
delinea l’utilizzo delle frequenze per il<br />
broadcasting locale ed è redatta prendendo<br />
in considerazione le problematiche di natura<br />
interferenziale nei confronti dei Paesi<br />
confinanti, che per il versante tirrenico hanno<br />
richiesto particolare cautela. Le aree di Liguria,<br />
Toscana e Viterbo richiedono, infatti, forte<br />
attenzione circa la potenziale interferenza<br />
nociva generata nei confronti delle zone<br />
francesi di Corsica e Costa Azzurra; le stesse<br />
considerazioni valgono per le Marche nei<br />
confronti della Croazia, anche se il panorama<br />
dell’emittenza televisiva in questa Regione<br />
risulta meno articolato rispetto a quello delle<br />
altre Aree Tecniche di interesse per il 2011.<br />
La pianificazione dell’Autorità è stata elaborata<br />
sulla base delle attività di coordinamento<br />
bilaterale condotte dal Ministero dello Sviluppo<br />
Economico – Dipartimento Comunicazioni,<br />
con il supporto dell’Autorità stessa. In tali<br />
sedi, l’Amministrazione francese ha avuto<br />
l’assicurazione da parte dell’Italia che, per<br />
questioni di compatibilità, i canali che nello<br />
schema di accordo in fase di definizione sono<br />
riservati per l’utilizzo in territorio francese, con
iguardo in particolare alla Corsica e alla Costa Azzurra,<br />
non saranno pianificati su determinati siti individuati<br />
come potenziali maggiori interferenti. Pertanto la<br />
pianificazione delle Regioni Liguria e Toscana, compresa<br />
la provincia di Viterbo, prevede che da alcuni specifici<br />
siti non sia possibile irradiare in Italia alcuni dei canali<br />
TABELLA 3. ASSEGNAZIONE FREQUENZE NELL’AREA TECNICA 8<br />
Canale Emittente<br />
5 Mux1-RAI<br />
6 Mux1-RAI<br />
9 Mux1-RAI<br />
10 Mux1-RAI<br />
Mux1-RAI<br />
11<br />
RAI (DVB-H)<br />
21 LIGURIA <strong>TV</strong><br />
Mux1-RAI<br />
S<strong>TV</strong><br />
22<br />
TELEVARAZZE<br />
TIVU ITALIA<br />
24 TELERADIOCITY<br />
Mux1-RAI<br />
BRESCIA TELENORD<br />
25 E21 NETWORK<br />
ODEON 24<br />
TELEGRANDA<br />
26 RAI<br />
TELECUPOLE PIEMONTE<br />
27<br />
TIVU ITALIA<br />
Canale Emittente<br />
28<br />
MOTORI <strong>TV</strong><br />
PRIMANTENNA<br />
29<br />
LOMBARDIA DTT<br />
TELEGENOVA<br />
30 RAI<br />
TELEMASONE<br />
31<br />
TELERADIO PACE <strong>TV</strong><br />
TELERADIO PACE <strong>TV</strong>2<br />
TIVU ITALIA<br />
32 ReteA<br />
33 ReteA<br />
34<br />
ANTENNA BLU TELEVISION<br />
IMPERIA <strong>TV</strong><br />
35 ITALIA 8 PIEMONTE<br />
36 Mediaset<br />
37 LA3<strong>TV</strong> (DVB-H)<br />
38 Mediaset (DVB-H)<br />
39<br />
CANALE ITALIA 2<br />
CANALE ITALIA 3<br />
40 RAI<br />
TABELLA 4. ASSEGNAZIONE FREQUENZE NELL’AREA TECNICA 8<br />
Emittente Canale<br />
Antenna Blu Television 34<br />
Brescia Telenord 25<br />
Canale Italia 2 39<br />
Canale Italia 3 39<br />
D-Free 50<br />
E21 Network 25<br />
Entella <strong>TV</strong> 48<br />
Gruppo Telecom Italia Media 42, 47, 60<br />
Imperia <strong>TV</strong> 34<br />
Italia 8 Piemonte 35<br />
LA3<strong>TV</strong> (DVB-H) 37<br />
Liguria <strong>TV</strong> 21<br />
Lombardia DTT 29<br />
Mediaset<br />
36, 49, 52, 56, 38<br />
(per il DVB-H)<br />
Emittente Canale<br />
Motori <strong>TV</strong> 28<br />
Odeon 24 25<br />
Primantenna 28<br />
Primocanale 44<br />
RAI<br />
26, 30, 40, 11<br />
(per il DVB-H)<br />
RAI-Mux1 (MFN)<br />
5, 6, 9, 10, 11,<br />
22, 25, 46<br />
Rete Capri 57<br />
Rete A 32, 33<br />
Studio Nord <strong>TV</strong> 45<br />
S<strong>TV</strong> 22<br />
Tele Liguria 53<br />
Tele Turchino 48<br />
Telecitta’ 41<br />
assegnati alla Francia in sede di accordi internazionali.<br />
La Tabella 2 riporta i canali non attivabili ed i relativi<br />
siti; i canali non attivabili dipendono dal sito in<br />
considerazione, a seconda che risulti maggiormente<br />
impattante verso la Corsica (es. Monte Serra) oppure<br />
verso la Costa Azzurra (es. Pedona).<br />
Canale Emittente<br />
41 TELECITTA’<br />
42 Gruppo Telecom Italia Media<br />
43 TELENORD TN4<br />
44 PRIMOCANALE<br />
45 STUDIO NORD <strong>TV</strong><br />
46 Mux1-RAI<br />
47 Gruppo Telecom Italia Media<br />
48 ENTELLA <strong>TV</strong><br />
TELE TURCHINO<br />
49 Mediaset<br />
50 D-FREE<br />
51 TELESTAR PIEMONTE<br />
52 Mediaset<br />
53 TELE LIGURIA<br />
56 Mediaset<br />
57 Rete Capri<br />
60 Gruppo Telecom Italia Media<br />
La tabella è ordinata per canale<br />
Emittente Canale<br />
Telecupole Piemonte 27<br />
Telegenova 29<br />
Telegranda 25<br />
Telemasone 31<br />
TeleNord TN4 43<br />
Teleradio Pace <strong>TV</strong> 31<br />
Teleradiocity 24<br />
Telestar Piemonte 51<br />
Televarazze 22<br />
TIVU Italia (MFN) 22, 27, 31<br />
La tabella è ordinata per emittente<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
9
switch-off<br />
I numeri della transizione<br />
Ai fini della transizione, l’Area Tecnica 8 è stata<br />
suddivisa in 15 zone (Figura 2). Il processo ha<br />
interessato 2245 impianti, 203 comuni e circa 1,4<br />
milioni di cittadini. Sono state coinvolte nel passaggio<br />
48 emittenti televisive tra nazionali e locali.<br />
Figura 3.<br />
Suddivisione<br />
dell’Area Tecnica 9<br />
in zone<br />
Figura 4.<br />
Suddivisione<br />
dell’Area Tecnica<br />
10 in Zone<br />
10 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
In Tabella 3 e in Tabella 4 è riportato l’elenco,<br />
con l’associazione emittente-canale, delle nuove<br />
assegnazioni digitali disposte dal MiSE per l’Area<br />
Tecnica 8, rispettivamente ordinato in base al numero<br />
del canale e alla denominazione dell’emittente.
TABELLA 5. ASSEGNAZIONE FREQUENZE NELL’AREA TECNICA 9<br />
Canale Emittente<br />
5 Mux1-RAI<br />
6 Mux1-RAI<br />
7 Mux1-RAI<br />
9 Mux1-RAI<br />
11 RAI (DVB-H)<br />
Mux1-RAI<br />
ANTENNA 3<br />
ANTENNA 5<br />
CANALE 39 LUCCA<br />
CANALE 39 VERSILIA<br />
21 LIGURIA <strong>TV</strong><br />
NOI <strong>TV</strong><br />
RETESOLE<br />
TELECENTRO 2<br />
TELETRURIA<br />
<strong>TV</strong> PRATO 39<br />
CANALE ITALIA 2<br />
22 CANALE ITALIA 3<br />
TELE 37<br />
TIVU ITALIA<br />
Mux1-RAI<br />
CANALE 23 TELETUSCOLO<br />
24 TELE 37<br />
TELE CENTRO LAZIO<br />
TELERADIOCITY<br />
TELESTUDIO<br />
LINEA UNO<br />
RETE 37<br />
TELE LIGURIA SUD<br />
TELEIRIDE<br />
25 TELEITALIA 41<br />
TELELAZIO RETE BLU<br />
TELESANDOMENICO<br />
TELETRURIA<br />
<strong>TV</strong>L <strong>TV</strong> LIBERA<br />
VALDARNO CHANNEL<br />
26 RAI<br />
Mux1-RAI<br />
27 TELEREGIONE T9<br />
TELEREPORTER ROMA<br />
TIVU ITALIA<br />
Mux1-RAI<br />
E21 NETWORK<br />
28 GRANDUCATO <strong>TV</strong><br />
PRIMOCANALE<br />
SUPER 3<br />
Canale Emittente<br />
TELE GUBBIO<br />
28 TELE IDEA<br />
<strong>TV</strong>1<br />
Mux1-RAI<br />
ODEON 24<br />
29 SUPER 3<br />
TELEGENOVA<br />
TLC TELECAMPIONE<br />
TOSCANA DTT<br />
30 RAI<br />
Mux1-RAI<br />
31 TELE LIGURIA SUD<br />
TRT<br />
<strong>TV</strong>R VOXSON<br />
32 Rete A<br />
33 Rete A<br />
Mux1-RAI<br />
E21 NETWORK<br />
34 TEF<br />
TELEMONDO<br />
TELERIVIERA<br />
TELESTUDIO<br />
TELEROMA 56<br />
35 TOSCANA <strong>TV</strong><br />
<strong>TV</strong>9<br />
36 Mediaset<br />
Mediaset<br />
37 LA3<strong>TV</strong> (DVB-H)<br />
38 Mediaset (DVB-H)<br />
39 CANALE ITALIA 3<br />
TIVU ITALIA<br />
40 RAI<br />
41 R<strong>TV</strong> 38<br />
TELECITTA’<br />
42 Gruppo Telecom Italia Media<br />
Mux1-RAI<br />
CANALE 10<br />
43 LOMBARDIA DTT<br />
TELENORD TN4<br />
TLC TELECAMPIONE<br />
AREZZO <strong>TV</strong><br />
CANALE 6 TOSCANA<br />
LA 8<br />
44 PRIMOCANALE<br />
TELECAMAIORE NUOVI ORIZZONTI<br />
TELEREGIONE T9<br />
UMBRIA <strong>TV</strong><br />
Canale Emittente<br />
IES <strong>TV</strong> INFORMAZIONE E SALUTE<br />
RADIO TELEDIFFUSIONI<br />
UMBRE AQUESIO<br />
45 RTM<br />
STUDIO NORD <strong>TV</strong><br />
TELEMONDO<br />
TRO TELE RADIO ORTE<br />
<strong>TV</strong>R TELEITALIA<br />
46 Mux1-RAI<br />
ITALIA 7<br />
47 Gruppo Telecom Italia Media<br />
R<strong>TV</strong> 38<br />
48 TEVERE <strong>TV</strong><br />
<strong>TV</strong>9<br />
49 Mediaset<br />
50 D-FREE<br />
Mux1-RAI<br />
50 CANALE<br />
CANALE 3 TOSCANA<br />
GRANDE ITALIA<br />
51 RETE ORO<br />
SESTA RETE<br />
TELE GALILEO<br />
TELE IDEA<br />
TELESTAR PIEMONTE<br />
52 Mediaset<br />
Mux1-RAI<br />
CANALE ITALIA 2<br />
53 EUROPA <strong>TV</strong><br />
RETE 37<br />
TELE LIGURIA<br />
TLC TELECAMPIONE<br />
56 Mediaset<br />
57 Rete Capri<br />
60 Gruppo Telecom Italia Media<br />
La tabella è ordinata per canale<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
11
switch-off<br />
TABELLA 6. ASSEGNAZIONE FREQUENZE NELL’AREA TECNICA 9<br />
Emittente Canale<br />
50 Canale 51<br />
Antenna 3 21<br />
Antenna 5 21<br />
Arezzo <strong>TV</strong> 44<br />
Canale 10 43<br />
Canale 23 Teletuscolo 24<br />
Canale 3 Toscana 51<br />
Canale 39 Lucca 21<br />
Canale 39 Versilia 21<br />
Canale 6 Toscana 44<br />
Canale Italia 2 22, 53<br />
Canale Italia 3 22, 39<br />
D-Free 50<br />
E21 Network 28, 34<br />
Europa <strong>TV</strong> 53<br />
Grande Italia 51<br />
Granducato <strong>TV</strong> 28<br />
Gruppo Telecom Italia Media 42, 47, 60<br />
Ies <strong>TV</strong> Informazione e Salute 45<br />
Italia 7 46<br />
La 8 44<br />
LA3<strong>TV</strong> (DVB-H) 37<br />
Liguria <strong>TV</strong> 21<br />
Linea Uno 25<br />
Lombardia DTT 43<br />
Mediaset<br />
36, 49, 52, 56, 38<br />
(per il DVB-H)<br />
Noi <strong>TV</strong> 21<br />
Odeon 24 29<br />
Primocanale 28, 44<br />
12 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
Emittente Canale<br />
Radio Telediffusioni<br />
Umbre Aquesio<br />
45<br />
RAI<br />
26, 30, 40, 11<br />
(per il DVB-H)<br />
5, 6, 7, 9, 21, 24,<br />
RAI (Mux1) 27, 28, 29, 31, 34,<br />
43, 46, 51, 53<br />
Rete Capri 57<br />
Rete 37 25, 53<br />
Rete A 32, 33<br />
Rete Oro 51<br />
Retesole 21<br />
RTM 45<br />
R<strong>TV</strong> 38 41, 48<br />
Sesta Rete 51<br />
Studio Nord <strong>TV</strong> 45<br />
Super 3 28, 29<br />
TEF 34<br />
Tele 37 22, 24<br />
Tele Centro Lazio 24<br />
Tele Galileo 51<br />
Tele Gubbio 28<br />
Tele Idea 28, 51<br />
Tele Liguria 53<br />
Tele Liguria Sud 25, 31<br />
Telecamaiore Nuovi Orizzonti 44<br />
Telecentro 2 21<br />
Telecitta’ 41<br />
Telegenova 29<br />
Teleiride 25<br />
Teleitalia 41 25<br />
Immediatamente dopo il completamento<br />
dello switch-off dell’Area Tecnica 8 si<br />
è avviato il processo di digitalizzazione<br />
dell’Area Tecnica 9, suddiviso in 17 zone<br />
(Figura 3).<br />
La transizione nell’Area 9 ha interessato<br />
2792 impianti, 471 comuni e più di 5 milioni<br />
di cittadini; le emittenti televisive coinvolte<br />
sono state in tutto 93, tra nazionali e locali.<br />
In Tabella 5 e in Tabella 6 viene riportato<br />
l’elenco, con l’associazione emittente-canale,<br />
delle nuove assegnazioni digitali disposte dal<br />
MiSE per l’Area Tecnica 9, rispettivamente<br />
ordinato in base al numero del canale e alla<br />
denominazione dell’emittente.<br />
Emittente Canale<br />
Telelazio Rete Blu 25<br />
Telemondo 34, 45<br />
Telenord TN4 43<br />
Teleradiocity 24<br />
Teleregione T9 27, 44<br />
Telereporter Roma 27<br />
Teleriviera 34<br />
Teleroma 56 35<br />
Telesandomenico 25<br />
Telestar Piemonte 51<br />
Telestudio 24, 34<br />
Teletruria 21, 25<br />
Tevere <strong>TV</strong> 48<br />
TIVU Italia 22, 27, 39<br />
TLC Telecampione 29, 43, 53<br />
Toscana DTT 29<br />
Toscana <strong>TV</strong> 35<br />
TRO Tele Radio Orte 45<br />
TRT 31<br />
<strong>TV</strong> Prato 39 21<br />
<strong>TV</strong>1 28<br />
<strong>TV</strong>9 35, 48<br />
<strong>TV</strong>L <strong>TV</strong> Libera 25<br />
<strong>TV</strong>R Teleitalia 45<br />
<strong>TV</strong>R Voxson 31<br />
Umbria <strong>TV</strong> 44<br />
Valdarno Channel 25<br />
La tabella è ordinata per emittente<br />
L’Area Tecnica delle Marche è stata<br />
suddivisa in 11 zone (Figura 4). Il<br />
processo di transizione ha interessato<br />
1092 impianti, 239 comuni e circa<br />
1,5 milioni di cittadini. Sono state<br />
coinvolte nel passaggio 44 emittenti<br />
televisive tra nazionali e locali.<br />
In Tabella 7 e Tabella 8 è<br />
riportato l’elenco, con l’associazione<br />
emittente-canale, delle nuove<br />
assegnazioni digitali disposte<br />
dal MiSE per l’Area Tecnica 10,<br />
rispettivamente ordinato in<br />
base al numero del canale e alla<br />
denominazione dell’emittente.
Come usuale, durante il periodo della<br />
transizione è stato attivato il call center per<br />
fornire assistenza agli utenti che chiamano il<br />
numero verde 800 022 000.<br />
Il Ministero dello Sviluppo Economico –<br />
Dipartimento Comunicazioni ha inoltre confermato<br />
anche per il 2011 la possibilità di accedere al<br />
contributi statali a sostegno delle fasce di utenza<br />
TABELLA 7. ASSEGNAZIONE FREQUENZE NELL’AREA TECNICA 10<br />
Canale Emittente<br />
5 Mux1-RAI<br />
9 Mux1-RAI<br />
10 Mux1-RAI<br />
11 RAI (DVB-H)<br />
21 Mux1-RAI<br />
TELE A<br />
DI.<strong>TV</strong><br />
22 RTM<br />
TELECENTRO EMILIA ROMAGNA<br />
23 Mux1-RAI<br />
26 RAI<br />
27 Mux1-RAI<br />
TIVU ITALIA<br />
Mux1-RAI<br />
28 LA 8<br />
LA 9<br />
29 Mux1-RAI<br />
ITALIA 7<br />
30 RAI<br />
Canale Emittente<br />
31 NUOVARETE<br />
32 Mux1-RAI<br />
33 Rete A<br />
E21 NETWORK<br />
34 QUINTA RETE<br />
STUDIO NORD <strong>TV</strong><br />
TELEMONDO<br />
35 TELE A+<br />
36 Mediaset<br />
37 LA3<strong>TV</strong> (DVB-H)<br />
38 Mediaset (DVB-H)<br />
39 TELE 2000<br />
VIDEOTOLENTINO<br />
40 RAI<br />
41 <strong>TV</strong> CENTROMARCHE<br />
42 Rete A<br />
E’ <strong>TV</strong> MARCHE<br />
43 <strong>TV</strong>RS<br />
44 Rete A<br />
TABELLA 8. ASSEGNAZIONE FREQUENZE NELL’AREA TECNICA 10<br />
Emittente Canale<br />
Canale Italia 3 53<br />
Canale Italia 84 Extra 53<br />
D-Free 50<br />
Di <strong>TV</strong> 22<br />
E’ <strong>TV</strong> Marche 42<br />
E21 Network 34<br />
Fano <strong>TV</strong> Tele Voce Cristiana 45<br />
Gruppo Telecom Italia Media 47, 48, 60<br />
Italia 7 29<br />
La 8 28<br />
La 9 28<br />
LA3<strong>TV</strong> Dvb_H 37<br />
Mediaset<br />
36, 49, 52, 56, 38<br />
(per il DVB-H)<br />
più deboli per l’acquisto di un decoder digitale<br />
interattivo. Le informazioni relative ai decoder<br />
eleggibili per il contributo sono disponibili sul sito<br />
www.decoder.comunicazioni.it.<br />
Emittente Canale<br />
Nuovarete 31<br />
Quinta Rete 34<br />
RAI<br />
26, 30, 40, 11<br />
(per il DVB-H)<br />
RAI (Mux1)<br />
5, 9, 10, 21, 23, 27,<br />
28, 29, 32, 53<br />
Rete Capri 57<br />
Rete 8 Vga 59<br />
Rete A 33 e 42 (MFN), 44<br />
RTM 22<br />
Studio Nord <strong>TV</strong> 34<br />
Tele 2000 39<br />
Tele A 21<br />
Tele A+ 35<br />
*a cura di Marina Boumis, Doriana<br />
Guiducci, Andrea Neri e Guido Riva<br />
della Fondazione Bordoni<br />
Canale Emittente<br />
45<br />
FANO <strong>TV</strong> TELE VOCE CRISTIANA<br />
TELE GUBBIO<br />
46 TELEADRIATICA<br />
47 Gruppo Telecom Italia Media<br />
48 Gruppo Telecom Italia Media<br />
49 Mediaset<br />
50 D-FREE<br />
52 Mediaset<br />
Mux1-RAI<br />
53<br />
CANALE ITALIA 3<br />
CANALE ITALIA 84 EXTRA<br />
TELEREGIONE<br />
56 Mediaset<br />
57 Rete Capri<br />
59 RETE 8 VGA<br />
60 Gruppo Telecom Italia Media<br />
La tabella è ordinata per canale<br />
Emittente Canale<br />
Tele Gubbio 45<br />
Teleadriatica 46<br />
Telecentro Emilia Romagna 22<br />
Telemondo 34<br />
Teleregione 53<br />
TIVU Italia 27<br />
<strong>TV</strong> Centromarche 41<br />
<strong>TV</strong>RS 43<br />
Videotolentino 39<br />
La tabella è ordinata per emittente<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
13
Long Term Evolution<br />
LTE: quale impatto sui segnali DTT<br />
Figura 1.<br />
Allocazione<br />
dei canali per<br />
servizi LTE nella<br />
banda 790÷862<br />
MHz (FDD)<br />
DISTURBI IN RICEZIONE<br />
I<br />
segnali LTE negli impianti di ricezione DTT possono causare<br />
l’intermodulazione dell’amplificatore di testa, con conseguenti<br />
disturbi su tutti i canali <strong>TV</strong>. I risultati riportati in questo articolo<br />
derivano da simulazioni e misure sperimentali realizzate presso<br />
il Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica della Rai.<br />
La porzione della banda UHF tra 790 e 862<br />
MHz (detta brevemente banda 800 MHz) è stata<br />
sottratta al broadcasting televisivo a favore<br />
dei servizi di telefonia mobile a standard LTE,<br />
il cosiddetto 4G, recependo una delibera della<br />
Conferenza Mondiale sulle Radiocomunicazioni<br />
(WRC-07). La coesistenza di servizi broadcast<br />
e cellulari in bande di frequenza adiacenti,<br />
con diverse aree di copertura e potenze<br />
emesse, potrebbe generare problemi alla<br />
ricezione dei segnali televisivi. Se una BTS 4G<br />
(stazione radiobase LTE) è installata a breve<br />
distanza, le zone particolarmente critiche<br />
sono situate ai limiti dell’area di copertura dei<br />
trasmettitori DTT (DVB-T o DVB-T2). Infatti, i<br />
sintonizzatori dei televisori potrebbero risentire<br />
di un’eccessiva potenza interferente (‘in-band’<br />
o ‘out-of-band’) generata dal segnale 4G;<br />
inoltre, nel caso di ricezione mediante impianti<br />
centralizzati d’antenna, si evidenzia il rischio<br />
d’intermodulazione dell’amplificatore a larga<br />
banda del centralino, con conseguenti disturbi<br />
su tutti i canali della banda UHF. È quindi<br />
importante studiare a fondo le problematiche<br />
che potrebbero sorgere nella ricezione televisiva<br />
domestica e individuare possibili tecniche di<br />
mitigazione.<br />
In quest’ottica sono stati avviati numerosi<br />
studi a livello internazionale: tra questi<br />
ricordiamo i lavori ad opera del CEPT<br />
(Conférence Européenne des Postes et des<br />
Télécommunications), dell’EBU (European<br />
Broadcasting Union) e del Consorzio DVB.<br />
In particolare, i risultati riportati in questo<br />
14 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
articolo derivano da simulazioni e misure<br />
sperimentali realizzate presso il Centro Ricerche<br />
e Innovazione Tecnologica della Rai nell’ambito<br />
delle attività promosse dal DVB.<br />
UHF: broadcast e 4G<br />
Con l’assegnazione della banda 800 MHz ai<br />
servizi 4G a standard LTE, la banda UHF dedicata<br />
ai servizi broadcast viene limitata alle frequenze<br />
tra 470 e 790 MHz (canali 21 ÷ 60) e ridotta così<br />
di 9 canali televisivi. I 72 MHz residui, destinati ai<br />
servizi LTE, sono stati allocati in Europa secondo il<br />
sistema FDD, come riportato in Figura 1.<br />
La banda per canale LTE è di 5+5 MHz, o<br />
multipli; la banda LTE complessiva è pari a 30+30<br />
MHz.<br />
La banda di guardia tra i canali broadcast e i<br />
canali LTE downlink è di solo 1 MHz.<br />
Si nota che i canali in uplink sono a frequenze<br />
più lontane rispetto ai canali broadcast, per<br />
ridurre l’interferenza a livello domestico.<br />
In Italia sono state assegnate 3 licenze FDD<br />
(2x10 MHz ciascuna).<br />
È previsto che i livelli massimi di EIRP dei<br />
segnali LTE emessi dalle BTS (downlink) e dai<br />
terminali mobili (uplink) siano indicati dalle<br />
singole amministrazioni, in accordo comunque<br />
con le raccomandazioni emesse dal CEPT, che<br />
prevedono di non superare i valori seguenti:<br />
– 56 ÷ 64 dBm su 5 MHz oppure 59 ÷ 67 dBm<br />
su 10 MHz) in downlink.<br />
Ad esempio, nelle licenze assegnate in Germania
è previsto un massimo valore di EIRP in<br />
downlink (su 5 MHz) di 56 dBm in ambiente<br />
urbano e di 64 dBm in ambiente rurale;<br />
– 23 dBm in uplink.<br />
L’utilizzo di antenne esterne da parte<br />
dell’utente potrebbe aumentare questo valore<br />
(guadagno tipico: 9 dBi per antenne direttive,<br />
5 dBi per antenne non direttive).<br />
Possibili tecniche<br />
di mitigazione<br />
I primi test di laboratorio effettuati a<br />
livello internazionale, utili per valutare il<br />
comportamento dei ricevitori DVB-T e DVB-T2<br />
commerciali in presenza di segnali LTE, hanno<br />
dimostrato che i disturbi possono essere<br />
piuttosto critici sui canali alle frequenze più<br />
elevate, e in particolare sul canale 60. Ciò è<br />
causato da due fattori: la limitata separazione<br />
in frequenza rispetto alla banda assegnata ai<br />
segnali LTE e la ridotta selettività del tuner del<br />
ricevitore DVB-T/T2.<br />
Quando la schermatura dei cavi e dei<br />
componenti dell’impianto di distribuzione<br />
non è sufficiente anche i segnali LTE in uplink,<br />
attraverso il terminale mobile d’utente all’interno<br />
della stessa abitazione, possono generare<br />
interferenze.<br />
Per ridurre gli effetti dell’interferenza<br />
dei segnali LTE sui segnali DTT è quindi<br />
necessario prevedere tecniche di mitigazione,<br />
eventualmente da applicarsi in combinazione<br />
tra loro. Queste tecniche, che hanno nel loro<br />
complesso costi piuttosto elevati, ricadono<br />
sotto la responsabilità di diversi attori della<br />
catena trasmissiva (operatori di telefonia mobile,<br />
broadcaster, costruttori di apparati, costruttori di<br />
ricevitori DVB T/T2, utenti finali):<br />
– Riduzione della potenza trasmissiva del<br />
primo canale LTE: questo consente un<br />
migliore C/I (Carrier to Interference Ratio) sul<br />
canale DTT adiacente;<br />
– Filtraggio particolarmente selettivo presso<br />
la BTS del segnale LTE: questo riduce le<br />
emissioni fuori banda con benefici sul canale<br />
DTT adiacente;<br />
– Cross-polarizzazione: trasmettendo i segnali<br />
DTT e LTE con diagrammi d’irradiazione tra<br />
loro perpendicolari, il segnale interferente<br />
viene ricevuto in antenna, attenuato di<br />
circa 10÷14 dB. Va però osservato che,<br />
per motivi di spazio, le BTS utilizzano<br />
generalmente una polarizzazione ±45°<br />
(TX diversity): l’attenuazione dovuta alla<br />
cross-polarizzazione in questo caso è pari a circa 3 dB. La<br />
discriminazione di polarizzazione è efficace soltanto nella<br />
regione di ‘far field’, ovvero a distanze superiori a 2D²/λ<br />
(dove D è la dimensione complessiva della sorgente e λ è la<br />
lunghezza d’onda), mentre a distanze inferiori sono ancora<br />
presenti le componenti di campo vicino. In particolare,<br />
ponendo D = 2 m, il ‘far field’ nella banda 800 MHz<br />
corrisponde a distanze superiori a circa 21 m. Ciò significa<br />
che questa tecnica di mitigazione non è comunque efficace<br />
per le antenne riceventi poste sullo stesso tetto della BTS<br />
LTE;<br />
– Gap filler DVB-T/T2 (on-channel repeater) installati presso<br />
gli stessi siti delle BTS, per ridurre la differenza di livello tra<br />
segnali DTT e LTE, ma con notevoli investimenti economici<br />
per i broadcaster. Inoltre, l’introduzione di gap filler<br />
richiederebbe l’intervento sugli impianti riceventi: diverso<br />
orientamento delle antenne, regolazione dei livelli, ecc.;<br />
– Spostamento o diverso orientamento dell’antenna<br />
ricevente;<br />
– Filtri ‘in-line’, capaci di attenuare quanto possibile i segnali<br />
LTE, ma con ridotta perdita d’inserzione alle frequenze fino<br />
a 790 MHz. Tra le varie ipotesi è prevista la realizzazione di<br />
diverse tipologie di filtro, con diverse frequenze di taglio a<br />
seconda che il canale 60 sia utilizzato in una specifica area<br />
oppure no. I filtri ‘in-line’ possono essere di diversi tipi:<br />
* Esterni, che l’utente stesso può collegare all’ingresso del<br />
* <strong>Integrati</strong> nei ricevitori di nuova produzione. In questo<br />
ricevitore DVB T/T2;<br />
caso si avrebbe lo svantaggio di non poter scegliere il<br />
tipo di filtro più adatto per la specifica condizione di<br />
ricezione;<br />
* Filtri semi-professionali, destinati agli impianti di<br />
distribuzione condominiali;<br />
– Sostituzione del centralino a larga banda con un<br />
centralino canalizzato, basato cioè su filtri di canale.<br />
ACRONIMI E SIGLE<br />
4G 4th Generation<br />
AWG Arbitrary Waveform Generator,<br />
BER Bit Error Ratio<br />
BTS Base Transceiver Station<br />
CEPT<br />
Conférence Européenne des Postes<br />
et des Télécommunications<br />
EBU European Broadcasting Union<br />
EIRP Equivalent Isotropic Radiated Power<br />
FDD Frequency Division Duplex<br />
IMD InterModulation Distortion<br />
LTE Long Term Evolution<br />
MA<strong>TV</strong> Master Antenna TeleVision<br />
MER Modulation Error Ratio<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
15
Long Term Evolution<br />
L’intermodulazione<br />
degli amplificatori<br />
I segnali LTE saranno trasmessi in una banda<br />
attualmente occupata da servizi DTT, pertanto<br />
gli amplificatori esistenti, di banda passante<br />
470÷862 MHz, li amplificheranno insieme ai<br />
segnali utili. Se la BTS (stazione radiobase)<br />
è molto vicina, la potenza dei segnali LTE<br />
ricevuti dall’antenna dell’impianto centralizzato<br />
potrebbe essere molto più elevata rispetto a<br />
quella dei segnali DTT, causando la saturazione<br />
dell’amplificatore (Figura 2). Gli stessi rischi<br />
d’intermodulazione possono colpire anche<br />
Lo scenario simulato<br />
Figura 2.<br />
Scenario<br />
considerato:<br />
impatto dei<br />
segnali LTE in<br />
un impianto<br />
centralizzato<br />
d’antenna con<br />
amplificazione<br />
a larga banda<br />
Lo scenario descritto è stato analizzato<br />
mediante un simulatore software in grado<br />
di valutare, canale per canale, la potenza<br />
dei prodotti d’intermodulazione generati<br />
dall’insieme dei segnali d’ingresso (DTT e LTE).<br />
Nel caso in esame, è stata considerata una<br />
situazione ritenuta tipica (e non eccessivamente<br />
pessimistica) di ricezione DTT ai bordi dell’area di<br />
ricezione e in presenza di una BTS LTE piuttosto<br />
vicina e nella stessa direzione dei siti trasmittenti<br />
DVB-T/T2. È stato modellizzato un amplificatore<br />
a larga banda UHF commerciale, con le<br />
caratteristiche tecniche riportate nella Tabella 1.<br />
Come condizione di partenza, si ipotizza che<br />
l’amplificatore sia stato regolato dall’installatore<br />
prima dell’introduzione dei segnali LTE. Il livello<br />
d’uscita nominale dell’amplificatore specificato<br />
16 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
impianti singoli che utilizzino amplificatori<br />
da palo o intermedi. Questo scenario è stato<br />
valutato mediante simulazioni software e misure<br />
sperimentali di laboratorio, allo scopo di dare<br />
una prima risposta alle seguenti domande:<br />
Quale può essere l’impatto dei segnali LTE<br />
sull’intermodulazione degli amplificatori?<br />
Quali sono i canali più penalizzati? Sono<br />
penalizzati solo i canali più vicini ai segnali LTE<br />
o può essere penalizzata l’intera banda UHF?<br />
Gli effetti possono essere sufficientemente<br />
mitigati mediante un filtro ‘in-line’<br />
condominiale, posto a monte dell’amplificatore?<br />
sui cataloghi, riportato in Tabella 1, è relativo a<br />
due soli segnali d’ingresso: se sono presenti più<br />
di due segnali, questo livello deve essere ridotto<br />
in modo opportuno.<br />
In questo esempio si è supposto di distribuire<br />
40 canali (valore coerente con la situazione in<br />
TABELLA 1 – CARATTERISTICHE TECNICHE<br />
DELL’AMPLIFICATORE MODELLIZZATO<br />
Livello nominale 112 dBµV<br />
Guadagno massimo 39,9 dB<br />
IMD 2° ordine -48 dB<br />
IMD 3° ordine -54 dB
Italia nelle aree densamente<br />
popolate) e si è adottato<br />
un margine di 3 dB: di<br />
conseguenza, la riduzione<br />
rispetto al livello nominale<br />
risulta di 14,9 dB e il livello di<br />
potenza d’uscita dei segnali<br />
DVB-T/T2 è di 97,1 dBµV, pari<br />
a 11,7 dBm (inizialmente, si<br />
ipotizza che tutti i segnali<br />
siano ricevuti con lo stesso<br />
livello). Il guadagno effettivo<br />
dell’amplificatore dopo la<br />
riduzione applicata è di 25<br />
dB: ne consegue che il livello<br />
dei segnali DTT ricevuti in<br />
antenna sia di -36,7 dBm, pari<br />
a 72,1 dBµV.<br />
Lo scenario simulato prevede<br />
che i segnali DTT siano inviati<br />
all’amplificatore insieme ad un certo numero di<br />
segnali LTE. I livelli dei segnali LTE in downlink<br />
e in uplink ricevuti dall’antenna <strong>TV</strong> sono stati<br />
impostati in accordo con la Tabella 2, evitando<br />
quindi casi estremi più pessimistici. Si noti che<br />
è stata considerata la presenza di una sola BTS<br />
LTE: in un caso generale, queste BTS saranno<br />
distribuite sul territorio con una certa densità,<br />
cumulando i contributi interferenti.<br />
Confrontando questi valori di segnale ricevuto<br />
con quelli dei segnali DTT, si ricava un valore di<br />
C/I (inteso come rapporto tra il livello del segnale<br />
DVB-T/T2 e il livello del segnale LTE su altra<br />
frequenza) di -31,7 dB per segnali LTE downlink<br />
e di -3,7 dB per segnali LTE uplink. In casi più<br />
sfavorevoli (ai limiti dell’area di copertura DTT), il<br />
C/I rispetto a segnali LTE down link può arrivare<br />
a circa -72 dB.<br />
Il simulatore rappresenta ciascuno dei segnali<br />
digitali, DTT o LTE, come un insieme di N portanti<br />
equispaziate (in questo caso si è scelto N pari a<br />
10), distribuite all’interno della propria banda (8<br />
MHz per segnali DTT, 5 MHz per segnali LTE), di<br />
TABELLA 2 – PARAMETRI DEI SEGNALI LTE<br />
CONSIDERATI<br />
Figura 3.<br />
Funzione di<br />
trasferimento<br />
dei due<br />
filtri in-line<br />
considerati<br />
Downlink Uplink<br />
EIRP 59 dBm 23 dBm<br />
Distanza 71 m 22 m<br />
Attenuazione radio 64 dB 56 dB<br />
Livello segnale ricevuto -5 dBm -33 dBm<br />
potenza pari a 1/N della potenza del segnale.<br />
Tutti i possibili prodotti d’intermodulazione<br />
tra tutte le portanti così ottenute sono<br />
calcolati analiticamente, sommando la potenza<br />
interferente generata all’interno dei canali<br />
d’ingresso e determinando quindi il valore di C/I<br />
(inteso come rapporto tra la potenza del segnale<br />
utile e la potenza del segnale interferente<br />
co-canale dovuto ad intermodulazione) per<br />
ciascuno dei canali.<br />
Si noti che i segnali LTE sono stati simulati<br />
con livello costante, come se l’occupazione del<br />
traffico dati trasportato fosse costantemente<br />
pari al 100%: non si è cioè tenuto conto del<br />
fatto che, nella realtà, il livello effettivo di un<br />
segnale LTE può variare istante per istante in<br />
funzione del traffico dati trasportato.<br />
Infine, per valutare gli effetti di un filtraggio<br />
‘inline’ del segnale a monte dell’amplificatore a<br />
larga banda, le simulazioni sono state ripetute<br />
anche modificando i livelli dei segnali d’ingresso<br />
secondo la funzione di trasferimento di due<br />
diversi filtri, denominati nel seguito ‘a pendenza<br />
graduale’ e ‘Ofcom’ (vedi Figura 3):<br />
– Il filtro ‘a pendenza graduale’ consente<br />
un’elevata attenuazione sui segnali LTE, ma<br />
al costo di un’elevata perdita di inserzione<br />
sugli ultimi canali DTT, che potrebbero quindi<br />
non essere più ricevibili se ci si trova ai bordi<br />
dell’area di copertura;<br />
– Il filtro ‘Ofcom’ introduce una limitata<br />
perdita d’inserzione, ma non attenua in modo<br />
significativo il primo blocco LTE di 10 MHz: è<br />
quindi indicato soprattutto nei casi in cui la<br />
BTS non irradia quel primo blocco, o lo irradia<br />
a potenza ridotta.<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
17
Long Term Evolution<br />
Figura 4.<br />
Risultati delle<br />
simulazioni<br />
nello Scenario E<br />
(6 segnali LTE in<br />
downlink + 6 in<br />
uplink) + filtro<br />
‘in-line’<br />
I risultati delle simulazioni<br />
Le simulazioni sono state ripetute per un<br />
certo numero di scenari, ritenuti rappresentativi<br />
di situazioni che si potranno realisticamente<br />
verificare in prossimità delle BTS LTE:<br />
– Scenario A: situazione originaria, in assenza<br />
di segnali LTE: in questo caso l’amplificatore<br />
opera come da specifiche, permettendo di<br />
distribuire tutti i canali con un buon margine<br />
al di sopra della soglia;<br />
– Scenario B: 1 segnale LTE in downlink;<br />
– Scenario C: 1 segnale LTE in uplink;<br />
– Scenario D: 6 segnali LTE in downlink;<br />
– Scenario E: 6 segnali LTE in downlink e 6 in<br />
uplink;<br />
– Scenario A*: situazione in assenza di segnali<br />
LTE, con uno dei segnali DTT ricevuto con<br />
livello 20 dB inferiore rispetto agli altri;<br />
– Scenario E*: uno dei segnali DTT ricevuto con<br />
livello 20 dB inferiore rispetto agli altri, 6<br />
segnali LTE in downlink e 6 in uplink.<br />
In tutti gli scenari, le simulazioni sono state<br />
ripetute anche in presenza dei due modelli di<br />
filtri ‘in-line’ considerati. I principali risultati<br />
ottenuti sono elencati di seguito.<br />
La FIgura 4 li riporta più in dettaglio nel caso<br />
dello scenario E, a confronto con lo scenario A.<br />
Occorre naturalmente sottolineare che i risultati<br />
18 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
ottenuti sono rappresentativi da un punto di<br />
vista qualitativo più che quantitativo: i valori<br />
di C/I in casi reali dipendono fortemente dalla<br />
situazione specifica, ovvero dalle caratteristiche<br />
dell’amplificatore, dai livelli relativi dei segnali, ecc.<br />
– Nello scenario B, in presenza di un segnale<br />
LTE, l’intermodulazione è già evidente su tutti<br />
i canali: il canale 60 è quello più penalizzato,<br />
ma tutti i canali sono sotto soglia in queste<br />
condizioni. La soglia di allarme indicativa<br />
dipende in realtà dal tipo di modulazione e FEC<br />
adottato dallo specifico canale;<br />
– Un filtraggio’in-line’ di base può aiutare a<br />
ridurre gli e!etti dell’intermodulazione, ma<br />
solo parzialmente. Il miglioramento dipende<br />
dalla risposta in frequenza del filtro (ovvero<br />
dall’entità dell’attenuazione sui segnali LTE) e<br />
dal canale considerato;<br />
– Nello scenario C, l’impatto<br />
sull’intermodulazione di un segnale LTE in<br />
uplink, di potenza minore, risulta modesto:<br />
tutti i segnali DTT mantengono un buon<br />
margine sulla soglia di ricezione anche in<br />
assenza di filtri;<br />
– Nello scenario D, in assenza di filtraggio,<br />
i segnali DTT non sono ricevibili: tutti i<br />
canali sono abbondantemente sotto soglia.<br />
Anche in questo caso un filtraggio ‘in-line’<br />
di base può aiutare a ridurre gli effetti<br />
dell’intermodulazione, ma solo parzialmente;
inoltre, non tutti i canali possono essere correttamente<br />
ricevuti in queste condizioni;<br />
– I risultati nello scenario E sono abbastanza simili<br />
allo scenario D: con questi livelli relativi i segnali LTE<br />
in uplink forniscono infatti un limitato contributo<br />
aggiuntivo all’intermodulazione, più visibile sui canali<br />
nella parte alta dello spettro;<br />
– Lo scenario A* (in assenza di LTE) introduce una<br />
situazione più critica: uno dei segnali DTT (il canale<br />
22) è ricevuto con livello più basso degli altri (di 20<br />
dB), pertanto il suo margine di ricezione è inferiore.<br />
Si noti che, a rigore, una situazione di questo tipo,<br />
pur non inusuale in casi reali, non è strettamente<br />
conforme alla normativa sulla distribuzione dei<br />
segnali <strong>TV</strong> negli impianti condominiali, che prevede<br />
un minore dislivello tra i vari canali (max. 12 dB<br />
Le misure di laboratorio<br />
Nell’impossibilità di effettuare al momento<br />
test in campo su impianti centralizzati reali, a<br />
causa dell’assenza di segnali LTE già irradiati<br />
in Italia nella banda 800 MHz, il segnale<br />
LTE è stato generato in laboratorio e quindi<br />
sommato ai segnali televisivi reali ricevuti<br />
da un’antenna UHF, per essere inviato in un<br />
amplificatore a larga banda.<br />
Sono stati utilizzati tre tipi di segnali LTE<br />
campionati:<br />
Segnale BTS “idle”, nella condizione in cui<br />
il sistema si trova in assenza di terminali<br />
utenti nel raggio d’azione della cella;<br />
Segnale BTS con un carico di utenti<br />
tale da impegnare il 50% delle risorse<br />
(blocchi);<br />
Segnale BTS con un carico di utenti<br />
tale da impegnare il 100% delle risorse<br />
(blocchi).<br />
Le misure descritte nel seguito si<br />
riferiscono pertanto a tre diverse tipologie<br />
di segnali LTE downlink disturbanti, come<br />
definito nella Tabella 3.<br />
TABELLA 3 – TIPOLOGIE DEI SEGNALI LTE<br />
DOWNLINK UTILIZZATE<br />
Nome configurazione Larghezza di banda Data-rate<br />
“LTE 100%” 10 MHz 100%<br />
“LTE 50%” 10 MHz 50%<br />
“LTE idle” 10 MHz Idle<br />
in tutte le bande VHF/UHF, 6 dB entro 60 MHz e 3<br />
dB tra canali adiacenti): pertanto, in questo caso,<br />
l’installatore avrebbe dovuto non certificare il canale<br />
22 come canale ricevibile o, in alternativa, adottare<br />
una tecnica di distribuzione canalizzata. Resta<br />
comunque inteso che, dal punto di vista dell’utente<br />
finale, questo canale risulta ricevibile;<br />
– Nello scenario E* (corrispondente allo scenario A*,<br />
con l’aggiunta dei segnali LTE), il rapporto tra livello<br />
del canale 22 e livello del segnale LTE in downlink è<br />
di -51,7 dB (valore comunque migliore di circa 20 dB<br />
rispetto a valori che ci si può attendere in condizioni<br />
più sfavorevoli). In presenza di intermodulazione,<br />
il filtraggio ‘inline’ a monte dell’amplificatore non<br />
è sufficiente a proteggere dall’intermodulazione il<br />
canale DTT ricevuto con livello basso.<br />
Figura 5. Schema a blocchi del banco di misura; i numeri 1<br />
e 2 indicati nella figura rappresentano i punti di misura sui<br />
segnali. L’attenuatore sostituisce la rete di distribuzione di<br />
edificio, ed è stato regolato in modo da compensare il guadagno<br />
dell’amplificatore: questo consente di confrontare le prestazioni<br />
sui segnali nei punti 1 e 2 circa a pari livello del segnale, quindi<br />
con una maggiore coerenza delle misure. L’amplificatore a larga<br />
banda è caratterizzato nella banda UHF da un livello d’uscita<br />
nominale 119 dBµV e guadagno massimo 42 dB<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
19
Long Term Evolution<br />
TABELLA 4 – ELENCO DEI CANALI<br />
RICEVUTI IN ANTENNA<br />
Canale Standard Modulazione Livello dBµV Ricezione<br />
e FEC<br />
21 DVB-T 64-QAM 2/3 70 Sì<br />
22 DVB-T 64-QAM 3/4 66 Sì<br />
23 DVB-T QPSK 5/6 65,1 Sì<br />
24 DVB-T 64-QAM 3/4 62,3 Sì<br />
25 DVB-T QPSK 1/2 47,4 Sì<br />
26 DVB-T 64-QAM 2/3 62,1 Sì<br />
27 - - - -<br />
28 - - - -<br />
29 DVB-T 64-QAM 3/4 66 Sì<br />
30 DVB-T 64-QAM 2/3 67,5 Sì<br />
31 DVB-T 64-QAM 3/4 66,7 Sì<br />
32 DVB-T 64-QAM 2/3 70,9 Sì<br />
33 DVB-T 64-QAM 3/4 66,3 Sì<br />
34 DVB-T 16-QAM 2/3 63,4 Sì<br />
35 DVB-T 64-QAM 2/3 68,5 Sì<br />
36 DVB-T 64-QAM 5/6 65,5 Sì<br />
37 - - - -<br />
38 DVB-H 16-QAM 1/2 63,2 Sì<br />
39 DVB-T 64-QAM 3/4 64,1 Sì<br />
40 DVB-T 64-QAM 2/3 64 Sì<br />
41 DVB-T 64-QAM 3/4 70,6 Sì<br />
42 DVB-T 64-QAM 2/3 60,2 Sì<br />
43 DVB-T 64-QAM 3/4 71,5 Sì<br />
44 DVB-T 64-QAM 3/4 63,8 Sì<br />
45 DVB-T 64-QAM 3/4 68,6 Sì<br />
46 DVB-T n.d. 58,5 No<br />
47 DVB-T 64-QAM 3/4 62 Sì<br />
48 DVB-T 64-QAM 3/4 59,2 Sì<br />
49 DVB-T 64-QAM 3/4 63,9 Sì<br />
50 DVB-T 64-QAM 5/6 59,5 Sì<br />
51 DVB-T 64-QAM 3/4 62 Sì<br />
52 DVB-T 64-QAM 5/6 63,4 Sì<br />
53 DVB-T 64-QAM 3/4 59 Sì<br />
54 DVB-T 64-QAM 3/4 65 Sì<br />
55 - - - -<br />
56 DVB-T 64-QAM 5/6 65,1 Sì<br />
57 DVB-T n.d. 50 No<br />
58 DVB-T 64-QAM 5/6 61 Sì<br />
59 DVB-T 64-QAM 2/3 59,4 Sì<br />
60 DVB-T 64-QAM 3/4 59,1 Sì<br />
20 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
I risultati delle misure<br />
L’elenco dei canali <strong>TV</strong> ricevuti in antenna<br />
(riferito al mese di giugno 2011) è riportato<br />
in Tabella 4, insieme ai livelli misurati nel<br />
punto 1 della Figura 5. La tabella riporta tutti<br />
i canali al di sotto di 790 MHz; esistono poi<br />
attualmente anche alcuni canali trasmessi<br />
nella banda 790÷862 MHz, su cui non sono<br />
state fatte misure, ma che comunque danno<br />
il loro contributo all’intermodulazione<br />
dell’amplificatore.<br />
Si è scelto di regolare l’amplificatore utilizzato<br />
nel banco di misura in modo da ricercare un<br />
compromesso tra degradamento dei segnali<br />
distribuiti (ovvero verificando che i segnali<br />
siano ancora tutti ricevibili anche dopo<br />
l’amplificazione, e con una minima riduzione<br />
del MER) e attenuazione di rete tollerabile a<br />
valle dell’amplificatore (in modo da permettere<br />
la distribuzione dei segnali in un impianto<br />
con un numero di utenti abbastanza elevato).<br />
L’amplificazione risultante è stata di circa 35 dB.<br />
La riduzione del MER corrispondente (misurata<br />
nel punto 2 della Figura 5) varia leggermente da<br />
canale a canale, con un valore medio di 0,4 dB.<br />
È quindi stato inserito il segnale LTE disturbante,<br />
generato in laboratorio, tenendo conto della<br />
distanza dalla BTS come da esempio della<br />
Tabella 2. Questa condizione corrisponderebbe<br />
alla presenza di una nuova BTS LTE, allineata e<br />
in vista ottica con l’antenna di ricezione DTT .<br />
In particolare, tenendo conto della larghezza<br />
di banda di 10 MHz e delle potenze medie<br />
effettive, il segnale LTE è stato inserito con le<br />
caratteristiche riportate nella Tabella 5.<br />
Questo significa che, nel caso peggiore, il C/I<br />
relativo ai segnali DVB-T ricevuti con livello<br />
maggiore è di circa 33 dB (anche in questo caso,<br />
si tratta di un valore non troppo pessimistico).<br />
Successivamente sono stati anche effettuati test<br />
con un livello ridotto del segnale LTE.<br />
Un raffronto sull’immagine video all’uscita del<br />
decoder DVB-T utilizzato nel banco di misura<br />
ha permesso, inoltre, di confermare i risultati<br />
in termini di avvenuta ricezione. La Tabella 6<br />
riporta i risultati relativi alla ricevibilità dei<br />
singoli canali televisivi nelle varie configurazioni<br />
esaminate. Dalla tabella sono stati esclusi<br />
i canali 46 e 57, non ricevibili neppure in<br />
antenna. Si può notare che, in presenza di ‘LTE<br />
100%’ o ‘LTE 50%’ senza ulteriori attenuazioni,<br />
gli unici canali ricevibili sono il 23 (che è<br />
trasmesso con modulazione QPSK), il 34 (16-<br />
QAM, peraltro non ricevibile con configurazione<br />
‘LTE 100%’) e il 38 (a standard DVB-H).
TABELLA 5 – CARATTERISTICHE<br />
DEL SEGNALE LTE INSERITO<br />
Configurazione Potenza media Frequenza centrale<br />
“LTE 100%” -5 dBm 796 MHz<br />
“LTE 50%” -7,3 dBm 796 MHz<br />
“LTE idle” -13,3 dBm 796 MHz<br />
La situazione migliora nel caso di ‘LTE idle’, con<br />
prestazioni che rimangono più critiche nella parte alta<br />
della banda. L’intermodulazione introdotta è pertanto<br />
più o meno critica, in funzione del carico del segnale<br />
LTE in termini di data-rate: la condizione più critica<br />
si ha con carico 100% e meno critica con segnale<br />
LTE in ‘idle’: questo è dovuto al fatto che la potenza<br />
media del segnale LTE si riduce al diminuire del carico,<br />
riducendo così l’intermodulazione. La Tabella 7<br />
riporta i risultati ottenuti con valori più bassi di<br />
segnale LTE interferente: questi risultati offrono anche<br />
un’indicazione dei possibili benefici di un filtraggio<br />
‘in-line’ all’ingresso dell’amplificatore.<br />
Infine, la Tabella 8 riassume i risultati ottenuti<br />
in termini di numero di canali ricevibili e di<br />
degradazione media del MER rispetto alla condizione<br />
originaria di assenza del segnale LTE. I risultati di<br />
queste misure sono in linea con una campagna di<br />
misure condotta lo scorso anno in Inghilterra per<br />
conto di Ofcom.<br />
L’area interessata<br />
Dai risultati esposti si può ricavare che possono<br />
sorgere problemi nella ricezione dei segnali televisivi<br />
tramite impianti centralizzati d’antenna se il livello<br />
del segnale LTE interferente supera il livello dei<br />
segnali DTT di oltre 15÷20 dB. Fermo restando che<br />
occorrerebbe considerare la specificità di ogni singolo<br />
caso (orografia, densità e altezza degli edifici, ecc.),<br />
è possibile fare una stima dell’estensione dell’area<br />
interessata in campo libero in modo teorico, a partire<br />
dalle leggi sulla propagazione elettromagnetica.<br />
È quindi possibile calcolare la distanza dalla BTS a<br />
cui, in campo libero, gli effetti dovuti al segnale LTE<br />
interferente, in assenza di tecniche di mitigazione,<br />
sarebbero ancora evidenti. La Tabella 9 riporta, a titolo<br />
di esempio, tale distanza (corrispondente a un C/I di 20<br />
dB) per diversi valori di livello dei segnali DTT ricevuti<br />
in antenna (ovvero a diverse distanze dai trasmettitori),<br />
con riferimento ad una BTS LTE con EIRP di 59 dBm e<br />
polarizzazione ±45° (in questo caso la discriminazione<br />
di polarizzazione dell’antenna è di circa 3 dB) e nella<br />
stessa direzione dei trasmettitori DTT.<br />
Anche questi valori sono in linea con le conclusioni<br />
TABELLA 6 – LA RICEZIONE CON SEGNALE LTE INSERITO<br />
Canale Antenna Amplificatore LTE LTE LTE idle<br />
100% 50%<br />
21 Sì Sì No No Sì<br />
22 Sì Sì No No Sì<br />
23 Sì Sì Sì Sì Sì<br />
24 Sì Sì No No Sì<br />
25 Sì Sì No No Sì<br />
26 Sì Sì No No Sì<br />
27 Sì Sì No No Sì<br />
28 Sì Sì No No Sì<br />
29 Sì Sì No No Sì<br />
30 Sì Sì No No Sì<br />
31 Sì Sì No No Sì<br />
32 Sì Sì No No Sì<br />
33 Sì Sì No No Sì<br />
34 Sì Sì No Sì Sì<br />
35 Sì Sì No No Sì<br />
36 Sì Sì No No Sì<br />
37 Sì Sì No No Sì<br />
38 Sì Sì Sì Sì Sì<br />
39 Sì Sì No No Sì<br />
40 Sì Sì No No Sì<br />
41 Sì Sì No No Sì<br />
42 Sì Sì No No No<br />
43 Sì Sì No No Sì<br />
44 Sì Sì No No Sì<br />
45 Sì Sì No No Sì<br />
46 Sì Sì No No Sì<br />
47 Sì Sì No No Sì<br />
48 Sì Sì No No Sì<br />
49 Sì Sì No No Sì<br />
50 Sì Sì No No No<br />
51 Sì Sì No No Sì<br />
52 Sì Sì No No Sì<br />
53 Sì Sì No No Sì<br />
54 Sì Sì No No Sì<br />
55 Sì Sì No No Sì<br />
56 Sì Sì No No Sì<br />
57 Sì Sì No No Sì<br />
58 Sì Sì No No No<br />
59 Sì Sì No No Sì<br />
60 Sì Sì No No No<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
21
Long Term Evolution<br />
TABELLA 7 – CANALI RICEVIBILI CON SEGNALE LTE ATTENUATO<br />
Canale LTE 100% LTE 50% LTE idle<br />
-6dB -12dB -6dB -12dB -6dB -12dB<br />
21 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />
22 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />
23 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />
24 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />
25 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />
26 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />
27 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />
28 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />
29 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />
30 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />
31 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />
32 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />
33 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />
34 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />
35 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />
36 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />
37 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />
38 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />
39 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />
40 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />
41 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />
42 No Sì Sì Sì Sì Sì<br />
43 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />
44 No Sì Sì Sì Sì Sì<br />
45 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />
46 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />
47 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />
48 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />
49 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />
50 No Sì Sì Sì Sì Sì<br />
51 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />
52 No Sì Sì Sì Sì Sì<br />
53 No Sì Sì Sì Sì Sì<br />
54 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />
55 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />
56 No Sì Sì Sì Sì Sì<br />
57 No Sì Sì Sì Sì Sì<br />
58 No Sì No Sì Sì Sì<br />
59 No Sì Sì Sì Sì Sì<br />
60 No No No Sì No Sì<br />
22 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
dell’indagine condotta per conto di Ofcom . La Figura 6<br />
riporta, infine, l’andamento della distanza dalla BTS entro<br />
cui si possono avere interferenze, al variare del livello<br />
dei segnali DTT ricevuti in antenna, in diverse condizioni.<br />
Oltre al caso relativo alla Tabella 9, raffigurato in blu,<br />
sono considerati anche i casi più favorevoli di ricezione<br />
da una diversa direzione (tipicamente, il guadagno<br />
d’antenna si riduce di almeno 3 dB per un angolo di 35°<br />
e di almeno 20 dB oltre 90°) e il caso più sfavorevole<br />
di EIRP del segnale LTE pari a 67 dBm (ad esempio,<br />
in ambiente rurale) e con la stessa polarizzazione dei<br />
segnali DTT. Come si può vedere, se l’antenna ricevente è<br />
orientata in una diversa direzione rispetto alla BTS LTE, la<br />
distanza può essere ridotta del 30% per angolo di 35°, o<br />
di un fattore 10 per angolo superiore a 90°. Va comunque<br />
ribadito che i valori calcolati in questo paragrafo sono<br />
soltanto indicativi, per le seguenti ragioni:<br />
– La formula utilizzata per il calcolo del campo<br />
elettromagnetico è valida in campo libero: in<br />
ambiente urbano, il valore effettivo potrebbe essere<br />
più basso;<br />
– Un’ulteriore riduzione del campo ricevuto potrebbe<br />
essere apportata dal tilt dell’antenna, in funzione<br />
dell’altezza relativa di antenna BTS e antenna<br />
ricevente;<br />
– I calcoli si riferiscono ad un solo blocco LTE da 10<br />
MHz (o due blocchi da 5 MHz) irradiato da una<br />
singola BTS: in presenza di più blocchi e di una<br />
moltitudine di BTS presenti in un ambiente urbano,<br />
il valore effettivo del campo elettromagnetico<br />
ricevuto potrebbe essere più alto;<br />
– Nel calcolo si è fatto riferimento ad un C/I limite di<br />
-20 dB: scegliendo invece il valore più conservativo<br />
di -15 dB, le distanze calcolate aumenterebbero<br />
circa dell’80%.<br />
TABELLA 8 – RISULTATI CUMULATIVI<br />
Configurazione N° canali Degradamento<br />
ricevibili medio MER<br />
Antenna 34 -0,4 dB<br />
Amplificatore 34 -<br />
“LTE 100%” 2 11,1 dB<br />
“LTE 50%” 3 11 dB<br />
“LTE idle” 30 9,4 dB<br />
“LTE 100%” -6 dB 25 9,5 dB<br />
“LTE 100%” -12 dB 33 4 dB<br />
“LTE 50%” -6 dB 32 8,6 dB<br />
“LTE 50%” -12 dB 34 2,5 dB<br />
“LTE idle” -6 dB 33 4,1 dB<br />
“LTE idle” -12 dB 34 0,6 dB
TABELLA 9 – DISTANZA DALLA BTS FINO A CUI SI POSSONO PREVEDERE<br />
DISTURBI SUI SEGNALI DTT IN ASSENZA DI TECNICHE DI MITIGAZIONE<br />
Livello segnali DTT Campo e.m. DTT Minimo campo e.m. Distanza dalla BTS<br />
in antenna LTE disturbante<br />
45 dBµV 62,5 dBµV/m 82,5 dBµV/m 10 km<br />
65 dBµV 82,5 dBµV/m 102,5 dBµV/m 1 km<br />
85 dBµV 102,5 dBµV/m 122,5 dBµV/m 100 m<br />
Conclusioni<br />
Le simulazioni al calcolatore e le misure di laboratorio<br />
hanno permesso di analizzare il comportamento degli<br />
amplificatori a larga banda degli impianti centralizzati<br />
d’antenna in presenza di segnali LTE. Simulazioni<br />
e misure, effettuate in condizioni realistiche e non<br />
eccessivamente pessimistiche, hanno concordemente<br />
mostrato che, in alcune situazioni, l’impatto dei segnali<br />
LTE sull’intermodulazione degli amplificatori potrebbe<br />
essere serio, a conferma dei risultati pubblicati in ambito<br />
internazionale. Gli effetti più evidenti si hanno sui canali<br />
adiacenti (in particolare sul canale 60), ma tutti i canali<br />
nella banda UHF possono essere degradati fino alla<br />
mancanza di ricezione. È infatti opportuno che il livello<br />
del segnale LTE interferente sia ridotto ad un valore non<br />
superiore a circa 15÷20 dB rispetto ai segnali DTT. Si<br />
può stimare che, in assenza di filtraggio preventivo o di<br />
altre tecniche di mitigazione, in condizioni sfavorevoli<br />
gli impianti potrebbero essere affetti da disturbi fino<br />
ad una distanza di oltre 1 km dalla BTS. Un filtraggio<br />
di base del segnale d’ingresso al centralino può aiutare<br />
a ridurre gli effetti dell’intermodulazione, ma per<br />
essere efficace è necessario l’utilizzo di filtri ad elevata<br />
selettività, abbastanza costosi, mentre l’impiego dei<br />
semplici filtri ‘in-line’ a basso costo in alcuni casi<br />
Figura 6. Andamento della distanza<br />
dalla BTS entro cui si possono avere<br />
interferenze, in funzione del livello dei<br />
segnali DTT in antenna<br />
potrebbero fornire risultati insoddisfacenti.<br />
Nei casi in cui il filtraggio non fosse sufficiente,<br />
saranno necessarie ulteriori contromisure sull’impianto,<br />
da valutare caso per caso (spostamento delle antenne<br />
riceventi, utilizzo di centralini canalizzati, ecc.).<br />
È poi auspicabile che opportuni vincoli siano fissati per<br />
l’operatore LTE, in modo da limitare in determinate aree<br />
l’entità del segnale interferente ricevuto in antenna: a<br />
tale proposito si possono adottare tecniche quali crosspolarizzazione,<br />
limitazione della massima EIRP, ecc. In<br />
ogni caso, la convivenza di servizi broadcast e 4G nella<br />
banda UHF richiederà un’adeguata collaborazione tra<br />
tutti gli operatori coinvolti, in modo da evitare di far<br />
ricadere i relativi costi interamente sull’utente finale.<br />
“Il presente articolo è tratto da “LTE e DTT Effetti dei segnali<br />
per la telefonia mobile di 4ª generazione sugli attuali impianti<br />
d’antenna televisivi”, Elettronica e Telecomunicazioni, n° 3<br />
dicembre 2011. L’articolo completo, a cura di Davide Milanesio,<br />
Bruno Sacco e Vincenzo Sardella del Centro Ricerche e<br />
Innovazione Tecnologica della RAI è pubblicato all’indirizzo<br />
www.crit.rai.it/eletel/2011-3/113-6.pdf Si ringraziano gli autori<br />
per l’autorizzazione all’utilizzo del materiale dell’articolo”.<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
23
Approfondire<br />
RICEVERE I SEGNALI TELEVISIVI<br />
L’accoppiamento di due antenne,<br />
distanza ottimale<br />
L’<br />
articolo, realizzato da Grego Fidenzio della RKB,<br />
descrive come si possono accoppiare due antenne,<br />
quali risultati si ottengono e le formule da utilizzare.<br />
Immaginiamo una<br />
stazione trasmittente <strong>TV</strong> che<br />
irradia onde radio ad alta<br />
frequenza VHF (Very High<br />
Frequency ) e UHF (Ultra High<br />
Frequency). Quando le onde<br />
radio incontrano ostacoli<br />
sufficientemente grandi<br />
come, ad esempio, montagne<br />
ed edifici, vengono riflesse e<br />
possono raggiungere l’antenna<br />
ricevente da diverse direzioni<br />
sovrapponendosi al segnale<br />
principale. L’onda riflessa arriva<br />
Figura 1. Diagramma di ricezione<br />
in ritardo rispetto a quella<br />
tridimensionale di un’antenna Log IV-V<br />
diretta creando, nel caso di<br />
ricezione di un segnale <strong>TV</strong><br />
analogico, immagini sdoppiate sul televisore. I segnali DTT sono più<br />
immuni alle riflessioni: nonostante ciò, in alcuni casi le riflessioni<br />
hanno un effetto degradante sul BER (Bit Error Ratio).<br />
Come affrontare la problematica<br />
Il tecnico, nella maggior parte dei casi, può ovviare a questo<br />
inconveniente sostituendo l’antenna di ricezione con un modello a<br />
maggior guadagno, più direttiva, con buon rapporto avanti/indietro<br />
e lobi laterali contenuti. A volte può essere sufficiente ruotare<br />
di un piccolo angolo l’antenna per cercare un compromesso tra<br />
la massima ricezione del segnale diretto e la minima del segnale<br />
riflesso. La presenza di canali televisivi provenienti da più direzioni,<br />
con la conseguente necessità di installare più antenne, comporta<br />
il bisogno di conoscere e di interpretare i relativi diagrammi di<br />
irradiazione in modo da poter ottimizzare e risolvere, già in fase di<br />
progetto, le problematiche di ricezione che potrebbero causare il<br />
malfunzionamento dell’impianto.<br />
Accoppiare due antenne<br />
Una tecnica usata per migliorare le caratteristiche di una<br />
singola antenna è quella di accoppiarne due uguali. Le modalità di<br />
accoppiamento normalmente usate sono:<br />
– due antenne in orizzontale, montate sullo stesso piano, una di<br />
fianco all’altra;<br />
24 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
– due antenne in orizzontale, montate sullo<br />
stesso asse in verticale, una sopra l’altra.<br />
Con queste modalità il lobo di irradiazione,<br />
in senso rispettivamente orizzontale e verticale,<br />
verrà ristretto.<br />
Si definisce ‘orizzontale’ la polarizzazione del<br />
segnale che fa riferimento al campo elettrico<br />
ricevuto dagli elementi dell’antenna disposti in<br />
orizzontale.<br />
Figura 2. Diagramma polare di un’antenna Log IV-V.<br />
I parametri sono:<br />
Ga 10,12 dBi = 0 dB Lobo Verticale<br />
F/B 23,29 dB – Rear 0 deg<br />
Freq. 750,000 MHz<br />
SWR 1,5 (75,0 Ohm)<br />
Elev. 0,0 deg (free space)<br />
Figura 3. Diagramma di<br />
ricezione tridimensionale<br />
di due antenne LOG IV-V<br />
accoppiate a 33 cm di distanza
L’accoppiamento più semplice di due<br />
antenne a polarizzazione orizzontale è quello a<br />
montaggio verticale, cioè una sopra l’altra, sullo<br />
stesso palo di sostegno. In questo caso avremo<br />
un restringimento del lobo verticale, mentre il<br />
lobo orizzontale resterà pressoché inalterato.<br />
Questa struttura può rivelarsi utile nel caso di<br />
riflessioni dovute a superfici marine o lacustri.<br />
L’esempio a montaggio<br />
verticale<br />
Il seguente esempio fa riferimento alla<br />
configurazione con le due antenne da 15 elementi<br />
modello Log IV-V (UHF), a montaggio verticale.<br />
Come si vede in Figura 1, ogni antenna ha il suo<br />
diagramma di ricezione tridimensionale. Per il<br />
nostro scopo è sufficiente conoscere l’angolo di<br />
apertura verticale α (Alpha) a -3 dB, valore che<br />
si può ricavare dal diagramma bidimensionale di<br />
radiazione riportato in Figura 2.<br />
Per spaziatura ottimale si intende la distanza<br />
tra le due antenne che dovrebbe dare i seguenti<br />
risultati:<br />
– guadagno del sistema pari a + 3 dB rispetto<br />
alla singola antenna;<br />
– angolo di apertura pari a circa la metà rispetto<br />
a quello della singola antenna (Figura 3 e<br />
Figura 4).<br />
La lunghezza dei due cavi di alimentazione<br />
che escono dallo “splitter“ accoppiatore devono<br />
essere di uguale misura.<br />
Figura 4. Diagramma Polare di due antenne LOG IV-V<br />
accoppiate una sopra l’altra a 33 cm.<br />
I parametri sono:<br />
Ga 13,06 dBi = 0 dB Lobo Verticale<br />
F/B 25,08 dB – Rear 0 deg<br />
Freq. 759,000 MHz<br />
SWR 1,5 (75,0 Ohm)<br />
Elev. 0,0 deg (free space)<br />
Le formule utili<br />
Ecco le formule e l’esempio<br />
di calcolo utili per un primo<br />
dimensionamento del sistema.<br />
Le formule fanno riferimento<br />
alla schematizzazione grafica<br />
riportata in Figura 5. Gli<br />
aggiustamenti finali dovranno<br />
essere fatti direttamente in loco.<br />
dove λ (Lambda) è la<br />
lunghezza d’onda espressa in<br />
metri e f (effe) la frequenza<br />
espressa in MHz (Mega Hertz).<br />
λ<br />
α<br />
Figura 5.<br />
Schematizzazione<br />
grafica di<br />
riferimento<br />
per le formule<br />
Figura 6. Diagramma di ricezione<br />
tridimensionale di due antenne LOG IV-V<br />
accoppiate a 50 cm di distanza<br />
dove Dopt è la distanza ottimale cercata, espressa in metri e α<br />
(Alpha) è l’angolo di apertura verticale a -3 dB.<br />
ESEMPIO<br />
Frequenza = 750 MHz<br />
Angolo verticale α (Alpha) = 74° gradi<br />
Le due antenne andranno poste una sopra l’altra, ad una<br />
distanza di circa 33 centimetri.<br />
Come si più capire dalle formule la distanza ottimale è stata<br />
calcolata per una singola frequenza. Con l’utilizzo di antenne a<br />
banda larga verrà usata nel calcolo la frequenza più alta.<br />
Se portiamo la distanza calcolata da 33 cm a 50 cm, il diagramma<br />
di radiazione a 750 MHz risulterà compromesso (Figura 6).<br />
Si ringrazia per il contributo Grego Fidenzio<br />
della società RKB, www.rkb.it<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
25
<strong>Digitale</strong> Terrestre<br />
DTT: Parametri e Valori limite<br />
Analizziamo i parametri e i valori limite che determinano la buona<br />
ricezione di un segnale digitale terrestre. I contenuti sono tratti dal<br />
libretto ‘Conosciamo il <strong>Digitale</strong>’ realizzato da Ray Way, Eurosatellite e Rover.<br />
Il sistema di trasmissione<br />
DVB-T offre la capacità di<br />
trasportare un segnale digitale<br />
con vari schemi di modulazione,<br />
evidenziati in Figura 1. Si va da<br />
una capacità di circa 7 Mbit/s a<br />
circa 35 Mbit/s per trasmettere<br />
da 1 a 4/5 programmi,<br />
eventualmente in alta<br />
definizione. Quanto si ottiene<br />
in capacità di trasmissione, lo<br />
si paga in termini di robustezza<br />
del segnale. Se l’obiettivo è<br />
realizzare una rete SFN, bisogna<br />
dedicare parte della capacità<br />
all’intervallo di guardia, come<br />
evidenziato dalla lunghezza degli<br />
istogrammi. Il sistema scelto<br />
è quello evidenziato: unisce<br />
LIVELLI MINIMI E SOGLIE<br />
una buona capacità di correzione degli errori,<br />
data dal valore di FEC piuttosto elevato, ad<br />
una capacità di banda adeguata; un risultato<br />
ottenuto utilizzando la modulazione 64 QAM<br />
che, come vedremo, necessita di un adeguato<br />
margine di MER e BER.<br />
26 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
PARAMETRI E VALORI LIMITE<br />
Figura 1. L’immagine mostra gli schemi di modulazione che il DVB-T può utilizzare<br />
quando trasporta un segnale digitale. La modalità maggiormente utilizzata in Italia<br />
è stata evidenziata in rosso<br />
Limite inferiore per una buona ricezione<br />
Per avere una discreta stabilità di ricezione, occorre operare<br />
almeno in condizione di QEF (Quasi Error Free) ossia Ricezione<br />
‘quasi’ esente da errore. Il termine ‘quasi’ non deve ingannarci; il<br />
suo significato è preciso e indica che non si tollera più di un errore<br />
per ogni ora di flusso digitale demodulato. Questo si traduce in<br />
un massimo numero di errori tollerati all’ingresso di antenna, che<br />
LIMITE INFERIORE PER UNA BUONA RICEZIONE Figura 2.<br />
L’immagine illustra<br />
qual è il C/N<br />
necessario per<br />
una ricezione al<br />
limite della soglia<br />
di aggancio, in<br />
condizioni QEF,<br />
secondo le tre<br />
diverse condizioni<br />
di ricezione<br />
Rayleigh, Rice<br />
e Gaussian.<br />
La modalità<br />
maggiormente<br />
utilizzata in Italia<br />
è stata evidenziata<br />
in rosso
può arrivare fino a 1x10-2, cioè<br />
un bit errato su 100 trasmessi.<br />
Normalmente, in condizioni<br />
ottimali di ricezione, l’unica<br />
fonte di degradazione del<br />
segnale è il rumore termico,<br />
per intenderci quello che<br />
provocava l’effetto neve in<br />
analogico. Nel caso della<br />
ricezione da satellite questo è<br />
l’unico disturbo che troviamo,<br />
non essendoci ostacoli lungo la<br />
tratta che provochino riflessioni,<br />
e nemmeno interferenze, a parte<br />
casi rari. Anche per il DVB-T il nemico principale<br />
in ricezione è il rumore termico: la Figura 2<br />
illustra, tramite l’altezza delle barre, qual è il C/N<br />
(rapporto segnale/rumore) necessario per una<br />
ricezione al limite della soglia di aggancio, cioè<br />
senza alcun margine di rumore, ma in condizioni<br />
QEF. Lo fa vedere per tre diverse condizioni<br />
di ricezione (Rayleigh - Rice - Gaussian),<br />
che prendono il nome dai tre scienziati che<br />
studiarono la statistica utilizzata per calcolare<br />
questi valori.<br />
Livelli minimi e soglie<br />
Dato che non si può prevedere esattamente<br />
il campo elettromagnetico disponibile presso<br />
le case di ciascun utente, sono state fatte<br />
delle previsioni di campo, seguendo particolari<br />
norme internazionali, calcolando il campo<br />
elettromagnetico effettivo su una griglia di<br />
200 x 200 metri. Tali previsioni vengono quindi<br />
verificate, all’atto dell’attivazione dei singoli<br />
impianti trasmettitori, eseguendo misure punto<br />
per punto (anche in questo caso seguendo<br />
LIVELLI MINIMI E SOGLIE<br />
CAMPI ELETTROMAGNETICI E LIVELLO DI RICEZIONE<br />
Figura 3. Livelli minimi e soglie. I campi non sono verificati in tutti i punti dell’area servita. Vengono<br />
così inserite correzioni statistiche contro le variazioni del segnale nello spazio e aggiunta una<br />
correzione statistica per variazioni del segnale nel tempo<br />
normative appropriate). Dato il particolare comportamento del<br />
DVB-T, che genera interruzioni di servizio anziché scadimenti di<br />
qualità, si aumenta il campo di un certo ammontare per garantire la<br />
copertura statistica di tutti gli utenti. Un analogo incremento viene<br />
apportato per cautelarsi contro le variazioni di campo dei segnali<br />
interferenti, molto pericolosi perché sicuramente fuori intervallo<br />
di guardia oltreché forti, in funzione delle condizioni aleatorie<br />
di propagazione. Per questo motivo occorre garantire un certo<br />
margine, almeno di 5÷10 dB, da aggiungere ai valori minimi dei vari<br />
parametri misurabili in ricezione.<br />
Da prove eseguite in laboratorio con numerosi decoder<br />
commerciali è stato verificato che quasi tutti iniziano a decodificare<br />
‘QEF’ a circa 29 dBµV: un valore molto basso; a questo valore<br />
occorre aggiungere le correzioni; come spiegheremo in seguito,<br />
questo valore raggiunge circa 39 dBµV come minimo assoluto, ma è<br />
conveniente mantenersi sui 49 dBµV.<br />
Campi elettromagnetici<br />
e livello di ricezione<br />
Il campo elettromagnetico si misura in dBµV/m e la potenza<br />
ricevuta in dBµV. Entrambe sono unità di misura che rendono<br />
molto facili i vari calcoli quando bisogna calcolare i vari livelli in<br />
una catena di distribuzione: basta sommare o sottrarre guadagni o<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
Figura 4. Il grafico<br />
mette in relazione la<br />
frequenza di ricezione di<br />
un’antenna in MHz con<br />
il fattore d’antenna in<br />
dB. Il fattore d’antenna è<br />
calcolato per un’antenna<br />
con guadagno di 10<br />
dB. Nell’esempio viene<br />
indicato il procedimento<br />
da seguire per effettuare<br />
il calcolo. Nel caso<br />
l’antenna guadagni<br />
meno di 10 dB, anziché<br />
sottrarre bisogna<br />
aggiungere la differenza<br />
fra il guadagno<br />
dell’antenna e 10 dB<br />
27
<strong>Digitale</strong> Terrestre<br />
attenuazioni incontrate dal segnale lungo il suo<br />
percorso. In realtà è sufficiente una tabella che<br />
riporta i valori minimi richiesti dai vari sistemi,<br />
ai quali si aggiungono le attenuazioni dei cavi<br />
e si sottraggono i valori delle amplificazioni,<br />
espressi in dB; così si calcolano i valori dei<br />
segnali di ingresso, espressi sempre in dBµV. Il<br />
fattore di antenna è utile in quanto i valori di<br />
pianificazione sono dati in termini di campo<br />
elettromagnetico, cioè in dBµV/m. Ecco che<br />
l’antennista installatore, conoscendo il guadagno<br />
dell’antenna o utilizzando il grafico di Figura<br />
4, è in grado di prevedere, con sufficiente<br />
approssimazione, la potenza di segnale<br />
disponibile all’ingresso del decoder, o strumento<br />
di misura che dir si voglia.<br />
In sintesi: la cifra in dBµV/m indica la quantità<br />
di campo elettromagnetico che ‘piove sui tetti’,<br />
mentre il fattore d’antenna indica quanta<br />
‘pioggia elettromagnetica’ riusciamo a catturare<br />
con quell’antenna.<br />
Nota: per antenne il cui guadagno è maggiore<br />
di 10 dB, bisogna sottrarre al valore letto nel<br />
grafico la differenza di guadagno.<br />
Per esempio:<br />
F = 470 MHz<br />
G antenna = 13,5 dB<br />
F antenna letto nel grafico = 14 dB<br />
Allora bisogna sottrarre la differenza<br />
di guadagno:<br />
13,5 dB - 10 dB = 3,5 dB<br />
e quindi:<br />
F antenna = 13,5 dB – 3,5 dB = 10,5 dB<br />
Viceversa, se l’antenna guadagna meno di 10 dB,<br />
devo aggiungere la differenza.<br />
Correlazione fra Mer e Ber<br />
Anche se il MER è un buon indice di qualità, ci<br />
sono importanti eccezioni. Sono proprio questi<br />
sono i casi che complicano il lavoro, creando<br />
confusione per la perdita di coerenza tra i<br />
dati, i quali sembrano non più confrontabili.<br />
Iniziamo col dire che, in presenza di solo rumore<br />
termico, il MER e il C/N praticamente coincidono<br />
perfettamente.<br />
Il BER prima di Viterbi (bBER) è un indice<br />
che può servire per determinare la qualità<br />
complessiva di un segnale, ma a volte succede<br />
che al miglior MER non corrisponda il minore<br />
BER, o che questo non cali anche se il MER<br />
28 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
ha valori anche molto elevati. Questo è un<br />
comportamento normale. Nel grafico di Figura<br />
5 è evidente il comportamento di non coerenza<br />
tra i due parametri, molto evidente nel caso di<br />
disturbi impulsivi o di echi in anticipo.<br />
Bisogna sempre effettuare entrambe le misure<br />
e ricordare che la qualità è essenzialmente legata<br />
al BER. Si può effettuare qualunque regolazione<br />
dell’impianto, dall’orientamento dell’antenna<br />
a qualunque altra regolazione, tenendo sotto<br />
controllo il MER e BER, preoccupandosi assai<br />
meno della potenza ricevuta. Bisogna utilizzare<br />
il MER come indicatore per controllare la bontà<br />
di amplificatori e soprattutto di convertitori,<br />
basandosi sul peggioramento misurato fra<br />
ingresso e uscita dei vari elementi dell’impianto.<br />
In questo articolo sono stati utilizzati acronimi<br />
adottati nel Regno unito, dove sono stati<br />
realizzate le prime rete DVB-T in Europa, già nel<br />
1998:<br />
– bBER = ‘b’ sta per ‘before’ (prima), cioè<br />
misurato prima del correttore Viterbi e<br />
chiamato anche CBER o preBER;<br />
– aBER = ‘a’ sta per ‘after’ (dopo), cioè misurato<br />
dopo il correttore Viterbi e chiamato anche<br />
VBER o postBER.<br />
Il libretto completo è disponibile all’indirizzo:<br />
http://www.roverinstruments.com/news.<br />
php?lingua=1&idnews=64<br />
CORRELAZIONE FRA MER E BER<br />
Figura 5. La figura riporta<br />
i risultati di una serie di<br />
misure effettuate nel 1999,<br />
dopo l’attivazione di una rete<br />
SFN sperimentale. L’esempio<br />
dimostra che in molti casi<br />
succede di avere un valore di<br />
MER buono e di BER peggiore<br />
della norma
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SISVEL TECHNOLOGY OFFRE<br />
LA SYNDICATION DI CONTENUTI 3D.<br />
La syndication 3DT promossa da Sisvel Technology è aperta al contributo di ogni<br />
content provider intenzionato a promuovere la tecnologia 3D Tile Format e ad<br />
aumentare la trasmissione di contenuti 3D. Il 3D Tile Format è un’innovativa tecnica<br />
di codifi ca delle immagini stereoscopiche che, non solo migliora la qualità della<br />
trasmissione dei contenuti 3D rispetto alle soluzioni attuali, ma permette al broadcaster<br />
di raggiungere sia l’utenza 2D sia quella 3D senza dover raddoppiare l’occupazione di<br />
banda necessaria alla trasmissione. Infatti con questa tecnica i consumatori in possesso<br />
di un sistema di ricezione in 3D godono appieno delle caratteristiche della televisione<br />
stereoscopica, mentre i consumatori in possesso di apparati di ricezione 2D Full HD<br />
possono senza problemi fruire del servizio in alta defi nizione. I nuovi membri di questa<br />
syndication (aperta a tutti i broadcaster sia italiani che internazionali) potranno trarre<br />
benefi cio dallo scambio gratuito di contenuti in 3D. Il catalogo dei contenuti 3D di<br />
questa syndication, in continua espansione, è disponibile online www.3dt.it.<br />
Per entrare a far parte del 3DT o per avere maggiori informazioni scrivere a : info@3dt.it.<br />
www.3dt.it
Approfondire<br />
BROADBAND WIRELESS<br />
WiMAX: elementi di tecnologia<br />
Un’analisi tecnica della tecnologia WiMAX utile per conoscere gli<br />
elementi di base e comprendere al meglio le reali potenzialità che i<br />
servizi correlati sono in grado di offrire.<br />
Le tecnologie WiMAX sono dedicate<br />
all’accesso wireless a banda larga basate<br />
sullo standard IEEE 802.16. Esse possono<br />
essere utilizzate sia per il backhauling, ossia<br />
per estendere la connettività broadband<br />
della backbone alle zone limitrofe, sia per<br />
l’ultimo miglio, ovvero per offrire servizi<br />
broadband agli utenti sia residenziali sia<br />
business locati nell’area geografica coperta<br />
in modalità d’accesso fissa, nomadica,<br />
portatile e mobile. Possono, inoltre, operare<br />
sia in bande licenziate sia in bande non<br />
licenziate: il deployment nelle bande<br />
licenziate è indicato per coprire aree dense e<br />
competitive, ove l’interferenza rappresenta il<br />
maggior problema da risolvere; il deployment<br />
nelle bande non licenziate, invece, è indicato<br />
per coprire aree ristrette, per limitare<br />
l’interferenza e l’investimento iniziale. Un<br />
vantaggio rilevante delle tecnologie WiMAX<br />
è la maggiore flessibilità nel deployment<br />
dell’infrastruttura di rete, grazie alla<br />
possibilità di definire l’ampiezza del canale,<br />
la tipologie del duplexing, le tecniche di<br />
trasmissione.<br />
Tabella 1. PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLE TECNOLOGIE 802.16<br />
30 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
802.16 e WiMAX<br />
Le tecnologie 802.16<br />
Le tecnologie 802.16 si basano sullo standard<br />
IEEE 802.16. La prima versione dello standard<br />
IEEE 802.16, ratificata nel 2001 e concepita per<br />
applicazioni FBWA, supporta trasmissioni in<br />
scenari LOS (Line Of Sight) nel range delle bande<br />
licenziate da 10 a 66 GHz e non consente né la<br />
portabilità né la mobilità. La successiva versione<br />
IEEE 802.16–2004 opera nella banda 2÷11 GHz<br />
anche in scenari NLOS e con accesso nomade,<br />
consentendo l’utilizzo di SU indoor; supporta,<br />
inoltre, come opzione la sottocanalizzazione<br />
in up link [2]. Infine la versione IEEE 802.16e,<br />
approvata il 7 dicembre 2005, include le<br />
precedenti versioni dello standard e aggiunge<br />
alcune funzionalità, quali l’handoff e il power<br />
saving, per supportare l’accesso portatile e<br />
mobile, il MIMO, l’AAS e gli STC, per migliorare<br />
le prestazioni del sistema. Per poter meglio<br />
supportare la mobilità, inoltre, è stata<br />
implementa una nuova tecnica di trasmissione,<br />
la SOFDMA (Scalable Orthogonal Frequency<br />
Division Multiple Access), che, però, non è<br />
802.16e 802.16e<br />
Approvato Giugno 2004 Dicembre 2005<br />
Banda<br />
2 ÷ 11 GHz<br />
2 ÷ 11 GHz per l’accesso fisso<br />
2 ÷ 6 GHz per l’accesso mobile<br />
Scenario operativo LOS/NLOS LOS/NLOS<br />
Velocità di trasmissione<br />
75 Mbps in 20 MHz<br />
75 Mbps in 20 MHz per l’accesso fisso<br />
15 Mbps in 5MHz per l’accesso mobile<br />
Tecnica di trasmissione<br />
OFDM (256 sottoportanti)<br />
OFDMA (2048 sottoportanti)<br />
OFDM, OFDMA, SOFDMA<br />
Accesso multiplo TDMA, OFDMA TDMA, SOFDMA<br />
Formato del duplexing TDD/FDD TDD/FDD<br />
Ampiezza di banda del canale Variabile tra 1,25 MHz e 20 MHz Variabile tra 1,25 MHz e 20 MHz<br />
Efficienza spettrale<br />
3,75 bps/Hz in 20 MHz<br />
3,75 bps/Hz in 20 MHz per l’accesso fisso<br />
3 bps/Hz in 5MHz per l’accesso mobile<br />
Compatibilità con 802.16-2004 - No, se si usa la modulazione SOFDMA
compatibile né con la modulazione<br />
OFDM né con la modulazione OFDMA<br />
(Orthogonal Frequency Division<br />
Multiple Access) [3].<br />
La Tabella 1 riassume le principali<br />
caratteristiche tecniche delle<br />
tecnologie 802.16, basate sia sulla<br />
versione 802.16-2004 sia sulla<br />
versione 802.16e. Per ogni tecnologia,<br />
è indicato il range frequenziale e<br />
lo scenario operativo, la velocità di<br />
trasmissione in corrispondenza di<br />
una determinata canalizzazione, la<br />
tecnica di trasmissione supportata,<br />
il protocollo d’accesso multiplo, il<br />
formato del duplexing, le possibili<br />
ampiezze di banda del canale e l’efficienza<br />
spettrale del sistema. Una descrizione dettagliata<br />
di tali parametri è fornita nel seguito. Come<br />
si evince dalla Tabella 1, le tecnologie 802.16<br />
consentono una maggiore flessibilità di<br />
deployment, in quanto possono operare in<br />
diverse bande frequenziali e con una diversa<br />
canalizzazione secondo la disponibilità dello<br />
spettro, supportano differenti tecniche di<br />
trasmissione in funzione del tipo d’accesso e<br />
dello scenario, possono lavorare sia in TDD sia in<br />
FDD (Frequency Division Duplexing) in relazione<br />
al range frequenziale in cui operano e al tipo di<br />
servizio da offrire.<br />
Come lavorano<br />
le tecnologie 802.16<br />
Bande di frequenza<br />
Come indicato nella Tabella 1 e nella Figura<br />
1, le tecnologie 802.16, basate sulla versione<br />
802.16- 2004, operano nel range frequenziale<br />
tra 2 GHz e 11 GHz; le tecnologie 802.16, basate<br />
sulla versione 802.16e, invece, operano nel range<br />
frequenziale compreso tra i 2 GHz e gli 11 GHz<br />
nel caso di accesso fisso e nel range frequenziale<br />
tra 2 GHz e 6 GHz nel caso di accesso mobile.<br />
Tecnica di Trasmissione e Protocollo di Accesso<br />
La tecnologia 802.16-2004 supporta due<br />
diverse tecniche di modulazione/accesso<br />
multiplo, come specificato in [2].<br />
OFDM con TDMA<br />
(Time Division Multiple Access)<br />
La modulazione OFDM è una trasmissione<br />
multiportante: il segnale è suddiviso in<br />
più sottocanali a banda stretta trasmessi<br />
simultaneamente su diverse sottoportanti,<br />
il cui numero definisce la dimensione del<br />
simbolo OFDM, ossia della FFT (Fast Fourier<br />
FIGURA 1. RANGE FREQUENZIALE PER APPLICAZIONI 802.16<br />
Frequency<br />
(GHz)<br />
Transform). Tali sottocanali sono parzialmente sovrapposti ma<br />
ortogonali in modo da ridurre l’interferenza tra canali adiacenti<br />
e massimizzare l’efficienza spettrale. La modulazione OFDM<br />
introduce principalmente due vantaggi. In primo luogo, poiché i<br />
sottocanali sono a banda stretta, essa consente di operare anche<br />
in ambienti Near NLOS, ove il percorso diretto tra trasmettitore e<br />
ricevitore è parzialmente occupato dalla presenza di ostacoli come<br />
alberi, edifici, montagne, colline e altre strutture o oggetti naturali<br />
o artificiali, riducendo così il problema del multipath. In secondo<br />
luogo, essa offre un maggior controllo delle richieste di potenza<br />
dell’utente e una maggiore flessibilità per l’accesso degli utenti [5].<br />
Nella tecnologia 802.16-2004, il simbolo OFDM è costituito da<br />
256 sottoportanti di cui 8 sono pilota, 192 dati e 56 virtuali.<br />
Nel TDMA l’accesso al canale radio è tipicamente diviso in<br />
time slot assegnati a utenti diversi: ciascun utente trasmette<br />
esclusivamente durante il time slot che gli è stato assegnato, con<br />
la modulazione OFDM, e utilizza l’intera banda del canale [4].<br />
Affinchè vengano limitati i problemi di interferenza tra utenti<br />
che trasmettono in time slot consecutivi, è necessario avere una<br />
sincronizzazione perfetta e considerare un intervallo di guardia<br />
durante il quale nessun può trasmettere.<br />
L’approccio OFDM/TDMA ha il vantaggio di ridurre la complessità<br />
ed i costi dei dispositivi, ma ha lo svantaggio di non supportare<br />
un numero elevato di utenti, per poter contenere i ritardi tra due<br />
trasmissioni consecutive relative allo stesso utente [6].<br />
OFDMA con TDMA<br />
L’OFDMA ha lo stesso principio di funzionamento della FDMA<br />
(Frequency Division Multiple Access), in quanto le sottoportanti<br />
sono assegnate ad utenti differenti in funzione delle condizioni<br />
del canale e della domanda di capacità; però, a differenza della<br />
FDMA, essa consente di limitare l’interferenza tra gli utenti grazie<br />
all’ortogonalità tra le sottoportanti [4]. Le sottoportanti, escluse le<br />
virtuali, sono divise in sottogruppi, il cui numero varia a seconda il<br />
caso si consideri il down link o l’up link, e in ciascun sottogruppo le<br />
sottoportanti appartengono a sottocanali differenti. Poiché ciascun<br />
sottocanale ha una sola sottoportante per ogni sottogruppo, il<br />
numero totale di sottoportanti di un sottocanale è proprio pari al<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
31
Approfondire<br />
numero di sottogruppi. Per ottenere una diversità frequenziale e,<br />
quindi, una maggiore immunità al multipath, l’allocazione delle<br />
sottoportanti relative a ciascun sottocanale avviene mediante un<br />
processo pseudo-casuale. Nella tecnologia 802.16 - 2004 il numero<br />
totale di sottoportanti è 2048, il numero di sottocanali è 32 e il<br />
numero di sottogruppi è 48 in down link e 53 in up link.<br />
TDMA: l’accesso multiplo è esteso anche alla dimensione<br />
temporale, in quanto l’utente può trasmettere esclusivamente nel<br />
time slot che gli è stato assegnato e può usare solo le sottoportanti<br />
assegnate. L’approccio OFDMA/TDMA permette di supportare un<br />
maggior numero di utenti con ritardo minore rispetto all’approccio<br />
OFDM/TDMA. Grazie alla sottocanalizzazione introdotta dalla<br />
modulazione<br />
OFDMA, inoltre, si ha una gestione più efficiente delle risorse, in<br />
funzione delle esigenze degli utenti e delle condizioni del canale.<br />
In particolar modo, in uplink la sottocanalizzazione consente sia<br />
di ridurre la massima potenza trasmessa da ciascun utente, poiché<br />
può trasmettere solo nel sottocanale assegnato, sia di allocare la<br />
potenza all’utente a seconda le condizioni del canale, ossia un<br />
livello elevato di potenza è allocato agli utenti più svantaggiati<br />
(posti ad una distanza maggiore dalla BS oppure dotati di SU<br />
indoor).<br />
Il principale neo dell’approccio OFDMA/TDMA sono i costi elevati<br />
dei dispositivi dovuti ad una maggiore complessità realizzativa.<br />
La tecnologia 802.16e, in aggiunta alle tecniche di trasmissione/<br />
accesso multiplo previste per la tecnologia 802.16-2004, introduce<br />
la Scalable OFDMA (SOFDMA), che consente di supportare meglio<br />
l’accesso mobile, con ottime prestazioni in diversi scenari operativi<br />
[3]. La modulazione SOFDMA è una variante della modulazione<br />
OFDMA: essa, infatti, implementa tutte le funzionalità della<br />
modulazione OFDMA e aggiunge la scalabilità, in quanto il numero<br />
delle sottoportanti non è costante, come nel caso della OFDMA,<br />
FIGURA 2. SCHEMA DELLA SOFDMA<br />
32 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
Channel Bandwidth<br />
(MHz)<br />
ma varia a seconda dell’ampiezza di banda del<br />
canale considerato, in modo tale da mantenere<br />
costante la spaziatura tra le sottoportanti stesse<br />
[1], [7], come illustrato nella Figura 2. Questo<br />
da un lato consente di migliorare l’efficienza<br />
spettrale nei canali con una elevata ampiezza di<br />
banda, poiché si ha un numero di sottoportanti<br />
maggiore; dall’altro lato permette di ridurre i costi<br />
dei dispositivi nel caso di deployment in canali<br />
con una piccola ampiezza di banda, in quanto<br />
il numero di sottoportanti è minore. E’ bene<br />
osservare che le modulazioni OFDMA e SOFDMA<br />
non sono compatibili e, quindi, due terminali, uno<br />
basato sulla modulazione OFDMA e l’altro sulla<br />
SOFDMA, non possono comunicare tra loro.<br />
La Tabella 2, [8], e la Tabella 3, [9], indicano le<br />
velocità di trasmissione supportate dalla OFDM,<br />
con 256 sottoportanti, e dalla OFDMA, con<br />
2048 sottoportanti, al variare dell’ampiezza di<br />
banda del canale, della modulazione e del rate<br />
del codice. In entrambi i casi, si è considerato un<br />
rapporto di guardia, definito come il rapporto tra<br />
l’intervallo di guardia e l’intervallo utile, pari a<br />
1/32.<br />
Come si evince dalla Tabella 2 e dalla Tabella 3,<br />
la velocità di trasmissione aumenta all’aumentare<br />
dell’ampiezza del canale o del livello della<br />
modulazione, ovvero fissata la canalizzazione, a<br />
modulazioni di ordine maggiore corrispondono<br />
data rate più elevati; mentre fissata la<br />
modulazione, ad ampiezze di banda maggiori<br />
corrispondono data rate più elevati.<br />
Si prenda in esame il caso della tecnica di<br />
trasmissione OFDM (Tabella 2): considerata<br />
un’ampiezza di banda di 7 MHz, alla modulazione<br />
High 64QAM corrisponde una velocià di<br />
trasmissione di 26,18 Mbps, mentre alla Low QPSK<br />
corrisponde una velocità di trasmissione di 4,15<br />
Mbps. Se, invece, si considera la modulazione<br />
Low QPSK, alla canalizzazione di 3,5 MHz<br />
corrisponde un data rate di 2,08 Mbps mentre alla<br />
canalizzazione di 7 MHz corrisponde un data rate<br />
di 4,15 Mbps.<br />
Tutte le tecnologie 802.16 utilizzano l’AMC<br />
(Adaptive Modulation and Coding). Questa<br />
funzionalità permette di migliorare le prestazioni,<br />
ottimizzando sia il throughput sia il range di<br />
copertura.<br />
L’AMC, infatti, prevede una scelta dinamica<br />
della modulazione e del rate del codice per<br />
ogni utente, a seconda delle condizioni del link<br />
radio. Quando il livello del segnale ricevuto è<br />
basso, come nel caso di utenti molto distanti<br />
dalla BS, il sistema sceglie automaticamente una<br />
modulazione più robusta ma meno efficiente in
Tabella 2. VELOCITÀ DI TRASMISSIONE SUPPORTATE DALLA OFDM CON 256 SOTTOPORTANTI<br />
Ampiezza di banda Velocità di trasmissione (Mbps)<br />
del canale (MHz) QPSK LOW (1/2) QPSK HIGH (3/4) 16 QAM LOW (1/2) 16 QAM HIGH (3/4) 64 QAM LOW (2/3) 64 QAM HIGH (3/4)<br />
3,5 2,08 4,37 5,82 8,73 11,88 13,09<br />
7 4,15 8,73 11,64 17,45 23,75 26,18<br />
10 8,31 12,47 16,63 24,94 33,25 37,4<br />
Tabella 3. VELOCITÀ DI TRASMISSIONE SUPPORTATE DALLA OFDMA CON 2048 SOTTOPORTANTI<br />
Ampiezza di banda Velocità di trasmissione (Mbps)<br />
del canale (MHz) QPSK LOW (1/2) QPSK HIGH (3/4) 16 QAM LOW (1/2) 16 QAM HIGH (3/4) 64 QAM LOW (2/3) 64 QAM HIGH (3/4)<br />
3,5 2,91 4,36 5,82 8,73 11,64 13,09<br />
7 5,82 8,73 11,64 17,45 23,27 26,18<br />
10 8,38 12,57 16,76 25,13 33,51 37,7<br />
FIGURA 3. AMC IN PRESENZA DI SHADOWING<br />
termini di capacità (ad esempio la QPSK Low), in<br />
modo da mantenere la probabilità di errore pari<br />
al target fissato.<br />
Quando invece il livello del segnale ricevuto<br />
è elevato, sono scelte modulazioni di ordine<br />
maggiore (come la 64QAM High) senza<br />
aumentare la probabilità di errore.<br />
La Figura 3 descrive il concetto di AMC in<br />
presenza di shadowing.<br />
Lo shadowing tiene conto della distribuzione<br />
casuale degli ostacoli tra il trasmettitore e il<br />
ricevitore e, dunque, due punti posti ad una<br />
stessa distanza dal trasmettitore sperimentano<br />
un differente canale di propagazione.<br />
Di qui, la forma irregolare delle zone di<br />
copertura relative alle diverse modulazioni.<br />
È bene osservare che se, invece, non si tiene<br />
conto dello shadowing, le zone di copertura<br />
relative alle diverse modulazioni altro non sono<br />
che dei cerchi concentrici.<br />
QPSK LOW<br />
QPSK HIGH<br />
16.QAM LOW<br />
16.QAM HIGH<br />
64.QAM LOW<br />
64.QAM HIGH<br />
Formato di Duplexing<br />
Le tecnologie 802.16 supportano sia il TDD sia<br />
il FDD, consentendo una maggiore flessibilità nel<br />
deployment di rete. Nel TDD la tratta in down<br />
link (riferita alla comunicazione tra BS e SU) e<br />
quella in up link (riferita alla comunicazione tra<br />
SU e BS) operano nella stessa banda frequenziale<br />
in differenti tempi di connessione, alternando<br />
la trasmissione del frame di down link e di up<br />
link, come è illustrato in Figura 4. Poiché tale<br />
alternanza è molto rapida, si ha la percezione<br />
che il canale sia attivo sia in up link che in<br />
down link allo stesso istante. Per quanto detto<br />
in precedenza, il TDD è indicato per i servizi che<br />
hanno un volume di traffico di tipo asimmetrico<br />
nelle due diverse tratte, come ad esempio<br />
l’accesso ad internet [4].<br />
Nel FDD i segnali in down link e in up link<br />
sono trasmessi simultaneamente su due canali<br />
frequenziali differenti, come mostrato in Figura<br />
5, e questo determina un uso inefficiente delle<br />
risorse, qualora il traffico sia asimmetrico, poiché<br />
gli spettri down link e up link sono inutilizzati<br />
per molto tempo.<br />
FIGURA 4. SCHEMA DEL TDD<br />
Guard time<br />
Downlink<br />
Uplink<br />
Time<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
33
Approfondire<br />
FIGURA 5. SCHEMA DEL FDD<br />
Guard Band<br />
Downlink Uplink<br />
È doveroso, a questo punto, evidenziare le differenze tra il<br />
TDD e il FDD. Mentre il TDD è più indicato nel caso di traffico<br />
asimmetrico (accesso ad internet), negli scenari ove non è<br />
disponibile una coppia di canali oppure nel deployment in bande<br />
non licenziate; il FDD, invece, è più opportuno nel caso di traffico<br />
simmetrico (VoIP) o nel caso di deployment in bande licenziate che<br />
richiedono esplicitamente un suo utilizzo. Ne consegue, dunque,<br />
che il FDD è una soluzione più costosa rispetto al TDD, sia per i<br />
dispositivi più complessi sia per i costi di licenza [10].<br />
Handoff e Roaming<br />
Al fine di garantire la continuità delle applicazioni negli scenari<br />
mobili, la versione 802.16e implementa l’handoff. Con il termine<br />
‘handoff’ si designa il processo di commutazione da una BS ad<br />
un’altra di una chiamata in corso o di una sessione dati, quando<br />
l’utente è in movimento. Questo meccanismo può essere sia soft sia<br />
hard. Nel primo caso la connessione alla ‘vecchia’ BS è interrotta<br />
soltanto dopo aver stabilito la connessione con la ‘nuova’ BS<br />
(make-before-break); nel secondo caso, invece, la connessione alla<br />
‘vecchia’ BS è interrotta prima di avere stabilito la connessione con<br />
la ‘nuova’ BS (break-before-make). Poichè l’handoff soft riduce la<br />
latenza, esso è più indicato per servizi real time, come il VoIP, mentre<br />
l’handoff hard è più idoneo per servizi non real time, quali i servizi<br />
dati. Un’ulteriore funzionalità che le tecnologie 802.16 possono<br />
supportare è il roaming, che consente ad un utente di connettersi<br />
alla rete di un operatore diverso da quello con cui ha sottoscritto<br />
l’abbonamento, come avviene nelle reti cellulari.<br />
Funzionalità opzionali<br />
Le tecnologie 802.16, sia 802.16-2004 che 802.16e, supportano<br />
alcune funzionalità opzionali, quali gli STC e l’AAS:<br />
– Space Time Code (STC). L’informazione è codificata da più<br />
antenne in trasmissione sia nella dimensione spaziale sia nella<br />
dimensione temporale in modo da ottenere un guadagno di<br />
diversità e di codifica rispetto ad un sistema che utilizza una<br />
sola antenna [11].<br />
– Adaptive Antenna System (AAS). Grazie alla combinazione<br />
tra un array di antenne e la capacità di processare segnali<br />
digitali, l’AAS può automaticamente cambiare la direzione<br />
del fascio di radiazione a seconda dell’ambiente in modo da<br />
minimizzare dinamicamente l’interferenza, massimizzare la<br />
ricezione del segnale voluto e migliorare la gestione della<br />
potenza del sistema e dell’allocazione spettrale. La tecnologia<br />
802.16e, inoltre, supporta anche il MIMO. Nei sistemi MIMO<br />
34 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
Frequency<br />
sia il trasmettitore che il ricevitore sono<br />
equipaggiati con più antenne per migliorare<br />
la QoS ed aumentare il throughput [12].<br />
È bene osservare che le funzionalità descritte<br />
da un lato permettono di aumentare le<br />
prestazioni di un sistema in termini di qualità<br />
del servizio e di throughput, ma dall’altro lato<br />
determinano una maggiore complessità del<br />
sistema e, quindi, costi più elevati.<br />
Tratto da: “Tutorial sulle tecnologie WiMAX”<br />
di WiTech - www.witech.it<br />
Si ringrazia Linkem Spa<br />
per la collaborazione - www.linkem.com<br />
Bibliografia<br />
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mobile applications for 802.16-2004 and 802.16e<br />
WiMAX networks, November 2005.<br />
[2] IEEE Std 802.16-2004, IEEE Standard for Local and<br />
Metropolitan Area Networks, Part 16: Air Interface<br />
for Fixed Broadband Wireless Access Systems,<br />
March 2004.<br />
[3] IEEE P802.16e, Draft amendment to IEE standard<br />
for local and metropolitan area networks, Part<br />
16: air interface for fixed and mobile broadband<br />
wireless access systems, amendment for physical<br />
and medium access control layers fro combined<br />
fixed and mobile operation in Licenziata bands.<br />
[4] H.R. Anderson, Fixed Broadband Wireless System<br />
Design, West Sussex John Wiley & Sons Ltd, 2003.<br />
[5] Telecom Italia Lab, A. Calcagno, E. Buracchini, La<br />
Tecnica OFDM nell’evoluzione dell’accesso radio<br />
UMTS, Febbraio 2003.<br />
[6] ADAPTIX technology Primer, An overview of the<br />
key technology concepts and drivers behind the<br />
ADAPTIX OFDMA/TDDTM Architecture, April 2005.<br />
[7] Intel, Scalable OFDMA Physical Layer in IEEE<br />
802.16 WirelessMAN, August 2004<br />
[8] Intel, Avril Salter, IEEE 802.16 - WiMAX Broadband<br />
Wireless Access, August 2004.<br />
[9] CEFRIEL, WiMAX Technology, a reshuffle for<br />
telecom operators? La comparazione dei costi e<br />
delle performance,<br />
1 June 2005.<br />
[10] Intel, Deploying License-Exempt WiMAX Solutions.<br />
[11] E. G. Larsson, P. Stoica, Space-time block coding<br />
for wireless communications, Cambridge<br />
University Press 2003.<br />
[12] Telecom Italia Lab, E. Briola, B. Melis, A. Ruscitto,<br />
<strong>Sistemi</strong> di telecomunicazione di tipo MIMO con<br />
Antenne Multiple in Trasmissione e in Ricezione,<br />
Marzo 2004.
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Norme e Guide Tecniche<br />
IMPIANTI DI COMUNICAZIONE<br />
Le installazioni, nel rispetto della legge<br />
C<br />
Gli impianti di comunicazione considerati in<br />
questo articolo riguardano la ricezione di servizi di<br />
radiodiffusione e di comunicazione elettronica nelle<br />
abitazioni civili, ossia impianti di ricezione televisiva,<br />
impianti telefonici e dati per uso domestico.<br />
Nello specifico questa categoria comprende<br />
gli impianti centralizzati d’antenna, sia terrestre<br />
MA<strong>TV</strong> (Master Antenna Television) sia satellitare<br />
SMA<strong>TV</strong> (Satellite Master Antenna Television) e quelli<br />
elettronici dotati di “componenti impiantistiche<br />
necessarie alla trasmissione ed alla ricezione dei<br />
segnali e dei dati” (cfr.DM37/08, Art.2, comma 1,<br />
lettera f).<br />
Questi ultimi, per maggior chiarezza, sono impianti<br />
di comunicazione elettronica definiti dal DM 37/08<br />
ex 46/90 come dotati di “componenti impiantistiche<br />
necessarie alla trasmissione ed alla ricezione dei<br />
Imposizione della regola d’arte<br />
LEGGE 1 marzo 1968, n. 186<br />
Disposizioni concernenti la produzione<br />
di materiali, apparecchiature, macchinari,<br />
installazioni e impianti elettrici ed<br />
elettronici.<br />
Art. 1<br />
Tutti i materiali, le apparecchiature, i<br />
macchinari, le installazioni e gli impianti<br />
elettrici ed elettronici devono essere<br />
realizzati e costruiti a Regola d’Arte.<br />
Art. 2<br />
I materiali, le apparecchiature, i<br />
macchinari, le installazioni e gli impianti<br />
elettrici ed elettronici realizzati secondo le<br />
norme del Comitato Elettrotecnico Italiano<br />
si considerano costruiti a Regola d’Arte.<br />
36 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
ome realizzare le installazioni a Regola d’Arte,<br />
nel rispetto della Normativa vigente? L’articolo<br />
passa in rassegna le tipologie d’impianto, le norme<br />
da rispettare e le Guide CEI utili allo scopo.<br />
segnali e dei dati”, che nel terziario sono meglio<br />
conosciuti come impianti di cablaggio strutturato.<br />
Soluzioni d’impianto che hanno mandato in<br />
pensione i vecchi ‘impianti telefonici interni’, una<br />
tipologia questa ormai superata, soggetti a regole<br />
arcaiche, e quindi da dimenticare.<br />
La Regola dell’Arte<br />
Tabella 1. La Regola d’Arte, sicurezza e funzionalità<br />
La legge 1° marzo 1968, n. 186 impone l’obbligo<br />
di realizzare gli impianti elettrici ed elettronici a<br />
‘regola d’arte’. Il Decreto 22 gennaio 2008 n. 37 (che<br />
ha sostituito la legge 46/90, abrogata ad eccezione<br />
degli articoli 8, 14, 16 come disposto dal comma<br />
1, art. 3, del D.L. 300/06 convertito nella Legge 26<br />
febbraio 2007, n. 17 ) ha ribadito lo stesso concetto<br />
di ‘regola d’arte’ estendendolo a tutti gli impianti<br />
Imposizione della regola d’arte per garantire<br />
la sicurezza e la funzionalità<br />
DECRETO 22 gennaio 2008, n. 37<br />
Regolamento concernente l’attuazione dell’articolo<br />
11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge<br />
n.248 del 2 dicembre 2005, recante il riordino delle<br />
disposizioni in materia d’attività d’installazione degli<br />
impianti all’interno degli edifici.<br />
Art. 6, comma 1<br />
Le imprese realizzano gli impianti secondo la<br />
Regola dell’Arte, in conformità alla Normativa<br />
Vigente e sono responsabili della corretta<br />
esecuzione degli stessi.<br />
Gli impianti realizzati in conformità alla Normativa<br />
Vigente e alle norme UNI, CEI o di altri Enti di<br />
normalizzazione, appartenenti agli Stati membri<br />
dell’Unione europea o che sono parti contraenti<br />
dell’accordo sullo spazio economico europeo, si<br />
considerano eseguiti secondo la regola dell’arte.
Tabella 2. Le differenze fra gli impianti elettrici<br />
e quelli di comunicazione elettronica<br />
TIPOLOGIA IMPIANTI ELETTRICI IMPIANTI DI COMUNICAZIONE<br />
ELETTRONICA<br />
Caratteristiche<br />
da garantire<br />
Note<br />
tecnologici e finalizzando le prescrizioni alla sicurezza<br />
e alla funzionalità degli stessi, come già stabilito dalla<br />
ex legge 46/90.<br />
Risulta evidente che, in Italia, tutti gli impianti<br />
devono essere conformi e garantiti in quanto a<br />
sicurezza e funzionalità, come descritto in Tabella 1.<br />
La Normativa vigente<br />
Sicurezza<br />
Funzionalità<br />
Si intende la sicurezza delle persone che<br />
utilizzano e/o che vengono a contatto con gli<br />
ambienti dove sono installati gli impianti.<br />
La funzionalità è quella concordata con il<br />
committente<br />
Però bisogna fare attenzione: il comma 1, art. 6<br />
del DM 37-08 cita espressamente oltre le Norme<br />
Tecniche (UNI, CEI, ecc.) anche la vigente normativa,<br />
intendendo quindi le leggi, i decreti, ecc.<br />
In Italia, la Normativa vigente è corposa, con<br />
precisi riferimenti agli impianti di comunicazione.<br />
La più significativa delle leggi per gli impianti di<br />
comunicazione elettronica, è il Decreto Legislativo<br />
1 agosto 2003, n. 259 “Codice delle comunicazioni<br />
elettroniche”, che stabilisce regole per gli impianti di<br />
comunicazione.<br />
In pratica, tali impianti oltre a dover essere garantiti<br />
sotto il profilo della sicurezza e della funzionalità<br />
devono essere realizzati nel rispetto del D. Lgs. 259/03,<br />
lo stesso che rimanda ad un Decreto applicativo (DM<br />
11-11-2005) per definire le regole per gli impianti<br />
d’antenna.<br />
Il codice delle comunicazioni elettroniche è un<br />
documento legislativo mastodontico, prevalentemente<br />
dedicato a regolmentare il settore delle comunicazioni<br />
nella parte ‘pubblica’ ma, tra i suoi 221 articoli (oltre<br />
Sicurezza<br />
Funzionalità<br />
Diritti (*)<br />
Si intende la sicurezza delle persone<br />
che utilizzano e/o che vengono a contatto<br />
con gli ambienti dove sono installati gli<br />
impianti.<br />
La funzionalità è quella concordata con<br />
il committente.<br />
(*) Le caratteristiche degli impianti<br />
devono essere tali da garantire: i diritti<br />
inderogabili di libertà delle persone nell’uso<br />
dei mezzi di comunicazione elettronica […]<br />
ad allegati e sub allegati) stabilisce alcune regole<br />
relative agli impianti ‘domestici’. In particolare<br />
segnaliamo:<br />
- Art. 91: Limitazioni legali della proprietà;<br />
- Art. 209: Installazione di antenne riceventi del<br />
servizio di radiodiffusione e di antenne per la<br />
fruizione di servizi di comunicazione elettronica.<br />
Ne consegue che gli impianti d’antenna e di<br />
comunicazione devono avere caratteristiche tali<br />
da garantire: […] i diritti inderogabili di libertà<br />
delle persone nell’uso dei mezzi di comunicazione<br />
elettronica […]. (cfr. D.Lgs. 259/03, Art.3, comma1).<br />
Si può concludere che ci sono sostanziali<br />
differenze tra gli impianti elettrici e gli impianti di<br />
comunicazione elettronica; la Tabella 2 evidenzia<br />
queste differenze.<br />
L’Impianto a Regola d’Arte nel<br />
rispetto della Normativa vigente<br />
L’installatore spesso si chiede come si può essere<br />
sicuri di aver realizzato un impianto a ‘regola d’arte’<br />
nel rispetto della legislazione vigente. La risposta è<br />
nel testo della legge, che recita così: “Gli impianti<br />
realizzati in conformità alla vigente normativa e<br />
alle norme dell’UNI, del CEI [omissis], si considerano<br />
eseguiti secondo la regola dell’arte”.<br />
A questo punto sorge spontanea la seguente<br />
domanda: le Norme CEI, forniscono tutte le<br />
informazioni necessarie ad applicare oltre alle Norme<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
37
Norme e Guide Tecniche<br />
tecniche anche le<br />
prescrizioni della<br />
Normativa Vigente<br />
per gli impianti di<br />
comunicazione? Se si<br />
considerano anche le<br />
Guide CEI la risposta è<br />
sì. Vi sono due famiglie<br />
di Norme dedicate<br />
agli impianti per la<br />
gestione di ‘segnali’:<br />
- la prima per<br />
impianti che<br />
utilizzano il cavo<br />
coassiale;<br />
- la seconda<br />
famiglia per gli<br />
impianti che<br />
utilizzano il cavo a<br />
coppie simmetriche.<br />
In Tabella 3 sono rappresentate, delle<br />
due famiglie, le parti di Norme relative alle<br />
abitazioni. Segnaliamo che nella Norma<br />
60728 sono contemplate soluzioni in cavo<br />
a coppie simmetriche e in fibra ottica per<br />
la distribuzione dei segnali televisivi, sonori<br />
e servizi interattivi. Agli installatori non<br />
bastano le informazioni tecniche delle<br />
Norme (di derivazione Europea quindi<br />
necessariamente ‘generali’); loro hanno<br />
Tabella 3. Le parti di Norme che trattano<br />
gli aspetti relative alle abitazioni<br />
CAVO<br />
COASSIALE<br />
CEI EN 60728<br />
Impianti di<br />
distribuzione via<br />
cavo per segnali<br />
televisivi, sonori<br />
e servizi interattivi<br />
Parte 1:<br />
Prestazioni<br />
dell’impianto per<br />
la via di andata<br />
Parte 11:<br />
Sicurezza<br />
38 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
CAVO A COPPIE SIMMETRICHE<br />
CEI EN 50173<br />
Tecnologia<br />
dell’informazione<br />
– sistemi di<br />
cablaggio<br />
strutturato<br />
Parte 4:<br />
Abitazioni<br />
CEI EN 50174<br />
Tecnologia<br />
dell’informazione<br />
- installazione<br />
del cablaggio<br />
Parte 2:<br />
Pianificazione<br />
e criteri di<br />
installazione<br />
all’interno degli<br />
edifici<br />
Figura 2. Due delle più significative Guide CEI per gli<br />
impianti di Comunicazione. Le indicazioni presenti in<br />
queste Guide consentono di realizzare impianti ‘a regola<br />
d’arte’ con caratteristiche installative che rispettano il<br />
Diritto inderogabile del cittadino nell’uso dei mezzi di<br />
comunicazione elettronica<br />
bisogno anche le informazioni relative alle<br />
modalità di applicazione, affinché l’impianto<br />
risulti conforme alle prescrizioni della<br />
legislazione Italiana. Per questo sono utili<br />
le GuideCEI, documenti normativi elaborati,<br />
approvati e pubblicati per<br />
fornire agli operatori, in<br />
specifici settori tecnici,<br />
linee guida, consigli ed<br />
esempi per facilitare<br />
il corretto uso delle<br />
Norme, tipicamente più<br />
complesse per natura e<br />
vastità dell’argomento<br />
trattato. Inoltre, le<br />
Guide Tecniche del<br />
CEI costituiscono un<br />
valido aiuto per un<br />
efficace rispetto delle<br />
prescrizioni legislative<br />
relative agli impianti<br />
di comunicazione.<br />
Nella Tabella 4<br />
sono rappresentate<br />
le diverse Guide disponibili per il settore<br />
impianti di comunicazione, mentre in<br />
Tabella 5 è rappresentata la più recente e<br />
significativa legislazione con indicazioni<br />
e/o prescrizioni per il settore impianti di<br />
comunicazione. Risulta evidente come<br />
le Norme e le Guide CEI siano adeguate<br />
a fornire indicazioni utili (diremmo<br />
indispensabili) per la realizzazione di<br />
impianti a regola d’arte. Risulta altrettanto<br />
evidente sensibilizzare tutti i professionisti<br />
(in particolare architetti, ingegneri,<br />
costruttori) affinché nel settore delle<br />
costruzioni vengano introdotti metodi per<br />
assicurare spazi installativi funzionali alla<br />
realizzazione di infrastrutture (scatole e<br />
tubi) con caratteristiche di adattabilità.<br />
Tutto ciò per rispettare pienamente il<br />
diritto del cittadino.<br />
Un pratico esempio<br />
Per evidenziare l’utilità delle Guide CEI,<br />
riportiamo il seguente pratico esempio:<br />
in un condominio di 12 appartamenti<br />
disposti su 4 piani, un nuovo condómino
Tabella 4. Le Guide CEI per gli impianti di comunicazione<br />
DOCUMENTO TITOLO OBIETTIVO<br />
Guida CEI<br />
100-7<br />
Guida CEI<br />
100-7/A (*)<br />
Guida CEI<br />
100-140<br />
Guida CEI<br />
306-2<br />
Guida CEI<br />
64-100/1<br />
Guida CEI<br />
64-100/2<br />
Guida CEI<br />
64-100/3<br />
Guida per l’applicazione delle Norme<br />
sugli impianti di ricezione televisiva.<br />
Guida per l’applicazione delle Norme<br />
sugli impianti di ricezione televisiva.<br />
Appendice A. Determinazione dei<br />
segnali terrestri primari: note<br />
esplicative relative al D.M. 11/11/2005.<br />
Guida per la scelta e l’installazione dei<br />
sostegni d’antenna per la ricezione<br />
televisiva.<br />
Guida per il cablaggio per<br />
telecomunicazioni e distribuzione<br />
multimediale negli edifici residenziali.<br />
Edilizia residenziale.<br />
Guida per la predisposizione delle<br />
infrastrutture per gli impianti elettrici,<br />
elettronici e per le comunicazioni.<br />
Parte 1: Montanti degli edifici.<br />
Edilizia residenziale.<br />
Guida per la predisposizione delle<br />
infrastrutture per gli impianti elettrici,<br />
elettronici e per le comunicazioni. Parte<br />
2: Unità immobiliari (appartamenti).<br />
Edilizia residenziale. Guida per la<br />
predisposizione delle infrastrutture per<br />
gli impianti elettrici, elettronici e per le<br />
comunicazioni.<br />
Parte 3: Case unifamiliari, case a<br />
schiera ed in complessi immobiliari<br />
(residence).<br />
Fornire una sintesi delle Norme Tecniche per<br />
gli impianti d’antenna con esempi e indicazioni<br />
specifiche per il territorio Italiano comprese le<br />
raccomandazioni utili per il rispetto della normativa<br />
vigente per gli impianti di comunicazione.<br />
Fornire indicazioni ed esempi di metodi di misura<br />
per rilevare il livello di campo elettromagnetico<br />
di un segnale diffuso nella zona di ricezione, per<br />
stabilire se sia da considerare ‘primario’ (DM 11-11-<br />
2005, art. 7).<br />
Fornire indicazioni utili per la scelta dei sostegni e<br />
per calcolare il dimensionamento degli stessi con<br />
lo scopo di garantire la ‘sicurezza meccanica’ della<br />
parte aerea.<br />
Utile anche per agevolare il rispetto della legge<br />
31 luglio 1997, n.249, art. 3, per la tutela del<br />
paesaggio.<br />
Fornire, per le unità immobiliari, indicazioni per<br />
realizzare complementari tipologie di cablaggio:<br />
coassiale, cavo a coppie simmetriche, fibra<br />
ottica. Tipologie di cablaggio da non considerare<br />
alternative tra loro.<br />
Utile per facilitare il rispetto di: D.Lgs. 259/02;<br />
DM 11-11-2005; Legge 112/04; D.Lgs. 166/02;<br />
legge 249/97.<br />
Fornire indicazioni per realizzare, negli spazi comuni<br />
di edifici multi unità, un’infrastruttura costituita<br />
da spazi installativi per gli impianti EEC (Elettrici,<br />
Elettronici, Comunicazioni).<br />
Utile per assicurare il rispetto di: D.Lgs. 166/02;<br />
D.Lgs. 259/02; DM 11-11-2005; D.Lgs. 112/04; legge<br />
249/97.<br />
Fornire indicazioni per realizzare, all’interno degli<br />
appartamenti, un’infrastruttura costituita da spazi<br />
installativi per gli impianti EEC (Elettrici, Elettronici,<br />
Comunicazioni).<br />
Utile per assicurare il rispetto del D.Lgs. 259/03;<br />
DM 11-11-2005; D.Lgs. 112/04.<br />
Fornire indicazioni per realizzare, nelle case<br />
unifamiliari e all’esterno di complessi immobiliari,<br />
un’infrastruttura costituita da spazi installativi<br />
per gli impianti EEC (Elettrici, Elettronci,<br />
Comunicazioni).<br />
Utile per assicurare il rispetto del D.Lgs. 259/03; DM<br />
11-11-2005; D.Lgs. 112/04.<br />
(*) La Guida 100-7/A verrà inserita nella nuova 4ª edizione della Guida 100-7 (di prossima pubblicazione)<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
39
Norme e Guide Tecniche<br />
Tabella 5. La legislazione per il settore impianti di comunicazione<br />
D.Lgs.<br />
1 agosto 2003<br />
n. 259 art. 3<br />
D.Lgs.<br />
1 agosto 2003<br />
n. 259 art. 91<br />
D.Lgs.1 agosto<br />
2003 n. 259<br />
art. 209<br />
DM 11-11-2005<br />
art. 1<br />
DM 11-11-2005<br />
art. 4<br />
DM 11-11-2005<br />
art. 6<br />
DM 11-11-2005<br />
art. 7<br />
Legge 3 maggio<br />
2004 n. 112<br />
art. 4<br />
Legge 1 agosto<br />
2002 n. 166<br />
art. 40<br />
Legge<br />
31 luglio 1997<br />
n. 249<br />
art. 3<br />
(art. 3, comma 1)<br />
Il Codice garantisce i diritti inderogabili di libertà delle persone nell’uso dei mezzi di<br />
comunicazione elettronica, nonché il diritto di iniziativa economica e il suo esercizio in regime<br />
di concorrenza, nel settore delle comunicazioni elettroniche.<br />
(art. 91, comma 2)<br />
Il proprietario o il condominio non può opporsi all’appoggio di antenne, di sostegni, nonché<br />
al passaggio di condutture, fili o qualsiasi altro impianto, nell’immobile di sua proprietà<br />
occorrente per soddisfare le richieste di utenza degli inquilini o dei condomini.<br />
(art. 209, commi 1 e 4)<br />
1. I proprietari d’immobili o di porzioni d’immobili non possono opporsi all’installazione<br />
sulla loro proprietà di antenne appartenenti agli abitanti dell’immobile stesso, destinate alla<br />
ricezione dei servizi di radiodiffusione e per la fruizione dei servizi radioamatoriali.<br />
4. Gli impianti devono essere realizzati secondo le norme tecniche emanate dal Ministero.<br />
(art. 1)<br />
Il presente decreto disciplina gli impianti condominiali centralizzati d’antenna riceventi del<br />
servizio di radiodiffusione, terrestre e satellitare, per favorirne la diffusione con conseguente<br />
riduzione della molteplicità di antenne individuali, per motivi sia estetici che funzionali, fermo<br />
restando quanto prescritto al comma 1 dell’art. 209 del decreto legislativo 1° agosto 2003, n.<br />
259.<br />
(art. 4, commi 1 e 2)<br />
1. Gli impianti centralizzati non determinano condizioni discriminatorie tra le stazioni emittenti<br />
i cui programmi siano contenuti in segnali terrestri primari e satellitari.<br />
2. L’impianto centralizzato non determina condizioni discriminatorie nella distribuzione dei<br />
segnali alle diverse utenze.<br />
(art. 6, commi 1 e 2)<br />
1. L’impianto centralizzato è dotato di apparati e componenti tecnici idonei a conseguire gli<br />
obiettivi prescritti nel presente decreto.<br />
2. La direttiva 2004/108/CE, le pertinenti norme tecniche di impianto del CENELEC o, in<br />
assenza, del CEI o internazionali e, ove applicabile, la direttiva 1999/5/CE sono i riferimenti<br />
per la conformità di progettazione, installazione e manutenzione degli impianti centralizzati.<br />
(art. 7)<br />
L’installazione di ogni impianto centralizzato è preceduta dalla individuazione di almeno tutti i<br />
segnali primari terrestri ricevibili nel luogo considerato e da quelli satellitari prescelti.<br />
(art. 4, comma 1, lettera a)<br />
La disciplina del sistema radiotelevisivo, a tutela degli utenti, garantisce:<br />
a) l’accesso dell’utente, secondo criteri di non discriminazione, ad un’ampia varietà di<br />
informazioni e di contenuti offerti da una pluralità di operatori nazionali e locali, favorendo a<br />
tale fine la fruizione e lo sviluppo, in condizioni di pluralismo e di libertà di concorrenza, delle<br />
opportunità offerte dall’evoluzione tecnologica da parte dei soggetti che svolgono o intendono<br />
svolgere attività nel sistema delle comunicazioni.<br />
(art. 40)<br />
1. I lavori di costruzione e di manutenzione straordinaria […]. Nelle nuove costruzioni civili a<br />
sviluppo verticale devono essere parimenti previsti cavedi multiservizi o, comunque, cavidotti<br />
di adeguate dimensioni per rendere agevoli i collegamenti delle singole unità immobiliari.<br />
(art. 3, comma 13)<br />
“A partire dal 1° gennaio 1998 gli immobili, composti da più unità abitative di nuova<br />
costruzione o quelli soggetti a ristrutturazione generale, per la ricezione delle trasmissioni<br />
radiotelevisive satellitari si avvalgono di norma di antenne collettive e possono installare o<br />
utilizzare reti via cavo per distribuire nelle singole unità le trasmissioni ricevute mediante<br />
antenne collettive. […] i comuni emanano un regolamento sull’installazione degli apparati<br />
di ricezione delle trasmissioni radiotelevisive satellitari nei centri storici al fine di garantire la<br />
salvaguardia degli aspetti paesaggistici”.<br />
40 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
Garantire i diritti inderogabili di libertà<br />
delle persone nell’uso dei mezzi di<br />
comunicazione elettronica<br />
Garantire modalità installative per<br />
assicurare il diritto d’antenna. Di fatto<br />
costituiscono una limitazione legale della<br />
proprietà<br />
L’articolo fornisce indicazioni di principio<br />
per l’Installazione di antenne riceventi<br />
del servizio di radiodiffusione e di<br />
antenne per la fruizione di servizi di<br />
comunicazione elettronica.<br />
Inoltre rimanda al decreto DM 11-11-<br />
2005 per le indicazioni di come devono<br />
essere realizzati tali impianti.<br />
Favorire la diffusione centralizzata; resta<br />
valido il criterio del ‘diritto d’antenna’ per<br />
il singolo che nel centralizzato non trova<br />
soddisfatte le esigenze.<br />
Impianti che non presentino casi di<br />
discriminazione tra le prese utente e<br />
neppure tra i segnali primari.<br />
Impianti da realizzare applicando<br />
direttive Europee,<br />
Norme CENELEC e CEI.<br />
Individuazione dei segnali<br />
primari da distribuire.<br />
Garanzia dell’utente all’accesso secondo<br />
criteri di non discriminazione.<br />
Obbligo predisposizione, negli edifici<br />
a sviluppo verticale, di cavedi o<br />
cavidotti per il passaggio di cavi di<br />
telecomunicazioni e di altre infrastrutture<br />
digitali per rendere agevoli i collegamenti<br />
delle singole unità immobiliari.<br />
Salvaguardia aspetti paesaggistici.
abita un appartamento al piano terra,<br />
esposto a nord. Nel condominio sono<br />
presenti l’impianto centralizzato Sat e DTT,<br />
e la possibilità di collegarsi ad una linea<br />
telefonica fornita da un operatore.<br />
Tra le esigenze del nuovo condomino<br />
vi è la necessità di ricevere un segnale<br />
DTT e un segnale Sat non presenti tra<br />
quelli distribuiti nell’impianto. Premesso<br />
che il diritto a ricevere i segnali<br />
desiderati è garantito, dovrà coinvolgere<br />
l’amministratore affinché possa gestire le<br />
decisioni e i conseguenti interventi. Per<br />
soddisfare le esigenze vi sono le seguenti<br />
possibilità:<br />
1. far intervenire un tecnico installatore<br />
che integri nell’impianto terrestre il<br />
nuovo segnale richiesto dal condomino;<br />
2. far installare l’antenna satellitare<br />
specifica per i nuovi segnali,<br />
eventualmente modificando l’antenna<br />
esistente senza penalizzare i segnali che<br />
già si ricevono. Semplice a dirsi, facile<br />
da fare se… se le condizioni installative<br />
sono tali da facilitare gli interventi.<br />
Affinché tali interventi possano avvenire,<br />
senza eccessivi oneri è necessario che:<br />
– l’accesso alla parte aerea (castello<br />
di antenne) ed al terminale di testa<br />
(centralino) sia agevolato senza<br />
dover passare da mansarde e/o dover<br />
ricorrere a mezzi speciali (piattaforma<br />
aerea, ecc.);<br />
– il percorso dei cavi sia realizzato in<br />
zone comuni e facilmente accessibili,<br />
evitando il passaggio di appartamento<br />
in appartamento;<br />
Figura 1. La foto si<br />
riferisce al particolare<br />
del terminale di testa<br />
montato in una posizione<br />
scomoda e raggiungibile<br />
solo disturbando il<br />
proprietario della<br />
mansarda. Sarebbe stato<br />
più opportuno optare per<br />
il pianerottolo delle scale<br />
– la dimensione dei tubi sia tale da consentire il<br />
‘passaggio di cavi di telecomunicazioni e di altre<br />
infrastrutture digitali per rendere agevoli i collegamenti<br />
delle singole unità immobiliari’.<br />
Per avere le condizioni ideali nel caso dell’esempio<br />
riportato in Figura 1, sarebbe stato sufficiente aver<br />
rispettato le indicazioni presenti in almeno quattro Guide<br />
CEI. Per un intervento su questo impianto (caso reale)<br />
è necessario disturbare il proprietario della mansarda<br />
(vedi Figura 1) oltre a necessitare di sistemi di sicurezza<br />
individuale, in alternativa c’è la piattaforma aerea. Con i<br />
consigli della Guida si poteva posizionare il terminale di<br />
testa nel pianerottolo delle scale; sarebbero stati sufficienti<br />
poco più di 2 metri di tubo corrugato e una nicchia nella<br />
parte alta del pianerottolo, ovvero una banalità se realizzati<br />
nella fase di costruzione.<br />
* A cura di Claudio Pavan, Presidente Unione Regionale<br />
Antennisti Confartigianato Lombardia e Membro<br />
segretario SC 100D del CEI (Comitato Elettrotecnico<br />
Italiano). L’SC 100D è il Comitato che si occupa delle<br />
Norme e delle Guide per gli impianti d’antenna<br />
Tabella 6. Le guide CEI con le indicazioni utili per il rispetto<br />
delle leggi dello Stato che regolano gli impianti di comunicazione<br />
Guida CEI Guida CEI Guida CEI Guida CEI Guida CEI Guida CEI Guida CEI<br />
100-7 100-7/A 100-140 306-2 64-100/1 64-100/2 64-100/3<br />
D.Lgs. n. 259/03<br />
art. 3 comma 1<br />
Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />
D.Lgs. n. 259/03 art. 91 Sì - - Sì Sì - Sì<br />
D.Lgs. n. 259/03 art. 209 Sì - - Sì Sì Sì Sì<br />
DM 11-11-2005 Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />
Legge n. 112/04<br />
art. 4, comma 1, lettera a)<br />
Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />
Legge n. 166/01 art. 40<br />
Legge n.249/97 art. 3, comma 13<br />
Sì<br />
Sì<br />
-<br />
-<br />
-<br />
Sì<br />
Sì<br />
Sì<br />
Sì<br />
Sì<br />
-<br />
Sì<br />
Sì<br />
Sì<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
41
Approfondire<br />
BROADBAND <strong>TV</strong><br />
Over the Top <strong>TV</strong>: scenari e tecnologie<br />
Le nuove pubblicazioni di HD Forum Italia HD Book, DTT<br />
2.1 e SAT 2.0, sono rivolte alla televisione broadband,<br />
cosiddetta Over The Top. L’articolo descrive lo scenario, le<br />
dinamiche di mercato, la tecnologia, l’accesso condizionato<br />
e il DRM specifici per questi servizi.<br />
IP<strong>TV</strong>, Web<strong>TV</strong> e OTT <strong>TV</strong><br />
Il processo di trasformazione digitale che ha<br />
interessato la televisione satellitare a partire<br />
da metà degli anni Novanta e quella terrestre<br />
a partire dal 2003-2004, ha scatenato uno<br />
stato di evoluzione permanente di tecnologie<br />
e contenuti. Innanzitutto, man mano che si<br />
abbandonava la tecnica analogica, il classico<br />
televisore CRT veniva relegato a funzionare<br />
come semplice monitor, mentre la ricezione<br />
del nuovo segnale (sia come sintonia, sia<br />
come decodifica) era affidata a un apparato,<br />
il set-top-box (STB). Nuovo oggetto<br />
indispensabile per la ricezione digitale, il<br />
STB sembrava un apparato di transizione, in<br />
attesa che arrivassero gli iD<strong>TV</strong>, televisori che<br />
integrano la funzione di sintonia e decodifica<br />
del segnale digitale. In realtà, il STB è<br />
destinato a restare tra noi, anche in presenza<br />
degli iD<strong>TV</strong>, sicuramente per il mercato della <strong>TV</strong><br />
a pagamento, ma anche sotto mentite spoglie<br />
all’interno di dispositivi più evoluti.<br />
42 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
iD<strong>TV</strong> o set-top-box?<br />
Un vero e proprio elaboratore di segnali<br />
e di applicazioni. Un iD<strong>TV</strong> a schermo piatto,<br />
con una rispettabile dimensione (almeno 40<br />
pollici) è un oggetto di costo tale che: (a)<br />
viene progettato e commercializzato per un<br />
mercato continentale; (b) raramente viene<br />
equipaggiato con tutti i sistemi di sintonia<br />
digitale (DVB-S, DVB-T e DVB-C), in genere<br />
ne ha uno o al massimo due; (c) a partire dal<br />
2010 può essere dotato di interfaccia verso<br />
la rete a banda larga; (d) viene equipaggiato<br />
con il sistema di compressione più efficiente<br />
al momento del suo lancio sul mercato;<br />
(d) viene acquistato per durare nel tempo<br />
(almeno sei-sette anni, per la famiglia media).<br />
D’altro canto, le tecnologie evolvono<br />
rapidamente. Tecnologie di diffusione:<br />
via etere o cavo e via rete IP. Tecnologie
di modulazione: da DVB-S a DVB-S2, da<br />
DVB-T a DVB-T2. Tecnologie di compressione<br />
digitale: da MPEG-2 a MPEG-4 ad HEVC<br />
(High Efficiency Video Coding) in un futuro<br />
non troppo lontano. Televisione 3D, con<br />
le sue varianti tecnologiche tuttora in<br />
corso di standardizzazione e profilazione<br />
in varie specifiche nazionali. <strong>Sistemi</strong> di<br />
accesso condizionato: piattaforme verticali<br />
da sempre proprietarie; abbandono della<br />
Common Interface classica per la Common<br />
Interface Plus. Inoltre, gli standard<br />
internazionali lasciano spazio nelle specifiche<br />
a molte varianti parametriche, funzionali<br />
e implementative, che vanno profilate – a<br />
livello continentale o almeno di singolo paese<br />
– al fine di poter avere piena compatibilità<br />
tra i formati dei programmi trasmessi e gli<br />
apparati in grado di riceverli. Pertanto, un<br />
iD<strong>TV</strong> che inizialmente assolva egregiamente<br />
a tutte le prestazioni che interessano<br />
l’utente, andrà nel corso del suo ciclo di vita,<br />
affiancato da uno o più STB, che – essendo di<br />
costo notevolmente più basso di un grande<br />
schermo piatto – possono essere sostituiti<br />
con una certa frequenza e tenere quindi<br />
l’utente al passo con l’evoluzione tecnologica<br />
dell’audiovisivo e con i suoi desiderata.<br />
Magari, si tratterà di STB integrati dentro<br />
dispositivi con altre funzioni: BluRay Players,<br />
Media Center, Internet Browsers, Game<br />
consoles.<br />
Questo precisato, nel seguito parleremo<br />
semplicemente di ricevitore, intendendo con<br />
questo termine sia un iD<strong>TV</strong>, sia un STB,<br />
detto anche “stand-alone decoder” (decoder<br />
a sé stante) o semplicemente decoder.<br />
Oggi un ricevitore digitale è un vero e<br />
proprio sistema di elaborazione, non solo<br />
per il trattamento dei segnali digitali,<br />
ma anche per l’esecuzione di funzioni di<br />
interazione più o meno sofisticata con<br />
l’utente, da un lato, e con i servizi offerti<br />
dalla rete: al di là della grande varietà di<br />
modelli, è basato su poche piattaforme<br />
in competizione, a livello di hardware<br />
(chipset), a livello di sistema operativo<br />
e a livello di ambiente di supporto delle<br />
applicazioni (API, Application Programming<br />
Interface). E’ in grado di eseguire<br />
applicazioni, che possono essere ricevute<br />
dall’etere oppure dalla rete a banda larga.<br />
Le origini della OTT <strong>TV</strong><br />
All’origine del concetto ‘Over the Top’ c’è<br />
lo sviluppo di Internet e l’impressionante<br />
offerta di contenuti audio e video –<br />
gratuiti, a pagamento o generati e caricati<br />
dagli utenti, poco importa in questo<br />
contesto - da parte di fornitori globali<br />
come Apple (con il suo iTunes store e il<br />
suo dispositivo Apple<strong>TV</strong>), Google (con il<br />
suo YouTube) e Netflix. Fino a un certo<br />
momento i fornitori di contenuti broadcast<br />
e i fornitori di contenuti via Internet si<br />
sono trovati a operare in due ecosistemi<br />
sostanzialmente indipendenti, ciascuno<br />
Esempi di servizi<br />
OTT <strong>TV</strong> dei maggiori<br />
broadcaster<br />
nazionali<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
43
Approfondire<br />
La HD Book<br />
Collection fino a<br />
dicembre 2011<br />
dei quali interessato a tenere gli utenti<br />
davanti al televisore o davanti al computer,<br />
rispettivamente.<br />
Tuttavia, si sono verificati due fenomeni<br />
dirompenti: la possibilità di collegare<br />
il computer al televisore del salotto e,<br />
soprattutto, la possibilità di collegare il<br />
televisore direttamente alla LAN (Ethernet/<br />
WiFi) domestica e quindi a Internet. Un<br />
fenomeno di convergenza che ha elevato<br />
moltissimo la sfida per i broadcaster, che<br />
accanto al loro tradizionale business di<br />
fornitori di contenuti lineari, sono corsi a<br />
prevedere un modello di fornitura Over<br />
the Top.<br />
Associazioni come DG<strong>TV</strong>i e HD Forum<br />
Italia hanno lavorato insieme per offrire, nei<br />
più recenti volumi della HD Book Collection,<br />
che è stata oggetto di presentazione su<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> n. 2 - 2009, il supporto per<br />
la ricezione e il trattamento di contenuti<br />
Over The Top. Invitiamo il lettore a seguirci<br />
nell’esposizione di alcuni capisaldi della<br />
tecnologia Over The Top, specificati da<br />
DG<strong>TV</strong>I e HD Forum Italia. Il bollino Gold,<br />
definito nelle sue specifiche tecniche da<br />
un gruppo di lavoro congiunto HD Forum<br />
Italia e DG<strong>TV</strong>i e contrattualmente gestito<br />
da DG<strong>TV</strong>i, si applica a ricevitori, decoder<br />
o iD<strong>TV</strong>, ibridi, ossia in grado di ricevere<br />
contenuti sia dall’etere sia dalla rete. Si è<br />
iniziato con il broadband in chiaro, quindi<br />
non protetto, e il passo successivo è stato è<br />
44 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
il DRM (Digital Right Management) abbinato<br />
allo streaming adattativo. È importante<br />
notare che quanto esporremo vale per<br />
ricevitori DTT e SAT destinati al mercato<br />
orizzontale (ossia quello in cui il fornitore<br />
di contenuti non mette a disposizione degli<br />
utenti alcun ricevitore proprietario).<br />
Contenuti Over the Top:<br />
la nuova prateria<br />
Nell’era analogica e nei primi anni<br />
dell’era digitale il televisore rappresentava<br />
la periferia dell’ecosistema televisivo,<br />
pienamente controllato dai broadcaster.<br />
Oggi invece il televisore è il centro della<br />
multimedialità del salotto: vi si collegano<br />
varie sorgenti di segnale, tra le quali uno<br />
o più ingressi a radiofrequenza, il lettore<br />
Blu-ray, la console dei videogiochi, il mondo<br />
Internet. Quindi il televisore è al centro<br />
di questa nuova galassia di media di varia<br />
provenienza. Pertanto il broadcaster non<br />
vuole più essere soltanto un fornitore di<br />
contenuti via etere, ma vuole essere anche<br />
attore nel mondo IP e nel mondo Internet.<br />
Vuole poter fornire contenuti attraverso<br />
tutte le modalità disponibili: broadcast/live<br />
ad accesso diretto e broadband ad accesso<br />
non lineare. Con quest’ultima modalità, il<br />
telespettatore può fruire di un contenuto<br />
secondo il suo palinsesto personale, non<br />
necessariamente quando il contenuto viene<br />
radiodiffuso, ma on demand, scegliendolo da<br />
un catalogo. Del resto, questo è<br />
da sempre il principale paradigma<br />
di offerta dei player globali su<br />
Internet.<br />
L’evoluzione tecnologica e<br />
di mercato ha reso di fatto<br />
obbligatorio per i costruttori<br />
offrire un televisore non solo<br />
connettibile con Internet, ma<br />
anche con la funzionalità per<br />
accedere a contenuti secondo<br />
il paradigma Internet (portale e<br />
navigazione web). Dallo zapping<br />
al portale: modelli differenti, con<br />
l’interattività garantita dalla rete.<br />
Anche i broadcaster stanno<br />
cercando di cavalcare il modello<br />
internet, offrendo contenuti non<br />
lineari basati sul proprio portale<br />
walled garden, a complemento<br />
di un’offerta tradizionale, basata
sul palinsesto. In questa nuova prateria<br />
dei contenuti digitali si è lanciato anche il<br />
produttore del televisore, con una robusta<br />
motivazione di business: considerato che<br />
entra in casa del telespettatore con un<br />
proprio prodotto, desidera avvantaggiarsi<br />
fornendo un accesso a contenuti broadband<br />
attraverso un suo portale direttamente<br />
accessibile dal televisore.<br />
Per sviluppare la tecnologia servono<br />
importanti risorse, ma la competizione<br />
sul mercato globale ha eroso di molto i<br />
margini di profitto derivanti dalla vendita<br />
dell’hardware. Per l’industria dei televisori,<br />
dunque, il controllo di piattaforme<br />
proprietarie in grado di offrire contenuti<br />
potrebbe rappresentare una notevole fonte<br />
di finanziamento aggiuntivo.<br />
Si tratta di un approccio antitetico rispetto<br />
a quello del broadcaster. Il costruttore cerca<br />
di piazzare sul mercato un portale che sia<br />
diverso da tutti quelli degli altri costruttori,<br />
in modo che il cliente faccia la scelta del<br />
prodotto più accattivante. Inevitabilmente,<br />
i portali dei costruttori finiscono per essere<br />
incompatibili tra loro, non solo per layout<br />
e contenuti, ma anche per caratteristiche<br />
tecniche.<br />
Un broadcaster, invece, che ha sempre<br />
avuto come modello la distribuzione di<br />
contenuti fruibili con qualsiasi televisore,<br />
non può far altro che chiedere all’industria<br />
di rispettare un insieme di caratteristiche<br />
tecnologiche comuni, che garantisca la<br />
ricevibilità dei contenuti OTT su qualsiasi<br />
televisore.<br />
Così nascono le più recenti specifiche HD<br />
Book (DTT 2.1, pubblicato a gennaio 2012<br />
e SAT 2.0, in corso di pubblicazione proprio<br />
mentre questo numero va in stampa): come<br />
richiesta all’industria, affinché produca –per<br />
il nostro mercato nazionale – ricevitori in<br />
grado di fruire di contenuti provenienti dalla<br />
rete broadband. Le specifiche riguardano sia i<br />
set-top-box sia i televisori integrati.<br />
La piattaforma interattiva<br />
In Europa, in fatto di televisione digitale<br />
terrestre, c’è stata unanimità sull’adozione<br />
degli standard di trasmissione (DVB-T), sui<br />
formati della definizione standard (SD) e<br />
dell’alta definizione (HD) e sul principio di<br />
introdurre una piattaforma interattiva, in<br />
grado di “migliorare” la fruizione televisiva<br />
con la possibilità per l’utente di ottenere<br />
servizi audio-video aggiuntivi al flusso audiovideo<br />
principale, servizi informativi associati<br />
ai canali televisivi e applicazioni di accesso<br />
alla Rete attraverso il cosiddetto canale di<br />
ritorno. In una prima fase, date le prestazioni<br />
narrow-band (modem a 56Kbps) del canale di<br />
ritorno, si pensava solo a servizi informativi;<br />
successivamente, con n<br />
la disponibilità di<br />
un canale di ritorno<br />
a banda larga, si<br />
è pensato anche<br />
a servizi VoD. Il<br />
consorzio DVB<br />
ha espresso con<br />
la specifica MHP<br />
(Multimedia Home<br />
Platform), basata su<br />
Java, il suo standard<br />
di interattività.<br />
L’Italia ha<br />
adottato MHP fin<br />
dall’avvio della<br />
piattaforma DTT,<br />
unanimemente con<br />
tutti i Paesi tranne<br />
il Regno Unito<br />
che ha preferito<br />
uno standard<br />
più vecchio,<br />
Bollini DG<strong>TV</strong>i Blu<br />
e Gold e bollini<br />
Tivusat correlati.<br />
HD Book DTT 2.1<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
45
Approfondire<br />
ma più semplice, MHEG. Tuttavia, mentre<br />
in Italia si è costituito nel giro di pochi<br />
anni un consistente parco ricevitori di<br />
tipo interattivo, in tutti gli altri paesi che<br />
avevano scelto MHP il parco ricevitori di<br />
fatto è risultato essere nella quasi totalità<br />
un parco di zapper. Negli ultimi anni si è<br />
aggiunta un’ulteriore differenza: mentre<br />
l’Italia ha proseguito il suo percorso verso<br />
l’interattività in modo coerente con l’MHP<br />
(a causa dell’elevatissimo numero di<br />
ricevitori interattivi già presenti nelle case<br />
degli italiani), i francesi e i tedeschi, non<br />
vincolati da nessuna “legacy” di installato,<br />
hanno cominciato a sviluppare un’altra<br />
soluzione tecnologica, la Hbb<strong>TV</strong>, che invece<br />
di utilizzare Java come ambiente per<br />
l’esecuzione delle applicazioni interattive,<br />
utilizza un browser HTML.<br />
Dal punto di vista informatico la<br />
differenza è notevole: mentre MHP, in<br />
quanto basato su Java, è un ambiente<br />
procedurale, Hbb<strong>TV</strong>, fondato su HTML,<br />
è dichiarativo. Ad Hbb<strong>TV</strong> si sono<br />
recentemente allineate anche l’Inghilterra<br />
(con buona pace per il suo MHEG), e la<br />
Spagna.<br />
Dynamic Adaptive<br />
Streaming over HTTP<br />
Per garantire il rispetto di una fruizione<br />
fluida dei contenuti, si è pensato di<br />
procedere alla scelta di un sistema di<br />
streaming adattativo. I sistemi più moderni<br />
Elementi della piattaforma italiana di OTT <strong>TV</strong>: Multimedia Home Platform, Dynamic<br />
Adaptive Streaming over http, Broadband Application Security, Common Encryption<br />
46 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
di streaming, infatti, sono tutti adattativi.<br />
Questo significa che, ad esempio, i sistemi<br />
di Microsoft, Apple e Adobe, prevedono<br />
tutti di variare dinamicamente il flusso<br />
dei dati (ossia il bit-rate) a seconda della<br />
qualità della rete e delle sue condizioni di<br />
congestione. Ovviamente stiamo parlando<br />
di una connessione Internet aperta, nota<br />
anche come modalità best effort, e non di<br />
una connessione IP managed che, invece,<br />
viene controllata totalmente dal gestore<br />
ed è di tipo chiuso. Ricordando che un<br />
contenuto può essere codificato a diversi<br />
bit-rate, i ricevitori broadband monitorano<br />
di continuo la rete per rilevare la banda<br />
disponibile e, a fronte di quel parametro,<br />
adeguano al meglio il bit-rate del<br />
contenuto scaricato. Diversi broadcaster,<br />
ad esempio, utilizzano la tecnologia<br />
Smooth Streaming (soluzione proprietaria<br />
di Microsoft) per la gestione dei<br />
contenuti multimediali in Internet. Come?<br />
Distribuendo il contenuto come serie<br />
di frammenti video codificati a bit-rate<br />
differenti. Durante la riproduzione, se le<br />
condizioni di banda diminuiscono saranno<br />
chiamati in causa frammenti codificati con<br />
velocità in bit-rate inferiori, viceversa in<br />
presenza di maggiore disponibilità di banda<br />
il contenuto sarà garantito da frammenti<br />
con bit-rate superiori. Questo sistema<br />
consente di eliminare le interruzioni di<br />
flusso, ottenendo la qualità di riproduzione<br />
più alta disponibile. In altre parole, in base<br />
alla qualità della connessione l’utente
iceve sì una qualità video differente, ma<br />
non percepisce interruzioni del flusso<br />
ricevuto e riprodotto.<br />
Su questo fronte, HD Forum Italia ha<br />
adottato la recente tecnologia MPEG DASH<br />
(Dynamic Adaptive Streaming over HTTP),<br />
uno standard internazionale che consente di<br />
ricevere flussi adattativi senza discontinuità<br />
al pari delle altre soluzioni presenti sul<br />
mercato.<br />
MPEG Common Encryption<br />
In ambiente radiodiffusione non si è<br />
mai normato uno specifico sistema di<br />
Conditional Access, perché la scelta tra<br />
le varie soluzioni possibili (Conax, Irdeto,<br />
Nagra, NDS, ecc.) competeva agli operatori<br />
di mercato , ma ci si è limitati ad un comune<br />
denominatore, il Common Scrambling<br />
Algorithm (CSA), stabilito dal consorzio<br />
DVB, che consente un certo livello di<br />
interoperabilità fra sistemi differenti nelle<br />
forme denominate simulcrypt e multicrypt.<br />
Anche nel campo del DRM, seppure con<br />
qualche ritardo, si è finiti a specificare<br />
un supporto generico, standardizzato,<br />
anch’esso proveniente dal mondo MPEG e<br />
denominato CENC (Common Encription),<br />
che permette la fruizione di un unico<br />
contenuto protetto da parte di più sistemi<br />
DRM, ossia una sorta di simulcrypt per il<br />
mondo on-demand. Per la protezione dei<br />
contenuti, HD Forum Italia ha appunto<br />
scelto il CENC, lasciando ai singoli fornitori<br />
di servizi la scelta del DRM da adottare,<br />
sulla base di questa infrastruttura comune. I<br />
broadcaster del consorzio Tivù, ad esempio,<br />
hanno al momento adottato la soluzione<br />
Marlin, un open DRM le cui specifiche<br />
vengono sviluppate dalla Marlin Developer<br />
Community (MDC). Sempre in ambiente<br />
radiodiffusione, il problema di limitare, da<br />
parte dei ricevitori, le funzionalità delle<br />
applicazioni ricevute non si pone perché il<br />
numero di soggetti fornitori di contenuti è<br />
comunque limitato, costituendo un insieme<br />
chiuso e quindi controllabile. Quando<br />
parliamo di applicazioni che provengono<br />
da Internet, possiamo attenderci qualsiasi<br />
cosa, con rischi e implicazioni, ad esempio,<br />
in fatto di tutela dei minori. Si pone allora il<br />
problema di controllare, ed eventualmente<br />
limitare, l’utilizzo delle risorse da parte<br />
delle applicazioni. A tale fine HD Forum<br />
ha adottato una soluzione basata su TLS<br />
(Trasport Layer Security) e HTTPS, una<br />
tecnologia internet standard che consente<br />
di accertare se tutti gli elementi del servizio:<br />
un determinato server, il ricevitore e<br />
l’applicazione sono sicuri. A tale soluzione<br />
si è dato il nome di BAS (Broadband<br />
Application Security). Quali risorse<br />
controllare e con quali certificati, sarà<br />
materia dei profili che implementeranno i<br />
vari operatori, tra cui Tivù.<br />
Sulla base delle specifiche aperte redatte<br />
da HD Forum, Tivù ha ad esempio definito<br />
dei propri profili DRM e BAS, introducendo<br />
per la relativa conformità il nuovo bollino<br />
per ricevitori tivùon, che potrà essere<br />
abbinato al Bollino Gold DG<strong>TV</strong>i e/o a quello<br />
Broadband Ready Tivùsat.<br />
Marco Pellegrinato, Mediaset<br />
Sebastiano Trigila, Fondazione Ugo Bordoni<br />
Giovanni Venuti, Telecom Italia<br />
HD<br />
FORUM ITALIA<br />
Il profilo specifico<br />
Tivùon, come<br />
“plug-in” sulla<br />
piattaforma<br />
generica OTT <strong>TV</strong><br />
HD Forum Italia<br />
c/o Fondazione Ugo Bordoni<br />
Viale del Policlinico 147 - 00161 Roma<br />
Tel. +39 06 54801 - info@hdforumitalia.org<br />
www.hdforumitalia.org<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
47
Internet 4G<br />
BANDA LARGA WIRELESS<br />
Linkem: accesso internet<br />
senza limiti, anche ricaricabile<br />
La tecnologia 4G di Linkem consente di navigare fino a 7Mega in download e<br />
1Mega in upload, con un traffico dati senza limiti e la possibilità di attivare<br />
la modalità ricaricabile. Il tutto senza avere la linea fissa telefonica e con<br />
abbonamenti a partire da 20 Euro mensili. Le opportunità per gli installatori.<br />
Il consumo di banda per la connessione<br />
internet cresce con una rapidità impressionante.<br />
A guidare lo sviluppo contribuiscono in maniera<br />
centrale i social network e le applicazioni video.<br />
Un’altra tendenza significativa che sottolinea il<br />
fenomeno è il numero, in costante diminuzione,<br />
di famiglie italiane dotate di una linea fissa per<br />
telefonare: il 32% delle famiglie del nostro paese<br />
è diventato ‘mobile only’. Questo dato che apre<br />
uno scenario nuovo: quello di poter navigare ad<br />
alta velocità senza la linea fissa in casa. Linkem,<br />
attraverso la Tecnologia 4G offre connessioni<br />
internet veloci (7 Mega in download e 1 Mega in<br />
Upload) a costi molto competitivi, con soluzioni<br />
che prevedono l’abbonamento mensile oppure<br />
la formula prepagata che consente al cliente<br />
di ricaricare in funzione delle proprie esigenze/<br />
necessità, senza pagare il canone mensile.<br />
Le opportunità di Linkem<br />
Come tutti sappiamo, l’accesso internet a<br />
larga banda attraverso la rete terrestre può<br />
avvenire con due modalità: wireless (standard<br />
3G) oppure ADSL, che si basa su reti cablate. Nel<br />
caso dell’adsl via cavo il 7% della popolazione<br />
italiana non è ancora raggiunto dal servizio;<br />
inoltre, il 13% risiede in aree dove l’accesso<br />
ai servizi ADSL è problematico. Si tratta di<br />
persone che vivono ad una distanza maggiore<br />
di 2 Km dalla centrale, dove il segnale ADSL<br />
inizia a degradare. Nella realtà, il degrado del<br />
segnale dipende oltre che dal tragitto dei cavi,<br />
che prevede percorsi obbligati sotto il manto<br />
stradale, anche dallo stato di usura del cavo<br />
stesso. Un altro dato che fa riflettere riguarda<br />
la percentuale della popolazione non servita<br />
dal 3G, pari al 26%: un valore significativo<br />
se consideriamo che l’UMTS è una tecnologia<br />
wireless presentata ben 11 anni fa.<br />
La Tecnologia 4G di Linkem, per la sua grande<br />
48 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />
potenzialità di mercato, rappresenta quindi<br />
una reale opportunità per tutti gli istallatori e<br />
grossisti specializzati.<br />
I vantaggi di Linkem<br />
Le famiglie ‘mobile only’, cioè quelle che<br />
utilizzano solo telefoni cellulari, in Italia sono<br />
il 32% e accedono ad internet con la classica<br />
“chiavetta”. I motivi fondamentali di questa scelta<br />
sono due: evitare di pagare un canone fisso<br />
mensile e il bisogno di essere connessi in rete.
Il rapporto prezzo/qualità è il vero punto<br />
di forza dell’offerta Linkem. La velocità in<br />
download raggiunge i 7 Mega, senza limiti<br />
di traffico e di tempo. La rete è configurata<br />
con numerosi POP in fibra ottica che possono<br />
aumentare in dimensioni (flusso di Megabit,<br />
nuove antenne) al crescere del numero di utenti,<br />
per garantire una costanza di prestazioni.<br />
L’abbonamento residenziale costa 20 Euro al<br />
mese: oggi è in promozione a 9,90 Euro per i<br />
primi sei mesi. Il costo d’attivazione è gratuito<br />
per chi paga con il RID, ed è possibile pagare<br />
anche con il bollettino postale, una soluzione<br />
che gli operatori telefonici non offrono quasi<br />
più. Inoltre, viene proposta l’offerta ricaricabile<br />
a 49,00 euro una tantum che comprende, oltre<br />
al modem, 2 mesi di traffico e un terzo mese<br />
in regalo. Trascorsi i tre mesi, l’utente può<br />
acquistare le ricariche, a seconda delle proprie<br />
esigenze: una ricarica da 25 euro per 1 mese di<br />
connessione senza limiti, fino al taglio da 100<br />
euro per la quale il quinto mese è in omaggio.<br />
In qualsiasi momento è possibile passare<br />
dalla soluzione ricaricabile all’abbonamento<br />
mensile. Tutti gli abbonati hanno un account<br />
Wi-Fi e possono anche navigare gratuitamente<br />
attraverso gli hot-spot Wi-Fi Linkem, che<br />
in Italia sono oltre 600 (Aereoporti, Hotel,<br />
ecc), oltre che nelle città dove è presente la<br />
copertura Wi-MAX.<br />
LINKEM: L’OFFERTA 4G RICARICABILE<br />
LE OPPORTUNITÀ DEL MERCATO<br />
– L’Italia è una delle due nazioni dell’Europa occidentale che<br />
non possiede un servizio via cavo;<br />
– Il 7% della popolazione non accede ad alcun tipo di banda<br />
larga;<br />
– Il 13% della popolazione risiede in aree problematiche per<br />
la connessione ADSL;<br />
– Il 26% della popolazione non è servita dalle tecnologie 3G;<br />
– Il 32% delle famiglie non hanno una linea fissa (famiglie<br />
‘mobile only’);<br />
– Il 96% delle linee fisse funzionano su linee di Telecom<br />
Italia.<br />
GLI ASSET DI LINKEM<br />
– 84 MHz di frequenza a disposizione, dedicata al traffico<br />
dati (oltre alla disponibilità di frequenze tra gli operatori<br />
in Italia);<br />
– Accordi per installare in Italia apparati Linkem sulle<br />
principali reti di torri e tralicci di operatori di rete mobile,<br />
tv e radio;<br />
– 250 POP in fibra da cui attingere Banda per le proprie torri;<br />
– Un gruppo di azionisti convinti a supportare l’azienda per<br />
tutto il piano di sviluppo;<br />
– La rete distributiva dell’azienda;<br />
– Il team management dell’azienda, con provata esperienza<br />
nel campo delle TLC.<br />
Costo Servizio Velocità download Velocità upload Ricarica flat<br />
Ricaricabile indoor *<br />
Ricaricabile outdoor **<br />
49 Euro 3 mesi di<br />
traffico flat incluso<br />
7 Mega 1 Mega 25 Euro per 1 mese<br />
50 Euro per 2 mesi<br />
* Completo di account (4G) Wi-MAX con la scelta di due tipologie modem: Modem Wi-Fi oppure Key 4G<br />
** Completo di account (4G) Wi-MAX e di Modem Outdoor installato<br />
LINKEM: L’OFFERTA 4G IN ABBONAMENTO<br />
Costo Velocità download Velocità upload Contributo di attivazione Contributo modem radio<br />
20 Euro/mese Gratis con RID<br />
Abbonamento (9,90 Euro/mese 7 Mega 1 Mega 50 Euro con altre forme 3 Euro/mese<br />
indoor * per i primi 6 mesi) di pagamento<br />
20 Euro/mese Gratis con RID<br />
Abbonamento (9,90 Euro/mese 7 Mega 1 Mega 50 Euro con altre forme 5 Euro/mese<br />
outdoor ** per i primi 6 mesi) di pagamento<br />
* Completo di account (4G) Wi-MAX con la scelta di due tipologie modem: Modem Wi-Fi oppure Key 4G<br />
** Completo di account (4G) Wi-MAX e di Modem Outdoor installato<br />
Navigazione gratuita Wi-Fi con Hot Spot Linkem, Navigazione fuori casa in aree coperte dal servizio 4G<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
49
Internet 4G<br />
L’offerta business<br />
Linkem ha lanciato, di recente, anche l’offerta<br />
rivolta ai clienti business, per le esigenze dei<br />
professionisti, delle piccole e medie imprese. Si<br />
tratta di una tariffa che garantisce una velocità<br />
fino a 7 Mega in download ed 1 Mega in<br />
upload senza limiti di tempo e di traffico, con<br />
un minimo garantito pari a 128 Kb a 25 euro al<br />
mese, senza canone di altri operatori né linea<br />
fissa. L’offerta Business include un numero verde<br />
dedicato e consente di scegliere anche l’indirizzo<br />
IP pubblico statico. I servizi Linkem sono di<br />
tipo 4G, cioè di quarta generazione. Questa<br />
tecnologia, totalmente dedicata alla navigazione<br />
Internet, consente di usufruire dei contenuti più<br />
richiesti, come i social network e lo streaming<br />
video, in modo più performante . Per questo<br />
motivo Linkem sta riscuotendo ampi consensi<br />
non solo nelle aree non servite dall’ADSL ma<br />
anche in quelle dove le prestazioni via cavo<br />
sono al di sotto delle aspettative dei clienti,<br />
situazioni più frequenti di quanto si creda.<br />
Linkem, dopo l’acquisizione delle frequenze<br />
necessarie, ha realizzato la propria rete in<br />
tutte le regioni, ottemperando agli obblighi di<br />
copertura imposti dal ministero e i ‘cantieri’ per<br />
lo sviluppo della rete sono aperti in oltre 1.500<br />
Comuni, per un’utenza potenziale di servizi di<br />
banda larga superiore complessivamente a più di<br />
10 milioni di persone.<br />
50 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />
L’opportunità<br />
per gli installatori<br />
Il mercato della banda<br />
larga wireless, nonostante<br />
il periodo di congiuntura<br />
economica negativo,<br />
sta vivendo una crescita<br />
esponenziale, sia a livello<br />
nazionale che globale. I<br />
due driver sono: l’utilizzo<br />
crescente di dispositivi che<br />
consumano banda attraverso<br />
servizi in streaming, (il 37% di<br />
questo consumo a livello globale<br />
La strategia di Linkem si focalizza essenzialmente su due target di utenza:<br />
– nel raggio di un chilometro dalla BTS su tutte le famiglie ‘mobile only’<br />
che non posseggono una linea fissa (area gialla del disegno);<br />
– famiglie che vivono oltre i 3 km dalla BTS Linkem che, a causa della<br />
distanza dalle centrali Telecom, accedono ad una connessione poco<br />
performante.<br />
Nei confronti di questi due target, il servizio di Linkem può contare<br />
su un significativo vantaggio competitivo perché è più performante<br />
delle chavette UMTS (unica soluzione per le famiglie mobile only) e più<br />
performante delle linee dsl, su lunga distanza<br />
L’OFFERTA 4G DI LINKEM:<br />
I VANTAGGI DEL WI-MAX<br />
Frequenza licenziata<br />
Il Wimax opera sulla frequenza di 3,5 GHz,<br />
licenziata dal Ministero delle Comunicazioni<br />
ad uso esclusivo di questa tecnologia.<br />
Sicurezza<br />
Il Wimax implementa efficienti tecniche<br />
di crittografia, sicurezza e autenticazione<br />
contro intrusioni da parte di terzi.<br />
Rapidità di implementazione<br />
L’infrastruttura Wi-MAX è realizzabile in<br />
tempi brevi, con scarso impatto ambientale e<br />
consente una estesa copertura del territorio.<br />
Alte prestazioni<br />
Utilizzando particolari schemi di modulazione<br />
il Wi-MAX trasporta una grande quantità di<br />
traffico.<br />
Qualità del Servizio<br />
Il Wimax consente un efficace utilizzo del<br />
canale trasmissivo, attraverso la gestione di<br />
differenti priorità del traffico IP. In tal modo<br />
si può ottimizzare l’erogazione di differenti<br />
servizi in base alle specifiche esigenze di<br />
ognuno di essi (Offerte di servizi flessibili).<br />
avviene su banda mobile) e la rapida diffusione<br />
di apparati che sfruttano il traffico dati in<br />
modo costante, perché sempre collegati alla<br />
rete. Il numero di utenti che posseggono tablet,<br />
smartphone, Smart <strong>TV</strong> è in costante aumento.<br />
Solo per fare un esempio, il possessore di uno<br />
smartphone consuma una quantità di traffico<br />
internet cinque volte superiore a quello dei<br />
cellulari tradizionali: oggi gli smartphone sono<br />
700 milioni, nel 2015 diventeranno 2 bilioni.<br />
Anche la ricezione dei contenuti televisivi<br />
richiederà nel breve periodo la presenza<br />
nelle abitazioni di una connessione internet<br />
performante. La disponibilità di servizi VOD<br />
(Video On Demand), già disponibile sulle<br />
piattaforme Sky e Mediaset Premium, oltre al<br />
crescente interesse dei broadcaster free verso la<br />
modalità OT<strong>TV</strong> (Over The Top Television) rende<br />
ormai necessario collegare i decoder e i televisori<br />
ad una connessione internet.<br />
Per l’installatore e il grossista specializzato<br />
tutto ciò rappresenta un’importante opportunità<br />
di business. Poter entrare nella casa del proprio<br />
cliente, potenzialmente sensibile e ricettivo a<br />
soluzioni tecnologiche avanzate, è una grande<br />
opportunità. Infatti la soluzione più performante<br />
di Linkem è quella Outdoor, che prevede<br />
l’installazione di un’antenna esterna con modem
integrato, che può essere rapidamente eseguita<br />
da un istallatore antennista. L’orientamento<br />
dell’antenna ricetrasmittente è semplificato e la<br />
cablatura del cavo di rete non richiede particolari<br />
difficoltà. In tal modo l’istallatore ha una nuova<br />
leva per aumentare il suo business offrendo alla<br />
sua clientela un servizio altamente performante.<br />
Il target dei clienti<br />
Si possono definire due diversi target di<br />
clienti. Il primo è composto di chi vive in un<br />
raggio di 1/1,5 chilometri dalla stazione BTS e<br />
rappresenta le famiglie ‘mobile only’ che, per<br />
scelta, non posseggono una linea fissa oppure<br />
utilizzano anche in casa i servizi 3G con una<br />
linea mobile. Questi clienti accedono a Linkem<br />
attraverso il servizio Indoor, costituito da un<br />
modem interno che diffonde in modalità Wi-Fi,<br />
nell’abitazione, la connessione internet. Il<br />
secondo target, è formato dai clienti che vivono<br />
a oltre 3 chilometri dalla stazione BTS più<br />
vicina di Linkem e possono accedere al servizio<br />
attraverso la soluzione Outdoor.<br />
Questo servizio può essere attivato soltanto<br />
con il supporto di un installatore che deve<br />
posizionare il modem esterno sul tetto o sul<br />
balcone dell’abitazione del cliente. Infine,<br />
nelle grandi città, la copertura del servizio<br />
Linkem è talmente capillare da consentire<br />
la connessione anche fuori dalla propria<br />
abitazione con un piccolo modem Wimax che<br />
crea un Hot Spot personale.<br />
I VANTAGGI DELL’OFFERTA<br />
BUSINESS MAXOFFICE<br />
– Navigazione senza limiti né di tempo né<br />
di traffico fino a 7 Mega in download e<br />
fino a 1 Mega in upload;<br />
– Connessione ad internet senza bisogno<br />
della linea telefonica tradizionale;<br />
– Possibilità di scegliere il modem 4G più<br />
vicino alle proprie esigenze (nel caso di<br />
MAX OFFICE OUTDOOR, il modem sarà<br />
l’antenna esterna);<br />
– Navigazione gratuita in oltre 600 Hot<br />
spot Wi-Fi sul territorio nazionale;<br />
– Velocità minima di navigazione di 128<br />
Kbps;<br />
– Numero verde dedicato, diretto e<br />
gratuito anche da cellulare 800.487078;<br />
– Possibilità di attivare un Indirizzo IP<br />
pubblico statico.<br />
Linkem, la società<br />
Linkem S.p.A. è una società di telecomunicazioni che eroga servizi<br />
per la connettività alla rete attraverso sistemi senza fili come Wi-Fi,<br />
Hiperlan, WiMAX. È presente nelle seguenti aree:<br />
– zone interessate dal digital divide dove fornisce, tramite<br />
tecnologia Hiperlan, connettività a banda larga senza fili in oltre<br />
400 comuni italiani;<br />
– presso i più importanti siti italiani ad alta frequentazione (Wi-Fi<br />
Hotspot) come i principali aeroporti italiani, i porti, le reti<br />
autostradali, i centri congressi e le catene alberghiere;<br />
– presso gli aeroporti internazionali JFK di New York, O’Hare di<br />
Chicago e Heathrow di Londra.<br />
A partire dal 2001 Linkem si propone sul mercato italiano come<br />
l’operatore nei servizi di connettività a banda larga, attraverso<br />
soluzioni wireless. Da allora ha continuato ad investire in innovazione<br />
e a rilanciare il suo ambizioso progetto affermandosi come il primo<br />
WISP (Wireless Internet Service Provider) ad operare in Italia. Nel<br />
2002 commercializza il servizio Wi-Fi, strutturando un’estesa e<br />
qualificata rete di Hot-Spot, permettendo a chi è spesso in viaggio<br />
di essere sempre on-line accedendo ad Internet in movimento, con<br />
facilità e rapidità. Nel 2004 crea la divisione Hot-Zone, l’obiettivo è<br />
di rendere disponibile Internet a banda larga nei territori in Digital<br />
Divide. Nel 2008 lancia per primo la quarta generazione di sistemi<br />
di telecomunicazione wireless rappresentata in Italia dal Wi-MAX.<br />
Una tecnologia ‘data oriented’ che consente di navigare e telefonare<br />
senza aver bisogno del classico doppino telefonico, quindi della<br />
linea Telecom, e che utilizza la trasmissione di onde radio che si<br />
propagano dalla Stazione Radio Base (BTS – Base Transceiver Station)<br />
fino all’antenna modem (Indoor oppure Outdoor) del cliente. Con<br />
l’installazione di un numero ridotto di BTS è possibile realizzare<br />
l’infrastruttura di un’intera città in tempi ridotti, senza disagi legati<br />
alla messa in opera e alla manutenzione di un cablaggio sotterraneo.<br />
Ad aprile 2011 le reti 4G di Linkem hanno raggiunto oltre 200 comuni.<br />
La frequenza di servizio è di 3,5 GHz: Linkem, nel 2008, ha concorso<br />
all’assegnazione delle frequenze WiMAX aggiudicandosi 84 MHz di<br />
banda a disposizione solo per il traffico dati. L’espansione della rete<br />
è stata realizzata con accordi per installare le proprie infrastrutture<br />
sui principali ponti e tralicci di Telecom Italia, con la capacità di 250<br />
POP in fibra ottica dai quali attinge la capacità di banda per le torri:<br />
possedere numerosi POP in fibra significa mantenere un traffico snello,<br />
anche in presenza di numerosi utenti attivi.<br />
Vuoi vendere<br />
e installare<br />
i prodotti<br />
Linkem?<br />
Contattaci<br />
LINKEM SPA<br />
Viale Città D’Europa 681<br />
00144 ROMA<br />
Tel. 06 52 09 7001<br />
Fax 06 52 98 307<br />
Numero verde 800546536<br />
www.linkem.com<br />
specialist.support@linkem.com<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
51
Conoscere<br />
L’<br />
STEREOSCOPIA<br />
50Canale, il 3D è in chiaro<br />
emittente pisana dà il via alle trasmissioni sperimentali a tre<br />
dimensioni. Il formato utilizzato è il 3D Tile Format sviluppato da<br />
Sisvel Technology, che garantisce la retrocompatibilità con televisori 2D.<br />
Nicola Rossi,<br />
Amministratore<br />
Delegato di<br />
50Canale<br />
Dopo Quartarete, che ha avviato le<br />
trasmissioni stereoscopiche in chiaro chiaro, in<br />
digitale terrestre, un’altra società ha seguito<br />
la scia dell’emittente piemontese. Si tratta<br />
di 50Canale, realtà Toscana sul mercato dal<br />
1984, che da marzo di quest’anno ha iniziato<br />
le prime trasmissioni Tv 3D in chiaro, con un<br />
sistema retro compatibile, il 3D Tile Format,<br />
sviluppato da Sisvel Technology. Grazie a<br />
questo sistema innovativo, 50Canale è in<br />
grado raggiungere sia l’utenza con televisori<br />
2D full HD che quella dotata di televisori<br />
3D, senza dover raddoppiare l’occupazione<br />
di banda necessaria alla trasmissione. Della<br />
collaborazione con Sisvel e in che modo<br />
l’emittente ha messo a punto i dettagli per<br />
la messa in onda, ne abbiamo parlato con<br />
Nicola Rossi, Amministratore Delegato di<br />
52 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />
50Canale, coinvolto in prima persona in questa<br />
operazione: «Quando Sisvel ha avanzato la<br />
proposta di partnership, per rappresentare la<br />
Toscana nella loro Syndication composta dalle<br />
emittenti locali, nazionali e internazionali,<br />
abbiamo accettato subito. Abbiamo iniziato<br />
da poco; la tecnologia è innovativa e per<br />
farne un uso ottimale ci vuole un po’ di<br />
rodaggio, per cui stiamo sperimentando<br />
numerosi aspetti: devo ammettere che la<br />
prima risposta è stata forte, l’interesse per la<br />
visione in 3D è enorme. Abbiamo organizzato<br />
incontri con gli imprenditori locali che<br />
hanno avuto un effetto molto coinvolgente<br />
dal punto di vista emotivo; ho rincontrato<br />
un positivo consenso generale. Lo stesso<br />
passaggio dall’SD all’HD non aveva registrato<br />
questa spinta emotiva».<br />
La collaborazione con Sisvel<br />
«Avere un rapporto a stretto contatto con<br />
Sisvel è importante – ci assicura Nicola Rossi.<br />
Siamo nuovi a questo tipo di operazione e il<br />
loro supporto è continuo e costante. Sviluppare<br />
questa tecnologia, infatti, comporta investire<br />
da una parte sulle nuove conoscenze tecniche<br />
e dall’altra sulle attrezzature necessarie,<br />
soprattutto su quelle a bassa frequenza; l’alta<br />
frequenza, invece, rimane invariata. Non solo,<br />
questa partnership ha dato l’opportunità<br />
all’emittente di avviare nuovi canali. Tra gli<br />
altri, ad esempio, siamo stati contattati da<br />
Sony International che ha messo a nostra<br />
disposizione il know how di diversi tecnici, oltre<br />
ad illustrarci tutta l’attrezzatura necessaria<br />
alla produzione e alla messa in onda di<br />
prodotti stereoscopici».<br />
La banda necessaria<br />
«A 50Canale, in Toscana è stata assegnata<br />
la frequenza 51, che ci permette di<br />
trasmettere a 20 Megabit/s – ci confida Nicola<br />
Rossi. Il multiplex è stato occupato con 3
L’azienda<br />
50Canale è un’azienda che opera in Toscana fin dal 1984 nel settore dell’emittenza televisiva terrestre e satellitare,<br />
con sede operativa a Pisa. L’azienda si è sviluppata negli anni fino a raggiungere, oggi, dimensioni e rilevanza<br />
regionale. Canale 50 ha illuminato con il proprio segnale analogico terrestre prevalentemente il territorio della<br />
Toscana nord occidentale. Con il segnale digitale terrestre si avvia oggi a coprire l’intera area regionale (Pisa, Livorno,<br />
Massa Carrara, Lucca, Pistoia, Prato, Firenze – LCN 12 – Grosseto, Siena, Arezzo – LCN 191). Il palinsesto giornaliero<br />
è costituito per oltre il 50% da produzione di informazione e approfondimenti inerenti le attività delle istituzioni e<br />
delle associazioni operanti sul territorio ed i notiziari di Canale 50 rappresentano la primaria fonte di informazione<br />
dei residenti nelle zone coperte dall’emittente.<br />
programmi da 3 Megabit/s e con il programma<br />
3D, che utilizza 9 Megabit/s. A conti fatti<br />
il canale stereoscopico occupa metà della<br />
banda disponibile per 50Canale. Nonostante<br />
tutto, abbiamo investito volentieri in questa<br />
capacità trasmissiva, proprio perché crediamo<br />
nella stereoscopia. E’ importante pensare ad<br />
investire per poter dare futuro alla propria<br />
attività ed è quello che l’emittente sta<br />
facendo, soprattutto in questo momento di<br />
recessione economica a livello nazionale.<br />
Discorso diverso sarebbe stato decidere di<br />
affittare i tre canali quantificandone in modo<br />
immediato il rendimento, ma in questo modo<br />
l’azienda non avrebbe gettato le basi per il<br />
proprio futuro».<br />
Uno sguardo ai contenuti<br />
«La Toscana è una regione meravigliosa<br />
– ci dice con soddisfazione Nicola Rossi<br />
– ed è molto apprezzata sia in Italia che<br />
all’estero. L’idea è di sfruttare l’appeal di<br />
questi luoghi per sviluppare contenuti e<br />
proporli al mercato. In più, nonostante la<br />
tecnologia per il 3D stia registrando un<br />
rapido sviluppo, è ancora priva di contenuti.<br />
Pertanto, avere la fortuna di presidiare un<br />
territorio molto ricco di spunti, ci permette di<br />
Quartarete:<br />
nasce il canale mosaico<br />
Dallo scorso 14 febbraio è disponibile nel bouquet di<br />
Quartarete il canale mosaico, per navigare in diretta sui<br />
contenuti distribuiti dal multiplex. Per accedere al servizio<br />
basta premere il tasto verde sul telecomando e, con i tasti<br />
direzionali scegliere il contenuto di vostro gradimento.<br />
Il servizio è presente su tutti i contenuti di Quartarete.<br />
Inoltre, l’applicazione dell’EPG permette la navigazione<br />
all’interno del palinsesto.<br />
produrre contenuti su tematiche specifiche<br />
legate alla cultura di questa regione con<br />
riferimento all’arte, all’architettura, ai beni<br />
culturali, all’ambiente, al tempo libero ed<br />
alle tipicità gastronomiche regionali. Non<br />
solo, la città di Pisa è conosciuta in tutto il<br />
mondo ma si presta anche alla realizzazione<br />
di prodotti che posso anche essere esportati.<br />
Ho deciso, infatti, di realizzare una sorta di<br />
archivio in 3D sui monumenti e sugli eventi di<br />
spicco della città. Abbiamo già realizzato dei<br />
documentari su Pisa, inclusi quelli relativi alla<br />
Torre pendente, alle regate storiche, al giugno<br />
pisano (la più importante manifestazione<br />
della città) e molto altro; abbiamo inoltre già<br />
avviato tutta una serie d’iniziative con scuole<br />
d’eccellenza quali la Normale e Sant’Anna.<br />
Superata questa prima fase di realizzazione<br />
di contenuti stereoscopici, appena effettuato<br />
l’adeguamento di tutta la tecnologia<br />
necessaria, è nostra intenzione riuscire a<br />
realizzare delle dirette in 3D».<br />
Per informazioni:<br />
50Canale: www.50canale.tv<br />
Sisvel Technology: www.sisveltechnology.com<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
53
Sisvel Technology www.sisveltechnology.it<br />
RICERCA & SVILUPPO<br />
Un laboratorio di idee, progetti<br />
e innovazione tecnologica<br />
P<br />
recorrere i tempi: sviluppare tecnologia avanzata significa avere visioni<br />
strategiche e partner d’eccellenza. Sisvel Technology sta seguendo<br />
numerosi progetti: dall’HEVC, successore dell’H.264, al Visual Search, dalla<br />
navigazione indoor via RFID e Wi-Fi alla Green Technology.<br />
I ricercatori di<br />
Sisvel Technology.<br />
Da sinistra, in<br />
piedi: Ettore<br />
Giannuzzi, Roberto<br />
Ricci, Massimo<br />
Mattelliano,<br />
Alessio Milanesio,<br />
Giovanni Ballocca,<br />
Gianluca Previti,<br />
Vittorio Giovara<br />
Cristiano Gatti,<br />
Andrea Scozzaro,<br />
Alessandra Mosca,<br />
Davide Ferri.<br />
Seduti, sempre<br />
da sinistra:<br />
l’amministratore<br />
delegato Paolo<br />
D’Amato, Saverio<br />
Celia, Milena<br />
Ienari, Alberto<br />
Troisi<br />
Oltre a fornire la propria consulenza nel<br />
valutare le potenzialità economiche e tecniche<br />
di un brevetto, Sisvel Technology sviluppa in<br />
proprio o con i propri partner nuove tecnologie<br />
innovative. Parallelamente al 3D Tile Format,<br />
il sistema che ha innovato la <strong>TV</strong> stereoscopica,<br />
l’azienda torinese si sta concentrando su<br />
altri importanti progetti dedicati all’Home<br />
Entertainment, alla telefonia mobile, alla<br />
localizzazione indoor, ai sistemi di trasporto<br />
intelligente, alla Green Technology e alla Visual<br />
Search. Vediamo cosa si tratta.<br />
Il 3D Tile<br />
Uno dei più significativi e recenti risultati<br />
ottenuti da Sisvel Technology è il 3D Tile<br />
Format, una tecnica innovativa di codifica delle<br />
immagini stereoscopiche che, oltre a migliorare<br />
la qualità della trasmissione in 3D, grazie alla<br />
sua retro-compatibilità permette al broadcaster<br />
di raggiungere sia l’utenza 2D sia l’utenza 3D,<br />
54 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />
senza dover raddoppiare l’occupazione di banda<br />
necessaria alla trasmissione.<br />
Questa tecnologia è ormai entrata nella fase<br />
di adozione da parte dell’industria televisiva,<br />
come testimoniano le trasmissioni condotte da<br />
numerosi broadcaster (Quartarete, 50 canale,<br />
SES-Astra e la <strong>TV</strong> Vietnamita di Stato V<strong>TV</strong>), e<br />
l’integrazione della tecnologia sia nei dispositivi<br />
professionali per la distribuzione di contenuti<br />
stereoscopici (panelizzatori, encoder, master<br />
control) sia nei sistemi di ricezione utente<br />
(televisori 3D, STB).<br />
HEVC e Visual Search<br />
Nel corso del 2011 il gruppo di lavoro congiunto<br />
ISO/IEC MPEG e ITU-T VCEG denominato JCT-VC<br />
(Joint Collaborative Team on Video Coding) ha<br />
cominciato a definire le specifiche per un nuovo<br />
standard di compressione video, HEVC, in grado<br />
di garantire la stessa qualità video fornita da<br />
H.264/AVC utilizzando soltanto metà del bit-rate
corrispondente a quel livello di qualità. Questo<br />
nuovo sistema di compressione consente non<br />
solo di aumentare il numero di canali in alta<br />
definizione trasmissibili entro una certa banda,<br />
ma anche di diffondere segnali con risoluzioni<br />
che vanno oltre l’alta definizione, in particolare<br />
la cosiddetta UHD<strong>TV</strong> (Ultra High Definition<br />
Television). Sisvel Technology segue da vicino lo<br />
sviluppo dell’HEVC, sia per analizzare e studiare le<br />
nuove funzionalità, sia per sviluppare strumenti<br />
per la partecipazione alle fasi competitive, sia<br />
perchè l’HEVC prevede l’utilizzo prevalente di<br />
formati video progressivi , rappresentando di<br />
conseguenza un terreno fertile per l’adozione su<br />
larga scala del 3D Tile Format il quale, appunto,<br />
integra in un frame da 1080p una coppia di frame<br />
stereoscopici da 720p.<br />
Un altro tema di ricerca e sviluppo che<br />
coinvolge Sisvel Technology è il Visual Search,<br />
una nuova tecnologia oggetto di analisi e studi<br />
da parte degli enti di stadardizzazione per il<br />
riconoscimento visivo di immagini attraverso<br />
un framework di riferimento unico che condurrà<br />
ad uno standard grazie ad un gruppo di lavoro<br />
composto da università prestigiose e grandi<br />
aziende del mercato TLC .<br />
I dispositivi utente quali smartphone e<br />
tablet stanno raggiungendo un elevato grado<br />
di diffusione e costituiscono una piattaforma<br />
ideale per applicazioni di visual search e realtà<br />
aumentata. Ad esempio, l’utente può scattare<br />
una foto di un libro e ottenere informazioni su<br />
contenuto, autore e siti di commercio elettronico,<br />
utilizzando i dati estratti con algoritmi specifici<br />
per il riconoscimento visivo e confrontandoli con<br />
un una banca dati costruita opportunamente.<br />
Lo scopo di questo gruppo di lavoro è semplice:<br />
realizzare un motore di ricerca per immagini<br />
utilizzando tecnologie standard e interoperabili.<br />
Home Entertainment,<br />
Localizzazione<br />
e Green Technology<br />
Sul fronte Home Entertainment, oltre alle<br />
tecnologie 3D, Sisvel Technology sta valutando<br />
diversi progetti relativi alla connettività Internet,<br />
alle applicazioni software che rendono “smart” gli<br />
apparecchi televisivi, allo streaming on-demand<br />
e, in generale, ai servizi OT<strong>TV</strong> (Over The Top <strong>TV</strong>).<br />
Dal momento che le comunicazioni wireless<br />
stanno rapidamente saturando le bande di<br />
frequenza disponibili, nello sviluppo di standard<br />
adottati dall’industria delle telecomunicazioni<br />
Sisvel Technology propone nuove soluzioni per<br />
risparmiare banda riutilizzando le frequenze<br />
radio temporaneamente non utilizzate. Sisvel Technology è impegnata<br />
anche sullo sviluppo di tecnologie che consentano la localizzazione<br />
in ambienti chiusi, ovvero ‘indoor’. Mentre quella ‘outdoor’ è ormai<br />
matura ed affidabile grazie all’operatività dei satelliti americani GPS<br />
ai quali si affiancherà presto la rete europea Galileo, la localizzazione<br />
‘indoor’ si trova ancora in uno stadio primordiale. Scopo della ricerca<br />
è ottenere la stessa accuratezza di GPS e Galileo per creare servizi di<br />
localizzazione in tempo reale e consentire agli utenti di navigare con<br />
precisione in un qualsiasi spazio interno o tracciare i movimenti di altre<br />
persone. Nell’ambito dell’ ‘Intelligent Transport System’, invece il polo<br />
di ricerca torinese è alla ricerca di soluzioni per permettere ai veicoli<br />
di comunicare tra loro e condividere informazioni con le infrastrutture<br />
oltre a consentire ai guidatori di raggiungere la destinazione nel<br />
modo più rapido, efficiente e sicuro possibile. Riguardo alla Green<br />
Technology, infine, dal momento che il consumo efficiente di energia<br />
è essenziale in un mondo dominato dai combustibili fossili e che<br />
sfrutta ancora parzialmente le fonti rinnovabili, Sisvel Technology è<br />
impegnata nello studio e nella definizione tecnologica dei cosiddetti<br />
“contatori intelligenti” (Smart Meters) che governano i tempi e i volumi<br />
dell’utilizzo, la produzione e il consumo delle fonti energetiche locali<br />
allo scopo di creare reti di monitoraggio intelligenti (Smart Grids).<br />
Il progetto Indoor navigation, in corso di sviluppo, prevede l’utilizzo di tag<br />
RFID e access point Wi-Fi per gestire un sistema di localizzazione indoor<br />
con la versatilità tipica dei servizi all’aperto, basati su sistemi GPS<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
55
Sisvel<br />
www.sisvel.com<br />
BREVETTI<br />
Valorizzare le idee, innovare la tecnologia<br />
A destra Roberto<br />
Dini, fondatore<br />
di Sisvel e, alla<br />
sua sinistra,<br />
Paolo D’Amato<br />
amministratore<br />
delegato di Sisvel<br />
Technology. Nel<br />
riquadro piccolo<br />
due modelli di <strong>TV</strong><br />
color Indesit<br />
I<br />
l rispetto dei diritti di proprietà intellettuale, la sua valorizzazione<br />
e l’innovazione tecnologica sono la mission di Sisvel, fondata nel<br />
1982 da Roberto Dini. Nel 2008, lo spin-off di Sisvel Technology<br />
porta alla creazione di un polo di ricerca d’eccellenza.<br />
Sisvel – Società Italia per lo Sviluppo<br />
dell’Elettronica civile – nasce nel 1982 come<br />
consorzio a difesa delle aziende italiane nei<br />
confronti di quelle estere, che avevano già<br />
sviluppato da tempo tecnologie brevettate come<br />
il Pal per Telefunken e il il tubo catodico per RCA.<br />
Zanussi, Indesit, Brionvega ed Europhon, ai quali<br />
si aggiunsero ben presto altri importanti partner<br />
industriali italiani, decidono così di valorizzare<br />
le innovazioni delle aziende italiane in ambito<br />
televisivo, in particolare quelli acquistati<br />
dall’ufficio brevetti e marchi di Indesit che negli<br />
anni, sotto la responsabilità dell’Ing. Roberto<br />
Dini, aveva sfornato oltre 200 idee innovative. Ci<br />
riferiamo, ad esempio, all’On Screen Display che<br />
diventerà poi uno standard di fatto, oppure alla<br />
sintesi di frequenza o al controllo delle funzioni<br />
del televisore tramite un menu da sfogliare con<br />
i tasti del telecomando. «Negli anni ’80 – ci ha<br />
spiegato l’ingegner Dini - il mercato dei televisori<br />
in Italia stava attraversando una grave crisi,<br />
56 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />
dovuta anche al ritardo nell’introduzione della<br />
televisione a colori accumulato rispetto ad<br />
altri paesi europei come la Germania. Mi ero<br />
convinto che si poteva utilizzare i brevetti in un<br />
modo diverso rispetto a come si faceva in quegli<br />
anni. Fino ad allora, le aziende brevettavano le<br />
soluzioni tecnologiche per evitare che venissero<br />
copiate dai concorrenti. Con Sisvel, invece,<br />
abbiamo proposto alle aziende proprietarie<br />
dei brevetti di metterle a disposizione dei loro<br />
concorrenti, a fronte del pagamento di una<br />
royalty. L’obiettivo era finanziare attraverso il<br />
ritorno economico ottenuto dalle licenze<br />
il settore di ricerca e sviluppo e fornire<br />
linfa vitale a nuove idee».<br />
«In pochi anni - ricorda Roberto Dini -<br />
la nostra popolarità crebbe così come<br />
il portafoglio clienti: Nokia, Philips,<br />
France Telecom ed altri big del mercato<br />
dell’elettronica di consumo e delle<br />
telecomunicazioni ci affidarono i loro<br />
brevetti per essere difesi e valorizzati».<br />
Alla fine degli anni ’90, Sisvel venne<br />
scelta per gestire i brevetti legati al sistema<br />
di codifica MPEG Audio. Questi brevetti<br />
comprendevano anche il famoso codec MP3 che,<br />
negli anni successivi, sarebbe stato utilizzato in<br />
milioni di prodotti di elettronica di consumo,<br />
dai decoder Sat e DTT ai lettori multimediali,<br />
fino ai telefoni cellulari. Oggi Sisvel è presente<br />
nel mondo con numerose sedi per promuovere<br />
attivamente una cultura globale: il rispetto dei<br />
diritti di proprietà intellettuale.<br />
L’evoluzione strategica,<br />
nasce Sisvel Technology<br />
Con il passare del tempo, però le aziende<br />
hanno iniziato a delocalizzare in Asia non solo<br />
la produzione di apparecchi e strumenti a basso<br />
costo ma anche la progettazione, la ricerca<br />
e il deposito dei brevetti. Sisvel, per reagire a<br />
questo trend, ha avviato uno spin-off che porta,<br />
nel 2008, alla nascita di Sisvel Technology,
una realtà specifica per la ricerca e lo sviluppo<br />
di nuove tecnologie brevettabili. L’ingegner<br />
Paolo d’Amato, figura storica della Rai che ha<br />
fornito il proprio contributo per lo sviluppo di<br />
invenzioni fondamentali per la televisione e il<br />
broadcasting (è il ‘papà’ del Televideo), assume<br />
la carica di amministratore delegato e traccia<br />
le principali aree della ricerca: <strong>TV</strong>, DVB, 3D e<br />
codec ad alta efficienza per il settore dell’Home<br />
Entertainment, telefonia mobile (tecnologia<br />
LTE di 4a generazione), localizzazione indoor,<br />
sistemi di trasporto intelligente e comunicazioni<br />
tra autoveicoli, Green Technology (Smart Grid<br />
e Smart Metering). Si instaura così un circolo<br />
virtuoso, l’Inventive Loop, attraverso il quale<br />
le aziende di qualsiasi dimensione, pubbliche<br />
o private, puntano ad investire nella ricerca<br />
gli introiti derivanti dalla valorizzazione della<br />
proprietà intellettuale attuata attraverso il<br />
licensing dei brevetti.<br />
La Silicon Valley piemontese<br />
Sisvel Technology intraprende, anche<br />
con i propri partner, percorsi e processi di<br />
trasferimento tecnologico per la valorizzazione<br />
dei risultati della ricerca e la relativa<br />
trasformazione in prodotti e servizi richiesti<br />
dal mercato. Per ampliare e ottimizzare questi<br />
processi, contribuisce alla creazione di una<br />
sorta di ‘Silicon Valley piemontese’ capace<br />
di aggregare strutture private e pubbliche,<br />
italiane e straniere, con competenze mirate,<br />
atte a fare sistema e generare innovazione.<br />
Tra queste , Vestel (azienda turca specializzata<br />
nella progettazione e produzione di televisori), il<br />
Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica (CRIT)<br />
della RAI, l’Istitut fur Rundfunktechnik (IRT) di<br />
Monaco di Baviera, il CSP (Centro Supercalcolo<br />
Piemonte) – Innovazione nelle ICT, l’Istituto<br />
Superiore Mario Boella (ISMB) ed il ToP–Ix<br />
(Turin Piedmont Internet Exchange). A questi si<br />
affiancano importanti atenei italiani ed esteri<br />
La sala demo di 3D Tile format, dove vengono testate le compatibilità dei device<br />
come l’Università e il Politecnico di Torino, l’Università La Sapienza di<br />
Roma e l’Università inglese del Surrey. Questa aggregazione ha anche<br />
l’intendimento di evitare la delocalizzazione della produzione di idee,<br />
dopo quella delle fabbriche, nei paesi asiatici che registrano un minor<br />
costo del lavoro. «Sisvel Technology - afferma l’ingegner d’Amato-<br />
vuole ripercorrere in parte la vita dell’azienda che l’ha generata, con<br />
lo sviluppo di brevetti propri per attrarre altre aziende interessate<br />
alla valorizzazione delle idee. Uno dei più significativi e recenti<br />
risultati ottenuti da Sisvel Technology è il 3D Tile Format, una tecnica<br />
innovativa di codifica delle immagini 3D. Garantisce due importanti<br />
vantaggi ai broadcaster: una migliore qualità dell’immagine<br />
e la retro-compatibilità che permette loro di raggiungere sia i<br />
telespettatori dotati di un televisore Full HD che quelli in possesso di<br />
un televisore stereoscopico, senza dover raddoppiare l’occupazione di<br />
banda necessaria alla trasmissione».<br />
La sede di Sisvel. A sinistra, la sala dove vengono realizzati brain storming mensili sui più diversi temi di tecnologia; a destra la sala riunioni<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
57
Sicurezza<br />
DISPOSITIVI DI SICUREZZA INDIVIDUALE<br />
Lavoro su scale portatili d’appoggio<br />
La scala portatile è senza dubbio uno degli strumenti più utilizzati<br />
da un installatore nel proprio lavoro quotidiano. E rappresenta,<br />
purtroppo, anche un potenziale rischio d’infortunio quando non viene<br />
utilizzata correttamente. Vediamo cosa dice la legge.<br />
Ogni furgone in dotazione ad un installatore trasporta, spesso<br />
sul tetto, la scala per accedere alla superficie dove l’antenna o la<br />
parabola è installata o lo deve essere. La scala viene utilizzata spesso,<br />
per le azioni più diverse, ma non sempre nel pieno rispetto della<br />
legge. Tutto ciò comporta fattori di rischio elevati, che possono<br />
degenerare in infortuni, a volte anche gravi. Quando un installatore<br />
utilizza la scala come un lavoro in quota, pratica una tipologia di<br />
lavoro regolamentata dalla legge. Ecco quali sono i riferimenti.<br />
Il Decreto Legge 81/2008 (Testo Unico) all’Art. 107<br />
(Definizioni) recita: “Agli effetti delle disposizioni di cui al presente<br />
Capo si intende per lavoro in quota: attività lavorativa che espone<br />
il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza<br />
superiore a 2 metri rispetto ad un piano stabile”.<br />
Art.111 - Obblighi del Datore di lavoro nell’uso di attrezzature<br />
per lavori in quota, dice: “Il datore di lavoro, nei casi in cui i lavori<br />
temporanei in quota non possono essere eseguiti in condizioni di<br />
sicurezza e in condizioni ergonomiche adeguate a partire da un<br />
luogo adatto allo scopo, sceglie attrezzature di lavoro più idonee<br />
a garantire e mantenere condizioni di lavoro sicure…”.<br />
58 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />
<strong>Sistemi</strong> alternativi, altezza<br />
non superiore ai 2 metri<br />
Esiste però una possibilità prevista dal comma<br />
3, dell’Art. 111 del Decreto Legge 81/2008 (Testo<br />
Unico): “Il datore di lavoro dispone affinché sia<br />
utilizzata una scala a pioli, quale posto di lavoro in<br />
quota, solo nei casi in cui l’uso di altre attrezzature<br />
di lavoro considerate più sicure non è giustificato<br />
a causa del limitato livello di rischio e della breve<br />
durata di impiego, oppure delle caratteristiche<br />
esistenti dei siti che non può modificare”. A questo<br />
proposito, la Regione Lombardia ha emanato il<br />
Decreto 7738 del 17/08/2011, in cui viene prevista<br />
l’adozione di sistemi alternativi per cui: “Se si<br />
opera ad una altezza superiore a 2m, utilizzare<br />
un adeguato dispositivo di tenuta del corpo che<br />
mantenga la persona all’interno dei montanti, con<br />
un cordino di posizionamento il quale deve essere<br />
sempre mantenuto in tensione durante il lavoro”.<br />
L’imbracatura<br />
La definizione di Dispositivo di tenuta del corpo<br />
è la seguente: “Comunemente detto imbracatura, è<br />
uno degli elementi di un sistema costituito da più<br />
elementi, ed ha la funzione di contenere il corpo<br />
dell’utilizzatore. Esistono vari tipi di dispositivi<br />
di tenuta del corpo, ognuno con funzioni precise<br />
Kit imbracatura per<br />
L’operatore, raggiunta la postazione di lavoro sulla scala si vincola ad<br />
essa facendo passare i cordini attorno ai montanti e agganciandone<br />
entrambe le estremità alle asole del punto di ancoraggio<br />
dell’imbracatura. I cordini, sempre in tensione, mantengono l’operatore<br />
all’interno dei montanti anche con uno sapostamento laterale.
Kit di sicurezza per il lavoro su scale<br />
Collegare la barra allo<br />
stipite della porta e fare<br />
uscire la corda dalla<br />
finestra o abbaino<br />
per le quali è stato testato<br />
e certificato”. Nel decreto<br />
al capitolo “Durante l’uso”,<br />
viene indicato: “Nei casi dove<br />
non è possibile vincolare la<br />
scala, deve essere garantita<br />
l’assistenza a terra di una<br />
seconda persona. Durante<br />
l’esecuzione dei lavori, una<br />
persona deve esercitare da<br />
terra una continua vigilanza<br />
della scala”.<br />
Il dispositivo<br />
di vincolo<br />
Le definizioni di dispositivo<br />
di vincolo sono le seguenti:<br />
“Dispositivo di aggancio:<br />
dispositivo costituito a forma<br />
di gancio posizionato sulla<br />
sommità dei montanti di una<br />
scala d’appoggio”.<br />
il lavoro su scale<br />
Avvicinare la scala a pioli<br />
alla corda e collegare<br />
l’imbracatura alla corda<br />
tramite il dissipatore<br />
Il dispositivo<br />
di fissaggio<br />
Utilizzare la scala<br />
per salire e scendere<br />
durante il lavoro<br />
È un dispositivo costituito da<br />
legatura o altro mezzo idoneo,<br />
per mantenere fissa la posizione<br />
della scala per la durata<br />
necessaria”. Viste le condizioni<br />
di utilizzo temporaneo nella<br />
stragrande maggioranza dei casi<br />
la configurazione d’impiego sarà<br />
composta da due persone: un<br />
operatore e un assistente fisso<br />
alla scala.<br />
Le soluzioni<br />
adeguate<br />
In commercio vi sono<br />
soluzioni funzionali al rispetto<br />
delle norme appena citate.<br />
Nelle pagine di questo articolo<br />
abbiamo raffigurato le soluzioni<br />
Il sistema composto da Kit imbracatura con cintura per lavoro su scale e Kit<br />
imbracatura per lavoro su scale contente di soddisfare i requisiti richiesti dal<br />
DR Lombardia 7738 e di utilizzare la scala come posto di lavoro in quota per un<br />
tempo massimo di 30 minuti. Necessitano della presenza di un assistente fisso<br />
alla scala, per ogni operatore (1+1)<br />
Il sistema composto<br />
Kit di sicurezza nuovo<br />
per lavoro su scale<br />
contente la piena<br />
sicurezza anticaduta,<br />
conforme alla Norma<br />
UNI EN 363 e ai<br />
requisiti del Testo<br />
Unico, la possibilità<br />
di operare senza<br />
limitazioni di tempo<br />
e di lavorare con un<br />
singolo operatore<br />
coinvolto<br />
Kit imbracatura con cintura<br />
per il lavoro su scale<br />
L’operatore, raggiunta la postazione di lavoro sulla scala, si<br />
vincola ad essa facendo passare i cordini attorno ai montanti e<br />
agganciandone entrambe le estremità agli anelli della cintura<br />
di posizionamento. In questo modo l’operatore rimane vincolato<br />
alla scala e può lavorare in sicurezza. I cordini, sempre in<br />
tensione, mantengono l’operatore all’interno dei montanti<br />
anche con uno spostamento laterale<br />
proposte da Tractel. Si riferiscono all’impiego<br />
di scale portatili d’appoggio, quale postazione<br />
di lavoro posta al disopra di 2 metri, dove<br />
viene adottato un sistema anticaduta<br />
combinato (composto da elmetto anticaduta,<br />
imbracatura, dispositivo di arresto mobile e<br />
dissipazione di energia, punto di ancoraggio)<br />
che metta in sicurezza l’operatore.<br />
L’operatore, nel rispetto delle indicazioni del<br />
Piano di Sicurezza, potrà anche lavorare da<br />
solo, in un cantiere, con la presenza di più<br />
persone poiché deve essere sempre garantito<br />
un piano di recupero efficiente, e senza<br />
speciali restrizioni di orario.<br />
Si ringrazia Tractel Italiana<br />
per la collaborazione.<br />
Per informazioni: http://tractel.edilio.it<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
59
Road Show<br />
EPSON HIGH BRIGHTNESS 2012<br />
Quattro aziende, un obiettivo comune<br />
Il roadshow 2012 di Epson ha voluto riunire aziende<br />
leader del mercato AV Pro con l’obiettivo comune<br />
di fornire una visione integrata di soluzioni e prodotti.<br />
Il tradizionale appuntamento di Epson con gli<br />
operatori del mercato AV Pro è stato organizzato,<br />
anche quest’anno, secondo la formula della<br />
condivisione. La prima parte di Epson Roadshow<br />
High Brightness 2012 si è svolta in tre tappe, a<br />
Milano, Padova e Caserta, con la collaborazione<br />
di aziende leader del mercato come Euromet,<br />
Exhibo e ScreenLine. Un punto di incontro utile<br />
anche agli installatori dell’impiantistica televisiva<br />
attenti al new business, come opportunità<br />
per approfondire la logica dell’integrazione<br />
dei sistemi, sempre più diffusa e ricercata<br />
dal mercato. Un momento di informazione e<br />
formazione oggi indispensabile per valutare<br />
come evolvere la propria professionalità. Non<br />
solo prodotti, quindi, ma anche soluzioni e<br />
consigli per la loro integrazione, con la possibilità<br />
di ulteriori approfondimenti grazie ai corsi<br />
di formazione ed aggiornamento organizzati<br />
dai partner partecipanti al roadshow e da<br />
SIEC, l’associazione italiana che riunisce le<br />
aziende e gli operatori nell’ambito del mercato<br />
dell’Integrazione di <strong>Sistemi</strong>.<br />
«Ogni azienda che partecipa al nostro<br />
Roadshow – ha spiegato Carla Conca, Business<br />
Manager della divisione videoproiettori Epson<br />
– si occupa di un aspetto specifico del mondo<br />
60 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
AV Pro con l’obiettivo comune di soddisfare le<br />
richieste del mercato e garantire la qualità e le<br />
prestazioni verso la clientela. Per questo motivo<br />
abbiamo pensato di unire i nostri sforzi e dare<br />
una visione integrata orientata alle soluzioni».<br />
Durante le prime tre tappe, sono state<br />
mostrate soluzioni integrate su misura, specifiche<br />
per diversi ambienti: dal conferenziale al museale<br />
passando per l’innovativo Silent Cinema, con<br />
interessanti Case Histories. L’Epson Roadshow<br />
High Brightness 2012 proseguirà in autunno<br />
con altre 3 tappe che toccheranno le città<br />
di Roma, Bologna e Firenze. Le date e le sedi<br />
verranno comunicate sul sito Internet http://<br />
www.epsonbusiness.epson.it/RoadShow_High_<br />
Brightness_2012/default.asp.<br />
Videoproiettori professionali<br />
con tecnologie avanzate<br />
Isacco Petrucci, Product Development Manager<br />
di Epson per la divisione Videoproiettori, ha<br />
mostrato le più recenti novità di prodotto e<br />
soluzioni come le applicazioni per proiettare<br />
i contenuti da smartphone e tablet con la<br />
massima semplicità, disponibili per i device iOS<br />
e Android. Tra gli oltre 40 modelli di proiettori<br />
professionali, spiccano quelli con cabinet
ultraslim ed elevata luminosità (fino a 3000<br />
lumen) e risoluzione XGA/WXGA, dotati di porta<br />
USB per presentazioni senza PC (compatibili<br />
PDF e Motion JPEG), sistema Edge Blending per<br />
formati ultrawidescreen e panoramici, modalità<br />
Dicom Simulation Mode per l’impiego medicale,<br />
tecnologie Split e Multi Screen per suddividere<br />
lo schermo in due o quattro parti per altrettanti<br />
sorgenti video, modulo di proiezione sigillato<br />
antipolvere.<br />
La gamma 2012 comprende modelli con<br />
ingresso Display Port, funzione Schedule/<br />
Timer per eseguire in modo completamente<br />
automatico una serie di eventi molto richiesti<br />
nei servizi di installazione, come ad esempio<br />
l’accensione ad una determinata ora e la<br />
riproduzione automatica di una sorgente.<br />
L’Università Luiss di Roma, ad esempio,<br />
ha selezionato la serie D6000 con ottica<br />
sigillata per garantire la massima resistenza<br />
alle polveri sottili e ridurre così la frequenza degli interventi di<br />
manutenzione mentre il CERN di Ginevra ed il Teatro la Fenice di<br />
Venezia hanno optato per la serie Z8000 grazie alla risoluzione<br />
video WUXGA (1920x1200 pixel) ed alla possibilità di installare<br />
ottiche personalizzate. Nel caso del teatro La Fenice, il proiettore<br />
è stato montato su uno speciale carrello con microregolazioni<br />
al fine di non modificare l’arredo di scena e viene utilizzato per<br />
proiettare le immagini sul<br />
sipario durante l’intervallo<br />
tra i vari atti.<br />
La serie G5000 con ottica<br />
Di fianco Isacco Petrucci,<br />
Product Development Manager<br />
di Epson per la divisione<br />
Videoproiettori. Sotto, la<br />
serie EB-D6000 di Epson è<br />
stata progettata per operare<br />
in ambienti molto polverosi<br />
grazie al sistema di otturazione<br />
automatico della griglia ed<br />
all’ottica sigillata<br />
A sinistra, Andrea Gottardo, Product Manager di<br />
Exhibo per il settore Conference. A destra, Nonostante<br />
le dimensioni ultracompatte, il sistema 2.1 Piccolo di<br />
K-Array garantisce un’eccellente qualità audio nelle<br />
installazioni domestiche di design<br />
ultracorta è invece molto richiesta in ambito<br />
educativo, formativo ma anche commerciale,<br />
ad esempio nei negozi per proiettare video<br />
promozionali dietro ai banconi di vendita<br />
oppure nelle soluzioni panoramiche realizzate<br />
con componentistica Euromet e ScreenLine<br />
(Arena Spherical Screen).<br />
Le soluzioni per Silent Cinema<br />
e Silent Disco<br />
Da oltre 50 anni distributore di prestigiosi<br />
marchi nei settori audio, video, comunicazione<br />
e sicurezza, Exhibo svolge anche attività di<br />
consulenza, progettazione e manutenzione<br />
di tutta la gamma prodotti rappresentata<br />
attraverso la propria divisione Projects.<br />
Le soluzioni partono sempre da una<br />
base teorica e da uno studio di fattibilità<br />
proseguendo poi nella simulazione acustica,<br />
nella ricostruzione in 3D degli ambienti oggetto<br />
del trattamento, terminando con una soluzione<br />
pratica. Andrea Gottardo, Product Manager<br />
per il settore Conference, ha descritto diverse<br />
installazioni di prestigio come quella realizzata<br />
all’Arena di Verona con la funzione di rinforzo<br />
acustico per la stagione lirica garantendo al<br />
tempo stesso una perfetta mimetizzazione. Per<br />
fare questo sono stati utilizzati 144 diffusori<br />
line-array Kobra dell’italiana K-Array, installati<br />
in speciali pannelli per velocizzare il montaggio<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
61
Road Show<br />
e lo smontaggio. La ripresa audio, invece, è stata<br />
affidata ad altrettanti microfoni miniaturizzati<br />
ME36 di Sennheiser (8,2x96 mm) anch’essi<br />
installati in box. Per ricreare l’effetto del teatro<br />
coperto sono stati installati, in diverse zone, altri<br />
diffusori Kobra.<br />
La sonorizzazione della piazza e della fontana<br />
della Reggia di Venaria Reale (TO) ha invece<br />
richiesto un attento lavoro di mimetizzazione per<br />
il rispetto dei vincoli di carattere architettonico<br />
ed estetico. I diffusori line-array sono stati<br />
posizionati accanto ai canali di scolo dell’acqua<br />
piovana e verniciati con lo stesso colore della<br />
facciata mentre i subwoofer da 21” sono stati<br />
inseriti all’interno di vani esistenti e coperti da<br />
griglie. Le ridotte dimensioni dei diffusori linearray<br />
consentono l’installazione anche su leggii,<br />
nelle scenografie degli studi televisivi e sulle<br />
navi da crociera al posto dei tradizionali speaker<br />
monitor e incassati. Per i sistemi conferenziali<br />
e di traduzione simultanea, Exhibo propone<br />
i microfoni wireless dual-band (2,4 e 5 GHz)<br />
di Sennheiser con gestione automatica delle<br />
frequenze e della banda<br />
occupata per ridurre il rischio<br />
di interferenze.<br />
GuidePORT è la soluzione<br />
Exhibo per il settore museale<br />
che permette ai visitatori<br />
di spostarsi nelle varie aree<br />
ascoltando il commento audio<br />
descrittivo dedicato oppure<br />
un sottofondo musicale.<br />
Un sensore nascosto,<br />
chiamato “identifier”,<br />
commuta automaticamente<br />
il contenuto audio a<br />
seconda degli spostamenti<br />
con la possibilità di inserire<br />
62 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
Cristiano Traferri<br />
Managing<br />
Director di<br />
Euromet<br />
il commento live di una guida, messaggi<br />
pubblicitari o di sponsorizzazione, tracce audio<br />
sincronizzate con video multimediali.<br />
Il sistema è idoneo per installazioni outdoor<br />
oppure indoor e viene gestito da PC con soluzioni<br />
software che permettono anche di conteggiare<br />
il numero di visitatori che hanno osservato<br />
un’opera d’arte, il tempo impiegato, ecc.<br />
Exhibo propone anche soluzioni avanzate per<br />
il Silent Cinema e la Silent Disco, ovvero sistemi<br />
hardware e software per l’ascolto della musica<br />
o delle colonne sonore in sale Home Cinema,<br />
cinema all’aperto e discoteche, anche nelle ore<br />
notturne, senza recare alcun disturbo. Possono<br />
gestire fino a 2.000 persone senza interferenze<br />
mantenendo un’elevata qualità, pressione<br />
acustica e la possibilità di scelta della traccia<br />
audio nelle colonne sonore multilingue. Tra le<br />
altre soluzioni segnaliamo i sistemi Ottone e<br />
Figaro che permettono di “far suonare” materiali<br />
come cartongesso, lastre di vetro, plexiglass o<br />
legno, sonorizzando così in modo discreto vetrine<br />
di negozi, controsoffitti e pareti di abitazioni,<br />
hotel e palestre; i microdiffusori spot Tornato<br />
K-Array con driver da 2” e faretto a led RGB<br />
integrato per bar e pub; gli speaker Homeline<br />
Piccolo sempre della K-Array con 2 satelliti<br />
(4 driver da mezzo pollice) e subwoofer con<br />
elettronica di amplificazione e controllo integrati<br />
per le installazioni domestiche e di design.<br />
Supporti di precisione,<br />
alta resistenza<br />
Euromet progetta e realizza sistemi di<br />
supporto per videoproiettori, sistemi di<br />
videoconferenza, microfoni, tablet, speaker, rack<br />
da 19” e tralicci di ferro per interno. Esporta il<br />
65% della produzione in oltre 60 paesi ed ha<br />
Il supporto Kalibro di Euromet utilizza soluzioni esclusive e brevettate per la regolazione micrometrica in tutti gli assi<br />
e garantire così il perfetto puntamento di due proiettori sovrapposti (stacking) per applicazioni 3D
ecentemente fornito a Google i supporti per<br />
i sistemi di videoconferenza di tutti gli uffici<br />
sparsi per il globo.<br />
Come ha ricordato Cristiano Traferri,<br />
Managing Director, la produzione è interamente<br />
made in Italy e sottoposta a severi controlli<br />
di qualità e test per garantire la massima<br />
affidabilità e sicurezza.<br />
Il catalogo comprende numerosi articoli<br />
come Kalibro, un supporto di precisione<br />
per proiezioni in stacking (3D o maggior<br />
luminosità) che rende superflui gli adattamenti<br />
software dell’immagine; Arakno e Mini Arakno,<br />
supporti per videoproiettori con regolazione<br />
micrometrica ad alta affidabilità e resistenza<br />
nel tempo; iMago, supporto da tavolo o<br />
pavimento per iPad 1/2 utilizzabile anche come<br />
leggio hi-tech, nei sistemi domotici o per altre<br />
applicazioni multimediali; Pro Table, supporto<br />
progettato appositamente per i videoproiettori<br />
ad ottica ultracorta.<br />
Agli installatori dell’impiantistica AV e<br />
televisiva, Euromet propone anche Arakno<br />
Voice, un supporto per diffusore acustico da<br />
parete orientabile micrometricamente, sia<br />
per usi indoor che outdoor, utile anche nelle<br />
condizioni più critiche.<br />
Schermi e strutture<br />
per diverse esigenze<br />
ScreenLine produce in Italia schermi per<br />
applicazioni Home Cinema, conferenziale e<br />
museale, con una continua ricerca di nuove<br />
soluzioni ed una passione per le nicchie di<br />
mercato.<br />
Per il mercato “service”, ha concepito il<br />
sistema 4rent, attualmente in fase di brevetto,<br />
che si adatta a qualsiasi formato rendendo il<br />
classico “fast screen” più robusto, affidabile e<br />
facile da trasportare. La speciale struttura con<br />
angoli invertiti da 92° assicura una perfetta<br />
geometria anche su grandi superfici mentre<br />
le illimitate possibilità di customizzazione<br />
soddisfano qualsiasi esigenza. Il catalogo<br />
ScreenLine comprende anche sostegni “service”<br />
per schermi a telaio, schermi concavi e convessi<br />
con curvatura variabile e il rivoluzionario Arena<br />
Spherical Screen, un sistema composto da uno<br />
schermo panoramico componibile fino a 360°,<br />
supporti dedicati progettati da Euromet, due o<br />
più proiettori Epson gestiti da un software per<br />
la modalità Edge Blending, una videocamera che<br />
legge la curvatura dello schermo e un PC che<br />
effettua le necessarie correzioni unendo le varie<br />
immagini fino a coprire tutta la superficie.<br />
Stefano Sanna,<br />
Product Manager<br />
di ScreenLine.<br />
Più sopra:<br />
gli schermi<br />
ScreenLine<br />
con superficie<br />
concava e<br />
convessa si<br />
adattano<br />
a qualsiasi<br />
ambiente e<br />
soluzione<br />
ScreenLine produce<br />
anche la linea Othello<br />
che comprende schermi<br />
ed accessori per la<br />
videoproiezione domestica<br />
che si caratterizzano per<br />
la cura dei particolari, la<br />
precisione tecnologica e la<br />
facilità di installazione. Si<br />
declina in 5 serie: Othello<br />
Classic, schermi elettrici<br />
dal profilo arrotondato<br />
disponibile con 2 diversi<br />
cassonetti, mascheratura<br />
nera di serie e possibilità<br />
di telecomando integrato<br />
e tela tensionata; Built-in Range, per le<br />
installazioni invisibili da 74 a 197 pollici con<br />
base da 4 metri; 4Format Range, schermi elettrici<br />
multiformato in versione controsoffitto o con<br />
cassonetto esterno che, grazie al movimento di<br />
entrambe le tele, permettono di ottenere 4 diversi<br />
formati di visione (4:3, 16:9, 21:9, 1,85:1) in un<br />
unico prodotto; Amleto Frame Range, schermi<br />
per l’installazione fissa con profili moderni e<br />
raffinati disponibili con finitura alluminio nero<br />
o fioccatura velluto; Manual Range, schermi a<br />
molla per l’installazione a muro o con supporto a<br />
cavalletto treppiede che abbinano alla praticità<br />
d’uso la qualità del marchio ScreenLine e le tele<br />
con mascheratura nera.<br />
Per informazioni:<br />
www.epson.it<br />
www.screenline.it<br />
www.othelloline.com<br />
www.euromet.com<br />
www.exhibo.it<br />
www.sieconline.it<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
63
Standard<br />
HOME E BUILDING AUTOMATION<br />
Konnex, valore aggiunto alla creatività<br />
Uno standard che promuove l’integrazione dei sistemi.<br />
Le installazioni di successo sono dell’ordine di<br />
milioni. Più di 250 produttori per oltre 10mila dispositivi,<br />
omologati per ogni tipo di applicazione.<br />
64 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
Capace di aggregare attorno a se non solo<br />
aziende legate all’impiantistica elettrica ma<br />
anche altre realtà tecnologiche presenti, Konnex<br />
si propone come uno strumento d’integrazione<br />
per i cinque gli ambiti del sistema casa:<br />
illuminotecnica, climatizzazione, multimedialità,<br />
automazione e sicurezza.<br />
I fattori trainanti<br />
Il successo di Konnex è legato a due fattori: la<br />
reale interoperabilità tra dispositivi prodotti da<br />
aziende differenti e la sua affidabilità.<br />
Interoperabilità significa poter installare sul<br />
medesimo impianto prodotti provenienti da<br />
aziende diverse, con la garanzia che possano<br />
lavorare assieme per raggiungere il risultato<br />
desiderato.<br />
La possibilità di poter installare, senza<br />
difficoltà, prodotti di qualsiasi origine apre<br />
il mercato a un sano regime di concorrenza,<br />
regolato soltanto dal tradizionale binomio prezzo<br />
e prestazioni.<br />
Il proprio investimento supera così le possibili<br />
barriere imposte dalla scelta di una particolare<br />
tecnologia, limitazioni che obbligano e<br />
condizionano nel tempo le scelte, anche quando<br />
vi è insoddisfazione.<br />
Affidabilità<br />
L’affidabilità di Konnex è stata raggiunta<br />
inseguendo l’idea che ogni dispositivo installato<br />
debba avere al proprio interno tutto ciò che<br />
serve per funzionare.<br />
Questo semplice concetto determina che un<br />
dispositivo possa smettere di funzionare solo<br />
in caso di rottura e senza impedire l’operatività<br />
degli altri dispositivi. Interoperabilità e<br />
affidabilità vengono ulteriormente garantite<br />
dall’obbligo imposto ai produttori associati di<br />
certificare presso organismi notificati terzi la<br />
compatibilità dei prodotti. A completamento del
meccanismo di controllo, le aziende associate<br />
devono anche dimostrare la conformità al<br />
sistema di gestione della qualità previsto dalle<br />
norme ISO9001.<br />
Sistema bus<br />
Konnex è prima di tutto un sistema bus, in<br />
pratica un cavo che collega tutti i dispositivi<br />
presenti nell’impianto, permettendo di<br />
scambiare tra loro informazioni; in particolare<br />
viene utilizzato per comunicare ai dispositivi<br />
d’attuazione di compiere l’azione desiderata.<br />
Rispetto ad un impianto tradizionale,<br />
dove il funzionamento di un componente<br />
è semplicemente basato sul controllo<br />
dell’erogazione dell’energia da parte di un<br />
interruttore, il sistema bus introduce la seguente<br />
novità: l’interruttore viene sostituito da un<br />
relay che può essere azionato da qualsiasi punto<br />
dell’impianto, semplicemente inviando un<br />
comando. In questo senso tutti i sistemi bus si<br />
assomigliano.<br />
Konnex però utilizza una logica nuova: non<br />
ci sono più dispositivi che ordinano azioni,<br />
ogni attuatore conosce quello che deve fare e<br />
reagisce in funzione delle informazioni che vede<br />
transitare sul bus. Per questo si dice che Konnex<br />
è un bus a notifica di eventi.<br />
La logica tipica che lega comando e attuatore<br />
viene invertita: non è più il comando che ha<br />
l’onere di mandare in esecuzione l’attuatore,<br />
bensì è l’attuatore che legge le notifiche degli<br />
eventi e reagire quando è programmato per<br />
farlo. Questo significa che i comandi non<br />
vengono più trasmessi sul bus da un mittente<br />
a un destinatario (peer to peer), ma in realtà<br />
ora esistono semplicemente informazioni che<br />
vengono notificate da un mittente a chiunque le<br />
voglia leggere. Tutti quelli che sono interessati a<br />
leggere quella particolare notifica costituiscono<br />
un Gruppo.<br />
Memorizzare in un dispositivo il nome di<br />
un Gruppo significa abilitarlo alla lettura e<br />
alla scrittura di notifiche che riguardano quel<br />
Gruppo. Pertanto il Gruppo può anche essere<br />
considerato un destinatario virtuale della<br />
comunicazione. La trasmissione avverrà dunque<br />
da un mittente (dispositivo fisico) all’indirizzo del<br />
gruppo (dispositivi virtuali).<br />
Abbiamo chiamato virtuali i dispositivi<br />
appartenenti al Gruppo semplicemente perché<br />
il mittente che esegue la comunicazione non li<br />
conosce. In altre parole, il termine Indirizzo di<br />
Gruppo viene assegnato a un’informazione che si<br />
vuole condividere in rete.<br />
La notifica di un comando<br />
La notifica di un’informazione attraverso<br />
l’indirizzo di gruppo offre davvero tanti vantaggi.<br />
Per esempio, è possibile spegnere tutte le<br />
luci della casa con un singolo comando: basta<br />
definire il Gruppo ‘Spegni tutto’ a cui siano<br />
associati i dispositivi della casa e spedire una<br />
notifica OFF sul bus da un qualsivoglia comando.<br />
Un’altra cosa molto importante è la seguente:<br />
se oltre agli attuatori associamo al nostro<br />
Figura 1. Tipico esempio di cablaggio KNX. Il Bus viene collegato ad albero con la possibilità di poter creare nuovi<br />
rami, ovunque sia necessario. Ricordiamo che il Bus KNX deve essere alimentato per fornire energia ai moduli<br />
collegati. Ad ogni alimentatore installato corrisponderà una linea autonoma, separata dal resto dell’impianto con<br />
un accoppiatore. Su ogni linea possono essere installati un massimo di 64 dispositivi<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
65
Standard<br />
gruppo anche tutti i pulsanti, li manterremo<br />
sincronizzati al nuovo stato OFF che abbiamo<br />
impostato, evitando quel fastidioso ‘click a<br />
vuoto’ che capita quando provo ad accendere<br />
una luce da un pulsante disallineato.<br />
La notifica si esplica attraverso la spedizione<br />
sul bus di un pacchetto dati che prende il nome<br />
di telegramma.<br />
I campi del telegramma<br />
La trasmissione è di tipo seriale è avviene<br />
ad un baud rate di 9.600 bit al secondo. Senza<br />
entrare troppo nel dettaglio, il telegramma è<br />
costituito da almeno 5 campi distinti:<br />
– quello iniziale, che definisce la priorità del<br />
messaggio;<br />
– il campo con l’indirizzo fisico del mittente<br />
all’interno della rete;<br />
– il campo che contiene il nome del gruppo di<br />
destinazione;<br />
– il campo principale, riservato al dato che deve<br />
essere trasmesso;<br />
– un’area riservata contenente informazioni<br />
destinate ad assicurare l’efficienza della<br />
trasmissione.<br />
La programmazione<br />
L’elemento più complesso del sistema Konnex<br />
è sicuramente la programmazione, da realizzare<br />
attraverso l’impiego di un computer. Sul PC<br />
vengono dapprima raccolte tutte le informazioni<br />
dell’impianto e, successivamente, trasferite ai<br />
moduli per determinarne il funzionamento<br />
desiderato. Queste operazioni vengono svolte<br />
con il software ETS (Engineering Tool Software).<br />
66 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
Figura 2.<br />
Struttura di un<br />
Telegramma:<br />
l’informazione<br />
viene<br />
impacchettata<br />
a gruppi di 8<br />
bit per essere<br />
spedita sul<br />
bus in formato<br />
seriale<br />
Ogni produttore deve pubblicare sul proprio<br />
sito Internet le librerie relative alle informazioni<br />
tecniche dei propri dispositivi da poterle caricare<br />
sul database di ETS.<br />
In questo modo ogni progettista può<br />
accedere alle informazioni sul funzionamento<br />
di un particolare componente e organizzarle in<br />
funzioni idonee a controllare l’impianto.<br />
I dispositivi Konnex non svolgono una sola<br />
funzione bensì possono compiere molte azioni<br />
simultaneamente. Ad esempio, un attuatore può<br />
disporre di molti relay capaci di essere comandati<br />
autonomamente e, analogamente, un termostato<br />
può restituire sul bus sia la temperatura a cui<br />
è stato programmato sia quella effettivamente<br />
misurata nell’ambiente; ma, ancora, una<br />
pulsantiera può eseguire molti comandi<br />
differenti, a seconda di come viene eseguita la<br />
pressione dei suoi tasti.<br />
Il fatto innovativo di Konnex è che le funzioni<br />
di un impianto non si acquistano più comprando<br />
un dispositivo, ma si ottengono attraverso<br />
la capacità di saper sincronizzare tra loro gli<br />
oggetti di comunicazione disponibili sui moduli<br />
installati. Questo nuovo modo di lavorare ha un<br />
impatto straordinario perché sposta la capacità<br />
di saper risolvere un problema dal produttore<br />
dei dispositivi al progettista/programmatore<br />
dell’impianto, qualificando molto la sua<br />
professionalità.<br />
La qualità di un impianto non si misura più<br />
soltanto dalla bontà dei prodotti che vengono<br />
installati, ma soprattutto dalle capacità del suo<br />
progettista.<br />
Si ringrazia per il contributo Carlo Orsi di<br />
Blucasa Srl. Per informazioni: www.blumotix.it
Formazione<br />
EUROSATELLITE<br />
Switch-off, sul territorio a fianco<br />
dell’installatore<br />
Aprire un dibattito e fare un’analisi dei problemi locali<br />
specifici: questa la mission del roadshow di Eurosatellite<br />
RaiWay e Tivù che, tappa dopo tappa, hanno guidato per mano<br />
gli installatori ad affrontare al meglio il passaggio al digitale.<br />
Dopo tre anni e quasi 60 incontri<br />
effettuati sul territorio nazionale, prosegue<br />
il Roadshow di Eurosatellite, RaiWay e Tivù,<br />
organizzato per agevolare la discussione<br />
sulle problematiche tecniche che hanno<br />
interessato l’Italia, prima e dopo il passaggio<br />
al digitale terrestre. Un’iniziativa importante<br />
per gli installatori e per i tecnici che<br />
operano dal lato trasmissione, utile a fare<br />
chiarezza e ad affrontare nel modo migliore<br />
la varie criticità emerse. Ne abbiamo<br />
parlato con Fabrizio Bernacchi, responsabile<br />
didattico di Eurosatellite, con Michele<br />
Dalsass del Controllo Qualità Assistenza<br />
tecnica RaiWay e Mauro Ottonello<br />
dell’Ingegneria di Manutenzione RaiWay.<br />
Nelle foto sopra: installatori a confronto<br />
durante una tappa del Roadshow. A destra<br />
gli stand itineranti delle aziende sponsor<br />
presentano le novità di mercato<br />
68 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
Fabrizio Bernacchi<br />
Responsabile Didattico Eurosatellite<br />
«Il passaggio al digitale terrestre ha comportato un cambio<br />
di mentalità – afferma Fabrizio Bernacchi - non solo da parte<br />
dell’utenza, ma anche dei tecnici che all’utenza devono in qualche<br />
modo fornire il servizio. Cambiano le regole per la Tv, cambia la<br />
canalizzazione, così come la tecnologia e lo scenario di tutte le<br />
reti, perché non si trasmette più come lo si faceva con l’analogico;<br />
da qui in avanti si farà uso delle reti SFN. Mutano, quindi, tanti<br />
aspetti fondamentali che i tecnici sono tenuti a conoscere, primo<br />
tra tutti lo scenario di ricezione e utilizzazione; e il cambiamento<br />
deve sensibilizzare anche l’utente, perché guardare la tv digitale<br />
non sarà lo stesso che guardare la tv analogica, aspetto del quale<br />
non tutti hanno preso consapevolezza. Ci sarà inevitabilmente una<br />
‘maturazione digitale’ che avverrà nel tempo. Il digitale permetterà<br />
di ampliare la scelta dei programmi disponibili, la stessa rai ad<br />
esempio che trasmetteva i classici tre programmi si ritrova ad avere<br />
un ventaglio di 13 canali tematici, il che vuol dire non limitare lo<br />
zapping a pochi canali».
Gestione dei sistemi<br />
di ricezione e distribuzione<br />
«Quando è partita l’avventura della transizione<br />
al digitale terrestre – ci confida Fabrizio<br />
Bernacchi - abbiamo notato, soprattutto nelle<br />
prime aree di switch off, che il grande errore<br />
era stato sottovalutare l’aspetto impiantistico.<br />
L’impianto oramai va concepito in maniera<br />
completamente diversa, altrimenti le difficoltà<br />
rimangono ed i problemi non si risolvono. Questo<br />
disagio e la mancanza di una comunicazione<br />
completa e trasparente ha dato vita all’idea di<br />
organizzare un lungo Roadshow. Eurosatellite è<br />
partita nel 2009 con una serie di tappe, insieme<br />
a Rai Corporate; successivamente abbiamo<br />
affiancato RAI WAY che ha contribuito a<br />
sviluppare questa operazione di Formazione/<br />
informazione tecnica verso il mondo dei tecnici.<br />
In questi anni, il Roadshow ha attraversato<br />
praticamente tutta la penisola, partendo da<br />
Cuneo e chiudendo il giro a Palermo, passando<br />
ovviamente anche attraverso la Sardegna».<br />
A casa dell’installatore<br />
«Abbiamo creato le condizioni per sviluppare<br />
tre concetti fondamentali: in primo luogo, un<br />
linguaggio tecnico comune perché capirsi, in<br />
questi casi, diventa fondamentale. Una misura<br />
interpretata in un modo o nell’altro, infatti,<br />
può voler dire cose completamente diverse, per<br />
cui il primo fattore che ha avuto bisogno di un<br />
allineamento è stato l’aspetto comunicativo;<br />
in secondo luogo, sviluppare la metodologia<br />
di misura, importante non solo per capire la<br />
funzionalità degli impianti ma anche per fare<br />
appello alla famosa ‘regola d’arte’; in terza<br />
battuta sviluppare, dal lato ricezione, il duale del<br />
lato trasmissione. Chi trasmette, infatti, mette<br />
tutto il proprio impegno per gestire bene la rete,<br />
ma se dall’altro lato non c’è qualcosa che gli si<br />
coniughi il più possibile, ovviamente le cose non<br />
vanno. Pertanto, piuttosto che pensare al digitale<br />
come qualcosa che ‘o si vede o non si vede’,<br />
sarebbe opportuno focalizzare l’attenzione su un<br />
concetto diverso e porsi sempre questa domanda:<br />
quando vedo che affidabilità ha il mio servizio?<br />
L’intento, dunque, è stato quello di ottimizzare<br />
tutta la catena per riuscire a dare un servizio<br />
affidabile e funzionale. In aggiunta, l’invito<br />
che Eurosatellite fa agli installatori è quello di<br />
dare il giusto peso al sopralluogo, un concetto<br />
oggi molto importante, oramai dimenticato<br />
dalla vecchia generazione che ha operato per<br />
lungo tempo sul fronte analogico dove oramai<br />
la situazione è stabile da oltre trent’anni. Un<br />
tempo era semplice, non c’era bisogno di alcun<br />
sopralluogo preventivo per decidere come fissare<br />
l’antenna a favore di ricezione. Oggi, con il<br />
digitale, le cose sono decisamente cambiate».<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
69
Formazione<br />
Bilancio numerico<br />
del Roadshow<br />
Eurosatellite, insieme a Rai e RaiWay ha dato<br />
vita, in tre anni, complessivamente a 56 incontri<br />
sul territorio italiano, 37 di preparazione allo<br />
switch off e 19 di verifica post transizione.<br />
«Questo Roadshow ci ha portato ad incontrare<br />
mediamente circa 2.400 tecnici, i quali hanno<br />
realizzato qualcosa come 650.000 interventi sui<br />
sistemi di antenna – ci dice con soddisfazione<br />
Fabrizio Bernacchi. Ovviamente quest’ultimo è<br />
un numero destinato a crescere se pensiamo<br />
che la bonifica degli impianti avviene nel<br />
tempo. Ancora oggi, infatti, in aree dove lo<br />
switch off è stato fatto un paio di anni fa, si<br />
richiede l’intervento non solo per fare il nuovo<br />
impianto ma anche per bonificare il vecchio.<br />
Michele Dalsass<br />
Controllo Qualità Assistenza tecnica RaiWay<br />
«Abbiamo deciso di prendere parte a questo<br />
Roadshow perché ci siamo accorti, sin dalle<br />
prime battute del passaggio al digitale, che si era<br />
investito male sulla comunicazione – ci racconta<br />
Michele Dalsass del Controllo Qualità Assistenza<br />
tecnica RaiWay. Questo ha generato non poca<br />
confusione nel momento in cui si è entrati<br />
nell’operatività delle cose e sono emerse tutte le<br />
problematiche. Il messaggio fatto circolare fino<br />
ad oggi, ‘Basta il decoder’, è stato fuorviante<br />
sia per gli operatori del settore che per gli stessi<br />
70 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
Un’esperienza intensa, senza sosta, dettata<br />
dalla volontà di portare a casa dell’installatore<br />
uno stimolo che definirei culturale dal punto di<br />
vista tecnologico».<br />
utenti finali. Sarebbe stato perfetto per una<br />
nazione come la Svizzera dove gli impianti sono<br />
a norma, ma non in Italia. Nella nostra penisola<br />
purtroppo, nonostante si sia passati dalla 46/90<br />
alla 37/2008, esiste ancora il fai da te, pertanto<br />
sono molti i disagi emersi nel momento in cui<br />
il segnale analogico è passato dallo stato di on<br />
a quello di off. Nello specifico la Rai, alla quale<br />
è stato assegnato il Mux1 dal Ministero, ha<br />
registrato delle difficoltà di trasmissione; e il<br />
problema è diventato di primo piano, proprio per<br />
il fatto che il servizio è pubblico e la gente ha più<br />
aspettative dal momento in cui paga il canone.<br />
Sono emerse tre problematiche principali:<br />
la prima, relativa a diversi televisori che pur<br />
essendo muniti di decoder integrato<br />
hanno evidenziato problemi con la<br />
ricezione in banda III; il secondo è<br />
legato alle microinterruzioni: mentre<br />
nell’analogico si notano ma non<br />
interrompono il programma in visione,<br />
nel digitale si oscura tutto per alcuni<br />
secondi, a volte quelli più importanti<br />
nella sequenza di un film oppure,<br />
come nel calcio, quelli che precedono<br />
l’azione del gol; la terza questione è<br />
legata all’impianto talvolta troppo<br />
vecchio o al classico cavo annodato<br />
che impedisce il passaggio della<br />
banda III come lunghezza d’onda.<br />
Così è partito tutto un processo di<br />
formazione da parte dei tecnici e<br />
d’informazione, da nord a sud, che ci<br />
vede ancora coinvolti».
L’importanza<br />
dell’impianto misto<br />
«C’è un ulteriore disagio da evidenziare<br />
– continua Michele Dalsass – in questo<br />
processo di transizione. È capitato che alcuni<br />
sindaci e amministratori locali denunciassero<br />
l’impossibilità di ricevere i nuovi canali, quelli<br />
aggiuntivi rispetto ai classici. Rai, insieme agli<br />
altri operatori, ha preso parte al consorzio Tivù,<br />
per dare la possibilità di ricevere tutti i canali<br />
attraverso la parabola anche alle zone poco<br />
coperte. Anche in questo caso bisogna entrare<br />
nell’ottica di un cambio di mentalità, sia da<br />
parte dell’utente che da parte dell’antennista.<br />
Un operatore oggi deve anche saper consigliare<br />
l’installazione di un impianto misto, terrestre<br />
per le tv locali e satellitare per vedere i canali<br />
Mauro Ottonello<br />
Ingegneria di Manutenzione RaiWay<br />
«Nel digitale terrestre le reti SFN sono<br />
complicate - esordisce Mauro Ottonello di RaiWay<br />
- quindi implicano un minimo di conoscenza:<br />
sapere ‘ottimizzare’ l’antenna, usare centralini<br />
di nuova tecnologia, conoscere bene i prodotti<br />
di questo nuovo mondo. Il Roadshow è servito<br />
soprattutto a fare chiarezza sulla situazione,<br />
ripercorrendo tutti i punti cardine che fanno<br />
parte dello switch off. Era anche un po’ doveroso,<br />
perché se da una parte c’è chi si occupa della<br />
diffusione di un segnale, dall’altra è fondamentale<br />
ci sia qualcuno che sappia fare da connettore<br />
con l’utente finale. E l’antennista oggi ha bisogno<br />
di essere accompagnato in questo processo<br />
d’innovazione tecnologica. Anche il solo fatto<br />
di aver concepito una rete SFN molto spinta,<br />
forse unica in Europa, può creare notevoli<br />
difficoltà. Basti pensare, ad esempio, alla città<br />
di Genova che ha 11 impianti trasmittenti sulla<br />
stessa frequenza, il che significa che si possono<br />
ricevere in un punto circa 7 segnali isofrequenza.<br />
Pertanto, informare gli antennisti su quali siano<br />
le problematiche da affrontare e come risolverle è<br />
quanto mai necessario. Anche perché si ritrovano<br />
da una parte ad avere a che fare con una<br />
situazione completamente nuova da affrontare<br />
dal punto di vista tecnico, mentre dall’altra<br />
aumenta la pressione dell’utente finale che il<br />
giorno dopo lo spegnimento del segnale analogico<br />
vuol vedere tutti i canali. D’altronde gli stessi<br />
tecnici RaiWay, quelli di Elettronica Industriale o<br />
chi si occupa del servizio da portare all’utenza,<br />
nazionali, soprattutto nelle zone che presentano<br />
disagi nella ricezione. D’altronde, fare un<br />
impianto terrestre molto complesso comporta<br />
lo stesso impiego che installare una parabola;<br />
anzi, quest’ultima costa meno e fornisce un<br />
servizio di qualità. L’antennista, quindi, deve<br />
essere propositivo, deve saper proporre anche<br />
l’installazione della parabola. Oltretutto,<br />
oggi, nei nostri condomini ci abitano persone<br />
di diverse etnie ed è importante ricordare<br />
anche che l’articolo 4 del Decreto Ministeriale<br />
dell’11 novembre 2004 impone il divieto di<br />
discriminazione nella distribuzione dei segnali alle<br />
diverse utenze. In conclusione, l’antennista deve<br />
abbandonare l’idea, oramai superata, di cambiare<br />
il minimo per far risparmiare; il messaggio<br />
definitivo che gli installatori devono fare proprio<br />
è che la professione sta cambiando».<br />
hanno dovuto maturare un’esperienza che non<br />
esisteva a livello mondiale, e questo ha portato da un<br />
lato ad incrementare la cultura tecnologica rispetto<br />
a certe applicazioni, dall’altra la necessità di risolvere<br />
dei problemi legati all’ottimizzazione di diverse aree<br />
sul territorio nazionale. La stessa costruzione della<br />
nuova rete SFN, infatti, non è stata progettata da<br />
zero, ma è stata adattata ad una rete già esistente.<br />
Pensiamo solo alle reti regionali, ad esempio, sulle<br />
quali stiamo effettuando un lavoro di trasporto dei<br />
segnali che partono da Roma,vanno verso le sedi,<br />
ritornano a Roma come centralità di diffusione, per<br />
ritornare poi tramite fibra o satellite ad ogni sede<br />
regionale. A questo aggiungiamo il fatto che l’SFN<br />
necessita di sincronizzazioni molto precise, per cui<br />
richiede per l’antennista lo sforzo di aggiornarsi, oltre<br />
che rinnovare la rete ed essere propositivo. Un cambio<br />
di mentalità radicale che probabilmente favorirà<br />
quello generazionale, dando spazio alle nuove leve».<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
71
Formazione<br />
Eurosatellite, la parola al Presidente<br />
Alberto<br />
Borchiellini,<br />
Presidente<br />
di Eurosatellite<br />
A fianco, il<br />
primo ricevitore<br />
satellitare<br />
di produzione<br />
italiana<br />
Il centro di formazione professionale<br />
Eurosatellite ha contribuito, negli anni, ad istruire<br />
migliaia di installatori. Oggi, è in grado di fornire<br />
una preparazione completa, abbracciando aree di<br />
competenza che vanno dalle telecomunicazioni<br />
alla domotica, dal cablaggio strutturato al<br />
fotovoltaico, ecc. Nel corso della sua storia ha<br />
erogato circa 24 mila corsi per tecnici<br />
installatori e progettisti. Ripercorriamo<br />
insieme ad Alberto Borchiellini<br />
le fasi che hanno caratterizzato<br />
maggiormente il percorso tracciato<br />
da Eurosatellite, partendo proprio<br />
dal percorso professionale del suo<br />
Presidente: «Ho improntato il mio<br />
lavoro, così come la mia vita, sulla<br />
serietà e responsabilità. Ho dedicato<br />
impegno e trasmesso know how<br />
ai miei collaboratori e al mondo<br />
degli installatori. La mia avventura<br />
professionale è partita quando ero<br />
appena ventenne, ho vissuto dai 20 ai<br />
32 anni in Egitto, dove mi occupavo di<br />
General Trading; negli ultimi quattro<br />
anni passati al Cairo, dal ‘79 all’82,<br />
mi sono occupato della produzione e vendita di<br />
Fracarro Radioindustrie in Egitto e nei Paesi Arabi<br />
in generale. Nell’82 sono tornato a casa, in Italia,<br />
per ricoprire il ruolo di responsabile vendite estero<br />
per Fracarro; esperienza durata 8 anni, fino al<br />
1989, anno in cui nasce Eurosatellite».<br />
Nasce Eurosatellite<br />
«Nel 1989, dopo un’approfondita indagine<br />
di mercato, abbiamo capito che l’impianto<br />
satellitare, decoder più parabola, non si vendeva<br />
in Italia perché gli installatori non erano in grado<br />
di installarlo e di proporlo in modo compiuto. Da<br />
lì è nata l’idea di creare Eurosatellite, abbiamo<br />
subito progettato i laboratori, in collaborazione<br />
con Unaohm e Fracarro Radioindustrie, e abbiamo<br />
iniziato a fare formazione. Così, pian piano, step<br />
dopo step il mercato del satellite ha cominciato a<br />
decollare. Basti pensare che qualche anno prima,<br />
assieme all’Ing. Amedeo Donazzan di Fracarro,<br />
avevamo sviluppato il progetto del decoder, del<br />
primo set topo box satellitare di produzione<br />
italiana. A quei tempi Fracarro era uno dei pochi<br />
produttori europei, se non l’unico, che realizzava<br />
set top box per ricezione satellitare di qualità».<br />
72 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
Il primo Aggiornamento<br />
«Alla fine del 1990, dopo aver iniziato<br />
il processo di formazione e dopo il primo<br />
aggiornamento annuale, al quale hanno<br />
partecipato circe 300 installatori specialisti<br />
del satellite, abbiamo incontrato Eutelsat che<br />
aveva iniziato ad operare con dei satelliti che<br />
coprivano anche l’Italia. Assieme a Giuliano<br />
Beretta abbiamo stabilito un “patto d’acciaio”,<br />
un sodalizio che definirei straordinario, che ha<br />
permesso da una parte di tracciare un percorso<br />
di formazione continua dei tecnici, dall’altra di<br />
presentare i satelliti Eutelsat. È nella memoria di<br />
tanti la presentazione dell’Hot Bird 1, avvenuto<br />
nel 1995 presso la nostra sede di Sansepolcro,<br />
alla presenza di oltre 600 installatori. Un<br />
momento che ha sancito l’inizio dell’avventura<br />
satellitare e da lì in avanti è iniziata la presenza<br />
televisiva italiana a bordo dei satelliti».<br />
Iter formativo<br />
degli installatori Eurosatellite<br />
Continua il racconto di Alberto Borchiellini:<br />
«Varcata la soglia del nuovo millennio, alla<br />
luce dell’evoluzione tecnologica in atto in<br />
quegli anni, Eurosatellite ha pensato di<br />
allargare l’orizzonte dei propri installatori. Non<br />
dimentichiamo che erano gli anni dell’ingresso<br />
in scena della pay tv che ha generato, per gli<br />
operatori, una possibilità e una sorgente di<br />
lavoro straordinaria; e il ruolo di Eurosatellite,<br />
in quella circostanza, è stato fondamentale per<br />
gli installatori. Basti pensare, oltre al lavoro<br />
d’informazione continua, che tra formazione<br />
e aggiornamenti avevamo creato un parco
installativo di oltre 8.000 installatori: formati,<br />
muniti di strumentazione e in grado di risolvere<br />
le problematiche degli impianti satellitari.<br />
Sempre nel 2000 abbiamo stabilito un rapporto<br />
stretto con Bticino che ci ha permesso di inserire<br />
e proporre, all’interno della nostra scuola, un<br />
prodotto assolutamente innovativo: domotica,<br />
cablaggio strutturato e integrazione dei<br />
sistemi. La tecnologia varcava nuove frontiere<br />
ed Eurosatellite aveva tutte le credenziali<br />
per mettere nelle mani dell’installatore una<br />
professione e una professionalità in grado<br />
di poter rispondere a tutte le esigenze<br />
dell’impiantistica domestica, compresa la sfera<br />
dell’energia da fonti rinnovabili introdotta nella<br />
scuola di formazione dal 2007».<br />
Formazione in Italia<br />
ed Europa<br />
«L’esperienza di Eurosatellite credo che sia<br />
stata un’eccellenza assoluta per il mercato<br />
delle telecomunicazioni in Italia – ci dice<br />
orgoglioso Alberto Borchiellini. Ha dato,<br />
negli anni, l’opportunità ai tecnici di crescere<br />
professionalmente, di mantenere le proprie<br />
aziende ad un livello professionale e di servizio<br />
altissimo. L’operato della scuola è riconosciuto<br />
in ambito europeo, dove sono rare le scuole di<br />
primo livello al pari di Eurosatellite. La stessa<br />
CAI, l’associazione degli installatori inglesi, con<br />
la quale abbiamo collaborato più volte, non è<br />
riuscita a creare una struttura come la nostra<br />
e tutt’ora organizza dei corsi di formazione e<br />
aggiornamento itineranti, presso le associazioni<br />
di categoria piuttosto che negli alberghi. Oltre<br />
il confine nazionale, non esistono strutture<br />
totalmente dedicate ai professionisti delle<br />
comunicazioni».<br />
Le scuole e l’utilizzo del web<br />
«La formazione nelle scuole è importante<br />
– afferma convinto Alberto Borchiellini. Noi<br />
siamo molto operativi su questo fronte e<br />
cerchiamo sempre di sviluppare progetti<br />
nuovi che coinvolgano i giovani. Tra gli altri,<br />
Eurosatellite, in collaborazione con Raiway e<br />
con il Ministero dell’istruzione, nel processo di<br />
digitalizzazione, ultimamente ha sviluppato<br />
un progetto per i ragazzi delle scuole medie<br />
inferiori e superiori, denominato ‘I nipoti<br />
aiutano i nonni’, che ha coinvolto oltre 5.000<br />
ragazzi indirizzandoli all’utilizzo dei decoder<br />
e alla memorizzazione dei canali. Non solo,<br />
grazie ad un accordo raggiunto con L’Uncem<br />
QUATTRO DOMANDE AD ALBERTO BORCHIELLINI<br />
Cosa è per lei il lavoro?<br />
“E’ una grande opportunità che rende le persone libere,<br />
indipendenti e in grado di crescere in tutti i sensi, personale e<br />
professionale. È un’occasione che permette di tessere rapporti<br />
continui e fa maturare costantemente l’individuo, sia in famiglia<br />
che nel confronto con altri, oltre a permettere di essere un<br />
contributo importante per questa società”.<br />
Quante soddisfazioni ha avuto nella sua carriera?<br />
Ce ne dica una.<br />
“Di tanto in tanto mi capita di rincontrare i miei allievi; quando<br />
sono in giro per l’Italia mi fermano per esprimermi quanto sono<br />
grati per il contributo che Eurosatellite ha dato alla loro crescita.<br />
È una delle grandi soddisfazioni che ho nella mia vita oggi”.<br />
Come vede il futuro della tecnologia?<br />
“Quando abbiamo iniziato a fare formazione scrivevamo tutte<br />
le dispense con una macchina per scrivere Olivetti 22; siamo<br />
qundi passati ad una IBM a testina rotante, per poi entrare nel<br />
mondo dei Pc. Oggi tutta la formazione si regola con computer<br />
che interagiscono con lavagne interattive. Avendo vissuto in<br />
prima persona anni di sviluppo tecnologico, ho maturato l’idea<br />
che bisogna continuamente crescere, e credo molto nella crescita<br />
e nell’evoluzione delle tecnologie in Italia”.<br />
Cosa vuole fare Alberto Borchiellini da grande?<br />
“Il sogno che sto portando avanti è quello di creare nuove<br />
figure che possano essere i rincalzi del futuro per le aziende,<br />
creare dei nuovi professionisti che possano rappresentare, in poco<br />
tempo, il prossimo cambio generazionale”.<br />
Toscana, l’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti<br />
Montani, abbiamo proiettato e aiutato i ragazzi<br />
di tutte le scuole di montagna della Toscana a<br />
conoscere il sistema e imparare come si manipola<br />
e si setta un set top box. Sul web siamo presenti<br />
con una pagina Facebook della scuola che include<br />
video formativi visibili anche tramite il nostro<br />
sito istituzionale. Inoltre, stiamo sviluppando un<br />
progetto di formazione attraverso la rete internet,<br />
che stiamo ultimando e sarà lanciato a breve».<br />
Eurosatellite<br />
Via dei Montefeltro 1H<br />
52037 Sansepolcro (AR)<br />
Tel. 0575 740.222 - Fax 0575 740.223<br />
www.eurosatellite.it - info@eurosatellite.it<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
73
Fiere & Manifestazioni<br />
L’<br />
74<br />
INTEGRATED SYSTEMS EUROPE<br />
ISE 2012: 800 espositori, oltre<br />
40 mila visitatori<br />
evento di riferimento in Europa dedicato all’integrazione delle soluzioni<br />
AV commerciali, domestiche e residenziali ha registrato un’affluenza di<br />
visitatori senza precedenti. Il mercato, in rapida evoluzione, apre a nuove<br />
opportunità di new business. Cresce dell’11% l’affluenza dei visitatori italiani.<br />
Un successo annunciato. L’Integrated<br />
Systems Europe 2012, svoltosi ad Amsterdam<br />
dal 31 gennaio al 2 febbraio, non ha deluso<br />
le aspettative degli organizzatori. Oltre<br />
40.000 professionisti provenienti da tutto il<br />
mondo, infatti, hanno partecipato alla tre<br />
giorni dedicata al mercato AV Pro, domestico<br />
residenziale. Dal canto loro, quasi 1.700 gli<br />
italiani che hanno deciso di prendere parte a<br />
questa manifestazione, l’11% in più rispetto<br />
allo scorso anno. Un incremento significativo<br />
dell’attenzione che gli operatori del nostro paese<br />
prestano alle dinamiche di questo mercato. In<br />
un momento dove il settore sta vivendo una<br />
profonda trasformazione e l’integrazione dei<br />
sistemi gioca il ruolo dell’attore principale,<br />
diventa fondamentale ascoltare la voce degli<br />
The Daily,<br />
il quotidiano<br />
dell’Integrated<br />
System Europe,<br />
distribuito nei tre<br />
giorni dell’evento<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
opinion leader del mercato e quanto<br />
mai importante partecipare a quella<br />
che oramai è riconosciuta come la più<br />
importante manifestazione fieristica<br />
dedicata alle tecnologie d’integrazione<br />
dei sistemi; di spunti di riflessione e<br />
momenti di confronto e di crescita l’ISE<br />
ne ha offerti tanti.<br />
Segnali di crescita<br />
A dispetto della crisi economica,<br />
dall’ISE sono partiti segnali di crescita<br />
incoraggianti per un settore che sta<br />
attraversando una rapida metamorfosi<br />
che ben presto abbraccerà a 360° tutti
Per l’ISE 2012, il centro fieristico ha messo<br />
a disposizione 11 padiglioni, visitati da ben 40.869 visitatori<br />
gli attori di questo mercato, utenti finali<br />
compresi. È quanto emerso sin dal giorno prima<br />
dell’inaugurazione dell’ISE, durante il corso del<br />
Dynamic Events, l’evento Pre Show che ha dato<br />
il via ad una nutrito programma di seminari,<br />
durante i quali sono state sviluppate le<br />
tematiche più importanti del settore, lasciando<br />
intravedere quali sviluppi potrà avere il mercato<br />
nei prossimi anni. A tal proposito, citiamo le<br />
parole di una voce autorevole del settore, Bob<br />
Snyder, che al Future Trends Summit ha tenuto<br />
un importante seminario sui trend di mercato<br />
e sui cambiamenti che subiranno le varie<br />
figure professionali in seguito alle innovazioni<br />
tecnologiche che arriveranno: “Bisogna<br />
iniziare, e anche in fretta, a proiettarsi nel<br />
futuro –consiglia Bob Snyder. Senza dubbio<br />
l’aggiornamento è l’unica soluzione per<br />
adattarsi ad un ritmo di cambiamento che<br />
sarà fuori controllo perché cambieranno<br />
profondamente le strategie dei fornitori,<br />
cambieranno i prodotti, cambieranno di molto<br />
gli orientamenti dei clienti. Entro il 2015<br />
entreremo nell’era Zettabyte, un passaggio che<br />
rappresenterà una vera e propria rivoluzione<br />
senza precedenti, sia per le reti broadcast che<br />
per le reti internet aziendali e residenziali. Per<br />
cui, ritrovarsi ad approcciare il mercato alla<br />
‘vecchia maniera’ determinerà inevitabilmente<br />
un insuccesso degli affari”.<br />
Prepararsi al new business<br />
È quanto suggeriscono InfoComm e Cedia,<br />
le associazioni di riferimento internazionale,<br />
colonne portanti dell’Integrated Systems<br />
Europe, le quali da anni si occupano di<br />
formazione e aggiornamento dei professionisti<br />
di questo mercato. Nutrito, come sempre, il<br />
ventaglio di corsi di formazione offerto dalle<br />
due organizzazioni durante la manifestazione.<br />
All’ISE, system Integrator, progettisti e custom<br />
installer possono seguire corsi di formazione<br />
per ottenere specifiche certificazioni, che<br />
rappresentano un indispensabile referenza<br />
professionale per diventare attori di questo<br />
mercato. Al momento questi corsi sono<br />
tenuti in lingua inglese ma ben presto verrà<br />
considerato anche l’italiano.<br />
Inoltre, momenti formativi con specifici<br />
incontri, vengono organizzati anche da<br />
numerose aziende leader di settore: in<br />
questo caso, la lingua italiana è già parte del<br />
sistema, un motivo in più per visitare questa<br />
manifestazione.<br />
La soddisfazione<br />
di Mike Blackman<br />
«Se da una parte ero preoccupato qualche giorno prima<br />
dell’avvio di un evento così imponente, dall’altra ero eccitato<br />
e pieno di aspettative –racconta Mike Blackman, managing<br />
director della manifestazione. Ma il primo giorno, al momento<br />
del taglio del nastro, l’impatto con il pannello frontale da<br />
45 metri di lunghezza alimentato da 16 proiettori e le così<br />
tante persone in attesa di<br />
avere accesso agli stand,<br />
d’impulso mi hanno fatto<br />
pensare che questo settore è<br />
ancora molto vivo e ha tanto<br />
potenziale da sviluppare.<br />
I numeri, a chiusura della<br />
manifestazione, ci hanno<br />
dato ragione. Abbiamo<br />
registrato, infatti, il 17%<br />
di visitatori in più rispetto<br />
allo scorsa edizione, con<br />
oltre 800 gli espositori,<br />
dislocati su 11 padiglioni,<br />
per un impiego totale di<br />
30.000mq; una risposta degli<br />
operatori, questa, che è il<br />
segno tangibile di un lavoro<br />
importante ancora da fare».<br />
I Riferimenti<br />
Nome: Integrated Systems Europe<br />
Data: dal 29 al 31 gennaio 2013<br />
Dove: Amsterdam, RAI<br />
Sito: www.iseurope.org<br />
Info generali: office@ iseurope.org<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
75
Fiere & Manifestazioni<br />
3a ALL DIGITAL FORUM<br />
edizione, a Vicenza dal 21 al 22 giugno<br />
Oltre 20 gli<br />
appuntamenti,<br />
tra congegni<br />
e seminari,<br />
previsti nei<br />
due giorni di<br />
manifestazione<br />
I<br />
l Forum sulle tecnologie digitali presenta, per la terza<br />
edizione, un programma importante di convegni e seminari:<br />
dall’LTE alla fibra ottica, dal compimento dello switch off<br />
all’evoluzione dello scenario televisivo, dalla casa intelligente<br />
alla sicurezza e al risparmio energetico.<br />
La terza edizione della kermesse vicentina<br />
coincide con il momento probabilmente più<br />
singolare che il mercato sta vivendo negli ultimi<br />
anni. L’evoluzione tecnologica sta imprimendo<br />
un’accelerazione tale da costringere gli<br />
installatori ad una metamorfosi repentina ed<br />
epocale. C’è bisogno di confronto e gli attori del<br />
settore necessitano di affrontare con chiarezza le<br />
nuove opportunità di business che si affacciano<br />
all’orizzonte, soprattutto in un momento di<br />
recessione economica che da tempo attanaglia<br />
l’economia globale, non solo italiana o europea.<br />
All Digital affronta, insieme ai professionisti del<br />
settore, i temi caldi che interessano il mercato<br />
attuale: integrazione dei sistemi, avvento<br />
dell’LTE, completamento della transizione al<br />
digitale terrestre su tutto il territorio nazionale,<br />
evoluzione dello scenario televisivo, sviluppo del<br />
cablaggio in fibra, alta definizione, sicurezza,<br />
3D e Connect <strong>TV</strong>. Due giornate dove non<br />
mancheranno spunti di dibattito e riflessione,<br />
alla luce dei tanti convegni e seminari di<br />
aggiornamento professionale in programma.<br />
76 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012
Giovedì 21 giugno 2012<br />
Orario Titolo Sala<br />
9.30 - 11.00 L’EVOLUZIONE DEL CABLAGGIO IN FIBRA ALL’INTERNO DI EDIFICI<br />
MULTIUTENZA: OPPORTUNITÀ, ASPETTI TECNICI, INNOVAZIONE Sala Clarke<br />
Seminario Seminario a cura IPLAB con l’intervento di Prysmian<br />
9.30 - 13.30<br />
Convegno<br />
Assemblea Nazionale ANACI - RAI - EUTELSAT Sala Trissino<br />
10.00 - 13.00 L’AGENDA DIGITALE E LE CITTA’ INTELLIGENTI Sala Palladio<br />
Convegno Convegno a cura All Digital<br />
11.15 - 13.00 TOOWAY 2: CONOSCERE UN SISTEMA INNOVATIVO E AFFIDABILE<br />
PER CONNESSIONI A LARGA BANDA VIA SATELLITE Sala Clarke<br />
Seminario Seminario a cura IPLAB<br />
14.00 - 15.00 EVOLUZIONE DELLO SCENARIO <strong>TV</strong> CON L’AVVENTO DELL’LTE Sala Galileo<br />
Seminario Seminario a cura di Fracarro Radioindustrie<br />
14.00 - 16.00 L’AGENDA DIGITALE PER I TECNICI INSTALLATORI Sala Palladio<br />
Convegno Convegno unitario nazionale CNA – Confartigianato Installazione Impianti<br />
14.00 - 16.00 SISTEMI INTEGRATI MULTIUTENZA – RETI CABLATE Sala Marconi<br />
Seminario Seminario a cura IPLAB<br />
16.30 - 18.00 PROFILI TOOWAY PROFESSIONALI: TELECONTROLLO E BUSINESS FLAT Sala Palladio<br />
Convegno Convegno a cura Tooway<br />
16.00 - 18.00 IL MERCATO DELLE TECNOLOGIE DI OGGI E DI DOMANI:<br />
ANALISI DELLE PROSPETTIVE PER I TECNICI INSTALLATORI Sala Clarke<br />
Seminario Seminario a cura IPLAB<br />
16.30 - 18.00 LINK MIMO ALTAMENTE PERFORMANTI Sala Marconi<br />
Seminario Seminario a cura di FLY Communications<br />
Venerdì 22 giugno 2012<br />
Orario Titolo Sala<br />
9.30 - 11.00 SISTEMI INTEGRATI MULTIUTENZA - RETI WIRELESS Sala Clarke<br />
Seminario Seminario a cura di IPLAB<br />
9.30 - 13.00 EDIFICI INTELLIGENTI: NORMATIVE, CONTROLLO E AUTOMAZIONE<br />
PER IL RISPARMIO ENERGETICO Sala Palladio<br />
Convegno Convegno con il patrocinio KNX Italia. Ordine degli Ingegneri della Provincia<br />
di Vicenza, Ordine degli Architetti della Provincia di Vicenza, Apindustria Vicenza<br />
10.00 - 11.00 FIBRA OTTICA E TELEVISIONE: ANTICIPA IL FUTURO CON CLIK! Sala Galileo<br />
Seminario Seminario a cura di ALHOF<br />
10.00 - 13.00 Oltre il <strong>Digitale</strong> Terrestre: evoluzioni e prospettive in collaborazione<br />
con i maggiori broadcaster italiani Sala Trissino<br />
Convegno In collaborazione con AIRES<br />
11.15 - 13.00 TOOWAY 2: CONOSCERE UN SISTEMA INNOVATIVO E AFFIDABILE<br />
PER CONNESSIONI A LARGA BANDA VIA SATELLITE Sala Clarke<br />
Seminario Seminario a cura IPLAB con l’ intervento di Olearo Luca di 32connect.net<br />
14.00 - 15.00 EVOLUZIONE DELLO SCENARIO <strong>TV</strong> CON L’AVVENTO DELL’LTE Sala Galileo<br />
Seminario Seminario a cura di Fracarro Radioindustrie<br />
14.00 - 16.00 LA SICUREZZA NEI CANTIERI Sala Marconi<br />
Seminario Seminario a cura di IPLAB<br />
16.00 - 18.00 IL MERCATO DELLE TECNOLOGIE DI OGGI E DI DOMANI:<br />
ANALISI DELLE PROSPETTIVE PER I TECNICI INSTALLATORI Sala Clarke<br />
Seminario a cura di RENER IPLAB<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
convegni e seminari<br />
77
Fiere & Manifestazioni<br />
Home, Network, Cinema e Tv<br />
Sono queste le aree tematiche sulle quali sarà<br />
incentrato il 3° meeting nazionale dell’installatore<br />
digitale. Alla ‘casa intelligente’ sarà dedicato<br />
uno spazio importante all’interno di All Digital,<br />
con approfondimenti sulla domotica e tutti<br />
i sistemi d’integrazione che oggi ruotano<br />
intorno all’abitazione. Non può mancare il<br />
focus sul mondo del networkig e sulle soluzioni<br />
d’interconnessione che offrono tecnologie<br />
all’avanguardia, dalle performance del nuovo<br />
Tooway agli elevati standard di sicurezza del<br />
wireless, fino alla precisione dei sistemi di<br />
cablaggio strutturato e della fibra ottica. Riflettori<br />
puntati, come sempre, anche al cinema digitale,<br />
satellitare, anche in 3D. L’introduzione delle nuove<br />
tecnologie ha rilanciato questo settore e l’alta<br />
definizione ne ha elevato gli standard, offrendo<br />
nuove opportunità di sviluppo. Infine, occhi<br />
puntati sulla Tv satellitare e sul digitale terrestre,<br />
le due grandi sfere che racchiudono il futuro della<br />
televisione, con una particolare attenzione alla<br />
possibile risoluzione di tutte le problematiche che<br />
in questi anni hanno creato disagi nelle operazioni<br />
di switch off. Ma vediamo da vicino quali saranno<br />
alcuni dei convegni e dei seminari che verranno<br />
sviluppati durante la manifestazione.<br />
2012, anno del digitale<br />
Sarà il convegno sull’Agenda <strong>Digitale</strong> ad aprire<br />
i battenti del Forum per discutere sui progetti che<br />
È funzionale alla crescita<br />
professionale lo scambio<br />
di opinioni tra gli operatori.<br />
Installatori in visita<br />
agli stand espositivi.<br />
78 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
Negli spazi<br />
antistanti i<br />
padiglioni<br />
della fiera, si<br />
organizzano<br />
gruppi di lavoro<br />
per provare la<br />
strumentazione<br />
messa a<br />
disposizione<br />
dei tecnici<br />
installatori<br />
coinvolgono gli addetti ai lavori del settore TLC.<br />
Un tema di grande attualità, alla luce degli ultimi<br />
dati che vedono l’economia digitale in Italia in<br />
continua crescita, con un tasso di incremento<br />
che dal 2005 è di 10 volte superiore a quello<br />
del PIL. Oltre venti appuntamenti condiranno<br />
la due giorni vicentina. Da sottolineare, nella<br />
stessa giornata d’apertura, l’Assemblea Nazionale<br />
EUTELSAT- RAI- ANACI e il Convegno unitario<br />
CNA – Confartigianato Impianti.<br />
Switch off analogico<br />
completato<br />
Tutti gli interruttori dello switch off analogico<br />
sono stati azionati. Con le ultime regioni<br />
interessate, che a giugno di quest’anno hanno<br />
preso parte alla transizione al digitale, l’Italia ha<br />
completato la digitalizzazione concludendo un<br />
processo di trasformazione epocale.<br />
Un’operazione iniziata nel 2008 e che ha<br />
interessato da vicino, dalle Alpi allo Stretto,<br />
migliaia installatori italiani.<br />
Un passaggio non del<br />
tutto indolore che vede<br />
ancora molti operatori<br />
impegnati sul territorio nel<br />
risolvere problematiche<br />
inaspettate, al fine di<br />
offrire all’utente un servizio<br />
completo e garantire la<br />
ricezione del segnale nelle<br />
proprie abitazioni.
Un tema di attualità che sarà affrontato con<br />
attenzione alla fiera di Vicenza e al quale sarà<br />
dedicato un convegno, “Oltre il digitale terrestre:<br />
evoluzioni e prospettive” – venerdì 22 giugno<br />
ore 10:00 sala Trissino, in collaborazione Aires e i<br />
maggiori broadcaster italiani per un’analisi degli<br />
aspetti, tecnici e non, che maggiormente hanno<br />
caratterizzato questo processo di transizione,<br />
e un approfondimento sulle evoluzioni e le<br />
prospettive che il digitale terrestre riserva nei<br />
tempi a venire.<br />
Green Building<br />
Uno degli argomenti in evidenza all’interno<br />
della manifestazione, che vede coinvolti dalle<br />
imprese agli ingegneri fino agli installatori e<br />
alle scuole di formazione. ‘Edifici intelligenti:<br />
normative, controllo e automazione per il<br />
risparmio energetico’, questo il nome del<br />
convegno sugli edifici intelligenti rivolto a<br />
installatori, aziende, associazioni di categoria,<br />
progettisti e professionisti del settore,<br />
con l’obiettivo di allargare lo spazio di<br />
approfondimento delle tematiche relative alle<br />
normative, al controllo e all’automazione per<br />
il risparmio energetico. Appuntamento il 22<br />
giugno alle ore 9:30 sala Palladio.<br />
Rener-IPL AB, partner<br />
per la formazione<br />
Anche quest’anno, sarà il Centro di Formazione<br />
Professionale Installatori Rener-IPLAB a prendersi<br />
cura dell’aspetto più importante che caratterizza<br />
la professionalità degli operatori di questo<br />
mercato: la formazione e l’aggiornamento. A<br />
braccetto con l’evoluzione tecnologica, IPLAB<br />
ha in serbo numerosi seminari che puntano ad<br />
approfondire i temi caldi del settore e a dare<br />
un contributo alla preparazione dei tecnici<br />
installatori. Vediamo da vicino alcuni dei<br />
principali argomenti che saranno toccati all’All<br />
Digital del 21 e 22 giugno a Vicenza.<br />
Avvento dell’LTE<br />
Previsto nel pomeriggio di entrambe le<br />
giornate d’interventi, il seminario dedicato<br />
all’avvento dell’LTE è un appuntamento molto<br />
atteso per conoscere quale potrà essere<br />
l’evoluzione dello scenario televisivo con<br />
l’introduzione di questo nuovo standard di<br />
trasmissione. Saranno ripercorse le caratteristiche<br />
principali dell’LTE e analizzato l’impatto che lo<br />
standard avrà sui sistemi di ricezione DTT.<br />
La fibra ottica<br />
Un tema che ha tenuto banco soprattutto<br />
nell’ultimo anno, che merita attenzione e al quale<br />
sarà dedicato il seminario dal titolo ‘L’evoluzione del<br />
cablaggio in fibra all’interno di edifici multiutenza:<br />
opportunità, aspetti tecnici, innovazione’. L’incontro<br />
affronterà alcuni punti fondamentali legati al<br />
cavo di fibra: fibra ottica in ambiente comunitario,<br />
trasporto di programmi <strong>TV</strong> satellitari, terrestri, IP<strong>TV</strong><br />
su fibra, integrazione delle connessioni dati nei<br />
cablaggi multiutenza e distribuzione con mezzi ottici<br />
di servizi di accesso Internet collettivi. Il seminario<br />
dedicherà inoltre attenzione anche alle soluzioni in<br />
fibra per la domotica. Appuntamento il 21 giugno<br />
alle 9:30 sala Clarke.<br />
Nuove tecnologie,<br />
nuovi scenari<br />
Un seminario per suggerire agli operatori<br />
del mercato come guardare al futuro con un<br />
atteggiamento di apertura verso la nuova tecnologia,<br />
che porta con sé nuove opportunità di business. Nasce<br />
con questo intento l’appuntamento finale del meeting<br />
di Vicenza. Il titolo è ‘Il mercato delle tecnologie<br />
di oggi e di domani: analisi delle prospettive per i<br />
tecnici installatori’. Un invito a prendere il nuovo con<br />
atteggiamento propositivo perché, a dispetto della<br />
crisi tanto menzionata, le opportunità di sviluppo<br />
tecnologico e commerciale sono numerose. Il ‘trucco’<br />
sta nel riuscire a vedere cosa si sviluppa e quali sono<br />
gli ambiti di crescita professionale.<br />
I Riferimenti<br />
All Digital Forum 2012<br />
Date: 21 e 22 giugno / ore 9:00 – 18:00<br />
Sito: www.alldigitalexpo.it<br />
Info generali: info@alldigitalexpo.it<br />
Segreteria organizzativa:<br />
Promospace tel. 0444 543133<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
79
Consorzi<br />
O.R.E. SncI B&B Elettronica sncI A.T.R. ScrlI Nasuti SrlI<br />
GESER<br />
Puntare alla crescita, in gruppo si può<br />
L’<br />
80 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />
operato sostanziale del Consorzio per la crescita<br />
dei Soci. Ecco il parere di quattro specialisti:<br />
Giorgio Grassi, Moreno Bonetto, Patrizia Baruffelli e<br />
Gianluca Nasuti.<br />
Quando il mercato esprime trend difficili da definire, e<br />
questo periodo ne è un evidente esempio, far parte di una rete<br />
consolidata come Geser aiuta a capire come affrontare al meglio<br />
la problematica situazione. Ecco il pensiero di quattro aziende<br />
neoassociate al Consorzio: O.R.E., A.T.R., B&B Elettronica e Nasuti.<br />
Giorgio GrassiI<br />
O.R.E. Snc<br />
Sassari<br />
«Siamo un’azienda storica del territorio che presidia il<br />
mercato da oltre 40 anni – ci dice Giorgio Grassi, fondatore<br />
dell’impresa sassarese. Siamo grossisti, specializzati in<br />
impiantistica Tv, dal piccolo impianto a quello dedicato a grandi<br />
strutture. Selezioniamo attentamente i nostri fornitori, con<br />
l’ottica di vendere non solo un prodotto, ma una vera e propria<br />
soluzione. La collaborazione con Geser è nata di recente, da<br />
poco più di un anno: fino ad allora avevo sempre preferito<br />
portare avanti l’attività senza intraprendere collaborazioni di<br />
questo genere; solo oggi comprendo il valore di far parte di un<br />
gruppo così importante. I tempi cambiano e le collaborazioni<br />
diventano sempre più essenziali. Ho pensato alla mia azienda<br />
che, in prospettiva futura, sarà guidata dai più giovani. Sono<br />
certo che sapranno cogliere beneficio da una collaborazione<br />
e un confronto continuo con altri operatori del mercato. Il<br />
bilancio dopo un anno? Siamo soddisfatti, far parte di questo<br />
gruppo ci aiuta a selezionare fornitori ed avere condizioni<br />
vantaggiose, a favore di margini più ampi. Sono benefici che<br />
anche i nostri installatori riescono a cogliere. Nelle attività che<br />
portiamo avanti l’installatore ricopre sempre un primario per<br />
noi. In un momento del genere, ovviamente, anche loro fanno<br />
selezione e riuscire a fidelizzarli significa aver lavorato bene e<br />
aver soddisfatto le loro esigenze».<br />
Patrizia BaruffelliI<br />
B&B Elettronica Snc<br />
Sottomarina di Chioggia (VE)<br />
«Il modo migliore per affrontare un mercato come il<br />
nostro, oggi, è quello di vedere le cose con positività,<br />
anche nei momenti meno favorevoli, oltre a lavorare con<br />
tanta professionalità. È quanto abbiamo imparato nella<br />
nostra azienda, in oltre 30 anni di storia – ci tiene subito<br />
a sottolineare Patrizia Baruffelli, una dei tre soci di B&B<br />
Elettronica, società nata nel 1981 che oggi si propone al<br />
mercato con un vasto assortimento di componentistica e<br />
ricambistica per l’installatore. La collaborazione con Geser<br />
è partita da un anno e, se il bel tempo si vede dal mattino,<br />
questo rapporto sarà senz’altro proficuo. Far parte del<br />
gruppo in questi primi mesi è stato positivo sotto vari<br />
aspetti, non solo economici; lo scambio collaborativo e<br />
informativo è stato costante, così come continuo è stato<br />
il supporto, esattamente come da nostre aspettative. Lo<br />
scambio di esperienze e il confronto sulle innovazioni,<br />
d’altronde, ci dà una visione realistica di quello che è il<br />
mercato oggi. Per non parlare del fatto che si affronta<br />
la crisi in modo diverso, si ha veramente il polso della<br />
situazione, nel bene e nel male, e si possono trovare<br />
rimedi comuni. Anche nella nostra zona di competenza,<br />
infatti, così come nel resto d’Italia, le aziende registrano<br />
una certa sofferenza. A maggior ragione, ora, è quanto<br />
mai importante far parte di un gruppo solido che tracci le<br />
linee guida di un mercato dando supporto e man forte a<br />
tutti i propri associati. Un consiglio agli installatori? Non<br />
demordere, sappiamo bene che il mercato può avere dei<br />
momenti di difficoltà, ma poi riparte più veloce di prima».
Moreno BonettoI<br />
A.T.R. Scrl<br />
Vicenza<br />
«La nostra società cooperativa è nata nel ’79 – ci racconta Moreno<br />
Bonetto, titolare del punto vendita. Siamo partiti facendo assistenza<br />
tecnica, riparazioni tv, radio, ecc., e pian piano siamo cresciuti aggiungendo<br />
la vendita di accessori e ricambi, ampliando sempre il nostro assortimento.<br />
Oggi, l’assistenza tecnica sta calando, il costo di una riparazione spesso<br />
supera quello del prodotto nuovo; pertanto, abbiamo deciso di abbracciare<br />
altri settori come la videosorveglianza, l’antintrusione, ecc. Siamo entrati<br />
a far parte del gruppo Geser un anno e mezzo fa, una collaborazione<br />
partita in modo positivo sin da subito e, senza dubbio, ci darà vantaggi<br />
competitivi anche in futuro. Nonostante la nostra società abbia sempre<br />
operato sul mercato con uno spirito libero, con Geser abbiamo trovato<br />
affinità che hanno dato vita a questa collaborazione e devo riconoscere<br />
che far parte di un gruppo inevitabilmente comporta dei vantaggi e dà<br />
ancora più forza, soprattutto in un momento come questo dove l’Italia<br />
sta affrontando una contingenza economica notevole. Non solo, oltre<br />
ai vantaggi in termini economici, vorrei sottolineare l’aspetto indiretto<br />
che nasce da questo rapporto, cioè quello del confronto e dello scambio,<br />
che genera una crescita per tutti i soci del gruppo. Oggi, infatti, è<br />
fondamentale capire il mercato, prevederne i trend; così come è importante<br />
cercare di capire le esigenze dei clienti: non è sempre il prezzo, infatti, la<br />
motivazione che spinge il cliente all’acquisto. Bisogna capirne le esigenze e<br />
cercare di soddisfarle con qualità e servizio».<br />
I SOCI DI GESER ELECTRONICS<br />
Gianluca NasutiI<br />
Nasuti Srl<br />
Ancona<br />
«La nostra è un’azienda a gestione familiare, con 40 anni di<br />
esperienza sulle spalle – esordisce così Gianluca Nasuti, figlio<br />
del fondatore della società. Coordiniamo due negozi di 500<br />
mq ciascuno, uno a Macerata l’altro ad Ancona, occupandoci<br />
della vendita all’ingrosso dell’accessoristica per l’elettronica,<br />
l’antennistica, la videosorveglianza, ecc. L’esperienza con Geser è<br />
nata lo scorso anno e, nonostante siamo nuovi alle dinamiche del<br />
gruppo, è bastato poco per capire che facciamo parte di un’ottima<br />
organizzazione. I vantaggi con i grandi fornitori sono molteplici:<br />
in presenza di eventuali problematiche, possiamo contare su<br />
un buon intervento; così come quando servono informazioni, o<br />
ancor più materiale che non si reperisce sul mercato, è possibile<br />
far affidamento sulla collaborazione degli altri associati. A<br />
dispetto del momento poco favorevole in Italia dal punto di<br />
vista economico, il nostro mercato sta andando bene perché noi<br />
diversifichiamo e, grazie al passaggio al digitale terrestre, siamo<br />
riusciti a registrare dei numeri positivi. Per questo motivo mi sento<br />
di consigliare vivamente l’approccio ad un mercato diversificato.<br />
Lo dico ai miei colleghi, così come lo consiglio agli installatori.<br />
Credo che in molti ancora non lo fanno, rimangono fermi su una<br />
posizione, mentre la cosa migliore oggi è non fissarsi su un unico<br />
servizio, ma orientarsi su più situazioni da sviluppare».<br />
NOME DITTA INDIRIZZO CITTÀ TEL.<br />
A.T.R. Scrl Via del Progresso 7/9 36100 Vicenza 0444-564611<br />
AZ Elettronica Srl Via Aterno 46 66020 S Giovanni Teatino (CH) 085-4463544<br />
B&B Elettronica Snc Viale C. Colombo 224 30015 Sottomarina di Chioggia (VE) 041.492989<br />
C.E.A.R.T. Srl C.so Francia 18 10093 Collegno (TO) 011-4035150<br />
Casa dell’Antenna Srl Via XXI Aprile 76 29100 Piacenza 0523-330426<br />
Centro Componenti <strong>TV</strong> Srl Via Keplero 9 20016 Pero (MI) 02-33910317<br />
Crisat Distrib. Elettronica Srl Via della Repubblica 67/69 57025 Piombino (LI) 0565-220990<br />
EL.CO. Elettronica Srl Viale Italia 108 31015 Conegliano (<strong>TV</strong>) 0438-64637<br />
Elettronica Borgarello Via Roma 10/A 10023 Chieri (TO) 011-9424263<br />
Elettronica Sestese Snc Via F. Petrarca 111 20099 Sesto San Giovanni (MI) 02-22474013<br />
FOXEL Srl Via Maccani 209 38100 Trento 0461-827050<br />
G.P.L. Srl Via Carpinetana Sud 00034 Colleferro (RM) 06-97236353<br />
Kalcic Srl Via E. Dandolo 5/A 34144 Trieste 040-306244<br />
Lugli-Mari Srl Via Staffette Partigiane 59 41122 Modena 059-454901<br />
Mari Srl Via Giolitti 9/A 43100 Parma 0521-293604<br />
MP Distribuzioni Srl Via Capello 56/58 16151 Genova 010-6443090 / 6469924<br />
Multimedia Srl Via Marecchiese 142 47900 Rimini 0541-790119<br />
Nasuti Srl Via B. Buozzi 32 60131 Ancona 071-8046072<br />
O.R.E. Snc Z.I. Predda Niedda, Str.5 nr.15 07100 Sassari 079-260477<br />
Pellizzaro Elettronica Srl Via B.L. da Narni 24 44100 Ferrara 0532-217252<br />
REM Srl Contrada Ligiuri 87100 Cosenza 0984-36416<br />
R<strong>TV</strong> Elettronic Srl Via Ceruti 2/4 22100 Como 031-507489<br />
Rudy srl Via Vassanelli 8 37012 Bussolengo (VR) 045-8905214<br />
Tecno Group Srl Via Giolitti 43 int 3 35129 Padova 049-8073422<br />
Telericambi Cantiello Srl Via Abate Minichini 58 80137 Napoli 081-7513201<br />
Videocomponenti Marchetti Srl Via Moroni 263 24127 Bergamo 035-2054011<br />
Video Componenti Srl Via Codignole 32 25128 Brescia 030-3531725<br />
Zeus Srl Via Ramini 43 51030 Masiano (PT) 0573-380474<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
81
Consorzi<br />
GESER<br />
Antenne DTT: la gamma<br />
100% Made in Italy<br />
V<br />
alorizzare il marchio Geser con prodotti di qualità:<br />
con questa filosofia il Consorzio presenta la gamma di<br />
antenne DTT, composta da 11 modelli 100% Made in Italy,<br />
caratteristica da considerare come valore aggiunto.<br />
Le antenne rappresentano un elemento molto importante nella<br />
realizzazione di un impianto di ricezione. Con<br />
l’avvento del digitale terreste questo elemento<br />
ha assunto un valore ancora maggiore rispetto al<br />
precedente impianto analogico. E’ perciò indispensabile utilizzare<br />
prodotti di qualità, per evitare problematiche difficili da risolvere.<br />
Gli associati Geser, per definire la propria linea di antenne DTT,<br />
hanno scelto un partner nazionale con l’obiettivo di valorizzare il<br />
Made in Italy, visto che in Italia si producono le migliori antenne<br />
del mercato internazionale. Per Geser questo aspetto è un valore<br />
aggiunto importante da condividere con i<br />
propri clienti. Per evidenziare ancora di più la<br />
qualità italiana e la filosofia di questa iniziativa<br />
è stata varata una promozione destinata agli installatori<br />
basata sul binomio antenne + gastronomia italiana. Questo<br />
assortimento iniziale di antenne rappresenta il primo<br />
passo di un progetto di valorizzazione del marchio Geser, a<br />
disposizione di tutti gli associati.<br />
I modelli di Banda III<br />
Due antenne in lega d’alluminio, da 4 e 6 elementi, realizzati<br />
in tubo avvicinato da Ø 8 mm. Sono forniti con tutti gli elementi<br />
premontati e dotate di speciali morsetti a montaggio rapido. Il<br />
guadagno varia da 4 a 6 dB. Sono disponibili in confezioni con<br />
sacchetto singolo, cartone da 10 unità oppure bancale composto<br />
da 180 pezzi.<br />
82 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />
Antenna UHF<br />
Tripla da 47<br />
elementi,<br />
codice 210061<br />
Antenna di Banda III a 4 elementi,<br />
codice 210050<br />
Antenna Log VHF+UHF,<br />
da 32 elementi, codice 210070<br />
Antenna UHF a larga<br />
banda, da 21 elementi,<br />
codice 210056<br />
Antenne UHF a banda larga<br />
Da 21 e 29 elementi, compatte e premontate,<br />
ad alte prestazioni. I gruppi direttori, costituiti da<br />
due elementi cavi di alluminio di sezione tonda<br />
da 8 mm, sono isolati mediante iniezione a caldo<br />
di materiale plastico, e già fissati alla robusta<br />
culla in lega di alluminio a sezione quadra di 18<br />
mm. Il guadagno varia da 11 a 16,5 dB (codice<br />
210055) e da 9,5 a 13,5 dB (codice 210056).
Preamplificatore UHF ad innesto, connettori F<br />
maschio e femmina<br />
Antenne UHF Triple<br />
Sono disponibili due modelli, da 41 e 47<br />
elementi. La particolare struttura delle antenne<br />
triple, composta da tre culle in lega di alluminio,<br />
riduce gli ingombri e garantisce una migliore<br />
direttività. La robusta struttura viene realizzata con<br />
elementi in tondino pieno premontati. Semplice e<br />
veloce da montare non richiede l’utilizzo di attrezzi.<br />
Il guadagno varia da11,5 a 15,5dB (codice 210060)<br />
e da 12 a 17 dB (codice 210056).<br />
LOG Periodiche<br />
Questa tipologia di antenne, rivalutate con<br />
l’avvento della televisione digitale terrestre,<br />
consente soluzioni impiantistiche semplificate e<br />
pratiche da installare, utili in quelle zone dove il<br />
segnale proviene da un’unica direzione e il livello<br />
è adeguato. Ben 5 modelli assortiti per le bande<br />
VHF+UHF, VHF, UHF e Banda V.<br />
Sono costruite con elementi in tondino ø 4mm,<br />
innestati in culle con sezione quadra da 14 mm,<br />
tutto in lega speciale di alluminio. Il sistema di<br />
connessione F, brevettato, è stato concepito per<br />
sfruttare al meglio le caratteristiche elettriche<br />
dell’antenna, riducendo le attenuazioni e le<br />
problematiche di adattamento. Sono fornite<br />
completamente pre-assemblate con imballo bulk,<br />
cartone da 10 pezzi.<br />
Preamplificatori ad innesto<br />
Concepiti per essere applicati direttamente<br />
al dipolo dell’antenna, sono disponibili in due<br />
modelli: UHF con guadagno di 13 dB e VHF+UHF,<br />
sempre con guadagno di 13 dB; l’alimentazione<br />
è a 12V c.c. direttamente via coassiale secondo il<br />
ANTENNE LOG PERIODICHE - GESER ELECTRONICS<br />
Codice 210070 210071 210072 210073 210074<br />
Bande VHF + UHF VHF + UHF VHF UHF Banda V<br />
Canali 5÷12 e 21÷69 5÷12 e 21÷69 5÷12 21÷69 38÷69<br />
N° elementi 32 24 16 28 34<br />
Guadagno 9÷10 dB 8,5÷9 dB 8,5 dB 11 dB 12 dB<br />
Rapporto A/I 24÷32 dB 22÷30 dB 22 dB 36 dB 36 dB<br />
Apertura H 60°÷50° H 64°÷56° H 56° H 55° H 45°<br />
Lunghezza 1.106 mm 810 mm 1.104 mm 1.050 mm 1.200 mm<br />
Confezione Imballo bulk, cartone da 10 pezzi<br />
ANTENNE BIII - GESER ELECTRONICS<br />
Codice 210050 210051<br />
Bande BIII<br />
N° elementi 4 6<br />
Guadagno 4÷6 dB<br />
Rapporto A/I 15 dB<br />
Apertura H 60°<br />
Lunghezza 640 mm<br />
Confezione<br />
sacchetto singolo<br />
cartone da 10 pezzi<br />
sacchetto singolo<br />
cartone da 10 pezzi<br />
bancale da 180 pezzi bancale da 210 pezzi<br />
ANTENNE UHF BANDA LARGA - GESER ELECTRONICS<br />
Codice 210055 210056<br />
Bande UHF<br />
N° elementi 29 21<br />
Guadagno 11÷16,5 dB 9,5÷13,5 dB<br />
Rapporto A/I 28 dB 26 dB<br />
Apertura H 24°÷46° H 30°÷50°<br />
Lunghezza 1.110 mm 630 mm<br />
Confezione sacchetto singolo, cartone da 5 pz. bancale da 70 pz.<br />
ANTENNE UHF TRIPLE - GESER ELECTRONICS<br />
Codice 210060 210061<br />
Bande UHF<br />
N° elementi 41 47<br />
Guadagno 11÷15,5 dB 12÷17 dB<br />
Rapporto A/I 29 dB 32 dB<br />
Apertura H 24°÷46° H 24°÷46°<br />
Lunghezza 965 mm 1.145 mm<br />
Confezione<br />
sacchetto singolo, cartone da 5 pezzi<br />
bancale da 70 pezzi<br />
principio della tele alimentazione. Grazie all’ottimo<br />
compromesso tra massimo livello di uscita 110<br />
dBµV e il fattore di rumore di 1,9dB possono essere<br />
utilizzati sia come preamplificatori, sia in presenza<br />
di segnali non critici per incrementarne il livello di<br />
ricezione e servire impianti di poche prese.<br />
Geser Soc. Coop.<br />
Via F.lli Cairoli, 3 - 20053 Muggiò (MI)<br />
Tel. 039 27 80 897<br />
Fax 039 27 86 090<br />
www.geser-electronics.it<br />
info@geser-electronics.it<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
83
Consorzi<br />
PROFESSIONAL GROUP<br />
La Tavola Rotonda di Villa Baiana,<br />
overview e confronto<br />
In occasione del Roadshow organizzato<br />
da OB Elettronica, Professional Group<br />
ha moderato una tavola rotonda: un<br />
momento di confronto e analisi del<br />
mercato, dalla quale sono emersi spunti<br />
di riflessione sui cambiamenti che<br />
l’evoluzione tecnologica sta imponendo.<br />
Il mercato italiano sta attraversando una fase<br />
delicata, durante la quale è importante tenere alto<br />
l’impegno e analizzare con attenzione il ventaglio<br />
di opportunità che offrono i diversi settori. Un<br />
momento al quale Professional Group giunge<br />
in modo preparato, cosciente della forza e della<br />
coesione di un gruppo creato in anni di attività,<br />
svolta fianco a fianco con i propri associati. È<br />
proprio il confronto costante e continuo con i<br />
soci a dare forza al Consorzio. Una sinergia utile<br />
a generare dibattiti, come nell’occasione della<br />
tavola rotonda organizzata lo scorso 21 maggio<br />
nella cornice di Villa Baiana, tappa del Roadshow<br />
di O.B. Elettronica. Un’occasione alla quale hanno<br />
preso parte numerose aziende e operatori del<br />
settore, che hanno approfondito i temi tecnologici<br />
più attuali e analizzato a l’andamento del<br />
mercato. Di seguito riportiamo alcuni estratti<br />
della ‘chiacchierata’, moderata dal direttore<br />
commerciale Mauro Pontillo: spunti importanti che<br />
fotografano la situazione attuale.<br />
84 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
Il mercato sta cambiando<br />
«Stiamo assistendo ad un cambiamento dei valori – esordisce<br />
Andrea Negretti di EMME ESSE. Mutano anche le esigenze<br />
del pubblico e questo spinge il settore a rivedere i confini dei<br />
sottoinsiemi che lo compongono. Un esempio lo può dare la<br />
corsa all’accaparramento delle frequenze, originariamente<br />
destinate ai broadcaster. Oggi sono molto appetibili agli<br />
operatori telefonici, si va verso i servizi di mobilità che tengono<br />
conto delle oramai predominanti esigenze dell’utente finale:<br />
chi possiede uno smartphone o un tablet, vuole sempre essere<br />
connesso. Questo è un cambiamento di scenario che ha<br />
significato un cambiamento di valori nel campo delle frequenze.<br />
E il prodotto che cosa può fare all’interno di questo scenario?<br />
Bisogna poterlo adeguare velocemente ad uno scenario che<br />
muta: ciò può costituire un valore».<br />
Gli fa eco Emanuele Monti di Kon.el.co., che tende a<br />
sottolineare le tendenze emergenti e l’importanza di un buon
percorso formativo: «Io vengo da una generazione che nasce<br />
con l’informatica e cresce con l’informatica. A mio avviso è<br />
importante porre l’accento su quanto emerge dalle tendenze<br />
dei mercati nascenti. L’utente chiede sempre più la possibilità<br />
di accedere ai propri contenuti, ovunque<br />
sia e in qualsiasi momento; basti pensare<br />
all’iPhone e all’iPad: i broadcaster ne stanno<br />
cavalcando l’onda. Ovviamente, il contraccolpo<br />
più evidente in questo momento lo subisce il<br />
settore dell’antenna, anche se sono convinto<br />
rimanga un bene di prima necessità. Il televisore<br />
a casa ci sarà sempre e, ovviamente, non può<br />
prescindere dal cavo e dall’antenna. Dal canto<br />
nostro, stiamo cercando di creare un network<br />
di installatori e di professionisti che possano<br />
entrare nella casa dell’utente con un piglio<br />
più commerciale, oltre che tecnicamente ben<br />
preparato. Sicuramente, l’arma migliore oggi è<br />
quella di specializzarsi, soprattutto sui prodotti<br />
di informatica».<br />
Siamo chiamati, dunque, ad una<br />
ristrutturazione culturale, pertanto diventa<br />
centrale la formazione. A tal proposito l’intervento di Alberto<br />
Borchiellini sottolinea l’aspetto evolutivo: «La formazione gioca<br />
un ruolo primario per accompagnare l’evoluzione tecnologica<br />
del mercato. Il nostro centro, ad esempio, in questo momento<br />
sta lavorando molto con le scuole. Gli Istituti Professionali,<br />
in generale, si sono resi conto di non avere le competenze per<br />
trasferire ai ragazzi importanti aspetti della loro professione<br />
futura. Lo scorso anno abbiamo formato circa 800 ragazzi e ci<br />
siamo trovati davanti persone preparati, con grande volontà<br />
di fare e una discreta conoscenza del mondo multimediale,<br />
superiore a quella dell’installatore classico. L’installatore<br />
classico sta vivendo un momento di smarrimento: il digitale<br />
terrestre ha portato nelle loro conoscenze numerose lacune.<br />
Rispetto all’impianto analogico è cambiato tutto, serve<br />
conoscenza tecnica e professionalità. Tutto questo, oggi,<br />
porta ad un cambiamento degli attori e, automaticamente, ad<br />
una accelerazione nell’evoluzione delle tecnologie. Le nuove<br />
generazioni vogliono essere sempre al passo con la tecnologia<br />
e avere nelle loro case servizi completi; il che<br />
significa, ad esempio, guardare la televisione<br />
e con lo stesso telecomando rispondere al<br />
citofono, piuttosto che guardare le foto digitali,<br />
oppure alzare o abbassare la tapparella della<br />
finestra. Questo cambiamento tecnologico c’è,<br />
sta avvenendo e anche molto rapidamente».<br />
Il punto di vista<br />
dell’utente finale<br />
Oggi, nei mercati di riferimento, il prodotto<br />
riveste un ruolo meno centrale di una volta: il<br />
trend sembra privilegiare il valore dei servizi e<br />
delle soluzioni. Non sempre, però, tutti gli attori<br />
del mercato danno il giusto peso al valore del<br />
servizio e alla nuova tecnologia che presenzia<br />
le nostre abitazioni. Spesso, è l’utente finale a<br />
farne le spese. Massimo Dal Molin, di Plano,<br />
riporta un’esperienza vissuta in prima persona:<br />
«Vorrei raccontare un aneddoto che testimonia<br />
il momento poco felice che vive l’utente; è utile<br />
per fotografare la mancanza di professionalità<br />
presente in diversi attori di questo mercato;<br />
uun parere da semplice utente che ha<br />
vissuto una situazione di disagio come<br />
tanti. Mesi fa decido di cambiare il mio<br />
vecchio televisore con uno di ultima<br />
generazione. Nel frattempo, avvio<br />
l’abbonamento con una pay tv e<br />
nello stesso periodo ricevo una<br />
console di giochi in regalo.<br />
Bene, decido di sfruttare<br />
al massimo tutti<br />
questi dispositivi<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
85
Consorzi<br />
e mi accorgo da subito che inizia l’odissea.<br />
L’installatore chiamato in causa collega i cavi e,<br />
impreparato da una parte, frettoloso di andare<br />
via dall’altra, mi lascia senza offrire il contributo<br />
che mi sarei aspettato. Decido di andare dal<br />
rivenditore del televisore e della console per<br />
chiedere lumi e anche lì ricevo solo risposte da<br />
copione. Rinuncio a chiamare l’antennista per<br />
mancanza di fiducia, memore del fatto che non è<br />
riuscito a far funzionare bene il digitale terrestre.<br />
In definitiva, mi ritrovo con un bel televisore e<br />
diversi dispositivi che non sfrutto come dovrei;<br />
soprattutto, non sono contento. Pertanto, mi<br />
viene da ripensare a quando, negli anni passati,<br />
ricevevo tutti i canali privati e pubblici, a quando<br />
chiamavi l’antennista sapendo che sarebbe<br />
arrivato subito, avrebbe risolto il problema<br />
e sarebbe riuscito a consigliarti la migliore<br />
tecnologia da usare. Ovvio, le cose sono cambiate,<br />
ma in tutta la catena tante figure rinunciano a<br />
saltare sul treno dell’evoluzione tecnologia».<br />
Vecchia e nuova tecnologia<br />
Quando la tecnologica, come è capitato negli<br />
ultimi anni, accelera su più fronti il proprio<br />
processo evolutivo, spesso miete vittime tra<br />
gli operatori, legate soprattutto al mancato<br />
adeguamento professionale e a una preparazione<br />
ostinatamente conservativa, non più adeguata<br />
al mercato che cambia. I fattori contingenti<br />
possono essere molteplici: in questo periodo,<br />
oltretutto, l’economia nazionale sta attraversando<br />
uno dei momenti peggiori. Alla luce di terremoti<br />
così profondi, come quello che stiamo vivendo<br />
noi oggi, la catena del valore si modifica<br />
perché è alla ricerca di margini che la crisi ha<br />
prosciugato. Il passaggio tra il vecchio e il nuovo<br />
86 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
è così commentato da Massimo Piola di Fracarro: «Vorrei fare una<br />
riflessione sui numeri, paragonando due mondi, uno del passato<br />
e l’altro di estrema attualità. Si sta spingendo molto, oggi, sul<br />
concetto di domotica. Analizzando i numeri dei maggiori player di<br />
mercato, che già da 5 anni spingono sull’integrazione domotica,<br />
l’incidenza del fatturato domotico all’interno del fatturato generale<br />
è ancora intorno al 20%. Se trasferiamo questo concetto al mondo<br />
dell’installatore antennista la considerazione da fare è che si rischia<br />
di forzare il concetto sulla nuova tecnologia alla quale gli operatori<br />
non sono del tutto pronti. Bisogna ammettere che la vecchia<br />
tecnologia è difficile da far sparire così come la nuova è difficile da<br />
integrare. C’è un altro fattore da non sottovalutare che costituisce<br />
un’inerzia nel volano della professione: l’età media elevata degli<br />
installatori antennisti, che stanno attraversando una fase di<br />
transizione; bisogna mettere in preventivo che è necessario far<br />
passare una generazione prima che si possa parlare d’integrazione<br />
di sistemi in modo approfondito. A mio avviso, in questo momento<br />
dobbiamo ancora lavorare su sistemi con tecnologia normale,<br />
cercando oltretutto di far passare il concetto di impianto a maggior<br />
valore aggiunto».<br />
Quasi in controtendenza, ma a sottolineare l’importanza di<br />
puntare su progetti costruiti sui trend di mercato e sulle sue<br />
evoluzioni, Gabriella Mauro di Linkem, fornitore di connettività<br />
WiMAX, espone con soddisfazione l’esperienza della propria<br />
azienda: «La mia testimonianza potrebbe risultare singolare, ma<br />
sicuramente pone l’accento su quanto sia cambiato il mondo della<br />
comunicazione e del lavoro. Molte aziende, da tempo, accusano<br />
problemi di liquidità e denunciano la mancanza di capitali. Il nostro<br />
progetto, invece, ha affascinato anche importanti investitori<br />
americani che lo hanno condiviso ormai da tempo. Fortuna da<br />
una parte, dunque, associata però ad un progetto importante<br />
e ambizioso, nato dalla giusta chiave di lettura del mutamento<br />
di mercato. E’ sufficiente fare una riflessione semplice: oggi,<br />
nonostante il consumatore faccia fatica ad arrivare a fine mese,<br />
non si priva mai del collegamento internet perché è uno strumento<br />
diventato oramai vitale nel mondo del lavoro e non solo, che<br />
coinvolge tutti, dai più giovani agli anziani. E gli antennisti sono<br />
entusiasti di lavorare con noi per installare i sistemi WiMAX».
Ritorno al Made in Italy<br />
Un aspetto che sta molto a cuore ai presenti della tavola<br />
rotonda, ripreso a più riprese durante la conversazione.<br />
Partiamo con il parere di Massimiliano Guglielminotti di Rover<br />
Instruments: «Come Rover noi operiamo in diverse aree del<br />
mondo, lo sviluppo tecnologico è alla base della politica della<br />
nostra azienda e l’investimento sui nuovi prodotti per noi è<br />
fondamentale. Sta di fatto che negli ultimi anni i margini si<br />
sono ridotti e questo è stato penalizzante per chi, come noi,<br />
produce la strumentazione. Oltretutto, l’attacco subito dai<br />
prodotti di bassa qualità, provenienti da paesi orientali, ha<br />
eroso in buona parte le potenzialità delle aziende italiane,<br />
sottraendo loro una fascia di mercato. Basti pensare, tra gli altri,<br />
ai decoder mascherati da strumenti. Di fronte ad uno scenario<br />
del genere, noi abbiamo sviluppato strumenti ancora più evoluti.<br />
In aggiunta, la nostra produzione avviene totalmente in Italia,<br />
non possiamo orientarci su prodotti low cost. Gli strumenti che<br />
hanno in mano gli installatori sono dei veri e propri computer,<br />
dispositivi sofisticati, molto più evoluti rispetto agli apparecchi<br />
che utilizzavano 15 anni fa».<br />
Gli fa seguito il parere di Adriano Viscardi di Laem: «Dal canto<br />
nostro è stata fatta una scelta bene precisa, quella di puntare<br />
su un prodotto al 100% italiano, soprattutto in questo momento<br />
dove lo scenario è critico. Non solo, nonostante i numerosi<br />
corsi elargiti a elettricisti e installatori, notiamo che chi realizza<br />
l’impianto, incontra difficoltà e necessita di un<br />
prodotto “elastico”, che meglio si adatti alle<br />
molteplici difficoltà incontrate. Così abbiamo<br />
fatta nostra questa esigenza. Inoltre produrre<br />
in Italia, ci permette un adattamento in tempo<br />
reale dei prodotti alle varianti richieste dagli<br />
impianti. Siamo andati incontro alle esigenze<br />
degli operatori e le aziende hanno molto<br />
apprezzato».<br />
Anche Loris Bronzo di CAVEL espone la<br />
sua testimonianza parlando del made in Italy<br />
della sua azienda: «Siamo un’azienda italiana<br />
e produciamo in Italia, abbiamo fatto una<br />
scelta e continuiamo a crederci. Le cose<br />
nel tempo sono cambiate; dieci anni fa, ad<br />
esempio, contavamo tre o quattro concorrenti,<br />
ora invece i competitor sono aumentati a<br />
dismisura, diretti ed indiretti. Chiunque oggi<br />
venda prodotti di elettronica, infatti, nel<br />
proprio catalogo ha inserito dei cavi, per<br />
giunta di importazione. Si sa, il costo della<br />
manodopera in Italia è alto, pertanto abbiamo<br />
pensato di aumentare lo skill puntando molto<br />
sul servizio e sulle nuove tecnologia, sulle quali<br />
stiamo investendo tanto».<br />
A conclusione della tavola rotonda, non<br />
poteva mancare il parere di Arnaldo Sirtori<br />
di Professional Group: «Bisognerà adeguarsi<br />
ai nuovi prodotti; tutto ciò che riguarda<br />
l’informatica per il nostro mercato diventerà<br />
parte determinante per la crescita di tutte<br />
le aziende del nostro settore. Sono altresì<br />
convinto che nei prossimi anni cambieranno<br />
gli attori e il numero di aziende potrebbe<br />
diminuire rispetto ad oggi; il mercato si è<br />
contratto rispetto agli anni passati e quindi<br />
bisogna ricondurre le nostre aziende, in<br />
maniera molto realistica, ad una dimensione<br />
diversa. Spero che le aziende italiane, per le<br />
difficoltà che stanno incontrando, possano<br />
resistere e superare i momenti avversi.<br />
Ovviamente, non mi rimane che augurare un in<br />
bocca al lupo».<br />
Professional Group<br />
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<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
87
Gruppo <strong>Digitale</strong> Italia<br />
GDI<br />
Primo anno: è tempo di bilanci<br />
I punti cardine di Gruppo<br />
<strong>Digitale</strong> Italia vengono<br />
attuati costruendo<br />
adeguate relazioni<br />
fra affiliati, fornitori,<br />
providers e servizi<br />
Numerose le attività avviate a favore dei trentuno punti<br />
vendita affiliati: questo il primo bilancio del Gruppo che<br />
si propone come punto di riferimento e di collegamento tra<br />
tecnologie, fornitori, provider e il mercato.<br />
Gruppo <strong>Digitale</strong> Italia compie un anno:<br />
il mercato di riferimento ha offerto subito<br />
un riscontro rapido e positivo: gli specialisti<br />
affiliati hanno superato le trenta unità. Inoltre,<br />
le iniziative avviate a supporto del mercato<br />
confermano che l’attività è stata condivisa da<br />
tutti con razionalità e concretezza.<br />
Il CDA di Gruppo <strong>Digitale</strong> Italia è composto<br />
tre persone, che vantano una lunga<br />
esperienza nel settore: il presidente Silvano<br />
Maccioni, il vicepresidente Giovanni Riggio e<br />
l’amministratore delegato Flavio Pantuliano.<br />
Vediamo di tracciare un bilancio del primo<br />
anno di attività analizzando tutto quanto è<br />
stato fatto.<br />
88 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />
L’obiettivo<br />
Lo scopo per cui è nato Gruppo <strong>Digitale</strong><br />
Italia è diventare un punto di riferimento<br />
e di collegamento tra le tecnologie, le<br />
aziende fornitrici, i provider di contenuti e il<br />
mercato. Quest’ultimo necessita di soluzioni<br />
installative sempre più evolute, per garantire<br />
agli utenti finali la possibilità di fruire di<br />
tutta una serie di servizi oggi proposti dal<br />
mercato.<br />
L’impianto di distribuzione televisivo<br />
diventa il canale primario dei servizi, se<br />
opportunamente progettato e realizzato.<br />
I nuovi scenari tecnologici prevedono<br />
l’integrazione di servizi in precedenza<br />
distinti tra loro; questo richiede la capacità<br />
di individuare nuove soluzioni per adeguare<br />
gli impianti esistenti.<br />
La possibilità di definire nuovi scenari al<br />
proprio mondo lavorativo diventa possibile e<br />
auspicabile, considerando che il linguaggio<br />
digitale ormai accomuna tutte le tecnologie.<br />
Le Azioni e gli Accordi<br />
In questo primo anno d’attività GDI<br />
ha perciò avviato una serie d’iniziative e<br />
di accordi commerciali per consentire ai<br />
propri affiliati di operare in questi nuovi<br />
mercati, potendo far leva su un importante<br />
vantaggio competitivo.<br />
L’obiettivo è stato ampliare la loro sfera<br />
d’azione verso mercati e nuove opportunità<br />
di business, ancora più apprezzate in un<br />
momento di flessione generale del mercato.<br />
GDI ha stretto e sta chiudendo accordi<br />
commerciali e tecnici con importanti<br />
provider e produttori, per operare al meglio<br />
in settori considerati strategici.<br />
Ad esempio, i multiswitch di Telefunken,<br />
che consentiranno di mettere a disposizione<br />
dei propri affiliati prodotti innovativi e<br />
competitivi.
La fibra ottica<br />
Un accordo con una delle principali aziende<br />
distributrici di prodotti per l’impianto<br />
residenziale in fibra ottica, priorità assoluta<br />
per GDI, ha consentito di offrire ad ogni<br />
affiliato, a costo zero un impianto di<br />
distribuzione in fibra, completo<br />
per 21 utenze, da utilizzare<br />
come ‘laboratorio installativo’<br />
per i tecnici dei singoli affiliati.<br />
Un’iniziativa che ha permesso<br />
a tutti gli affiliati di attivare<br />
con successo le opportunità<br />
commerciali che Sky ha riservato<br />
a questa soluzione d’impianto.<br />
Inoltre, è in dirittura d’arrivo<br />
un futuro accordo, di grande<br />
importanza.<br />
Banda larga<br />
e Connettività<br />
La banda larga è la seconda<br />
priorità strategica per GDI che<br />
ha voluto fortemente stringere<br />
accordi con due provider del<br />
settore. L’accordo con Linkem,<br />
leader della connettività a banda<br />
larga WiMAX attraverso soluzioni<br />
wireless, consente a GDI di<br />
far diventare Linkem Service i<br />
propri affiliati. Il Linkem Service<br />
rappresenta il punto di riferimento<br />
per gli installatori coinvolti<br />
nel progetto di formazione.<br />
Un progetto che i tecnici e i<br />
commerciali di Linkem stanno<br />
realizzando presso gli affiliati<br />
presenti nelle zone di attuale<br />
copertura del segnale. L’innovativa<br />
tecnologia di Linkem consente, con<br />
l’installazione del nuovo modem<br />
Max Outdoor, una connessione<br />
affidabile e performante, anche<br />
in aree molto vaste e di periferia,<br />
non servite in modo adeguato dal<br />
doppino telefonico.<br />
L’accordo con Tooway, il servizio<br />
a banda larga via satellite,<br />
consente di far diventare Tooway<br />
Center gli affiliati GDI: un’ulteriore<br />
opportunità che amplia la capacità<br />
d’offerta di GDI in questo settore.<br />
L’accordo con Tooway e la<br />
formazione effettuata da Marcello<br />
Bologni, Responsabile Tecnico di GDI, ha<br />
permesso agli installatori degli affiliati GDI di<br />
qualificarsi con un attestato che rende la loro<br />
professionalità in linea con le aspettative del<br />
mercato. Con quest’ultimo accordo, tutte le<br />
piattaforme d’accesso alla banda larga sono<br />
nella completa disponibilità degli affiliati GDI<br />
che propongono il servizio e provvedono alla<br />
parte installativa.<br />
Offrire servizi e installazioni per un<br />
impianto a banda larga, apre anche un<br />
ulteriore importante mercato: quello delle<br />
reti domestiche e aziendali.<br />
L’insieme di apparati che, a partire dal<br />
punto di accesso installato dai tecnici<br />
permette ai clienti di utilizzare tutte<br />
le apparecchiature di rete presenti in<br />
un’abitazione come computer portatili<br />
e desktop, tablet, smartphone, decoder,<br />
televisori e così via.<br />
GDI sta perfezionando ulteriori accordi<br />
commerciali per distribuire tramite gli<br />
affiliati una serie di componenti come router<br />
wi-fi, access point, apparati Voip, ecc.<br />
Incontri Formativi<br />
Aprire nuovi mercati tecnologici ai propri<br />
affiliati significa anche stimolare una crescita<br />
professionale dei tecnici che operano sul<br />
territorio, per acquisire conoscenze necessarie<br />
Cavo coassiale in rame ø 5,00 mm, certificato da Sky<br />
A sinistra, il multiswitch DRVM 408<br />
con distribuzione delle 4 polarità<br />
e ben 8 linee derivate. A destra il<br />
multiswitch DRVM 404 con 4 linee<br />
derivate, certificato Sky<br />
Multiswitch Telefunken<br />
MW401, con 4 uscite<br />
derivate in standard SCR.<br />
È certificato da Sky Italia<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
89
Gruppo <strong>Digitale</strong> Italia<br />
GDI: gli affiliati<br />
RAGIONE SOCIALE CITTÀ<br />
ALBASERVICE DI BALLAROTTA ALBERTO APRILIA - LT<br />
ALL SAT SRL ROMA<br />
ASC SERVICE SRL SETTIMO MILANESE - MI<br />
BI.Tel. SRL PALERMO<br />
BOERO SRL SAN SEBASTIANO AL VESUVIO - NAPOLI<br />
BOTTINO Srl L’AQUILA<br />
C.A.T. SNC DI ARMINIO G. AVELLINO<br />
C.D.C. ENERGY SRL CATANIA<br />
C.R.E.M. DI MARCHESCHI SAS CASCINA PISA - PI<br />
COSMOSAT SRL ROMA<br />
D’AMBROSIO & LELI SNC ROSETO DEGLI ABRUZZI - TE<br />
E.C. ELETTRONIC CENTER RIETI<br />
E.T. ELETTRONICA SAS TRAPANI<br />
ELETTRORICAMBI SRL PERUGIA<br />
ESPOSAT SRL PALERMO<br />
F.A.C.E.M. SNC COSENZA<br />
G.M. EUROELETTRONICA S.R.L. CASORIA - NA<br />
GEDICOM SRL BRA - CN<br />
IME SUD EUROPE SRL AVERSA - CE<br />
L.B. ELETTRONICA SRL CAGLIARI<br />
MEDIASYSTEM SRL CROTONE<br />
PROFESSIONAL SAT SRL REGGIO CALABRIA<br />
PUNTO ZENER SRL BROLO - MESSINA<br />
RF DIGITAL SRL BATTIPAGLIA - SA<br />
SAT POINT DI D’ALESSANDRO M. ROSARIA SAS CAMPOBASSO<br />
SAT SYSTEM DI VERALLI VITERBO<br />
SIRTE VERNA ELETTRONICA PESCARA<br />
STS ELETTRONICA SNC BIELLA<br />
SUONIMMAGINE SNC DI A. BIROCCI & C. ROMA<br />
T.V.S. SRL AGRIGENTO<br />
<strong>TV</strong> SATELLITE S.R.L. ROMA<br />
90 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />
La parabola GDI,<br />
certificata presso i laboratori di Sky Italia<br />
a proporre e installare al meglio gli apparati.<br />
Per tale motivo, fin dall’inizio, uno dei<br />
cardini fondamentali dell’attività di GDI è<br />
stata organizzare giornate di formazione<br />
presso le sedi degli affiliati, per tutti i tecnici<br />
che fanno a loro riferimento.<br />
Così facendo potranno sfruttare al<br />
massimo le opportunità che GDI metterà a<br />
loro disposizione.<br />
Per questo motivo sono stati avviati una<br />
serie d’incontri dedicati alla banda larga in<br />
tutte le sue declinazioni, da quella satellitare<br />
alla banda larga terrestre con la tecnologia<br />
WiMAX di Linkem.<br />
Gli affiliati e i loro installatori possono<br />
così modulare un’offerta completa e<br />
tecnologicamente esaustiva per soddisfare al<br />
meglio le richieste dei propri clienti.<br />
Azioni di new business quanto mai utili<br />
e opportune per affrontare il mercato con<br />
importanti vantaggi competitivi. Gli incontri<br />
hanno riguardato anche le reti lan, la fibra<br />
ottica e la distribuzioni dei segnali digitali.<br />
A breve verranno proposte sessioni sulla<br />
sicurezza, sulla videosorveglianza e su<br />
numerosi altri argomenti che apriranno<br />
nuovi scenari operativi.<br />
In questo modo GDI ha la certezza di<br />
offrire non solo opportunità, ma anche<br />
strumenti professionali necessari a diventare<br />
punto di riferimento del mercato per queste<br />
piattaforme tecnologiche.
ANALIZZATORE PER SEGNALI <strong>TV</strong><br />
Telefunken Tv Analyser GDISTM01<br />
per segnali DVB-T, DVB-S e S2<br />
È<br />
un’analizzatore dedicato ai professionisti del settore.<br />
Il pannello frontale è impermeabile, pesa solo 1,2 Kg<br />
batterie comprese. L’autonomia è di 2,5 ore e si ricarica carica<br />
completamente in un’ora.<br />
Il Telefunken Analyzer GDISTM01 è uno<br />
strumento dotato di un’estetica particolare,<br />
con un guscio giallo e grigio, contenuto in una<br />
comoda valigetta grigia. Il display a colori da<br />
4,3”, formato 16:9, nonostante le dimensioni è<br />
ben visibile in ogni condizione di luce. Questo<br />
strumento è dotato di una serie di tasti a<br />
pressione, e una manopola a sfioramento che<br />
aumenta la velocità di selezione all’aumentare<br />
della velocità con la quale lo si utilizza. I tasti,<br />
se premuti più volte, permettono di procedere<br />
in una determinata serie di analisi, aiutati da<br />
una chiara e dettagliata sequenza di schermate.<br />
Basta prenderci un minimo di confidenza, per<br />
sfruttarne al meglio le caratteristiche.<br />
Le misure e i comandi<br />
Le analisi dei segnali di tutti i tipi eccetto<br />
quelli in DVB-T2 (per cui si prevede un<br />
aggiornamento futuro) sono presentati con<br />
semplicità e completezza. Infatti, non mancano<br />
nessuna delle misure e dei comandi più utili<br />
(BER, PER, MER, Noise Margin, Costellazione,<br />
C/N, Livello, visualizzazione degli echi, DiSEq,<br />
SCR). Lo spettro si presenta ben dettagliato,<br />
con tutte le indicazioni sulla modalità di<br />
visualizzazione collocate intorno alla schermata<br />
e con un cursore che indica con precisione la<br />
frequenza e il punto della portante su cui siamo<br />
posizionati. Le tabelle dei canali, sia terrestri<br />
che Sat, si possono caricare scegliendole tra<br />
quelle presenti nel CD di supporto, o creandole<br />
con il PC, usando un semplice foglio di calcolo,<br />
e poi trasferendole nello strumento tramite<br />
la porta USB. Questo rende agevole preparare<br />
le tabelle personalizzate (specie per i segnali<br />
DTT) con i canali presenti nella propria<br />
zona, e modificarle rapidamente al variare di<br />
qualche frequenza. La visualizzazione globale<br />
della qualità, in un’unica schermata dove<br />
La funzione Check<br />
Sat rappresenta, per<br />
istogrammi, il livello e<br />
la qualità dei segnali<br />
ricevuti, transponder per<br />
transponder<br />
sono riportati tutti i canali misurati assieme,<br />
permette a colpo d’occhio di rendersi conto<br />
se ci sono frequenze con valori molto diversi<br />
da tutti gli altri rendendo facile individuare<br />
eventuali problemi come, ad esempio un<br />
disadattamento. La modalità di puntamento<br />
di una parabola è resa semplice dalla<br />
visualizzazione contemporanea delle 4 polarità,<br />
cosi da individuare immediatamente il satellite<br />
captato. Lo strumento si dimostra semplice e<br />
intuitivo da usare, completo e preciso nelle sue<br />
analisi, compatto e maneggevole.<br />
Gruppo <strong>Digitale</strong> Italia Srl<br />
Via A. Gramsci, 48 00197 - Roma<br />
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<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
91
Consorzi<br />
C.T.A. - CONSORZIO TECNOLOGIE AVANZATE<br />
In Gruppo verso i settori in evoluzione<br />
Massimiliano<br />
Fedrigo,<br />
Presidente<br />
di C.T.A.<br />
L<br />
a linea seguita dal Consorzio punta dritto ai nuovi<br />
mercati. Nella politica di diversificazione voluta dal suo<br />
Presidente, C.T.A. apre le porte al settore energetico. Pronto,<br />
inoltre, lo sportello LTE a supporto degli installatori.<br />
C.T.A. – Consorzio Tecnologie<br />
Avanzate apre gli orizzonti verso<br />
nuovi mercati lanciando un’ulteriore<br />
sfida da affrontare in gruppo, che<br />
coinvolge gli installatori associati e<br />
li guida ad approcciare nuovi ambiti<br />
professionali. In linea con quanto<br />
affermato dal suo Presidente, infatti,<br />
il Consorzio continua la propria<br />
politica di diversificazione: «La mia<br />
impronta è questa – ci conferma<br />
ancora una volta Massimiliano<br />
Fedrigo – diversificare e guardare a<br />
nuovi orizzonti, vuoi per esigenze dettate dal<br />
mercato, vuoi anche per la filosofia condivisa<br />
nel CDA del Consorzio. È importante per<br />
l’acquisizione di nuove competenze, per una<br />
crescita continua, non solo da parte di C.T.A.<br />
ma anche delle singole aziende. È una strada<br />
92 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
non semplice da percorrere, che prevede<br />
sforzi ed investimenti, ma ritengo sia il modo<br />
migliore e più intelligente per affrontare il<br />
mercato e pensare al futuro».<br />
Uno sportello per l’LTE<br />
Una<br />
rappresentazione<br />
dell’ultima<br />
frontiera:<br />
l’indipendenza<br />
energetica<br />
«C.T.A. sta lavorando alla creazione di un<br />
vero e proprio sportello che sia di supporto<br />
per le problematiche emerse dall’LTE – afferma<br />
Massimiliano Fedrigo. È nostra intenzione creare<br />
una sorta di decalogo con tutte le condizioni<br />
per facilitare gli installatori alla risoluzione di<br />
qualsiasi problematica. Per dare man forte a<br />
tutti gli operatori, stiamo mettendo a punto<br />
un programma di supporto sul territorio con<br />
l’organizzazione di incontri mirati. In questo<br />
momento il Consorzio sta affrontando il<br />
primo step, quello della raccolta dei dati
e delle informazioni tecniche necessarie a<br />
varare una strategia di intervento. Dai primi<br />
dati emersi, non v’è dubbio che migliorare<br />
la qualità dell’impianto sarà il punto di<br />
partenza per affrontare l’LTE, l’adeguamento<br />
delle infrastrutture in Italia è necessario.<br />
Inoltre, stiamo battendo un altro fronte caldo,<br />
importante per l’introduzione della banda larga<br />
in mobilità. In partnership con diverse aziende<br />
del settore, infatti, stiamo portando avanti una<br />
ricerca relativa alla selezione dei materiali idonei<br />
a lavorare in LTE. Stiamo verificando i materiali<br />
che le aziende propongono – continua Fedrigo<br />
– affinché siano di qualità per affrontare il<br />
problema, come le connettorizzazioni, piuttosto<br />
che la schermatura dei cavi o gli apparati per<br />
il filtraggio del segnale. Insomma, una mappa<br />
completa dei materiali necessari ad affrontare la<br />
questione, dalle antenne ai cavi coassiali, dalla<br />
presa utente, ai connettori, ecc. L’intenzione del<br />
Consorzio è quella di rispondere presente alla<br />
richiesta di supporto dell’installatore quando<br />
questa prima fase embrionale darà il passo al<br />
campo d’azione. Ci stiamo specializzando su<br />
questo argomento per poi essere preparati ad<br />
affrontare ogni tipo di problematica, quando<br />
tutti gli attori chiamati in causa saranno<br />
pronti».<br />
Concentrati su un nuovo<br />
fronte: L’eliotermia<br />
Nel processo di espansione attuato dal C.T.A.,<br />
il Consorzio ha aperto una finestra importante<br />
sul fronte energetico. «È più di un anno che<br />
interagiamo con aziende che si occupano del<br />
settore energetico – ci confida Massimiliano<br />
Fedrigo. Siamo arrivati ora a mettere insieme<br />
i contenuti e le soluzioni per poter offrire<br />
all’installatore l’opportunità di entrare in un<br />
settore diverso, nuovo per tanti, con delle<br />
prospettive e dei margini di crescita molto<br />
interessanti, perché rispondono a delle esigenze<br />
molto precise ed attuali che sono quelle<br />
del risparmio energetico e del consumo più<br />
consapevole dell’energia. Questo è un mondo<br />
che ha delle potenzialità enormi e intendiamo<br />
affrontarlo e approfondirne la conoscenza. Allo<br />
stesso tempo, essendo in continua evoluzione,<br />
presenta delle difficoltà ed è per questo che<br />
anche in questo caso, C.T.A. intende dar vita<br />
ad un vero e proprio sportello energetico a<br />
supporto degli installatori. In Italia è stata<br />
coniata una nuova frontiera, l’eliotermia, che<br />
ribalta in modo totale il modo di concepire la<br />
produzione energia elettrica, la sua distribuzione<br />
ed il suo consumo. Il fronte energetico<br />
ha varcato la soglia dell’autosufficienza<br />
e noi abbiamo messo insieme un<br />
pacchetto che preveda più soluzioni<br />
per un consumo etico e responsabile<br />
dell’energia. I professionisti di C.T.A., in<br />
questa prima fase, sono impegnati in un<br />
tour sul territorio nazionale a supporto<br />
degli installatori durante il quale<br />
proporranno delle soluzioni energetiche,<br />
dalla cogenerazione al sistema a pompa<br />
di calore ad altissima efficienza. In un<br />
certo senso, stiamo iniziando a fare i<br />
primi impianti test per poi partire a spron<br />
battuto».<br />
Presenti al All Digital Expo<br />
C.T.A. Consorzio Tecnologie Avanzate<br />
Via Giacomo Matteotti, 17<br />
40057 Granarolo dell’Emilia (BO)<br />
Tel. e Fax 051 76.33.87<br />
www.c-t-a.org – cta@c-t-a.org<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
Gli uffici del Consorzio<br />
CTA conferma la presenza all’All Digital Expo 2012, ce ne<br />
parla lo stesso presidente Massimiliano Fedrigo: «Saremo<br />
presenti anche quest’anno alla manifestazione di Vicenza,<br />
da sempre C.T.A. presidia le fiere di mercato, ritenendoli<br />
appuntamenti fondamentali per incontrare i professionisti del<br />
settore e confrontarsi. Inoltre, questo convegno rappresenta<br />
un’occasione importante per il Consorzio, una vetrina utile<br />
per presentare tutte le novità e i mercati nuovi che andremo<br />
a presidiare, oltre a rappresentare un’opportunità per<br />
comunicare le iniziatiche che faremo in futuro per coinvolgere<br />
gli installatori e gli operatori del settore».<br />
93
Barbuto Srl<br />
GROSSISTI, RIVENDITORI E INSTALLATORI<br />
Crescere, con la buona esperienza<br />
Da quasi 40 anni, l’esperienza e la professionalità<br />
tramandata di padre in figlio hanno fatto di questo<br />
punto vendita uno dei più importanti fornitori di materiale<br />
satellitare della provincia di Foggia.<br />
Barbuto Srl<br />
www.barbutosrl.it<br />
barbutoelettronica@tin.it<br />
Via Matteotti 127<br />
71121 Foggia<br />
Tel. 0881 723612<br />
pomeriggio stavo con lui per apprendere<br />
il mestiere, lavoravo e imparavo. Negli<br />
anni, si è passati dalla <strong>TV</strong> terrestre a quella<br />
satellitare, e noi abbiamo cominciato<br />
subito a considerare questo nuovo settore.<br />
Il percorso tracciato fino ad oggi è quello<br />
classico che tutti conosciamo, dalle prime<br />
pay-tv fino ad arrivare a SKY. I primi anni<br />
sono stati di assestamento, si lavorava duro<br />
e onestamente. Ci tengo ad usare questo<br />
termine, perché erano anni nei quali si<br />
diffondeva anche la pirateria, dalla quale ci<br />
siamo sempre discostati in modo determinato.<br />
Con Sky, abbiamo avviato nel 2003 un<br />
rapporto di partnership, diventando Sky<br />
Service per l’intera provincia di Foggia».<br />
94 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
«La mia attività<br />
professionale nasce<br />
a fianco di mio padre<br />
-esordisce Angelo<br />
Barbuto– un installatore<br />
d’antenne che nel ’90<br />
ha dato il via a questa<br />
azienda. Io andavo a<br />
scuola la mattina e il<br />
Sky dà continuità<br />
«Oggi, siamo un gruppo di sette persone e<br />
operiamo in una struttura di 150 mq, 70 dei<br />
quali adibiti a magazzino. La nostra anima è<br />
rimasta prevalentemente orientata al mondo<br />
delle antenne – ci racconta Angelo Barbuto<br />
- ci siamo sempre più specializzati in questo<br />
settore. Con Sky l’attività è continua, infatti<br />
siamo strutturati in modo tale da offrire un<br />
servizio completo ai nostri clienti, abbiamo tre<br />
postazioni fisse per poter eseguire le prove dei<br />
decoder, con due tester Sky e tre persone fisse<br />
che possono dare assistenza al cliente. Il tutto<br />
per offrire un servizio con meno attesa possibile.<br />
Abbiamo a disposizione il personale per poter<br />
risolvere i problemi quasi in tempo reale».<br />
La qualità vince sempre<br />
Oggi l’utente finale è sempre più attento<br />
alla qualità offerta dal servizio, un fattore<br />
determinante più di ogni altro. «La qualità<br />
dell’offerta Sky è inconfutabile – afferma<br />
con decisione Angelo Barbuto - chi non la
prova non può capire con pienezza il valore<br />
di questa azienda; dall’altra parte, invece,<br />
chi si abbona difficilmente poi disdice. E noi<br />
siamo contenti di far parte di questa famiglia,<br />
un’azienda che non conosce sosta ed è sempre<br />
pronta a fornire novità sostanziali. Basti pensare<br />
a Sky Go, un esempio tra tanti, che sicuramente<br />
rappresenta un valore aggiunto che ancora una<br />
volta differenzia l’azienda e fidelizza ancor di<br />
più i clienti; anzi, essendo unico nel suo genere,<br />
spinge molte persone ad accostarsi a Sky per<br />
godere dei contenuti offerti, in qualsiasi posto<br />
e in qualsiasi momento. Non solo, allo stesso<br />
tempo Sky Go rappresenta un modo per fare<br />
anche promozione. Chiunque lo utilizzi, anche<br />
in presenza di amici, ci tiene a dimostrare la<br />
possibilità di godere dei contenuti anche fuori dal<br />
salotto di casa. Costituisce così anche un efficace<br />
veicolo promozionale per l’azienda, che invoglia le<br />
persone ad abbonarsi».<br />
Spazio alla fibra ottica<br />
«La nuova tecnologia richiede dedizione<br />
e preparazione. Sul fronte della fibra ottica<br />
stiamo per far partire un primo impianto pilota<br />
– ci rivela Angelo – che sarà realizzato in un<br />
condominio a titolo completamente gratuito. È<br />
anche un’attività funzionale a far maturare le<br />
giuste esperienze ai nostri installatori. In un certo<br />
senso, non ci fermiamo alla teoria, ma diamo<br />
seguito alla pratica. Il timore di mettere mano alla<br />
strumentazione necessaria alla realizzazione di<br />
nuove installazioni è sempre presente: con i<br />
progetti pilota dimostriamo che tutto funziona.<br />
Così si dà il via alle installazioni realizzate<br />
con questa nuova tecnologia. Diciamo che<br />
preferiamo dar vita ad una prima fase di<br />
rodaggio utile agli installatori per metterli<br />
nelle condizioni di affrontare le eventuali<br />
problematiche presenti sul campo».<br />
Le potenzialità del mercato<br />
«Ho sempre molta fiducia nel mercato, a<br />
mio avviso il settore oggi è ancora lontano<br />
dal punto di saturazione e presenta enormi<br />
potenzialità. Di strada da fare ce n’è tanta: il<br />
bello di questo settore è che non è statico, anzi<br />
la sua dinamicità può sviluppare nuovi margini.<br />
Quando si presenta una novità, per noi è<br />
acqua di fonte, ci andiamo ad abbeverare, la<br />
aggrediamo immediatamente cercando sempre<br />
di cogliere al volo l’occasione».<br />
Le parabole di un tempo<br />
Angelo Barbuto a 16 anni seguiva passo<br />
passo l’operato del padre: «Ricordo la mia prima<br />
installazione fatta con mio padre in un centro<br />
turistico del Gargano. Ero ragazzino, in quella<br />
circostanza abbiamo montato una parabola in<br />
vetroresina da 2,20 metri. Era davvero enorme,<br />
corredata da un’immensa struttura. All’inizio la<br />
strumentazione costavano tantissimo, ricordo<br />
che il primo puntamento lo abbiamo fatto con<br />
diversi strumenti come inclinometri, bussole,<br />
oltre che al misuratore di campo. Rispetto<br />
ad oggi, all’epoca per fare un puntamento<br />
ci mettevamo più di mezza giornata e per<br />
completare il tutto servivano più di due giorni.<br />
Anche la struttura per fissare la parabola era<br />
elaborata: si usavano anche blocchi di cemento<br />
enormi. Oggi, i nostri installatori realizzano<br />
anche tre o quattro interventi al giorno, direi<br />
che i tempi sono decisamente cambiati e la<br />
tecnologia ha fatto passi più che da gigante.<br />
Nello stesso periodo, per fare promozione<br />
alla <strong>TV</strong> Sat, avevamo un carrello a rimorchio<br />
della nostra auto e andavano per le strade del<br />
Gargano. Nel carrello avevamo montato una<br />
parabola e facevamo vedere in tempo reale<br />
la qualità dei canali ricevuti, compresi quelli<br />
italiani che in alcune zone non si riuscivamo<br />
a vedere. Oggi utilizziamo un camper con<br />
la grafica Sky: un ottimo strumento per<br />
promuovere l’abbonamento nelle piazze».<br />
La squadra operativa all’ingresso del punto vendita<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
95
Boruni Srl<br />
Da installatore a imprenditore, è possibile<br />
L’azienda gode<br />
di ampi spazi,<br />
200mq tra uffici<br />
e magazzini<br />
e 100mq aperti<br />
al pubblico<br />
GROSSISTI, RIVENDITORI E INSTALLATORI<br />
Nata dalla dedizione e l’impegno del suo fondatore,<br />
Boruni opera con un punto vendita principale a<br />
copertura di Napoli e provincia e uno operativo a Genova,<br />
offrendo i servizi Sky a 360°.<br />
Boruni Srl<br />
ufficio@boruni.com<br />
Corso Secondigliano, 56<br />
80144 Napoli<br />
Tel. 081 7375665<br />
Via Sardorella, 59<br />
16162 Genova<br />
Tel. 333 7898583<br />
conoscere bene le dinamiche che si sviluppano<br />
nell’operatività di questo mestiere. La mia<br />
attività è iniziata nel ’98, proprio con l’avvento<br />
delle prime pay-tv: dapprima la mia era una<br />
ditta individuale, adesso è diventata una Srl.<br />
Sono partito da zero ed ho fatto tutto da solo;<br />
la più importante collaboratrice nella mia<br />
carriera professionale è stata mia moglie, che mi<br />
ha seguito in questa avventura sin da quando<br />
eravamo fidanzati. Io rappresentavo l’operatività<br />
dell’azienda, uscivo per installare. Lei seguiva<br />
la parte burocratica, organizzativa e contabile,<br />
era presente nel punto vendita. Man mano, con<br />
sacrificio e dedizione al lavoro, siamo cresciuti e<br />
96 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
«Oggi sono diventato<br />
un imprenditore, ma<br />
fondamentalmente nasco<br />
come installatore – ci tiene<br />
a precisare Marcello Boruni.<br />
Ho imparato questo mestiere<br />
sul campo: posso dire di aver<br />
fatto scuola sui tetti e di<br />
oggi posso vantare oltre venti dipendenti, con tre<br />
punti vendita, due dei quali Sky Service. Con la mia<br />
squadra di installatori riesco ad operare anche su<br />
scala nazionale, oltre a coprire Napoli e provincia<br />
e una fetta della città di Genova. Il progetto<br />
Armasat, il sistemi di comunicazione satellitare<br />
dell’arma dei carabinieri al quale abbiamo preso<br />
parte, ne è un esempio».<br />
Il rapporto con i clienti<br />
è cambiato<br />
«In 15 anni si è potuta notare una<br />
metamorfosi repentina sia dei clienti sia<br />
del mercato. I clienti adesso sono tutti più<br />
esigenti - sottolinea Marcello Boruni. Un<br />
tempo aspettavano noi per avere informazioni;<br />
oggi, paradossalmente, a volte capita che su<br />
alcuni argomenti il cliente è più informato<br />
dell’operatore. Un tempo andavi dal cliente,<br />
quasi lo ‘incantavi’ spiegandogli la nuova<br />
tecnologia; vendere era più semplice. Oggi il
cliente che si trova davanti a te è informato, aspetta solo che<br />
tu gli offra il miglior servizio e non si accontenta soltanto della<br />
migliore offerta».<br />
Lavorare in sicurezza<br />
Un aspetto molto dibattuto negli ultimi anni, al quale Marcello<br />
Boruni dedica la giusta attenzione: «Oltre ai mercati e ai clienti<br />
è cambiato anche il modo di lavorare, soprattutto sul fronte<br />
della sicurezza. Un tempo si lavorava e basta, usavamo l’ingegno<br />
per prendere autonomamente le precauzioni. Oggi non è più<br />
così, ci sono norme ben precise da rispettare e la sicurezza ha<br />
un ruolo fondamentale nel nostro mestiere. La mia azienda è<br />
certificata ISO 9001 e, periodicamente, tutti i miei collaboratori<br />
frequentano regolarmente dei corsi sulla sicurezza. Lo stesso<br />
dicasi per la formazione; non sarei quello che sono senza i corsi<br />
di formazione e di aggiornamento che ho seguito negli anni. Ho<br />
sempre tenuto ad essere in linea con le evoluzioni del mercato,<br />
pertanto sin dall’inizio della mia professione l’aspetto formativo<br />
è stata la linfa del mio mestiere. Lo sa bene Sky che con Impronta<br />
<strong>Digitale</strong> ha rafforzato la sinergia con i propri partner, offrendo<br />
un servizio molto utile alla formazione degli installatori. La mia<br />
squadra è composta da 15 installatori, e non posso prescindere<br />
da questo aspetto se voglio tenere il passo del mercato. Lo stesso<br />
installatore senza aggiornamento non ha futuro. Un tempo gli<br />
insegnavi a fare il puntamento della parabola e andava bene.<br />
Oggi non è più così, deve saper fare un sacco di cose come, ad<br />
esempio, la configurazione del decoder, del sistema SCR, del cavo<br />
ethernet da collegare, ecc.».<br />
Il mondo Sky, il nostro core business<br />
«Sono circa 10 anni che cooperiamo con Sky. La nostra<br />
offerta Sky è globale, fino ai servizi di post vendita, e cerchiamo<br />
di dare sempre il massimo. Nonostante il mercato in questo<br />
periodo abbia accusato un rallentamento, la famiglia Sky è in<br />
controtendenza e guarda al futuro per anticipare i trend che<br />
caratterizzeranno il nostro settore. E solitamente non delude<br />
le aspettative; basti pensare ai nuovi canali in 3D, oppure al<br />
servizio Sky Go, molto richiesto e molto gradito<br />
dal cliente. La mobilità è un aspetto che ha rapito<br />
i desideri dei nostri clienti e Sky non si è fatta<br />
pregare per soddisfarli. Certo, Sky fa da apripista –<br />
sottolinea Marcello Boruni - ma sta a noi operare<br />
con la massima professionalità e in modo preparato<br />
per garantire il servizio al cliente e il business<br />
all’azienda».<br />
L’esperienza rafforza sempre<br />
Convinto che nelle difficoltà emergono gli aspetti<br />
più ingegnosi delle persone, Marcello Boruni ci tiene<br />
a ricordare un momento della sua professione:<br />
«Nell’arco della mia carriera, ricordo un anno<br />
costernato da forti difficoltà economiche, prima<br />
dell’avvento di Sky. Il mercato si era bloccato, la<br />
pirateria era diffusa e non è stato facile riuscire<br />
a tenere duro con tutti i collaboratori a carico.<br />
Ma non ho mollato, ho diversificato il lavoro per<br />
riuscire a contenere i costi. Poi l’arrivo di Sky ha<br />
dato respiro e nuova linfa al business, per cui siamo<br />
ripartiti. È stata un’esperienza che mi ha insegnato<br />
ad avere buona volontà e caparbietà: così il lavoro<br />
in questo settore non manca».<br />
Oltre al mondo Sky, Boruni offre i servizi di telefonia e abbonamento internet. Per accogliere nel miglior modo i clienti,<br />
vi sono desk dedicati con personale dedicato<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
97
C.R.E.M. di Marcheschi Sas<br />
Da sessant’anni al servizio della Toscana<br />
www.cremsas.it<br />
info@cremsas.it<br />
GROSSISTI, RIVENDITORI E INSTALLATORI<br />
Dalla costruzione e riparazione di piccole radio,<br />
all’installazione e manutenzione di impianti satellitari,<br />
residenziali e professionali. La competenza e l’esperienza<br />
della famiglia Marcheschi si tramanda da oltre mezzo secolo.<br />
C.R.E.M.<br />
di Marcheschi Sas<br />
Viale Comasco Comaschi, 50<br />
56021 Cascina Pisa<br />
Tel. 050 700.793<br />
proprio lavoro piace, la fatica non si avverte; così,<br />
spesso, si esagera con gli orari». Si presenta così<br />
Fabio Marcheschi, cofondatore di C.R.E.M., Sky<br />
Service pisano, punto di riferimento per diverse<br />
province della regione toscana. «C.R.E.M. è nata<br />
negli anni ’80 – ci racconta Marcheschi - dalla<br />
fusione di due società presenti sul mercato sin<br />
dagli anni ‘50, una prettamente commerciale<br />
gestita da mia madre Rosina e una artigianale<br />
gestita da mio padre Giovanni. Due società<br />
a conduzione familiare, entrambe confluite<br />
nell’attuale punto vendita. Ciò è avvenuto<br />
quando, negli anni ’80, io e mio fratello Giuseppe<br />
abbiamo deciso di mettere piede in questo<br />
mercato e dare seguito al lavoro portato avanti<br />
98 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
«Opero su questo<br />
mercato da oltre 30<br />
anni e sono molto<br />
soddisfatto del lavoro<br />
che faccio. E quando il<br />
per trent’anni dai nostri genitori. Il negozietto da<br />
40 mq di papà Giovanni è diventato così un punto<br />
vendita importante con 300 mq dedicati ad uffici<br />
e magazzino e 250 mq aperti al pubblico. Oggi, ci<br />
occupiamo dell’installazione e manutenzione di<br />
impianti satellitari di tipo residenziale in tutta la<br />
provincia di Pisa e, in maniera marginale, operiamo<br />
nelle province di Lucca e Livorno. Per le utenze<br />
business, invece, copriamo le province di Pisa, Lucca,<br />
Massa, Pistoia e Prato, operando su grandi strutture<br />
come hotel, cliniche, ospedali, campeggi, ecc.».<br />
I servizi di C.R.E.M.<br />
«Sky è il nostro partner primario – ci dice Fabio<br />
Marcheschi. Offriamo i servizi Sky a 360° e, sul<br />
fronte dell’impiantistica, con le nostre squadre<br />
di operatori curiamo ogni tipo di installazione,<br />
anche la più complessa. Ovviamente, non abbiamo<br />
perso l’identità che ha caratterizzato per 60
DUE DOMANE FLASH A<br />
FABIO MARCHESCHI<br />
Cosa pensa dei nuovi servizi Sky Go e 3D?<br />
«Lo Sky Go è la ciliegina sulla torta, un punto distintivo<br />
di Sky. Rappresenta di sicuro la fidelizzazione dell’abbonato.<br />
D’altro canto, anche il 3D esprime un’altra punta di diamante<br />
della tecnologia Sky. Rispetto allo Sky Go, la crescita del 3D<br />
nelle case richiede del tempo, è una tecnologia piuttosto<br />
nuova che implica la necessità di un televisore di ultima<br />
generazione; solo di recente il costo di un televisore<br />
stereoscopico è diminuito per essere accessibile a molti».<br />
Quanto è importanza l’integrazione dei sistemi in<br />
ambito domestico?<br />
«È importante, possibile, ma non va forzata: al nostro<br />
cliente dobbiamo dare un prodotto fruibile. Basti pensare<br />
alla casa tecnologica che veniva dimostrata già 15 anni<br />
fa. Di fatto quella casa non è mai nata: la tecnologia è<br />
sempre stata disponibile, mancavano i bisogni. Quindi,<br />
laddove l’integrazione dei sistemi soddisfa la necessità dei<br />
clienti siamo vincenti, se andiamo a creare falsi bisogni<br />
difficilmente avrà futuro ciò che proponiamo».<br />
anni la nostra attività; pertanto ci occupiamo della vendita<br />
dell’elettronica di consumo, televisori, telefonia, computer, ecc.,<br />
arrivando fino alla vendita del bianco. Come molti Sky Service,<br />
siamo aperti tutta la settimana compreso il sabato e, nei momenti<br />
di maggior affluenza, che coincidono quasi sempre con l’inizio del<br />
campionato di calcio e con il Natale, lo siamo anche la domenica».<br />
Il mercato secondo Marcheschi<br />
«Noi proveniamo dallo switch off di novembre, che ha creato un<br />
mercato molto allegro e, ancora oggi, stiamo vivendo l’onda lunga<br />
della transizione – ci confida Fabio Marcheschi. A prescindere da<br />
questo passaggio, pur riscontrando un leggero calo dovuto alla<br />
tanto temuta crisi, devo dire che non vedo grosse problematiche<br />
per il futuro, perché il nostro è un mercato tecnologicamente<br />
molto avanzato che non conosce battute d’arresto repentine.<br />
Abbiamo in mano la tecnologia, usiamola. Basti solo pensare a<br />
Sky e alle tecnologie che ci chiede di usare. Inoltre, soprattutto<br />
nelle zone di digital divide come la nostra, le opportunità di<br />
lavoro oggi non mancano. Un fronte caldo che stiamo battendo<br />
Fabio Marcheschi, cofondatore di C.R.E.M.<br />
ultimamente è quello della fibra ottica; abbiamo<br />
già cablato diversi condomini e alcuni hotel storici<br />
dove non era possibile usare altra tecnologia o<br />
soluzione d’impianto».<br />
Negli anni l’utente è cambiato<br />
La differenza tra gli utenti di ieri e quelli di oggi<br />
è evidente. Lo sa bene Fabio Marcheschi: «Prima il<br />
cliente era poco informato, le sue richieste erano<br />
più semplici da soddisfare e si riusciva facilmente<br />
a convincerlo ad adottare la tecnologia da<br />
noi proposta. Pur essendo facile la vendita, se<br />
guardo il rovescio della medaglia, in un certo<br />
senso non era da stimolo nemmeno per noi, per<br />
la nostra formazione. Oggi l’utente finale viene<br />
in negozio con una precisa idea riguardo alle sue<br />
necessità. Quindi noi dobbiamo rispondere con<br />
professionalità ad un’esigenza ben delineata. A<br />
tal punto che la preparazione diventa essenziale;<br />
lo sappiamo bene che il cliente, nel giro di pochi<br />
minuti, riesce a capire se siamo o meno padroni<br />
dell’argomento e se gli forniamo una risposta<br />
corretta. La formazione di tutti i nostri operatori,<br />
pertanto, è un elemento essenziale. Un aspetto<br />
imprescindibile del nostro mestiere, al quale<br />
tengo molto. Sono frequenti, infatti, le riunioni<br />
pianificate durante l’anno con tutta la nostra rete<br />
di installatori, oltre alla frequenza metodica di<br />
corsi presso le scuole di formazione».<br />
C.R.E.M. conta 12 persone al proprio servizio che<br />
operano dal lunedì al sabato. Nei periodi di maggiore<br />
affluenza il negozio è aperto anche la domenica<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
99
Casa dell’Antenna Srl<br />
GROSSISTI, RIVENDITORI E INSTALLATORI<br />
Di padre in figlio<br />
mezzo secolo di attività<br />
Avviata durante gli anni ‘60, Casa dell’Antenna ha sempre<br />
trattato in modo completo l’accessoristica d’antenna.<br />
Una passione tramandata di padre in figlio, al servizio di<br />
Piacenza e delle province limitrofe.<br />
Casa dell’Antenna Srl<br />
www.casadellantenna.it<br />
info@casadellantenna.it<br />
Via XXI aprile, 76<br />
29100 Piacenza<br />
Tel. 0523 330426<br />
Una passione in realtà nata già quando<br />
ero tra i banchi di scuola. Allora passavo i<br />
pomeriggi ad aiutare mio padre imparando,<br />
pian piano, insieme a lui ‘rubandogli’ i<br />
trucchi del mestiere”. Casa dell’Antenna è<br />
nata nel lontano ’65 da un’idea di Luciano<br />
Bianchi, padre di Marco, supportato nella<br />
gestione amministrativa dalla moglie Franca.<br />
Si occupava di fornire ai piccoli negozi di<br />
elettrodomestici della zona, gli accessori e i<br />
piccoli componenti per l’impianto televisivo.<br />
«Siamo presenti sul territorio da quasi 50<br />
anni – ci dice orgoglioso Marco Bianchi – e<br />
con il passare del tempo ci siamo orientati<br />
100 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
«Ho iniziato questo<br />
mestiere a 18 anni,<br />
appena terminati<br />
gli studi –ne parla<br />
con piacere Marco<br />
Bianchi, ora titolare<br />
del punto vendita<br />
Casa dell’Antenna.<br />
sempre più verso il mondo delle antenne. Nel<br />
2008 abbiamo cambiato sede, dando vita a<br />
due tipologie di vendita separate: ingrosso da<br />
una parte, utenti finali dall’altra. Oggi, Casa<br />
dell’Antenna è gestita da me e da un gruppo<br />
di lavoro composto da 5 persone; fornisce<br />
continua conoscenza nell’ottica di evolvere<br />
la figura dell’installatore condividendone<br />
la crescita professionale. L’azienda cresce<br />
costantemente, vive le esperienze e le<br />
emozioni in comune con i propri clienti.<br />
Riusciamo a coprire le province di Piacenza,<br />
Lodi, Cremona e Pavia e collaboriamo con<br />
diverse squadre esterne di installatori».<br />
I servizi aziendali<br />
«Offriamo ogni tipo d’antenna – ci dice<br />
orgoglioso Marco Bianchi - accessori per<br />
antifurti, cancelli elettrici, materiale per<br />
orchestra, luci da palco, diffusione sonora e<br />
accessoristica in generale. Ovviamente Sky
QUATTRO DOMANDE A<br />
MARCO BIANCHI<br />
Come gestite l’aspetto formativo?<br />
«Ogni mese facciamo un incontro tecnico con gli<br />
installatori nella saletta che abbiamo nel nostro punto<br />
vendita. Gli argomenti? Tutti quelli inerenti i settori che<br />
trattiamo. Pertanto, i corsi vanno dall’aggiornamento Sky<br />
alla videosorveglianza, dall’antifurto alle antenne; gli<br />
spunti non mancano per dar vita ad incontri periodici di<br />
aggiornamento e formazione».<br />
Come è cambiata, nel tempo, la figura dell’installatore?<br />
«Si è molto evoluta. L’installatore è diventato un<br />
professionista a tutti gli effetti e sono aumentate le proprie<br />
conoscenze informatiche. L’installatore che oggi pensa ancora<br />
di operare con la testa di un tempo, fa molta fatica. Oggi, ad<br />
esempio, si è arrivati a collegare la televisione ad internet,<br />
cosa una volta impensabile. Un installatore poco evoluto<br />
rischia di perdere sempre più opportunità, perché da qui in<br />
avanti la tecnologia terrà un passo sempre più spedito».<br />
Che voto darebbe al mercato dell’integrazione dei<br />
sistemi?<br />
«È indubbio che l’integrazione in ambito domestico è<br />
sempre più importante. Ma la gente ancora non ha un’idea<br />
ben definita del concetto di domotica, a parte qualche utente<br />
evoluto. Per cui darei un 7 al mercato di quest’anno e non ho<br />
dubbi che sarà almeno da 8 quello del prossimo anno».<br />
Cosa vuole fare Marco Bianchi da grande?<br />
«Esattamente quello che faccio, ne sono felice. Ho avuto<br />
solo un periodo, nella mia carriera professionale, durante<br />
il quale ho pensato di cambiare, complice un momento di<br />
difficoltà e la voglia di intraprendere una strada diversa.<br />
Ma ho saputo aspettare e capire che le difficoltà vanno<br />
affrontate; le decisioni affrettate sono solo figlie di un<br />
momento, spesso possono deludere le aspettative. Oggi<br />
sono contento di portare avanti un percorso di crescita<br />
professionale, così come sono orgoglioso di dare seguito a<br />
quanto creato da mio padre».<br />
Importante l’assortimento d’antenne<br />
di ogni tipo, accessoristica connessa<br />
Il team di lavoro di Casa dell’Antenna<br />
rientra in modo predominante nel pacchetto<br />
dei servizi offerti dalla nostra azienda.<br />
Un brand che si propone da sempre al<br />
mercato italiano come sinonimo di qualità e<br />
molteplicità di contenuti; tutto ciò non può<br />
che fare breccia negli utenti che decidono di<br />
condividerne i servizi. Rimangono soddisfatti<br />
nel vedere nascere delle esigenze di visione e<br />
capire che Sky può soddisfarle».<br />
Sky Go<br />
«È un’evoluzione importante –sostiene<br />
Marco Bianchi- molte persone vengono da<br />
noi a chiedere l’abbonamento solo per avere<br />
Sky Go. Il motore trainante nei pacchetti Sky,<br />
si sa, è lo sport, il calcio nello specifico. Un<br />
aspetto molto curato da Sky, non a caso si<br />
è assicurata l’esclusiva dei maggiori eventi<br />
sportivi a livello mondiale. Basti pensare alle<br />
Olimpiadi per i quali Sky ha previsto oltre<br />
2.000 ore di diretta su 12 canali HD, più<br />
uno 3D. Per un tifoso, avere la possibilità di<br />
seguire un evento sportivo di questa portata,<br />
in qualsiasi posto e in qualsiasi momento,<br />
penso sia un servizio senza eguali».<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
101
E.T. Elettronica Sas<br />
Quattro punti vendita,<br />
a Trapani e provincia<br />
Sono quattro i<br />
punti vendita di<br />
E.T. Elettronica<br />
dislocati nella<br />
provincia di<br />
Trapani. A<br />
turno, almeno<br />
uno rimane<br />
aperto anche la<br />
domenica<br />
GROSSISTI, RIVENDITORI E INSTALLATORI<br />
Da oltre 30 anni sul territorio siciliano E.T. Elettronica<br />
vanta un’esperienza come produttore di centralini<br />
e antenne. La passione e la professionalità dei fratelli<br />
Roppolo ne hanno determinato il successo.<br />
E.T. Elettronica Sas<br />
info@etelettronica.com<br />
Viale Piersanti Mattarella 59/61<br />
91029 Santa Ninfa (TP)<br />
Tel. 0924 62230<br />
Via Archi 166<br />
91100 Trapani<br />
Tel. 0923 872416<br />
Viale Risorgimento 27<br />
91021 Campobello di Mazara (TP)<br />
Tel. 0924 47782<br />
Via Francesco Crispi 9<br />
91025 Marsala (TP)<br />
Tel. 0923 985307<br />
102 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
«Se qualcuno mi chiedesse cosa<br />
voglio fare da grande risponderei<br />
quello che sto facendo, senza<br />
esitare – esordisce così Matteo<br />
Roppolo, titolare di E.T. Elettronica,<br />
per esprimere l’entusiasmo con il<br />
quale svolge la professione. È un<br />
lavoro che mi appassiona, malgrado<br />
le difficoltà incontrate lungo il<br />
cammino. Ma le difficoltà, ne sono<br />
convinto, vengono ampiamente<br />
compensate dall’entusiasmo e<br />
dalle soddisfazioni che questo<br />
lavoro mi ha dato e mi continua a<br />
dare”. Eppure di esperienza ne ha<br />
maturata molta, senza mai perdere<br />
la passione con la quale ha iniziato:<br />
“Lavoro nel settore dal 1984 e la<br />
mia prima attività nasce dieci anni<br />
dopo quando, insieme a mio fratello<br />
Biagio, abbiamo deciso di aprire<br />
una piccola azienda artigiana.<br />
Abbiamo iniziato con la produzione<br />
di centralini, amplificatori e antenne.<br />
Man mano che si andava avanti,<br />
con l’avvento delle pay tv, abbiamo<br />
guardato lontano decidendo di<br />
cavalcare questo nuovo settore,<br />
rilevando un’ulteriore punto vendita<br />
nel centro di Santa Ninfa dal quale
è partita l’avventura di E.T. Elettronica. Poi<br />
è nato il rapporto con Sky e siamo diventati<br />
l’unico Sky Service della provincia di Trapani.<br />
Lo sviluppo ci ha consentito di dar vita a<br />
quattro punti vendita, per offrire un servizio a<br />
360°. Oltre alla sede principale di Santa Ninfa,<br />
infatti, siamo presenti a Trapani, Campobello di<br />
Mazara e a Marsala».<br />
Un laboratorio di produzione<br />
«Disponiamo di un grande capannone per la<br />
produzione di materiale elettronico – ci confida<br />
orgoglioso Matteo Roppolo. Produciamo<br />
l’elettronica per la ricezione dei segnali<br />
televisivi e seguiamo anche la distribuzione<br />
in tutta la Sicilia. Viene tutto realizzato da<br />
noi: la progettazione, gli stampi per le parti<br />
meccaniche, l’assemblaggio e il collaudo<br />
eseguito dal laboratorio interno».<br />
Al passo con la tecnologia<br />
E.T. Elettronica dimostra continuità nel tenere<br />
il passo del progresso tecnologico, senza esitare<br />
a mettere in campo i propri operatori qualora<br />
se ne presenti l’opportunità: «Chi opera in<br />
questo mercato deve conoscere la tecnologia.<br />
È quello che dico sempre ai miei collaboratori,<br />
per sensibilizzarli di continuo sull’importanza<br />
della formazione. Durante l’anno partecipiamo a<br />
numerosi incontri formativi, oltre a frequentare<br />
quelli organizzati da Sky. Uno dei più importanti<br />
in questo primo semestre, ad esempio, è stato<br />
dedicato a internet via satellite. Abbiamo<br />
aderito al Progetto Scuola lanciato da Sky<br />
realizzando, nel solo mese di marzo, la cablatura<br />
in fibra ottica di nove edifici della provincia di<br />
Trapani; una tecnologia, la fibra ottica, sulla<br />
quale Sky ha puntato molto per sopperire alle<br />
difficoltà che possono nascere quando si deve<br />
promuovere l’abbonamento nei palazzi datati,<br />
dove il passaggio dei cavi diventa impossibile.<br />
Un progetto che ha coinvolto i nostri<br />
installatori, alla cui realizzazione ha dato un<br />
forte contributo anche Sky, su tutti i fronti».<br />
Vecchio e nuovo:<br />
due mercati a confronto<br />
«Oggi è il servizio a fare da motore al<br />
business – ci dice Matteo Roppolo. Un tempo<br />
c’era chi addirittura ancora non aveva il<br />
televisore, e molti impianti erano ancora da<br />
eseguire ex novo; non solo, non esistevano<br />
nemmeno tante accortezze nel mettere piede<br />
in casa delle persone. Oggi, rispetto ad allora,<br />
è cambiato il mercato così come è cambiato<br />
l’utente con le proprie esigenze. Le persone sono<br />
più informate e sono molto esigenti. Non solo,<br />
badano a tutto, pertanto bisogna essere discreti<br />
ed educati quando varchiamo la soglia della loro<br />
casa, tenendo in ordine e pulito il luogo dove<br />
abbiamo lavorato».<br />
Le opportunità di Sky<br />
«Sky ci ha sempre fornito nuove opportunità<br />
– commenta soddisfatto Matteo Roppolo - con<br />
iniziative, nuovi prodotti, promozioni, ecc. Basti<br />
solo pensare a tutti gli adeguamenti che abbiamo<br />
dovuto gestire negli ultimi due anni con l’avvento<br />
di MySky HD. E parlo di numeri importanti.<br />
Da due anni a questa parte, infatti, abbiamo<br />
effettuato qualcosa come 10mila interventi. E<br />
per il collegamento del decoder Sky alla rete LAN,<br />
non v’è dubbio, ci sarà molto altro da fare. Nuove<br />
tecnologie offrono nuove opportunità. In questo<br />
decennio Sky ha convinto tutti; l’offerta dei<br />
programmi a disposizione degli abbonati è molto<br />
ricca: un contributo importante per allargare la<br />
conoscenza dei telespettatori. Lo sport e il calcio<br />
sono trainanti ma altrettanto interessanti sono i<br />
documentari, i programmi per ragazzi, le news non<br />
stop. Oggi al bar non si parla più soltanto delle<br />
grandi squadre italiane: sempre più dibattuti sono<br />
anche i campionati esteri. Se conosciamo il calcio<br />
internazionale bisogna dire grazie a Sky che, con<br />
i suoi canali dedicati, ha permesso la diffusione<br />
dello sport oltre confine. Tutto ciò ne dimostra<br />
l’impegno in prima linea».<br />
Matteo Roppolo al<br />
centro, insieme a due<br />
collaboratori, Maria<br />
e Claudio. Lo staff<br />
di E.T. Elettronica<br />
è composto da<br />
20 persone, oltre<br />
alle squadre di<br />
installatori che<br />
gravitano intorno<br />
all’azienda<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 103
EL.CO. Elettronica Srl<br />
Distribuzione di componenti<br />
assortimento e competenza<br />
La sede di<br />
Conegliano<br />
GROSSISTI, RIVENDITORI E INSTALLATORI<br />
Passione per il mestiere ed esperienza quarantennale le armi<br />
vincenti di EL.CO. Elettronica. L’assortimento copioso e la<br />
distribuzione diretta e ufficiale in Europa di marchi prestigiosi ne<br />
fanno un’azienda di caratura internazionale.<br />
EL.Co.<br />
Elettronica Srl<br />
www.elcoteam.com<br />
conegliano@elcoteam.com<br />
belluno@elcoteam.com<br />
Viale Italia 108<br />
31015 Conegliano (<strong>TV</strong>)<br />
Tel. 0438 64637<br />
Via F.lli Rosselli n.104<br />
32100 Belluno<br />
Tel. 0437 940256<br />
EL.CO. Elettronica è una realtà conosciuta e<br />
apprezzata, sia a livello nazionale che internazionale, e<br />
vanta oltre 40 anni di esperienza.<br />
Ce ne parla Fabio Zanco, figlio del fondatore e attuale<br />
socio, responsabile commerciale: «EL.CO. Elettronica<br />
è nata grazie a mio padre, Danillo Zanco, verso la<br />
fine degli anni ’60. Seguiva la vendita di ricambi Tv e<br />
antenne, coadiuvato da mia madre Melania, tutt’ora<br />
attiva nell’amministrazione. Col passare del tempo<br />
l’azienda è cresciuta, ha aggiunto la gestione di<br />
componenti elettronici, strumentazione e attrezzature.<br />
La passione e la dedizione per questa professione, negli<br />
anni, hanno portato sempre di più buoni frutti. È stata<br />
104 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
La sede di Belluno si estende su 2.000 mq di superficie<br />
aperta una prima filiale a Belluno e, a seguire, altre<br />
due a Pordenone e Verona. Attualmente, gestiamo due<br />
Sky Service, a Belluno e Conegliano, oltre ai vari punti<br />
logistici dislocati nel territorio, lavoriamo in Italia<br />
e in Europa, grazie alla distribuzione di componenti<br />
elettronici dei quale ci occupiamo».<br />
Ben strutturati<br />
«Essere ben organizzati nel lavoro è una priorità – ci<br />
confida Fabio Zanco- soprattutto quando le figure che<br />
gravitano attorno all’azienda sono numerose. Ed è<br />
inevitabile, se pensiamo che oggi EL.CO. Elettronica, per
i due Sky Service di sua competenza, collabora<br />
con circa 60 installatori e conta al suo interno<br />
23 persone che gestiscono le quotidiane<br />
operazioni aziendali. Non solo, i punti vendita<br />
di Conegliano e Belluno sono collocati in due<br />
ampie strutture, rispettivamente da 1.200 mq<br />
e 2.000 mq; ogni reparto va costantemente<br />
monitorato. Oltre all’offerta Sky, infatti, che è<br />
completa in ogni suo processo fino ai servizi<br />
di assistenza, ci occupiamo di antennistica,<br />
componenti e accessori per l’elettronica: dalla<br />
<strong>TV</strong>CC ai sistemi di antifurto, dai computer ai<br />
dispositivi per le reti informatiche, ecc.».<br />
Corsi certificati<br />
La preparazione degli installatori di EL.CO.<br />
Elettronica è certificata. È sempre Fabio Zanco a<br />
parlarcene: «Abbiamo da poco chiuso un corso<br />
di certificazione di II livello, riconosciuto dai<br />
vari organi di competenza. L’aspetto formativo<br />
è fondamentale oggi per la vita di un’azienda<br />
nonché di una professione, e noi ci teniamo<br />
molto. Nel nostro settore, l’installatore deve<br />
essere attento alle novità, le nuove tecnologie<br />
devono essere curate e approfondite. Una<br />
volta andavi a casa del cliente e installavi<br />
l’impianto, oggi non è più così. L’utente<br />
è sempre più esigente, vuole più servizi e<br />
più possibilità; l’installatore deve essere in<br />
grado di dare risposte e soluzioni. Per questa<br />
ragione frequentare corsi di aggiornamento<br />
fa parte del lavoro stesso. In quest’ultimo<br />
periodo la nostra attenzione è concentrata<br />
sull’IP, visto che Sky punta ad interfacciare i<br />
propri decoder con le reti LAN. La qualità dei<br />
servizi Sky è indiscutibile, tutti gli operatori<br />
e i professionisti di questa grande famiglia<br />
devono essere in grado di dare risposte sempre<br />
chiare; ancora di più in questi ultimi anni: il<br />
cliente dimostra un’adeguata conoscenza delle<br />
novità che, via via, il mercato propone».<br />
Un anno di opportunità<br />
«Solitamente in questo periodo si registra<br />
una contrazione fisiologica – rivela Fabio<br />
Zanco. Lo sport, si sa, è un grande vettore<br />
per Sky, per cui all’inizio della stagione estiva<br />
è normale, e tutto riparte velocemente da<br />
metà agosto con l’inizio dei primi eventi<br />
sportivi, primo tra tutti il campionato di<br />
calcio. Quest’anno, però, ci sono le Olimpiadi<br />
a tenere banco nel periodo estivo, per cui il<br />
ventaglio di programmi rimane comunque<br />
ampio, anche nei periodi solitamente poco<br />
appetibili. Più in generale, parlando della battuta d’arresto<br />
che l’intera Europa sta attraversando, sentiamo meno il vento<br />
di crisi che tanti lamentano grazie anche ai diversi settori che<br />
la nostra azienda abbraccia».<br />
Sito web rinnovato<br />
Nelle aziende è matura la consapevolezza sul valore che può<br />
avere il sito web a supporto delle vendite. Un aspetto che procede<br />
di pari passo con l’utilizzo crescente da parte degli utenti degli<br />
store online. Lo sa bene EL.CO. Elettronica che ha sviluppato una<br />
nuova piattaforma web, lanciata di recente: «Abbiamo lavorato<br />
per diversi mesi al rinnovo del sito web che abbiamo presentato<br />
lo scorso marzo, puntando su due fattori importanti: e-commerce<br />
e blog. Con l’e-commerce in questi pochi mesi abbiamo registrato<br />
importanti risultati. Sull’altro fronte, il blog rappresenta una sorta<br />
di piazzetta virtuale dove si incontrano tutti, professionisti del<br />
settore e non, dove cerchiamo di integrare le informazioni che<br />
possono essere utili al professionista piuttosto che all’utente<br />
finale. E il riscontro non esita a farsi vedere: tanti chiamano,<br />
addirittura vengono a trovarci, alcuni chiedono approfondimenti<br />
su questa o quella notizia».<br />
La determinazione contro le avversità<br />
Ce lo racconta Fabio Zanco: «Era il 12 maggio 2008, quando<br />
un grosso incendio ha distrutto tutto. Ha messo l’azienda<br />
letteralmente in ginocchio, causando oltre 2 milioni di euro di<br />
danni. Come siamo risaliti? Siamo un’azienda sana e solida,<br />
abbiamo tenuto duro, in un primo momento siamo stati<br />
supportati da altre realtà che ci hanno permesso di non fermarci<br />
a livello operativo; successivamente, nel giro di un mese, abbiamo<br />
aperto in affitto un altro negozio. Per ripristinare completamente<br />
il punto vendita ci sono voluti 2 anni, ma oggi siamo qua con<br />
un’esperienza in più da raccontare e con la stessa determinazione<br />
che ha caratterizzato quest’azienda da oltre 40 anni».<br />
L’assortimento aziendale copre<br />
un ampio range di settori che<br />
vanno dal semplice componente<br />
al più complesso dispositivo di<br />
server management<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 105
Elcar Sas<br />
GROSSISTI, RIVENDITORI E INSTALLATORI<br />
Specializzati in consulenza tecnica<br />
e post vendita<br />
Da trent’anni Elcar presiede il mercato di Genova con un<br />
vasto assortimento di prodotti per la ricezione satellitare,<br />
con accessori e parti di ricambio. Forte dell’esperienza acquisita,<br />
l’azienda propone anche servizi di consulenza e post-vendita.<br />
Elcar Sas<br />
info.elcar@fastwebnet.it<br />
Via C. Barabino, 112/R<br />
16129 Genova<br />
Tel. 010 8602074<br />
la linea imprenditoriale avviando un’azienda<br />
tutta mia che, dopo trent’anni di attività, porto<br />
ancora avanti con orgoglio. Non posso che<br />
esserne soddisfatto, basti pensare che sono<br />
partito completamente da solo e oggi il mio<br />
gruppo di lavoro è composto da 11 persone”.<br />
Situata nel centro di Genova, Elcar si occupa di<br />
vendita al dettaglio e all’ingrosso di un’ampia<br />
gamma di prodotti: dalle antenne ai materiali<br />
106 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
«Mi sono accostato<br />
a questo settore già<br />
all’età di 15 anni e da<br />
allora ho affrontato<br />
tutte le evoluzioni del<br />
mercato fino ad oggi<br />
– ci racconta subito<br />
Gino Navone, titolare<br />
di Elcar. Nel lontano<br />
’83 decisi di seguire<br />
di ricambio, dai decoder alla cavetteria, dalle<br />
apparecchiature per la videosorveglianza ai<br />
ricambi audio video, ecc. “Oggi siamo un punto<br />
di riferimento per chi svolge attività nel campo<br />
televisivo; Sky rappresenta il nostro core<br />
business e riusciamo a garantire un servizio<br />
qualitativamente alto sia nella provincia<br />
di Genova che in quella di Savona. Siamo<br />
contenti del nostro rapporto di partnership<br />
con Sky, un’azienda sempre in movimento con<br />
prospettive e idee vincenti».<br />
Professionalità al servizio<br />
dei clienti<br />
«Negli anni il settore è cambiato<br />
notevolmente – sostiene Gino Navone. Sono<br />
cambiati i fornitori, le aziende italiane che<br />
producono sono diminuite e l’avvento di
TRE DOMANDE<br />
A GINO NAVONE<br />
Come viene vissuta la domotica nella sua<br />
regione?<br />
«La domotica al momento mi sembra<br />
troppo specialistica e riservata a pochi.<br />
Soprattutto qui da noi, dove fa meno<br />
presa perché la popolazione della Liguria<br />
è composta in prevalenza da anziani, poco<br />
inclini al comfort offerto dalle nuove<br />
tecnologie. Oltretutto, si sa, quella ligure è<br />
gente concreta che vive meno di entusiasmi e<br />
più di pragmaticità».<br />
… e la fibra ottica?<br />
«Sta prendendo sempre più piede. La<br />
città di Genova, per come è strutturata, si<br />
presta molto ad interventi realizzati con la<br />
fibra ottica. Un argomento già da tempo<br />
battuto da Sky e sul quale, anche noi, stiamo<br />
investendo molto. A tal proposito abbiamo<br />
puntato, come facciamo sempre, sull’aspetto<br />
formativo. Il nostro è un lavoro che vive di<br />
consulenza, pertanto non possiamo esimerci<br />
dalla formazione».<br />
Come ha affrontato, in questi 30 anni di<br />
attività, le evoluzioni di mercato?<br />
«Nel nostro settore il mercato lo fai tu,<br />
cerchi tu di essere in grado di affrontarlo<br />
e di essere all’altezza delle situazioni che ti<br />
si presentano. Per questo motivo è sempre<br />
importante cogliere le opportunità che<br />
nascono dal progresso tecnologico, non<br />
fossilizzarsi su un solo settore; ricordo, ad<br />
esempio, il passaggio del televisore dal<br />
bianco e nero al colore, una transizione che<br />
ha dato linfa a nuova tecnologia fornendo<br />
opportunità di business. Il segreto per<br />
affrontare il progresso tecnologico è quello di<br />
farsi trovare pronti».<br />
L’assortimento è uno dei punti di forza di Elcar<br />
Il gruppo operativo di Elcar<br />
internet ha dato una spinta diversa al mercato,<br />
portando le aziende a continui adeguamenti.<br />
In tutto questo rinnovamento, abbiamo sempre<br />
cercato di essere un punto di riferimento nella<br />
zona di nostra competenza, offrendo maggiore<br />
professionalità e disponibilità. Soprattutto nei<br />
momenti dove il mercato ha registrato delle<br />
flessioni, abbiamo sempre cercato di migliorare<br />
il servizio e di programmare le attività<br />
per affrontare in modo preparato le nuovi<br />
situazioni che si prospettavano all’orizzonte.<br />
Non a caso oggi la nostra forza sta nella<br />
consulenza tecnica oltre ad un servizio di post<br />
vendita molto curato».<br />
Gli installatori in Liguria<br />
«La nostra è da sempre una clientela molto<br />
specializzata –afferma Gino Navone- pertanto<br />
conosco bene la figura dell’installatore.<br />
Abbiamo, però bisogno di un maggior ricambio<br />
generazionale. Il tecnico di un tempo sta ancora<br />
tenendo banco, sicuramente specializzandosi,<br />
ma abbiamo bisogno di nuove leve all’attivo.<br />
La scuola dovrebbe lavorare meglio per far<br />
conoscere la figura dell’installatore perché<br />
offre potenzialità e prospettive di mercato<br />
intreressanti, bisogna stimolare i giovani ad<br />
accostarsi a questo mestiere. Un riscontro<br />
avuto soprattutto nel nostro territorio, a tal<br />
punto che spesso vengono commissionati<br />
gli impianti di installazione a squadre di<br />
tecnici che provengono da altre regioni,<br />
prevalentemente dal meridione».<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
107
Elettronica Sestese Snc<br />
Passione per tecnologia,<br />
qualità e aggiornamento<br />
Il negozio è strutturato in tre divisioni: Sky Service, materiale d’antenna<br />
e componentistica. Centrale l’attività di post-vendita dedicata<br />
all’installatore e alla risoluzione delle problematiche d’impianto.<br />
Elettronica<br />
Sestese Snc<br />
info@elettronicasestese.it<br />
www.elettronicasestese.it<br />
Via Petrarca, 111<br />
20099 Sesto San Giovanni (MI)<br />
Tel. 02 22474013<br />
Fax 02 26226870<br />
GROSSISTI, RIVENDITORI E INSTALLATORI<br />
«È stato mio padre Giancarlo Marchetti ad avviare<br />
l’attività 35 anni fa, aprendo un centro d’assistenza<br />
Grundig e Minerva». Esordisce così Elena Marchetti, che<br />
ora gestisce l’attività con Massimo Lazzarin, impegnato<br />
nell’antennistica e Davide Caccia, specializzato nella<br />
componentistica. Infine, Attilio Crippa marito di<br />
Elena, segue il sito e la rete informatica. «Mio padre,<br />
occasionalmente, continua a venire in negozio – precisa<br />
Elena. Mettiamo quotidianamente in campo quei principi<br />
imprenditoriali che hanno consentito ad Elettronica<br />
Sestese di superare le difficoltà in un mercato che ha<br />
cambiato pelle più volte». Con lo sviluppo delle televisioni<br />
private, alla componentistica necessaria per la riparazione<br />
dei televisori, il punto vendita ha aggiunto i prodotti<br />
dedicati all’impiantistica televisiva: «Elettronica Sestese,<br />
all’epoca – commenta Elena Marchetti – aveva come<br />
concorrenti importanti come le filiali GBC, che oggi non<br />
ci sono più. La visione di mio padre, ci ha consentito di<br />
sviluppare e consolidare l’attività: dal centro di assistenza<br />
degli apparecchi televisivi, all’impianto d’antenna durante<br />
il boom delle televisioni locali, alla Tv Sat e alla <strong>TV</strong>CC».<br />
108 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
Clienti sempre più preparati<br />
Massimo Lazzarin ha le idee chiare: «Oggi, il cliente<br />
è sempre più preparato: se un installatore commette<br />
errori il tam-tam del mercato lo penalizza subito.<br />
Vede, l’aggiornamento professionale è così importante<br />
che anche in un momento di crisi come questo,<br />
i professionisti preparati continuano a lavorare,<br />
nonostante tutto». Prosegue Lazzarin: «Terminato lo<br />
switch-off del terrestre, se non ci fossero le attività<br />
generate da Sky e altri settori sui quali abbiamo<br />
diversificato come la <strong>TV</strong>CC e la componentistica, sarebbe<br />
più problematico proseguire».<br />
Il valore aggiunto<br />
«È anche un problema di margini, che sono calati in<br />
modo sensibile a causa della forte competizione sui<br />
prezzi – confessa Massimo Lazzarin – gli installatori<br />
dovrebbero valorizzare al meglio il proprio servizio anziché<br />
cavalcare la guerra dei prezzi: l’opportunità di essere
QUATTRO DOMANDE FLASH A<br />
MASSIMO LAZZARIN<br />
Perché ci si abbona a Sky?<br />
«L’offerta soddisfa tutti, il numero dei canali presenti è<br />
impressionante, e non ha pari. Il calcio è molto trainante,<br />
ma anche tutti i servizi correlati, come il MySky HD per<br />
registrare qualunque programma».<br />
Una cosa che recentemente vi ha sorpreso?<br />
«L’interesse generato da Sky Go: molte persone entrano<br />
in negozio per chiedere informazioni».<br />
Il vostro contributo alla formazione?<br />
«Organizziamo corsi per trasferire la conoscenza ai<br />
nostri installatori, nozioni tecniche teoriche, e noi stessi<br />
frequentiamo corsi di formazione. Per noi la vendita<br />
non finisce al banco: per evitare disagio all’installatore<br />
lo affianchiamo: affrontiamo e risolviamo insieme le<br />
problematiche che si possono presentare. Ogni anno<br />
facciamo un meeting invitando gli installatori per<br />
dibattere gli argomenti tecnologici più attuali».<br />
Un consiglio agli installatori?<br />
«A quelli bravi, nessuno. A chi si accosta per la prima<br />
volta a questo mercato chiediamo professionalità<br />
e competenza altrimenti l’utente finale, in caso di<br />
problematiche, viene penalizzato. Sono indispensabili una<br />
preparazione adeguata e una strumentazione specifica».<br />
La collezione di strumenti<br />
d’epoca, curata da Giancarlo<br />
Marchetti, fondatore di<br />
Elettronica Sestese. Sulla<br />
sinistra, in basso, è visibile un<br />
multimetro Vorax degli anni<br />
trenta e, sempre a sinistra<br />
più in alto, un misuratore<br />
di campo degli anni ‘60 con<br />
ingressi a impedenze separate<br />
300 e 75 ohm. Millivoltmetri,<br />
generatori di segnali <strong>TV</strong> e<br />
oscilloscopi degli anni ‘80<br />
completano la raccolta<br />
ricevuti con il sorriso nelle case degli abbonati Sky<br />
è certo un punto di forza. Dobbiamo recuperare<br />
la passione, che è il motore di tutto e imparare ad<br />
argomentare meglio: nel passato era più facile, le<br />
novità tecnologiche erano così straordinarie che<br />
non servivano tante parole per convincere i clienti.<br />
Oggi le cose sono cambiate e il mercato, grazie a<br />
Sky, è diventato molto più grande». Prosegue Elena<br />
Marchetti: «Sky negli ultimi anni ha contribuito<br />
significativamente al nostro sviluppo. Abbiamo<br />
iniziato quindici anni fa con la pay-tv e, da quando è<br />
arrivata Sky, il lavoro è sempre più aumentato. Fino<br />
a due anni fa curavamo solo i servizi post-vendita;<br />
poi abbiamo aggiunto anche la gestione delle<br />
installazioni e il servizio alla clientela per i decoder.<br />
Ora seguiamo anche le installazioni».<br />
La fibra ottica<br />
«Sky è l’unica azienda sul mercato che riesce a<br />
mantenere il volume d’affari sempre in crescita –<br />
così si esprime Massimo Lazzarin – e investe sugli<br />
installatori in modo considerevole; la struttura<br />
commerciale è all’altezza: gli agenti sono preparati,<br />
i funzionari ben inquadrati e inseriti nel mondo<br />
del commercio. Siamo soddisfatti di questa<br />
collaborazione. Ora stiamo sviluppando insieme a<br />
loro gli impianti condominiali in fibra ottica; nella<br />
nostra zona ci sono numerosi palazzi anni ’60 e ’70<br />
dove è necessario convertire soluzioni in 1ª IF”.<br />
La componentistica<br />
«Attualmente è il comparto che ci dà le maggiori<br />
soddisfazioni – così esordisce Davide Caccia. Molti<br />
dei clienti sono privati, interessati ai Led. Anche la<br />
distribuzione dei segnali HD, con matrici, switcher<br />
ed extender HDMI, è piuttosto richiesta, e tutta<br />
la cavetteria dedicata. I prodotti ethernet, grazie<br />
anche alla connessione del decoder alla rete, sono<br />
prossimi ad un aumento di richieste».<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 109
Elettrotecnica Srl<br />
GROSSISTI, RIVENDITORI E INSTALLATORI<br />
Nuova apertura, idee chiare<br />
e servizio completo<br />
Elettrotecnica Srl<br />
css.elettrotecnica@libero.it<br />
Via Statuto, 3<br />
42121 Reggio Emilia<br />
Tel. 0522 421138<br />
navigata di Sergio Greco, esperto del settore<br />
che ha iniziato la sua attività come tecnico<br />
Formenti negli anni ’80. «Gestisco da tempo<br />
– ci racconta Sergio Greco – e in tanti anni<br />
ha dato numerose soddisfazioni. A dicembre<br />
del 2010 ho deciso di avviare l’attività di<br />
Reggio Emilia, unitamente ai miei figli. Sono<br />
proprio loro a gestirla in prima persona, io<br />
ne supervisiono l’operato e viaggio spesso<br />
tra la Campania e l’Emilia Romagna. A dare<br />
man forte ci sono anche Giuseppe Maresca,<br />
marito di Federica e Maria Casolare, moglie<br />
di Stefano». Una società a gestione familiare,<br />
dunque, che in un anno è cresciuta in maniera<br />
110 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
Pur essendo<br />
un’azienda neonata<br />
che solo qualche mese<br />
fa ha soffiato sulla<br />
sua prima candelina,<br />
Elettrotecnica Srl<br />
vanta l’esperienza<br />
Elettrotecnica Srl è nata<br />
nel dicembre del 2010 da<br />
un’esperienza già acquisita<br />
in ambito satellitare da anni.<br />
L’offerta Sky di Elettrotecnica<br />
Srl è globale, oltre ai prodotti<br />
in ambito satellitare, terrestre,<br />
accessori per computer e<br />
telefonia.<br />
esponenziale e già conta all’attivo diverse<br />
squadre tecniche, sia interne che esterne,<br />
con le quali collabora. «Siamo partner di<br />
un’azienda leader nelle tecnologie digitali – ci<br />
dice soddisfatto Sergio Greco – una società<br />
che non si ferma, cerca sempre di sviluppare<br />
nuovi sistemi e nuovi servizi per dare al cliente<br />
un prodotto di qualità superiore. Non solo,<br />
mantiene alto il livello di collaborazione con i<br />
propri partner, sempre presente e disponibile a<br />
formare ed informare. I segnali che ci arrivano<br />
da questo brand sono sempre molto forti».<br />
I servizi e l’organizzazione<br />
«Siamo soddisfatti di come stanno andando<br />
le cose, a poco più di un anno dall’apertura<br />
– ci dice soddisfatto Giuseppe Maresca,<br />
responsabile commerciale dell’azienda. Il<br />
nostro punto vendita offre qualsiasi tipo<br />
di prodotto relativo all’ambito satellitare e<br />
terrestre, oltre agli accessori per computer
TRE DOMANDE<br />
A SERGIO GRECO<br />
La differenza nell’operare al nord e al sud<br />
«Le differenze maggiori sono legate alla natura del<br />
territorio e alla diversa tipologia di cliente. In Campania<br />
non è particolarmente diffusa la concezione di impianto<br />
centralizzato sat nei condomini, di conseguenza<br />
realizziamo più installazioni ed adeguamenti su<br />
impianti singoli. Oggi i nostri sforzi sono concentrati<br />
nel cercare di rimuovere quei luoghi comuni (opere<br />
murarie invasive, canaline preesistenti sature di cavi,<br />
costi elevati di messa in opera) che pregiudicavano<br />
l’esecuzione di impianti condominiali. In Emilia<br />
Romagna, invece, la cultura del centralizzato è ormai<br />
radicata, quindi la quasi totalità degli interventi eseguiti<br />
è costituita da modifiche o ampliamenti di impianti<br />
multiutenza, in modo da renderli adeguati alle richieste<br />
di un mercato in continua evoluzione».<br />
Secondo lei quali tecnologie daranno linfa al<br />
mercato?<br />
«Credo che entro la fine di quest’anno la fibra ottica<br />
prenderà molto piede soprattutto nel nord Italia,<br />
mentre una finestra sul mercato dei prossimi anni<br />
sarà aperta da una maggiore capacità di trasmissione<br />
dati che permetterà di avere una Tv di alta qualità sui<br />
dispositivi mobili».<br />
Quanta importanza dà all’aspetto formativo?<br />
«Collaborando con così tanti installatori è inevitabile<br />
mantenere viva la sete di conoscenza di tutto ciò che è<br />
nuovo. Non a caso, partecipiamo sempre ai corsi indetti<br />
da Sky, sempre apprezzati. Tutti gli aggiornamenti<br />
organizzati da Sky ai quali partecipiamo, inoltre,<br />
vengono poi internamente riproposti ai nostri<br />
operatori, tramite persone qualificate».<br />
e telefonia. Sul fronte Sky, invece, l’offerta<br />
è globale, comprese le operazioni di post<br />
vendita, con assistenza sui decoder tramite<br />
postazione dedicata per le relative prove<br />
tecniche. Ci siamo insediati bene nel<br />
Sergio Greco, fondatore<br />
dall’azienda<br />
mercato emiliano e oggi, oltre a Reggio<br />
Emilia, riusciamo a servire anche le province<br />
di Parma e Modena. Curiamo moltissimo<br />
l’aspetto tecnico perché cerchiamo di ridurre<br />
quanto più possibile l’attesa dei clienti<br />
per l’installazione Sky; dovendo far uscire<br />
le squadre che devono rifornirsi da noi in<br />
negozio, è sempre presente un responsabile<br />
di struttura che rimane in sede dal lunedì al<br />
sabato; nei periodi caldi, quando la richiesta<br />
raggiunge i suoi picchi, oltre a rimanere aperti<br />
anche la domenica, collaboriamo con squadre<br />
di installatori esterni».<br />
Fare promozione<br />
al momento giusto<br />
Ogni imprenditore,<br />
dopo anni di esperienza,<br />
è in grado di prevedere<br />
l’andamento del mercato<br />
durante l’anno, a seconda<br />
del periodo di riferimento.<br />
Su questo concetto ci tiene<br />
a soffermarsi Giuseppe<br />
Maresca: «Esistono dei<br />
periodi dell’anno segnati<br />
storicamente da una<br />
riduzione delle vendite; è<br />
proprio in quei periodi che<br />
ci dedichiamo maggiormente<br />
all’aspetto promozionale.<br />
Bisogna sempre guardare<br />
le cose nel verso positivo<br />
e quelli, per noi, sono<br />
i momenti nei quali si<br />
presenta l’opportunità<br />
di avere maggiore tempo<br />
da dedicare al new<br />
business. Nello specifico,<br />
di solito cerchiamo di<br />
sviluppare rapporti con gli<br />
amministratori di condomini<br />
per promuovere i servizi Sky.<br />
In quest’ultimo periodo,<br />
stiamo realizzando molti<br />
lavori con la fibra ottica,<br />
Giuseppe Maresca,<br />
responsabile commerciale<br />
Stefano Greco,<br />
responsabile tecnico<br />
per dare più servizi ai clienti. Una tecnologia,<br />
la fibra ottica, che per quanto ci riguarda sta<br />
prendendo molto piede. Solo nell’ultimo periodo<br />
abbiamo sviluppato numerosi incontri preventivi<br />
con amministratori di condomini, durante i<br />
quali abbiamo illustrato i vantaggi della nuova<br />
tecnologia, le tempistiche di un’eventuale<br />
installazione e i servizi Sky che attualmente<br />
vengono proposti sul mercato».<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
111
L.B. Elettronica Service<br />
GROSSISTI, RIVENDITORI E INSTALLATORI<br />
Un gruppo solido al servizio<br />
della Sardegna<br />
Due punti vendita, a Cagliari e Nuoro, e una squadra di 30<br />
persone all’attivo. Vasto assortimento di prodotti e servizi, dai<br />
componenti elettronici agli accessori audio video, dall’antennistica<br />
alla sicurezza, dal fotovoltaico alla telefonia.<br />
L.B.<br />
Elettronica Service<br />
www.lbelettronica.it<br />
lbelettronica@lbelettronica.it<br />
Via dei Capraia 2/4<br />
09131 Cagliari<br />
Tel. 070 4560066<br />
Via Lamarmora 35<br />
08100 Nuoro<br />
Tel. 0784 1890275<br />
anni la società è cresciuta fino a diventare,<br />
oggi, un’importante realtà della Sardegna. Oltre<br />
a Cagliari, infatti, L.B. Elettronica Service è<br />
presente anche a Nuoro con un secondo punto<br />
vendita. «Oggi siamo l’unico riferimento per le<br />
installazioni Sky per le province di Cagliari e<br />
Nuoro, con una fitta rete di oltre 50 installatori,<br />
distribuiti nelle due provincie – ci dice Corrado<br />
Barella. La professionalità messa in campo<br />
per anni ci ha premiati e, oggi, la nostra<br />
azienda conta un entourage interno di oltre 30<br />
unità. Gestiamo le installazioni Sky nelle due<br />
province di nostra competenza, dagli impianti<br />
112 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
«Siamo in questo<br />
settore da oltre 25<br />
anni e oggi siamo un<br />
partner importante<br />
per Sky». A parlare<br />
è Corrado Barella,<br />
fondatore di L.B.<br />
Elettronica Service,<br />
che nel 1987 ha deciso<br />
di entrare in questo<br />
settore, occupandosi<br />
della vendita di<br />
componenti elettronici<br />
e sistemi di ricezione<br />
televisiva. Con gli<br />
Il desk d’accoglienza Sky del punto<br />
vendita di Nuoro<br />
condominiali tradizionali a quelli in fibra ottica,<br />
portando il segnale in alta definizione in casa di<br />
migliaia di famiglie ogni anno».<br />
I servizi del punto vendita<br />
L.B. Elettronica Service è un’azienda che<br />
abbraccia più settori di competenza. Ce lo<br />
racconta Corrado Barella: «Oltre alla vendita<br />
di materiale elettrico, componenti elettronici,<br />
accessori audio video e per computer, siamo<br />
presenti sul fronte dell’energia da fonti<br />
rinnovabili con una divisione che progetta,
TRE DOMANDE<br />
A CORRADO BARELLA<br />
Come ha affrontato le flessioni del<br />
mercato?<br />
«Investendo! Quando il mercato<br />
attraversa un momento di flessione, penso<br />
che la cosa migliore da fare sia investire.<br />
Sembra paradossale, ma è la cosa più<br />
opportuna da fare per essere poi pronti a<br />
ripartire nel migliore dei modi. Ogni settore,<br />
ciclicamente, subisce delle flessioni; e da<br />
lì, inevitabilmente il mercato riparte per<br />
risalire. Ecco, mi piace sempre essere pronto<br />
nel momento in cui avviene la ripartenza».<br />
Un aspetto che rende il servizio<br />
vincente?<br />
«Una delle nostre peculiarità è il supporto<br />
tecnico a tutti i livelli, un fattore che ci<br />
contraddistingue. Spesso gli installatori<br />
vengono da noi per realizzazione progetti<br />
funzionali ai lavori che devono eseguire. Da<br />
noi trovano sempre la risposta più adeguata<br />
alle loro esigenze».<br />
Quale ruolo gioca la formazione?<br />
«È un must, il punto nevralgico della<br />
nostra attività. Negli anni è diventata il<br />
valore aggiunto di ogni installatore e di<br />
ogni operatore del settore. Noi ci occupiamo<br />
sia della formazione relativa alla sicurezza<br />
sia alla formazione tecnica. Lo facciamo da<br />
sempre, in modo costante e continuativo. A<br />
settembre ci trasferiremo in un locale più<br />
ampio, di 900 mq, e una delle cose che ho<br />
fortemente voluto nella nuova struttura<br />
è stata proprio una sala conferenza per<br />
poter organizzare dei corsi di formazione e<br />
aggiornamento. Ci sarà, infatti, uno spazio<br />
dedicato a questa attività, una sala che<br />
potrà ospitare fino a 30 persone».<br />
L’azienda esegue da tempo impianti<br />
in fibra ottica e dispone di un vasto<br />
assortimento di componenti per<br />
installazioni di antenne<br />
Sono 5 le persone<br />
dedicate alla<br />
postazione Sky, per<br />
un servizio a 360°<br />
vende e installa impianti fotovoltaici. Non solo, l’azienda copre<br />
anche il settore della telefonia e gestisce circa 50 point in tutta la<br />
Sardegna. Abbiamo una divisione che si occupa di progettazione<br />
e vendita di impianti di videosorveglianza. Per la gestione di tutte<br />
queste attività abbiamo due amministrazione separate, relative<br />
alle vendite e ai servizi. Ogni passaggio della nostra attività è<br />
presidiato da personale dedicato e specializzato».<br />
Sky a 360°<br />
«Il nostro supporto ai clienti Sky è globale – afferma Corrado<br />
Barella - dall’abbonamento all’installazione e a seguire i servizi<br />
di post vendita. Nel nostro ufficio ci sono ben 5 persone al desk<br />
d’accoglienza Sky a ricevere gli utenti che si vogliono abbonare,<br />
le richieste di manutenzione dei decoder o delle digital key, e a<br />
coordinare le richieste di intervento sul campo».<br />
Le peculiarità dei nuovi servizi<br />
«Sky è in continuo movimento, tiene costantemente il passo<br />
dell’evoluzione tecnologica e si propone al mercato con novità<br />
sempre interessanti. Basti pensare agli ultimi servizi sui quali<br />
sta focalizzando l’attenzione. Sky Go, ad esempio: un ottimo<br />
servizio, che usiamo come importante argomento di vendita;<br />
oppure il decoder MySky HD. Registra le trasmissioni satellitari<br />
e, con la digital key, anche quelle terrestri; viene connesso a<br />
internet per accedere ai video on demand; con uno splitter HDMI<br />
è possibile collegarlo a più televisori, videoproiettori, monitor,<br />
ecc. Per non parlare del ventaglio di contenuti, sempre più<br />
ampio, compresa la visione stereoscopica».<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
113
LBC Service Srl<br />
GROSSISTI, RIVENDITORI E INSTALLATORI<br />
Precedenza alla formazione<br />
e alla strumentazione<br />
LBC Service è diventata in pochi anni un riferimento per<br />
l’installazione di impianti televisivi e di videosorveglianza.<br />
Il segreto? Sottoporsi ad una continua formazione e dotarsi di<br />
strumenti tecnologicamente sempre avanzati.<br />
LBC Service Srl<br />
info@lbcservice.com<br />
www.lbcservice.com<br />
Via Ischia, 163<br />
63066 Grottamare (AP)<br />
Tel. 0735 592804<br />
costruire un’impronta precisa sul territorio<br />
di propria competenza. «Viviamo Sky a tutto<br />
tondo –ci confessa Ubaldo Costantini, uno<br />
dei fondatori– e copriamo gran parte delle<br />
Marche fino al confine con la Romagna,<br />
Cattolica per intenderci. Contiamo tanti<br />
impianti realizzati sul territorio e li seguiamo<br />
offrendo un servizio di post vendita puntuale,<br />
per qualsiasi esigenza. Inoltre, godiamo di<br />
una piccola rete di negozi che ci seguono sul<br />
fronte dei servizi Sky disponibili».<br />
LBC Service è nata il 12 agosto 2004,<br />
fondata da Ubaldo Costantini e Giuseppe<br />
114 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
Deve varcare<br />
ancora la soglia<br />
del decennio LBC<br />
Service, ma in pochi<br />
anni ha saputo<br />
Baiocchi; è un’azienda giovane e dinamica<br />
che dispone di due punti vendita nelle<br />
Marche, uno a Grottamare e uno a Fermo.<br />
«In poco tempo siamo riusciti a fare di LBC<br />
Service una della più importanti aziende<br />
dell’impiantistica satellitare. Non solo,<br />
grazie alla professionalità e alle competenze<br />
acquisite, abbiamo deciso di specializzarci<br />
nell’installazione di impianti di produzione di<br />
energia da fonti rinnovabili».<br />
Presenti sul territorio<br />
Far conoscere i propri servizi è importante,<br />
lo sa bene Ubaldo Costantini che dedica<br />
particolare attenzione all’aspetto<br />
promozionale: «I nostri clienti sono per la<br />
maggiore utenti finali, pertanto bisogna
tenerli costantemente informati sulle<br />
attività e i servizi che offriamo. Per<br />
questo motivo, presidiamo il territorio<br />
proponendo la nostra presenza nei pressi<br />
di centri commerciali o alle fiere, con<br />
strutture gonfiabili o stand mobili. Inoltre,<br />
ci impegniamo a realizzare continue<br />
promozioni, stimoliamo i clienti con premi<br />
o prodotti extra. Di solito pianifichiamo le<br />
attività promozionali con largo anticipo,<br />
stando molto attenti alle manifestazioni<br />
organizzate sul nostro territorio».<br />
L’importanza<br />
dell’integrazione dei sistemi<br />
«Rappresenta il futuro – ci dice senza<br />
esitare Ubaldo Costantini. Direi che nel<br />
corso degli anni diventerà fondamentale,<br />
anche se bisogna evidenziare un aspetto<br />
emerso dalle recenti esperienze: gli utenti<br />
in là con gli anni si sentono già gratificati,<br />
dimostrano meno interesse nell’arricchire<br />
il proprio bagaglio personale, e meno<br />
coinvolti al nuovo che avanza, preferendo<br />
i sistemi tradizionali. In questo caso, per<br />
quanto ci riguarda, aumentano le difficoltà e<br />
l’approccio non è immediato. Così il servizio<br />
risulta determinante e accompagnare il<br />
cliente per mano è fondamentale per il<br />
nostro lavoro. Altro discorso invece bisogna<br />
fare per gli utenti d’età dai 25 ai 45 anni:<br />
vogliono tutto e considerano la domotica<br />
e l’integrazione il futuro per migliorare la<br />
propria qualità della vita. Fortunatamente<br />
Sky con i suoi 5 milioni di abbonati riesce ad<br />
abbracciare tutte le fasce sociali».<br />
Monitorare costantemente<br />
il lavoro<br />
«È un consiglio che do a tutti – ci tiene a<br />
sottolineare Ubaldo Costantini – e lo dico a<br />
ragion veduta. È indispensabile monitorare<br />
sempre e al meglio i lavori: il deficitario<br />
operato di un collaboratore può mettere<br />
Ubaldo Costantini,<br />
cofondatore e amministratore<br />
in difficoltà l’azienda, minando l’operato<br />
efficiente di anni di lavoro. Bisogna essere<br />
strutturati per seguire le attività in corso e<br />
intervenire rapidamente in caso di bisogno.<br />
La reazione rapida è un punto di forza della<br />
nostra attività, serve per raddrizzare il tiro<br />
immediatamente e impedire che le cose<br />
prendano una direzione sbagliata».<br />
La competitività di Sky<br />
Un aspetto sul quale Costantini si<br />
sofferma: «Sky ha idee ingegnose e riesce<br />
ad azzeccare ogni previsione, un po’ come<br />
un condottiero che si mette in prima linea e<br />
decide le strategie da adottare per condurre<br />
la squadra. A differenza di un tempo,<br />
comunque, il lavoro di uno Sky Service<br />
viaggia in completa autonomia, Sky ha<br />
deciso di responsabilizzare maggiormente<br />
ogni Sky Service presente sul territorio<br />
nazionale. È necessario stare sempre sul<br />
pezzo e tenere alta l’attenzione delle<br />
dinamiche di mercato, oltre a mantenere<br />
coeso il proprio team di lavoro. In poche<br />
parole, è necessario mantenere alta la<br />
propria credibilità sul territorio».<br />
Giuseppe Baiocchi, cofondatore di LBC Service. L’azienda, oggi,<br />
conta 2 punti vendita con oltre 30 collaboratori<br />
LBC Service ha risposto presente ad ‘Impronta <strong>Digitale</strong>’, il<br />
percorso di formazione per gli installatori indetto da Sky<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
115
Multimedia Srl<br />
GROSSISTI, RIVENDITORI E INSTALLATORI<br />
Sviluppare le sinergie, a Rimini e Forlì<br />
M<br />
ultimedia è una società giovane che opera in terra di<br />
Romagna con un’anima da veterana del settore. Da 5 anni<br />
all’attivo, con l’imprinting del Gruppo Mari, abbraccia il mondo<br />
<strong>Digitale</strong>, Sat e Tv a 360°, con servizi di qualità e da un vasto<br />
assortimento di accessori e componenti multimediali.<br />
Multimedia Srl<br />
www.mmediaonline.it<br />
info@mmediaonline.it<br />
Via Marecchiese, 142<br />
47900 Rimini<br />
Tel. 0541 790119<br />
V.le Italia, 46<br />
47121 Forlì<br />
Tel. 0543 36947<br />
«Operiamo in questo mercato da<br />
decenni – esordisce Andrea Giuliani<br />
- e Multimedia è l’ultima delle<br />
nostre creature». La società, infatti,<br />
fa capo al Gruppo Mari, solida<br />
realtà del campo dell’elettronica<br />
che opera da 50 anni in Emilia<br />
Romagna. «Multimedia è stata<br />
avviata nel 2007 con la sede di<br />
Rimini, frutto della sinergia con<br />
due giovani imprenditori, già attivi<br />
nel mercato con una struttura<br />
della quale abbiamo sviluppato la<br />
parte commerciale che ritenevamo<br />
indispensabile per il nostro futuro.<br />
Dopo un anno di lavoro la società<br />
non ha deluso le aspettative, al<br />
punto che abbiamo deciso di presidiare anche<br />
l’area di Forlì; così, nel 2008, abbiamo aperto<br />
un secondo punto vendita attrezzandolo di<br />
tutto punto. Anche la sede di Forlì ha dato, da<br />
subito, i suoi frutti e lo scorso anno abbiamo<br />
deciso di ampliarne la struttura, dedicando<br />
agli installatori un reparto apposito e creando<br />
un’area destinata esclusivamente a Sky».<br />
116 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
La Struttura<br />
«Multimedia, come lo stesso nome suggerisce,<br />
unisce i vari settori dell’elettronica – ci racconta<br />
Andrea Giuliani - evidenziando le sinergie<br />
che si creano oggi tra satellite, terrestre,<br />
multimedialità e quant’altro; dalla televisione<br />
digitale via satellite e terrestre ai componenti
DUE DOMANDE AD<br />
ANDREA GIULIANI<br />
Quali sono i fattori che rendono vincente una società?<br />
«Professionalità e preparazione in primo luogo, due<br />
concetti che al giorno d’oggi ripagano più del fattore prezzo.<br />
Gli utenti sono alla ricerca del servizio e vogliono garanzie.<br />
Inoltre, bisogna non essere monotematici sui prodotti.<br />
Noi, infatti, ci siamo rivolti ai diversi settori del nostro<br />
mercato, e questo è stato apprezzato; ha dato un vantaggio<br />
competitivo ai nostri punti vendita».<br />
L’installatore, oggi, deve veramente cambiare pelle?<br />
«Rinnovarsi costituisce sempre una valida opportunità.<br />
L’installatore deve osare per argomentare meglio una<br />
vendita. Deve spendere più tempo con l’utente e fargli capire<br />
che l’installatore non è più quello che sale sui tetti per<br />
montare o aggiustare l’antenne; è capace di fare tante altre<br />
cose: l’Audio/Video, la videosorveglianza, l’antintrusione,<br />
l’automazione domestica, ecc.; tutti settori collegati tra loro.<br />
Gli installatori devono sviluppare il proprio mercato in questa<br />
direzione. Anche perché il mercato delle antenne, nei prossimi<br />
anni, sarà sempre più sinergico con l’impiantistica tecnologica<br />
della casa. Un esempio lo abbiamo con due dei nostri clienti<br />
installatori che, fino a poco tempo fa, si occupavano quasi<br />
esclusivamente di impianti d’antenna e che hanno deciso<br />
di esplorare nuovi settori. Bene, dopo poco tempo il loro<br />
lavoro si è molto sviluppato. Un concetto questo, che ritengo<br />
importante: puntare con decisione su questi mercati ancora<br />
non tanto battuti; una mossa oggi redditizia».<br />
Il desk d’accoglienza Sky<br />
della sede di Forlì<br />
elettronici, dalla videosorveglianza agli antifurti,<br />
dagli accessori per computer a quelli per la<br />
telefonia, ecc. Oggi la struttura è suddivisa in tre<br />
aree ben delineate dedicate a Sky, all’ingrosso per<br />
aziende e installatori e all’utente finale».<br />
Il posizionamento<br />
di mercato<br />
«La società è in continuo sviluppo – ci<br />
dice soddisfatto Andrea Giuliani – e in questi<br />
anni ha registrato una crescita esponenziale,<br />
posizionandosi molto bene sul mercato. Un<br />
successo determinato grazie all’operato di tutto<br />
il personale che lavora in modo professionale nei<br />
due punti vendita. Ancora oggi, a dispetto della<br />
crisi che tormenta diverse realtà imprenditoriali,<br />
ci muoviamo in controtendenza, mantenendo un<br />
trend positivo».<br />
La presenza sul territorio<br />
«Organizzare un programma di partecipazione<br />
agli eventi e onorare il calendario stilato è un<br />
impegno non indifferente, ma che affrontiamo in<br />
modo deciso, con tanta tenacia e, soprattutto, con<br />
positività. La nostra presenza alle fiere, così come<br />
alle manifestazioni locali nei paesi, è costante; è<br />
un po’ come moltiplicare la vetrina di Multimedia<br />
e della stessa Sky. Il nostro gruppo di lavoro è ben<br />
specializzato sul mondo Sky e segue in maniera<br />
veramente determinata questo settore. Offre un<br />
servizio di prim’ordine ai clienti, e li coccola, anche<br />
se ciò significa dedicare più tempo del previsto: è<br />
importante per noi avere un cliente contento, che<br />
esce soddisfatto dal punto vendita».<br />
Uno scorcio interno dei due punti vendita Multimedia:<br />
la sede di Forlì a sinistra, quella di Rimini sopra<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
117
O.B. elettronica Srl<br />
GROSSISTI, RIVENDITORI E INSTALLATORI<br />
Ingrosso e dettaglio,<br />
attenti alla formazione<br />
P<br />
unto di riferimento Sky per Brescia e Cremona, O.B. è strutturato<br />
su due piani: uno dedicato agli installatori, l’altro all’utente finale.<br />
Entrambi corredati da un assortimento di prodotti e servizi.<br />
OB-elettronica Srl<br />
www.ob-elettronica.it<br />
web@ob-elettronica.it<br />
Via Genova, 4 - 25125 Brescia<br />
Tel. 030 35.30.880<br />
Barbieri, da qui il nome O.B., la società inizia<br />
l’attività nel 1996. «La storia di O.B., così come la<br />
mia, parte dal lontano ‘96 – ci racconta Andrea<br />
Erranti, uno dei tre soci, insieme a Delfino Corsini<br />
e Marco Bombardieri. Io ho cominciato nel<br />
campo dell’elettronica a 18 anni, presso<br />
un’azienda dove lavorava uno dei soci<br />
fondatori di O.B. che mi ha proposto<br />
di far parte del gruppo, proposta che<br />
ho accettato perché ho creduto sin<br />
da subito nel progetto. Ho lavorato,<br />
fianco a fianco, con Ongaro, Barbieri<br />
e Nardi per anni finché, nel 2004, ho<br />
acquisito parte delle azioni societarie<br />
e oggi, alla luce del pensionamento dei<br />
fondatori, gestisco l’azienda insieme<br />
ai miei due soci. Attualmente O.B.<br />
rappresenta un riferimento per la<br />
provincia di Brescia nel campo della<br />
televisione satellitare, nell’informatica,<br />
in quello dei componenti attivi e passivi<br />
oltre che nel settore dell’antifurto e<br />
118 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
Nata da un’idea<br />
di due operatori del<br />
settore, Roberto<br />
Ongaro e Ennio<br />
della videosorveglianza, della climatizzazione,<br />
dell’amplificazione sonora con un vasto<br />
assortimento di materiali ed accessori».<br />
La struttura<br />
Oltre a collaborare con diverse squadre di<br />
installatori, O.B. si avvale dell’operato di 14<br />
dipendenti. Ce ne parla lo stesso Andrea Erranti:
DUE DOMANDE FLASH A<br />
ANDREA ERRANTI<br />
Che importanza ha la formazione nella<br />
sua azienda?<br />
«Punto a dare linfa all’aspetto formativo<br />
da diversi anni. È fondamentale per<br />
l’attività dell’azienda e degli operatori che<br />
ci lavorano. Noi ogni anno proponiamo<br />
sessioni di corsi agli installatori e devo<br />
ammettere che registrano un ottimo<br />
riscontro. Proprio di recente, durante tutti<br />
i lunedì del mese di maggio, abbiamo<br />
eseguito diversi corsi, in collaborazione<br />
con Sky, rivolti agli operatori del settore.<br />
Di estrema attualità gli argomenti trattati,<br />
come la fibra ottica, l’alta definizione, la<br />
tecnologia SCR, gli impianti condominiali<br />
centralizzati e le tarature, la modulazione<br />
analogica e digitale, ecc.».<br />
Cosa consiglia all’installatore?<br />
«Oggi l’installatore si dimostra attento per<br />
come il mercato si sta evolvendo. Bisogna<br />
guardare in avanti con positività, il mercato<br />
offre validi e svariati sviluppi. Pertanto il<br />
mio consiglio è quello di diversificare, di<br />
non limitarsi solo alle antenne, ma pensare<br />
anche alle reti, alla videosorveglianza, alla<br />
domotica che sta crescendo sempre più,<br />
ecc. Bisogna seguire le nuove generazioni, il<br />
mondo cambierà radicalmente da qui a poco.<br />
Oggi i ragazzi crescono fianco a fianco con<br />
la tecnologia, usano tablet e smartphone<br />
già a 13 anni e attendono, a volte più di<br />
noi stessi operatori del settore, le novità<br />
del mercato tecnologico. Quello che un<br />
tempo per noi era inimmaginabile, vedi la<br />
domotica, per loro rappresenta la semplice<br />
normalità. Se penso poi a mio figlio che,<br />
addirittura all’età di tre anni, riesce a<br />
maneggiare il mio iPad con destrezza, non<br />
oso immaginare come cambieranno le cose<br />
da qui ai prossimi dieci anni».<br />
La squadra di O.B.<br />
alla trasmissione Sky Calcio Show<br />
«Sono diverse le attività di O.B. e, nel tempo,<br />
abbiamo messo insieme uno staff di lavoro ben<br />
coeso, persone specializzate nel proprio settore e<br />
in grado di garantire professionalità, competenza<br />
e capacità per qualsiasi esigenza della clientela».<br />
Con i suoi 1.000 mq, 600 dei quali dedicati alla<br />
vendita e 400 adibiti a magazzino, il punto vendita<br />
è strutturato su due piani, dove sono stati allestiti<br />
due reparti separati della società. «Il piano terra<br />
è riservato prevalentemente all’installatore –<br />
continua Erranti - e comprende l’area Sky, il reparto<br />
dedicato all’antennistica, quello dell’amplificazione<br />
sonora professionale e la parte relativa alla sicurezza,<br />
videosorveglianza e automazione. Il primo piano, invece, è riservato<br />
al privato, corredato da un vasto assortimento di componentistica<br />
elettronica, con accessori per computer e telefonia».<br />
Installatore in primo piano<br />
«Noi puntiamo molto<br />
sull’installatore – ci dice<br />
Andrea Erranti – negli<br />
anni abbiamo investito<br />
molto su questa figura,<br />
ci teniamo a valorizzarla.<br />
Non a caso, in azienda<br />
abbiamo allestito un’area<br />
di vendita completamente<br />
al servizio degli<br />
installatori; dirò di più: fra<br />
qualche mese è previsto<br />
un restyling completo<br />
del punto vendita,<br />
rifaremo tutti gli arredi, e sono previste novità nella sezione a loro<br />
dedicata. Inoltre, sul nostro sito internet è stata lanciata l’attività<br />
di e-commerce, con la possibilità quindi di comprare del materiale<br />
navigando attraverso le varie categorie merceologiche».<br />
Affrontare la crisi diversificando<br />
«Noi, nell’arco degli anni siamo sempre cresciuti, non abbiamo<br />
mai avuto flessioni. Oggi, però, facciamo parte di una realtà i<br />
cui numeri, a livello nazionale, evidenziano un mercato un po’ in<br />
crisi – denota Erranti - in modo particolare l’antennistica, che vive<br />
un momento delicato. Fortunatamente, rispetto ad altre realtà,<br />
soffriamo meno perché avendo più categorie merceologiche<br />
da offrire al cliente, riusciamo a reggere l’onda d’urto che si è<br />
abbattuta in generale su tutto il territorio nazionale. E poi c’è<br />
Sky, che oggi rappresenta un gruppo solido, un brand sinonimo<br />
di qualità e servizio. Non solo, si muove al passo dello sviluppo<br />
tecnologico e riesce sempre ad aprire continue finestre di<br />
mercato. Oggi, ad esempio, la gente è attratta dall’utilizzo di un<br />
tablet per accedere al servizio Sky Go. Un altro punto a favore<br />
è rappresentato dal lancio dei canali a visione tridimensionale.<br />
Insomma, con il potenziamento delle “autostrade informatiche”,<br />
Sky è lì, pronta a percorrerle».<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
119
Prospettive Digitali<br />
GROSSISTI, RIVENDITORI E INSTALLATORI<br />
Formazione al primo posto<br />
per un servizio completo<br />
È<br />
il must di Danilo Sgalambro, che in 15 anni di attività ha creato<br />
un team coeso al servizio di Catania e provincia, formando<br />
squadre di installatori che operano su tutto il territorio nazionale.<br />
Prospettive<br />
Digitali<br />
www.prospettivedigitali.it<br />
Via Medea 11/C<br />
95126 - Catania<br />
Tel. 095 0931630<br />
A parlare è Danilo Sgalambro, imprenditore<br />
che ha dato i natali alla sua azienda nel 1997.<br />
«Sì, siamo partiti 15 anni fa occupandoci di<br />
tutto ciò che rappresentava la fibra ottica,<br />
dalla distribuzione alla vendita, per tutta<br />
la provincia di Catania. Venivo dal mondo<br />
Microsoft e, dopo anni passati a viaggiare, ho<br />
deciso di lasciare tutto, mettere nuovamente<br />
le radici nella mia città d’origine per dar vita<br />
ad una creatura tutta mia: Prospettive Digitali,<br />
appunto. Oggi, il punto vendita offre tutto ciò<br />
che è tecnologia, intesa come comunicazione<br />
dati, e fornisce il prodotto Sky a 360°. I nostri<br />
120 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
«Lavoriamo<br />
all’unisono con Sky e<br />
interpretiamo appieno<br />
l’approccio al mercato.<br />
Così, nel territorio<br />
catanese la gente<br />
non dice andiamo da<br />
Prospettive Digitali<br />
ma andiamo da Sky».<br />
clienti sono sia installatori che utenti finali, e la<br />
mia squadra è composta da 14 persone».<br />
Il rapporto con Sky<br />
«La partnership con Sky prosegue da molti<br />
anni, le dinamiche aziendali sono cambiate e<br />
i nostri rapporti sono sempre ottimi. Proprio<br />
tempo fa, ripensando agli anni di collaborazione,<br />
riflettevo con la dirigenza Sky sul fatto che<br />
questa azienda è riuscita, negli anni, ad<br />
innalzare lo skill delle aziende partner. Numerosi<br />
partner si sono evoluti, si sono trasformate<br />
in vere e proprie aziende, hanno integrato<br />
i processi aziendali della multinazionale<br />
completando una profonda trasformazione».<br />
Il valore della formazione<br />
Prospettive Digitali organizza corsi interni ed<br />
esterni, abbracciando ogni nuova tecnologia<br />
presente sul mercato. «Io investo, anticipando
spesso e volentieri, sulle nuove tecnologie,<br />
anche a costo di rimetterci del denaro. Ci tengo<br />
ad arrivare preparato allo scenario tecnologico<br />
che mi si presenterà negli anni a seguire.<br />
Cosa ne ricavo? Innanzitutto, i clienti che si<br />
avvalgono della nuova tecnologia rimangono<br />
sempre soddisfatti se offriamo un servizio<br />
adeguato; poi abbiamo l’esperienza per risolvere<br />
problematiche di qualsiasi natura; inoltre,<br />
se l’installatore non sa che esiste una nuova<br />
tecnologia, o non la sa utilizzare, non la vende.<br />
Chi arriva prima diventa punto di riferimento –<br />
afferma Danilo Sgalambro- e sicuramente ha più<br />
tempo per studiare e capire pregi e difetti. Oggi,<br />
ad esempio, si parla molto della fibra ottica;<br />
bene, noi ci stiamo preparando da oltre due anni<br />
nella lavorazione completa di un impianto in<br />
fibra e abbiamo acquistato la strumentazione<br />
necessaria. Quando è necessario, inviamo le<br />
nostre squadre a supporto di installazioni<br />
in ogni zona del paese. Questa esperienza<br />
ci ha fatto capire una cosa: le criticità e le<br />
problematiche d’installazione spesso sono della<br />
stessa natura, non necessariamente legati al<br />
territorio dove si opera. Pertanto i problemi che<br />
abbiamo qui a Catania, li abbiamo avuti anche<br />
a Bolzano piuttosto che a Genova o a Roma».<br />
A dispetto della crisi<br />
Non ha dubbi Danilo Sgalambro quando<br />
dice: «Il prodotto Sky è un prodotto in<br />
controtendenza. Sul territorio catanese,<br />
di fatto prevalentemente commerciale, la<br />
crisi economica si è fatta sentire molto.<br />
Solo nell’ultimo anno abbiamo assistito<br />
alla chiusura di oltre mille Partite IVA.<br />
Sembra quasi paradossale, ma quando<br />
subentra una recessione economica, Sky<br />
ha la capacità di reagire per creare trend<br />
in controtendenza. Riflettendo a voce alta,<br />
penso che l’abbonamento a Sky può anche<br />
essere considerato un prodotto d‘evasione.<br />
Danilo<br />
Sgalambro,<br />
titolare dello<br />
Sky Service<br />
catanese<br />
La squadra<br />
di lavoro di<br />
Prospettive<br />
Digitali.<br />
La stretta<br />
collaborazione<br />
con squadre<br />
di installatori<br />
esterne<br />
permette<br />
interventi<br />
tempestivi<br />
su tutto il<br />
territorio<br />
Immaginiamo, ad esempio, una famiglia<br />
monoreddito composta da 3 o 4 elementi con<br />
uno stipendio medio di 1.200 euro al mese. Se il<br />
capofamiglia decidesse di portare tutti al cinema,<br />
una sola volta al mese, per evadere dalla routine<br />
quotidiana spenderebbe circa 50 euro; con una cifra<br />
inferiore, l’abbonamento a Sky accontenta tutta la<br />
famiglia per un mese intero».<br />
La qualità del servizio Sky<br />
«Ho imparato negli anni che Sky riesce a cogliere<br />
sempre le tendenze riuscendo inevitabilmente<br />
ad arrivare prima degli altri –conclude Danilo<br />
Sgalambro- a dimostrazione della spiccata<br />
sensibilità nel comprendere le esigenze dei propri<br />
utenti e della capacità di soddisfarle in pieno.<br />
Basti pensare al concetto di mobilità: il servizio<br />
Sky Go lo sposa in pieno; e questo servizio è solo<br />
all’inizio; non ho dubbi che l’offerta avrà dei<br />
margini di miglioramento notevoli e l’Azienda<br />
saprà coglierli. Non solo, Sky ha sicuramente<br />
circoscritto gli elementi di traino all’abbonamento;<br />
tra gli altri quelli legati a eventi sportivi come le<br />
esclusive della Champions League e delle Olimpiadi<br />
ne sono un esempio lampante. Anche se, come<br />
dico sempre anche ai miei collaboratori, la gente<br />
molto spesso si abbona per il calcio ma apprezza<br />
ancor di più l’offerta per il pacchetto mondo,<br />
per i documentari, piuttosto che per i ragazzi.<br />
Oggi Sky offre un ventaglio di oltre 20 canali tra<br />
cartoon e programmi educativi. Per non parlare<br />
dell’apertura alla rete; noi oramai installiamo<br />
MySky HD utilizzando la porta ethernet, grazie alla<br />
quale si potrà avere accesso a una serie di servizi<br />
evoluti. Prevedere le tendenze future è un privilegio<br />
riservato a poche aziende: sono capacità preziose,<br />
che aprono nuove opportunità di business».<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 121
L’entrata del punto<br />
vendita di Iesi<br />
Sirte Verna Elettronica Srl<br />
GROSSISTI, RIVENDITORI E INSTALLATORI<br />
Da piccolo laboratorio a punto<br />
di riferimento regionale<br />
La passione di Domenico Verna e la professionalità del suo team<br />
al servizio della qualità e del servizio. Sirte Verna Elettronica è<br />
presente in Abruzzo e nelle Marche con due punti vendita, a Pescara<br />
e Jesi, e con punti di raccolta per gli installatori in tutte le province.<br />
Sirte Verna<br />
Elettronica Srl<br />
sky.sirte@gmail.com<br />
Viale Guglielmo Marconi, 306<br />
65127 Pescara<br />
Tel. 085691444<br />
uno dei punti di riferimento della nostra<br />
regione” ci dice subito Massimo Verna, figlio<br />
di Domenico. “È stato mio padre ad avviare<br />
questa attività nel ’67, all’epoca riparava<br />
i televisori e vendeva i primi impianti per<br />
vedere Telecapodistria. A seguire, ha iniziato<br />
a installare i ripetitori per questa emittente e<br />
l’azienda è cresciuta fino ad arrivare ai tempi<br />
nostri. Oggi tutta la famiglia è impegnata<br />
in questo progetto, mio papà è la figura<br />
storica dell’azienda, mamma Imelda si occupa<br />
dell’amministrazione, io seguo l’elettronica<br />
di consumo per i clienti privati, mio fratello è<br />
responsabile dell’elettronica broadcasting».<br />
122 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
«Siamo partiti<br />
da un piccolo<br />
laboratorio di<br />
riparazioni, radio<br />
Tv, e oggi siamo<br />
L’organizzazione<br />
semplifica il lavoro<br />
Sirte Verna Elettronica è presente in Abruzzo con<br />
due punti vendita, ma presidia l’intero territorio<br />
regionale in modo organizzato e puntuale:<br />
«Riusciamo a dare un servizio completo a tutta la<br />
regione Abruzzo, e in parte anche alla provincia di<br />
Ancona, grazie ad un sistema funzionale che ruota<br />
intorno alla figura dell’installatore. Anziché avere<br />
diversi punti vendita sparsi per le province, infatti,<br />
abbiamo aperto dei punti di raccolta collegati in<br />
rete con la sede di Pescara, dalla quale partono<br />
quotidianamente gli ordini di lavoro, ad opera di<br />
Giuseppe Di Fabio. Ogni magazzino riceve, con<br />
una stampante collegata in rete, tutti gli ODL del<br />
giorno successivo, così l’installatore di zona sa dove<br />
intervenire e si organizza per operare sul territorio.<br />
Ovviamente, ad ogni magazzino viene garantito il
materiale necessario per poter operare. È Fabio<br />
Potenza ad occuparsi della gestione dei magazzini,<br />
monitorando sempre la scorta minima. Un<br />
aspetto importante quest’ultimo; basti pensare,<br />
ad esempio, al febbraio scorso, quando in tutta<br />
Italia c’è stata una forte ondata di mal tempo e<br />
qui in Abruzzo siamo rimasti sommersi dalla neve.<br />
In quella circostanza, avendo sempre garantita<br />
una scorta minima di magazzino, siamo riusciti<br />
comunque a lavorare. Prosegue Massimo Verna:<br />
Abbiamo creato un gruppo tra gli installatori; un<br />
obiettivo importante perché siamo riusciti a farli<br />
lavorare insieme, evidenziando loro tutti i benefici<br />
che derivano dal lavoro di squadra. Il centro<br />
nevralgico di tutta la macchina organizzativa<br />
è il punto vendita di Pescara; Sky ci ha fornito<br />
l’attuale struttura: oggi gestiamo gli ordini di<br />
lavoro e i magazzini che movimentano migliaia<br />
di decoder nell’arco di due o tre giorni, oltre a<br />
vendite che superano i 300 contatti mensili,<br />
grazie all’attività promozionale di Donato Di Sario,<br />
responsabile commerciale».<br />
Formazione e sicurezza<br />
in prima linea<br />
«C’è stata una trasformazione nel modo di<br />
lavorare – ci dice Massimo Verna. Mentre prima<br />
l’installatore veniva contattato da un’utente per<br />
necessità, magari per l’installazione di un televisore<br />
o semplicemente per sistemare l’antenna, adesso<br />
l’installatore è diventato anche venditore, sta<br />
imparando ad offrire i propri servizi, conosce<br />
meglio il marketing: tutte capacità necessarie per<br />
diventare un punto di riferimento nella zona in<br />
cui opera. Pertanto deve essere preparato e farsi<br />
trovare pronto. A tal proposito, abbiamo condiviso<br />
subito il progetto di Sky, Impronta <strong>Digitale</strong>, che ha<br />
contribuito all’aumento delle capacità tecniche<br />
degli installatori, soprattutto per la multimedialità.<br />
Sul fronte della sicurezza, tutti gli installatori<br />
che lavorano per Sky indossano guanti, occhiali<br />
Il desk<br />
d’accoglienza<br />
dedicato a Sky<br />
Il team di lavoro<br />
di Sirte Verna<br />
Elettronica.<br />
Oltre ai 4<br />
componenti<br />
familiari,<br />
l’azienda conta<br />
10 dipendenti e<br />
lavora in stretta<br />
collaborazione<br />
con circa 50<br />
installatori<br />
dislocati in<br />
tutto l’Abruzzo<br />
protettivi e caschetto. Da parte nostra è partita<br />
una seconda classe di formazione. Normalmente<br />
un gruppo di installatori è formato da più persone:<br />
abbiamo la figura specializzata nell’antennistica,<br />
una formata per il cablaggio strutturato e un’altra<br />
dedicata agli impianti elettrici. Abbiamo fatto<br />
in modo che le figure all’interno di ogni gruppo<br />
d’installatori fossero ben specializzate in ogni<br />
compito, dando vita a dei corsi di specializzazione<br />
ancora più tecnici».<br />
Il terremoto: solidarietà<br />
e ripartenza<br />
«In occasione del terribile terremoto che ha<br />
colpito l’Abruzzo, il nostro gruppo installativo<br />
dell’Aquila ha subito parecchi danni – ci confida<br />
Massimo Verna. Psicologicamente è stato<br />
devastante, soprattutto per gli installatori che oltre<br />
alle case hanno subito danni ai magazzini. In quella<br />
occasione c’è stata una bellissima iniziativa di Sky<br />
che ha creato un fondo di aiuti per gli installatori<br />
Sky, regalando loro mezzi di trasporto, compresa<br />
la strumentazione necessaria per eseguire le<br />
installazioni. Seppur faticosa, la ripartenza è stata<br />
immediata, dal canto nostro ci siamo organizzati<br />
con punti di raccolta per il ritiro del materiale e<br />
tutto il processo, pur subendo un rallentamento,<br />
non ha registrato interruzioni».<br />
Il boom della tv satellitare<br />
Un ricordo piacevole per Massimo Verna è dedicato<br />
al boom della televisione satellitare: il lavoro ha<br />
raggiunto picchi da record e il mercato entrava<br />
in una nuova era. «Non potrò mai scordare –ci<br />
confessa- che quando è partita la pay tv, c’è stato<br />
un boom di richieste al punto che io e Giuseppe<br />
Di Fabio, che gestisce gli ordini di lavoro Sky,<br />
rimanevamo in azienda fino a oltre mezzanotte<br />
per inserire, con la vecchia connessione a 56kb,<br />
i dati degli oltre 100 contratti quotidiani. Di<br />
giorno eravamo aperti dalle 8.30 alle 20.30 e non<br />
riuscivamo a toccare il computer perché il negozio<br />
era sempre pieno di gente. Pertanto, di giorno si<br />
facevano i contratti e di notte venivano registrati».<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 123
Skylink Engineering Sas<br />
GROSSISTI, RIVENDITORI E INSTALLATORI<br />
A Lissone, flessibilità ed efficacia<br />
Un lavoro generato dalla passione per la radiofrequenza che ha<br />
consentito a Mario Viscardi e al suo gruppo, in oltre 40 anni<br />
di attività, di conquistarsi una posizione riconosciuta dal mercato.<br />
Skylink<br />
Engineering Sas<br />
www.skylinksas.com<br />
info@skylinksas.com<br />
Via XXIV Maggio, 2<br />
20851 Lissone (MB)<br />
Tel. 039 245.7492<br />
Fax 039 245.7591<br />
fermare, la tecnologia corre così tanto che bisogna<br />
concentrarsi per individuare i prodotti sempre<br />
più flessibili e performanti, utili per soddisfare le<br />
necessità del mercato. I clienti vanno stimolati<br />
nel modo migliore per ottenere il massimo da<br />
un impianto, ragione per la quale abbiamo<br />
sviluppato prodotti personalizzati che permettono<br />
di distinguersi dalla massa. La trasparenza, la<br />
serietà, la passione sono gli strumenti utilizzati per<br />
conquistare la fiducia dei nostri clienti».<br />
124 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
«Lo spirito che<br />
anima l’attività di<br />
Skylink Engineering è<br />
fortemente orientato<br />
alla professionalità<br />
e qualità». Cosi si<br />
presenta Mario<br />
Viscardi, che prosegue:<br />
«Non ci si deve mai<br />
Una delle numerose partecipazioni di Skylink Engineering<br />
alle mostre locali per la promozione degli abbonati a Sky<br />
La squadra e i prodotti<br />
Prosegue Viscardi: «Un “maschi contro<br />
femmine” aziendale, un binomio giovane che<br />
produce i suoi frutti, un lavoro di squadra, una<br />
sintonia unica tra parte tecnica, commerciale<br />
e amministrativa. Una presentazione a coloro
che sono il futuro della Skylink, grazie a Mario:<br />
Sabina, Danilo, Domiziano, Barbara e Marcello.<br />
L’azienda nata per la distribuzione dei prodotti <strong>TV</strong><br />
sat ha integrato il suo core business con i settori<br />
della videosorveglianza, antintrusione, domotica e<br />
distribuzione dei segnali video in HD e 3D. Grazie<br />
all’esperienza e alle conoscenze dei membri, siamo<br />
diventati distributori ufficiali di brand importanti<br />
come: Ksenia, Superon,Visionite. Inoltre, in<br />
questo periodo ci stiamo dedicando fortemente<br />
a proporre ai nostri clienti soluzioni di impianti<br />
con utilizzo dei prodotti in fibra ottica grazie alla<br />
collaborazione e supporto di Sky. Veloce, pulita<br />
ed efficace, chi sta lavorando impiegando la fibra<br />
ottica, non conosce crisi».<br />
Il vantaggio competitivo<br />
La sede operativa di Lissone si estende in più<br />
livelli, per un totale di 900 mq. Il magazzino molto<br />
ben fornito occupa il seminterrato e il piano<br />
terra; il negozio comprende un’area dedicata<br />
agli utenti Sky (sia installatori che utenti finali)<br />
e un’area dedicata al professionista. A vista c’è<br />
anche il laboratorio ben attrezzato di strumenti,<br />
oscilloscopi, analizzatori e anche di una camera<br />
climatica. Ai piani superiori ci sono gli uffici e la<br />
sala training per i corsi di aggiornamento. «È nostra<br />
consuetudine affiancati dai produttori - afferma<br />
Sabina - organizzare eventi per coinvolgere gli<br />
installatori ai nuovi sistemi di installazione per<br />
la presentazione dei nuovi prodotti e della loro<br />
applicazione. Gli incontri sono sempre animati,<br />
e coinvolgenti. Gli installatori e l’interlocutore<br />
si scambiano richieste ed esigenze al fine di<br />
modellare e adattare alle reali esigenze i nuovi<br />
prodotti per creare prodotti ad hoc».<br />
Un particolare<br />
del laboratorio<br />
di Skylink<br />
Sky Service, lo staff<br />
«All’installatore diciamo di non rallentare mai,<br />
di giocare sempre d’anticipo – così si presenta<br />
Barbara, molto motivata. Dall’inizio dell’anno non<br />
ci siamo mai fermati un attimo; certo, bisogna<br />
stimolare il mercato, ma questo lo diamo per<br />
scontato. E i risultati arrivano».<br />
Prosegue: «Con Sky abbiamo sviluppato un gran<br />
lavoro. Bisogna perseverare, con la consapevolezza<br />
che il business è di grandi dimensioni; è necessario<br />
fare pressing ma anche aver la pazienza di<br />
attendere. Personalmente ho iniziato a lavorare<br />
in azienda quando Sky è entrata nel mercato<br />
italiano. Mi piace la competizione e quindi accetto<br />
le sfide: ogni obiettivo, avendo le armi appropriate,<br />
è raggiungibile ed è con questa filosofia che ci<br />
proponiamo al mercato. Fra le nostre attività – rivela<br />
Barbara – rientra anche l’organizzazione di presidi<br />
per conto di Sky, in centri commerciali, fiere locali<br />
e manifestazioni di vario genere. Con uno stand<br />
oppure un gazebo e il supporto di promoter andiamo<br />
a proporre l’abbonamento Sky alle persone che<br />
visitano queste manifestazioni oppure frequentano<br />
i centri commerciali. Ci occupiamo di tutto:<br />
dall’individuazione dell’evento, al preventivo di spesa<br />
e all’impegno di realizzare un adeguato numero di<br />
contratti: se Sky autorizza l’attività noi siamo subito<br />
operativi. È un’attività molto impegnativa, un po’<br />
come moltiplicare la tua vetrina; devi essere in grado<br />
argomentare al pubblico l’abbonamento e saper<br />
proporre delle offerte speciali ad hoc, pensate per<br />
quell’evento. E funziona, la gente mostra interesse<br />
e apprezza. Infine, per incrementare ancora di<br />
più gli abbonamenti abbiamo creato, nel tempo,<br />
una fitta rete di affiliati sul territorio; diverse<br />
decine fra installatori e negozianti che generano<br />
abbonamenti perché credono sia importante<br />
offrire questo servizio ai propri clienti. Abbinare<br />
alla vendita di un televisore anche l’abbonamento<br />
Sky con MySky HD è certamente un vantaggio per<br />
loro. Vi sono piccoli negozi di telefonia che hanno<br />
voluto aggiungere anche questo servizio a valore<br />
aggiunto. Con loro abbiamo costruito un rapporto<br />
di stima reciproca». Un ringraziamento per la<br />
serietà, la precisione e la costanza a Ilenia, Rebecca<br />
e Valeria: le ragazze Skylink.<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 125
Alcad www.geser-electronics.it<br />
AMPLIFICATORI DA PALO<br />
Serie AM, con filtro LTE integrato da 30 dB<br />
Una gamma di modelli suddivisi in due famiglie, con guadagno di 20<br />
e 32 dB. Il livello d’uscita varia da 108 a 115 dBµV, DIN 45004B. Il<br />
filtro LTE integrato, a partire da 792 MHz, attenua i segnali LTE di 30 dB.<br />
La nuova serie di amplificatori da palo Alcad è LTE<br />
compatibile: il filtro integrato opera a partire da 792<br />
MHz, con un’attenuazione di 30 dB. Inoltre, questo filtro<br />
lavora anche sulla banda GSM e TETRA, lo standard<br />
professionale usato principalmente dalle forze di<br />
pubblica sicurezza e militari e dai servizi di emergenza. Il<br />
livello massimo di uscita, a seconda del modello, varia da<br />
108 a 115 dBµV.<br />
Vi sono modelli con guadagno da 20 dB e figura di<br />
rumore di 3 dB ad 1 ingresso (UHF), 2 ingressi (UHF +<br />
FM/VHF) e 3 ingressi (UHF1 + UHF2 + FM/VHF). I modelli<br />
con guadagno da 32 dB offrono gli stessi ingressi<br />
combinati e una figura di rumore che varia da 3 a 5,5 dB.<br />
Filtri indoor<br />
e outdoor<br />
I filtri indoor sono disponibili in due<br />
modelli: RB-619, da collegare nei pressi<br />
della presa d’antenna del televisore di casa,<br />
utile per filtrare eventuali interferenze<br />
generate da uno smart phone presente<br />
all’interno della casa e RB-609 da installare<br />
nel sottotetto, fra l’antenna e la centrale di<br />
distribuzione dei segnali televisivi. La banda<br />
di frequenze si estende da 0 a 790 MHz, la<br />
reiezione alla banda LTE, da 791 a 862 MHz,<br />
è pari a 60 dB, così come quella GSM-Tetra<br />
da 870 a 960 MHz. La classe di protezione<br />
è IP 53. E’ disponibile anche un modello,<br />
adatto al montaggio a palo.<br />
126 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
Nei modelli a 2 e 3 ingressi le regolazioni<br />
di guadagno sono separate. I punti di forza<br />
comuni a tutti i modelli sono: la robusta<br />
meccanica che garantisce un grado di protezione<br />
IP 53, l’elevata efficienza di schermatura<br />
elettromagnetica, l’isolamento tra gli ingressi<br />
per evitare che i segnali provenienti da più<br />
antenne si disturbino fra loro e la presa test<br />
a -20 dB, per simulare il valore di segnale da<br />
ottenere alle prese d’utente.<br />
La risposta in frequenza sulla gamma fino a 960 MHz,<br />
comprensiva delle bande telefoniche<br />
L’attenuazione del filtro LTE/GMS-TETRA
ANTENNE UHF<br />
5 modelli, con filtro LTE sui canali<br />
dai 61 al 69<br />
Una gamma di antenne UHF progettate per<br />
impedire la ricezione dei segnali LTE, che<br />
comprende l’innovativa NEO-096, con guadagno<br />
di 18 dB e rapporto avanti/indietro di 32 dB.<br />
Non vi è dubbio che, per attenuare<br />
nell’impianto di ricezione televisiva i futuri<br />
segnali LTE, la prima cosa da fare sarà dotarsi di<br />
un’antenna che non li riceva proprio. La gamma<br />
di antenne Alcad, distribuite in esclusiva in<br />
Italia da Geser, comprende un filtro integrato<br />
che riduce questi segnali. Il grafico qui sotto lo<br />
evidenzia. La gamma è formata da 6 modelli con<br />
caratteristiche riportate nella tabella di fondo<br />
pagina. L’elevata direttività e il rapporto A/I<br />
Il grafico riporta la curva di attenuazione del filtro<br />
LTE presente sulle antenne Alcad<br />
ANTENNE UHF ALCAD CON FILTRO LTE<br />
Antenna NEO HD 096<br />
guadagno di 18 dB e<br />
rapporto A/I di 32 dB<br />
BU-116 BU-266 BU-456 MX-046 NEO HD 096<br />
Banda di frequenze 470÷790 MHz<br />
Canali 21÷60<br />
N° elementi 19 27 43 51 -<br />
Guadagno dB 12,5 13 14 15,5 18<br />
Rapporto A/I dB 21 23 25 27 32<br />
Return loss dB ≥10 dB<br />
Lunghezza mm 1.146 1.087 1.298 1.152 1.160<br />
Protezione IP 53 IP 53 IP 53 IP 53 IP 55<br />
Antenna BU-266, 27 elementi,<br />
guadagno di 13 dB<br />
Antenna BU-456,<br />
43 elementi,<br />
guadagno di 14 dB<br />
rendono queste antenne particolarmente indicate per incrementare<br />
l’efficienza di ricezione, anche nelle aree dove sono presenti echi<br />
provenienti dalla direzione opposta al puntamento. La velocità e la<br />
semplicità d’installazione sono assicurate dal preassemblaggio dei<br />
componenti. L’attacco a palo, grazie al sistema a molla Quick Fix,<br />
riduce i tempi di fissaggio. L’antenna NEO HD 096 dispone di un<br />
meccanismo dedicato che permette il cambio della polarizzazione<br />
senza dover reinstallare l’antenna.<br />
Geser Soc. Coop.<br />
Via F.lli Cairoli, 3 - 20053 Muggiò (MI)<br />
Tel. 039 27 80 897 - Fax 039 27 86 090<br />
www.geser-electronics.it<br />
info@geser-electronics.it<br />
Antenna MX-046,<br />
51 elementi, guadagno<br />
di 15,5 dB<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 127
Alpha Elettronica www.alphaelettronica.com<br />
DISTRIBUTORI, COMMUTATORI, EXTENDER HDMI<br />
La distribuzione dei segnali HDMI<br />
Tre accessori utili all’installatore per configurare al meglio un<br />
impianto audio/video dove le sorgenti e i display si connettono<br />
in HDMI. Garantita la compatibilità con l’HDCP per contenuti pay.<br />
Fino a poco tempo fa la presa Scart dominava la scena<br />
dei collegamenti audio/video analogici. Oggi, con l’avvento<br />
dell’alta definizione, questa funzione sta rapidamente<br />
passando nelle mani del connettore digitale HDMI.<br />
L’HDMI rappresenta una tipologia di collegamento<br />
che, come accade per la televisione digitale, può soffrire<br />
di criticità se non vengono rispettati criteri qualitativi e<br />
regole di base. Inoltre, un segnale HDMI nel caso trasporti<br />
contenuti protetti dal diritto d’autore, veicola anche il<br />
CT215: 1IN – 4OUT<br />
Un accessorio utile per inviare ad un<br />
televisore, o videoproiettore, una delle<br />
quattro sorgenti collegate in HDMI. Il CT215,<br />
ai 4 ingressi HDMI aggiunge anche gli ingressi<br />
digitali ottici (Toslink) e coassiali, per ogni<br />
ingresso. Lo stesso discorso vale anche per<br />
l’uscita. Viene assicurata la compatibilità<br />
con la versione 1.3 dello standard HDMI<br />
(larghezza di banda pari a 2,25 Gbps) e<br />
1.1 dell’HDCP. Il frontale ospita i led che<br />
indicano quale ingresso è stato selezionato,<br />
e due pulsanti: il primo per commutare gli<br />
ingressi (in alternativa è possibile farlo con<br />
il telecomando in dotazione), e il secondo<br />
per migliorare la qualità del segnale HDMI<br />
e renderlo più robusto e affidabile. Il CT215<br />
supporta segnali video con Deep Color a 16<br />
bit e audio Dolby TrueHD e Master Audio<br />
DTS-HD. L’interfaccia seriale RS-232 consente<br />
il controllo in un sistema integrato, anche via<br />
PC. L’alimentatore esterno è da 5 Vc.c.<br />
128 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />
codice HDCP: un motivo in più per utilizzare prodotti<br />
di elevata qualità, evitando così malfunzionamenti che<br />
possa pregiudicare irrimediabilmente la visione delle<br />
immagini.<br />
Un installatore, se non lo ha ancora fatto, dovrà<br />
rapidamente prendere confidenza con questi prodotti<br />
perché rappresentano l’anello di collegamento con il<br />
mondo audio/video: un mercato che visualizza anche i<br />
contenuti ricevuti dall’impianto di distribuzione televisiva.<br />
CT378, extender HDBaseT<br />
È un problema assai ricorrente: la connessione fra sorgente e<br />
monitor, da realizzare in HDMI è troppo lunga e non può essere<br />
eseguita con un cavo HDMI; oppure, il tubo corrugato non è<br />
così spazioso da poter far transitare un connettore HDMI. A<br />
questo punto la soluzione obbligata è utilizzare un estensore<br />
HDMI, perché la cablatura di un cavo Cat6 è fattibile e non<br />
costituisce un problema. Il CT378 è un estensore di segnali HDMI,<br />
compatibile con lo standard HDBaseT, che utilizza un solo cavo<br />
Cat 6 per raggiungere una distanza massima di 100 metri. Lo<br />
standard HDBaseT consente di veicolare su di un unico cavo<br />
i segnali HDMI, Lan, alimentazione, IR e RS232. È composto<br />
da una coppia di apparecchi, ricevitore e trasmettitore, che si<br />
collegano fra loro con un solo cavo di Cat6. Si presta a diversi<br />
utilizzi: sia per uso domestico che commerciale, come show<br />
room, sale conferenze, auditori, scuole e sale di training. La<br />
compatibilità con lo standard HDMI è assicurata alla versione 1.4,<br />
ciò consente di gestire<br />
facilmente segnali<br />
3D o a risoluzione<br />
4K. Viene garantito il<br />
supporto Deep Color<br />
fino a 12 bit e ai<br />
formati audio, fino al<br />
7.1, Dolby TrueHD e<br />
DTS-HD.
LA DISTRIBUZIONE DEL SEGNALE HDMI<br />
Modello CT 378 CT379 CT310/8 CT215<br />
Tipologia HDMI Extender HDBaseT HDMI extender over IP Distributore HDMI / 1IN - 8OUT Commutatore HDMI / 4IN - 1OUT<br />
Versione HDMI 1.4 1.3 1.3 1.3<br />
Compatibilità HDCP Sì Sì Sì Sì<br />
Risoluzione supportata fino a 1080p fino a 1080p fino a 1080p 1080p - WUXGA<br />
Distanza massima 100 metri 100 metri 15 metri -<br />
Tipo di cavo ethernet Cat6 Cat6 - -<br />
Supporto RS232 e IR Sì Sì - Sì, RS 232<br />
Supporto USB No Sì - -<br />
CT310/8, 1IN – 8OUT<br />
Quando una sorgente HDMI, come un<br />
decoder pay, un lettore Blu-ray oppure<br />
una console videogame deve essere<br />
distribuita contemporaneamente su più<br />
televisori, videoproiettori o monitor è<br />
indispensabile utilizzare un distributore<br />
di segnali HDMI. Un’esigenza che<br />
si manifesta in diverse situazioni:<br />
all’interno di un appartamento, in locali<br />
pubblici come bar e ristoranti oppure<br />
nei centri commerciali. Ma anche<br />
nei villaggi turistici, nei campeggi e<br />
ovunque sia necessario visualizzare<br />
su più display il segnale di una stessa<br />
sorgente. Il CT310/8 è in grado di<br />
inviare lo stesso<br />
contenuti fino a 8 sorgenti.<br />
E’ compatibile HDMI 1.3, HDCP 1.1<br />
e DVI 1.0. Supporta il Deep Color<br />
fino a 12 Bit ad una risoluzione a<br />
1080p@24/60 Hz. La disponibilità<br />
di chiavi HDCP permettono ad ogni<br />
uscita HDMI di lavorare in modalità<br />
indipendente, quando è presente un<br />
segnale protetto dai diritti d’autore.<br />
CT379, extender HDMI-USB-RS232-IR<br />
con Switch Gigabit<br />
Un estensore in grado di distribuire via Cat6 e switch Gigabit Ethernet i<br />
segnali HDMI, USB, RE232 e IR a monitor o videoproiettori, fino a 16 flussi<br />
Audio/Video. Questi segnali provengono da una sorgente dotata di uscita<br />
HDMI, come decoder pay-tv, Blu-ray player, console videogame, ecc.<br />
La distanza massima di connessione, via cavo Cat6 può raggiungere i 100<br />
metri. Utilizzando un comune switch di rete gigabit-ethernet è possibile<br />
aumentare ulteriormente la distanza di trasmissione e ricevere il segnale<br />
inviato dal trasmettitore con più ricevitori. Tramite i dip-switch presenti sui<br />
moduli è possibile inviare contemporaneamente fino<br />
a 16 flussi audio vvideo<br />
sulla rete<br />
locale. Questa<br />
soluzione si<br />
presta dove è<br />
già presente una<br />
connessione di<br />
rete LAN gigabit.<br />
Oltre a distribuire i flussi A/V,<br />
ogni uscita amplifica ed equalizza<br />
il segnale per ottenere le migliori<br />
prestazioni di distribuzione. Tutte<br />
le uscite e l’ingresso sono disposti<br />
sul pannello posteriore.<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 129
Alpha Elettronica www.alphaelettronica.com<br />
CAVI AUDIO/VIDEO<br />
HDMI 1.4: le gamme Smart e Professional<br />
Alpha Elettronica presenta due famiglie di cavi<br />
HDMI, con prestazioni differenti, per applicazioni<br />
standard e critiche. Sedici modelli High Speed<br />
with Ethernet, anche con elettronica integrata per<br />
compensare le attenuazioni.<br />
Cavo<br />
Alpha Elettronica<br />
serie Professional<br />
130 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />
A partire dalla versione 1.4,<br />
lo standard HDMI ha definito<br />
una classificazione dei relativi<br />
cavi, in funzione dell’utilizzo<br />
in un impianto e, quindi, delle<br />
caratteristiche richieste. Una<br />
classificazione che prevede quattro<br />
famiglie: HDMI Standard, HDMI High<br />
Speed, HDMI Standard with Ethernet<br />
e HDMI High Speed with Ethernet. Alpha<br />
Elettronica presenta le gamme HDMI 1.4<br />
appartenenti alla famiglia più performante:<br />
HDMI High Speed with Ethernet.<br />
Le gamme Smart e Professional<br />
La prima è composta da 6 modelli, tutti 1.4, con lunghezze<br />
da 1 a 10 metri. Sono adatti a collegamenti standard dove non<br />
sono presenti criticità e, quindi, non è richiesta una prestazione<br />
particolare. I cavi HDMI serie Professional, invece, garantiscono<br />
prestazioni di levatura superiore e sono adeguati per impianti<br />
di valore, dove la più piccola attenuazione può comportare una<br />
diminuzione delle prestazioni complessive dell’impianto. Questa<br />
gamma è composta da 10 modelli, che si differenziano per la<br />
lunghezza: 1, 2, 3, 5, 10, 15 e 20 metri. Inoltre, sono disponibili<br />
modelli da 25, 30 e 40 metri, con elettronica integrata funzionale<br />
alla stabilità dei parametri dei segnali.<br />
Il chip integrato<br />
La criticità dei cavi HDMI è nota a tutti gli installatori. Per<br />
supportare cablaggi lunghi oltre 10 metri, nella gamma di<br />
Alpha Elettronica<br />
vi sono 3 modelli<br />
che integrano<br />
questa elettronica,<br />
miniaturizzata per<br />
Alpha Elettronica srl<br />
l’occasione. È così<br />
Via Antolini, 2/A - 43044 Collecchio PR possibile coprire<br />
Tel. 0521 80 44 27 - Fax 0521 80 45 73 distanze fino a 40<br />
www.alphaelettronica.com<br />
metri.<br />
info@alphaelettronica.com<br />
Ethernet e HDMI 1.4<br />
L’HDMI 1.4 è una specifica che<br />
contiene i formati per la distribuzione dei<br />
contenuti 3D in un impianto AV. Dalla<br />
versione 1.4 è stato anche definito quali<br />
prestazioni deve avere un cavo HDMI<br />
with Ethernet: in pratica, al cavo HDMI<br />
è stata aggiunta una connessione di rete<br />
ad alta velocità, per utilizzare lo stesso<br />
cavo nel caso colleghi device in rete,<br />
senza dover utilizzare un cavo separato di<br />
cablaggio strutturato.<br />
Inoltre, la versione HDMI 1.4 High<br />
Speed supporta la risoluzione 4K<br />
(4.096x2.160 pixel a 24 Hz) e, come la<br />
1.3, consente velocità di trasmissione fino<br />
a 10,2 Gbps.<br />
CAVI HDMI<br />
Codice Lunghezza in metri<br />
GAMMA SMART<br />
93-591/1 1<br />
93-591/1,5 1,5<br />
93-591/2 2<br />
93-591/3 3<br />
93-591/5 5<br />
93-591/10 10<br />
GAMMA PROFESSIONAL<br />
93-591/1P 1<br />
93-591/2P 2<br />
93-591/3P 3<br />
93-591/5P 5<br />
93-591/2PN - con nylon 2<br />
93-591/3PN - con nylon 3<br />
93-591/5PN - con nylon 5<br />
93-591/25C chipset 25<br />
93-591/30C chipset 30<br />
93-591/40C chipset 40
LAMPADINE LED<br />
A spot, a bulbo: sempre più potenti<br />
Le lampadine a Led proseguono la corsa verso potenze<br />
sempre più elevate: ora possono sostituire anche le<br />
tradizionali lampadine a filamento da 100W. Si aprono<br />
nuovi scenari e opportunità di business finora preclusi.<br />
La potenza è in continuo aumento: così si può<br />
definire il progresso dell’illuminazione a Led. Fino<br />
a poco tempo fa, sostituire un faretto alogeno<br />
oppure una classica lampadina a filamento<br />
significava accontentarsi di minor prestazioni. Oggi,<br />
invece, non è più così. Il messaggio che l’industria<br />
illuminotecnica vuole dare al mercato è semplice: la<br />
luminosità del Led ha ormai raggiunto livelli tali da<br />
garantire le applicazioni più diverse.<br />
Vediamo alcune delle numerose novità proposte nel<br />
nuovo catalogo di Alpha Elettronica.<br />
Lampadine LED Bulbo<br />
Abbiamo scelto due modelli che rappresentano<br />
l’evoluzione della specie. L’LB130/10 genera<br />
una luminosità comparabile ad una lampadina<br />
LAMPADINE LED SPOT<br />
Modello LB130/10 LB132<br />
Potenza 10W 14W<br />
Potenza equivalente 75W 100W<br />
Attacco E27 E27<br />
Alimentazione 230 Vc.a. 230 Vc.a.<br />
Angolo emissione 140° 140°<br />
Dimensioni in mm ∅ 60 x h112,8 ∅ 108 x h165<br />
Temperatura colore<br />
Flusso luminoso<br />
6.000K/700 lm<br />
4.000K/650 lm<br />
2.700K/600 lm<br />
4.200K/750 lm<br />
3.000K/728 lm<br />
-<br />
a filamento da 75W, però di watt ne consuma<br />
soltanto 10 ed ha una vita media di circa 15 anni.<br />
Se, però, questa potenza non basta è disponibile<br />
l’LB132, un modello da 14W, corrispondente a<br />
100W, con dimensioni di mm 108x165. L’LB130/10<br />
è disponibili in 3 temperature colore mentre l’LB132<br />
in bianco naturale oppure bianco caldo.<br />
Lampadine a LED Spot<br />
Per i modelli scelti dal nuovo catalogo le potenze<br />
equivalenti si attestano stabilmente sui 40W a<br />
fronte di un consumo reale di 5W. La gamma<br />
comprende faretti con attacco GU5,2 alimentati<br />
a 12 Vc.c. oppure GU10 da 230 Vc.a. e angoli di<br />
emissioni da 45 o 80 gradi. Le temperature colori<br />
disponibili sono evidenziate nella tabella dedicata.<br />
Modello LS112/5 LS112/6 LS114 LS114/6 LS214/9 LS220<br />
Potenza 5,5W 5W 3,5W 5W 6W 4W, dimmerabile<br />
Potenza equivalente 40W 40W 30W 40W 40W -<br />
Attacco GU5,3 GU5,3 GU10 GU10 GU10 G9<br />
Alimentazione 12 Vc.c. 12 Vc.c. 230 Va.c. 230 Va.c. 230 Vc.a. 230 Vc.a.<br />
Angolo emissione 80° 45° 80° 45° 80° 30°<br />
Dimensioni in mm ∅ 50 x h44 ∅ 50 x h57,8 ∅ 50 x h58 ∅ 50 x h57,8 ∅ 49,5 x h91,7 ∅ 31,30 x h70,10<br />
4.200K / 240 lm 6.000K/310 lm 6.000K/210 lm 6.000K/310 lm 4.200K/240 lm 6.000K/140 lm<br />
Temperatura colore 3.000K / 236 lm 4.000K/300 lm 4.000K/200 lm 4.000/330 lm 3.000/236 lm 3.000K/130 lm<br />
Flusso luminoso - 3.600K/280 lm 3.600K/180 lm 3.600K/280 lm - -<br />
- 2.700K/260 lm 2.700K/160 lm 2.700K/260 lm - -<br />
LAMPADINE LED BULBO<br />
Tre nuovi cataloghi<br />
Alpha Elettronica ha realizzato 3<br />
nuovi cataloghi, che contengono<br />
l’intera gamma dei prodotti distribuiti.<br />
Sono disponibili i seguenti volumi:<br />
1 - Catalogo generale<br />
2 - Fotovoltaico<br />
3 - Pianeta Led<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 131<br />
Lampadina<br />
Led LB130,<br />
attacco E27,<br />
potenza<br />
equivalente<br />
di 75W<br />
Lampadina Led Spot<br />
LS112/6, potenza<br />
equivalente da<br />
40W e angolo di<br />
emissione da 45°<br />
Lampadina Led Spot LS214/6,<br />
potenza equivalente da 40W<br />
e angolo di emissione da 45°<br />
Lampadina<br />
Led Spot<br />
LS214/9,<br />
potenza<br />
equivalente<br />
da 40W e<br />
alimentazione<br />
a 230Vc.a.
AURIGA www.auriga.it<br />
CENTRALI A TRANSMODULAZIONE<br />
MMH3000: con upgrade progressivo<br />
Il sistema di Centrali di Terra Electronics, dedicato ad alberghi, hotel,<br />
villaggi turistici, ecc., consente la distribuzione contemporanea,<br />
analogica e digitale, dello stesso canale per gestire, nel modo più<br />
conveniente, la sostituzione del parco di televisori analogici.<br />
Terra Electronics, importata in Italia da<br />
Auriga, è riconosciuta come produttore leader<br />
dell’Europa dell’est. La sua attività, iniziata negli<br />
anni ’80, viene del tutto svolta nel quartier<br />
generale di Kaunas in Lituania, dove si realizza<br />
l’intera produzione e dove sono presenti i<br />
laboratori di ricerca e sviluppo.<br />
Le avanzate linee di produzione sono dotate<br />
di impianti pick and place per l’assemblaggio<br />
dei componenti SMD e sistemi di saldatura<br />
a onda, necessari per mantenere la costanza<br />
delle caratteristiche con alti volumi di<br />
produzione. La qualità delle prestazioni e<br />
l’affidabilità sono obiettivi quotidiani per Terra<br />
Electronics, elementi riconosciuti dal mercato di<br />
riferimento. Il catalogo è composto da prodotti<br />
elettronici per soluzioni di impiantistica<br />
televisiva, terrestre e satellitare, di tipo<br />
residenziale, professionale e broadcasting.<br />
MMH3000: soluzione<br />
flessibile e graduale<br />
Nei grandi impianti installati presso le<br />
comunità, come alberghi, hotel, villaggi<br />
turistici, case di riposo e ospedali ricorre una<br />
Un particolare dello stabilimento di Terra Electronics<br />
132 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
La particolarità dei moduli transmodulatori della centrale MMH3000 è il connettore<br />
rosso TS, Terra Stream, visibile in ogni moduli in alto a sinistra. Aggiungendo solo<br />
un modulatore COFDM e prelevando il segnale da ogni connettore rosso, si può<br />
aggiungere alla centrale anche il segnale digitale di ciascun trans modulatore<br />
problematica, molto sentita in questa fase di<br />
congiuntura economica sfavorevole: con il<br />
passaggio al digitale è indispensabile adeguare<br />
l’impianto evitando, però, la sostituzione<br />
dell’intero parco di televisori analogici. Spesso,<br />
si sceglie la soluzione a conversione, del tipo<br />
QPSK/PAL oppure COFDM/PAL. Queste soluzioni<br />
vengono scelte per continuare ad utilizzare<br />
lo stesso parco dei televisori installati, che<br />
sono analogici. Però, presentano un punto di<br />
debolezza: quando viene l’ora di sostituirli, ad<br />
esempio perché non è più conveniente ripararli,<br />
non si possono utilizzare modelli con tuner<br />
digitale perché altrimenti bisogna sostituire i<br />
transmodulatori, in pratica l’intera centrale.<br />
La soluzione proposta da Terra Electronics<br />
con la centrale MMH3000 offre un vantaggio:<br />
inizialmente viene configurata con moduli<br />
QPSK/PAL o COFDM/PAL, per distribuire i segnali<br />
digitali in formato analogico ma, nel tempo,<br />
può essere aggiornata con modulatori COFDM<br />
oppure IP, aggiungendo semplicemente un<br />
modulo specifico, evitando quindi di sostituire<br />
l’intera centrale. Una soluzione che consente<br />
la distribuzione contemporanea dello stesso<br />
programma, sia in formato digitale che analogico<br />
e, quindi, la possibilità di sostituire nel tempo<br />
il parco dei televisori analogici senza vincolo
alcuno. Una soluzione che garantisce l’investimento<br />
iniziale e ne consente l’evoluzione tecnologica a<br />
costi accessibili.<br />
Come si configura<br />
Ogni modulo transmodulatore presente nella<br />
centrale MMH3000 è dotato di un connettore<br />
di color rosso denominato TS, ossia Terra<br />
Stream. E’ questo il punto di forza. Si tratta di<br />
un terminale che rende disponibile, anche in<br />
formato digitale, lo stream dell’intero MUX o TP<br />
sintonizzato, convertito in Pal dal modulo stesso.<br />
La configurazione iniziale della centrale prevede<br />
la conversione, dei transponder QPSK oppure dei<br />
multiplex COFDM, in formato analogico Pal. Ma in<br />
un secondo tempo, aggiungendo un modulatore<br />
COFDM modello TRX 360, è possibile convertire in<br />
COFDM fino a 6 programmi della stessa centrale<br />
che continuano, però, ad essere disponibili anche in<br />
formato analogico. La centrale MMH3000 prevede<br />
anche l’esclusivo sistema modulare Master/Slave<br />
con moduli specifici (slave) che prelevano tramite<br />
Terra Stream il contenuto del mux sintonizzato<br />
da un altro modulo per generare un programma<br />
analogico dello stesso mux diverso dal primo<br />
modulo (es. Rai1–Rai2-Rai 3). Questa soluzione<br />
rappresenta un grosso vantaggio economico per<br />
le centrali a conversione COFDM-PAL poiché<br />
consente di risparmiare il costo di alcuni moduli<br />
sintonizzatori. Il cablaggio della centrale è pulito e<br />
ordinato, progettato per lavorare H24. Rappresenta<br />
anche un bel biglietto da visita per l’installatore:<br />
l’ordine è indice di affidabilità e professionalità e<br />
valorizza la qualità del servizio offerto.<br />
I moduli disponibili<br />
La centrale MMH3000 è disponibile in due<br />
versioni, predisposte per ospitare 6 oppure 8 moduli.<br />
Riguardo ai moduli disponibili, l’elenco è completo.<br />
Ad esempio, abbiamo i transmodulatori QPSK/PAL<br />
e COFDM/PAL (anche con modulatore vestigiale<br />
e slot CI), QPSK-8PSK/COFDM, COFDM/COFDM,<br />
Transcoder MPEG2-H.264/MPEG2 e ASI, modulatori<br />
AV/PAL e AV/COFDM 83 canali AV) per arrivare ai<br />
modulatori digitali che prelevano il segnale TS da<br />
un transmodulatore analogico e lo convertono in<br />
COFDM oppure IP. Con questa varietà è possibile<br />
comporre qualunque configurazione d’impianto, per<br />
la ricezione dei canali free oppure codificati come,<br />
ad esempio, Mediaset Premium oppure TivùSat. A<br />
questo proposito Auriga rende disponibili anche le<br />
Cam professionali specifiche per i servizi criptati<br />
ed è fornitore certificato per le soluzioni Mediaset<br />
Premium Hotel e Tivùsat sia analogiche che digitali.<br />
L’impianto DTT<br />
Nel catalogo Terra Electronics, distribuito da Auriga,<br />
è presente una gamma di prodotti per l’impianto<br />
DTT. Vi sono i centralini da palo a 2 e 3 ingressi,<br />
amplificatori di banda a ingresso singolo, amplificatori<br />
a larga banda con il canale 36 in BV, amplificatori<br />
multi banda a 4 ingressi. Per tutti, sono disponibili<br />
modelli a bassa, media e alta potenza. Oltre ai moduli<br />
per centrali a filtro di canale programmabile, ad<br />
alta selettività. Su tutti i modelli spicca la bassissima<br />
figura di rumore, requisito di qualità essenziale nel<br />
trattamento dei segnali digitali terrestri.<br />
La fibra ottica<br />
Terra Electronics produce anche i<br />
trasmettitori e ricevitori ottici, serie<br />
RMH3000, ideati per le grandi distribuzioni<br />
Tv in fibra ottica. La gamma è molto<br />
ampia, con potenze di trasmissione<br />
differenti e lunghezza d’onda a 1310nm<br />
o 1550nm. e ricevitori con potenze di<br />
uscita da 80dBuV a 118dBuV in molteplici<br />
varianti. I trasmettitori ottici sono dotati<br />
di regolazione del segnale RF in ingresso<br />
(AGC, attenuazione 0÷15dB a passi di<br />
0,5dB) e supportano la trasmissione fino a<br />
42 Mux DTT senza alcuna perdita di qualità<br />
del segnale originale.<br />
Lo schema descrive come viene configurata la centrale<br />
MMH3000, completa di 4 transmodulatori QPSK/PAL e<br />
di un modulatore COFDM.<br />
Le connessioni evidenziate in rosso,<br />
sono riferite al cablaggio del modulatore digitale<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 133
AURIGA www.auriga.it<br />
DISTRIBUZIONE TELEVISIVA<br />
Fibra ottica:<br />
la soluzione Ver<strong>TV</strong><br />
di Prysmian<br />
L’<br />
offerta di Auriga per realizzare impianti<br />
in fibra ottica è caratterizzata dai<br />
prodotti Prysmian, dotati del mini connettore<br />
Ver<strong>TV</strong>, ad innesto rapido. Viene garantito<br />
un supporto tecnico personalizzato per la<br />
progettazione dell’impianto.<br />
Il connettore<br />
miniaturizzato<br />
di Prysmian,<br />
diametro<br />
di soli 3 mm<br />
L’offerta di Auriga per la fibra<br />
ottica è completa e la società<br />
milanese garantisce a tutti gli<br />
installatori un supporto tecnico per<br />
la progettazione dell’impianto, così<br />
da sostenere anche gli installatori<br />
alle prime esperienze. Punto di forza<br />
del catalogo è l’offerta di Prysmian:<br />
il sistema Ver<strong>TV</strong>, brevettato,<br />
comprende il connettore Mini-Mini<br />
del diametro di 3 mm (disponibile<br />
anche in versione Mini-FC) ad<br />
innesto e disconnessione rapida;<br />
Sono disponibili anche le bretelle<br />
preconnettorizzate, matasse di cavo<br />
mono e multi fibra da terminare,<br />
anche in versione armata, oltre<br />
ai partitori a 2 e 4 vie, derivatori<br />
ottici e accessori come la testa<br />
di tiro per cavo in fibra ottica<br />
connettorizzato Mini e l’adattatore<br />
femmina Mini-Mini. A breve verrà<br />
presentata una nuova soluzione di<br />
Prysmian, denominata VertiCasa,<br />
composta da una montante a 24<br />
fibre, da derivare ad ogni piano<br />
del palazzo, per cablare<br />
ciascun appartamento<br />
direttamente con la fibra<br />
ottica. Il catalogo Auriga<br />
offre anche le soluzioni di<br />
Terra Electronics, destinate a<br />
impianti di grandi dimensioni.<br />
134 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
Il partitore a 4 vie di Prysmian. Il sistema Ver<strong>TV</strong> prevede<br />
l’inserimento e la disconnessione dei connettori<br />
Mini-Mini a pressione. La foto evidenzia come, premendo<br />
il tasto nero, il connettore viene liberato dalla presa<br />
Lo strumento per la misurazione<br />
della potenza ottica del segnale<br />
L’importanza<br />
della strumentazione<br />
Per realizzare con professionalità gli<br />
impianti in fibra ottica e affrontare le<br />
eventuali problematiche è necessaria<br />
una strumentazione specifica che<br />
ogni installatore deve possedere. Ad<br />
esempio, è indispensabile il misuratore<br />
ottico di potenza OPM-25B, dal<br />
costo così contenuto da poter essere<br />
ammortizzato con il primo impianto.<br />
Così come lo sono il Kit di Pulizia e il<br />
Kit per intestare a freddo o a caldo<br />
due cavi di fibra ottica. Infatti,<br />
una delle cause più ricorrenti che<br />
pregiudicano il funzionamento di una<br />
connessione in fibra è la presenza di<br />
sporco che riveste la superficie del<br />
cavo. Il catalogo Auriga comprende<br />
anche prodotti di KeyFibre, come<br />
il Giunto meccanico KeyQuick<br />
Mechanical Splice per la fusione<br />
a freddo di due fibre ottiche o il<br />
connettore KeyQuick installabile<br />
sul campo, e la valigia in metallo<br />
contenente il Kit completo per la<br />
manutenzione degli impianti in fibra.<br />
Valigia KeyFibre contenente<br />
l’attrezzatura necessaria per eseguire<br />
la giunzione meccanica a freddo
MULTISWITCH SCR<br />
Serie JPS: in cascata, a 4 e 6<br />
uscite, e miscelazione terrestre<br />
Una gamma di 3 modelli SCR, a 2, 4 e 6 uscite, adatti<br />
per impianti in cascata. Ogni uscita del multiswitch<br />
può funzionare come singola (LNB universale) oppure<br />
SCR, per 3 decoder indipendenti.<br />
La diffusione sempre maggiore dei decoder PVR, come il<br />
MySky HD, obbliga gli installatori a realizzare configurazioni<br />
d’impianto che prevedono l’utilizzo dei codici SCR. Nei<br />
palazzi dove la montante principale è composta da tubi<br />
corrugati di generose dimensioni, tali da ospitare più cavi<br />
coassiali, per la distribuzione dei segnali sat viene utilizzata la<br />
soluzione a multiswitch. La nuova gamma di multiswitch JPS,<br />
prodotti dalla tedesca Jultec è composta da 6 modelli, tutti<br />
in grado di miscelare anche il segnale terrestre. Sono adatti<br />
a configurazioni d’impianto che prevedono la distribuzione<br />
in cascata dei segnali, sulle 4 polarità satellitari. I 3 modelli<br />
sono costituiti da 2, 4 e 6 uscite. Tutti sono caratterizzati<br />
dall’uscita costante con Controllo Automatico del Guadagno<br />
(75dBuV in modalità standard e 85 dBuV in modalità SCR).<br />
Per piccoli, medi e grandi impianti<br />
I multiswitch Jultec, produttore tedesco, con chassis<br />
in pressofusione leggera completamente schermato,<br />
si prestano alle più diverse configurazioni d’impianto.<br />
Infatti, oltre ad essere utilizzati in un nuovo impianto di<br />
distribuzione possono essere aggiunti ad un impianto<br />
multiswitch già esistente, per<br />
derivare i segnali SAT (4 polarità) in<br />
standard SCR. Ognuna delle uscite<br />
I punti di forza<br />
– 2, 4 o 6 Uscite SCR<br />
(massimo 6, 12, 18 tuner)<br />
– Uscite Dual Mode (Standard<br />
/SCR Automatico)<br />
– Miscelazione Terrestre<br />
– Uscite con AGC<br />
– Compatibili con decoder<br />
Standard e SCR<br />
– Utilizzabili con tutti i sistemi<br />
in cascata<br />
JULTEC: MULTISWITCH SCR, SERIE 17<br />
derivate comprende l’AGC e può lavorare, tramite la selezione<br />
automatica, sia in modalità standard (con comuni decoder Sat)<br />
sia in modalità CSS (con decoder SCR. È presente l’ingresso per<br />
gestire l’alimentazione esterna e la telealimentazione dell’LNB è<br />
disponibile su ogni linea Sat, per un massimo di 400 mA.<br />
La funzione Channel Stacking System<br />
Ogni uscita del multiswitch può funzionare come singola,<br />
compatibile con un LNB universale oppure come uscita SCR per<br />
3 decoder indipendenti, usando le frequenze dei canali SCR 1,<br />
2 e 3. La configurazione viene eseguita automaticamente, una<br />
volta collegato il primo decoder che pilota il multiswitch.<br />
Auriga Spa<br />
via Quintiliano, 30 - 20138 Milano<br />
Tel. 02 5097 780 - Fax 02 5097 324<br />
www.auriga.it - auriga@auriga.it<br />
Codice A17232 A17432 A17632<br />
Modello JPS0502-3I JPS0504-3I JPS506-3I<br />
N° ingressi Terrestre 1<br />
PASSANTE Terrestre (guadagno) -3 dB -3 dB -3 dB<br />
OUT Terrestre (attenuazione) 20 dB 22 dB 23 dB<br />
IN Satellite (polarità) 4<br />
PASSANTE Satellite (guadagno) -1,5 dB -1,5 dB -1,5 dB<br />
IN Livello Satellite 60÷90 dBµV<br />
OUT derivate 2 4 6<br />
OUT Livello (modalità Legacy) 75 dBµV<br />
OUT Livello (modalità SCR) 85 dBµV<br />
Frequenze SCR Ch 1: 1.210 MHz Ch 2: 1.420 MHz Ch 3: 1.680 MHz<br />
Alimentazione max LNB 400 mA<br />
Alimentazione max Decoder 350 mA<br />
Dimensioni in mm 131 x 104 x 34 131 x 184 x 34 131 x 184 x 34<br />
Consumo (Classe) A<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 135
Cavel www.cavel.it<br />
CAVI COASSIALI<br />
Ad alta attenuazione di schermatura<br />
per evitare interferenze<br />
I<br />
cavi di classe A+ e A++, progettati per<br />
assicurare un’attenuazione di schermatura<br />
elevata, oggi sono da preferire. L’obiettivo è<br />
garantire l’immunità a interferenze generate<br />
dai servizi LTE o altre fonti a radiofrequenza.<br />
Il disegno illustra il dispositivo di misura utilizzato nei<br />
laboratori CAVEL. Il cavo sottoposto alla prova, intestato<br />
e terminato con una resistenza pari alla sua impedenza<br />
caratteristica, viene inserito concentricamente all’interno<br />
del tubo triassiale. Tramite la porta di trasmissione di un<br />
qualsiasi analizzatore di rete viene iniettato un segnale<br />
nel cavo campione. A seconda del grado di schermatura<br />
del campione, una parte di questo segnale si presenta,<br />
attenuato, sulla superficie esterna del conduttore<br />
esterno del cavo stesso. Questo segnale, presente tra<br />
conduttore esterno del cavo e parete interna del tubo<br />
triassiale, viene rilevato e trasportato alla porta ricevente<br />
dell’analizzatore. Lo strumento provvede, frequenza<br />
per frequenza, a fare il rapporto tra i due segnali e a<br />
visualizzare il grafico di schermatura in decibel<br />
136 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
Nelle abitazioni, la presenza dei<br />
segnali a radiofrequenza cresce con<br />
l’evoluzione tecnologica. Oltre al<br />
telefono cordless, ai cellulari, all’access<br />
point Wi-Fi, fra pochi mesi dovremo<br />
confrontarci con le interferenze<br />
generate dai servizi LTE che hanno<br />
l’aggravante di utilizzare frequenze<br />
compatibili con gli impianti di<br />
ricezione televisiva. I servizi LTE,<br />
inoltre, potrebbero generare disturbi<br />
non solo all’impianto di ricezione ma<br />
anche a tutta la rete di distribuzione.<br />
Insinuarsi, quindi, attraverso cavi non<br />
abbastanza schermati, prese di utente<br />
di bassa qualità oppure, addirittura,<br />
nei collegamenti fra connettore e cavo<br />
o fra cavo e presa d’utente. Bisogna<br />
anche tener presente che il segnale LTE<br />
è bidirezionale: non viene trasmesso<br />
soltanto dalle stazioni radio base degli<br />
operatori telefonici ma anche dai<br />
terminali utenti, ossia da tutti quegli<br />
smart phone e tablet che a breve<br />
Il DG 163 ha un diametro il 50& più<br />
grande del DG 113 e del Sat 752 F<br />
non in proporzione 50% in più<br />
saranno in vendita. Insomma, la qualità<br />
di cavi, connettori e prese d’utente<br />
diventa un argomento prioritario per<br />
l’affidabilità generale dell’impianto,<br />
un obiettivo che sarà sempre più<br />
determinante per eseguire un lavoro a<br />
regola d’arte.<br />
Classe A+ e A++<br />
Se consideriamo l’attenuazione di<br />
schermatura, in commercio vi sono cavi<br />
di tutti i tipi: dalla classe B a quella<br />
A++, passando per la classe A e A+. La<br />
classificazione è stata definita dalla<br />
norma EN50117, che fissa anche i valori<br />
in dB di ciascuna classe: le classi A+ e<br />
A++ sono quelle che garantiscono il<br />
miglior risultato per ottenere l’immunità<br />
da interferenze generate dai segnali a<br />
radiofrequenza. Per fare un esempio,<br />
nei cavi in classe A+, l’attenuazione<br />
di schermatura a 1GHz deve garantire<br />
valori maggiori di 95 dB, valore che sale<br />
a 105 dB nel cavi di classe A++. Ebbene,<br />
sono proprio queste categorie di cavi a<br />
garantire il miglior risultato quando si è
in presenza di segnali interferenti<br />
ad alta potenza come potrebbero<br />
essere i segnali LTE.<br />
DG100 e DG113<br />
Questi due modelli offrono<br />
un’attenuazione di schermatura<br />
in Classe A+. Differiscono per il<br />
diametro esterno, rispettivamente<br />
pari a 6,00 mm e 6,60 mm e i<br />
conseguenti parametri elettrici. Il<br />
conduttore interno è in rame e la<br />
guaina esterna in PVC. Il DG 113<br />
è disponibile anche con guaina a<br />
bande longitudinali colorate che<br />
ne facilitano il riconoscimento<br />
negli impianti di distribuzione<br />
multicavo e in versione LSZH con<br />
guaina che, in caso d’incendio,<br />
non propaga la fiamma e riduce<br />
l’emmissione di gas tossici.<br />
DG 163<br />
La guaina esterna in PE e il doppio strato di<br />
petrol jelly lo caratterizza come un cavo per posa<br />
interrata. Anche in questo caso l’attenuazione<br />
CAVI COASSIALI IN CLASSE A+<br />
CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE CARATTERISTICHE ELETTRICHE<br />
Conduttore Dielettrico Schermo Treccia Guaina Minimo Attenuazione Perdite cum. Attenuazione Pezzatura Confezione<br />
interno esterna raggio di in dB di rifless. di scherm. unitaria unitaria<br />
curvatura mm (a 20°C) (SRL) in dB in dB<br />
Materiale<br />
ø mm<br />
Materiale<br />
ø mm<br />
Nastro,<br />
materiale<br />
Copertura<br />
nastro<br />
Materiale<br />
Copertura<br />
treccia<br />
ø mm<br />
Materiale<br />
ø mm<br />
Piega<br />
singola<br />
Piega<br />
multipla<br />
862 MHz<br />
2.150 MHz<br />
3.000 MHz<br />
470 ÷<br />
1.000 MHz<br />
1.000 ÷<br />
2.000 MHz<br />
DG100 Cu 1,00 PEG 4,30 Al/Pet/Al 100% CuSn 76% 4,80 PVC 6,00 30 60 19,20 31,10 37,30 >28 >26 A+ >100 100 600<br />
DG113** Cu 1,13 PEG 4,80 Al/Pet/Al 100% CuSn 72% 5,30 PVC 6,60 35 70 17,10 27,90 33,40 >28 >26 A+ >95 100/250 600/500<br />
DG163* Cu 1,63 PEG 7,20 Al/Pet/Al/Sur 100% CuSn 78% 7,85 PE 10,10 100 100 12,30 20,10 24,80 >30 >23 A+ >95 500 500<br />
SAT752F Cu 1,13 PEG 4,80 Cu/Pet 100% Cu 72% 5,3 PVC 5,30 35 70 16,70 27,50 33,00 >28 >26 A+ >95 100 600<br />
* Disponibile anche con guaina esterna LSZH<br />
** Disponibile anche con guaina a bande longitudinali colorate oppure LSZH<br />
L’ATTENUAZIONE DI SCHERMATURA<br />
Le curve mettono a confronto le schermature di cavi coassiali con conduttori esterni di<br />
diversa composizione. Sono evidenti le differenze dell’effetto schermante che passa da un<br />
minimo per un cavo con sola treccia e raggiunge un massimo in un cavo con schermo triplo<br />
(nastro+treccia+nastro). È da notare come si ottenga un notevole salto di qualità alle alte<br />
frequenze aggiungendo un nastrino ad un cavo con sola treccia. Per migliorare il comportamento<br />
alle frequenze medio-basse invece si deve aumentare la percentuale di copertura ottica della treccia<br />
(serie DG) o aggiungere un secondo nastro esterno (triplo schermo)<br />
di schermatura è di Classe A+. Il diametro esterno è di 10,10 mm. Lo<br />
schermo viene effettuato con i seguenti strati: nastro di alluminio, nastro di<br />
poliestere, nastro di alluminio e Surlyne avvolto longitudinalmente e saldato<br />
al dielettrico. Il DG 163 viene proposto anche con guaina esterna LSZH.<br />
SAT752F<br />
Un cavo coassiale di raccordo, per uso interno, con treccia in fii di rame<br />
rosso ricotto. La guaina esterna ha un diametro di 6,60 mm. L’attenuazione<br />
di schermatura è in Classe A+ con una copertura della treccia pari al 72%.<br />
La Sala prove dello stabilimento CAVEL all’interno del suo laboratorio, consente di eseguire<br />
misure sia nella fase di progettazione di nuovi modelli, che durante la fabbricazione<br />
per controllarne la qualità. In primo piano sono visibili i due tubi triassiali che vengono<br />
utilizzati per cavi di differenti dimensioni: con diametro fino a 9,8 mm e fino a 22,0 mm<br />
Classe<br />
30 ÷<br />
1.000 MHz<br />
metri<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 137<br />
metri
Cavel www.cavel.it<br />
CAVI COASSIALI<br />
RP 913B, schermatura in classe A++<br />
Attenuazione di schermatura / Screening attenuation<br />
(dB)<br />
- -105 105<br />
CAVO COASSIALE RP 913B, CLASSE A++<br />
Materiale<br />
ø mm<br />
L’<br />
RP913B è stato progettato per un mercato che richiede cavi coassiali<br />
con valori di schermatura sempre più elevati. Questo modello<br />
soddisfa la classe A++ con valori di schermatura maggiori di 105 dB.<br />
La richiesta di cavi con valori di schermatura<br />
sempre più elevati è in crescita. Le possibili<br />
interferenze generate dai servizi LTE di prossima<br />
attivazione potrebbero causare malfunzionamenti<br />
in quegli impianti dove è stato utilizzato del cavo<br />
coassiale a bassa efficienza di schermatura.<br />
Schermatura in classe A++<br />
Italiana Conduttori ha sviluppato un cavo ad hoc,<br />
l’RP 913B che, grazie all’impiego di uno speciale<br />
nastro, garantisce elevati livelli di schermatura come<br />
quelli richiesti dalla Norma EN50117, per la classe<br />
A++. Questo cavo, a differenza di un triplo schermo,<br />
Materiale<br />
ø mm<br />
Nastro,<br />
materiale<br />
-100<br />
-110<br />
-115<br />
-120<br />
-125<br />
-130<br />
-135<br />
138 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
RP 913B - ATTENUAZIONE DI SCHERMATURA<br />
Copertura<br />
nastro<br />
-45<br />
-50<br />
-55<br />
-60<br />
-65<br />
-70<br />
-75<br />
-80<br />
-85<br />
-90<br />
-95<br />
Limiti secondo norma EN50117<br />
Limits as per EN50117 Std<br />
Cavo classe A++ / A++ Class cable<br />
Cavo tipo / Cable type : RP 913 B<br />
< 0,9 mOhm/m<br />
0,1 1 5 10 30<br />
Frequenza / Frequency<br />
(MHz)<br />
100 1000<br />
10000<br />
Materiale<br />
Copertura<br />
treccia<br />
ø mm<br />
Materiale<br />
ø mm<br />
consente di utilizzare gli stessi accessori e connettori<br />
della serie DG, con conseguente vantaggio d’uso<br />
per l’installatore. Un’altra caratteristica originale<br />
riguarda la spalmatura che viene realizzata con un<br />
sottile strato di PoliIsoButilene (PIB). Una avanzata<br />
tecnologia che consente di ottenere notevoli<br />
vantaggi nelle prestazioni elettriche e meccaniche<br />
del prodotto. Il cavo risulta più maneggevole e,<br />
soprattutto, lo strato di PIB lo rende resistente<br />
all’umidità. Ciò è confermato dalle severe prove<br />
di invecchiamento eseguite nel laboratorio della<br />
Italiana Conduttori, i cui risultati permettono di<br />
garantire questo prodotto, come tutti quelli a<br />
catalogo Cavel per 15 anni.<br />
CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE CARATTERISTICHE ELETTRICHE<br />
Conduttore Dielettrico Schermo Treccia Guaina Minimo Attenuazione Perdite cum. Attenuazione Pezzatura Confezione<br />
interno esterna raggio di in dB di rifless. di scherm. unitaria unitaria<br />
curvatura mm (a 20°C) (SRL) in dB in dB<br />
Piega<br />
singola<br />
Piega<br />
multipla<br />
862 MHz<br />
2.150 MHz<br />
3.000 MHz<br />
470 ÷<br />
1.000 MHz<br />
1.000 ÷<br />
2.000 MHz<br />
RP 913B Cu 1,13 PEG 4,8 Al/Pet 100% CuSn 71% 5,35 PVC 6,6 35 70 17,3 28,3 34,1 >28 >26 A++ >105 100 600<br />
Classe<br />
30 ÷<br />
1.000 MHz<br />
metri<br />
metri
CAVI COASSIALI<br />
Lunghe distanze e posa interrata<br />
schermatura in classe A+<br />
Questa gamma di cavi coassiali è adatta alla<br />
posa di sistemi di distribuzione di segnali <strong>TV</strong>, sia<br />
terrestri che da satellite che, per complessità ed<br />
estensione sono simili a vere e proprie reti di Tv<br />
via cavo. I due modelli garantiscono un’elevata<br />
attenuazione di schermatura, in Classe A+,<br />
una bassa attenuazione e la stabilità dei valori<br />
di attenuazione nel tempo. Sono tutti dotati<br />
di protezione jelly, tra guaina e treccia, per<br />
aumentare il grado di’isolamento dall’ambiente<br />
esterno. La guaina è in Polietilene per meglio<br />
resistere all’umidità e alle più gravose condizioni<br />
di installazione e utilizzo. Il modello 34/145FC<br />
possiede i valori di attenuazione più bassi e deve<br />
essere considerato il più adatto all’installazione<br />
di lunghe tratte.<br />
Le connessioni<br />
CAVI COASSIALI DA INTERRAMENTO IN CLASSE A+<br />
Materiale<br />
ø mm<br />
Materiale<br />
C<br />
lasse A: Cavel produce due modelli di cavi coassiali da<br />
impiegare in lunghe tratte e in posa interrata, grazie alla<br />
presenza di petrol jelly fra la guaina e la calza.<br />
Per i cavi da canalizzazione interrata, o<br />
per posa esterna, devono essere impiegati<br />
speciali connettori che abbiano le seguenti<br />
caratteristiche:<br />
– trattamento superficiale anticorrosione;<br />
– O-ring per la tenuta stagna, nelle zone<br />
sensibili del connettore;<br />
– elevata attenuazione di schermatura;<br />
– semplicità di montaggio.<br />
Cavel offre una serie di connettori,<br />
appositamente studiati per la gamma di cavi<br />
da interramento (serie FC), che rispondono a<br />
ø mm<br />
Nastro,<br />
materiale<br />
Copertura<br />
nastro<br />
Materiale<br />
Copertura<br />
treccia<br />
questi requisiti. Ve ne sono con testa del tipo<br />
N, F, IEC, 5/8” e 3,5/12”. Durante il montaggio<br />
di un connettore dedicato ai cavi coassiali da<br />
interramento, a differenza dei connettori F, la<br />
treccia non deve essere rivoltata sulla guaina<br />
ma lasciata aderente al nastro per facilitarne<br />
l’introduzione nel corpo del connettore.<br />
ø mm<br />
Italiana Conduttori S.r.l.<br />
v.le Zanotti, 90<br />
27027 Gropello Cairoli (PV)<br />
Tel. 0382 81 51 50 - Fax 0382 814212<br />
www.cavel.it - cavel@cavel.it<br />
CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE CARATTERISTICHE ELETTRICHE<br />
Conduttore Dielettrico Schermo Treccia Guaina Minimo Attenuazione Perdite cum. Attenuazione Pezzatura Confezione<br />
interno esterna raggio di in dB di rifless. di scherm. unitaria unitaria<br />
curvatura mm (a 20°C) (SRL) in dB in dB<br />
Materiale<br />
ø mm<br />
Piega<br />
singola<br />
Piega<br />
multipla<br />
862 MHz<br />
2.150 MHz<br />
3.000 MHz<br />
470 ÷<br />
1.000 MHz<br />
1.000 ÷<br />
2.000 MHz<br />
27/115FC Cu 2,70 PEG 11,50 Cu/Pet 100% Cu 52% 12,20 PE 11,50 200 200 7,70 12,80 15,40 >25 95 500 500<br />
34/145FC Cu 3,40 PEG 14,50 Cu 100% Cu 61% 15,26 PE 19,80 250 250 6,40 10,60 13,30 >24 >21 A+ >95 500 500<br />
Classe<br />
30 ÷<br />
1.000 MHz<br />
metri<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 139<br />
metri
CBD Electronic www.cbvicky.it<br />
ANTENNA PARABOLICA<br />
VICKY Superior,<br />
alluminio pressofuso<br />
140 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
La L nuova parabola VICKY KY<br />
Su Superior da 80 cm si caratterizza atterizza<br />
per<br />
una struttura di sostegno egno del<br />
ddisco<br />
in pressofusione d’alluminio<br />
con nervature di rinforzo orzo e braccio<br />
basculante in alluminio, nio, pre-montato<br />
con due rivetti. Le prestazioni restazioni e<br />
l’affidabilità sono di livello professionale<br />
e i particolari curati nei minimi dettagli.<br />
Durante la progettazione zione è stata<br />
riservata particolare attenzione alla<br />
semplicità di montaggio i e d’i d’installazione. t ll ione<br />
Multiswitch SCR<br />
SR 4104d: più competitivo, SR4204A a doppia uscita SCR<br />
La gamma di multiswitch SCR di CBD Electronic si evolve ve<br />
con due nuovi modelli. L’attività di ricerca del reparto<br />
progettazione di CBD Electronic ha sviluppato la versione<br />
‘d’ che mantiene le dimensioni estremamente contenute del<br />
modello precedente (72x83x23 mm), ottimizzando prestazioni zioni<br />
e prezzo per ottenere un prodotto di alta qualità, competitivo tivo<br />
rispetto ai prodotti della concorrenza. Inoltre, è disponibile e<br />
il nuovo modello SR4204A a doppia uscita, utile nelle<br />
installazioni dove<br />
è richiesto il segnale SCR<br />
per ppiù<br />
di un appartamento<br />
sul sullo stesso piano.<br />
I punti di forza sono:<br />
– Supporto con due viti INOX premontate per il fissaggio disco;<br />
– Braccetto in alluminio verniciato e rivettato sul supporto;<br />
– Porta LNB in alluminio 3°, premontato con guarnizione in<br />
plastica di sicurezza per la vite;<br />
– Tre fascette certificate UV in dotazione, per il fissaggio dei<br />
cavi su apposite fessure del monopode.<br />
I punti di forza sono:<br />
– Dimensioni contenute;<br />
– 1 o 2 uscite SCR;<br />
- Basso consumo: 140 mA@18 V;<br />
– Bassa attenuazione di passaggio;<br />
– Alimentazione LNB anche tramite connettore SCR, con apposito<br />
inseritore di cc e alimentatore;<br />
– Totale compatibilità con i multiswitch CBVICKY serie ML
Distribuzione DTT<br />
Soluzioni LTE compatibili<br />
La gamma dei prodotti CBD<br />
Electronic per impianti di<br />
distribuzione <strong>TV</strong> è in continua<br />
evoluzione ed ampliamento per<br />
far fronte alle prossime possibili<br />
problematiche introdotte dalla<br />
tecnologia LTE.<br />
Per gli impianti già installati<br />
con centralini a larga banda,<br />
con ingresso di banda V o<br />
UHF fino al canale 69, è<br />
disponibile il filtro da innesto<br />
LPF800-F con connettori F per<br />
l’attenuazione della porzione di<br />
banda riservata all’LTE. Il filtro<br />
è di dimensioni contenute,<br />
con bassa perdita d’inserzione,<br />
e un’attenuazione della banda<br />
interferente adatta a risolvere le<br />
problematiche di piccoli fenomeni<br />
d’intermodulazione dell’amplificatore causati<br />
dai segnali 4G.<br />
I punti di forza sono:<br />
– Buona reiezione ai segnali interferenti;<br />
– Bassa perdita di inserzione;<br />
– Ottimo return loss;<br />
– Dimensioni ridotte.<br />
Centrali IF-IF<br />
SATIF 30 TR HD: con 30 convertitori programmabili<br />
La centrale SATIF 30 TR HD, a conversione IF-IF, converte<br />
ben trenta transponder, sia SD che HD, con distribuzione su<br />
un unico cavo. Un prodotto all’avanguardia, completamente<br />
programmabile con semplici<br />
operazioni, con frequenze<br />
di uscita fisse. Il livello di<br />
uscita massimo è di 128<br />
dBµV.<br />
La centrale ha<br />
un ingresso per la<br />
miscelazione passiva del<br />
segnale terrestre e un<br />
connettore RJ11 per la<br />
programmazione da<br />
computer mediante<br />
interfaccia di<br />
programmazione<br />
fornita.<br />
Amplificatori da palo e da interno<br />
Per le situazioni dove è presente un segnale<br />
interferente di maggiore intensità saranno<br />
disponibili entro la fine dell’anno le nuove<br />
serie da palo MAD e PA e la serie da interno<br />
SA. L’evoluzione di questi prodotti prevede<br />
un robusto filtraggio della banda LTE che ne<br />
consentirà l’utilizzo anche in condizioni critiche.<br />
I punti di forza sono:<br />
– Alta reiezione ai segnali interferenti;<br />
– Stadi di amplificazione separati VHF – UHF;<br />
– Ingressi VHF per la sola banda III;<br />
– Alta linearità in banda.<br />
Inoltre, sono allo studio<br />
soluzioni innovative<br />
che consentiranno di<br />
gestire le situazioni<br />
più difficili in cui il<br />
segnale interferente avrà<br />
un’intensità superiore ai 20<br />
dB rispetto ai mux digitali da<br />
distribuire nell’impianto.<br />
Fra i punti di forza, abbiamo:<br />
l’alta reiezione ai segnali<br />
interferenti, il filtraggio canalizzato in<br />
banda UHF, la modularità del sistema e la<br />
configurazione flessibile per ogni esigenza.<br />
I punti di forza sono:<br />
– 30 convertitori programmabili; software per PC in<br />
dotazione con la centrale;<br />
– Unico contenitore di ridotte dimensioni;<br />
– Quattro ingressi SAT con livello regolabile;<br />
– Ingresso per miscelazione passiva dei segnali <strong>TV</strong>;<br />
– Uscita SAT ad alto livello, 128 dBµV;<br />
– Alimentatore switching esterno 12V – 2,5A<br />
CBD Electronic S.r.l.<br />
Via Santa Vecchia 99 - 23868 Valmadrera (LC)<br />
Tel. 0341.210252 - Fax 0341.210262<br />
www.cbvicky.it - cbd@cbvicky.it<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 141
Elcart distribution www.elcart.com<br />
CAVI HDMI<br />
Keep Cable: anche<br />
con connettori ruotabili<br />
La nuova gamma comprende modelli<br />
Standard, High Speed, High Speed<br />
with Ethernet, anche con connettori<br />
mini, micro e ruotabili a 360°.<br />
Ad oggi, sul merc mercato sono presenti 5<br />
diversi tipi di cavi HDMI, HDM ciascuno con il suo<br />
specifico logo: Standard Sta per segnali a 1080p;<br />
Standard rd r with w Ethernet, per veicolare<br />
anche anch i segnali di rete; Standard<br />
Automotive, Au progettato per<br />
gli gl autoveicoli; High Speed<br />
per pe segnali HD fino a 4K, 3D<br />
e Deep D Color e High Speed<br />
with Ethernet Eth che combina le<br />
prestazioni dei cavi High Speed con il<br />
canale Ethernet Ethern dedicato.<br />
142 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
I connettori connet HDMI<br />
I connettori HD HDMI in commercio sono di 5<br />
diversi tipi: Tipo A, 19<br />
pin su due file, largamente<br />
impiegato su <strong>TV</strong> e app apparati audio/video; Tipo B,<br />
29 pin su due file, poc poco diffuso e per applicazioni<br />
particolari; Tipo C, (de (definito anche Mini HDMI):<br />
19 pin, per dispositivi<br />
portatili; Tipo D, (definito<br />
anche Micro HDMI): 19 pin, su due file utilizzato<br />
I 5 tipi di connettori HDMI.<br />
in smartphone, fotocamere e tablet; Tipo E, 19<br />
Dall’alto verso il basso: tipo A,<br />
tipo B, tipo C, tipo D e tipo E pin su due file, utilizzato solo nell’automotive.<br />
KEEP: UNA SELEZIONE DI CAVI HDMI<br />
La gamma<br />
Ampliata di recente, la gamma Keep<br />
Cable comprende una serie completa di<br />
adattatori e di cavi HDMI High Speed<br />
con connettori snodati a 360°. La<br />
tabella di questa pagina, che riporta una<br />
selezione dei modelli più caratteristici,<br />
comprende prodotti con connettori dorati.<br />
Vi sono modelli a singola oppure doppia<br />
schermatura, di lunghezza variabile da 50<br />
cm fino a 10 metri, e con un diametro di<br />
ogni singolo conduttore variabile da 28 a<br />
34 AWG.<br />
La maggior parte dei connettori dei cavi<br />
HDMI sono di tipo A, quello più diffuso,<br />
ma sono disponibili anche cavi HDMI con<br />
connettori Mini (tipo C) e Micro (tipo D),<br />
oppure cavi HDMI che presentano da un<br />
lato il connettore Mini e da quell’altro il<br />
connettore Micro, oppure HDMI tipo A<br />
maschio e HDMI tipo A femmina.<br />
Infine, vi sono modelli dove il connettore<br />
HDMI ruota di 360°.<br />
Codice Lunghezza metri Tipo imballo AWG Schermatura Connettore dorato HDMI Connettori<br />
42/11430 1,8 Blister Flat AWG 28 Singola Sì Standard HDMI ‘A’ - HDMI ‘A’<br />
42/11435 5 Blister Flat AWG 28 Singola Sì Standard HDMI ‘A’ - HDMI ‘A’<br />
42/11700 2 Blister 28 Doppia Sì High Speed with Ethernet HDMI ‘A’ - HDMI ‘A’<br />
42/11705 5 Blister 28 Doppia Sì High Speed with Ethernet HDMI ‘A’ - HDMI ‘A’<br />
42/11709 10 Scatola 28 Doppia Sì High Speed with Ethernet HDMI ‘A’ - HDMI ‘A’<br />
42/11800 2 Blister 30 Singola Sì High Speed HDMI ‘A’ - HDMI ‘A’ ruotabili a 360°<br />
42/11805 5 Blister 30 Singola Sì High Speed HDMI ‘A’ - HDMI ‘A’ ruotabili a 360°<br />
42/11810 10 Blister 30 Singola Sì High Speed HDMI ‘A’ - HDMI ‘A’ ruotabili a 360°<br />
42/11410 1,5 Blister 28 Singola Sì Standard HDMI ‘A’ - Mini HDMI ‘C’<br />
42/11420 1,5 Blister 28 Singola Sì Standard Mini HDMI ‘C’ - Mini HDMI ‘C’<br />
42/11450 2 Blister 34 Doppia Sì High Speed with Ethernet Mini HDMI ‘C’ - Micro HDMI ‘D’<br />
42/11460 2 Blister 34 Doppia Sì High Speed with Ethernet HDMI ‘A’ - PRESA HDMI ‘A’
Splitter Keep HDMI<br />
Compatibile con la versione 1.3, con deep color<br />
e HDCP, questo accessorio viene utilizzato per<br />
visualizzare una sorgente come decoder Sky, Bluray<br />
player, console videogame con uscita HDMI su<br />
più display contemporaneamente. I display possono<br />
essere televisori, monitor o videoproiettori dotati di<br />
ingressi HDMI.<br />
Switcher Keep HDMI<br />
ACCESSORI HDMI<br />
Gamma Keep: splitter, switcher<br />
extender e converter<br />
Il catalogo di Elcart, con i prodotti Keep, comprende accessori<br />
per distribuire segnali HDMI da sorgenti a display. Disponibili<br />
una serie di adattatori HDMI e DVI-D, anche con snodo.<br />
Il modello codice 42/12420 è uno switcher a<br />
3 ingressi, versione 1.3, con bitrate fino a 2,5<br />
Gbps. Supporta i segnali 1080p, 2K, 1440p e<br />
la risoluzione PC fino a 1.920x1.200, oltre al<br />
Deep Color e all’HDCP. Può così gestire l’invio<br />
di 3 diverse sorgenti al televisore, monitor e<br />
videoproiettore. La commutazione degli ingressi<br />
è meccanica, con l’interruttore posto sul<br />
contenitore, oppure elettronica, con un circuito<br />
che rileva la sorgente collegata.<br />
Il modello codice 42/12620 è dotato di 4<br />
ingressi compatibili 1.3. Le caratteristiche<br />
sono simili al modello precedente con, in più,<br />
il telecomando per selezionare la sorgente<br />
desiderata. Il modello codice 42/12650, invece,<br />
gestisce 5 ingressi, ha prestazioni simili ai<br />
precedenti modelli ed è dotato di telecomando. Le<br />
dimensioni sono mm 117x65x25.<br />
HDMI extender e convertitori<br />
di segnale<br />
Nel catalogo Keep sono presenti anche gli<br />
extender HDMI, codice 42/12304, per gestire via<br />
cavo Cat5 una connessione HDMI 1080p fino a 30<br />
metri. Inoltre troviamo i convertitori di segnale<br />
più richiesti dal mercato come, ad esempio, il<br />
codice 42/12360 che trasforma un segnale VGA<br />
in ingresso in un segnale HDMI in uscita oppure il<br />
codice 42/12380, che converte un video composito<br />
o S-Video in HDMI.<br />
Switcher HDMI a 4<br />
ingressi, codice 42/12620<br />
Connettore<br />
ruotabile a 360°<br />
codice 42/7725<br />
Convertitore da VGA a<br />
HDMI, codice 42/12360<br />
Switcher HDMI a<br />
5 ingressi, codice<br />
42/12650<br />
Adattatori HDMI e DVI-D<br />
La gamma Keep Cable comprende una serie completa<br />
di adattatori HDMI/HDMI e HDMI/DVI-D, per gestire il<br />
collegamento fra dispositivi dotati di connettori diversi.<br />
Sono disponibili adattatori HDMI maschio/HDMI femmina<br />
(connettore tipo A) , adattatori DVI-D maschio/HDMI<br />
femmina, adattatori HDMI maschio/HDMI femmina con<br />
snodo (codice 42/7725), Adattatore DVI-D femmina/HDMI<br />
maschio tipo A.<br />
Extender HDMI, codice<br />
42/12304, fino a 30<br />
metri con cavo Cat5<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 143<br />
Adattatore a 90°<br />
HDMI maschio<br />
tipo A/HDMI<br />
femmina tipo A<br />
codice 42/7717
Elcart distribution<br />
144 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
www.elcart.com<br />
CAVI E CONNETTORI<br />
USB 3.0: la gamma Keep Cable<br />
Una gamma aggiornata composta da cavi USB 3.0 con<br />
connettori dorati, in grado di garantire velocità fino<br />
a 5 Gbps. Disponibili anche le prese da pannello e le spine<br />
volanti a saldare per applicazioni industriali.<br />
Cavo USB 3.0<br />
con connettori<br />
tipo A/tipo A,<br />
serie 40/69520<br />
Cavo USB 3.0 con connettori<br />
tipo A / micro tipo B<br />
Cavo USB 3.0 con connettori tipo<br />
A/tipoB, serie 40/69500<br />
Cavi di prolunga<br />
USB 3.0, serie<br />
40/69540<br />
Elcart aggiorna la gamma di cavi trasferimento dati USB e presenta<br />
la sua gamma di cavi USB 3.0.<br />
Con il marchio Keep Cable, ben conosciuto per i componenti per<br />
personal computer, periferiche, cavi e accessori, Elcart presenta una<br />
gamma di cavi e connettori USB SuperSpeed che permettono una<br />
velocità di trasferimento dati fino a 5 Gbps, quasi dieci volte più<br />
veloce del precedente USB2.0, mantenendo la piena compatibilità<br />
con l’hardware delle versioni precedenti. I contatti dorati, la<br />
schermatura, i copri connettori pressofusi e la guaina protettiva in<br />
La gamma dei cavi Keep Cable comprende i seguenti modelli<br />
- Cavo Spina USB 3.0 tipo A – Spina USB 3.0 tipo A (Serie Cod. 40/69520)<br />
- Cavo Spina USB 3.0 tipo A – Spina USB 3.0 tipo B (Serie Cod. 40/69500)<br />
- Cavo Spina USB 3.0 tipo A – Presa USB 3.0 tipo A (Prolunga Cod. 40/69540)<br />
- Cavo Spina USB 3.0 tipo A – Spina Micro USB 3.0 tipo B (Cod. 40/69600)<br />
- Cavo Spina Micro USB 3.0 tipo B – Spina Micro USB 3.0 tipo B (Cod. 40/69630)<br />
Nel catalogo Elcart, inoltre, sono già presenti le prese USB3.0 da pannello<br />
(cod. 40/64914, 40/64912, 40/64910) e le spina volanti a saldare<br />
(40/64760, 40/64710) per applicazioni di tipo industriale.<br />
PVC contribuiscono a ridurre le interferenze<br />
elettromagnetiche e forniscono la miglior<br />
conduttività, riducendo considerevolmente<br />
la perdita di dati, indispensabile per offrire<br />
le migliori performance alle velocità della<br />
nuova generazione dell’USB. Nello specifico, il<br />
collegamento fisico del SuperSpeed si basa su<br />
cinque pin aggiuntivi, presenti nel connettore,<br />
e sull’elevata frequenza di trasmissione dei<br />
dati in quest’area.<br />
I Connettori USB 3.0<br />
Esternamente il connettore USB 3.0 è<br />
identico alle vecchie versioni ma, al suo interno,<br />
sono presenti ben nove pin invece di quattro.<br />
I cinque pin aggiuntivi servono per supportare<br />
la modalità SuperSpeed mentre i restanti 4 pin,<br />
immutati, consentono la retrocompatibilità<br />
con lo standard USB 2.0. Il connettore USB 3.0<br />
di tipo A rimane compatibile ed esteticamente<br />
uguale alla precedenti versioni USB 2.0 e USB<br />
1.0. Il connettore USB 3.0<br />
di tipo B, invece, aumenta Presa USB cod. 40/64910<br />
in altezza mentre il Micro<br />
USB AB è totalmente<br />
nuovo e prevede<br />
un’appendice per i pin<br />
SuperSpeed. Il connettore<br />
Micro USB di tipo AB<br />
Doppia presa USB cod. 40/64912<br />
(ad oggi poco utilizzato)<br />
è stato concepito per<br />
dispositivi di piccole<br />
dimensioni quali<br />
videocamere, fotocamere<br />
digitali, smartphone e<br />
prevede un’appendice<br />
dove possono essere<br />
collocati i pin per la Presa USB cod. 40/64914<br />
modalità SuperSpeed.<br />
Dall’alto, le prese da pannello<br />
USB 3.0 singola e doppia per<br />
connettore di tipo A e la presa<br />
per connettori di tipo B
DECODER SAT<br />
TX-5100 TIVU’: con<br />
bollino blu tivùsat<br />
Un decoder interattivo MHP,<br />
con doppio slot per smart<br />
card, decodifica Nagravision e<br />
certificazione tivùsat con bollino blu.<br />
Il firmware gestice i codici SCR.<br />
Elcart presenta il decoder Set One TX-5100 TIVU’ che offre<br />
tutte le caratteristiche dichiarate dalla certificazione tivùsat<br />
con riferimento al bollino blu. Si tratta, cioè, di un ricevitore<br />
sat con tuner DVB-S a definizione standard PAL. Questo<br />
decoder è in grado di gestire i comandi DiSEqC e SCR per<br />
inviare, su singolo cavo coassiale, il segnale a quattro decoder.<br />
Il frontale comprende il display e i tasti funzione. Un decoder<br />
compatto, le dimensioni sono: 210x160x40 mm.<br />
Il sistema di codifica implementato è il Nagravision e, grazie,<br />
al doppi lettore di smart card è possibile, oltre alla card di<br />
tivùsat compresa nella confezione, inserire una seconda smart<br />
card di un operatore pay purché utilizzi lo stesso standard<br />
di codifica. La memoria di 4mila canali è più che sufficiente<br />
per memorizzare non solo l’offerta di tivusat ma tutti i<br />
programmi di un impianto a doppio o triplo feed satellitare,<br />
presenti in memoria e aggiornabili all’occorrenza. Fra le altre<br />
funzioni, ricordiamo il televideo e la EPG, la visualizzazione dei<br />
sottotitoli, le liste favorite e il controllo parentale.<br />
Canali in ordine<br />
Il menù di semplice consultazione e le liste dei programmi<br />
preferiti già memorizzate ad installazione avvenuta<br />
facilitano la fruizione.<br />
Di default sono già disponibili tre liste di canali preferiti:<br />
TIVUSAT, con i canali ordinati secondo i codici LCN;<br />
HOTBIRD con i canali in ordine di transponder e INTEGRATA<br />
che comprende tutti i canali di Hot Bird con quelli di tivusat<br />
in ordine LCN.<br />
Il retro del decoder TX-5100: due prese scart per <strong>TV</strong> e VCR, uscita<br />
analogica RCA e digitale coassiale S/PDIF e interruttore di rete per<br />
evitare lo stand-by e ridurre il consumo energetico<br />
DECODER SAT SET ONE TX-5100 TIVU’<br />
Tuner Sat Sì, DVB-S<br />
Risoluzione PAL - 720 x 576 pixel<br />
DiSEqC Sì<br />
SCR Sì<br />
Certificato da Tivùsat Sì<br />
Codifica Nagravision<br />
Lettori Smart Card Sì, 2<br />
Smart card Tivùsat compresa<br />
Memoria canali 4.000<br />
Compatibile Dolby Sì<br />
Display frontale Sì<br />
Telecomando Sì, completo<br />
Controllo parentale Sì<br />
Sottotitoli e Televideo Sì<br />
Interruttore di rete Sì<br />
Prese Scart Sì, per <strong>TV</strong> e VCR<br />
Ingresso Audio analogico Sì, 2 x RCA<br />
Uscita Audio digitale Sì, coassiale<br />
Dimensioni in mm 210 x 160 x 40<br />
Le prese del pannello posteriore<br />
Il TX-5100 TIVU’ offre due prese scart, per <strong>TV</strong> e<br />
VCR, e due uscite audio, analogico RCA e digitale<br />
coassiale. Il pannello posteriore, comprende, oltre<br />
al connettore F per l’LNB e la presa per la linea<br />
telefonica anche un utile interruttore di rete<br />
per disconnettere il decoder quando non viene<br />
utilizzato. È utile per azzerare il consumo di energia<br />
elettrica quando il decoder non viene utilizzato,<br />
evitando la funzione di stand-by.<br />
ELCART Distribution SpA<br />
Via Michelangelo Buonarroti, 46<br />
20093 - Cologno Monzese (MI)<br />
Tel. 02 25 117 300 - Fax 02 25 11 76 00<br />
www.elcart.com - elettronico@elcart.it<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 145
Elint-Iare www.iare.it<br />
FILTRI PASSA BANDA<br />
LTE: da interno, da palo e da innesto<br />
I<br />
filtri IARE specifici per er le frequenze LTE sono<br />
disponibili in tre versioni, ioni, da interno ed esterno, per<br />
la banda di frequenze dai canali 61 al 69.<br />
Entro la fine di quest’anno verranno nno<br />
attivati i primi servizi LTE, Long Term rm<br />
Evolution, sulle frequenze UHF dai<br />
canali 61 al 69. Il dividendo digitale e ha<br />
sottratto ai broadcaster ben 9 canali ali UHF<br />
assegnati agli operatori telefonici<br />
su base d’asta. Gli impianti di<br />
ricezione dei segnali televisivi, ad<br />
oggi distribuiscono anche quelle<br />
frequenze, dal 61 al 69, ed è ormai<br />
certo che potranno verificarsi<br />
malfunzionamenti, do ddovuti vuti a<br />
possibili intermodulazioni. az a ioni. I test<br />
effettuati i iin alcuni l i<br />
paesi d’Europa,<br />
confermano la<br />
possibilità che<br />
i segnali LTE<br />
degradino la<br />
qualità di ricezione<br />
televisiva.<br />
Il grafico che evidenzia il taglio delle frequenze superiori a 800 MHz<br />
146 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
Il filtro passa-banda,<br />
in versione da palo,<br />
modello 3658LTE<br />
I filtri di Iare<br />
Il filtro Iare da<br />
interno per i canali<br />
dal 61 al 69<br />
Il rischio per gli impianti <strong>TV</strong> è la probabile<br />
saturazione degli amplificatori a larga banda,<br />
causata dalle interferenze con i segnali di<br />
telefonia ricevute dalle antenne presenti sui tetti<br />
di molti palazzi. IARE ha sviluppato una serie<br />
di filtri: a innesto (Art. 3405 LTE) da collegare<br />
in prossimità del dipolo dell’antenna ricevente,<br />
a tenuta stagna; da palo, anch’esso a tenuta<br />
stagna oppure a cartuccia (Art.7602D/60), da<br />
collegare sugli ingressi UHF degli amplificatori<br />
per attenuare fortemente le frequenze dagli<br />
800 MHz in poi ed evitare i suddetti problemi.<br />
Il relativo diagramma di taratura, riportato in<br />
basso a sinistra, evidenzia il taglio di frequenza<br />
dal canale 61 al 69.<br />
Il filtro LTE ad innesto<br />
(Art. 3405 LTE) è dotato di<br />
connettore F maschio e si<br />
installa direttamente sul<br />
dipolo delle antenne
AMPLIFICATORI MULTIBANDA DA PALO<br />
Serie 5500, 20 modelli per ogni bisogno<br />
AMPLIFICATORI MULTIBANDA SERIE 5500<br />
Articolo N° Bande Frequenza Guadagno Assorb.<br />
ingressi MHz dB mA<br />
5511 1 III + UHF<br />
175 ÷230<br />
470 ÷861<br />
0 ÷16<br />
0 ÷16<br />
60<br />
5512 1 III + UHF<br />
175 ÷230<br />
470 ÷861<br />
0 ÷16<br />
8 ÷28<br />
80<br />
175 ÷230 0 ÷16<br />
5513 1 III + IV + V 470 ÷ 605 6 ÷26 80<br />
606 ÷861 6 ÷26<br />
5514 1 III+UHF<br />
175 ÷230<br />
470 ÷861<br />
6 ÷26<br />
6 ÷26<br />
90<br />
175 ÷ 230 6 ÷26<br />
5515 1 III+IV+V 470 ÷ 605 6 ÷26 90<br />
606 ÷ 861 6 ÷26<br />
5523 2<br />
VHF<br />
UHF<br />
48 ÷ 230<br />
470 ÷ 861<br />
MIX<br />
16<br />
30<br />
5524 2<br />
VHF<br />
UHF<br />
48 ÷ 230<br />
470 ÷ 861<br />
MIX<br />
0 ÷16<br />
30<br />
5525 2<br />
VHF<br />
UHF<br />
48 ÷ 230<br />
470 ÷ 861<br />
MIX<br />
8 ÷28<br />
50<br />
5526 2<br />
VHF<br />
UHF<br />
48 ÷ 230<br />
470 ÷ 861<br />
0 ÷16<br />
0 ÷16<br />
60<br />
5527 2<br />
VHF<br />
UHF<br />
48 ÷ 230<br />
470 ÷ 861<br />
0 ÷16<br />
8 ÷28<br />
80<br />
5528 2<br />
VHF<br />
UHF<br />
48 ÷ 230<br />
470 ÷ 861<br />
6 ÷26<br />
8 ÷28<br />
90<br />
VHF 48 ÷ 230 MIX<br />
5533 3 UHF 470 ÷ 861 0 ÷13 30<br />
UHF 470 ÷ 861 0 ÷13<br />
VHF 48 ÷ 230 MIX<br />
5534 3 UHF 470 ÷ 861 6 ÷26 50<br />
UHF 470 ÷ 861 6 ÷26<br />
VHF 48 ÷ 230 0 ÷16<br />
5535 3 UHF 470 ÷ 861 0 ÷13 60<br />
UHF 470 ÷ 861 0 ÷13<br />
VHF 48 ÷ 230 0 ÷16<br />
5536 3 UHF 470 ÷ 861 6 ÷26 80<br />
UHF 470 ÷ 861 6 ÷26<br />
VHF 48 ÷ 230 0 ÷16<br />
5537 3 IV 470 ÷ 605 0 ÷13 60<br />
V 606 ÷ 861 0 ÷13<br />
VHF 48 ÷ 230 0 ÷16<br />
5538 3 IV 470 ÷ 605 6 ÷26 80<br />
V 606 ÷ 861 6 ÷26<br />
VHF 48 ÷ 230 6 ÷26<br />
5539 3 UHF 470 ÷ 861 6 ÷26 90<br />
UHF 470 ÷ 861 6 ÷26<br />
VHF 48 ÷ 230 6 ÷26<br />
5540 3 IV 470 ÷ 605 6 ÷26 90<br />
V 606 ÷ 861 6 ÷26<br />
VHF 48 ÷ 230 6 ÷26<br />
5541 2<br />
IV+V<br />
470 ÷ 605<br />
606 ÷ 861<br />
6 ÷26<br />
6 ÷26<br />
90<br />
La Serie 5500 offre in 20 modelli tutte le<br />
combinazioni fra numero di ingressi, frequenza<br />
e guadagno necessarie ad effettuare qualsiasi<br />
impianto in digitale terrestre. Per tutti i modelli<br />
disponibili (da 1 a 3 ingressi con un’uscita<br />
miscelata) il livello massimo di uscita si attesta<br />
sui 112 dBµV con una cifra di rumore minore<br />
o uguale a 4dB e un SWR minore di 2. Le<br />
amplificazioni UHF e VHF sono separate e su<br />
ogni ingresso vi sono attenuatori variabili da 0<br />
a 20 dB. È presente anche il filtro soppressore<br />
per i segnali FM.<br />
Per far fronte a qualsiasi condizione<br />
meteorologica il telaio metallico, che garantisce<br />
una schermatura maggiore di 70 dB, è stato<br />
inserito in un contenitore plastico a prova di<br />
pioggia. L’alimentazione è di 12 Vc.c e l’attacco<br />
a palo prevede diametri fino a 55 mm.<br />
Elint-Iare<br />
via Ronchi, 22 - 10040 La Loggia (TO)<br />
Tel. 011 962 87 30 - Fax 011 962 95 95<br />
www.iare.it - info@iare.it<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 147
Exitv www.exitv.it<br />
LAMPADINE A BASSO CONSUMO<br />
Tecnologia T2: dimensioni minime<br />
e accensione istantanea<br />
Le lampadine elettronice a basso consumo<br />
di LightX sono complete di un pratico<br />
espositore da banco, concepito per la funzione<br />
Auto Vendente. Una gamma completa, di ben<br />
36 modelli, dotati di attacchi E14 oppure E27,<br />
con potenze da 9 a 32W.<br />
Una vita media più lunga<br />
Costruite con tecnologia T2, le lampadine<br />
LightX offrono una maggior durata, pari a<br />
10mila ore. La superficie del punto di contatto<br />
elettrico è liscia e ben livellata, a differenza di<br />
quanto succede con altre lampadine a basso<br />
consumo economiche, dove la saldatura al<br />
punto di contatto elettrico forma piccole<br />
asperità. Una superficie irregolare che genera<br />
scintille non visibili e provoca cicli ripetuti<br />
di accensione e spegnimento: quindi una<br />
riduzione significativa della vita media.<br />
148 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />
LightX è la gamma di lampadine fluorescenti di Exitv.<br />
La potenza varia da 9 a 32W, con luce calda o fredda.<br />
Sono disponibili con attacchi E14 oppure E27, in diverse<br />
forme: tubo, globo, colpi di vento, oliva e spirale.<br />
La gamma<br />
Di ogni modello vi sono le versioni a luce calda da 2.700K e<br />
a luce fredda, da 6.500K. Sono disponibili modelli a tubi, da 15<br />
a 24W; a oliva da 11W e a colpi di vento da 9W. Vi sono anche<br />
modelli a globo mini oppure grande, fino a 24W. Infine, le<br />
lampadine fluorescenti a spirale, anche mini e micro, da 11 a 32W.<br />
Lumen, il parametro che conta<br />
Per questioni culturali il consumatore finale si ritrova a valutare<br />
la potenza delle lampadine fluorescenti paragonando questo<br />
parametro con quello delle lampadine a filamento. In realtà è più<br />
corretto comunicare ai propri clienti la potenza reale e non quella<br />
equivalente perché non sempre sul mercato viene rispettata la<br />
regola dettata dalla Comunità Europea. Questa regola stabilisce<br />
che una lampadina a basso consumo da 15W corrisponde ad una<br />
a filamento da 64W. I parametri più importanti da spiegare e da<br />
sottolineare durante la vendita, invece, sono l’efficienza luminosa<br />
(in Lumen) e la temperatura colore misurata in Kelvin (K) che<br />
determina la qualità della luce, calda o fredda.<br />
La tecnologia T2<br />
Questa soluzione tecnologica, adottata per produrre la gamma<br />
LightX, consente di produrre tubi più sottili; le lampadine così sono<br />
più piccole e la polvere contenuta all’interno è più compressa; le<br />
lampadine T2 raggiungono subito la massima luminosità, con una<br />
velocità di gran lunga maggiore rispetto alle lampadine a basso<br />
consumo più economiche, costruite con tecnologie T3 o T4.<br />
Adattatore rotante con Interruttore luminoso<br />
Disponibile in confezione blister, questa presa multipla a 3 prese bivalenti, si<br />
distingue per la spina rotante, una comodità utile quando gli spazi a disposizione<br />
sono costretti. L’interruttore luminoso consente di controllare lo spegnimento<br />
complessivo di tutti gli apparecchi collegati, evitando eventuali consumi in<br />
stand-by. Il corpo in bachelite, la certificazione CE e l’adattatore Schuko universale<br />
completano le prestazioni.
LAMPADE DI EMERGENZA<br />
A Led, con batterie<br />
al piombo da 4,5 Ah<br />
Le lampade di emergenza a Led<br />
di LightX ospitano batterie da<br />
4,5 Ah, per assicurare ben 24 ore di<br />
autonomia, in assenza di corrente<br />
elettrica. Utili in numerosi casi,<br />
anche per far luce nei sottotetti<br />
durante l’installazione o la<br />
manutenzione di un impianto.<br />
La qualità di una lampada di emergenza,<br />
oltre che dal numero di Led e dalla loro qualità<br />
che determinano l’efficienza luminosa, dipende<br />
soprattutto dalla corrente fornita dalla batteria.<br />
Infatti, ciò che conta è il numero di ore di<br />
autonomia garantite quando avviene il black<br />
out. Lampade che si esauriscono in breve tempo<br />
non svolgono nel miglior modo il loro compito<br />
proprio perché, come dice il nome del prodotto<br />
stesso, ci si trova in emergenza. E la luce, tutti<br />
sanno quanto è importante in quelle situazioni.<br />
Le batterie a corredo<br />
Le lampade di emergenza a Led di LightX<br />
contengono batterie al piombo da 4 oppure 4,5<br />
Ah, una potenza sufficiente per garantire ben 12<br />
ore di autonomia. Sono disponibili 3 modelli da<br />
36, 51 o 60 Led, e un modello con parabola spot<br />
e standard da 3+18 Led. Il tempo di ricarica per<br />
tutti i modelli è di 12 ore, con tensione a 220V<br />
c.a. E’ presente la protezione da sovraccarico e il<br />
contenitore è in ABS antiurto.<br />
Antenna Tripla UHF,<br />
con filtro LTE Stop Band<br />
L’antenna Tripla UHF, in grado di ricevere i segnali in<br />
banda UHF, è ora disponibile anche con filtro LTE per evitare<br />
la ricezione dei canali dal 61 al 69, assegnati ai servizi di<br />
telefonia mobile. Le dimensioni sono ridotte: è lunga 103 cm.<br />
È robusta perché tutti gli elementi sono realizzati in alluminio<br />
con tondino del diametro di 18 mm.<br />
La manutenzione<br />
Considerata la vita media dei Led, di almeno 20mila ore, e il<br />
costo di sostituzione delle batterie, del valore di pochi euro, il<br />
costo di manutenzione è davvero basso. È importante accenderle<br />
con una certa frequenza per effettuare almeno un periodo di<br />
scarica/carica: così le batterie si mantengono più a lungo.<br />
LIGHTX: LAMPADE DI EMERGENZA A LED<br />
Codice 27010002 27010003 27010004 27010005<br />
N° di LED 36 60 51 21 (18+ 3 spot)<br />
Utilizzo portatile o da parete portatile<br />
Materiale ABS<br />
Protezione sovraccarico<br />
Alimentazione 220 Vc.c. con cavo a 2 pin<br />
Dimensioni in cm 9 x 9 x 30 9 x 9 x 40 -<br />
Tempo di ricarica 12 ore<br />
Autonomia 12 ore 24 ore<br />
Colore bianco<br />
Batteria in dotazione 6V da 4,5 Ah 6V da 4 Ah<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 149
Exitv www.exitv.it<br />
CAVI LAN<br />
Cat6 - Cat5e, UTP/FTP e patch cord<br />
La gamma Exitv dei cavi lan è composta da 6 modelli, di categoria<br />
6 e 5e, schermati e non schermati. Disponibile anche una versione<br />
5e per esterni e una linea di patch cord da 50 cm a 20 metri.<br />
LA SEDE<br />
DI EXI<strong>TV</strong><br />
CON<br />
GLI UFFICI<br />
E IL MAGAZZINO<br />
CAVI LAN EXI<strong>TV</strong>*<br />
150 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />
I cavi per cablaggio strutturato di Exitv sono certificati da un<br />
laboratorio italiano e ciò conferma la qualità del prodotto. La gamma è<br />
costituita da 6 modelli, suddivisi in due linee: Top Line e Easy Line. La Top<br />
Line si distingue per la presenza dei conduttori in rame al 100%, perciò<br />
è adatta a installazioni più performanti. Vi sono 4 modelli: categoria<br />
5e schermati e non schermati, schermati con doppia guaina in PVC per<br />
impieghi esterni, categoria 6. Nella linea Easy Line, invece, i conduttori<br />
sono in rame e alluminio e comprende cavi UTP Cat 5e e Cat6.<br />
Tutti i modelli, escluso quello con doppia guaina in PVC per esterno,<br />
sono disponibili in due metrature, da 125m e 305 m con contenitore<br />
Rollbox, che garantisce la funzione auto svolgente del cavo.<br />
Cavi Lan terminati<br />
Nel catalogo Exitv sono presenti anche le patch cord lan di diversi<br />
colori e lunghezze, da 50 cm a 20 metri. Un articolo quello delle patch<br />
cord che registrerà un incremento importante di richieste perché Sky<br />
offrirà contenuti di rete e tutti i suoi decoder dovranno essere connessi<br />
alla rete ethernet di casa.<br />
59010125 59030125 59020125** 59020125 59011125 59021125<br />
Gamma TOP LINE TOP LINE TOP LINE TOP LINE EASY LINE EASY LINE<br />
Categoria UTP 5e FTP 5e FTP 5e 6 UTP 5e 6<br />
Conduttore Rame Rame Rame Rame CCA CCA<br />
Diametro conduttore 0,48 mm 7/0,16 mm 0,50 mm 0,55 0,5 mm 0,57<br />
Guaina esterna PVC PVC PVC doppio PVC PVC PVC<br />
Diametro esterno 5,0 mm 5,2 mm 5 5,9 mm 5,0 mm 6,1 mm<br />
Capacità di torsione ≤ 23 mm ≤ 23 mm ≤ 23 mm ≤ 23 mm ≤ 23 mm ≤ 23 mm<br />
Colore guaina Grigio Grigio Grigio Grigio Grigio Grigio<br />
Lunghezza matassa 125 m 125 m 305 m 125 m 125 m 125 m<br />
Confezione Rollbox Rollbox Rollbox Rollbox Rollbox Rolllbox<br />
* Gli stessi modelli, con codici diversi, sono disponibili anche in confezione Rollbox da 305 m<br />
** Cavo per esterno, doppio rivestimento di PVC, disponibile solo in confezione Rollbox da 305 mm
DECODER SATELLITARI<br />
Per canali FTA, con alimentazione a 12 Vc.c.<br />
Le novità riguardano due modelli, per la ricezione dei<br />
canali satellitari gratuiti. Il primo può anche essere<br />
alimentato a 12 Vc.c. mentre il secondo offre l’ingresso USB<br />
per riprodurre foto, video, musica, ecc.<br />
L’offerta di canali satellitari in chiaro è<br />
davvero molto vasta. Dalle due posizioni orbitali<br />
di Eutelsat a 13° Est e Astra a 19,2° est sono<br />
disponibili centinaia di programmi, di tutte le<br />
lingue e dai contenuti più diversi. La crescente<br />
presenza di immigrati nel nostro paese, sensibili<br />
alla propria cultura, favorisce l’installazione<br />
di impianti sat con decoder free to air perché<br />
consentono loro di mantenere un punto di<br />
contatto con il proprio paese.<br />
Alimentazione a 12 Vc.c.<br />
Il modello 6507001 si distingue per la<br />
possibilità di essere alimentato a 12 Vc.c.;<br />
l’alimentatore esterno a 220 Vc.a. è in dotazione.<br />
Una caratteristica che lo rende utilizzabile<br />
anche su mezzi mobili, come camper, caravan<br />
oppure negli ambienti dove la rete elettrica non<br />
è disponibile e una batteria da 12 Vc.c. risolve il<br />
DECODER SAT FTA EXI<strong>TV</strong><br />
65070001 65070002<br />
Decodifica DVB-S, per canali in chiaro<br />
Standard MPEG-2 SD<br />
Display LED No Sì<br />
Telecomando Sì<br />
Memoria canali 3.000 5.000<br />
Ricarca canali Manuale, automatica e blind scan<br />
Gestione swtich Sì: DiSEqC 1.0 e 1.2, Usals<br />
Liste preferiti Sì, 8<br />
Multilingua e OSD a 32 bit Sì<br />
Blocco parentale Sì<br />
Televideo Sì<br />
Prese Scart 1<br />
USB multimedia No Sì<br />
Media Player No Sì: formati AVI, VOB, ecc.<br />
Consumo stand-by < 1W<br />
Alimentazione 12 Vc.c. (220 Vc.a. con 220 Vc.a.<br />
alimentatore esterno)<br />
problema. Può gestire switch DiSEqC oppure motori<br />
Usals, effettua la sintonia dei canali anche in<br />
modalità blind scan ed è dotato di una presa scart.<br />
Presa USB multimedia<br />
Il modello 65070002, invece, offre prestazioni<br />
superiori, anche se non può essere alimentato<br />
a 12 Vc.c. Oltre al display a Led ed una maggior<br />
capacità di memorizzare i canali, l’aspetto che lo<br />
contraddistingue maggiormente è la presa USB,<br />
posta sul retro, che gli consente di riprodurre<br />
i contenuti multimediali. Infatti, il firmware<br />
è dotato di media player integrato e ciò gli<br />
consente di riprodurre foto, video e musica<br />
memorizzati su una chiavetta o hard disk da<br />
collegare in USB.<br />
EXI<strong>TV</strong> Srl<br />
Via G. Di Vittorio, 55<br />
43044 Lemignano di Collecchio (PR)<br />
Tel. +39.0521.804494 - Fax +39.0521.1854610<br />
info@exitv.it - www.exitv.it<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 151
Fagor www.fagorelectronica.it<br />
CENTRALINI AUTOALIMENTATI<br />
Summa, con filtro LTE: livello d’uscita<br />
massimo 119 dBµV<br />
Una gamma di 7 modelli lli che integrano il filtro LTE da<br />
attivare con uno switch. ch. La versione più performante offre<br />
un livello d’uscita pari a 119 19 dBµV e un guadagno di 38 dB.<br />
Fagor Elettronica presenta Summa, una gamma di<br />
sette centralini autoalimentati, dedicati alle installazioni oni<br />
collettive. Tutti i modelli sono già predisposti con<br />
un filtro passa-basso integrato, per filtrare i segnali<br />
superiori al canale 60, evitando così le interferenze<br />
con i futuri servizi di telefonia operanti in banda<br />
UHF, dal canale 61 a 69. Fra le caratteristiche comuni<br />
l’elevata efficienza di schermatura, la riduzione dei<br />
disturbi isofrequenziali e dei rumori impulsivi.<br />
Summa, 7 modelli<br />
È una gamma di centralini, dotati di contenitore in<br />
pressofusione di alluminio, caratteristica sempre apprezzata pprezzata<br />
dall’installatore perché conferisce robustezza al prodotto. odotto. Sono<br />
disponibili 7 modelli a 2, 4 e 5 ingressi per risolvere e le diverse<br />
problematiche di ricezione. La regolazione dei guadagno dagno<br />
si estende di 20 dB, mentre la presenza dell’attenuazione<br />
interstage consente di ottimizzare il livello alle prese<br />
d’utente, garantendo una figura di rumore contenuta. Una<br />
delle peculiarità di Summa è l’alta selettività delle frequenze<br />
relative alla banda VHF: le bande BI- FM e BIII-DAB sono<br />
ben filtrate per evitare interferenze reciproche. Sono adatti<br />
ad essere installati in impianti collettivi grazie al livello<br />
d’uscita che varia, a seconda del modello, da 106 a 119 dBµV.<br />
Inoltre, è possibile selezionare a 12 o 24 V la tensione di tele<br />
alimentazione. La comoda presa di test a -30 dB simula il<br />
livello presente alle prese d’utente.<br />
SELEZIONE DI MODELLI SUMMA<br />
Modello FMA 538 FMA 430S<br />
Riferimento 35956 35951<br />
Ingressi 5 4<br />
Banda BI÷FM BIII÷DAB UHF 1 (21÷35) UHF 2 (36÷69) UHF BI÷FM BIII÷DAB UHF SAT<br />
Gamma frequenze MHz 47÷108 174÷230 470÷582 582÷790/862 470÷790/862 47÷108 174÷230 470÷790/862 950÷2300<br />
Guadagno dB 28 30 38 15 20 30 20÷25<br />
Regolazione dB 20 15<br />
Figura di rumore dB 7 9 7 6 10<br />
Livello d’uscita dBµV 106 119 106 112 115<br />
Alimentazione 0/12/24 mA - - 90 - - 50 -<br />
152 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />
Via Foppa, 15 - 20043 Arcore (MI)<br />
Tel. 331 336 10 66<br />
www.fagorelectronica.com<br />
egigante@fagorelettronica.it
CENTRALI AUTOALIMENTATE<br />
Sabal HA505: con filtro LTE disinseribile<br />
e 125 dBµV di livello massimo<br />
La nuova HA505 appartiene ad una gamma<br />
composta da tre modelli. Offre 5 ingressi,<br />
filtro LTE disinseribile e uno speciale circuito che<br />
riduce la potenza eccessiva dei segnali, per evitare<br />
intermodulazioni.<br />
La gamma Sabal di centrali autoalimentate è composta<br />
da 3 modelli: HA 303 con 3 ingressi, HA 404 con 4<br />
ingressi e HA 505 con 5 ingressi. Le peculiarità che la<br />
caratterizzano sono senza dubbio l’elevato livello di<br />
uscita, 123 dBµV (in Banda III e UHF) e il filtro LTE,<br />
disinseribile, che consente all’installatore l’utilizzo di<br />
queste centrali nelle zone dove la ricezione si estende<br />
ancora fino al canale 69.<br />
I modelli disponibili si differenziano anche per il numero<br />
d’ingressi, variabile da tre a cinque. Un circuito sviluppato<br />
da Fagor consente di attenuare i segnali che presentano<br />
un valore eccessivo, per evitare intermodulazioni.<br />
Antenna Plus<br />
Via Castelvetro, 16 - 20124 Milano<br />
www.antennaplus.it<br />
A soli 5 anni dalla nascita, Antenna Plus<br />
ha conseguito molti risultati positivi.<br />
Sebbene la situazione attuale del settore<br />
non sia delle più semplici, Andrea e Claudio<br />
Lisiero hanno sempre cercato di differenziarsi rsi<br />
dal mercato. “Con Fagor abbiamo mandato in<br />
pensione le più comuni antenne introducendo do<br />
con ottimi e numerosi risultati i modelli<br />
Di@na, Digit ed Extreme. Anche i più scettici ci si<br />
son dovuti ricredere, la facilità nel montaggio e<br />
l’elevata affidabilità in una difficile zona come Milano<br />
causata dagli echi provocati dai ripetitori di Valcava<br />
e Via Silva hanno fatto si che siano le antenne più<br />
richieste dalla nostra clientela”.<br />
Anche nell’ambito satellitare grazie<br />
a Fagor hanno saputo fronteggiare alle<br />
molteplici problematiche.<br />
Molti condomini, di vecchia<br />
ccostruzione,<br />
hanno avuto difficoltà<br />
nella<br />
ricezione dei canali delle emittenti<br />
sate satellitari.<br />
«D «Da oltre 3 anni, quando ancora le<br />
distr distribuzioni in fibra ottica erano in fase<br />
emb embrionale, abbiamo proposto molteplici<br />
solu soluzioni di centrali satellitari Smatv<br />
IF/IF<br />
avendo un riscontro molto positivo<br />
sia dda<br />
parte degli installatori che dagli<br />
utenti finali, finalmente contenti di vedere<br />
tutti i canali». Ad oggi sono molto fiduciosi di ciò che<br />
riserverà il mercato; l’LTE, in arrivo dal 2013 occuperà<br />
molte delle frequenze a 800 MHz in condivisione<br />
con il segnale digitale terrestre televisivo. «Il lancio<br />
del nuovo centralino larga banda Sabal HA505<br />
permetterà di fronteggiare il fenomeno dei disturbi di<br />
intermodulazione».<br />
Antenna Plus per la ricorrenza dei 5 anni riserva<br />
una promozione agli installatori; con l’acquisto di<br />
un centralino Fagor verrà omaggiato un gilet estivo<br />
multi tasche sponsorizzato (salvo esaurimento scorte).<br />
Per ulteriori informazioni: tel. 02 31 44 82 oppure<br />
02 34 94 140.<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 153
Fagor www.fagorelectronica.it<br />
CENTRALINI PROGRAMMABILI<br />
MicroMA<strong>TV</strong> EVO,<br />
programmabile con 10 cluster<br />
D otata<br />
di ben 7 configurazioni per risolvere le<br />
diverse di ricezione, offre un livello d’uscita fino<br />
a 123 dBµV. CAG ed elevata dinamica d’ingresso,<br />
per evitare le intermodulazioni.<br />
MicroMA<strong>TV</strong> EVO è la naturale evoluzione dei<br />
precedenti modelli MicroMA<strong>TV</strong>. E’ più versatile di<br />
una centrale a larga banda tradizionale perché,<br />
essendo programmabile, l’installatore può scegliere<br />
fra 7 configurazioni e impiegarla in zone dove la<br />
ricezione è più complessa. E’ caratterizzata da 5<br />
ingressi (BI-FM, BIII-DAB, UHF1, UHF2 e UHF3)<br />
sui quali si possono disporre ben 10 filtri; ognuno<br />
di questi è un cluster, ovvero un filtro a banda<br />
stretta programmabile da 8 a 48 MHz e questo le<br />
consente di processare da 1 a 6 canali adiacenti.<br />
La programmazione di MicroMA<strong>TV</strong> EVO è<br />
eseguibile dal programmatore UCF200 che si<br />
Tecno Sat<br />
Via Settala, 59 - 20124 Milano<br />
www.tecnosatsrl.it<br />
Tecno Sat nasce nel 1988, come rivenditore<br />
esclusivista per l’Italia di materiale per la<br />
ricezione terrestre e satellitare di marche<br />
tedesche. Dal 1994 ha ampliato la propria<br />
offerta di prodotti, con materiale terrestre<br />
sia satellitare delle migliori case. Tecno Sat<br />
154 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
collega alla centrale con un connettore RJ45. Può<br />
tenere in memoria fino a 8 diverse configurazioni. Programmatore<br />
UCF200:<br />
È più perfomante di una centrale a larga banda<br />
il display LCD<br />
tradizionale perché dispone di un’elevata dinamica a 20 caratteri<br />
d’ingresso e può amplificare segnali con un livello da<br />
50 fino a 95 dBµV: un’escursione elevata che, con la<br />
funzione AES (Automatic Equalization System) diventa<br />
utile dove i segnali sono notevolmente disequalizzati.<br />
I vantaggi di MicroMA<strong>TV</strong> EVO non finiscono qui.<br />
I segnali in uscita sono stabili perché la funzione<br />
CAG la rende praticamente inerte alle dinamiche di<br />
intermodulazione, soprattutto nelle aree di montagna o<br />
nelle zone di mare dove è frequente l’effetto onda.<br />
è specializzata nello studio e progettazione<br />
di impianti per edifici civili. Offre la propria<br />
disponibilità anche per collaborazioni ed<br />
assistenza nell’assemblaggio e nel cablaggio<br />
di Centrali DTT e Sat presso la sede o sul luogo.<br />
Grazie alla collaborazione con le aziende<br />
produttrici è in gradi di garantire il miglior<br />
rapporto qualità/prezzo e, su richiesta, la<br />
garanzia di offerte competitive e quotazioni<br />
su misura. Dall’agosto 2003 Tecno Sat è stata<br />
confermata come punto di riferimento per<br />
il mondo satellitare diventando SKY Service.<br />
Il Centro Autorizzato di Tecno Sat<br />
fornisce competenza e cortesia a<br />
360° per abbonamenti, installazioni<br />
e manutenzioni su apparati guasti.<br />
L’esperienza con Fagor è iniziata nel<br />
2009: da quel momento garantisce<br />
professionalità e disponibilità dei<br />
prodotti. Le centrali programmabili,<br />
prodotto di punta e concorrenziali<br />
e le antenne, vengono apprezzate e<br />
considerate di alta qualità. A tutta la<br />
gamma Fagor viene riconosciuto l’ottimo<br />
rapporto qualià/prezzo, competitivo e<br />
accessibile.<br />
Per ulteriori informazioni:<br />
tel. 02 29 51 38 34.
AMPLIFICATORI DI CANALE<br />
Serie Nexum: per canali singoli<br />
o gruppi di canale, fino a 5<br />
Dotati di filtro LTE e compatibili con i canali<br />
adiacenti, offrono un livello massimo di 125<br />
dBµV. Uno speciale circuito, limita l’eccessivo<br />
livello dei segnali per evitare intermodulazioni.<br />
La progettazione degli impianti di ricezione,<br />
di grandi dimensioni, dovrà confrontarsi con i<br />
futuri segnali LTE, che occupano anche la banda<br />
UHF dal canale 60 al 69. Ciò significa che per<br />
filtrare le interferenze, in alcune zone, bisognerà<br />
studiare soluzioni a filtri di canale, oppure miste,<br />
per consentire una ricezione affidabile.<br />
Schermati in classe A<br />
I moduli di canale della serie Nexum sono<br />
compatibili con la distribuzione di canali<br />
adiacenti. Sono costruiti in uno chassis<br />
Antenna Club<br />
Via Liberazione, 24 - 20094 Corsico (MI)<br />
www.antennaclub.it<br />
Antenna Club nasce nel settembre del 1982,<br />
da un’idea di Mario Raldiri, con l’obiettivo di<br />
selezionare per gli installatatori professionisti<br />
prodotti di qualità,<br />
performanti e affidabili.<br />
Inoltre, il servizo di consulenza<br />
sempre ben supportato la<br />
porta rapidamente a diventare<br />
un riferimento per il mercato<br />
dell’antennistica satellitare<br />
e terrestre. Negli anni, il<br />
fondatore della società è<br />
stato affiancato dal figlio<br />
Giammario, che oggi gestisce<br />
in prima persona l’atttività,<br />
forte di un’impostazione<br />
ben consolidata. «Il nostro<br />
è un negozio all’ingrosso<br />
- commenta Gianmario<br />
- dedicato agli operatori<br />
del settore. Garantisce la<br />
distribuzione dei prodotti<br />
metallico, ad alta schermatura, di classe A.<br />
Gli armadi di metalli dedicati possono<br />
ospitare pannelli da 12 e 18 moduli,<br />
alimentatore compreso.<br />
La gamma dei moduli comprende la ricezione<br />
dei segnali DTT, Sat, FM e DAB. Sono disponibili<br />
moduli cluster per 2, 3, 4 e 5 canali con banda<br />
passante da 16 a 40 MHz.<br />
Anche questi moduli sono provvisti del<br />
sistema di controllo LTE per evitare l’inter<br />
modulazione La gamma dei canali in ingresso<br />
varia dal canale 21 al 60 con due livelli di<br />
uscita, da 117 e 125 dBµV.<br />
rappresentati attraverso<br />
differenti canali di<br />
vendita. Siamo SKY<br />
Service e gestiamo<br />
anche l’installazione<br />
di sistemi audio/video<br />
professionali. Dal<br />
rapporto quotidiano<br />
con gli installatori<br />
abbiamo attivato un<br />
confronto interattivo e<br />
utile per tutti». Conclude<br />
Gianmario: «Per<br />
dimostrare la qualità<br />
e la professionalità del<br />
prodotto Fagor, siamo<br />
stati i primi a realizzare<br />
nel 2010 il Fagor Day,<br />
riproposto nel 2011 e nel 2012, ottenendo<br />
sempre una numerosa adesione e un lusinghero<br />
successo. Nell’ultima edizione, realizzata poche<br />
settimane fa, abbiamo consegnate le card agli<br />
Installatori fidelizzati, come annunciato sullo<br />
scorso numero da <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong>. Si tratta di<br />
un progetto per fare community, creare sinergia<br />
tra gli installatori selezionati e organizzare<br />
momenti di formazione d’attualità».<br />
Per ulteriori informazioni: tel. 02 45 10 17 44.<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 155<br />
La Card degli<br />
installatori<br />
fidelizzati Fagor
Fagor www.fagorelectronica.it<br />
TRANSMODULATORI<br />
STT 8000: da QPSK a COFDM<br />
anche con CI per Tivùsat<br />
Un sistema modulare e professionale per ricevere i programmi Sat da<br />
distribuire in strutture pubbliche e private come: condomini, alberghi,<br />
Villaggi turistici, Ospedali ecc. Prevista una configurazione specifica per Tivùsat.<br />
Il transmodulatore STT 8000 è in grado di<br />
ricevere segnali sia a definizione standard<br />
QPSK che in alta definizione trasmessi in<br />
8PSK e li converte in banda terrestre da<br />
47 a 862 MHz, in COFDM. Una peculiarità<br />
dell’STT8000 è l’elevata dinamica d’ingresso,<br />
da 40 a 86 dBµV che le consente di operare<br />
anche con segnali deboli, captati in zone<br />
dove la ricezione non è tra le migliori. La<br />
centrale assemblata può essere installata a<br />
parete oppure in un armadio rack da 19”. La<br />
versione STT 8000CI è dotata di slot common<br />
interface alloggiato sul retro del modulo:<br />
156 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
La configurazione ad hoc per 12 canali Tivùsat<br />
Nuova Elettronica Sestese<br />
Via Pergolesi 8 - 20090 Monza<br />
www.nesestese.it<br />
Presente a Monza dal 1990, Nuova<br />
Elettronica Sestese si occupa di<br />
progettazione e commercializzazione<br />
di impianti televisivi terrestri e<br />
satellitari, di <strong>TV</strong>CC e di accessoristica<br />
varia per i settori audio-televisivo.<br />
Offre all’installatore un servizio<br />
completo e accurato: dalla taratura<br />
di filtri attivi al collaudo degli<br />
con una cam professionale può decodificare<br />
i fino a 15 programmi criptati e distribuirli<br />
in chiaro alle prese d’utente. Un’opzione,<br />
questa, che lo rende particolarmente indicato<br />
per distribuire i canali Tivùsat, soprattutto<br />
negli alberghi situati in zone caratterizzate<br />
da scarsa ricezione dei segnali DTT. Tutta<br />
la gamma dei transmodulatori 8000 è<br />
predisposta per filtrare i servizi non graditi,<br />
variare il bit/ rate, definire la programmazione<br />
e assegnare un proprio LCN ad ogni canale,<br />
generando una lista completamente<br />
personalizzata.
RIMODULATORI<br />
TTT 8000: da COFDM a COFDM<br />
anche con CI per Mediaset Premium Hotel<br />
Con i moduli TTT 8000 CI si possono<br />
distribuire mux DTT riassortiti, composti<br />
da programmi ad hoc, anche codificati.<br />
La centrale professionale serie 8000 di Fagor è<br />
dedicata ad impianti di medie e grandi dimensioni<br />
per alberghi, condomini, edifici pubblici, villaggi<br />
turistici e ospedali/case di cura. Comprende<br />
transmodulatori QPSK/COFDM e rimodulatori<br />
COFDM-COFDM, disponibili in versione standard<br />
oppure con slot Common Interface. Con questi<br />
ultimi è possibile rigenerare un multiplex DVB-T<br />
in banda terrestre (da 47 a 862 MHz), eliminando<br />
i servizi non richiesti dalla clientela per ottenere<br />
un nuovo multiplex, composto dai programmi<br />
prescelti. È possibile, quindi, rigenerare la tabella<br />
NIT, configurare i codici LCN. Come il modulo<br />
STT 8000 anche questo modulo è dotato di<br />
impianti esterni, ove necessario . Il servizio<br />
offerto ai numerosi privati che si recano nel<br />
negozio è molto accurato: oltre al materiale,<br />
il valore agiunto è proprio la consulenza<br />
tecnica offerta per risolvere le problematiche<br />
proposte. Nel tempo è diventato un punto<br />
di riferimento a Monza e Brianza come<br />
“centro del telecomando” perché dispone,<br />
oltre ai numerosi radiocomandi dei cancelli<br />
originali, anche un vasto assortimento dei<br />
modelli autoapprendenti, con specifiche<br />
apparecchiature per la riproduzione e il<br />
controllo.<br />
Nuova Elettronica Sestese è SKY Service e,<br />
oltre alla stipula di nuovi contratti, gestisce<br />
soluzioni sofisticate, utili<br />
alla gestione dei servizi di<br />
manutenzione e di postvendita:<br />
il modulo Master<br />
Control Unit MCU8000 da<br />
pannello o LCU8000 da<br />
banco che viene fornito ai<br />
distributori gratuitamente. Ad esempio, può monitorare i moduli<br />
a distanza se vengono collegati ad una rete Lan connessa a<br />
internet. Grazie al sistema EqOL, studiato e brevettato da Fagor,<br />
si può regolare automaticamente il livello d’ingresso del segnale e<br />
controllare il livello d’uscita in tempo reale. Fagor ha preparato un<br />
kit configurato specificatamente per la distribuzione dei segnali di<br />
Mediaset Premium Hotel per 16 canali.<br />
La configurazione ad hoc<br />
per Mediaset Premium Hotel, per 16 canali<br />
il post-vendita con la manutenzione del<br />
materiale guasto.<br />
Da qualche anno ha inserito il marchio<br />
Fagor, riscontrando un alto grado di<br />
soddisfazione dei clienti, in particolare le<br />
centrali IF-IF Sat per gli impianti monocavo,<br />
le centrali COFDM-PAL utilizzate in diversi<br />
Hotel della Lombardia per la ricezione dei<br />
canali DTT e le antenne terrestri, dalle VHF alla<br />
serie UHF come i modelli Diana, Diana X-Trem<br />
e Digit 45 oltre a partitori e derivatori, con<br />
ottimi riscontri qualitativi sia meccanici che<br />
elettronici.<br />
Per ulteriori informazioni: Umberto, telefono<br />
039 32 45 42 oppure 039 23 29 874.<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 157
Fracarro www.fracarro.com<br />
L’INTERVISTA<br />
Integrazione dei sistemi: il nuovo<br />
modello di business<br />
Nello Genovese<br />
Amministratore<br />
Delegato<br />
di Fracarro<br />
Una chiacchierata esaustiva con Nello Genovese,<br />
Amministratore Delegato di Fracarro: dall’analisi del<br />
mercato alle sue opportunità, dalle strategie aziendali ai nuovi<br />
prodotti, per tracciare un quadro sul futuro del nostro mercato.<br />
Con la conclusione<br />
degli switch-off il mercato<br />
dell’impiantistica televisiva<br />
terrestre si chiede con<br />
preoccupazione quale<br />
futuro lo aspetta nel<br />
breve periodo. Occorre<br />
interpretare da subito le<br />
opportunità per produttori,<br />
distributori e installatori;<br />
individuare come<br />
cambiano i valori, i ruoli<br />
e le soluzioni d’impianto.<br />
Fracarro Radioindustrie,<br />
in proposito, ha tracciato<br />
una strategia chiara e ben articolata, specifica<br />
per grandi opere, edifici commerciali, residenziali,<br />
senza dimenticare gli impianti classici. Ecco il<br />
pensiero del suo Amministratore Delegato.<br />
«Fracarro è un’azienda italiana con<br />
una storia importante– esordisce Nello<br />
Genovese. Oggi vende i suoi prodotti in<br />
diversi paesi: dall’Australia alla Tailandia,<br />
dalla Russia ai Paesi Arabi e all’Europa.<br />
Conosciamo le problematiche e i bisogni dei<br />
mercati internazionali, abbiamo una visione<br />
complessiva utile per comprendere trend e<br />
opportunità».<br />
La presenza internazionale<br />
L’evoluzione sui mercati internazionali<br />
è iniziata verso la fine degli anni ’90 con<br />
l’acquisizione di Philips France; fino a quel<br />
momento Fracarro si era dedicata soprattutto<br />
al mercato italiano che, per l’orografia del<br />
territorio e la presenza di centinaia di televisioni<br />
commerciali era considerato uno straordinario<br />
laboratorio. «È proprio così – prosegue Nello<br />
Genovese. Pensavamo che i prodotti sviluppati<br />
per il mercato italiano potessero andar bene,<br />
158 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
sempre, anche nel resto del mondo. All’inizio è<br />
stato così e abbiamo maturato un importante<br />
know how, consolidando la leadership in Italia.<br />
Ma con l’acquisizione di Philips France abbiamo<br />
iniziato a conoscere aspetti importanti e diversi<br />
del mercato transalpino, per certi versi simile al<br />
nostro». In Francia le società d’installazione sono<br />
più strutturate, si occupano di grandi impianti, per<br />
importanti realizzazioni pubbliche, commerciali<br />
e residenziali. Un aspetto che ha facilitato la<br />
comprensione dell’integrazione dei sistemi. «Questa<br />
esperienza l’abbiamo vissuta in diretta – commenta<br />
Nello Genovese. In Italia, invece, non sono state<br />
realizzate grandi opere, importanti costruzioni e<br />
quindi l’impiantistica del nostro settore non si è<br />
evoluta, tutto ciò è stato penalizzante. L’integrazione<br />
dei sistemi è un fenomeno che nasce dai grandi<br />
progetti edilizi, dove si richiede di far dialogare<br />
videosorveglianza, antintrusione, antincendio, audio/<br />
video, televisione, ecc. Per farle un esempio la nostra<br />
Head-End, ereditata dall’acquisizione francese, è stata<br />
aggiornata negli anni e venduta soprattutto all’estero.<br />
In Italia, invece, il mercato non era interessato,<br />
richiedeva una serie di prodotti di fascia media e<br />
medio-bassa. E quindi ci siamo impegnati a sviluppare<br />
prodotti che io definisco ‘italiano-centrici’. È naturale<br />
che sia così: un’azienda investe dove vede i mercati<br />
con maggiore chiarezza e il conseguente ritorno».
Lo swith off, i trend di mercato<br />
«Il passaggio al digitale terrestre – ci confida Nello<br />
Genovese - ha generato picchi di lavoro importanti in<br />
Europa, era naturale che ciò accadesse. Però la transizione<br />
non è stata gestita al meglio: spesso il mercato ha proposto<br />
soluzioni di tipo conservativo. Bisognava invece intervenire<br />
meglio sull’adeguamento degli impianti. Inoltre, è stato<br />
aumentato in modo considerevole il livello massimo del<br />
segnale in trasmissione, senza osservare le norme in<br />
proposito, per evitare problemi agli impianti di ricezione».<br />
«Di una cosa siamo sicuri – aggiunge Nello Genovese<br />
- l’integrazione dei sistemi iniziata con l’impiantistica<br />
nelle grandi opere sta maturando anche per il mercato<br />
residenziale. Le soluzioni oggi in uso nei mercati professionali<br />
diventeranno accessibili anche nella realtà domestica.<br />
Stiamo trasformando i prodotti, gli approcci al mercato<br />
italiano e ai mercati internazionali. E quindi anche la<br />
comunicazione, la formazione a supporto della rete<br />
vendita e degli installatori. Bisogna pensare globalmente<br />
e agire localmente. Il nostro laboratorio R&D è impegnato<br />
nell’integrazione dei servizi all’interno della casa: televisione,<br />
rete locale connessa a internet, telefonia e sicurezza. I<br />
nuovi prodotti riflettono proprio questa filosofia. Non<br />
investiamo in soluzioni wireless, anche in considerazione<br />
del problema di inquinamento elettromagnetico. Crediamo<br />
invece nel cavo coassiale, nella fibra ottica e nel cavo Lan,<br />
per realizzare infrastrutture di rete per la distribuzione dei<br />
servizi». Prosegue Nello Genovese: «Certamente il protocollo<br />
IP si svilupperà, ma ciò avverrà nel medio periodo, quando<br />
riprenderà a crescere l’edilizia residenziale. Oggi l’IP è<br />
presente nei grandi impianti e noi abbiamo la centrale<br />
di testa dedicata a queste applicazioni. Nel residenziale,<br />
invece, dobbiamo pensare a tutti gli edifici già costruiti, e<br />
sono tanti: in queste abitazioni è presente il cavo coassiale<br />
e bisognerà integrare la rete e la fibra ottica. L’installatore<br />
deve comprendere che è cambiato il modello di business: la<br />
soluzione può essere gestita via internet, è riconfigurabile, ti<br />
avvisa in caso di malfunzionamenti o quando i parametri di<br />
riferimento raggiungono valori prossimi alla soglia. Queste<br />
prestazioni caratterizzeranno le novità di fascia media e<br />
medio-bassa. Noi stiamo procedendo in questa direzione: la<br />
globalizzazione rende più simili i bisogni dei mercati locali.<br />
La sede<br />
produttiva<br />
di Fracarro<br />
Radioindustrie<br />
in Tunisia<br />
E crediamo di avere un vantaggio competitivo<br />
con la visibilità globale e il fatto di possedere<br />
la divisione sicurezza che sta sviluppando<br />
nuovi prodotti in direzione dell’integrazione dei<br />
sistemi».<br />
I consigli agli installatori<br />
Prosegue Genovese: «Se avessero maturato<br />
una maggior cultura sull’impiantistica integrata,<br />
oggi gli installatori sarebbero meno preoccupati.<br />
Quello che bisogna fare è proprio questo,<br />
frequentare corsi di formazione specifici su<br />
reti ethernet e seguire le evoluzioni sui mercati<br />
esteri. Bisogna acquisire competenze sui grandi<br />
impianti come i complessi alberghieri e i centri<br />
direzionali, sensibilizzarsi sul valore del servizio,<br />
saper gestire un’installazione multidisciplinare,<br />
altrimenti il mercato dell’integrazione sarà<br />
presto orfano di installatori. E bisogna crescere<br />
in dimensioni e capitalizzazione: le società<br />
d’installazione estere sono strutturate anche<br />
per lavorare fuori dal proprio paese, questa è<br />
una minaccia concreta. Finora l’installatore<br />
è entrato nelle abitazioni per realizzare un<br />
impianto nuovo, da oggi deve iniziare a proporre<br />
prodotti e servizi di complemento, nell’ottica<br />
dell’integrazione e senza dimenticare la facilità<br />
d’uso». Conclude Genovese: «Noi faremo la<br />
nostra parte, supportando tutti gli installatori<br />
che desiderano crescere. Le confido anche lo<br />
sviluppo di un progetto ambizioso: la tecnologia<br />
della fibra plastica, ancora più sottile e<br />
maneggiabile della fibra ottica, così da utilizzare<br />
gli spazi residui dei tubi corrugati dove neanche<br />
la fibra ottica riesce a passare».<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 159<br />
Il laboratorio<br />
Ricerca &<br />
Sviluppo a<br />
Castelfranco<br />
Veneto, sede<br />
di Fracarro<br />
Radioindustrie
Fracarro www.fracarro.com<br />
CENTRALI MULTIUTENZA<br />
Nuova 3DGFLEX: soluzioni digitali evolute<br />
La nuova centrale 3DGFLEX è stata progettata a<br />
Castelfranco Veneto, nel reparto Ricerca e Sviluppo<br />
di Fracarro. È una nuova soluzione dedicata ai contesti<br />
multiutenza, per creare multiplex ad hoc, in tutta flessibilità.<br />
Fracarro presenta 3DGFLEX, la nuova<br />
centrale full digital, innovativa sotto il<br />
profilo tecnologico ed espressamente<br />
ideata per il trattamento dei segnali<br />
digitali in impianti centralizzati, come<br />
grandi condomini o contesti hospitality.<br />
Si tratta di una soluzione modulare,<br />
interamente progettata dal reparto<br />
Ricerca e Sviluppo di Fracarro, che<br />
consente di distribuire tutta la qualità<br />
e l’alta definizione dei contenuti<br />
digitali, con la possibilità di combinare<br />
in un unico multiplex DTT programmi<br />
provenienti da 2 sorgenti SAT distinte.<br />
Fornita in un moderno cabinet a sei<br />
posizioni con sportello per la protezione<br />
delle connessioni, la 3DGFLEX è<br />
costituita da un’unità di controllo<br />
tecnologicamente evoluta e da moduli<br />
transmodulatori, anch’essi dotati di<br />
caratteristiche tecniche particolarmente<br />
interessanti.<br />
La programmazione si effettua<br />
attraverso la nuova interfaccia web,<br />
particolarmente semplice e intuitiva,<br />
disponibile collegando il pc direttamente<br />
alla porta LAN della centrale, senza<br />
bisogno di installare alcun software.<br />
160 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
Il cabinet, dotato di<br />
sportello trasparente,<br />
protegge le<br />
connessoni della<br />
centrale 3DGFLEX<br />
Resta comunque disponibile la classica<br />
programmazione tramite tastiera e display a<br />
bordo, per una configurazione di base della<br />
centrale.<br />
Controllo remoto<br />
Una delle caratteristiche maggiormente<br />
interessanti della 3DGFLEX è la possibilità<br />
di essere completamente telegestita, grazie<br />
alla presenza dell’host controller integrato.<br />
In questo modo l’installatore, comodamente<br />
da remoto, ha la possibilità di monitorare e<br />
modificare costantemente tutti i parametri<br />
della centrale, garantendo così un servizio di<br />
assistenza professionale e puntuale.<br />
Nel caso degli alberghi, ad esempio, grazie<br />
all’innovativa funzione di auto-remapping,<br />
l’operatore potrà creare in ogni momento liste<br />
di canali dedicati, a seconda della provenienza<br />
degli ospiti, senza obbligare l’albergatore a<br />
risintonizzare i televisori.
I moduli<br />
di transmodulazione<br />
Anche i moduli di transmodulazione sono<br />
particolarmente interessanti dal punto di vista<br />
della tecnologia: si tratta infatti di moduli<br />
twin, dotati cioè di 2 ingressi SAT, 2 MUX DTT<br />
in uscita e 2 slot Common Interface. Grazie<br />
a questa caratteristica la 3DGFLEX consente<br />
di ricevere i programmi da 2 fonti distinte,<br />
decriptandone i contenuti senza dover<br />
utilizzare un secondo modulo, e di generare<br />
2 MUX indipendenti. I moduli, inoltre, sono<br />
dotati di connessioni frontali che facilitano<br />
l’inserimento e la rimozione delle schede CAM,<br />
così come l’aggiornamento firmware grazie<br />
alla porta USB. La centrale 3DGFLEX è ora<br />
disponibile con moduli di transmodulazione<br />
da satellite SD o HD in <strong>Digitale</strong> Terrestre<br />
(3DG-2S2-2T), ma sono già allo studio altri<br />
moduli per il trattamento dei segnali anche<br />
con diverse tecnologie.<br />
LE CARATTERISTICHE DEL MODULO 3DG - 2S2 - 2T<br />
INGRESSO SATELLITE<br />
Ingressi N° 2: SAT1, SAT2<br />
Standard DVB-S2, DVB-S<br />
Frequenza di ingresso MHz 950 ÷ 2150<br />
Livello RF di ingresso dBµV 48 ÷ 80<br />
Symbol rate<br />
USCITA SEGNALE RF<br />
MSps<br />
DVB-S<br />
DVB-S2<br />
2 ÷ 45<br />
2 ÷ 30<br />
MUX uscita 2: MUX1, MUX2<br />
Standard DVB-T<br />
Frequenza di uscita MHz 111 ÷ 862<br />
Livello RF di uscita dBµV 100<br />
Regolazione livello RF d’uscita dB 15<br />
MER dB 37<br />
Modulazione QPSK, 16-QAM, 64-QAM<br />
FEC 1/2, 2/3, 3/4, 5/6, 7/8<br />
Intervallo di guardia<br />
INGRESSO DI MISCELAZIONE<br />
1/4, 1/8,1/16, 1/32<br />
Perdita di inserzione<br />
PARAMETRI GENERALI<br />
dB 2.5<br />
Alimentazione Vac, Hz 220÷240 - 50÷60<br />
Dimensioni (l x h x p) mm 50 x 246 x 210<br />
Programmazione Tastiera a bordo, interfaccia web<br />
A sinistra,<br />
l’interfaccia<br />
utente<br />
progettata per<br />
gestire tutti<br />
i parametri<br />
della centrale<br />
3DGFLEX da<br />
remoto<br />
Fracarro Radioindustrie S.p.A.<br />
Via Cazzaro 3 - 31033 Castelfranco Veneto (<strong>TV</strong>)<br />
Tel. 0423 7361 - www.fracarro.com<br />
L’interfaccia di<br />
programmazione<br />
della centrale<br />
3DGFLEX con<br />
l’elenco dei<br />
programmi<br />
ricevuti<br />
necessario per<br />
comporre i due<br />
MUX di uscita<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 161
Fracarro www.fracarro.com<br />
FIBRA OTTICA<br />
Home Fibre: fibra+coassiale, per Sat e DTT<br />
Trasmettitore<br />
Home Fibre, con<br />
miscelazione dei<br />
segnali DTT e<br />
linea derivata in<br />
fibra ottica<br />
La soluzione proposta da Fracarro fa coesistere il cavo<br />
coassiale, per la montante, con la fibra ottica per le<br />
linee derivate ad ogni piano. È possibile servire un massimo<br />
di 1792 prese per calata. Consente l’uso LNB tradizionali e<br />
semplifica l’adeguamento degli impianti Sat+DTT.<br />
I decoder con PVR integrato richiedono un<br />
numero di prese d’utente sempre maggiore;<br />
questa categoria di ricevitori si diffonde sempre<br />
di più, grazie anche al MySky HD. L’installatore<br />
si trova così alle prese con l’adeguamento degli<br />
impianti che, sovente, non presentano tubi<br />
corrugati di adeguate dimensioni per poter<br />
utilizzare il cavo coassiale. Così, la soluzione più<br />
praticabile è quella di sfruttare la fibra ottica.<br />
Home Fibre: linea derivata<br />
in fibra ottica<br />
La soluzione proposta da Fracarro coniuga<br />
la montante realizzata con cavi coassiali e le<br />
linee derivate, ad ogni piano, in fibra ottica.<br />
E’ una soluzione innovativa, progettata per<br />
realizzare sistemi di distribuzione in fibra<br />
ottica all’interno degli edifici residenziali.<br />
L’utilizzo della fibra, sperimentata da<br />
Fracarro nel corso degli anni sia nelle<br />
infrastrutture professionali per la ricezione<br />
162 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
Ricevitore Home<br />
Fibre: converte<br />
il segnale ottico<br />
in coassiale,<br />
con quattro<br />
uscite di tipo<br />
universale<br />
del segnale televisivo che nelle soluzioni<br />
specifiche per gli impianti di sicurezza, è<br />
interessante per i vantaggi che offre in termini<br />
di rendimento e di flessibilità.<br />
La fibra ottica, infatti, consente di trasferire<br />
il segnale senza alterazioni, anche per lunghe<br />
tratte, grazie alla completa immunità da<br />
interferenze di tipo elettrico o ambientale;<br />
le dimensioni estremamente ridotte dei cavi,<br />
inoltre, rendono molto semplice la cablatura<br />
anche in condizioni installative difficili.<br />
Satellite e <strong>Digitale</strong> Terrestre<br />
La grande novità introdotta da Fracarro con<br />
la soluzione Home Fibre riguarda la possibilità<br />
di utilizzare questa tecnologia anche nella<br />
distribuzione dei segnali televisivi e satellitari in<br />
ambito residenziale, dall’antenna fino al punto<br />
presa. Il sistema, progettato dal reparto Ricerca e<br />
Sviluppo di Fracarro, è costituito da trasmettitori<br />
e ricevitori ottici, partitori e derivatori, cavi
preintestati di differenti lunghezze e da una<br />
nuova tipologia di connettori.<br />
Si tratta di prodotti professionali che<br />
garantiscono un’elevata affidabilità e una grande<br />
flessibilità di utilizzo, potendo essere impiegati<br />
con facilità anche in impianti già esistenti,<br />
integrando la distribuzione coassiale.<br />
I trasmettitori ottici da 5mW lavorano in<br />
seconda finestra (1310nm) e gestiscono segnali<br />
satellitari - con LNB tradizionali e parabole<br />
di diametri diversi - e segnali DTT full band<br />
(174÷862 MHz). Dotati di controllo automatico<br />
di guadagno (AGC), i trasmettitori sono<br />
facilmente collegabili tra loro utilizzando la<br />
distribuzione tipica dei multiswitch in cascata<br />
e consentono di servire fino a 1792 prese per<br />
calata. Il sistema Home Fibre utilizza connettori<br />
ottici di qualità, realizzati in partnership con<br />
Prysmian, che si caratterizzano per le dimensioni<br />
ridotte, pari a 3mm.<br />
I vantaggi di Home Fibre<br />
La soluzione proposta da Fracarro presenta<br />
numerosi vantaggi. Innanzitutto la categoria<br />
dei prodotti è di livello professionale, con un<br />
livello di affidabilità conseguente; si tratta di<br />
componenti capaci di lavorare ininterrottamente,<br />
anche in condizioni ambientali e climatiche<br />
sfavorevoli. La configurazione mista,<br />
HOME FIBRE TRANSMITTER: LE CARATTERISTICHE<br />
INGRESSI SAT<br />
Banda passante MHz 950 ÷ 2150<br />
Tipo di connettore F Femmina<br />
Livello d’ingresso dBµV 70 ÷ 90<br />
INGRESSO <strong>TV</strong><br />
Banda passante MHz 174 ÷ 862<br />
Tipo di connettore F Femmina<br />
USCITA Ottica<br />
Tipo di connettore SC/APC<br />
Lunghezza d’onda nm 1310<br />
Potenza ottica dBm 7<br />
Caratteristiche generali<br />
Tensione di alimentazione Vac, Hz 184÷264 - 50÷60<br />
Potenza consumata W 15<br />
Dinamica AGC per modulazione Laser dB 20<br />
HOME FIBRE RECEIVER: LE CARATTERISTICHE<br />
Lo schema applicativo riportato in figura consente di servire fino a 7 piani di un palazzo.<br />
Ogni linea derivata, dotata di splitter a 4 vie, può servire fino a 256 prese di utente. Il totale<br />
complessivo di prese utente sale così a 1792<br />
Ingresso Ottico n° 1 SC/APC<br />
Uscite RF n° 4 TERR+SAT<br />
USCITE RF<br />
Banda MHz 174÷862 / 950÷2.150<br />
Tipo di connettore F Femmina<br />
Livello d’uscita @ 20dB d’attenuazione ottica dBµV 70 (<strong>TV</strong>) e 70 (SAT)<br />
coassiale+fibra, nei nuovi impianti consente di utilizzare l’LNB<br />
standard mentre negli impianti da adeguare evita la sostituzione<br />
del convertitore con uno di tipo ottico. Inoltre, per quest’ultima<br />
tipologia di impianti,<br />
basterà sostituire<br />
ad ogni piano il<br />
multiswitch presente<br />
con un trasmettitore<br />
Home Fibre e cablare<br />
la linea derivata<br />
in fibra ottica.<br />
Utilizzando splitter<br />
a due e quattro vie<br />
si possono realizzare<br />
impianti con un<br />
numero molto<br />
elevato di prese di<br />
utente, fino a 1792.<br />
Il modulo ricevitore,<br />
che converte il segnale<br />
ottico in coassiale,<br />
offre quattro uscite<br />
coassiali indipendenti,<br />
di tipo universale.<br />
Infine, la<br />
distribuzione dei<br />
segnali riguarda sia<br />
quelli satellitari<br />
che DTT.<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 163
FTE www.fte.it<br />
KIT DI RICEZIONE DTT<br />
KIT DTT: 12 soluzioni complete<br />
omaggio incluso<br />
Antenne, centralini<br />
e amplificatori da palo,<br />
disponibili in 12 assortimenti.<br />
I vantaggi: l’installatore accede<br />
ad una soluzione già configurata<br />
e il distributore gestisce<br />
un unico articolo.<br />
FTE offre alla propria clientela una gamma di 12 KIT DTT<br />
assortiti, contenenti prodotti per la ricezione dei segnali digitali<br />
terrestri; all’interno dell’imballo è presente un omaggio, a<br />
seconda della versione: una matassa da 100 metri di cavo K121W<br />
oppure un amplificatore da palo LG261. Il Kit, con omaggio<br />
compreso, contribuisce a fidelizzare l’installatore; è prevista<br />
anche la raccolta punti con la quale si accede ai premi messi<br />
in palio nell’Area Fidelity: sull’imballo di ogni Kit è presente<br />
un codice, del tipo ‘gratta e vinci’ che andrà inserito nell’Area<br />
Fidelity del sito di FTE per accumulare punti da convertire in<br />
acquisti omaggio. Il kit si rivela utile anche al distributore<br />
elettrico perché semplifica e velocizza il lavoro dei commessi,<br />
dato che viene gestito a magazzino un solo articolo.<br />
Kit per installazioni da palo<br />
Disponibili in 7 versioni, sono dedicati a villette o piccole<br />
palazzine. Sono composti dalle antenne F7F10, per la banda III,<br />
e dalla serie Hydra45 ed EVO45, per i canali VHF e UHF. I Kit,<br />
UNA SELEZIONE DEI KITDTT FTE<br />
Modelli Antenna BIII Antenna UHF 1 Antenna UHF 2 Alimentatore Amplificatore Centralino Omaggio<br />
modello/guadagno modello/guadagno modello/guadagno<br />
KITDTT1 No EVO45V, 17dB No LPS1210 - No LG224, guadagno 20 dB<br />
Livello max 106 dbµV<br />
KITDTT4 F7F10, 9dB HYDRA45, 15dB No LPS1211 LG224, No K121, matassa da 100 m<br />
guadagno 20 dB<br />
Livello max<br />
106 dbµV<br />
KITDTT7 F7F10, 9dB HYDRA45, 15dB No LPS200 KMC303L No K121, matassa da 100 m<br />
con AMC110<br />
KITDTT9 F7F10, 9dB HYDRA45, 15dB HYDRA45, 15dB - - ZM340, K121, matassa da 100 m<br />
guadagno 37 dB<br />
Livello max<br />
114 dbµV<br />
KITDTT11 No HYDRA45, 15dB HYDRA45, 15dB LPS200 KMC303L No K121, matassa da 100 m<br />
con AMC110<br />
164 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />
a secondo della versione,<br />
contengono gli amplificatori da<br />
palo serie LG oppure serie KMC, questi ultimi<br />
configurabili con filtri ad innesto. Il più<br />
performante è il KITDTT11, dotato di due<br />
antenne Hydra45, un amplificatore da palo<br />
AMC110, in grado di fornire un livello d’uscita<br />
di 110 dB con un guadagno pari a 28 dB e<br />
l’alimentatore LPS200.<br />
Kit a larga banda<br />
Sono 5, più performanti e caratterizzati<br />
dalla presenza di centrali a larga banda<br />
come, ad esempio, l’MA3012, amplificatore<br />
autoalimentato con guadagno di 30 dB e<br />
livello d’uscita di 112dBµV. Nei Kit vi sono<br />
anche i centralini a larga banda configurabili,<br />
come il CC300 con alimentatore PSL15-400<br />
oppure il modello ZM340, autoalimentato e più<br />
performante del precedente, caratterizzato da<br />
una meccanica in pressofusione utile per ridurre<br />
i rumori impulsivi.
FIDELIZZAZIONE<br />
Area Fidelity: premi, consulenza tecnica<br />
e promozioni<br />
Dedicata agli installatori, consente di accumulare punti per ricevere<br />
articoli in omaggio, accedere a info tecniche e promozioni oppure inviare<br />
richieste tecniche processate dal reparto tecnico di FTE.<br />
Sul portale web di FTE www.fte.it è presente l’Area<br />
Fidelity: un pacchetto di servizi pensati appositamente<br />
per soddisfare le esigenze dell’installatore. L’Area<br />
Fidelity è articolata in tre sezioni: Area Premi, Fidelity<br />
Info e Fidelity Service; l’obiettivo è creare un canale di<br />
comunicazione commerciale e tecnico per fidelizzare<br />
l’installatore. Per accedere all’Area Fidelity è necessaria<br />
la registrazione e la partita IVA.<br />
Area Premi<br />
L’Area Premi è la sezione più commerciale dell’Area<br />
Fidelity: qui l’installatore dovrà inserire i codici delle<br />
prove d’acquisto dei prodotti FTE come, ad esempio, i<br />
KITDTT. La formula è semplice: l’installatore recupera<br />
il codice presente sull’etichetta della scatola e lo<br />
inserisce nell’apposito campo; così facendo carica<br />
i punti quantificati dal sistema, in funzione dei<br />
Totem Fte<br />
La prova d’acquisto, presente sui<br />
prodotti dedicati, si ottiene ‘grattando’ la<br />
superficie, come si vede nella foto<br />
prodotti acquistati. Raggiunto il punteggio previsto,<br />
l’installatore riceverà direttamente da FTE un premio<br />
sottoforma di materiale: una procedura diretta fra<br />
installatori e FTE, che riduce i tempi di attuazione e<br />
razionalizza i flussi di lavoro.<br />
Fidelity Info<br />
La sezione Installatore Fidelity Info è stata progettata<br />
per tenere costantemente aggiornato l’installatore sulle<br />
novità di prodotto. Per ogni prodotto è così possibile<br />
scaricare la documentazione e la scheda tecnica.<br />
Fidelity Service<br />
È uno dei punti di forza di questa nuova iniziativa<br />
perché permette a FTE di dare risposte veloci qualora si<br />
dovesse presentare una problematica: l’installatore può<br />
I totem FTE, dotati di tasche per contenere flyer informativi, schede tecniche e cataloghi,<br />
contribuiscono ad una maggiore visibilità sia del brand che dei nuovi prodotti. Sono<br />
stati pensati per dare visibilità a tre famiglie di prodotto: - SMA<strong>TV</strong> - FIBRA OTTICA -<br />
NETWORKING<br />
Poco ingombranti e alti circa 2 metri, vengono realizzati in cartone leggero e sono<br />
facilmente collocabili negli spazi espositivi del punto vendita.<br />
fidelity<br />
segnalare il problema tecnico relativo ad un prodotto o, se<br />
lo desidera, ricevere assistenza<br />
mentre sta eseguendo un<br />
intervento su un impianto. Il<br />
sistema elabora la richiesta<br />
in tempo reale per consentire<br />
all’installatore di essere<br />
contattato immediatamente dal<br />
dal reparto tecnico della sede di<br />
Reggio Emilia.<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 165
FTE www.fte.it<br />
AMPLIFICATORI LARGA BANDA<br />
Serie AMC, CC, ZM: anche con filtro LTE<br />
Amplificatore da palo AMC214<br />
Tre gamme progettate per ospitare i filtri LTE e plug-in, ad<br />
innesto, per adattarsi alle diverse problematiche di ricezione:<br />
AMC, per le installazioni da palo, serie CC da interno e ZM, più<br />
performante, con alta efficienza di schermatura.<br />
166 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />
Filtro LTE FPB260,<br />
passa banda<br />
per i canali da E2 a E60<br />
Centrale a larga<br />
banda ZM440<br />
Zone d’ombra, segnali disequalizzati o con livello troppo basso<br />
sono aspetti importanti quando si deve scegliere la centrale di<br />
testa in un impianto DTT: ne rendono più problematica la taratura<br />
e, a volte, non è possibile risolvere le intermodulazioni presenti tra<br />
i canali ricevuti. Per questa ragione FTE, da oltre 5 anni, mette a<br />
disposizione dell’installatore una gamma completa di centralini a<br />
larga banda configurabili. Prodotti che offrono numerose soluzioni<br />
SELEZIONE DI AMPLIFICATORI CONFIGURABILI AMC, CC E ZM<br />
Modelli Ingressi Filtri di plug-in Guadagno Regolazione Livello d’uscita<br />
VHF/UHF (dB) VHF/UHF (dB) (dBµV)<br />
AMC110 VHF / UHF Sì, opzionali 20/28 20/15 110<br />
AMC214 VHF/BIII/BIV/BV/UHF Sì, opzionali 20/28 20/15 110<br />
CC300 VHF/VHF/UHF/UHF/UHF Sì, opzionali 24/34 20/15 114<br />
ZM340 VHF/VHF/UHF/UHF Sì, opzionali 30/37 20/20 114<br />
ZM440 VHF/UHF/UHF Sì, opzionali 33/40 20/20 119<br />
per far fronte alle varie problematiche<br />
di ricezione: è sufficiente inserire<br />
nell’apposita sede (accessibile<br />
dopo la rimozione del coperchio)<br />
il filtro ad innesto plug-in<br />
con i tagli di frequenze adatti<br />
alla zona e regolare il livello d’uscita<br />
per effettuare la messa in funzione<br />
dell’impianto. Si possono dotare anche di filtro<br />
LTE, modello FPB260 esterno, dedicato alla<br />
soppressione delle frequenze (canali dal 61 al<br />
69) utilizzate dai servizi 4G. Sono suddivisi in tre<br />
famiglie di prodotto: AMC, CC e ZM.<br />
La gamma<br />
Gli amplificatori da palo AMC sono dedicati per<br />
impianti di dimensioni contenute e si montano<br />
a palo grazie al pratico kit di installazione.<br />
La gamma è costituita da 4 modelli: il più<br />
performante, l’AMC214, supporta impianti fino<br />
a 30 prese d’utente grazie al livello d’uscita di<br />
114 dBµV e al guadagno di 35 dB; non occorre<br />
configurarlo perché è dotato di filtri FPB3 di<br />
banda BIII, FPB4 banda BIV e FPB5 di banda BV. Si<br />
alimentano con l’LPS200, un pratico alimentatore<br />
da installare in piccole scatole di derivazione, date<br />
le sue ridotte dimensioni. La serie CC è formata da<br />
4 modelli che dispongono di prestazioni analoghe<br />
a quelle degli amplificatori da palo AMC, ma si<br />
installano nei sottotetti delle abitazioni. Le centrali<br />
ZM offrono garanzie in termini di affidabilità<br />
e robustezza: sono dotati di<br />
contenitore in pressofusione che<br />
conferisce, inoltre, un’elevata<br />
immunità ai rumori impulsivi.<br />
Sono più performanti della<br />
serie CC; ad esempio: il modello<br />
ZM440, top di gamma, dispone<br />
di un livello d’uscita di 118 dBµV,<br />
di un guadagno pari a 40 dB,<br />
ed è adatto ad essere impiegato<br />
nelle palazzine ad elevato<br />
numero di prese d’utente.
TRANSMODULATORI<br />
Da COFDM/QPSK a COFDM, con CI<br />
Una gamma di centrali per distribuire<br />
i canali in chiaro oppure quelli<br />
codificati di Mediaset Premium Hotel e<br />
di Tivùsat in impianti dedicati a Hotel,<br />
Alberghi, Villaggi Turistici.<br />
Per distribuire i mux DTT e i transponder satellitari<br />
FTE propone 4 centrali di testa dedicate alle installazioni<br />
collettive. Iniziamo dalle centrali TFF310CIK4 e TFF310CIK6,<br />
composte da 4 o 6 moduli dotati di slot CI. Sono adatte<br />
a ricevere i mux DTT di Mediaset Premium Hotel da<br />
distribuire, sempre in COFDM ma decriptate, ai televisori<br />
dell’impianto. Ogni modulo della centrale, corredato di cam<br />
professionale e relativa smart card, può decriptare fino a 4<br />
programmi (certificati Mediaset). Le centrali TSF310CKI4<br />
e TSF310CKI6, invece, sono dedicate alla ricezione della<br />
piattaforma Tivusat. In questo caso i transponder QPSK<br />
vengono rimessi in chiaro con apposite Cam e Smart Card e<br />
transmodulati in COFDM. Anche queste centrali sono dotate<br />
di 4 o 6 transmodulatori, serie TSF310CI; ogni modulo può<br />
distribuire, in chiaro, fino a 5 programmi e decriptarne 4,<br />
con la CAM e la smart card Tivùsat.<br />
Assistand Pack<br />
È adatto alle centrali TFF e TSF. Garantisce il telecontrollo<br />
dello stato dei moduli, l’eventuale riprogrammazione delle<br />
frequenze da remoto e l’assistenza tecnica con sostituzione<br />
dell’apparato difettoso entro H72 (escluso festivi), senza<br />
nessun addebito all’Hotel. Il modulo Assistant Pack è<br />
composto da 2 unità: l’alimentatore SPS310D permette<br />
di realizzare un’alimentazione ridondante che in caso di<br />
anomalia informa l’unità di controllo RCM310 che invia un<br />
SMS o un e-mail di allarme.<br />
SERIE TFF310 E TFF310: DA<br />
TFF310CKI6: transmodulatore per ricevere 6 transponder Mediaset Premium<br />
TWSF310CI<br />
TFF310CIK4/6 TSF310CIK4/6 TWSF310CI<br />
Tipologia Kit a 4/6 moduli Kit a 4/6 moduli Modulo a 2 doppio tuner<br />
Banda di frequenze (MHz) 47 ÷ 862 47 ÷ 862 950 ÷ 2.150<br />
Ingresso/Modulazione DVB-T/COFDM DVB-S/QPSK e DVB-S2/8PSK<br />
MER 36÷38 dB 36÷38 dB 36÷38 dB<br />
Uscita/Canale DVB-T, da C2 a C69<br />
Livello d’uscita 80 dBµV<br />
Slot Common Interface Sì Sì Sì, doppio<br />
Programmazione esterna, con programmatore PRO201<br />
Il modulo TWSF310CI, con slot CI, è dotato di<br />
un doppio transmodulatore per convertire due<br />
transponder satellitari in due mux terrestri (QPSK<br />
/8PSK); in questo modo la centrale diventa più<br />
compatta oppure, a parità di dimensioni, è in grado<br />
di distribuire il doppio dei programmi.<br />
ETWF310: modulatore twin,<br />
da AV/ analogico a COFDM<br />
L’ETWF310, compatibile con la serie 310, modula<br />
in COFDM due fonti analogiche A/V con uscita video<br />
composito e audio stereo come: telecamere, decoder,<br />
DVD player, ecc. I codici LCN sono editabili, le tabelle<br />
NID e i servizi sono modificabili. Il modulatore è<br />
vestigiale, dai canali da E2 a E69. Il settaggio dei<br />
parametri avviene con il programmatore PRO201,<br />
tramite il misuratore di campo MAXMINI e MAXEVO,<br />
con la funzione MAP, oppure in remoto con il<br />
modulo di telecontrollo RCM310.<br />
FTE maximal Italia<br />
Via Edison, 29<br />
42040 Calerno di S. Ilario (RE)<br />
Tel. 0522 90 97 01<br />
Fax 0522 90 97 48<br />
www.fte.it - fte@fte.it<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 167
I<br />
Galaxy www.galaxy.it<br />
FILTRI PASSA BANDA<br />
Con connettori F e IEC,<br />
da interno e da palo<br />
filtri LTE diventeranno un accessorio<br />
indispensabile quando l’installatore<br />
si troverà alle prese con le interferenze<br />
generate dalle stazioni radio base. Galaxy<br />
propone 3 modelli: dotati di connettori F e<br />
IEC per interni e connettori F per esterno, da<br />
montare sul palo di sostegno dell’antenna.<br />
A destra, il<br />
modello FTUHF/P<br />
possiede il<br />
contenitore<br />
stagno e viene<br />
montato sul<br />
palo di sostegno<br />
delle antenne<br />
Qui sotto,<br />
i filtri da interno:<br />
a sinistra<br />
l’FTUHF/F, con<br />
connettori F;<br />
a destra l’FTUHF/I,<br />
con connettori IEC<br />
La sfida che attende l’installatore sulle<br />
problematiche da risolvere quando saranno<br />
evidenziati i malfunzionamenti causati dalle<br />
stazioni radio base LTE è complessa. Ogni caso<br />
potrebbe essere diverso e non sarà sempre<br />
possibile trovare una soluzione comune a tutte<br />
le problematiche.<br />
La raccomandazione, perciò, è di utilizzare<br />
componenti di alta qualità, con un elevato<br />
fattore di attenuazione di schermatura perché<br />
l’interferenza potrebbe anche insinuarsi nei<br />
punti di collegamenti e attraverso cavi coassiali<br />
poco schermati. Una cosa, però, è certa: i filtri<br />
LTE da collegare all’antenna di ricezione, dopo<br />
l’amplificatore da palo o da interno e alla<br />
presa antenna di casa (quella a muro oppure<br />
del televisore) saranno la prima soluzione da<br />
GALAXY: FILTRI PASSA-BANDA LTE<br />
Modello FTUHF/F FTUHF/I FTUHF/P<br />
Utilizzo Interno Interno Esterno, da palo<br />
Banda di frequenze 470÷790 MHz 470÷790 MHz 470÷790 MHz<br />
Canali 61÷69 61÷69 61÷69<br />
Connettori F IEC IEC<br />
Attenuazione 15÷25 dB 15÷25 dB 15÷25 dB<br />
168 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
praticare: in ogni caso, i segnali da canale<br />
61 al 69, non dovranno mai essere ricevuti e<br />
distribuiti nell’impianto d’antenna.<br />
Tre modelli,<br />
anche con connettore IEC<br />
Galaxy ha sviluppato tre filtri LTE: due<br />
modelli da interno e uno da esterno, da<br />
installare sul palo di sostegno<br />
delle antenne di ricezione. Il<br />
modello FTUHF/F è da interno,<br />
dotato di connettori F, maschio<br />
e femmina, per poter essere<br />
collegato lungo la linea di<br />
distribuzione. Lavora sulla banda<br />
di frequenze da 470 a 790 MHz e<br />
attenua i segnali da 15 a 25 dB. Il<br />
modello FTUHF/I, con prestazioni<br />
simili al precedente, si differisce soltanto per la<br />
dotazione dei connettori, del tipo IEC, ancora<br />
molto diffusi negli impianti di distribuzione<br />
seppur sostituiti da qualche anno con i più<br />
moderni F. Infine, il modello FTUHF/P possiede<br />
il contenitore stagno e perciò viene utilizzato<br />
in esterni, agganciato al palo di sostegno delle<br />
antenne di ricezione. Le caratteristiche sono<br />
le stesse dei modelli precedenti. La perdita di<br />
passaggio per tutti è pari a 1 dB.
AMPLIFICATORI DA PALO<br />
HL3U/VR: a 3 ingressi<br />
con filtro LTE integrato<br />
Il primo modello della nuova gamma di<br />
amplificatori da palo di Galaxy, con filtro LTE,<br />
offre 2 ingressi UHF e 1 ingresso VHF. Il livello<br />
massimo d’uscita è pari a 110 dBµV.<br />
Per realizzare nuovi impianti è importante scegliere la<br />
componentistica che garantisca un buon funzionamento<br />
negli anni a venire: soltanto così si costruisce un rapporto di<br />
fiducia con il cliente che dura nel tempo. Per quelle zone dove<br />
l’offerta televisiva è già limitata al canale 60 è indispensabile<br />
adottare amplificatori e antenne con filtro LTE integrato<br />
come il Galaxy HL3U/VR, un amplificatore da palo a 3 ingressi,<br />
VHF+UHF+UHF, con guadagno da 30 dB in UHF e 20 dB in<br />
VHF, tutti regolabili da 0 a 20 dB.<br />
AMPLIFICATORI GALAXY SERIE HL<br />
Modello HL3U/VR<br />
Banda di frequenze VHF-UHF (fino al canale 60)<br />
Filtro LTE integrato Sì<br />
Ingressi 3<br />
Tipo di ingressi VHF-UHF-UHF<br />
Guadagno VHF: 20 dB, UHF: 30 dB<br />
Regolazioni 20 dB su tutti gli ingressi<br />
Livello max di uscita 110 dBµV<br />
Assorbimento 90 mA<br />
Telealimentazione Sì, 12 Vc.c.<br />
MINI LOGARITMICHE<br />
Amplificate, per le bande UHF e UHF+III<br />
Il guadagno è di 20 dB e possono essere<br />
alimentate anche dal decoder. Due modelli:<br />
banda UHF e UHF+ III.<br />
Vi sono zone dove l’antenna logaritmica svolge un adeguato<br />
lavoro. Galaxy propone due modelli, amplificati con guadagno di<br />
20 dB, in grado di ricevere i segnali in banda UHF oppure in banda<br />
III+UHF. Compatte, sono lunghe rispettivamente 39 e 44 cm e<br />
vengono costruite in alluminio. Il diametro degli elementi è pari a<br />
4 mm con l’asta portante, a sezione quadrata, di mm 18x18.<br />
GLXDT10A.45/I, banda UHF<br />
La lunghezza è di soli 39 cm. Opera in banda UHF, dai canali 21 a<br />
69. Il guadagno è di 20 dB e può essere alimentata direttamente dal<br />
decoder. Il rapporto A/I è di 25 dB, l’apertura orizzontale di 45° e<br />
quella verticale di 60°.<br />
GLXDT12A.345/F, bande UHF+III<br />
Dove è richiesta anche la ricezione della banda III, è necessario<br />
installare questo modello. In questo caso l’ultimo elemento, quello<br />
vicino al morsetto di ancoraggio, si apre a click per consentire<br />
all’antenna di ricevere anche i segnali di banda III.<br />
Il guadagno è di 20 dB e il rapporto A/I è pari a 25 dB.<br />
Antenna amplificata<br />
GLXDT12A.345I-1, per le<br />
bande III e UHF<br />
MINI ANTENNE LOGARITMICHE IN ALLUMINIO<br />
Modello GLX DT10A.45/I GLX DT12A.345/F<br />
Codice 11655 11289<br />
Gamma di frequenze 470 ÷ 870 MHz 170 ÷ 870 MHz<br />
Canali 21 ÷ 69 5 ÷ 21 / 21 ÷ 69<br />
Guadagno 20 dB<br />
N° elementi 10 12<br />
Diametro elementi 4 mm<br />
Asta portante 18 x 18 mm<br />
Rapporto A/I 25 dB<br />
Apertura H/V 45° / 60°<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 169
Galaxy www.galaxy.it<br />
DECODER DTT<br />
Gamma Galaxy: 4 modelli<br />
dallo zapper al multimediale<br />
Per gli switch-off Galaxy<br />
propone 4 modelli: MHP,<br />
zapper, zapper multimediale e con<br />
presa Scart che ruota su due assi.<br />
La gamma Galaxy di decoder<br />
DTT è composta da 4 modelli:<br />
DT 3701 MHP con card Mediaset<br />
Premium compresa, DT 3502 zapper<br />
multimediale, DT 3501 zapper e<br />
DT3504 con scart che ruota su<br />
due assi. Il DT3701, MHP interattivo, è in grado di<br />
decodificare i servizi di Mediaset Premium. Le Scart<br />
sono due ed è presente anche il loop throught<br />
per l’antenna. Gli zapper, invece, sono 3, semplici<br />
nell’utilizzo ma diversi nelle prestazioni. Nel modello<br />
DT3502 è presente tutto quello che serve per ricevere i<br />
canali DTT, con l’aggiunta delle funzioni base per Hotel<br />
come la protezione avanzata per l’accesso ai Menù e il<br />
blocco di visione. Il DT3501, più performante, è dotato<br />
di display, lettore di Card multimediali e porta USB2<br />
frontale, per riprodurre immagini jpeg, file audio MP3,<br />
file video MP4 e DivX, memorizzati in una chiavetta<br />
oppure in un hard disk collegato. Le funzioni LCN, EPG,<br />
Televideo, Sottotitoli e Timer completano il quadro<br />
delle prestazioni. In caso di mancanza di corrente<br />
di rete, questi modelli memorizzano l’ultimo canale<br />
selezionato. Infine, sul frontale sono presenti i tasti<br />
GAMMA DECODER DTT GALAXY<br />
DT3501 DT3502 DT3504 DT3701<br />
Tipo<br />
zapper<br />
zapper retro Tv<br />
Tv Scart snodabile<br />
MHP<br />
Display Sì No No Sì<br />
Memoria canali 999 2.000<br />
Lettore card multimediali Sì No<br />
USB2 frontale (DivX, MP3 e MP4) Sì No<br />
Funzioni LCN/blocco di visione/Timer Sì<br />
Funzioni Hotel Sì, protezione avanzata<br />
Televideo, Sottotitoli Sì<br />
Uscite AV 2 Scart<br />
Memoria dell’ultimo canale selezionato Sì<br />
Dimensioni in mm 220 x 132 x 38 127 x 168 x 20 260x190x45<br />
170 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
On e cambio canale, per utilizzare le funzioni base dei<br />
decoder anche senza telecomando.<br />
DT3504, con rotazione su due assi<br />
Un decoder zapper da posizionarsi nascosto, dietro<br />
al televisore. Possiede una caratteristica che lo rende<br />
particolare: la spina Scart è in grado di<br />
ruotare sia frontalmente di 180°<br />
che lateralmente di 360° per poter<br />
essere posizionato in qualsiasi<br />
spazio disponibile. In aggiunta alle<br />
prestazioni del DT 3502, segnaliamo<br />
anche la porta UBS sul frontale<br />
dell’apparecchio per riprodurre foto<br />
JPEG, brani audio MP3, filmati DivX<br />
e le funzioni PVR con Time Shift.
PRODUZIONE<br />
Stabilimenti Galaxy: tutto Made in Italy<br />
La sede di Galaxy<br />
a Contursi:<br />
produzione<br />
elettronica a<br />
logistica. A destra<br />
lo stabilimento<br />
Galaxy di Faicchio<br />
(BN) dove<br />
vengono prodotte<br />
antenne DTT,<br />
parabole e sistemi<br />
di supporto e<br />
ancoraggio<br />
L’<br />
azienda salernitana Galaxy realizza a Faicchio (BN) tutta la<br />
produzione di parabole, antenne terrestri e sistemi di ancoraggio<br />
e a Contursi (SA) la produzione elettronica, con la logistica.<br />
Nata nel 1980, Galaxy Elettronica C, ha<br />
seguito tutte le tappe dell’evoluzione del<br />
mercato dedicato alla ricezione televisiva,<br />
crescendo con esso e ampliando la produzione<br />
fino a spostare l’amministrazione, la logistica<br />
e lo sviluppo dei prodotti elettronici nello<br />
stabilimento situato nella Zona Industriale di<br />
Contursi (Sa).<br />
Nello stabilimento di Faicchio, situato<br />
in provincia di Benevento, Galaxy realizza<br />
tutta la produzione di parabole, antenne DTT,<br />
LNB SATC900T:<br />
4 uscite indipendenti,<br />
con mix terrestre<br />
Un convertitore satellitare, a 4 uscite<br />
indipendenti, per altrettante prese di<br />
utente, alle quali è possibile miscelare il<br />
segnale satellitare. Per compiere questa<br />
funzione è previsto un ingresso terrestre<br />
da collegare al relativo<br />
impianto. Con questo<br />
LNB, ciascuna uscita<br />
indipendente, su un<br />
unico cavo, comprende<br />
sia i segnali satellitari che<br />
quelli terrestri.<br />
zanche, pali e supporti di vario genere.<br />
Ad esempio, è qui che Galaxy produce<br />
una gamma di parabole, la serie SATOSG,<br />
con dimensioni che variano da 45 a 140 cm.<br />
Oggi, Galaxy mette a disposizione un ampio<br />
catalogo di prodotti per la realizzazione di<br />
impianti terrestri satellitari, comprese le<br />
ultime novità specifiche per filtrare i segnali<br />
LTE. Galaxy, inoltre, fornisce soluzioni<br />
efficaci per qualsiasi tipologia d’impianto<br />
e lavora in stretta collaborazione con una<br />
rete nazionale di distributori e venditori<br />
per soddisfare le più diverse esigenza della<br />
clientela.<br />
Nel dicembre del 2003 Galaxy ha<br />
conseguito la certificazione dal CSQ<br />
conforme alla norma ISO 9001:9002 ed è<br />
diventata fornitore ufficiale di SKY.<br />
GALAXY Elettronica C<br />
Zona Industriale - 84024 Contursi Terme (SA)<br />
Tel. 0828 99 13 99<br />
www.galaxy.it - info@galaxy.it<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
171
GBS elettronica www.jollyline.it<br />
CENTRALINI A LARGA BANDA AUTOALIMENTATI<br />
Serie CBJ e CBX, con filtro LTE<br />
Elevata schermatura grazie al case in pressofusione, livello<br />
d’uscita fino a 123 dBµV e guadagno in UHF fino a 40 dB.<br />
In tutti i modelli è presente il filtro LTE, attivabile con uno switch,<br />
per i disturbi generati dalle stazioni radio base 4G.<br />
Gli installatori sanno che i segnali GSM<br />
con frequenze prossime a quelle UHF,<br />
hanno provocato interferenze e fenomeni di<br />
intermodulazione nei centralini attualmente<br />
in uso. Con l’avvio dei servizi 4G<br />
questo fenomeno si può aggravare<br />
(le probabilità sono elevate)<br />
e provocare importanti<br />
problematiche. I test,<br />
condotti da oltre un anno<br />
ad oggi, lo confermano.<br />
Nelle zone ad alta<br />
densità di popolazione gli<br />
impianti di ricezione televisiva,<br />
soprattutto quando l’antenna è<br />
rivolta verso la stazione radio base,<br />
dovranno essere adeguati con filtri<br />
progettati per sopprimere queste interferenze,<br />
per evitare di compromettere seriamente la<br />
corretta ricezione dei canali DTT.<br />
I punti di forza<br />
La nuova gamma di centralini a larga banda<br />
di GBS è dotata di un filtro, attivabile con uno<br />
switch, che impedisce ai segnali presenti sui<br />
Lo standard LTE<br />
La Conferenza Mondiale sulle Radiocomunicazioni ha<br />
deliberato l’utilizzo della banda compresa fra 790 e 862 MHz<br />
(canali televisivi E61 ÷ E69) a favore dei servizi mobili di<br />
quarta generazione, i cosiddetti LTE (Long Term Evolution). Ad<br />
oggi questi canali, in numerose regioni d’Italia, sono ancora<br />
utilizzati dalle emittenti televisive: dovranno abbandonarli<br />
entro la fine del 2012. In ogni caso è necessario evitare che<br />
i segnali trasmessi dagli operatori mobili nella banda di<br />
frequenze 790 ÷ 862 MHz vengano distribuiti negli impianti di<br />
ricezione televisiva perché genererebbero interferenze dannose<br />
alla ricezione dei segnali televisivi.<br />
172 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />
Centralino CBX-V45U/40dB,<br />
con filtro LTE: 4 ingressi e livello<br />
d’uscita pari a 123 dBµV. Il canale C35<br />
è disponibile in Banda V, anziché in IV<br />
canali dal 61 al 69 di essere distribuiti in un<br />
impianto di ricezione televisiva. La consistenza<br />
del contenitore, realizzato in pressofusione, offre<br />
un’elevata efficienza di schermatura; un aspetto,<br />
questo, sempre più importante in un contesto<br />
dove le interferenze elettromagnetiche sono in<br />
fisiologico aumento. La figura di rumore, pari a<br />
6 dB, è molto contenuta. Il contenitore è dotato<br />
di pratici attacchi che rendono il fissaggio a<br />
parete semplice e rapido.
CENTRALINI SERIE CBJ E CBX, DA INTERNO, CON FILTRI LTE, ALIMENTATI A 22OV C.A.<br />
Modello Codice N° Ingressi Banda Frequenze Livello max Guadagno Figura Tele<br />
dBµV VHF/UHF dB di rumore dB alimentazione<br />
CBJ-VUU/20dB 41064 3 VHF/UHF/UHF 112 15/20 6 Sì, 12V<br />
CBJ-VUU/30dB 41065 3 VHF/UHF/UHF 112 25/30 6 Sì, 12V<br />
CBJ-VUU/40dB 41066 3 VHF/UHF/UHF 119 30/40 6 Sì, 12V<br />
CBJ-V45U/20dB 41067 4 VHF/B4 (-C35)/B5 (+C35)/UHF 112 15/20 6 Sì, 12V<br />
CBJ-V45U/30dB 41068 4 VHF/B4 (-C35)/B5 (+C35)/UHF 112 25/30 6 Sì, 12V<br />
CBJ-V45U/40dB 41069 4 VHF/B4 (-C35)/B5 (+C35)/UHF 112 30/40 6 Sì, 12V<br />
CBX-VUU/20dB 41971 3 VHF/UHF/UHF 116 15/20 7 Sì, 12V<br />
CBX-VUU/30dB 41972 3 VHF/UHF/UHF 116 25/30 7 Sì, 12V<br />
CBX-VUU/40dB 41973 3 VHF/UHF/UHF 123 30/40 7 Sì, 12V<br />
CBX-V45U/20dB 41974 4 VHF/B4 (-C35)/B5 (+C35)/UHF 116 15/20 7 Sì, 12V<br />
CBX-V45U/30dB 41975 4 VHF/B4 (-C35)/B5 (+C35)/UHF 116 25/30 7 Sì, 12V<br />
CBX-V45U/40dB 41976 4 VHF/B4 (-C35)/B5 (+C35)/UHF 123 30/40 7 Sì, 12V<br />
Una gamma completa<br />
Dodici modelli, di cui 6 a 3 ingressi e 6 a 4<br />
ingressi. Sono disponibili modelli entry level<br />
serie CBJ con livello d’uscita di 112 dBµV e<br />
guadagno fino a 30 dB, ideali per villette e<br />
palazzine fino a 30 prese d’utente (ad esempio:<br />
il modello CBJ-VUU/30dB, codice 41065) e<br />
Antenna DTT 41032, con filtro LTE<br />
La nuova antenna direttiva<br />
UHF di GBS, codice 41032,<br />
è dotata di filtro LTE. È<br />
caratterizzata da un design<br />
gradevole ed è lunga solo<br />
1.150 mm. Il filtro LTE<br />
sopprime i segnali presenti<br />
nella gamma dal canale 61<br />
al 69. Il guadagno massimo<br />
è pari a 17 dB ed il rapporto<br />
avanti/indietro è maggiore<br />
di 29 dB. Preassemblata, si<br />
monta rapidamente; grazie<br />
al sistema di assemblaggio<br />
Speedy, i riflettori si innestano<br />
con un clic al supporto centrale<br />
mentre i direttori si avvitano<br />
semplicemente all’apposito<br />
gancio, già applicato sull’asta<br />
centrale dell’antenna. Il<br />
grado di protezione, IP66,<br />
gli consente di lavorare in<br />
condizioni climatiche avverse.<br />
centralini della serie CBX più performanti<br />
rispetto ai precedenti, in grado di supportare<br />
nei grandi edifici fino a 50 prese d’utente, grazie<br />
al livello d’uscita di 123 dBµV e guadagno fino a<br />
40 dB (come il modello CBX-VUU/40dB, codice<br />
41973). Per entrambe le famiglie è disponibile<br />
un modello dove il canale 35 è stato tolto dalla<br />
banda IV e aggiunto alla banda V.<br />
41032 - ANTENNA GBS CON FILTRO LTE<br />
Frequenza 470÷862 MHz<br />
Guadagno 17 dB<br />
Rapporto A/I >29 dB<br />
Filtro LTE 791÷862MHz<br />
Lunghezza 1150 mm<br />
Protezione IP66<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 173
GBS elettronica www.jollyline.it<br />
ESPOSITORI<br />
Jolly Kiosk: per radiocomandi,<br />
interattivo e self service<br />
L’<br />
espositore Jolly Kiosk, grazie ad una procedura<br />
guidata, offre al cliente la possibilità di<br />
verificare la duplicabilità di qualsiasi radiocomando,<br />
indicando l’eventuale modello della famiglia Jolly<br />
Open da acquistare.<br />
Il Jolly Kiosk è un espositore interattivo<br />
sviluppato da GBS, grazie al know how<br />
maturato negli anni in questo settore.<br />
Viene messo a disposizione alla propria rete<br />
di distribuzione, e permette di scegliere<br />
il radiocomando più idoneo alle esigenze<br />
del cliente, se la frequenza di lavoro è pari<br />
a 433,92 MHz. Quando la frequenza di<br />
lavoro è diversa, il Jolly Kiosk suggerisce<br />
quale kit da esterno o da interno è<br />
necessario acquistare. Ha l’aspetto di un<br />
Come funziona<br />
Dopo 40 secondi<br />
dall’accensione, sul<br />
display da 17” di<br />
Jolly Kiosk appare la<br />
videata riportata in<br />
figura 1, che invita il<br />
cliente a posizionare<br />
il radiocomando<br />
nell’analizzatore e,<br />
successivamente, a<br />
premere un qualsiasi<br />
tasto del radiocomando.<br />
174 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />
totem e, cosa particolarmente importante,<br />
consente ai clienti di operare in totale<br />
autonomia, quindi secondo la regola del<br />
self service. E’ dotato di un display da 17”<br />
ultrabright che guida il cliente, step by<br />
step, a verificare se un radiocomando è<br />
duplicabile con uno della famiglia Jolly<br />
Open di GBS elettronica. Grazie a questo<br />
utile accessorio il rivenditore può fornire<br />
un servizio puntuale e celere che evita<br />
inutili perdite di tempo.<br />
1 2 3<br />
Il display visualizza 2 diversi messaggi<br />
1) la schermata di figura 2 indica che il<br />
radiocomando potrà essere duplicato<br />
con il modello suggerito da Jolly Kiosk;<br />
Garden Easy Light<br />
2) la figura 3 indica che il radiocomando<br />
non è duplicabile direttamente con<br />
la famiglia Jolly Open. Si consiglia di<br />
acquistare un kit dedicato, visualizzato<br />
sul display, oppure di rivolgersi al banco.<br />
Questo kit permette di comandare l’accensione a distanza di<br />
dispositivi elettrici da esterno alimentati a 220V (luci giardino,<br />
luci garage, luci terrazze). Garden Easy Light è costituito da una<br />
centralina alimentata a 220V e da 2 radiocomandi (Tx) a 433MHz.<br />
Per installare la centralina basta collegare l’unità centrale alla rete a<br />
220V e connettere sulle uscite i dispositivi da controllare a distanza<br />
senza apportare ulteriori modifiche all’impianto esistente. La<br />
potenza totale gestibile è pari a 1.000 W.
SCB-1532 SLIM: supporto per<br />
televisori da 15 a 32 pollici<br />
SUPPORTI PER <strong>TV</strong><br />
Serie SCB SLIM: autolivellante, installazione<br />
facilitata<br />
La nuova gamma<br />
di supporti ultra sottili<br />
di GBS elettronica consente di<br />
ridurre a soli 16mm la distanza<br />
del televisore dalla parete.<br />
Supportano modelli fino a 50”<br />
e sono dotati di una meccanica<br />
che consente l’autocentratura.<br />
L’evoluzione dei supporti a parete, per i televisori<br />
LCD o al Plasma, prosegue per rendere più rapida<br />
e a prova d’errore l’installazione. Sono sempre più<br />
numerosi i casi nei quali il cliente sceglie di installare<br />
un flat <strong>TV</strong> alla parete, così il tempo da dedicare<br />
all’installazione diventa un fattore importante per<br />
l’economia complessiva del lavoro.<br />
Profondità pari a 16 mm<br />
La nuova serie di supporti SCB SLIM offre una<br />
profondità di soli 16 mm, per rendere l’installazione<br />
poco invasiva e ben adattabile in qualsiasi locale<br />
dell’appartamento. La livella, posta al centro della<br />
SUPPORTI UNIVERSALI FLAT <strong>TV</strong>, VESA COMPATIBILI<br />
SCB-3050 SLIM: supporto per televisori da 30 a 50 pollici<br />
parte lineare del supporto, consente di correggere eventuali<br />
posizionamenti disallineati rispetto alla parete. Inoltre, il sistema<br />
d’allineamento costituito da due levette poste ai lati del supporto,<br />
permette di regolare la posizione del televisore anche dopo il<br />
serraggio delle viti nel caso in cui risultasse non adeguata. I ganci<br />
scorrevoli, situati nell’apposita guida, permettono di eseguire il<br />
posizionamento più corretto, in modo veloce, evitando perdite di<br />
tempo per fastidiosi e difficoltosi riposizionamenti. I supporti SCB<br />
SLIM sono curati nei particolari ed è presente il blocco di sicurezza.<br />
La gamma<br />
La serie SCB SLIM è composta da 3 diversi modelli, in base alle<br />
dimensioni del televisore da installare e al suo peso. Sono tutti<br />
compatibili con l’attacco VESA.<br />
– SCB 1532 SLIM, supporta televisori da 15” a 32” con una<br />
portata massima di 35 Kg;<br />
– SCB 2542 SLIM, dedicato a televisori da 25” a 42”, che non<br />
superino i 45 Kg di peso;<br />
– SCB 3050 SLIM, progettato per televisori di grandi dimensioni,<br />
da 30” a 50”, con un peso complessivo fino a 55 Kg.<br />
Modello Codice Distanza dal muro (mm) Dimensone dei televisori Portata massima (Kg) Livella Blocco di sicurezza<br />
SCB-1532 SLIM 41825 16 15” ÷ 32” 35 Sì Sì<br />
SCB-2542 SLIM 41826 16 25” ÷ 42” 45 Sì Sì<br />
SCB-3050 SLIM 41827 16 30” ÷ 50” 55 Sì Sì<br />
GBS service<br />
GBS offre un supporto dedicato alla clientela: l’ufficio<br />
tecnico fornisce un’assistenza telefonica al numero<br />
06 72.36.734 o via web compilando il form dedicato nella<br />
sezione “Contatti” del portale wwww.jollyline.it.<br />
G.B.S. Elettronica srl<br />
Via delle Valli - 04011 Aprilia (LT) - Italia<br />
Tel. 06 72.36.734 - Fax 06 72.33.098<br />
www.jollyline.it - vendite@gbs-elettronica.it<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
175
HELMAN LOW PASS FILTERS<br />
LTE IEC VERSION
info@helman.it<br />
Made in Italy<br />
sede legale: Milano - sede operativa: Varese<br />
BTK_Tel Group brand<br />
BTK Te Group brand
Laem Elettronica www.laem.it<br />
AMPLIFICATORI LARGA BANDA DA PALO<br />
WBX/L: con filtro LTE passa-basso integrato<br />
178 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />
Una nuova gamma di amplificatori da palo regolabili,<br />
dotati di filtro LTE passa-basso a 790 MHz. Il livello<br />
d’uscita è pari a 113 dBµV.<br />
LAEM rinnova la gamma dei propri<br />
amplificatori a larga banda da<br />
palo, per adeguarli alla banda<br />
UHF che non comprenderà<br />
più i canali dal 61 al 69.<br />
Sono fabbricati con<br />
tecnologia SMD ad<br />
amplificazioni VHF-UHF<br />
separate, da 2 fino a<br />
5 ingressi regolabili. Le<br />
versioni disponibili sono<br />
numerose, con soluzioni che si<br />
differenziano per le tipologie degli ingressi e il<br />
livello dell’amplificazione da 10, 22 e 30 dB.<br />
Tutti i modelli hanno elevata linearità e livello<br />
d’uscita (113 dBµV in UHF e 110 dBµV in VHF),<br />
per ottenere le migliori performance con i canali<br />
digitali. Le amplificazioni separate, unite ad<br />
un’innovativa soluzione tecnica adottata per gli<br />
AMPLIFICATORI DA PALO SERIE WBX/L – alcuni modelli<br />
Ingressi Guadagno Figura di Assorbimento Livello<br />
dB rumore dB mA d’uscita dBµV<br />
UHF 10 6<br />
WBX/11L/V45U<br />
V 10 6<br />
50<br />
113<br />
IV 10 6<br />
VHF+S 13 3 110<br />
UHF 22 6<br />
WBX/12L/V45U<br />
V 22 6<br />
70<br />
113<br />
IV 22 6<br />
VHF+S 20 3 110<br />
UHF 22 6 113<br />
WBX/12L/3UU UHF 22 6 70 113<br />
III+S 20 3 100<br />
WBX/13L/3U<br />
UHF 30 4<br />
65<br />
113<br />
III+S 20 3 110<br />
V 22 4 113<br />
WBX/12L/1345 IV 22 4<br />
70<br />
113<br />
III+S 20 3 110<br />
UHF 30 6 113<br />
WBX/23L/VUU UHF 30 6 65 113<br />
VHF+S 26 3 110<br />
amplificatori, permettono di ridurre la cifra di<br />
rumore complessiva e abbattere in modo netto<br />
l’intermodulazione. Un aspetto importante<br />
da sottolineare è l’elevato livello d’uscita che<br />
migliora la performance in situazioni ‘post<br />
Switch-Off’, quando vi sono canali digitali<br />
che necessitano di amplificatori più robusti. Il<br />
livello d’uscita di amplificatori e centralini LAEM<br />
Elettronica è riferito alle norme DIN con test a<br />
3 Toni, molto più elevato e performante rispetto<br />
quello dato con test a 2 toni. La variante con<br />
taglio della banda UHF a 790 MHz è imminente<br />
anche sulle altre gamme di centralini da palo ed<br />
autoalimentati.<br />
I punti di forza<br />
– 100% made in Italy, tecnologia SMD<br />
– Amplificazioni VHF-UHF separate<br />
– Molteplici possibilità di tagli in Banda IV<br />
e V, anche su canali adiacenti.<br />
Esempio: IV (21÷35) e V (36÷69)<br />
– Innovativa soluzione tecnica<br />
a “doppia controreazione” sviluppata<br />
nei laboratori LAEM<br />
– Alto livello d’uscita utile soprattutto<br />
per il full-DTT a norme DIN 45004B<br />
con test a 3 toni<br />
– Elevata linearità e bassa intermodulazione<br />
– Led di segnalazione alimentazione ON<br />
– Amplificatore “basculante” per agevolare<br />
il collegamento dei cavi<br />
- Contenitore da palo in ABS<br />
LAEM Elettronica snc<br />
Via Gen. Guidoni 18 - 20035 Lissone (MI)<br />
Tel. 039 48 25 33 - Fax 039 46 29 17<br />
info@laem.it - www.laem.it
FILTRI DA PALO E AD INNESTO<br />
FXTE/F – FPLTE/F: da 5 a 790 MHz<br />
per taglio frequenze LTE<br />
Una gamma di filtri da innesto e da palo da<br />
anteporre ad amplificatori e centralini <strong>TV</strong>,<br />
per tagliare le frequenze dal canale 61 al 69 UHF<br />
riservati alla telefonia per i servizi LTE.<br />
La soluzione tecnologica adottata da LAEM<br />
consente di ottenere un’ottima selettività sul<br />
taglio a 790 MHz. Così vengono attenuate in<br />
modo importante le frequenze LTE che possono<br />
I punti di forza<br />
– 100% made in Italy<br />
– Tecnologia SMD<br />
– Connettori F<br />
– Elevata selettività sul taglio a 790 MHz e<br />
attenuazione sulle frequenze superiori a<br />
791 MHz<br />
– Ottimo adattamento d’impedenza<br />
– Bassa attenuazione sulla banda utile<br />
– Versione da palo ‘basculante’ per agevolare<br />
il collegamento dei cavi<br />
– Contenitore da palo in ABS<br />
causare l’intermodulazione degli amplificatori<br />
oggi montati su tutti gli impianti di ricezione,<br />
perché hanno la banda UHF che raggiunge<br />
il canale 69. Lo scenario che si prospetta con<br />
l’avvio dei servizi LTE in Italia, considerando<br />
le esperienze vissute nelle aree test dove<br />
sono state valutate le problematiche, sarà<br />
caratterizzato da interferenze sugli impianti<br />
e dalle elevate potenze in gioco, soprattutto<br />
nelle zone vicine ai ripetitori. È noto che<br />
i servizi LTE verranno trasmessi anche sui<br />
canali UHF, dal 61 al 69.<br />
Inoltre, a causa delle molteplici situazioni,<br />
vi saranno numerose variabili da valutare<br />
zona per zona, e bisognerà scegliere la<br />
soluzione ottimale per ognuna di esse. Questi<br />
filtri possono essere installati su impianti già<br />
esistenti, oltre che per rafforzare l’efficacia<br />
degli amplificatori già ‘LTE free’, quando una<br />
situazione estrema lo richiede.<br />
STRATEGIE AZIENDALI<br />
Prodotti LAEM: Made in Italy al 100%<br />
Esiste una legge, la 166 del 20 novembre 2009, che stabilisce le condizioni<br />
affinché un prodotto possa essere definito Made in Italy al 100%.<br />
Le condizioni sono: il design, la progettazione, la lavorazione ed il<br />
confezionamento devono essere compiuti esclusivamente sul territorio<br />
italiano.<br />
Tutti i prodotti del catalogo LAEM si fregiano della dicitura 100% Made<br />
in Italy. I prodotti ‘Made in Italy’, diversamente, non indicano che il processo<br />
produttivo è stato svolto interamente nel nostro paese, e quindi possono<br />
comprendere parti assemblate all’estero. LAEM sta investendo molto nel<br />
concetto 100% Made in Italy per garantire una qualità sempre migliore<br />
ai propri prodotti, sotto tutti i punti di vista; una strategia che permette di<br />
aggiornare di continuo le caratteristiche degli apparecchi, adattandole alle<br />
esigenze di un mercato sempre più mutevole e complesso, soprattutto in<br />
uno scenario così unico come quello italiano, nell’ambito della televisione<br />
terrestre. Sulla confezione di ogni prodotto LAEM viene apposto il logo, che<br />
evidenzia e garantisce la produzione al 100% italiana.<br />
I punti di forza<br />
Filtro LTE<br />
da palo<br />
Filtro LTE da innesto<br />
- Progettazione al 100% nei laboratori<br />
Laem<br />
- Costruzione al 100% Made in italy<br />
- Collaudo del 100% dei pezzi prodotti<br />
- Tracciabilità al 100%: controllo<br />
componenti e produzione<br />
- Assistenza sul 100% dei prodotti<br />
- Disponibilità del 100% dei ricambi<br />
- Supporto tecnico al 100% per qualsiasi<br />
esigenza, anche custom<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 179
LEM ELETTRONICA www.lemelettronica.it<br />
CENTRALI PROGRAMMABILI<br />
Fino a 10 filtri, 7 canali, 4 ingressi UHF<br />
Tre modelli per soddisfare ogni esigenza degli impianti a<br />
centrali programmabili. Il più performante offre dieci filtri<br />
programmabili, da uno a sette canali, per quattro ingressi UHF.<br />
LEM ELETTRONICA produce<br />
centrali a filtri programmabili dal<br />
2007 ed è stata la prima azienda<br />
italiana a sviluppare questa<br />
tipologia di prodotti.<br />
Il vantaggio competitivo e<br />
l’esperienza in materia, maturate<br />
in cinque anni di progettazione,<br />
hanno consentito a LEM<br />
ELETTRONICA di sviluppare<br />
ulteriori modelli come l’AF40-<br />
510 e l’AF35-510L e una serie di<br />
filtri equalizzatori, prodotti che<br />
soddisfano le configurazioni d’impianto di ricezione<br />
nelle zone dove i segnali provengono da diverse<br />
direzioni, con livelli piuttosto disequalizzati.<br />
Tipologia di utilizzo<br />
Le centrali a filtri programmabili offrono numerosi<br />
vantaggi, sia nel rapporto prezzo/prestazioni che<br />
AT50, CENTRALE PROGRAMMABILE AUTOALIMENTATA<br />
180 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />
Centrale a filtri<br />
programmabili<br />
AT50<br />
BANDA I+FM BIII+S UHF1 UHF2 UHF3 UHF4<br />
Banda passante MHz 47÷108 174÷300 470÷862 470÷862 470÷862 470÷862<br />
Numero canali per filtro Fisso Fisso 1 ÷ 7 canali 1 ÷ 7 canali 1 ÷ 7 canali 1 ÷ 7 canali / UHF<br />
2 8 0 UHF<br />
2 6 2 UHF<br />
Configurazioni d’ingresso - -<br />
2<br />
2<br />
5<br />
7<br />
3<br />
0<br />
UHF<br />
1<br />
2 6 1 1<br />
2 5 2 1<br />
Livello ingresso max dBµV 80 80 90 ÷ 110 90 ÷ 110 90 ÷ 110 90 ÷ 110<br />
Guadagno dB 50 50 50 50 50 50<br />
Attenuatore manuale dB - - 0 ÷-20 0 ÷-20 0 ÷-20 0 ÷-20<br />
Attenuatore filtri dB 0 ÷-30 0 ÷-30 0 ÷-30 0 ÷-30 0 ÷-30 0 ÷-30<br />
Regolazione livello di uscita dB 0 ÷-30 0 ÷-30 0 ÷-30 0 ÷-30 0 ÷-30 0 ÷-30<br />
Selettività filtri (± 16 MHz) dB - - 18 18 18 18<br />
Cifra di rumore dB 7 7 8,5 8,5 8,5 8,5<br />
Telealimentazione - 120 mA Vc.c. 12 / 24 12 / 24 12 / 24 12 / 24 12 / 24 12 / 24<br />
Dimensioni mm 320 x 260 x 60<br />
riguardo alla flessibilità di<br />
configurazione.<br />
Rappresentano una<br />
soluzione che si posiziona<br />
fra le centrali a filtri di<br />
canale e quelle a larga<br />
banda, per risolvere<br />
problematiche di ricezione<br />
dovute alla presenza di<br />
canali provenienti da zone<br />
diverse, con differenze di<br />
livello molto accentuate. In<br />
pratica, dove non è possibile<br />
ottenere un’adeguata equalizzazione<br />
per mantenere una stabile affidabilità<br />
nell’impianto di distribuzione.<br />
AT50, top di gamma<br />
La centrale AT50 viene realizzata in un<br />
contenitore interamente in pressofusione,<br />
quindi adeguato per<br />
evitare interferenze<br />
elettromagnetiche di<br />
ogni tipo. Dispone di<br />
10 filtri liberamente<br />
programmabili su<br />
tutta la banda UHF,<br />
una funzionalità<br />
che conferisce al<br />
prodotto la massima<br />
flessibilità di utilizzo<br />
e adattabilità a tutte<br />
le future modifiche<br />
di frequenza e livello<br />
dei trasmettitori<br />
radiotelevisivi.<br />
L’elevata dinamica<br />
di equalizzazione<br />
(0÷30dB) dei singoli<br />
filtri rende possibile<br />
il recupero, anche<br />
notevole, dei dislivelli<br />
dei segnali ricevuti.<br />
Ciascun filtro è
programmabile da 1 a 7 canali; gli ingressi UHF<br />
sono 4 con 6 diverse configurazioni d’ingresso.<br />
Su ogni ingresso UHF è presente un<br />
attenuatore. Le amplificazioni VHF e UHF sono<br />
separate. La programmazione della centrale<br />
viene gestita direttamente on-board, con tasti<br />
Centrale a filtri programmabili AF40-510<br />
AF40-510 E AF35-510L: CENTRALI PROGRAMMABILI<br />
AF40 -510 AF35 - 510L<br />
Numero ingressi UHF 3 3<br />
Numero ingressi VHF<br />
2 (banda I+FM<br />
banda III + DAB)<br />
2 (banda I+FM<br />
banda III + DAB)<br />
Numero uscite 1 1<br />
Uscita test dB -30 -30<br />
Numero filtri programmabili 10 10<br />
Numero canali per filtro 1÷7 (8÷56 MHz) 1÷6 (8÷42 MHz)<br />
UHF1 UHF2 UHF3 UHF1 UHF2 UHF3<br />
10 0 0 10 0 0<br />
9 0 0 9 0 0<br />
6 0 4 6 0 4<br />
Configurazioni d’ingresso<br />
7<br />
6<br />
0<br />
0<br />
3<br />
4<br />
7<br />
6<br />
0<br />
0<br />
3<br />
4<br />
2 6 2 2 6 2<br />
2 5 3 2 5 3<br />
2 4 4 2 4 4<br />
2 7 1 2 7 1<br />
Guadagno UHF dB 40 35<br />
Guadagno VHF dB 40 35<br />
Livello uscita max dBµV 120 118<br />
Cifra di rumore dB VHF 6,5 - UHF 7<br />
Attenuatori d’ingresso dB 0 ÷ -20<br />
Regolazione guad. filtri dB 0 ÷ -30<br />
Livello max d’ingresso dBµV 88 ÷ 108<br />
Selettività filtri +/- 10 Mhz dB 12/10<br />
Telealimentazione - 100 mA Vc.c. 12/24V 12V<br />
Alimentazione 230 Va.c. (Alimentatore esterno c.c. 7,5 Volt 2A)<br />
Dimensioni mm mm 247x200x40<br />
Esempio di selezione e<br />
livellamento dei canali ricevuti<br />
da 4 diverse antenne UHF<br />
e display oppure con un PC e un<br />
software disponibile gratuitamente.<br />
Il livello massimo degli ingressi è pari<br />
a 80 dB per la Banda I+FM e BIII+S,<br />
aumenta a 90÷110 dB per gli ingressi<br />
UHF; la figura di rumore è contenuta<br />
a 7-8,5 dB a seconda della banda.<br />
Su ogni ingresso è presente la tele<br />
alimentazione da 120 mA a 12 o 24<br />
Vc.c. La selettività dei filtri UHF (±16<br />
MHz) è di 18 dB e il ROS, in ingresso<br />
e uscita, è >18 dB. Infine, è presente<br />
l’uscita ausiliaria di test a -30 dB.<br />
AF40-510 e AF35-510L<br />
Questi due modelli offrono 5<br />
ingressi, uno in meno del modello<br />
top di gamma. Il numero di filtri<br />
programmabili è lo stesso, pari a 10.<br />
Gli ingressi UHF sono 3, per 9 diverse<br />
configurazioni.<br />
Il numero di canali per filtro<br />
differenzia questi due modelli: l’AF40-<br />
510 può gestisce fino a 7 canali per<br />
filtro con una larghezza di banda<br />
variabile da 8 a 56 MHz.<br />
Nel modello AF35-510L, invece, il<br />
numero di canali per filtro si riduce<br />
a 6 e, di conseguenza, la larghezza di<br />
banda si estende da 8 a 42 MHz.<br />
Anche su questo modelli sono<br />
presenti attenuatori con step di 1 dB<br />
su ogni ingresso UHF.<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 181
LEM ELETTRONICA www.lemelettronica.it<br />
SCX54/2: multiswitch SCR a 5 cavi,<br />
2 linee derivate<br />
La diffusione dei multiswitch<br />
SCR, sempre più evidente, è<br />
dovuta a due importanti fattori:<br />
da un lato l’esiguo spazio nei<br />
tubi corrugati che ospitano il<br />
cablaggio delle linee derivate;<br />
in queste situazioni è sempre<br />
più difficile avere a disposizione<br />
volumi che consentano di<br />
cablare un cavo coassiale per<br />
ogni presa d’utente; dall’altro,<br />
l’espansione dei decoder con<br />
funzioni PVR che richiedono,<br />
per ciascuno di loro, ben<br />
due prese d’utente. Un trend<br />
destinato a crescere perché<br />
le previsioni indicano che<br />
MULTISWITCH SCR<br />
A 5 cavi: Sat+Terrestre,<br />
con 2 uscite derivate<br />
LEM ELETTRONICA presenta per prima i multiswitch SCR a 5<br />
cavi, con 2 uscite derivate. Disponibile anche il modello ad 1<br />
sola uscita, i divisori e gli inseritori dedicati.<br />
182 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />
nel breve e medio periodo queste<br />
caratteristiche saranno sempre più<br />
richieste.<br />
LEM ELETTRONICA è la prima azienda<br />
italiana ad avere sviluppato il<br />
multiswitch a 5 cavi (che comprende<br />
la distribuzione del segnale terrestre)<br />
con 2 linee derivate SCR. I modelli a<br />
catalogo, che comprendono anche<br />
versioni ad una sola linea derivata,<br />
si caratterizzano soprattutto per la<br />
funzione Sat Control Gain.<br />
Come si può vedere dalla foto qui<br />
a lato, i multiswitch sono dotati<br />
di un controllo del guadagno<br />
che, a differenza di numerosi<br />
altri modelli presenti sul mercato,<br />
non viene realizzato con un<br />
attenuatore a diodi PIN, ma da<br />
un amplificatore monolitico<br />
integrato, di nuova generazione:<br />
un primato europeo per LEM<br />
ELETTRONICA. L’amplificatore<br />
monolitico ha un guadagno<br />
regolabile che si ottiene attivando<br />
due stadi dell’amplificatore, senza<br />
incrementare così la figura di<br />
rumore, caratteristica che penalizza<br />
gli attenuatori a diodi PIN. Per<br />
ogni stadio attivato il guadagno si<br />
incrementa: con i due stadi spenti<br />
il guadagno sarà così di 0 dB,<br />
con uno stadio attivo sarà pari al<br />
valore intermedio e con due stadi<br />
raggiungerà il valore massimo.<br />
SCX54/2, con due<br />
uscite derivate<br />
Questo multiswitch viene impiegato<br />
per distribuire sulla montante<br />
principale i segnali Sat (4 polarità)<br />
e Terrestre, derivando 2 uscite<br />
indipendenti di tipo SCR. In questo<br />
modo è possibile collegare ad ogni<br />
uscita, con un solo cavo coassiale,<br />
fino a 4 prese di utente sat per<br />
un totale di 8. Ciò corrisponde a<br />
8 decoder standard oppure a 4<br />
decoder del tipo PVR, con 2 ingressi<br />
SERIE SCX: MULTISWITCH SCR A 5 CAVI, 2 DERIVATE<br />
MODELLO SCX54/2 SCX54/2-15 SCX54/2T<br />
Tipo Passante Passante Terminale Attivo<br />
Numero entrate/uscite SAT-IF 4 / 4 4 / 4 4 / 0<br />
Numero entrate/uscite <strong>TV</strong> terr. 1 / 1 1 / 1 1 / 0<br />
Derivazione IF-SAT dB -1 / +5 / +10 -1 / +5 / +10 -1 / +5 / +10<br />
Attenuazione Passaggio SAT-IF dB ≤ 3 ≤ 3 -<br />
Derivazione <strong>TV</strong> terrestre dB -10 -15 -10<br />
Att. Passaggio <strong>TV</strong> terrestre dB ≤ 4 ≤ 2 -<br />
Livello Max. d’uscita IF-SAT dBµV 100<br />
Numero derivate 2 2 2<br />
Corrente max erogabile LNB mA 300<br />
Assorbimento Max per Derivata mA 140 mA<br />
Dimensioni mm 160 x 87 x 34 160 x 87 x 34 148 x 87 x 34
SCX54/1: multiswitch SCR R<br />
a 5 cavi, 1 linee derivate e<br />
indipendenti. Conformi<br />
alle norme EN 50494,<br />
questi multiswitch SCR si<br />
alimentano direttamente<br />
con i decoder collegati<br />
all’impianto, grazie al<br />
basso consumo di 100<br />
mA a 18Vc.c. La corrente<br />
massima erogabile per<br />
alimentare l’LNB è di<br />
300 mA. Le dimensoni<br />
sono pari a 160 x 87 x<br />
34 mm. Sono disponibili<br />
tre modelli: due di tipo<br />
passante, con derivazione del segnale terrestre pari a -10 e -15 dB<br />
(attenuazione di passaggio del segnale terrestre ≤4 e ≤3 dB) e un<br />
terminale attivo. Per un rapido collegamento durante l’istallazione,<br />
ciascun ingresso e uscita sono stati contrassegnati da un codice<br />
colore standard, per ciascuna banda e polarità satellitare oltre che<br />
per la linea terrestre. Questi multiswitch sono dotati di una staffa<br />
di plastica che rende più rapido e ordinato il posizionamento.<br />
L’installatore dovrà montare la staffa a parete e, successivamente,<br />
agganciare il multiswitch già cablato.<br />
SCX54/1, con un’uscita derivata<br />
Completano la linea multiswith SCR due modelli ad una sola<br />
derivata, sempre a 5 cavi. I modelli differiscono per il valore di<br />
derivazione del segnale satellitare e terrestre oltre che per il valore<br />
di attenuazione di passaggio del segnale terrestre.<br />
Divisori e inseritori per SCR<br />
Sono disponibili divisori a 2 vie, a diodi, con inseritore c.c. fino<br />
a 1A di corrente (modello SP2-DC) o senza inseritore c.c. (modello<br />
SP2). La perdita di passaggio è pari a 4 dB. L’inseritore INS-SCR,<br />
invece, ha una perdita di passaggio di 0,5 dB e offre una corrente<br />
massima di 1A.<br />
SERIE SCX: MULTISWITCH SCR A 5 CAVI, 1 DERIVATA<br />
MODELLO SCX54/1 SCX54/1-15<br />
Tipo Passante Passante<br />
Numero entrate/uscite SAT-IF 4 / 4 4 / 4<br />
Numero entrate/uscite <strong>TV</strong> terr. 1 / 1 1 / 1<br />
Derivazione IF-SAT dB 0 / +6 / +12 -1 / +5 / +10<br />
Attenuazione Passaggio SAT-IF dB ≤ 1,5 ≤ 1,5<br />
Derivazione <strong>TV</strong> terrestre dB -8 -14<br />
Att. Passaggio <strong>TV</strong> terrestre dB ≤ 2 ≤ 1<br />
Liv. Max. d’uscita IF-SAT dBµV 100<br />
Numero derivate 1 1<br />
Corrente massima erogabile LNB mA 300<br />
Assorbimento Max per Derivata mA 140 mA<br />
Dimensioni mm 96 x 87 x 34 96 x 87 x 34<br />
Soluzione<br />
d’impianto con<br />
multiswitch SCR<br />
a 1 e 2 derivate,<br />
modelli SCX54/2<br />
e SCX54/1<br />
LEM ELETTRONICA SRL<br />
Via Grezze, 36 - 25015 Desenzano del Garda (BS)<br />
Tel. 030 91.20.006 - Fax 030 91.23.035<br />
www.lemelettronica.it - info@lemelettronica<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 183
Micro Tek www.microteksrl.it<br />
FIDELIZZAZIONE<br />
Stay Connected: la promozione<br />
con valore aggiunto<br />
La presenza di un montepremi, è certo,<br />
stimola maggiormente gli acquisti. Promozioni<br />
usualmente adottate in numerosi e diversi<br />
mercati, secondo una logica orientata alla<br />
fidelizzazione del cliente. E una volta terminato<br />
il concorso è indispensabile proseguire l’azione<br />
di promozione del brand per conseguire<br />
ulteriori risultati. L’iniziativa Stay Connected di<br />
Micro Tek è ben strutturata: non si limita solo a<br />
distribuire premi ai propri clienti, come succede<br />
nella maggior parte delle iniziative di questo<br />
genere. Per capire l’importanza dell’iniziativa ne<br />
abbiamo parlato con Alberto Albertin, direttore<br />
commerciale di Micro Tek.<br />
«Abbiamo voluto organizzare un concorso<br />
a Premi –ci spiega Albertin– perché oggi più<br />
che mai crediamo sia importante rafforzare il<br />
rapporto diretto con gli installatori. Il mercato<br />
dell’installazione è in profonda evoluzione<br />
184 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
L’<br />
iniziativa di Micro Tek, partita lo scorso<br />
marzo, mira a fidelizzare i clienti<br />
con due validi motivi: l’estrazione di un<br />
montepremi aperto a tutti e l’erogazione di<br />
servizi a valore aggiunto per valorizzare la<br />
professionalità degli installatori.<br />
e trasformazione: è nostra intenzione mantenere attivo<br />
un canale di comunicazione con tutti gli installatori, e<br />
dare loro un segnale ben preciso; il rapporto deve essere<br />
gestito con diverse attività: dagli eventi organizzati in<br />
tutta Italia, dove ci si incontra di persona, alle attività di<br />
comunicazione che utilizzano metodologie moderne come<br />
la rete. Per quest’ultimo aspetto, è importante offrire un<br />
contenuto di qualità, ben segmentato, dedicato ad aspetti<br />
di approfondimento, informativi e commerciali. È la capacità<br />
a dare spessore alle comunicazioni che fa la differenza e ne<br />
determina l’efficacia».<br />
Prosegue Albertin: «Abbiamo organizzato il concorso a<br />
premi Stay Connected, riservato agli installatori titolari<br />
di una partita IVA, che si concluderà il 15 ottobre. Ogni<br />
grossista espone una locandina che spiega il concorso e<br />
un espositore da banco con le cartoline. Per ogni prodotto<br />
Micro Tek acquistato, sull’esterno della confezione è presente<br />
L’espositore<br />
presente nei<br />
punti vendita,<br />
con le cartoline<br />
per partecipare<br />
al concorso Stay<br />
Connected<br />
Il bollino riportato sulle confezioni con<br />
il codice da riportare sulla cartolina
un bollino adesivo con un codice<br />
protetto, come nei gratta e vinci.<br />
L’installatore riporta il bollino<br />
sulla cartolina timbrata dal<br />
grossista e la spedisce per posta.<br />
In alternativa può collegarsi al sito<br />
www.stayconnected.it e inserire<br />
il codice con il nominativo del<br />
grossista dove ha effettuato<br />
l’acquisto».<br />
Ogni acquisto corrisponde a<br />
un codice: più acquisti vengono<br />
effettuati dall’installatore e<br />
maggiore è la possibilità di<br />
vincita. Gli installatori oltre<br />
che a se stessi possono far<br />
vincere un premio anche al<br />
proprio rivenditore. Infatti,<br />
ci sarà un premio riservato<br />
ai 3 rivenditori che avranno<br />
ottenuto il maggior numero<br />
di segnalazioni. Infine, tutti gli installatori<br />
possessori di partita IVA che si registreranno<br />
semplicemente al concorso dal sito web, anche<br />
senza effettuare acquisti, potranno partecipare<br />
all’estrazione finale.<br />
Il montepremi e le estrazioni<br />
I premi messi in palio riguardano Tablet,<br />
Smartphone, biciclette Olmo, action camera<br />
GoBandit Live e, per l’estrazione finale, una<br />
Lambretta 125LN. Per i grossisti sono in palio<br />
week end per 2 persone a scelta fra Londra,<br />
Berlino e Amsterdam. Le prossime estrazioni<br />
avverranno entro le seguenti date:15 giugno, 15<br />
settembre e 15 novembre per i codici registrati<br />
sul sito e 30 giugno, 31 agosto e 31 ottobre per<br />
le cartoline spedite per sposta.<br />
I servizi a<br />
valore aggiunto<br />
Fidelizzare una community<br />
di clienti che ha partecipato<br />
ad una promozione come<br />
il concorso Stay Connected<br />
significa dar corso ad una<br />
serie di iniziative a valore<br />
aggiunto. Per Micro Tek il<br />
programma è ambizioso: la<br />
prima è la newsletter, ma<br />
non la solita newsletter. «Ne<br />
prepareremo una decina all’anno,<br />
a tema, diverse per tipologia del<br />
contenuti -commenta Albertin.<br />
Abbiamo pensato a tre categorie:<br />
istituzionale con gli incontri e<br />
i meeting, la partecipazione a<br />
convegni e a fiere; una categoria<br />
tecnica per descrivere, ad esempio,<br />
nuovi prodotti, nuove tecnologie,<br />
istruzioni di montaggio e la terza commerciale, con promozioni,<br />
offerte particolari, ecc.». Prosegue Abertin: «Molti installatori non<br />
riescono a conoscere tutte le novità, le distrazioni quotidiane sono<br />
numerose. I commessi dei grossisti non hanno sempre il tempo<br />
necessario, spesso si fa tutto in fretta. Avere un canale diretto con<br />
gli installatori significa contribuire ad una maggior informazione,<br />
stimolare l’attenzione sulle novità».<br />
I video sul sito<br />
La Newsletter di Micro Tek<br />
inviata a tutti gli installatori che<br />
parteciperanno al concorso<br />
Il sito di Micro Tek è stato potenziato e lo sarà ancora di più per<br />
costruire un filo diretto con l’installatore. L’obiettivo finale è avere<br />
un forum, per condividere informazioni ed esperienze. Conclude<br />
Albertin: «Stiamo preparando alcuni filmati, utili alla formazione<br />
dei tecnici. Ad esempio, come intestare i diversi connettori sulle<br />
varie tipologie di cavo: sono nozioni che non tutti hanno. Inoltre,<br />
la categoria degli installatori, come altre, sta vivendo una sorta di<br />
cambio generazionale e vi sono numerosi installatori<br />
che si avvicinano a questa professione. La fruizione<br />
dei filmati è facilitata dalla diffusione dei tablet. Con<br />
i video pensiamo di comunicare contenuti che non<br />
possiamo fare con i cataloghi o la newsletter; è un<br />
mezzo più diretto e stimola la passione».<br />
Micro Tek S.r.l.<br />
Via Lombardi, 17/23 - 20090 Pieve Emanuele (MI)<br />
Tel. 02 57 51 08 30/40 - Fax 02 57 51 08 58<br />
www.microteksrl.it - info@microteksrl.it<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 185
Offel www.offel.it<br />
TRANSMODULATORI<br />
Nuovi S/D-2 e S/D-COM<br />
da QPSK a COFDM, anche con CI<br />
Due transmodulatori, di cui uno doppio, per convertire i<br />
transponder Sat in altrettanti mux DTT. Disponibile la<br />
versione con slot common interface e Cam Pro Nagravision. Sono<br />
adatti alla distribuzione su canali adiacenti.<br />
Offel presenta una gamma di<br />
transmodulatori necessari per la conversione<br />
dei programmi satellitari con modulazione<br />
8PSK/QPSK in programmi DTT modulati<br />
in COFDM. I moduli disponibili sono due:<br />
S/D-2 (Articolo 16-725) e S/D-COM (Articolo<br />
16-730), il primo per la gestione dei<br />
programmi in chiaro e il secondo, dotato di<br />
slot per modulo Common Interface, adatto<br />
a programmi codificati come, ad esempio,<br />
Tivùsat.<br />
Sono stati progettati per distribuire in<br />
impianti di grandi dimensioni, dedicati a<br />
186 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />
hotel, alberghi, villaggi turistici, ospedali e case di<br />
riposo, i programmi satellitari (pay e free) così da essere<br />
ricevuti con i televisori o decoder DVB-T.<br />
Le prestazioni<br />
La ricezione dei transponder satellitari è compatibile<br />
con la modulazione 8PSK e quindi con la ricezione<br />
dei programmi in alta definizione. La gestione dei<br />
programmi è flessibile: è possibile scegliere quali<br />
convertire in COFDM e modificare il codice LCN. La<br />
memoria non volatile presente nei transmodulatori<br />
consente il mantenimento dei dati programmati in<br />
caso di black-out. Gli ingressi Sat e le uscite RF sono<br />
autodemiscelanti. Questi transmodulatori sono dotati<br />
di sistema di fissaggio su barra DIN. Sono disponibili<br />
alimentatori per singolo modulo (S/D-A, articolo<br />
16-722) oppure per gruppi di moduli fino ad un<br />
massimo di sei (S/D-A6, Articolo 16-720).<br />
Il modulatore, in banda vestigiale, è in grado di<br />
distribuire i programmi scelti su canali adiacenti. La<br />
programmazione dei parametri di ingresso e uscita<br />
avviene tramite PC con software di programmazione<br />
fornito in dotazione, all’interno della confezione.<br />
È disponibile separatamente la CAM con sistema<br />
Nagravision (Articolo 16-733, S/D NAGRA CAM).<br />
SERIE S/D: TRANSMODULATORI QPSK/COFDM<br />
Modello S/D-2 S/D-COM<br />
Articolo 16-725 16-730<br />
Frequenze d’ingresso 950÷2.150<br />
Livello segnale IN -65 ÷ -25 dBm<br />
Common Interface No Sì, per CAM PRO<br />
MER >36 dB<br />
Frequenze RF OUT 177 ÷ 862 MHz<br />
Livello RF OUT reg. 70 ÷ 90 dBµV<br />
Alimentazione 24 Vc.c. (550 mA + aliment. LNB)<br />
Dimensioni 226 x 155 x 52 mm<br />
Conformità EN 55010, EN 55020, EN 60065
MULTISWITCH<br />
In cascata a 4 cavi,<br />
con due derivazioni SCR<br />
L’offerta di Offel sui multiswitch si amplia con il<br />
nuovo modello, DER/M4-2 +10dB SCR, dotato di 2<br />
uscite derivate SCR e adatto per la distribuzione dei<br />
segnali satellitari a 4 cavi.<br />
Con le due uscite SCR è possibile servire fino a otto<br />
decoder indipendenti e SCR conpatibili, quattro per ogni<br />
uscita derivata. Il guadagno di derivazione è regolabile<br />
MULTISWITCH SCR, A 1 E 2 USCITE DERIVATE<br />
ANTENNE<br />
Tre+ Z e Trio+ Z, canali 21÷60<br />
I due nuovi modelli sono ideali per<br />
la ricezione dei canali DTT dal 21 al<br />
60. Progettate per quelle zone dove<br />
sono presenti segnali LTE interferenti,<br />
si distinguono anche per la struttura<br />
a tre culle e per il meccanismo di<br />
dispiegamento. L’insieme di queste tre<br />
peculiarità garantisce immunità da interferenze,<br />
alta efficienza, elevato guadagno e un<br />
assemblaggio rapido e facile, essendo le antenne<br />
di tipo premontato. La culla principale (sezione<br />
20x20 mm) e le culle dei bracci secondari<br />
(12x18 mm) sono anodizzate color argento;<br />
gli elementi sono in tondino di alluminio lega<br />
6101. Il riflettore, invece, viene realizzato con<br />
robusti elementi in tondino pieno di alluminio e<br />
garantisce un ottimo rapporto avanti/indietro.<br />
L’attacco a palo, adatto al montaggio per la<br />
polarizzazione orizzontale e verticale, con<br />
regolazione zenitale, può essere applicato a pali<br />
con diametro massimo di 60 mm.<br />
per garantire alle prese di utente un equilibrato livello<br />
dei segnali SAT. Sono tre le regolazioni disponibili: 0<br />
dB, +5 dB e +10 dB, selezionabili tramite un jumper<br />
collocato sotto il coperchio. Il guadagno prescelto viene<br />
applicato ad entrambe le uscite SCR del multiswitch.<br />
La gamma dei multiswitch Offel SCR comprende anche<br />
modelli a 4 e 5 cavi con una uscita derivata.<br />
Ingressi/Uscite Uscite Guadagno Perdita di<br />
passanti derivate derivazione (dB) passaggio (dB)<br />
Articolo Sigla <strong>TV</strong> Sat <strong>TV</strong> Sat <strong>TV</strong> Sat<br />
15-630 DER/M4-2 +10dB SCR - 4/4 2, tipo SCR - 0, +5, +10 - -2<br />
15-604 DER/M4-1 -5dB SCR - 4/4 1, tipo SCR - - 5 - - 1<br />
15-606 DER/M4-1 +5dB SCR - 4/4 1, tipo SCR - + 5 - - 1<br />
15-614 DER/M5-1 -5dB SCR 1/1 4/4 1, tipo SCR - 17 - 5 - 1 - 1<br />
15-616 DER/M5-1 +5dB SCR 1/1 4/4 1, tipo SCR - 17 + 5 - 1 - 1<br />
Antenna TRIO+<br />
DER/M4-2 +10dB SCR,<br />
multiswitch in cascata con<br />
doppia derivazione SCR<br />
Struttura a tre culle<br />
Particolare del dipolo<br />
e del riflettore<br />
ANTENNE OFFEL CON FILTRO LTE<br />
Articolo 21-456* 21-461**<br />
Sigla TRIO+ Z TRE+ Z<br />
Canali E21÷60 E21÷60<br />
Guadagno massimo dBi 17 15,2<br />
Rapporto A/I dB > 26 >24<br />
Angolo apertura -3 dB H/V 34 / 42 38 / 44<br />
* Disponibile anche il modello TRIO+ Z in color bianco, articolo 21-456B<br />
** Disponibile anche il modello TRE+ Z in color bianco, articolo 21-461B<br />
Semplice meccanismo di<br />
dispiegamento<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 187<br />
Antenna TRE+
Offel www.offel.it<br />
Le interferenze che potrebbero generare le stazioni<br />
radio base LTE obbligano i produttori di materiale per la<br />
ricezione dei segnali televisivi a dotarsi di modelli con o<br />
senza filtro LTE. Infatti, soltanto nelle regioni che hanno<br />
completato lo switch off dalla fine dello scorso anno in<br />
poi, non sono presenti segnali televisivi dai canali 61 a 69,<br />
banda di frequenze destinate ai segnali LTE. Per tutte le<br />
altre regioni, invece, questi canali sono ancora utilizzati<br />
dai broadcaster e lo saranno almeno fino al termine del<br />
2012. Per queste regioni, quindi, non è possibile oggi<br />
utilizzare antenne e centralini con filtri LTE integrati,<br />
altrimenti si impedirebbe la ricezione di quei programmi<br />
che ancora occupano queste frequenze. Per tutte le altre<br />
regioni, invece, è consigliabile prevedere componenti<br />
con filtro LTE integrato, così da dotare l’impianto del<br />
necessario per contrastare le possibili interferenze.<br />
I nuovi modelli FB<br />
CENTRALINI AD ELEVATA POTENZA D’USCITA<br />
Serie Fusion con filtro LTE:<br />
nuovi modelli da 125 dBµV<br />
Tutta la gamma, composta da 19 modelli, è disponibile anche con filtro<br />
LTE integrato, non disinseribile. La nuova serie FB si colloca come entry<br />
level, per impianti di piccole e medie dimensioni.<br />
Sono dotati, su richiesta, di filtro LTE non disinseribile<br />
e destinati a installazioni in impianti di piccole e medie<br />
dimensioni. La gamma è composta da 4 modelli a 3 o 4<br />
ingressi, tutti amplificati e con attenuatori coassiali (0÷20<br />
FUSION: CENTRALINI LARGA BANDA - SERIE FB<br />
188 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />
dB). Sono robusti e caratterizzati da un’alta efficienza<br />
di schermatura grazie al contenitore in pressofusione.<br />
L’amplificazione delle bande VHF e UHF è a linee separate<br />
per ridurre le problematiche di intermodulazione.<br />
Dispongono di un’uscita test a -30 dB per il test del<br />
segnale senza scollegare il centralino dall’impianto ed in B<br />
III amplificano fino al canale S20.<br />
Le serie F e FX<br />
Centralini Fusion:<br />
a sinistra la serie F,<br />
di color nero e, di fianco,<br />
la serie FX bianca.<br />
Il contenitore in<br />
pressofusione di<br />
alluminio rende la<br />
centrale più immune ai<br />
disturbi<br />
Anche le serie F e FX sono disponibili, su richiesta, con<br />
filtro LTE integrato, non disinseribile. Destinati a impianti<br />
con medio ed elevato numero di prese d’utente, questi<br />
centralini possono essere dotati su richiesta di filtri LTE. Il<br />
punto di forza della serie Fusion è l’elevata schermatura,<br />
grazie alla meccanica in pressofusione di alluminio. La<br />
serie F è composta da 9 modelli, da 1 fino a 5 ingressi. Il<br />
guadagno di questi amplificatori può arrivare fino a 48<br />
dB mentre i livelli d’uscita raggiungono i 121 dBµV in<br />
banda VHF e 127 dBµV in banda UHF. I 6 modelli della<br />
serie FX sono stati progettati per impianti di grandi<br />
dimensioni: il guadagno raggiunge i 51 dB con livello<br />
d’uscita massimo di 131 dBµV.<br />
Cifra di Livello d’uscita<br />
Articolo Sigla N° Ingressi rumore (dB) (dBµV) Guadagno (dB ±2)<br />
VHF UHF VHF UHF B VHF B IV B V UHF UHF<br />
26-485 FB3/25 V-U-U 3 4 8 121 125 26 - - 26 26<br />
26-489 FB4/25 V-4-5-U 4 4 8 121 125 26 25 26 26 -<br />
26-495 FB3/35 V-U-U 3 4 8 121 125 35 - - 36 36<br />
26-499 FB4/35 V-4-5-U 4 4 8 121 125 35 35 36 36 -
CENTRALINI A LARGA BANDA PER INTERNO<br />
Serie MA, MC, MS e MSY:<br />
anche con filtro LTE disinseribile<br />
Una gamma articolata su quattro famiglie<br />
per un totale di 21 modelli, da 1 a 5 ingressi. Le<br />
versioni ad 1 ingresso (VHF+UHF) sono specifiche<br />
per le antenne logaritmiche da utilizzare in<br />
quelle zone dove i segnali hanno un livello<br />
adeguato e provengono tutti da una stessa<br />
direzione. Tutti i modelli sono disponibili anche<br />
con filtro LTE selezionabile tramite interruttore.<br />
Ricordiamo che l’attivazione del filtro LTE deve<br />
avvenire solo in quelle zone dove il piano di<br />
assegnazione delle frequenze non prevede<br />
broadcaster nella banda dai canali da 61 a 69.<br />
La serie è composta dai seguenti modelli.<br />
– MA: da 1 a 5 ingressi, livello massimo di uscita<br />
121 dBµV (UHF) e 112 dBµV (VHF), fino a 27<br />
dB di guadagno;<br />
– MC: da 1 a 5 ingressi, livello massimo<br />
di uscita 123 dBµV (UHF) e 115 dBµV<br />
(VHF), fino a 34 dB di guadagno;<br />
– MS: da 2 a 5 ingressi, livello massimo<br />
di uscita 125 dBµV (UHF) e 117 dBµV<br />
(VHF), fino a 42 dB di guadagno;<br />
– MSY: a 2 e 5 ingressi, livello massimo<br />
di uscita 128 dBµV (UHF) e 119 dBµV<br />
(VHF), fino a 38 dB di guadagno.<br />
L’amplificazione delle bande VHF<br />
e UHF è a linee separate. Tutti gli Particolare del LED di<br />
ingressi sono dotati di attenuatori rivelazione cortocircuiti<br />
coassiali (0÷20 dB) per la regolazione del<br />
livello e di passaggio di tensione per la<br />
telealimentazione.<br />
CENTRALINI A LARGA BANDA PER ESTERNO<br />
Serie LC: anche con filtro LTE disinseribile<br />
Anche la serie LC, centralini<br />
a larga banda per esterno<br />
di Offel, si completa con<br />
i modelli dotati di filtro<br />
LTE selezionabile tramite<br />
interruttore.<br />
La serie LC si divide in due<br />
famiglie.<br />
- LC20: da 2 a 5 ingressi, livello<br />
massimo di uscita 121 dBµV<br />
(UHF) e 112 dBµV (VHF), fino a 27 dB di<br />
guadagno;<br />
- LC30: da 2 a 5 ingressi, livello massimo<br />
I regolatori di livello disponibili<br />
su ogni ingresso<br />
Gli interruttori per abilitare<br />
la tele alimentazione<br />
Centralino da esterno<br />
a 5 ingressi, modello<br />
LC5/30 A/C-3-4-5-U<br />
OFFEL S.R.L.<br />
via Lato di Mezzo, 32 - 48022 Lugo (RA)<br />
Tel. 0545 22 542 - Fax 0545 30 439<br />
www.offel.it - offel@offel.it<br />
Centralino a 4 ingressi,<br />
modello MC4/30 V-4-5-U<br />
di uscita 123 dBµV (UHF) e 115<br />
dBµV (VHF), fino a 34 dB di<br />
guadagno.<br />
Tutti i modelli hanno il<br />
contenitore schermato e<br />
l’amplificazione delle bande VHF<br />
e UHF a linee separate.<br />
La tensione di alimentazione<br />
è 15 Vc.c. Tutti gli ingressi sono<br />
dotati di attenuatori coassiali<br />
(0÷20 dB) per la regolazione del<br />
livello e di passaggio di tensione per la<br />
telealimentazione.<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 189
Ritar www.ritar.com<br />
FIBRA OTTICA<br />
Nuovo Flare: più compatto<br />
per Sat+DTT con SCR e DiSEqC<br />
Una soluzione bidirezionale composta da trasmettitore e<br />
ricevitore ottico con larghezza di banda da 100 a 2.150 MHz.<br />
Flare è stato progettato per gestire i protocolli SCR e DiSEqC. Il<br />
modulo ricevitore viene alimentato direttamente dai decoder.<br />
Il sistema Flare è una soluzione tecnologica,<br />
fra le più sofisticate presenti sul mercato nel<br />
panorama delle installazioni in fibra ottica.<br />
Progettato e sviluppato in Italia da Ritar, Flare<br />
è un sistema così robusto da poter distribuire,<br />
virtualmente, il segnale sat e terrestre ad un<br />
numero illimitato di prese di utente. È quindi<br />
adeguato ad impianti residenziali e a villaggi<br />
turistici per poter distribuire, a tutte le utenze,<br />
sia i segnali satellitari che terrestri. La nuova<br />
versione di Flare è ancora più compatta e il<br />
modulo ricevitore è alimentabile direttamente<br />
da un decoder, come il MySky HD.<br />
La flessibilità è elevata: il rapporto costo/<br />
prestazioni lo rende conveniente sia in<br />
impianti di piccole e medie dimensioni<br />
(poche prese di utente) sia in impianti di<br />
grandi dimensioni. La configurazione base è<br />
formata da un modulo trasmettitore (Head<br />
Unit) e un modulo ricevitore (Node Unit). È<br />
possibile acquistare separatamente ulteriori<br />
moduli ricevitori per ampliare l’impianto di<br />
distribuzione. Ogni modulo trasmettitore,<br />
opportunamente collegato agli splitter a 2, 4<br />
e 8 vie, può gestire fino a 16 nodi. La capacità<br />
di poter gestire i codici SCR e DISEqC gli<br />
consente una particolare flessibilità che si<br />
traduce nella possibilità di essere utilizzato in<br />
molteplici soluzioni d’impianto. Flare nasce da<br />
un’idea di Ritar, che ne ha curato lo sviluppo,<br />
l’ingegnerizzazione e la produzione, tutta<br />
eseguita in Italia: un prodotto, dunque, Made<br />
in Italy al 100%.<br />
Perché è diverso<br />
Soprattutto perché è bidirezionale. È stato<br />
progettato per poter lavorare su due lunghezze<br />
d’onda diverse: 1.310 e 1.550 nm e, quindi, è in<br />
grado di distribuire sia la banda di frequenze da<br />
100 a 2.250 MHz che trasmettere e ricevere i<br />
190 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
La Head-end FRWOW1TR<br />
Il modulo ricevitore<br />
FRWOW1RH<br />
codici SCR e DISEqC, tanto cari agli installatori<br />
per progettare soluzioni miste e articolate. In<br />
questo modo è possibile inviare i segnali di<br />
controllo DISEqC, dai decoder alla parabola,<br />
sulla stessa fibra ottica usata per trasportare i<br />
segnali di 1ª IF Sat. La possibilità, poi, di lavorare<br />
su due lunghezze d’onda diverse gli consente di<br />
poter distribuire le 4 bande sat (alta e bassa nelle<br />
due polarità) ovunque sia necessario nella rete<br />
di distribuzione. Grazie al link in fibra ottica, è<br />
possibile installare le antenne di ricezione anche<br />
distanti da qualche centinaia di metri a diversi<br />
chilometri dalle prese di utente.
Le soluzioni d’impianto<br />
Numerose le soluzioni d’impianto,<br />
ciascuna delle quali può diventare parte di<br />
una soluzione più complessa. La flessibilità<br />
garantita dall’impiego della fibra ottica<br />
consente di realizzare configurazioni molto<br />
flessibili.<br />
La soluzione base prevede l’impiego del<br />
sistema bidirezionale FLARE connesso ad un<br />
LNB SCR oppure ad un multiswitch SCR, per<br />
trasformare il segnale da coassiale a ottico e<br />
quindi percorrere distanze molto più lunghe e<br />
con minori perdite. In questo caso il numero<br />
di prese di utente dipende dalle porte SCR<br />
disponibili. A questo impianto è possibile<br />
miscelare e distribuire anche il segnale<br />
terrestre grazie al fatto che la larghezza di<br />
banda si estende, verso il basso, fino a circa<br />
100 MHz; bisogna, però, rispettare una regola<br />
importante: i segnali devono essere amplificati<br />
ed equalizzati al meglio, altrimenti si corre il<br />
rischio di avere malfunzionamenti. Inoltre, i<br />
segnali DTT devono avere un livello massimo di<br />
75dB. Procedendo con soluzioni più articolate<br />
e complesse troviamo la configurazione che<br />
prevede più multiswitch SCR in cascata dove<br />
è possibile convertire in ottico ogni porta<br />
SCR, per ampliare la rete di distribuzione<br />
con montanti secondarie delocalizzate, utili,<br />
ad esempio, nei villaggi turistici, quartieri<br />
residenziali, ecc.<br />
Oppure la soluzione che sfrutta amplificatori<br />
di segnali in fibra ottica e una quantità<br />
elevata di splitter per realizzare una<br />
distribuzione tutta in fibra.<br />
La nuova gamma<br />
di divisori,<br />
da 2 a 8 vie<br />
e di derivatori<br />
da 1, 2 e 4 vie<br />
La soluzione Flare<br />
impiegata come<br />
estensore di<br />
segnale in fibra<br />
ottica<br />
Distribuzioni particolari<br />
Il sistema Flare si presta perfettamente anche<br />
per distribuire il segnale DTT più quattro feed<br />
satellitari diversi; soluzione utile, ad esempio,<br />
quando viene utilizzato un multiswitch a 17<br />
ingressi. Con le soluzioni tradizionali (anche<br />
in fibra), presenti in commercio, si rischia di<br />
installare una rete poco stabile, se le tratte in<br />
gioco si estendono su grandi distanze. Infatti,<br />
il codice SCR veicolato su lunghe tratte di cavo<br />
coassiale può diventare instabile. Con il sistema<br />
Flare di Ritar si possono raggiungere anche<br />
tratte punto-punto di ben 15 Km. Infine, da<br />
una tratta in fibra ottica è possibile ottenere<br />
linee derivate (contenenti le quattro bande<br />
satellitari oltre al segnale DTT), con opportuni<br />
derivatori ottici. Grazie alla lunghezza d’onda<br />
ottica utilizzata pari a 1.550 nm, la stessa<br />
che ritroviamo in ambito professionale, in un<br />
impianto di distribuzione si può prevedere la<br />
presenza di eventuali amplificatori ottici per<br />
espandere il sistema ad un numero di prese<br />
di utente virtualmente infinito. L’esempio<br />
riportato nella pagina che segue mostra come<br />
è possibile ottenere fino a 256 nodi in fibra<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 191
Ritar www.ritar.com<br />
Schema d’impianto<br />
per la distribuzione dei<br />
segnali Sat e DTT. Con il<br />
sistema Flare e divisori<br />
a 2, 4 e 8 vie si possono<br />
alimentare anche 256<br />
nodi. Ciascun nodo<br />
può rappresentare la<br />
montante di distribuzione<br />
di un edificio<br />
ottica, ciascuno dei<br />
quali può rappresentare<br />
la montante di<br />
un edificio. In un<br />
impianto in fibra ottica<br />
strutturato da più<br />
montanti, se una delle<br />
montanti si guasta,<br />
con il sistema Flare<br />
non viene coinvolto<br />
tutto l’impianto<br />
ma soltanto il ramo<br />
interessato. Infine,<br />
la soluzione Flare<br />
di Ritar è esente da<br />
radiazioni magnetiche<br />
e da interferenze,<br />
un aspetto importante se consideriamo<br />
le problematiche che potranno generare i<br />
segnali LTE. I connettori utilizzati sono del<br />
tipo SCAPC (gli stessi del mondo della CA<strong>TV</strong>);<br />
sono comunque disponibili le bretelline di<br />
adattamento ad altri standard.<br />
La gamma di divisori<br />
e derivatori<br />
È disponibile la nuova gamma di divisori, da 2<br />
a 8 vie, con connettori preterminati, di diverso<br />
tipo: 5M/PC, FC/PC, SC/APC. Le perdite variano<br />
da 3,9 dB (2 vie) a 12,90 dB (8 vie).<br />
I derivatori, anch’essi preterminati con le<br />
stesse tipologie di cavo, sono a 1, 2 e 4 vie.<br />
192 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
Ritar Spa<br />
via Maragliano, 102/D<br />
50144 Firenze<br />
Tel. 055 32 20 21 - Fax 055 33 23 43<br />
via Goldoni, 46<br />
20090 Trezzano S/N (MI)<br />
Tel. 02 48 40 91 55 - Fax 02 48 40 86 74<br />
www.ritar.com - info@ritar.com<br />
La particolarità che<br />
contraddistingue<br />
la soluzione<br />
Flare riguarda<br />
la possibilità di<br />
distribuire i codici<br />
SCR e DiSEqC
FRUIZIONE DA REMOTO<br />
Slingbox: la <strong>TV</strong> di casa, anche fuori casa<br />
Un prodotto che consente di vedere in qualsiasi altro luogo,<br />
da remoto, i programmi televisivi disponibili a casa, oppure<br />
qualunque contenuto memorizzato su un server A/V domestico.<br />
Con lo Slingbox Solo è possibile guardare e controllare la<br />
televisione e i decoder di casa, tramite computer portatili<br />
(sia Mac che Windows) o altri dispositivi mobili come<br />
smartphone, tablet, ecc. Allo Slingbox Solo è possibile<br />
collegare un dispositivo SD o HD e guardare in SD il<br />
contenuto scelto. Inoltre, gestisce sempre in SD anche il<br />
video streaming. Ad uno Slingbox si può collegare una<br />
sola persona per volta. Il principio di funzionamento è<br />
semplice: attraverso la connessione internet di casa lo<br />
Slingbox comanda il dispositivo (televisore, decoder o server<br />
A/V) e invia, ad un server dedicato i contenuti richiesti;<br />
il dispositivo mobile, connesso alla rete Wi-Fi oppure 3G,<br />
attraverso il server dedicato, li riceve. Un’aspetto importante<br />
riguarda la capacità dello Slingbox Solo di valutare la banda<br />
disponibile del collegamento internet e gestire così la miglior<br />
qualità possibile, evitando blocchi o squadrettamenti delle<br />
immagini tipici di una connessione troppo lenta.<br />
Slingbox Turbo<br />
Se la presa di rete non è disponibile fisicamente<br />
vicino al televisore o al decoder è possibile installare<br />
lo Slingbox Turbo. Questo dispositivo, composto da<br />
trasmettitore e ricevitore, sfrutta la tecnologia a onde<br />
convogliate come se fosse una rete Lan. Il trasmettitore<br />
andrà collegato alla presa ethernet, mentre il ricevitore<br />
si collegherà allo Slingbox Solo oppure Pro-HD per<br />
connetterli in rete. Ovviamente il Turbo Slingbox è utile<br />
per portare una presa di rete in qualsiasi ambiente della<br />
casa; può gestire fino a 4 collegamenti.<br />
Lo Slingbox consente di<br />
accedere ai contenuti di casa<br />
con tablet, smartphone e PC<br />
(sia Mac che Windows)<br />
Il pannello posteriore dello Slingbox Solo comprende le<br />
prese IN/OUT per l’antenna e i seguenti ingressi/uscite: video<br />
composito, S-Video e Component con l’audio stereo analogico.<br />
È presente anche la presa di rete, la USB e il sensore IR per<br />
gestire il telecomando<br />
Come si collega<br />
Lo Slingbox viene connesso alla sorgente, sia<br />
essa il televisore, il decoder, oppure un server<br />
AV e al router di casa, seguendo passo passo<br />
la configurazione indicata all’indirizzo www.<br />
slingbox/getstarted. Analogamente bisogna<br />
installare sul dispositivo mobile il software a<br />
pagamento SlingPlayer Mobile. Per ottenere<br />
adeguati risultati qualitativi, la larghezza di<br />
banda minima di upload è di 150 Kbps per<br />
la visione su dispositivi mobili, 256 Kbps per<br />
i video e 3 Mbps per i video HD. Larghezze<br />
di banda superiori forniscono una migliore<br />
qualità delle immagini.<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 193
RKB www.rkb.it<br />
PRODUTTORI<br />
La radiofrequenza nel DNA<br />
Una conoscenza maturata in oltre settant’anni di attività,<br />
nella ricezione e trasmissione dei segnali radiotelevisivi.<br />
Da sinistra:<br />
Alberto Kofler,<br />
la figlia Gloria,<br />
Grego Fidenzio<br />
e Riccardo Kofler,<br />
figlio di Alberto<br />
Il fondatore della RKB Giuseppe Kofler<br />
ha avviato l’attività nel 1941: un’esperienza<br />
concepita con la mentalità di tecnico<br />
appassionato qual’era. I progetti sviluppati, al<br />
passo e a volte anticipando le esigenze, hanno<br />
permesso alla RKB di affermarsi nel tempo.<br />
Abbiamo visitato l’Azienda incontrando il figlio<br />
di Giuseppe Kofler, l’AD Alberto Kofler, con i<br />
figli Riccardo e Gloria. Assieme al responsabile<br />
tecnico-commerciale Grego P.I. Fidenzio e<br />
a tutto lo staff, sono ancora in prima linea per<br />
gestire l’attività con passione. «Mio padre – ci<br />
ha raccontato Alberto - era un radioamatore,<br />
entusiasta dell’elettronica. Credo abbia ereditata<br />
194 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />
L’assemblaggio<br />
delle antenne<br />
RKB è<br />
automatizzato.<br />
Soltanto alcuni<br />
particolari<br />
vengono rifiniti<br />
a mano.<br />
La costanza<br />
delle prestazioni<br />
viene<br />
così garantita<br />
da mio nonno la passione, anche lui attratto<br />
da questa materia, e imparata l’arte da uno zio<br />
professore di fisica a Bolzano, che gli ha trasferito<br />
i concetti base della radiotecnica. Durante gli<br />
anni‘40 mio padre incontrò un ingegnere della<br />
Siemens che gli consolidò la teoria con la pratica.<br />
Terminata la guerra, aprì il negozio “Radio Kofler<br />
Bassano”, un’attività che successivamente<br />
avrebbe dato origine alla RKB. Giuseppe, all’inizio<br />
della carriera, seguiva anche l’assistenza tecnica<br />
nei cinema di Padova, Bassano e Monselice, a<br />
cui forniva inoltre gli amplificatori audio che lui<br />
stesso costruiva. L’avvento della televisione diede<br />
a Giuseppe altre opportunità di lavoro. Un suo<br />
cliente che aveva un Bar nella Valsugana<br />
e non riceveva la RAI, perchè si trovava in<br />
una “zona d’ombra”, gli chiese di risolvergli il<br />
problema. Dopo alcuni mesi di intenso lavoro<br />
Giuseppe costruì un ripetitore televisivo che<br />
installò sulla montagna e ritrasmise il segnale<br />
al paese sottostante. Alla sera i clienti del Bar<br />
potevano riunirsi e vedere “Lascia o Raddoppia”,<br />
un programma molto seguito a quel tempo. I<br />
concorrenti di mio padre non persero tempo a<br />
vendere televisori in tutto il paese e non<br />
volevano sentir ragione nel dividere le spese di<br />
installazione e manutenzione del ripetitore. Così<br />
Giuseppe escogitò un trucco: modificò il ripetitore<br />
eliminando la portante audio del canale e<br />
rimodulandola in onde medie. Vicino al televisore
del suo cliente mise una radio per sentire l’audio<br />
del programma. Questo creò non pochi problemi<br />
che sfociarono in una denuncia anonima.<br />
L’illuminato Guidice del processo mise fine alla<br />
storia pur valutando positivamente il lavoro<br />
dell’artigiano e gli impose di prendere la licenza di<br />
costruzione. Questa licenza fu la prima simbolica<br />
pietra uffciale della nascita della RKB.».<br />
Le successive evoluzioni<br />
Con l’arrivo del secondo canale Rai,<br />
l’antennistica televisiva si sviluppò ulteriormente.<br />
Bisognava rendere compatibili i vecchi televisori,<br />
in grado di ricevere la sola VHF, alla nuova<br />
banda UHF utilizzata. Giuseppe Kofler progettò<br />
un convertitore dal canale 25 UHF al canale B<br />
VHF. Nel carnet di RKB vi sono numerose altre<br />
innovazioni, come il microfono wireless utilizzato<br />
anche nelle chiese, l’interfono a onde convogliate<br />
e il cercametalli, tutti sviluppati a cavallo degli<br />
anni ‘50 e ’60. Gli anni settanta videro la nascita<br />
delle televisioni locali. «La licenza di costruttore<br />
di ripetitori televisivi e il vasto know how di mio<br />
padre sono stati determinanti per affrontare<br />
questo nuovo mercato, sia per fornire i ripetitori<br />
alle emittenti che per realizzare le antenne di<br />
ricezione e i componenti elettronici dell’impianto<br />
televisivo. Si utilizzavano anche frequenze nella<br />
gamma, dai 300 ai 400 MHz, così era necessario<br />
costruire il convertitore da palo e un’antenna<br />
dedicata. L’esperienza maturata per progettare le<br />
antenne a frequenze fuori standard, ha sviluppato<br />
questa peculiarità che ha sempre contraddistinto<br />
la nostra attività. Sono arrivati successivamente<br />
i primi centralini a conversione, il controllo<br />
automatico di guadagno CAG negli amplicatori<br />
e le prime distribuzioni progressive. RKB ha<br />
sviluppato anche i primi amplicatori bidirezionali<br />
per GSM, precorrendo sempre i tempi. Mio padre<br />
aveva lo spirito del pioniere, e risolveva tra i primi<br />
le esigenze del mercato. Era appassionato e viveva<br />
di quello che faceva, l’entusiasmo muoveva tutto<br />
e l’aspetto commerciale era una conseguenza -<br />
così commenta Alberto Kofler».<br />
Combi, la logaritmica<br />
a larga banda<br />
Tutti i prodotti RKB sono progettati e assemblati<br />
nella sede di Bassano, nulla viene delocalizzato.<br />
«Abbiamo sviluppato, per primi, l’antenna a larga<br />
banda logaritmica – ci rivela Kofler. Gli impianti<br />
si sono semplificati in molte zone. All’inizio<br />
credevamo che l’alto guadagno delle antenne<br />
canalizzate fosse l’unico parametro importante.<br />
Nella realtà un’unica antenna, pur con guadagni<br />
più contenuti risolveva egregiamente i problemi.<br />
La RKB ha creduto nel progetto ed è nata<br />
l’antenna Combi, logaritmica a larga banda».<br />
Il catalogo RKB è composto da oltre 1.500<br />
articoli, di tutti i generi: amplicatori, modulatori,<br />
convertitori da palo, filtri a celle, miscelatori<br />
e amplicatori con tutti gli incroci di banda<br />
possibile; antenne per ricezione da 50 MHz a<br />
2,5 MHz, e trasmittenti da 50 MHz a 1 GHz con<br />
300W di potenza. I prodotti sono venduti anche<br />
all’estero: Usa, Germania, Francia, UK, Spagna<br />
e Grecia. Sul presente e futuro Aberto Kofler<br />
ha le idee chiare: «La nostra esperienza ha un<br />
grande valore, il patrimonio delle conoscenze<br />
che abbiamo maturato nel tempo è il nostro<br />
biglietto da visita. Bisognerà essere sempre più<br />
flessibili, saper sviluppare soluzioni per aree<br />
specifiche dove le problematiche richiedono<br />
prodotti ad hoc. Noi questo lo sappiamo fare<br />
bene. La prossima sfida che ci attende è quella<br />
con le antenne, i filtri e gli amplicatori a prova<br />
di LTE. Probabilmente la soluzione a banda<br />
larga, con le interferenze che aumenteranno,<br />
non sarà più suffciente per affrontare le<br />
installazioni. Aumenterà l’utilizzo di prodotti di<br />
alta qualità, che evitano eccessive perdite di<br />
tempo e malfunzionamenti. Infine, consiglio<br />
agli antennisti di concentrarsi sul valore<br />
del servizio: l’installatore non deve solo<br />
vendere prodotti ma fornire un impianto ben<br />
funzionante e affidabile nel tempo, ecco dove<br />
bisogna ricercare il margine».<br />
Un particolare<br />
del magazzino<br />
relativo alle<br />
antenne<br />
logaritmiche<br />
La progettazione<br />
e l’assemblaggio<br />
dei prodotti<br />
vengono<br />
realizzati nella<br />
sede di Bassano<br />
del Grappa<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 195
RKB www.rkb.it<br />
MISCELATORI E AMPLIFICATORI<br />
Un’ampia gamma per le situazioni<br />
particolari del dopo switch-off<br />
Una nuova gamma di miscelatori, amplificatori, filtri con tagli<br />
di frequenza per canale o gruppi di canali utilizzati per miscelare<br />
i segnali che provengono da direzioni diverse da quella principale.<br />
L’avvento del digitale terrestre ha evidenziato in alcune zone<br />
una serie di problemi, che hanno richiesto soluzioni impiantistiche<br />
in tempi brevi. La RKB, da sempre sensibile alle particolari esigenze<br />
degli installatori, ha realizzato una nuova serie di prodotti<br />
specifici e innovativi, con tecnologia in SMD, che garantiscono<br />
un’elevata qualità e stabilità di funzionamento. La nuova gamma<br />
comprende: miscelatori, amplificatori, filtri con tagli di frequenza<br />
per canale o gruppi di canali utilizzati per miscelare i segnali<br />
che provengono da direzioni diverse da quella principale. La lista<br />
aggiornata con i relativi schemi è scaricabile dal sito www.rkb.it<br />
nella sezione news, nuovi prodotti.<br />
La configurazione e le soluzioni<br />
È necessario in questi casi installare più antenne UHF, che<br />
devono essere correttamente miscelate altrimenti provocano<br />
una diminuzione della qualità dei segnali e un peggioramento<br />
dei parametri identificativi di un segnale DTT. Il modello base è<br />
rappresentato dal miscelatore di canale art.2048, costituito da 6<br />
tronchi di linea λ/4 riportati in un circuito stampato e calcolati,<br />
nello specifico, sulla frequenza da 470 MHz a 650 MHz.<br />
Le trappole (filtri notch) sono composte da circuiti C-L-C<br />
opportunamente inserite nei tronchi di linea dove, le capacità (<br />
in SMD) e la bobina di induttanza L hanno un valore appropriato<br />
in relazione ai canali da sopprimere. L’azione combinata di due<br />
filtri-trappola per canale aumentano la selettività lasciando passare<br />
i canali adiacenti superiori e inferiori. In questo modo sull’ingresso<br />
21÷ C69 vengono soppressi tre canali (es. Friuli: 24÷26/30/40).<br />
L’attenuazione d’inserzione è di 2dB mentre l’attenuazione del<br />
canale intrappolato è > di 25dB. Sul secondo ingresso passano solo<br />
196 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />
L’immagine<br />
dell’oscilloscopio<br />
evidenzia che<br />
sul secondo<br />
ingresso<br />
passano solo<br />
i tre canali<br />
26, 30 e 40<br />
Particolare costruttivo del miscelatore RKB, modello 2048<br />
I punti di forza<br />
– 100% made in Italy<br />
– Tecnologia SMD<br />
– Innovativa soluzione tecnica<br />
– Telealimentazione a richiesta sui vari<br />
ingrtessi<br />
– Alta selettività dei circuiti trappola<br />
– Possibilità di passaggio dei canali<br />
adiacenti<br />
– Elevata linearità di passaggio<br />
– Attenuazione dei filtri notch > di 25dB<br />
– Contenitore schermato con connettori F.<br />
i tre canali 24÷26, 30 e 40 con perdita di passaggio<br />
di 2,5dB. A richiesta, questi mix vengono forniti con<br />
configurazioni di canali diversi da quelli descritti.<br />
L’alimentazione c.c. automatica è presente di serie<br />
sull’ingresso 21÷ 69, sull’ingresso del canalizzato<br />
oppure su entrambi gli ingressi per un’eventuale<br />
flessibilità di amplificazione. La corrente massima<br />
di tele alimentazione è di 75mA. Con questa<br />
particolare tecnica sono disponibili una serie di<br />
amplificatori a basso rumore (per ridurre i fenomeni<br />
d’intermodulazione dovuti ad un eccesso di segnale<br />
in antenna, che si differenziano tra loro per il<br />
guadagno (regolabile) e per il numero degli ingressi.
AMPLIFICATORI DA PALO SERIE 28, ALIMENTATI A 12 VC.C. - ALCUNI MODELLI<br />
Codice Articolo N° Ingresso 1 Ingresso 2 Ingresso 3 Livello d’uscita ingressi Canali Guadagno Canali Guadagno<br />
Consumo<br />
Canali Guadagno dBµV<br />
F28.026 2806 3<br />
21÷69<br />
(con trappole sui canali 26, 30 e 40)<br />
18 dB<br />
regolabile<br />
21÷40<br />
18 dB<br />
regolabile<br />
E5÷E12<br />
18 dB<br />
regolabile<br />
110<br />
95 mA<br />
F28.008 2808 2 21÷69<br />
(con trappole sui canali 24÷26, 30 e 40)<br />
13 dB E5÷E12 - 4 dB - - 108 45 mA<br />
F28.010 2810 3<br />
21÷69 18 dB<br />
regolabile<br />
21÷40<br />
18 dB<br />
regolabile<br />
E5÷E12<br />
18 dB<br />
regolabile<br />
110 95 mA<br />
F28.848 2848 2 E2÷69<br />
(con trappole sui canali 24÷26, 30 e 40)<br />
6÷9 dB 24÷26, 30 e 40 6÷9 dB - - 108 30 mA<br />
F28.850 2850 2<br />
21÷69 24 dB<br />
(con trappole sui canali 24÷26, 30 e 40) regolabile<br />
24÷26, 30 e 40<br />
24 dB<br />
regolabile<br />
- - 114 95 mA<br />
F28.851 2851 3<br />
21÷69 24 dB<br />
(con trappole sui canali 24÷26, 30 e 40) regolabile<br />
24÷26, 30 e 40<br />
24 dB<br />
regolabile<br />
E5÷E12<br />
23 dB<br />
regolabile<br />
114 95 mA<br />
F28.852 2852 3<br />
21÷69 24 dB<br />
(con trappole sui canali 24÷27, 30 e 40) regolabile<br />
24÷27, 30 e 40<br />
24 dB<br />
regolabile<br />
E5÷E12<br />
24 dB<br />
regolabile<br />
114 95 mA<br />
F28.856 2856 3<br />
21÷69<br />
(con trappola sul canale 44)<br />
26 dB<br />
regolabile<br />
44<br />
25 dB<br />
regolabile<br />
E5÷E12<br />
20 dB<br />
regolabile<br />
114 95 mA<br />
Schema applicativo del Miscelatore RKB, art. 2048 Schema applicativo dell’Amplificatore RKB, art. 2051<br />
Il parere di Gianmario Raldiri, Antenna Club Milano<br />
«Il rapporto con RKB è nato nel 2007, ho conosciuto Grego Fidenzio quando mi ha presentato l’antenna Merak; mi ha<br />
subito colpito la robustezza e la leggerezza e poi ho saputo che il materiale utilizzato è una lega d’alluminio. Da qui ho<br />
capito che il costruttore era particolarmente attento ai materiali, alle prestazioni e all’affidabilità. L’abbiamo provata<br />
in laboratorio e i parametri come rapporto A/I, BER, MER offrono prestazioni superiori rispetto ai modelli presenti sul<br />
mercato. Da allora la Merak è stata ulteriormente migliorata: l’ultima modifica riguarda il morsetto, è stato riprogettato<br />
e ora è davvero ‘un signor morsetto’. Il fatto, poi, che producano tutto in Italia gli consente di ascoltare molto i consigli<br />
che provengono dagli installatori e questo è importante per affrontare le<br />
problematiche. Il prezzo, ovviamente, è maggiore rispetto ai concorrenti<br />
ma i vantaggi sono tanti. Anche a Milano, quando abbiamo avuto una<br />
problematica a causa di un eco l’abbiamo risolta solo con la Merak.<br />
Non ha senso risparmiare, ne va dell’immagine dell’installatore; bisogna<br />
sapersi identificare nelle installazioni di qualità, solo così si costruisce<br />
un’immagine affidabile. Gli installatori vengono anche da lontano<br />
per comperare le antenne RKB: sono adeguate per gli impianti di un<br />
certo livello e di una certa importanza, risparmiare sull’antenna è un<br />
atteggiamento miope. Anche l’elettronica RKB è particolare: filtri passa<br />
canale, passa banda, trappole, e così via. So che hanno sviluppato anche<br />
un filtro LTE; la RKB è un’azienda di nicchia che cura molto la qualità».<br />
RKB s.r.l.<br />
Strada Marchesane, 10<br />
36061 Bassano del Grappa (VI)<br />
Tel. +39 0424 502023 - Fax +39 0424 502522<br />
www.rkb.it - www.rkb.eu - info@rkb.it<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 197
ROVER www.roverinstruments.com<br />
ANALIZZATORI SAT, <strong>TV</strong>, CA<strong>TV</strong><br />
HD Touch e HD Flash STC:<br />
le funzioni indispensabili<br />
Modello<br />
HD TOUCH STC<br />
Dall’analisi di una problematica di ricezione, simulata<br />
in laboratorio, vengono descritte le funzioni indispensabili<br />
che oggi un analizzatore deve offrire per consentire al tecnico<br />
installatore di affrontare con sicurezza il lavoro quotidiano.<br />
L’HD Touch e l’HD Flash si caratterizzano per la<br />
velocità di navigazione: i tempi d’attesa sono stati<br />
azzerati e lo spettro appare in tempo reale (vedi articolo<br />
di <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> volume 3 2011, a pagina 170). Fra<br />
le importanti caratteristiche abbiamo il nuovo display<br />
TFT da ben 7 pollici. Il modello HD Touch si differenzia<br />
per il display, di tipo touch, oltre che per la presenza del<br />
demodulatore DVB-T2, fornito di serie. L’HD Flash, invece,<br />
ha l’encoder e i pulsanti meccanici e il touch è opzionale.<br />
L’autonomia è di 8 ore grazie alle batterie Ion Polimer<br />
da ben 10Ah, su entrambi i modelli. Il circuito di ricarica<br />
è gestito da un microprocessore con funzioni di battery<br />
test per rigenerare, misurare automaticamente le<br />
batterie e calibrare l’indicatore. Il nuovo software in<br />
dotazione, oltre a velocizzare la visualizzazione dello<br />
spettro, degli echi e dei microechi è stato ottimizzato<br />
nei percorsi di navigazione per mettere in condizione<br />
l’installatore di eseguire più velocemente le misure<br />
sull’impianto. Ad esempio, la funzione Autodiscovery ora<br />
si attiva istantaneamente e avvia immediatamente la<br />
visualizzazione dei parametri di ricezione.<br />
La sezione audio è dotata di una coppia di altoparlanti<br />
stereo, con Audio AAC di serie; in opzione è possibile<br />
richiedere la decodifica Dolby.<br />
Questi due analizzatori, come tutta la gamma,<br />
sono dotati della funzione Autodiscovery, brevettata<br />
dai laboratori Rover, che riconosce e seleziona<br />
198 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />
Modello<br />
HD FLASH STC<br />
automaticamente i segnali <strong>TV</strong> analogici e DTT COFDM/<br />
QAM, sia in modalità Misura che Spettro. I piani di<br />
memoria e le liste di transponder Sat sono prememorizzate<br />
e aggiornabili nel tempo, danno un significativo<br />
contributo al risparmio di tempo durante la messa a<br />
punto di un impianto SAT o <strong>TV</strong>. Infine, durante la misura<br />
e la visualizzazione di echi e microechi in reti SFN viene<br />
evidenziato l’intervallo di guardia, con la fascia verde.<br />
E’presente anche la memoria di picco dello spettro MAX<br />
HOLD. L’aggiornamento software, gratuito, può essere<br />
eseguito online, attraverso la porta dedicata USB 2.<br />
Fra gli altri punti di forza, ritroviamo:<br />
– Navigazione Sat a transponder prememorizzati di tutti i<br />
maggiori satelliti e di tutte le canalizzazioni <strong>TV</strong> mondiali;<br />
1
– Puntamento Sat assistito, funzione doppio ingresso<br />
(DUAL LNB) e funzione trova-satellite;<br />
– Tutti i comandi DiSEqC, SCR con ricerca automatica,<br />
protocollo motori USALS;<br />
– Visualizzazione costellazione, misure MER, PER, LDPC,<br />
BCH, aBER, bBER, EVM, ECHI, Noise Margin, Level/Power<br />
e Analizzatore di Spettro;<br />
– Misure CA<strong>TV</strong>: DOCSIS downstream, INGRESS mode,<br />
LEAKAGE mode, BARS SCAN e TILT.<br />
Un problema simulato<br />
Per evidenziare l’importante di alcune funzioni presenti<br />
nei modelli HD Touch e HD Flash è stato simulato, in<br />
laboratorio, un disturbo che causa problematiche di<br />
ricezione al canale UHF C47. Quando l’installatore è<br />
alle prese con un difetto del genere, esegue una serie di<br />
controlli per capire come affrontare e risolvere il problema.<br />
La prima cosa da fare, in genere, è attivare la funzione<br />
MEAS dell’analizzatore. Dalla figura 1 si vede che il valore<br />
di Noise Margin porta la qualità del segnale a FAIL, un<br />
valore insufficiente. Nel caso, invece, di buona ricezione si<br />
sarebbe dovuta vedere la videata riportata in figura 2, cioè<br />
PASS. Tornando alla problematica di ricezione, è il valore<br />
del Noise Margin che genera problematiche di ricezione.<br />
A questo punto l’installatore può verificare due cose:<br />
assicurarsi che nella zona non siano presenti problematiche<br />
comuni di ricezione del canale 47 e verificare che<br />
l’orientamento dell’antenna sia corretto. Proseguendo nelle<br />
verifiche, dopo aver controllato i parametri di potenza e<br />
MER, si va ad analizzare lo spettro per capire se è possibile<br />
riscontrare il difetto. Come si vede dalla figura 3 a livello<br />
strumentale lo spettro sembra perfetto, l’installatore non<br />
verifica alcuna anomalia: le spalle laterali dello spettro<br />
sono ripide; la parte superiore è piatta e lineare, non ha<br />
eccessive ondulazioni o avvallamenti.<br />
La Costellazione<br />
Si passa a visualizzare la costellazione e si vede che<br />
la figura 4 evidenzia una problematica. Infatti, la<br />
videata corretta, nel caso il canale 47 non avesse alcun<br />
problema, sarebbe quella di figura 5. Però, senza l’analisi<br />
2<br />
3<br />
4<br />
5<br />
del MER Versus CARRIER, se questo disturbo è coperto<br />
dal segnale non è possibile vederlo. Ecco, il problema sta<br />
proprio qui: se il disturbo ha una potenza inferiore al<br />
segnale principale allora difficilmente l’installatore riesce<br />
a individuarlo. Nel caso contrario, invece, l’occhio attento<br />
di un installatore esperto lo identifica.<br />
La funzione MER Versus CARRIER<br />
Selezionando la funzione MER Versus CARRIER si<br />
scopre il problema. La figura 6 evidenzia il difetto<br />
presente nell’impianto di ricezione, che impedisce la<br />
ricezione del canale 47. Il segnale digitale terrestre è<br />
composto da 6.816 portanti e, in questa figura, l’asse<br />
orizzontale le riporta tutte. L’insieme delle portanti<br />
genera lo spettro completo, chiamato in gergo panettone<br />
digitale. Sull’asse verticale, invece, la scala graduata<br />
riporta il valore del BER, da 0 a 42 dB. Per generare<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 199
ROVER www.roverinstruments.com<br />
questa videata lo strumento analizza tutte le portanti del<br />
canale, dalla prima all’ultima e, per ogni portante, calcola<br />
il valore del MER associato. Come si può notare nel caso<br />
specifico, relativo al canale 47 sul quale l’installatore<br />
ha un problema di ricezione, dalla portante 0 alla 3300<br />
circa il valore di MER è abbastanza lineare e quindi<br />
non ci sono problemi. Poi, ad un certo punto, intorno<br />
alla portante 3300 e fino alla portante 5200 circa lo<br />
spettro scompare e le portanti risultano completamente<br />
distrutte: un disturbo ricevuto in antenna demolisce<br />
il segnale. In questo intervallo il valore di BER scende<br />
indicativamente intorno ai 6 dB. Poi il disturbo scompare<br />
e il MER torna ad avere il suo valore ottimale. Disturbi<br />
di questo genere sono spesso generati da access point,<br />
ricetrasmettitori di apparecchi elettronici, ripetitori di<br />
telecomando. La stessa videata, ma in versione negativa<br />
(visualizzazione in Reverse) è riportata in figura 7. Si noti<br />
che, in questo caso, l’asse verticale riporta i valori di MER<br />
6<br />
7<br />
8 9<br />
200 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />
da 42 a 0 dB, al contrario rispetto alla visualizzazione<br />
Normal. In figura 8, invece, è riportata la misura<br />
del MER Versus Carrier del canale 47, senza alcuna<br />
interferenza, visualizzato in Reverse. La funzione MER<br />
Versus CARRIER, è un App disponibile a pagamento<br />
per i modelli HD Touch e HD Flash. L’installatore la<br />
può acquistare dal proprio grossista, fornendo il<br />
numero di serie dello strumento. Rover, quindi, invia<br />
all’installatore il software che la abilita.<br />
La funzione Max Hold<br />
Come è noto i disturbi impulsivi, che quasi non<br />
si notavano con la <strong>TV</strong> analogica, causano invece<br />
interruzioni di audio e video molto fastidiose con<br />
la <strong>TV</strong> digitale. Queste interferenze, quasi sempre<br />
generate dall’accensione e spegnimento o dal cattivo<br />
funzionamento di apparati collegati alla linea elettrica,<br />
ora possono essere individuate e memorizzate grazie<br />
alla funzione MAX HOLD, ancora più veloce, che da anni<br />
è presente negli analizzatori digitali Rover (figura 9).<br />
Il grafico del margine di rumore<br />
La figura 10 rappresenta una nuova funzione<br />
implementata negli HD Touch e HD Flash che disegna<br />
un grafico nel tempo, relativo all’andamento del<br />
margine di rumore. Le fluttuazioni del grafico,<br />
corrispondono alle fluttuazioni che, nel tempo,<br />
ha il margine di rumore. Se il segnale è perfetto,<br />
pulito e costante questo grafico tende ad una<br />
linea piatta, posizionata a seconda della qualità del<br />
segnale ricevuto. Se, invece, il segnale presenta<br />
fluttuazioni importanti allora bisogna allarmarsi: il<br />
segnale può scendere sotto la soglia. Ecco perché è<br />
indispensabile verificare la continuità di ricezione:<br />
con questa funzione si può tenere sotto controllo la<br />
fluttuazione per qualche minuto e fare le opportune<br />
verifiche. Sull’asse orizzontale il grafico si aggiorna<br />
automaticamente e, arrivato alla fine, ricomincia da<br />
sinistra a tracciare eventuali fluttuazioni. Dopo circa<br />
30 secondi, quindi, si riaggiorna; la griglia aiuta a<br />
leggere con più precisione la funzione.
10 11<br />
Lo Zoom e i Micro Echi<br />
Un’altra problematica che richiede un’analisi precisa<br />
riguarda la presenza di microechi, non sempre visibili.<br />
Per questo motivo l’HD Touch e l’HD Flash offrono<br />
una funzione per espandere la videata degli echi, per<br />
visualizzare i cosiddetti microechi, che possono generare<br />
interferenze dannose alla ricezione del segnale. In figura<br />
11 la videata visualizza gli echi su una scala orizzontale,<br />
che si estende da -15 a 75 Km. La figura 12, invece,<br />
riporta un’espansione sull’asse orizzontale, dove la scala<br />
si estende solo da -3 a 15 Km, per visualizzare meglio la<br />
presenza di micro echi (distanti solo 1 Km o meno), non<br />
altrimenti visibili. Nello specifico è visibile un micro eco,<br />
segnato con il marker a 600 metri circa. Quando l’eco<br />
proviene da una posizione molto vicina all’antenna di<br />
ricezione può non essere visibile, perché la risoluzione<br />
dell’immagine non è in grado di rappresentarlo a causa<br />
della scala di riferimento, di valore troppo grande.<br />
In figura 11, la riga gialla posizionata a 11 Km circa<br />
rappresenta, invece, un altro ripetitore dello stesso<br />
canale. La scala verticale, tracciati i vari marker, consente<br />
di valutare la differenza espressa in dB fra il segnale<br />
principale e l’eco, che presenta un’intensità minore.<br />
La lista servizi e i codici LCN<br />
Un’altra novità importante, perché evita fastidiose<br />
perdite di tempo, è la presenza dei codici LCN. Come<br />
si vede in figura 13 è stata aggiunta la colonna LCN<br />
dove l’installatore può vedere per ogni canale ricevuto il<br />
rispettivo codice LCN; una caratteristica utile per sapere<br />
all’istante su quale posizione di memoria il televisore ha<br />
memorizzato il programma in questione.<br />
Il DVB-T2<br />
La figura 14, infine, visualizza la costellazione<br />
ruotata 256QAM, tipica di un segnale trasmesso in<br />
DVB-T2. Si noti la densità delle informazioni, che è<br />
maggiore rispetto a quella di un segnale DVB-T: la<br />
modulazione, infatti, passa da 64 a 256 QAM. Il DVB-T2<br />
è di serie sull’HD Touch, mentre sull’HD Flash è una App.<br />
L’installatore la aquista dal grossista, fornendo il numero<br />
di serie dello strumento e Rover invia l’aggiornamento<br />
da installare nello strumento.<br />
12<br />
13<br />
14<br />
Rover Laboratories Spa<br />
via Parini, 2 - 25019 Sirmione (BS)<br />
Tel. 030 91 98 1 - Fax 030 99 06 894<br />
skype: wecare.roverinstruments<br />
www.roverinstruments.com - info@roverinstruments.com<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 201
Shine www.shineimport.it<br />
CENTRALINI DA INTERNO DI MEDIA E ALTA POTENZA<br />
Quattro modelli, da 118 a 123 dBµV<br />
da 3 a 5 ingressi<br />
Una gamma di centralini autoalimentati a media e alta potenza,<br />
costruiti in Europa, per risolvere le attuali esigenze d’installazione.<br />
Possono essere utilizzati per impianti anche di grandi dimensioni.<br />
CENTRALINI DA INTERNO A MEDIA POTENZA, AUTOALIMENTATI<br />
Modello SH CI 330, 3 ingressi SH CI 340, 4 ingressi<br />
Ingressi BI/BIII UHF1 UHF2 BI/BIII BIV BV UHF<br />
Guadagno 30 dB 35 dB 30 dB 32 dB<br />
Regolazione guadagno 0÷20 dB 0÷20 dB<br />
Livello uscita max. 112 dBµV 118 dBµV 112 dBµV 118 dBµV<br />
Figura di rumore 6 dB 6,5 dB 6 dB 6,5 dB<br />
Telealimentazione su tutti i modelli: 12 Vc.c., 80 mA max; Consumo di ogni centralino: 19W<br />
CENTRALINI DA INTERNO A ALTA POTENZA, AUTOALIMENTATI<br />
Modello SH CI 550, 5 ingressi SH CI 551, 5 ingressi<br />
Ingressi BI BIII UHF 1 UHF 2 UHF 3 BI BIII BIV BV UHF<br />
Guadagno 38 dB 42 dB 38 dB 42 dB<br />
Regolazione guadagno 0÷20 dB 0÷20 dB<br />
Livello uscita max. 118 dBµV 123 dBµV 118 dBµV 123 dBµV<br />
Figura di rumore 6,5 dB 5 dB 7 dB 6,5 dB 5 dB 6,5 dB<br />
Telealimentazione su tutti i modelli: 12 Vc.c., 80 mA max; Consumo di ogni centralino: 19W<br />
202 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />
Il catalogo Shine offre antenne, amplificatori da palo, da<br />
interno e mini centralini, partitori, derivatori, miscelatori,<br />
alimentatori retro <strong>TV</strong> per l’impianto terrestre e parabole,<br />
LNB per quello satellitare.<br />
Nello specifico, la gamma di centralini da interno<br />
comprende 4 modelli, 2 a media e 2 ad alta potenza.<br />
Centralini serie SH CI<br />
La gamma è stata assortita selezionando i modelli più<br />
richiesti dal mercato. Partiamo da quelli a media potenza,<br />
che sono due, a 3 e 4 ingressi. Come si vede dalla<br />
tabella di questa pagina, il guadagno varia da 30 a 35<br />
dB, con la regolazione da 0 a 20 dB. Su tutti i modelli è<br />
presente l’uscita test a -30 dB per effettuare le verifiche<br />
opportune durante l’installazione dell’impianto. Il livello<br />
massimo raggiunge i 118 dBµV, un valore adatto a servire<br />
da 20 a 40 prese d’utente, quando l’installazione è stata<br />
effettuata a regola d’arte.<br />
I modelli ad elevata potenza,<br />
invece, offrono un livello d’uscita<br />
di 123 dBµV in banda UHF,<br />
adeguato per servire anche oltre<br />
100 prese d’utente. Anche in questo<br />
caso è indispensabile realizzare<br />
un’installazione curata e precisa.<br />
Il guadagno massimo è di 42 dB,<br />
sempre in banda UHF. La figura di<br />
rumore si attesta sui 6/7 dB.<br />
Tutti i centralini hanno la telealimentazione<br />
a 12<br />
Vc.c. sulle uscite,<br />
automatica. Il sistema<br />
rileva se è collegato<br />
un amplificatore e<br />
attiva l’alimentazione,<br />
che, in caso contrario<br />
rimane disattiva. La<br />
corrente massima è<br />
di 80 mA. Il consumo,<br />
per tutti i modelli, è<br />
pari a 19W.
AMPLIFICATORI DA PALO<br />
SH APCAG/20: con CAG<br />
e filtro LTE disinseribile<br />
La gamma Shine comprende due modelli con amplificazione VHF/<br />
UHF separata e filtro LTE inseribile, con un apposito jumper. Il modello SH<br />
APCAG/20 è dotato di controllo automatico del guadagno in banda UHF: il<br />
guadagno è di 12 dB in banda III e 28 dB in UHF. Il livello massimo d’uscita è<br />
di 107 dBµV. Sul terminale d’uscita è presente la telealimentazione a 12Vc.c.<br />
Sono assemblati in un contenitore completamente schermato, con tecnologia<br />
SMD. Questi amplificatori sono molto richiesti nelle zone dove il segnale<br />
subisce notevoli variazioni di ampiezza nell’arco della giornata.<br />
IMPIANTI SAT<br />
LNB SCR + 3 Legacy<br />
Questo convertitore, disponibile<br />
entro fine settembre, offre<br />
4 uscite di cui 3 standard<br />
(tipo universale) e una SCR. A<br />
quest’ultima si possono collegare<br />
fino a 4 decoder sat oppure,<br />
come si vede nella foto, due<br />
decoder con PVR integrato come<br />
i MySky HD. Il guadagno delle<br />
uscite Legacy è di 57 dB, quello<br />
dell’uscita SCR è pari a 65 dB.<br />
FILTRI PASSA-CANALE<br />
SH FPCEQ/3: per i canali 26, 30 e 40<br />
Un filtro a 3 canali, tarati sui 3 Mux Rai, canali<br />
UHF 26, 30 e 40, ognuno dei quali è regolabile<br />
per eseguire la miglior equalizzazione dei segnali.<br />
Si utilizzano in quelle zone dove la ricezione dei<br />
canali Rai proviene da una direzione diversa rispetto a quella<br />
di tutti gli altri canali. In questo caso, oltre a utilizzare due<br />
antenne, è opportuno filtrare i canali 26, 30 e 40 sull’antenna<br />
specifica per i MUX Rai, questo evita che l’inserimento della<br />
seconda antenna per i Mux Rai interferisca con i canali ricevuti<br />
dall’antenna principale.<br />
Una soluzione che, soprattutto sui piccoli impianti, evita<br />
l’installazione di centralini programmabili troppo costosi per<br />
impianti di piccole dimensioni, da meno di 10 prese d’utente.<br />
Questo filtro, in ogni caso, è ritarabile su altri canali, nel caso<br />
particolari esigenze lo richiedano.<br />
www.shineimport.it<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 203
Teleco www.telecogroup.com<br />
L’INTERVISTA<br />
L’evoluzione del mercato secondo Teleco<br />
La sede<br />
Teleco, con<br />
la reception,<br />
a Lugo di<br />
Romagna<br />
Abbiamo incontrato Raul Fabbri, nella elegante sede di<br />
Teleco, a Lugo di Romagna. All’impiantistica televisiva<br />
la società ravennate sta integrando l’automazione<br />
domestica, a standard Konnex.<br />
Per rispondere a un mercato in profonda<br />
evoluzione, Teleco allarga i propri orizzonti<br />
secondo due linee guida: lo sviluppo e il<br />
consolidamento dei mercati esteri -la recente<br />
apertura della sede francese ne è un concreto<br />
esempio- e l’approccio a nuovi mercati come<br />
l’automazione domestica, per garantire<br />
agli installatori dell’impiantistica televisiva<br />
opportunità di new business.<br />
Nella sede Teleco di Lugo di Romagna,<br />
caratterizzata da una disposizione importante<br />
degli spazi, arredati con particolare gusto,<br />
abbiamo incontrato Raul Fabbri che ci ha<br />
raccontato come affronterà il mercato nel breve<br />
e medio termine.<br />
«Teleco ha lavorato sempre bene sui mercati<br />
esteri – ci rivela Fabbri - e l’export ha raggiunto<br />
anche l’80% del totale fatturato. In Italia, il<br />
nostro marchio si è consolidato nel tempo:<br />
l’affidabilità è ben percepita e stiamo lavorando<br />
per incrementare la fidelizzazione, attraverso<br />
incontri di formazione e un servizio di assistenza<br />
post-vendita, dove lavorano a tempo pieno<br />
3 tecnici. Il vantaggio di essere produttori ci<br />
consente di garantire un’assistenza di qualità,<br />
rapida ed efficace, che non possono offrire gli<br />
importatori. Qualche anno fa abbiamo fatto una<br />
204 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />
scelta strategica delocalizzando la produzione<br />
e investendo soprattutto sul reparto di Ricerca<br />
& Sviluppo, oggi composto da ben 4 ingegneri;<br />
loro hanno a disposizione una strumentazione<br />
completa e seguono lo sviluppo di tutti i<br />
nostri prodotti. Anche il controllo qualità viene<br />
eseguito all’interno: è fondamentale verificare<br />
che i prodotti assemblati in esterno rispettino<br />
i criteri da noi stabiliti. In definitiva abbiamo<br />
mantenuto gli asset aziendali e ci siamo rivolti<br />
a fornitori esterni per le attività non strategiche,<br />
come la produzione: nel mondo ci sono<br />
assemblatori molto bravi, sempre aggiornati<br />
sui macchinari e sulle procedure. Nonostante la<br />
delocalizzazione abbiamo sempre incrementato<br />
l’occupazione, ad oggi i dipendenti sono 55; e<br />
quando è stato necessario, abbiamo riconvertito<br />
le professionalità”. Prosegue Fabbri: ”Abbiamo<br />
investito anche nella progettazione 3D e siamo<br />
in grado di produrre il prototipo internamente,<br />
nel giro di poche ore. Una macchina specifica<br />
realizza, a dimensioni reali oppure in scala<br />
ridotta, i prototipi di parti meccaniche. Così<br />
verifichiamo se gli accoppiamenti sono<br />
adeguati, e valutiamo se l’estetica è ben riuscita.<br />
Tutta un’altra cosa rispetto agli esempi che si<br />
possono simulare con il CAD in 2D».
L’evoluzione dell’installatore<br />
Teleco, all’inizio degli anni 80, ha iniziato a<br />
produrre centralini e antenne per importanti<br />
brand francesi come Philips e Tonna<br />
Electronique: «È stato un’esperienza che ci<br />
ha sensibilizzato sul valore della qualità<br />
– commenta Fabbri. Con le grandi aziende<br />
devi rispettare elevati criteri qualitativi ma<br />
ti garantiscono la quantità di produzione. In<br />
Italia, Spagna, Inghilterra, Portogallo e nei paesi<br />
scandinavi, invece, abbiamo sempre venduto con<br />
il nostro marchio». L’installatore dovrà evolversi<br />
per acquisire più competenze commerciale e<br />
completarsi professionalmente. La capacità di<br />
argomentare e di considerare il servizio come<br />
il vero valore aggiunto è la grande scommessa<br />
futura di questa categoria.<br />
«Stiamo lavorando su questi aspetti –<br />
commenta Fabbri. Tutti i corsi recenti che<br />
abbiamo organizzato, una decina nell’ultimo<br />
anno e mezzo, sono stati frequentati da<br />
L’ufficio<br />
commerciale<br />
Italia di Teleco.<br />
Da sinistra:<br />
Stefania e Laura<br />
L’aula corsi di<br />
Teleco, durante<br />
un seminario<br />
dedicato agli<br />
switch-off. A<br />
destra, la fase di<br />
controllo qualità,<br />
l’assemblaggio<br />
e la taratura<br />
dei prodotti<br />
Teleco vengono<br />
realizzati nella<br />
sede di Lugo<br />
installatori, commessi e professionisti della<br />
vendita. La competenza tecnica e le cognizioni<br />
commerciali sono alla base di questi incontri.<br />
Ci poniamo l’obiettivo di stimolare la crescita:<br />
l’installatore è il primo imprenditore di se stesso,<br />
bisogna imparare a vendere il prodotto, che<br />
non è fatto solo di prezzo. Ai nostri corsi hanno<br />
partecipato numerosi installatori provenienti da<br />
Sicilia, Puglia, Calabria, Basilicata: vengono con<br />
umiltà, desiderano imparare, pongono domande<br />
che ti fanno riflettere e ti ascoltano quando<br />
sottolinei il fatto che devono anche acquisire<br />
capacità commerciali. Devo ammettere che sono<br />
più sensibili su questi argomenti rispetto a molti<br />
loro colleghi del nord. La tecnologia ha fatto<br />
passi da gigante e non tutti si sono accorti del<br />
cambiamento in atto. I nostri corsi si tengono<br />
in sede a Lugo: gli installatori si fanno carico<br />
del viaggio e noi li ospitiamo in albergo e al<br />
ristorante. E’ importante che vengano in sede a<br />
parlare con i nostri tecnici, a visitare la nostra<br />
struttura: così si immedesimano nella nostra<br />
realtà e apprezzano i nostri prodotti. Sul sito<br />
dedicato www.telecoantenna.it oltre a tutti i<br />
contenuti tecnici, pubblichiamo anche gli eventi<br />
che organizziamo, la galleria di foto, per fare<br />
community anche con Facebook e Twitter; un sito<br />
specifico, utile per gestire un rapporto diretto con<br />
l’installatore».<br />
Leader per camper e caravan<br />
Teleco produce sistemi di ricezione <strong>TV</strong> per<br />
camper e caravan, dove è leader di mercato in<br />
numerosi paesi d’Europa, Italia compresa. Una<br />
produzione tutta Made in Italy, organizzata nella<br />
sede di Lugo. Ci racconta Fabbri: «Siamo nati<br />
come produttori di centralini, all’inizio degli<br />
anni ’70; a quell’epoca tutti volevano ricevere la<br />
Svizzera e Capo d’Istria. Con il successivo boom<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 205
Teleco www.telecogroup.com<br />
Il catalogo per<br />
Camper e Caravan.<br />
Teleco è leader<br />
di mercato in<br />
numerosi paesi<br />
in Europa, Italia<br />
compresa.<br />
206<br />
delle televisioni locali decidemmo di costruire<br />
anche le antenne. Quel mercato, però, era<br />
stagionale: l’antenna da tetto si montava nel<br />
periodo da settembre fino a marzo. Ad aprile il<br />
mercato iniziava a rallentare e quindi dovevamo<br />
trovare prodotti complementari. Così abbiamo<br />
pensato all’impianto di ricezione per caravan<br />
e successivamente per camper: le richieste<br />
diventavano sempre più numerose,<br />
ma bisognava fare in fretta perché<br />
i clienti più intraprendenti si erano<br />
già g rivolti a fornitori esteri. Allora,<br />
il i satellite era l’unica soluzione:<br />
offrivamo o un kit composto da<br />
una u parabola piatta, un ricevitore<br />
e un sistema automatico di<br />
puntamento p sviluppato da<br />
noi, n facile da utilizzare. Per la<br />
ricezione ri terrestre, invece, sui<br />
caravan ca siamo arrivati per primi<br />
con co le antenne omnidirezionali e<br />
direttive, di l’esperienza accumulata<br />
nel ne residenziale ci consentiva di<br />
far fa bene. Bisognava curare molto<br />
la praticità di utilizzo e il design,<br />
essere ess presenti sul territorio con<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />
centri cen di assistenza disposti il più<br />
capillarmente possibile e soddisfare sempre<br />
le esigenze dell’utente finale, molto attento<br />
e sensibile ai particolari e alla semplicità;<br />
tutto ciò ha sempre imposto il miglioramento<br />
costantemente della tecnologia per rendere più<br />
facile l’utilizzo. In questo mercato, in Europa,<br />
oggi ci dobbiamo confrontare soprattutto con<br />
produttori Tedeschi e Francesi: con la nostra<br />
tecnologia ed organizzazione siamo riusciti a<br />
superarli su numerosi mercati, diventando leader<br />
in Francia, Italia, Inghilterra, Spagna, Portogallo;<br />
La produzione Teleco è composta da decine di modelli, per tutte le soluzioni.<br />
Nella foto il modello Swing 455/VU, un’antenna combinata VHF/UHF<br />
considerando tutto il mercato europeo abbiamo<br />
la quota di mercato maggiore. Per crescere, in<br />
Francia e in Germania abbiamo costituito società<br />
locali, avviando rapporti con distributori e grossisti<br />
nel settore del campeggio e poi direttamente<br />
con i costruttori di caravan e camper». La sede di<br />
Teleco France è stata inaugurata pochi mesi fa:<br />
un capannone di 700 mq, che replica il layout del<br />
quartier generale italiano. Oltre al magazzino e<br />
agli uffici, sono presenti un importante spazio per<br />
l’assistenza che coordina il servizio di tutto il paese<br />
e un’aula per organizzare corsi di formazione agli<br />
installatori. Teleco France è in grado di fornire a<br />
tutti i suoi clienti francesi un’ampia gamma di<br />
prodotti , abbinati a vari modelli di decoder, inclusi<br />
anche quelli TNT SAT.<br />
Assistenza efficace<br />
Il tempo d’attesa per un intervento di assistenza<br />
deve essere prossimo allo zero: per Teleco questo è<br />
un valore fondamentale. «Noi siamo riconosciuti<br />
anche per la correttezza – commenta Fabbri. Il<br />
problema di un nostro cliente diventa subito il<br />
nostro problema e i ragazzi che lavorano con<br />
me lo sanno. Anche a costo di raggiungere<br />
Il Digipro Combo, nella, foto, è un misuratore di<br />
campo Sat-Terrestre. La gamma Teleco comprende<br />
anche il Digipro TMAX dedicato ai segnali terrestri<br />
e il Digipro Excel MK4 per i segnali satellite
la sede del cliente con il primo volo disponibile, non appena<br />
abbiamo la soluzione a portata di mano. Non sempre è possibile<br />
eliminare il problema alla radice perché vi sono situazioni locali,<br />
anche casuali, che lo possono determinare; ma certamente la<br />
reazione deve essere rapida, quasi istantanea. Questa mentalità<br />
ci ha sempre ripagato: i nostri clienti non sono mai rimasti a<br />
piedi una volta. È il valore aggiunto che offre un costruttore; al<br />
contrario, un distributore non ha la cultura, il margine e lo spirito<br />
imprenditoriale per fare tutto questo».<br />
Il futuro del mercato<br />
I mercati di riferimento per Teleco sono due. L’impianto d’antenna<br />
residenziale e quello per caravan e camper. «La prospettiva di<br />
quest’ultimo è ancora abbastanza positiva – commenta Fabbri<br />
- perché soltanto una parte di camper e caravan venduti hanno<br />
l’impianto in dotazione; c’è spazio per la crescita, soprattutto<br />
nei confronti dei fabbricanti. L’impianto residenziale d’antenna<br />
per come lo abbiamo considerato finora temo, invece, che si<br />
impoverirà. Terminati gli switch-off, il calo è stato notevole; ora<br />
bisognerà affrontare le problematiche connesse alle interferenze<br />
dei segnali LTE, ma stiamo parlando di adeguamenti. E’ tempo di<br />
trovare nuovi mercati affini a quello televisivo per offrire ai nostri<br />
installatori possibilità di new business, altrimenti la vedo dura. Ad<br />
esempio, la videocitofonia: è un mercato vicino al nostro, su cui<br />
noi abbiamo competenze in termini tecnologici, video analogico<br />
e digitale, e quindi possiamo sviluppare una gamma di prodotti.<br />
I centralini multibanda di Teleco sono suddivisi in due serie: TMB, per medi<br />
e grandi impianti e la serie TMA, per impianti di piccola e media dimensione.<br />
Nella foto il modello TMB1450 a 4 ingressi, guadagno fino a 50 dB<br />
Il reparto di Ricerca & Sviluppo di Teleco<br />
è composto da 4 ingegneri<br />
L’estetica e le prestazioni dei prodotti disponibili sul<br />
mercato non sono evoluti: la tecnologia disponibile<br />
consente una profonda innovazione”. Prosegue<br />
Fabbri: “E poi dobbiamo dirlo chiaramente: l’Italia è<br />
in recessione e i prodotti di fascia bassa e mediobassa,<br />
con prestazioni minime, vengono prodotti<br />
ormai dai cinesi che li hanno copiati interamente.<br />
Quindi bisogna sviluppare nuovi prodotti, più<br />
sofisticati, e creare nuovi mercati che oggi non ci<br />
sono, nell’ottica dell’integrazione. Puntiamo sulla<br />
videocitofonia con servizi domotici ad alta valore<br />
aggiunto, in standard Konnex. Tornando, invece,<br />
all’impiantistica televisiva nel medio periodo,<br />
con l’avvento del DVB-T2 bisognerà sostituire<br />
di nuovo tutti i decoder. Difficile pensare che le<br />
famiglie, com’è successo con i recenti switchoff,<br />
sostituiscano i televisori. A breve il display<br />
flat lo avranno tutti. L’evoluzione tecnologica ci<br />
impone la sostituzione del decoder ogni 5 anni<br />
circa: bisognerà regolamentare meglio anche il<br />
pagamento delle royalties per evitare di ritrovare sul<br />
mercato decoder con prezzi da concorrenza sleale».<br />
TELECO SpA<br />
Via Majorana, 49 - 48022 Lugo (RA)<br />
Tel. 0545 25037 - Fax 0545 32064<br />
www.telecogroup.com<br />
info@telecogroup.com<br />
La gamma degli amplificatori da palo di Teleco<br />
è composta da 6 modelli ad amplificazioni<br />
separate e 6 ad amplificazione unica. Nella<br />
foto il modello TEAR2-3/VUU, con guadagno<br />
regolabile fino a 30 dB<br />
<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 207
Benessere & Salute<br />
DISCIPLINE OCCIDENTALI<br />
Metodo Pilates: gli esercizi di base<br />
Benessere e qualità della vita: la percezione del nostro corpo e<br />
quindi della postura, dei movimenti e della respirazione giocano un<br />
importante ruolo. Ecco quali esercizi base del Metodo Pilates possono<br />
contribuire ad un maggior benessere della nostra vita quotidiana.<br />
Capita spesso sentir dire che la postura di ognuno di<br />
noi è complice di eventuali fastidi, dolori o patologie:<br />
tutti elementi che rendono più faticoso il vivere<br />
quotidiano. Anche la capacità di respirare, soprattutto in<br />
modo non convenzionale, piuttosto che saper controllare<br />
i singoli muscoli del nostro corpo ci aiuta a muoverci più<br />
correttamente e ad evitare malesseri. Fra le discipline<br />
che ci aiutano in questo percorso di benessere ritroviamo<br />
anche il Metodo Pilates.<br />
Ideato all’inizio del ‘900<br />
Il Metodo Pilates è un sistema di allenamento<br />
psicofisico creato all’inizio del ‘900 da Joseph Pilates.<br />
Una disciplina in parte figlia dello Yoga e delle discipline<br />
orientali in generale.<br />
Elemento fondamentale del metodo è l’utilizzo della<br />
mente per il controllo dei muscoli. Il programma di esercizi<br />
si concentra sulla muscolatura impegnata nella postura del<br />
corpo, che deve essere equilibrata e soprattutto di aiuto<br />
alla armonizzazione della colonna vertebrale, rinforzando<br />
i muscoli del piano profondo del tronco, molto importanti<br />
per aiutare ad alleviare e prevenire mal di schiena.<br />
PRIMO ESERCIZIO<br />
Front dive<br />
Portare in allungamento verso l’alto la colonna<br />
come se fosse tirata da un filo. Piegare<br />
dolcemente in avanti, vertebra dopo<br />
vertebra, portando le mani<br />
verso il suolo. Fermarsi al<br />
proprio limite.<br />
208 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />
I muscoli coinvolti<br />
Con questo metodo di allenamento non si rinforzano<br />
solo gli addominali ma anche le fasce muscolari più<br />
profonde, quelle vicino alla colonna e intorno alle pelvi. Il<br />
punto cardine del metodo è la tonificazione e il rinforzo<br />
del Power House, cioè tutti i muscoli connessi al tronco:<br />
l’addome, i glutei, gli adduttori e la zona lombare.<br />
Gli esercizi che si eseguono sul tappetino (Pilates Mat<br />
Work) devono essere fluidi, perfettamente eseguiti e, cosa<br />
molto importante, abbinati ad una corretta respirazione.<br />
L’efficacia dell’allenamento con il metodo di Pilates è<br />
dovuto essenzialmente al coinvolgimento della mente<br />
chiamata a plasmare il corpo.<br />
La percezione del corpo<br />
È un metodo rivoluzionario di condizionamento fisico e<br />
mentale che trasforma la percezione del corpo rendendo<br />
più fluidi i movimenti e più equilibrata la postura.<br />
In un allenamento tradizionale si tende ad allenare<br />
sempre le fasce muscolari più grandi trascurando i<br />
muscoli più piccoli. Il risultato è un corpo squilibrato che<br />
SECONDO ESERCIZIO<br />
Side Bend<br />
Piedi ben appoggiati a terra. Allontanare le spalle<br />
dalla testa. L’inclinazione va ripetuta a destra e<br />
sinistra. Allungare il tratto lombare dal fianco<br />
alternativamente.
TERZO ESERCIZIO<br />
Spine Twist: da seduti,<br />
posizione di partenza<br />
Da seduti a terra con le braccia distese<br />
ruotare la parte alta<br />
del corpo. Allungare<br />
verso l’alto la colonna<br />
ruotandola da una parte<br />
e dall’altra.<br />
QUARTO ESERCIZIO<br />
Spine Twist da seduti<br />
Da seduti a terra con le braccia distese, con la schiena<br />
diritta, allungare la colonna ruotando il busto da una<br />
parte e dall’altra.<br />
aumenta la possibilità di traumi e aumenta le<br />
probabilità di soffrire di mal di schiena.<br />
Il metodo di Pilates, invece, rinforza tutti i<br />
muscoli del corpo. Nessun gruppo muscolare<br />
viene trascurato. Tutti i muscoli si sviluppano in<br />
maniera uniforme, modificando piacevolmente<br />
lo svolgimento sia delle attività quotidiane che<br />
di quelle sportive.<br />
La relazione mente-corpo<br />
Il metodo di Pilates stimola la relazione fra<br />
corpo e mente concentrando l’attenzione sulla<br />
corretta respirazione, sull’allineamento della<br />
colonna e della pelvi.<br />
Con la concentrazione si ottiene la<br />
consapevolezza di ogni singolo movimento e di<br />
ogni singolo muscolo interessato, aumentando<br />
così il controllo dei movimenti. Nel metodo<br />
di Pilates la qualità del movimento è più<br />
importante della quantità delle ripetizioni.<br />
L’attenzione posta nella respirazione diventa<br />
essenziale in quanto aiuta ad eseguire ogni<br />
movimento con forza ed efficienza, riducendo<br />
stress associato ad una respirazione non corretta.<br />
I campi applicativi<br />
I campi di applicazione del Metodo Pilates spaziano<br />
dal fitness, per il semplice mantenimento del benessere<br />
fisico, al campo specialistico della riabilitazione ortopedica,<br />
attraversando la complementarietà all’allenamento sportivo,<br />
alle necessità dei professionisti che devono mantenere posture<br />
difficili durante le ore di lavoro o all’integrazione della<br />
preparazione dei ballerini. L’estrema versatilità del metodo<br />
Pilates lo rendono<br />
unica nel suo<br />
genere. Le persone<br />
che frequentano<br />
gli Studi Pilates di<br />
tutto il mondo sono<br />
le più varie.<br />
QUINTO ESERCIZIO<br />
SESTO ESERCIZIO<br />
Shoulder bridge<br />
In posizione supina, piegare le<br />
gambe portando le ginocchia<br />
in posizione come descritto<br />
in figura; sollevare il bacino<br />
mantenendo l’allineamento.<br />
Estendere una gamba alla<br />
volta verso l’alto.<br />
Alf Roll Down<br />
Mezzo stiramento delle<br />
lombari portando<br />
l’ombelico all’indentro.<br />
Mantenere erette le<br />
spalle e la testa.<br />
Si ringrazia Tiziana Gatto (tiz.gatto@tiscali.it) e<br />
Douglas Gattini ex Presidente della Federazione<br />
Italiana ed Europea Shiatsu, istruttore e Direttore<br />
Didattico della scuola professionale Shambàla<br />
Shiatsu (www.shambalashiatsu.it).<br />
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Il prossimo appuntamento è<br />
per dicembre con la<br />
seconda uscita del 2012<br />
rossimo m<br />
ppuntamento