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TV Digitale 1 - Sistemi Integrati

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<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong>, Anno 5°, Volume 1 – giugno 2012 – Poste Italiane SpA, spedizione in Abbonamento Postale 70% - DCB Milano. In caso di mancato recapito si prega di inviare al CMP Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare il diritto fisso dovuto - ISSN 2239-2084<br />

<strong>TV</strong> <strong>Digitale</strong><br />

www.sistemi-integrati.net<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong><br />

Switch-off<br />

Il passaggio alla <strong>TV</strong> digitale<br />

in Liguria, Toscana, Umbria e Marche<br />

Approfondire<br />

LTE: quale impatto sui segnali DTT<br />

WiMax<br />

La tecnologia, i servizi 4G di Linkem<br />

Impianti di comunicazione<br />

Le installazioni, nel rispetto della legge<br />

Sicurezza<br />

DPI: il lavoro su scale portatili d’appoggio<br />

Home e Building Automation<br />

Konnex, valore aggiunto alla creatività<br />

Vetrina prodotti<br />

Più di cento novità<br />

dalle Aziende leader di settore<br />

SI MMagazine<br />

su iPad<br />

1<br />

2012


<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong><br />

è anche per<br />

scarica la App gratuita per iPad<br />

www.sistemi-integrati.net


<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong>, Anno 5°, Volume 1 – giugno 2012 – Poste Italiane SpA, spedizione in Abbonamento Postale 70% - DCB Milano. In caso di mancato recapito si prega di inviare al CMP Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare il diritto fisso dovuto - ISSN 2239-2084<br />

<strong>TV</strong> <strong>Digitale</strong><br />

Garantire più continuità al mercato<br />

e recuperare il valore del margine<br />

www.sistemi-integrati.net<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong><br />

Switch-off<br />

Il passaggio alla <strong>TV</strong> digitale<br />

in Liguria, Toscana, Umbria e Marche<br />

Approfondire<br />

LTE: quale impatto sui segnali DTT<br />

WiMax<br />

La tecnologia, i servizi 4G di Linkem<br />

Impianti di comunicazione<br />

Le installazioni, nel rispetto della legge<br />

Sicurezza<br />

DPI: il lavoro su scale portatili d’appoggio<br />

Home e Building Automation<br />

Konnex, valore aggiunto alla creatività<br />

1<br />

2012<br />

Vetrina prodotti<br />

Più di cento novità<br />

dalle Aziende leader di settore<br />

SI SI Magazine M su iPad<br />

L’<br />

andamento altalenante del mercato, negli ultimi anni, ha<br />

creato insicurezza fra gli operatori del settore, abituati a<br />

organizzare il proprio lavoro sui dati storici.<br />

Tra le cause che hanno determinato questa ‘altalena’ abbiamo gli<br />

switch-off, l’edilizia in difficoltà e il calo dei consumi. Gli switchoff,<br />

ad esempio, hanno costretto gli installatori ad improvvisare<br />

la loro attività, senza dare la possibilità di pianificare a dovere gli<br />

interventi necessari. Il mercato dell’edilizia, invece, ha rallentato<br />

quella continuità che garantiva la vendita costante di materiale<br />

per l’impianto di ricezione <strong>TV</strong>. Il calo dei consumi, infine, ha<br />

indotto alcune famiglie a rimandare più avanti nel tempo gli<br />

interventi sugli impianti televisivi.<br />

Il nostro mercato, quindi, è sollecitato a trasformare queste<br />

problematiche in risorse: un atteggiamento che premierà la<br />

flessibilità, la passione e la capacità degli operatori, chiamati ad<br />

affrontare il rinnovamento.<br />

Bisognerà esprimere capacità di visione strategica nel breve,<br />

medio e lungo periodo: in questo modo sarà possibile ottenere<br />

maggiore continuità per evitare scomode oscillazioni.<br />

Ad esempio, nel nostro mercato sono poco praticati i contratti<br />

di manutenzione programmata: servizi pensati per organizzare<br />

meglio il lavoro, con maggior pianificazione e per garantire un<br />

miglior servizio all’utenza.<br />

Infine, è indispensabile recuperare il valore del margine:<br />

l’installatore e il grossista specializzato non vendono soltanto i<br />

componenti dell’impianto, offrono servizi ad alta tecnologia che<br />

hanno un importante valore aggiunto. Quindi è dannoso, oltreché<br />

miope, far leva sul prezzo per migliorare la propria competitività.<br />

Amedeo Bozzoni<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

3


Sommario<br />

AMC IN PRESENZA DI SHADOWING<br />

<strong>TV</strong> <strong>Digitale</strong><br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong><br />

www.sistemi-integrati.net<br />

ww<br />

Testata registrata al Tribunale di Milano Mi<br />

il 22 marzo 2010, numero 146<br />

Una copia: 5,00 euro<br />

Numero 1, anno 5° - giugno 2012<br />

Editore: SEI COMUNICAZIONE<br />

Via Po 120 - 20032 Cormano MI<br />

info@seicomunicazione.it<br />

Iscrizione al R.O.C. n° 17540 del 16 giugno 2008<br />

ISSN 2239-2084<br />

4 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

APPROFONDIRE<br />

Switch-off: l’esperienza di Liguria, Toscana, Umbria e Marche 6<br />

LTE: quale impatto sui segnali DTT 14<br />

L’accoppiamento di due antenne, distanza ottimale 24<br />

DTT: parametri e valori limite 26<br />

WiMAX: la tecnologia, i punti di forza 30<br />

Le installazioni, nel rispetto della legge 36<br />

Over the Top <strong>TV</strong>: scenari e tecnologie 42<br />

CONOSCERE<br />

Linkem: banda larga via WiMAX, opportunità per gli installatori 48<br />

50 Canale, il 3D è in chiaro 52<br />

Sisvel Technology: un laboratorio di idee, progetti e brevetti 54<br />

Valorizzare le idee, innovare la tecnologia 56<br />

Lavoro su scale portatili d’appoggio 58<br />

Epson High Brightness 2012 60<br />

Konnex, valore aggiunto alla creatività 64<br />

GDI: primo anno, tempo di bilanci 88<br />

FIERE, MANIFESTAZIONI & FORMAZIONE<br />

Eurosatellite 68<br />

ISE 2012 - Integrated Systems Europe 74<br />

3° ALL Digital Expo 76<br />

CONSORZI<br />

Geser 80<br />

Professional Group 84<br />

C.T.A. Consorzio Tecnologie Avanzate 92<br />

BENESSERE & SALUTE 210<br />

RIVENDITORI, GROSSISTI E INSTALLATORI 94<br />

Direttore Responsabile: Amedeo Bozzoni<br />

Ha collaborato: Isidoro Ermocida<br />

Redazione: Via Po 120 – 20032 Cormano MI<br />

Progetto grafico: SOLE IMMAGINE - Monza (MI)<br />

Impaginazione: giografica<br />

Stampa: GEMM Grafica srl - Cormano (MI)<br />

Spedizione: Poste Italiane SpA<br />

Spedizione in Abbonamento Postale - 70% DCB Milano<br />

I diritti di riproduzione dei contenuti sono riservati, in qualsiasi forma. La riproduzione è consentita solo con<br />

autorizzazione scritta dell’editore. Il materiale inviato alla redazione non verrà restituito, salvo accordi specifici.<br />

Titolare del trattamento dati personali raccolti nelle banche dati di uso redazionale e distribuzione postale è<br />

l’editore. Gli interessati potranno esercitare i diritti previsti dal DL 196/2003 in materia di protezione dei dati<br />

personali, inviando un’email a info@sistemi-integrati.net


Alcad 126<br />

Serie AM, con filtro LTE integrato da 30 dB;<br />

Antenne 5 modelli, con filtro LTE sui canali dai 61 al 69<br />

Alpha Elettronica 128<br />

CT215: 1IN–4Out HDMI; CT378: extender HDBaseT; CT310/8:<br />

1IN-8OUT HDMI; CT379 extender HDMI-USB-RS232-IR<br />

con switch Gigabit; Cavi HDMI Smart e Professional;<br />

Lampadine LED, a spot e a bulbo.<br />

Auriga 132<br />

Centrale a transmodulazione Terra MMH3000 con upgrade<br />

progressivo; Ver<strong>TV</strong>, la soluzione in fibra ottica di Prysmian;<br />

la strumentazione in fibra ottica; Multiswitch SCR Jultec serie JPS.<br />

Cavel 136<br />

Cavi ad alta attenuazione di schermatura: DG100, DG113, DG163<br />

e SAT725F in classe A+; RP 913B in classe A++; 27/115 FC e 34/145<br />

FC per lunghe distanze e posa interrata in classe A+<br />

CBD Electronic 140<br />

Antenna parabolica VICKY Superior in alluminio pressofuso;<br />

Multiswitch SCR SR4104d e SR4204A; Filtri LTE ad innesto LPF800-F;<br />

Centrale IF-IF SATIF 30 TR HD.<br />

Elcart 142<br />

Gamma Keep: cavi HDMI, splitter, switcher, extender<br />

e converter HDMI; Cavi e connettori USB 3.0 Keep;<br />

Decoder DTT TX-5100 con bollino blu Tivùsat<br />

Elint-Iare 146<br />

Filtri LTE da interno 7602D/60, da esterno 3658 LTE<br />

e da innesto 3405 LTE.<br />

Exitv 148<br />

Lampadine a basso consumo a tecnologia T2; Adattatore rotante<br />

con interruttore luminoso; Lampade di emergenza a Led; Antenna<br />

Tripla UHF con filtro LTE; Gamma cavi Lan Cat6 e Cat5e, UTP e FTP;<br />

Patch cord; Decoder Sat, anche con alimentazione a 12 V<br />

Fagor 152<br />

Centrale autoalimentata Summa con filtro LTE; Centrale<br />

autoalimentata Sabal HA505 con filtro LTE; Centrale programmabile<br />

MicroMA<strong>TV</strong> EVO; Amplificatori di canale serie Nexum;<br />

Transmodulatori STT 8000, da QPSK a COFDM anche con CI;<br />

Rimodulatori TTT 8000 da COFDM a COFDM anche con CI.<br />

Fracarro 158<br />

Intervista all’amministratore delegato Nello Genovese; Centrale<br />

multiutenza 3DGFLEX; Home Fibre: fibra+coassiale, per Sat e DTT.<br />

Le<br />

FTE Maximal Italia 164<br />

Kit DTT, con omaggio incluso; Area Fidelity, premi, consulenza<br />

e promozioni; Transmodulatori TFF310CIK4/6, TSF310CIK4/6<br />

e TWSF310CI; modulatore AV twin ETWF310; Amplificatori a larga<br />

banda serie AMC, CC, ZM.<br />

Galaxy 168<br />

Filtro LTE da interno FTUHF/F con connettori F; Filtro LTE da<br />

interno FTUHF/I con connettori IEC; Filtro LTE da esterno FTUHF/P;<br />

Amplificatore da palo HL3U/VR, a 3 ingressi con filtro LTE; Antenne<br />

minilogaritmiche amplificate per le banda UHF (GLX DT10A.45/I) e<br />

III+UHF (GLX DT12A.345/F); Gamma decoder DTT, 4 modelli dall’MHP<br />

al multimediale, allo zapper con Scart che ruota su due assi;<br />

GBS elettronica 172<br />

Centralini a larga banda serie CBJ e CBX con filtro LTE;<br />

Antenna DTT 41032 con filtro LTE; Jolly Kiosk, espositore per<br />

radiocomandi; Garden Easy Light; Supporti per <strong>TV</strong> serie SCB SLIM.<br />

Helman 176<br />

Filtri passa basso per LTE, con connettori IEC<br />

Laem Elettronica 178<br />

Amplificatori larga banda da palo serie WBX/L con filtro LTE; Filtri LTE<br />

da palo e a innesto FXTE/F-FPLTE/F; Prodotti Made in Italy al 100%.<br />

LEM Elettronica 180<br />

Centrali programmabili AT50, AF-40 e AF35-510L;<br />

SCX54/2: multiswitch SCR a 5 cavi e 2 derivate; SCX54/1: multiswitch<br />

SCR a 5 cavi e 1 derivata<br />

Micro Tek 184<br />

Stay Connected: la promozione con valore aggiunto.<br />

Offel 186<br />

Transmodulatori S/D-2 e S/D-COM da QPSK a COFDM, anche con CI;<br />

Multiswitch SCR a 4 cavi con 2 derivate; Antenne Tre+ Z e Trio+ Z,<br />

canali dal 21 al 60; Centralini serie Fusion con filtro LTE; Centralini<br />

serie MA, MC, MS e MSY, anche con filtro LTE disinseribile; Centralini<br />

serie LC, con filtro LTE disinseribile<br />

Ritar 190<br />

Nuovo Flare per distribuzione in fibra ottica Sat+DTT,<br />

con SCR e DiSEqC; Slingbox, la <strong>TV</strong> di casa anche fuori casa.<br />

RKB 194<br />

La radiofrequenza del DNA;<br />

Gamma miscelatori e amplificatori per situazioni particolari.<br />

Rover 198<br />

HD Touch e HD Flash STC, le funzioni indispensabili: MER Versus<br />

Carrier, la Costellazione, Max Hold, Zoom e Micro Echi, lista servizi e<br />

codici LCN; il DVB-T2.<br />

Shine 202<br />

Centralini da interno di media e alta potenza serie SH CI;<br />

Amplificatore da palo SH APCAG/20; LNB SCR + 3 Legacy;<br />

Filtro passa canale SH FPCEQ/3.<br />

Teleco 206<br />

L’evoluzione del mercato secondo Teleco<br />

Aziende<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

5


switch-off<br />

Il passaggio alla <strong>TV</strong> digitale<br />

in Liguria, Toscana, Umbria e Marche*<br />

La Fondazione<br />

Bordoni<br />

descrive le<br />

attività di<br />

switch-off<br />

delle regioni<br />

Liguria Toscana,<br />

Umbria e Marche.<br />

Con il passaggio<br />

al digitale di queste<br />

regioni oltre il 75% della<br />

popolazione italiana<br />

non riceve più i<br />

programmi in analogico.<br />

Nel 2011 le operazioni di<br />

transizione al digitale terrestre<br />

si sono svolte a partire dal mese<br />

di ottobre, secondo il calendario<br />

stabilito dal Dipartimento delle<br />

Comunicazioni del Ministero dello<br />

Sviluppo Economico (Tabella 1).<br />

Lo svolgimento dello switchoff<br />

è stato reso particolarmente<br />

difficile dall’alluvione che ha colpito<br />

in autunno alcune zone della<br />

Liguria e della Toscana ed è stato<br />

necessario rinviare l’attività di transizione nelle aree<br />

più danneggiate, innanzitutto per non interferire<br />

con le attività di soccorso e con i primi interventi<br />

a favore della popolazione. Anche dopo la fase di<br />

prima emergenza, in alcuni casi i danni alla viabilità<br />

hanno reso difficilmente raggiungibile parte dei siti<br />

TABELLA 1. CALENDARIO<br />

DELLA TRANSIZIONE<br />

Area tecnica Periodo di transizione Aree geografiche interessate<br />

8 10-28 ottobre Liguria, eccetto la provincia di La Spezia<br />

9 3-30 novembre<br />

Toscana, Umbria, province di La Spezia<br />

e Viterbo<br />

10 5-21 dicembre Marche<br />

6 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

di trasmissione coinvolti. Con le operazioni<br />

di transizione del 2011, la percentuale della<br />

popolazione nazionale residente in aree in<br />

cui le trasmissioni in tecnica analogica sono<br />

definitivamente cessate è salita a oltre il<br />

75%. L’evoluzione temporale del processo di<br />

digitalizzazione a livello nazionale, fino al<br />

completamento previsto per giugno 2012, è<br />

illustrata in Figura 1, assieme al progressivo<br />

ampliamento della popolazione interessata.


Il dividendo digitale e il quadro<br />

internazionale di utilizzo delle frequenze<br />

La transizione al digitale è stata<br />

significativamente influenzata dal nuovo<br />

contesto determinato dalla destinazione alle<br />

comunicazioni mobili della banda a 800 MHz, il<br />

cosiddetto “dividendo digitale”.<br />

Infatti, nel corso dell’anno è stato avviato<br />

il percorso di attuazione di quanto previsto<br />

nella Legge di stabilità per il 2011 (Legge n.<br />

220 del 13 dicembre 2010), che ha portato<br />

all’espletamento della gara per l’assegnazione<br />

dei diritti d’uso per l’impiego della banda 800<br />

MHz da parte del servizio mobile.<br />

L’asta per le frequenze si è conclusa il 29<br />

settembre e tre operatori radiomobili (Wind,<br />

Telecom Italia e Vodafone) si sono aggiudicati<br />

ciascuno una porzione di spettro pari a 10 MHz<br />

appaiati.<br />

La disponibilità del dividendo digitale è in<br />

realtà una diretta conseguenza dell’attuazione<br />

del processo di transizione al digitale, che<br />

consente una maggiore efficienza nell’uso dello<br />

spettro e ha permesso per questo di liberare<br />

risorse spettrali da destinare ad altri servizi.<br />

È stata la conferenza di Ginevra del 2006<br />

(Radio Regional Conference 2006), che<br />

costituisce una delle pietre miliari per la<br />

definizione dello scenario di transizione alla<br />

televisione digitale terrestre, ad avviare il percorso<br />

proseguito con la Conferenza mondiale delle<br />

Radiocomunicazioni del 2007 (WRC-07), secondo il<br />

quale nella Regione 1, cui appartiene l’Europa, la parte<br />

alta della banda UHF che va da 790 MHz a 862 MHz<br />

può essere destinata al mobile.<br />

L’Unione Europea con l’adozione del Programma<br />

europeo sulle politiche dello spettro radio (Radio<br />

Spectrum Policy Programme – RSPP) ha fatto proprio<br />

questo percorso prevedendo il rilascio del dividendo<br />

digitale in tempi ancora più rapidi e ha anticipato al<br />

1° gennaio del 2013 la scadenza inizialmente fissata al<br />

2015 dall’Accordo di Ginevra.<br />

L’attribuzione del dividendo digitale in banda 800<br />

MHz al mobile ha fatto sì che la transizione al digitale<br />

nelle Aree Tecniche d’interesse per il 2011, avvenisse<br />

senza l’impiego dei canali dal 61 al 69, corrispondenti<br />

all’intervallo di frequenze da 790 a 862 MHz, a<br />

differenza di quanto è accaduto per le Aree Tecniche<br />

digitalizzate negli anni precedenti. In queste ultime<br />

aree occorrerà attuare un processo di liberazione da<br />

completarsi in tempi utili in linea con i termini per<br />

rendere disponibili le frequenze al mobile.<br />

Per la prima volta dall’avvio del processo di<br />

transizione in Italia, l’assegnazione dei diritti d’uso<br />

è avvenuta nel 2011 sulla base di graduatorie<br />

regionali, stilate in conformità a quanto disposto dai<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

Figura 1. Evoluzione<br />

temporale del<br />

processo di<br />

digitalizzazione<br />

riferita alla<br />

percentuale di<br />

popolazione<br />

7


switch-off<br />

TABELLA 2. CANALI NON ATTIVABILI SECONDO<br />

LA PIANIFICAZIONE DELL’AGCOM E RELATIVI SITI<br />

Canali Siti<br />

21,31,34,37,44,51,24,53 Monte Serra<br />

21,31,34,37,44,51,24,53 Monte Argentario<br />

21,31,34,37,44,51,24,53 Roselle<br />

22,25,28,39,48,54,29,45 Monte Bignone<br />

22,25,28,39,48,54,29,45 Monte Beigua<br />

22,25,28,39,48,54,29,45 Piana Moreno Bordighera<br />

22,25,28,39,48,54,29,45 Camaiore – Monte Meto<br />

22,25,28,39,48,54,29,45 Pedona<br />

Figura 2.<br />

Suddivisione<br />

della Liguria in<br />

zone per le Aree<br />

Tecniche 8 e 9<br />

bandi emanati dal Ministero dello Sviluppo<br />

Economico – Dipartimento Comunicazioni lo<br />

scorso agosto.<br />

Le emittenti che hanno presentato domanda<br />

sono state inserite in una graduatoria<br />

predisposta attraverso il calcolo di punteggi<br />

derivati da precisi criteri: entità del patrimonio<br />

netto, numero dei lavoratori dipendenti,<br />

ampiezza della copertura della popolazione,<br />

priorità cronologica di svolgimento dell’attività<br />

nell’area. La definizione delle graduatorie ha<br />

consentito di procedere con l’assegnazione dei<br />

diritti d’uso ai soggetti classificatisi in posizione<br />

8 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

utile, nel rispetto di quanto disposto dal Piano<br />

dell’Autorità.<br />

La Delibera dell’AGCOM n. 423/11/CONS<br />

delinea l’utilizzo delle frequenze per il<br />

broadcasting locale ed è redatta prendendo<br />

in considerazione le problematiche di natura<br />

interferenziale nei confronti dei Paesi<br />

confinanti, che per il versante tirrenico hanno<br />

richiesto particolare cautela. Le aree di Liguria,<br />

Toscana e Viterbo richiedono, infatti, forte<br />

attenzione circa la potenziale interferenza<br />

nociva generata nei confronti delle zone<br />

francesi di Corsica e Costa Azzurra; le stesse<br />

considerazioni valgono per le Marche nei<br />

confronti della Croazia, anche se il panorama<br />

dell’emittenza televisiva in questa Regione<br />

risulta meno articolato rispetto a quello delle<br />

altre Aree Tecniche di interesse per il 2011.<br />

La pianificazione dell’Autorità è stata elaborata<br />

sulla base delle attività di coordinamento<br />

bilaterale condotte dal Ministero dello Sviluppo<br />

Economico – Dipartimento Comunicazioni,<br />

con il supporto dell’Autorità stessa. In tali<br />

sedi, l’Amministrazione francese ha avuto<br />

l’assicurazione da parte dell’Italia che, per<br />

questioni di compatibilità, i canali che nello<br />

schema di accordo in fase di definizione sono<br />

riservati per l’utilizzo in territorio francese, con


iguardo in particolare alla Corsica e alla Costa Azzurra,<br />

non saranno pianificati su determinati siti individuati<br />

come potenziali maggiori interferenti. Pertanto la<br />

pianificazione delle Regioni Liguria e Toscana, compresa<br />

la provincia di Viterbo, prevede che da alcuni specifici<br />

siti non sia possibile irradiare in Italia alcuni dei canali<br />

TABELLA 3. ASSEGNAZIONE FREQUENZE NELL’AREA TECNICA 8<br />

Canale Emittente<br />

5 Mux1-RAI<br />

6 Mux1-RAI<br />

9 Mux1-RAI<br />

10 Mux1-RAI<br />

Mux1-RAI<br />

11<br />

RAI (DVB-H)<br />

21 LIGURIA <strong>TV</strong><br />

Mux1-RAI<br />

S<strong>TV</strong><br />

22<br />

TELEVARAZZE<br />

TIVU ITALIA<br />

24 TELERADIOCITY<br />

Mux1-RAI<br />

BRESCIA TELENORD<br />

25 E21 NETWORK<br />

ODEON 24<br />

TELEGRANDA<br />

26 RAI<br />

TELECUPOLE PIEMONTE<br />

27<br />

TIVU ITALIA<br />

Canale Emittente<br />

28<br />

MOTORI <strong>TV</strong><br />

PRIMANTENNA<br />

29<br />

LOMBARDIA DTT<br />

TELEGENOVA<br />

30 RAI<br />

TELEMASONE<br />

31<br />

TELERADIO PACE <strong>TV</strong><br />

TELERADIO PACE <strong>TV</strong>2<br />

TIVU ITALIA<br />

32 ReteA<br />

33 ReteA<br />

34<br />

ANTENNA BLU TELEVISION<br />

IMPERIA <strong>TV</strong><br />

35 ITALIA 8 PIEMONTE<br />

36 Mediaset<br />

37 LA3<strong>TV</strong> (DVB-H)<br />

38 Mediaset (DVB-H)<br />

39<br />

CANALE ITALIA 2<br />

CANALE ITALIA 3<br />

40 RAI<br />

TABELLA 4. ASSEGNAZIONE FREQUENZE NELL’AREA TECNICA 8<br />

Emittente Canale<br />

Antenna Blu Television 34<br />

Brescia Telenord 25<br />

Canale Italia 2 39<br />

Canale Italia 3 39<br />

D-Free 50<br />

E21 Network 25<br />

Entella <strong>TV</strong> 48<br />

Gruppo Telecom Italia Media 42, 47, 60<br />

Imperia <strong>TV</strong> 34<br />

Italia 8 Piemonte 35<br />

LA3<strong>TV</strong> (DVB-H) 37<br />

Liguria <strong>TV</strong> 21<br />

Lombardia DTT 29<br />

Mediaset<br />

36, 49, 52, 56, 38<br />

(per il DVB-H)<br />

Emittente Canale<br />

Motori <strong>TV</strong> 28<br />

Odeon 24 25<br />

Primantenna 28<br />

Primocanale 44<br />

RAI<br />

26, 30, 40, 11<br />

(per il DVB-H)<br />

RAI-Mux1 (MFN)<br />

5, 6, 9, 10, 11,<br />

22, 25, 46<br />

Rete Capri 57<br />

Rete A 32, 33<br />

Studio Nord <strong>TV</strong> 45<br />

S<strong>TV</strong> 22<br />

Tele Liguria 53<br />

Tele Turchino 48<br />

Telecitta’ 41<br />

assegnati alla Francia in sede di accordi internazionali.<br />

La Tabella 2 riporta i canali non attivabili ed i relativi<br />

siti; i canali non attivabili dipendono dal sito in<br />

considerazione, a seconda che risulti maggiormente<br />

impattante verso la Corsica (es. Monte Serra) oppure<br />

verso la Costa Azzurra (es. Pedona).<br />

Canale Emittente<br />

41 TELECITTA’<br />

42 Gruppo Telecom Italia Media<br />

43 TELENORD TN4<br />

44 PRIMOCANALE<br />

45 STUDIO NORD <strong>TV</strong><br />

46 Mux1-RAI<br />

47 Gruppo Telecom Italia Media<br />

48 ENTELLA <strong>TV</strong><br />

TELE TURCHINO<br />

49 Mediaset<br />

50 D-FREE<br />

51 TELESTAR PIEMONTE<br />

52 Mediaset<br />

53 TELE LIGURIA<br />

56 Mediaset<br />

57 Rete Capri<br />

60 Gruppo Telecom Italia Media<br />

La tabella è ordinata per canale<br />

Emittente Canale<br />

Telecupole Piemonte 27<br />

Telegenova 29<br />

Telegranda 25<br />

Telemasone 31<br />

TeleNord TN4 43<br />

Teleradio Pace <strong>TV</strong> 31<br />

Teleradiocity 24<br />

Telestar Piemonte 51<br />

Televarazze 22<br />

TIVU Italia (MFN) 22, 27, 31<br />

La tabella è ordinata per emittente<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

9


switch-off<br />

I numeri della transizione<br />

Ai fini della transizione, l’Area Tecnica 8 è stata<br />

suddivisa in 15 zone (Figura 2). Il processo ha<br />

interessato 2245 impianti, 203 comuni e circa 1,4<br />

milioni di cittadini. Sono state coinvolte nel passaggio<br />

48 emittenti televisive tra nazionali e locali.<br />

Figura 3.<br />

Suddivisione<br />

dell’Area Tecnica 9<br />

in zone<br />

Figura 4.<br />

Suddivisione<br />

dell’Area Tecnica<br />

10 in Zone<br />

10 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

In Tabella 3 e in Tabella 4 è riportato l’elenco,<br />

con l’associazione emittente-canale, delle nuove<br />

assegnazioni digitali disposte dal MiSE per l’Area<br />

Tecnica 8, rispettivamente ordinato in base al numero<br />

del canale e alla denominazione dell’emittente.


TABELLA 5. ASSEGNAZIONE FREQUENZE NELL’AREA TECNICA 9<br />

Canale Emittente<br />

5 Mux1-RAI<br />

6 Mux1-RAI<br />

7 Mux1-RAI<br />

9 Mux1-RAI<br />

11 RAI (DVB-H)<br />

Mux1-RAI<br />

ANTENNA 3<br />

ANTENNA 5<br />

CANALE 39 LUCCA<br />

CANALE 39 VERSILIA<br />

21 LIGURIA <strong>TV</strong><br />

NOI <strong>TV</strong><br />

RETESOLE<br />

TELECENTRO 2<br />

TELETRURIA<br />

<strong>TV</strong> PRATO 39<br />

CANALE ITALIA 2<br />

22 CANALE ITALIA 3<br />

TELE 37<br />

TIVU ITALIA<br />

Mux1-RAI<br />

CANALE 23 TELETUSCOLO<br />

24 TELE 37<br />

TELE CENTRO LAZIO<br />

TELERADIOCITY<br />

TELESTUDIO<br />

LINEA UNO<br />

RETE 37<br />

TELE LIGURIA SUD<br />

TELEIRIDE<br />

25 TELEITALIA 41<br />

TELELAZIO RETE BLU<br />

TELESANDOMENICO<br />

TELETRURIA<br />

<strong>TV</strong>L <strong>TV</strong> LIBERA<br />

VALDARNO CHANNEL<br />

26 RAI<br />

Mux1-RAI<br />

27 TELEREGIONE T9<br />

TELEREPORTER ROMA<br />

TIVU ITALIA<br />

Mux1-RAI<br />

E21 NETWORK<br />

28 GRANDUCATO <strong>TV</strong><br />

PRIMOCANALE<br />

SUPER 3<br />

Canale Emittente<br />

TELE GUBBIO<br />

28 TELE IDEA<br />

<strong>TV</strong>1<br />

Mux1-RAI<br />

ODEON 24<br />

29 SUPER 3<br />

TELEGENOVA<br />

TLC TELECAMPIONE<br />

TOSCANA DTT<br />

30 RAI<br />

Mux1-RAI<br />

31 TELE LIGURIA SUD<br />

TRT<br />

<strong>TV</strong>R VOXSON<br />

32 Rete A<br />

33 Rete A<br />

Mux1-RAI<br />

E21 NETWORK<br />

34 TEF<br />

TELEMONDO<br />

TELERIVIERA<br />

TELESTUDIO<br />

TELEROMA 56<br />

35 TOSCANA <strong>TV</strong><br />

<strong>TV</strong>9<br />

36 Mediaset<br />

Mediaset<br />

37 LA3<strong>TV</strong> (DVB-H)<br />

38 Mediaset (DVB-H)<br />

39 CANALE ITALIA 3<br />

TIVU ITALIA<br />

40 RAI<br />

41 R<strong>TV</strong> 38<br />

TELECITTA’<br />

42 Gruppo Telecom Italia Media<br />

Mux1-RAI<br />

CANALE 10<br />

43 LOMBARDIA DTT<br />

TELENORD TN4<br />

TLC TELECAMPIONE<br />

AREZZO <strong>TV</strong><br />

CANALE 6 TOSCANA<br />

LA 8<br />

44 PRIMOCANALE<br />

TELECAMAIORE NUOVI ORIZZONTI<br />

TELEREGIONE T9<br />

UMBRIA <strong>TV</strong><br />

Canale Emittente<br />

IES <strong>TV</strong> INFORMAZIONE E SALUTE<br />

RADIO TELEDIFFUSIONI<br />

UMBRE AQUESIO<br />

45 RTM<br />

STUDIO NORD <strong>TV</strong><br />

TELEMONDO<br />

TRO TELE RADIO ORTE<br />

<strong>TV</strong>R TELEITALIA<br />

46 Mux1-RAI<br />

ITALIA 7<br />

47 Gruppo Telecom Italia Media<br />

R<strong>TV</strong> 38<br />

48 TEVERE <strong>TV</strong><br />

<strong>TV</strong>9<br />

49 Mediaset<br />

50 D-FREE<br />

Mux1-RAI<br />

50 CANALE<br />

CANALE 3 TOSCANA<br />

GRANDE ITALIA<br />

51 RETE ORO<br />

SESTA RETE<br />

TELE GALILEO<br />

TELE IDEA<br />

TELESTAR PIEMONTE<br />

52 Mediaset<br />

Mux1-RAI<br />

CANALE ITALIA 2<br />

53 EUROPA <strong>TV</strong><br />

RETE 37<br />

TELE LIGURIA<br />

TLC TELECAMPIONE<br />

56 Mediaset<br />

57 Rete Capri<br />

60 Gruppo Telecom Italia Media<br />

La tabella è ordinata per canale<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

11


switch-off<br />

TABELLA 6. ASSEGNAZIONE FREQUENZE NELL’AREA TECNICA 9<br />

Emittente Canale<br />

50 Canale 51<br />

Antenna 3 21<br />

Antenna 5 21<br />

Arezzo <strong>TV</strong> 44<br />

Canale 10 43<br />

Canale 23 Teletuscolo 24<br />

Canale 3 Toscana 51<br />

Canale 39 Lucca 21<br />

Canale 39 Versilia 21<br />

Canale 6 Toscana 44<br />

Canale Italia 2 22, 53<br />

Canale Italia 3 22, 39<br />

D-Free 50<br />

E21 Network 28, 34<br />

Europa <strong>TV</strong> 53<br />

Grande Italia 51<br />

Granducato <strong>TV</strong> 28<br />

Gruppo Telecom Italia Media 42, 47, 60<br />

Ies <strong>TV</strong> Informazione e Salute 45<br />

Italia 7 46<br />

La 8 44<br />

LA3<strong>TV</strong> (DVB-H) 37<br />

Liguria <strong>TV</strong> 21<br />

Linea Uno 25<br />

Lombardia DTT 43<br />

Mediaset<br />

36, 49, 52, 56, 38<br />

(per il DVB-H)<br />

Noi <strong>TV</strong> 21<br />

Odeon 24 29<br />

Primocanale 28, 44<br />

12 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

Emittente Canale<br />

Radio Telediffusioni<br />

Umbre Aquesio<br />

45<br />

RAI<br />

26, 30, 40, 11<br />

(per il DVB-H)<br />

5, 6, 7, 9, 21, 24,<br />

RAI (Mux1) 27, 28, 29, 31, 34,<br />

43, 46, 51, 53<br />

Rete Capri 57<br />

Rete 37 25, 53<br />

Rete A 32, 33<br />

Rete Oro 51<br />

Retesole 21<br />

RTM 45<br />

R<strong>TV</strong> 38 41, 48<br />

Sesta Rete 51<br />

Studio Nord <strong>TV</strong> 45<br />

Super 3 28, 29<br />

TEF 34<br />

Tele 37 22, 24<br />

Tele Centro Lazio 24<br />

Tele Galileo 51<br />

Tele Gubbio 28<br />

Tele Idea 28, 51<br />

Tele Liguria 53<br />

Tele Liguria Sud 25, 31<br />

Telecamaiore Nuovi Orizzonti 44<br />

Telecentro 2 21<br />

Telecitta’ 41<br />

Telegenova 29<br />

Teleiride 25<br />

Teleitalia 41 25<br />

Immediatamente dopo il completamento<br />

dello switch-off dell’Area Tecnica 8 si<br />

è avviato il processo di digitalizzazione<br />

dell’Area Tecnica 9, suddiviso in 17 zone<br />

(Figura 3).<br />

La transizione nell’Area 9 ha interessato<br />

2792 impianti, 471 comuni e più di 5 milioni<br />

di cittadini; le emittenti televisive coinvolte<br />

sono state in tutto 93, tra nazionali e locali.<br />

In Tabella 5 e in Tabella 6 viene riportato<br />

l’elenco, con l’associazione emittente-canale,<br />

delle nuove assegnazioni digitali disposte dal<br />

MiSE per l’Area Tecnica 9, rispettivamente<br />

ordinato in base al numero del canale e alla<br />

denominazione dell’emittente.<br />

Emittente Canale<br />

Telelazio Rete Blu 25<br />

Telemondo 34, 45<br />

Telenord TN4 43<br />

Teleradiocity 24<br />

Teleregione T9 27, 44<br />

Telereporter Roma 27<br />

Teleriviera 34<br />

Teleroma 56 35<br />

Telesandomenico 25<br />

Telestar Piemonte 51<br />

Telestudio 24, 34<br />

Teletruria 21, 25<br />

Tevere <strong>TV</strong> 48<br />

TIVU Italia 22, 27, 39<br />

TLC Telecampione 29, 43, 53<br />

Toscana DTT 29<br />

Toscana <strong>TV</strong> 35<br />

TRO Tele Radio Orte 45<br />

TRT 31<br />

<strong>TV</strong> Prato 39 21<br />

<strong>TV</strong>1 28<br />

<strong>TV</strong>9 35, 48<br />

<strong>TV</strong>L <strong>TV</strong> Libera 25<br />

<strong>TV</strong>R Teleitalia 45<br />

<strong>TV</strong>R Voxson 31<br />

Umbria <strong>TV</strong> 44<br />

Valdarno Channel 25<br />

La tabella è ordinata per emittente<br />

L’Area Tecnica delle Marche è stata<br />

suddivisa in 11 zone (Figura 4). Il<br />

processo di transizione ha interessato<br />

1092 impianti, 239 comuni e circa<br />

1,5 milioni di cittadini. Sono state<br />

coinvolte nel passaggio 44 emittenti<br />

televisive tra nazionali e locali.<br />

In Tabella 7 e Tabella 8 è<br />

riportato l’elenco, con l’associazione<br />

emittente-canale, delle nuove<br />

assegnazioni digitali disposte<br />

dal MiSE per l’Area Tecnica 10,<br />

rispettivamente ordinato in<br />

base al numero del canale e alla<br />

denominazione dell’emittente.


Come usuale, durante il periodo della<br />

transizione è stato attivato il call center per<br />

fornire assistenza agli utenti che chiamano il<br />

numero verde 800 022 000.<br />

Il Ministero dello Sviluppo Economico –<br />

Dipartimento Comunicazioni ha inoltre confermato<br />

anche per il 2011 la possibilità di accedere al<br />

contributi statali a sostegno delle fasce di utenza<br />

TABELLA 7. ASSEGNAZIONE FREQUENZE NELL’AREA TECNICA 10<br />

Canale Emittente<br />

5 Mux1-RAI<br />

9 Mux1-RAI<br />

10 Mux1-RAI<br />

11 RAI (DVB-H)<br />

21 Mux1-RAI<br />

TELE A<br />

DI.<strong>TV</strong><br />

22 RTM<br />

TELECENTRO EMILIA ROMAGNA<br />

23 Mux1-RAI<br />

26 RAI<br />

27 Mux1-RAI<br />

TIVU ITALIA<br />

Mux1-RAI<br />

28 LA 8<br />

LA 9<br />

29 Mux1-RAI<br />

ITALIA 7<br />

30 RAI<br />

Canale Emittente<br />

31 NUOVARETE<br />

32 Mux1-RAI<br />

33 Rete A<br />

E21 NETWORK<br />

34 QUINTA RETE<br />

STUDIO NORD <strong>TV</strong><br />

TELEMONDO<br />

35 TELE A+<br />

36 Mediaset<br />

37 LA3<strong>TV</strong> (DVB-H)<br />

38 Mediaset (DVB-H)<br />

39 TELE 2000<br />

VIDEOTOLENTINO<br />

40 RAI<br />

41 <strong>TV</strong> CENTROMARCHE<br />

42 Rete A<br />

E’ <strong>TV</strong> MARCHE<br />

43 <strong>TV</strong>RS<br />

44 Rete A<br />

TABELLA 8. ASSEGNAZIONE FREQUENZE NELL’AREA TECNICA 10<br />

Emittente Canale<br />

Canale Italia 3 53<br />

Canale Italia 84 Extra 53<br />

D-Free 50<br />

Di <strong>TV</strong> 22<br />

E’ <strong>TV</strong> Marche 42<br />

E21 Network 34<br />

Fano <strong>TV</strong> Tele Voce Cristiana 45<br />

Gruppo Telecom Italia Media 47, 48, 60<br />

Italia 7 29<br />

La 8 28<br />

La 9 28<br />

LA3<strong>TV</strong> Dvb_H 37<br />

Mediaset<br />

36, 49, 52, 56, 38<br />

(per il DVB-H)<br />

più deboli per l’acquisto di un decoder digitale<br />

interattivo. Le informazioni relative ai decoder<br />

eleggibili per il contributo sono disponibili sul sito<br />

www.decoder.comunicazioni.it.<br />

Emittente Canale<br />

Nuovarete 31<br />

Quinta Rete 34<br />

RAI<br />

26, 30, 40, 11<br />

(per il DVB-H)<br />

RAI (Mux1)<br />

5, 9, 10, 21, 23, 27,<br />

28, 29, 32, 53<br />

Rete Capri 57<br />

Rete 8 Vga 59<br />

Rete A 33 e 42 (MFN), 44<br />

RTM 22<br />

Studio Nord <strong>TV</strong> 34<br />

Tele 2000 39<br />

Tele A 21<br />

Tele A+ 35<br />

*a cura di Marina Boumis, Doriana<br />

Guiducci, Andrea Neri e Guido Riva<br />

della Fondazione Bordoni<br />

Canale Emittente<br />

45<br />

FANO <strong>TV</strong> TELE VOCE CRISTIANA<br />

TELE GUBBIO<br />

46 TELEADRIATICA<br />

47 Gruppo Telecom Italia Media<br />

48 Gruppo Telecom Italia Media<br />

49 Mediaset<br />

50 D-FREE<br />

52 Mediaset<br />

Mux1-RAI<br />

53<br />

CANALE ITALIA 3<br />

CANALE ITALIA 84 EXTRA<br />

TELEREGIONE<br />

56 Mediaset<br />

57 Rete Capri<br />

59 RETE 8 VGA<br />

60 Gruppo Telecom Italia Media<br />

La tabella è ordinata per canale<br />

Emittente Canale<br />

Tele Gubbio 45<br />

Teleadriatica 46<br />

Telecentro Emilia Romagna 22<br />

Telemondo 34<br />

Teleregione 53<br />

TIVU Italia 27<br />

<strong>TV</strong> Centromarche 41<br />

<strong>TV</strong>RS 43<br />

Videotolentino 39<br />

La tabella è ordinata per emittente<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

13


Long Term Evolution<br />

LTE: quale impatto sui segnali DTT<br />

Figura 1.<br />

Allocazione<br />

dei canali per<br />

servizi LTE nella<br />

banda 790÷862<br />

MHz (FDD)<br />

DISTURBI IN RICEZIONE<br />

I<br />

segnali LTE negli impianti di ricezione DTT possono causare<br />

l’intermodulazione dell’amplificatore di testa, con conseguenti<br />

disturbi su tutti i canali <strong>TV</strong>. I risultati riportati in questo articolo<br />

derivano da simulazioni e misure sperimentali realizzate presso<br />

il Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica della Rai.<br />

La porzione della banda UHF tra 790 e 862<br />

MHz (detta brevemente banda 800 MHz) è stata<br />

sottratta al broadcasting televisivo a favore<br />

dei servizi di telefonia mobile a standard LTE,<br />

il cosiddetto 4G, recependo una delibera della<br />

Conferenza Mondiale sulle Radiocomunicazioni<br />

(WRC-07). La coesistenza di servizi broadcast<br />

e cellulari in bande di frequenza adiacenti,<br />

con diverse aree di copertura e potenze<br />

emesse, potrebbe generare problemi alla<br />

ricezione dei segnali televisivi. Se una BTS 4G<br />

(stazione radiobase LTE) è installata a breve<br />

distanza, le zone particolarmente critiche<br />

sono situate ai limiti dell’area di copertura dei<br />

trasmettitori DTT (DVB-T o DVB-T2). Infatti, i<br />

sintonizzatori dei televisori potrebbero risentire<br />

di un’eccessiva potenza interferente (‘in-band’<br />

o ‘out-of-band’) generata dal segnale 4G;<br />

inoltre, nel caso di ricezione mediante impianti<br />

centralizzati d’antenna, si evidenzia il rischio<br />

d’intermodulazione dell’amplificatore a larga<br />

banda del centralino, con conseguenti disturbi<br />

su tutti i canali della banda UHF. È quindi<br />

importante studiare a fondo le problematiche<br />

che potrebbero sorgere nella ricezione televisiva<br />

domestica e individuare possibili tecniche di<br />

mitigazione.<br />

In quest’ottica sono stati avviati numerosi<br />

studi a livello internazionale: tra questi<br />

ricordiamo i lavori ad opera del CEPT<br />

(Conférence Européenne des Postes et des<br />

Télécommunications), dell’EBU (European<br />

Broadcasting Union) e del Consorzio DVB.<br />

In particolare, i risultati riportati in questo<br />

14 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

articolo derivano da simulazioni e misure<br />

sperimentali realizzate presso il Centro Ricerche<br />

e Innovazione Tecnologica della Rai nell’ambito<br />

delle attività promosse dal DVB.<br />

UHF: broadcast e 4G<br />

Con l’assegnazione della banda 800 MHz ai<br />

servizi 4G a standard LTE, la banda UHF dedicata<br />

ai servizi broadcast viene limitata alle frequenze<br />

tra 470 e 790 MHz (canali 21 ÷ 60) e ridotta così<br />

di 9 canali televisivi. I 72 MHz residui, destinati ai<br />

servizi LTE, sono stati allocati in Europa secondo il<br />

sistema FDD, come riportato in Figura 1.<br />

La banda per canale LTE è di 5+5 MHz, o<br />

multipli; la banda LTE complessiva è pari a 30+30<br />

MHz.<br />

La banda di guardia tra i canali broadcast e i<br />

canali LTE downlink è di solo 1 MHz.<br />

Si nota che i canali in uplink sono a frequenze<br />

più lontane rispetto ai canali broadcast, per<br />

ridurre l’interferenza a livello domestico.<br />

In Italia sono state assegnate 3 licenze FDD<br />

(2x10 MHz ciascuna).<br />

È previsto che i livelli massimi di EIRP dei<br />

segnali LTE emessi dalle BTS (downlink) e dai<br />

terminali mobili (uplink) siano indicati dalle<br />

singole amministrazioni, in accordo comunque<br />

con le raccomandazioni emesse dal CEPT, che<br />

prevedono di non superare i valori seguenti:<br />

– 56 ÷ 64 dBm su 5 MHz oppure 59 ÷ 67 dBm<br />

su 10 MHz) in downlink.<br />

Ad esempio, nelle licenze assegnate in Germania


è previsto un massimo valore di EIRP in<br />

downlink (su 5 MHz) di 56 dBm in ambiente<br />

urbano e di 64 dBm in ambiente rurale;<br />

– 23 dBm in uplink.<br />

L’utilizzo di antenne esterne da parte<br />

dell’utente potrebbe aumentare questo valore<br />

(guadagno tipico: 9 dBi per antenne direttive,<br />

5 dBi per antenne non direttive).<br />

Possibili tecniche<br />

di mitigazione<br />

I primi test di laboratorio effettuati a<br />

livello internazionale, utili per valutare il<br />

comportamento dei ricevitori DVB-T e DVB-T2<br />

commerciali in presenza di segnali LTE, hanno<br />

dimostrato che i disturbi possono essere<br />

piuttosto critici sui canali alle frequenze più<br />

elevate, e in particolare sul canale 60. Ciò è<br />

causato da due fattori: la limitata separazione<br />

in frequenza rispetto alla banda assegnata ai<br />

segnali LTE e la ridotta selettività del tuner del<br />

ricevitore DVB-T/T2.<br />

Quando la schermatura dei cavi e dei<br />

componenti dell’impianto di distribuzione<br />

non è sufficiente anche i segnali LTE in uplink,<br />

attraverso il terminale mobile d’utente all’interno<br />

della stessa abitazione, possono generare<br />

interferenze.<br />

Per ridurre gli effetti dell’interferenza<br />

dei segnali LTE sui segnali DTT è quindi<br />

necessario prevedere tecniche di mitigazione,<br />

eventualmente da applicarsi in combinazione<br />

tra loro. Queste tecniche, che hanno nel loro<br />

complesso costi piuttosto elevati, ricadono<br />

sotto la responsabilità di diversi attori della<br />

catena trasmissiva (operatori di telefonia mobile,<br />

broadcaster, costruttori di apparati, costruttori di<br />

ricevitori DVB T/T2, utenti finali):<br />

– Riduzione della potenza trasmissiva del<br />

primo canale LTE: questo consente un<br />

migliore C/I (Carrier to Interference Ratio) sul<br />

canale DTT adiacente;<br />

– Filtraggio particolarmente selettivo presso<br />

la BTS del segnale LTE: questo riduce le<br />

emissioni fuori banda con benefici sul canale<br />

DTT adiacente;<br />

– Cross-polarizzazione: trasmettendo i segnali<br />

DTT e LTE con diagrammi d’irradiazione tra<br />

loro perpendicolari, il segnale interferente<br />

viene ricevuto in antenna, attenuato di<br />

circa 10÷14 dB. Va però osservato che,<br />

per motivi di spazio, le BTS utilizzano<br />

generalmente una polarizzazione ±45°<br />

(TX diversity): l’attenuazione dovuta alla<br />

cross-polarizzazione in questo caso è pari a circa 3 dB. La<br />

discriminazione di polarizzazione è efficace soltanto nella<br />

regione di ‘far field’, ovvero a distanze superiori a 2D²/λ<br />

(dove D è la dimensione complessiva della sorgente e λ è la<br />

lunghezza d’onda), mentre a distanze inferiori sono ancora<br />

presenti le componenti di campo vicino. In particolare,<br />

ponendo D = 2 m, il ‘far field’ nella banda 800 MHz<br />

corrisponde a distanze superiori a circa 21 m. Ciò significa<br />

che questa tecnica di mitigazione non è comunque efficace<br />

per le antenne riceventi poste sullo stesso tetto della BTS<br />

LTE;<br />

– Gap filler DVB-T/T2 (on-channel repeater) installati presso<br />

gli stessi siti delle BTS, per ridurre la differenza di livello tra<br />

segnali DTT e LTE, ma con notevoli investimenti economici<br />

per i broadcaster. Inoltre, l’introduzione di gap filler<br />

richiederebbe l’intervento sugli impianti riceventi: diverso<br />

orientamento delle antenne, regolazione dei livelli, ecc.;<br />

– Spostamento o diverso orientamento dell’antenna<br />

ricevente;<br />

– Filtri ‘in-line’, capaci di attenuare quanto possibile i segnali<br />

LTE, ma con ridotta perdita d’inserzione alle frequenze fino<br />

a 790 MHz. Tra le varie ipotesi è prevista la realizzazione di<br />

diverse tipologie di filtro, con diverse frequenze di taglio a<br />

seconda che il canale 60 sia utilizzato in una specifica area<br />

oppure no. I filtri ‘in-line’ possono essere di diversi tipi:<br />

* Esterni, che l’utente stesso può collegare all’ingresso del<br />

* <strong>Integrati</strong> nei ricevitori di nuova produzione. In questo<br />

ricevitore DVB T/T2;<br />

caso si avrebbe lo svantaggio di non poter scegliere il<br />

tipo di filtro più adatto per la specifica condizione di<br />

ricezione;<br />

* Filtri semi-professionali, destinati agli impianti di<br />

distribuzione condominiali;<br />

– Sostituzione del centralino a larga banda con un<br />

centralino canalizzato, basato cioè su filtri di canale.<br />

ACRONIMI E SIGLE<br />

4G 4th Generation<br />

AWG Arbitrary Waveform Generator,<br />

BER Bit Error Ratio<br />

BTS Base Transceiver Station<br />

CEPT<br />

Conférence Européenne des Postes<br />

et des Télécommunications<br />

EBU European Broadcasting Union<br />

EIRP Equivalent Isotropic Radiated Power<br />

FDD Frequency Division Duplex<br />

IMD InterModulation Distortion<br />

LTE Long Term Evolution<br />

MA<strong>TV</strong> Master Antenna TeleVision<br />

MER Modulation Error Ratio<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

15


Long Term Evolution<br />

L’intermodulazione<br />

degli amplificatori<br />

I segnali LTE saranno trasmessi in una banda<br />

attualmente occupata da servizi DTT, pertanto<br />

gli amplificatori esistenti, di banda passante<br />

470÷862 MHz, li amplificheranno insieme ai<br />

segnali utili. Se la BTS (stazione radiobase)<br />

è molto vicina, la potenza dei segnali LTE<br />

ricevuti dall’antenna dell’impianto centralizzato<br />

potrebbe essere molto più elevata rispetto a<br />

quella dei segnali DTT, causando la saturazione<br />

dell’amplificatore (Figura 2). Gli stessi rischi<br />

d’intermodulazione possono colpire anche<br />

Lo scenario simulato<br />

Figura 2.<br />

Scenario<br />

considerato:<br />

impatto dei<br />

segnali LTE in<br />

un impianto<br />

centralizzato<br />

d’antenna con<br />

amplificazione<br />

a larga banda<br />

Lo scenario descritto è stato analizzato<br />

mediante un simulatore software in grado<br />

di valutare, canale per canale, la potenza<br />

dei prodotti d’intermodulazione generati<br />

dall’insieme dei segnali d’ingresso (DTT e LTE).<br />

Nel caso in esame, è stata considerata una<br />

situazione ritenuta tipica (e non eccessivamente<br />

pessimistica) di ricezione DTT ai bordi dell’area di<br />

ricezione e in presenza di una BTS LTE piuttosto<br />

vicina e nella stessa direzione dei siti trasmittenti<br />

DVB-T/T2. È stato modellizzato un amplificatore<br />

a larga banda UHF commerciale, con le<br />

caratteristiche tecniche riportate nella Tabella 1.<br />

Come condizione di partenza, si ipotizza che<br />

l’amplificatore sia stato regolato dall’installatore<br />

prima dell’introduzione dei segnali LTE. Il livello<br />

d’uscita nominale dell’amplificatore specificato<br />

16 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

impianti singoli che utilizzino amplificatori<br />

da palo o intermedi. Questo scenario è stato<br />

valutato mediante simulazioni software e misure<br />

sperimentali di laboratorio, allo scopo di dare<br />

una prima risposta alle seguenti domande:<br />

Quale può essere l’impatto dei segnali LTE<br />

sull’intermodulazione degli amplificatori?<br />

Quali sono i canali più penalizzati? Sono<br />

penalizzati solo i canali più vicini ai segnali LTE<br />

o può essere penalizzata l’intera banda UHF?<br />

Gli effetti possono essere sufficientemente<br />

mitigati mediante un filtro ‘in-line’<br />

condominiale, posto a monte dell’amplificatore?<br />

sui cataloghi, riportato in Tabella 1, è relativo a<br />

due soli segnali d’ingresso: se sono presenti più<br />

di due segnali, questo livello deve essere ridotto<br />

in modo opportuno.<br />

In questo esempio si è supposto di distribuire<br />

40 canali (valore coerente con la situazione in<br />

TABELLA 1 – CARATTERISTICHE TECNICHE<br />

DELL’AMPLIFICATORE MODELLIZZATO<br />

Livello nominale 112 dBµV<br />

Guadagno massimo 39,9 dB<br />

IMD 2° ordine -48 dB<br />

IMD 3° ordine -54 dB


Italia nelle aree densamente<br />

popolate) e si è adottato<br />

un margine di 3 dB: di<br />

conseguenza, la riduzione<br />

rispetto al livello nominale<br />

risulta di 14,9 dB e il livello di<br />

potenza d’uscita dei segnali<br />

DVB-T/T2 è di 97,1 dBµV, pari<br />

a 11,7 dBm (inizialmente, si<br />

ipotizza che tutti i segnali<br />

siano ricevuti con lo stesso<br />

livello). Il guadagno effettivo<br />

dell’amplificatore dopo la<br />

riduzione applicata è di 25<br />

dB: ne consegue che il livello<br />

dei segnali DTT ricevuti in<br />

antenna sia di -36,7 dBm, pari<br />

a 72,1 dBµV.<br />

Lo scenario simulato prevede<br />

che i segnali DTT siano inviati<br />

all’amplificatore insieme ad un certo numero di<br />

segnali LTE. I livelli dei segnali LTE in downlink<br />

e in uplink ricevuti dall’antenna <strong>TV</strong> sono stati<br />

impostati in accordo con la Tabella 2, evitando<br />

quindi casi estremi più pessimistici. Si noti che<br />

è stata considerata la presenza di una sola BTS<br />

LTE: in un caso generale, queste BTS saranno<br />

distribuite sul territorio con una certa densità,<br />

cumulando i contributi interferenti.<br />

Confrontando questi valori di segnale ricevuto<br />

con quelli dei segnali DTT, si ricava un valore di<br />

C/I (inteso come rapporto tra il livello del segnale<br />

DVB-T/T2 e il livello del segnale LTE su altra<br />

frequenza) di -31,7 dB per segnali LTE downlink<br />

e di -3,7 dB per segnali LTE uplink. In casi più<br />

sfavorevoli (ai limiti dell’area di copertura DTT), il<br />

C/I rispetto a segnali LTE down link può arrivare<br />

a circa -72 dB.<br />

Il simulatore rappresenta ciascuno dei segnali<br />

digitali, DTT o LTE, come un insieme di N portanti<br />

equispaziate (in questo caso si è scelto N pari a<br />

10), distribuite all’interno della propria banda (8<br />

MHz per segnali DTT, 5 MHz per segnali LTE), di<br />

TABELLA 2 – PARAMETRI DEI SEGNALI LTE<br />

CONSIDERATI<br />

Figura 3.<br />

Funzione di<br />

trasferimento<br />

dei due<br />

filtri in-line<br />

considerati<br />

Downlink Uplink<br />

EIRP 59 dBm 23 dBm<br />

Distanza 71 m 22 m<br />

Attenuazione radio 64 dB 56 dB<br />

Livello segnale ricevuto -5 dBm -33 dBm<br />

potenza pari a 1/N della potenza del segnale.<br />

Tutti i possibili prodotti d’intermodulazione<br />

tra tutte le portanti così ottenute sono<br />

calcolati analiticamente, sommando la potenza<br />

interferente generata all’interno dei canali<br />

d’ingresso e determinando quindi il valore di C/I<br />

(inteso come rapporto tra la potenza del segnale<br />

utile e la potenza del segnale interferente<br />

co-canale dovuto ad intermodulazione) per<br />

ciascuno dei canali.<br />

Si noti che i segnali LTE sono stati simulati<br />

con livello costante, come se l’occupazione del<br />

traffico dati trasportato fosse costantemente<br />

pari al 100%: non si è cioè tenuto conto del<br />

fatto che, nella realtà, il livello effettivo di un<br />

segnale LTE può variare istante per istante in<br />

funzione del traffico dati trasportato.<br />

Infine, per valutare gli effetti di un filtraggio<br />

‘inline’ del segnale a monte dell’amplificatore a<br />

larga banda, le simulazioni sono state ripetute<br />

anche modificando i livelli dei segnali d’ingresso<br />

secondo la funzione di trasferimento di due<br />

diversi filtri, denominati nel seguito ‘a pendenza<br />

graduale’ e ‘Ofcom’ (vedi Figura 3):<br />

– Il filtro ‘a pendenza graduale’ consente<br />

un’elevata attenuazione sui segnali LTE, ma<br />

al costo di un’elevata perdita di inserzione<br />

sugli ultimi canali DTT, che potrebbero quindi<br />

non essere più ricevibili se ci si trova ai bordi<br />

dell’area di copertura;<br />

– Il filtro ‘Ofcom’ introduce una limitata<br />

perdita d’inserzione, ma non attenua in modo<br />

significativo il primo blocco LTE di 10 MHz: è<br />

quindi indicato soprattutto nei casi in cui la<br />

BTS non irradia quel primo blocco, o lo irradia<br />

a potenza ridotta.<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

17


Long Term Evolution<br />

Figura 4.<br />

Risultati delle<br />

simulazioni<br />

nello Scenario E<br />

(6 segnali LTE in<br />

downlink + 6 in<br />

uplink) + filtro<br />

‘in-line’<br />

I risultati delle simulazioni<br />

Le simulazioni sono state ripetute per un<br />

certo numero di scenari, ritenuti rappresentativi<br />

di situazioni che si potranno realisticamente<br />

verificare in prossimità delle BTS LTE:<br />

– Scenario A: situazione originaria, in assenza<br />

di segnali LTE: in questo caso l’amplificatore<br />

opera come da specifiche, permettendo di<br />

distribuire tutti i canali con un buon margine<br />

al di sopra della soglia;<br />

– Scenario B: 1 segnale LTE in downlink;<br />

– Scenario C: 1 segnale LTE in uplink;<br />

– Scenario D: 6 segnali LTE in downlink;<br />

– Scenario E: 6 segnali LTE in downlink e 6 in<br />

uplink;<br />

– Scenario A*: situazione in assenza di segnali<br />

LTE, con uno dei segnali DTT ricevuto con<br />

livello 20 dB inferiore rispetto agli altri;<br />

– Scenario E*: uno dei segnali DTT ricevuto con<br />

livello 20 dB inferiore rispetto agli altri, 6<br />

segnali LTE in downlink e 6 in uplink.<br />

In tutti gli scenari, le simulazioni sono state<br />

ripetute anche in presenza dei due modelli di<br />

filtri ‘in-line’ considerati. I principali risultati<br />

ottenuti sono elencati di seguito.<br />

La FIgura 4 li riporta più in dettaglio nel caso<br />

dello scenario E, a confronto con lo scenario A.<br />

Occorre naturalmente sottolineare che i risultati<br />

18 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

ottenuti sono rappresentativi da un punto di<br />

vista qualitativo più che quantitativo: i valori<br />

di C/I in casi reali dipendono fortemente dalla<br />

situazione specifica, ovvero dalle caratteristiche<br />

dell’amplificatore, dai livelli relativi dei segnali, ecc.<br />

– Nello scenario B, in presenza di un segnale<br />

LTE, l’intermodulazione è già evidente su tutti<br />

i canali: il canale 60 è quello più penalizzato,<br />

ma tutti i canali sono sotto soglia in queste<br />

condizioni. La soglia di allarme indicativa<br />

dipende in realtà dal tipo di modulazione e FEC<br />

adottato dallo specifico canale;<br />

– Un filtraggio’in-line’ di base può aiutare a<br />

ridurre gli e!etti dell’intermodulazione, ma<br />

solo parzialmente. Il miglioramento dipende<br />

dalla risposta in frequenza del filtro (ovvero<br />

dall’entità dell’attenuazione sui segnali LTE) e<br />

dal canale considerato;<br />

– Nello scenario C, l’impatto<br />

sull’intermodulazione di un segnale LTE in<br />

uplink, di potenza minore, risulta modesto:<br />

tutti i segnali DTT mantengono un buon<br />

margine sulla soglia di ricezione anche in<br />

assenza di filtri;<br />

– Nello scenario D, in assenza di filtraggio,<br />

i segnali DTT non sono ricevibili: tutti i<br />

canali sono abbondantemente sotto soglia.<br />

Anche in questo caso un filtraggio ‘in-line’<br />

di base può aiutare a ridurre gli effetti<br />

dell’intermodulazione, ma solo parzialmente;


inoltre, non tutti i canali possono essere correttamente<br />

ricevuti in queste condizioni;<br />

– I risultati nello scenario E sono abbastanza simili<br />

allo scenario D: con questi livelli relativi i segnali LTE<br />

in uplink forniscono infatti un limitato contributo<br />

aggiuntivo all’intermodulazione, più visibile sui canali<br />

nella parte alta dello spettro;<br />

– Lo scenario A* (in assenza di LTE) introduce una<br />

situazione più critica: uno dei segnali DTT (il canale<br />

22) è ricevuto con livello più basso degli altri (di 20<br />

dB), pertanto il suo margine di ricezione è inferiore.<br />

Si noti che, a rigore, una situazione di questo tipo,<br />

pur non inusuale in casi reali, non è strettamente<br />

conforme alla normativa sulla distribuzione dei<br />

segnali <strong>TV</strong> negli impianti condominiali, che prevede<br />

un minore dislivello tra i vari canali (max. 12 dB<br />

Le misure di laboratorio<br />

Nell’impossibilità di effettuare al momento<br />

test in campo su impianti centralizzati reali, a<br />

causa dell’assenza di segnali LTE già irradiati<br />

in Italia nella banda 800 MHz, il segnale<br />

LTE è stato generato in laboratorio e quindi<br />

sommato ai segnali televisivi reali ricevuti<br />

da un’antenna UHF, per essere inviato in un<br />

amplificatore a larga banda.<br />

Sono stati utilizzati tre tipi di segnali LTE<br />

campionati:<br />

Segnale BTS “idle”, nella condizione in cui<br />

il sistema si trova in assenza di terminali<br />

utenti nel raggio d’azione della cella;<br />

Segnale BTS con un carico di utenti<br />

tale da impegnare il 50% delle risorse<br />

(blocchi);<br />

Segnale BTS con un carico di utenti<br />

tale da impegnare il 100% delle risorse<br />

(blocchi).<br />

Le misure descritte nel seguito si<br />

riferiscono pertanto a tre diverse tipologie<br />

di segnali LTE downlink disturbanti, come<br />

definito nella Tabella 3.<br />

TABELLA 3 – TIPOLOGIE DEI SEGNALI LTE<br />

DOWNLINK UTILIZZATE<br />

Nome configurazione Larghezza di banda Data-rate<br />

“LTE 100%” 10 MHz 100%<br />

“LTE 50%” 10 MHz 50%<br />

“LTE idle” 10 MHz Idle<br />

in tutte le bande VHF/UHF, 6 dB entro 60 MHz e 3<br />

dB tra canali adiacenti): pertanto, in questo caso,<br />

l’installatore avrebbe dovuto non certificare il canale<br />

22 come canale ricevibile o, in alternativa, adottare<br />

una tecnica di distribuzione canalizzata. Resta<br />

comunque inteso che, dal punto di vista dell’utente<br />

finale, questo canale risulta ricevibile;<br />

– Nello scenario E* (corrispondente allo scenario A*,<br />

con l’aggiunta dei segnali LTE), il rapporto tra livello<br />

del canale 22 e livello del segnale LTE in downlink è<br />

di -51,7 dB (valore comunque migliore di circa 20 dB<br />

rispetto a valori che ci si può attendere in condizioni<br />

più sfavorevoli). In presenza di intermodulazione,<br />

il filtraggio ‘inline’ a monte dell’amplificatore non<br />

è sufficiente a proteggere dall’intermodulazione il<br />

canale DTT ricevuto con livello basso.<br />

Figura 5. Schema a blocchi del banco di misura; i numeri 1<br />

e 2 indicati nella figura rappresentano i punti di misura sui<br />

segnali. L’attenuatore sostituisce la rete di distribuzione di<br />

edificio, ed è stato regolato in modo da compensare il guadagno<br />

dell’amplificatore: questo consente di confrontare le prestazioni<br />

sui segnali nei punti 1 e 2 circa a pari livello del segnale, quindi<br />

con una maggiore coerenza delle misure. L’amplificatore a larga<br />

banda è caratterizzato nella banda UHF da un livello d’uscita<br />

nominale 119 dBµV e guadagno massimo 42 dB<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

19


Long Term Evolution<br />

TABELLA 4 – ELENCO DEI CANALI<br />

RICEVUTI IN ANTENNA<br />

Canale Standard Modulazione Livello dBµV Ricezione<br />

e FEC<br />

21 DVB-T 64-QAM 2/3 70 Sì<br />

22 DVB-T 64-QAM 3/4 66 Sì<br />

23 DVB-T QPSK 5/6 65,1 Sì<br />

24 DVB-T 64-QAM 3/4 62,3 Sì<br />

25 DVB-T QPSK 1/2 47,4 Sì<br />

26 DVB-T 64-QAM 2/3 62,1 Sì<br />

27 - - - -<br />

28 - - - -<br />

29 DVB-T 64-QAM 3/4 66 Sì<br />

30 DVB-T 64-QAM 2/3 67,5 Sì<br />

31 DVB-T 64-QAM 3/4 66,7 Sì<br />

32 DVB-T 64-QAM 2/3 70,9 Sì<br />

33 DVB-T 64-QAM 3/4 66,3 Sì<br />

34 DVB-T 16-QAM 2/3 63,4 Sì<br />

35 DVB-T 64-QAM 2/3 68,5 Sì<br />

36 DVB-T 64-QAM 5/6 65,5 Sì<br />

37 - - - -<br />

38 DVB-H 16-QAM 1/2 63,2 Sì<br />

39 DVB-T 64-QAM 3/4 64,1 Sì<br />

40 DVB-T 64-QAM 2/3 64 Sì<br />

41 DVB-T 64-QAM 3/4 70,6 Sì<br />

42 DVB-T 64-QAM 2/3 60,2 Sì<br />

43 DVB-T 64-QAM 3/4 71,5 Sì<br />

44 DVB-T 64-QAM 3/4 63,8 Sì<br />

45 DVB-T 64-QAM 3/4 68,6 Sì<br />

46 DVB-T n.d. 58,5 No<br />

47 DVB-T 64-QAM 3/4 62 Sì<br />

48 DVB-T 64-QAM 3/4 59,2 Sì<br />

49 DVB-T 64-QAM 3/4 63,9 Sì<br />

50 DVB-T 64-QAM 5/6 59,5 Sì<br />

51 DVB-T 64-QAM 3/4 62 Sì<br />

52 DVB-T 64-QAM 5/6 63,4 Sì<br />

53 DVB-T 64-QAM 3/4 59 Sì<br />

54 DVB-T 64-QAM 3/4 65 Sì<br />

55 - - - -<br />

56 DVB-T 64-QAM 5/6 65,1 Sì<br />

57 DVB-T n.d. 50 No<br />

58 DVB-T 64-QAM 5/6 61 Sì<br />

59 DVB-T 64-QAM 2/3 59,4 Sì<br />

60 DVB-T 64-QAM 3/4 59,1 Sì<br />

20 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

I risultati delle misure<br />

L’elenco dei canali <strong>TV</strong> ricevuti in antenna<br />

(riferito al mese di giugno 2011) è riportato<br />

in Tabella 4, insieme ai livelli misurati nel<br />

punto 1 della Figura 5. La tabella riporta tutti<br />

i canali al di sotto di 790 MHz; esistono poi<br />

attualmente anche alcuni canali trasmessi<br />

nella banda 790÷862 MHz, su cui non sono<br />

state fatte misure, ma che comunque danno<br />

il loro contributo all’intermodulazione<br />

dell’amplificatore.<br />

Si è scelto di regolare l’amplificatore utilizzato<br />

nel banco di misura in modo da ricercare un<br />

compromesso tra degradamento dei segnali<br />

distribuiti (ovvero verificando che i segnali<br />

siano ancora tutti ricevibili anche dopo<br />

l’amplificazione, e con una minima riduzione<br />

del MER) e attenuazione di rete tollerabile a<br />

valle dell’amplificatore (in modo da permettere<br />

la distribuzione dei segnali in un impianto<br />

con un numero di utenti abbastanza elevato).<br />

L’amplificazione risultante è stata di circa 35 dB.<br />

La riduzione del MER corrispondente (misurata<br />

nel punto 2 della Figura 5) varia leggermente da<br />

canale a canale, con un valore medio di 0,4 dB.<br />

È quindi stato inserito il segnale LTE disturbante,<br />

generato in laboratorio, tenendo conto della<br />

distanza dalla BTS come da esempio della<br />

Tabella 2. Questa condizione corrisponderebbe<br />

alla presenza di una nuova BTS LTE, allineata e<br />

in vista ottica con l’antenna di ricezione DTT .<br />

In particolare, tenendo conto della larghezza<br />

di banda di 10 MHz e delle potenze medie<br />

effettive, il segnale LTE è stato inserito con le<br />

caratteristiche riportate nella Tabella 5.<br />

Questo significa che, nel caso peggiore, il C/I<br />

relativo ai segnali DVB-T ricevuti con livello<br />

maggiore è di circa 33 dB (anche in questo caso,<br />

si tratta di un valore non troppo pessimistico).<br />

Successivamente sono stati anche effettuati test<br />

con un livello ridotto del segnale LTE.<br />

Un raffronto sull’immagine video all’uscita del<br />

decoder DVB-T utilizzato nel banco di misura<br />

ha permesso, inoltre, di confermare i risultati<br />

in termini di avvenuta ricezione. La Tabella 6<br />

riporta i risultati relativi alla ricevibilità dei<br />

singoli canali televisivi nelle varie configurazioni<br />

esaminate. Dalla tabella sono stati esclusi<br />

i canali 46 e 57, non ricevibili neppure in<br />

antenna. Si può notare che, in presenza di ‘LTE<br />

100%’ o ‘LTE 50%’ senza ulteriori attenuazioni,<br />

gli unici canali ricevibili sono il 23 (che è<br />

trasmesso con modulazione QPSK), il 34 (16-<br />

QAM, peraltro non ricevibile con configurazione<br />

‘LTE 100%’) e il 38 (a standard DVB-H).


TABELLA 5 – CARATTERISTICHE<br />

DEL SEGNALE LTE INSERITO<br />

Configurazione Potenza media Frequenza centrale<br />

“LTE 100%” -5 dBm 796 MHz<br />

“LTE 50%” -7,3 dBm 796 MHz<br />

“LTE idle” -13,3 dBm 796 MHz<br />

La situazione migliora nel caso di ‘LTE idle’, con<br />

prestazioni che rimangono più critiche nella parte alta<br />

della banda. L’intermodulazione introdotta è pertanto<br />

più o meno critica, in funzione del carico del segnale<br />

LTE in termini di data-rate: la condizione più critica<br />

si ha con carico 100% e meno critica con segnale<br />

LTE in ‘idle’: questo è dovuto al fatto che la potenza<br />

media del segnale LTE si riduce al diminuire del carico,<br />

riducendo così l’intermodulazione. La Tabella 7<br />

riporta i risultati ottenuti con valori più bassi di<br />

segnale LTE interferente: questi risultati offrono anche<br />

un’indicazione dei possibili benefici di un filtraggio<br />

‘in-line’ all’ingresso dell’amplificatore.<br />

Infine, la Tabella 8 riassume i risultati ottenuti<br />

in termini di numero di canali ricevibili e di<br />

degradazione media del MER rispetto alla condizione<br />

originaria di assenza del segnale LTE. I risultati di<br />

queste misure sono in linea con una campagna di<br />

misure condotta lo scorso anno in Inghilterra per<br />

conto di Ofcom.<br />

L’area interessata<br />

Dai risultati esposti si può ricavare che possono<br />

sorgere problemi nella ricezione dei segnali televisivi<br />

tramite impianti centralizzati d’antenna se il livello<br />

del segnale LTE interferente supera il livello dei<br />

segnali DTT di oltre 15÷20 dB. Fermo restando che<br />

occorrerebbe considerare la specificità di ogni singolo<br />

caso (orografia, densità e altezza degli edifici, ecc.),<br />

è possibile fare una stima dell’estensione dell’area<br />

interessata in campo libero in modo teorico, a partire<br />

dalle leggi sulla propagazione elettromagnetica.<br />

È quindi possibile calcolare la distanza dalla BTS a<br />

cui, in campo libero, gli effetti dovuti al segnale LTE<br />

interferente, in assenza di tecniche di mitigazione,<br />

sarebbero ancora evidenti. La Tabella 9 riporta, a titolo<br />

di esempio, tale distanza (corrispondente a un C/I di 20<br />

dB) per diversi valori di livello dei segnali DTT ricevuti<br />

in antenna (ovvero a diverse distanze dai trasmettitori),<br />

con riferimento ad una BTS LTE con EIRP di 59 dBm e<br />

polarizzazione ±45° (in questo caso la discriminazione<br />

di polarizzazione dell’antenna è di circa 3 dB) e nella<br />

stessa direzione dei trasmettitori DTT.<br />

Anche questi valori sono in linea con le conclusioni<br />

TABELLA 6 – LA RICEZIONE CON SEGNALE LTE INSERITO<br />

Canale Antenna Amplificatore LTE LTE LTE idle<br />

100% 50%<br />

21 Sì Sì No No Sì<br />

22 Sì Sì No No Sì<br />

23 Sì Sì Sì Sì Sì<br />

24 Sì Sì No No Sì<br />

25 Sì Sì No No Sì<br />

26 Sì Sì No No Sì<br />

27 Sì Sì No No Sì<br />

28 Sì Sì No No Sì<br />

29 Sì Sì No No Sì<br />

30 Sì Sì No No Sì<br />

31 Sì Sì No No Sì<br />

32 Sì Sì No No Sì<br />

33 Sì Sì No No Sì<br />

34 Sì Sì No Sì Sì<br />

35 Sì Sì No No Sì<br />

36 Sì Sì No No Sì<br />

37 Sì Sì No No Sì<br />

38 Sì Sì Sì Sì Sì<br />

39 Sì Sì No No Sì<br />

40 Sì Sì No No Sì<br />

41 Sì Sì No No Sì<br />

42 Sì Sì No No No<br />

43 Sì Sì No No Sì<br />

44 Sì Sì No No Sì<br />

45 Sì Sì No No Sì<br />

46 Sì Sì No No Sì<br />

47 Sì Sì No No Sì<br />

48 Sì Sì No No Sì<br />

49 Sì Sì No No Sì<br />

50 Sì Sì No No No<br />

51 Sì Sì No No Sì<br />

52 Sì Sì No No Sì<br />

53 Sì Sì No No Sì<br />

54 Sì Sì No No Sì<br />

55 Sì Sì No No Sì<br />

56 Sì Sì No No Sì<br />

57 Sì Sì No No Sì<br />

58 Sì Sì No No No<br />

59 Sì Sì No No Sì<br />

60 Sì Sì No No No<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

21


Long Term Evolution<br />

TABELLA 7 – CANALI RICEVIBILI CON SEGNALE LTE ATTENUATO<br />

Canale LTE 100% LTE 50% LTE idle<br />

-6dB -12dB -6dB -12dB -6dB -12dB<br />

21 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />

22 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />

23 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />

24 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />

25 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />

26 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />

27 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />

28 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />

29 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />

30 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />

31 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />

32 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />

33 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />

34 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />

35 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />

36 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />

37 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />

38 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />

39 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />

40 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />

41 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />

42 No Sì Sì Sì Sì Sì<br />

43 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />

44 No Sì Sì Sì Sì Sì<br />

45 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />

46 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />

47 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />

48 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />

49 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />

50 No Sì Sì Sì Sì Sì<br />

51 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />

52 No Sì Sì Sì Sì Sì<br />

53 No Sì Sì Sì Sì Sì<br />

54 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />

55 Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />

56 No Sì Sì Sì Sì Sì<br />

57 No Sì Sì Sì Sì Sì<br />

58 No Sì No Sì Sì Sì<br />

59 No Sì Sì Sì Sì Sì<br />

60 No No No Sì No Sì<br />

22 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

dell’indagine condotta per conto di Ofcom . La Figura 6<br />

riporta, infine, l’andamento della distanza dalla BTS entro<br />

cui si possono avere interferenze, al variare del livello<br />

dei segnali DTT ricevuti in antenna, in diverse condizioni.<br />

Oltre al caso relativo alla Tabella 9, raffigurato in blu,<br />

sono considerati anche i casi più favorevoli di ricezione<br />

da una diversa direzione (tipicamente, il guadagno<br />

d’antenna si riduce di almeno 3 dB per un angolo di 35°<br />

e di almeno 20 dB oltre 90°) e il caso più sfavorevole<br />

di EIRP del segnale LTE pari a 67 dBm (ad esempio,<br />

in ambiente rurale) e con la stessa polarizzazione dei<br />

segnali DTT. Come si può vedere, se l’antenna ricevente è<br />

orientata in una diversa direzione rispetto alla BTS LTE, la<br />

distanza può essere ridotta del 30% per angolo di 35°, o<br />

di un fattore 10 per angolo superiore a 90°. Va comunque<br />

ribadito che i valori calcolati in questo paragrafo sono<br />

soltanto indicativi, per le seguenti ragioni:<br />

– La formula utilizzata per il calcolo del campo<br />

elettromagnetico è valida in campo libero: in<br />

ambiente urbano, il valore effettivo potrebbe essere<br />

più basso;<br />

– Un’ulteriore riduzione del campo ricevuto potrebbe<br />

essere apportata dal tilt dell’antenna, in funzione<br />

dell’altezza relativa di antenna BTS e antenna<br />

ricevente;<br />

– I calcoli si riferiscono ad un solo blocco LTE da 10<br />

MHz (o due blocchi da 5 MHz) irradiato da una<br />

singola BTS: in presenza di più blocchi e di una<br />

moltitudine di BTS presenti in un ambiente urbano,<br />

il valore effettivo del campo elettromagnetico<br />

ricevuto potrebbe essere più alto;<br />

– Nel calcolo si è fatto riferimento ad un C/I limite di<br />

-20 dB: scegliendo invece il valore più conservativo<br />

di -15 dB, le distanze calcolate aumenterebbero<br />

circa dell’80%.<br />

TABELLA 8 – RISULTATI CUMULATIVI<br />

Configurazione N° canali Degradamento<br />

ricevibili medio MER<br />

Antenna 34 -0,4 dB<br />

Amplificatore 34 -<br />

“LTE 100%” 2 11,1 dB<br />

“LTE 50%” 3 11 dB<br />

“LTE idle” 30 9,4 dB<br />

“LTE 100%” -6 dB 25 9,5 dB<br />

“LTE 100%” -12 dB 33 4 dB<br />

“LTE 50%” -6 dB 32 8,6 dB<br />

“LTE 50%” -12 dB 34 2,5 dB<br />

“LTE idle” -6 dB 33 4,1 dB<br />

“LTE idle” -12 dB 34 0,6 dB


TABELLA 9 – DISTANZA DALLA BTS FINO A CUI SI POSSONO PREVEDERE<br />

DISTURBI SUI SEGNALI DTT IN ASSENZA DI TECNICHE DI MITIGAZIONE<br />

Livello segnali DTT Campo e.m. DTT Minimo campo e.m. Distanza dalla BTS<br />

in antenna LTE disturbante<br />

45 dBµV 62,5 dBµV/m 82,5 dBµV/m 10 km<br />

65 dBµV 82,5 dBµV/m 102,5 dBµV/m 1 km<br />

85 dBµV 102,5 dBµV/m 122,5 dBµV/m 100 m<br />

Conclusioni<br />

Le simulazioni al calcolatore e le misure di laboratorio<br />

hanno permesso di analizzare il comportamento degli<br />

amplificatori a larga banda degli impianti centralizzati<br />

d’antenna in presenza di segnali LTE. Simulazioni<br />

e misure, effettuate in condizioni realistiche e non<br />

eccessivamente pessimistiche, hanno concordemente<br />

mostrato che, in alcune situazioni, l’impatto dei segnali<br />

LTE sull’intermodulazione degli amplificatori potrebbe<br />

essere serio, a conferma dei risultati pubblicati in ambito<br />

internazionale. Gli effetti più evidenti si hanno sui canali<br />

adiacenti (in particolare sul canale 60), ma tutti i canali<br />

nella banda UHF possono essere degradati fino alla<br />

mancanza di ricezione. È infatti opportuno che il livello<br />

del segnale LTE interferente sia ridotto ad un valore non<br />

superiore a circa 15÷20 dB rispetto ai segnali DTT. Si<br />

può stimare che, in assenza di filtraggio preventivo o di<br />

altre tecniche di mitigazione, in condizioni sfavorevoli<br />

gli impianti potrebbero essere affetti da disturbi fino<br />

ad una distanza di oltre 1 km dalla BTS. Un filtraggio<br />

di base del segnale d’ingresso al centralino può aiutare<br />

a ridurre gli effetti dell’intermodulazione, ma per<br />

essere efficace è necessario l’utilizzo di filtri ad elevata<br />

selettività, abbastanza costosi, mentre l’impiego dei<br />

semplici filtri ‘in-line’ a basso costo in alcuni casi<br />

Figura 6. Andamento della distanza<br />

dalla BTS entro cui si possono avere<br />

interferenze, in funzione del livello dei<br />

segnali DTT in antenna<br />

potrebbero fornire risultati insoddisfacenti.<br />

Nei casi in cui il filtraggio non fosse sufficiente,<br />

saranno necessarie ulteriori contromisure sull’impianto,<br />

da valutare caso per caso (spostamento delle antenne<br />

riceventi, utilizzo di centralini canalizzati, ecc.).<br />

È poi auspicabile che opportuni vincoli siano fissati per<br />

l’operatore LTE, in modo da limitare in determinate aree<br />

l’entità del segnale interferente ricevuto in antenna: a<br />

tale proposito si possono adottare tecniche quali crosspolarizzazione,<br />

limitazione della massima EIRP, ecc. In<br />

ogni caso, la convivenza di servizi broadcast e 4G nella<br />

banda UHF richiederà un’adeguata collaborazione tra<br />

tutti gli operatori coinvolti, in modo da evitare di far<br />

ricadere i relativi costi interamente sull’utente finale.<br />

“Il presente articolo è tratto da “LTE e DTT Effetti dei segnali<br />

per la telefonia mobile di 4ª generazione sugli attuali impianti<br />

d’antenna televisivi”, Elettronica e Telecomunicazioni, n° 3<br />

dicembre 2011. L’articolo completo, a cura di Davide Milanesio,<br />

Bruno Sacco e Vincenzo Sardella del Centro Ricerche e<br />

Innovazione Tecnologica della RAI è pubblicato all’indirizzo<br />

www.crit.rai.it/eletel/2011-3/113-6.pdf Si ringraziano gli autori<br />

per l’autorizzazione all’utilizzo del materiale dell’articolo”.<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

23


Approfondire<br />

RICEVERE I SEGNALI TELEVISIVI<br />

L’accoppiamento di due antenne,<br />

distanza ottimale<br />

L’<br />

articolo, realizzato da Grego Fidenzio della RKB,<br />

descrive come si possono accoppiare due antenne,<br />

quali risultati si ottengono e le formule da utilizzare.<br />

Immaginiamo una<br />

stazione trasmittente <strong>TV</strong> che<br />

irradia onde radio ad alta<br />

frequenza VHF (Very High<br />

Frequency ) e UHF (Ultra High<br />

Frequency). Quando le onde<br />

radio incontrano ostacoli<br />

sufficientemente grandi<br />

come, ad esempio, montagne<br />

ed edifici, vengono riflesse e<br />

possono raggiungere l’antenna<br />

ricevente da diverse direzioni<br />

sovrapponendosi al segnale<br />

principale. L’onda riflessa arriva<br />

Figura 1. Diagramma di ricezione<br />

in ritardo rispetto a quella<br />

tridimensionale di un’antenna Log IV-V<br />

diretta creando, nel caso di<br />

ricezione di un segnale <strong>TV</strong><br />

analogico, immagini sdoppiate sul televisore. I segnali DTT sono più<br />

immuni alle riflessioni: nonostante ciò, in alcuni casi le riflessioni<br />

hanno un effetto degradante sul BER (Bit Error Ratio).<br />

Come affrontare la problematica<br />

Il tecnico, nella maggior parte dei casi, può ovviare a questo<br />

inconveniente sostituendo l’antenna di ricezione con un modello a<br />

maggior guadagno, più direttiva, con buon rapporto avanti/indietro<br />

e lobi laterali contenuti. A volte può essere sufficiente ruotare<br />

di un piccolo angolo l’antenna per cercare un compromesso tra<br />

la massima ricezione del segnale diretto e la minima del segnale<br />

riflesso. La presenza di canali televisivi provenienti da più direzioni,<br />

con la conseguente necessità di installare più antenne, comporta<br />

il bisogno di conoscere e di interpretare i relativi diagrammi di<br />

irradiazione in modo da poter ottimizzare e risolvere, già in fase di<br />

progetto, le problematiche di ricezione che potrebbero causare il<br />

malfunzionamento dell’impianto.<br />

Accoppiare due antenne<br />

Una tecnica usata per migliorare le caratteristiche di una<br />

singola antenna è quella di accoppiarne due uguali. Le modalità di<br />

accoppiamento normalmente usate sono:<br />

– due antenne in orizzontale, montate sullo stesso piano, una di<br />

fianco all’altra;<br />

24 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

– due antenne in orizzontale, montate sullo<br />

stesso asse in verticale, una sopra l’altra.<br />

Con queste modalità il lobo di irradiazione,<br />

in senso rispettivamente orizzontale e verticale,<br />

verrà ristretto.<br />

Si definisce ‘orizzontale’ la polarizzazione del<br />

segnale che fa riferimento al campo elettrico<br />

ricevuto dagli elementi dell’antenna disposti in<br />

orizzontale.<br />

Figura 2. Diagramma polare di un’antenna Log IV-V.<br />

I parametri sono:<br />

Ga 10,12 dBi = 0 dB Lobo Verticale<br />

F/B 23,29 dB – Rear 0 deg<br />

Freq. 750,000 MHz<br />

SWR 1,5 (75,0 Ohm)<br />

Elev. 0,0 deg (free space)<br />

Figura 3. Diagramma di<br />

ricezione tridimensionale<br />

di due antenne LOG IV-V<br />

accoppiate a 33 cm di distanza


L’accoppiamento più semplice di due<br />

antenne a polarizzazione orizzontale è quello a<br />

montaggio verticale, cioè una sopra l’altra, sullo<br />

stesso palo di sostegno. In questo caso avremo<br />

un restringimento del lobo verticale, mentre il<br />

lobo orizzontale resterà pressoché inalterato.<br />

Questa struttura può rivelarsi utile nel caso di<br />

riflessioni dovute a superfici marine o lacustri.<br />

L’esempio a montaggio<br />

verticale<br />

Il seguente esempio fa riferimento alla<br />

configurazione con le due antenne da 15 elementi<br />

modello Log IV-V (UHF), a montaggio verticale.<br />

Come si vede in Figura 1, ogni antenna ha il suo<br />

diagramma di ricezione tridimensionale. Per il<br />

nostro scopo è sufficiente conoscere l’angolo di<br />

apertura verticale α (Alpha) a -3 dB, valore che<br />

si può ricavare dal diagramma bidimensionale di<br />

radiazione riportato in Figura 2.<br />

Per spaziatura ottimale si intende la distanza<br />

tra le due antenne che dovrebbe dare i seguenti<br />

risultati:<br />

– guadagno del sistema pari a + 3 dB rispetto<br />

alla singola antenna;<br />

– angolo di apertura pari a circa la metà rispetto<br />

a quello della singola antenna (Figura 3 e<br />

Figura 4).<br />

La lunghezza dei due cavi di alimentazione<br />

che escono dallo “splitter“ accoppiatore devono<br />

essere di uguale misura.<br />

Figura 4. Diagramma Polare di due antenne LOG IV-V<br />

accoppiate una sopra l’altra a 33 cm.<br />

I parametri sono:<br />

Ga 13,06 dBi = 0 dB Lobo Verticale<br />

F/B 25,08 dB – Rear 0 deg<br />

Freq. 759,000 MHz<br />

SWR 1,5 (75,0 Ohm)<br />

Elev. 0,0 deg (free space)<br />

Le formule utili<br />

Ecco le formule e l’esempio<br />

di calcolo utili per un primo<br />

dimensionamento del sistema.<br />

Le formule fanno riferimento<br />

alla schematizzazione grafica<br />

riportata in Figura 5. Gli<br />

aggiustamenti finali dovranno<br />

essere fatti direttamente in loco.<br />

dove λ (Lambda) è la<br />

lunghezza d’onda espressa in<br />

metri e f (effe) la frequenza<br />

espressa in MHz (Mega Hertz).<br />

λ<br />

α<br />

Figura 5.<br />

Schematizzazione<br />

grafica di<br />

riferimento<br />

per le formule<br />

Figura 6. Diagramma di ricezione<br />

tridimensionale di due antenne LOG IV-V<br />

accoppiate a 50 cm di distanza<br />

dove Dopt è la distanza ottimale cercata, espressa in metri e α<br />

(Alpha) è l’angolo di apertura verticale a -3 dB.<br />

ESEMPIO<br />

Frequenza = 750 MHz<br />

Angolo verticale α (Alpha) = 74° gradi<br />

Le due antenne andranno poste una sopra l’altra, ad una<br />

distanza di circa 33 centimetri.<br />

Come si più capire dalle formule la distanza ottimale è stata<br />

calcolata per una singola frequenza. Con l’utilizzo di antenne a<br />

banda larga verrà usata nel calcolo la frequenza più alta.<br />

Se portiamo la distanza calcolata da 33 cm a 50 cm, il diagramma<br />

di radiazione a 750 MHz risulterà compromesso (Figura 6).<br />

Si ringrazia per il contributo Grego Fidenzio<br />

della società RKB, www.rkb.it<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

25


<strong>Digitale</strong> Terrestre<br />

DTT: Parametri e Valori limite<br />

Analizziamo i parametri e i valori limite che determinano la buona<br />

ricezione di un segnale digitale terrestre. I contenuti sono tratti dal<br />

libretto ‘Conosciamo il <strong>Digitale</strong>’ realizzato da Ray Way, Eurosatellite e Rover.<br />

Il sistema di trasmissione<br />

DVB-T offre la capacità di<br />

trasportare un segnale digitale<br />

con vari schemi di modulazione,<br />

evidenziati in Figura 1. Si va da<br />

una capacità di circa 7 Mbit/s a<br />

circa 35 Mbit/s per trasmettere<br />

da 1 a 4/5 programmi,<br />

eventualmente in alta<br />

definizione. Quanto si ottiene<br />

in capacità di trasmissione, lo<br />

si paga in termini di robustezza<br />

del segnale. Se l’obiettivo è<br />

realizzare una rete SFN, bisogna<br />

dedicare parte della capacità<br />

all’intervallo di guardia, come<br />

evidenziato dalla lunghezza degli<br />

istogrammi. Il sistema scelto<br />

è quello evidenziato: unisce<br />

LIVELLI MINIMI E SOGLIE<br />

una buona capacità di correzione degli errori,<br />

data dal valore di FEC piuttosto elevato, ad<br />

una capacità di banda adeguata; un risultato<br />

ottenuto utilizzando la modulazione 64 QAM<br />

che, come vedremo, necessita di un adeguato<br />

margine di MER e BER.<br />

26 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

PARAMETRI E VALORI LIMITE<br />

Figura 1. L’immagine mostra gli schemi di modulazione che il DVB-T può utilizzare<br />

quando trasporta un segnale digitale. La modalità maggiormente utilizzata in Italia<br />

è stata evidenziata in rosso<br />

Limite inferiore per una buona ricezione<br />

Per avere una discreta stabilità di ricezione, occorre operare<br />

almeno in condizione di QEF (Quasi Error Free) ossia Ricezione<br />

‘quasi’ esente da errore. Il termine ‘quasi’ non deve ingannarci; il<br />

suo significato è preciso e indica che non si tollera più di un errore<br />

per ogni ora di flusso digitale demodulato. Questo si traduce in<br />

un massimo numero di errori tollerati all’ingresso di antenna, che<br />

LIMITE INFERIORE PER UNA BUONA RICEZIONE Figura 2.<br />

L’immagine illustra<br />

qual è il C/N<br />

necessario per<br />

una ricezione al<br />

limite della soglia<br />

di aggancio, in<br />

condizioni QEF,<br />

secondo le tre<br />

diverse condizioni<br />

di ricezione<br />

Rayleigh, Rice<br />

e Gaussian.<br />

La modalità<br />

maggiormente<br />

utilizzata in Italia<br />

è stata evidenziata<br />

in rosso


può arrivare fino a 1x10-2, cioè<br />

un bit errato su 100 trasmessi.<br />

Normalmente, in condizioni<br />

ottimali di ricezione, l’unica<br />

fonte di degradazione del<br />

segnale è il rumore termico,<br />

per intenderci quello che<br />

provocava l’effetto neve in<br />

analogico. Nel caso della<br />

ricezione da satellite questo è<br />

l’unico disturbo che troviamo,<br />

non essendoci ostacoli lungo la<br />

tratta che provochino riflessioni,<br />

e nemmeno interferenze, a parte<br />

casi rari. Anche per il DVB-T il nemico principale<br />

in ricezione è il rumore termico: la Figura 2<br />

illustra, tramite l’altezza delle barre, qual è il C/N<br />

(rapporto segnale/rumore) necessario per una<br />

ricezione al limite della soglia di aggancio, cioè<br />

senza alcun margine di rumore, ma in condizioni<br />

QEF. Lo fa vedere per tre diverse condizioni<br />

di ricezione (Rayleigh - Rice - Gaussian),<br />

che prendono il nome dai tre scienziati che<br />

studiarono la statistica utilizzata per calcolare<br />

questi valori.<br />

Livelli minimi e soglie<br />

Dato che non si può prevedere esattamente<br />

il campo elettromagnetico disponibile presso<br />

le case di ciascun utente, sono state fatte<br />

delle previsioni di campo, seguendo particolari<br />

norme internazionali, calcolando il campo<br />

elettromagnetico effettivo su una griglia di<br />

200 x 200 metri. Tali previsioni vengono quindi<br />

verificate, all’atto dell’attivazione dei singoli<br />

impianti trasmettitori, eseguendo misure punto<br />

per punto (anche in questo caso seguendo<br />

LIVELLI MINIMI E SOGLIE<br />

CAMPI ELETTROMAGNETICI E LIVELLO DI RICEZIONE<br />

Figura 3. Livelli minimi e soglie. I campi non sono verificati in tutti i punti dell’area servita. Vengono<br />

così inserite correzioni statistiche contro le variazioni del segnale nello spazio e aggiunta una<br />

correzione statistica per variazioni del segnale nel tempo<br />

normative appropriate). Dato il particolare comportamento del<br />

DVB-T, che genera interruzioni di servizio anziché scadimenti di<br />

qualità, si aumenta il campo di un certo ammontare per garantire la<br />

copertura statistica di tutti gli utenti. Un analogo incremento viene<br />

apportato per cautelarsi contro le variazioni di campo dei segnali<br />

interferenti, molto pericolosi perché sicuramente fuori intervallo<br />

di guardia oltreché forti, in funzione delle condizioni aleatorie<br />

di propagazione. Per questo motivo occorre garantire un certo<br />

margine, almeno di 5÷10 dB, da aggiungere ai valori minimi dei vari<br />

parametri misurabili in ricezione.<br />

Da prove eseguite in laboratorio con numerosi decoder<br />

commerciali è stato verificato che quasi tutti iniziano a decodificare<br />

‘QEF’ a circa 29 dBµV: un valore molto basso; a questo valore<br />

occorre aggiungere le correzioni; come spiegheremo in seguito,<br />

questo valore raggiunge circa 39 dBµV come minimo assoluto, ma è<br />

conveniente mantenersi sui 49 dBµV.<br />

Campi elettromagnetici<br />

e livello di ricezione<br />

Il campo elettromagnetico si misura in dBµV/m e la potenza<br />

ricevuta in dBµV. Entrambe sono unità di misura che rendono<br />

molto facili i vari calcoli quando bisogna calcolare i vari livelli in<br />

una catena di distribuzione: basta sommare o sottrarre guadagni o<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

Figura 4. Il grafico<br />

mette in relazione la<br />

frequenza di ricezione di<br />

un’antenna in MHz con<br />

il fattore d’antenna in<br />

dB. Il fattore d’antenna è<br />

calcolato per un’antenna<br />

con guadagno di 10<br />

dB. Nell’esempio viene<br />

indicato il procedimento<br />

da seguire per effettuare<br />

il calcolo. Nel caso<br />

l’antenna guadagni<br />

meno di 10 dB, anziché<br />

sottrarre bisogna<br />

aggiungere la differenza<br />

fra il guadagno<br />

dell’antenna e 10 dB<br />

27


<strong>Digitale</strong> Terrestre<br />

attenuazioni incontrate dal segnale lungo il suo<br />

percorso. In realtà è sufficiente una tabella che<br />

riporta i valori minimi richiesti dai vari sistemi,<br />

ai quali si aggiungono le attenuazioni dei cavi<br />

e si sottraggono i valori delle amplificazioni,<br />

espressi in dB; così si calcolano i valori dei<br />

segnali di ingresso, espressi sempre in dBµV. Il<br />

fattore di antenna è utile in quanto i valori di<br />

pianificazione sono dati in termini di campo<br />

elettromagnetico, cioè in dBµV/m. Ecco che<br />

l’antennista installatore, conoscendo il guadagno<br />

dell’antenna o utilizzando il grafico di Figura<br />

4, è in grado di prevedere, con sufficiente<br />

approssimazione, la potenza di segnale<br />

disponibile all’ingresso del decoder, o strumento<br />

di misura che dir si voglia.<br />

In sintesi: la cifra in dBµV/m indica la quantità<br />

di campo elettromagnetico che ‘piove sui tetti’,<br />

mentre il fattore d’antenna indica quanta<br />

‘pioggia elettromagnetica’ riusciamo a catturare<br />

con quell’antenna.<br />

Nota: per antenne il cui guadagno è maggiore<br />

di 10 dB, bisogna sottrarre al valore letto nel<br />

grafico la differenza di guadagno.<br />

Per esempio:<br />

F = 470 MHz<br />

G antenna = 13,5 dB<br />

F antenna letto nel grafico = 14 dB<br />

Allora bisogna sottrarre la differenza<br />

di guadagno:<br />

13,5 dB - 10 dB = 3,5 dB<br />

e quindi:<br />

F antenna = 13,5 dB – 3,5 dB = 10,5 dB<br />

Viceversa, se l’antenna guadagna meno di 10 dB,<br />

devo aggiungere la differenza.<br />

Correlazione fra Mer e Ber<br />

Anche se il MER è un buon indice di qualità, ci<br />

sono importanti eccezioni. Sono proprio questi<br />

sono i casi che complicano il lavoro, creando<br />

confusione per la perdita di coerenza tra i<br />

dati, i quali sembrano non più confrontabili.<br />

Iniziamo col dire che, in presenza di solo rumore<br />

termico, il MER e il C/N praticamente coincidono<br />

perfettamente.<br />

Il BER prima di Viterbi (bBER) è un indice<br />

che può servire per determinare la qualità<br />

complessiva di un segnale, ma a volte succede<br />

che al miglior MER non corrisponda il minore<br />

BER, o che questo non cali anche se il MER<br />

28 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

ha valori anche molto elevati. Questo è un<br />

comportamento normale. Nel grafico di Figura<br />

5 è evidente il comportamento di non coerenza<br />

tra i due parametri, molto evidente nel caso di<br />

disturbi impulsivi o di echi in anticipo.<br />

Bisogna sempre effettuare entrambe le misure<br />

e ricordare che la qualità è essenzialmente legata<br />

al BER. Si può effettuare qualunque regolazione<br />

dell’impianto, dall’orientamento dell’antenna<br />

a qualunque altra regolazione, tenendo sotto<br />

controllo il MER e BER, preoccupandosi assai<br />

meno della potenza ricevuta. Bisogna utilizzare<br />

il MER come indicatore per controllare la bontà<br />

di amplificatori e soprattutto di convertitori,<br />

basandosi sul peggioramento misurato fra<br />

ingresso e uscita dei vari elementi dell’impianto.<br />

In questo articolo sono stati utilizzati acronimi<br />

adottati nel Regno unito, dove sono stati<br />

realizzate le prime rete DVB-T in Europa, già nel<br />

1998:<br />

– bBER = ‘b’ sta per ‘before’ (prima), cioè<br />

misurato prima del correttore Viterbi e<br />

chiamato anche CBER o preBER;<br />

– aBER = ‘a’ sta per ‘after’ (dopo), cioè misurato<br />

dopo il correttore Viterbi e chiamato anche<br />

VBER o postBER.<br />

Il libretto completo è disponibile all’indirizzo:<br />

http://www.roverinstruments.com/news.<br />

php?lingua=1&idnews=64<br />

CORRELAZIONE FRA MER E BER<br />

Figura 5. La figura riporta<br />

i risultati di una serie di<br />

misure effettuate nel 1999,<br />

dopo l’attivazione di una rete<br />

SFN sperimentale. L’esempio<br />

dimostra che in molti casi<br />

succede di avere un valore di<br />

MER buono e di BER peggiore<br />

della norma


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LA SYNDICATION DI CONTENUTI 3D.<br />

La syndication 3DT promossa da Sisvel Technology è aperta al contributo di ogni<br />

content provider intenzionato a promuovere la tecnologia 3D Tile Format e ad<br />

aumentare la trasmissione di contenuti 3D. Il 3D Tile Format è un’innovativa tecnica<br />

di codifi ca delle immagini stereoscopiche che, non solo migliora la qualità della<br />

trasmissione dei contenuti 3D rispetto alle soluzioni attuali, ma permette al broadcaster<br />

di raggiungere sia l’utenza 2D sia quella 3D senza dover raddoppiare l’occupazione di<br />

banda necessaria alla trasmissione. Infatti con questa tecnica i consumatori in possesso<br />

di un sistema di ricezione in 3D godono appieno delle caratteristiche della televisione<br />

stereoscopica, mentre i consumatori in possesso di apparati di ricezione 2D Full HD<br />

possono senza problemi fruire del servizio in alta defi nizione. I nuovi membri di questa<br />

syndication (aperta a tutti i broadcaster sia italiani che internazionali) potranno trarre<br />

benefi cio dallo scambio gratuito di contenuti in 3D. Il catalogo dei contenuti 3D di<br />

questa syndication, in continua espansione, è disponibile online www.3dt.it.<br />

Per entrare a far parte del 3DT o per avere maggiori informazioni scrivere a : info@3dt.it.<br />

www.3dt.it


Approfondire<br />

BROADBAND WIRELESS<br />

WiMAX: elementi di tecnologia<br />

Un’analisi tecnica della tecnologia WiMAX utile per conoscere gli<br />

elementi di base e comprendere al meglio le reali potenzialità che i<br />

servizi correlati sono in grado di offrire.<br />

Le tecnologie WiMAX sono dedicate<br />

all’accesso wireless a banda larga basate<br />

sullo standard IEEE 802.16. Esse possono<br />

essere utilizzate sia per il backhauling, ossia<br />

per estendere la connettività broadband<br />

della backbone alle zone limitrofe, sia per<br />

l’ultimo miglio, ovvero per offrire servizi<br />

broadband agli utenti sia residenziali sia<br />

business locati nell’area geografica coperta<br />

in modalità d’accesso fissa, nomadica,<br />

portatile e mobile. Possono, inoltre, operare<br />

sia in bande licenziate sia in bande non<br />

licenziate: il deployment nelle bande<br />

licenziate è indicato per coprire aree dense e<br />

competitive, ove l’interferenza rappresenta il<br />

maggior problema da risolvere; il deployment<br />

nelle bande non licenziate, invece, è indicato<br />

per coprire aree ristrette, per limitare<br />

l’interferenza e l’investimento iniziale. Un<br />

vantaggio rilevante delle tecnologie WiMAX<br />

è la maggiore flessibilità nel deployment<br />

dell’infrastruttura di rete, grazie alla<br />

possibilità di definire l’ampiezza del canale,<br />

la tipologie del duplexing, le tecniche di<br />

trasmissione.<br />

Tabella 1. PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLE TECNOLOGIE 802.16<br />

30 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

802.16 e WiMAX<br />

Le tecnologie 802.16<br />

Le tecnologie 802.16 si basano sullo standard<br />

IEEE 802.16. La prima versione dello standard<br />

IEEE 802.16, ratificata nel 2001 e concepita per<br />

applicazioni FBWA, supporta trasmissioni in<br />

scenari LOS (Line Of Sight) nel range delle bande<br />

licenziate da 10 a 66 GHz e non consente né la<br />

portabilità né la mobilità. La successiva versione<br />

IEEE 802.16–2004 opera nella banda 2÷11 GHz<br />

anche in scenari NLOS e con accesso nomade,<br />

consentendo l’utilizzo di SU indoor; supporta,<br />

inoltre, come opzione la sottocanalizzazione<br />

in up link [2]. Infine la versione IEEE 802.16e,<br />

approvata il 7 dicembre 2005, include le<br />

precedenti versioni dello standard e aggiunge<br />

alcune funzionalità, quali l’handoff e il power<br />

saving, per supportare l’accesso portatile e<br />

mobile, il MIMO, l’AAS e gli STC, per migliorare<br />

le prestazioni del sistema. Per poter meglio<br />

supportare la mobilità, inoltre, è stata<br />

implementa una nuova tecnica di trasmissione,<br />

la SOFDMA (Scalable Orthogonal Frequency<br />

Division Multiple Access), che, però, non è<br />

802.16e 802.16e<br />

Approvato Giugno 2004 Dicembre 2005<br />

Banda<br />

2 ÷ 11 GHz<br />

2 ÷ 11 GHz per l’accesso fisso<br />

2 ÷ 6 GHz per l’accesso mobile<br />

Scenario operativo LOS/NLOS LOS/NLOS<br />

Velocità di trasmissione<br />

75 Mbps in 20 MHz<br />

75 Mbps in 20 MHz per l’accesso fisso<br />

15 Mbps in 5MHz per l’accesso mobile<br />

Tecnica di trasmissione<br />

OFDM (256 sottoportanti)<br />

OFDMA (2048 sottoportanti)<br />

OFDM, OFDMA, SOFDMA<br />

Accesso multiplo TDMA, OFDMA TDMA, SOFDMA<br />

Formato del duplexing TDD/FDD TDD/FDD<br />

Ampiezza di banda del canale Variabile tra 1,25 MHz e 20 MHz Variabile tra 1,25 MHz e 20 MHz<br />

Efficienza spettrale<br />

3,75 bps/Hz in 20 MHz<br />

3,75 bps/Hz in 20 MHz per l’accesso fisso<br />

3 bps/Hz in 5MHz per l’accesso mobile<br />

Compatibilità con 802.16-2004 - No, se si usa la modulazione SOFDMA


compatibile né con la modulazione<br />

OFDM né con la modulazione OFDMA<br />

(Orthogonal Frequency Division<br />

Multiple Access) [3].<br />

La Tabella 1 riassume le principali<br />

caratteristiche tecniche delle<br />

tecnologie 802.16, basate sia sulla<br />

versione 802.16-2004 sia sulla<br />

versione 802.16e. Per ogni tecnologia,<br />

è indicato il range frequenziale e<br />

lo scenario operativo, la velocità di<br />

trasmissione in corrispondenza di<br />

una determinata canalizzazione, la<br />

tecnica di trasmissione supportata,<br />

il protocollo d’accesso multiplo, il<br />

formato del duplexing, le possibili<br />

ampiezze di banda del canale e l’efficienza<br />

spettrale del sistema. Una descrizione dettagliata<br />

di tali parametri è fornita nel seguito. Come<br />

si evince dalla Tabella 1, le tecnologie 802.16<br />

consentono una maggiore flessibilità di<br />

deployment, in quanto possono operare in<br />

diverse bande frequenziali e con una diversa<br />

canalizzazione secondo la disponibilità dello<br />

spettro, supportano differenti tecniche di<br />

trasmissione in funzione del tipo d’accesso e<br />

dello scenario, possono lavorare sia in TDD sia in<br />

FDD (Frequency Division Duplexing) in relazione<br />

al range frequenziale in cui operano e al tipo di<br />

servizio da offrire.<br />

Come lavorano<br />

le tecnologie 802.16<br />

Bande di frequenza<br />

Come indicato nella Tabella 1 e nella Figura<br />

1, le tecnologie 802.16, basate sulla versione<br />

802.16- 2004, operano nel range frequenziale<br />

tra 2 GHz e 11 GHz; le tecnologie 802.16, basate<br />

sulla versione 802.16e, invece, operano nel range<br />

frequenziale compreso tra i 2 GHz e gli 11 GHz<br />

nel caso di accesso fisso e nel range frequenziale<br />

tra 2 GHz e 6 GHz nel caso di accesso mobile.<br />

Tecnica di Trasmissione e Protocollo di Accesso<br />

La tecnologia 802.16-2004 supporta due<br />

diverse tecniche di modulazione/accesso<br />

multiplo, come specificato in [2].<br />

OFDM con TDMA<br />

(Time Division Multiple Access)<br />

La modulazione OFDM è una trasmissione<br />

multiportante: il segnale è suddiviso in<br />

più sottocanali a banda stretta trasmessi<br />

simultaneamente su diverse sottoportanti,<br />

il cui numero definisce la dimensione del<br />

simbolo OFDM, ossia della FFT (Fast Fourier<br />

FIGURA 1. RANGE FREQUENZIALE PER APPLICAZIONI 802.16<br />

Frequency<br />

(GHz)<br />

Transform). Tali sottocanali sono parzialmente sovrapposti ma<br />

ortogonali in modo da ridurre l’interferenza tra canali adiacenti<br />

e massimizzare l’efficienza spettrale. La modulazione OFDM<br />

introduce principalmente due vantaggi. In primo luogo, poiché i<br />

sottocanali sono a banda stretta, essa consente di operare anche<br />

in ambienti Near NLOS, ove il percorso diretto tra trasmettitore e<br />

ricevitore è parzialmente occupato dalla presenza di ostacoli come<br />

alberi, edifici, montagne, colline e altre strutture o oggetti naturali<br />

o artificiali, riducendo così il problema del multipath. In secondo<br />

luogo, essa offre un maggior controllo delle richieste di potenza<br />

dell’utente e una maggiore flessibilità per l’accesso degli utenti [5].<br />

Nella tecnologia 802.16-2004, il simbolo OFDM è costituito da<br />

256 sottoportanti di cui 8 sono pilota, 192 dati e 56 virtuali.<br />

Nel TDMA l’accesso al canale radio è tipicamente diviso in<br />

time slot assegnati a utenti diversi: ciascun utente trasmette<br />

esclusivamente durante il time slot che gli è stato assegnato, con<br />

la modulazione OFDM, e utilizza l’intera banda del canale [4].<br />

Affinchè vengano limitati i problemi di interferenza tra utenti<br />

che trasmettono in time slot consecutivi, è necessario avere una<br />

sincronizzazione perfetta e considerare un intervallo di guardia<br />

durante il quale nessun può trasmettere.<br />

L’approccio OFDM/TDMA ha il vantaggio di ridurre la complessità<br />

ed i costi dei dispositivi, ma ha lo svantaggio di non supportare<br />

un numero elevato di utenti, per poter contenere i ritardi tra due<br />

trasmissioni consecutive relative allo stesso utente [6].<br />

OFDMA con TDMA<br />

L’OFDMA ha lo stesso principio di funzionamento della FDMA<br />

(Frequency Division Multiple Access), in quanto le sottoportanti<br />

sono assegnate ad utenti differenti in funzione delle condizioni<br />

del canale e della domanda di capacità; però, a differenza della<br />

FDMA, essa consente di limitare l’interferenza tra gli utenti grazie<br />

all’ortogonalità tra le sottoportanti [4]. Le sottoportanti, escluse le<br />

virtuali, sono divise in sottogruppi, il cui numero varia a seconda il<br />

caso si consideri il down link o l’up link, e in ciascun sottogruppo le<br />

sottoportanti appartengono a sottocanali differenti. Poiché ciascun<br />

sottocanale ha una sola sottoportante per ogni sottogruppo, il<br />

numero totale di sottoportanti di un sottocanale è proprio pari al<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

31


Approfondire<br />

numero di sottogruppi. Per ottenere una diversità frequenziale e,<br />

quindi, una maggiore immunità al multipath, l’allocazione delle<br />

sottoportanti relative a ciascun sottocanale avviene mediante un<br />

processo pseudo-casuale. Nella tecnologia 802.16 - 2004 il numero<br />

totale di sottoportanti è 2048, il numero di sottocanali è 32 e il<br />

numero di sottogruppi è 48 in down link e 53 in up link.<br />

TDMA: l’accesso multiplo è esteso anche alla dimensione<br />

temporale, in quanto l’utente può trasmettere esclusivamente nel<br />

time slot che gli è stato assegnato e può usare solo le sottoportanti<br />

assegnate. L’approccio OFDMA/TDMA permette di supportare un<br />

maggior numero di utenti con ritardo minore rispetto all’approccio<br />

OFDM/TDMA. Grazie alla sottocanalizzazione introdotta dalla<br />

modulazione<br />

OFDMA, inoltre, si ha una gestione più efficiente delle risorse, in<br />

funzione delle esigenze degli utenti e delle condizioni del canale.<br />

In particolar modo, in uplink la sottocanalizzazione consente sia<br />

di ridurre la massima potenza trasmessa da ciascun utente, poiché<br />

può trasmettere solo nel sottocanale assegnato, sia di allocare la<br />

potenza all’utente a seconda le condizioni del canale, ossia un<br />

livello elevato di potenza è allocato agli utenti più svantaggiati<br />

(posti ad una distanza maggiore dalla BS oppure dotati di SU<br />

indoor).<br />

Il principale neo dell’approccio OFDMA/TDMA sono i costi elevati<br />

dei dispositivi dovuti ad una maggiore complessità realizzativa.<br />

La tecnologia 802.16e, in aggiunta alle tecniche di trasmissione/<br />

accesso multiplo previste per la tecnologia 802.16-2004, introduce<br />

la Scalable OFDMA (SOFDMA), che consente di supportare meglio<br />

l’accesso mobile, con ottime prestazioni in diversi scenari operativi<br />

[3]. La modulazione SOFDMA è una variante della modulazione<br />

OFDMA: essa, infatti, implementa tutte le funzionalità della<br />

modulazione OFDMA e aggiunge la scalabilità, in quanto il numero<br />

delle sottoportanti non è costante, come nel caso della OFDMA,<br />

FIGURA 2. SCHEMA DELLA SOFDMA<br />

32 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

Channel Bandwidth<br />

(MHz)<br />

ma varia a seconda dell’ampiezza di banda del<br />

canale considerato, in modo tale da mantenere<br />

costante la spaziatura tra le sottoportanti stesse<br />

[1], [7], come illustrato nella Figura 2. Questo<br />

da un lato consente di migliorare l’efficienza<br />

spettrale nei canali con una elevata ampiezza di<br />

banda, poiché si ha un numero di sottoportanti<br />

maggiore; dall’altro lato permette di ridurre i costi<br />

dei dispositivi nel caso di deployment in canali<br />

con una piccola ampiezza di banda, in quanto<br />

il numero di sottoportanti è minore. E’ bene<br />

osservare che le modulazioni OFDMA e SOFDMA<br />

non sono compatibili e, quindi, due terminali, uno<br />

basato sulla modulazione OFDMA e l’altro sulla<br />

SOFDMA, non possono comunicare tra loro.<br />

La Tabella 2, [8], e la Tabella 3, [9], indicano le<br />

velocità di trasmissione supportate dalla OFDM,<br />

con 256 sottoportanti, e dalla OFDMA, con<br />

2048 sottoportanti, al variare dell’ampiezza di<br />

banda del canale, della modulazione e del rate<br />

del codice. In entrambi i casi, si è considerato un<br />

rapporto di guardia, definito come il rapporto tra<br />

l’intervallo di guardia e l’intervallo utile, pari a<br />

1/32.<br />

Come si evince dalla Tabella 2 e dalla Tabella 3,<br />

la velocità di trasmissione aumenta all’aumentare<br />

dell’ampiezza del canale o del livello della<br />

modulazione, ovvero fissata la canalizzazione, a<br />

modulazioni di ordine maggiore corrispondono<br />

data rate più elevati; mentre fissata la<br />

modulazione, ad ampiezze di banda maggiori<br />

corrispondono data rate più elevati.<br />

Si prenda in esame il caso della tecnica di<br />

trasmissione OFDM (Tabella 2): considerata<br />

un’ampiezza di banda di 7 MHz, alla modulazione<br />

High 64QAM corrisponde una velocià di<br />

trasmissione di 26,18 Mbps, mentre alla Low QPSK<br />

corrisponde una velocità di trasmissione di 4,15<br />

Mbps. Se, invece, si considera la modulazione<br />

Low QPSK, alla canalizzazione di 3,5 MHz<br />

corrisponde un data rate di 2,08 Mbps mentre alla<br />

canalizzazione di 7 MHz corrisponde un data rate<br />

di 4,15 Mbps.<br />

Tutte le tecnologie 802.16 utilizzano l’AMC<br />

(Adaptive Modulation and Coding). Questa<br />

funzionalità permette di migliorare le prestazioni,<br />

ottimizzando sia il throughput sia il range di<br />

copertura.<br />

L’AMC, infatti, prevede una scelta dinamica<br />

della modulazione e del rate del codice per<br />

ogni utente, a seconda delle condizioni del link<br />

radio. Quando il livello del segnale ricevuto è<br />

basso, come nel caso di utenti molto distanti<br />

dalla BS, il sistema sceglie automaticamente una<br />

modulazione più robusta ma meno efficiente in


Tabella 2. VELOCITÀ DI TRASMISSIONE SUPPORTATE DALLA OFDM CON 256 SOTTOPORTANTI<br />

Ampiezza di banda Velocità di trasmissione (Mbps)<br />

del canale (MHz) QPSK LOW (1/2) QPSK HIGH (3/4) 16 QAM LOW (1/2) 16 QAM HIGH (3/4) 64 QAM LOW (2/3) 64 QAM HIGH (3/4)<br />

3,5 2,08 4,37 5,82 8,73 11,88 13,09<br />

7 4,15 8,73 11,64 17,45 23,75 26,18<br />

10 8,31 12,47 16,63 24,94 33,25 37,4<br />

Tabella 3. VELOCITÀ DI TRASMISSIONE SUPPORTATE DALLA OFDMA CON 2048 SOTTOPORTANTI<br />

Ampiezza di banda Velocità di trasmissione (Mbps)<br />

del canale (MHz) QPSK LOW (1/2) QPSK HIGH (3/4) 16 QAM LOW (1/2) 16 QAM HIGH (3/4) 64 QAM LOW (2/3) 64 QAM HIGH (3/4)<br />

3,5 2,91 4,36 5,82 8,73 11,64 13,09<br />

7 5,82 8,73 11,64 17,45 23,27 26,18<br />

10 8,38 12,57 16,76 25,13 33,51 37,7<br />

FIGURA 3. AMC IN PRESENZA DI SHADOWING<br />

termini di capacità (ad esempio la QPSK Low), in<br />

modo da mantenere la probabilità di errore pari<br />

al target fissato.<br />

Quando invece il livello del segnale ricevuto<br />

è elevato, sono scelte modulazioni di ordine<br />

maggiore (come la 64QAM High) senza<br />

aumentare la probabilità di errore.<br />

La Figura 3 descrive il concetto di AMC in<br />

presenza di shadowing.<br />

Lo shadowing tiene conto della distribuzione<br />

casuale degli ostacoli tra il trasmettitore e il<br />

ricevitore e, dunque, due punti posti ad una<br />

stessa distanza dal trasmettitore sperimentano<br />

un differente canale di propagazione.<br />

Di qui, la forma irregolare delle zone di<br />

copertura relative alle diverse modulazioni.<br />

È bene osservare che se, invece, non si tiene<br />

conto dello shadowing, le zone di copertura<br />

relative alle diverse modulazioni altro non sono<br />

che dei cerchi concentrici.<br />

QPSK LOW<br />

QPSK HIGH<br />

16.QAM LOW<br />

16.QAM HIGH<br />

64.QAM LOW<br />

64.QAM HIGH<br />

Formato di Duplexing<br />

Le tecnologie 802.16 supportano sia il TDD sia<br />

il FDD, consentendo una maggiore flessibilità nel<br />

deployment di rete. Nel TDD la tratta in down<br />

link (riferita alla comunicazione tra BS e SU) e<br />

quella in up link (riferita alla comunicazione tra<br />

SU e BS) operano nella stessa banda frequenziale<br />

in differenti tempi di connessione, alternando<br />

la trasmissione del frame di down link e di up<br />

link, come è illustrato in Figura 4. Poiché tale<br />

alternanza è molto rapida, si ha la percezione<br />

che il canale sia attivo sia in up link che in<br />

down link allo stesso istante. Per quanto detto<br />

in precedenza, il TDD è indicato per i servizi che<br />

hanno un volume di traffico di tipo asimmetrico<br />

nelle due diverse tratte, come ad esempio<br />

l’accesso ad internet [4].<br />

Nel FDD i segnali in down link e in up link<br />

sono trasmessi simultaneamente su due canali<br />

frequenziali differenti, come mostrato in Figura<br />

5, e questo determina un uso inefficiente delle<br />

risorse, qualora il traffico sia asimmetrico, poiché<br />

gli spettri down link e up link sono inutilizzati<br />

per molto tempo.<br />

FIGURA 4. SCHEMA DEL TDD<br />

Guard time<br />

Downlink<br />

Uplink<br />

Time<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

33


Approfondire<br />

FIGURA 5. SCHEMA DEL FDD<br />

Guard Band<br />

Downlink Uplink<br />

È doveroso, a questo punto, evidenziare le differenze tra il<br />

TDD e il FDD. Mentre il TDD è più indicato nel caso di traffico<br />

asimmetrico (accesso ad internet), negli scenari ove non è<br />

disponibile una coppia di canali oppure nel deployment in bande<br />

non licenziate; il FDD, invece, è più opportuno nel caso di traffico<br />

simmetrico (VoIP) o nel caso di deployment in bande licenziate che<br />

richiedono esplicitamente un suo utilizzo. Ne consegue, dunque,<br />

che il FDD è una soluzione più costosa rispetto al TDD, sia per i<br />

dispositivi più complessi sia per i costi di licenza [10].<br />

Handoff e Roaming<br />

Al fine di garantire la continuità delle applicazioni negli scenari<br />

mobili, la versione 802.16e implementa l’handoff. Con il termine<br />

‘handoff’ si designa il processo di commutazione da una BS ad<br />

un’altra di una chiamata in corso o di una sessione dati, quando<br />

l’utente è in movimento. Questo meccanismo può essere sia soft sia<br />

hard. Nel primo caso la connessione alla ‘vecchia’ BS è interrotta<br />

soltanto dopo aver stabilito la connessione con la ‘nuova’ BS<br />

(make-before-break); nel secondo caso, invece, la connessione alla<br />

‘vecchia’ BS è interrotta prima di avere stabilito la connessione con<br />

la ‘nuova’ BS (break-before-make). Poichè l’handoff soft riduce la<br />

latenza, esso è più indicato per servizi real time, come il VoIP, mentre<br />

l’handoff hard è più idoneo per servizi non real time, quali i servizi<br />

dati. Un’ulteriore funzionalità che le tecnologie 802.16 possono<br />

supportare è il roaming, che consente ad un utente di connettersi<br />

alla rete di un operatore diverso da quello con cui ha sottoscritto<br />

l’abbonamento, come avviene nelle reti cellulari.<br />

Funzionalità opzionali<br />

Le tecnologie 802.16, sia 802.16-2004 che 802.16e, supportano<br />

alcune funzionalità opzionali, quali gli STC e l’AAS:<br />

– Space Time Code (STC). L’informazione è codificata da più<br />

antenne in trasmissione sia nella dimensione spaziale sia nella<br />

dimensione temporale in modo da ottenere un guadagno di<br />

diversità e di codifica rispetto ad un sistema che utilizza una<br />

sola antenna [11].<br />

– Adaptive Antenna System (AAS). Grazie alla combinazione<br />

tra un array di antenne e la capacità di processare segnali<br />

digitali, l’AAS può automaticamente cambiare la direzione<br />

del fascio di radiazione a seconda dell’ambiente in modo da<br />

minimizzare dinamicamente l’interferenza, massimizzare la<br />

ricezione del segnale voluto e migliorare la gestione della<br />

potenza del sistema e dell’allocazione spettrale. La tecnologia<br />

802.16e, inoltre, supporta anche il MIMO. Nei sistemi MIMO<br />

34 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

Frequency<br />

sia il trasmettitore che il ricevitore sono<br />

equipaggiati con più antenne per migliorare<br />

la QoS ed aumentare il throughput [12].<br />

È bene osservare che le funzionalità descritte<br />

da un lato permettono di aumentare le<br />

prestazioni di un sistema in termini di qualità<br />

del servizio e di throughput, ma dall’altro lato<br />

determinano una maggiore complessità del<br />

sistema e, quindi, costi più elevati.<br />

Tratto da: “Tutorial sulle tecnologie WiMAX”<br />

di WiTech - www.witech.it<br />

Si ringrazia Linkem Spa<br />

per la collaborazione - www.linkem.com<br />

Bibliografia<br />

[1] WiMAX Forum, Fixed, nomadic, portable and<br />

mobile applications for 802.16-2004 and 802.16e<br />

WiMAX networks, November 2005.<br />

[2] IEEE Std 802.16-2004, IEEE Standard for Local and<br />

Metropolitan Area Networks, Part 16: Air Interface<br />

for Fixed Broadband Wireless Access Systems,<br />

March 2004.<br />

[3] IEEE P802.16e, Draft amendment to IEE standard<br />

for local and metropolitan area networks, Part<br />

16: air interface for fixed and mobile broadband<br />

wireless access systems, amendment for physical<br />

and medium access control layers fro combined<br />

fixed and mobile operation in Licenziata bands.<br />

[4] H.R. Anderson, Fixed Broadband Wireless System<br />

Design, West Sussex John Wiley & Sons Ltd, 2003.<br />

[5] Telecom Italia Lab, A. Calcagno, E. Buracchini, La<br />

Tecnica OFDM nell’evoluzione dell’accesso radio<br />

UMTS, Febbraio 2003.<br />

[6] ADAPTIX technology Primer, An overview of the<br />

key technology concepts and drivers behind the<br />

ADAPTIX OFDMA/TDDTM Architecture, April 2005.<br />

[7] Intel, Scalable OFDMA Physical Layer in IEEE<br />

802.16 WirelessMAN, August 2004<br />

[8] Intel, Avril Salter, IEEE 802.16 - WiMAX Broadband<br />

Wireless Access, August 2004.<br />

[9] CEFRIEL, WiMAX Technology, a reshuffle for<br />

telecom operators? La comparazione dei costi e<br />

delle performance,<br />

1 June 2005.<br />

[10] Intel, Deploying License-Exempt WiMAX Solutions.<br />

[11] E. G. Larsson, P. Stoica, Space-time block coding<br />

for wireless communications, Cambridge<br />

University Press 2003.<br />

[12] Telecom Italia Lab, E. Briola, B. Melis, A. Ruscitto,<br />

<strong>Sistemi</strong> di telecomunicazione di tipo MIMO con<br />

Antenne Multiple in Trasmissione e in Ricezione,<br />

Marzo 2004.


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Log. AMT s.r.l.: via Goldoni 46 20090 Trz. sul Naviglio, Milano Italia, tel. +39 02.48409155, fax +39 02.48408674, email: filiale.milano@ritar.com<br />

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Norme e Guide Tecniche<br />

IMPIANTI DI COMUNICAZIONE<br />

Le installazioni, nel rispetto della legge<br />

C<br />

Gli impianti di comunicazione considerati in<br />

questo articolo riguardano la ricezione di servizi di<br />

radiodiffusione e di comunicazione elettronica nelle<br />

abitazioni civili, ossia impianti di ricezione televisiva,<br />

impianti telefonici e dati per uso domestico.<br />

Nello specifico questa categoria comprende<br />

gli impianti centralizzati d’antenna, sia terrestre<br />

MA<strong>TV</strong> (Master Antenna Television) sia satellitare<br />

SMA<strong>TV</strong> (Satellite Master Antenna Television) e quelli<br />

elettronici dotati di “componenti impiantistiche<br />

necessarie alla trasmissione ed alla ricezione dei<br />

segnali e dei dati” (cfr.DM37/08, Art.2, comma 1,<br />

lettera f).<br />

Questi ultimi, per maggior chiarezza, sono impianti<br />

di comunicazione elettronica definiti dal DM 37/08<br />

ex 46/90 come dotati di “componenti impiantistiche<br />

necessarie alla trasmissione ed alla ricezione dei<br />

Imposizione della regola d’arte<br />

LEGGE 1 marzo 1968, n. 186<br />

Disposizioni concernenti la produzione<br />

di materiali, apparecchiature, macchinari,<br />

installazioni e impianti elettrici ed<br />

elettronici.<br />

Art. 1<br />

Tutti i materiali, le apparecchiature, i<br />

macchinari, le installazioni e gli impianti<br />

elettrici ed elettronici devono essere<br />

realizzati e costruiti a Regola d’Arte.<br />

Art. 2<br />

I materiali, le apparecchiature, i<br />

macchinari, le installazioni e gli impianti<br />

elettrici ed elettronici realizzati secondo le<br />

norme del Comitato Elettrotecnico Italiano<br />

si considerano costruiti a Regola d’Arte.<br />

36 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

ome realizzare le installazioni a Regola d’Arte,<br />

nel rispetto della Normativa vigente? L’articolo<br />

passa in rassegna le tipologie d’impianto, le norme<br />

da rispettare e le Guide CEI utili allo scopo.<br />

segnali e dei dati”, che nel terziario sono meglio<br />

conosciuti come impianti di cablaggio strutturato.<br />

Soluzioni d’impianto che hanno mandato in<br />

pensione i vecchi ‘impianti telefonici interni’, una<br />

tipologia questa ormai superata, soggetti a regole<br />

arcaiche, e quindi da dimenticare.<br />

La Regola dell’Arte<br />

Tabella 1. La Regola d’Arte, sicurezza e funzionalità<br />

La legge 1° marzo 1968, n. 186 impone l’obbligo<br />

di realizzare gli impianti elettrici ed elettronici a<br />

‘regola d’arte’. Il Decreto 22 gennaio 2008 n. 37 (che<br />

ha sostituito la legge 46/90, abrogata ad eccezione<br />

degli articoli 8, 14, 16 come disposto dal comma<br />

1, art. 3, del D.L. 300/06 convertito nella Legge 26<br />

febbraio 2007, n. 17 ) ha ribadito lo stesso concetto<br />

di ‘regola d’arte’ estendendolo a tutti gli impianti<br />

Imposizione della regola d’arte per garantire<br />

la sicurezza e la funzionalità<br />

DECRETO 22 gennaio 2008, n. 37<br />

Regolamento concernente l’attuazione dell’articolo<br />

11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge<br />

n.248 del 2 dicembre 2005, recante il riordino delle<br />

disposizioni in materia d’attività d’installazione degli<br />

impianti all’interno degli edifici.<br />

Art. 6, comma 1<br />

Le imprese realizzano gli impianti secondo la<br />

Regola dell’Arte, in conformità alla Normativa<br />

Vigente e sono responsabili della corretta<br />

esecuzione degli stessi.<br />

Gli impianti realizzati in conformità alla Normativa<br />

Vigente e alle norme UNI, CEI o di altri Enti di<br />

normalizzazione, appartenenti agli Stati membri<br />

dell’Unione europea o che sono parti contraenti<br />

dell’accordo sullo spazio economico europeo, si<br />

considerano eseguiti secondo la regola dell’arte.


Tabella 2. Le differenze fra gli impianti elettrici<br />

e quelli di comunicazione elettronica<br />

TIPOLOGIA IMPIANTI ELETTRICI IMPIANTI DI COMUNICAZIONE<br />

ELETTRONICA<br />

Caratteristiche<br />

da garantire<br />

Note<br />

tecnologici e finalizzando le prescrizioni alla sicurezza<br />

e alla funzionalità degli stessi, come già stabilito dalla<br />

ex legge 46/90.<br />

Risulta evidente che, in Italia, tutti gli impianti<br />

devono essere conformi e garantiti in quanto a<br />

sicurezza e funzionalità, come descritto in Tabella 1.<br />

La Normativa vigente<br />

Sicurezza<br />

Funzionalità<br />

Si intende la sicurezza delle persone che<br />

utilizzano e/o che vengono a contatto con gli<br />

ambienti dove sono installati gli impianti.<br />

La funzionalità è quella concordata con il<br />

committente<br />

Però bisogna fare attenzione: il comma 1, art. 6<br />

del DM 37-08 cita espressamente oltre le Norme<br />

Tecniche (UNI, CEI, ecc.) anche la vigente normativa,<br />

intendendo quindi le leggi, i decreti, ecc.<br />

In Italia, la Normativa vigente è corposa, con<br />

precisi riferimenti agli impianti di comunicazione.<br />

La più significativa delle leggi per gli impianti di<br />

comunicazione elettronica, è il Decreto Legislativo<br />

1 agosto 2003, n. 259 “Codice delle comunicazioni<br />

elettroniche”, che stabilisce regole per gli impianti di<br />

comunicazione.<br />

In pratica, tali impianti oltre a dover essere garantiti<br />

sotto il profilo della sicurezza e della funzionalità<br />

devono essere realizzati nel rispetto del D. Lgs. 259/03,<br />

lo stesso che rimanda ad un Decreto applicativo (DM<br />

11-11-2005) per definire le regole per gli impianti<br />

d’antenna.<br />

Il codice delle comunicazioni elettroniche è un<br />

documento legislativo mastodontico, prevalentemente<br />

dedicato a regolmentare il settore delle comunicazioni<br />

nella parte ‘pubblica’ ma, tra i suoi 221 articoli (oltre<br />

Sicurezza<br />

Funzionalità<br />

Diritti (*)<br />

Si intende la sicurezza delle persone<br />

che utilizzano e/o che vengono a contatto<br />

con gli ambienti dove sono installati gli<br />

impianti.<br />

La funzionalità è quella concordata con<br />

il committente.<br />

(*) Le caratteristiche degli impianti<br />

devono essere tali da garantire: i diritti<br />

inderogabili di libertà delle persone nell’uso<br />

dei mezzi di comunicazione elettronica […]<br />

ad allegati e sub allegati) stabilisce alcune regole<br />

relative agli impianti ‘domestici’. In particolare<br />

segnaliamo:<br />

- Art. 91: Limitazioni legali della proprietà;<br />

- Art. 209: Installazione di antenne riceventi del<br />

servizio di radiodiffusione e di antenne per la<br />

fruizione di servizi di comunicazione elettronica.<br />

Ne consegue che gli impianti d’antenna e di<br />

comunicazione devono avere caratteristiche tali<br />

da garantire: […] i diritti inderogabili di libertà<br />

delle persone nell’uso dei mezzi di comunicazione<br />

elettronica […]. (cfr. D.Lgs. 259/03, Art.3, comma1).<br />

Si può concludere che ci sono sostanziali<br />

differenze tra gli impianti elettrici e gli impianti di<br />

comunicazione elettronica; la Tabella 2 evidenzia<br />

queste differenze.<br />

L’Impianto a Regola d’Arte nel<br />

rispetto della Normativa vigente<br />

L’installatore spesso si chiede come si può essere<br />

sicuri di aver realizzato un impianto a ‘regola d’arte’<br />

nel rispetto della legislazione vigente. La risposta è<br />

nel testo della legge, che recita così: “Gli impianti<br />

realizzati in conformità alla vigente normativa e<br />

alle norme dell’UNI, del CEI [omissis], si considerano<br />

eseguiti secondo la regola dell’arte”.<br />

A questo punto sorge spontanea la seguente<br />

domanda: le Norme CEI, forniscono tutte le<br />

informazioni necessarie ad applicare oltre alle Norme<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

37


Norme e Guide Tecniche<br />

tecniche anche le<br />

prescrizioni della<br />

Normativa Vigente<br />

per gli impianti di<br />

comunicazione? Se si<br />

considerano anche le<br />

Guide CEI la risposta è<br />

sì. Vi sono due famiglie<br />

di Norme dedicate<br />

agli impianti per la<br />

gestione di ‘segnali’:<br />

- la prima per<br />

impianti che<br />

utilizzano il cavo<br />

coassiale;<br />

- la seconda<br />

famiglia per gli<br />

impianti che<br />

utilizzano il cavo a<br />

coppie simmetriche.<br />

In Tabella 3 sono rappresentate, delle<br />

due famiglie, le parti di Norme relative alle<br />

abitazioni. Segnaliamo che nella Norma<br />

60728 sono contemplate soluzioni in cavo<br />

a coppie simmetriche e in fibra ottica per<br />

la distribuzione dei segnali televisivi, sonori<br />

e servizi interattivi. Agli installatori non<br />

bastano le informazioni tecniche delle<br />

Norme (di derivazione Europea quindi<br />

necessariamente ‘generali’); loro hanno<br />

Tabella 3. Le parti di Norme che trattano<br />

gli aspetti relative alle abitazioni<br />

CAVO<br />

COASSIALE<br />

CEI EN 60728<br />

Impianti di<br />

distribuzione via<br />

cavo per segnali<br />

televisivi, sonori<br />

e servizi interattivi<br />

Parte 1:<br />

Prestazioni<br />

dell’impianto per<br />

la via di andata<br />

Parte 11:<br />

Sicurezza<br />

38 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

CAVO A COPPIE SIMMETRICHE<br />

CEI EN 50173<br />

Tecnologia<br />

dell’informazione<br />

– sistemi di<br />

cablaggio<br />

strutturato<br />

Parte 4:<br />

Abitazioni<br />

CEI EN 50174<br />

Tecnologia<br />

dell’informazione<br />

- installazione<br />

del cablaggio<br />

Parte 2:<br />

Pianificazione<br />

e criteri di<br />

installazione<br />

all’interno degli<br />

edifici<br />

Figura 2. Due delle più significative Guide CEI per gli<br />

impianti di Comunicazione. Le indicazioni presenti in<br />

queste Guide consentono di realizzare impianti ‘a regola<br />

d’arte’ con caratteristiche installative che rispettano il<br />

Diritto inderogabile del cittadino nell’uso dei mezzi di<br />

comunicazione elettronica<br />

bisogno anche le informazioni relative alle<br />

modalità di applicazione, affinché l’impianto<br />

risulti conforme alle prescrizioni della<br />

legislazione Italiana. Per questo sono utili<br />

le GuideCEI, documenti normativi elaborati,<br />

approvati e pubblicati per<br />

fornire agli operatori, in<br />

specifici settori tecnici,<br />

linee guida, consigli ed<br />

esempi per facilitare<br />

il corretto uso delle<br />

Norme, tipicamente più<br />

complesse per natura e<br />

vastità dell’argomento<br />

trattato. Inoltre, le<br />

Guide Tecniche del<br />

CEI costituiscono un<br />

valido aiuto per un<br />

efficace rispetto delle<br />

prescrizioni legislative<br />

relative agli impianti<br />

di comunicazione.<br />

Nella Tabella 4<br />

sono rappresentate<br />

le diverse Guide disponibili per il settore<br />

impianti di comunicazione, mentre in<br />

Tabella 5 è rappresentata la più recente e<br />

significativa legislazione con indicazioni<br />

e/o prescrizioni per il settore impianti di<br />

comunicazione. Risulta evidente come<br />

le Norme e le Guide CEI siano adeguate<br />

a fornire indicazioni utili (diremmo<br />

indispensabili) per la realizzazione di<br />

impianti a regola d’arte. Risulta altrettanto<br />

evidente sensibilizzare tutti i professionisti<br />

(in particolare architetti, ingegneri,<br />

costruttori) affinché nel settore delle<br />

costruzioni vengano introdotti metodi per<br />

assicurare spazi installativi funzionali alla<br />

realizzazione di infrastrutture (scatole e<br />

tubi) con caratteristiche di adattabilità.<br />

Tutto ciò per rispettare pienamente il<br />

diritto del cittadino.<br />

Un pratico esempio<br />

Per evidenziare l’utilità delle Guide CEI,<br />

riportiamo il seguente pratico esempio:<br />

in un condominio di 12 appartamenti<br />

disposti su 4 piani, un nuovo condómino


Tabella 4. Le Guide CEI per gli impianti di comunicazione<br />

DOCUMENTO TITOLO OBIETTIVO<br />

Guida CEI<br />

100-7<br />

Guida CEI<br />

100-7/A (*)<br />

Guida CEI<br />

100-140<br />

Guida CEI<br />

306-2<br />

Guida CEI<br />

64-100/1<br />

Guida CEI<br />

64-100/2<br />

Guida CEI<br />

64-100/3<br />

Guida per l’applicazione delle Norme<br />

sugli impianti di ricezione televisiva.<br />

Guida per l’applicazione delle Norme<br />

sugli impianti di ricezione televisiva.<br />

Appendice A. Determinazione dei<br />

segnali terrestri primari: note<br />

esplicative relative al D.M. 11/11/2005.<br />

Guida per la scelta e l’installazione dei<br />

sostegni d’antenna per la ricezione<br />

televisiva.<br />

Guida per il cablaggio per<br />

telecomunicazioni e distribuzione<br />

multimediale negli edifici residenziali.<br />

Edilizia residenziale.<br />

Guida per la predisposizione delle<br />

infrastrutture per gli impianti elettrici,<br />

elettronici e per le comunicazioni.<br />

Parte 1: Montanti degli edifici.<br />

Edilizia residenziale.<br />

Guida per la predisposizione delle<br />

infrastrutture per gli impianti elettrici,<br />

elettronici e per le comunicazioni. Parte<br />

2: Unità immobiliari (appartamenti).<br />

Edilizia residenziale. Guida per la<br />

predisposizione delle infrastrutture per<br />

gli impianti elettrici, elettronici e per le<br />

comunicazioni.<br />

Parte 3: Case unifamiliari, case a<br />

schiera ed in complessi immobiliari<br />

(residence).<br />

Fornire una sintesi delle Norme Tecniche per<br />

gli impianti d’antenna con esempi e indicazioni<br />

specifiche per il territorio Italiano comprese le<br />

raccomandazioni utili per il rispetto della normativa<br />

vigente per gli impianti di comunicazione.<br />

Fornire indicazioni ed esempi di metodi di misura<br />

per rilevare il livello di campo elettromagnetico<br />

di un segnale diffuso nella zona di ricezione, per<br />

stabilire se sia da considerare ‘primario’ (DM 11-11-<br />

2005, art. 7).<br />

Fornire indicazioni utili per la scelta dei sostegni e<br />

per calcolare il dimensionamento degli stessi con<br />

lo scopo di garantire la ‘sicurezza meccanica’ della<br />

parte aerea.<br />

Utile anche per agevolare il rispetto della legge<br />

31 luglio 1997, n.249, art. 3, per la tutela del<br />

paesaggio.<br />

Fornire, per le unità immobiliari, indicazioni per<br />

realizzare complementari tipologie di cablaggio:<br />

coassiale, cavo a coppie simmetriche, fibra<br />

ottica. Tipologie di cablaggio da non considerare<br />

alternative tra loro.<br />

Utile per facilitare il rispetto di: D.Lgs. 259/02;<br />

DM 11-11-2005; Legge 112/04; D.Lgs. 166/02;<br />

legge 249/97.<br />

Fornire indicazioni per realizzare, negli spazi comuni<br />

di edifici multi unità, un’infrastruttura costituita<br />

da spazi installativi per gli impianti EEC (Elettrici,<br />

Elettronici, Comunicazioni).<br />

Utile per assicurare il rispetto di: D.Lgs. 166/02;<br />

D.Lgs. 259/02; DM 11-11-2005; D.Lgs. 112/04; legge<br />

249/97.<br />

Fornire indicazioni per realizzare, all’interno degli<br />

appartamenti, un’infrastruttura costituita da spazi<br />

installativi per gli impianti EEC (Elettrici, Elettronici,<br />

Comunicazioni).<br />

Utile per assicurare il rispetto del D.Lgs. 259/03;<br />

DM 11-11-2005; D.Lgs. 112/04.<br />

Fornire indicazioni per realizzare, nelle case<br />

unifamiliari e all’esterno di complessi immobiliari,<br />

un’infrastruttura costituita da spazi installativi<br />

per gli impianti EEC (Elettrici, Elettronci,<br />

Comunicazioni).<br />

Utile per assicurare il rispetto del D.Lgs. 259/03; DM<br />

11-11-2005; D.Lgs. 112/04.<br />

(*) La Guida 100-7/A verrà inserita nella nuova 4ª edizione della Guida 100-7 (di prossima pubblicazione)<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

39


Norme e Guide Tecniche<br />

Tabella 5. La legislazione per il settore impianti di comunicazione<br />

D.Lgs.<br />

1 agosto 2003<br />

n. 259 art. 3<br />

D.Lgs.<br />

1 agosto 2003<br />

n. 259 art. 91<br />

D.Lgs.1 agosto<br />

2003 n. 259<br />

art. 209<br />

DM 11-11-2005<br />

art. 1<br />

DM 11-11-2005<br />

art. 4<br />

DM 11-11-2005<br />

art. 6<br />

DM 11-11-2005<br />

art. 7<br />

Legge 3 maggio<br />

2004 n. 112<br />

art. 4<br />

Legge 1 agosto<br />

2002 n. 166<br />

art. 40<br />

Legge<br />

31 luglio 1997<br />

n. 249<br />

art. 3<br />

(art. 3, comma 1)<br />

Il Codice garantisce i diritti inderogabili di libertà delle persone nell’uso dei mezzi di<br />

comunicazione elettronica, nonché il diritto di iniziativa economica e il suo esercizio in regime<br />

di concorrenza, nel settore delle comunicazioni elettroniche.<br />

(art. 91, comma 2)<br />

Il proprietario o il condominio non può opporsi all’appoggio di antenne, di sostegni, nonché<br />

al passaggio di condutture, fili o qualsiasi altro impianto, nell’immobile di sua proprietà<br />

occorrente per soddisfare le richieste di utenza degli inquilini o dei condomini.<br />

(art. 209, commi 1 e 4)<br />

1. I proprietari d’immobili o di porzioni d’immobili non possono opporsi all’installazione<br />

sulla loro proprietà di antenne appartenenti agli abitanti dell’immobile stesso, destinate alla<br />

ricezione dei servizi di radiodiffusione e per la fruizione dei servizi radioamatoriali.<br />

4. Gli impianti devono essere realizzati secondo le norme tecniche emanate dal Ministero.<br />

(art. 1)<br />

Il presente decreto disciplina gli impianti condominiali centralizzati d’antenna riceventi del<br />

servizio di radiodiffusione, terrestre e satellitare, per favorirne la diffusione con conseguente<br />

riduzione della molteplicità di antenne individuali, per motivi sia estetici che funzionali, fermo<br />

restando quanto prescritto al comma 1 dell’art. 209 del decreto legislativo 1° agosto 2003, n.<br />

259.<br />

(art. 4, commi 1 e 2)<br />

1. Gli impianti centralizzati non determinano condizioni discriminatorie tra le stazioni emittenti<br />

i cui programmi siano contenuti in segnali terrestri primari e satellitari.<br />

2. L’impianto centralizzato non determina condizioni discriminatorie nella distribuzione dei<br />

segnali alle diverse utenze.<br />

(art. 6, commi 1 e 2)<br />

1. L’impianto centralizzato è dotato di apparati e componenti tecnici idonei a conseguire gli<br />

obiettivi prescritti nel presente decreto.<br />

2. La direttiva 2004/108/CE, le pertinenti norme tecniche di impianto del CENELEC o, in<br />

assenza, del CEI o internazionali e, ove applicabile, la direttiva 1999/5/CE sono i riferimenti<br />

per la conformità di progettazione, installazione e manutenzione degli impianti centralizzati.<br />

(art. 7)<br />

L’installazione di ogni impianto centralizzato è preceduta dalla individuazione di almeno tutti i<br />

segnali primari terrestri ricevibili nel luogo considerato e da quelli satellitari prescelti.<br />

(art. 4, comma 1, lettera a)<br />

La disciplina del sistema radiotelevisivo, a tutela degli utenti, garantisce:<br />

a) l’accesso dell’utente, secondo criteri di non discriminazione, ad un’ampia varietà di<br />

informazioni e di contenuti offerti da una pluralità di operatori nazionali e locali, favorendo a<br />

tale fine la fruizione e lo sviluppo, in condizioni di pluralismo e di libertà di concorrenza, delle<br />

opportunità offerte dall’evoluzione tecnologica da parte dei soggetti che svolgono o intendono<br />

svolgere attività nel sistema delle comunicazioni.<br />

(art. 40)<br />

1. I lavori di costruzione e di manutenzione straordinaria […]. Nelle nuove costruzioni civili a<br />

sviluppo verticale devono essere parimenti previsti cavedi multiservizi o, comunque, cavidotti<br />

di adeguate dimensioni per rendere agevoli i collegamenti delle singole unità immobiliari.<br />

(art. 3, comma 13)<br />

“A partire dal 1° gennaio 1998 gli immobili, composti da più unità abitative di nuova<br />

costruzione o quelli soggetti a ristrutturazione generale, per la ricezione delle trasmissioni<br />

radiotelevisive satellitari si avvalgono di norma di antenne collettive e possono installare o<br />

utilizzare reti via cavo per distribuire nelle singole unità le trasmissioni ricevute mediante<br />

antenne collettive. […] i comuni emanano un regolamento sull’installazione degli apparati<br />

di ricezione delle trasmissioni radiotelevisive satellitari nei centri storici al fine di garantire la<br />

salvaguardia degli aspetti paesaggistici”.<br />

40 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

Garantire i diritti inderogabili di libertà<br />

delle persone nell’uso dei mezzi di<br />

comunicazione elettronica<br />

Garantire modalità installative per<br />

assicurare il diritto d’antenna. Di fatto<br />

costituiscono una limitazione legale della<br />

proprietà<br />

L’articolo fornisce indicazioni di principio<br />

per l’Installazione di antenne riceventi<br />

del servizio di radiodiffusione e di<br />

antenne per la fruizione di servizi di<br />

comunicazione elettronica.<br />

Inoltre rimanda al decreto DM 11-11-<br />

2005 per le indicazioni di come devono<br />

essere realizzati tali impianti.<br />

Favorire la diffusione centralizzata; resta<br />

valido il criterio del ‘diritto d’antenna’ per<br />

il singolo che nel centralizzato non trova<br />

soddisfatte le esigenze.<br />

Impianti che non presentino casi di<br />

discriminazione tra le prese utente e<br />

neppure tra i segnali primari.<br />

Impianti da realizzare applicando<br />

direttive Europee,<br />

Norme CENELEC e CEI.<br />

Individuazione dei segnali<br />

primari da distribuire.<br />

Garanzia dell’utente all’accesso secondo<br />

criteri di non discriminazione.<br />

Obbligo predisposizione, negli edifici<br />

a sviluppo verticale, di cavedi o<br />

cavidotti per il passaggio di cavi di<br />

telecomunicazioni e di altre infrastrutture<br />

digitali per rendere agevoli i collegamenti<br />

delle singole unità immobiliari.<br />

Salvaguardia aspetti paesaggistici.


abita un appartamento al piano terra,<br />

esposto a nord. Nel condominio sono<br />

presenti l’impianto centralizzato Sat e DTT,<br />

e la possibilità di collegarsi ad una linea<br />

telefonica fornita da un operatore.<br />

Tra le esigenze del nuovo condomino<br />

vi è la necessità di ricevere un segnale<br />

DTT e un segnale Sat non presenti tra<br />

quelli distribuiti nell’impianto. Premesso<br />

che il diritto a ricevere i segnali<br />

desiderati è garantito, dovrà coinvolgere<br />

l’amministratore affinché possa gestire le<br />

decisioni e i conseguenti interventi. Per<br />

soddisfare le esigenze vi sono le seguenti<br />

possibilità:<br />

1. far intervenire un tecnico installatore<br />

che integri nell’impianto terrestre il<br />

nuovo segnale richiesto dal condomino;<br />

2. far installare l’antenna satellitare<br />

specifica per i nuovi segnali,<br />

eventualmente modificando l’antenna<br />

esistente senza penalizzare i segnali che<br />

già si ricevono. Semplice a dirsi, facile<br />

da fare se… se le condizioni installative<br />

sono tali da facilitare gli interventi.<br />

Affinché tali interventi possano avvenire,<br />

senza eccessivi oneri è necessario che:<br />

– l’accesso alla parte aerea (castello<br />

di antenne) ed al terminale di testa<br />

(centralino) sia agevolato senza<br />

dover passare da mansarde e/o dover<br />

ricorrere a mezzi speciali (piattaforma<br />

aerea, ecc.);<br />

– il percorso dei cavi sia realizzato in<br />

zone comuni e facilmente accessibili,<br />

evitando il passaggio di appartamento<br />

in appartamento;<br />

Figura 1. La foto si<br />

riferisce al particolare<br />

del terminale di testa<br />

montato in una posizione<br />

scomoda e raggiungibile<br />

solo disturbando il<br />

proprietario della<br />

mansarda. Sarebbe stato<br />

più opportuno optare per<br />

il pianerottolo delle scale<br />

– la dimensione dei tubi sia tale da consentire il<br />

‘passaggio di cavi di telecomunicazioni e di altre<br />

infrastrutture digitali per rendere agevoli i collegamenti<br />

delle singole unità immobiliari’.<br />

Per avere le condizioni ideali nel caso dell’esempio<br />

riportato in Figura 1, sarebbe stato sufficiente aver<br />

rispettato le indicazioni presenti in almeno quattro Guide<br />

CEI. Per un intervento su questo impianto (caso reale)<br />

è necessario disturbare il proprietario della mansarda<br />

(vedi Figura 1) oltre a necessitare di sistemi di sicurezza<br />

individuale, in alternativa c’è la piattaforma aerea. Con i<br />

consigli della Guida si poteva posizionare il terminale di<br />

testa nel pianerottolo delle scale; sarebbero stati sufficienti<br />

poco più di 2 metri di tubo corrugato e una nicchia nella<br />

parte alta del pianerottolo, ovvero una banalità se realizzati<br />

nella fase di costruzione.<br />

* A cura di Claudio Pavan, Presidente Unione Regionale<br />

Antennisti Confartigianato Lombardia e Membro<br />

segretario SC 100D del CEI (Comitato Elettrotecnico<br />

Italiano). L’SC 100D è il Comitato che si occupa delle<br />

Norme e delle Guide per gli impianti d’antenna<br />

Tabella 6. Le guide CEI con le indicazioni utili per il rispetto<br />

delle leggi dello Stato che regolano gli impianti di comunicazione<br />

Guida CEI Guida CEI Guida CEI Guida CEI Guida CEI Guida CEI Guida CEI<br />

100-7 100-7/A 100-140 306-2 64-100/1 64-100/2 64-100/3<br />

D.Lgs. n. 259/03<br />

art. 3 comma 1<br />

Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />

D.Lgs. n. 259/03 art. 91 Sì - - Sì Sì - Sì<br />

D.Lgs. n. 259/03 art. 209 Sì - - Sì Sì Sì Sì<br />

DM 11-11-2005 Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />

Legge n. 112/04<br />

art. 4, comma 1, lettera a)<br />

Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì<br />

Legge n. 166/01 art. 40<br />

Legge n.249/97 art. 3, comma 13<br />

Sì<br />

Sì<br />

-<br />

-<br />

-<br />

Sì<br />

Sì<br />

Sì<br />

Sì<br />

Sì<br />

-<br />

Sì<br />

Sì<br />

Sì<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

41


Approfondire<br />

BROADBAND <strong>TV</strong><br />

Over the Top <strong>TV</strong>: scenari e tecnologie<br />

Le nuove pubblicazioni di HD Forum Italia HD Book, DTT<br />

2.1 e SAT 2.0, sono rivolte alla televisione broadband,<br />

cosiddetta Over The Top. L’articolo descrive lo scenario, le<br />

dinamiche di mercato, la tecnologia, l’accesso condizionato<br />

e il DRM specifici per questi servizi.<br />

IP<strong>TV</strong>, Web<strong>TV</strong> e OTT <strong>TV</strong><br />

Il processo di trasformazione digitale che ha<br />

interessato la televisione satellitare a partire<br />

da metà degli anni Novanta e quella terrestre<br />

a partire dal 2003-2004, ha scatenato uno<br />

stato di evoluzione permanente di tecnologie<br />

e contenuti. Innanzitutto, man mano che si<br />

abbandonava la tecnica analogica, il classico<br />

televisore CRT veniva relegato a funzionare<br />

come semplice monitor, mentre la ricezione<br />

del nuovo segnale (sia come sintonia, sia<br />

come decodifica) era affidata a un apparato,<br />

il set-top-box (STB). Nuovo oggetto<br />

indispensabile per la ricezione digitale, il<br />

STB sembrava un apparato di transizione, in<br />

attesa che arrivassero gli iD<strong>TV</strong>, televisori che<br />

integrano la funzione di sintonia e decodifica<br />

del segnale digitale. In realtà, il STB è<br />

destinato a restare tra noi, anche in presenza<br />

degli iD<strong>TV</strong>, sicuramente per il mercato della <strong>TV</strong><br />

a pagamento, ma anche sotto mentite spoglie<br />

all’interno di dispositivi più evoluti.<br />

42 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

iD<strong>TV</strong> o set-top-box?<br />

Un vero e proprio elaboratore di segnali<br />

e di applicazioni. Un iD<strong>TV</strong> a schermo piatto,<br />

con una rispettabile dimensione (almeno 40<br />

pollici) è un oggetto di costo tale che: (a)<br />

viene progettato e commercializzato per un<br />

mercato continentale; (b) raramente viene<br />

equipaggiato con tutti i sistemi di sintonia<br />

digitale (DVB-S, DVB-T e DVB-C), in genere<br />

ne ha uno o al massimo due; (c) a partire dal<br />

2010 può essere dotato di interfaccia verso<br />

la rete a banda larga; (d) viene equipaggiato<br />

con il sistema di compressione più efficiente<br />

al momento del suo lancio sul mercato;<br />

(d) viene acquistato per durare nel tempo<br />

(almeno sei-sette anni, per la famiglia media).<br />

D’altro canto, le tecnologie evolvono<br />

rapidamente. Tecnologie di diffusione:<br />

via etere o cavo e via rete IP. Tecnologie


di modulazione: da DVB-S a DVB-S2, da<br />

DVB-T a DVB-T2. Tecnologie di compressione<br />

digitale: da MPEG-2 a MPEG-4 ad HEVC<br />

(High Efficiency Video Coding) in un futuro<br />

non troppo lontano. Televisione 3D, con<br />

le sue varianti tecnologiche tuttora in<br />

corso di standardizzazione e profilazione<br />

in varie specifiche nazionali. <strong>Sistemi</strong> di<br />

accesso condizionato: piattaforme verticali<br />

da sempre proprietarie; abbandono della<br />

Common Interface classica per la Common<br />

Interface Plus. Inoltre, gli standard<br />

internazionali lasciano spazio nelle specifiche<br />

a molte varianti parametriche, funzionali<br />

e implementative, che vanno profilate – a<br />

livello continentale o almeno di singolo paese<br />

– al fine di poter avere piena compatibilità<br />

tra i formati dei programmi trasmessi e gli<br />

apparati in grado di riceverli. Pertanto, un<br />

iD<strong>TV</strong> che inizialmente assolva egregiamente<br />

a tutte le prestazioni che interessano<br />

l’utente, andrà nel corso del suo ciclo di vita,<br />

affiancato da uno o più STB, che – essendo di<br />

costo notevolmente più basso di un grande<br />

schermo piatto – possono essere sostituiti<br />

con una certa frequenza e tenere quindi<br />

l’utente al passo con l’evoluzione tecnologica<br />

dell’audiovisivo e con i suoi desiderata.<br />

Magari, si tratterà di STB integrati dentro<br />

dispositivi con altre funzioni: BluRay Players,<br />

Media Center, Internet Browsers, Game<br />

consoles.<br />

Questo precisato, nel seguito parleremo<br />

semplicemente di ricevitore, intendendo con<br />

questo termine sia un iD<strong>TV</strong>, sia un STB,<br />

detto anche “stand-alone decoder” (decoder<br />

a sé stante) o semplicemente decoder.<br />

Oggi un ricevitore digitale è un vero e<br />

proprio sistema di elaborazione, non solo<br />

per il trattamento dei segnali digitali,<br />

ma anche per l’esecuzione di funzioni di<br />

interazione più o meno sofisticata con<br />

l’utente, da un lato, e con i servizi offerti<br />

dalla rete: al di là della grande varietà di<br />

modelli, è basato su poche piattaforme<br />

in competizione, a livello di hardware<br />

(chipset), a livello di sistema operativo<br />

e a livello di ambiente di supporto delle<br />

applicazioni (API, Application Programming<br />

Interface). E’ in grado di eseguire<br />

applicazioni, che possono essere ricevute<br />

dall’etere oppure dalla rete a banda larga.<br />

Le origini della OTT <strong>TV</strong><br />

All’origine del concetto ‘Over the Top’ c’è<br />

lo sviluppo di Internet e l’impressionante<br />

offerta di contenuti audio e video –<br />

gratuiti, a pagamento o generati e caricati<br />

dagli utenti, poco importa in questo<br />

contesto - da parte di fornitori globali<br />

come Apple (con il suo iTunes store e il<br />

suo dispositivo Apple<strong>TV</strong>), Google (con il<br />

suo YouTube) e Netflix. Fino a un certo<br />

momento i fornitori di contenuti broadcast<br />

e i fornitori di contenuti via Internet si<br />

sono trovati a operare in due ecosistemi<br />

sostanzialmente indipendenti, ciascuno<br />

Esempi di servizi<br />

OTT <strong>TV</strong> dei maggiori<br />

broadcaster<br />

nazionali<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

43


Approfondire<br />

La HD Book<br />

Collection fino a<br />

dicembre 2011<br />

dei quali interessato a tenere gli utenti<br />

davanti al televisore o davanti al computer,<br />

rispettivamente.<br />

Tuttavia, si sono verificati due fenomeni<br />

dirompenti: la possibilità di collegare<br />

il computer al televisore del salotto e,<br />

soprattutto, la possibilità di collegare il<br />

televisore direttamente alla LAN (Ethernet/<br />

WiFi) domestica e quindi a Internet. Un<br />

fenomeno di convergenza che ha elevato<br />

moltissimo la sfida per i broadcaster, che<br />

accanto al loro tradizionale business di<br />

fornitori di contenuti lineari, sono corsi a<br />

prevedere un modello di fornitura Over<br />

the Top.<br />

Associazioni come DG<strong>TV</strong>i e HD Forum<br />

Italia hanno lavorato insieme per offrire, nei<br />

più recenti volumi della HD Book Collection,<br />

che è stata oggetto di presentazione su<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> n. 2 - 2009, il supporto per<br />

la ricezione e il trattamento di contenuti<br />

Over The Top. Invitiamo il lettore a seguirci<br />

nell’esposizione di alcuni capisaldi della<br />

tecnologia Over The Top, specificati da<br />

DG<strong>TV</strong>I e HD Forum Italia. Il bollino Gold,<br />

definito nelle sue specifiche tecniche da<br />

un gruppo di lavoro congiunto HD Forum<br />

Italia e DG<strong>TV</strong>i e contrattualmente gestito<br />

da DG<strong>TV</strong>i, si applica a ricevitori, decoder<br />

o iD<strong>TV</strong>, ibridi, ossia in grado di ricevere<br />

contenuti sia dall’etere sia dalla rete. Si è<br />

iniziato con il broadband in chiaro, quindi<br />

non protetto, e il passo successivo è stato è<br />

44 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

il DRM (Digital Right Management) abbinato<br />

allo streaming adattativo. È importante<br />

notare che quanto esporremo vale per<br />

ricevitori DTT e SAT destinati al mercato<br />

orizzontale (ossia quello in cui il fornitore<br />

di contenuti non mette a disposizione degli<br />

utenti alcun ricevitore proprietario).<br />

Contenuti Over the Top:<br />

la nuova prateria<br />

Nell’era analogica e nei primi anni<br />

dell’era digitale il televisore rappresentava<br />

la periferia dell’ecosistema televisivo,<br />

pienamente controllato dai broadcaster.<br />

Oggi invece il televisore è il centro della<br />

multimedialità del salotto: vi si collegano<br />

varie sorgenti di segnale, tra le quali uno<br />

o più ingressi a radiofrequenza, il lettore<br />

Blu-ray, la console dei videogiochi, il mondo<br />

Internet. Quindi il televisore è al centro<br />

di questa nuova galassia di media di varia<br />

provenienza. Pertanto il broadcaster non<br />

vuole più essere soltanto un fornitore di<br />

contenuti via etere, ma vuole essere anche<br />

attore nel mondo IP e nel mondo Internet.<br />

Vuole poter fornire contenuti attraverso<br />

tutte le modalità disponibili: broadcast/live<br />

ad accesso diretto e broadband ad accesso<br />

non lineare. Con quest’ultima modalità, il<br />

telespettatore può fruire di un contenuto<br />

secondo il suo palinsesto personale, non<br />

necessariamente quando il contenuto viene<br />

radiodiffuso, ma on demand, scegliendolo da<br />

un catalogo. Del resto, questo è<br />

da sempre il principale paradigma<br />

di offerta dei player globali su<br />

Internet.<br />

L’evoluzione tecnologica e<br />

di mercato ha reso di fatto<br />

obbligatorio per i costruttori<br />

offrire un televisore non solo<br />

connettibile con Internet, ma<br />

anche con la funzionalità per<br />

accedere a contenuti secondo<br />

il paradigma Internet (portale e<br />

navigazione web). Dallo zapping<br />

al portale: modelli differenti, con<br />

l’interattività garantita dalla rete.<br />

Anche i broadcaster stanno<br />

cercando di cavalcare il modello<br />

internet, offrendo contenuti non<br />

lineari basati sul proprio portale<br />

walled garden, a complemento<br />

di un’offerta tradizionale, basata


sul palinsesto. In questa nuova prateria<br />

dei contenuti digitali si è lanciato anche il<br />

produttore del televisore, con una robusta<br />

motivazione di business: considerato che<br />

entra in casa del telespettatore con un<br />

proprio prodotto, desidera avvantaggiarsi<br />

fornendo un accesso a contenuti broadband<br />

attraverso un suo portale direttamente<br />

accessibile dal televisore.<br />

Per sviluppare la tecnologia servono<br />

importanti risorse, ma la competizione<br />

sul mercato globale ha eroso di molto i<br />

margini di profitto derivanti dalla vendita<br />

dell’hardware. Per l’industria dei televisori,<br />

dunque, il controllo di piattaforme<br />

proprietarie in grado di offrire contenuti<br />

potrebbe rappresentare una notevole fonte<br />

di finanziamento aggiuntivo.<br />

Si tratta di un approccio antitetico rispetto<br />

a quello del broadcaster. Il costruttore cerca<br />

di piazzare sul mercato un portale che sia<br />

diverso da tutti quelli degli altri costruttori,<br />

in modo che il cliente faccia la scelta del<br />

prodotto più accattivante. Inevitabilmente,<br />

i portali dei costruttori finiscono per essere<br />

incompatibili tra loro, non solo per layout<br />

e contenuti, ma anche per caratteristiche<br />

tecniche.<br />

Un broadcaster, invece, che ha sempre<br />

avuto come modello la distribuzione di<br />

contenuti fruibili con qualsiasi televisore,<br />

non può far altro che chiedere all’industria<br />

di rispettare un insieme di caratteristiche<br />

tecnologiche comuni, che garantisca la<br />

ricevibilità dei contenuti OTT su qualsiasi<br />

televisore.<br />

Così nascono le più recenti specifiche HD<br />

Book (DTT 2.1, pubblicato a gennaio 2012<br />

e SAT 2.0, in corso di pubblicazione proprio<br />

mentre questo numero va in stampa): come<br />

richiesta all’industria, affinché produca –per<br />

il nostro mercato nazionale – ricevitori in<br />

grado di fruire di contenuti provenienti dalla<br />

rete broadband. Le specifiche riguardano sia i<br />

set-top-box sia i televisori integrati.<br />

La piattaforma interattiva<br />

In Europa, in fatto di televisione digitale<br />

terrestre, c’è stata unanimità sull’adozione<br />

degli standard di trasmissione (DVB-T), sui<br />

formati della definizione standard (SD) e<br />

dell’alta definizione (HD) e sul principio di<br />

introdurre una piattaforma interattiva, in<br />

grado di “migliorare” la fruizione televisiva<br />

con la possibilità per l’utente di ottenere<br />

servizi audio-video aggiuntivi al flusso audiovideo<br />

principale, servizi informativi associati<br />

ai canali televisivi e applicazioni di accesso<br />

alla Rete attraverso il cosiddetto canale di<br />

ritorno. In una prima fase, date le prestazioni<br />

narrow-band (modem a 56Kbps) del canale di<br />

ritorno, si pensava solo a servizi informativi;<br />

successivamente, con n<br />

la disponibilità di<br />

un canale di ritorno<br />

a banda larga, si<br />

è pensato anche<br />

a servizi VoD. Il<br />

consorzio DVB<br />

ha espresso con<br />

la specifica MHP<br />

(Multimedia Home<br />

Platform), basata su<br />

Java, il suo standard<br />

di interattività.<br />

L’Italia ha<br />

adottato MHP fin<br />

dall’avvio della<br />

piattaforma DTT,<br />

unanimemente con<br />

tutti i Paesi tranne<br />

il Regno Unito<br />

che ha preferito<br />

uno standard<br />

più vecchio,<br />

Bollini DG<strong>TV</strong>i Blu<br />

e Gold e bollini<br />

Tivusat correlati.<br />

HD Book DTT 2.1<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

45


Approfondire<br />

ma più semplice, MHEG. Tuttavia, mentre<br />

in Italia si è costituito nel giro di pochi<br />

anni un consistente parco ricevitori di<br />

tipo interattivo, in tutti gli altri paesi che<br />

avevano scelto MHP il parco ricevitori di<br />

fatto è risultato essere nella quasi totalità<br />

un parco di zapper. Negli ultimi anni si è<br />

aggiunta un’ulteriore differenza: mentre<br />

l’Italia ha proseguito il suo percorso verso<br />

l’interattività in modo coerente con l’MHP<br />

(a causa dell’elevatissimo numero di<br />

ricevitori interattivi già presenti nelle case<br />

degli italiani), i francesi e i tedeschi, non<br />

vincolati da nessuna “legacy” di installato,<br />

hanno cominciato a sviluppare un’altra<br />

soluzione tecnologica, la Hbb<strong>TV</strong>, che invece<br />

di utilizzare Java come ambiente per<br />

l’esecuzione delle applicazioni interattive,<br />

utilizza un browser HTML.<br />

Dal punto di vista informatico la<br />

differenza è notevole: mentre MHP, in<br />

quanto basato su Java, è un ambiente<br />

procedurale, Hbb<strong>TV</strong>, fondato su HTML,<br />

è dichiarativo. Ad Hbb<strong>TV</strong> si sono<br />

recentemente allineate anche l’Inghilterra<br />

(con buona pace per il suo MHEG), e la<br />

Spagna.<br />

Dynamic Adaptive<br />

Streaming over HTTP<br />

Per garantire il rispetto di una fruizione<br />

fluida dei contenuti, si è pensato di<br />

procedere alla scelta di un sistema di<br />

streaming adattativo. I sistemi più moderni<br />

Elementi della piattaforma italiana di OTT <strong>TV</strong>: Multimedia Home Platform, Dynamic<br />

Adaptive Streaming over http, Broadband Application Security, Common Encryption<br />

46 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

di streaming, infatti, sono tutti adattativi.<br />

Questo significa che, ad esempio, i sistemi<br />

di Microsoft, Apple e Adobe, prevedono<br />

tutti di variare dinamicamente il flusso<br />

dei dati (ossia il bit-rate) a seconda della<br />

qualità della rete e delle sue condizioni di<br />

congestione. Ovviamente stiamo parlando<br />

di una connessione Internet aperta, nota<br />

anche come modalità best effort, e non di<br />

una connessione IP managed che, invece,<br />

viene controllata totalmente dal gestore<br />

ed è di tipo chiuso. Ricordando che un<br />

contenuto può essere codificato a diversi<br />

bit-rate, i ricevitori broadband monitorano<br />

di continuo la rete per rilevare la banda<br />

disponibile e, a fronte di quel parametro,<br />

adeguano al meglio il bit-rate del<br />

contenuto scaricato. Diversi broadcaster,<br />

ad esempio, utilizzano la tecnologia<br />

Smooth Streaming (soluzione proprietaria<br />

di Microsoft) per la gestione dei<br />

contenuti multimediali in Internet. Come?<br />

Distribuendo il contenuto come serie<br />

di frammenti video codificati a bit-rate<br />

differenti. Durante la riproduzione, se le<br />

condizioni di banda diminuiscono saranno<br />

chiamati in causa frammenti codificati con<br />

velocità in bit-rate inferiori, viceversa in<br />

presenza di maggiore disponibilità di banda<br />

il contenuto sarà garantito da frammenti<br />

con bit-rate superiori. Questo sistema<br />

consente di eliminare le interruzioni di<br />

flusso, ottenendo la qualità di riproduzione<br />

più alta disponibile. In altre parole, in base<br />

alla qualità della connessione l’utente


iceve sì una qualità video differente, ma<br />

non percepisce interruzioni del flusso<br />

ricevuto e riprodotto.<br />

Su questo fronte, HD Forum Italia ha<br />

adottato la recente tecnologia MPEG DASH<br />

(Dynamic Adaptive Streaming over HTTP),<br />

uno standard internazionale che consente di<br />

ricevere flussi adattativi senza discontinuità<br />

al pari delle altre soluzioni presenti sul<br />

mercato.<br />

MPEG Common Encryption<br />

In ambiente radiodiffusione non si è<br />

mai normato uno specifico sistema di<br />

Conditional Access, perché la scelta tra<br />

le varie soluzioni possibili (Conax, Irdeto,<br />

Nagra, NDS, ecc.) competeva agli operatori<br />

di mercato , ma ci si è limitati ad un comune<br />

denominatore, il Common Scrambling<br />

Algorithm (CSA), stabilito dal consorzio<br />

DVB, che consente un certo livello di<br />

interoperabilità fra sistemi differenti nelle<br />

forme denominate simulcrypt e multicrypt.<br />

Anche nel campo del DRM, seppure con<br />

qualche ritardo, si è finiti a specificare<br />

un supporto generico, standardizzato,<br />

anch’esso proveniente dal mondo MPEG e<br />

denominato CENC (Common Encription),<br />

che permette la fruizione di un unico<br />

contenuto protetto da parte di più sistemi<br />

DRM, ossia una sorta di simulcrypt per il<br />

mondo on-demand. Per la protezione dei<br />

contenuti, HD Forum Italia ha appunto<br />

scelto il CENC, lasciando ai singoli fornitori<br />

di servizi la scelta del DRM da adottare,<br />

sulla base di questa infrastruttura comune. I<br />

broadcaster del consorzio Tivù, ad esempio,<br />

hanno al momento adottato la soluzione<br />

Marlin, un open DRM le cui specifiche<br />

vengono sviluppate dalla Marlin Developer<br />

Community (MDC). Sempre in ambiente<br />

radiodiffusione, il problema di limitare, da<br />

parte dei ricevitori, le funzionalità delle<br />

applicazioni ricevute non si pone perché il<br />

numero di soggetti fornitori di contenuti è<br />

comunque limitato, costituendo un insieme<br />

chiuso e quindi controllabile. Quando<br />

parliamo di applicazioni che provengono<br />

da Internet, possiamo attenderci qualsiasi<br />

cosa, con rischi e implicazioni, ad esempio,<br />

in fatto di tutela dei minori. Si pone allora il<br />

problema di controllare, ed eventualmente<br />

limitare, l’utilizzo delle risorse da parte<br />

delle applicazioni. A tale fine HD Forum<br />

ha adottato una soluzione basata su TLS<br />

(Trasport Layer Security) e HTTPS, una<br />

tecnologia internet standard che consente<br />

di accertare se tutti gli elementi del servizio:<br />

un determinato server, il ricevitore e<br />

l’applicazione sono sicuri. A tale soluzione<br />

si è dato il nome di BAS (Broadband<br />

Application Security). Quali risorse<br />

controllare e con quali certificati, sarà<br />

materia dei profili che implementeranno i<br />

vari operatori, tra cui Tivù.<br />

Sulla base delle specifiche aperte redatte<br />

da HD Forum, Tivù ha ad esempio definito<br />

dei propri profili DRM e BAS, introducendo<br />

per la relativa conformità il nuovo bollino<br />

per ricevitori tivùon, che potrà essere<br />

abbinato al Bollino Gold DG<strong>TV</strong>i e/o a quello<br />

Broadband Ready Tivùsat.<br />

Marco Pellegrinato, Mediaset<br />

Sebastiano Trigila, Fondazione Ugo Bordoni<br />

Giovanni Venuti, Telecom Italia<br />

HD<br />

FORUM ITALIA<br />

Il profilo specifico<br />

Tivùon, come<br />

“plug-in” sulla<br />

piattaforma<br />

generica OTT <strong>TV</strong><br />

HD Forum Italia<br />

c/o Fondazione Ugo Bordoni<br />

Viale del Policlinico 147 - 00161 Roma<br />

Tel. +39 06 54801 - info@hdforumitalia.org<br />

www.hdforumitalia.org<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

47


Internet 4G<br />

BANDA LARGA WIRELESS<br />

Linkem: accesso internet<br />

senza limiti, anche ricaricabile<br />

La tecnologia 4G di Linkem consente di navigare fino a 7Mega in download e<br />

1Mega in upload, con un traffico dati senza limiti e la possibilità di attivare<br />

la modalità ricaricabile. Il tutto senza avere la linea fissa telefonica e con<br />

abbonamenti a partire da 20 Euro mensili. Le opportunità per gli installatori.<br />

Il consumo di banda per la connessione<br />

internet cresce con una rapidità impressionante.<br />

A guidare lo sviluppo contribuiscono in maniera<br />

centrale i social network e le applicazioni video.<br />

Un’altra tendenza significativa che sottolinea il<br />

fenomeno è il numero, in costante diminuzione,<br />

di famiglie italiane dotate di una linea fissa per<br />

telefonare: il 32% delle famiglie del nostro paese<br />

è diventato ‘mobile only’. Questo dato che apre<br />

uno scenario nuovo: quello di poter navigare ad<br />

alta velocità senza la linea fissa in casa. Linkem,<br />

attraverso la Tecnologia 4G offre connessioni<br />

internet veloci (7 Mega in download e 1 Mega in<br />

Upload) a costi molto competitivi, con soluzioni<br />

che prevedono l’abbonamento mensile oppure<br />

la formula prepagata che consente al cliente<br />

di ricaricare in funzione delle proprie esigenze/<br />

necessità, senza pagare il canone mensile.<br />

Le opportunità di Linkem<br />

Come tutti sappiamo, l’accesso internet a<br />

larga banda attraverso la rete terrestre può<br />

avvenire con due modalità: wireless (standard<br />

3G) oppure ADSL, che si basa su reti cablate. Nel<br />

caso dell’adsl via cavo il 7% della popolazione<br />

italiana non è ancora raggiunto dal servizio;<br />

inoltre, il 13% risiede in aree dove l’accesso<br />

ai servizi ADSL è problematico. Si tratta di<br />

persone che vivono ad una distanza maggiore<br />

di 2 Km dalla centrale, dove il segnale ADSL<br />

inizia a degradare. Nella realtà, il degrado del<br />

segnale dipende oltre che dal tragitto dei cavi,<br />

che prevede percorsi obbligati sotto il manto<br />

stradale, anche dallo stato di usura del cavo<br />

stesso. Un altro dato che fa riflettere riguarda<br />

la percentuale della popolazione non servita<br />

dal 3G, pari al 26%: un valore significativo<br />

se consideriamo che l’UMTS è una tecnologia<br />

wireless presentata ben 11 anni fa.<br />

La Tecnologia 4G di Linkem, per la sua grande<br />

48 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />

potenzialità di mercato, rappresenta quindi<br />

una reale opportunità per tutti gli istallatori e<br />

grossisti specializzati.<br />

I vantaggi di Linkem<br />

Le famiglie ‘mobile only’, cioè quelle che<br />

utilizzano solo telefoni cellulari, in Italia sono<br />

il 32% e accedono ad internet con la classica<br />

“chiavetta”. I motivi fondamentali di questa scelta<br />

sono due: evitare di pagare un canone fisso<br />

mensile e il bisogno di essere connessi in rete.


Il rapporto prezzo/qualità è il vero punto<br />

di forza dell’offerta Linkem. La velocità in<br />

download raggiunge i 7 Mega, senza limiti<br />

di traffico e di tempo. La rete è configurata<br />

con numerosi POP in fibra ottica che possono<br />

aumentare in dimensioni (flusso di Megabit,<br />

nuove antenne) al crescere del numero di utenti,<br />

per garantire una costanza di prestazioni.<br />

L’abbonamento residenziale costa 20 Euro al<br />

mese: oggi è in promozione a 9,90 Euro per i<br />

primi sei mesi. Il costo d’attivazione è gratuito<br />

per chi paga con il RID, ed è possibile pagare<br />

anche con il bollettino postale, una soluzione<br />

che gli operatori telefonici non offrono quasi<br />

più. Inoltre, viene proposta l’offerta ricaricabile<br />

a 49,00 euro una tantum che comprende, oltre<br />

al modem, 2 mesi di traffico e un terzo mese<br />

in regalo. Trascorsi i tre mesi, l’utente può<br />

acquistare le ricariche, a seconda delle proprie<br />

esigenze: una ricarica da 25 euro per 1 mese di<br />

connessione senza limiti, fino al taglio da 100<br />

euro per la quale il quinto mese è in omaggio.<br />

In qualsiasi momento è possibile passare<br />

dalla soluzione ricaricabile all’abbonamento<br />

mensile. Tutti gli abbonati hanno un account<br />

Wi-Fi e possono anche navigare gratuitamente<br />

attraverso gli hot-spot Wi-Fi Linkem, che<br />

in Italia sono oltre 600 (Aereoporti, Hotel,<br />

ecc), oltre che nelle città dove è presente la<br />

copertura Wi-MAX.<br />

LINKEM: L’OFFERTA 4G RICARICABILE<br />

LE OPPORTUNITÀ DEL MERCATO<br />

– L’Italia è una delle due nazioni dell’Europa occidentale che<br />

non possiede un servizio via cavo;<br />

– Il 7% della popolazione non accede ad alcun tipo di banda<br />

larga;<br />

– Il 13% della popolazione risiede in aree problematiche per<br />

la connessione ADSL;<br />

– Il 26% della popolazione non è servita dalle tecnologie 3G;<br />

– Il 32% delle famiglie non hanno una linea fissa (famiglie<br />

‘mobile only’);<br />

– Il 96% delle linee fisse funzionano su linee di Telecom<br />

Italia.<br />

GLI ASSET DI LINKEM<br />

– 84 MHz di frequenza a disposizione, dedicata al traffico<br />

dati (oltre alla disponibilità di frequenze tra gli operatori<br />

in Italia);<br />

– Accordi per installare in Italia apparati Linkem sulle<br />

principali reti di torri e tralicci di operatori di rete mobile,<br />

tv e radio;<br />

– 250 POP in fibra da cui attingere Banda per le proprie torri;<br />

– Un gruppo di azionisti convinti a supportare l’azienda per<br />

tutto il piano di sviluppo;<br />

– La rete distributiva dell’azienda;<br />

– Il team management dell’azienda, con provata esperienza<br />

nel campo delle TLC.<br />

Costo Servizio Velocità download Velocità upload Ricarica flat<br />

Ricaricabile indoor *<br />

Ricaricabile outdoor **<br />

49 Euro 3 mesi di<br />

traffico flat incluso<br />

7 Mega 1 Mega 25 Euro per 1 mese<br />

50 Euro per 2 mesi<br />

* Completo di account (4G) Wi-MAX con la scelta di due tipologie modem: Modem Wi-Fi oppure Key 4G<br />

** Completo di account (4G) Wi-MAX e di Modem Outdoor installato<br />

LINKEM: L’OFFERTA 4G IN ABBONAMENTO<br />

Costo Velocità download Velocità upload Contributo di attivazione Contributo modem radio<br />

20 Euro/mese Gratis con RID<br />

Abbonamento (9,90 Euro/mese 7 Mega 1 Mega 50 Euro con altre forme 3 Euro/mese<br />

indoor * per i primi 6 mesi) di pagamento<br />

20 Euro/mese Gratis con RID<br />

Abbonamento (9,90 Euro/mese 7 Mega 1 Mega 50 Euro con altre forme 5 Euro/mese<br />

outdoor ** per i primi 6 mesi) di pagamento<br />

* Completo di account (4G) Wi-MAX con la scelta di due tipologie modem: Modem Wi-Fi oppure Key 4G<br />

** Completo di account (4G) Wi-MAX e di Modem Outdoor installato<br />

Navigazione gratuita Wi-Fi con Hot Spot Linkem, Navigazione fuori casa in aree coperte dal servizio 4G<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

49


Internet 4G<br />

L’offerta business<br />

Linkem ha lanciato, di recente, anche l’offerta<br />

rivolta ai clienti business, per le esigenze dei<br />

professionisti, delle piccole e medie imprese. Si<br />

tratta di una tariffa che garantisce una velocità<br />

fino a 7 Mega in download ed 1 Mega in<br />

upload senza limiti di tempo e di traffico, con<br />

un minimo garantito pari a 128 Kb a 25 euro al<br />

mese, senza canone di altri operatori né linea<br />

fissa. L’offerta Business include un numero verde<br />

dedicato e consente di scegliere anche l’indirizzo<br />

IP pubblico statico. I servizi Linkem sono di<br />

tipo 4G, cioè di quarta generazione. Questa<br />

tecnologia, totalmente dedicata alla navigazione<br />

Internet, consente di usufruire dei contenuti più<br />

richiesti, come i social network e lo streaming<br />

video, in modo più performante . Per questo<br />

motivo Linkem sta riscuotendo ampi consensi<br />

non solo nelle aree non servite dall’ADSL ma<br />

anche in quelle dove le prestazioni via cavo<br />

sono al di sotto delle aspettative dei clienti,<br />

situazioni più frequenti di quanto si creda.<br />

Linkem, dopo l’acquisizione delle frequenze<br />

necessarie, ha realizzato la propria rete in<br />

tutte le regioni, ottemperando agli obblighi di<br />

copertura imposti dal ministero e i ‘cantieri’ per<br />

lo sviluppo della rete sono aperti in oltre 1.500<br />

Comuni, per un’utenza potenziale di servizi di<br />

banda larga superiore complessivamente a più di<br />

10 milioni di persone.<br />

50 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />

L’opportunità<br />

per gli installatori<br />

Il mercato della banda<br />

larga wireless, nonostante<br />

il periodo di congiuntura<br />

economica negativo,<br />

sta vivendo una crescita<br />

esponenziale, sia a livello<br />

nazionale che globale. I<br />

due driver sono: l’utilizzo<br />

crescente di dispositivi che<br />

consumano banda attraverso<br />

servizi in streaming, (il 37% di<br />

questo consumo a livello globale<br />

La strategia di Linkem si focalizza essenzialmente su due target di utenza:<br />

– nel raggio di un chilometro dalla BTS su tutte le famiglie ‘mobile only’<br />

che non posseggono una linea fissa (area gialla del disegno);<br />

– famiglie che vivono oltre i 3 km dalla BTS Linkem che, a causa della<br />

distanza dalle centrali Telecom, accedono ad una connessione poco<br />

performante.<br />

Nei confronti di questi due target, il servizio di Linkem può contare<br />

su un significativo vantaggio competitivo perché è più performante<br />

delle chavette UMTS (unica soluzione per le famiglie mobile only) e più<br />

performante delle linee dsl, su lunga distanza<br />

L’OFFERTA 4G DI LINKEM:<br />

I VANTAGGI DEL WI-MAX<br />

Frequenza licenziata<br />

Il Wimax opera sulla frequenza di 3,5 GHz,<br />

licenziata dal Ministero delle Comunicazioni<br />

ad uso esclusivo di questa tecnologia.<br />

Sicurezza<br />

Il Wimax implementa efficienti tecniche<br />

di crittografia, sicurezza e autenticazione<br />

contro intrusioni da parte di terzi.<br />

Rapidità di implementazione<br />

L’infrastruttura Wi-MAX è realizzabile in<br />

tempi brevi, con scarso impatto ambientale e<br />

consente una estesa copertura del territorio.<br />

Alte prestazioni<br />

Utilizzando particolari schemi di modulazione<br />

il Wi-MAX trasporta una grande quantità di<br />

traffico.<br />

Qualità del Servizio<br />

Il Wimax consente un efficace utilizzo del<br />

canale trasmissivo, attraverso la gestione di<br />

differenti priorità del traffico IP. In tal modo<br />

si può ottimizzare l’erogazione di differenti<br />

servizi in base alle specifiche esigenze di<br />

ognuno di essi (Offerte di servizi flessibili).<br />

avviene su banda mobile) e la rapida diffusione<br />

di apparati che sfruttano il traffico dati in<br />

modo costante, perché sempre collegati alla<br />

rete. Il numero di utenti che posseggono tablet,<br />

smartphone, Smart <strong>TV</strong> è in costante aumento.<br />

Solo per fare un esempio, il possessore di uno<br />

smartphone consuma una quantità di traffico<br />

internet cinque volte superiore a quello dei<br />

cellulari tradizionali: oggi gli smartphone sono<br />

700 milioni, nel 2015 diventeranno 2 bilioni.<br />

Anche la ricezione dei contenuti televisivi<br />

richiederà nel breve periodo la presenza<br />

nelle abitazioni di una connessione internet<br />

performante. La disponibilità di servizi VOD<br />

(Video On Demand), già disponibile sulle<br />

piattaforme Sky e Mediaset Premium, oltre al<br />

crescente interesse dei broadcaster free verso la<br />

modalità OT<strong>TV</strong> (Over The Top Television) rende<br />

ormai necessario collegare i decoder e i televisori<br />

ad una connessione internet.<br />

Per l’installatore e il grossista specializzato<br />

tutto ciò rappresenta un’importante opportunità<br />

di business. Poter entrare nella casa del proprio<br />

cliente, potenzialmente sensibile e ricettivo a<br />

soluzioni tecnologiche avanzate, è una grande<br />

opportunità. Infatti la soluzione più performante<br />

di Linkem è quella Outdoor, che prevede<br />

l’installazione di un’antenna esterna con modem


integrato, che può essere rapidamente eseguita<br />

da un istallatore antennista. L’orientamento<br />

dell’antenna ricetrasmittente è semplificato e la<br />

cablatura del cavo di rete non richiede particolari<br />

difficoltà. In tal modo l’istallatore ha una nuova<br />

leva per aumentare il suo business offrendo alla<br />

sua clientela un servizio altamente performante.<br />

Il target dei clienti<br />

Si possono definire due diversi target di<br />

clienti. Il primo è composto di chi vive in un<br />

raggio di 1/1,5 chilometri dalla stazione BTS e<br />

rappresenta le famiglie ‘mobile only’ che, per<br />

scelta, non posseggono una linea fissa oppure<br />

utilizzano anche in casa i servizi 3G con una<br />

linea mobile. Questi clienti accedono a Linkem<br />

attraverso il servizio Indoor, costituito da un<br />

modem interno che diffonde in modalità Wi-Fi,<br />

nell’abitazione, la connessione internet. Il<br />

secondo target, è formato dai clienti che vivono<br />

a oltre 3 chilometri dalla stazione BTS più<br />

vicina di Linkem e possono accedere al servizio<br />

attraverso la soluzione Outdoor.<br />

Questo servizio può essere attivato soltanto<br />

con il supporto di un installatore che deve<br />

posizionare il modem esterno sul tetto o sul<br />

balcone dell’abitazione del cliente. Infine,<br />

nelle grandi città, la copertura del servizio<br />

Linkem è talmente capillare da consentire<br />

la connessione anche fuori dalla propria<br />

abitazione con un piccolo modem Wimax che<br />

crea un Hot Spot personale.<br />

I VANTAGGI DELL’OFFERTA<br />

BUSINESS MAXOFFICE<br />

– Navigazione senza limiti né di tempo né<br />

di traffico fino a 7 Mega in download e<br />

fino a 1 Mega in upload;<br />

– Connessione ad internet senza bisogno<br />

della linea telefonica tradizionale;<br />

– Possibilità di scegliere il modem 4G più<br />

vicino alle proprie esigenze (nel caso di<br />

MAX OFFICE OUTDOOR, il modem sarà<br />

l’antenna esterna);<br />

– Navigazione gratuita in oltre 600 Hot<br />

spot Wi-Fi sul territorio nazionale;<br />

– Velocità minima di navigazione di 128<br />

Kbps;<br />

– Numero verde dedicato, diretto e<br />

gratuito anche da cellulare 800.487078;<br />

– Possibilità di attivare un Indirizzo IP<br />

pubblico statico.<br />

Linkem, la società<br />

Linkem S.p.A. è una società di telecomunicazioni che eroga servizi<br />

per la connettività alla rete attraverso sistemi senza fili come Wi-Fi,<br />

Hiperlan, WiMAX. È presente nelle seguenti aree:<br />

– zone interessate dal digital divide dove fornisce, tramite<br />

tecnologia Hiperlan, connettività a banda larga senza fili in oltre<br />

400 comuni italiani;<br />

– presso i più importanti siti italiani ad alta frequentazione (Wi-Fi<br />

Hotspot) come i principali aeroporti italiani, i porti, le reti<br />

autostradali, i centri congressi e le catene alberghiere;<br />

– presso gli aeroporti internazionali JFK di New York, O’Hare di<br />

Chicago e Heathrow di Londra.<br />

A partire dal 2001 Linkem si propone sul mercato italiano come<br />

l’operatore nei servizi di connettività a banda larga, attraverso<br />

soluzioni wireless. Da allora ha continuato ad investire in innovazione<br />

e a rilanciare il suo ambizioso progetto affermandosi come il primo<br />

WISP (Wireless Internet Service Provider) ad operare in Italia. Nel<br />

2002 commercializza il servizio Wi-Fi, strutturando un’estesa e<br />

qualificata rete di Hot-Spot, permettendo a chi è spesso in viaggio<br />

di essere sempre on-line accedendo ad Internet in movimento, con<br />

facilità e rapidità. Nel 2004 crea la divisione Hot-Zone, l’obiettivo è<br />

di rendere disponibile Internet a banda larga nei territori in Digital<br />

Divide. Nel 2008 lancia per primo la quarta generazione di sistemi<br />

di telecomunicazione wireless rappresentata in Italia dal Wi-MAX.<br />

Una tecnologia ‘data oriented’ che consente di navigare e telefonare<br />

senza aver bisogno del classico doppino telefonico, quindi della<br />

linea Telecom, e che utilizza la trasmissione di onde radio che si<br />

propagano dalla Stazione Radio Base (BTS – Base Transceiver Station)<br />

fino all’antenna modem (Indoor oppure Outdoor) del cliente. Con<br />

l’installazione di un numero ridotto di BTS è possibile realizzare<br />

l’infrastruttura di un’intera città in tempi ridotti, senza disagi legati<br />

alla messa in opera e alla manutenzione di un cablaggio sotterraneo.<br />

Ad aprile 2011 le reti 4G di Linkem hanno raggiunto oltre 200 comuni.<br />

La frequenza di servizio è di 3,5 GHz: Linkem, nel 2008, ha concorso<br />

all’assegnazione delle frequenze WiMAX aggiudicandosi 84 MHz di<br />

banda a disposizione solo per il traffico dati. L’espansione della rete<br />

è stata realizzata con accordi per installare le proprie infrastrutture<br />

sui principali ponti e tralicci di Telecom Italia, con la capacità di 250<br />

POP in fibra ottica dai quali attinge la capacità di banda per le torri:<br />

possedere numerosi POP in fibra significa mantenere un traffico snello,<br />

anche in presenza di numerosi utenti attivi.<br />

Vuoi vendere<br />

e installare<br />

i prodotti<br />

Linkem?<br />

Contattaci<br />

LINKEM SPA<br />

Viale Città D’Europa 681<br />

00144 ROMA<br />

Tel. 06 52 09 7001<br />

Fax 06 52 98 307<br />

Numero verde 800546536<br />

www.linkem.com<br />

specialist.support@linkem.com<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

51


Conoscere<br />

L’<br />

STEREOSCOPIA<br />

50Canale, il 3D è in chiaro<br />

emittente pisana dà il via alle trasmissioni sperimentali a tre<br />

dimensioni. Il formato utilizzato è il 3D Tile Format sviluppato da<br />

Sisvel Technology, che garantisce la retrocompatibilità con televisori 2D.<br />

Nicola Rossi,<br />

Amministratore<br />

Delegato di<br />

50Canale<br />

Dopo Quartarete, che ha avviato le<br />

trasmissioni stereoscopiche in chiaro chiaro, in<br />

digitale terrestre, un’altra società ha seguito<br />

la scia dell’emittente piemontese. Si tratta<br />

di 50Canale, realtà Toscana sul mercato dal<br />

1984, che da marzo di quest’anno ha iniziato<br />

le prime trasmissioni Tv 3D in chiaro, con un<br />

sistema retro compatibile, il 3D Tile Format,<br />

sviluppato da Sisvel Technology. Grazie a<br />

questo sistema innovativo, 50Canale è in<br />

grado raggiungere sia l’utenza con televisori<br />

2D full HD che quella dotata di televisori<br />

3D, senza dover raddoppiare l’occupazione<br />

di banda necessaria alla trasmissione. Della<br />

collaborazione con Sisvel e in che modo<br />

l’emittente ha messo a punto i dettagli per<br />

la messa in onda, ne abbiamo parlato con<br />

Nicola Rossi, Amministratore Delegato di<br />

52 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />

50Canale, coinvolto in prima persona in questa<br />

operazione: «Quando Sisvel ha avanzato la<br />

proposta di partnership, per rappresentare la<br />

Toscana nella loro Syndication composta dalle<br />

emittenti locali, nazionali e internazionali,<br />

abbiamo accettato subito. Abbiamo iniziato<br />

da poco; la tecnologia è innovativa e per<br />

farne un uso ottimale ci vuole un po’ di<br />

rodaggio, per cui stiamo sperimentando<br />

numerosi aspetti: devo ammettere che la<br />

prima risposta è stata forte, l’interesse per la<br />

visione in 3D è enorme. Abbiamo organizzato<br />

incontri con gli imprenditori locali che<br />

hanno avuto un effetto molto coinvolgente<br />

dal punto di vista emotivo; ho rincontrato<br />

un positivo consenso generale. Lo stesso<br />

passaggio dall’SD all’HD non aveva registrato<br />

questa spinta emotiva».<br />

La collaborazione con Sisvel<br />

«Avere un rapporto a stretto contatto con<br />

Sisvel è importante – ci assicura Nicola Rossi.<br />

Siamo nuovi a questo tipo di operazione e il<br />

loro supporto è continuo e costante. Sviluppare<br />

questa tecnologia, infatti, comporta investire<br />

da una parte sulle nuove conoscenze tecniche<br />

e dall’altra sulle attrezzature necessarie,<br />

soprattutto su quelle a bassa frequenza; l’alta<br />

frequenza, invece, rimane invariata. Non solo,<br />

questa partnership ha dato l’opportunità<br />

all’emittente di avviare nuovi canali. Tra gli<br />

altri, ad esempio, siamo stati contattati da<br />

Sony International che ha messo a nostra<br />

disposizione il know how di diversi tecnici, oltre<br />

ad illustrarci tutta l’attrezzatura necessaria<br />

alla produzione e alla messa in onda di<br />

prodotti stereoscopici».<br />

La banda necessaria<br />

«A 50Canale, in Toscana è stata assegnata<br />

la frequenza 51, che ci permette di<br />

trasmettere a 20 Megabit/s – ci confida Nicola<br />

Rossi. Il multiplex è stato occupato con 3


L’azienda<br />

50Canale è un’azienda che opera in Toscana fin dal 1984 nel settore dell’emittenza televisiva terrestre e satellitare,<br />

con sede operativa a Pisa. L’azienda si è sviluppata negli anni fino a raggiungere, oggi, dimensioni e rilevanza<br />

regionale. Canale 50 ha illuminato con il proprio segnale analogico terrestre prevalentemente il territorio della<br />

Toscana nord occidentale. Con il segnale digitale terrestre si avvia oggi a coprire l’intera area regionale (Pisa, Livorno,<br />

Massa Carrara, Lucca, Pistoia, Prato, Firenze – LCN 12 – Grosseto, Siena, Arezzo – LCN 191). Il palinsesto giornaliero<br />

è costituito per oltre il 50% da produzione di informazione e approfondimenti inerenti le attività delle istituzioni e<br />

delle associazioni operanti sul territorio ed i notiziari di Canale 50 rappresentano la primaria fonte di informazione<br />

dei residenti nelle zone coperte dall’emittente.<br />

programmi da 3 Megabit/s e con il programma<br />

3D, che utilizza 9 Megabit/s. A conti fatti<br />

il canale stereoscopico occupa metà della<br />

banda disponibile per 50Canale. Nonostante<br />

tutto, abbiamo investito volentieri in questa<br />

capacità trasmissiva, proprio perché crediamo<br />

nella stereoscopia. E’ importante pensare ad<br />

investire per poter dare futuro alla propria<br />

attività ed è quello che l’emittente sta<br />

facendo, soprattutto in questo momento di<br />

recessione economica a livello nazionale.<br />

Discorso diverso sarebbe stato decidere di<br />

affittare i tre canali quantificandone in modo<br />

immediato il rendimento, ma in questo modo<br />

l’azienda non avrebbe gettato le basi per il<br />

proprio futuro».<br />

Uno sguardo ai contenuti<br />

«La Toscana è una regione meravigliosa<br />

– ci dice con soddisfazione Nicola Rossi<br />

– ed è molto apprezzata sia in Italia che<br />

all’estero. L’idea è di sfruttare l’appeal di<br />

questi luoghi per sviluppare contenuti e<br />

proporli al mercato. In più, nonostante la<br />

tecnologia per il 3D stia registrando un<br />

rapido sviluppo, è ancora priva di contenuti.<br />

Pertanto, avere la fortuna di presidiare un<br />

territorio molto ricco di spunti, ci permette di<br />

Quartarete:<br />

nasce il canale mosaico<br />

Dallo scorso 14 febbraio è disponibile nel bouquet di<br />

Quartarete il canale mosaico, per navigare in diretta sui<br />

contenuti distribuiti dal multiplex. Per accedere al servizio<br />

basta premere il tasto verde sul telecomando e, con i tasti<br />

direzionali scegliere il contenuto di vostro gradimento.<br />

Il servizio è presente su tutti i contenuti di Quartarete.<br />

Inoltre, l’applicazione dell’EPG permette la navigazione<br />

all’interno del palinsesto.<br />

produrre contenuti su tematiche specifiche<br />

legate alla cultura di questa regione con<br />

riferimento all’arte, all’architettura, ai beni<br />

culturali, all’ambiente, al tempo libero ed<br />

alle tipicità gastronomiche regionali. Non<br />

solo, la città di Pisa è conosciuta in tutto il<br />

mondo ma si presta anche alla realizzazione<br />

di prodotti che posso anche essere esportati.<br />

Ho deciso, infatti, di realizzare una sorta di<br />

archivio in 3D sui monumenti e sugli eventi di<br />

spicco della città. Abbiamo già realizzato dei<br />

documentari su Pisa, inclusi quelli relativi alla<br />

Torre pendente, alle regate storiche, al giugno<br />

pisano (la più importante manifestazione<br />

della città) e molto altro; abbiamo inoltre già<br />

avviato tutta una serie d’iniziative con scuole<br />

d’eccellenza quali la Normale e Sant’Anna.<br />

Superata questa prima fase di realizzazione<br />

di contenuti stereoscopici, appena effettuato<br />

l’adeguamento di tutta la tecnologia<br />

necessaria, è nostra intenzione riuscire a<br />

realizzare delle dirette in 3D».<br />

Per informazioni:<br />

50Canale: www.50canale.tv<br />

Sisvel Technology: www.sisveltechnology.com<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

53


Sisvel Technology www.sisveltechnology.it<br />

RICERCA & SVILUPPO<br />

Un laboratorio di idee, progetti<br />

e innovazione tecnologica<br />

P<br />

recorrere i tempi: sviluppare tecnologia avanzata significa avere visioni<br />

strategiche e partner d’eccellenza. Sisvel Technology sta seguendo<br />

numerosi progetti: dall’HEVC, successore dell’H.264, al Visual Search, dalla<br />

navigazione indoor via RFID e Wi-Fi alla Green Technology.<br />

I ricercatori di<br />

Sisvel Technology.<br />

Da sinistra, in<br />

piedi: Ettore<br />

Giannuzzi, Roberto<br />

Ricci, Massimo<br />

Mattelliano,<br />

Alessio Milanesio,<br />

Giovanni Ballocca,<br />

Gianluca Previti,<br />

Vittorio Giovara<br />

Cristiano Gatti,<br />

Andrea Scozzaro,<br />

Alessandra Mosca,<br />

Davide Ferri.<br />

Seduti, sempre<br />

da sinistra:<br />

l’amministratore<br />

delegato Paolo<br />

D’Amato, Saverio<br />

Celia, Milena<br />

Ienari, Alberto<br />

Troisi<br />

Oltre a fornire la propria consulenza nel<br />

valutare le potenzialità economiche e tecniche<br />

di un brevetto, Sisvel Technology sviluppa in<br />

proprio o con i propri partner nuove tecnologie<br />

innovative. Parallelamente al 3D Tile Format,<br />

il sistema che ha innovato la <strong>TV</strong> stereoscopica,<br />

l’azienda torinese si sta concentrando su<br />

altri importanti progetti dedicati all’Home<br />

Entertainment, alla telefonia mobile, alla<br />

localizzazione indoor, ai sistemi di trasporto<br />

intelligente, alla Green Technology e alla Visual<br />

Search. Vediamo cosa si tratta.<br />

Il 3D Tile<br />

Uno dei più significativi e recenti risultati<br />

ottenuti da Sisvel Technology è il 3D Tile<br />

Format, una tecnica innovativa di codifica delle<br />

immagini stereoscopiche che, oltre a migliorare<br />

la qualità della trasmissione in 3D, grazie alla<br />

sua retro-compatibilità permette al broadcaster<br />

di raggiungere sia l’utenza 2D sia l’utenza 3D,<br />

54 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />

senza dover raddoppiare l’occupazione di banda<br />

necessaria alla trasmissione.<br />

Questa tecnologia è ormai entrata nella fase<br />

di adozione da parte dell’industria televisiva,<br />

come testimoniano le trasmissioni condotte da<br />

numerosi broadcaster (Quartarete, 50 canale,<br />

SES-Astra e la <strong>TV</strong> Vietnamita di Stato V<strong>TV</strong>), e<br />

l’integrazione della tecnologia sia nei dispositivi<br />

professionali per la distribuzione di contenuti<br />

stereoscopici (panelizzatori, encoder, master<br />

control) sia nei sistemi di ricezione utente<br />

(televisori 3D, STB).<br />

HEVC e Visual Search<br />

Nel corso del 2011 il gruppo di lavoro congiunto<br />

ISO/IEC MPEG e ITU-T VCEG denominato JCT-VC<br />

(Joint Collaborative Team on Video Coding) ha<br />

cominciato a definire le specifiche per un nuovo<br />

standard di compressione video, HEVC, in grado<br />

di garantire la stessa qualità video fornita da<br />

H.264/AVC utilizzando soltanto metà del bit-rate


corrispondente a quel livello di qualità. Questo<br />

nuovo sistema di compressione consente non<br />

solo di aumentare il numero di canali in alta<br />

definizione trasmissibili entro una certa banda,<br />

ma anche di diffondere segnali con risoluzioni<br />

che vanno oltre l’alta definizione, in particolare<br />

la cosiddetta UHD<strong>TV</strong> (Ultra High Definition<br />

Television). Sisvel Technology segue da vicino lo<br />

sviluppo dell’HEVC, sia per analizzare e studiare le<br />

nuove funzionalità, sia per sviluppare strumenti<br />

per la partecipazione alle fasi competitive, sia<br />

perchè l’HEVC prevede l’utilizzo prevalente di<br />

formati video progressivi , rappresentando di<br />

conseguenza un terreno fertile per l’adozione su<br />

larga scala del 3D Tile Format il quale, appunto,<br />

integra in un frame da 1080p una coppia di frame<br />

stereoscopici da 720p.<br />

Un altro tema di ricerca e sviluppo che<br />

coinvolge Sisvel Technology è il Visual Search,<br />

una nuova tecnologia oggetto di analisi e studi<br />

da parte degli enti di stadardizzazione per il<br />

riconoscimento visivo di immagini attraverso<br />

un framework di riferimento unico che condurrà<br />

ad uno standard grazie ad un gruppo di lavoro<br />

composto da università prestigiose e grandi<br />

aziende del mercato TLC .<br />

I dispositivi utente quali smartphone e<br />

tablet stanno raggiungendo un elevato grado<br />

di diffusione e costituiscono una piattaforma<br />

ideale per applicazioni di visual search e realtà<br />

aumentata. Ad esempio, l’utente può scattare<br />

una foto di un libro e ottenere informazioni su<br />

contenuto, autore e siti di commercio elettronico,<br />

utilizzando i dati estratti con algoritmi specifici<br />

per il riconoscimento visivo e confrontandoli con<br />

un una banca dati costruita opportunamente.<br />

Lo scopo di questo gruppo di lavoro è semplice:<br />

realizzare un motore di ricerca per immagini<br />

utilizzando tecnologie standard e interoperabili.<br />

Home Entertainment,<br />

Localizzazione<br />

e Green Technology<br />

Sul fronte Home Entertainment, oltre alle<br />

tecnologie 3D, Sisvel Technology sta valutando<br />

diversi progetti relativi alla connettività Internet,<br />

alle applicazioni software che rendono “smart” gli<br />

apparecchi televisivi, allo streaming on-demand<br />

e, in generale, ai servizi OT<strong>TV</strong> (Over The Top <strong>TV</strong>).<br />

Dal momento che le comunicazioni wireless<br />

stanno rapidamente saturando le bande di<br />

frequenza disponibili, nello sviluppo di standard<br />

adottati dall’industria delle telecomunicazioni<br />

Sisvel Technology propone nuove soluzioni per<br />

risparmiare banda riutilizzando le frequenze<br />

radio temporaneamente non utilizzate. Sisvel Technology è impegnata<br />

anche sullo sviluppo di tecnologie che consentano la localizzazione<br />

in ambienti chiusi, ovvero ‘indoor’. Mentre quella ‘outdoor’ è ormai<br />

matura ed affidabile grazie all’operatività dei satelliti americani GPS<br />

ai quali si affiancherà presto la rete europea Galileo, la localizzazione<br />

‘indoor’ si trova ancora in uno stadio primordiale. Scopo della ricerca<br />

è ottenere la stessa accuratezza di GPS e Galileo per creare servizi di<br />

localizzazione in tempo reale e consentire agli utenti di navigare con<br />

precisione in un qualsiasi spazio interno o tracciare i movimenti di altre<br />

persone. Nell’ambito dell’ ‘Intelligent Transport System’, invece il polo<br />

di ricerca torinese è alla ricerca di soluzioni per permettere ai veicoli<br />

di comunicare tra loro e condividere informazioni con le infrastrutture<br />

oltre a consentire ai guidatori di raggiungere la destinazione nel<br />

modo più rapido, efficiente e sicuro possibile. Riguardo alla Green<br />

Technology, infine, dal momento che il consumo efficiente di energia<br />

è essenziale in un mondo dominato dai combustibili fossili e che<br />

sfrutta ancora parzialmente le fonti rinnovabili, Sisvel Technology è<br />

impegnata nello studio e nella definizione tecnologica dei cosiddetti<br />

“contatori intelligenti” (Smart Meters) che governano i tempi e i volumi<br />

dell’utilizzo, la produzione e il consumo delle fonti energetiche locali<br />

allo scopo di creare reti di monitoraggio intelligenti (Smart Grids).<br />

Il progetto Indoor navigation, in corso di sviluppo, prevede l’utilizzo di tag<br />

RFID e access point Wi-Fi per gestire un sistema di localizzazione indoor<br />

con la versatilità tipica dei servizi all’aperto, basati su sistemi GPS<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

55


Sisvel<br />

www.sisvel.com<br />

BREVETTI<br />

Valorizzare le idee, innovare la tecnologia<br />

A destra Roberto<br />

Dini, fondatore<br />

di Sisvel e, alla<br />

sua sinistra,<br />

Paolo D’Amato<br />

amministratore<br />

delegato di Sisvel<br />

Technology. Nel<br />

riquadro piccolo<br />

due modelli di <strong>TV</strong><br />

color Indesit<br />

I<br />

l rispetto dei diritti di proprietà intellettuale, la sua valorizzazione<br />

e l’innovazione tecnologica sono la mission di Sisvel, fondata nel<br />

1982 da Roberto Dini. Nel 2008, lo spin-off di Sisvel Technology<br />

porta alla creazione di un polo di ricerca d’eccellenza.<br />

Sisvel – Società Italia per lo Sviluppo<br />

dell’Elettronica civile – nasce nel 1982 come<br />

consorzio a difesa delle aziende italiane nei<br />

confronti di quelle estere, che avevano già<br />

sviluppato da tempo tecnologie brevettate come<br />

il Pal per Telefunken e il il tubo catodico per RCA.<br />

Zanussi, Indesit, Brionvega ed Europhon, ai quali<br />

si aggiunsero ben presto altri importanti partner<br />

industriali italiani, decidono così di valorizzare<br />

le innovazioni delle aziende italiane in ambito<br />

televisivo, in particolare quelli acquistati<br />

dall’ufficio brevetti e marchi di Indesit che negli<br />

anni, sotto la responsabilità dell’Ing. Roberto<br />

Dini, aveva sfornato oltre 200 idee innovative. Ci<br />

riferiamo, ad esempio, all’On Screen Display che<br />

diventerà poi uno standard di fatto, oppure alla<br />

sintesi di frequenza o al controllo delle funzioni<br />

del televisore tramite un menu da sfogliare con<br />

i tasti del telecomando. «Negli anni ’80 – ci ha<br />

spiegato l’ingegner Dini - il mercato dei televisori<br />

in Italia stava attraversando una grave crisi,<br />

56 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />

dovuta anche al ritardo nell’introduzione della<br />

televisione a colori accumulato rispetto ad<br />

altri paesi europei come la Germania. Mi ero<br />

convinto che si poteva utilizzare i brevetti in un<br />

modo diverso rispetto a come si faceva in quegli<br />

anni. Fino ad allora, le aziende brevettavano le<br />

soluzioni tecnologiche per evitare che venissero<br />

copiate dai concorrenti. Con Sisvel, invece,<br />

abbiamo proposto alle aziende proprietarie<br />

dei brevetti di metterle a disposizione dei loro<br />

concorrenti, a fronte del pagamento di una<br />

royalty. L’obiettivo era finanziare attraverso il<br />

ritorno economico ottenuto dalle licenze<br />

il settore di ricerca e sviluppo e fornire<br />

linfa vitale a nuove idee».<br />

«In pochi anni - ricorda Roberto Dini -<br />

la nostra popolarità crebbe così come<br />

il portafoglio clienti: Nokia, Philips,<br />

France Telecom ed altri big del mercato<br />

dell’elettronica di consumo e delle<br />

telecomunicazioni ci affidarono i loro<br />

brevetti per essere difesi e valorizzati».<br />

Alla fine degli anni ’90, Sisvel venne<br />

scelta per gestire i brevetti legati al sistema<br />

di codifica MPEG Audio. Questi brevetti<br />

comprendevano anche il famoso codec MP3 che,<br />

negli anni successivi, sarebbe stato utilizzato in<br />

milioni di prodotti di elettronica di consumo,<br />

dai decoder Sat e DTT ai lettori multimediali,<br />

fino ai telefoni cellulari. Oggi Sisvel è presente<br />

nel mondo con numerose sedi per promuovere<br />

attivamente una cultura globale: il rispetto dei<br />

diritti di proprietà intellettuale.<br />

L’evoluzione strategica,<br />

nasce Sisvel Technology<br />

Con il passare del tempo, però le aziende<br />

hanno iniziato a delocalizzare in Asia non solo<br />

la produzione di apparecchi e strumenti a basso<br />

costo ma anche la progettazione, la ricerca<br />

e il deposito dei brevetti. Sisvel, per reagire a<br />

questo trend, ha avviato uno spin-off che porta,<br />

nel 2008, alla nascita di Sisvel Technology,


una realtà specifica per la ricerca e lo sviluppo<br />

di nuove tecnologie brevettabili. L’ingegner<br />

Paolo d’Amato, figura storica della Rai che ha<br />

fornito il proprio contributo per lo sviluppo di<br />

invenzioni fondamentali per la televisione e il<br />

broadcasting (è il ‘papà’ del Televideo), assume<br />

la carica di amministratore delegato e traccia<br />

le principali aree della ricerca: <strong>TV</strong>, DVB, 3D e<br />

codec ad alta efficienza per il settore dell’Home<br />

Entertainment, telefonia mobile (tecnologia<br />

LTE di 4a generazione), localizzazione indoor,<br />

sistemi di trasporto intelligente e comunicazioni<br />

tra autoveicoli, Green Technology (Smart Grid<br />

e Smart Metering). Si instaura così un circolo<br />

virtuoso, l’Inventive Loop, attraverso il quale<br />

le aziende di qualsiasi dimensione, pubbliche<br />

o private, puntano ad investire nella ricerca<br />

gli introiti derivanti dalla valorizzazione della<br />

proprietà intellettuale attuata attraverso il<br />

licensing dei brevetti.<br />

La Silicon Valley piemontese<br />

Sisvel Technology intraprende, anche<br />

con i propri partner, percorsi e processi di<br />

trasferimento tecnologico per la valorizzazione<br />

dei risultati della ricerca e la relativa<br />

trasformazione in prodotti e servizi richiesti<br />

dal mercato. Per ampliare e ottimizzare questi<br />

processi, contribuisce alla creazione di una<br />

sorta di ‘Silicon Valley piemontese’ capace<br />

di aggregare strutture private e pubbliche,<br />

italiane e straniere, con competenze mirate,<br />

atte a fare sistema e generare innovazione.<br />

Tra queste , Vestel (azienda turca specializzata<br />

nella progettazione e produzione di televisori), il<br />

Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica (CRIT)<br />

della RAI, l’Istitut fur Rundfunktechnik (IRT) di<br />

Monaco di Baviera, il CSP (Centro Supercalcolo<br />

Piemonte) – Innovazione nelle ICT, l’Istituto<br />

Superiore Mario Boella (ISMB) ed il ToP–Ix<br />

(Turin Piedmont Internet Exchange). A questi si<br />

affiancano importanti atenei italiani ed esteri<br />

La sala demo di 3D Tile format, dove vengono testate le compatibilità dei device<br />

come l’Università e il Politecnico di Torino, l’Università La Sapienza di<br />

Roma e l’Università inglese del Surrey. Questa aggregazione ha anche<br />

l’intendimento di evitare la delocalizzazione della produzione di idee,<br />

dopo quella delle fabbriche, nei paesi asiatici che registrano un minor<br />

costo del lavoro. «Sisvel Technology - afferma l’ingegner d’Amato-<br />

vuole ripercorrere in parte la vita dell’azienda che l’ha generata, con<br />

lo sviluppo di brevetti propri per attrarre altre aziende interessate<br />

alla valorizzazione delle idee. Uno dei più significativi e recenti<br />

risultati ottenuti da Sisvel Technology è il 3D Tile Format, una tecnica<br />

innovativa di codifica delle immagini 3D. Garantisce due importanti<br />

vantaggi ai broadcaster: una migliore qualità dell’immagine<br />

e la retro-compatibilità che permette loro di raggiungere sia i<br />

telespettatori dotati di un televisore Full HD che quelli in possesso di<br />

un televisore stereoscopico, senza dover raddoppiare l’occupazione di<br />

banda necessaria alla trasmissione».<br />

La sede di Sisvel. A sinistra, la sala dove vengono realizzati brain storming mensili sui più diversi temi di tecnologia; a destra la sala riunioni<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

57


Sicurezza<br />

DISPOSITIVI DI SICUREZZA INDIVIDUALE<br />

Lavoro su scale portatili d’appoggio<br />

La scala portatile è senza dubbio uno degli strumenti più utilizzati<br />

da un installatore nel proprio lavoro quotidiano. E rappresenta,<br />

purtroppo, anche un potenziale rischio d’infortunio quando non viene<br />

utilizzata correttamente. Vediamo cosa dice la legge.<br />

Ogni furgone in dotazione ad un installatore trasporta, spesso<br />

sul tetto, la scala per accedere alla superficie dove l’antenna o la<br />

parabola è installata o lo deve essere. La scala viene utilizzata spesso,<br />

per le azioni più diverse, ma non sempre nel pieno rispetto della<br />

legge. Tutto ciò comporta fattori di rischio elevati, che possono<br />

degenerare in infortuni, a volte anche gravi. Quando un installatore<br />

utilizza la scala come un lavoro in quota, pratica una tipologia di<br />

lavoro regolamentata dalla legge. Ecco quali sono i riferimenti.<br />

Il Decreto Legge 81/2008 (Testo Unico) all’Art. 107<br />

(Definizioni) recita: “Agli effetti delle disposizioni di cui al presente<br />

Capo si intende per lavoro in quota: attività lavorativa che espone<br />

il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza<br />

superiore a 2 metri rispetto ad un piano stabile”.<br />

Art.111 - Obblighi del Datore di lavoro nell’uso di attrezzature<br />

per lavori in quota, dice: “Il datore di lavoro, nei casi in cui i lavori<br />

temporanei in quota non possono essere eseguiti in condizioni di<br />

sicurezza e in condizioni ergonomiche adeguate a partire da un<br />

luogo adatto allo scopo, sceglie attrezzature di lavoro più idonee<br />

a garantire e mantenere condizioni di lavoro sicure…”.<br />

58 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />

<strong>Sistemi</strong> alternativi, altezza<br />

non superiore ai 2 metri<br />

Esiste però una possibilità prevista dal comma<br />

3, dell’Art. 111 del Decreto Legge 81/2008 (Testo<br />

Unico): “Il datore di lavoro dispone affinché sia<br />

utilizzata una scala a pioli, quale posto di lavoro in<br />

quota, solo nei casi in cui l’uso di altre attrezzature<br />

di lavoro considerate più sicure non è giustificato<br />

a causa del limitato livello di rischio e della breve<br />

durata di impiego, oppure delle caratteristiche<br />

esistenti dei siti che non può modificare”. A questo<br />

proposito, la Regione Lombardia ha emanato il<br />

Decreto 7738 del 17/08/2011, in cui viene prevista<br />

l’adozione di sistemi alternativi per cui: “Se si<br />

opera ad una altezza superiore a 2m, utilizzare<br />

un adeguato dispositivo di tenuta del corpo che<br />

mantenga la persona all’interno dei montanti, con<br />

un cordino di posizionamento il quale deve essere<br />

sempre mantenuto in tensione durante il lavoro”.<br />

L’imbracatura<br />

La definizione di Dispositivo di tenuta del corpo<br />

è la seguente: “Comunemente detto imbracatura, è<br />

uno degli elementi di un sistema costituito da più<br />

elementi, ed ha la funzione di contenere il corpo<br />

dell’utilizzatore. Esistono vari tipi di dispositivi<br />

di tenuta del corpo, ognuno con funzioni precise<br />

Kit imbracatura per<br />

L’operatore, raggiunta la postazione di lavoro sulla scala si vincola ad<br />

essa facendo passare i cordini attorno ai montanti e agganciandone<br />

entrambe le estremità alle asole del punto di ancoraggio<br />

dell’imbracatura. I cordini, sempre in tensione, mantengono l’operatore<br />

all’interno dei montanti anche con uno sapostamento laterale.


Kit di sicurezza per il lavoro su scale<br />

Collegare la barra allo<br />

stipite della porta e fare<br />

uscire la corda dalla<br />

finestra o abbaino<br />

per le quali è stato testato<br />

e certificato”. Nel decreto<br />

al capitolo “Durante l’uso”,<br />

viene indicato: “Nei casi dove<br />

non è possibile vincolare la<br />

scala, deve essere garantita<br />

l’assistenza a terra di una<br />

seconda persona. Durante<br />

l’esecuzione dei lavori, una<br />

persona deve esercitare da<br />

terra una continua vigilanza<br />

della scala”.<br />

Il dispositivo<br />

di vincolo<br />

Le definizioni di dispositivo<br />

di vincolo sono le seguenti:<br />

“Dispositivo di aggancio:<br />

dispositivo costituito a forma<br />

di gancio posizionato sulla<br />

sommità dei montanti di una<br />

scala d’appoggio”.<br />

il lavoro su scale<br />

Avvicinare la scala a pioli<br />

alla corda e collegare<br />

l’imbracatura alla corda<br />

tramite il dissipatore<br />

Il dispositivo<br />

di fissaggio<br />

Utilizzare la scala<br />

per salire e scendere<br />

durante il lavoro<br />

È un dispositivo costituito da<br />

legatura o altro mezzo idoneo,<br />

per mantenere fissa la posizione<br />

della scala per la durata<br />

necessaria”. Viste le condizioni<br />

di utilizzo temporaneo nella<br />

stragrande maggioranza dei casi<br />

la configurazione d’impiego sarà<br />

composta da due persone: un<br />

operatore e un assistente fisso<br />

alla scala.<br />

Le soluzioni<br />

adeguate<br />

In commercio vi sono<br />

soluzioni funzionali al rispetto<br />

delle norme appena citate.<br />

Nelle pagine di questo articolo<br />

abbiamo raffigurato le soluzioni<br />

Il sistema composto da Kit imbracatura con cintura per lavoro su scale e Kit<br />

imbracatura per lavoro su scale contente di soddisfare i requisiti richiesti dal<br />

DR Lombardia 7738 e di utilizzare la scala come posto di lavoro in quota per un<br />

tempo massimo di 30 minuti. Necessitano della presenza di un assistente fisso<br />

alla scala, per ogni operatore (1+1)<br />

Il sistema composto<br />

Kit di sicurezza nuovo<br />

per lavoro su scale<br />

contente la piena<br />

sicurezza anticaduta,<br />

conforme alla Norma<br />

UNI EN 363 e ai<br />

requisiti del Testo<br />

Unico, la possibilità<br />

di operare senza<br />

limitazioni di tempo<br />

e di lavorare con un<br />

singolo operatore<br />

coinvolto<br />

Kit imbracatura con cintura<br />

per il lavoro su scale<br />

L’operatore, raggiunta la postazione di lavoro sulla scala, si<br />

vincola ad essa facendo passare i cordini attorno ai montanti e<br />

agganciandone entrambe le estremità agli anelli della cintura<br />

di posizionamento. In questo modo l’operatore rimane vincolato<br />

alla scala e può lavorare in sicurezza. I cordini, sempre in<br />

tensione, mantengono l’operatore all’interno dei montanti<br />

anche con uno spostamento laterale<br />

proposte da Tractel. Si riferiscono all’impiego<br />

di scale portatili d’appoggio, quale postazione<br />

di lavoro posta al disopra di 2 metri, dove<br />

viene adottato un sistema anticaduta<br />

combinato (composto da elmetto anticaduta,<br />

imbracatura, dispositivo di arresto mobile e<br />

dissipazione di energia, punto di ancoraggio)<br />

che metta in sicurezza l’operatore.<br />

L’operatore, nel rispetto delle indicazioni del<br />

Piano di Sicurezza, potrà anche lavorare da<br />

solo, in un cantiere, con la presenza di più<br />

persone poiché deve essere sempre garantito<br />

un piano di recupero efficiente, e senza<br />

speciali restrizioni di orario.<br />

Si ringrazia Tractel Italiana<br />

per la collaborazione.<br />

Per informazioni: http://tractel.edilio.it<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

59


Road Show<br />

EPSON HIGH BRIGHTNESS 2012<br />

Quattro aziende, un obiettivo comune<br />

Il roadshow 2012 di Epson ha voluto riunire aziende<br />

leader del mercato AV Pro con l’obiettivo comune<br />

di fornire una visione integrata di soluzioni e prodotti.<br />

Il tradizionale appuntamento di Epson con gli<br />

operatori del mercato AV Pro è stato organizzato,<br />

anche quest’anno, secondo la formula della<br />

condivisione. La prima parte di Epson Roadshow<br />

High Brightness 2012 si è svolta in tre tappe, a<br />

Milano, Padova e Caserta, con la collaborazione<br />

di aziende leader del mercato come Euromet,<br />

Exhibo e ScreenLine. Un punto di incontro utile<br />

anche agli installatori dell’impiantistica televisiva<br />

attenti al new business, come opportunità<br />

per approfondire la logica dell’integrazione<br />

dei sistemi, sempre più diffusa e ricercata<br />

dal mercato. Un momento di informazione e<br />

formazione oggi indispensabile per valutare<br />

come evolvere la propria professionalità. Non<br />

solo prodotti, quindi, ma anche soluzioni e<br />

consigli per la loro integrazione, con la possibilità<br />

di ulteriori approfondimenti grazie ai corsi<br />

di formazione ed aggiornamento organizzati<br />

dai partner partecipanti al roadshow e da<br />

SIEC, l’associazione italiana che riunisce le<br />

aziende e gli operatori nell’ambito del mercato<br />

dell’Integrazione di <strong>Sistemi</strong>.<br />

«Ogni azienda che partecipa al nostro<br />

Roadshow – ha spiegato Carla Conca, Business<br />

Manager della divisione videoproiettori Epson<br />

– si occupa di un aspetto specifico del mondo<br />

60 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

AV Pro con l’obiettivo comune di soddisfare le<br />

richieste del mercato e garantire la qualità e le<br />

prestazioni verso la clientela. Per questo motivo<br />

abbiamo pensato di unire i nostri sforzi e dare<br />

una visione integrata orientata alle soluzioni».<br />

Durante le prime tre tappe, sono state<br />

mostrate soluzioni integrate su misura, specifiche<br />

per diversi ambienti: dal conferenziale al museale<br />

passando per l’innovativo Silent Cinema, con<br />

interessanti Case Histories. L’Epson Roadshow<br />

High Brightness 2012 proseguirà in autunno<br />

con altre 3 tappe che toccheranno le città<br />

di Roma, Bologna e Firenze. Le date e le sedi<br />

verranno comunicate sul sito Internet http://<br />

www.epsonbusiness.epson.it/RoadShow_High_<br />

Brightness_2012/default.asp.<br />

Videoproiettori professionali<br />

con tecnologie avanzate<br />

Isacco Petrucci, Product Development Manager<br />

di Epson per la divisione Videoproiettori, ha<br />

mostrato le più recenti novità di prodotto e<br />

soluzioni come le applicazioni per proiettare<br />

i contenuti da smartphone e tablet con la<br />

massima semplicità, disponibili per i device iOS<br />

e Android. Tra gli oltre 40 modelli di proiettori<br />

professionali, spiccano quelli con cabinet


ultraslim ed elevata luminosità (fino a 3000<br />

lumen) e risoluzione XGA/WXGA, dotati di porta<br />

USB per presentazioni senza PC (compatibili<br />

PDF e Motion JPEG), sistema Edge Blending per<br />

formati ultrawidescreen e panoramici, modalità<br />

Dicom Simulation Mode per l’impiego medicale,<br />

tecnologie Split e Multi Screen per suddividere<br />

lo schermo in due o quattro parti per altrettanti<br />

sorgenti video, modulo di proiezione sigillato<br />

antipolvere.<br />

La gamma 2012 comprende modelli con<br />

ingresso Display Port, funzione Schedule/<br />

Timer per eseguire in modo completamente<br />

automatico una serie di eventi molto richiesti<br />

nei servizi di installazione, come ad esempio<br />

l’accensione ad una determinata ora e la<br />

riproduzione automatica di una sorgente.<br />

L’Università Luiss di Roma, ad esempio,<br />

ha selezionato la serie D6000 con ottica<br />

sigillata per garantire la massima resistenza<br />

alle polveri sottili e ridurre così la frequenza degli interventi di<br />

manutenzione mentre il CERN di Ginevra ed il Teatro la Fenice di<br />

Venezia hanno optato per la serie Z8000 grazie alla risoluzione<br />

video WUXGA (1920x1200 pixel) ed alla possibilità di installare<br />

ottiche personalizzate. Nel caso del teatro La Fenice, il proiettore<br />

è stato montato su uno speciale carrello con microregolazioni<br />

al fine di non modificare l’arredo di scena e viene utilizzato per<br />

proiettare le immagini sul<br />

sipario durante l’intervallo<br />

tra i vari atti.<br />

La serie G5000 con ottica<br />

Di fianco Isacco Petrucci,<br />

Product Development Manager<br />

di Epson per la divisione<br />

Videoproiettori. Sotto, la<br />

serie EB-D6000 di Epson è<br />

stata progettata per operare<br />

in ambienti molto polverosi<br />

grazie al sistema di otturazione<br />

automatico della griglia ed<br />

all’ottica sigillata<br />

A sinistra, Andrea Gottardo, Product Manager di<br />

Exhibo per il settore Conference. A destra, Nonostante<br />

le dimensioni ultracompatte, il sistema 2.1 Piccolo di<br />

K-Array garantisce un’eccellente qualità audio nelle<br />

installazioni domestiche di design<br />

ultracorta è invece molto richiesta in ambito<br />

educativo, formativo ma anche commerciale,<br />

ad esempio nei negozi per proiettare video<br />

promozionali dietro ai banconi di vendita<br />

oppure nelle soluzioni panoramiche realizzate<br />

con componentistica Euromet e ScreenLine<br />

(Arena Spherical Screen).<br />

Le soluzioni per Silent Cinema<br />

e Silent Disco<br />

Da oltre 50 anni distributore di prestigiosi<br />

marchi nei settori audio, video, comunicazione<br />

e sicurezza, Exhibo svolge anche attività di<br />

consulenza, progettazione e manutenzione<br />

di tutta la gamma prodotti rappresentata<br />

attraverso la propria divisione Projects.<br />

Le soluzioni partono sempre da una<br />

base teorica e da uno studio di fattibilità<br />

proseguendo poi nella simulazione acustica,<br />

nella ricostruzione in 3D degli ambienti oggetto<br />

del trattamento, terminando con una soluzione<br />

pratica. Andrea Gottardo, Product Manager<br />

per il settore Conference, ha descritto diverse<br />

installazioni di prestigio come quella realizzata<br />

all’Arena di Verona con la funzione di rinforzo<br />

acustico per la stagione lirica garantendo al<br />

tempo stesso una perfetta mimetizzazione. Per<br />

fare questo sono stati utilizzati 144 diffusori<br />

line-array Kobra dell’italiana K-Array, installati<br />

in speciali pannelli per velocizzare il montaggio<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

61


Road Show<br />

e lo smontaggio. La ripresa audio, invece, è stata<br />

affidata ad altrettanti microfoni miniaturizzati<br />

ME36 di Sennheiser (8,2x96 mm) anch’essi<br />

installati in box. Per ricreare l’effetto del teatro<br />

coperto sono stati installati, in diverse zone, altri<br />

diffusori Kobra.<br />

La sonorizzazione della piazza e della fontana<br />

della Reggia di Venaria Reale (TO) ha invece<br />

richiesto un attento lavoro di mimetizzazione per<br />

il rispetto dei vincoli di carattere architettonico<br />

ed estetico. I diffusori line-array sono stati<br />

posizionati accanto ai canali di scolo dell’acqua<br />

piovana e verniciati con lo stesso colore della<br />

facciata mentre i subwoofer da 21” sono stati<br />

inseriti all’interno di vani esistenti e coperti da<br />

griglie. Le ridotte dimensioni dei diffusori linearray<br />

consentono l’installazione anche su leggii,<br />

nelle scenografie degli studi televisivi e sulle<br />

navi da crociera al posto dei tradizionali speaker<br />

monitor e incassati. Per i sistemi conferenziali<br />

e di traduzione simultanea, Exhibo propone<br />

i microfoni wireless dual-band (2,4 e 5 GHz)<br />

di Sennheiser con gestione automatica delle<br />

frequenze e della banda<br />

occupata per ridurre il rischio<br />

di interferenze.<br />

GuidePORT è la soluzione<br />

Exhibo per il settore museale<br />

che permette ai visitatori<br />

di spostarsi nelle varie aree<br />

ascoltando il commento audio<br />

descrittivo dedicato oppure<br />

un sottofondo musicale.<br />

Un sensore nascosto,<br />

chiamato “identifier”,<br />

commuta automaticamente<br />

il contenuto audio a<br />

seconda degli spostamenti<br />

con la possibilità di inserire<br />

62 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

Cristiano Traferri<br />

Managing<br />

Director di<br />

Euromet<br />

il commento live di una guida, messaggi<br />

pubblicitari o di sponsorizzazione, tracce audio<br />

sincronizzate con video multimediali.<br />

Il sistema è idoneo per installazioni outdoor<br />

oppure indoor e viene gestito da PC con soluzioni<br />

software che permettono anche di conteggiare<br />

il numero di visitatori che hanno osservato<br />

un’opera d’arte, il tempo impiegato, ecc.<br />

Exhibo propone anche soluzioni avanzate per<br />

il Silent Cinema e la Silent Disco, ovvero sistemi<br />

hardware e software per l’ascolto della musica<br />

o delle colonne sonore in sale Home Cinema,<br />

cinema all’aperto e discoteche, anche nelle ore<br />

notturne, senza recare alcun disturbo. Possono<br />

gestire fino a 2.000 persone senza interferenze<br />

mantenendo un’elevata qualità, pressione<br />

acustica e la possibilità di scelta della traccia<br />

audio nelle colonne sonore multilingue. Tra le<br />

altre soluzioni segnaliamo i sistemi Ottone e<br />

Figaro che permettono di “far suonare” materiali<br />

come cartongesso, lastre di vetro, plexiglass o<br />

legno, sonorizzando così in modo discreto vetrine<br />

di negozi, controsoffitti e pareti di abitazioni,<br />

hotel e palestre; i microdiffusori spot Tornato<br />

K-Array con driver da 2” e faretto a led RGB<br />

integrato per bar e pub; gli speaker Homeline<br />

Piccolo sempre della K-Array con 2 satelliti<br />

(4 driver da mezzo pollice) e subwoofer con<br />

elettronica di amplificazione e controllo integrati<br />

per le installazioni domestiche e di design.<br />

Supporti di precisione,<br />

alta resistenza<br />

Euromet progetta e realizza sistemi di<br />

supporto per videoproiettori, sistemi di<br />

videoconferenza, microfoni, tablet, speaker, rack<br />

da 19” e tralicci di ferro per interno. Esporta il<br />

65% della produzione in oltre 60 paesi ed ha<br />

Il supporto Kalibro di Euromet utilizza soluzioni esclusive e brevettate per la regolazione micrometrica in tutti gli assi<br />

e garantire così il perfetto puntamento di due proiettori sovrapposti (stacking) per applicazioni 3D


ecentemente fornito a Google i supporti per<br />

i sistemi di videoconferenza di tutti gli uffici<br />

sparsi per il globo.<br />

Come ha ricordato Cristiano Traferri,<br />

Managing Director, la produzione è interamente<br />

made in Italy e sottoposta a severi controlli<br />

di qualità e test per garantire la massima<br />

affidabilità e sicurezza.<br />

Il catalogo comprende numerosi articoli<br />

come Kalibro, un supporto di precisione<br />

per proiezioni in stacking (3D o maggior<br />

luminosità) che rende superflui gli adattamenti<br />

software dell’immagine; Arakno e Mini Arakno,<br />

supporti per videoproiettori con regolazione<br />

micrometrica ad alta affidabilità e resistenza<br />

nel tempo; iMago, supporto da tavolo o<br />

pavimento per iPad 1/2 utilizzabile anche come<br />

leggio hi-tech, nei sistemi domotici o per altre<br />

applicazioni multimediali; Pro Table, supporto<br />

progettato appositamente per i videoproiettori<br />

ad ottica ultracorta.<br />

Agli installatori dell’impiantistica AV e<br />

televisiva, Euromet propone anche Arakno<br />

Voice, un supporto per diffusore acustico da<br />

parete orientabile micrometricamente, sia<br />

per usi indoor che outdoor, utile anche nelle<br />

condizioni più critiche.<br />

Schermi e strutture<br />

per diverse esigenze<br />

ScreenLine produce in Italia schermi per<br />

applicazioni Home Cinema, conferenziale e<br />

museale, con una continua ricerca di nuove<br />

soluzioni ed una passione per le nicchie di<br />

mercato.<br />

Per il mercato “service”, ha concepito il<br />

sistema 4rent, attualmente in fase di brevetto,<br />

che si adatta a qualsiasi formato rendendo il<br />

classico “fast screen” più robusto, affidabile e<br />

facile da trasportare. La speciale struttura con<br />

angoli invertiti da 92° assicura una perfetta<br />

geometria anche su grandi superfici mentre<br />

le illimitate possibilità di customizzazione<br />

soddisfano qualsiasi esigenza. Il catalogo<br />

ScreenLine comprende anche sostegni “service”<br />

per schermi a telaio, schermi concavi e convessi<br />

con curvatura variabile e il rivoluzionario Arena<br />

Spherical Screen, un sistema composto da uno<br />

schermo panoramico componibile fino a 360°,<br />

supporti dedicati progettati da Euromet, due o<br />

più proiettori Epson gestiti da un software per<br />

la modalità Edge Blending, una videocamera che<br />

legge la curvatura dello schermo e un PC che<br />

effettua le necessarie correzioni unendo le varie<br />

immagini fino a coprire tutta la superficie.<br />

Stefano Sanna,<br />

Product Manager<br />

di ScreenLine.<br />

Più sopra:<br />

gli schermi<br />

ScreenLine<br />

con superficie<br />

concava e<br />

convessa si<br />

adattano<br />

a qualsiasi<br />

ambiente e<br />

soluzione<br />

ScreenLine produce<br />

anche la linea Othello<br />

che comprende schermi<br />

ed accessori per la<br />

videoproiezione domestica<br />

che si caratterizzano per<br />

la cura dei particolari, la<br />

precisione tecnologica e la<br />

facilità di installazione. Si<br />

declina in 5 serie: Othello<br />

Classic, schermi elettrici<br />

dal profilo arrotondato<br />

disponibile con 2 diversi<br />

cassonetti, mascheratura<br />

nera di serie e possibilità<br />

di telecomando integrato<br />

e tela tensionata; Built-in Range, per le<br />

installazioni invisibili da 74 a 197 pollici con<br />

base da 4 metri; 4Format Range, schermi elettrici<br />

multiformato in versione controsoffitto o con<br />

cassonetto esterno che, grazie al movimento di<br />

entrambe le tele, permettono di ottenere 4 diversi<br />

formati di visione (4:3, 16:9, 21:9, 1,85:1) in un<br />

unico prodotto; Amleto Frame Range, schermi<br />

per l’installazione fissa con profili moderni e<br />

raffinati disponibili con finitura alluminio nero<br />

o fioccatura velluto; Manual Range, schermi a<br />

molla per l’installazione a muro o con supporto a<br />

cavalletto treppiede che abbinano alla praticità<br />

d’uso la qualità del marchio ScreenLine e le tele<br />

con mascheratura nera.<br />

Per informazioni:<br />

www.epson.it<br />

www.screenline.it<br />

www.othelloline.com<br />

www.euromet.com<br />

www.exhibo.it<br />

www.sieconline.it<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

63


Standard<br />

HOME E BUILDING AUTOMATION<br />

Konnex, valore aggiunto alla creatività<br />

Uno standard che promuove l’integrazione dei sistemi.<br />

Le installazioni di successo sono dell’ordine di<br />

milioni. Più di 250 produttori per oltre 10mila dispositivi,<br />

omologati per ogni tipo di applicazione.<br />

64 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

Capace di aggregare attorno a se non solo<br />

aziende legate all’impiantistica elettrica ma<br />

anche altre realtà tecnologiche presenti, Konnex<br />

si propone come uno strumento d’integrazione<br />

per i cinque gli ambiti del sistema casa:<br />

illuminotecnica, climatizzazione, multimedialità,<br />

automazione e sicurezza.<br />

I fattori trainanti<br />

Il successo di Konnex è legato a due fattori: la<br />

reale interoperabilità tra dispositivi prodotti da<br />

aziende differenti e la sua affidabilità.<br />

Interoperabilità significa poter installare sul<br />

medesimo impianto prodotti provenienti da<br />

aziende diverse, con la garanzia che possano<br />

lavorare assieme per raggiungere il risultato<br />

desiderato.<br />

La possibilità di poter installare, senza<br />

difficoltà, prodotti di qualsiasi origine apre<br />

il mercato a un sano regime di concorrenza,<br />

regolato soltanto dal tradizionale binomio prezzo<br />

e prestazioni.<br />

Il proprio investimento supera così le possibili<br />

barriere imposte dalla scelta di una particolare<br />

tecnologia, limitazioni che obbligano e<br />

condizionano nel tempo le scelte, anche quando<br />

vi è insoddisfazione.<br />

Affidabilità<br />

L’affidabilità di Konnex è stata raggiunta<br />

inseguendo l’idea che ogni dispositivo installato<br />

debba avere al proprio interno tutto ciò che<br />

serve per funzionare.<br />

Questo semplice concetto determina che un<br />

dispositivo possa smettere di funzionare solo<br />

in caso di rottura e senza impedire l’operatività<br />

degli altri dispositivi. Interoperabilità e<br />

affidabilità vengono ulteriormente garantite<br />

dall’obbligo imposto ai produttori associati di<br />

certificare presso organismi notificati terzi la<br />

compatibilità dei prodotti. A completamento del


meccanismo di controllo, le aziende associate<br />

devono anche dimostrare la conformità al<br />

sistema di gestione della qualità previsto dalle<br />

norme ISO9001.<br />

Sistema bus<br />

Konnex è prima di tutto un sistema bus, in<br />

pratica un cavo che collega tutti i dispositivi<br />

presenti nell’impianto, permettendo di<br />

scambiare tra loro informazioni; in particolare<br />

viene utilizzato per comunicare ai dispositivi<br />

d’attuazione di compiere l’azione desiderata.<br />

Rispetto ad un impianto tradizionale,<br />

dove il funzionamento di un componente<br />

è semplicemente basato sul controllo<br />

dell’erogazione dell’energia da parte di un<br />

interruttore, il sistema bus introduce la seguente<br />

novità: l’interruttore viene sostituito da un<br />

relay che può essere azionato da qualsiasi punto<br />

dell’impianto, semplicemente inviando un<br />

comando. In questo senso tutti i sistemi bus si<br />

assomigliano.<br />

Konnex però utilizza una logica nuova: non<br />

ci sono più dispositivi che ordinano azioni,<br />

ogni attuatore conosce quello che deve fare e<br />

reagisce in funzione delle informazioni che vede<br />

transitare sul bus. Per questo si dice che Konnex<br />

è un bus a notifica di eventi.<br />

La logica tipica che lega comando e attuatore<br />

viene invertita: non è più il comando che ha<br />

l’onere di mandare in esecuzione l’attuatore,<br />

bensì è l’attuatore che legge le notifiche degli<br />

eventi e reagire quando è programmato per<br />

farlo. Questo significa che i comandi non<br />

vengono più trasmessi sul bus da un mittente<br />

a un destinatario (peer to peer), ma in realtà<br />

ora esistono semplicemente informazioni che<br />

vengono notificate da un mittente a chiunque le<br />

voglia leggere. Tutti quelli che sono interessati a<br />

leggere quella particolare notifica costituiscono<br />

un Gruppo.<br />

Memorizzare in un dispositivo il nome di<br />

un Gruppo significa abilitarlo alla lettura e<br />

alla scrittura di notifiche che riguardano quel<br />

Gruppo. Pertanto il Gruppo può anche essere<br />

considerato un destinatario virtuale della<br />

comunicazione. La trasmissione avverrà dunque<br />

da un mittente (dispositivo fisico) all’indirizzo del<br />

gruppo (dispositivi virtuali).<br />

Abbiamo chiamato virtuali i dispositivi<br />

appartenenti al Gruppo semplicemente perché<br />

il mittente che esegue la comunicazione non li<br />

conosce. In altre parole, il termine Indirizzo di<br />

Gruppo viene assegnato a un’informazione che si<br />

vuole condividere in rete.<br />

La notifica di un comando<br />

La notifica di un’informazione attraverso<br />

l’indirizzo di gruppo offre davvero tanti vantaggi.<br />

Per esempio, è possibile spegnere tutte le<br />

luci della casa con un singolo comando: basta<br />

definire il Gruppo ‘Spegni tutto’ a cui siano<br />

associati i dispositivi della casa e spedire una<br />

notifica OFF sul bus da un qualsivoglia comando.<br />

Un’altra cosa molto importante è la seguente:<br />

se oltre agli attuatori associamo al nostro<br />

Figura 1. Tipico esempio di cablaggio KNX. Il Bus viene collegato ad albero con la possibilità di poter creare nuovi<br />

rami, ovunque sia necessario. Ricordiamo che il Bus KNX deve essere alimentato per fornire energia ai moduli<br />

collegati. Ad ogni alimentatore installato corrisponderà una linea autonoma, separata dal resto dell’impianto con<br />

un accoppiatore. Su ogni linea possono essere installati un massimo di 64 dispositivi<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

65


Standard<br />

gruppo anche tutti i pulsanti, li manterremo<br />

sincronizzati al nuovo stato OFF che abbiamo<br />

impostato, evitando quel fastidioso ‘click a<br />

vuoto’ che capita quando provo ad accendere<br />

una luce da un pulsante disallineato.<br />

La notifica si esplica attraverso la spedizione<br />

sul bus di un pacchetto dati che prende il nome<br />

di telegramma.<br />

I campi del telegramma<br />

La trasmissione è di tipo seriale è avviene<br />

ad un baud rate di 9.600 bit al secondo. Senza<br />

entrare troppo nel dettaglio, il telegramma è<br />

costituito da almeno 5 campi distinti:<br />

– quello iniziale, che definisce la priorità del<br />

messaggio;<br />

– il campo con l’indirizzo fisico del mittente<br />

all’interno della rete;<br />

– il campo che contiene il nome del gruppo di<br />

destinazione;<br />

– il campo principale, riservato al dato che deve<br />

essere trasmesso;<br />

– un’area riservata contenente informazioni<br />

destinate ad assicurare l’efficienza della<br />

trasmissione.<br />

La programmazione<br />

L’elemento più complesso del sistema Konnex<br />

è sicuramente la programmazione, da realizzare<br />

attraverso l’impiego di un computer. Sul PC<br />

vengono dapprima raccolte tutte le informazioni<br />

dell’impianto e, successivamente, trasferite ai<br />

moduli per determinarne il funzionamento<br />

desiderato. Queste operazioni vengono svolte<br />

con il software ETS (Engineering Tool Software).<br />

66 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

Figura 2.<br />

Struttura di un<br />

Telegramma:<br />

l’informazione<br />

viene<br />

impacchettata<br />

a gruppi di 8<br />

bit per essere<br />

spedita sul<br />

bus in formato<br />

seriale<br />

Ogni produttore deve pubblicare sul proprio<br />

sito Internet le librerie relative alle informazioni<br />

tecniche dei propri dispositivi da poterle caricare<br />

sul database di ETS.<br />

In questo modo ogni progettista può<br />

accedere alle informazioni sul funzionamento<br />

di un particolare componente e organizzarle in<br />

funzioni idonee a controllare l’impianto.<br />

I dispositivi Konnex non svolgono una sola<br />

funzione bensì possono compiere molte azioni<br />

simultaneamente. Ad esempio, un attuatore può<br />

disporre di molti relay capaci di essere comandati<br />

autonomamente e, analogamente, un termostato<br />

può restituire sul bus sia la temperatura a cui<br />

è stato programmato sia quella effettivamente<br />

misurata nell’ambiente; ma, ancora, una<br />

pulsantiera può eseguire molti comandi<br />

differenti, a seconda di come viene eseguita la<br />

pressione dei suoi tasti.<br />

Il fatto innovativo di Konnex è che le funzioni<br />

di un impianto non si acquistano più comprando<br />

un dispositivo, ma si ottengono attraverso<br />

la capacità di saper sincronizzare tra loro gli<br />

oggetti di comunicazione disponibili sui moduli<br />

installati. Questo nuovo modo di lavorare ha un<br />

impatto straordinario perché sposta la capacità<br />

di saper risolvere un problema dal produttore<br />

dei dispositivi al progettista/programmatore<br />

dell’impianto, qualificando molto la sua<br />

professionalità.<br />

La qualità di un impianto non si misura più<br />

soltanto dalla bontà dei prodotti che vengono<br />

installati, ma soprattutto dalle capacità del suo<br />

progettista.<br />

Si ringrazia per il contributo Carlo Orsi di<br />

Blucasa Srl. Per informazioni: www.blumotix.it


Formazione<br />

EUROSATELLITE<br />

Switch-off, sul territorio a fianco<br />

dell’installatore<br />

Aprire un dibattito e fare un’analisi dei problemi locali<br />

specifici: questa la mission del roadshow di Eurosatellite<br />

RaiWay e Tivù che, tappa dopo tappa, hanno guidato per mano<br />

gli installatori ad affrontare al meglio il passaggio al digitale.<br />

Dopo tre anni e quasi 60 incontri<br />

effettuati sul territorio nazionale, prosegue<br />

il Roadshow di Eurosatellite, RaiWay e Tivù,<br />

organizzato per agevolare la discussione<br />

sulle problematiche tecniche che hanno<br />

interessato l’Italia, prima e dopo il passaggio<br />

al digitale terrestre. Un’iniziativa importante<br />

per gli installatori e per i tecnici che<br />

operano dal lato trasmissione, utile a fare<br />

chiarezza e ad affrontare nel modo migliore<br />

la varie criticità emerse. Ne abbiamo<br />

parlato con Fabrizio Bernacchi, responsabile<br />

didattico di Eurosatellite, con Michele<br />

Dalsass del Controllo Qualità Assistenza<br />

tecnica RaiWay e Mauro Ottonello<br />

dell’Ingegneria di Manutenzione RaiWay.<br />

Nelle foto sopra: installatori a confronto<br />

durante una tappa del Roadshow. A destra<br />

gli stand itineranti delle aziende sponsor<br />

presentano le novità di mercato<br />

68 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

Fabrizio Bernacchi<br />

Responsabile Didattico Eurosatellite<br />

«Il passaggio al digitale terrestre ha comportato un cambio<br />

di mentalità – afferma Fabrizio Bernacchi - non solo da parte<br />

dell’utenza, ma anche dei tecnici che all’utenza devono in qualche<br />

modo fornire il servizio. Cambiano le regole per la Tv, cambia la<br />

canalizzazione, così come la tecnologia e lo scenario di tutte le<br />

reti, perché non si trasmette più come lo si faceva con l’analogico;<br />

da qui in avanti si farà uso delle reti SFN. Mutano, quindi, tanti<br />

aspetti fondamentali che i tecnici sono tenuti a conoscere, primo<br />

tra tutti lo scenario di ricezione e utilizzazione; e il cambiamento<br />

deve sensibilizzare anche l’utente, perché guardare la tv digitale<br />

non sarà lo stesso che guardare la tv analogica, aspetto del quale<br />

non tutti hanno preso consapevolezza. Ci sarà inevitabilmente una<br />

‘maturazione digitale’ che avverrà nel tempo. Il digitale permetterà<br />

di ampliare la scelta dei programmi disponibili, la stessa rai ad<br />

esempio che trasmetteva i classici tre programmi si ritrova ad avere<br />

un ventaglio di 13 canali tematici, il che vuol dire non limitare lo<br />

zapping a pochi canali».


Gestione dei sistemi<br />

di ricezione e distribuzione<br />

«Quando è partita l’avventura della transizione<br />

al digitale terrestre – ci confida Fabrizio<br />

Bernacchi - abbiamo notato, soprattutto nelle<br />

prime aree di switch off, che il grande errore<br />

era stato sottovalutare l’aspetto impiantistico.<br />

L’impianto oramai va concepito in maniera<br />

completamente diversa, altrimenti le difficoltà<br />

rimangono ed i problemi non si risolvono. Questo<br />

disagio e la mancanza di una comunicazione<br />

completa e trasparente ha dato vita all’idea di<br />

organizzare un lungo Roadshow. Eurosatellite è<br />

partita nel 2009 con una serie di tappe, insieme<br />

a Rai Corporate; successivamente abbiamo<br />

affiancato RAI WAY che ha contribuito a<br />

sviluppare questa operazione di Formazione/<br />

informazione tecnica verso il mondo dei tecnici.<br />

In questi anni, il Roadshow ha attraversato<br />

praticamente tutta la penisola, partendo da<br />

Cuneo e chiudendo il giro a Palermo, passando<br />

ovviamente anche attraverso la Sardegna».<br />

A casa dell’installatore<br />

«Abbiamo creato le condizioni per sviluppare<br />

tre concetti fondamentali: in primo luogo, un<br />

linguaggio tecnico comune perché capirsi, in<br />

questi casi, diventa fondamentale. Una misura<br />

interpretata in un modo o nell’altro, infatti,<br />

può voler dire cose completamente diverse, per<br />

cui il primo fattore che ha avuto bisogno di un<br />

allineamento è stato l’aspetto comunicativo;<br />

in secondo luogo, sviluppare la metodologia<br />

di misura, importante non solo per capire la<br />

funzionalità degli impianti ma anche per fare<br />

appello alla famosa ‘regola d’arte’; in terza<br />

battuta sviluppare, dal lato ricezione, il duale del<br />

lato trasmissione. Chi trasmette, infatti, mette<br />

tutto il proprio impegno per gestire bene la rete,<br />

ma se dall’altro lato non c’è qualcosa che gli si<br />

coniughi il più possibile, ovviamente le cose non<br />

vanno. Pertanto, piuttosto che pensare al digitale<br />

come qualcosa che ‘o si vede o non si vede’,<br />

sarebbe opportuno focalizzare l’attenzione su un<br />

concetto diverso e porsi sempre questa domanda:<br />

quando vedo che affidabilità ha il mio servizio?<br />

L’intento, dunque, è stato quello di ottimizzare<br />

tutta la catena per riuscire a dare un servizio<br />

affidabile e funzionale. In aggiunta, l’invito<br />

che Eurosatellite fa agli installatori è quello di<br />

dare il giusto peso al sopralluogo, un concetto<br />

oggi molto importante, oramai dimenticato<br />

dalla vecchia generazione che ha operato per<br />

lungo tempo sul fronte analogico dove oramai<br />

la situazione è stabile da oltre trent’anni. Un<br />

tempo era semplice, non c’era bisogno di alcun<br />

sopralluogo preventivo per decidere come fissare<br />

l’antenna a favore di ricezione. Oggi, con il<br />

digitale, le cose sono decisamente cambiate».<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

69


Formazione<br />

Bilancio numerico<br />

del Roadshow<br />

Eurosatellite, insieme a Rai e RaiWay ha dato<br />

vita, in tre anni, complessivamente a 56 incontri<br />

sul territorio italiano, 37 di preparazione allo<br />

switch off e 19 di verifica post transizione.<br />

«Questo Roadshow ci ha portato ad incontrare<br />

mediamente circa 2.400 tecnici, i quali hanno<br />

realizzato qualcosa come 650.000 interventi sui<br />

sistemi di antenna – ci dice con soddisfazione<br />

Fabrizio Bernacchi. Ovviamente quest’ultimo è<br />

un numero destinato a crescere se pensiamo<br />

che la bonifica degli impianti avviene nel<br />

tempo. Ancora oggi, infatti, in aree dove lo<br />

switch off è stato fatto un paio di anni fa, si<br />

richiede l’intervento non solo per fare il nuovo<br />

impianto ma anche per bonificare il vecchio.<br />

Michele Dalsass<br />

Controllo Qualità Assistenza tecnica RaiWay<br />

«Abbiamo deciso di prendere parte a questo<br />

Roadshow perché ci siamo accorti, sin dalle<br />

prime battute del passaggio al digitale, che si era<br />

investito male sulla comunicazione – ci racconta<br />

Michele Dalsass del Controllo Qualità Assistenza<br />

tecnica RaiWay. Questo ha generato non poca<br />

confusione nel momento in cui si è entrati<br />

nell’operatività delle cose e sono emerse tutte le<br />

problematiche. Il messaggio fatto circolare fino<br />

ad oggi, ‘Basta il decoder’, è stato fuorviante<br />

sia per gli operatori del settore che per gli stessi<br />

70 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

Un’esperienza intensa, senza sosta, dettata<br />

dalla volontà di portare a casa dell’installatore<br />

uno stimolo che definirei culturale dal punto di<br />

vista tecnologico».<br />

utenti finali. Sarebbe stato perfetto per una<br />

nazione come la Svizzera dove gli impianti sono<br />

a norma, ma non in Italia. Nella nostra penisola<br />

purtroppo, nonostante si sia passati dalla 46/90<br />

alla 37/2008, esiste ancora il fai da te, pertanto<br />

sono molti i disagi emersi nel momento in cui<br />

il segnale analogico è passato dallo stato di on<br />

a quello di off. Nello specifico la Rai, alla quale<br />

è stato assegnato il Mux1 dal Ministero, ha<br />

registrato delle difficoltà di trasmissione; e il<br />

problema è diventato di primo piano, proprio per<br />

il fatto che il servizio è pubblico e la gente ha più<br />

aspettative dal momento in cui paga il canone.<br />

Sono emerse tre problematiche principali:<br />

la prima, relativa a diversi televisori che pur<br />

essendo muniti di decoder integrato<br />

hanno evidenziato problemi con la<br />

ricezione in banda III; il secondo è<br />

legato alle microinterruzioni: mentre<br />

nell’analogico si notano ma non<br />

interrompono il programma in visione,<br />

nel digitale si oscura tutto per alcuni<br />

secondi, a volte quelli più importanti<br />

nella sequenza di un film oppure,<br />

come nel calcio, quelli che precedono<br />

l’azione del gol; la terza questione è<br />

legata all’impianto talvolta troppo<br />

vecchio o al classico cavo annodato<br />

che impedisce il passaggio della<br />

banda III come lunghezza d’onda.<br />

Così è partito tutto un processo di<br />

formazione da parte dei tecnici e<br />

d’informazione, da nord a sud, che ci<br />

vede ancora coinvolti».


L’importanza<br />

dell’impianto misto<br />

«C’è un ulteriore disagio da evidenziare<br />

– continua Michele Dalsass – in questo<br />

processo di transizione. È capitato che alcuni<br />

sindaci e amministratori locali denunciassero<br />

l’impossibilità di ricevere i nuovi canali, quelli<br />

aggiuntivi rispetto ai classici. Rai, insieme agli<br />

altri operatori, ha preso parte al consorzio Tivù,<br />

per dare la possibilità di ricevere tutti i canali<br />

attraverso la parabola anche alle zone poco<br />

coperte. Anche in questo caso bisogna entrare<br />

nell’ottica di un cambio di mentalità, sia da<br />

parte dell’utente che da parte dell’antennista.<br />

Un operatore oggi deve anche saper consigliare<br />

l’installazione di un impianto misto, terrestre<br />

per le tv locali e satellitare per vedere i canali<br />

Mauro Ottonello<br />

Ingegneria di Manutenzione RaiWay<br />

«Nel digitale terrestre le reti SFN sono<br />

complicate - esordisce Mauro Ottonello di RaiWay<br />

- quindi implicano un minimo di conoscenza:<br />

sapere ‘ottimizzare’ l’antenna, usare centralini<br />

di nuova tecnologia, conoscere bene i prodotti<br />

di questo nuovo mondo. Il Roadshow è servito<br />

soprattutto a fare chiarezza sulla situazione,<br />

ripercorrendo tutti i punti cardine che fanno<br />

parte dello switch off. Era anche un po’ doveroso,<br />

perché se da una parte c’è chi si occupa della<br />

diffusione di un segnale, dall’altra è fondamentale<br />

ci sia qualcuno che sappia fare da connettore<br />

con l’utente finale. E l’antennista oggi ha bisogno<br />

di essere accompagnato in questo processo<br />

d’innovazione tecnologica. Anche il solo fatto<br />

di aver concepito una rete SFN molto spinta,<br />

forse unica in Europa, può creare notevoli<br />

difficoltà. Basti pensare, ad esempio, alla città<br />

di Genova che ha 11 impianti trasmittenti sulla<br />

stessa frequenza, il che significa che si possono<br />

ricevere in un punto circa 7 segnali isofrequenza.<br />

Pertanto, informare gli antennisti su quali siano<br />

le problematiche da affrontare e come risolverle è<br />

quanto mai necessario. Anche perché si ritrovano<br />

da una parte ad avere a che fare con una<br />

situazione completamente nuova da affrontare<br />

dal punto di vista tecnico, mentre dall’altra<br />

aumenta la pressione dell’utente finale che il<br />

giorno dopo lo spegnimento del segnale analogico<br />

vuol vedere tutti i canali. D’altronde gli stessi<br />

tecnici RaiWay, quelli di Elettronica Industriale o<br />

chi si occupa del servizio da portare all’utenza,<br />

nazionali, soprattutto nelle zone che presentano<br />

disagi nella ricezione. D’altronde, fare un<br />

impianto terrestre molto complesso comporta<br />

lo stesso impiego che installare una parabola;<br />

anzi, quest’ultima costa meno e fornisce un<br />

servizio di qualità. L’antennista, quindi, deve<br />

essere propositivo, deve saper proporre anche<br />

l’installazione della parabola. Oltretutto,<br />

oggi, nei nostri condomini ci abitano persone<br />

di diverse etnie ed è importante ricordare<br />

anche che l’articolo 4 del Decreto Ministeriale<br />

dell’11 novembre 2004 impone il divieto di<br />

discriminazione nella distribuzione dei segnali alle<br />

diverse utenze. In conclusione, l’antennista deve<br />

abbandonare l’idea, oramai superata, di cambiare<br />

il minimo per far risparmiare; il messaggio<br />

definitivo che gli installatori devono fare proprio<br />

è che la professione sta cambiando».<br />

hanno dovuto maturare un’esperienza che non<br />

esisteva a livello mondiale, e questo ha portato da un<br />

lato ad incrementare la cultura tecnologica rispetto<br />

a certe applicazioni, dall’altra la necessità di risolvere<br />

dei problemi legati all’ottimizzazione di diverse aree<br />

sul territorio nazionale. La stessa costruzione della<br />

nuova rete SFN, infatti, non è stata progettata da<br />

zero, ma è stata adattata ad una rete già esistente.<br />

Pensiamo solo alle reti regionali, ad esempio, sulle<br />

quali stiamo effettuando un lavoro di trasporto dei<br />

segnali che partono da Roma,vanno verso le sedi,<br />

ritornano a Roma come centralità di diffusione, per<br />

ritornare poi tramite fibra o satellite ad ogni sede<br />

regionale. A questo aggiungiamo il fatto che l’SFN<br />

necessita di sincronizzazioni molto precise, per cui<br />

richiede per l’antennista lo sforzo di aggiornarsi, oltre<br />

che rinnovare la rete ed essere propositivo. Un cambio<br />

di mentalità radicale che probabilmente favorirà<br />

quello generazionale, dando spazio alle nuove leve».<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

71


Formazione<br />

Eurosatellite, la parola al Presidente<br />

Alberto<br />

Borchiellini,<br />

Presidente<br />

di Eurosatellite<br />

A fianco, il<br />

primo ricevitore<br />

satellitare<br />

di produzione<br />

italiana<br />

Il centro di formazione professionale<br />

Eurosatellite ha contribuito, negli anni, ad istruire<br />

migliaia di installatori. Oggi, è in grado di fornire<br />

una preparazione completa, abbracciando aree di<br />

competenza che vanno dalle telecomunicazioni<br />

alla domotica, dal cablaggio strutturato al<br />

fotovoltaico, ecc. Nel corso della sua storia ha<br />

erogato circa 24 mila corsi per tecnici<br />

installatori e progettisti. Ripercorriamo<br />

insieme ad Alberto Borchiellini<br />

le fasi che hanno caratterizzato<br />

maggiormente il percorso tracciato<br />

da Eurosatellite, partendo proprio<br />

dal percorso professionale del suo<br />

Presidente: «Ho improntato il mio<br />

lavoro, così come la mia vita, sulla<br />

serietà e responsabilità. Ho dedicato<br />

impegno e trasmesso know how<br />

ai miei collaboratori e al mondo<br />

degli installatori. La mia avventura<br />

professionale è partita quando ero<br />

appena ventenne, ho vissuto dai 20 ai<br />

32 anni in Egitto, dove mi occupavo di<br />

General Trading; negli ultimi quattro<br />

anni passati al Cairo, dal ‘79 all’82,<br />

mi sono occupato della produzione e vendita di<br />

Fracarro Radioindustrie in Egitto e nei Paesi Arabi<br />

in generale. Nell’82 sono tornato a casa, in Italia,<br />

per ricoprire il ruolo di responsabile vendite estero<br />

per Fracarro; esperienza durata 8 anni, fino al<br />

1989, anno in cui nasce Eurosatellite».<br />

Nasce Eurosatellite<br />

«Nel 1989, dopo un’approfondita indagine<br />

di mercato, abbiamo capito che l’impianto<br />

satellitare, decoder più parabola, non si vendeva<br />

in Italia perché gli installatori non erano in grado<br />

di installarlo e di proporlo in modo compiuto. Da<br />

lì è nata l’idea di creare Eurosatellite, abbiamo<br />

subito progettato i laboratori, in collaborazione<br />

con Unaohm e Fracarro Radioindustrie, e abbiamo<br />

iniziato a fare formazione. Così, pian piano, step<br />

dopo step il mercato del satellite ha cominciato a<br />

decollare. Basti pensare che qualche anno prima,<br />

assieme all’Ing. Amedeo Donazzan di Fracarro,<br />

avevamo sviluppato il progetto del decoder, del<br />

primo set topo box satellitare di produzione<br />

italiana. A quei tempi Fracarro era uno dei pochi<br />

produttori europei, se non l’unico, che realizzava<br />

set top box per ricezione satellitare di qualità».<br />

72 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

Il primo Aggiornamento<br />

«Alla fine del 1990, dopo aver iniziato<br />

il processo di formazione e dopo il primo<br />

aggiornamento annuale, al quale hanno<br />

partecipato circe 300 installatori specialisti<br />

del satellite, abbiamo incontrato Eutelsat che<br />

aveva iniziato ad operare con dei satelliti che<br />

coprivano anche l’Italia. Assieme a Giuliano<br />

Beretta abbiamo stabilito un “patto d’acciaio”,<br />

un sodalizio che definirei straordinario, che ha<br />

permesso da una parte di tracciare un percorso<br />

di formazione continua dei tecnici, dall’altra di<br />

presentare i satelliti Eutelsat. È nella memoria di<br />

tanti la presentazione dell’Hot Bird 1, avvenuto<br />

nel 1995 presso la nostra sede di Sansepolcro,<br />

alla presenza di oltre 600 installatori. Un<br />

momento che ha sancito l’inizio dell’avventura<br />

satellitare e da lì in avanti è iniziata la presenza<br />

televisiva italiana a bordo dei satelliti».<br />

Iter formativo<br />

degli installatori Eurosatellite<br />

Continua il racconto di Alberto Borchiellini:<br />

«Varcata la soglia del nuovo millennio, alla<br />

luce dell’evoluzione tecnologica in atto in<br />

quegli anni, Eurosatellite ha pensato di<br />

allargare l’orizzonte dei propri installatori. Non<br />

dimentichiamo che erano gli anni dell’ingresso<br />

in scena della pay tv che ha generato, per gli<br />

operatori, una possibilità e una sorgente di<br />

lavoro straordinaria; e il ruolo di Eurosatellite,<br />

in quella circostanza, è stato fondamentale per<br />

gli installatori. Basti pensare, oltre al lavoro<br />

d’informazione continua, che tra formazione<br />

e aggiornamenti avevamo creato un parco


installativo di oltre 8.000 installatori: formati,<br />

muniti di strumentazione e in grado di risolvere<br />

le problematiche degli impianti satellitari.<br />

Sempre nel 2000 abbiamo stabilito un rapporto<br />

stretto con Bticino che ci ha permesso di inserire<br />

e proporre, all’interno della nostra scuola, un<br />

prodotto assolutamente innovativo: domotica,<br />

cablaggio strutturato e integrazione dei<br />

sistemi. La tecnologia varcava nuove frontiere<br />

ed Eurosatellite aveva tutte le credenziali<br />

per mettere nelle mani dell’installatore una<br />

professione e una professionalità in grado<br />

di poter rispondere a tutte le esigenze<br />

dell’impiantistica domestica, compresa la sfera<br />

dell’energia da fonti rinnovabili introdotta nella<br />

scuola di formazione dal 2007».<br />

Formazione in Italia<br />

ed Europa<br />

«L’esperienza di Eurosatellite credo che sia<br />

stata un’eccellenza assoluta per il mercato<br />

delle telecomunicazioni in Italia – ci dice<br />

orgoglioso Alberto Borchiellini. Ha dato,<br />

negli anni, l’opportunità ai tecnici di crescere<br />

professionalmente, di mantenere le proprie<br />

aziende ad un livello professionale e di servizio<br />

altissimo. L’operato della scuola è riconosciuto<br />

in ambito europeo, dove sono rare le scuole di<br />

primo livello al pari di Eurosatellite. La stessa<br />

CAI, l’associazione degli installatori inglesi, con<br />

la quale abbiamo collaborato più volte, non è<br />

riuscita a creare una struttura come la nostra<br />

e tutt’ora organizza dei corsi di formazione e<br />

aggiornamento itineranti, presso le associazioni<br />

di categoria piuttosto che negli alberghi. Oltre<br />

il confine nazionale, non esistono strutture<br />

totalmente dedicate ai professionisti delle<br />

comunicazioni».<br />

Le scuole e l’utilizzo del web<br />

«La formazione nelle scuole è importante<br />

– afferma convinto Alberto Borchiellini. Noi<br />

siamo molto operativi su questo fronte e<br />

cerchiamo sempre di sviluppare progetti<br />

nuovi che coinvolgano i giovani. Tra gli altri,<br />

Eurosatellite, in collaborazione con Raiway e<br />

con il Ministero dell’istruzione, nel processo di<br />

digitalizzazione, ultimamente ha sviluppato<br />

un progetto per i ragazzi delle scuole medie<br />

inferiori e superiori, denominato ‘I nipoti<br />

aiutano i nonni’, che ha coinvolto oltre 5.000<br />

ragazzi indirizzandoli all’utilizzo dei decoder<br />

e alla memorizzazione dei canali. Non solo,<br />

grazie ad un accordo raggiunto con L’Uncem<br />

QUATTRO DOMANDE AD ALBERTO BORCHIELLINI<br />

Cosa è per lei il lavoro?<br />

“E’ una grande opportunità che rende le persone libere,<br />

indipendenti e in grado di crescere in tutti i sensi, personale e<br />

professionale. È un’occasione che permette di tessere rapporti<br />

continui e fa maturare costantemente l’individuo, sia in famiglia<br />

che nel confronto con altri, oltre a permettere di essere un<br />

contributo importante per questa società”.<br />

Quante soddisfazioni ha avuto nella sua carriera?<br />

Ce ne dica una.<br />

“Di tanto in tanto mi capita di rincontrare i miei allievi; quando<br />

sono in giro per l’Italia mi fermano per esprimermi quanto sono<br />

grati per il contributo che Eurosatellite ha dato alla loro crescita.<br />

È una delle grandi soddisfazioni che ho nella mia vita oggi”.<br />

Come vede il futuro della tecnologia?<br />

“Quando abbiamo iniziato a fare formazione scrivevamo tutte<br />

le dispense con una macchina per scrivere Olivetti 22; siamo<br />

qundi passati ad una IBM a testina rotante, per poi entrare nel<br />

mondo dei Pc. Oggi tutta la formazione si regola con computer<br />

che interagiscono con lavagne interattive. Avendo vissuto in<br />

prima persona anni di sviluppo tecnologico, ho maturato l’idea<br />

che bisogna continuamente crescere, e credo molto nella crescita<br />

e nell’evoluzione delle tecnologie in Italia”.<br />

Cosa vuole fare Alberto Borchiellini da grande?<br />

“Il sogno che sto portando avanti è quello di creare nuove<br />

figure che possano essere i rincalzi del futuro per le aziende,<br />

creare dei nuovi professionisti che possano rappresentare, in poco<br />

tempo, il prossimo cambio generazionale”.<br />

Toscana, l’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti<br />

Montani, abbiamo proiettato e aiutato i ragazzi<br />

di tutte le scuole di montagna della Toscana a<br />

conoscere il sistema e imparare come si manipola<br />

e si setta un set top box. Sul web siamo presenti<br />

con una pagina Facebook della scuola che include<br />

video formativi visibili anche tramite il nostro<br />

sito istituzionale. Inoltre, stiamo sviluppando un<br />

progetto di formazione attraverso la rete internet,<br />

che stiamo ultimando e sarà lanciato a breve».<br />

Eurosatellite<br />

Via dei Montefeltro 1H<br />

52037 Sansepolcro (AR)<br />

Tel. 0575 740.222 - Fax 0575 740.223<br />

www.eurosatellite.it - info@eurosatellite.it<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

73


Fiere & Manifestazioni<br />

L’<br />

74<br />

INTEGRATED SYSTEMS EUROPE<br />

ISE 2012: 800 espositori, oltre<br />

40 mila visitatori<br />

evento di riferimento in Europa dedicato all’integrazione delle soluzioni<br />

AV commerciali, domestiche e residenziali ha registrato un’affluenza di<br />

visitatori senza precedenti. Il mercato, in rapida evoluzione, apre a nuove<br />

opportunità di new business. Cresce dell’11% l’affluenza dei visitatori italiani.<br />

Un successo annunciato. L’Integrated<br />

Systems Europe 2012, svoltosi ad Amsterdam<br />

dal 31 gennaio al 2 febbraio, non ha deluso<br />

le aspettative degli organizzatori. Oltre<br />

40.000 professionisti provenienti da tutto il<br />

mondo, infatti, hanno partecipato alla tre<br />

giorni dedicata al mercato AV Pro, domestico<br />

residenziale. Dal canto loro, quasi 1.700 gli<br />

italiani che hanno deciso di prendere parte a<br />

questa manifestazione, l’11% in più rispetto<br />

allo scorso anno. Un incremento significativo<br />

dell’attenzione che gli operatori del nostro paese<br />

prestano alle dinamiche di questo mercato. In<br />

un momento dove il settore sta vivendo una<br />

profonda trasformazione e l’integrazione dei<br />

sistemi gioca il ruolo dell’attore principale,<br />

diventa fondamentale ascoltare la voce degli<br />

The Daily,<br />

il quotidiano<br />

dell’Integrated<br />

System Europe,<br />

distribuito nei tre<br />

giorni dell’evento<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

opinion leader del mercato e quanto<br />

mai importante partecipare a quella<br />

che oramai è riconosciuta come la più<br />

importante manifestazione fieristica<br />

dedicata alle tecnologie d’integrazione<br />

dei sistemi; di spunti di riflessione e<br />

momenti di confronto e di crescita l’ISE<br />

ne ha offerti tanti.<br />

Segnali di crescita<br />

A dispetto della crisi economica,<br />

dall’ISE sono partiti segnali di crescita<br />

incoraggianti per un settore che sta<br />

attraversando una rapida metamorfosi<br />

che ben presto abbraccerà a 360° tutti


Per l’ISE 2012, il centro fieristico ha messo<br />

a disposizione 11 padiglioni, visitati da ben 40.869 visitatori<br />

gli attori di questo mercato, utenti finali<br />

compresi. È quanto emerso sin dal giorno prima<br />

dell’inaugurazione dell’ISE, durante il corso del<br />

Dynamic Events, l’evento Pre Show che ha dato<br />

il via ad una nutrito programma di seminari,<br />

durante i quali sono state sviluppate le<br />

tematiche più importanti del settore, lasciando<br />

intravedere quali sviluppi potrà avere il mercato<br />

nei prossimi anni. A tal proposito, citiamo le<br />

parole di una voce autorevole del settore, Bob<br />

Snyder, che al Future Trends Summit ha tenuto<br />

un importante seminario sui trend di mercato<br />

e sui cambiamenti che subiranno le varie<br />

figure professionali in seguito alle innovazioni<br />

tecnologiche che arriveranno: “Bisogna<br />

iniziare, e anche in fretta, a proiettarsi nel<br />

futuro –consiglia Bob Snyder. Senza dubbio<br />

l’aggiornamento è l’unica soluzione per<br />

adattarsi ad un ritmo di cambiamento che<br />

sarà fuori controllo perché cambieranno<br />

profondamente le strategie dei fornitori,<br />

cambieranno i prodotti, cambieranno di molto<br />

gli orientamenti dei clienti. Entro il 2015<br />

entreremo nell’era Zettabyte, un passaggio che<br />

rappresenterà una vera e propria rivoluzione<br />

senza precedenti, sia per le reti broadcast che<br />

per le reti internet aziendali e residenziali. Per<br />

cui, ritrovarsi ad approcciare il mercato alla<br />

‘vecchia maniera’ determinerà inevitabilmente<br />

un insuccesso degli affari”.<br />

Prepararsi al new business<br />

È quanto suggeriscono InfoComm e Cedia,<br />

le associazioni di riferimento internazionale,<br />

colonne portanti dell’Integrated Systems<br />

Europe, le quali da anni si occupano di<br />

formazione e aggiornamento dei professionisti<br />

di questo mercato. Nutrito, come sempre, il<br />

ventaglio di corsi di formazione offerto dalle<br />

due organizzazioni durante la manifestazione.<br />

All’ISE, system Integrator, progettisti e custom<br />

installer possono seguire corsi di formazione<br />

per ottenere specifiche certificazioni, che<br />

rappresentano un indispensabile referenza<br />

professionale per diventare attori di questo<br />

mercato. Al momento questi corsi sono<br />

tenuti in lingua inglese ma ben presto verrà<br />

considerato anche l’italiano.<br />

Inoltre, momenti formativi con specifici<br />

incontri, vengono organizzati anche da<br />

numerose aziende leader di settore: in<br />

questo caso, la lingua italiana è già parte del<br />

sistema, un motivo in più per visitare questa<br />

manifestazione.<br />

La soddisfazione<br />

di Mike Blackman<br />

«Se da una parte ero preoccupato qualche giorno prima<br />

dell’avvio di un evento così imponente, dall’altra ero eccitato<br />

e pieno di aspettative –racconta Mike Blackman, managing<br />

director della manifestazione. Ma il primo giorno, al momento<br />

del taglio del nastro, l’impatto con il pannello frontale da<br />

45 metri di lunghezza alimentato da 16 proiettori e le così<br />

tante persone in attesa di<br />

avere accesso agli stand,<br />

d’impulso mi hanno fatto<br />

pensare che questo settore è<br />

ancora molto vivo e ha tanto<br />

potenziale da sviluppare.<br />

I numeri, a chiusura della<br />

manifestazione, ci hanno<br />

dato ragione. Abbiamo<br />

registrato, infatti, il 17%<br />

di visitatori in più rispetto<br />

allo scorsa edizione, con<br />

oltre 800 gli espositori,<br />

dislocati su 11 padiglioni,<br />

per un impiego totale di<br />

30.000mq; una risposta degli<br />

operatori, questa, che è il<br />

segno tangibile di un lavoro<br />

importante ancora da fare».<br />

I Riferimenti<br />

Nome: Integrated Systems Europe<br />

Data: dal 29 al 31 gennaio 2013<br />

Dove: Amsterdam, RAI<br />

Sito: www.iseurope.org<br />

Info generali: office@ iseurope.org<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

75


Fiere & Manifestazioni<br />

3a ALL DIGITAL FORUM<br />

edizione, a Vicenza dal 21 al 22 giugno<br />

Oltre 20 gli<br />

appuntamenti,<br />

tra congegni<br />

e seminari,<br />

previsti nei<br />

due giorni di<br />

manifestazione<br />

I<br />

l Forum sulle tecnologie digitali presenta, per la terza<br />

edizione, un programma importante di convegni e seminari:<br />

dall’LTE alla fibra ottica, dal compimento dello switch off<br />

all’evoluzione dello scenario televisivo, dalla casa intelligente<br />

alla sicurezza e al risparmio energetico.<br />

La terza edizione della kermesse vicentina<br />

coincide con il momento probabilmente più<br />

singolare che il mercato sta vivendo negli ultimi<br />

anni. L’evoluzione tecnologica sta imprimendo<br />

un’accelerazione tale da costringere gli<br />

installatori ad una metamorfosi repentina ed<br />

epocale. C’è bisogno di confronto e gli attori del<br />

settore necessitano di affrontare con chiarezza le<br />

nuove opportunità di business che si affacciano<br />

all’orizzonte, soprattutto in un momento di<br />

recessione economica che da tempo attanaglia<br />

l’economia globale, non solo italiana o europea.<br />

All Digital affronta, insieme ai professionisti del<br />

settore, i temi caldi che interessano il mercato<br />

attuale: integrazione dei sistemi, avvento<br />

dell’LTE, completamento della transizione al<br />

digitale terrestre su tutto il territorio nazionale,<br />

evoluzione dello scenario televisivo, sviluppo del<br />

cablaggio in fibra, alta definizione, sicurezza,<br />

3D e Connect <strong>TV</strong>. Due giornate dove non<br />

mancheranno spunti di dibattito e riflessione,<br />

alla luce dei tanti convegni e seminari di<br />

aggiornamento professionale in programma.<br />

76 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012


Giovedì 21 giugno 2012<br />

Orario Titolo Sala<br />

9.30 - 11.00 L’EVOLUZIONE DEL CABLAGGIO IN FIBRA ALL’INTERNO DI EDIFICI<br />

MULTIUTENZA: OPPORTUNITÀ, ASPETTI TECNICI, INNOVAZIONE Sala Clarke<br />

Seminario Seminario a cura IPLAB con l’intervento di Prysmian<br />

9.30 - 13.30<br />

Convegno<br />

Assemblea Nazionale ANACI - RAI - EUTELSAT Sala Trissino<br />

10.00 - 13.00 L’AGENDA DIGITALE E LE CITTA’ INTELLIGENTI Sala Palladio<br />

Convegno Convegno a cura All Digital<br />

11.15 - 13.00 TOOWAY 2: CONOSCERE UN SISTEMA INNOVATIVO E AFFIDABILE<br />

PER CONNESSIONI A LARGA BANDA VIA SATELLITE Sala Clarke<br />

Seminario Seminario a cura IPLAB<br />

14.00 - 15.00 EVOLUZIONE DELLO SCENARIO <strong>TV</strong> CON L’AVVENTO DELL’LTE Sala Galileo<br />

Seminario Seminario a cura di Fracarro Radioindustrie<br />

14.00 - 16.00 L’AGENDA DIGITALE PER I TECNICI INSTALLATORI Sala Palladio<br />

Convegno Convegno unitario nazionale CNA – Confartigianato Installazione Impianti<br />

14.00 - 16.00 SISTEMI INTEGRATI MULTIUTENZA – RETI CABLATE Sala Marconi<br />

Seminario Seminario a cura IPLAB<br />

16.30 - 18.00 PROFILI TOOWAY PROFESSIONALI: TELECONTROLLO E BUSINESS FLAT Sala Palladio<br />

Convegno Convegno a cura Tooway<br />

16.00 - 18.00 IL MERCATO DELLE TECNOLOGIE DI OGGI E DI DOMANI:<br />

ANALISI DELLE PROSPETTIVE PER I TECNICI INSTALLATORI Sala Clarke<br />

Seminario Seminario a cura IPLAB<br />

16.30 - 18.00 LINK MIMO ALTAMENTE PERFORMANTI Sala Marconi<br />

Seminario Seminario a cura di FLY Communications<br />

Venerdì 22 giugno 2012<br />

Orario Titolo Sala<br />

9.30 - 11.00 SISTEMI INTEGRATI MULTIUTENZA - RETI WIRELESS Sala Clarke<br />

Seminario Seminario a cura di IPLAB<br />

9.30 - 13.00 EDIFICI INTELLIGENTI: NORMATIVE, CONTROLLO E AUTOMAZIONE<br />

PER IL RISPARMIO ENERGETICO Sala Palladio<br />

Convegno Convegno con il patrocinio KNX Italia. Ordine degli Ingegneri della Provincia<br />

di Vicenza, Ordine degli Architetti della Provincia di Vicenza, Apindustria Vicenza<br />

10.00 - 11.00 FIBRA OTTICA E TELEVISIONE: ANTICIPA IL FUTURO CON CLIK! Sala Galileo<br />

Seminario Seminario a cura di ALHOF<br />

10.00 - 13.00 Oltre il <strong>Digitale</strong> Terrestre: evoluzioni e prospettive in collaborazione<br />

con i maggiori broadcaster italiani Sala Trissino<br />

Convegno In collaborazione con AIRES<br />

11.15 - 13.00 TOOWAY 2: CONOSCERE UN SISTEMA INNOVATIVO E AFFIDABILE<br />

PER CONNESSIONI A LARGA BANDA VIA SATELLITE Sala Clarke<br />

Seminario Seminario a cura IPLAB con l’ intervento di Olearo Luca di 32connect.net<br />

14.00 - 15.00 EVOLUZIONE DELLO SCENARIO <strong>TV</strong> CON L’AVVENTO DELL’LTE Sala Galileo<br />

Seminario Seminario a cura di Fracarro Radioindustrie<br />

14.00 - 16.00 LA SICUREZZA NEI CANTIERI Sala Marconi<br />

Seminario Seminario a cura di IPLAB<br />

16.00 - 18.00 IL MERCATO DELLE TECNOLOGIE DI OGGI E DI DOMANI:<br />

ANALISI DELLE PROSPETTIVE PER I TECNICI INSTALLATORI Sala Clarke<br />

Seminario a cura di RENER IPLAB<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

convegni e seminari<br />

77


Fiere & Manifestazioni<br />

Home, Network, Cinema e Tv<br />

Sono queste le aree tematiche sulle quali sarà<br />

incentrato il 3° meeting nazionale dell’installatore<br />

digitale. Alla ‘casa intelligente’ sarà dedicato<br />

uno spazio importante all’interno di All Digital,<br />

con approfondimenti sulla domotica e tutti<br />

i sistemi d’integrazione che oggi ruotano<br />

intorno all’abitazione. Non può mancare il<br />

focus sul mondo del networkig e sulle soluzioni<br />

d’interconnessione che offrono tecnologie<br />

all’avanguardia, dalle performance del nuovo<br />

Tooway agli elevati standard di sicurezza del<br />

wireless, fino alla precisione dei sistemi di<br />

cablaggio strutturato e della fibra ottica. Riflettori<br />

puntati, come sempre, anche al cinema digitale,<br />

satellitare, anche in 3D. L’introduzione delle nuove<br />

tecnologie ha rilanciato questo settore e l’alta<br />

definizione ne ha elevato gli standard, offrendo<br />

nuove opportunità di sviluppo. Infine, occhi<br />

puntati sulla Tv satellitare e sul digitale terrestre,<br />

le due grandi sfere che racchiudono il futuro della<br />

televisione, con una particolare attenzione alla<br />

possibile risoluzione di tutte le problematiche che<br />

in questi anni hanno creato disagi nelle operazioni<br />

di switch off. Ma vediamo da vicino quali saranno<br />

alcuni dei convegni e dei seminari che verranno<br />

sviluppati durante la manifestazione.<br />

2012, anno del digitale<br />

Sarà il convegno sull’Agenda <strong>Digitale</strong> ad aprire<br />

i battenti del Forum per discutere sui progetti che<br />

È funzionale alla crescita<br />

professionale lo scambio<br />

di opinioni tra gli operatori.<br />

Installatori in visita<br />

agli stand espositivi.<br />

78 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

Negli spazi<br />

antistanti i<br />

padiglioni<br />

della fiera, si<br />

organizzano<br />

gruppi di lavoro<br />

per provare la<br />

strumentazione<br />

messa a<br />

disposizione<br />

dei tecnici<br />

installatori<br />

coinvolgono gli addetti ai lavori del settore TLC.<br />

Un tema di grande attualità, alla luce degli ultimi<br />

dati che vedono l’economia digitale in Italia in<br />

continua crescita, con un tasso di incremento<br />

che dal 2005 è di 10 volte superiore a quello<br />

del PIL. Oltre venti appuntamenti condiranno<br />

la due giorni vicentina. Da sottolineare, nella<br />

stessa giornata d’apertura, l’Assemblea Nazionale<br />

EUTELSAT- RAI- ANACI e il Convegno unitario<br />

CNA – Confartigianato Impianti.<br />

Switch off analogico<br />

completato<br />

Tutti gli interruttori dello switch off analogico<br />

sono stati azionati. Con le ultime regioni<br />

interessate, che a giugno di quest’anno hanno<br />

preso parte alla transizione al digitale, l’Italia ha<br />

completato la digitalizzazione concludendo un<br />

processo di trasformazione epocale.<br />

Un’operazione iniziata nel 2008 e che ha<br />

interessato da vicino, dalle Alpi allo Stretto,<br />

migliaia installatori italiani.<br />

Un passaggio non del<br />

tutto indolore che vede<br />

ancora molti operatori<br />

impegnati sul territorio nel<br />

risolvere problematiche<br />

inaspettate, al fine di<br />

offrire all’utente un servizio<br />

completo e garantire la<br />

ricezione del segnale nelle<br />

proprie abitazioni.


Un tema di attualità che sarà affrontato con<br />

attenzione alla fiera di Vicenza e al quale sarà<br />

dedicato un convegno, “Oltre il digitale terrestre:<br />

evoluzioni e prospettive” – venerdì 22 giugno<br />

ore 10:00 sala Trissino, in collaborazione Aires e i<br />

maggiori broadcaster italiani per un’analisi degli<br />

aspetti, tecnici e non, che maggiormente hanno<br />

caratterizzato questo processo di transizione,<br />

e un approfondimento sulle evoluzioni e le<br />

prospettive che il digitale terrestre riserva nei<br />

tempi a venire.<br />

Green Building<br />

Uno degli argomenti in evidenza all’interno<br />

della manifestazione, che vede coinvolti dalle<br />

imprese agli ingegneri fino agli installatori e<br />

alle scuole di formazione. ‘Edifici intelligenti:<br />

normative, controllo e automazione per il<br />

risparmio energetico’, questo il nome del<br />

convegno sugli edifici intelligenti rivolto a<br />

installatori, aziende, associazioni di categoria,<br />

progettisti e professionisti del settore,<br />

con l’obiettivo di allargare lo spazio di<br />

approfondimento delle tematiche relative alle<br />

normative, al controllo e all’automazione per<br />

il risparmio energetico. Appuntamento il 22<br />

giugno alle ore 9:30 sala Palladio.<br />

Rener-IPL AB, partner<br />

per la formazione<br />

Anche quest’anno, sarà il Centro di Formazione<br />

Professionale Installatori Rener-IPLAB a prendersi<br />

cura dell’aspetto più importante che caratterizza<br />

la professionalità degli operatori di questo<br />

mercato: la formazione e l’aggiornamento. A<br />

braccetto con l’evoluzione tecnologica, IPLAB<br />

ha in serbo numerosi seminari che puntano ad<br />

approfondire i temi caldi del settore e a dare<br />

un contributo alla preparazione dei tecnici<br />

installatori. Vediamo da vicino alcuni dei<br />

principali argomenti che saranno toccati all’All<br />

Digital del 21 e 22 giugno a Vicenza.<br />

Avvento dell’LTE<br />

Previsto nel pomeriggio di entrambe le<br />

giornate d’interventi, il seminario dedicato<br />

all’avvento dell’LTE è un appuntamento molto<br />

atteso per conoscere quale potrà essere<br />

l’evoluzione dello scenario televisivo con<br />

l’introduzione di questo nuovo standard di<br />

trasmissione. Saranno ripercorse le caratteristiche<br />

principali dell’LTE e analizzato l’impatto che lo<br />

standard avrà sui sistemi di ricezione DTT.<br />

La fibra ottica<br />

Un tema che ha tenuto banco soprattutto<br />

nell’ultimo anno, che merita attenzione e al quale<br />

sarà dedicato il seminario dal titolo ‘L’evoluzione del<br />

cablaggio in fibra all’interno di edifici multiutenza:<br />

opportunità, aspetti tecnici, innovazione’. L’incontro<br />

affronterà alcuni punti fondamentali legati al<br />

cavo di fibra: fibra ottica in ambiente comunitario,<br />

trasporto di programmi <strong>TV</strong> satellitari, terrestri, IP<strong>TV</strong><br />

su fibra, integrazione delle connessioni dati nei<br />

cablaggi multiutenza e distribuzione con mezzi ottici<br />

di servizi di accesso Internet collettivi. Il seminario<br />

dedicherà inoltre attenzione anche alle soluzioni in<br />

fibra per la domotica. Appuntamento il 21 giugno<br />

alle 9:30 sala Clarke.<br />

Nuove tecnologie,<br />

nuovi scenari<br />

Un seminario per suggerire agli operatori<br />

del mercato come guardare al futuro con un<br />

atteggiamento di apertura verso la nuova tecnologia,<br />

che porta con sé nuove opportunità di business. Nasce<br />

con questo intento l’appuntamento finale del meeting<br />

di Vicenza. Il titolo è ‘Il mercato delle tecnologie<br />

di oggi e di domani: analisi delle prospettive per i<br />

tecnici installatori’. Un invito a prendere il nuovo con<br />

atteggiamento propositivo perché, a dispetto della<br />

crisi tanto menzionata, le opportunità di sviluppo<br />

tecnologico e commerciale sono numerose. Il ‘trucco’<br />

sta nel riuscire a vedere cosa si sviluppa e quali sono<br />

gli ambiti di crescita professionale.<br />

I Riferimenti<br />

All Digital Forum 2012<br />

Date: 21 e 22 giugno / ore 9:00 – 18:00<br />

Sito: www.alldigitalexpo.it<br />

Info generali: info@alldigitalexpo.it<br />

Segreteria organizzativa:<br />

Promospace tel. 0444 543133<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

79


Consorzi<br />

O.R.E. SncI B&B Elettronica sncI A.T.R. ScrlI Nasuti SrlI<br />

GESER<br />

Puntare alla crescita, in gruppo si può<br />

L’<br />

80 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />

operato sostanziale del Consorzio per la crescita<br />

dei Soci. Ecco il parere di quattro specialisti:<br />

Giorgio Grassi, Moreno Bonetto, Patrizia Baruffelli e<br />

Gianluca Nasuti.<br />

Quando il mercato esprime trend difficili da definire, e<br />

questo periodo ne è un evidente esempio, far parte di una rete<br />

consolidata come Geser aiuta a capire come affrontare al meglio<br />

la problematica situazione. Ecco il pensiero di quattro aziende<br />

neoassociate al Consorzio: O.R.E., A.T.R., B&B Elettronica e Nasuti.<br />

Giorgio GrassiI<br />

O.R.E. Snc<br />

Sassari<br />

«Siamo un’azienda storica del territorio che presidia il<br />

mercato da oltre 40 anni – ci dice Giorgio Grassi, fondatore<br />

dell’impresa sassarese. Siamo grossisti, specializzati in<br />

impiantistica Tv, dal piccolo impianto a quello dedicato a grandi<br />

strutture. Selezioniamo attentamente i nostri fornitori, con<br />

l’ottica di vendere non solo un prodotto, ma una vera e propria<br />

soluzione. La collaborazione con Geser è nata di recente, da<br />

poco più di un anno: fino ad allora avevo sempre preferito<br />

portare avanti l’attività senza intraprendere collaborazioni di<br />

questo genere; solo oggi comprendo il valore di far parte di un<br />

gruppo così importante. I tempi cambiano e le collaborazioni<br />

diventano sempre più essenziali. Ho pensato alla mia azienda<br />

che, in prospettiva futura, sarà guidata dai più giovani. Sono<br />

certo che sapranno cogliere beneficio da una collaborazione<br />

e un confronto continuo con altri operatori del mercato. Il<br />

bilancio dopo un anno? Siamo soddisfatti, far parte di questo<br />

gruppo ci aiuta a selezionare fornitori ed avere condizioni<br />

vantaggiose, a favore di margini più ampi. Sono benefici che<br />

anche i nostri installatori riescono a cogliere. Nelle attività che<br />

portiamo avanti l’installatore ricopre sempre un primario per<br />

noi. In un momento del genere, ovviamente, anche loro fanno<br />

selezione e riuscire a fidelizzarli significa aver lavorato bene e<br />

aver soddisfatto le loro esigenze».<br />

Patrizia BaruffelliI<br />

B&B Elettronica Snc<br />

Sottomarina di Chioggia (VE)<br />

«Il modo migliore per affrontare un mercato come il<br />

nostro, oggi, è quello di vedere le cose con positività,<br />

anche nei momenti meno favorevoli, oltre a lavorare con<br />

tanta professionalità. È quanto abbiamo imparato nella<br />

nostra azienda, in oltre 30 anni di storia – ci tiene subito<br />

a sottolineare Patrizia Baruffelli, una dei tre soci di B&B<br />

Elettronica, società nata nel 1981 che oggi si propone al<br />

mercato con un vasto assortimento di componentistica e<br />

ricambistica per l’installatore. La collaborazione con Geser<br />

è partita da un anno e, se il bel tempo si vede dal mattino,<br />

questo rapporto sarà senz’altro proficuo. Far parte del<br />

gruppo in questi primi mesi è stato positivo sotto vari<br />

aspetti, non solo economici; lo scambio collaborativo e<br />

informativo è stato costante, così come continuo è stato<br />

il supporto, esattamente come da nostre aspettative. Lo<br />

scambio di esperienze e il confronto sulle innovazioni,<br />

d’altronde, ci dà una visione realistica di quello che è il<br />

mercato oggi. Per non parlare del fatto che si affronta<br />

la crisi in modo diverso, si ha veramente il polso della<br />

situazione, nel bene e nel male, e si possono trovare<br />

rimedi comuni. Anche nella nostra zona di competenza,<br />

infatti, così come nel resto d’Italia, le aziende registrano<br />

una certa sofferenza. A maggior ragione, ora, è quanto<br />

mai importante far parte di un gruppo solido che tracci le<br />

linee guida di un mercato dando supporto e man forte a<br />

tutti i propri associati. Un consiglio agli installatori? Non<br />

demordere, sappiamo bene che il mercato può avere dei<br />

momenti di difficoltà, ma poi riparte più veloce di prima».


Moreno BonettoI<br />

A.T.R. Scrl<br />

Vicenza<br />

«La nostra società cooperativa è nata nel ’79 – ci racconta Moreno<br />

Bonetto, titolare del punto vendita. Siamo partiti facendo assistenza<br />

tecnica, riparazioni tv, radio, ecc., e pian piano siamo cresciuti aggiungendo<br />

la vendita di accessori e ricambi, ampliando sempre il nostro assortimento.<br />

Oggi, l’assistenza tecnica sta calando, il costo di una riparazione spesso<br />

supera quello del prodotto nuovo; pertanto, abbiamo deciso di abbracciare<br />

altri settori come la videosorveglianza, l’antintrusione, ecc. Siamo entrati<br />

a far parte del gruppo Geser un anno e mezzo fa, una collaborazione<br />

partita in modo positivo sin da subito e, senza dubbio, ci darà vantaggi<br />

competitivi anche in futuro. Nonostante la nostra società abbia sempre<br />

operato sul mercato con uno spirito libero, con Geser abbiamo trovato<br />

affinità che hanno dato vita a questa collaborazione e devo riconoscere<br />

che far parte di un gruppo inevitabilmente comporta dei vantaggi e dà<br />

ancora più forza, soprattutto in un momento come questo dove l’Italia<br />

sta affrontando una contingenza economica notevole. Non solo, oltre<br />

ai vantaggi in termini economici, vorrei sottolineare l’aspetto indiretto<br />

che nasce da questo rapporto, cioè quello del confronto e dello scambio,<br />

che genera una crescita per tutti i soci del gruppo. Oggi, infatti, è<br />

fondamentale capire il mercato, prevederne i trend; così come è importante<br />

cercare di capire le esigenze dei clienti: non è sempre il prezzo, infatti, la<br />

motivazione che spinge il cliente all’acquisto. Bisogna capirne le esigenze e<br />

cercare di soddisfarle con qualità e servizio».<br />

I SOCI DI GESER ELECTRONICS<br />

Gianluca NasutiI<br />

Nasuti Srl<br />

Ancona<br />

«La nostra è un’azienda a gestione familiare, con 40 anni di<br />

esperienza sulle spalle – esordisce così Gianluca Nasuti, figlio<br />

del fondatore della società. Coordiniamo due negozi di 500<br />

mq ciascuno, uno a Macerata l’altro ad Ancona, occupandoci<br />

della vendita all’ingrosso dell’accessoristica per l’elettronica,<br />

l’antennistica, la videosorveglianza, ecc. L’esperienza con Geser è<br />

nata lo scorso anno e, nonostante siamo nuovi alle dinamiche del<br />

gruppo, è bastato poco per capire che facciamo parte di un’ottima<br />

organizzazione. I vantaggi con i grandi fornitori sono molteplici:<br />

in presenza di eventuali problematiche, possiamo contare su<br />

un buon intervento; così come quando servono informazioni, o<br />

ancor più materiale che non si reperisce sul mercato, è possibile<br />

far affidamento sulla collaborazione degli altri associati. A<br />

dispetto del momento poco favorevole in Italia dal punto di<br />

vista economico, il nostro mercato sta andando bene perché noi<br />

diversifichiamo e, grazie al passaggio al digitale terrestre, siamo<br />

riusciti a registrare dei numeri positivi. Per questo motivo mi sento<br />

di consigliare vivamente l’approccio ad un mercato diversificato.<br />

Lo dico ai miei colleghi, così come lo consiglio agli installatori.<br />

Credo che in molti ancora non lo fanno, rimangono fermi su una<br />

posizione, mentre la cosa migliore oggi è non fissarsi su un unico<br />

servizio, ma orientarsi su più situazioni da sviluppare».<br />

NOME DITTA INDIRIZZO CITTÀ TEL.<br />

A.T.R. Scrl Via del Progresso 7/9 36100 Vicenza 0444-564611<br />

AZ Elettronica Srl Via Aterno 46 66020 S Giovanni Teatino (CH) 085-4463544<br />

B&B Elettronica Snc Viale C. Colombo 224 30015 Sottomarina di Chioggia (VE) 041.492989<br />

C.E.A.R.T. Srl C.so Francia 18 10093 Collegno (TO) 011-4035150<br />

Casa dell’Antenna Srl Via XXI Aprile 76 29100 Piacenza 0523-330426<br />

Centro Componenti <strong>TV</strong> Srl Via Keplero 9 20016 Pero (MI) 02-33910317<br />

Crisat Distrib. Elettronica Srl Via della Repubblica 67/69 57025 Piombino (LI) 0565-220990<br />

EL.CO. Elettronica Srl Viale Italia 108 31015 Conegliano (<strong>TV</strong>) 0438-64637<br />

Elettronica Borgarello Via Roma 10/A 10023 Chieri (TO) 011-9424263<br />

Elettronica Sestese Snc Via F. Petrarca 111 20099 Sesto San Giovanni (MI) 02-22474013<br />

FOXEL Srl Via Maccani 209 38100 Trento 0461-827050<br />

G.P.L. Srl Via Carpinetana Sud 00034 Colleferro (RM) 06-97236353<br />

Kalcic Srl Via E. Dandolo 5/A 34144 Trieste 040-306244<br />

Lugli-Mari Srl Via Staffette Partigiane 59 41122 Modena 059-454901<br />

Mari Srl Via Giolitti 9/A 43100 Parma 0521-293604<br />

MP Distribuzioni Srl Via Capello 56/58 16151 Genova 010-6443090 / 6469924<br />

Multimedia Srl Via Marecchiese 142 47900 Rimini 0541-790119<br />

Nasuti Srl Via B. Buozzi 32 60131 Ancona 071-8046072<br />

O.R.E. Snc Z.I. Predda Niedda, Str.5 nr.15 07100 Sassari 079-260477<br />

Pellizzaro Elettronica Srl Via B.L. da Narni 24 44100 Ferrara 0532-217252<br />

REM Srl Contrada Ligiuri 87100 Cosenza 0984-36416<br />

R<strong>TV</strong> Elettronic Srl Via Ceruti 2/4 22100 Como 031-507489<br />

Rudy srl Via Vassanelli 8 37012 Bussolengo (VR) 045-8905214<br />

Tecno Group Srl Via Giolitti 43 int 3 35129 Padova 049-8073422<br />

Telericambi Cantiello Srl Via Abate Minichini 58 80137 Napoli 081-7513201<br />

Videocomponenti Marchetti Srl Via Moroni 263 24127 Bergamo 035-2054011<br />

Video Componenti Srl Via Codignole 32 25128 Brescia 030-3531725<br />

Zeus Srl Via Ramini 43 51030 Masiano (PT) 0573-380474<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

81


Consorzi<br />

GESER<br />

Antenne DTT: la gamma<br />

100% Made in Italy<br />

V<br />

alorizzare il marchio Geser con prodotti di qualità:<br />

con questa filosofia il Consorzio presenta la gamma di<br />

antenne DTT, composta da 11 modelli 100% Made in Italy,<br />

caratteristica da considerare come valore aggiunto.<br />

Le antenne rappresentano un elemento molto importante nella<br />

realizzazione di un impianto di ricezione. Con<br />

l’avvento del digitale terreste questo elemento<br />

ha assunto un valore ancora maggiore rispetto al<br />

precedente impianto analogico. E’ perciò indispensabile utilizzare<br />

prodotti di qualità, per evitare problematiche difficili da risolvere.<br />

Gli associati Geser, per definire la propria linea di antenne DTT,<br />

hanno scelto un partner nazionale con l’obiettivo di valorizzare il<br />

Made in Italy, visto che in Italia si producono le migliori antenne<br />

del mercato internazionale. Per Geser questo aspetto è un valore<br />

aggiunto importante da condividere con i<br />

propri clienti. Per evidenziare ancora di più la<br />

qualità italiana e la filosofia di questa iniziativa<br />

è stata varata una promozione destinata agli installatori<br />

basata sul binomio antenne + gastronomia italiana. Questo<br />

assortimento iniziale di antenne rappresenta il primo<br />

passo di un progetto di valorizzazione del marchio Geser, a<br />

disposizione di tutti gli associati.<br />

I modelli di Banda III<br />

Due antenne in lega d’alluminio, da 4 e 6 elementi, realizzati<br />

in tubo avvicinato da Ø 8 mm. Sono forniti con tutti gli elementi<br />

premontati e dotate di speciali morsetti a montaggio rapido. Il<br />

guadagno varia da 4 a 6 dB. Sono disponibili in confezioni con<br />

sacchetto singolo, cartone da 10 unità oppure bancale composto<br />

da 180 pezzi.<br />

82 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />

Antenna UHF<br />

Tripla da 47<br />

elementi,<br />

codice 210061<br />

Antenna di Banda III a 4 elementi,<br />

codice 210050<br />

Antenna Log VHF+UHF,<br />

da 32 elementi, codice 210070<br />

Antenna UHF a larga<br />

banda, da 21 elementi,<br />

codice 210056<br />

Antenne UHF a banda larga<br />

Da 21 e 29 elementi, compatte e premontate,<br />

ad alte prestazioni. I gruppi direttori, costituiti da<br />

due elementi cavi di alluminio di sezione tonda<br />

da 8 mm, sono isolati mediante iniezione a caldo<br />

di materiale plastico, e già fissati alla robusta<br />

culla in lega di alluminio a sezione quadra di 18<br />

mm. Il guadagno varia da 11 a 16,5 dB (codice<br />

210055) e da 9,5 a 13,5 dB (codice 210056).


Preamplificatore UHF ad innesto, connettori F<br />

maschio e femmina<br />

Antenne UHF Triple<br />

Sono disponibili due modelli, da 41 e 47<br />

elementi. La particolare struttura delle antenne<br />

triple, composta da tre culle in lega di alluminio,<br />

riduce gli ingombri e garantisce una migliore<br />

direttività. La robusta struttura viene realizzata con<br />

elementi in tondino pieno premontati. Semplice e<br />

veloce da montare non richiede l’utilizzo di attrezzi.<br />

Il guadagno varia da11,5 a 15,5dB (codice 210060)<br />

e da 12 a 17 dB (codice 210056).<br />

LOG Periodiche<br />

Questa tipologia di antenne, rivalutate con<br />

l’avvento della televisione digitale terrestre,<br />

consente soluzioni impiantistiche semplificate e<br />

pratiche da installare, utili in quelle zone dove il<br />

segnale proviene da un’unica direzione e il livello<br />

è adeguato. Ben 5 modelli assortiti per le bande<br />

VHF+UHF, VHF, UHF e Banda V.<br />

Sono costruite con elementi in tondino ø 4mm,<br />

innestati in culle con sezione quadra da 14 mm,<br />

tutto in lega speciale di alluminio. Il sistema di<br />

connessione F, brevettato, è stato concepito per<br />

sfruttare al meglio le caratteristiche elettriche<br />

dell’antenna, riducendo le attenuazioni e le<br />

problematiche di adattamento. Sono fornite<br />

completamente pre-assemblate con imballo bulk,<br />

cartone da 10 pezzi.<br />

Preamplificatori ad innesto<br />

Concepiti per essere applicati direttamente<br />

al dipolo dell’antenna, sono disponibili in due<br />

modelli: UHF con guadagno di 13 dB e VHF+UHF,<br />

sempre con guadagno di 13 dB; l’alimentazione<br />

è a 12V c.c. direttamente via coassiale secondo il<br />

ANTENNE LOG PERIODICHE - GESER ELECTRONICS<br />

Codice 210070 210071 210072 210073 210074<br />

Bande VHF + UHF VHF + UHF VHF UHF Banda V<br />

Canali 5÷12 e 21÷69 5÷12 e 21÷69 5÷12 21÷69 38÷69<br />

N° elementi 32 24 16 28 34<br />

Guadagno 9÷10 dB 8,5÷9 dB 8,5 dB 11 dB 12 dB<br />

Rapporto A/I 24÷32 dB 22÷30 dB 22 dB 36 dB 36 dB<br />

Apertura H 60°÷50° H 64°÷56° H 56° H 55° H 45°<br />

Lunghezza 1.106 mm 810 mm 1.104 mm 1.050 mm 1.200 mm<br />

Confezione Imballo bulk, cartone da 10 pezzi<br />

ANTENNE BIII - GESER ELECTRONICS<br />

Codice 210050 210051<br />

Bande BIII<br />

N° elementi 4 6<br />

Guadagno 4÷6 dB<br />

Rapporto A/I 15 dB<br />

Apertura H 60°<br />

Lunghezza 640 mm<br />

Confezione<br />

sacchetto singolo<br />

cartone da 10 pezzi<br />

sacchetto singolo<br />

cartone da 10 pezzi<br />

bancale da 180 pezzi bancale da 210 pezzi<br />

ANTENNE UHF BANDA LARGA - GESER ELECTRONICS<br />

Codice 210055 210056<br />

Bande UHF<br />

N° elementi 29 21<br />

Guadagno 11÷16,5 dB 9,5÷13,5 dB<br />

Rapporto A/I 28 dB 26 dB<br />

Apertura H 24°÷46° H 30°÷50°<br />

Lunghezza 1.110 mm 630 mm<br />

Confezione sacchetto singolo, cartone da 5 pz. bancale da 70 pz.<br />

ANTENNE UHF TRIPLE - GESER ELECTRONICS<br />

Codice 210060 210061<br />

Bande UHF<br />

N° elementi 41 47<br />

Guadagno 11÷15,5 dB 12÷17 dB<br />

Rapporto A/I 29 dB 32 dB<br />

Apertura H 24°÷46° H 24°÷46°<br />

Lunghezza 965 mm 1.145 mm<br />

Confezione<br />

sacchetto singolo, cartone da 5 pezzi<br />

bancale da 70 pezzi<br />

principio della tele alimentazione. Grazie all’ottimo<br />

compromesso tra massimo livello di uscita 110<br />

dBµV e il fattore di rumore di 1,9dB possono essere<br />

utilizzati sia come preamplificatori, sia in presenza<br />

di segnali non critici per incrementarne il livello di<br />

ricezione e servire impianti di poche prese.<br />

Geser Soc. Coop.<br />

Via F.lli Cairoli, 3 - 20053 Muggiò (MI)<br />

Tel. 039 27 80 897<br />

Fax 039 27 86 090<br />

www.geser-electronics.it<br />

info@geser-electronics.it<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

83


Consorzi<br />

PROFESSIONAL GROUP<br />

La Tavola Rotonda di Villa Baiana,<br />

overview e confronto<br />

In occasione del Roadshow organizzato<br />

da OB Elettronica, Professional Group<br />

ha moderato una tavola rotonda: un<br />

momento di confronto e analisi del<br />

mercato, dalla quale sono emersi spunti<br />

di riflessione sui cambiamenti che<br />

l’evoluzione tecnologica sta imponendo.<br />

Il mercato italiano sta attraversando una fase<br />

delicata, durante la quale è importante tenere alto<br />

l’impegno e analizzare con attenzione il ventaglio<br />

di opportunità che offrono i diversi settori. Un<br />

momento al quale Professional Group giunge<br />

in modo preparato, cosciente della forza e della<br />

coesione di un gruppo creato in anni di attività,<br />

svolta fianco a fianco con i propri associati. È<br />

proprio il confronto costante e continuo con i<br />

soci a dare forza al Consorzio. Una sinergia utile<br />

a generare dibattiti, come nell’occasione della<br />

tavola rotonda organizzata lo scorso 21 maggio<br />

nella cornice di Villa Baiana, tappa del Roadshow<br />

di O.B. Elettronica. Un’occasione alla quale hanno<br />

preso parte numerose aziende e operatori del<br />

settore, che hanno approfondito i temi tecnologici<br />

più attuali e analizzato a l’andamento del<br />

mercato. Di seguito riportiamo alcuni estratti<br />

della ‘chiacchierata’, moderata dal direttore<br />

commerciale Mauro Pontillo: spunti importanti che<br />

fotografano la situazione attuale.<br />

84 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

Il mercato sta cambiando<br />

«Stiamo assistendo ad un cambiamento dei valori – esordisce<br />

Andrea Negretti di EMME ESSE. Mutano anche le esigenze<br />

del pubblico e questo spinge il settore a rivedere i confini dei<br />

sottoinsiemi che lo compongono. Un esempio lo può dare la<br />

corsa all’accaparramento delle frequenze, originariamente<br />

destinate ai broadcaster. Oggi sono molto appetibili agli<br />

operatori telefonici, si va verso i servizi di mobilità che tengono<br />

conto delle oramai predominanti esigenze dell’utente finale:<br />

chi possiede uno smartphone o un tablet, vuole sempre essere<br />

connesso. Questo è un cambiamento di scenario che ha<br />

significato un cambiamento di valori nel campo delle frequenze.<br />

E il prodotto che cosa può fare all’interno di questo scenario?<br />

Bisogna poterlo adeguare velocemente ad uno scenario che<br />

muta: ciò può costituire un valore».<br />

Gli fa eco Emanuele Monti di Kon.el.co., che tende a<br />

sottolineare le tendenze emergenti e l’importanza di un buon


percorso formativo: «Io vengo da una generazione che nasce<br />

con l’informatica e cresce con l’informatica. A mio avviso è<br />

importante porre l’accento su quanto emerge dalle tendenze<br />

dei mercati nascenti. L’utente chiede sempre più la possibilità<br />

di accedere ai propri contenuti, ovunque<br />

sia e in qualsiasi momento; basti pensare<br />

all’iPhone e all’iPad: i broadcaster ne stanno<br />

cavalcando l’onda. Ovviamente, il contraccolpo<br />

più evidente in questo momento lo subisce il<br />

settore dell’antenna, anche se sono convinto<br />

rimanga un bene di prima necessità. Il televisore<br />

a casa ci sarà sempre e, ovviamente, non può<br />

prescindere dal cavo e dall’antenna. Dal canto<br />

nostro, stiamo cercando di creare un network<br />

di installatori e di professionisti che possano<br />

entrare nella casa dell’utente con un piglio<br />

più commerciale, oltre che tecnicamente ben<br />

preparato. Sicuramente, l’arma migliore oggi è<br />

quella di specializzarsi, soprattutto sui prodotti<br />

di informatica».<br />

Siamo chiamati, dunque, ad una<br />

ristrutturazione culturale, pertanto diventa<br />

centrale la formazione. A tal proposito l’intervento di Alberto<br />

Borchiellini sottolinea l’aspetto evolutivo: «La formazione gioca<br />

un ruolo primario per accompagnare l’evoluzione tecnologica<br />

del mercato. Il nostro centro, ad esempio, in questo momento<br />

sta lavorando molto con le scuole. Gli Istituti Professionali,<br />

in generale, si sono resi conto di non avere le competenze per<br />

trasferire ai ragazzi importanti aspetti della loro professione<br />

futura. Lo scorso anno abbiamo formato circa 800 ragazzi e ci<br />

siamo trovati davanti persone preparati, con grande volontà<br />

di fare e una discreta conoscenza del mondo multimediale,<br />

superiore a quella dell’installatore classico. L’installatore<br />

classico sta vivendo un momento di smarrimento: il digitale<br />

terrestre ha portato nelle loro conoscenze numerose lacune.<br />

Rispetto all’impianto analogico è cambiato tutto, serve<br />

conoscenza tecnica e professionalità. Tutto questo, oggi,<br />

porta ad un cambiamento degli attori e, automaticamente, ad<br />

una accelerazione nell’evoluzione delle tecnologie. Le nuove<br />

generazioni vogliono essere sempre al passo con la tecnologia<br />

e avere nelle loro case servizi completi; il che<br />

significa, ad esempio, guardare la televisione<br />

e con lo stesso telecomando rispondere al<br />

citofono, piuttosto che guardare le foto digitali,<br />

oppure alzare o abbassare la tapparella della<br />

finestra. Questo cambiamento tecnologico c’è,<br />

sta avvenendo e anche molto rapidamente».<br />

Il punto di vista<br />

dell’utente finale<br />

Oggi, nei mercati di riferimento, il prodotto<br />

riveste un ruolo meno centrale di una volta: il<br />

trend sembra privilegiare il valore dei servizi e<br />

delle soluzioni. Non sempre, però, tutti gli attori<br />

del mercato danno il giusto peso al valore del<br />

servizio e alla nuova tecnologia che presenzia<br />

le nostre abitazioni. Spesso, è l’utente finale a<br />

farne le spese. Massimo Dal Molin, di Plano,<br />

riporta un’esperienza vissuta in prima persona:<br />

«Vorrei raccontare un aneddoto che testimonia<br />

il momento poco felice che vive l’utente; è utile<br />

per fotografare la mancanza di professionalità<br />

presente in diversi attori di questo mercato;<br />

uun parere da semplice utente che ha<br />

vissuto una situazione di disagio come<br />

tanti. Mesi fa decido di cambiare il mio<br />

vecchio televisore con uno di ultima<br />

generazione. Nel frattempo, avvio<br />

l’abbonamento con una pay tv e<br />

nello stesso periodo ricevo una<br />

console di giochi in regalo.<br />

Bene, decido di sfruttare<br />

al massimo tutti<br />

questi dispositivi<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

85


Consorzi<br />

e mi accorgo da subito che inizia l’odissea.<br />

L’installatore chiamato in causa collega i cavi e,<br />

impreparato da una parte, frettoloso di andare<br />

via dall’altra, mi lascia senza offrire il contributo<br />

che mi sarei aspettato. Decido di andare dal<br />

rivenditore del televisore e della console per<br />

chiedere lumi e anche lì ricevo solo risposte da<br />

copione. Rinuncio a chiamare l’antennista per<br />

mancanza di fiducia, memore del fatto che non è<br />

riuscito a far funzionare bene il digitale terrestre.<br />

In definitiva, mi ritrovo con un bel televisore e<br />

diversi dispositivi che non sfrutto come dovrei;<br />

soprattutto, non sono contento. Pertanto, mi<br />

viene da ripensare a quando, negli anni passati,<br />

ricevevo tutti i canali privati e pubblici, a quando<br />

chiamavi l’antennista sapendo che sarebbe<br />

arrivato subito, avrebbe risolto il problema<br />

e sarebbe riuscito a consigliarti la migliore<br />

tecnologia da usare. Ovvio, le cose sono cambiate,<br />

ma in tutta la catena tante figure rinunciano a<br />

saltare sul treno dell’evoluzione tecnologia».<br />

Vecchia e nuova tecnologia<br />

Quando la tecnologica, come è capitato negli<br />

ultimi anni, accelera su più fronti il proprio<br />

processo evolutivo, spesso miete vittime tra<br />

gli operatori, legate soprattutto al mancato<br />

adeguamento professionale e a una preparazione<br />

ostinatamente conservativa, non più adeguata<br />

al mercato che cambia. I fattori contingenti<br />

possono essere molteplici: in questo periodo,<br />

oltretutto, l’economia nazionale sta attraversando<br />

uno dei momenti peggiori. Alla luce di terremoti<br />

così profondi, come quello che stiamo vivendo<br />

noi oggi, la catena del valore si modifica<br />

perché è alla ricerca di margini che la crisi ha<br />

prosciugato. Il passaggio tra il vecchio e il nuovo<br />

86 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

è così commentato da Massimo Piola di Fracarro: «Vorrei fare una<br />

riflessione sui numeri, paragonando due mondi, uno del passato<br />

e l’altro di estrema attualità. Si sta spingendo molto, oggi, sul<br />

concetto di domotica. Analizzando i numeri dei maggiori player di<br />

mercato, che già da 5 anni spingono sull’integrazione domotica,<br />

l’incidenza del fatturato domotico all’interno del fatturato generale<br />

è ancora intorno al 20%. Se trasferiamo questo concetto al mondo<br />

dell’installatore antennista la considerazione da fare è che si rischia<br />

di forzare il concetto sulla nuova tecnologia alla quale gli operatori<br />

non sono del tutto pronti. Bisogna ammettere che la vecchia<br />

tecnologia è difficile da far sparire così come la nuova è difficile da<br />

integrare. C’è un altro fattore da non sottovalutare che costituisce<br />

un’inerzia nel volano della professione: l’età media elevata degli<br />

installatori antennisti, che stanno attraversando una fase di<br />

transizione; bisogna mettere in preventivo che è necessario far<br />

passare una generazione prima che si possa parlare d’integrazione<br />

di sistemi in modo approfondito. A mio avviso, in questo momento<br />

dobbiamo ancora lavorare su sistemi con tecnologia normale,<br />

cercando oltretutto di far passare il concetto di impianto a maggior<br />

valore aggiunto».<br />

Quasi in controtendenza, ma a sottolineare l’importanza di<br />

puntare su progetti costruiti sui trend di mercato e sulle sue<br />

evoluzioni, Gabriella Mauro di Linkem, fornitore di connettività<br />

WiMAX, espone con soddisfazione l’esperienza della propria<br />

azienda: «La mia testimonianza potrebbe risultare singolare, ma<br />

sicuramente pone l’accento su quanto sia cambiato il mondo della<br />

comunicazione e del lavoro. Molte aziende, da tempo, accusano<br />

problemi di liquidità e denunciano la mancanza di capitali. Il nostro<br />

progetto, invece, ha affascinato anche importanti investitori<br />

americani che lo hanno condiviso ormai da tempo. Fortuna da<br />

una parte, dunque, associata però ad un progetto importante<br />

e ambizioso, nato dalla giusta chiave di lettura del mutamento<br />

di mercato. E’ sufficiente fare una riflessione semplice: oggi,<br />

nonostante il consumatore faccia fatica ad arrivare a fine mese,<br />

non si priva mai del collegamento internet perché è uno strumento<br />

diventato oramai vitale nel mondo del lavoro e non solo, che<br />

coinvolge tutti, dai più giovani agli anziani. E gli antennisti sono<br />

entusiasti di lavorare con noi per installare i sistemi WiMAX».


Ritorno al Made in Italy<br />

Un aspetto che sta molto a cuore ai presenti della tavola<br />

rotonda, ripreso a più riprese durante la conversazione.<br />

Partiamo con il parere di Massimiliano Guglielminotti di Rover<br />

Instruments: «Come Rover noi operiamo in diverse aree del<br />

mondo, lo sviluppo tecnologico è alla base della politica della<br />

nostra azienda e l’investimento sui nuovi prodotti per noi è<br />

fondamentale. Sta di fatto che negli ultimi anni i margini si<br />

sono ridotti e questo è stato penalizzante per chi, come noi,<br />

produce la strumentazione. Oltretutto, l’attacco subito dai<br />

prodotti di bassa qualità, provenienti da paesi orientali, ha<br />

eroso in buona parte le potenzialità delle aziende italiane,<br />

sottraendo loro una fascia di mercato. Basti pensare, tra gli altri,<br />

ai decoder mascherati da strumenti. Di fronte ad uno scenario<br />

del genere, noi abbiamo sviluppato strumenti ancora più evoluti.<br />

In aggiunta, la nostra produzione avviene totalmente in Italia,<br />

non possiamo orientarci su prodotti low cost. Gli strumenti che<br />

hanno in mano gli installatori sono dei veri e propri computer,<br />

dispositivi sofisticati, molto più evoluti rispetto agli apparecchi<br />

che utilizzavano 15 anni fa».<br />

Gli fa seguito il parere di Adriano Viscardi di Laem: «Dal canto<br />

nostro è stata fatta una scelta bene precisa, quella di puntare<br />

su un prodotto al 100% italiano, soprattutto in questo momento<br />

dove lo scenario è critico. Non solo, nonostante i numerosi<br />

corsi elargiti a elettricisti e installatori, notiamo che chi realizza<br />

l’impianto, incontra difficoltà e necessita di un<br />

prodotto “elastico”, che meglio si adatti alle<br />

molteplici difficoltà incontrate. Così abbiamo<br />

fatta nostra questa esigenza. Inoltre produrre<br />

in Italia, ci permette un adattamento in tempo<br />

reale dei prodotti alle varianti richieste dagli<br />

impianti. Siamo andati incontro alle esigenze<br />

degli operatori e le aziende hanno molto<br />

apprezzato».<br />

Anche Loris Bronzo di CAVEL espone la<br />

sua testimonianza parlando del made in Italy<br />

della sua azienda: «Siamo un’azienda italiana<br />

e produciamo in Italia, abbiamo fatto una<br />

scelta e continuiamo a crederci. Le cose<br />

nel tempo sono cambiate; dieci anni fa, ad<br />

esempio, contavamo tre o quattro concorrenti,<br />

ora invece i competitor sono aumentati a<br />

dismisura, diretti ed indiretti. Chiunque oggi<br />

venda prodotti di elettronica, infatti, nel<br />

proprio catalogo ha inserito dei cavi, per<br />

giunta di importazione. Si sa, il costo della<br />

manodopera in Italia è alto, pertanto abbiamo<br />

pensato di aumentare lo skill puntando molto<br />

sul servizio e sulle nuove tecnologia, sulle quali<br />

stiamo investendo tanto».<br />

A conclusione della tavola rotonda, non<br />

poteva mancare il parere di Arnaldo Sirtori<br />

di Professional Group: «Bisognerà adeguarsi<br />

ai nuovi prodotti; tutto ciò che riguarda<br />

l’informatica per il nostro mercato diventerà<br />

parte determinante per la crescita di tutte<br />

le aziende del nostro settore. Sono altresì<br />

convinto che nei prossimi anni cambieranno<br />

gli attori e il numero di aziende potrebbe<br />

diminuire rispetto ad oggi; il mercato si è<br />

contratto rispetto agli anni passati e quindi<br />

bisogna ricondurre le nostre aziende, in<br />

maniera molto realistica, ad una dimensione<br />

diversa. Spero che le aziende italiane, per le<br />

difficoltà che stanno incontrando, possano<br />

resistere e superare i momenti avversi.<br />

Ovviamente, non mi rimane che augurare un in<br />

bocca al lupo».<br />

Professional Group<br />

Tel. 039 9203700<br />

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<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

87


Gruppo <strong>Digitale</strong> Italia<br />

GDI<br />

Primo anno: è tempo di bilanci<br />

I punti cardine di Gruppo<br />

<strong>Digitale</strong> Italia vengono<br />

attuati costruendo<br />

adeguate relazioni<br />

fra affiliati, fornitori,<br />

providers e servizi<br />

Numerose le attività avviate a favore dei trentuno punti<br />

vendita affiliati: questo il primo bilancio del Gruppo che<br />

si propone come punto di riferimento e di collegamento tra<br />

tecnologie, fornitori, provider e il mercato.<br />

Gruppo <strong>Digitale</strong> Italia compie un anno:<br />

il mercato di riferimento ha offerto subito<br />

un riscontro rapido e positivo: gli specialisti<br />

affiliati hanno superato le trenta unità. Inoltre,<br />

le iniziative avviate a supporto del mercato<br />

confermano che l’attività è stata condivisa da<br />

tutti con razionalità e concretezza.<br />

Il CDA di Gruppo <strong>Digitale</strong> Italia è composto<br />

tre persone, che vantano una lunga<br />

esperienza nel settore: il presidente Silvano<br />

Maccioni, il vicepresidente Giovanni Riggio e<br />

l’amministratore delegato Flavio Pantuliano.<br />

Vediamo di tracciare un bilancio del primo<br />

anno di attività analizzando tutto quanto è<br />

stato fatto.<br />

88 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />

L’obiettivo<br />

Lo scopo per cui è nato Gruppo <strong>Digitale</strong><br />

Italia è diventare un punto di riferimento<br />

e di collegamento tra le tecnologie, le<br />

aziende fornitrici, i provider di contenuti e il<br />

mercato. Quest’ultimo necessita di soluzioni<br />

installative sempre più evolute, per garantire<br />

agli utenti finali la possibilità di fruire di<br />

tutta una serie di servizi oggi proposti dal<br />

mercato.<br />

L’impianto di distribuzione televisivo<br />

diventa il canale primario dei servizi, se<br />

opportunamente progettato e realizzato.<br />

I nuovi scenari tecnologici prevedono<br />

l’integrazione di servizi in precedenza<br />

distinti tra loro; questo richiede la capacità<br />

di individuare nuove soluzioni per adeguare<br />

gli impianti esistenti.<br />

La possibilità di definire nuovi scenari al<br />

proprio mondo lavorativo diventa possibile e<br />

auspicabile, considerando che il linguaggio<br />

digitale ormai accomuna tutte le tecnologie.<br />

Le Azioni e gli Accordi<br />

In questo primo anno d’attività GDI<br />

ha perciò avviato una serie d’iniziative e<br />

di accordi commerciali per consentire ai<br />

propri affiliati di operare in questi nuovi<br />

mercati, potendo far leva su un importante<br />

vantaggio competitivo.<br />

L’obiettivo è stato ampliare la loro sfera<br />

d’azione verso mercati e nuove opportunità<br />

di business, ancora più apprezzate in un<br />

momento di flessione generale del mercato.<br />

GDI ha stretto e sta chiudendo accordi<br />

commerciali e tecnici con importanti<br />

provider e produttori, per operare al meglio<br />

in settori considerati strategici.<br />

Ad esempio, i multiswitch di Telefunken,<br />

che consentiranno di mettere a disposizione<br />

dei propri affiliati prodotti innovativi e<br />

competitivi.


La fibra ottica<br />

Un accordo con una delle principali aziende<br />

distributrici di prodotti per l’impianto<br />

residenziale in fibra ottica, priorità assoluta<br />

per GDI, ha consentito di offrire ad ogni<br />

affiliato, a costo zero un impianto di<br />

distribuzione in fibra, completo<br />

per 21 utenze, da utilizzare<br />

come ‘laboratorio installativo’<br />

per i tecnici dei singoli affiliati.<br />

Un’iniziativa che ha permesso<br />

a tutti gli affiliati di attivare<br />

con successo le opportunità<br />

commerciali che Sky ha riservato<br />

a questa soluzione d’impianto.<br />

Inoltre, è in dirittura d’arrivo<br />

un futuro accordo, di grande<br />

importanza.<br />

Banda larga<br />

e Connettività<br />

La banda larga è la seconda<br />

priorità strategica per GDI che<br />

ha voluto fortemente stringere<br />

accordi con due provider del<br />

settore. L’accordo con Linkem,<br />

leader della connettività a banda<br />

larga WiMAX attraverso soluzioni<br />

wireless, consente a GDI di<br />

far diventare Linkem Service i<br />

propri affiliati. Il Linkem Service<br />

rappresenta il punto di riferimento<br />

per gli installatori coinvolti<br />

nel progetto di formazione.<br />

Un progetto che i tecnici e i<br />

commerciali di Linkem stanno<br />

realizzando presso gli affiliati<br />

presenti nelle zone di attuale<br />

copertura del segnale. L’innovativa<br />

tecnologia di Linkem consente, con<br />

l’installazione del nuovo modem<br />

Max Outdoor, una connessione<br />

affidabile e performante, anche<br />

in aree molto vaste e di periferia,<br />

non servite in modo adeguato dal<br />

doppino telefonico.<br />

L’accordo con Tooway, il servizio<br />

a banda larga via satellite,<br />

consente di far diventare Tooway<br />

Center gli affiliati GDI: un’ulteriore<br />

opportunità che amplia la capacità<br />

d’offerta di GDI in questo settore.<br />

L’accordo con Tooway e la<br />

formazione effettuata da Marcello<br />

Bologni, Responsabile Tecnico di GDI, ha<br />

permesso agli installatori degli affiliati GDI di<br />

qualificarsi con un attestato che rende la loro<br />

professionalità in linea con le aspettative del<br />

mercato. Con quest’ultimo accordo, tutte le<br />

piattaforme d’accesso alla banda larga sono<br />

nella completa disponibilità degli affiliati GDI<br />

che propongono il servizio e provvedono alla<br />

parte installativa.<br />

Offrire servizi e installazioni per un<br />

impianto a banda larga, apre anche un<br />

ulteriore importante mercato: quello delle<br />

reti domestiche e aziendali.<br />

L’insieme di apparati che, a partire dal<br />

punto di accesso installato dai tecnici<br />

permette ai clienti di utilizzare tutte<br />

le apparecchiature di rete presenti in<br />

un’abitazione come computer portatili<br />

e desktop, tablet, smartphone, decoder,<br />

televisori e così via.<br />

GDI sta perfezionando ulteriori accordi<br />

commerciali per distribuire tramite gli<br />

affiliati una serie di componenti come router<br />

wi-fi, access point, apparati Voip, ecc.<br />

Incontri Formativi<br />

Aprire nuovi mercati tecnologici ai propri<br />

affiliati significa anche stimolare una crescita<br />

professionale dei tecnici che operano sul<br />

territorio, per acquisire conoscenze necessarie<br />

Cavo coassiale in rame ø 5,00 mm, certificato da Sky<br />

A sinistra, il multiswitch DRVM 408<br />

con distribuzione delle 4 polarità<br />

e ben 8 linee derivate. A destra il<br />

multiswitch DRVM 404 con 4 linee<br />

derivate, certificato Sky<br />

Multiswitch Telefunken<br />

MW401, con 4 uscite<br />

derivate in standard SCR.<br />

È certificato da Sky Italia<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

89


Gruppo <strong>Digitale</strong> Italia<br />

GDI: gli affiliati<br />

RAGIONE SOCIALE CITTÀ<br />

ALBASERVICE DI BALLAROTTA ALBERTO APRILIA - LT<br />

ALL SAT SRL ROMA<br />

ASC SERVICE SRL SETTIMO MILANESE - MI<br />

BI.Tel. SRL PALERMO<br />

BOERO SRL SAN SEBASTIANO AL VESUVIO - NAPOLI<br />

BOTTINO Srl L’AQUILA<br />

C.A.T. SNC DI ARMINIO G. AVELLINO<br />

C.D.C. ENERGY SRL CATANIA<br />

C.R.E.M. DI MARCHESCHI SAS CASCINA PISA - PI<br />

COSMOSAT SRL ROMA<br />

D’AMBROSIO & LELI SNC ROSETO DEGLI ABRUZZI - TE<br />

E.C. ELETTRONIC CENTER RIETI<br />

E.T. ELETTRONICA SAS TRAPANI<br />

ELETTRORICAMBI SRL PERUGIA<br />

ESPOSAT SRL PALERMO<br />

F.A.C.E.M. SNC COSENZA<br />

G.M. EUROELETTRONICA S.R.L. CASORIA - NA<br />

GEDICOM SRL BRA - CN<br />

IME SUD EUROPE SRL AVERSA - CE<br />

L.B. ELETTRONICA SRL CAGLIARI<br />

MEDIASYSTEM SRL CROTONE<br />

PROFESSIONAL SAT SRL REGGIO CALABRIA<br />

PUNTO ZENER SRL BROLO - MESSINA<br />

RF DIGITAL SRL BATTIPAGLIA - SA<br />

SAT POINT DI D’ALESSANDRO M. ROSARIA SAS CAMPOBASSO<br />

SAT SYSTEM DI VERALLI VITERBO<br />

SIRTE VERNA ELETTRONICA PESCARA<br />

STS ELETTRONICA SNC BIELLA<br />

SUONIMMAGINE SNC DI A. BIROCCI & C. ROMA<br />

T.V.S. SRL AGRIGENTO<br />

<strong>TV</strong> SATELLITE S.R.L. ROMA<br />

90 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />

La parabola GDI,<br />

certificata presso i laboratori di Sky Italia<br />

a proporre e installare al meglio gli apparati.<br />

Per tale motivo, fin dall’inizio, uno dei<br />

cardini fondamentali dell’attività di GDI è<br />

stata organizzare giornate di formazione<br />

presso le sedi degli affiliati, per tutti i tecnici<br />

che fanno a loro riferimento.<br />

Così facendo potranno sfruttare al<br />

massimo le opportunità che GDI metterà a<br />

loro disposizione.<br />

Per questo motivo sono stati avviati una<br />

serie d’incontri dedicati alla banda larga in<br />

tutte le sue declinazioni, da quella satellitare<br />

alla banda larga terrestre con la tecnologia<br />

WiMAX di Linkem.<br />

Gli affiliati e i loro installatori possono<br />

così modulare un’offerta completa e<br />

tecnologicamente esaustiva per soddisfare al<br />

meglio le richieste dei propri clienti.<br />

Azioni di new business quanto mai utili<br />

e opportune per affrontare il mercato con<br />

importanti vantaggi competitivi. Gli incontri<br />

hanno riguardato anche le reti lan, la fibra<br />

ottica e la distribuzioni dei segnali digitali.<br />

A breve verranno proposte sessioni sulla<br />

sicurezza, sulla videosorveglianza e su<br />

numerosi altri argomenti che apriranno<br />

nuovi scenari operativi.<br />

In questo modo GDI ha la certezza di<br />

offrire non solo opportunità, ma anche<br />

strumenti professionali necessari a diventare<br />

punto di riferimento del mercato per queste<br />

piattaforme tecnologiche.


ANALIZZATORE PER SEGNALI <strong>TV</strong><br />

Telefunken Tv Analyser GDISTM01<br />

per segnali DVB-T, DVB-S e S2<br />

È<br />

un’analizzatore dedicato ai professionisti del settore.<br />

Il pannello frontale è impermeabile, pesa solo 1,2 Kg<br />

batterie comprese. L’autonomia è di 2,5 ore e si ricarica carica<br />

completamente in un’ora.<br />

Il Telefunken Analyzer GDISTM01 è uno<br />

strumento dotato di un’estetica particolare,<br />

con un guscio giallo e grigio, contenuto in una<br />

comoda valigetta grigia. Il display a colori da<br />

4,3”, formato 16:9, nonostante le dimensioni è<br />

ben visibile in ogni condizione di luce. Questo<br />

strumento è dotato di una serie di tasti a<br />

pressione, e una manopola a sfioramento che<br />

aumenta la velocità di selezione all’aumentare<br />

della velocità con la quale lo si utilizza. I tasti,<br />

se premuti più volte, permettono di procedere<br />

in una determinata serie di analisi, aiutati da<br />

una chiara e dettagliata sequenza di schermate.<br />

Basta prenderci un minimo di confidenza, per<br />

sfruttarne al meglio le caratteristiche.<br />

Le misure e i comandi<br />

Le analisi dei segnali di tutti i tipi eccetto<br />

quelli in DVB-T2 (per cui si prevede un<br />

aggiornamento futuro) sono presentati con<br />

semplicità e completezza. Infatti, non mancano<br />

nessuna delle misure e dei comandi più utili<br />

(BER, PER, MER, Noise Margin, Costellazione,<br />

C/N, Livello, visualizzazione degli echi, DiSEq,<br />

SCR). Lo spettro si presenta ben dettagliato,<br />

con tutte le indicazioni sulla modalità di<br />

visualizzazione collocate intorno alla schermata<br />

e con un cursore che indica con precisione la<br />

frequenza e il punto della portante su cui siamo<br />

posizionati. Le tabelle dei canali, sia terrestri<br />

che Sat, si possono caricare scegliendole tra<br />

quelle presenti nel CD di supporto, o creandole<br />

con il PC, usando un semplice foglio di calcolo,<br />

e poi trasferendole nello strumento tramite<br />

la porta USB. Questo rende agevole preparare<br />

le tabelle personalizzate (specie per i segnali<br />

DTT) con i canali presenti nella propria<br />

zona, e modificarle rapidamente al variare di<br />

qualche frequenza. La visualizzazione globale<br />

della qualità, in un’unica schermata dove<br />

La funzione Check<br />

Sat rappresenta, per<br />

istogrammi, il livello e<br />

la qualità dei segnali<br />

ricevuti, transponder per<br />

transponder<br />

sono riportati tutti i canali misurati assieme,<br />

permette a colpo d’occhio di rendersi conto<br />

se ci sono frequenze con valori molto diversi<br />

da tutti gli altri rendendo facile individuare<br />

eventuali problemi come, ad esempio un<br />

disadattamento. La modalità di puntamento<br />

di una parabola è resa semplice dalla<br />

visualizzazione contemporanea delle 4 polarità,<br />

cosi da individuare immediatamente il satellite<br />

captato. Lo strumento si dimostra semplice e<br />

intuitivo da usare, completo e preciso nelle sue<br />

analisi, compatto e maneggevole.<br />

Gruppo <strong>Digitale</strong> Italia Srl<br />

Via A. Gramsci, 48 00197 - Roma<br />

info@gdisrl.com - Tel. 06 39.72.81.72<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

91


Consorzi<br />

C.T.A. - CONSORZIO TECNOLOGIE AVANZATE<br />

In Gruppo verso i settori in evoluzione<br />

Massimiliano<br />

Fedrigo,<br />

Presidente<br />

di C.T.A.<br />

L<br />

a linea seguita dal Consorzio punta dritto ai nuovi<br />

mercati. Nella politica di diversificazione voluta dal suo<br />

Presidente, C.T.A. apre le porte al settore energetico. Pronto,<br />

inoltre, lo sportello LTE a supporto degli installatori.<br />

C.T.A. – Consorzio Tecnologie<br />

Avanzate apre gli orizzonti verso<br />

nuovi mercati lanciando un’ulteriore<br />

sfida da affrontare in gruppo, che<br />

coinvolge gli installatori associati e<br />

li guida ad approcciare nuovi ambiti<br />

professionali. In linea con quanto<br />

affermato dal suo Presidente, infatti,<br />

il Consorzio continua la propria<br />

politica di diversificazione: «La mia<br />

impronta è questa – ci conferma<br />

ancora una volta Massimiliano<br />

Fedrigo – diversificare e guardare a<br />

nuovi orizzonti, vuoi per esigenze dettate dal<br />

mercato, vuoi anche per la filosofia condivisa<br />

nel CDA del Consorzio. È importante per<br />

l’acquisizione di nuove competenze, per una<br />

crescita continua, non solo da parte di C.T.A.<br />

ma anche delle singole aziende. È una strada<br />

92 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

non semplice da percorrere, che prevede<br />

sforzi ed investimenti, ma ritengo sia il modo<br />

migliore e più intelligente per affrontare il<br />

mercato e pensare al futuro».<br />

Uno sportello per l’LTE<br />

Una<br />

rappresentazione<br />

dell’ultima<br />

frontiera:<br />

l’indipendenza<br />

energetica<br />

«C.T.A. sta lavorando alla creazione di un<br />

vero e proprio sportello che sia di supporto<br />

per le problematiche emerse dall’LTE – afferma<br />

Massimiliano Fedrigo. È nostra intenzione creare<br />

una sorta di decalogo con tutte le condizioni<br />

per facilitare gli installatori alla risoluzione di<br />

qualsiasi problematica. Per dare man forte a<br />

tutti gli operatori, stiamo mettendo a punto<br />

un programma di supporto sul territorio con<br />

l’organizzazione di incontri mirati. In questo<br />

momento il Consorzio sta affrontando il<br />

primo step, quello della raccolta dei dati


e delle informazioni tecniche necessarie a<br />

varare una strategia di intervento. Dai primi<br />

dati emersi, non v’è dubbio che migliorare<br />

la qualità dell’impianto sarà il punto di<br />

partenza per affrontare l’LTE, l’adeguamento<br />

delle infrastrutture in Italia è necessario.<br />

Inoltre, stiamo battendo un altro fronte caldo,<br />

importante per l’introduzione della banda larga<br />

in mobilità. In partnership con diverse aziende<br />

del settore, infatti, stiamo portando avanti una<br />

ricerca relativa alla selezione dei materiali idonei<br />

a lavorare in LTE. Stiamo verificando i materiali<br />

che le aziende propongono – continua Fedrigo<br />

– affinché siano di qualità per affrontare il<br />

problema, come le connettorizzazioni, piuttosto<br />

che la schermatura dei cavi o gli apparati per<br />

il filtraggio del segnale. Insomma, una mappa<br />

completa dei materiali necessari ad affrontare la<br />

questione, dalle antenne ai cavi coassiali, dalla<br />

presa utente, ai connettori, ecc. L’intenzione del<br />

Consorzio è quella di rispondere presente alla<br />

richiesta di supporto dell’installatore quando<br />

questa prima fase embrionale darà il passo al<br />

campo d’azione. Ci stiamo specializzando su<br />

questo argomento per poi essere preparati ad<br />

affrontare ogni tipo di problematica, quando<br />

tutti gli attori chiamati in causa saranno<br />

pronti».<br />

Concentrati su un nuovo<br />

fronte: L’eliotermia<br />

Nel processo di espansione attuato dal C.T.A.,<br />

il Consorzio ha aperto una finestra importante<br />

sul fronte energetico. «È più di un anno che<br />

interagiamo con aziende che si occupano del<br />

settore energetico – ci confida Massimiliano<br />

Fedrigo. Siamo arrivati ora a mettere insieme<br />

i contenuti e le soluzioni per poter offrire<br />

all’installatore l’opportunità di entrare in un<br />

settore diverso, nuovo per tanti, con delle<br />

prospettive e dei margini di crescita molto<br />

interessanti, perché rispondono a delle esigenze<br />

molto precise ed attuali che sono quelle<br />

del risparmio energetico e del consumo più<br />

consapevole dell’energia. Questo è un mondo<br />

che ha delle potenzialità enormi e intendiamo<br />

affrontarlo e approfondirne la conoscenza. Allo<br />

stesso tempo, essendo in continua evoluzione,<br />

presenta delle difficoltà ed è per questo che<br />

anche in questo caso, C.T.A. intende dar vita<br />

ad un vero e proprio sportello energetico a<br />

supporto degli installatori. In Italia è stata<br />

coniata una nuova frontiera, l’eliotermia, che<br />

ribalta in modo totale il modo di concepire la<br />

produzione energia elettrica, la sua distribuzione<br />

ed il suo consumo. Il fronte energetico<br />

ha varcato la soglia dell’autosufficienza<br />

e noi abbiamo messo insieme un<br />

pacchetto che preveda più soluzioni<br />

per un consumo etico e responsabile<br />

dell’energia. I professionisti di C.T.A., in<br />

questa prima fase, sono impegnati in un<br />

tour sul territorio nazionale a supporto<br />

degli installatori durante il quale<br />

proporranno delle soluzioni energetiche,<br />

dalla cogenerazione al sistema a pompa<br />

di calore ad altissima efficienza. In un<br />

certo senso, stiamo iniziando a fare i<br />

primi impianti test per poi partire a spron<br />

battuto».<br />

Presenti al All Digital Expo<br />

C.T.A. Consorzio Tecnologie Avanzate<br />

Via Giacomo Matteotti, 17<br />

40057 Granarolo dell’Emilia (BO)<br />

Tel. e Fax 051 76.33.87<br />

www.c-t-a.org – cta@c-t-a.org<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

Gli uffici del Consorzio<br />

CTA conferma la presenza all’All Digital Expo 2012, ce ne<br />

parla lo stesso presidente Massimiliano Fedrigo: «Saremo<br />

presenti anche quest’anno alla manifestazione di Vicenza,<br />

da sempre C.T.A. presidia le fiere di mercato, ritenendoli<br />

appuntamenti fondamentali per incontrare i professionisti del<br />

settore e confrontarsi. Inoltre, questo convegno rappresenta<br />

un’occasione importante per il Consorzio, una vetrina utile<br />

per presentare tutte le novità e i mercati nuovi che andremo<br />

a presidiare, oltre a rappresentare un’opportunità per<br />

comunicare le iniziatiche che faremo in futuro per coinvolgere<br />

gli installatori e gli operatori del settore».<br />

93


Barbuto Srl<br />

GROSSISTI, RIVENDITORI E INSTALLATORI<br />

Crescere, con la buona esperienza<br />

Da quasi 40 anni, l’esperienza e la professionalità<br />

tramandata di padre in figlio hanno fatto di questo<br />

punto vendita uno dei più importanti fornitori di materiale<br />

satellitare della provincia di Foggia.<br />

Barbuto Srl<br />

www.barbutosrl.it<br />

barbutoelettronica@tin.it<br />

Via Matteotti 127<br />

71121 Foggia<br />

Tel. 0881 723612<br />

pomeriggio stavo con lui per apprendere<br />

il mestiere, lavoravo e imparavo. Negli<br />

anni, si è passati dalla <strong>TV</strong> terrestre a quella<br />

satellitare, e noi abbiamo cominciato<br />

subito a considerare questo nuovo settore.<br />

Il percorso tracciato fino ad oggi è quello<br />

classico che tutti conosciamo, dalle prime<br />

pay-tv fino ad arrivare a SKY. I primi anni<br />

sono stati di assestamento, si lavorava duro<br />

e onestamente. Ci tengo ad usare questo<br />

termine, perché erano anni nei quali si<br />

diffondeva anche la pirateria, dalla quale ci<br />

siamo sempre discostati in modo determinato.<br />

Con Sky, abbiamo avviato nel 2003 un<br />

rapporto di partnership, diventando Sky<br />

Service per l’intera provincia di Foggia».<br />

94 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

«La mia attività<br />

professionale nasce<br />

a fianco di mio padre<br />

-esordisce Angelo<br />

Barbuto– un installatore<br />

d’antenne che nel ’90<br />

ha dato il via a questa<br />

azienda. Io andavo a<br />

scuola la mattina e il<br />

Sky dà continuità<br />

«Oggi, siamo un gruppo di sette persone e<br />

operiamo in una struttura di 150 mq, 70 dei<br />

quali adibiti a magazzino. La nostra anima è<br />

rimasta prevalentemente orientata al mondo<br />

delle antenne – ci racconta Angelo Barbuto<br />

- ci siamo sempre più specializzati in questo<br />

settore. Con Sky l’attività è continua, infatti<br />

siamo strutturati in modo tale da offrire un<br />

servizio completo ai nostri clienti, abbiamo tre<br />

postazioni fisse per poter eseguire le prove dei<br />

decoder, con due tester Sky e tre persone fisse<br />

che possono dare assistenza al cliente. Il tutto<br />

per offrire un servizio con meno attesa possibile.<br />

Abbiamo a disposizione il personale per poter<br />

risolvere i problemi quasi in tempo reale».<br />

La qualità vince sempre<br />

Oggi l’utente finale è sempre più attento<br />

alla qualità offerta dal servizio, un fattore<br />

determinante più di ogni altro. «La qualità<br />

dell’offerta Sky è inconfutabile – afferma<br />

con decisione Angelo Barbuto - chi non la


prova non può capire con pienezza il valore<br />

di questa azienda; dall’altra parte, invece,<br />

chi si abbona difficilmente poi disdice. E noi<br />

siamo contenti di far parte di questa famiglia,<br />

un’azienda che non conosce sosta ed è sempre<br />

pronta a fornire novità sostanziali. Basti pensare<br />

a Sky Go, un esempio tra tanti, che sicuramente<br />

rappresenta un valore aggiunto che ancora una<br />

volta differenzia l’azienda e fidelizza ancor di<br />

più i clienti; anzi, essendo unico nel suo genere,<br />

spinge molte persone ad accostarsi a Sky per<br />

godere dei contenuti offerti, in qualsiasi posto<br />

e in qualsiasi momento. Non solo, allo stesso<br />

tempo Sky Go rappresenta un modo per fare<br />

anche promozione. Chiunque lo utilizzi, anche<br />

in presenza di amici, ci tiene a dimostrare la<br />

possibilità di godere dei contenuti anche fuori dal<br />

salotto di casa. Costituisce così anche un efficace<br />

veicolo promozionale per l’azienda, che invoglia le<br />

persone ad abbonarsi».<br />

Spazio alla fibra ottica<br />

«La nuova tecnologia richiede dedizione<br />

e preparazione. Sul fronte della fibra ottica<br />

stiamo per far partire un primo impianto pilota<br />

– ci rivela Angelo – che sarà realizzato in un<br />

condominio a titolo completamente gratuito. È<br />

anche un’attività funzionale a far maturare le<br />

giuste esperienze ai nostri installatori. In un certo<br />

senso, non ci fermiamo alla teoria, ma diamo<br />

seguito alla pratica. Il timore di mettere mano alla<br />

strumentazione necessaria alla realizzazione di<br />

nuove installazioni è sempre presente: con i<br />

progetti pilota dimostriamo che tutto funziona.<br />

Così si dà il via alle installazioni realizzate<br />

con questa nuova tecnologia. Diciamo che<br />

preferiamo dar vita ad una prima fase di<br />

rodaggio utile agli installatori per metterli<br />

nelle condizioni di affrontare le eventuali<br />

problematiche presenti sul campo».<br />

Le potenzialità del mercato<br />

«Ho sempre molta fiducia nel mercato, a<br />

mio avviso il settore oggi è ancora lontano<br />

dal punto di saturazione e presenta enormi<br />

potenzialità. Di strada da fare ce n’è tanta: il<br />

bello di questo settore è che non è statico, anzi<br />

la sua dinamicità può sviluppare nuovi margini.<br />

Quando si presenta una novità, per noi è<br />

acqua di fonte, ci andiamo ad abbeverare, la<br />

aggrediamo immediatamente cercando sempre<br />

di cogliere al volo l’occasione».<br />

Le parabole di un tempo<br />

Angelo Barbuto a 16 anni seguiva passo<br />

passo l’operato del padre: «Ricordo la mia prima<br />

installazione fatta con mio padre in un centro<br />

turistico del Gargano. Ero ragazzino, in quella<br />

circostanza abbiamo montato una parabola in<br />

vetroresina da 2,20 metri. Era davvero enorme,<br />

corredata da un’immensa struttura. All’inizio la<br />

strumentazione costavano tantissimo, ricordo<br />

che il primo puntamento lo abbiamo fatto con<br />

diversi strumenti come inclinometri, bussole,<br />

oltre che al misuratore di campo. Rispetto<br />

ad oggi, all’epoca per fare un puntamento<br />

ci mettevamo più di mezza giornata e per<br />

completare il tutto servivano più di due giorni.<br />

Anche la struttura per fissare la parabola era<br />

elaborata: si usavano anche blocchi di cemento<br />

enormi. Oggi, i nostri installatori realizzano<br />

anche tre o quattro interventi al giorno, direi<br />

che i tempi sono decisamente cambiati e la<br />

tecnologia ha fatto passi più che da gigante.<br />

Nello stesso periodo, per fare promozione<br />

alla <strong>TV</strong> Sat, avevamo un carrello a rimorchio<br />

della nostra auto e andavano per le strade del<br />

Gargano. Nel carrello avevamo montato una<br />

parabola e facevamo vedere in tempo reale<br />

la qualità dei canali ricevuti, compresi quelli<br />

italiani che in alcune zone non si riuscivamo<br />

a vedere. Oggi utilizziamo un camper con<br />

la grafica Sky: un ottimo strumento per<br />

promuovere l’abbonamento nelle piazze».<br />

La squadra operativa all’ingresso del punto vendita<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

95


Boruni Srl<br />

Da installatore a imprenditore, è possibile<br />

L’azienda gode<br />

di ampi spazi,<br />

200mq tra uffici<br />

e magazzini<br />

e 100mq aperti<br />

al pubblico<br />

GROSSISTI, RIVENDITORI E INSTALLATORI<br />

Nata dalla dedizione e l’impegno del suo fondatore,<br />

Boruni opera con un punto vendita principale a<br />

copertura di Napoli e provincia e uno operativo a Genova,<br />

offrendo i servizi Sky a 360°.<br />

Boruni Srl<br />

ufficio@boruni.com<br />

Corso Secondigliano, 56<br />

80144 Napoli<br />

Tel. 081 7375665<br />

Via Sardorella, 59<br />

16162 Genova<br />

Tel. 333 7898583<br />

conoscere bene le dinamiche che si sviluppano<br />

nell’operatività di questo mestiere. La mia<br />

attività è iniziata nel ’98, proprio con l’avvento<br />

delle prime pay-tv: dapprima la mia era una<br />

ditta individuale, adesso è diventata una Srl.<br />

Sono partito da zero ed ho fatto tutto da solo;<br />

la più importante collaboratrice nella mia<br />

carriera professionale è stata mia moglie, che mi<br />

ha seguito in questa avventura sin da quando<br />

eravamo fidanzati. Io rappresentavo l’operatività<br />

dell’azienda, uscivo per installare. Lei seguiva<br />

la parte burocratica, organizzativa e contabile,<br />

era presente nel punto vendita. Man mano, con<br />

sacrificio e dedizione al lavoro, siamo cresciuti e<br />

96 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

«Oggi sono diventato<br />

un imprenditore, ma<br />

fondamentalmente nasco<br />

come installatore – ci tiene<br />

a precisare Marcello Boruni.<br />

Ho imparato questo mestiere<br />

sul campo: posso dire di aver<br />

fatto scuola sui tetti e di<br />

oggi posso vantare oltre venti dipendenti, con tre<br />

punti vendita, due dei quali Sky Service. Con la mia<br />

squadra di installatori riesco ad operare anche su<br />

scala nazionale, oltre a coprire Napoli e provincia<br />

e una fetta della città di Genova. Il progetto<br />

Armasat, il sistemi di comunicazione satellitare<br />

dell’arma dei carabinieri al quale abbiamo preso<br />

parte, ne è un esempio».<br />

Il rapporto con i clienti<br />

è cambiato<br />

«In 15 anni si è potuta notare una<br />

metamorfosi repentina sia dei clienti sia<br />

del mercato. I clienti adesso sono tutti più<br />

esigenti - sottolinea Marcello Boruni. Un<br />

tempo aspettavano noi per avere informazioni;<br />

oggi, paradossalmente, a volte capita che su<br />

alcuni argomenti il cliente è più informato<br />

dell’operatore. Un tempo andavi dal cliente,<br />

quasi lo ‘incantavi’ spiegandogli la nuova<br />

tecnologia; vendere era più semplice. Oggi il


cliente che si trova davanti a te è informato, aspetta solo che<br />

tu gli offra il miglior servizio e non si accontenta soltanto della<br />

migliore offerta».<br />

Lavorare in sicurezza<br />

Un aspetto molto dibattuto negli ultimi anni, al quale Marcello<br />

Boruni dedica la giusta attenzione: «Oltre ai mercati e ai clienti<br />

è cambiato anche il modo di lavorare, soprattutto sul fronte<br />

della sicurezza. Un tempo si lavorava e basta, usavamo l’ingegno<br />

per prendere autonomamente le precauzioni. Oggi non è più<br />

così, ci sono norme ben precise da rispettare e la sicurezza ha<br />

un ruolo fondamentale nel nostro mestiere. La mia azienda è<br />

certificata ISO 9001 e, periodicamente, tutti i miei collaboratori<br />

frequentano regolarmente dei corsi sulla sicurezza. Lo stesso<br />

dicasi per la formazione; non sarei quello che sono senza i corsi<br />

di formazione e di aggiornamento che ho seguito negli anni. Ho<br />

sempre tenuto ad essere in linea con le evoluzioni del mercato,<br />

pertanto sin dall’inizio della mia professione l’aspetto formativo<br />

è stata la linfa del mio mestiere. Lo sa bene Sky che con Impronta<br />

<strong>Digitale</strong> ha rafforzato la sinergia con i propri partner, offrendo<br />

un servizio molto utile alla formazione degli installatori. La mia<br />

squadra è composta da 15 installatori, e non posso prescindere<br />

da questo aspetto se voglio tenere il passo del mercato. Lo stesso<br />

installatore senza aggiornamento non ha futuro. Un tempo gli<br />

insegnavi a fare il puntamento della parabola e andava bene.<br />

Oggi non è più così, deve saper fare un sacco di cose come, ad<br />

esempio, la configurazione del decoder, del sistema SCR, del cavo<br />

ethernet da collegare, ecc.».<br />

Il mondo Sky, il nostro core business<br />

«Sono circa 10 anni che cooperiamo con Sky. La nostra<br />

offerta Sky è globale, fino ai servizi di post vendita, e cerchiamo<br />

di dare sempre il massimo. Nonostante il mercato in questo<br />

periodo abbia accusato un rallentamento, la famiglia Sky è in<br />

controtendenza e guarda al futuro per anticipare i trend che<br />

caratterizzeranno il nostro settore. E solitamente non delude<br />

le aspettative; basti pensare ai nuovi canali in 3D, oppure al<br />

servizio Sky Go, molto richiesto e molto gradito<br />

dal cliente. La mobilità è un aspetto che ha rapito<br />

i desideri dei nostri clienti e Sky non si è fatta<br />

pregare per soddisfarli. Certo, Sky fa da apripista –<br />

sottolinea Marcello Boruni - ma sta a noi operare<br />

con la massima professionalità e in modo preparato<br />

per garantire il servizio al cliente e il business<br />

all’azienda».<br />

L’esperienza rafforza sempre<br />

Convinto che nelle difficoltà emergono gli aspetti<br />

più ingegnosi delle persone, Marcello Boruni ci tiene<br />

a ricordare un momento della sua professione:<br />

«Nell’arco della mia carriera, ricordo un anno<br />

costernato da forti difficoltà economiche, prima<br />

dell’avvento di Sky. Il mercato si era bloccato, la<br />

pirateria era diffusa e non è stato facile riuscire<br />

a tenere duro con tutti i collaboratori a carico.<br />

Ma non ho mollato, ho diversificato il lavoro per<br />

riuscire a contenere i costi. Poi l’arrivo di Sky ha<br />

dato respiro e nuova linfa al business, per cui siamo<br />

ripartiti. È stata un’esperienza che mi ha insegnato<br />

ad avere buona volontà e caparbietà: così il lavoro<br />

in questo settore non manca».<br />

Oltre al mondo Sky, Boruni offre i servizi di telefonia e abbonamento internet. Per accogliere nel miglior modo i clienti,<br />

vi sono desk dedicati con personale dedicato<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

97


C.R.E.M. di Marcheschi Sas<br />

Da sessant’anni al servizio della Toscana<br />

www.cremsas.it<br />

info@cremsas.it<br />

GROSSISTI, RIVENDITORI E INSTALLATORI<br />

Dalla costruzione e riparazione di piccole radio,<br />

all’installazione e manutenzione di impianti satellitari,<br />

residenziali e professionali. La competenza e l’esperienza<br />

della famiglia Marcheschi si tramanda da oltre mezzo secolo.<br />

C.R.E.M.<br />

di Marcheschi Sas<br />

Viale Comasco Comaschi, 50<br />

56021 Cascina Pisa<br />

Tel. 050 700.793<br />

proprio lavoro piace, la fatica non si avverte; così,<br />

spesso, si esagera con gli orari». Si presenta così<br />

Fabio Marcheschi, cofondatore di C.R.E.M., Sky<br />

Service pisano, punto di riferimento per diverse<br />

province della regione toscana. «C.R.E.M. è nata<br />

negli anni ’80 – ci racconta Marcheschi - dalla<br />

fusione di due società presenti sul mercato sin<br />

dagli anni ‘50, una prettamente commerciale<br />

gestita da mia madre Rosina e una artigianale<br />

gestita da mio padre Giovanni. Due società<br />

a conduzione familiare, entrambe confluite<br />

nell’attuale punto vendita. Ciò è avvenuto<br />

quando, negli anni ’80, io e mio fratello Giuseppe<br />

abbiamo deciso di mettere piede in questo<br />

mercato e dare seguito al lavoro portato avanti<br />

98 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

«Opero su questo<br />

mercato da oltre 30<br />

anni e sono molto<br />

soddisfatto del lavoro<br />

che faccio. E quando il<br />

per trent’anni dai nostri genitori. Il negozietto da<br />

40 mq di papà Giovanni è diventato così un punto<br />

vendita importante con 300 mq dedicati ad uffici<br />

e magazzino e 250 mq aperti al pubblico. Oggi, ci<br />

occupiamo dell’installazione e manutenzione di<br />

impianti satellitari di tipo residenziale in tutta la<br />

provincia di Pisa e, in maniera marginale, operiamo<br />

nelle province di Lucca e Livorno. Per le utenze<br />

business, invece, copriamo le province di Pisa, Lucca,<br />

Massa, Pistoia e Prato, operando su grandi strutture<br />

come hotel, cliniche, ospedali, campeggi, ecc.».<br />

I servizi di C.R.E.M.<br />

«Sky è il nostro partner primario – ci dice Fabio<br />

Marcheschi. Offriamo i servizi Sky a 360° e, sul<br />

fronte dell’impiantistica, con le nostre squadre<br />

di operatori curiamo ogni tipo di installazione,<br />

anche la più complessa. Ovviamente, non abbiamo<br />

perso l’identità che ha caratterizzato per 60


DUE DOMANE FLASH A<br />

FABIO MARCHESCHI<br />

Cosa pensa dei nuovi servizi Sky Go e 3D?<br />

«Lo Sky Go è la ciliegina sulla torta, un punto distintivo<br />

di Sky. Rappresenta di sicuro la fidelizzazione dell’abbonato.<br />

D’altro canto, anche il 3D esprime un’altra punta di diamante<br />

della tecnologia Sky. Rispetto allo Sky Go, la crescita del 3D<br />

nelle case richiede del tempo, è una tecnologia piuttosto<br />

nuova che implica la necessità di un televisore di ultima<br />

generazione; solo di recente il costo di un televisore<br />

stereoscopico è diminuito per essere accessibile a molti».<br />

Quanto è importanza l’integrazione dei sistemi in<br />

ambito domestico?<br />

«È importante, possibile, ma non va forzata: al nostro<br />

cliente dobbiamo dare un prodotto fruibile. Basti pensare<br />

alla casa tecnologica che veniva dimostrata già 15 anni<br />

fa. Di fatto quella casa non è mai nata: la tecnologia è<br />

sempre stata disponibile, mancavano i bisogni. Quindi,<br />

laddove l’integrazione dei sistemi soddisfa la necessità dei<br />

clienti siamo vincenti, se andiamo a creare falsi bisogni<br />

difficilmente avrà futuro ciò che proponiamo».<br />

anni la nostra attività; pertanto ci occupiamo della vendita<br />

dell’elettronica di consumo, televisori, telefonia, computer, ecc.,<br />

arrivando fino alla vendita del bianco. Come molti Sky Service,<br />

siamo aperti tutta la settimana compreso il sabato e, nei momenti<br />

di maggior affluenza, che coincidono quasi sempre con l’inizio del<br />

campionato di calcio e con il Natale, lo siamo anche la domenica».<br />

Il mercato secondo Marcheschi<br />

«Noi proveniamo dallo switch off di novembre, che ha creato un<br />

mercato molto allegro e, ancora oggi, stiamo vivendo l’onda lunga<br />

della transizione – ci confida Fabio Marcheschi. A prescindere da<br />

questo passaggio, pur riscontrando un leggero calo dovuto alla<br />

tanto temuta crisi, devo dire che non vedo grosse problematiche<br />

per il futuro, perché il nostro è un mercato tecnologicamente<br />

molto avanzato che non conosce battute d’arresto repentine.<br />

Abbiamo in mano la tecnologia, usiamola. Basti solo pensare a<br />

Sky e alle tecnologie che ci chiede di usare. Inoltre, soprattutto<br />

nelle zone di digital divide come la nostra, le opportunità di<br />

lavoro oggi non mancano. Un fronte caldo che stiamo battendo<br />

Fabio Marcheschi, cofondatore di C.R.E.M.<br />

ultimamente è quello della fibra ottica; abbiamo<br />

già cablato diversi condomini e alcuni hotel storici<br />

dove non era possibile usare altra tecnologia o<br />

soluzione d’impianto».<br />

Negli anni l’utente è cambiato<br />

La differenza tra gli utenti di ieri e quelli di oggi<br />

è evidente. Lo sa bene Fabio Marcheschi: «Prima il<br />

cliente era poco informato, le sue richieste erano<br />

più semplici da soddisfare e si riusciva facilmente<br />

a convincerlo ad adottare la tecnologia da<br />

noi proposta. Pur essendo facile la vendita, se<br />

guardo il rovescio della medaglia, in un certo<br />

senso non era da stimolo nemmeno per noi, per<br />

la nostra formazione. Oggi l’utente finale viene<br />

in negozio con una precisa idea riguardo alle sue<br />

necessità. Quindi noi dobbiamo rispondere con<br />

professionalità ad un’esigenza ben delineata. A<br />

tal punto che la preparazione diventa essenziale;<br />

lo sappiamo bene che il cliente, nel giro di pochi<br />

minuti, riesce a capire se siamo o meno padroni<br />

dell’argomento e se gli forniamo una risposta<br />

corretta. La formazione di tutti i nostri operatori,<br />

pertanto, è un elemento essenziale. Un aspetto<br />

imprescindibile del nostro mestiere, al quale<br />

tengo molto. Sono frequenti, infatti, le riunioni<br />

pianificate durante l’anno con tutta la nostra rete<br />

di installatori, oltre alla frequenza metodica di<br />

corsi presso le scuole di formazione».<br />

C.R.E.M. conta 12 persone al proprio servizio che<br />

operano dal lunedì al sabato. Nei periodi di maggiore<br />

affluenza il negozio è aperto anche la domenica<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

99


Casa dell’Antenna Srl<br />

GROSSISTI, RIVENDITORI E INSTALLATORI<br />

Di padre in figlio<br />

mezzo secolo di attività<br />

Avviata durante gli anni ‘60, Casa dell’Antenna ha sempre<br />

trattato in modo completo l’accessoristica d’antenna.<br />

Una passione tramandata di padre in figlio, al servizio di<br />

Piacenza e delle province limitrofe.<br />

Casa dell’Antenna Srl<br />

www.casadellantenna.it<br />

info@casadellantenna.it<br />

Via XXI aprile, 76<br />

29100 Piacenza<br />

Tel. 0523 330426<br />

Una passione in realtà nata già quando<br />

ero tra i banchi di scuola. Allora passavo i<br />

pomeriggi ad aiutare mio padre imparando,<br />

pian piano, insieme a lui ‘rubandogli’ i<br />

trucchi del mestiere”. Casa dell’Antenna è<br />

nata nel lontano ’65 da un’idea di Luciano<br />

Bianchi, padre di Marco, supportato nella<br />

gestione amministrativa dalla moglie Franca.<br />

Si occupava di fornire ai piccoli negozi di<br />

elettrodomestici della zona, gli accessori e i<br />

piccoli componenti per l’impianto televisivo.<br />

«Siamo presenti sul territorio da quasi 50<br />

anni – ci dice orgoglioso Marco Bianchi – e<br />

con il passare del tempo ci siamo orientati<br />

100 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

«Ho iniziato questo<br />

mestiere a 18 anni,<br />

appena terminati<br />

gli studi –ne parla<br />

con piacere Marco<br />

Bianchi, ora titolare<br />

del punto vendita<br />

Casa dell’Antenna.<br />

sempre più verso il mondo delle antenne. Nel<br />

2008 abbiamo cambiato sede, dando vita a<br />

due tipologie di vendita separate: ingrosso da<br />

una parte, utenti finali dall’altra. Oggi, Casa<br />

dell’Antenna è gestita da me e da un gruppo<br />

di lavoro composto da 5 persone; fornisce<br />

continua conoscenza nell’ottica di evolvere<br />

la figura dell’installatore condividendone<br />

la crescita professionale. L’azienda cresce<br />

costantemente, vive le esperienze e le<br />

emozioni in comune con i propri clienti.<br />

Riusciamo a coprire le province di Piacenza,<br />

Lodi, Cremona e Pavia e collaboriamo con<br />

diverse squadre esterne di installatori».<br />

I servizi aziendali<br />

«Offriamo ogni tipo d’antenna – ci dice<br />

orgoglioso Marco Bianchi - accessori per<br />

antifurti, cancelli elettrici, materiale per<br />

orchestra, luci da palco, diffusione sonora e<br />

accessoristica in generale. Ovviamente Sky


QUATTRO DOMANDE A<br />

MARCO BIANCHI<br />

Come gestite l’aspetto formativo?<br />

«Ogni mese facciamo un incontro tecnico con gli<br />

installatori nella saletta che abbiamo nel nostro punto<br />

vendita. Gli argomenti? Tutti quelli inerenti i settori che<br />

trattiamo. Pertanto, i corsi vanno dall’aggiornamento Sky<br />

alla videosorveglianza, dall’antifurto alle antenne; gli<br />

spunti non mancano per dar vita ad incontri periodici di<br />

aggiornamento e formazione».<br />

Come è cambiata, nel tempo, la figura dell’installatore?<br />

«Si è molto evoluta. L’installatore è diventato un<br />

professionista a tutti gli effetti e sono aumentate le proprie<br />

conoscenze informatiche. L’installatore che oggi pensa ancora<br />

di operare con la testa di un tempo, fa molta fatica. Oggi, ad<br />

esempio, si è arrivati a collegare la televisione ad internet,<br />

cosa una volta impensabile. Un installatore poco evoluto<br />

rischia di perdere sempre più opportunità, perché da qui in<br />

avanti la tecnologia terrà un passo sempre più spedito».<br />

Che voto darebbe al mercato dell’integrazione dei<br />

sistemi?<br />

«È indubbio che l’integrazione in ambito domestico è<br />

sempre più importante. Ma la gente ancora non ha un’idea<br />

ben definita del concetto di domotica, a parte qualche utente<br />

evoluto. Per cui darei un 7 al mercato di quest’anno e non ho<br />

dubbi che sarà almeno da 8 quello del prossimo anno».<br />

Cosa vuole fare Marco Bianchi da grande?<br />

«Esattamente quello che faccio, ne sono felice. Ho avuto<br />

solo un periodo, nella mia carriera professionale, durante<br />

il quale ho pensato di cambiare, complice un momento di<br />

difficoltà e la voglia di intraprendere una strada diversa.<br />

Ma ho saputo aspettare e capire che le difficoltà vanno<br />

affrontate; le decisioni affrettate sono solo figlie di un<br />

momento, spesso possono deludere le aspettative. Oggi<br />

sono contento di portare avanti un percorso di crescita<br />

professionale, così come sono orgoglioso di dare seguito a<br />

quanto creato da mio padre».<br />

Importante l’assortimento d’antenne<br />

di ogni tipo, accessoristica connessa<br />

Il team di lavoro di Casa dell’Antenna<br />

rientra in modo predominante nel pacchetto<br />

dei servizi offerti dalla nostra azienda.<br />

Un brand che si propone da sempre al<br />

mercato italiano come sinonimo di qualità e<br />

molteplicità di contenuti; tutto ciò non può<br />

che fare breccia negli utenti che decidono di<br />

condividerne i servizi. Rimangono soddisfatti<br />

nel vedere nascere delle esigenze di visione e<br />

capire che Sky può soddisfarle».<br />

Sky Go<br />

«È un’evoluzione importante –sostiene<br />

Marco Bianchi- molte persone vengono da<br />

noi a chiedere l’abbonamento solo per avere<br />

Sky Go. Il motore trainante nei pacchetti Sky,<br />

si sa, è lo sport, il calcio nello specifico. Un<br />

aspetto molto curato da Sky, non a caso si<br />

è assicurata l’esclusiva dei maggiori eventi<br />

sportivi a livello mondiale. Basti pensare alle<br />

Olimpiadi per i quali Sky ha previsto oltre<br />

2.000 ore di diretta su 12 canali HD, più<br />

uno 3D. Per un tifoso, avere la possibilità di<br />

seguire un evento sportivo di questa portata,<br />

in qualsiasi posto e in qualsiasi momento,<br />

penso sia un servizio senza eguali».<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

101


E.T. Elettronica Sas<br />

Quattro punti vendita,<br />

a Trapani e provincia<br />

Sono quattro i<br />

punti vendita di<br />

E.T. Elettronica<br />

dislocati nella<br />

provincia di<br />

Trapani. A<br />

turno, almeno<br />

uno rimane<br />

aperto anche la<br />

domenica<br />

GROSSISTI, RIVENDITORI E INSTALLATORI<br />

Da oltre 30 anni sul territorio siciliano E.T. Elettronica<br />

vanta un’esperienza come produttore di centralini<br />

e antenne. La passione e la professionalità dei fratelli<br />

Roppolo ne hanno determinato il successo.<br />

E.T. Elettronica Sas<br />

info@etelettronica.com<br />

Viale Piersanti Mattarella 59/61<br />

91029 Santa Ninfa (TP)<br />

Tel. 0924 62230<br />

Via Archi 166<br />

91100 Trapani<br />

Tel. 0923 872416<br />

Viale Risorgimento 27<br />

91021 Campobello di Mazara (TP)<br />

Tel. 0924 47782<br />

Via Francesco Crispi 9<br />

91025 Marsala (TP)<br />

Tel. 0923 985307<br />

102 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

«Se qualcuno mi chiedesse cosa<br />

voglio fare da grande risponderei<br />

quello che sto facendo, senza<br />

esitare – esordisce così Matteo<br />

Roppolo, titolare di E.T. Elettronica,<br />

per esprimere l’entusiasmo con il<br />

quale svolge la professione. È un<br />

lavoro che mi appassiona, malgrado<br />

le difficoltà incontrate lungo il<br />

cammino. Ma le difficoltà, ne sono<br />

convinto, vengono ampiamente<br />

compensate dall’entusiasmo e<br />

dalle soddisfazioni che questo<br />

lavoro mi ha dato e mi continua a<br />

dare”. Eppure di esperienza ne ha<br />

maturata molta, senza mai perdere<br />

la passione con la quale ha iniziato:<br />

“Lavoro nel settore dal 1984 e la<br />

mia prima attività nasce dieci anni<br />

dopo quando, insieme a mio fratello<br />

Biagio, abbiamo deciso di aprire<br />

una piccola azienda artigiana.<br />

Abbiamo iniziato con la produzione<br />

di centralini, amplificatori e antenne.<br />

Man mano che si andava avanti,<br />

con l’avvento delle pay tv, abbiamo<br />

guardato lontano decidendo di<br />

cavalcare questo nuovo settore,<br />

rilevando un’ulteriore punto vendita<br />

nel centro di Santa Ninfa dal quale


è partita l’avventura di E.T. Elettronica. Poi<br />

è nato il rapporto con Sky e siamo diventati<br />

l’unico Sky Service della provincia di Trapani.<br />

Lo sviluppo ci ha consentito di dar vita a<br />

quattro punti vendita, per offrire un servizio a<br />

360°. Oltre alla sede principale di Santa Ninfa,<br />

infatti, siamo presenti a Trapani, Campobello di<br />

Mazara e a Marsala».<br />

Un laboratorio di produzione<br />

«Disponiamo di un grande capannone per la<br />

produzione di materiale elettronico – ci confida<br />

orgoglioso Matteo Roppolo. Produciamo<br />

l’elettronica per la ricezione dei segnali<br />

televisivi e seguiamo anche la distribuzione<br />

in tutta la Sicilia. Viene tutto realizzato da<br />

noi: la progettazione, gli stampi per le parti<br />

meccaniche, l’assemblaggio e il collaudo<br />

eseguito dal laboratorio interno».<br />

Al passo con la tecnologia<br />

E.T. Elettronica dimostra continuità nel tenere<br />

il passo del progresso tecnologico, senza esitare<br />

a mettere in campo i propri operatori qualora<br />

se ne presenti l’opportunità: «Chi opera in<br />

questo mercato deve conoscere la tecnologia.<br />

È quello che dico sempre ai miei collaboratori,<br />

per sensibilizzarli di continuo sull’importanza<br />

della formazione. Durante l’anno partecipiamo a<br />

numerosi incontri formativi, oltre a frequentare<br />

quelli organizzati da Sky. Uno dei più importanti<br />

in questo primo semestre, ad esempio, è stato<br />

dedicato a internet via satellite. Abbiamo<br />

aderito al Progetto Scuola lanciato da Sky<br />

realizzando, nel solo mese di marzo, la cablatura<br />

in fibra ottica di nove edifici della provincia di<br />

Trapani; una tecnologia, la fibra ottica, sulla<br />

quale Sky ha puntato molto per sopperire alle<br />

difficoltà che possono nascere quando si deve<br />

promuovere l’abbonamento nei palazzi datati,<br />

dove il passaggio dei cavi diventa impossibile.<br />

Un progetto che ha coinvolto i nostri<br />

installatori, alla cui realizzazione ha dato un<br />

forte contributo anche Sky, su tutti i fronti».<br />

Vecchio e nuovo:<br />

due mercati a confronto<br />

«Oggi è il servizio a fare da motore al<br />

business – ci dice Matteo Roppolo. Un tempo<br />

c’era chi addirittura ancora non aveva il<br />

televisore, e molti impianti erano ancora da<br />

eseguire ex novo; non solo, non esistevano<br />

nemmeno tante accortezze nel mettere piede<br />

in casa delle persone. Oggi, rispetto ad allora,<br />

è cambiato il mercato così come è cambiato<br />

l’utente con le proprie esigenze. Le persone sono<br />

più informate e sono molto esigenti. Non solo,<br />

badano a tutto, pertanto bisogna essere discreti<br />

ed educati quando varchiamo la soglia della loro<br />

casa, tenendo in ordine e pulito il luogo dove<br />

abbiamo lavorato».<br />

Le opportunità di Sky<br />

«Sky ci ha sempre fornito nuove opportunità<br />

– commenta soddisfatto Matteo Roppolo - con<br />

iniziative, nuovi prodotti, promozioni, ecc. Basti<br />

solo pensare a tutti gli adeguamenti che abbiamo<br />

dovuto gestire negli ultimi due anni con l’avvento<br />

di MySky HD. E parlo di numeri importanti.<br />

Da due anni a questa parte, infatti, abbiamo<br />

effettuato qualcosa come 10mila interventi. E<br />

per il collegamento del decoder Sky alla rete LAN,<br />

non v’è dubbio, ci sarà molto altro da fare. Nuove<br />

tecnologie offrono nuove opportunità. In questo<br />

decennio Sky ha convinto tutti; l’offerta dei<br />

programmi a disposizione degli abbonati è molto<br />

ricca: un contributo importante per allargare la<br />

conoscenza dei telespettatori. Lo sport e il calcio<br />

sono trainanti ma altrettanto interessanti sono i<br />

documentari, i programmi per ragazzi, le news non<br />

stop. Oggi al bar non si parla più soltanto delle<br />

grandi squadre italiane: sempre più dibattuti sono<br />

anche i campionati esteri. Se conosciamo il calcio<br />

internazionale bisogna dire grazie a Sky che, con<br />

i suoi canali dedicati, ha permesso la diffusione<br />

dello sport oltre confine. Tutto ciò ne dimostra<br />

l’impegno in prima linea».<br />

Matteo Roppolo al<br />

centro, insieme a due<br />

collaboratori, Maria<br />

e Claudio. Lo staff<br />

di E.T. Elettronica<br />

è composto da<br />

20 persone, oltre<br />

alle squadre di<br />

installatori che<br />

gravitano intorno<br />

all’azienda<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 103


EL.CO. Elettronica Srl<br />

Distribuzione di componenti<br />

assortimento e competenza<br />

La sede di<br />

Conegliano<br />

GROSSISTI, RIVENDITORI E INSTALLATORI<br />

Passione per il mestiere ed esperienza quarantennale le armi<br />

vincenti di EL.CO. Elettronica. L’assortimento copioso e la<br />

distribuzione diretta e ufficiale in Europa di marchi prestigiosi ne<br />

fanno un’azienda di caratura internazionale.<br />

EL.Co.<br />

Elettronica Srl<br />

www.elcoteam.com<br />

conegliano@elcoteam.com<br />

belluno@elcoteam.com<br />

Viale Italia 108<br />

31015 Conegliano (<strong>TV</strong>)<br />

Tel. 0438 64637<br />

Via F.lli Rosselli n.104<br />

32100 Belluno<br />

Tel. 0437 940256<br />

EL.CO. Elettronica è una realtà conosciuta e<br />

apprezzata, sia a livello nazionale che internazionale, e<br />

vanta oltre 40 anni di esperienza.<br />

Ce ne parla Fabio Zanco, figlio del fondatore e attuale<br />

socio, responsabile commerciale: «EL.CO. Elettronica<br />

è nata grazie a mio padre, Danillo Zanco, verso la<br />

fine degli anni ’60. Seguiva la vendita di ricambi Tv e<br />

antenne, coadiuvato da mia madre Melania, tutt’ora<br />

attiva nell’amministrazione. Col passare del tempo<br />

l’azienda è cresciuta, ha aggiunto la gestione di<br />

componenti elettronici, strumentazione e attrezzature.<br />

La passione e la dedizione per questa professione, negli<br />

anni, hanno portato sempre di più buoni frutti. È stata<br />

104 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

La sede di Belluno si estende su 2.000 mq di superficie<br />

aperta una prima filiale a Belluno e, a seguire, altre<br />

due a Pordenone e Verona. Attualmente, gestiamo due<br />

Sky Service, a Belluno e Conegliano, oltre ai vari punti<br />

logistici dislocati nel territorio, lavoriamo in Italia<br />

e in Europa, grazie alla distribuzione di componenti<br />

elettronici dei quale ci occupiamo».<br />

Ben strutturati<br />

«Essere ben organizzati nel lavoro è una priorità – ci<br />

confida Fabio Zanco- soprattutto quando le figure che<br />

gravitano attorno all’azienda sono numerose. Ed è<br />

inevitabile, se pensiamo che oggi EL.CO. Elettronica, per


i due Sky Service di sua competenza, collabora<br />

con circa 60 installatori e conta al suo interno<br />

23 persone che gestiscono le quotidiane<br />

operazioni aziendali. Non solo, i punti vendita<br />

di Conegliano e Belluno sono collocati in due<br />

ampie strutture, rispettivamente da 1.200 mq<br />

e 2.000 mq; ogni reparto va costantemente<br />

monitorato. Oltre all’offerta Sky, infatti, che è<br />

completa in ogni suo processo fino ai servizi<br />

di assistenza, ci occupiamo di antennistica,<br />

componenti e accessori per l’elettronica: dalla<br />

<strong>TV</strong>CC ai sistemi di antifurto, dai computer ai<br />

dispositivi per le reti informatiche, ecc.».<br />

Corsi certificati<br />

La preparazione degli installatori di EL.CO.<br />

Elettronica è certificata. È sempre Fabio Zanco a<br />

parlarcene: «Abbiamo da poco chiuso un corso<br />

di certificazione di II livello, riconosciuto dai<br />

vari organi di competenza. L’aspetto formativo<br />

è fondamentale oggi per la vita di un’azienda<br />

nonché di una professione, e noi ci teniamo<br />

molto. Nel nostro settore, l’installatore deve<br />

essere attento alle novità, le nuove tecnologie<br />

devono essere curate e approfondite. Una<br />

volta andavi a casa del cliente e installavi<br />

l’impianto, oggi non è più così. L’utente<br />

è sempre più esigente, vuole più servizi e<br />

più possibilità; l’installatore deve essere in<br />

grado di dare risposte e soluzioni. Per questa<br />

ragione frequentare corsi di aggiornamento<br />

fa parte del lavoro stesso. In quest’ultimo<br />

periodo la nostra attenzione è concentrata<br />

sull’IP, visto che Sky punta ad interfacciare i<br />

propri decoder con le reti LAN. La qualità dei<br />

servizi Sky è indiscutibile, tutti gli operatori<br />

e i professionisti di questa grande famiglia<br />

devono essere in grado di dare risposte sempre<br />

chiare; ancora di più in questi ultimi anni: il<br />

cliente dimostra un’adeguata conoscenza delle<br />

novità che, via via, il mercato propone».<br />

Un anno di opportunità<br />

«Solitamente in questo periodo si registra<br />

una contrazione fisiologica – rivela Fabio<br />

Zanco. Lo sport, si sa, è un grande vettore<br />

per Sky, per cui all’inizio della stagione estiva<br />

è normale, e tutto riparte velocemente da<br />

metà agosto con l’inizio dei primi eventi<br />

sportivi, primo tra tutti il campionato di<br />

calcio. Quest’anno, però, ci sono le Olimpiadi<br />

a tenere banco nel periodo estivo, per cui il<br />

ventaglio di programmi rimane comunque<br />

ampio, anche nei periodi solitamente poco<br />

appetibili. Più in generale, parlando della battuta d’arresto<br />

che l’intera Europa sta attraversando, sentiamo meno il vento<br />

di crisi che tanti lamentano grazie anche ai diversi settori che<br />

la nostra azienda abbraccia».<br />

Sito web rinnovato<br />

Nelle aziende è matura la consapevolezza sul valore che può<br />

avere il sito web a supporto delle vendite. Un aspetto che procede<br />

di pari passo con l’utilizzo crescente da parte degli utenti degli<br />

store online. Lo sa bene EL.CO. Elettronica che ha sviluppato una<br />

nuova piattaforma web, lanciata di recente: «Abbiamo lavorato<br />

per diversi mesi al rinnovo del sito web che abbiamo presentato<br />

lo scorso marzo, puntando su due fattori importanti: e-commerce<br />

e blog. Con l’e-commerce in questi pochi mesi abbiamo registrato<br />

importanti risultati. Sull’altro fronte, il blog rappresenta una sorta<br />

di piazzetta virtuale dove si incontrano tutti, professionisti del<br />

settore e non, dove cerchiamo di integrare le informazioni che<br />

possono essere utili al professionista piuttosto che all’utente<br />

finale. E il riscontro non esita a farsi vedere: tanti chiamano,<br />

addirittura vengono a trovarci, alcuni chiedono approfondimenti<br />

su questa o quella notizia».<br />

La determinazione contro le avversità<br />

Ce lo racconta Fabio Zanco: «Era il 12 maggio 2008, quando<br />

un grosso incendio ha distrutto tutto. Ha messo l’azienda<br />

letteralmente in ginocchio, causando oltre 2 milioni di euro di<br />

danni. Come siamo risaliti? Siamo un’azienda sana e solida,<br />

abbiamo tenuto duro, in un primo momento siamo stati<br />

supportati da altre realtà che ci hanno permesso di non fermarci<br />

a livello operativo; successivamente, nel giro di un mese, abbiamo<br />

aperto in affitto un altro negozio. Per ripristinare completamente<br />

il punto vendita ci sono voluti 2 anni, ma oggi siamo qua con<br />

un’esperienza in più da raccontare e con la stessa determinazione<br />

che ha caratterizzato quest’azienda da oltre 40 anni».<br />

L’assortimento aziendale copre<br />

un ampio range di settori che<br />

vanno dal semplice componente<br />

al più complesso dispositivo di<br />

server management<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 105


Elcar Sas<br />

GROSSISTI, RIVENDITORI E INSTALLATORI<br />

Specializzati in consulenza tecnica<br />

e post vendita<br />

Da trent’anni Elcar presiede il mercato di Genova con un<br />

vasto assortimento di prodotti per la ricezione satellitare,<br />

con accessori e parti di ricambio. Forte dell’esperienza acquisita,<br />

l’azienda propone anche servizi di consulenza e post-vendita.<br />

Elcar Sas<br />

info.elcar@fastwebnet.it<br />

Via C. Barabino, 112/R<br />

16129 Genova<br />

Tel. 010 8602074<br />

la linea imprenditoriale avviando un’azienda<br />

tutta mia che, dopo trent’anni di attività, porto<br />

ancora avanti con orgoglio. Non posso che<br />

esserne soddisfatto, basti pensare che sono<br />

partito completamente da solo e oggi il mio<br />

gruppo di lavoro è composto da 11 persone”.<br />

Situata nel centro di Genova, Elcar si occupa di<br />

vendita al dettaglio e all’ingrosso di un’ampia<br />

gamma di prodotti: dalle antenne ai materiali<br />

106 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

«Mi sono accostato<br />

a questo settore già<br />

all’età di 15 anni e da<br />

allora ho affrontato<br />

tutte le evoluzioni del<br />

mercato fino ad oggi<br />

– ci racconta subito<br />

Gino Navone, titolare<br />

di Elcar. Nel lontano<br />

’83 decisi di seguire<br />

di ricambio, dai decoder alla cavetteria, dalle<br />

apparecchiature per la videosorveglianza ai<br />

ricambi audio video, ecc. “Oggi siamo un punto<br />

di riferimento per chi svolge attività nel campo<br />

televisivo; Sky rappresenta il nostro core<br />

business e riusciamo a garantire un servizio<br />

qualitativamente alto sia nella provincia<br />

di Genova che in quella di Savona. Siamo<br />

contenti del nostro rapporto di partnership<br />

con Sky, un’azienda sempre in movimento con<br />

prospettive e idee vincenti».<br />

Professionalità al servizio<br />

dei clienti<br />

«Negli anni il settore è cambiato<br />

notevolmente – sostiene Gino Navone. Sono<br />

cambiati i fornitori, le aziende italiane che<br />

producono sono diminuite e l’avvento di


TRE DOMANDE<br />

A GINO NAVONE<br />

Come viene vissuta la domotica nella sua<br />

regione?<br />

«La domotica al momento mi sembra<br />

troppo specialistica e riservata a pochi.<br />

Soprattutto qui da noi, dove fa meno<br />

presa perché la popolazione della Liguria<br />

è composta in prevalenza da anziani, poco<br />

inclini al comfort offerto dalle nuove<br />

tecnologie. Oltretutto, si sa, quella ligure è<br />

gente concreta che vive meno di entusiasmi e<br />

più di pragmaticità».<br />

… e la fibra ottica?<br />

«Sta prendendo sempre più piede. La<br />

città di Genova, per come è strutturata, si<br />

presta molto ad interventi realizzati con la<br />

fibra ottica. Un argomento già da tempo<br />

battuto da Sky e sul quale, anche noi, stiamo<br />

investendo molto. A tal proposito abbiamo<br />

puntato, come facciamo sempre, sull’aspetto<br />

formativo. Il nostro è un lavoro che vive di<br />

consulenza, pertanto non possiamo esimerci<br />

dalla formazione».<br />

Come ha affrontato, in questi 30 anni di<br />

attività, le evoluzioni di mercato?<br />

«Nel nostro settore il mercato lo fai tu,<br />

cerchi tu di essere in grado di affrontarlo<br />

e di essere all’altezza delle situazioni che ti<br />

si presentano. Per questo motivo è sempre<br />

importante cogliere le opportunità che<br />

nascono dal progresso tecnologico, non<br />

fossilizzarsi su un solo settore; ricordo, ad<br />

esempio, il passaggio del televisore dal<br />

bianco e nero al colore, una transizione che<br />

ha dato linfa a nuova tecnologia fornendo<br />

opportunità di business. Il segreto per<br />

affrontare il progresso tecnologico è quello di<br />

farsi trovare pronti».<br />

L’assortimento è uno dei punti di forza di Elcar<br />

Il gruppo operativo di Elcar<br />

internet ha dato una spinta diversa al mercato,<br />

portando le aziende a continui adeguamenti.<br />

In tutto questo rinnovamento, abbiamo sempre<br />

cercato di essere un punto di riferimento nella<br />

zona di nostra competenza, offrendo maggiore<br />

professionalità e disponibilità. Soprattutto nei<br />

momenti dove il mercato ha registrato delle<br />

flessioni, abbiamo sempre cercato di migliorare<br />

il servizio e di programmare le attività<br />

per affrontare in modo preparato le nuovi<br />

situazioni che si prospettavano all’orizzonte.<br />

Non a caso oggi la nostra forza sta nella<br />

consulenza tecnica oltre ad un servizio di post<br />

vendita molto curato».<br />

Gli installatori in Liguria<br />

«La nostra è da sempre una clientela molto<br />

specializzata –afferma Gino Navone- pertanto<br />

conosco bene la figura dell’installatore.<br />

Abbiamo, però bisogno di un maggior ricambio<br />

generazionale. Il tecnico di un tempo sta ancora<br />

tenendo banco, sicuramente specializzandosi,<br />

ma abbiamo bisogno di nuove leve all’attivo.<br />

La scuola dovrebbe lavorare meglio per far<br />

conoscere la figura dell’installatore perché<br />

offre potenzialità e prospettive di mercato<br />

intreressanti, bisogna stimolare i giovani ad<br />

accostarsi a questo mestiere. Un riscontro<br />

avuto soprattutto nel nostro territorio, a tal<br />

punto che spesso vengono commissionati<br />

gli impianti di installazione a squadre di<br />

tecnici che provengono da altre regioni,<br />

prevalentemente dal meridione».<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

107


Elettronica Sestese Snc<br />

Passione per tecnologia,<br />

qualità e aggiornamento<br />

Il negozio è strutturato in tre divisioni: Sky Service, materiale d’antenna<br />

e componentistica. Centrale l’attività di post-vendita dedicata<br />

all’installatore e alla risoluzione delle problematiche d’impianto.<br />

Elettronica<br />

Sestese Snc<br />

info@elettronicasestese.it<br />

www.elettronicasestese.it<br />

Via Petrarca, 111<br />

20099 Sesto San Giovanni (MI)<br />

Tel. 02 22474013<br />

Fax 02 26226870<br />

GROSSISTI, RIVENDITORI E INSTALLATORI<br />

«È stato mio padre Giancarlo Marchetti ad avviare<br />

l’attività 35 anni fa, aprendo un centro d’assistenza<br />

Grundig e Minerva». Esordisce così Elena Marchetti, che<br />

ora gestisce l’attività con Massimo Lazzarin, impegnato<br />

nell’antennistica e Davide Caccia, specializzato nella<br />

componentistica. Infine, Attilio Crippa marito di<br />

Elena, segue il sito e la rete informatica. «Mio padre,<br />

occasionalmente, continua a venire in negozio – precisa<br />

Elena. Mettiamo quotidianamente in campo quei principi<br />

imprenditoriali che hanno consentito ad Elettronica<br />

Sestese di superare le difficoltà in un mercato che ha<br />

cambiato pelle più volte». Con lo sviluppo delle televisioni<br />

private, alla componentistica necessaria per la riparazione<br />

dei televisori, il punto vendita ha aggiunto i prodotti<br />

dedicati all’impiantistica televisiva: «Elettronica Sestese,<br />

all’epoca – commenta Elena Marchetti – aveva come<br />

concorrenti importanti come le filiali GBC, che oggi non<br />

ci sono più. La visione di mio padre, ci ha consentito di<br />

sviluppare e consolidare l’attività: dal centro di assistenza<br />

degli apparecchi televisivi, all’impianto d’antenna durante<br />

il boom delle televisioni locali, alla Tv Sat e alla <strong>TV</strong>CC».<br />

108 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

Clienti sempre più preparati<br />

Massimo Lazzarin ha le idee chiare: «Oggi, il cliente<br />

è sempre più preparato: se un installatore commette<br />

errori il tam-tam del mercato lo penalizza subito.<br />

Vede, l’aggiornamento professionale è così importante<br />

che anche in un momento di crisi come questo,<br />

i professionisti preparati continuano a lavorare,<br />

nonostante tutto». Prosegue Lazzarin: «Terminato lo<br />

switch-off del terrestre, se non ci fossero le attività<br />

generate da Sky e altri settori sui quali abbiamo<br />

diversificato come la <strong>TV</strong>CC e la componentistica, sarebbe<br />

più problematico proseguire».<br />

Il valore aggiunto<br />

«È anche un problema di margini, che sono calati in<br />

modo sensibile a causa della forte competizione sui<br />

prezzi – confessa Massimo Lazzarin – gli installatori<br />

dovrebbero valorizzare al meglio il proprio servizio anziché<br />

cavalcare la guerra dei prezzi: l’opportunità di essere


QUATTRO DOMANDE FLASH A<br />

MASSIMO LAZZARIN<br />

Perché ci si abbona a Sky?<br />

«L’offerta soddisfa tutti, il numero dei canali presenti è<br />

impressionante, e non ha pari. Il calcio è molto trainante,<br />

ma anche tutti i servizi correlati, come il MySky HD per<br />

registrare qualunque programma».<br />

Una cosa che recentemente vi ha sorpreso?<br />

«L’interesse generato da Sky Go: molte persone entrano<br />

in negozio per chiedere informazioni».<br />

Il vostro contributo alla formazione?<br />

«Organizziamo corsi per trasferire la conoscenza ai<br />

nostri installatori, nozioni tecniche teoriche, e noi stessi<br />

frequentiamo corsi di formazione. Per noi la vendita<br />

non finisce al banco: per evitare disagio all’installatore<br />

lo affianchiamo: affrontiamo e risolviamo insieme le<br />

problematiche che si possono presentare. Ogni anno<br />

facciamo un meeting invitando gli installatori per<br />

dibattere gli argomenti tecnologici più attuali».<br />

Un consiglio agli installatori?<br />

«A quelli bravi, nessuno. A chi si accosta per la prima<br />

volta a questo mercato chiediamo professionalità<br />

e competenza altrimenti l’utente finale, in caso di<br />

problematiche, viene penalizzato. Sono indispensabili una<br />

preparazione adeguata e una strumentazione specifica».<br />

La collezione di strumenti<br />

d’epoca, curata da Giancarlo<br />

Marchetti, fondatore di<br />

Elettronica Sestese. Sulla<br />

sinistra, in basso, è visibile un<br />

multimetro Vorax degli anni<br />

trenta e, sempre a sinistra<br />

più in alto, un misuratore<br />

di campo degli anni ‘60 con<br />

ingressi a impedenze separate<br />

300 e 75 ohm. Millivoltmetri,<br />

generatori di segnali <strong>TV</strong> e<br />

oscilloscopi degli anni ‘80<br />

completano la raccolta<br />

ricevuti con il sorriso nelle case degli abbonati Sky<br />

è certo un punto di forza. Dobbiamo recuperare<br />

la passione, che è il motore di tutto e imparare ad<br />

argomentare meglio: nel passato era più facile, le<br />

novità tecnologiche erano così straordinarie che<br />

non servivano tante parole per convincere i clienti.<br />

Oggi le cose sono cambiate e il mercato, grazie a<br />

Sky, è diventato molto più grande». Prosegue Elena<br />

Marchetti: «Sky negli ultimi anni ha contribuito<br />

significativamente al nostro sviluppo. Abbiamo<br />

iniziato quindici anni fa con la pay-tv e, da quando è<br />

arrivata Sky, il lavoro è sempre più aumentato. Fino<br />

a due anni fa curavamo solo i servizi post-vendita;<br />

poi abbiamo aggiunto anche la gestione delle<br />

installazioni e il servizio alla clientela per i decoder.<br />

Ora seguiamo anche le installazioni».<br />

La fibra ottica<br />

«Sky è l’unica azienda sul mercato che riesce a<br />

mantenere il volume d’affari sempre in crescita –<br />

così si esprime Massimo Lazzarin – e investe sugli<br />

installatori in modo considerevole; la struttura<br />

commerciale è all’altezza: gli agenti sono preparati,<br />

i funzionari ben inquadrati e inseriti nel mondo<br />

del commercio. Siamo soddisfatti di questa<br />

collaborazione. Ora stiamo sviluppando insieme a<br />

loro gli impianti condominiali in fibra ottica; nella<br />

nostra zona ci sono numerosi palazzi anni ’60 e ’70<br />

dove è necessario convertire soluzioni in 1ª IF”.<br />

La componentistica<br />

«Attualmente è il comparto che ci dà le maggiori<br />

soddisfazioni – così esordisce Davide Caccia. Molti<br />

dei clienti sono privati, interessati ai Led. Anche la<br />

distribuzione dei segnali HD, con matrici, switcher<br />

ed extender HDMI, è piuttosto richiesta, e tutta<br />

la cavetteria dedicata. I prodotti ethernet, grazie<br />

anche alla connessione del decoder alla rete, sono<br />

prossimi ad un aumento di richieste».<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 109


Elettrotecnica Srl<br />

GROSSISTI, RIVENDITORI E INSTALLATORI<br />

Nuova apertura, idee chiare<br />

e servizio completo<br />

Elettrotecnica Srl<br />

css.elettrotecnica@libero.it<br />

Via Statuto, 3<br />

42121 Reggio Emilia<br />

Tel. 0522 421138<br />

navigata di Sergio Greco, esperto del settore<br />

che ha iniziato la sua attività come tecnico<br />

Formenti negli anni ’80. «Gestisco da tempo<br />

– ci racconta Sergio Greco – e in tanti anni<br />

ha dato numerose soddisfazioni. A dicembre<br />

del 2010 ho deciso di avviare l’attività di<br />

Reggio Emilia, unitamente ai miei figli. Sono<br />

proprio loro a gestirla in prima persona, io<br />

ne supervisiono l’operato e viaggio spesso<br />

tra la Campania e l’Emilia Romagna. A dare<br />

man forte ci sono anche Giuseppe Maresca,<br />

marito di Federica e Maria Casolare, moglie<br />

di Stefano». Una società a gestione familiare,<br />

dunque, che in un anno è cresciuta in maniera<br />

110 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

Pur essendo<br />

un’azienda neonata<br />

che solo qualche mese<br />

fa ha soffiato sulla<br />

sua prima candelina,<br />

Elettrotecnica Srl<br />

vanta l’esperienza<br />

Elettrotecnica Srl è nata<br />

nel dicembre del 2010 da<br />

un’esperienza già acquisita<br />

in ambito satellitare da anni.<br />

L’offerta Sky di Elettrotecnica<br />

Srl è globale, oltre ai prodotti<br />

in ambito satellitare, terrestre,<br />

accessori per computer e<br />

telefonia.<br />

esponenziale e già conta all’attivo diverse<br />

squadre tecniche, sia interne che esterne,<br />

con le quali collabora. «Siamo partner di<br />

un’azienda leader nelle tecnologie digitali – ci<br />

dice soddisfatto Sergio Greco – una società<br />

che non si ferma, cerca sempre di sviluppare<br />

nuovi sistemi e nuovi servizi per dare al cliente<br />

un prodotto di qualità superiore. Non solo,<br />

mantiene alto il livello di collaborazione con i<br />

propri partner, sempre presente e disponibile a<br />

formare ed informare. I segnali che ci arrivano<br />

da questo brand sono sempre molto forti».<br />

I servizi e l’organizzazione<br />

«Siamo soddisfatti di come stanno andando<br />

le cose, a poco più di un anno dall’apertura<br />

– ci dice soddisfatto Giuseppe Maresca,<br />

responsabile commerciale dell’azienda. Il<br />

nostro punto vendita offre qualsiasi tipo<br />

di prodotto relativo all’ambito satellitare e<br />

terrestre, oltre agli accessori per computer


TRE DOMANDE<br />

A SERGIO GRECO<br />

La differenza nell’operare al nord e al sud<br />

«Le differenze maggiori sono legate alla natura del<br />

territorio e alla diversa tipologia di cliente. In Campania<br />

non è particolarmente diffusa la concezione di impianto<br />

centralizzato sat nei condomini, di conseguenza<br />

realizziamo più installazioni ed adeguamenti su<br />

impianti singoli. Oggi i nostri sforzi sono concentrati<br />

nel cercare di rimuovere quei luoghi comuni (opere<br />

murarie invasive, canaline preesistenti sature di cavi,<br />

costi elevati di messa in opera) che pregiudicavano<br />

l’esecuzione di impianti condominiali. In Emilia<br />

Romagna, invece, la cultura del centralizzato è ormai<br />

radicata, quindi la quasi totalità degli interventi eseguiti<br />

è costituita da modifiche o ampliamenti di impianti<br />

multiutenza, in modo da renderli adeguati alle richieste<br />

di un mercato in continua evoluzione».<br />

Secondo lei quali tecnologie daranno linfa al<br />

mercato?<br />

«Credo che entro la fine di quest’anno la fibra ottica<br />

prenderà molto piede soprattutto nel nord Italia,<br />

mentre una finestra sul mercato dei prossimi anni<br />

sarà aperta da una maggiore capacità di trasmissione<br />

dati che permetterà di avere una Tv di alta qualità sui<br />

dispositivi mobili».<br />

Quanta importanza dà all’aspetto formativo?<br />

«Collaborando con così tanti installatori è inevitabile<br />

mantenere viva la sete di conoscenza di tutto ciò che è<br />

nuovo. Non a caso, partecipiamo sempre ai corsi indetti<br />

da Sky, sempre apprezzati. Tutti gli aggiornamenti<br />

organizzati da Sky ai quali partecipiamo, inoltre,<br />

vengono poi internamente riproposti ai nostri<br />

operatori, tramite persone qualificate».<br />

e telefonia. Sul fronte Sky, invece, l’offerta<br />

è globale, comprese le operazioni di post<br />

vendita, con assistenza sui decoder tramite<br />

postazione dedicata per le relative prove<br />

tecniche. Ci siamo insediati bene nel<br />

Sergio Greco, fondatore<br />

dall’azienda<br />

mercato emiliano e oggi, oltre a Reggio<br />

Emilia, riusciamo a servire anche le province<br />

di Parma e Modena. Curiamo moltissimo<br />

l’aspetto tecnico perché cerchiamo di ridurre<br />

quanto più possibile l’attesa dei clienti<br />

per l’installazione Sky; dovendo far uscire<br />

le squadre che devono rifornirsi da noi in<br />

negozio, è sempre presente un responsabile<br />

di struttura che rimane in sede dal lunedì al<br />

sabato; nei periodi caldi, quando la richiesta<br />

raggiunge i suoi picchi, oltre a rimanere aperti<br />

anche la domenica, collaboriamo con squadre<br />

di installatori esterni».<br />

Fare promozione<br />

al momento giusto<br />

Ogni imprenditore,<br />

dopo anni di esperienza,<br />

è in grado di prevedere<br />

l’andamento del mercato<br />

durante l’anno, a seconda<br />

del periodo di riferimento.<br />

Su questo concetto ci tiene<br />

a soffermarsi Giuseppe<br />

Maresca: «Esistono dei<br />

periodi dell’anno segnati<br />

storicamente da una<br />

riduzione delle vendite; è<br />

proprio in quei periodi che<br />

ci dedichiamo maggiormente<br />

all’aspetto promozionale.<br />

Bisogna sempre guardare<br />

le cose nel verso positivo<br />

e quelli, per noi, sono<br />

i momenti nei quali si<br />

presenta l’opportunità<br />

di avere maggiore tempo<br />

da dedicare al new<br />

business. Nello specifico,<br />

di solito cerchiamo di<br />

sviluppare rapporti con gli<br />

amministratori di condomini<br />

per promuovere i servizi Sky.<br />

In quest’ultimo periodo,<br />

stiamo realizzando molti<br />

lavori con la fibra ottica,<br />

Giuseppe Maresca,<br />

responsabile commerciale<br />

Stefano Greco,<br />

responsabile tecnico<br />

per dare più servizi ai clienti. Una tecnologia,<br />

la fibra ottica, che per quanto ci riguarda sta<br />

prendendo molto piede. Solo nell’ultimo periodo<br />

abbiamo sviluppato numerosi incontri preventivi<br />

con amministratori di condomini, durante i<br />

quali abbiamo illustrato i vantaggi della nuova<br />

tecnologia, le tempistiche di un’eventuale<br />

installazione e i servizi Sky che attualmente<br />

vengono proposti sul mercato».<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

111


L.B. Elettronica Service<br />

GROSSISTI, RIVENDITORI E INSTALLATORI<br />

Un gruppo solido al servizio<br />

della Sardegna<br />

Due punti vendita, a Cagliari e Nuoro, e una squadra di 30<br />

persone all’attivo. Vasto assortimento di prodotti e servizi, dai<br />

componenti elettronici agli accessori audio video, dall’antennistica<br />

alla sicurezza, dal fotovoltaico alla telefonia.<br />

L.B.<br />

Elettronica Service<br />

www.lbelettronica.it<br />

lbelettronica@lbelettronica.it<br />

Via dei Capraia 2/4<br />

09131 Cagliari<br />

Tel. 070 4560066<br />

Via Lamarmora 35<br />

08100 Nuoro<br />

Tel. 0784 1890275<br />

anni la società è cresciuta fino a diventare,<br />

oggi, un’importante realtà della Sardegna. Oltre<br />

a Cagliari, infatti, L.B. Elettronica Service è<br />

presente anche a Nuoro con un secondo punto<br />

vendita. «Oggi siamo l’unico riferimento per le<br />

installazioni Sky per le province di Cagliari e<br />

Nuoro, con una fitta rete di oltre 50 installatori,<br />

distribuiti nelle due provincie – ci dice Corrado<br />

Barella. La professionalità messa in campo<br />

per anni ci ha premiati e, oggi, la nostra<br />

azienda conta un entourage interno di oltre 30<br />

unità. Gestiamo le installazioni Sky nelle due<br />

province di nostra competenza, dagli impianti<br />

112 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

«Siamo in questo<br />

settore da oltre 25<br />

anni e oggi siamo un<br />

partner importante<br />

per Sky». A parlare<br />

è Corrado Barella,<br />

fondatore di L.B.<br />

Elettronica Service,<br />

che nel 1987 ha deciso<br />

di entrare in questo<br />

settore, occupandosi<br />

della vendita di<br />

componenti elettronici<br />

e sistemi di ricezione<br />

televisiva. Con gli<br />

Il desk d’accoglienza Sky del punto<br />

vendita di Nuoro<br />

condominiali tradizionali a quelli in fibra ottica,<br />

portando il segnale in alta definizione in casa di<br />

migliaia di famiglie ogni anno».<br />

I servizi del punto vendita<br />

L.B. Elettronica Service è un’azienda che<br />

abbraccia più settori di competenza. Ce lo<br />

racconta Corrado Barella: «Oltre alla vendita<br />

di materiale elettrico, componenti elettronici,<br />

accessori audio video e per computer, siamo<br />

presenti sul fronte dell’energia da fonti<br />

rinnovabili con una divisione che progetta,


TRE DOMANDE<br />

A CORRADO BARELLA<br />

Come ha affrontato le flessioni del<br />

mercato?<br />

«Investendo! Quando il mercato<br />

attraversa un momento di flessione, penso<br />

che la cosa migliore da fare sia investire.<br />

Sembra paradossale, ma è la cosa più<br />

opportuna da fare per essere poi pronti a<br />

ripartire nel migliore dei modi. Ogni settore,<br />

ciclicamente, subisce delle flessioni; e da<br />

lì, inevitabilmente il mercato riparte per<br />

risalire. Ecco, mi piace sempre essere pronto<br />

nel momento in cui avviene la ripartenza».<br />

Un aspetto che rende il servizio<br />

vincente?<br />

«Una delle nostre peculiarità è il supporto<br />

tecnico a tutti i livelli, un fattore che ci<br />

contraddistingue. Spesso gli installatori<br />

vengono da noi per realizzazione progetti<br />

funzionali ai lavori che devono eseguire. Da<br />

noi trovano sempre la risposta più adeguata<br />

alle loro esigenze».<br />

Quale ruolo gioca la formazione?<br />

«È un must, il punto nevralgico della<br />

nostra attività. Negli anni è diventata il<br />

valore aggiunto di ogni installatore e di<br />

ogni operatore del settore. Noi ci occupiamo<br />

sia della formazione relativa alla sicurezza<br />

sia alla formazione tecnica. Lo facciamo da<br />

sempre, in modo costante e continuativo. A<br />

settembre ci trasferiremo in un locale più<br />

ampio, di 900 mq, e una delle cose che ho<br />

fortemente voluto nella nuova struttura<br />

è stata proprio una sala conferenza per<br />

poter organizzare dei corsi di formazione e<br />

aggiornamento. Ci sarà, infatti, uno spazio<br />

dedicato a questa attività, una sala che<br />

potrà ospitare fino a 30 persone».<br />

L’azienda esegue da tempo impianti<br />

in fibra ottica e dispone di un vasto<br />

assortimento di componenti per<br />

installazioni di antenne<br />

Sono 5 le persone<br />

dedicate alla<br />

postazione Sky, per<br />

un servizio a 360°<br />

vende e installa impianti fotovoltaici. Non solo, l’azienda copre<br />

anche il settore della telefonia e gestisce circa 50 point in tutta la<br />

Sardegna. Abbiamo una divisione che si occupa di progettazione<br />

e vendita di impianti di videosorveglianza. Per la gestione di tutte<br />

queste attività abbiamo due amministrazione separate, relative<br />

alle vendite e ai servizi. Ogni passaggio della nostra attività è<br />

presidiato da personale dedicato e specializzato».<br />

Sky a 360°<br />

«Il nostro supporto ai clienti Sky è globale – afferma Corrado<br />

Barella - dall’abbonamento all’installazione e a seguire i servizi<br />

di post vendita. Nel nostro ufficio ci sono ben 5 persone al desk<br />

d’accoglienza Sky a ricevere gli utenti che si vogliono abbonare,<br />

le richieste di manutenzione dei decoder o delle digital key, e a<br />

coordinare le richieste di intervento sul campo».<br />

Le peculiarità dei nuovi servizi<br />

«Sky è in continuo movimento, tiene costantemente il passo<br />

dell’evoluzione tecnologica e si propone al mercato con novità<br />

sempre interessanti. Basti pensare agli ultimi servizi sui quali<br />

sta focalizzando l’attenzione. Sky Go, ad esempio: un ottimo<br />

servizio, che usiamo come importante argomento di vendita;<br />

oppure il decoder MySky HD. Registra le trasmissioni satellitari<br />

e, con la digital key, anche quelle terrestri; viene connesso a<br />

internet per accedere ai video on demand; con uno splitter HDMI<br />

è possibile collegarlo a più televisori, videoproiettori, monitor,<br />

ecc. Per non parlare del ventaglio di contenuti, sempre più<br />

ampio, compresa la visione stereoscopica».<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

113


LBC Service Srl<br />

GROSSISTI, RIVENDITORI E INSTALLATORI<br />

Precedenza alla formazione<br />

e alla strumentazione<br />

LBC Service è diventata in pochi anni un riferimento per<br />

l’installazione di impianti televisivi e di videosorveglianza.<br />

Il segreto? Sottoporsi ad una continua formazione e dotarsi di<br />

strumenti tecnologicamente sempre avanzati.<br />

LBC Service Srl<br />

info@lbcservice.com<br />

www.lbcservice.com<br />

Via Ischia, 163<br />

63066 Grottamare (AP)<br />

Tel. 0735 592804<br />

costruire un’impronta precisa sul territorio<br />

di propria competenza. «Viviamo Sky a tutto<br />

tondo –ci confessa Ubaldo Costantini, uno<br />

dei fondatori– e copriamo gran parte delle<br />

Marche fino al confine con la Romagna,<br />

Cattolica per intenderci. Contiamo tanti<br />

impianti realizzati sul territorio e li seguiamo<br />

offrendo un servizio di post vendita puntuale,<br />

per qualsiasi esigenza. Inoltre, godiamo di<br />

una piccola rete di negozi che ci seguono sul<br />

fronte dei servizi Sky disponibili».<br />

LBC Service è nata il 12 agosto 2004,<br />

fondata da Ubaldo Costantini e Giuseppe<br />

114 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

Deve varcare<br />

ancora la soglia<br />

del decennio LBC<br />

Service, ma in pochi<br />

anni ha saputo<br />

Baiocchi; è un’azienda giovane e dinamica<br />

che dispone di due punti vendita nelle<br />

Marche, uno a Grottamare e uno a Fermo.<br />

«In poco tempo siamo riusciti a fare di LBC<br />

Service una della più importanti aziende<br />

dell’impiantistica satellitare. Non solo,<br />

grazie alla professionalità e alle competenze<br />

acquisite, abbiamo deciso di specializzarci<br />

nell’installazione di impianti di produzione di<br />

energia da fonti rinnovabili».<br />

Presenti sul territorio<br />

Far conoscere i propri servizi è importante,<br />

lo sa bene Ubaldo Costantini che dedica<br />

particolare attenzione all’aspetto<br />

promozionale: «I nostri clienti sono per la<br />

maggiore utenti finali, pertanto bisogna


tenerli costantemente informati sulle<br />

attività e i servizi che offriamo. Per<br />

questo motivo, presidiamo il territorio<br />

proponendo la nostra presenza nei pressi<br />

di centri commerciali o alle fiere, con<br />

strutture gonfiabili o stand mobili. Inoltre,<br />

ci impegniamo a realizzare continue<br />

promozioni, stimoliamo i clienti con premi<br />

o prodotti extra. Di solito pianifichiamo le<br />

attività promozionali con largo anticipo,<br />

stando molto attenti alle manifestazioni<br />

organizzate sul nostro territorio».<br />

L’importanza<br />

dell’integrazione dei sistemi<br />

«Rappresenta il futuro – ci dice senza<br />

esitare Ubaldo Costantini. Direi che nel<br />

corso degli anni diventerà fondamentale,<br />

anche se bisogna evidenziare un aspetto<br />

emerso dalle recenti esperienze: gli utenti<br />

in là con gli anni si sentono già gratificati,<br />

dimostrano meno interesse nell’arricchire<br />

il proprio bagaglio personale, e meno<br />

coinvolti al nuovo che avanza, preferendo<br />

i sistemi tradizionali. In questo caso, per<br />

quanto ci riguarda, aumentano le difficoltà e<br />

l’approccio non è immediato. Così il servizio<br />

risulta determinante e accompagnare il<br />

cliente per mano è fondamentale per il<br />

nostro lavoro. Altro discorso invece bisogna<br />

fare per gli utenti d’età dai 25 ai 45 anni:<br />

vogliono tutto e considerano la domotica<br />

e l’integrazione il futuro per migliorare la<br />

propria qualità della vita. Fortunatamente<br />

Sky con i suoi 5 milioni di abbonati riesce ad<br />

abbracciare tutte le fasce sociali».<br />

Monitorare costantemente<br />

il lavoro<br />

«È un consiglio che do a tutti – ci tiene a<br />

sottolineare Ubaldo Costantini – e lo dico a<br />

ragion veduta. È indispensabile monitorare<br />

sempre e al meglio i lavori: il deficitario<br />

operato di un collaboratore può mettere<br />

Ubaldo Costantini,<br />

cofondatore e amministratore<br />

in difficoltà l’azienda, minando l’operato<br />

efficiente di anni di lavoro. Bisogna essere<br />

strutturati per seguire le attività in corso e<br />

intervenire rapidamente in caso di bisogno.<br />

La reazione rapida è un punto di forza della<br />

nostra attività, serve per raddrizzare il tiro<br />

immediatamente e impedire che le cose<br />

prendano una direzione sbagliata».<br />

La competitività di Sky<br />

Un aspetto sul quale Costantini si<br />

sofferma: «Sky ha idee ingegnose e riesce<br />

ad azzeccare ogni previsione, un po’ come<br />

un condottiero che si mette in prima linea e<br />

decide le strategie da adottare per condurre<br />

la squadra. A differenza di un tempo,<br />

comunque, il lavoro di uno Sky Service<br />

viaggia in completa autonomia, Sky ha<br />

deciso di responsabilizzare maggiormente<br />

ogni Sky Service presente sul territorio<br />

nazionale. È necessario stare sempre sul<br />

pezzo e tenere alta l’attenzione delle<br />

dinamiche di mercato, oltre a mantenere<br />

coeso il proprio team di lavoro. In poche<br />

parole, è necessario mantenere alta la<br />

propria credibilità sul territorio».<br />

Giuseppe Baiocchi, cofondatore di LBC Service. L’azienda, oggi,<br />

conta 2 punti vendita con oltre 30 collaboratori<br />

LBC Service ha risposto presente ad ‘Impronta <strong>Digitale</strong>’, il<br />

percorso di formazione per gli installatori indetto da Sky<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

115


Multimedia Srl<br />

GROSSISTI, RIVENDITORI E INSTALLATORI<br />

Sviluppare le sinergie, a Rimini e Forlì<br />

M<br />

ultimedia è una società giovane che opera in terra di<br />

Romagna con un’anima da veterana del settore. Da 5 anni<br />

all’attivo, con l’imprinting del Gruppo Mari, abbraccia il mondo<br />

<strong>Digitale</strong>, Sat e Tv a 360°, con servizi di qualità e da un vasto<br />

assortimento di accessori e componenti multimediali.<br />

Multimedia Srl<br />

www.mmediaonline.it<br />

info@mmediaonline.it<br />

Via Marecchiese, 142<br />

47900 Rimini<br />

Tel. 0541 790119<br />

V.le Italia, 46<br />

47121 Forlì<br />

Tel. 0543 36947<br />

«Operiamo in questo mercato da<br />

decenni – esordisce Andrea Giuliani<br />

- e Multimedia è l’ultima delle<br />

nostre creature». La società, infatti,<br />

fa capo al Gruppo Mari, solida<br />

realtà del campo dell’elettronica<br />

che opera da 50 anni in Emilia<br />

Romagna. «Multimedia è stata<br />

avviata nel 2007 con la sede di<br />

Rimini, frutto della sinergia con<br />

due giovani imprenditori, già attivi<br />

nel mercato con una struttura<br />

della quale abbiamo sviluppato la<br />

parte commerciale che ritenevamo<br />

indispensabile per il nostro futuro.<br />

Dopo un anno di lavoro la società<br />

non ha deluso le aspettative, al<br />

punto che abbiamo deciso di presidiare anche<br />

l’area di Forlì; così, nel 2008, abbiamo aperto<br />

un secondo punto vendita attrezzandolo di<br />

tutto punto. Anche la sede di Forlì ha dato, da<br />

subito, i suoi frutti e lo scorso anno abbiamo<br />

deciso di ampliarne la struttura, dedicando<br />

agli installatori un reparto apposito e creando<br />

un’area destinata esclusivamente a Sky».<br />

116 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

La Struttura<br />

«Multimedia, come lo stesso nome suggerisce,<br />

unisce i vari settori dell’elettronica – ci racconta<br />

Andrea Giuliani - evidenziando le sinergie<br />

che si creano oggi tra satellite, terrestre,<br />

multimedialità e quant’altro; dalla televisione<br />

digitale via satellite e terrestre ai componenti


DUE DOMANDE AD<br />

ANDREA GIULIANI<br />

Quali sono i fattori che rendono vincente una società?<br />

«Professionalità e preparazione in primo luogo, due<br />

concetti che al giorno d’oggi ripagano più del fattore prezzo.<br />

Gli utenti sono alla ricerca del servizio e vogliono garanzie.<br />

Inoltre, bisogna non essere monotematici sui prodotti.<br />

Noi, infatti, ci siamo rivolti ai diversi settori del nostro<br />

mercato, e questo è stato apprezzato; ha dato un vantaggio<br />

competitivo ai nostri punti vendita».<br />

L’installatore, oggi, deve veramente cambiare pelle?<br />

«Rinnovarsi costituisce sempre una valida opportunità.<br />

L’installatore deve osare per argomentare meglio una<br />

vendita. Deve spendere più tempo con l’utente e fargli capire<br />

che l’installatore non è più quello che sale sui tetti per<br />

montare o aggiustare l’antenne; è capace di fare tante altre<br />

cose: l’Audio/Video, la videosorveglianza, l’antintrusione,<br />

l’automazione domestica, ecc.; tutti settori collegati tra loro.<br />

Gli installatori devono sviluppare il proprio mercato in questa<br />

direzione. Anche perché il mercato delle antenne, nei prossimi<br />

anni, sarà sempre più sinergico con l’impiantistica tecnologica<br />

della casa. Un esempio lo abbiamo con due dei nostri clienti<br />

installatori che, fino a poco tempo fa, si occupavano quasi<br />

esclusivamente di impianti d’antenna e che hanno deciso<br />

di esplorare nuovi settori. Bene, dopo poco tempo il loro<br />

lavoro si è molto sviluppato. Un concetto questo, che ritengo<br />

importante: puntare con decisione su questi mercati ancora<br />

non tanto battuti; una mossa oggi redditizia».<br />

Il desk d’accoglienza Sky<br />

della sede di Forlì<br />

elettronici, dalla videosorveglianza agli antifurti,<br />

dagli accessori per computer a quelli per la<br />

telefonia, ecc. Oggi la struttura è suddivisa in tre<br />

aree ben delineate dedicate a Sky, all’ingrosso per<br />

aziende e installatori e all’utente finale».<br />

Il posizionamento<br />

di mercato<br />

«La società è in continuo sviluppo – ci<br />

dice soddisfatto Andrea Giuliani – e in questi<br />

anni ha registrato una crescita esponenziale,<br />

posizionandosi molto bene sul mercato. Un<br />

successo determinato grazie all’operato di tutto<br />

il personale che lavora in modo professionale nei<br />

due punti vendita. Ancora oggi, a dispetto della<br />

crisi che tormenta diverse realtà imprenditoriali,<br />

ci muoviamo in controtendenza, mantenendo un<br />

trend positivo».<br />

La presenza sul territorio<br />

«Organizzare un programma di partecipazione<br />

agli eventi e onorare il calendario stilato è un<br />

impegno non indifferente, ma che affrontiamo in<br />

modo deciso, con tanta tenacia e, soprattutto, con<br />

positività. La nostra presenza alle fiere, così come<br />

alle manifestazioni locali nei paesi, è costante; è<br />

un po’ come moltiplicare la vetrina di Multimedia<br />

e della stessa Sky. Il nostro gruppo di lavoro è ben<br />

specializzato sul mondo Sky e segue in maniera<br />

veramente determinata questo settore. Offre un<br />

servizio di prim’ordine ai clienti, e li coccola, anche<br />

se ciò significa dedicare più tempo del previsto: è<br />

importante per noi avere un cliente contento, che<br />

esce soddisfatto dal punto vendita».<br />

Uno scorcio interno dei due punti vendita Multimedia:<br />

la sede di Forlì a sinistra, quella di Rimini sopra<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

117


O.B. elettronica Srl<br />

GROSSISTI, RIVENDITORI E INSTALLATORI<br />

Ingrosso e dettaglio,<br />

attenti alla formazione<br />

P<br />

unto di riferimento Sky per Brescia e Cremona, O.B. è strutturato<br />

su due piani: uno dedicato agli installatori, l’altro all’utente finale.<br />

Entrambi corredati da un assortimento di prodotti e servizi.<br />

OB-elettronica Srl<br />

www.ob-elettronica.it<br />

web@ob-elettronica.it<br />

Via Genova, 4 - 25125 Brescia<br />

Tel. 030 35.30.880<br />

Barbieri, da qui il nome O.B., la società inizia<br />

l’attività nel 1996. «La storia di O.B., così come la<br />

mia, parte dal lontano ‘96 – ci racconta Andrea<br />

Erranti, uno dei tre soci, insieme a Delfino Corsini<br />

e Marco Bombardieri. Io ho cominciato nel<br />

campo dell’elettronica a 18 anni, presso<br />

un’azienda dove lavorava uno dei soci<br />

fondatori di O.B. che mi ha proposto<br />

di far parte del gruppo, proposta che<br />

ho accettato perché ho creduto sin<br />

da subito nel progetto. Ho lavorato,<br />

fianco a fianco, con Ongaro, Barbieri<br />

e Nardi per anni finché, nel 2004, ho<br />

acquisito parte delle azioni societarie<br />

e oggi, alla luce del pensionamento dei<br />

fondatori, gestisco l’azienda insieme<br />

ai miei due soci. Attualmente O.B.<br />

rappresenta un riferimento per la<br />

provincia di Brescia nel campo della<br />

televisione satellitare, nell’informatica,<br />

in quello dei componenti attivi e passivi<br />

oltre che nel settore dell’antifurto e<br />

118 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

Nata da un’idea<br />

di due operatori del<br />

settore, Roberto<br />

Ongaro e Ennio<br />

della videosorveglianza, della climatizzazione,<br />

dell’amplificazione sonora con un vasto<br />

assortimento di materiali ed accessori».<br />

La struttura<br />

Oltre a collaborare con diverse squadre di<br />

installatori, O.B. si avvale dell’operato di 14<br />

dipendenti. Ce ne parla lo stesso Andrea Erranti:


DUE DOMANDE FLASH A<br />

ANDREA ERRANTI<br />

Che importanza ha la formazione nella<br />

sua azienda?<br />

«Punto a dare linfa all’aspetto formativo<br />

da diversi anni. È fondamentale per<br />

l’attività dell’azienda e degli operatori che<br />

ci lavorano. Noi ogni anno proponiamo<br />

sessioni di corsi agli installatori e devo<br />

ammettere che registrano un ottimo<br />

riscontro. Proprio di recente, durante tutti<br />

i lunedì del mese di maggio, abbiamo<br />

eseguito diversi corsi, in collaborazione<br />

con Sky, rivolti agli operatori del settore.<br />

Di estrema attualità gli argomenti trattati,<br />

come la fibra ottica, l’alta definizione, la<br />

tecnologia SCR, gli impianti condominiali<br />

centralizzati e le tarature, la modulazione<br />

analogica e digitale, ecc.».<br />

Cosa consiglia all’installatore?<br />

«Oggi l’installatore si dimostra attento per<br />

come il mercato si sta evolvendo. Bisogna<br />

guardare in avanti con positività, il mercato<br />

offre validi e svariati sviluppi. Pertanto il<br />

mio consiglio è quello di diversificare, di<br />

non limitarsi solo alle antenne, ma pensare<br />

anche alle reti, alla videosorveglianza, alla<br />

domotica che sta crescendo sempre più,<br />

ecc. Bisogna seguire le nuove generazioni, il<br />

mondo cambierà radicalmente da qui a poco.<br />

Oggi i ragazzi crescono fianco a fianco con<br />

la tecnologia, usano tablet e smartphone<br />

già a 13 anni e attendono, a volte più di<br />

noi stessi operatori del settore, le novità<br />

del mercato tecnologico. Quello che un<br />

tempo per noi era inimmaginabile, vedi la<br />

domotica, per loro rappresenta la semplice<br />

normalità. Se penso poi a mio figlio che,<br />

addirittura all’età di tre anni, riesce a<br />

maneggiare il mio iPad con destrezza, non<br />

oso immaginare come cambieranno le cose<br />

da qui ai prossimi dieci anni».<br />

La squadra di O.B.<br />

alla trasmissione Sky Calcio Show<br />

«Sono diverse le attività di O.B. e, nel tempo,<br />

abbiamo messo insieme uno staff di lavoro ben<br />

coeso, persone specializzate nel proprio settore e<br />

in grado di garantire professionalità, competenza<br />

e capacità per qualsiasi esigenza della clientela».<br />

Con i suoi 1.000 mq, 600 dei quali dedicati alla<br />

vendita e 400 adibiti a magazzino, il punto vendita<br />

è strutturato su due piani, dove sono stati allestiti<br />

due reparti separati della società. «Il piano terra<br />

è riservato prevalentemente all’installatore –<br />

continua Erranti - e comprende l’area Sky, il reparto<br />

dedicato all’antennistica, quello dell’amplificazione<br />

sonora professionale e la parte relativa alla sicurezza,<br />

videosorveglianza e automazione. Il primo piano, invece, è riservato<br />

al privato, corredato da un vasto assortimento di componentistica<br />

elettronica, con accessori per computer e telefonia».<br />

Installatore in primo piano<br />

«Noi puntiamo molto<br />

sull’installatore – ci dice<br />

Andrea Erranti – negli<br />

anni abbiamo investito<br />

molto su questa figura,<br />

ci teniamo a valorizzarla.<br />

Non a caso, in azienda<br />

abbiamo allestito un’area<br />

di vendita completamente<br />

al servizio degli<br />

installatori; dirò di più: fra<br />

qualche mese è previsto<br />

un restyling completo<br />

del punto vendita,<br />

rifaremo tutti gli arredi, e sono previste novità nella sezione a loro<br />

dedicata. Inoltre, sul nostro sito internet è stata lanciata l’attività<br />

di e-commerce, con la possibilità quindi di comprare del materiale<br />

navigando attraverso le varie categorie merceologiche».<br />

Affrontare la crisi diversificando<br />

«Noi, nell’arco degli anni siamo sempre cresciuti, non abbiamo<br />

mai avuto flessioni. Oggi, però, facciamo parte di una realtà i<br />

cui numeri, a livello nazionale, evidenziano un mercato un po’ in<br />

crisi – denota Erranti - in modo particolare l’antennistica, che vive<br />

un momento delicato. Fortunatamente, rispetto ad altre realtà,<br />

soffriamo meno perché avendo più categorie merceologiche<br />

da offrire al cliente, riusciamo a reggere l’onda d’urto che si è<br />

abbattuta in generale su tutto il territorio nazionale. E poi c’è<br />

Sky, che oggi rappresenta un gruppo solido, un brand sinonimo<br />

di qualità e servizio. Non solo, si muove al passo dello sviluppo<br />

tecnologico e riesce sempre ad aprire continue finestre di<br />

mercato. Oggi, ad esempio, la gente è attratta dall’utilizzo di un<br />

tablet per accedere al servizio Sky Go. Un altro punto a favore<br />

è rappresentato dal lancio dei canali a visione tridimensionale.<br />

Insomma, con il potenziamento delle “autostrade informatiche”,<br />

Sky è lì, pronta a percorrerle».<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

119


Prospettive Digitali<br />

GROSSISTI, RIVENDITORI E INSTALLATORI<br />

Formazione al primo posto<br />

per un servizio completo<br />

È<br />

il must di Danilo Sgalambro, che in 15 anni di attività ha creato<br />

un team coeso al servizio di Catania e provincia, formando<br />

squadre di installatori che operano su tutto il territorio nazionale.<br />

Prospettive<br />

Digitali<br />

www.prospettivedigitali.it<br />

Via Medea 11/C<br />

95126 - Catania<br />

Tel. 095 0931630<br />

A parlare è Danilo Sgalambro, imprenditore<br />

che ha dato i natali alla sua azienda nel 1997.<br />

«Sì, siamo partiti 15 anni fa occupandoci di<br />

tutto ciò che rappresentava la fibra ottica,<br />

dalla distribuzione alla vendita, per tutta<br />

la provincia di Catania. Venivo dal mondo<br />

Microsoft e, dopo anni passati a viaggiare, ho<br />

deciso di lasciare tutto, mettere nuovamente<br />

le radici nella mia città d’origine per dar vita<br />

ad una creatura tutta mia: Prospettive Digitali,<br />

appunto. Oggi, il punto vendita offre tutto ciò<br />

che è tecnologia, intesa come comunicazione<br />

dati, e fornisce il prodotto Sky a 360°. I nostri<br />

120 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

«Lavoriamo<br />

all’unisono con Sky e<br />

interpretiamo appieno<br />

l’approccio al mercato.<br />

Così, nel territorio<br />

catanese la gente<br />

non dice andiamo da<br />

Prospettive Digitali<br />

ma andiamo da Sky».<br />

clienti sono sia installatori che utenti finali, e la<br />

mia squadra è composta da 14 persone».<br />

Il rapporto con Sky<br />

«La partnership con Sky prosegue da molti<br />

anni, le dinamiche aziendali sono cambiate e<br />

i nostri rapporti sono sempre ottimi. Proprio<br />

tempo fa, ripensando agli anni di collaborazione,<br />

riflettevo con la dirigenza Sky sul fatto che<br />

questa azienda è riuscita, negli anni, ad<br />

innalzare lo skill delle aziende partner. Numerosi<br />

partner si sono evoluti, si sono trasformate<br />

in vere e proprie aziende, hanno integrato<br />

i processi aziendali della multinazionale<br />

completando una profonda trasformazione».<br />

Il valore della formazione<br />

Prospettive Digitali organizza corsi interni ed<br />

esterni, abbracciando ogni nuova tecnologia<br />

presente sul mercato. «Io investo, anticipando


spesso e volentieri, sulle nuove tecnologie,<br />

anche a costo di rimetterci del denaro. Ci tengo<br />

ad arrivare preparato allo scenario tecnologico<br />

che mi si presenterà negli anni a seguire.<br />

Cosa ne ricavo? Innanzitutto, i clienti che si<br />

avvalgono della nuova tecnologia rimangono<br />

sempre soddisfatti se offriamo un servizio<br />

adeguato; poi abbiamo l’esperienza per risolvere<br />

problematiche di qualsiasi natura; inoltre,<br />

se l’installatore non sa che esiste una nuova<br />

tecnologia, o non la sa utilizzare, non la vende.<br />

Chi arriva prima diventa punto di riferimento –<br />

afferma Danilo Sgalambro- e sicuramente ha più<br />

tempo per studiare e capire pregi e difetti. Oggi,<br />

ad esempio, si parla molto della fibra ottica;<br />

bene, noi ci stiamo preparando da oltre due anni<br />

nella lavorazione completa di un impianto in<br />

fibra e abbiamo acquistato la strumentazione<br />

necessaria. Quando è necessario, inviamo le<br />

nostre squadre a supporto di installazioni<br />

in ogni zona del paese. Questa esperienza<br />

ci ha fatto capire una cosa: le criticità e le<br />

problematiche d’installazione spesso sono della<br />

stessa natura, non necessariamente legati al<br />

territorio dove si opera. Pertanto i problemi che<br />

abbiamo qui a Catania, li abbiamo avuti anche<br />

a Bolzano piuttosto che a Genova o a Roma».<br />

A dispetto della crisi<br />

Non ha dubbi Danilo Sgalambro quando<br />

dice: «Il prodotto Sky è un prodotto in<br />

controtendenza. Sul territorio catanese,<br />

di fatto prevalentemente commerciale, la<br />

crisi economica si è fatta sentire molto.<br />

Solo nell’ultimo anno abbiamo assistito<br />

alla chiusura di oltre mille Partite IVA.<br />

Sembra quasi paradossale, ma quando<br />

subentra una recessione economica, Sky<br />

ha la capacità di reagire per creare trend<br />

in controtendenza. Riflettendo a voce alta,<br />

penso che l’abbonamento a Sky può anche<br />

essere considerato un prodotto d‘evasione.<br />

Danilo<br />

Sgalambro,<br />

titolare dello<br />

Sky Service<br />

catanese<br />

La squadra<br />

di lavoro di<br />

Prospettive<br />

Digitali.<br />

La stretta<br />

collaborazione<br />

con squadre<br />

di installatori<br />

esterne<br />

permette<br />

interventi<br />

tempestivi<br />

su tutto il<br />

territorio<br />

Immaginiamo, ad esempio, una famiglia<br />

monoreddito composta da 3 o 4 elementi con<br />

uno stipendio medio di 1.200 euro al mese. Se il<br />

capofamiglia decidesse di portare tutti al cinema,<br />

una sola volta al mese, per evadere dalla routine<br />

quotidiana spenderebbe circa 50 euro; con una cifra<br />

inferiore, l’abbonamento a Sky accontenta tutta la<br />

famiglia per un mese intero».<br />

La qualità del servizio Sky<br />

«Ho imparato negli anni che Sky riesce a cogliere<br />

sempre le tendenze riuscendo inevitabilmente<br />

ad arrivare prima degli altri –conclude Danilo<br />

Sgalambro- a dimostrazione della spiccata<br />

sensibilità nel comprendere le esigenze dei propri<br />

utenti e della capacità di soddisfarle in pieno.<br />

Basti pensare al concetto di mobilità: il servizio<br />

Sky Go lo sposa in pieno; e questo servizio è solo<br />

all’inizio; non ho dubbi che l’offerta avrà dei<br />

margini di miglioramento notevoli e l’Azienda<br />

saprà coglierli. Non solo, Sky ha sicuramente<br />

circoscritto gli elementi di traino all’abbonamento;<br />

tra gli altri quelli legati a eventi sportivi come le<br />

esclusive della Champions League e delle Olimpiadi<br />

ne sono un esempio lampante. Anche se, come<br />

dico sempre anche ai miei collaboratori, la gente<br />

molto spesso si abbona per il calcio ma apprezza<br />

ancor di più l’offerta per il pacchetto mondo,<br />

per i documentari, piuttosto che per i ragazzi.<br />

Oggi Sky offre un ventaglio di oltre 20 canali tra<br />

cartoon e programmi educativi. Per non parlare<br />

dell’apertura alla rete; noi oramai installiamo<br />

MySky HD utilizzando la porta ethernet, grazie alla<br />

quale si potrà avere accesso a una serie di servizi<br />

evoluti. Prevedere le tendenze future è un privilegio<br />

riservato a poche aziende: sono capacità preziose,<br />

che aprono nuove opportunità di business».<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 121


L’entrata del punto<br />

vendita di Iesi<br />

Sirte Verna Elettronica Srl<br />

GROSSISTI, RIVENDITORI E INSTALLATORI<br />

Da piccolo laboratorio a punto<br />

di riferimento regionale<br />

La passione di Domenico Verna e la professionalità del suo team<br />

al servizio della qualità e del servizio. Sirte Verna Elettronica è<br />

presente in Abruzzo e nelle Marche con due punti vendita, a Pescara<br />

e Jesi, e con punti di raccolta per gli installatori in tutte le province.<br />

Sirte Verna<br />

Elettronica Srl<br />

sky.sirte@gmail.com<br />

Viale Guglielmo Marconi, 306<br />

65127 Pescara<br />

Tel. 085691444<br />

uno dei punti di riferimento della nostra<br />

regione” ci dice subito Massimo Verna, figlio<br />

di Domenico. “È stato mio padre ad avviare<br />

questa attività nel ’67, all’epoca riparava<br />

i televisori e vendeva i primi impianti per<br />

vedere Telecapodistria. A seguire, ha iniziato<br />

a installare i ripetitori per questa emittente e<br />

l’azienda è cresciuta fino ad arrivare ai tempi<br />

nostri. Oggi tutta la famiglia è impegnata<br />

in questo progetto, mio papà è la figura<br />

storica dell’azienda, mamma Imelda si occupa<br />

dell’amministrazione, io seguo l’elettronica<br />

di consumo per i clienti privati, mio fratello è<br />

responsabile dell’elettronica broadcasting».<br />

122 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

«Siamo partiti<br />

da un piccolo<br />

laboratorio di<br />

riparazioni, radio<br />

Tv, e oggi siamo<br />

L’organizzazione<br />

semplifica il lavoro<br />

Sirte Verna Elettronica è presente in Abruzzo con<br />

due punti vendita, ma presidia l’intero territorio<br />

regionale in modo organizzato e puntuale:<br />

«Riusciamo a dare un servizio completo a tutta la<br />

regione Abruzzo, e in parte anche alla provincia di<br />

Ancona, grazie ad un sistema funzionale che ruota<br />

intorno alla figura dell’installatore. Anziché avere<br />

diversi punti vendita sparsi per le province, infatti,<br />

abbiamo aperto dei punti di raccolta collegati in<br />

rete con la sede di Pescara, dalla quale partono<br />

quotidianamente gli ordini di lavoro, ad opera di<br />

Giuseppe Di Fabio. Ogni magazzino riceve, con<br />

una stampante collegata in rete, tutti gli ODL del<br />

giorno successivo, così l’installatore di zona sa dove<br />

intervenire e si organizza per operare sul territorio.<br />

Ovviamente, ad ogni magazzino viene garantito il


materiale necessario per poter operare. È Fabio<br />

Potenza ad occuparsi della gestione dei magazzini,<br />

monitorando sempre la scorta minima. Un<br />

aspetto importante quest’ultimo; basti pensare,<br />

ad esempio, al febbraio scorso, quando in tutta<br />

Italia c’è stata una forte ondata di mal tempo e<br />

qui in Abruzzo siamo rimasti sommersi dalla neve.<br />

In quella circostanza, avendo sempre garantita<br />

una scorta minima di magazzino, siamo riusciti<br />

comunque a lavorare. Prosegue Massimo Verna:<br />

Abbiamo creato un gruppo tra gli installatori; un<br />

obiettivo importante perché siamo riusciti a farli<br />

lavorare insieme, evidenziando loro tutti i benefici<br />

che derivano dal lavoro di squadra. Il centro<br />

nevralgico di tutta la macchina organizzativa<br />

è il punto vendita di Pescara; Sky ci ha fornito<br />

l’attuale struttura: oggi gestiamo gli ordini di<br />

lavoro e i magazzini che movimentano migliaia<br />

di decoder nell’arco di due o tre giorni, oltre a<br />

vendite che superano i 300 contatti mensili,<br />

grazie all’attività promozionale di Donato Di Sario,<br />

responsabile commerciale».<br />

Formazione e sicurezza<br />

in prima linea<br />

«C’è stata una trasformazione nel modo di<br />

lavorare – ci dice Massimo Verna. Mentre prima<br />

l’installatore veniva contattato da un’utente per<br />

necessità, magari per l’installazione di un televisore<br />

o semplicemente per sistemare l’antenna, adesso<br />

l’installatore è diventato anche venditore, sta<br />

imparando ad offrire i propri servizi, conosce<br />

meglio il marketing: tutte capacità necessarie per<br />

diventare un punto di riferimento nella zona in<br />

cui opera. Pertanto deve essere preparato e farsi<br />

trovare pronto. A tal proposito, abbiamo condiviso<br />

subito il progetto di Sky, Impronta <strong>Digitale</strong>, che ha<br />

contribuito all’aumento delle capacità tecniche<br />

degli installatori, soprattutto per la multimedialità.<br />

Sul fronte della sicurezza, tutti gli installatori<br />

che lavorano per Sky indossano guanti, occhiali<br />

Il desk<br />

d’accoglienza<br />

dedicato a Sky<br />

Il team di lavoro<br />

di Sirte Verna<br />

Elettronica.<br />

Oltre ai 4<br />

componenti<br />

familiari,<br />

l’azienda conta<br />

10 dipendenti e<br />

lavora in stretta<br />

collaborazione<br />

con circa 50<br />

installatori<br />

dislocati in<br />

tutto l’Abruzzo<br />

protettivi e caschetto. Da parte nostra è partita<br />

una seconda classe di formazione. Normalmente<br />

un gruppo di installatori è formato da più persone:<br />

abbiamo la figura specializzata nell’antennistica,<br />

una formata per il cablaggio strutturato e un’altra<br />

dedicata agli impianti elettrici. Abbiamo fatto<br />

in modo che le figure all’interno di ogni gruppo<br />

d’installatori fossero ben specializzate in ogni<br />

compito, dando vita a dei corsi di specializzazione<br />

ancora più tecnici».<br />

Il terremoto: solidarietà<br />

e ripartenza<br />

«In occasione del terribile terremoto che ha<br />

colpito l’Abruzzo, il nostro gruppo installativo<br />

dell’Aquila ha subito parecchi danni – ci confida<br />

Massimo Verna. Psicologicamente è stato<br />

devastante, soprattutto per gli installatori che oltre<br />

alle case hanno subito danni ai magazzini. In quella<br />

occasione c’è stata una bellissima iniziativa di Sky<br />

che ha creato un fondo di aiuti per gli installatori<br />

Sky, regalando loro mezzi di trasporto, compresa<br />

la strumentazione necessaria per eseguire le<br />

installazioni. Seppur faticosa, la ripartenza è stata<br />

immediata, dal canto nostro ci siamo organizzati<br />

con punti di raccolta per il ritiro del materiale e<br />

tutto il processo, pur subendo un rallentamento,<br />

non ha registrato interruzioni».<br />

Il boom della tv satellitare<br />

Un ricordo piacevole per Massimo Verna è dedicato<br />

al boom della televisione satellitare: il lavoro ha<br />

raggiunto picchi da record e il mercato entrava<br />

in una nuova era. «Non potrò mai scordare –ci<br />

confessa- che quando è partita la pay tv, c’è stato<br />

un boom di richieste al punto che io e Giuseppe<br />

Di Fabio, che gestisce gli ordini di lavoro Sky,<br />

rimanevamo in azienda fino a oltre mezzanotte<br />

per inserire, con la vecchia connessione a 56kb,<br />

i dati degli oltre 100 contratti quotidiani. Di<br />

giorno eravamo aperti dalle 8.30 alle 20.30 e non<br />

riuscivamo a toccare il computer perché il negozio<br />

era sempre pieno di gente. Pertanto, di giorno si<br />

facevano i contratti e di notte venivano registrati».<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 123


Skylink Engineering Sas<br />

GROSSISTI, RIVENDITORI E INSTALLATORI<br />

A Lissone, flessibilità ed efficacia<br />

Un lavoro generato dalla passione per la radiofrequenza che ha<br />

consentito a Mario Viscardi e al suo gruppo, in oltre 40 anni<br />

di attività, di conquistarsi una posizione riconosciuta dal mercato.<br />

Skylink<br />

Engineering Sas<br />

www.skylinksas.com<br />

info@skylinksas.com<br />

Via XXIV Maggio, 2<br />

20851 Lissone (MB)<br />

Tel. 039 245.7492<br />

Fax 039 245.7591<br />

fermare, la tecnologia corre così tanto che bisogna<br />

concentrarsi per individuare i prodotti sempre<br />

più flessibili e performanti, utili per soddisfare le<br />

necessità del mercato. I clienti vanno stimolati<br />

nel modo migliore per ottenere il massimo da<br />

un impianto, ragione per la quale abbiamo<br />

sviluppato prodotti personalizzati che permettono<br />

di distinguersi dalla massa. La trasparenza, la<br />

serietà, la passione sono gli strumenti utilizzati per<br />

conquistare la fiducia dei nostri clienti».<br />

124 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

«Lo spirito che<br />

anima l’attività di<br />

Skylink Engineering è<br />

fortemente orientato<br />

alla professionalità<br />

e qualità». Cosi si<br />

presenta Mario<br />

Viscardi, che prosegue:<br />

«Non ci si deve mai<br />

Una delle numerose partecipazioni di Skylink Engineering<br />

alle mostre locali per la promozione degli abbonati a Sky<br />

La squadra e i prodotti<br />

Prosegue Viscardi: «Un “maschi contro<br />

femmine” aziendale, un binomio giovane che<br />

produce i suoi frutti, un lavoro di squadra, una<br />

sintonia unica tra parte tecnica, commerciale<br />

e amministrativa. Una presentazione a coloro


che sono il futuro della Skylink, grazie a Mario:<br />

Sabina, Danilo, Domiziano, Barbara e Marcello.<br />

L’azienda nata per la distribuzione dei prodotti <strong>TV</strong><br />

sat ha integrato il suo core business con i settori<br />

della videosorveglianza, antintrusione, domotica e<br />

distribuzione dei segnali video in HD e 3D. Grazie<br />

all’esperienza e alle conoscenze dei membri, siamo<br />

diventati distributori ufficiali di brand importanti<br />

come: Ksenia, Superon,Visionite. Inoltre, in<br />

questo periodo ci stiamo dedicando fortemente<br />

a proporre ai nostri clienti soluzioni di impianti<br />

con utilizzo dei prodotti in fibra ottica grazie alla<br />

collaborazione e supporto di Sky. Veloce, pulita<br />

ed efficace, chi sta lavorando impiegando la fibra<br />

ottica, non conosce crisi».<br />

Il vantaggio competitivo<br />

La sede operativa di Lissone si estende in più<br />

livelli, per un totale di 900 mq. Il magazzino molto<br />

ben fornito occupa il seminterrato e il piano<br />

terra; il negozio comprende un’area dedicata<br />

agli utenti Sky (sia installatori che utenti finali)<br />

e un’area dedicata al professionista. A vista c’è<br />

anche il laboratorio ben attrezzato di strumenti,<br />

oscilloscopi, analizzatori e anche di una camera<br />

climatica. Ai piani superiori ci sono gli uffici e la<br />

sala training per i corsi di aggiornamento. «È nostra<br />

consuetudine affiancati dai produttori - afferma<br />

Sabina - organizzare eventi per coinvolgere gli<br />

installatori ai nuovi sistemi di installazione per<br />

la presentazione dei nuovi prodotti e della loro<br />

applicazione. Gli incontri sono sempre animati,<br />

e coinvolgenti. Gli installatori e l’interlocutore<br />

si scambiano richieste ed esigenze al fine di<br />

modellare e adattare alle reali esigenze i nuovi<br />

prodotti per creare prodotti ad hoc».<br />

Un particolare<br />

del laboratorio<br />

di Skylink<br />

Sky Service, lo staff<br />

«All’installatore diciamo di non rallentare mai,<br />

di giocare sempre d’anticipo – così si presenta<br />

Barbara, molto motivata. Dall’inizio dell’anno non<br />

ci siamo mai fermati un attimo; certo, bisogna<br />

stimolare il mercato, ma questo lo diamo per<br />

scontato. E i risultati arrivano».<br />

Prosegue: «Con Sky abbiamo sviluppato un gran<br />

lavoro. Bisogna perseverare, con la consapevolezza<br />

che il business è di grandi dimensioni; è necessario<br />

fare pressing ma anche aver la pazienza di<br />

attendere. Personalmente ho iniziato a lavorare<br />

in azienda quando Sky è entrata nel mercato<br />

italiano. Mi piace la competizione e quindi accetto<br />

le sfide: ogni obiettivo, avendo le armi appropriate,<br />

è raggiungibile ed è con questa filosofia che ci<br />

proponiamo al mercato. Fra le nostre attività – rivela<br />

Barbara – rientra anche l’organizzazione di presidi<br />

per conto di Sky, in centri commerciali, fiere locali<br />

e manifestazioni di vario genere. Con uno stand<br />

oppure un gazebo e il supporto di promoter andiamo<br />

a proporre l’abbonamento Sky alle persone che<br />

visitano queste manifestazioni oppure frequentano<br />

i centri commerciali. Ci occupiamo di tutto:<br />

dall’individuazione dell’evento, al preventivo di spesa<br />

e all’impegno di realizzare un adeguato numero di<br />

contratti: se Sky autorizza l’attività noi siamo subito<br />

operativi. È un’attività molto impegnativa, un po’<br />

come moltiplicare la tua vetrina; devi essere in grado<br />

argomentare al pubblico l’abbonamento e saper<br />

proporre delle offerte speciali ad hoc, pensate per<br />

quell’evento. E funziona, la gente mostra interesse<br />

e apprezza. Infine, per incrementare ancora di<br />

più gli abbonamenti abbiamo creato, nel tempo,<br />

una fitta rete di affiliati sul territorio; diverse<br />

decine fra installatori e negozianti che generano<br />

abbonamenti perché credono sia importante<br />

offrire questo servizio ai propri clienti. Abbinare<br />

alla vendita di un televisore anche l’abbonamento<br />

Sky con MySky HD è certamente un vantaggio per<br />

loro. Vi sono piccoli negozi di telefonia che hanno<br />

voluto aggiungere anche questo servizio a valore<br />

aggiunto. Con loro abbiamo costruito un rapporto<br />

di stima reciproca». Un ringraziamento per la<br />

serietà, la precisione e la costanza a Ilenia, Rebecca<br />

e Valeria: le ragazze Skylink.<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 125


Alcad www.geser-electronics.it<br />

AMPLIFICATORI DA PALO<br />

Serie AM, con filtro LTE integrato da 30 dB<br />

Una gamma di modelli suddivisi in due famiglie, con guadagno di 20<br />

e 32 dB. Il livello d’uscita varia da 108 a 115 dBµV, DIN 45004B. Il<br />

filtro LTE integrato, a partire da 792 MHz, attenua i segnali LTE di 30 dB.<br />

La nuova serie di amplificatori da palo Alcad è LTE<br />

compatibile: il filtro integrato opera a partire da 792<br />

MHz, con un’attenuazione di 30 dB. Inoltre, questo filtro<br />

lavora anche sulla banda GSM e TETRA, lo standard<br />

professionale usato principalmente dalle forze di<br />

pubblica sicurezza e militari e dai servizi di emergenza. Il<br />

livello massimo di uscita, a seconda del modello, varia da<br />

108 a 115 dBµV.<br />

Vi sono modelli con guadagno da 20 dB e figura di<br />

rumore di 3 dB ad 1 ingresso (UHF), 2 ingressi (UHF +<br />

FM/VHF) e 3 ingressi (UHF1 + UHF2 + FM/VHF). I modelli<br />

con guadagno da 32 dB offrono gli stessi ingressi<br />

combinati e una figura di rumore che varia da 3 a 5,5 dB.<br />

Filtri indoor<br />

e outdoor<br />

I filtri indoor sono disponibili in due<br />

modelli: RB-619, da collegare nei pressi<br />

della presa d’antenna del televisore di casa,<br />

utile per filtrare eventuali interferenze<br />

generate da uno smart phone presente<br />

all’interno della casa e RB-609 da installare<br />

nel sottotetto, fra l’antenna e la centrale di<br />

distribuzione dei segnali televisivi. La banda<br />

di frequenze si estende da 0 a 790 MHz, la<br />

reiezione alla banda LTE, da 791 a 862 MHz,<br />

è pari a 60 dB, così come quella GSM-Tetra<br />

da 870 a 960 MHz. La classe di protezione<br />

è IP 53. E’ disponibile anche un modello,<br />

adatto al montaggio a palo.<br />

126 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

Nei modelli a 2 e 3 ingressi le regolazioni<br />

di guadagno sono separate. I punti di forza<br />

comuni a tutti i modelli sono: la robusta<br />

meccanica che garantisce un grado di protezione<br />

IP 53, l’elevata efficienza di schermatura<br />

elettromagnetica, l’isolamento tra gli ingressi<br />

per evitare che i segnali provenienti da più<br />

antenne si disturbino fra loro e la presa test<br />

a -20 dB, per simulare il valore di segnale da<br />

ottenere alle prese d’utente.<br />

La risposta in frequenza sulla gamma fino a 960 MHz,<br />

comprensiva delle bande telefoniche<br />

L’attenuazione del filtro LTE/GMS-TETRA


ANTENNE UHF<br />

5 modelli, con filtro LTE sui canali<br />

dai 61 al 69<br />

Una gamma di antenne UHF progettate per<br />

impedire la ricezione dei segnali LTE, che<br />

comprende l’innovativa NEO-096, con guadagno<br />

di 18 dB e rapporto avanti/indietro di 32 dB.<br />

Non vi è dubbio che, per attenuare<br />

nell’impianto di ricezione televisiva i futuri<br />

segnali LTE, la prima cosa da fare sarà dotarsi di<br />

un’antenna che non li riceva proprio. La gamma<br />

di antenne Alcad, distribuite in esclusiva in<br />

Italia da Geser, comprende un filtro integrato<br />

che riduce questi segnali. Il grafico qui sotto lo<br />

evidenzia. La gamma è formata da 6 modelli con<br />

caratteristiche riportate nella tabella di fondo<br />

pagina. L’elevata direttività e il rapporto A/I<br />

Il grafico riporta la curva di attenuazione del filtro<br />

LTE presente sulle antenne Alcad<br />

ANTENNE UHF ALCAD CON FILTRO LTE<br />

Antenna NEO HD 096<br />

guadagno di 18 dB e<br />

rapporto A/I di 32 dB<br />

BU-116 BU-266 BU-456 MX-046 NEO HD 096<br />

Banda di frequenze 470÷790 MHz<br />

Canali 21÷60<br />

N° elementi 19 27 43 51 -<br />

Guadagno dB 12,5 13 14 15,5 18<br />

Rapporto A/I dB 21 23 25 27 32<br />

Return loss dB ≥10 dB<br />

Lunghezza mm 1.146 1.087 1.298 1.152 1.160<br />

Protezione IP 53 IP 53 IP 53 IP 53 IP 55<br />

Antenna BU-266, 27 elementi,<br />

guadagno di 13 dB<br />

Antenna BU-456,<br />

43 elementi,<br />

guadagno di 14 dB<br />

rendono queste antenne particolarmente indicate per incrementare<br />

l’efficienza di ricezione, anche nelle aree dove sono presenti echi<br />

provenienti dalla direzione opposta al puntamento. La velocità e la<br />

semplicità d’installazione sono assicurate dal preassemblaggio dei<br />

componenti. L’attacco a palo, grazie al sistema a molla Quick Fix,<br />

riduce i tempi di fissaggio. L’antenna NEO HD 096 dispone di un<br />

meccanismo dedicato che permette il cambio della polarizzazione<br />

senza dover reinstallare l’antenna.<br />

Geser Soc. Coop.<br />

Via F.lli Cairoli, 3 - 20053 Muggiò (MI)<br />

Tel. 039 27 80 897 - Fax 039 27 86 090<br />

www.geser-electronics.it<br />

info@geser-electronics.it<br />

Antenna MX-046,<br />

51 elementi, guadagno<br />

di 15,5 dB<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 127


Alpha Elettronica www.alphaelettronica.com<br />

DISTRIBUTORI, COMMUTATORI, EXTENDER HDMI<br />

La distribuzione dei segnali HDMI<br />

Tre accessori utili all’installatore per configurare al meglio un<br />

impianto audio/video dove le sorgenti e i display si connettono<br />

in HDMI. Garantita la compatibilità con l’HDCP per contenuti pay.<br />

Fino a poco tempo fa la presa Scart dominava la scena<br />

dei collegamenti audio/video analogici. Oggi, con l’avvento<br />

dell’alta definizione, questa funzione sta rapidamente<br />

passando nelle mani del connettore digitale HDMI.<br />

L’HDMI rappresenta una tipologia di collegamento<br />

che, come accade per la televisione digitale, può soffrire<br />

di criticità se non vengono rispettati criteri qualitativi e<br />

regole di base. Inoltre, un segnale HDMI nel caso trasporti<br />

contenuti protetti dal diritto d’autore, veicola anche il<br />

CT215: 1IN – 4OUT<br />

Un accessorio utile per inviare ad un<br />

televisore, o videoproiettore, una delle<br />

quattro sorgenti collegate in HDMI. Il CT215,<br />

ai 4 ingressi HDMI aggiunge anche gli ingressi<br />

digitali ottici (Toslink) e coassiali, per ogni<br />

ingresso. Lo stesso discorso vale anche per<br />

l’uscita. Viene assicurata la compatibilità<br />

con la versione 1.3 dello standard HDMI<br />

(larghezza di banda pari a 2,25 Gbps) e<br />

1.1 dell’HDCP. Il frontale ospita i led che<br />

indicano quale ingresso è stato selezionato,<br />

e due pulsanti: il primo per commutare gli<br />

ingressi (in alternativa è possibile farlo con<br />

il telecomando in dotazione), e il secondo<br />

per migliorare la qualità del segnale HDMI<br />

e renderlo più robusto e affidabile. Il CT215<br />

supporta segnali video con Deep Color a 16<br />

bit e audio Dolby TrueHD e Master Audio<br />

DTS-HD. L’interfaccia seriale RS-232 consente<br />

il controllo in un sistema integrato, anche via<br />

PC. L’alimentatore esterno è da 5 Vc.c.<br />

128 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />

codice HDCP: un motivo in più per utilizzare prodotti<br />

di elevata qualità, evitando così malfunzionamenti che<br />

possa pregiudicare irrimediabilmente la visione delle<br />

immagini.<br />

Un installatore, se non lo ha ancora fatto, dovrà<br />

rapidamente prendere confidenza con questi prodotti<br />

perché rappresentano l’anello di collegamento con il<br />

mondo audio/video: un mercato che visualizza anche i<br />

contenuti ricevuti dall’impianto di distribuzione televisiva.<br />

CT378, extender HDBaseT<br />

È un problema assai ricorrente: la connessione fra sorgente e<br />

monitor, da realizzare in HDMI è troppo lunga e non può essere<br />

eseguita con un cavo HDMI; oppure, il tubo corrugato non è<br />

così spazioso da poter far transitare un connettore HDMI. A<br />

questo punto la soluzione obbligata è utilizzare un estensore<br />

HDMI, perché la cablatura di un cavo Cat6 è fattibile e non<br />

costituisce un problema. Il CT378 è un estensore di segnali HDMI,<br />

compatibile con lo standard HDBaseT, che utilizza un solo cavo<br />

Cat 6 per raggiungere una distanza massima di 100 metri. Lo<br />

standard HDBaseT consente di veicolare su di un unico cavo<br />

i segnali HDMI, Lan, alimentazione, IR e RS232. È composto<br />

da una coppia di apparecchi, ricevitore e trasmettitore, che si<br />

collegano fra loro con un solo cavo di Cat6. Si presta a diversi<br />

utilizzi: sia per uso domestico che commerciale, come show<br />

room, sale conferenze, auditori, scuole e sale di training. La<br />

compatibilità con lo standard HDMI è assicurata alla versione 1.4,<br />

ciò consente di gestire<br />

facilmente segnali<br />

3D o a risoluzione<br />

4K. Viene garantito il<br />

supporto Deep Color<br />

fino a 12 bit e ai<br />

formati audio, fino al<br />

7.1, Dolby TrueHD e<br />

DTS-HD.


LA DISTRIBUZIONE DEL SEGNALE HDMI<br />

Modello CT 378 CT379 CT310/8 CT215<br />

Tipologia HDMI Extender HDBaseT HDMI extender over IP Distributore HDMI / 1IN - 8OUT Commutatore HDMI / 4IN - 1OUT<br />

Versione HDMI 1.4 1.3 1.3 1.3<br />

Compatibilità HDCP Sì Sì Sì Sì<br />

Risoluzione supportata fino a 1080p fino a 1080p fino a 1080p 1080p - WUXGA<br />

Distanza massima 100 metri 100 metri 15 metri -<br />

Tipo di cavo ethernet Cat6 Cat6 - -<br />

Supporto RS232 e IR Sì Sì - Sì, RS 232<br />

Supporto USB No Sì - -<br />

CT310/8, 1IN – 8OUT<br />

Quando una sorgente HDMI, come un<br />

decoder pay, un lettore Blu-ray oppure<br />

una console videogame deve essere<br />

distribuita contemporaneamente su più<br />

televisori, videoproiettori o monitor è<br />

indispensabile utilizzare un distributore<br />

di segnali HDMI. Un’esigenza che<br />

si manifesta in diverse situazioni:<br />

all’interno di un appartamento, in locali<br />

pubblici come bar e ristoranti oppure<br />

nei centri commerciali. Ma anche<br />

nei villaggi turistici, nei campeggi e<br />

ovunque sia necessario visualizzare<br />

su più display il segnale di una stessa<br />

sorgente. Il CT310/8 è in grado di<br />

inviare lo stesso<br />

contenuti fino a 8 sorgenti.<br />

E’ compatibile HDMI 1.3, HDCP 1.1<br />

e DVI 1.0. Supporta il Deep Color<br />

fino a 12 Bit ad una risoluzione a<br />

1080p@24/60 Hz. La disponibilità<br />

di chiavi HDCP permettono ad ogni<br />

uscita HDMI di lavorare in modalità<br />

indipendente, quando è presente un<br />

segnale protetto dai diritti d’autore.<br />

CT379, extender HDMI-USB-RS232-IR<br />

con Switch Gigabit<br />

Un estensore in grado di distribuire via Cat6 e switch Gigabit Ethernet i<br />

segnali HDMI, USB, RE232 e IR a monitor o videoproiettori, fino a 16 flussi<br />

Audio/Video. Questi segnali provengono da una sorgente dotata di uscita<br />

HDMI, come decoder pay-tv, Blu-ray player, console videogame, ecc.<br />

La distanza massima di connessione, via cavo Cat6 può raggiungere i 100<br />

metri. Utilizzando un comune switch di rete gigabit-ethernet è possibile<br />

aumentare ulteriormente la distanza di trasmissione e ricevere il segnale<br />

inviato dal trasmettitore con più ricevitori. Tramite i dip-switch presenti sui<br />

moduli è possibile inviare contemporaneamente fino<br />

a 16 flussi audio vvideo<br />

sulla rete<br />

locale. Questa<br />

soluzione si<br />

presta dove è<br />

già presente una<br />

connessione di<br />

rete LAN gigabit.<br />

Oltre a distribuire i flussi A/V,<br />

ogni uscita amplifica ed equalizza<br />

il segnale per ottenere le migliori<br />

prestazioni di distribuzione. Tutte<br />

le uscite e l’ingresso sono disposti<br />

sul pannello posteriore.<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 129


Alpha Elettronica www.alphaelettronica.com<br />

CAVI AUDIO/VIDEO<br />

HDMI 1.4: le gamme Smart e Professional<br />

Alpha Elettronica presenta due famiglie di cavi<br />

HDMI, con prestazioni differenti, per applicazioni<br />

standard e critiche. Sedici modelli High Speed<br />

with Ethernet, anche con elettronica integrata per<br />

compensare le attenuazioni.<br />

Cavo<br />

Alpha Elettronica<br />

serie Professional<br />

130 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />

A partire dalla versione 1.4,<br />

lo standard HDMI ha definito<br />

una classificazione dei relativi<br />

cavi, in funzione dell’utilizzo<br />

in un impianto e, quindi, delle<br />

caratteristiche richieste. Una<br />

classificazione che prevede quattro<br />

famiglie: HDMI Standard, HDMI High<br />

Speed, HDMI Standard with Ethernet<br />

e HDMI High Speed with Ethernet. Alpha<br />

Elettronica presenta le gamme HDMI 1.4<br />

appartenenti alla famiglia più performante:<br />

HDMI High Speed with Ethernet.<br />

Le gamme Smart e Professional<br />

La prima è composta da 6 modelli, tutti 1.4, con lunghezze<br />

da 1 a 10 metri. Sono adatti a collegamenti standard dove non<br />

sono presenti criticità e, quindi, non è richiesta una prestazione<br />

particolare. I cavi HDMI serie Professional, invece, garantiscono<br />

prestazioni di levatura superiore e sono adeguati per impianti<br />

di valore, dove la più piccola attenuazione può comportare una<br />

diminuzione delle prestazioni complessive dell’impianto. Questa<br />

gamma è composta da 10 modelli, che si differenziano per la<br />

lunghezza: 1, 2, 3, 5, 10, 15 e 20 metri. Inoltre, sono disponibili<br />

modelli da 25, 30 e 40 metri, con elettronica integrata funzionale<br />

alla stabilità dei parametri dei segnali.<br />

Il chip integrato<br />

La criticità dei cavi HDMI è nota a tutti gli installatori. Per<br />

supportare cablaggi lunghi oltre 10 metri, nella gamma di<br />

Alpha Elettronica<br />

vi sono 3 modelli<br />

che integrano<br />

questa elettronica,<br />

miniaturizzata per<br />

Alpha Elettronica srl<br />

l’occasione. È così<br />

Via Antolini, 2/A - 43044 Collecchio PR possibile coprire<br />

Tel. 0521 80 44 27 - Fax 0521 80 45 73 distanze fino a 40<br />

www.alphaelettronica.com<br />

metri.<br />

info@alphaelettronica.com<br />

Ethernet e HDMI 1.4<br />

L’HDMI 1.4 è una specifica che<br />

contiene i formati per la distribuzione dei<br />

contenuti 3D in un impianto AV. Dalla<br />

versione 1.4 è stato anche definito quali<br />

prestazioni deve avere un cavo HDMI<br />

with Ethernet: in pratica, al cavo HDMI<br />

è stata aggiunta una connessione di rete<br />

ad alta velocità, per utilizzare lo stesso<br />

cavo nel caso colleghi device in rete,<br />

senza dover utilizzare un cavo separato di<br />

cablaggio strutturato.<br />

Inoltre, la versione HDMI 1.4 High<br />

Speed supporta la risoluzione 4K<br />

(4.096x2.160 pixel a 24 Hz) e, come la<br />

1.3, consente velocità di trasmissione fino<br />

a 10,2 Gbps.<br />

CAVI HDMI<br />

Codice Lunghezza in metri<br />

GAMMA SMART<br />

93-591/1 1<br />

93-591/1,5 1,5<br />

93-591/2 2<br />

93-591/3 3<br />

93-591/5 5<br />

93-591/10 10<br />

GAMMA PROFESSIONAL<br />

93-591/1P 1<br />

93-591/2P 2<br />

93-591/3P 3<br />

93-591/5P 5<br />

93-591/2PN - con nylon 2<br />

93-591/3PN - con nylon 3<br />

93-591/5PN - con nylon 5<br />

93-591/25C chipset 25<br />

93-591/30C chipset 30<br />

93-591/40C chipset 40


LAMPADINE LED<br />

A spot, a bulbo: sempre più potenti<br />

Le lampadine a Led proseguono la corsa verso potenze<br />

sempre più elevate: ora possono sostituire anche le<br />

tradizionali lampadine a filamento da 100W. Si aprono<br />

nuovi scenari e opportunità di business finora preclusi.<br />

La potenza è in continuo aumento: così si può<br />

definire il progresso dell’illuminazione a Led. Fino<br />

a poco tempo fa, sostituire un faretto alogeno<br />

oppure una classica lampadina a filamento<br />

significava accontentarsi di minor prestazioni. Oggi,<br />

invece, non è più così. Il messaggio che l’industria<br />

illuminotecnica vuole dare al mercato è semplice: la<br />

luminosità del Led ha ormai raggiunto livelli tali da<br />

garantire le applicazioni più diverse.<br />

Vediamo alcune delle numerose novità proposte nel<br />

nuovo catalogo di Alpha Elettronica.<br />

Lampadine LED Bulbo<br />

Abbiamo scelto due modelli che rappresentano<br />

l’evoluzione della specie. L’LB130/10 genera<br />

una luminosità comparabile ad una lampadina<br />

LAMPADINE LED SPOT<br />

Modello LB130/10 LB132<br />

Potenza 10W 14W<br />

Potenza equivalente 75W 100W<br />

Attacco E27 E27<br />

Alimentazione 230 Vc.a. 230 Vc.a.<br />

Angolo emissione 140° 140°<br />

Dimensioni in mm ∅ 60 x h112,8 ∅ 108 x h165<br />

Temperatura colore<br />

Flusso luminoso<br />

6.000K/700 lm<br />

4.000K/650 lm<br />

2.700K/600 lm<br />

4.200K/750 lm<br />

3.000K/728 lm<br />

-<br />

a filamento da 75W, però di watt ne consuma<br />

soltanto 10 ed ha una vita media di circa 15 anni.<br />

Se, però, questa potenza non basta è disponibile<br />

l’LB132, un modello da 14W, corrispondente a<br />

100W, con dimensioni di mm 108x165. L’LB130/10<br />

è disponibili in 3 temperature colore mentre l’LB132<br />

in bianco naturale oppure bianco caldo.<br />

Lampadine a LED Spot<br />

Per i modelli scelti dal nuovo catalogo le potenze<br />

equivalenti si attestano stabilmente sui 40W a<br />

fronte di un consumo reale di 5W. La gamma<br />

comprende faretti con attacco GU5,2 alimentati<br />

a 12 Vc.c. oppure GU10 da 230 Vc.a. e angoli di<br />

emissioni da 45 o 80 gradi. Le temperature colori<br />

disponibili sono evidenziate nella tabella dedicata.<br />

Modello LS112/5 LS112/6 LS114 LS114/6 LS214/9 LS220<br />

Potenza 5,5W 5W 3,5W 5W 6W 4W, dimmerabile<br />

Potenza equivalente 40W 40W 30W 40W 40W -<br />

Attacco GU5,3 GU5,3 GU10 GU10 GU10 G9<br />

Alimentazione 12 Vc.c. 12 Vc.c. 230 Va.c. 230 Va.c. 230 Vc.a. 230 Vc.a.<br />

Angolo emissione 80° 45° 80° 45° 80° 30°<br />

Dimensioni in mm ∅ 50 x h44 ∅ 50 x h57,8 ∅ 50 x h58 ∅ 50 x h57,8 ∅ 49,5 x h91,7 ∅ 31,30 x h70,10<br />

4.200K / 240 lm 6.000K/310 lm 6.000K/210 lm 6.000K/310 lm 4.200K/240 lm 6.000K/140 lm<br />

Temperatura colore 3.000K / 236 lm 4.000K/300 lm 4.000K/200 lm 4.000/330 lm 3.000/236 lm 3.000K/130 lm<br />

Flusso luminoso - 3.600K/280 lm 3.600K/180 lm 3.600K/280 lm - -<br />

- 2.700K/260 lm 2.700K/160 lm 2.700K/260 lm - -<br />

LAMPADINE LED BULBO<br />

Tre nuovi cataloghi<br />

Alpha Elettronica ha realizzato 3<br />

nuovi cataloghi, che contengono<br />

l’intera gamma dei prodotti distribuiti.<br />

Sono disponibili i seguenti volumi:<br />

1 - Catalogo generale<br />

2 - Fotovoltaico<br />

3 - Pianeta Led<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 131<br />

Lampadina<br />

Led LB130,<br />

attacco E27,<br />

potenza<br />

equivalente<br />

di 75W<br />

Lampadina Led Spot<br />

LS112/6, potenza<br />

equivalente da<br />

40W e angolo di<br />

emissione da 45°<br />

Lampadina Led Spot LS214/6,<br />

potenza equivalente da 40W<br />

e angolo di emissione da 45°<br />

Lampadina<br />

Led Spot<br />

LS214/9,<br />

potenza<br />

equivalente<br />

da 40W e<br />

alimentazione<br />

a 230Vc.a.


AURIGA www.auriga.it<br />

CENTRALI A TRANSMODULAZIONE<br />

MMH3000: con upgrade progressivo<br />

Il sistema di Centrali di Terra Electronics, dedicato ad alberghi, hotel,<br />

villaggi turistici, ecc., consente la distribuzione contemporanea,<br />

analogica e digitale, dello stesso canale per gestire, nel modo più<br />

conveniente, la sostituzione del parco di televisori analogici.<br />

Terra Electronics, importata in Italia da<br />

Auriga, è riconosciuta come produttore leader<br />

dell’Europa dell’est. La sua attività, iniziata negli<br />

anni ’80, viene del tutto svolta nel quartier<br />

generale di Kaunas in Lituania, dove si realizza<br />

l’intera produzione e dove sono presenti i<br />

laboratori di ricerca e sviluppo.<br />

Le avanzate linee di produzione sono dotate<br />

di impianti pick and place per l’assemblaggio<br />

dei componenti SMD e sistemi di saldatura<br />

a onda, necessari per mantenere la costanza<br />

delle caratteristiche con alti volumi di<br />

produzione. La qualità delle prestazioni e<br />

l’affidabilità sono obiettivi quotidiani per Terra<br />

Electronics, elementi riconosciuti dal mercato di<br />

riferimento. Il catalogo è composto da prodotti<br />

elettronici per soluzioni di impiantistica<br />

televisiva, terrestre e satellitare, di tipo<br />

residenziale, professionale e broadcasting.<br />

MMH3000: soluzione<br />

flessibile e graduale<br />

Nei grandi impianti installati presso le<br />

comunità, come alberghi, hotel, villaggi<br />

turistici, case di riposo e ospedali ricorre una<br />

Un particolare dello stabilimento di Terra Electronics<br />

132 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

La particolarità dei moduli transmodulatori della centrale MMH3000 è il connettore<br />

rosso TS, Terra Stream, visibile in ogni moduli in alto a sinistra. Aggiungendo solo<br />

un modulatore COFDM e prelevando il segnale da ogni connettore rosso, si può<br />

aggiungere alla centrale anche il segnale digitale di ciascun trans modulatore<br />

problematica, molto sentita in questa fase di<br />

congiuntura economica sfavorevole: con il<br />

passaggio al digitale è indispensabile adeguare<br />

l’impianto evitando, però, la sostituzione<br />

dell’intero parco di televisori analogici. Spesso,<br />

si sceglie la soluzione a conversione, del tipo<br />

QPSK/PAL oppure COFDM/PAL. Queste soluzioni<br />

vengono scelte per continuare ad utilizzare<br />

lo stesso parco dei televisori installati, che<br />

sono analogici. Però, presentano un punto di<br />

debolezza: quando viene l’ora di sostituirli, ad<br />

esempio perché non è più conveniente ripararli,<br />

non si possono utilizzare modelli con tuner<br />

digitale perché altrimenti bisogna sostituire i<br />

transmodulatori, in pratica l’intera centrale.<br />

La soluzione proposta da Terra Electronics<br />

con la centrale MMH3000 offre un vantaggio:<br />

inizialmente viene configurata con moduli<br />

QPSK/PAL o COFDM/PAL, per distribuire i segnali<br />

digitali in formato analogico ma, nel tempo,<br />

può essere aggiornata con modulatori COFDM<br />

oppure IP, aggiungendo semplicemente un<br />

modulo specifico, evitando quindi di sostituire<br />

l’intera centrale. Una soluzione che consente<br />

la distribuzione contemporanea dello stesso<br />

programma, sia in formato digitale che analogico<br />

e, quindi, la possibilità di sostituire nel tempo<br />

il parco dei televisori analogici senza vincolo


alcuno. Una soluzione che garantisce l’investimento<br />

iniziale e ne consente l’evoluzione tecnologica a<br />

costi accessibili.<br />

Come si configura<br />

Ogni modulo transmodulatore presente nella<br />

centrale MMH3000 è dotato di un connettore<br />

di color rosso denominato TS, ossia Terra<br />

Stream. E’ questo il punto di forza. Si tratta di<br />

un terminale che rende disponibile, anche in<br />

formato digitale, lo stream dell’intero MUX o TP<br />

sintonizzato, convertito in Pal dal modulo stesso.<br />

La configurazione iniziale della centrale prevede<br />

la conversione, dei transponder QPSK oppure dei<br />

multiplex COFDM, in formato analogico Pal. Ma in<br />

un secondo tempo, aggiungendo un modulatore<br />

COFDM modello TRX 360, è possibile convertire in<br />

COFDM fino a 6 programmi della stessa centrale<br />

che continuano, però, ad essere disponibili anche in<br />

formato analogico. La centrale MMH3000 prevede<br />

anche l’esclusivo sistema modulare Master/Slave<br />

con moduli specifici (slave) che prelevano tramite<br />

Terra Stream il contenuto del mux sintonizzato<br />

da un altro modulo per generare un programma<br />

analogico dello stesso mux diverso dal primo<br />

modulo (es. Rai1–Rai2-Rai 3). Questa soluzione<br />

rappresenta un grosso vantaggio economico per<br />

le centrali a conversione COFDM-PAL poiché<br />

consente di risparmiare il costo di alcuni moduli<br />

sintonizzatori. Il cablaggio della centrale è pulito e<br />

ordinato, progettato per lavorare H24. Rappresenta<br />

anche un bel biglietto da visita per l’installatore:<br />

l’ordine è indice di affidabilità e professionalità e<br />

valorizza la qualità del servizio offerto.<br />

I moduli disponibili<br />

La centrale MMH3000 è disponibile in due<br />

versioni, predisposte per ospitare 6 oppure 8 moduli.<br />

Riguardo ai moduli disponibili, l’elenco è completo.<br />

Ad esempio, abbiamo i transmodulatori QPSK/PAL<br />

e COFDM/PAL (anche con modulatore vestigiale<br />

e slot CI), QPSK-8PSK/COFDM, COFDM/COFDM,<br />

Transcoder MPEG2-H.264/MPEG2 e ASI, modulatori<br />

AV/PAL e AV/COFDM 83 canali AV) per arrivare ai<br />

modulatori digitali che prelevano il segnale TS da<br />

un transmodulatore analogico e lo convertono in<br />

COFDM oppure IP. Con questa varietà è possibile<br />

comporre qualunque configurazione d’impianto, per<br />

la ricezione dei canali free oppure codificati come,<br />

ad esempio, Mediaset Premium oppure TivùSat. A<br />

questo proposito Auriga rende disponibili anche le<br />

Cam professionali specifiche per i servizi criptati<br />

ed è fornitore certificato per le soluzioni Mediaset<br />

Premium Hotel e Tivùsat sia analogiche che digitali.<br />

L’impianto DTT<br />

Nel catalogo Terra Electronics, distribuito da Auriga,<br />

è presente una gamma di prodotti per l’impianto<br />

DTT. Vi sono i centralini da palo a 2 e 3 ingressi,<br />

amplificatori di banda a ingresso singolo, amplificatori<br />

a larga banda con il canale 36 in BV, amplificatori<br />

multi banda a 4 ingressi. Per tutti, sono disponibili<br />

modelli a bassa, media e alta potenza. Oltre ai moduli<br />

per centrali a filtro di canale programmabile, ad<br />

alta selettività. Su tutti i modelli spicca la bassissima<br />

figura di rumore, requisito di qualità essenziale nel<br />

trattamento dei segnali digitali terrestri.<br />

La fibra ottica<br />

Terra Electronics produce anche i<br />

trasmettitori e ricevitori ottici, serie<br />

RMH3000, ideati per le grandi distribuzioni<br />

Tv in fibra ottica. La gamma è molto<br />

ampia, con potenze di trasmissione<br />

differenti e lunghezza d’onda a 1310nm<br />

o 1550nm. e ricevitori con potenze di<br />

uscita da 80dBuV a 118dBuV in molteplici<br />

varianti. I trasmettitori ottici sono dotati<br />

di regolazione del segnale RF in ingresso<br />

(AGC, attenuazione 0÷15dB a passi di<br />

0,5dB) e supportano la trasmissione fino a<br />

42 Mux DTT senza alcuna perdita di qualità<br />

del segnale originale.<br />

Lo schema descrive come viene configurata la centrale<br />

MMH3000, completa di 4 transmodulatori QPSK/PAL e<br />

di un modulatore COFDM.<br />

Le connessioni evidenziate in rosso,<br />

sono riferite al cablaggio del modulatore digitale<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 133


AURIGA www.auriga.it<br />

DISTRIBUZIONE TELEVISIVA<br />

Fibra ottica:<br />

la soluzione Ver<strong>TV</strong><br />

di Prysmian<br />

L’<br />

offerta di Auriga per realizzare impianti<br />

in fibra ottica è caratterizzata dai<br />

prodotti Prysmian, dotati del mini connettore<br />

Ver<strong>TV</strong>, ad innesto rapido. Viene garantito<br />

un supporto tecnico personalizzato per la<br />

progettazione dell’impianto.<br />

Il connettore<br />

miniaturizzato<br />

di Prysmian,<br />

diametro<br />

di soli 3 mm<br />

L’offerta di Auriga per la fibra<br />

ottica è completa e la società<br />

milanese garantisce a tutti gli<br />

installatori un supporto tecnico per<br />

la progettazione dell’impianto, così<br />

da sostenere anche gli installatori<br />

alle prime esperienze. Punto di forza<br />

del catalogo è l’offerta di Prysmian:<br />

il sistema Ver<strong>TV</strong>, brevettato,<br />

comprende il connettore Mini-Mini<br />

del diametro di 3 mm (disponibile<br />

anche in versione Mini-FC) ad<br />

innesto e disconnessione rapida;<br />

Sono disponibili anche le bretelle<br />

preconnettorizzate, matasse di cavo<br />

mono e multi fibra da terminare,<br />

anche in versione armata, oltre<br />

ai partitori a 2 e 4 vie, derivatori<br />

ottici e accessori come la testa<br />

di tiro per cavo in fibra ottica<br />

connettorizzato Mini e l’adattatore<br />

femmina Mini-Mini. A breve verrà<br />

presentata una nuova soluzione di<br />

Prysmian, denominata VertiCasa,<br />

composta da una montante a 24<br />

fibre, da derivare ad ogni piano<br />

del palazzo, per cablare<br />

ciascun appartamento<br />

direttamente con la fibra<br />

ottica. Il catalogo Auriga<br />

offre anche le soluzioni di<br />

Terra Electronics, destinate a<br />

impianti di grandi dimensioni.<br />

134 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

Il partitore a 4 vie di Prysmian. Il sistema Ver<strong>TV</strong> prevede<br />

l’inserimento e la disconnessione dei connettori<br />

Mini-Mini a pressione. La foto evidenzia come, premendo<br />

il tasto nero, il connettore viene liberato dalla presa<br />

Lo strumento per la misurazione<br />

della potenza ottica del segnale<br />

L’importanza<br />

della strumentazione<br />

Per realizzare con professionalità gli<br />

impianti in fibra ottica e affrontare le<br />

eventuali problematiche è necessaria<br />

una strumentazione specifica che<br />

ogni installatore deve possedere. Ad<br />

esempio, è indispensabile il misuratore<br />

ottico di potenza OPM-25B, dal<br />

costo così contenuto da poter essere<br />

ammortizzato con il primo impianto.<br />

Così come lo sono il Kit di Pulizia e il<br />

Kit per intestare a freddo o a caldo<br />

due cavi di fibra ottica. Infatti,<br />

una delle cause più ricorrenti che<br />

pregiudicano il funzionamento di una<br />

connessione in fibra è la presenza di<br />

sporco che riveste la superficie del<br />

cavo. Il catalogo Auriga comprende<br />

anche prodotti di KeyFibre, come<br />

il Giunto meccanico KeyQuick<br />

Mechanical Splice per la fusione<br />

a freddo di due fibre ottiche o il<br />

connettore KeyQuick installabile<br />

sul campo, e la valigia in metallo<br />

contenente il Kit completo per la<br />

manutenzione degli impianti in fibra.<br />

Valigia KeyFibre contenente<br />

l’attrezzatura necessaria per eseguire<br />

la giunzione meccanica a freddo


MULTISWITCH SCR<br />

Serie JPS: in cascata, a 4 e 6<br />

uscite, e miscelazione terrestre<br />

Una gamma di 3 modelli SCR, a 2, 4 e 6 uscite, adatti<br />

per impianti in cascata. Ogni uscita del multiswitch<br />

può funzionare come singola (LNB universale) oppure<br />

SCR, per 3 decoder indipendenti.<br />

La diffusione sempre maggiore dei decoder PVR, come il<br />

MySky HD, obbliga gli installatori a realizzare configurazioni<br />

d’impianto che prevedono l’utilizzo dei codici SCR. Nei<br />

palazzi dove la montante principale è composta da tubi<br />

corrugati di generose dimensioni, tali da ospitare più cavi<br />

coassiali, per la distribuzione dei segnali sat viene utilizzata la<br />

soluzione a multiswitch. La nuova gamma di multiswitch JPS,<br />

prodotti dalla tedesca Jultec è composta da 6 modelli, tutti<br />

in grado di miscelare anche il segnale terrestre. Sono adatti<br />

a configurazioni d’impianto che prevedono la distribuzione<br />

in cascata dei segnali, sulle 4 polarità satellitari. I 3 modelli<br />

sono costituiti da 2, 4 e 6 uscite. Tutti sono caratterizzati<br />

dall’uscita costante con Controllo Automatico del Guadagno<br />

(75dBuV in modalità standard e 85 dBuV in modalità SCR).<br />

Per piccoli, medi e grandi impianti<br />

I multiswitch Jultec, produttore tedesco, con chassis<br />

in pressofusione leggera completamente schermato,<br />

si prestano alle più diverse configurazioni d’impianto.<br />

Infatti, oltre ad essere utilizzati in un nuovo impianto di<br />

distribuzione possono essere aggiunti ad un impianto<br />

multiswitch già esistente, per<br />

derivare i segnali SAT (4 polarità) in<br />

standard SCR. Ognuna delle uscite<br />

I punti di forza<br />

– 2, 4 o 6 Uscite SCR<br />

(massimo 6, 12, 18 tuner)<br />

– Uscite Dual Mode (Standard<br />

/SCR Automatico)<br />

– Miscelazione Terrestre<br />

– Uscite con AGC<br />

– Compatibili con decoder<br />

Standard e SCR<br />

– Utilizzabili con tutti i sistemi<br />

in cascata<br />

JULTEC: MULTISWITCH SCR, SERIE 17<br />

derivate comprende l’AGC e può lavorare, tramite la selezione<br />

automatica, sia in modalità standard (con comuni decoder Sat)<br />

sia in modalità CSS (con decoder SCR. È presente l’ingresso per<br />

gestire l’alimentazione esterna e la telealimentazione dell’LNB è<br />

disponibile su ogni linea Sat, per un massimo di 400 mA.<br />

La funzione Channel Stacking System<br />

Ogni uscita del multiswitch può funzionare come singola,<br />

compatibile con un LNB universale oppure come uscita SCR per<br />

3 decoder indipendenti, usando le frequenze dei canali SCR 1,<br />

2 e 3. La configurazione viene eseguita automaticamente, una<br />

volta collegato il primo decoder che pilota il multiswitch.<br />

Auriga Spa<br />

via Quintiliano, 30 - 20138 Milano<br />

Tel. 02 5097 780 - Fax 02 5097 324<br />

www.auriga.it - auriga@auriga.it<br />

Codice A17232 A17432 A17632<br />

Modello JPS0502-3I JPS0504-3I JPS506-3I<br />

N° ingressi Terrestre 1<br />

PASSANTE Terrestre (guadagno) -3 dB -3 dB -3 dB<br />

OUT Terrestre (attenuazione) 20 dB 22 dB 23 dB<br />

IN Satellite (polarità) 4<br />

PASSANTE Satellite (guadagno) -1,5 dB -1,5 dB -1,5 dB<br />

IN Livello Satellite 60÷90 dBµV<br />

OUT derivate 2 4 6<br />

OUT Livello (modalità Legacy) 75 dBµV<br />

OUT Livello (modalità SCR) 85 dBµV<br />

Frequenze SCR Ch 1: 1.210 MHz Ch 2: 1.420 MHz Ch 3: 1.680 MHz<br />

Alimentazione max LNB 400 mA<br />

Alimentazione max Decoder 350 mA<br />

Dimensioni in mm 131 x 104 x 34 131 x 184 x 34 131 x 184 x 34<br />

Consumo (Classe) A<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 135


Cavel www.cavel.it<br />

CAVI COASSIALI<br />

Ad alta attenuazione di schermatura<br />

per evitare interferenze<br />

I<br />

cavi di classe A+ e A++, progettati per<br />

assicurare un’attenuazione di schermatura<br />

elevata, oggi sono da preferire. L’obiettivo è<br />

garantire l’immunità a interferenze generate<br />

dai servizi LTE o altre fonti a radiofrequenza.<br />

Il disegno illustra il dispositivo di misura utilizzato nei<br />

laboratori CAVEL. Il cavo sottoposto alla prova, intestato<br />

e terminato con una resistenza pari alla sua impedenza<br />

caratteristica, viene inserito concentricamente all’interno<br />

del tubo triassiale. Tramite la porta di trasmissione di un<br />

qualsiasi analizzatore di rete viene iniettato un segnale<br />

nel cavo campione. A seconda del grado di schermatura<br />

del campione, una parte di questo segnale si presenta,<br />

attenuato, sulla superficie esterna del conduttore<br />

esterno del cavo stesso. Questo segnale, presente tra<br />

conduttore esterno del cavo e parete interna del tubo<br />

triassiale, viene rilevato e trasportato alla porta ricevente<br />

dell’analizzatore. Lo strumento provvede, frequenza<br />

per frequenza, a fare il rapporto tra i due segnali e a<br />

visualizzare il grafico di schermatura in decibel<br />

136 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

Nelle abitazioni, la presenza dei<br />

segnali a radiofrequenza cresce con<br />

l’evoluzione tecnologica. Oltre al<br />

telefono cordless, ai cellulari, all’access<br />

point Wi-Fi, fra pochi mesi dovremo<br />

confrontarci con le interferenze<br />

generate dai servizi LTE che hanno<br />

l’aggravante di utilizzare frequenze<br />

compatibili con gli impianti di<br />

ricezione televisiva. I servizi LTE,<br />

inoltre, potrebbero generare disturbi<br />

non solo all’impianto di ricezione ma<br />

anche a tutta la rete di distribuzione.<br />

Insinuarsi, quindi, attraverso cavi non<br />

abbastanza schermati, prese di utente<br />

di bassa qualità oppure, addirittura,<br />

nei collegamenti fra connettore e cavo<br />

o fra cavo e presa d’utente. Bisogna<br />

anche tener presente che il segnale LTE<br />

è bidirezionale: non viene trasmesso<br />

soltanto dalle stazioni radio base degli<br />

operatori telefonici ma anche dai<br />

terminali utenti, ossia da tutti quegli<br />

smart phone e tablet che a breve<br />

Il DG 163 ha un diametro il 50& più<br />

grande del DG 113 e del Sat 752 F<br />

non in proporzione 50% in più<br />

saranno in vendita. Insomma, la qualità<br />

di cavi, connettori e prese d’utente<br />

diventa un argomento prioritario per<br />

l’affidabilità generale dell’impianto,<br />

un obiettivo che sarà sempre più<br />

determinante per eseguire un lavoro a<br />

regola d’arte.<br />

Classe A+ e A++<br />

Se consideriamo l’attenuazione di<br />

schermatura, in commercio vi sono cavi<br />

di tutti i tipi: dalla classe B a quella<br />

A++, passando per la classe A e A+. La<br />

classificazione è stata definita dalla<br />

norma EN50117, che fissa anche i valori<br />

in dB di ciascuna classe: le classi A+ e<br />

A++ sono quelle che garantiscono il<br />

miglior risultato per ottenere l’immunità<br />

da interferenze generate dai segnali a<br />

radiofrequenza. Per fare un esempio,<br />

nei cavi in classe A+, l’attenuazione<br />

di schermatura a 1GHz deve garantire<br />

valori maggiori di 95 dB, valore che sale<br />

a 105 dB nel cavi di classe A++. Ebbene,<br />

sono proprio queste categorie di cavi a<br />

garantire il miglior risultato quando si è


in presenza di segnali interferenti<br />

ad alta potenza come potrebbero<br />

essere i segnali LTE.<br />

DG100 e DG113<br />

Questi due modelli offrono<br />

un’attenuazione di schermatura<br />

in Classe A+. Differiscono per il<br />

diametro esterno, rispettivamente<br />

pari a 6,00 mm e 6,60 mm e i<br />

conseguenti parametri elettrici. Il<br />

conduttore interno è in rame e la<br />

guaina esterna in PVC. Il DG 113<br />

è disponibile anche con guaina a<br />

bande longitudinali colorate che<br />

ne facilitano il riconoscimento<br />

negli impianti di distribuzione<br />

multicavo e in versione LSZH con<br />

guaina che, in caso d’incendio,<br />

non propaga la fiamma e riduce<br />

l’emmissione di gas tossici.<br />

DG 163<br />

La guaina esterna in PE e il doppio strato di<br />

petrol jelly lo caratterizza come un cavo per posa<br />

interrata. Anche in questo caso l’attenuazione<br />

CAVI COASSIALI IN CLASSE A+<br />

CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE CARATTERISTICHE ELETTRICHE<br />

Conduttore Dielettrico Schermo Treccia Guaina Minimo Attenuazione Perdite cum. Attenuazione Pezzatura Confezione<br />

interno esterna raggio di in dB di rifless. di scherm. unitaria unitaria<br />

curvatura mm (a 20°C) (SRL) in dB in dB<br />

Materiale<br />

ø mm<br />

Materiale<br />

ø mm<br />

Nastro,<br />

materiale<br />

Copertura<br />

nastro<br />

Materiale<br />

Copertura<br />

treccia<br />

ø mm<br />

Materiale<br />

ø mm<br />

Piega<br />

singola<br />

Piega<br />

multipla<br />

862 MHz<br />

2.150 MHz<br />

3.000 MHz<br />

470 ÷<br />

1.000 MHz<br />

1.000 ÷<br />

2.000 MHz<br />

DG100 Cu 1,00 PEG 4,30 Al/Pet/Al 100% CuSn 76% 4,80 PVC 6,00 30 60 19,20 31,10 37,30 >28 >26 A+ >100 100 600<br />

DG113** Cu 1,13 PEG 4,80 Al/Pet/Al 100% CuSn 72% 5,30 PVC 6,60 35 70 17,10 27,90 33,40 >28 >26 A+ >95 100/250 600/500<br />

DG163* Cu 1,63 PEG 7,20 Al/Pet/Al/Sur 100% CuSn 78% 7,85 PE 10,10 100 100 12,30 20,10 24,80 >30 >23 A+ >95 500 500<br />

SAT752F Cu 1,13 PEG 4,80 Cu/Pet 100% Cu 72% 5,3 PVC 5,30 35 70 16,70 27,50 33,00 >28 >26 A+ >95 100 600<br />

* Disponibile anche con guaina esterna LSZH<br />

** Disponibile anche con guaina a bande longitudinali colorate oppure LSZH<br />

L’ATTENUAZIONE DI SCHERMATURA<br />

Le curve mettono a confronto le schermature di cavi coassiali con conduttori esterni di<br />

diversa composizione. Sono evidenti le differenze dell’effetto schermante che passa da un<br />

minimo per un cavo con sola treccia e raggiunge un massimo in un cavo con schermo triplo<br />

(nastro+treccia+nastro). È da notare come si ottenga un notevole salto di qualità alle alte<br />

frequenze aggiungendo un nastrino ad un cavo con sola treccia. Per migliorare il comportamento<br />

alle frequenze medio-basse invece si deve aumentare la percentuale di copertura ottica della treccia<br />

(serie DG) o aggiungere un secondo nastro esterno (triplo schermo)<br />

di schermatura è di Classe A+. Il diametro esterno è di 10,10 mm. Lo<br />

schermo viene effettuato con i seguenti strati: nastro di alluminio, nastro di<br />

poliestere, nastro di alluminio e Surlyne avvolto longitudinalmente e saldato<br />

al dielettrico. Il DG 163 viene proposto anche con guaina esterna LSZH.<br />

SAT752F<br />

Un cavo coassiale di raccordo, per uso interno, con treccia in fii di rame<br />

rosso ricotto. La guaina esterna ha un diametro di 6,60 mm. L’attenuazione<br />

di schermatura è in Classe A+ con una copertura della treccia pari al 72%.<br />

La Sala prove dello stabilimento CAVEL all’interno del suo laboratorio, consente di eseguire<br />

misure sia nella fase di progettazione di nuovi modelli, che durante la fabbricazione<br />

per controllarne la qualità. In primo piano sono visibili i due tubi triassiali che vengono<br />

utilizzati per cavi di differenti dimensioni: con diametro fino a 9,8 mm e fino a 22,0 mm<br />

Classe<br />

30 ÷<br />

1.000 MHz<br />

metri<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 137<br />

metri


Cavel www.cavel.it<br />

CAVI COASSIALI<br />

RP 913B, schermatura in classe A++<br />

Attenuazione di schermatura / Screening attenuation<br />

(dB)<br />

- -105 105<br />

CAVO COASSIALE RP 913B, CLASSE A++<br />

Materiale<br />

ø mm<br />

L’<br />

RP913B è stato progettato per un mercato che richiede cavi coassiali<br />

con valori di schermatura sempre più elevati. Questo modello<br />

soddisfa la classe A++ con valori di schermatura maggiori di 105 dB.<br />

La richiesta di cavi con valori di schermatura<br />

sempre più elevati è in crescita. Le possibili<br />

interferenze generate dai servizi LTE di prossima<br />

attivazione potrebbero causare malfunzionamenti<br />

in quegli impianti dove è stato utilizzato del cavo<br />

coassiale a bassa efficienza di schermatura.<br />

Schermatura in classe A++<br />

Italiana Conduttori ha sviluppato un cavo ad hoc,<br />

l’RP 913B che, grazie all’impiego di uno speciale<br />

nastro, garantisce elevati livelli di schermatura come<br />

quelli richiesti dalla Norma EN50117, per la classe<br />

A++. Questo cavo, a differenza di un triplo schermo,<br />

Materiale<br />

ø mm<br />

Nastro,<br />

materiale<br />

-100<br />

-110<br />

-115<br />

-120<br />

-125<br />

-130<br />

-135<br />

138 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

RP 913B - ATTENUAZIONE DI SCHERMATURA<br />

Copertura<br />

nastro<br />

-45<br />

-50<br />

-55<br />

-60<br />

-65<br />

-70<br />

-75<br />

-80<br />

-85<br />

-90<br />

-95<br />

Limiti secondo norma EN50117<br />

Limits as per EN50117 Std<br />

Cavo classe A++ / A++ Class cable<br />

Cavo tipo / Cable type : RP 913 B<br />

< 0,9 mOhm/m<br />

0,1 1 5 10 30<br />

Frequenza / Frequency<br />

(MHz)<br />

100 1000<br />

10000<br />

Materiale<br />

Copertura<br />

treccia<br />

ø mm<br />

Materiale<br />

ø mm<br />

consente di utilizzare gli stessi accessori e connettori<br />

della serie DG, con conseguente vantaggio d’uso<br />

per l’installatore. Un’altra caratteristica originale<br />

riguarda la spalmatura che viene realizzata con un<br />

sottile strato di PoliIsoButilene (PIB). Una avanzata<br />

tecnologia che consente di ottenere notevoli<br />

vantaggi nelle prestazioni elettriche e meccaniche<br />

del prodotto. Il cavo risulta più maneggevole e,<br />

soprattutto, lo strato di PIB lo rende resistente<br />

all’umidità. Ciò è confermato dalle severe prove<br />

di invecchiamento eseguite nel laboratorio della<br />

Italiana Conduttori, i cui risultati permettono di<br />

garantire questo prodotto, come tutti quelli a<br />

catalogo Cavel per 15 anni.<br />

CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE CARATTERISTICHE ELETTRICHE<br />

Conduttore Dielettrico Schermo Treccia Guaina Minimo Attenuazione Perdite cum. Attenuazione Pezzatura Confezione<br />

interno esterna raggio di in dB di rifless. di scherm. unitaria unitaria<br />

curvatura mm (a 20°C) (SRL) in dB in dB<br />

Piega<br />

singola<br />

Piega<br />

multipla<br />

862 MHz<br />

2.150 MHz<br />

3.000 MHz<br />

470 ÷<br />

1.000 MHz<br />

1.000 ÷<br />

2.000 MHz<br />

RP 913B Cu 1,13 PEG 4,8 Al/Pet 100% CuSn 71% 5,35 PVC 6,6 35 70 17,3 28,3 34,1 >28 >26 A++ >105 100 600<br />

Classe<br />

30 ÷<br />

1.000 MHz<br />

metri<br />

metri


CAVI COASSIALI<br />

Lunghe distanze e posa interrata<br />

schermatura in classe A+<br />

Questa gamma di cavi coassiali è adatta alla<br />

posa di sistemi di distribuzione di segnali <strong>TV</strong>, sia<br />

terrestri che da satellite che, per complessità ed<br />

estensione sono simili a vere e proprie reti di Tv<br />

via cavo. I due modelli garantiscono un’elevata<br />

attenuazione di schermatura, in Classe A+,<br />

una bassa attenuazione e la stabilità dei valori<br />

di attenuazione nel tempo. Sono tutti dotati<br />

di protezione jelly, tra guaina e treccia, per<br />

aumentare il grado di’isolamento dall’ambiente<br />

esterno. La guaina è in Polietilene per meglio<br />

resistere all’umidità e alle più gravose condizioni<br />

di installazione e utilizzo. Il modello 34/145FC<br />

possiede i valori di attenuazione più bassi e deve<br />

essere considerato il più adatto all’installazione<br />

di lunghe tratte.<br />

Le connessioni<br />

CAVI COASSIALI DA INTERRAMENTO IN CLASSE A+<br />

Materiale<br />

ø mm<br />

Materiale<br />

C<br />

lasse A: Cavel produce due modelli di cavi coassiali da<br />

impiegare in lunghe tratte e in posa interrata, grazie alla<br />

presenza di petrol jelly fra la guaina e la calza.<br />

Per i cavi da canalizzazione interrata, o<br />

per posa esterna, devono essere impiegati<br />

speciali connettori che abbiano le seguenti<br />

caratteristiche:<br />

– trattamento superficiale anticorrosione;<br />

– O-ring per la tenuta stagna, nelle zone<br />

sensibili del connettore;<br />

– elevata attenuazione di schermatura;<br />

– semplicità di montaggio.<br />

Cavel offre una serie di connettori,<br />

appositamente studiati per la gamma di cavi<br />

da interramento (serie FC), che rispondono a<br />

ø mm<br />

Nastro,<br />

materiale<br />

Copertura<br />

nastro<br />

Materiale<br />

Copertura<br />

treccia<br />

questi requisiti. Ve ne sono con testa del tipo<br />

N, F, IEC, 5/8” e 3,5/12”. Durante il montaggio<br />

di un connettore dedicato ai cavi coassiali da<br />

interramento, a differenza dei connettori F, la<br />

treccia non deve essere rivoltata sulla guaina<br />

ma lasciata aderente al nastro per facilitarne<br />

l’introduzione nel corpo del connettore.<br />

ø mm<br />

Italiana Conduttori S.r.l.<br />

v.le Zanotti, 90<br />

27027 Gropello Cairoli (PV)<br />

Tel. 0382 81 51 50 - Fax 0382 814212<br />

www.cavel.it - cavel@cavel.it<br />

CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE CARATTERISTICHE ELETTRICHE<br />

Conduttore Dielettrico Schermo Treccia Guaina Minimo Attenuazione Perdite cum. Attenuazione Pezzatura Confezione<br />

interno esterna raggio di in dB di rifless. di scherm. unitaria unitaria<br />

curvatura mm (a 20°C) (SRL) in dB in dB<br />

Materiale<br />

ø mm<br />

Piega<br />

singola<br />

Piega<br />

multipla<br />

862 MHz<br />

2.150 MHz<br />

3.000 MHz<br />

470 ÷<br />

1.000 MHz<br />

1.000 ÷<br />

2.000 MHz<br />

27/115FC Cu 2,70 PEG 11,50 Cu/Pet 100% Cu 52% 12,20 PE 11,50 200 200 7,70 12,80 15,40 >25 95 500 500<br />

34/145FC Cu 3,40 PEG 14,50 Cu 100% Cu 61% 15,26 PE 19,80 250 250 6,40 10,60 13,30 >24 >21 A+ >95 500 500<br />

Classe<br />

30 ÷<br />

1.000 MHz<br />

metri<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 139<br />

metri


CBD Electronic www.cbvicky.it<br />

ANTENNA PARABOLICA<br />

VICKY Superior,<br />

alluminio pressofuso<br />

140 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

La L nuova parabola VICKY KY<br />

Su Superior da 80 cm si caratterizza atterizza<br />

per<br />

una struttura di sostegno egno del<br />

ddisco<br />

in pressofusione d’alluminio<br />

con nervature di rinforzo orzo e braccio<br />

basculante in alluminio, nio, pre-montato<br />

con due rivetti. Le prestazioni restazioni e<br />

l’affidabilità sono di livello professionale<br />

e i particolari curati nei minimi dettagli.<br />

Durante la progettazione zione è stata<br />

riservata particolare attenzione alla<br />

semplicità di montaggio i e d’i d’installazione. t ll ione<br />

Multiswitch SCR<br />

SR 4104d: più competitivo, SR4204A a doppia uscita SCR<br />

La gamma di multiswitch SCR di CBD Electronic si evolve ve<br />

con due nuovi modelli. L’attività di ricerca del reparto<br />

progettazione di CBD Electronic ha sviluppato la versione<br />

‘d’ che mantiene le dimensioni estremamente contenute del<br />

modello precedente (72x83x23 mm), ottimizzando prestazioni zioni<br />

e prezzo per ottenere un prodotto di alta qualità, competitivo tivo<br />

rispetto ai prodotti della concorrenza. Inoltre, è disponibile e<br />

il nuovo modello SR4204A a doppia uscita, utile nelle<br />

installazioni dove<br />

è richiesto il segnale SCR<br />

per ppiù<br />

di un appartamento<br />

sul sullo stesso piano.<br />

I punti di forza sono:<br />

– Supporto con due viti INOX premontate per il fissaggio disco;<br />

– Braccetto in alluminio verniciato e rivettato sul supporto;<br />

– Porta LNB in alluminio 3°, premontato con guarnizione in<br />

plastica di sicurezza per la vite;<br />

– Tre fascette certificate UV in dotazione, per il fissaggio dei<br />

cavi su apposite fessure del monopode.<br />

I punti di forza sono:<br />

– Dimensioni contenute;<br />

– 1 o 2 uscite SCR;<br />

- Basso consumo: 140 mA@18 V;<br />

– Bassa attenuazione di passaggio;<br />

– Alimentazione LNB anche tramite connettore SCR, con apposito<br />

inseritore di cc e alimentatore;<br />

– Totale compatibilità con i multiswitch CBVICKY serie ML


Distribuzione DTT<br />

Soluzioni LTE compatibili<br />

La gamma dei prodotti CBD<br />

Electronic per impianti di<br />

distribuzione <strong>TV</strong> è in continua<br />

evoluzione ed ampliamento per<br />

far fronte alle prossime possibili<br />

problematiche introdotte dalla<br />

tecnologia LTE.<br />

Per gli impianti già installati<br />

con centralini a larga banda,<br />

con ingresso di banda V o<br />

UHF fino al canale 69, è<br />

disponibile il filtro da innesto<br />

LPF800-F con connettori F per<br />

l’attenuazione della porzione di<br />

banda riservata all’LTE. Il filtro<br />

è di dimensioni contenute,<br />

con bassa perdita d’inserzione,<br />

e un’attenuazione della banda<br />

interferente adatta a risolvere le<br />

problematiche di piccoli fenomeni<br />

d’intermodulazione dell’amplificatore causati<br />

dai segnali 4G.<br />

I punti di forza sono:<br />

– Buona reiezione ai segnali interferenti;<br />

– Bassa perdita di inserzione;<br />

– Ottimo return loss;<br />

– Dimensioni ridotte.<br />

Centrali IF-IF<br />

SATIF 30 TR HD: con 30 convertitori programmabili<br />

La centrale SATIF 30 TR HD, a conversione IF-IF, converte<br />

ben trenta transponder, sia SD che HD, con distribuzione su<br />

un unico cavo. Un prodotto all’avanguardia, completamente<br />

programmabile con semplici<br />

operazioni, con frequenze<br />

di uscita fisse. Il livello di<br />

uscita massimo è di 128<br />

dBµV.<br />

La centrale ha<br />

un ingresso per la<br />

miscelazione passiva del<br />

segnale terrestre e un<br />

connettore RJ11 per la<br />

programmazione da<br />

computer mediante<br />

interfaccia di<br />

programmazione<br />

fornita.<br />

Amplificatori da palo e da interno<br />

Per le situazioni dove è presente un segnale<br />

interferente di maggiore intensità saranno<br />

disponibili entro la fine dell’anno le nuove<br />

serie da palo MAD e PA e la serie da interno<br />

SA. L’evoluzione di questi prodotti prevede<br />

un robusto filtraggio della banda LTE che ne<br />

consentirà l’utilizzo anche in condizioni critiche.<br />

I punti di forza sono:<br />

– Alta reiezione ai segnali interferenti;<br />

– Stadi di amplificazione separati VHF – UHF;<br />

– Ingressi VHF per la sola banda III;<br />

– Alta linearità in banda.<br />

Inoltre, sono allo studio<br />

soluzioni innovative<br />

che consentiranno di<br />

gestire le situazioni<br />

più difficili in cui il<br />

segnale interferente avrà<br />

un’intensità superiore ai 20<br />

dB rispetto ai mux digitali da<br />

distribuire nell’impianto.<br />

Fra i punti di forza, abbiamo:<br />

l’alta reiezione ai segnali<br />

interferenti, il filtraggio canalizzato in<br />

banda UHF, la modularità del sistema e la<br />

configurazione flessibile per ogni esigenza.<br />

I punti di forza sono:<br />

– 30 convertitori programmabili; software per PC in<br />

dotazione con la centrale;<br />

– Unico contenitore di ridotte dimensioni;<br />

– Quattro ingressi SAT con livello regolabile;<br />

– Ingresso per miscelazione passiva dei segnali <strong>TV</strong>;<br />

– Uscita SAT ad alto livello, 128 dBµV;<br />

– Alimentatore switching esterno 12V – 2,5A<br />

CBD Electronic S.r.l.<br />

Via Santa Vecchia 99 - 23868 Valmadrera (LC)<br />

Tel. 0341.210252 - Fax 0341.210262<br />

www.cbvicky.it - cbd@cbvicky.it<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 141


Elcart distribution www.elcart.com<br />

CAVI HDMI<br />

Keep Cable: anche<br />

con connettori ruotabili<br />

La nuova gamma comprende modelli<br />

Standard, High Speed, High Speed<br />

with Ethernet, anche con connettori<br />

mini, micro e ruotabili a 360°.<br />

Ad oggi, sul merc mercato sono presenti 5<br />

diversi tipi di cavi HDMI, HDM ciascuno con il suo<br />

specifico logo: Standard Sta per segnali a 1080p;<br />

Standard rd r with w Ethernet, per veicolare<br />

anche anch i segnali di rete; Standard<br />

Automotive, Au progettato per<br />

gli gl autoveicoli; High Speed<br />

per pe segnali HD fino a 4K, 3D<br />

e Deep D Color e High Speed<br />

with Ethernet Eth che combina le<br />

prestazioni dei cavi High Speed con il<br />

canale Ethernet Ethern dedicato.<br />

142 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

I connettori connet HDMI<br />

I connettori HD HDMI in commercio sono di 5<br />

diversi tipi: Tipo A, 19<br />

pin su due file, largamente<br />

impiegato su <strong>TV</strong> e app apparati audio/video; Tipo B,<br />

29 pin su due file, poc poco diffuso e per applicazioni<br />

particolari; Tipo C, (de (definito anche Mini HDMI):<br />

19 pin, per dispositivi<br />

portatili; Tipo D, (definito<br />

anche Micro HDMI): 19 pin, su due file utilizzato<br />

I 5 tipi di connettori HDMI.<br />

in smartphone, fotocamere e tablet; Tipo E, 19<br />

Dall’alto verso il basso: tipo A,<br />

tipo B, tipo C, tipo D e tipo E pin su due file, utilizzato solo nell’automotive.<br />

KEEP: UNA SELEZIONE DI CAVI HDMI<br />

La gamma<br />

Ampliata di recente, la gamma Keep<br />

Cable comprende una serie completa di<br />

adattatori e di cavi HDMI High Speed<br />

con connettori snodati a 360°. La<br />

tabella di questa pagina, che riporta una<br />

selezione dei modelli più caratteristici,<br />

comprende prodotti con connettori dorati.<br />

Vi sono modelli a singola oppure doppia<br />

schermatura, di lunghezza variabile da 50<br />

cm fino a 10 metri, e con un diametro di<br />

ogni singolo conduttore variabile da 28 a<br />

34 AWG.<br />

La maggior parte dei connettori dei cavi<br />

HDMI sono di tipo A, quello più diffuso,<br />

ma sono disponibili anche cavi HDMI con<br />

connettori Mini (tipo C) e Micro (tipo D),<br />

oppure cavi HDMI che presentano da un<br />

lato il connettore Mini e da quell’altro il<br />

connettore Micro, oppure HDMI tipo A<br />

maschio e HDMI tipo A femmina.<br />

Infine, vi sono modelli dove il connettore<br />

HDMI ruota di 360°.<br />

Codice Lunghezza metri Tipo imballo AWG Schermatura Connettore dorato HDMI Connettori<br />

42/11430 1,8 Blister Flat AWG 28 Singola Sì Standard HDMI ‘A’ - HDMI ‘A’<br />

42/11435 5 Blister Flat AWG 28 Singola Sì Standard HDMI ‘A’ - HDMI ‘A’<br />

42/11700 2 Blister 28 Doppia Sì High Speed with Ethernet HDMI ‘A’ - HDMI ‘A’<br />

42/11705 5 Blister 28 Doppia Sì High Speed with Ethernet HDMI ‘A’ - HDMI ‘A’<br />

42/11709 10 Scatola 28 Doppia Sì High Speed with Ethernet HDMI ‘A’ - HDMI ‘A’<br />

42/11800 2 Blister 30 Singola Sì High Speed HDMI ‘A’ - HDMI ‘A’ ruotabili a 360°<br />

42/11805 5 Blister 30 Singola Sì High Speed HDMI ‘A’ - HDMI ‘A’ ruotabili a 360°<br />

42/11810 10 Blister 30 Singola Sì High Speed HDMI ‘A’ - HDMI ‘A’ ruotabili a 360°<br />

42/11410 1,5 Blister 28 Singola Sì Standard HDMI ‘A’ - Mini HDMI ‘C’<br />

42/11420 1,5 Blister 28 Singola Sì Standard Mini HDMI ‘C’ - Mini HDMI ‘C’<br />

42/11450 2 Blister 34 Doppia Sì High Speed with Ethernet Mini HDMI ‘C’ - Micro HDMI ‘D’<br />

42/11460 2 Blister 34 Doppia Sì High Speed with Ethernet HDMI ‘A’ - PRESA HDMI ‘A’


Splitter Keep HDMI<br />

Compatibile con la versione 1.3, con deep color<br />

e HDCP, questo accessorio viene utilizzato per<br />

visualizzare una sorgente come decoder Sky, Bluray<br />

player, console videogame con uscita HDMI su<br />

più display contemporaneamente. I display possono<br />

essere televisori, monitor o videoproiettori dotati di<br />

ingressi HDMI.<br />

Switcher Keep HDMI<br />

ACCESSORI HDMI<br />

Gamma Keep: splitter, switcher<br />

extender e converter<br />

Il catalogo di Elcart, con i prodotti Keep, comprende accessori<br />

per distribuire segnali HDMI da sorgenti a display. Disponibili<br />

una serie di adattatori HDMI e DVI-D, anche con snodo.<br />

Il modello codice 42/12420 è uno switcher a<br />

3 ingressi, versione 1.3, con bitrate fino a 2,5<br />

Gbps. Supporta i segnali 1080p, 2K, 1440p e<br />

la risoluzione PC fino a 1.920x1.200, oltre al<br />

Deep Color e all’HDCP. Può così gestire l’invio<br />

di 3 diverse sorgenti al televisore, monitor e<br />

videoproiettore. La commutazione degli ingressi<br />

è meccanica, con l’interruttore posto sul<br />

contenitore, oppure elettronica, con un circuito<br />

che rileva la sorgente collegata.<br />

Il modello codice 42/12620 è dotato di 4<br />

ingressi compatibili 1.3. Le caratteristiche<br />

sono simili al modello precedente con, in più,<br />

il telecomando per selezionare la sorgente<br />

desiderata. Il modello codice 42/12650, invece,<br />

gestisce 5 ingressi, ha prestazioni simili ai<br />

precedenti modelli ed è dotato di telecomando. Le<br />

dimensioni sono mm 117x65x25.<br />

HDMI extender e convertitori<br />

di segnale<br />

Nel catalogo Keep sono presenti anche gli<br />

extender HDMI, codice 42/12304, per gestire via<br />

cavo Cat5 una connessione HDMI 1080p fino a 30<br />

metri. Inoltre troviamo i convertitori di segnale<br />

più richiesti dal mercato come, ad esempio, il<br />

codice 42/12360 che trasforma un segnale VGA<br />

in ingresso in un segnale HDMI in uscita oppure il<br />

codice 42/12380, che converte un video composito<br />

o S-Video in HDMI.<br />

Switcher HDMI a 4<br />

ingressi, codice 42/12620<br />

Connettore<br />

ruotabile a 360°<br />

codice 42/7725<br />

Convertitore da VGA a<br />

HDMI, codice 42/12360<br />

Switcher HDMI a<br />

5 ingressi, codice<br />

42/12650<br />

Adattatori HDMI e DVI-D<br />

La gamma Keep Cable comprende una serie completa<br />

di adattatori HDMI/HDMI e HDMI/DVI-D, per gestire il<br />

collegamento fra dispositivi dotati di connettori diversi.<br />

Sono disponibili adattatori HDMI maschio/HDMI femmina<br />

(connettore tipo A) , adattatori DVI-D maschio/HDMI<br />

femmina, adattatori HDMI maschio/HDMI femmina con<br />

snodo (codice 42/7725), Adattatore DVI-D femmina/HDMI<br />

maschio tipo A.<br />

Extender HDMI, codice<br />

42/12304, fino a 30<br />

metri con cavo Cat5<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 143<br />

Adattatore a 90°<br />

HDMI maschio<br />

tipo A/HDMI<br />

femmina tipo A<br />

codice 42/7717


Elcart distribution<br />

144 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

www.elcart.com<br />

CAVI E CONNETTORI<br />

USB 3.0: la gamma Keep Cable<br />

Una gamma aggiornata composta da cavi USB 3.0 con<br />

connettori dorati, in grado di garantire velocità fino<br />

a 5 Gbps. Disponibili anche le prese da pannello e le spine<br />

volanti a saldare per applicazioni industriali.<br />

Cavo USB 3.0<br />

con connettori<br />

tipo A/tipo A,<br />

serie 40/69520<br />

Cavo USB 3.0 con connettori<br />

tipo A / micro tipo B<br />

Cavo USB 3.0 con connettori tipo<br />

A/tipoB, serie 40/69500<br />

Cavi di prolunga<br />

USB 3.0, serie<br />

40/69540<br />

Elcart aggiorna la gamma di cavi trasferimento dati USB e presenta<br />

la sua gamma di cavi USB 3.0.<br />

Con il marchio Keep Cable, ben conosciuto per i componenti per<br />

personal computer, periferiche, cavi e accessori, Elcart presenta una<br />

gamma di cavi e connettori USB SuperSpeed che permettono una<br />

velocità di trasferimento dati fino a 5 Gbps, quasi dieci volte più<br />

veloce del precedente USB2.0, mantenendo la piena compatibilità<br />

con l’hardware delle versioni precedenti. I contatti dorati, la<br />

schermatura, i copri connettori pressofusi e la guaina protettiva in<br />

La gamma dei cavi Keep Cable comprende i seguenti modelli<br />

- Cavo Spina USB 3.0 tipo A – Spina USB 3.0 tipo A (Serie Cod. 40/69520)<br />

- Cavo Spina USB 3.0 tipo A – Spina USB 3.0 tipo B (Serie Cod. 40/69500)<br />

- Cavo Spina USB 3.0 tipo A – Presa USB 3.0 tipo A (Prolunga Cod. 40/69540)<br />

- Cavo Spina USB 3.0 tipo A – Spina Micro USB 3.0 tipo B (Cod. 40/69600)<br />

- Cavo Spina Micro USB 3.0 tipo B – Spina Micro USB 3.0 tipo B (Cod. 40/69630)<br />

Nel catalogo Elcart, inoltre, sono già presenti le prese USB3.0 da pannello<br />

(cod. 40/64914, 40/64912, 40/64910) e le spina volanti a saldare<br />

(40/64760, 40/64710) per applicazioni di tipo industriale.<br />

PVC contribuiscono a ridurre le interferenze<br />

elettromagnetiche e forniscono la miglior<br />

conduttività, riducendo considerevolmente<br />

la perdita di dati, indispensabile per offrire<br />

le migliori performance alle velocità della<br />

nuova generazione dell’USB. Nello specifico, il<br />

collegamento fisico del SuperSpeed si basa su<br />

cinque pin aggiuntivi, presenti nel connettore,<br />

e sull’elevata frequenza di trasmissione dei<br />

dati in quest’area.<br />

I Connettori USB 3.0<br />

Esternamente il connettore USB 3.0 è<br />

identico alle vecchie versioni ma, al suo interno,<br />

sono presenti ben nove pin invece di quattro.<br />

I cinque pin aggiuntivi servono per supportare<br />

la modalità SuperSpeed mentre i restanti 4 pin,<br />

immutati, consentono la retrocompatibilità<br />

con lo standard USB 2.0. Il connettore USB 3.0<br />

di tipo A rimane compatibile ed esteticamente<br />

uguale alla precedenti versioni USB 2.0 e USB<br />

1.0. Il connettore USB 3.0<br />

di tipo B, invece, aumenta Presa USB cod. 40/64910<br />

in altezza mentre il Micro<br />

USB AB è totalmente<br />

nuovo e prevede<br />

un’appendice per i pin<br />

SuperSpeed. Il connettore<br />

Micro USB di tipo AB<br />

Doppia presa USB cod. 40/64912<br />

(ad oggi poco utilizzato)<br />

è stato concepito per<br />

dispositivi di piccole<br />

dimensioni quali<br />

videocamere, fotocamere<br />

digitali, smartphone e<br />

prevede un’appendice<br />

dove possono essere<br />

collocati i pin per la Presa USB cod. 40/64914<br />

modalità SuperSpeed.<br />

Dall’alto, le prese da pannello<br />

USB 3.0 singola e doppia per<br />

connettore di tipo A e la presa<br />

per connettori di tipo B


DECODER SAT<br />

TX-5100 TIVU’: con<br />

bollino blu tivùsat<br />

Un decoder interattivo MHP,<br />

con doppio slot per smart<br />

card, decodifica Nagravision e<br />

certificazione tivùsat con bollino blu.<br />

Il firmware gestice i codici SCR.<br />

Elcart presenta il decoder Set One TX-5100 TIVU’ che offre<br />

tutte le caratteristiche dichiarate dalla certificazione tivùsat<br />

con riferimento al bollino blu. Si tratta, cioè, di un ricevitore<br />

sat con tuner DVB-S a definizione standard PAL. Questo<br />

decoder è in grado di gestire i comandi DiSEqC e SCR per<br />

inviare, su singolo cavo coassiale, il segnale a quattro decoder.<br />

Il frontale comprende il display e i tasti funzione. Un decoder<br />

compatto, le dimensioni sono: 210x160x40 mm.<br />

Il sistema di codifica implementato è il Nagravision e, grazie,<br />

al doppi lettore di smart card è possibile, oltre alla card di<br />

tivùsat compresa nella confezione, inserire una seconda smart<br />

card di un operatore pay purché utilizzi lo stesso standard<br />

di codifica. La memoria di 4mila canali è più che sufficiente<br />

per memorizzare non solo l’offerta di tivusat ma tutti i<br />

programmi di un impianto a doppio o triplo feed satellitare,<br />

presenti in memoria e aggiornabili all’occorrenza. Fra le altre<br />

funzioni, ricordiamo il televideo e la EPG, la visualizzazione dei<br />

sottotitoli, le liste favorite e il controllo parentale.<br />

Canali in ordine<br />

Il menù di semplice consultazione e le liste dei programmi<br />

preferiti già memorizzate ad installazione avvenuta<br />

facilitano la fruizione.<br />

Di default sono già disponibili tre liste di canali preferiti:<br />

TIVUSAT, con i canali ordinati secondo i codici LCN;<br />

HOTBIRD con i canali in ordine di transponder e INTEGRATA<br />

che comprende tutti i canali di Hot Bird con quelli di tivusat<br />

in ordine LCN.<br />

Il retro del decoder TX-5100: due prese scart per <strong>TV</strong> e VCR, uscita<br />

analogica RCA e digitale coassiale S/PDIF e interruttore di rete per<br />

evitare lo stand-by e ridurre il consumo energetico<br />

DECODER SAT SET ONE TX-5100 TIVU’<br />

Tuner Sat Sì, DVB-S<br />

Risoluzione PAL - 720 x 576 pixel<br />

DiSEqC Sì<br />

SCR Sì<br />

Certificato da Tivùsat Sì<br />

Codifica Nagravision<br />

Lettori Smart Card Sì, 2<br />

Smart card Tivùsat compresa<br />

Memoria canali 4.000<br />

Compatibile Dolby Sì<br />

Display frontale Sì<br />

Telecomando Sì, completo<br />

Controllo parentale Sì<br />

Sottotitoli e Televideo Sì<br />

Interruttore di rete Sì<br />

Prese Scart Sì, per <strong>TV</strong> e VCR<br />

Ingresso Audio analogico Sì, 2 x RCA<br />

Uscita Audio digitale Sì, coassiale<br />

Dimensioni in mm 210 x 160 x 40<br />

Le prese del pannello posteriore<br />

Il TX-5100 TIVU’ offre due prese scart, per <strong>TV</strong> e<br />

VCR, e due uscite audio, analogico RCA e digitale<br />

coassiale. Il pannello posteriore, comprende, oltre<br />

al connettore F per l’LNB e la presa per la linea<br />

telefonica anche un utile interruttore di rete<br />

per disconnettere il decoder quando non viene<br />

utilizzato. È utile per azzerare il consumo di energia<br />

elettrica quando il decoder non viene utilizzato,<br />

evitando la funzione di stand-by.<br />

ELCART Distribution SpA<br />

Via Michelangelo Buonarroti, 46<br />

20093 - Cologno Monzese (MI)<br />

Tel. 02 25 117 300 - Fax 02 25 11 76 00<br />

www.elcart.com - elettronico@elcart.it<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 145


Elint-Iare www.iare.it<br />

FILTRI PASSA BANDA<br />

LTE: da interno, da palo e da innesto<br />

I<br />

filtri IARE specifici per er le frequenze LTE sono<br />

disponibili in tre versioni, ioni, da interno ed esterno, per<br />

la banda di frequenze dai canali 61 al 69.<br />

Entro la fine di quest’anno verranno nno<br />

attivati i primi servizi LTE, Long Term rm<br />

Evolution, sulle frequenze UHF dai<br />

canali 61 al 69. Il dividendo digitale e ha<br />

sottratto ai broadcaster ben 9 canali ali UHF<br />

assegnati agli operatori telefonici<br />

su base d’asta. Gli impianti di<br />

ricezione dei segnali televisivi, ad<br />

oggi distribuiscono anche quelle<br />

frequenze, dal 61 al 69, ed è ormai<br />

certo che potranno verificarsi<br />

malfunzionamenti, do ddovuti vuti a<br />

possibili intermodulazioni. az a ioni. I test<br />

effettuati i iin alcuni l i<br />

paesi d’Europa,<br />

confermano la<br />

possibilità che<br />

i segnali LTE<br />

degradino la<br />

qualità di ricezione<br />

televisiva.<br />

Il grafico che evidenzia il taglio delle frequenze superiori a 800 MHz<br />

146 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

Il filtro passa-banda,<br />

in versione da palo,<br />

modello 3658LTE<br />

I filtri di Iare<br />

Il filtro Iare da<br />

interno per i canali<br />

dal 61 al 69<br />

Il rischio per gli impianti <strong>TV</strong> è la probabile<br />

saturazione degli amplificatori a larga banda,<br />

causata dalle interferenze con i segnali di<br />

telefonia ricevute dalle antenne presenti sui tetti<br />

di molti palazzi. IARE ha sviluppato una serie<br />

di filtri: a innesto (Art. 3405 LTE) da collegare<br />

in prossimità del dipolo dell’antenna ricevente,<br />

a tenuta stagna; da palo, anch’esso a tenuta<br />

stagna oppure a cartuccia (Art.7602D/60), da<br />

collegare sugli ingressi UHF degli amplificatori<br />

per attenuare fortemente le frequenze dagli<br />

800 MHz in poi ed evitare i suddetti problemi.<br />

Il relativo diagramma di taratura, riportato in<br />

basso a sinistra, evidenzia il taglio di frequenza<br />

dal canale 61 al 69.<br />

Il filtro LTE ad innesto<br />

(Art. 3405 LTE) è dotato di<br />

connettore F maschio e si<br />

installa direttamente sul<br />

dipolo delle antenne


AMPLIFICATORI MULTIBANDA DA PALO<br />

Serie 5500, 20 modelli per ogni bisogno<br />

AMPLIFICATORI MULTIBANDA SERIE 5500<br />

Articolo N° Bande Frequenza Guadagno Assorb.<br />

ingressi MHz dB mA<br />

5511 1 III + UHF<br />

175 ÷230<br />

470 ÷861<br />

0 ÷16<br />

0 ÷16<br />

60<br />

5512 1 III + UHF<br />

175 ÷230<br />

470 ÷861<br />

0 ÷16<br />

8 ÷28<br />

80<br />

175 ÷230 0 ÷16<br />

5513 1 III + IV + V 470 ÷ 605 6 ÷26 80<br />

606 ÷861 6 ÷26<br />

5514 1 III+UHF<br />

175 ÷230<br />

470 ÷861<br />

6 ÷26<br />

6 ÷26<br />

90<br />

175 ÷ 230 6 ÷26<br />

5515 1 III+IV+V 470 ÷ 605 6 ÷26 90<br />

606 ÷ 861 6 ÷26<br />

5523 2<br />

VHF<br />

UHF<br />

48 ÷ 230<br />

470 ÷ 861<br />

MIX<br />

16<br />

30<br />

5524 2<br />

VHF<br />

UHF<br />

48 ÷ 230<br />

470 ÷ 861<br />

MIX<br />

0 ÷16<br />

30<br />

5525 2<br />

VHF<br />

UHF<br />

48 ÷ 230<br />

470 ÷ 861<br />

MIX<br />

8 ÷28<br />

50<br />

5526 2<br />

VHF<br />

UHF<br />

48 ÷ 230<br />

470 ÷ 861<br />

0 ÷16<br />

0 ÷16<br />

60<br />

5527 2<br />

VHF<br />

UHF<br />

48 ÷ 230<br />

470 ÷ 861<br />

0 ÷16<br />

8 ÷28<br />

80<br />

5528 2<br />

VHF<br />

UHF<br />

48 ÷ 230<br />

470 ÷ 861<br />

6 ÷26<br />

8 ÷28<br />

90<br />

VHF 48 ÷ 230 MIX<br />

5533 3 UHF 470 ÷ 861 0 ÷13 30<br />

UHF 470 ÷ 861 0 ÷13<br />

VHF 48 ÷ 230 MIX<br />

5534 3 UHF 470 ÷ 861 6 ÷26 50<br />

UHF 470 ÷ 861 6 ÷26<br />

VHF 48 ÷ 230 0 ÷16<br />

5535 3 UHF 470 ÷ 861 0 ÷13 60<br />

UHF 470 ÷ 861 0 ÷13<br />

VHF 48 ÷ 230 0 ÷16<br />

5536 3 UHF 470 ÷ 861 6 ÷26 80<br />

UHF 470 ÷ 861 6 ÷26<br />

VHF 48 ÷ 230 0 ÷16<br />

5537 3 IV 470 ÷ 605 0 ÷13 60<br />

V 606 ÷ 861 0 ÷13<br />

VHF 48 ÷ 230 0 ÷16<br />

5538 3 IV 470 ÷ 605 6 ÷26 80<br />

V 606 ÷ 861 6 ÷26<br />

VHF 48 ÷ 230 6 ÷26<br />

5539 3 UHF 470 ÷ 861 6 ÷26 90<br />

UHF 470 ÷ 861 6 ÷26<br />

VHF 48 ÷ 230 6 ÷26<br />

5540 3 IV 470 ÷ 605 6 ÷26 90<br />

V 606 ÷ 861 6 ÷26<br />

VHF 48 ÷ 230 6 ÷26<br />

5541 2<br />

IV+V<br />

470 ÷ 605<br />

606 ÷ 861<br />

6 ÷26<br />

6 ÷26<br />

90<br />

La Serie 5500 offre in 20 modelli tutte le<br />

combinazioni fra numero di ingressi, frequenza<br />

e guadagno necessarie ad effettuare qualsiasi<br />

impianto in digitale terrestre. Per tutti i modelli<br />

disponibili (da 1 a 3 ingressi con un’uscita<br />

miscelata) il livello massimo di uscita si attesta<br />

sui 112 dBµV con una cifra di rumore minore<br />

o uguale a 4dB e un SWR minore di 2. Le<br />

amplificazioni UHF e VHF sono separate e su<br />

ogni ingresso vi sono attenuatori variabili da 0<br />

a 20 dB. È presente anche il filtro soppressore<br />

per i segnali FM.<br />

Per far fronte a qualsiasi condizione<br />

meteorologica il telaio metallico, che garantisce<br />

una schermatura maggiore di 70 dB, è stato<br />

inserito in un contenitore plastico a prova di<br />

pioggia. L’alimentazione è di 12 Vc.c e l’attacco<br />

a palo prevede diametri fino a 55 mm.<br />

Elint-Iare<br />

via Ronchi, 22 - 10040 La Loggia (TO)<br />

Tel. 011 962 87 30 - Fax 011 962 95 95<br />

www.iare.it - info@iare.it<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 147


Exitv www.exitv.it<br />

LAMPADINE A BASSO CONSUMO<br />

Tecnologia T2: dimensioni minime<br />

e accensione istantanea<br />

Le lampadine elettronice a basso consumo<br />

di LightX sono complete di un pratico<br />

espositore da banco, concepito per la funzione<br />

Auto Vendente. Una gamma completa, di ben<br />

36 modelli, dotati di attacchi E14 oppure E27,<br />

con potenze da 9 a 32W.<br />

Una vita media più lunga<br />

Costruite con tecnologia T2, le lampadine<br />

LightX offrono una maggior durata, pari a<br />

10mila ore. La superficie del punto di contatto<br />

elettrico è liscia e ben livellata, a differenza di<br />

quanto succede con altre lampadine a basso<br />

consumo economiche, dove la saldatura al<br />

punto di contatto elettrico forma piccole<br />

asperità. Una superficie irregolare che genera<br />

scintille non visibili e provoca cicli ripetuti<br />

di accensione e spegnimento: quindi una<br />

riduzione significativa della vita media.<br />

148 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />

LightX è la gamma di lampadine fluorescenti di Exitv.<br />

La potenza varia da 9 a 32W, con luce calda o fredda.<br />

Sono disponibili con attacchi E14 oppure E27, in diverse<br />

forme: tubo, globo, colpi di vento, oliva e spirale.<br />

La gamma<br />

Di ogni modello vi sono le versioni a luce calda da 2.700K e<br />

a luce fredda, da 6.500K. Sono disponibili modelli a tubi, da 15<br />

a 24W; a oliva da 11W e a colpi di vento da 9W. Vi sono anche<br />

modelli a globo mini oppure grande, fino a 24W. Infine, le<br />

lampadine fluorescenti a spirale, anche mini e micro, da 11 a 32W.<br />

Lumen, il parametro che conta<br />

Per questioni culturali il consumatore finale si ritrova a valutare<br />

la potenza delle lampadine fluorescenti paragonando questo<br />

parametro con quello delle lampadine a filamento. In realtà è più<br />

corretto comunicare ai propri clienti la potenza reale e non quella<br />

equivalente perché non sempre sul mercato viene rispettata la<br />

regola dettata dalla Comunità Europea. Questa regola stabilisce<br />

che una lampadina a basso consumo da 15W corrisponde ad una<br />

a filamento da 64W. I parametri più importanti da spiegare e da<br />

sottolineare durante la vendita, invece, sono l’efficienza luminosa<br />

(in Lumen) e la temperatura colore misurata in Kelvin (K) che<br />

determina la qualità della luce, calda o fredda.<br />

La tecnologia T2<br />

Questa soluzione tecnologica, adottata per produrre la gamma<br />

LightX, consente di produrre tubi più sottili; le lampadine così sono<br />

più piccole e la polvere contenuta all’interno è più compressa; le<br />

lampadine T2 raggiungono subito la massima luminosità, con una<br />

velocità di gran lunga maggiore rispetto alle lampadine a basso<br />

consumo più economiche, costruite con tecnologie T3 o T4.<br />

Adattatore rotante con Interruttore luminoso<br />

Disponibile in confezione blister, questa presa multipla a 3 prese bivalenti, si<br />

distingue per la spina rotante, una comodità utile quando gli spazi a disposizione<br />

sono costretti. L’interruttore luminoso consente di controllare lo spegnimento<br />

complessivo di tutti gli apparecchi collegati, evitando eventuali consumi in<br />

stand-by. Il corpo in bachelite, la certificazione CE e l’adattatore Schuko universale<br />

completano le prestazioni.


LAMPADE DI EMERGENZA<br />

A Led, con batterie<br />

al piombo da 4,5 Ah<br />

Le lampade di emergenza a Led<br />

di LightX ospitano batterie da<br />

4,5 Ah, per assicurare ben 24 ore di<br />

autonomia, in assenza di corrente<br />

elettrica. Utili in numerosi casi,<br />

anche per far luce nei sottotetti<br />

durante l’installazione o la<br />

manutenzione di un impianto.<br />

La qualità di una lampada di emergenza,<br />

oltre che dal numero di Led e dalla loro qualità<br />

che determinano l’efficienza luminosa, dipende<br />

soprattutto dalla corrente fornita dalla batteria.<br />

Infatti, ciò che conta è il numero di ore di<br />

autonomia garantite quando avviene il black<br />

out. Lampade che si esauriscono in breve tempo<br />

non svolgono nel miglior modo il loro compito<br />

proprio perché, come dice il nome del prodotto<br />

stesso, ci si trova in emergenza. E la luce, tutti<br />

sanno quanto è importante in quelle situazioni.<br />

Le batterie a corredo<br />

Le lampade di emergenza a Led di LightX<br />

contengono batterie al piombo da 4 oppure 4,5<br />

Ah, una potenza sufficiente per garantire ben 12<br />

ore di autonomia. Sono disponibili 3 modelli da<br />

36, 51 o 60 Led, e un modello con parabola spot<br />

e standard da 3+18 Led. Il tempo di ricarica per<br />

tutti i modelli è di 12 ore, con tensione a 220V<br />

c.a. E’ presente la protezione da sovraccarico e il<br />

contenitore è in ABS antiurto.<br />

Antenna Tripla UHF,<br />

con filtro LTE Stop Band<br />

L’antenna Tripla UHF, in grado di ricevere i segnali in<br />

banda UHF, è ora disponibile anche con filtro LTE per evitare<br />

la ricezione dei canali dal 61 al 69, assegnati ai servizi di<br />

telefonia mobile. Le dimensioni sono ridotte: è lunga 103 cm.<br />

È robusta perché tutti gli elementi sono realizzati in alluminio<br />

con tondino del diametro di 18 mm.<br />

La manutenzione<br />

Considerata la vita media dei Led, di almeno 20mila ore, e il<br />

costo di sostituzione delle batterie, del valore di pochi euro, il<br />

costo di manutenzione è davvero basso. È importante accenderle<br />

con una certa frequenza per effettuare almeno un periodo di<br />

scarica/carica: così le batterie si mantengono più a lungo.<br />

LIGHTX: LAMPADE DI EMERGENZA A LED<br />

Codice 27010002 27010003 27010004 27010005<br />

N° di LED 36 60 51 21 (18+ 3 spot)<br />

Utilizzo portatile o da parete portatile<br />

Materiale ABS<br />

Protezione sovraccarico<br />

Alimentazione 220 Vc.c. con cavo a 2 pin<br />

Dimensioni in cm 9 x 9 x 30 9 x 9 x 40 -<br />

Tempo di ricarica 12 ore<br />

Autonomia 12 ore 24 ore<br />

Colore bianco<br />

Batteria in dotazione 6V da 4,5 Ah 6V da 4 Ah<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 149


Exitv www.exitv.it<br />

CAVI LAN<br />

Cat6 - Cat5e, UTP/FTP e patch cord<br />

La gamma Exitv dei cavi lan è composta da 6 modelli, di categoria<br />

6 e 5e, schermati e non schermati. Disponibile anche una versione<br />

5e per esterni e una linea di patch cord da 50 cm a 20 metri.<br />

LA SEDE<br />

DI EXI<strong>TV</strong><br />

CON<br />

GLI UFFICI<br />

E IL MAGAZZINO<br />

CAVI LAN EXI<strong>TV</strong>*<br />

150 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />

I cavi per cablaggio strutturato di Exitv sono certificati da un<br />

laboratorio italiano e ciò conferma la qualità del prodotto. La gamma è<br />

costituita da 6 modelli, suddivisi in due linee: Top Line e Easy Line. La Top<br />

Line si distingue per la presenza dei conduttori in rame al 100%, perciò<br />

è adatta a installazioni più performanti. Vi sono 4 modelli: categoria<br />

5e schermati e non schermati, schermati con doppia guaina in PVC per<br />

impieghi esterni, categoria 6. Nella linea Easy Line, invece, i conduttori<br />

sono in rame e alluminio e comprende cavi UTP Cat 5e e Cat6.<br />

Tutti i modelli, escluso quello con doppia guaina in PVC per esterno,<br />

sono disponibili in due metrature, da 125m e 305 m con contenitore<br />

Rollbox, che garantisce la funzione auto svolgente del cavo.<br />

Cavi Lan terminati<br />

Nel catalogo Exitv sono presenti anche le patch cord lan di diversi<br />

colori e lunghezze, da 50 cm a 20 metri. Un articolo quello delle patch<br />

cord che registrerà un incremento importante di richieste perché Sky<br />

offrirà contenuti di rete e tutti i suoi decoder dovranno essere connessi<br />

alla rete ethernet di casa.<br />

59010125 59030125 59020125** 59020125 59011125 59021125<br />

Gamma TOP LINE TOP LINE TOP LINE TOP LINE EASY LINE EASY LINE<br />

Categoria UTP 5e FTP 5e FTP 5e 6 UTP 5e 6<br />

Conduttore Rame Rame Rame Rame CCA CCA<br />

Diametro conduttore 0,48 mm 7/0,16 mm 0,50 mm 0,55 0,5 mm 0,57<br />

Guaina esterna PVC PVC PVC doppio PVC PVC PVC<br />

Diametro esterno 5,0 mm 5,2 mm 5 5,9 mm 5,0 mm 6,1 mm<br />

Capacità di torsione ≤ 23 mm ≤ 23 mm ≤ 23 mm ≤ 23 mm ≤ 23 mm ≤ 23 mm<br />

Colore guaina Grigio Grigio Grigio Grigio Grigio Grigio<br />

Lunghezza matassa 125 m 125 m 305 m 125 m 125 m 125 m<br />

Confezione Rollbox Rollbox Rollbox Rollbox Rollbox Rolllbox<br />

* Gli stessi modelli, con codici diversi, sono disponibili anche in confezione Rollbox da 305 m<br />

** Cavo per esterno, doppio rivestimento di PVC, disponibile solo in confezione Rollbox da 305 mm


DECODER SATELLITARI<br />

Per canali FTA, con alimentazione a 12 Vc.c.<br />

Le novità riguardano due modelli, per la ricezione dei<br />

canali satellitari gratuiti. Il primo può anche essere<br />

alimentato a 12 Vc.c. mentre il secondo offre l’ingresso USB<br />

per riprodurre foto, video, musica, ecc.<br />

L’offerta di canali satellitari in chiaro è<br />

davvero molto vasta. Dalle due posizioni orbitali<br />

di Eutelsat a 13° Est e Astra a 19,2° est sono<br />

disponibili centinaia di programmi, di tutte le<br />

lingue e dai contenuti più diversi. La crescente<br />

presenza di immigrati nel nostro paese, sensibili<br />

alla propria cultura, favorisce l’installazione<br />

di impianti sat con decoder free to air perché<br />

consentono loro di mantenere un punto di<br />

contatto con il proprio paese.<br />

Alimentazione a 12 Vc.c.<br />

Il modello 6507001 si distingue per la<br />

possibilità di essere alimentato a 12 Vc.c.;<br />

l’alimentatore esterno a 220 Vc.a. è in dotazione.<br />

Una caratteristica che lo rende utilizzabile<br />

anche su mezzi mobili, come camper, caravan<br />

oppure negli ambienti dove la rete elettrica non<br />

è disponibile e una batteria da 12 Vc.c. risolve il<br />

DECODER SAT FTA EXI<strong>TV</strong><br />

65070001 65070002<br />

Decodifica DVB-S, per canali in chiaro<br />

Standard MPEG-2 SD<br />

Display LED No Sì<br />

Telecomando Sì<br />

Memoria canali 3.000 5.000<br />

Ricarca canali Manuale, automatica e blind scan<br />

Gestione swtich Sì: DiSEqC 1.0 e 1.2, Usals<br />

Liste preferiti Sì, 8<br />

Multilingua e OSD a 32 bit Sì<br />

Blocco parentale Sì<br />

Televideo Sì<br />

Prese Scart 1<br />

USB multimedia No Sì<br />

Media Player No Sì: formati AVI, VOB, ecc.<br />

Consumo stand-by < 1W<br />

Alimentazione 12 Vc.c. (220 Vc.a. con 220 Vc.a.<br />

alimentatore esterno)<br />

problema. Può gestire switch DiSEqC oppure motori<br />

Usals, effettua la sintonia dei canali anche in<br />

modalità blind scan ed è dotato di una presa scart.<br />

Presa USB multimedia<br />

Il modello 65070002, invece, offre prestazioni<br />

superiori, anche se non può essere alimentato<br />

a 12 Vc.c. Oltre al display a Led ed una maggior<br />

capacità di memorizzare i canali, l’aspetto che lo<br />

contraddistingue maggiormente è la presa USB,<br />

posta sul retro, che gli consente di riprodurre<br />

i contenuti multimediali. Infatti, il firmware<br />

è dotato di media player integrato e ciò gli<br />

consente di riprodurre foto, video e musica<br />

memorizzati su una chiavetta o hard disk da<br />

collegare in USB.<br />

EXI<strong>TV</strong> Srl<br />

Via G. Di Vittorio, 55<br />

43044 Lemignano di Collecchio (PR)<br />

Tel. +39.0521.804494 - Fax +39.0521.1854610<br />

info@exitv.it - www.exitv.it<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 151


Fagor www.fagorelectronica.it<br />

CENTRALINI AUTOALIMENTATI<br />

Summa, con filtro LTE: livello d’uscita<br />

massimo 119 dBµV<br />

Una gamma di 7 modelli lli che integrano il filtro LTE da<br />

attivare con uno switch. ch. La versione più performante offre<br />

un livello d’uscita pari a 119 19 dBµV e un guadagno di 38 dB.<br />

Fagor Elettronica presenta Summa, una gamma di<br />

sette centralini autoalimentati, dedicati alle installazioni oni<br />

collettive. Tutti i modelli sono già predisposti con<br />

un filtro passa-basso integrato, per filtrare i segnali<br />

superiori al canale 60, evitando così le interferenze<br />

con i futuri servizi di telefonia operanti in banda<br />

UHF, dal canale 61 a 69. Fra le caratteristiche comuni<br />

l’elevata efficienza di schermatura, la riduzione dei<br />

disturbi isofrequenziali e dei rumori impulsivi.<br />

Summa, 7 modelli<br />

È una gamma di centralini, dotati di contenitore in<br />

pressofusione di alluminio, caratteristica sempre apprezzata pprezzata<br />

dall’installatore perché conferisce robustezza al prodotto. odotto. Sono<br />

disponibili 7 modelli a 2, 4 e 5 ingressi per risolvere e le diverse<br />

problematiche di ricezione. La regolazione dei guadagno dagno<br />

si estende di 20 dB, mentre la presenza dell’attenuazione<br />

interstage consente di ottimizzare il livello alle prese<br />

d’utente, garantendo una figura di rumore contenuta. Una<br />

delle peculiarità di Summa è l’alta selettività delle frequenze<br />

relative alla banda VHF: le bande BI- FM e BIII-DAB sono<br />

ben filtrate per evitare interferenze reciproche. Sono adatti<br />

ad essere installati in impianti collettivi grazie al livello<br />

d’uscita che varia, a seconda del modello, da 106 a 119 dBµV.<br />

Inoltre, è possibile selezionare a 12 o 24 V la tensione di tele<br />

alimentazione. La comoda presa di test a -30 dB simula il<br />

livello presente alle prese d’utente.<br />

SELEZIONE DI MODELLI SUMMA<br />

Modello FMA 538 FMA 430S<br />

Riferimento 35956 35951<br />

Ingressi 5 4<br />

Banda BI÷FM BIII÷DAB UHF 1 (21÷35) UHF 2 (36÷69) UHF BI÷FM BIII÷DAB UHF SAT<br />

Gamma frequenze MHz 47÷108 174÷230 470÷582 582÷790/862 470÷790/862 47÷108 174÷230 470÷790/862 950÷2300<br />

Guadagno dB 28 30 38 15 20 30 20÷25<br />

Regolazione dB 20 15<br />

Figura di rumore dB 7 9 7 6 10<br />

Livello d’uscita dBµV 106 119 106 112 115<br />

Alimentazione 0/12/24 mA - - 90 - - 50 -<br />

152 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />

Via Foppa, 15 - 20043 Arcore (MI)<br />

Tel. 331 336 10 66<br />

www.fagorelectronica.com<br />

egigante@fagorelettronica.it


CENTRALI AUTOALIMENTATE<br />

Sabal HA505: con filtro LTE disinseribile<br />

e 125 dBµV di livello massimo<br />

La nuova HA505 appartiene ad una gamma<br />

composta da tre modelli. Offre 5 ingressi,<br />

filtro LTE disinseribile e uno speciale circuito che<br />

riduce la potenza eccessiva dei segnali, per evitare<br />

intermodulazioni.<br />

La gamma Sabal di centrali autoalimentate è composta<br />

da 3 modelli: HA 303 con 3 ingressi, HA 404 con 4<br />

ingressi e HA 505 con 5 ingressi. Le peculiarità che la<br />

caratterizzano sono senza dubbio l’elevato livello di<br />

uscita, 123 dBµV (in Banda III e UHF) e il filtro LTE,<br />

disinseribile, che consente all’installatore l’utilizzo di<br />

queste centrali nelle zone dove la ricezione si estende<br />

ancora fino al canale 69.<br />

I modelli disponibili si differenziano anche per il numero<br />

d’ingressi, variabile da tre a cinque. Un circuito sviluppato<br />

da Fagor consente di attenuare i segnali che presentano<br />

un valore eccessivo, per evitare intermodulazioni.<br />

Antenna Plus<br />

Via Castelvetro, 16 - 20124 Milano<br />

www.antennaplus.it<br />

A soli 5 anni dalla nascita, Antenna Plus<br />

ha conseguito molti risultati positivi.<br />

Sebbene la situazione attuale del settore<br />

non sia delle più semplici, Andrea e Claudio<br />

Lisiero hanno sempre cercato di differenziarsi rsi<br />

dal mercato. “Con Fagor abbiamo mandato in<br />

pensione le più comuni antenne introducendo do<br />

con ottimi e numerosi risultati i modelli<br />

Di@na, Digit ed Extreme. Anche i più scettici ci si<br />

son dovuti ricredere, la facilità nel montaggio e<br />

l’elevata affidabilità in una difficile zona come Milano<br />

causata dagli echi provocati dai ripetitori di Valcava<br />

e Via Silva hanno fatto si che siano le antenne più<br />

richieste dalla nostra clientela”.<br />

Anche nell’ambito satellitare grazie<br />

a Fagor hanno saputo fronteggiare alle<br />

molteplici problematiche.<br />

Molti condomini, di vecchia<br />

ccostruzione,<br />

hanno avuto difficoltà<br />

nella<br />

ricezione dei canali delle emittenti<br />

sate satellitari.<br />

«D «Da oltre 3 anni, quando ancora le<br />

distr distribuzioni in fibra ottica erano in fase<br />

emb embrionale, abbiamo proposto molteplici<br />

solu soluzioni di centrali satellitari Smatv<br />

IF/IF<br />

avendo un riscontro molto positivo<br />

sia dda<br />

parte degli installatori che dagli<br />

utenti finali, finalmente contenti di vedere<br />

tutti i canali». Ad oggi sono molto fiduciosi di ciò che<br />

riserverà il mercato; l’LTE, in arrivo dal 2013 occuperà<br />

molte delle frequenze a 800 MHz in condivisione<br />

con il segnale digitale terrestre televisivo. «Il lancio<br />

del nuovo centralino larga banda Sabal HA505<br />

permetterà di fronteggiare il fenomeno dei disturbi di<br />

intermodulazione».<br />

Antenna Plus per la ricorrenza dei 5 anni riserva<br />

una promozione agli installatori; con l’acquisto di<br />

un centralino Fagor verrà omaggiato un gilet estivo<br />

multi tasche sponsorizzato (salvo esaurimento scorte).<br />

Per ulteriori informazioni: tel. 02 31 44 82 oppure<br />

02 34 94 140.<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 153


Fagor www.fagorelectronica.it<br />

CENTRALINI PROGRAMMABILI<br />

MicroMA<strong>TV</strong> EVO,<br />

programmabile con 10 cluster<br />

D otata<br />

di ben 7 configurazioni per risolvere le<br />

diverse di ricezione, offre un livello d’uscita fino<br />

a 123 dBµV. CAG ed elevata dinamica d’ingresso,<br />

per evitare le intermodulazioni.<br />

MicroMA<strong>TV</strong> EVO è la naturale evoluzione dei<br />

precedenti modelli MicroMA<strong>TV</strong>. E’ più versatile di<br />

una centrale a larga banda tradizionale perché,<br />

essendo programmabile, l’installatore può scegliere<br />

fra 7 configurazioni e impiegarla in zone dove la<br />

ricezione è più complessa. E’ caratterizzata da 5<br />

ingressi (BI-FM, BIII-DAB, UHF1, UHF2 e UHF3)<br />

sui quali si possono disporre ben 10 filtri; ognuno<br />

di questi è un cluster, ovvero un filtro a banda<br />

stretta programmabile da 8 a 48 MHz e questo le<br />

consente di processare da 1 a 6 canali adiacenti.<br />

La programmazione di MicroMA<strong>TV</strong> EVO è<br />

eseguibile dal programmatore UCF200 che si<br />

Tecno Sat<br />

Via Settala, 59 - 20124 Milano<br />

www.tecnosatsrl.it<br />

Tecno Sat nasce nel 1988, come rivenditore<br />

esclusivista per l’Italia di materiale per la<br />

ricezione terrestre e satellitare di marche<br />

tedesche. Dal 1994 ha ampliato la propria<br />

offerta di prodotti, con materiale terrestre<br />

sia satellitare delle migliori case. Tecno Sat<br />

154 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

collega alla centrale con un connettore RJ45. Può<br />

tenere in memoria fino a 8 diverse configurazioni. Programmatore<br />

UCF200:<br />

È più perfomante di una centrale a larga banda<br />

il display LCD<br />

tradizionale perché dispone di un’elevata dinamica a 20 caratteri<br />

d’ingresso e può amplificare segnali con un livello da<br />

50 fino a 95 dBµV: un’escursione elevata che, con la<br />

funzione AES (Automatic Equalization System) diventa<br />

utile dove i segnali sono notevolmente disequalizzati.<br />

I vantaggi di MicroMA<strong>TV</strong> EVO non finiscono qui.<br />

I segnali in uscita sono stabili perché la funzione<br />

CAG la rende praticamente inerte alle dinamiche di<br />

intermodulazione, soprattutto nelle aree di montagna o<br />

nelle zone di mare dove è frequente l’effetto onda.<br />

è specializzata nello studio e progettazione<br />

di impianti per edifici civili. Offre la propria<br />

disponibilità anche per collaborazioni ed<br />

assistenza nell’assemblaggio e nel cablaggio<br />

di Centrali DTT e Sat presso la sede o sul luogo.<br />

Grazie alla collaborazione con le aziende<br />

produttrici è in gradi di garantire il miglior<br />

rapporto qualità/prezzo e, su richiesta, la<br />

garanzia di offerte competitive e quotazioni<br />

su misura. Dall’agosto 2003 Tecno Sat è stata<br />

confermata come punto di riferimento per<br />

il mondo satellitare diventando SKY Service.<br />

Il Centro Autorizzato di Tecno Sat<br />

fornisce competenza e cortesia a<br />

360° per abbonamenti, installazioni<br />

e manutenzioni su apparati guasti.<br />

L’esperienza con Fagor è iniziata nel<br />

2009: da quel momento garantisce<br />

professionalità e disponibilità dei<br />

prodotti. Le centrali programmabili,<br />

prodotto di punta e concorrenziali<br />

e le antenne, vengono apprezzate e<br />

considerate di alta qualità. A tutta la<br />

gamma Fagor viene riconosciuto l’ottimo<br />

rapporto qualià/prezzo, competitivo e<br />

accessibile.<br />

Per ulteriori informazioni:<br />

tel. 02 29 51 38 34.


AMPLIFICATORI DI CANALE<br />

Serie Nexum: per canali singoli<br />

o gruppi di canale, fino a 5<br />

Dotati di filtro LTE e compatibili con i canali<br />

adiacenti, offrono un livello massimo di 125<br />

dBµV. Uno speciale circuito, limita l’eccessivo<br />

livello dei segnali per evitare intermodulazioni.<br />

La progettazione degli impianti di ricezione,<br />

di grandi dimensioni, dovrà confrontarsi con i<br />

futuri segnali LTE, che occupano anche la banda<br />

UHF dal canale 60 al 69. Ciò significa che per<br />

filtrare le interferenze, in alcune zone, bisognerà<br />

studiare soluzioni a filtri di canale, oppure miste,<br />

per consentire una ricezione affidabile.<br />

Schermati in classe A<br />

I moduli di canale della serie Nexum sono<br />

compatibili con la distribuzione di canali<br />

adiacenti. Sono costruiti in uno chassis<br />

Antenna Club<br />

Via Liberazione, 24 - 20094 Corsico (MI)<br />

www.antennaclub.it<br />

Antenna Club nasce nel settembre del 1982,<br />

da un’idea di Mario Raldiri, con l’obiettivo di<br />

selezionare per gli installatatori professionisti<br />

prodotti di qualità,<br />

performanti e affidabili.<br />

Inoltre, il servizo di consulenza<br />

sempre ben supportato la<br />

porta rapidamente a diventare<br />

un riferimento per il mercato<br />

dell’antennistica satellitare<br />

e terrestre. Negli anni, il<br />

fondatore della società è<br />

stato affiancato dal figlio<br />

Giammario, che oggi gestisce<br />

in prima persona l’atttività,<br />

forte di un’impostazione<br />

ben consolidata. «Il nostro<br />

è un negozio all’ingrosso<br />

- commenta Gianmario<br />

- dedicato agli operatori<br />

del settore. Garantisce la<br />

distribuzione dei prodotti<br />

metallico, ad alta schermatura, di classe A.<br />

Gli armadi di metalli dedicati possono<br />

ospitare pannelli da 12 e 18 moduli,<br />

alimentatore compreso.<br />

La gamma dei moduli comprende la ricezione<br />

dei segnali DTT, Sat, FM e DAB. Sono disponibili<br />

moduli cluster per 2, 3, 4 e 5 canali con banda<br />

passante da 16 a 40 MHz.<br />

Anche questi moduli sono provvisti del<br />

sistema di controllo LTE per evitare l’inter<br />

modulazione La gamma dei canali in ingresso<br />

varia dal canale 21 al 60 con due livelli di<br />

uscita, da 117 e 125 dBµV.<br />

rappresentati attraverso<br />

differenti canali di<br />

vendita. Siamo SKY<br />

Service e gestiamo<br />

anche l’installazione<br />

di sistemi audio/video<br />

professionali. Dal<br />

rapporto quotidiano<br />

con gli installatori<br />

abbiamo attivato un<br />

confronto interattivo e<br />

utile per tutti». Conclude<br />

Gianmario: «Per<br />

dimostrare la qualità<br />

e la professionalità del<br />

prodotto Fagor, siamo<br />

stati i primi a realizzare<br />

nel 2010 il Fagor Day,<br />

riproposto nel 2011 e nel 2012, ottenendo<br />

sempre una numerosa adesione e un lusinghero<br />

successo. Nell’ultima edizione, realizzata poche<br />

settimane fa, abbiamo consegnate le card agli<br />

Installatori fidelizzati, come annunciato sullo<br />

scorso numero da <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong>. Si tratta di<br />

un progetto per fare community, creare sinergia<br />

tra gli installatori selezionati e organizzare<br />

momenti di formazione d’attualità».<br />

Per ulteriori informazioni: tel. 02 45 10 17 44.<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 155<br />

La Card degli<br />

installatori<br />

fidelizzati Fagor


Fagor www.fagorelectronica.it<br />

TRANSMODULATORI<br />

STT 8000: da QPSK a COFDM<br />

anche con CI per Tivùsat<br />

Un sistema modulare e professionale per ricevere i programmi Sat da<br />

distribuire in strutture pubbliche e private come: condomini, alberghi,<br />

Villaggi turistici, Ospedali ecc. Prevista una configurazione specifica per Tivùsat.<br />

Il transmodulatore STT 8000 è in grado di<br />

ricevere segnali sia a definizione standard<br />

QPSK che in alta definizione trasmessi in<br />

8PSK e li converte in banda terrestre da<br />

47 a 862 MHz, in COFDM. Una peculiarità<br />

dell’STT8000 è l’elevata dinamica d’ingresso,<br />

da 40 a 86 dBµV che le consente di operare<br />

anche con segnali deboli, captati in zone<br />

dove la ricezione non è tra le migliori. La<br />

centrale assemblata può essere installata a<br />

parete oppure in un armadio rack da 19”. La<br />

versione STT 8000CI è dotata di slot common<br />

interface alloggiato sul retro del modulo:<br />

156 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

La configurazione ad hoc per 12 canali Tivùsat<br />

Nuova Elettronica Sestese<br />

Via Pergolesi 8 - 20090 Monza<br />

www.nesestese.it<br />

Presente a Monza dal 1990, Nuova<br />

Elettronica Sestese si occupa di<br />

progettazione e commercializzazione<br />

di impianti televisivi terrestri e<br />

satellitari, di <strong>TV</strong>CC e di accessoristica<br />

varia per i settori audio-televisivo.<br />

Offre all’installatore un servizio<br />

completo e accurato: dalla taratura<br />

di filtri attivi al collaudo degli<br />

con una cam professionale può decodificare<br />

i fino a 15 programmi criptati e distribuirli<br />

in chiaro alle prese d’utente. Un’opzione,<br />

questa, che lo rende particolarmente indicato<br />

per distribuire i canali Tivùsat, soprattutto<br />

negli alberghi situati in zone caratterizzate<br />

da scarsa ricezione dei segnali DTT. Tutta<br />

la gamma dei transmodulatori 8000 è<br />

predisposta per filtrare i servizi non graditi,<br />

variare il bit/ rate, definire la programmazione<br />

e assegnare un proprio LCN ad ogni canale,<br />

generando una lista completamente<br />

personalizzata.


RIMODULATORI<br />

TTT 8000: da COFDM a COFDM<br />

anche con CI per Mediaset Premium Hotel<br />

Con i moduli TTT 8000 CI si possono<br />

distribuire mux DTT riassortiti, composti<br />

da programmi ad hoc, anche codificati.<br />

La centrale professionale serie 8000 di Fagor è<br />

dedicata ad impianti di medie e grandi dimensioni<br />

per alberghi, condomini, edifici pubblici, villaggi<br />

turistici e ospedali/case di cura. Comprende<br />

transmodulatori QPSK/COFDM e rimodulatori<br />

COFDM-COFDM, disponibili in versione standard<br />

oppure con slot Common Interface. Con questi<br />

ultimi è possibile rigenerare un multiplex DVB-T<br />

in banda terrestre (da 47 a 862 MHz), eliminando<br />

i servizi non richiesti dalla clientela per ottenere<br />

un nuovo multiplex, composto dai programmi<br />

prescelti. È possibile, quindi, rigenerare la tabella<br />

NIT, configurare i codici LCN. Come il modulo<br />

STT 8000 anche questo modulo è dotato di<br />

impianti esterni, ove necessario . Il servizio<br />

offerto ai numerosi privati che si recano nel<br />

negozio è molto accurato: oltre al materiale,<br />

il valore agiunto è proprio la consulenza<br />

tecnica offerta per risolvere le problematiche<br />

proposte. Nel tempo è diventato un punto<br />

di riferimento a Monza e Brianza come<br />

“centro del telecomando” perché dispone,<br />

oltre ai numerosi radiocomandi dei cancelli<br />

originali, anche un vasto assortimento dei<br />

modelli autoapprendenti, con specifiche<br />

apparecchiature per la riproduzione e il<br />

controllo.<br />

Nuova Elettronica Sestese è SKY Service e,<br />

oltre alla stipula di nuovi contratti, gestisce<br />

soluzioni sofisticate, utili<br />

alla gestione dei servizi di<br />

manutenzione e di postvendita:<br />

il modulo Master<br />

Control Unit MCU8000 da<br />

pannello o LCU8000 da<br />

banco che viene fornito ai<br />

distributori gratuitamente. Ad esempio, può monitorare i moduli<br />

a distanza se vengono collegati ad una rete Lan connessa a<br />

internet. Grazie al sistema EqOL, studiato e brevettato da Fagor,<br />

si può regolare automaticamente il livello d’ingresso del segnale e<br />

controllare il livello d’uscita in tempo reale. Fagor ha preparato un<br />

kit configurato specificatamente per la distribuzione dei segnali di<br />

Mediaset Premium Hotel per 16 canali.<br />

La configurazione ad hoc<br />

per Mediaset Premium Hotel, per 16 canali<br />

il post-vendita con la manutenzione del<br />

materiale guasto.<br />

Da qualche anno ha inserito il marchio<br />

Fagor, riscontrando un alto grado di<br />

soddisfazione dei clienti, in particolare le<br />

centrali IF-IF Sat per gli impianti monocavo,<br />

le centrali COFDM-PAL utilizzate in diversi<br />

Hotel della Lombardia per la ricezione dei<br />

canali DTT e le antenne terrestri, dalle VHF alla<br />

serie UHF come i modelli Diana, Diana X-Trem<br />

e Digit 45 oltre a partitori e derivatori, con<br />

ottimi riscontri qualitativi sia meccanici che<br />

elettronici.<br />

Per ulteriori informazioni: Umberto, telefono<br />

039 32 45 42 oppure 039 23 29 874.<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 157


Fracarro www.fracarro.com<br />

L’INTERVISTA<br />

Integrazione dei sistemi: il nuovo<br />

modello di business<br />

Nello Genovese<br />

Amministratore<br />

Delegato<br />

di Fracarro<br />

Una chiacchierata esaustiva con Nello Genovese,<br />

Amministratore Delegato di Fracarro: dall’analisi del<br />

mercato alle sue opportunità, dalle strategie aziendali ai nuovi<br />

prodotti, per tracciare un quadro sul futuro del nostro mercato.<br />

Con la conclusione<br />

degli switch-off il mercato<br />

dell’impiantistica televisiva<br />

terrestre si chiede con<br />

preoccupazione quale<br />

futuro lo aspetta nel<br />

breve periodo. Occorre<br />

interpretare da subito le<br />

opportunità per produttori,<br />

distributori e installatori;<br />

individuare come<br />

cambiano i valori, i ruoli<br />

e le soluzioni d’impianto.<br />

Fracarro Radioindustrie,<br />

in proposito, ha tracciato<br />

una strategia chiara e ben articolata, specifica<br />

per grandi opere, edifici commerciali, residenziali,<br />

senza dimenticare gli impianti classici. Ecco il<br />

pensiero del suo Amministratore Delegato.<br />

«Fracarro è un’azienda italiana con<br />

una storia importante– esordisce Nello<br />

Genovese. Oggi vende i suoi prodotti in<br />

diversi paesi: dall’Australia alla Tailandia,<br />

dalla Russia ai Paesi Arabi e all’Europa.<br />

Conosciamo le problematiche e i bisogni dei<br />

mercati internazionali, abbiamo una visione<br />

complessiva utile per comprendere trend e<br />

opportunità».<br />

La presenza internazionale<br />

L’evoluzione sui mercati internazionali<br />

è iniziata verso la fine degli anni ’90 con<br />

l’acquisizione di Philips France; fino a quel<br />

momento Fracarro si era dedicata soprattutto<br />

al mercato italiano che, per l’orografia del<br />

territorio e la presenza di centinaia di televisioni<br />

commerciali era considerato uno straordinario<br />

laboratorio. «È proprio così – prosegue Nello<br />

Genovese. Pensavamo che i prodotti sviluppati<br />

per il mercato italiano potessero andar bene,<br />

158 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

sempre, anche nel resto del mondo. All’inizio è<br />

stato così e abbiamo maturato un importante<br />

know how, consolidando la leadership in Italia.<br />

Ma con l’acquisizione di Philips France abbiamo<br />

iniziato a conoscere aspetti importanti e diversi<br />

del mercato transalpino, per certi versi simile al<br />

nostro». In Francia le società d’installazione sono<br />

più strutturate, si occupano di grandi impianti, per<br />

importanti realizzazioni pubbliche, commerciali<br />

e residenziali. Un aspetto che ha facilitato la<br />

comprensione dell’integrazione dei sistemi. «Questa<br />

esperienza l’abbiamo vissuta in diretta – commenta<br />

Nello Genovese. In Italia, invece, non sono state<br />

realizzate grandi opere, importanti costruzioni e<br />

quindi l’impiantistica del nostro settore non si è<br />

evoluta, tutto ciò è stato penalizzante. L’integrazione<br />

dei sistemi è un fenomeno che nasce dai grandi<br />

progetti edilizi, dove si richiede di far dialogare<br />

videosorveglianza, antintrusione, antincendio, audio/<br />

video, televisione, ecc. Per farle un esempio la nostra<br />

Head-End, ereditata dall’acquisizione francese, è stata<br />

aggiornata negli anni e venduta soprattutto all’estero.<br />

In Italia, invece, il mercato non era interessato,<br />

richiedeva una serie di prodotti di fascia media e<br />

medio-bassa. E quindi ci siamo impegnati a sviluppare<br />

prodotti che io definisco ‘italiano-centrici’. È naturale<br />

che sia così: un’azienda investe dove vede i mercati<br />

con maggiore chiarezza e il conseguente ritorno».


Lo swith off, i trend di mercato<br />

«Il passaggio al digitale terrestre – ci confida Nello<br />

Genovese - ha generato picchi di lavoro importanti in<br />

Europa, era naturale che ciò accadesse. Però la transizione<br />

non è stata gestita al meglio: spesso il mercato ha proposto<br />

soluzioni di tipo conservativo. Bisognava invece intervenire<br />

meglio sull’adeguamento degli impianti. Inoltre, è stato<br />

aumentato in modo considerevole il livello massimo del<br />

segnale in trasmissione, senza osservare le norme in<br />

proposito, per evitare problemi agli impianti di ricezione».<br />

«Di una cosa siamo sicuri – aggiunge Nello Genovese<br />

- l’integrazione dei sistemi iniziata con l’impiantistica<br />

nelle grandi opere sta maturando anche per il mercato<br />

residenziale. Le soluzioni oggi in uso nei mercati professionali<br />

diventeranno accessibili anche nella realtà domestica.<br />

Stiamo trasformando i prodotti, gli approcci al mercato<br />

italiano e ai mercati internazionali. E quindi anche la<br />

comunicazione, la formazione a supporto della rete<br />

vendita e degli installatori. Bisogna pensare globalmente<br />

e agire localmente. Il nostro laboratorio R&D è impegnato<br />

nell’integrazione dei servizi all’interno della casa: televisione,<br />

rete locale connessa a internet, telefonia e sicurezza. I<br />

nuovi prodotti riflettono proprio questa filosofia. Non<br />

investiamo in soluzioni wireless, anche in considerazione<br />

del problema di inquinamento elettromagnetico. Crediamo<br />

invece nel cavo coassiale, nella fibra ottica e nel cavo Lan,<br />

per realizzare infrastrutture di rete per la distribuzione dei<br />

servizi». Prosegue Nello Genovese: «Certamente il protocollo<br />

IP si svilupperà, ma ciò avverrà nel medio periodo, quando<br />

riprenderà a crescere l’edilizia residenziale. Oggi l’IP è<br />

presente nei grandi impianti e noi abbiamo la centrale<br />

di testa dedicata a queste applicazioni. Nel residenziale,<br />

invece, dobbiamo pensare a tutti gli edifici già costruiti, e<br />

sono tanti: in queste abitazioni è presente il cavo coassiale<br />

e bisognerà integrare la rete e la fibra ottica. L’installatore<br />

deve comprendere che è cambiato il modello di business: la<br />

soluzione può essere gestita via internet, è riconfigurabile, ti<br />

avvisa in caso di malfunzionamenti o quando i parametri di<br />

riferimento raggiungono valori prossimi alla soglia. Queste<br />

prestazioni caratterizzeranno le novità di fascia media e<br />

medio-bassa. Noi stiamo procedendo in questa direzione: la<br />

globalizzazione rende più simili i bisogni dei mercati locali.<br />

La sede<br />

produttiva<br />

di Fracarro<br />

Radioindustrie<br />

in Tunisia<br />

E crediamo di avere un vantaggio competitivo<br />

con la visibilità globale e il fatto di possedere<br />

la divisione sicurezza che sta sviluppando<br />

nuovi prodotti in direzione dell’integrazione dei<br />

sistemi».<br />

I consigli agli installatori<br />

Prosegue Genovese: «Se avessero maturato<br />

una maggior cultura sull’impiantistica integrata,<br />

oggi gli installatori sarebbero meno preoccupati.<br />

Quello che bisogna fare è proprio questo,<br />

frequentare corsi di formazione specifici su<br />

reti ethernet e seguire le evoluzioni sui mercati<br />

esteri. Bisogna acquisire competenze sui grandi<br />

impianti come i complessi alberghieri e i centri<br />

direzionali, sensibilizzarsi sul valore del servizio,<br />

saper gestire un’installazione multidisciplinare,<br />

altrimenti il mercato dell’integrazione sarà<br />

presto orfano di installatori. E bisogna crescere<br />

in dimensioni e capitalizzazione: le società<br />

d’installazione estere sono strutturate anche<br />

per lavorare fuori dal proprio paese, questa è<br />

una minaccia concreta. Finora l’installatore<br />

è entrato nelle abitazioni per realizzare un<br />

impianto nuovo, da oggi deve iniziare a proporre<br />

prodotti e servizi di complemento, nell’ottica<br />

dell’integrazione e senza dimenticare la facilità<br />

d’uso». Conclude Genovese: «Noi faremo la<br />

nostra parte, supportando tutti gli installatori<br />

che desiderano crescere. Le confido anche lo<br />

sviluppo di un progetto ambizioso: la tecnologia<br />

della fibra plastica, ancora più sottile e<br />

maneggiabile della fibra ottica, così da utilizzare<br />

gli spazi residui dei tubi corrugati dove neanche<br />

la fibra ottica riesce a passare».<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 159<br />

Il laboratorio<br />

Ricerca &<br />

Sviluppo a<br />

Castelfranco<br />

Veneto, sede<br />

di Fracarro<br />

Radioindustrie


Fracarro www.fracarro.com<br />

CENTRALI MULTIUTENZA<br />

Nuova 3DGFLEX: soluzioni digitali evolute<br />

La nuova centrale 3DGFLEX è stata progettata a<br />

Castelfranco Veneto, nel reparto Ricerca e Sviluppo<br />

di Fracarro. È una nuova soluzione dedicata ai contesti<br />

multiutenza, per creare multiplex ad hoc, in tutta flessibilità.<br />

Fracarro presenta 3DGFLEX, la nuova<br />

centrale full digital, innovativa sotto il<br />

profilo tecnologico ed espressamente<br />

ideata per il trattamento dei segnali<br />

digitali in impianti centralizzati, come<br />

grandi condomini o contesti hospitality.<br />

Si tratta di una soluzione modulare,<br />

interamente progettata dal reparto<br />

Ricerca e Sviluppo di Fracarro, che<br />

consente di distribuire tutta la qualità<br />

e l’alta definizione dei contenuti<br />

digitali, con la possibilità di combinare<br />

in un unico multiplex DTT programmi<br />

provenienti da 2 sorgenti SAT distinte.<br />

Fornita in un moderno cabinet a sei<br />

posizioni con sportello per la protezione<br />

delle connessioni, la 3DGFLEX è<br />

costituita da un’unità di controllo<br />

tecnologicamente evoluta e da moduli<br />

transmodulatori, anch’essi dotati di<br />

caratteristiche tecniche particolarmente<br />

interessanti.<br />

La programmazione si effettua<br />

attraverso la nuova interfaccia web,<br />

particolarmente semplice e intuitiva,<br />

disponibile collegando il pc direttamente<br />

alla porta LAN della centrale, senza<br />

bisogno di installare alcun software.<br />

160 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

Il cabinet, dotato di<br />

sportello trasparente,<br />

protegge le<br />

connessoni della<br />

centrale 3DGFLEX<br />

Resta comunque disponibile la classica<br />

programmazione tramite tastiera e display a<br />

bordo, per una configurazione di base della<br />

centrale.<br />

Controllo remoto<br />

Una delle caratteristiche maggiormente<br />

interessanti della 3DGFLEX è la possibilità<br />

di essere completamente telegestita, grazie<br />

alla presenza dell’host controller integrato.<br />

In questo modo l’installatore, comodamente<br />

da remoto, ha la possibilità di monitorare e<br />

modificare costantemente tutti i parametri<br />

della centrale, garantendo così un servizio di<br />

assistenza professionale e puntuale.<br />

Nel caso degli alberghi, ad esempio, grazie<br />

all’innovativa funzione di auto-remapping,<br />

l’operatore potrà creare in ogni momento liste<br />

di canali dedicati, a seconda della provenienza<br />

degli ospiti, senza obbligare l’albergatore a<br />

risintonizzare i televisori.


I moduli<br />

di transmodulazione<br />

Anche i moduli di transmodulazione sono<br />

particolarmente interessanti dal punto di vista<br />

della tecnologia: si tratta infatti di moduli<br />

twin, dotati cioè di 2 ingressi SAT, 2 MUX DTT<br />

in uscita e 2 slot Common Interface. Grazie<br />

a questa caratteristica la 3DGFLEX consente<br />

di ricevere i programmi da 2 fonti distinte,<br />

decriptandone i contenuti senza dover<br />

utilizzare un secondo modulo, e di generare<br />

2 MUX indipendenti. I moduli, inoltre, sono<br />

dotati di connessioni frontali che facilitano<br />

l’inserimento e la rimozione delle schede CAM,<br />

così come l’aggiornamento firmware grazie<br />

alla porta USB. La centrale 3DGFLEX è ora<br />

disponibile con moduli di transmodulazione<br />

da satellite SD o HD in <strong>Digitale</strong> Terrestre<br />

(3DG-2S2-2T), ma sono già allo studio altri<br />

moduli per il trattamento dei segnali anche<br />

con diverse tecnologie.<br />

LE CARATTERISTICHE DEL MODULO 3DG - 2S2 - 2T<br />

INGRESSO SATELLITE<br />

Ingressi N° 2: SAT1, SAT2<br />

Standard DVB-S2, DVB-S<br />

Frequenza di ingresso MHz 950 ÷ 2150<br />

Livello RF di ingresso dBµV 48 ÷ 80<br />

Symbol rate<br />

USCITA SEGNALE RF<br />

MSps<br />

DVB-S<br />

DVB-S2<br />

2 ÷ 45<br />

2 ÷ 30<br />

MUX uscita 2: MUX1, MUX2<br />

Standard DVB-T<br />

Frequenza di uscita MHz 111 ÷ 862<br />

Livello RF di uscita dBµV 100<br />

Regolazione livello RF d’uscita dB 15<br />

MER dB 37<br />

Modulazione QPSK, 16-QAM, 64-QAM<br />

FEC 1/2, 2/3, 3/4, 5/6, 7/8<br />

Intervallo di guardia<br />

INGRESSO DI MISCELAZIONE<br />

1/4, 1/8,1/16, 1/32<br />

Perdita di inserzione<br />

PARAMETRI GENERALI<br />

dB 2.5<br />

Alimentazione Vac, Hz 220÷240 - 50÷60<br />

Dimensioni (l x h x p) mm 50 x 246 x 210<br />

Programmazione Tastiera a bordo, interfaccia web<br />

A sinistra,<br />

l’interfaccia<br />

utente<br />

progettata per<br />

gestire tutti<br />

i parametri<br />

della centrale<br />

3DGFLEX da<br />

remoto<br />

Fracarro Radioindustrie S.p.A.<br />

Via Cazzaro 3 - 31033 Castelfranco Veneto (<strong>TV</strong>)<br />

Tel. 0423 7361 - www.fracarro.com<br />

L’interfaccia di<br />

programmazione<br />

della centrale<br />

3DGFLEX con<br />

l’elenco dei<br />

programmi<br />

ricevuti<br />

necessario per<br />

comporre i due<br />

MUX di uscita<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 161


Fracarro www.fracarro.com<br />

FIBRA OTTICA<br />

Home Fibre: fibra+coassiale, per Sat e DTT<br />

Trasmettitore<br />

Home Fibre, con<br />

miscelazione dei<br />

segnali DTT e<br />

linea derivata in<br />

fibra ottica<br />

La soluzione proposta da Fracarro fa coesistere il cavo<br />

coassiale, per la montante, con la fibra ottica per le<br />

linee derivate ad ogni piano. È possibile servire un massimo<br />

di 1792 prese per calata. Consente l’uso LNB tradizionali e<br />

semplifica l’adeguamento degli impianti Sat+DTT.<br />

I decoder con PVR integrato richiedono un<br />

numero di prese d’utente sempre maggiore;<br />

questa categoria di ricevitori si diffonde sempre<br />

di più, grazie anche al MySky HD. L’installatore<br />

si trova così alle prese con l’adeguamento degli<br />

impianti che, sovente, non presentano tubi<br />

corrugati di adeguate dimensioni per poter<br />

utilizzare il cavo coassiale. Così, la soluzione più<br />

praticabile è quella di sfruttare la fibra ottica.<br />

Home Fibre: linea derivata<br />

in fibra ottica<br />

La soluzione proposta da Fracarro coniuga<br />

la montante realizzata con cavi coassiali e le<br />

linee derivate, ad ogni piano, in fibra ottica.<br />

E’ una soluzione innovativa, progettata per<br />

realizzare sistemi di distribuzione in fibra<br />

ottica all’interno degli edifici residenziali.<br />

L’utilizzo della fibra, sperimentata da<br />

Fracarro nel corso degli anni sia nelle<br />

infrastrutture professionali per la ricezione<br />

162 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

Ricevitore Home<br />

Fibre: converte<br />

il segnale ottico<br />

in coassiale,<br />

con quattro<br />

uscite di tipo<br />

universale<br />

del segnale televisivo che nelle soluzioni<br />

specifiche per gli impianti di sicurezza, è<br />

interessante per i vantaggi che offre in termini<br />

di rendimento e di flessibilità.<br />

La fibra ottica, infatti, consente di trasferire<br />

il segnale senza alterazioni, anche per lunghe<br />

tratte, grazie alla completa immunità da<br />

interferenze di tipo elettrico o ambientale;<br />

le dimensioni estremamente ridotte dei cavi,<br />

inoltre, rendono molto semplice la cablatura<br />

anche in condizioni installative difficili.<br />

Satellite e <strong>Digitale</strong> Terrestre<br />

La grande novità introdotta da Fracarro con<br />

la soluzione Home Fibre riguarda la possibilità<br />

di utilizzare questa tecnologia anche nella<br />

distribuzione dei segnali televisivi e satellitari in<br />

ambito residenziale, dall’antenna fino al punto<br />

presa. Il sistema, progettato dal reparto Ricerca e<br />

Sviluppo di Fracarro, è costituito da trasmettitori<br />

e ricevitori ottici, partitori e derivatori, cavi


preintestati di differenti lunghezze e da una<br />

nuova tipologia di connettori.<br />

Si tratta di prodotti professionali che<br />

garantiscono un’elevata affidabilità e una grande<br />

flessibilità di utilizzo, potendo essere impiegati<br />

con facilità anche in impianti già esistenti,<br />

integrando la distribuzione coassiale.<br />

I trasmettitori ottici da 5mW lavorano in<br />

seconda finestra (1310nm) e gestiscono segnali<br />

satellitari - con LNB tradizionali e parabole<br />

di diametri diversi - e segnali DTT full band<br />

(174÷862 MHz). Dotati di controllo automatico<br />

di guadagno (AGC), i trasmettitori sono<br />

facilmente collegabili tra loro utilizzando la<br />

distribuzione tipica dei multiswitch in cascata<br />

e consentono di servire fino a 1792 prese per<br />

calata. Il sistema Home Fibre utilizza connettori<br />

ottici di qualità, realizzati in partnership con<br />

Prysmian, che si caratterizzano per le dimensioni<br />

ridotte, pari a 3mm.<br />

I vantaggi di Home Fibre<br />

La soluzione proposta da Fracarro presenta<br />

numerosi vantaggi. Innanzitutto la categoria<br />

dei prodotti è di livello professionale, con un<br />

livello di affidabilità conseguente; si tratta di<br />

componenti capaci di lavorare ininterrottamente,<br />

anche in condizioni ambientali e climatiche<br />

sfavorevoli. La configurazione mista,<br />

HOME FIBRE TRANSMITTER: LE CARATTERISTICHE<br />

INGRESSI SAT<br />

Banda passante MHz 950 ÷ 2150<br />

Tipo di connettore F Femmina<br />

Livello d’ingresso dBµV 70 ÷ 90<br />

INGRESSO <strong>TV</strong><br />

Banda passante MHz 174 ÷ 862<br />

Tipo di connettore F Femmina<br />

USCITA Ottica<br />

Tipo di connettore SC/APC<br />

Lunghezza d’onda nm 1310<br />

Potenza ottica dBm 7<br />

Caratteristiche generali<br />

Tensione di alimentazione Vac, Hz 184÷264 - 50÷60<br />

Potenza consumata W 15<br />

Dinamica AGC per modulazione Laser dB 20<br />

HOME FIBRE RECEIVER: LE CARATTERISTICHE<br />

Lo schema applicativo riportato in figura consente di servire fino a 7 piani di un palazzo.<br />

Ogni linea derivata, dotata di splitter a 4 vie, può servire fino a 256 prese di utente. Il totale<br />

complessivo di prese utente sale così a 1792<br />

Ingresso Ottico n° 1 SC/APC<br />

Uscite RF n° 4 TERR+SAT<br />

USCITE RF<br />

Banda MHz 174÷862 / 950÷2.150<br />

Tipo di connettore F Femmina<br />

Livello d’uscita @ 20dB d’attenuazione ottica dBµV 70 (<strong>TV</strong>) e 70 (SAT)<br />

coassiale+fibra, nei nuovi impianti consente di utilizzare l’LNB<br />

standard mentre negli impianti da adeguare evita la sostituzione<br />

del convertitore con uno di tipo ottico. Inoltre, per quest’ultima<br />

tipologia di impianti,<br />

basterà sostituire<br />

ad ogni piano il<br />

multiswitch presente<br />

con un trasmettitore<br />

Home Fibre e cablare<br />

la linea derivata<br />

in fibra ottica.<br />

Utilizzando splitter<br />

a due e quattro vie<br />

si possono realizzare<br />

impianti con un<br />

numero molto<br />

elevato di prese di<br />

utente, fino a 1792.<br />

Il modulo ricevitore,<br />

che converte il segnale<br />

ottico in coassiale,<br />

offre quattro uscite<br />

coassiali indipendenti,<br />

di tipo universale.<br />

Infine, la<br />

distribuzione dei<br />

segnali riguarda sia<br />

quelli satellitari<br />

che DTT.<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 163


FTE www.fte.it<br />

KIT DI RICEZIONE DTT<br />

KIT DTT: 12 soluzioni complete<br />

omaggio incluso<br />

Antenne, centralini<br />

e amplificatori da palo,<br />

disponibili in 12 assortimenti.<br />

I vantaggi: l’installatore accede<br />

ad una soluzione già configurata<br />

e il distributore gestisce<br />

un unico articolo.<br />

FTE offre alla propria clientela una gamma di 12 KIT DTT<br />

assortiti, contenenti prodotti per la ricezione dei segnali digitali<br />

terrestri; all’interno dell’imballo è presente un omaggio, a<br />

seconda della versione: una matassa da 100 metri di cavo K121W<br />

oppure un amplificatore da palo LG261. Il Kit, con omaggio<br />

compreso, contribuisce a fidelizzare l’installatore; è prevista<br />

anche la raccolta punti con la quale si accede ai premi messi<br />

in palio nell’Area Fidelity: sull’imballo di ogni Kit è presente<br />

un codice, del tipo ‘gratta e vinci’ che andrà inserito nell’Area<br />

Fidelity del sito di FTE per accumulare punti da convertire in<br />

acquisti omaggio. Il kit si rivela utile anche al distributore<br />

elettrico perché semplifica e velocizza il lavoro dei commessi,<br />

dato che viene gestito a magazzino un solo articolo.<br />

Kit per installazioni da palo<br />

Disponibili in 7 versioni, sono dedicati a villette o piccole<br />

palazzine. Sono composti dalle antenne F7F10, per la banda III,<br />

e dalla serie Hydra45 ed EVO45, per i canali VHF e UHF. I Kit,<br />

UNA SELEZIONE DEI KITDTT FTE<br />

Modelli Antenna BIII Antenna UHF 1 Antenna UHF 2 Alimentatore Amplificatore Centralino Omaggio<br />

modello/guadagno modello/guadagno modello/guadagno<br />

KITDTT1 No EVO45V, 17dB No LPS1210 - No LG224, guadagno 20 dB<br />

Livello max 106 dbµV<br />

KITDTT4 F7F10, 9dB HYDRA45, 15dB No LPS1211 LG224, No K121, matassa da 100 m<br />

guadagno 20 dB<br />

Livello max<br />

106 dbµV<br />

KITDTT7 F7F10, 9dB HYDRA45, 15dB No LPS200 KMC303L No K121, matassa da 100 m<br />

con AMC110<br />

KITDTT9 F7F10, 9dB HYDRA45, 15dB HYDRA45, 15dB - - ZM340, K121, matassa da 100 m<br />

guadagno 37 dB<br />

Livello max<br />

114 dbµV<br />

KITDTT11 No HYDRA45, 15dB HYDRA45, 15dB LPS200 KMC303L No K121, matassa da 100 m<br />

con AMC110<br />

164 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />

a secondo della versione,<br />

contengono gli amplificatori da<br />

palo serie LG oppure serie KMC, questi ultimi<br />

configurabili con filtri ad innesto. Il più<br />

performante è il KITDTT11, dotato di due<br />

antenne Hydra45, un amplificatore da palo<br />

AMC110, in grado di fornire un livello d’uscita<br />

di 110 dB con un guadagno pari a 28 dB e<br />

l’alimentatore LPS200.<br />

Kit a larga banda<br />

Sono 5, più performanti e caratterizzati<br />

dalla presenza di centrali a larga banda<br />

come, ad esempio, l’MA3012, amplificatore<br />

autoalimentato con guadagno di 30 dB e<br />

livello d’uscita di 112dBµV. Nei Kit vi sono<br />

anche i centralini a larga banda configurabili,<br />

come il CC300 con alimentatore PSL15-400<br />

oppure il modello ZM340, autoalimentato e più<br />

performante del precedente, caratterizzato da<br />

una meccanica in pressofusione utile per ridurre<br />

i rumori impulsivi.


FIDELIZZAZIONE<br />

Area Fidelity: premi, consulenza tecnica<br />

e promozioni<br />

Dedicata agli installatori, consente di accumulare punti per ricevere<br />

articoli in omaggio, accedere a info tecniche e promozioni oppure inviare<br />

richieste tecniche processate dal reparto tecnico di FTE.<br />

Sul portale web di FTE www.fte.it è presente l’Area<br />

Fidelity: un pacchetto di servizi pensati appositamente<br />

per soddisfare le esigenze dell’installatore. L’Area<br />

Fidelity è articolata in tre sezioni: Area Premi, Fidelity<br />

Info e Fidelity Service; l’obiettivo è creare un canale di<br />

comunicazione commerciale e tecnico per fidelizzare<br />

l’installatore. Per accedere all’Area Fidelity è necessaria<br />

la registrazione e la partita IVA.<br />

Area Premi<br />

L’Area Premi è la sezione più commerciale dell’Area<br />

Fidelity: qui l’installatore dovrà inserire i codici delle<br />

prove d’acquisto dei prodotti FTE come, ad esempio, i<br />

KITDTT. La formula è semplice: l’installatore recupera<br />

il codice presente sull’etichetta della scatola e lo<br />

inserisce nell’apposito campo; così facendo carica<br />

i punti quantificati dal sistema, in funzione dei<br />

Totem Fte<br />

La prova d’acquisto, presente sui<br />

prodotti dedicati, si ottiene ‘grattando’ la<br />

superficie, come si vede nella foto<br />

prodotti acquistati. Raggiunto il punteggio previsto,<br />

l’installatore riceverà direttamente da FTE un premio<br />

sottoforma di materiale: una procedura diretta fra<br />

installatori e FTE, che riduce i tempi di attuazione e<br />

razionalizza i flussi di lavoro.<br />

Fidelity Info<br />

La sezione Installatore Fidelity Info è stata progettata<br />

per tenere costantemente aggiornato l’installatore sulle<br />

novità di prodotto. Per ogni prodotto è così possibile<br />

scaricare la documentazione e la scheda tecnica.<br />

Fidelity Service<br />

È uno dei punti di forza di questa nuova iniziativa<br />

perché permette a FTE di dare risposte veloci qualora si<br />

dovesse presentare una problematica: l’installatore può<br />

I totem FTE, dotati di tasche per contenere flyer informativi, schede tecniche e cataloghi,<br />

contribuiscono ad una maggiore visibilità sia del brand che dei nuovi prodotti. Sono<br />

stati pensati per dare visibilità a tre famiglie di prodotto: - SMA<strong>TV</strong> - FIBRA OTTICA -<br />

NETWORKING<br />

Poco ingombranti e alti circa 2 metri, vengono realizzati in cartone leggero e sono<br />

facilmente collocabili negli spazi espositivi del punto vendita.<br />

fidelity<br />

segnalare il problema tecnico relativo ad un prodotto o, se<br />

lo desidera, ricevere assistenza<br />

mentre sta eseguendo un<br />

intervento su un impianto. Il<br />

sistema elabora la richiesta<br />

in tempo reale per consentire<br />

all’installatore di essere<br />

contattato immediatamente dal<br />

dal reparto tecnico della sede di<br />

Reggio Emilia.<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 165


FTE www.fte.it<br />

AMPLIFICATORI LARGA BANDA<br />

Serie AMC, CC, ZM: anche con filtro LTE<br />

Amplificatore da palo AMC214<br />

Tre gamme progettate per ospitare i filtri LTE e plug-in, ad<br />

innesto, per adattarsi alle diverse problematiche di ricezione:<br />

AMC, per le installazioni da palo, serie CC da interno e ZM, più<br />

performante, con alta efficienza di schermatura.<br />

166 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />

Filtro LTE FPB260,<br />

passa banda<br />

per i canali da E2 a E60<br />

Centrale a larga<br />

banda ZM440<br />

Zone d’ombra, segnali disequalizzati o con livello troppo basso<br />

sono aspetti importanti quando si deve scegliere la centrale di<br />

testa in un impianto DTT: ne rendono più problematica la taratura<br />

e, a volte, non è possibile risolvere le intermodulazioni presenti tra<br />

i canali ricevuti. Per questa ragione FTE, da oltre 5 anni, mette a<br />

disposizione dell’installatore una gamma completa di centralini a<br />

larga banda configurabili. Prodotti che offrono numerose soluzioni<br />

SELEZIONE DI AMPLIFICATORI CONFIGURABILI AMC, CC E ZM<br />

Modelli Ingressi Filtri di plug-in Guadagno Regolazione Livello d’uscita<br />

VHF/UHF (dB) VHF/UHF (dB) (dBµV)<br />

AMC110 VHF / UHF Sì, opzionali 20/28 20/15 110<br />

AMC214 VHF/BIII/BIV/BV/UHF Sì, opzionali 20/28 20/15 110<br />

CC300 VHF/VHF/UHF/UHF/UHF Sì, opzionali 24/34 20/15 114<br />

ZM340 VHF/VHF/UHF/UHF Sì, opzionali 30/37 20/20 114<br />

ZM440 VHF/UHF/UHF Sì, opzionali 33/40 20/20 119<br />

per far fronte alle varie problematiche<br />

di ricezione: è sufficiente inserire<br />

nell’apposita sede (accessibile<br />

dopo la rimozione del coperchio)<br />

il filtro ad innesto plug-in<br />

con i tagli di frequenze adatti<br />

alla zona e regolare il livello d’uscita<br />

per effettuare la messa in funzione<br />

dell’impianto. Si possono dotare anche di filtro<br />

LTE, modello FPB260 esterno, dedicato alla<br />

soppressione delle frequenze (canali dal 61 al<br />

69) utilizzate dai servizi 4G. Sono suddivisi in tre<br />

famiglie di prodotto: AMC, CC e ZM.<br />

La gamma<br />

Gli amplificatori da palo AMC sono dedicati per<br />

impianti di dimensioni contenute e si montano<br />

a palo grazie al pratico kit di installazione.<br />

La gamma è costituita da 4 modelli: il più<br />

performante, l’AMC214, supporta impianti fino<br />

a 30 prese d’utente grazie al livello d’uscita di<br />

114 dBµV e al guadagno di 35 dB; non occorre<br />

configurarlo perché è dotato di filtri FPB3 di<br />

banda BIII, FPB4 banda BIV e FPB5 di banda BV. Si<br />

alimentano con l’LPS200, un pratico alimentatore<br />

da installare in piccole scatole di derivazione, date<br />

le sue ridotte dimensioni. La serie CC è formata da<br />

4 modelli che dispongono di prestazioni analoghe<br />

a quelle degli amplificatori da palo AMC, ma si<br />

installano nei sottotetti delle abitazioni. Le centrali<br />

ZM offrono garanzie in termini di affidabilità<br />

e robustezza: sono dotati di<br />

contenitore in pressofusione che<br />

conferisce, inoltre, un’elevata<br />

immunità ai rumori impulsivi.<br />

Sono più performanti della<br />

serie CC; ad esempio: il modello<br />

ZM440, top di gamma, dispone<br />

di un livello d’uscita di 118 dBµV,<br />

di un guadagno pari a 40 dB,<br />

ed è adatto ad essere impiegato<br />

nelle palazzine ad elevato<br />

numero di prese d’utente.


TRANSMODULATORI<br />

Da COFDM/QPSK a COFDM, con CI<br />

Una gamma di centrali per distribuire<br />

i canali in chiaro oppure quelli<br />

codificati di Mediaset Premium Hotel e<br />

di Tivùsat in impianti dedicati a Hotel,<br />

Alberghi, Villaggi Turistici.<br />

Per distribuire i mux DTT e i transponder satellitari<br />

FTE propone 4 centrali di testa dedicate alle installazioni<br />

collettive. Iniziamo dalle centrali TFF310CIK4 e TFF310CIK6,<br />

composte da 4 o 6 moduli dotati di slot CI. Sono adatte<br />

a ricevere i mux DTT di Mediaset Premium Hotel da<br />

distribuire, sempre in COFDM ma decriptate, ai televisori<br />

dell’impianto. Ogni modulo della centrale, corredato di cam<br />

professionale e relativa smart card, può decriptare fino a 4<br />

programmi (certificati Mediaset). Le centrali TSF310CKI4<br />

e TSF310CKI6, invece, sono dedicate alla ricezione della<br />

piattaforma Tivusat. In questo caso i transponder QPSK<br />

vengono rimessi in chiaro con apposite Cam e Smart Card e<br />

transmodulati in COFDM. Anche queste centrali sono dotate<br />

di 4 o 6 transmodulatori, serie TSF310CI; ogni modulo può<br />

distribuire, in chiaro, fino a 5 programmi e decriptarne 4,<br />

con la CAM e la smart card Tivùsat.<br />

Assistand Pack<br />

È adatto alle centrali TFF e TSF. Garantisce il telecontrollo<br />

dello stato dei moduli, l’eventuale riprogrammazione delle<br />

frequenze da remoto e l’assistenza tecnica con sostituzione<br />

dell’apparato difettoso entro H72 (escluso festivi), senza<br />

nessun addebito all’Hotel. Il modulo Assistant Pack è<br />

composto da 2 unità: l’alimentatore SPS310D permette<br />

di realizzare un’alimentazione ridondante che in caso di<br />

anomalia informa l’unità di controllo RCM310 che invia un<br />

SMS o un e-mail di allarme.<br />

SERIE TFF310 E TFF310: DA<br />

TFF310CKI6: transmodulatore per ricevere 6 transponder Mediaset Premium<br />

TWSF310CI<br />

TFF310CIK4/6 TSF310CIK4/6 TWSF310CI<br />

Tipologia Kit a 4/6 moduli Kit a 4/6 moduli Modulo a 2 doppio tuner<br />

Banda di frequenze (MHz) 47 ÷ 862 47 ÷ 862 950 ÷ 2.150<br />

Ingresso/Modulazione DVB-T/COFDM DVB-S/QPSK e DVB-S2/8PSK<br />

MER 36÷38 dB 36÷38 dB 36÷38 dB<br />

Uscita/Canale DVB-T, da C2 a C69<br />

Livello d’uscita 80 dBµV<br />

Slot Common Interface Sì Sì Sì, doppio<br />

Programmazione esterna, con programmatore PRO201<br />

Il modulo TWSF310CI, con slot CI, è dotato di<br />

un doppio transmodulatore per convertire due<br />

transponder satellitari in due mux terrestri (QPSK<br />

/8PSK); in questo modo la centrale diventa più<br />

compatta oppure, a parità di dimensioni, è in grado<br />

di distribuire il doppio dei programmi.<br />

ETWF310: modulatore twin,<br />

da AV/ analogico a COFDM<br />

L’ETWF310, compatibile con la serie 310, modula<br />

in COFDM due fonti analogiche A/V con uscita video<br />

composito e audio stereo come: telecamere, decoder,<br />

DVD player, ecc. I codici LCN sono editabili, le tabelle<br />

NID e i servizi sono modificabili. Il modulatore è<br />

vestigiale, dai canali da E2 a E69. Il settaggio dei<br />

parametri avviene con il programmatore PRO201,<br />

tramite il misuratore di campo MAXMINI e MAXEVO,<br />

con la funzione MAP, oppure in remoto con il<br />

modulo di telecontrollo RCM310.<br />

FTE maximal Italia<br />

Via Edison, 29<br />

42040 Calerno di S. Ilario (RE)<br />

Tel. 0522 90 97 01<br />

Fax 0522 90 97 48<br />

www.fte.it - fte@fte.it<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 167


I<br />

Galaxy www.galaxy.it<br />

FILTRI PASSA BANDA<br />

Con connettori F e IEC,<br />

da interno e da palo<br />

filtri LTE diventeranno un accessorio<br />

indispensabile quando l’installatore<br />

si troverà alle prese con le interferenze<br />

generate dalle stazioni radio base. Galaxy<br />

propone 3 modelli: dotati di connettori F e<br />

IEC per interni e connettori F per esterno, da<br />

montare sul palo di sostegno dell’antenna.<br />

A destra, il<br />

modello FTUHF/P<br />

possiede il<br />

contenitore<br />

stagno e viene<br />

montato sul<br />

palo di sostegno<br />

delle antenne<br />

Qui sotto,<br />

i filtri da interno:<br />

a sinistra<br />

l’FTUHF/F, con<br />

connettori F;<br />

a destra l’FTUHF/I,<br />

con connettori IEC<br />

La sfida che attende l’installatore sulle<br />

problematiche da risolvere quando saranno<br />

evidenziati i malfunzionamenti causati dalle<br />

stazioni radio base LTE è complessa. Ogni caso<br />

potrebbe essere diverso e non sarà sempre<br />

possibile trovare una soluzione comune a tutte<br />

le problematiche.<br />

La raccomandazione, perciò, è di utilizzare<br />

componenti di alta qualità, con un elevato<br />

fattore di attenuazione di schermatura perché<br />

l’interferenza potrebbe anche insinuarsi nei<br />

punti di collegamenti e attraverso cavi coassiali<br />

poco schermati. Una cosa, però, è certa: i filtri<br />

LTE da collegare all’antenna di ricezione, dopo<br />

l’amplificatore da palo o da interno e alla<br />

presa antenna di casa (quella a muro oppure<br />

del televisore) saranno la prima soluzione da<br />

GALAXY: FILTRI PASSA-BANDA LTE<br />

Modello FTUHF/F FTUHF/I FTUHF/P<br />

Utilizzo Interno Interno Esterno, da palo<br />

Banda di frequenze 470÷790 MHz 470÷790 MHz 470÷790 MHz<br />

Canali 61÷69 61÷69 61÷69<br />

Connettori F IEC IEC<br />

Attenuazione 15÷25 dB 15÷25 dB 15÷25 dB<br />

168 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

praticare: in ogni caso, i segnali da canale<br />

61 al 69, non dovranno mai essere ricevuti e<br />

distribuiti nell’impianto d’antenna.<br />

Tre modelli,<br />

anche con connettore IEC<br />

Galaxy ha sviluppato tre filtri LTE: due<br />

modelli da interno e uno da esterno, da<br />

installare sul palo di sostegno<br />

delle antenne di ricezione. Il<br />

modello FTUHF/F è da interno,<br />

dotato di connettori F, maschio<br />

e femmina, per poter essere<br />

collegato lungo la linea di<br />

distribuzione. Lavora sulla banda<br />

di frequenze da 470 a 790 MHz e<br />

attenua i segnali da 15 a 25 dB. Il<br />

modello FTUHF/I, con prestazioni<br />

simili al precedente, si differisce soltanto per la<br />

dotazione dei connettori, del tipo IEC, ancora<br />

molto diffusi negli impianti di distribuzione<br />

seppur sostituiti da qualche anno con i più<br />

moderni F. Infine, il modello FTUHF/P possiede<br />

il contenitore stagno e perciò viene utilizzato<br />

in esterni, agganciato al palo di sostegno delle<br />

antenne di ricezione. Le caratteristiche sono<br />

le stesse dei modelli precedenti. La perdita di<br />

passaggio per tutti è pari a 1 dB.


AMPLIFICATORI DA PALO<br />

HL3U/VR: a 3 ingressi<br />

con filtro LTE integrato<br />

Il primo modello della nuova gamma di<br />

amplificatori da palo di Galaxy, con filtro LTE,<br />

offre 2 ingressi UHF e 1 ingresso VHF. Il livello<br />

massimo d’uscita è pari a 110 dBµV.<br />

Per realizzare nuovi impianti è importante scegliere la<br />

componentistica che garantisca un buon funzionamento<br />

negli anni a venire: soltanto così si costruisce un rapporto di<br />

fiducia con il cliente che dura nel tempo. Per quelle zone dove<br />

l’offerta televisiva è già limitata al canale 60 è indispensabile<br />

adottare amplificatori e antenne con filtro LTE integrato<br />

come il Galaxy HL3U/VR, un amplificatore da palo a 3 ingressi,<br />

VHF+UHF+UHF, con guadagno da 30 dB in UHF e 20 dB in<br />

VHF, tutti regolabili da 0 a 20 dB.<br />

AMPLIFICATORI GALAXY SERIE HL<br />

Modello HL3U/VR<br />

Banda di frequenze VHF-UHF (fino al canale 60)<br />

Filtro LTE integrato Sì<br />

Ingressi 3<br />

Tipo di ingressi VHF-UHF-UHF<br />

Guadagno VHF: 20 dB, UHF: 30 dB<br />

Regolazioni 20 dB su tutti gli ingressi<br />

Livello max di uscita 110 dBµV<br />

Assorbimento 90 mA<br />

Telealimentazione Sì, 12 Vc.c.<br />

MINI LOGARITMICHE<br />

Amplificate, per le bande UHF e UHF+III<br />

Il guadagno è di 20 dB e possono essere<br />

alimentate anche dal decoder. Due modelli:<br />

banda UHF e UHF+ III.<br />

Vi sono zone dove l’antenna logaritmica svolge un adeguato<br />

lavoro. Galaxy propone due modelli, amplificati con guadagno di<br />

20 dB, in grado di ricevere i segnali in banda UHF oppure in banda<br />

III+UHF. Compatte, sono lunghe rispettivamente 39 e 44 cm e<br />

vengono costruite in alluminio. Il diametro degli elementi è pari a<br />

4 mm con l’asta portante, a sezione quadrata, di mm 18x18.<br />

GLXDT10A.45/I, banda UHF<br />

La lunghezza è di soli 39 cm. Opera in banda UHF, dai canali 21 a<br />

69. Il guadagno è di 20 dB e può essere alimentata direttamente dal<br />

decoder. Il rapporto A/I è di 25 dB, l’apertura orizzontale di 45° e<br />

quella verticale di 60°.<br />

GLXDT12A.345/F, bande UHF+III<br />

Dove è richiesta anche la ricezione della banda III, è necessario<br />

installare questo modello. In questo caso l’ultimo elemento, quello<br />

vicino al morsetto di ancoraggio, si apre a click per consentire<br />

all’antenna di ricevere anche i segnali di banda III.<br />

Il guadagno è di 20 dB e il rapporto A/I è pari a 25 dB.<br />

Antenna amplificata<br />

GLXDT12A.345I-1, per le<br />

bande III e UHF<br />

MINI ANTENNE LOGARITMICHE IN ALLUMINIO<br />

Modello GLX DT10A.45/I GLX DT12A.345/F<br />

Codice 11655 11289<br />

Gamma di frequenze 470 ÷ 870 MHz 170 ÷ 870 MHz<br />

Canali 21 ÷ 69 5 ÷ 21 / 21 ÷ 69<br />

Guadagno 20 dB<br />

N° elementi 10 12<br />

Diametro elementi 4 mm<br />

Asta portante 18 x 18 mm<br />

Rapporto A/I 25 dB<br />

Apertura H/V 45° / 60°<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 169


Galaxy www.galaxy.it<br />

DECODER DTT<br />

Gamma Galaxy: 4 modelli<br />

dallo zapper al multimediale<br />

Per gli switch-off Galaxy<br />

propone 4 modelli: MHP,<br />

zapper, zapper multimediale e con<br />

presa Scart che ruota su due assi.<br />

La gamma Galaxy di decoder<br />

DTT è composta da 4 modelli:<br />

DT 3701 MHP con card Mediaset<br />

Premium compresa, DT 3502 zapper<br />

multimediale, DT 3501 zapper e<br />

DT3504 con scart che ruota su<br />

due assi. Il DT3701, MHP interattivo, è in grado di<br />

decodificare i servizi di Mediaset Premium. Le Scart<br />

sono due ed è presente anche il loop throught<br />

per l’antenna. Gli zapper, invece, sono 3, semplici<br />

nell’utilizzo ma diversi nelle prestazioni. Nel modello<br />

DT3502 è presente tutto quello che serve per ricevere i<br />

canali DTT, con l’aggiunta delle funzioni base per Hotel<br />

come la protezione avanzata per l’accesso ai Menù e il<br />

blocco di visione. Il DT3501, più performante, è dotato<br />

di display, lettore di Card multimediali e porta USB2<br />

frontale, per riprodurre immagini jpeg, file audio MP3,<br />

file video MP4 e DivX, memorizzati in una chiavetta<br />

oppure in un hard disk collegato. Le funzioni LCN, EPG,<br />

Televideo, Sottotitoli e Timer completano il quadro<br />

delle prestazioni. In caso di mancanza di corrente<br />

di rete, questi modelli memorizzano l’ultimo canale<br />

selezionato. Infine, sul frontale sono presenti i tasti<br />

GAMMA DECODER DTT GALAXY<br />

DT3501 DT3502 DT3504 DT3701<br />

Tipo<br />

zapper<br />

zapper retro Tv<br />

Tv Scart snodabile<br />

MHP<br />

Display Sì No No Sì<br />

Memoria canali 999 2.000<br />

Lettore card multimediali Sì No<br />

USB2 frontale (DivX, MP3 e MP4) Sì No<br />

Funzioni LCN/blocco di visione/Timer Sì<br />

Funzioni Hotel Sì, protezione avanzata<br />

Televideo, Sottotitoli Sì<br />

Uscite AV 2 Scart<br />

Memoria dell’ultimo canale selezionato Sì<br />

Dimensioni in mm 220 x 132 x 38 127 x 168 x 20 260x190x45<br />

170 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

On e cambio canale, per utilizzare le funzioni base dei<br />

decoder anche senza telecomando.<br />

DT3504, con rotazione su due assi<br />

Un decoder zapper da posizionarsi nascosto, dietro<br />

al televisore. Possiede una caratteristica che lo rende<br />

particolare: la spina Scart è in grado di<br />

ruotare sia frontalmente di 180°<br />

che lateralmente di 360° per poter<br />

essere posizionato in qualsiasi<br />

spazio disponibile. In aggiunta alle<br />

prestazioni del DT 3502, segnaliamo<br />

anche la porta UBS sul frontale<br />

dell’apparecchio per riprodurre foto<br />

JPEG, brani audio MP3, filmati DivX<br />

e le funzioni PVR con Time Shift.


PRODUZIONE<br />

Stabilimenti Galaxy: tutto Made in Italy<br />

La sede di Galaxy<br />

a Contursi:<br />

produzione<br />

elettronica a<br />

logistica. A destra<br />

lo stabilimento<br />

Galaxy di Faicchio<br />

(BN) dove<br />

vengono prodotte<br />

antenne DTT,<br />

parabole e sistemi<br />

di supporto e<br />

ancoraggio<br />

L’<br />

azienda salernitana Galaxy realizza a Faicchio (BN) tutta la<br />

produzione di parabole, antenne terrestri e sistemi di ancoraggio<br />

e a Contursi (SA) la produzione elettronica, con la logistica.<br />

Nata nel 1980, Galaxy Elettronica C, ha<br />

seguito tutte le tappe dell’evoluzione del<br />

mercato dedicato alla ricezione televisiva,<br />

crescendo con esso e ampliando la produzione<br />

fino a spostare l’amministrazione, la logistica<br />

e lo sviluppo dei prodotti elettronici nello<br />

stabilimento situato nella Zona Industriale di<br />

Contursi (Sa).<br />

Nello stabilimento di Faicchio, situato<br />

in provincia di Benevento, Galaxy realizza<br />

tutta la produzione di parabole, antenne DTT,<br />

LNB SATC900T:<br />

4 uscite indipendenti,<br />

con mix terrestre<br />

Un convertitore satellitare, a 4 uscite<br />

indipendenti, per altrettante prese di<br />

utente, alle quali è possibile miscelare il<br />

segnale satellitare. Per compiere questa<br />

funzione è previsto un ingresso terrestre<br />

da collegare al relativo<br />

impianto. Con questo<br />

LNB, ciascuna uscita<br />

indipendente, su un<br />

unico cavo, comprende<br />

sia i segnali satellitari che<br />

quelli terrestri.<br />

zanche, pali e supporti di vario genere.<br />

Ad esempio, è qui che Galaxy produce<br />

una gamma di parabole, la serie SATOSG,<br />

con dimensioni che variano da 45 a 140 cm.<br />

Oggi, Galaxy mette a disposizione un ampio<br />

catalogo di prodotti per la realizzazione di<br />

impianti terrestri satellitari, comprese le<br />

ultime novità specifiche per filtrare i segnali<br />

LTE. Galaxy, inoltre, fornisce soluzioni<br />

efficaci per qualsiasi tipologia d’impianto<br />

e lavora in stretta collaborazione con una<br />

rete nazionale di distributori e venditori<br />

per soddisfare le più diverse esigenza della<br />

clientela.<br />

Nel dicembre del 2003 Galaxy ha<br />

conseguito la certificazione dal CSQ<br />

conforme alla norma ISO 9001:9002 ed è<br />

diventata fornitore ufficiale di SKY.<br />

GALAXY Elettronica C<br />

Zona Industriale - 84024 Contursi Terme (SA)<br />

Tel. 0828 99 13 99<br />

www.galaxy.it - info@galaxy.it<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

171


GBS elettronica www.jollyline.it<br />

CENTRALINI A LARGA BANDA AUTOALIMENTATI<br />

Serie CBJ e CBX, con filtro LTE<br />

Elevata schermatura grazie al case in pressofusione, livello<br />

d’uscita fino a 123 dBµV e guadagno in UHF fino a 40 dB.<br />

In tutti i modelli è presente il filtro LTE, attivabile con uno switch,<br />

per i disturbi generati dalle stazioni radio base 4G.<br />

Gli installatori sanno che i segnali GSM<br />

con frequenze prossime a quelle UHF,<br />

hanno provocato interferenze e fenomeni di<br />

intermodulazione nei centralini attualmente<br />

in uso. Con l’avvio dei servizi 4G<br />

questo fenomeno si può aggravare<br />

(le probabilità sono elevate)<br />

e provocare importanti<br />

problematiche. I test,<br />

condotti da oltre un anno<br />

ad oggi, lo confermano.<br />

Nelle zone ad alta<br />

densità di popolazione gli<br />

impianti di ricezione televisiva,<br />

soprattutto quando l’antenna è<br />

rivolta verso la stazione radio base,<br />

dovranno essere adeguati con filtri<br />

progettati per sopprimere queste interferenze,<br />

per evitare di compromettere seriamente la<br />

corretta ricezione dei canali DTT.<br />

I punti di forza<br />

La nuova gamma di centralini a larga banda<br />

di GBS è dotata di un filtro, attivabile con uno<br />

switch, che impedisce ai segnali presenti sui<br />

Lo standard LTE<br />

La Conferenza Mondiale sulle Radiocomunicazioni ha<br />

deliberato l’utilizzo della banda compresa fra 790 e 862 MHz<br />

(canali televisivi E61 ÷ E69) a favore dei servizi mobili di<br />

quarta generazione, i cosiddetti LTE (Long Term Evolution). Ad<br />

oggi questi canali, in numerose regioni d’Italia, sono ancora<br />

utilizzati dalle emittenti televisive: dovranno abbandonarli<br />

entro la fine del 2012. In ogni caso è necessario evitare che<br />

i segnali trasmessi dagli operatori mobili nella banda di<br />

frequenze 790 ÷ 862 MHz vengano distribuiti negli impianti di<br />

ricezione televisiva perché genererebbero interferenze dannose<br />

alla ricezione dei segnali televisivi.<br />

172 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />

Centralino CBX-V45U/40dB,<br />

con filtro LTE: 4 ingressi e livello<br />

d’uscita pari a 123 dBµV. Il canale C35<br />

è disponibile in Banda V, anziché in IV<br />

canali dal 61 al 69 di essere distribuiti in un<br />

impianto di ricezione televisiva. La consistenza<br />

del contenitore, realizzato in pressofusione, offre<br />

un’elevata efficienza di schermatura; un aspetto,<br />

questo, sempre più importante in un contesto<br />

dove le interferenze elettromagnetiche sono in<br />

fisiologico aumento. La figura di rumore, pari a<br />

6 dB, è molto contenuta. Il contenitore è dotato<br />

di pratici attacchi che rendono il fissaggio a<br />

parete semplice e rapido.


CENTRALINI SERIE CBJ E CBX, DA INTERNO, CON FILTRI LTE, ALIMENTATI A 22OV C.A.<br />

Modello Codice N° Ingressi Banda Frequenze Livello max Guadagno Figura Tele<br />

dBµV VHF/UHF dB di rumore dB alimentazione<br />

CBJ-VUU/20dB 41064 3 VHF/UHF/UHF 112 15/20 6 Sì, 12V<br />

CBJ-VUU/30dB 41065 3 VHF/UHF/UHF 112 25/30 6 Sì, 12V<br />

CBJ-VUU/40dB 41066 3 VHF/UHF/UHF 119 30/40 6 Sì, 12V<br />

CBJ-V45U/20dB 41067 4 VHF/B4 (-C35)/B5 (+C35)/UHF 112 15/20 6 Sì, 12V<br />

CBJ-V45U/30dB 41068 4 VHF/B4 (-C35)/B5 (+C35)/UHF 112 25/30 6 Sì, 12V<br />

CBJ-V45U/40dB 41069 4 VHF/B4 (-C35)/B5 (+C35)/UHF 112 30/40 6 Sì, 12V<br />

CBX-VUU/20dB 41971 3 VHF/UHF/UHF 116 15/20 7 Sì, 12V<br />

CBX-VUU/30dB 41972 3 VHF/UHF/UHF 116 25/30 7 Sì, 12V<br />

CBX-VUU/40dB 41973 3 VHF/UHF/UHF 123 30/40 7 Sì, 12V<br />

CBX-V45U/20dB 41974 4 VHF/B4 (-C35)/B5 (+C35)/UHF 116 15/20 7 Sì, 12V<br />

CBX-V45U/30dB 41975 4 VHF/B4 (-C35)/B5 (+C35)/UHF 116 25/30 7 Sì, 12V<br />

CBX-V45U/40dB 41976 4 VHF/B4 (-C35)/B5 (+C35)/UHF 123 30/40 7 Sì, 12V<br />

Una gamma completa<br />

Dodici modelli, di cui 6 a 3 ingressi e 6 a 4<br />

ingressi. Sono disponibili modelli entry level<br />

serie CBJ con livello d’uscita di 112 dBµV e<br />

guadagno fino a 30 dB, ideali per villette e<br />

palazzine fino a 30 prese d’utente (ad esempio:<br />

il modello CBJ-VUU/30dB, codice 41065) e<br />

Antenna DTT 41032, con filtro LTE<br />

La nuova antenna direttiva<br />

UHF di GBS, codice 41032,<br />

è dotata di filtro LTE. È<br />

caratterizzata da un design<br />

gradevole ed è lunga solo<br />

1.150 mm. Il filtro LTE<br />

sopprime i segnali presenti<br />

nella gamma dal canale 61<br />

al 69. Il guadagno massimo<br />

è pari a 17 dB ed il rapporto<br />

avanti/indietro è maggiore<br />

di 29 dB. Preassemblata, si<br />

monta rapidamente; grazie<br />

al sistema di assemblaggio<br />

Speedy, i riflettori si innestano<br />

con un clic al supporto centrale<br />

mentre i direttori si avvitano<br />

semplicemente all’apposito<br />

gancio, già applicato sull’asta<br />

centrale dell’antenna. Il<br />

grado di protezione, IP66,<br />

gli consente di lavorare in<br />

condizioni climatiche avverse.<br />

centralini della serie CBX più performanti<br />

rispetto ai precedenti, in grado di supportare<br />

nei grandi edifici fino a 50 prese d’utente, grazie<br />

al livello d’uscita di 123 dBµV e guadagno fino a<br />

40 dB (come il modello CBX-VUU/40dB, codice<br />

41973). Per entrambe le famiglie è disponibile<br />

un modello dove il canale 35 è stato tolto dalla<br />

banda IV e aggiunto alla banda V.<br />

41032 - ANTENNA GBS CON FILTRO LTE<br />

Frequenza 470÷862 MHz<br />

Guadagno 17 dB<br />

Rapporto A/I >29 dB<br />

Filtro LTE 791÷862MHz<br />

Lunghezza 1150 mm<br />

Protezione IP66<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 173


GBS elettronica www.jollyline.it<br />

ESPOSITORI<br />

Jolly Kiosk: per radiocomandi,<br />

interattivo e self service<br />

L’<br />

espositore Jolly Kiosk, grazie ad una procedura<br />

guidata, offre al cliente la possibilità di<br />

verificare la duplicabilità di qualsiasi radiocomando,<br />

indicando l’eventuale modello della famiglia Jolly<br />

Open da acquistare.<br />

Il Jolly Kiosk è un espositore interattivo<br />

sviluppato da GBS, grazie al know how<br />

maturato negli anni in questo settore.<br />

Viene messo a disposizione alla propria rete<br />

di distribuzione, e permette di scegliere<br />

il radiocomando più idoneo alle esigenze<br />

del cliente, se la frequenza di lavoro è pari<br />

a 433,92 MHz. Quando la frequenza di<br />

lavoro è diversa, il Jolly Kiosk suggerisce<br />

quale kit da esterno o da interno è<br />

necessario acquistare. Ha l’aspetto di un<br />

Come funziona<br />

Dopo 40 secondi<br />

dall’accensione, sul<br />

display da 17” di<br />

Jolly Kiosk appare la<br />

videata riportata in<br />

figura 1, che invita il<br />

cliente a posizionare<br />

il radiocomando<br />

nell’analizzatore e,<br />

successivamente, a<br />

premere un qualsiasi<br />

tasto del radiocomando.<br />

174 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />

totem e, cosa particolarmente importante,<br />

consente ai clienti di operare in totale<br />

autonomia, quindi secondo la regola del<br />

self service. E’ dotato di un display da 17”<br />

ultrabright che guida il cliente, step by<br />

step, a verificare se un radiocomando è<br />

duplicabile con uno della famiglia Jolly<br />

Open di GBS elettronica. Grazie a questo<br />

utile accessorio il rivenditore può fornire<br />

un servizio puntuale e celere che evita<br />

inutili perdite di tempo.<br />

1 2 3<br />

Il display visualizza 2 diversi messaggi<br />

1) la schermata di figura 2 indica che il<br />

radiocomando potrà essere duplicato<br />

con il modello suggerito da Jolly Kiosk;<br />

Garden Easy Light<br />

2) la figura 3 indica che il radiocomando<br />

non è duplicabile direttamente con<br />

la famiglia Jolly Open. Si consiglia di<br />

acquistare un kit dedicato, visualizzato<br />

sul display, oppure di rivolgersi al banco.<br />

Questo kit permette di comandare l’accensione a distanza di<br />

dispositivi elettrici da esterno alimentati a 220V (luci giardino,<br />

luci garage, luci terrazze). Garden Easy Light è costituito da una<br />

centralina alimentata a 220V e da 2 radiocomandi (Tx) a 433MHz.<br />

Per installare la centralina basta collegare l’unità centrale alla rete a<br />

220V e connettere sulle uscite i dispositivi da controllare a distanza<br />

senza apportare ulteriori modifiche all’impianto esistente. La<br />

potenza totale gestibile è pari a 1.000 W.


SCB-1532 SLIM: supporto per<br />

televisori da 15 a 32 pollici<br />

SUPPORTI PER <strong>TV</strong><br />

Serie SCB SLIM: autolivellante, installazione<br />

facilitata<br />

La nuova gamma<br />

di supporti ultra sottili<br />

di GBS elettronica consente di<br />

ridurre a soli 16mm la distanza<br />

del televisore dalla parete.<br />

Supportano modelli fino a 50”<br />

e sono dotati di una meccanica<br />

che consente l’autocentratura.<br />

L’evoluzione dei supporti a parete, per i televisori<br />

LCD o al Plasma, prosegue per rendere più rapida<br />

e a prova d’errore l’installazione. Sono sempre più<br />

numerosi i casi nei quali il cliente sceglie di installare<br />

un flat <strong>TV</strong> alla parete, così il tempo da dedicare<br />

all’installazione diventa un fattore importante per<br />

l’economia complessiva del lavoro.<br />

Profondità pari a 16 mm<br />

La nuova serie di supporti SCB SLIM offre una<br />

profondità di soli 16 mm, per rendere l’installazione<br />

poco invasiva e ben adattabile in qualsiasi locale<br />

dell’appartamento. La livella, posta al centro della<br />

SUPPORTI UNIVERSALI FLAT <strong>TV</strong>, VESA COMPATIBILI<br />

SCB-3050 SLIM: supporto per televisori da 30 a 50 pollici<br />

parte lineare del supporto, consente di correggere eventuali<br />

posizionamenti disallineati rispetto alla parete. Inoltre, il sistema<br />

d’allineamento costituito da due levette poste ai lati del supporto,<br />

permette di regolare la posizione del televisore anche dopo il<br />

serraggio delle viti nel caso in cui risultasse non adeguata. I ganci<br />

scorrevoli, situati nell’apposita guida, permettono di eseguire il<br />

posizionamento più corretto, in modo veloce, evitando perdite di<br />

tempo per fastidiosi e difficoltosi riposizionamenti. I supporti SCB<br />

SLIM sono curati nei particolari ed è presente il blocco di sicurezza.<br />

La gamma<br />

La serie SCB SLIM è composta da 3 diversi modelli, in base alle<br />

dimensioni del televisore da installare e al suo peso. Sono tutti<br />

compatibili con l’attacco VESA.<br />

– SCB 1532 SLIM, supporta televisori da 15” a 32” con una<br />

portata massima di 35 Kg;<br />

– SCB 2542 SLIM, dedicato a televisori da 25” a 42”, che non<br />

superino i 45 Kg di peso;<br />

– SCB 3050 SLIM, progettato per televisori di grandi dimensioni,<br />

da 30” a 50”, con un peso complessivo fino a 55 Kg.<br />

Modello Codice Distanza dal muro (mm) Dimensone dei televisori Portata massima (Kg) Livella Blocco di sicurezza<br />

SCB-1532 SLIM 41825 16 15” ÷ 32” 35 Sì Sì<br />

SCB-2542 SLIM 41826 16 25” ÷ 42” 45 Sì Sì<br />

SCB-3050 SLIM 41827 16 30” ÷ 50” 55 Sì Sì<br />

GBS service<br />

GBS offre un supporto dedicato alla clientela: l’ufficio<br />

tecnico fornisce un’assistenza telefonica al numero<br />

06 72.36.734 o via web compilando il form dedicato nella<br />

sezione “Contatti” del portale wwww.jollyline.it.<br />

G.B.S. Elettronica srl<br />

Via delle Valli - 04011 Aprilia (LT) - Italia<br />

Tel. 06 72.36.734 - Fax 06 72.33.098<br />

www.jollyline.it - vendite@gbs-elettronica.it<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

175


HELMAN LOW PASS FILTERS<br />

LTE IEC VERSION


info@helman.it<br />

Made in Italy<br />

sede legale: Milano - sede operativa: Varese<br />

BTK_Tel Group brand<br />

BTK Te Group brand


Laem Elettronica www.laem.it<br />

AMPLIFICATORI LARGA BANDA DA PALO<br />

WBX/L: con filtro LTE passa-basso integrato<br />

178 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />

Una nuova gamma di amplificatori da palo regolabili,<br />

dotati di filtro LTE passa-basso a 790 MHz. Il livello<br />

d’uscita è pari a 113 dBµV.<br />

LAEM rinnova la gamma dei propri<br />

amplificatori a larga banda da<br />

palo, per adeguarli alla banda<br />

UHF che non comprenderà<br />

più i canali dal 61 al 69.<br />

Sono fabbricati con<br />

tecnologia SMD ad<br />

amplificazioni VHF-UHF<br />

separate, da 2 fino a<br />

5 ingressi regolabili. Le<br />

versioni disponibili sono<br />

numerose, con soluzioni che si<br />

differenziano per le tipologie degli ingressi e il<br />

livello dell’amplificazione da 10, 22 e 30 dB.<br />

Tutti i modelli hanno elevata linearità e livello<br />

d’uscita (113 dBµV in UHF e 110 dBµV in VHF),<br />

per ottenere le migliori performance con i canali<br />

digitali. Le amplificazioni separate, unite ad<br />

un’innovativa soluzione tecnica adottata per gli<br />

AMPLIFICATORI DA PALO SERIE WBX/L – alcuni modelli<br />

Ingressi Guadagno Figura di Assorbimento Livello<br />

dB rumore dB mA d’uscita dBµV<br />

UHF 10 6<br />

WBX/11L/V45U<br />

V 10 6<br />

50<br />

113<br />

IV 10 6<br />

VHF+S 13 3 110<br />

UHF 22 6<br />

WBX/12L/V45U<br />

V 22 6<br />

70<br />

113<br />

IV 22 6<br />

VHF+S 20 3 110<br />

UHF 22 6 113<br />

WBX/12L/3UU UHF 22 6 70 113<br />

III+S 20 3 100<br />

WBX/13L/3U<br />

UHF 30 4<br />

65<br />

113<br />

III+S 20 3 110<br />

V 22 4 113<br />

WBX/12L/1345 IV 22 4<br />

70<br />

113<br />

III+S 20 3 110<br />

UHF 30 6 113<br />

WBX/23L/VUU UHF 30 6 65 113<br />

VHF+S 26 3 110<br />

amplificatori, permettono di ridurre la cifra di<br />

rumore complessiva e abbattere in modo netto<br />

l’intermodulazione. Un aspetto importante<br />

da sottolineare è l’elevato livello d’uscita che<br />

migliora la performance in situazioni ‘post<br />

Switch-Off’, quando vi sono canali digitali<br />

che necessitano di amplificatori più robusti. Il<br />

livello d’uscita di amplificatori e centralini LAEM<br />

Elettronica è riferito alle norme DIN con test a<br />

3 Toni, molto più elevato e performante rispetto<br />

quello dato con test a 2 toni. La variante con<br />

taglio della banda UHF a 790 MHz è imminente<br />

anche sulle altre gamme di centralini da palo ed<br />

autoalimentati.<br />

I punti di forza<br />

– 100% made in Italy, tecnologia SMD<br />

– Amplificazioni VHF-UHF separate<br />

– Molteplici possibilità di tagli in Banda IV<br />

e V, anche su canali adiacenti.<br />

Esempio: IV (21÷35) e V (36÷69)<br />

– Innovativa soluzione tecnica<br />

a “doppia controreazione” sviluppata<br />

nei laboratori LAEM<br />

– Alto livello d’uscita utile soprattutto<br />

per il full-DTT a norme DIN 45004B<br />

con test a 3 toni<br />

– Elevata linearità e bassa intermodulazione<br />

– Led di segnalazione alimentazione ON<br />

– Amplificatore “basculante” per agevolare<br />

il collegamento dei cavi<br />

- Contenitore da palo in ABS<br />

LAEM Elettronica snc<br />

Via Gen. Guidoni 18 - 20035 Lissone (MI)<br />

Tel. 039 48 25 33 - Fax 039 46 29 17<br />

info@laem.it - www.laem.it


FILTRI DA PALO E AD INNESTO<br />

FXTE/F – FPLTE/F: da 5 a 790 MHz<br />

per taglio frequenze LTE<br />

Una gamma di filtri da innesto e da palo da<br />

anteporre ad amplificatori e centralini <strong>TV</strong>,<br />

per tagliare le frequenze dal canale 61 al 69 UHF<br />

riservati alla telefonia per i servizi LTE.<br />

La soluzione tecnologica adottata da LAEM<br />

consente di ottenere un’ottima selettività sul<br />

taglio a 790 MHz. Così vengono attenuate in<br />

modo importante le frequenze LTE che possono<br />

I punti di forza<br />

– 100% made in Italy<br />

– Tecnologia SMD<br />

– Connettori F<br />

– Elevata selettività sul taglio a 790 MHz e<br />

attenuazione sulle frequenze superiori a<br />

791 MHz<br />

– Ottimo adattamento d’impedenza<br />

– Bassa attenuazione sulla banda utile<br />

– Versione da palo ‘basculante’ per agevolare<br />

il collegamento dei cavi<br />

– Contenitore da palo in ABS<br />

causare l’intermodulazione degli amplificatori<br />

oggi montati su tutti gli impianti di ricezione,<br />

perché hanno la banda UHF che raggiunge<br />

il canale 69. Lo scenario che si prospetta con<br />

l’avvio dei servizi LTE in Italia, considerando<br />

le esperienze vissute nelle aree test dove<br />

sono state valutate le problematiche, sarà<br />

caratterizzato da interferenze sugli impianti<br />

e dalle elevate potenze in gioco, soprattutto<br />

nelle zone vicine ai ripetitori. È noto che<br />

i servizi LTE verranno trasmessi anche sui<br />

canali UHF, dal 61 al 69.<br />

Inoltre, a causa delle molteplici situazioni,<br />

vi saranno numerose variabili da valutare<br />

zona per zona, e bisognerà scegliere la<br />

soluzione ottimale per ognuna di esse. Questi<br />

filtri possono essere installati su impianti già<br />

esistenti, oltre che per rafforzare l’efficacia<br />

degli amplificatori già ‘LTE free’, quando una<br />

situazione estrema lo richiede.<br />

STRATEGIE AZIENDALI<br />

Prodotti LAEM: Made in Italy al 100%<br />

Esiste una legge, la 166 del 20 novembre 2009, che stabilisce le condizioni<br />

affinché un prodotto possa essere definito Made in Italy al 100%.<br />

Le condizioni sono: il design, la progettazione, la lavorazione ed il<br />

confezionamento devono essere compiuti esclusivamente sul territorio<br />

italiano.<br />

Tutti i prodotti del catalogo LAEM si fregiano della dicitura 100% Made<br />

in Italy. I prodotti ‘Made in Italy’, diversamente, non indicano che il processo<br />

produttivo è stato svolto interamente nel nostro paese, e quindi possono<br />

comprendere parti assemblate all’estero. LAEM sta investendo molto nel<br />

concetto 100% Made in Italy per garantire una qualità sempre migliore<br />

ai propri prodotti, sotto tutti i punti di vista; una strategia che permette di<br />

aggiornare di continuo le caratteristiche degli apparecchi, adattandole alle<br />

esigenze di un mercato sempre più mutevole e complesso, soprattutto in<br />

uno scenario così unico come quello italiano, nell’ambito della televisione<br />

terrestre. Sulla confezione di ogni prodotto LAEM viene apposto il logo, che<br />

evidenzia e garantisce la produzione al 100% italiana.<br />

I punti di forza<br />

Filtro LTE<br />

da palo<br />

Filtro LTE da innesto<br />

- Progettazione al 100% nei laboratori<br />

Laem<br />

- Costruzione al 100% Made in italy<br />

- Collaudo del 100% dei pezzi prodotti<br />

- Tracciabilità al 100%: controllo<br />

componenti e produzione<br />

- Assistenza sul 100% dei prodotti<br />

- Disponibilità del 100% dei ricambi<br />

- Supporto tecnico al 100% per qualsiasi<br />

esigenza, anche custom<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 179


LEM ELETTRONICA www.lemelettronica.it<br />

CENTRALI PROGRAMMABILI<br />

Fino a 10 filtri, 7 canali, 4 ingressi UHF<br />

Tre modelli per soddisfare ogni esigenza degli impianti a<br />

centrali programmabili. Il più performante offre dieci filtri<br />

programmabili, da uno a sette canali, per quattro ingressi UHF.<br />

LEM ELETTRONICA produce<br />

centrali a filtri programmabili dal<br />

2007 ed è stata la prima azienda<br />

italiana a sviluppare questa<br />

tipologia di prodotti.<br />

Il vantaggio competitivo e<br />

l’esperienza in materia, maturate<br />

in cinque anni di progettazione,<br />

hanno consentito a LEM<br />

ELETTRONICA di sviluppare<br />

ulteriori modelli come l’AF40-<br />

510 e l’AF35-510L e una serie di<br />

filtri equalizzatori, prodotti che<br />

soddisfano le configurazioni d’impianto di ricezione<br />

nelle zone dove i segnali provengono da diverse<br />

direzioni, con livelli piuttosto disequalizzati.<br />

Tipologia di utilizzo<br />

Le centrali a filtri programmabili offrono numerosi<br />

vantaggi, sia nel rapporto prezzo/prestazioni che<br />

AT50, CENTRALE PROGRAMMABILE AUTOALIMENTATA<br />

180 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />

Centrale a filtri<br />

programmabili<br />

AT50<br />

BANDA I+FM BIII+S UHF1 UHF2 UHF3 UHF4<br />

Banda passante MHz 47÷108 174÷300 470÷862 470÷862 470÷862 470÷862<br />

Numero canali per filtro Fisso Fisso 1 ÷ 7 canali 1 ÷ 7 canali 1 ÷ 7 canali 1 ÷ 7 canali / UHF<br />

2 8 0 UHF<br />

2 6 2 UHF<br />

Configurazioni d’ingresso - -<br />

2<br />

2<br />

5<br />

7<br />

3<br />

0<br />

UHF<br />

1<br />

2 6 1 1<br />

2 5 2 1<br />

Livello ingresso max dBµV 80 80 90 ÷ 110 90 ÷ 110 90 ÷ 110 90 ÷ 110<br />

Guadagno dB 50 50 50 50 50 50<br />

Attenuatore manuale dB - - 0 ÷-20 0 ÷-20 0 ÷-20 0 ÷-20<br />

Attenuatore filtri dB 0 ÷-30 0 ÷-30 0 ÷-30 0 ÷-30 0 ÷-30 0 ÷-30<br />

Regolazione livello di uscita dB 0 ÷-30 0 ÷-30 0 ÷-30 0 ÷-30 0 ÷-30 0 ÷-30<br />

Selettività filtri (± 16 MHz) dB - - 18 18 18 18<br />

Cifra di rumore dB 7 7 8,5 8,5 8,5 8,5<br />

Telealimentazione - 120 mA Vc.c. 12 / 24 12 / 24 12 / 24 12 / 24 12 / 24 12 / 24<br />

Dimensioni mm 320 x 260 x 60<br />

riguardo alla flessibilità di<br />

configurazione.<br />

Rappresentano una<br />

soluzione che si posiziona<br />

fra le centrali a filtri di<br />

canale e quelle a larga<br />

banda, per risolvere<br />

problematiche di ricezione<br />

dovute alla presenza di<br />

canali provenienti da zone<br />

diverse, con differenze di<br />

livello molto accentuate. In<br />

pratica, dove non è possibile<br />

ottenere un’adeguata equalizzazione<br />

per mantenere una stabile affidabilità<br />

nell’impianto di distribuzione.<br />

AT50, top di gamma<br />

La centrale AT50 viene realizzata in un<br />

contenitore interamente in pressofusione,<br />

quindi adeguato per<br />

evitare interferenze<br />

elettromagnetiche di<br />

ogni tipo. Dispone di<br />

10 filtri liberamente<br />

programmabili su<br />

tutta la banda UHF,<br />

una funzionalità<br />

che conferisce al<br />

prodotto la massima<br />

flessibilità di utilizzo<br />

e adattabilità a tutte<br />

le future modifiche<br />

di frequenza e livello<br />

dei trasmettitori<br />

radiotelevisivi.<br />

L’elevata dinamica<br />

di equalizzazione<br />

(0÷30dB) dei singoli<br />

filtri rende possibile<br />

il recupero, anche<br />

notevole, dei dislivelli<br />

dei segnali ricevuti.<br />

Ciascun filtro è


programmabile da 1 a 7 canali; gli ingressi UHF<br />

sono 4 con 6 diverse configurazioni d’ingresso.<br />

Su ogni ingresso UHF è presente un<br />

attenuatore. Le amplificazioni VHF e UHF sono<br />

separate. La programmazione della centrale<br />

viene gestita direttamente on-board, con tasti<br />

Centrale a filtri programmabili AF40-510<br />

AF40-510 E AF35-510L: CENTRALI PROGRAMMABILI<br />

AF40 -510 AF35 - 510L<br />

Numero ingressi UHF 3 3<br />

Numero ingressi VHF<br />

2 (banda I+FM<br />

banda III + DAB)<br />

2 (banda I+FM<br />

banda III + DAB)<br />

Numero uscite 1 1<br />

Uscita test dB -30 -30<br />

Numero filtri programmabili 10 10<br />

Numero canali per filtro 1÷7 (8÷56 MHz) 1÷6 (8÷42 MHz)<br />

UHF1 UHF2 UHF3 UHF1 UHF2 UHF3<br />

10 0 0 10 0 0<br />

9 0 0 9 0 0<br />

6 0 4 6 0 4<br />

Configurazioni d’ingresso<br />

7<br />

6<br />

0<br />

0<br />

3<br />

4<br />

7<br />

6<br />

0<br />

0<br />

3<br />

4<br />

2 6 2 2 6 2<br />

2 5 3 2 5 3<br />

2 4 4 2 4 4<br />

2 7 1 2 7 1<br />

Guadagno UHF dB 40 35<br />

Guadagno VHF dB 40 35<br />

Livello uscita max dBµV 120 118<br />

Cifra di rumore dB VHF 6,5 - UHF 7<br />

Attenuatori d’ingresso dB 0 ÷ -20<br />

Regolazione guad. filtri dB 0 ÷ -30<br />

Livello max d’ingresso dBµV 88 ÷ 108<br />

Selettività filtri +/- 10 Mhz dB 12/10<br />

Telealimentazione - 100 mA Vc.c. 12/24V 12V<br />

Alimentazione 230 Va.c. (Alimentatore esterno c.c. 7,5 Volt 2A)<br />

Dimensioni mm mm 247x200x40<br />

Esempio di selezione e<br />

livellamento dei canali ricevuti<br />

da 4 diverse antenne UHF<br />

e display oppure con un PC e un<br />

software disponibile gratuitamente.<br />

Il livello massimo degli ingressi è pari<br />

a 80 dB per la Banda I+FM e BIII+S,<br />

aumenta a 90÷110 dB per gli ingressi<br />

UHF; la figura di rumore è contenuta<br />

a 7-8,5 dB a seconda della banda.<br />

Su ogni ingresso è presente la tele<br />

alimentazione da 120 mA a 12 o 24<br />

Vc.c. La selettività dei filtri UHF (±16<br />

MHz) è di 18 dB e il ROS, in ingresso<br />

e uscita, è >18 dB. Infine, è presente<br />

l’uscita ausiliaria di test a -30 dB.<br />

AF40-510 e AF35-510L<br />

Questi due modelli offrono 5<br />

ingressi, uno in meno del modello<br />

top di gamma. Il numero di filtri<br />

programmabili è lo stesso, pari a 10.<br />

Gli ingressi UHF sono 3, per 9 diverse<br />

configurazioni.<br />

Il numero di canali per filtro<br />

differenzia questi due modelli: l’AF40-<br />

510 può gestisce fino a 7 canali per<br />

filtro con una larghezza di banda<br />

variabile da 8 a 56 MHz.<br />

Nel modello AF35-510L, invece, il<br />

numero di canali per filtro si riduce<br />

a 6 e, di conseguenza, la larghezza di<br />

banda si estende da 8 a 42 MHz.<br />

Anche su questo modelli sono<br />

presenti attenuatori con step di 1 dB<br />

su ogni ingresso UHF.<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 181


LEM ELETTRONICA www.lemelettronica.it<br />

SCX54/2: multiswitch SCR a 5 cavi,<br />

2 linee derivate<br />

La diffusione dei multiswitch<br />

SCR, sempre più evidente, è<br />

dovuta a due importanti fattori:<br />

da un lato l’esiguo spazio nei<br />

tubi corrugati che ospitano il<br />

cablaggio delle linee derivate;<br />

in queste situazioni è sempre<br />

più difficile avere a disposizione<br />

volumi che consentano di<br />

cablare un cavo coassiale per<br />

ogni presa d’utente; dall’altro,<br />

l’espansione dei decoder con<br />

funzioni PVR che richiedono,<br />

per ciascuno di loro, ben<br />

due prese d’utente. Un trend<br />

destinato a crescere perché<br />

le previsioni indicano che<br />

MULTISWITCH SCR<br />

A 5 cavi: Sat+Terrestre,<br />

con 2 uscite derivate<br />

LEM ELETTRONICA presenta per prima i multiswitch SCR a 5<br />

cavi, con 2 uscite derivate. Disponibile anche il modello ad 1<br />

sola uscita, i divisori e gli inseritori dedicati.<br />

182 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />

nel breve e medio periodo queste<br />

caratteristiche saranno sempre più<br />

richieste.<br />

LEM ELETTRONICA è la prima azienda<br />

italiana ad avere sviluppato il<br />

multiswitch a 5 cavi (che comprende<br />

la distribuzione del segnale terrestre)<br />

con 2 linee derivate SCR. I modelli a<br />

catalogo, che comprendono anche<br />

versioni ad una sola linea derivata,<br />

si caratterizzano soprattutto per la<br />

funzione Sat Control Gain.<br />

Come si può vedere dalla foto qui<br />

a lato, i multiswitch sono dotati<br />

di un controllo del guadagno<br />

che, a differenza di numerosi<br />

altri modelli presenti sul mercato,<br />

non viene realizzato con un<br />

attenuatore a diodi PIN, ma da<br />

un amplificatore monolitico<br />

integrato, di nuova generazione:<br />

un primato europeo per LEM<br />

ELETTRONICA. L’amplificatore<br />

monolitico ha un guadagno<br />

regolabile che si ottiene attivando<br />

due stadi dell’amplificatore, senza<br />

incrementare così la figura di<br />

rumore, caratteristica che penalizza<br />

gli attenuatori a diodi PIN. Per<br />

ogni stadio attivato il guadagno si<br />

incrementa: con i due stadi spenti<br />

il guadagno sarà così di 0 dB,<br />

con uno stadio attivo sarà pari al<br />

valore intermedio e con due stadi<br />

raggiungerà il valore massimo.<br />

SCX54/2, con due<br />

uscite derivate<br />

Questo multiswitch viene impiegato<br />

per distribuire sulla montante<br />

principale i segnali Sat (4 polarità)<br />

e Terrestre, derivando 2 uscite<br />

indipendenti di tipo SCR. In questo<br />

modo è possibile collegare ad ogni<br />

uscita, con un solo cavo coassiale,<br />

fino a 4 prese di utente sat per<br />

un totale di 8. Ciò corrisponde a<br />

8 decoder standard oppure a 4<br />

decoder del tipo PVR, con 2 ingressi<br />

SERIE SCX: MULTISWITCH SCR A 5 CAVI, 2 DERIVATE<br />

MODELLO SCX54/2 SCX54/2-15 SCX54/2T<br />

Tipo Passante Passante Terminale Attivo<br />

Numero entrate/uscite SAT-IF 4 / 4 4 / 4 4 / 0<br />

Numero entrate/uscite <strong>TV</strong> terr. 1 / 1 1 / 1 1 / 0<br />

Derivazione IF-SAT dB -1 / +5 / +10 -1 / +5 / +10 -1 / +5 / +10<br />

Attenuazione Passaggio SAT-IF dB ≤ 3 ≤ 3 -<br />

Derivazione <strong>TV</strong> terrestre dB -10 -15 -10<br />

Att. Passaggio <strong>TV</strong> terrestre dB ≤ 4 ≤ 2 -<br />

Livello Max. d’uscita IF-SAT dBµV 100<br />

Numero derivate 2 2 2<br />

Corrente max erogabile LNB mA 300<br />

Assorbimento Max per Derivata mA 140 mA<br />

Dimensioni mm 160 x 87 x 34 160 x 87 x 34 148 x 87 x 34


SCX54/1: multiswitch SCR R<br />

a 5 cavi, 1 linee derivate e<br />

indipendenti. Conformi<br />

alle norme EN 50494,<br />

questi multiswitch SCR si<br />

alimentano direttamente<br />

con i decoder collegati<br />

all’impianto, grazie al<br />

basso consumo di 100<br />

mA a 18Vc.c. La corrente<br />

massima erogabile per<br />

alimentare l’LNB è di<br />

300 mA. Le dimensoni<br />

sono pari a 160 x 87 x<br />

34 mm. Sono disponibili<br />

tre modelli: due di tipo<br />

passante, con derivazione del segnale terrestre pari a -10 e -15 dB<br />

(attenuazione di passaggio del segnale terrestre ≤4 e ≤3 dB) e un<br />

terminale attivo. Per un rapido collegamento durante l’istallazione,<br />

ciascun ingresso e uscita sono stati contrassegnati da un codice<br />

colore standard, per ciascuna banda e polarità satellitare oltre che<br />

per la linea terrestre. Questi multiswitch sono dotati di una staffa<br />

di plastica che rende più rapido e ordinato il posizionamento.<br />

L’installatore dovrà montare la staffa a parete e, successivamente,<br />

agganciare il multiswitch già cablato.<br />

SCX54/1, con un’uscita derivata<br />

Completano la linea multiswith SCR due modelli ad una sola<br />

derivata, sempre a 5 cavi. I modelli differiscono per il valore di<br />

derivazione del segnale satellitare e terrestre oltre che per il valore<br />

di attenuazione di passaggio del segnale terrestre.<br />

Divisori e inseritori per SCR<br />

Sono disponibili divisori a 2 vie, a diodi, con inseritore c.c. fino<br />

a 1A di corrente (modello SP2-DC) o senza inseritore c.c. (modello<br />

SP2). La perdita di passaggio è pari a 4 dB. L’inseritore INS-SCR,<br />

invece, ha una perdita di passaggio di 0,5 dB e offre una corrente<br />

massima di 1A.<br />

SERIE SCX: MULTISWITCH SCR A 5 CAVI, 1 DERIVATA<br />

MODELLO SCX54/1 SCX54/1-15<br />

Tipo Passante Passante<br />

Numero entrate/uscite SAT-IF 4 / 4 4 / 4<br />

Numero entrate/uscite <strong>TV</strong> terr. 1 / 1 1 / 1<br />

Derivazione IF-SAT dB 0 / +6 / +12 -1 / +5 / +10<br />

Attenuazione Passaggio SAT-IF dB ≤ 1,5 ≤ 1,5<br />

Derivazione <strong>TV</strong> terrestre dB -8 -14<br />

Att. Passaggio <strong>TV</strong> terrestre dB ≤ 2 ≤ 1<br />

Liv. Max. d’uscita IF-SAT dBµV 100<br />

Numero derivate 1 1<br />

Corrente massima erogabile LNB mA 300<br />

Assorbimento Max per Derivata mA 140 mA<br />

Dimensioni mm 96 x 87 x 34 96 x 87 x 34<br />

Soluzione<br />

d’impianto con<br />

multiswitch SCR<br />

a 1 e 2 derivate,<br />

modelli SCX54/2<br />

e SCX54/1<br />

LEM ELETTRONICA SRL<br />

Via Grezze, 36 - 25015 Desenzano del Garda (BS)<br />

Tel. 030 91.20.006 - Fax 030 91.23.035<br />

www.lemelettronica.it - info@lemelettronica<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 183


Micro Tek www.microteksrl.it<br />

FIDELIZZAZIONE<br />

Stay Connected: la promozione<br />

con valore aggiunto<br />

La presenza di un montepremi, è certo,<br />

stimola maggiormente gli acquisti. Promozioni<br />

usualmente adottate in numerosi e diversi<br />

mercati, secondo una logica orientata alla<br />

fidelizzazione del cliente. E una volta terminato<br />

il concorso è indispensabile proseguire l’azione<br />

di promozione del brand per conseguire<br />

ulteriori risultati. L’iniziativa Stay Connected di<br />

Micro Tek è ben strutturata: non si limita solo a<br />

distribuire premi ai propri clienti, come succede<br />

nella maggior parte delle iniziative di questo<br />

genere. Per capire l’importanza dell’iniziativa ne<br />

abbiamo parlato con Alberto Albertin, direttore<br />

commerciale di Micro Tek.<br />

«Abbiamo voluto organizzare un concorso<br />

a Premi –ci spiega Albertin– perché oggi più<br />

che mai crediamo sia importante rafforzare il<br />

rapporto diretto con gli installatori. Il mercato<br />

dell’installazione è in profonda evoluzione<br />

184 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

L’<br />

iniziativa di Micro Tek, partita lo scorso<br />

marzo, mira a fidelizzare i clienti<br />

con due validi motivi: l’estrazione di un<br />

montepremi aperto a tutti e l’erogazione di<br />

servizi a valore aggiunto per valorizzare la<br />

professionalità degli installatori.<br />

e trasformazione: è nostra intenzione mantenere attivo<br />

un canale di comunicazione con tutti gli installatori, e<br />

dare loro un segnale ben preciso; il rapporto deve essere<br />

gestito con diverse attività: dagli eventi organizzati in<br />

tutta Italia, dove ci si incontra di persona, alle attività di<br />

comunicazione che utilizzano metodologie moderne come<br />

la rete. Per quest’ultimo aspetto, è importante offrire un<br />

contenuto di qualità, ben segmentato, dedicato ad aspetti<br />

di approfondimento, informativi e commerciali. È la capacità<br />

a dare spessore alle comunicazioni che fa la differenza e ne<br />

determina l’efficacia».<br />

Prosegue Albertin: «Abbiamo organizzato il concorso a<br />

premi Stay Connected, riservato agli installatori titolari<br />

di una partita IVA, che si concluderà il 15 ottobre. Ogni<br />

grossista espone una locandina che spiega il concorso e<br />

un espositore da banco con le cartoline. Per ogni prodotto<br />

Micro Tek acquistato, sull’esterno della confezione è presente<br />

L’espositore<br />

presente nei<br />

punti vendita,<br />

con le cartoline<br />

per partecipare<br />

al concorso Stay<br />

Connected<br />

Il bollino riportato sulle confezioni con<br />

il codice da riportare sulla cartolina


un bollino adesivo con un codice<br />

protetto, come nei gratta e vinci.<br />

L’installatore riporta il bollino<br />

sulla cartolina timbrata dal<br />

grossista e la spedisce per posta.<br />

In alternativa può collegarsi al sito<br />

www.stayconnected.it e inserire<br />

il codice con il nominativo del<br />

grossista dove ha effettuato<br />

l’acquisto».<br />

Ogni acquisto corrisponde a<br />

un codice: più acquisti vengono<br />

effettuati dall’installatore e<br />

maggiore è la possibilità di<br />

vincita. Gli installatori oltre<br />

che a se stessi possono far<br />

vincere un premio anche al<br />

proprio rivenditore. Infatti,<br />

ci sarà un premio riservato<br />

ai 3 rivenditori che avranno<br />

ottenuto il maggior numero<br />

di segnalazioni. Infine, tutti gli installatori<br />

possessori di partita IVA che si registreranno<br />

semplicemente al concorso dal sito web, anche<br />

senza effettuare acquisti, potranno partecipare<br />

all’estrazione finale.<br />

Il montepremi e le estrazioni<br />

I premi messi in palio riguardano Tablet,<br />

Smartphone, biciclette Olmo, action camera<br />

GoBandit Live e, per l’estrazione finale, una<br />

Lambretta 125LN. Per i grossisti sono in palio<br />

week end per 2 persone a scelta fra Londra,<br />

Berlino e Amsterdam. Le prossime estrazioni<br />

avverranno entro le seguenti date:15 giugno, 15<br />

settembre e 15 novembre per i codici registrati<br />

sul sito e 30 giugno, 31 agosto e 31 ottobre per<br />

le cartoline spedite per sposta.<br />

I servizi a<br />

valore aggiunto<br />

Fidelizzare una community<br />

di clienti che ha partecipato<br />

ad una promozione come<br />

il concorso Stay Connected<br />

significa dar corso ad una<br />

serie di iniziative a valore<br />

aggiunto. Per Micro Tek il<br />

programma è ambizioso: la<br />

prima è la newsletter, ma<br />

non la solita newsletter. «Ne<br />

prepareremo una decina all’anno,<br />

a tema, diverse per tipologia del<br />

contenuti -commenta Albertin.<br />

Abbiamo pensato a tre categorie:<br />

istituzionale con gli incontri e<br />

i meeting, la partecipazione a<br />

convegni e a fiere; una categoria<br />

tecnica per descrivere, ad esempio,<br />

nuovi prodotti, nuove tecnologie,<br />

istruzioni di montaggio e la terza commerciale, con promozioni,<br />

offerte particolari, ecc.». Prosegue Abertin: «Molti installatori non<br />

riescono a conoscere tutte le novità, le distrazioni quotidiane sono<br />

numerose. I commessi dei grossisti non hanno sempre il tempo<br />

necessario, spesso si fa tutto in fretta. Avere un canale diretto con<br />

gli installatori significa contribuire ad una maggior informazione,<br />

stimolare l’attenzione sulle novità».<br />

I video sul sito<br />

La Newsletter di Micro Tek<br />

inviata a tutti gli installatori che<br />

parteciperanno al concorso<br />

Il sito di Micro Tek è stato potenziato e lo sarà ancora di più per<br />

costruire un filo diretto con l’installatore. L’obiettivo finale è avere<br />

un forum, per condividere informazioni ed esperienze. Conclude<br />

Albertin: «Stiamo preparando alcuni filmati, utili alla formazione<br />

dei tecnici. Ad esempio, come intestare i diversi connettori sulle<br />

varie tipologie di cavo: sono nozioni che non tutti hanno. Inoltre,<br />

la categoria degli installatori, come altre, sta vivendo una sorta di<br />

cambio generazionale e vi sono numerosi installatori<br />

che si avvicinano a questa professione. La fruizione<br />

dei filmati è facilitata dalla diffusione dei tablet. Con<br />

i video pensiamo di comunicare contenuti che non<br />

possiamo fare con i cataloghi o la newsletter; è un<br />

mezzo più diretto e stimola la passione».<br />

Micro Tek S.r.l.<br />

Via Lombardi, 17/23 - 20090 Pieve Emanuele (MI)<br />

Tel. 02 57 51 08 30/40 - Fax 02 57 51 08 58<br />

www.microteksrl.it - info@microteksrl.it<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 185


Offel www.offel.it<br />

TRANSMODULATORI<br />

Nuovi S/D-2 e S/D-COM<br />

da QPSK a COFDM, anche con CI<br />

Due transmodulatori, di cui uno doppio, per convertire i<br />

transponder Sat in altrettanti mux DTT. Disponibile la<br />

versione con slot common interface e Cam Pro Nagravision. Sono<br />

adatti alla distribuzione su canali adiacenti.<br />

Offel presenta una gamma di<br />

transmodulatori necessari per la conversione<br />

dei programmi satellitari con modulazione<br />

8PSK/QPSK in programmi DTT modulati<br />

in COFDM. I moduli disponibili sono due:<br />

S/D-2 (Articolo 16-725) e S/D-COM (Articolo<br />

16-730), il primo per la gestione dei<br />

programmi in chiaro e il secondo, dotato di<br />

slot per modulo Common Interface, adatto<br />

a programmi codificati come, ad esempio,<br />

Tivùsat.<br />

Sono stati progettati per distribuire in<br />

impianti di grandi dimensioni, dedicati a<br />

186 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />

hotel, alberghi, villaggi turistici, ospedali e case di<br />

riposo, i programmi satellitari (pay e free) così da essere<br />

ricevuti con i televisori o decoder DVB-T.<br />

Le prestazioni<br />

La ricezione dei transponder satellitari è compatibile<br />

con la modulazione 8PSK e quindi con la ricezione<br />

dei programmi in alta definizione. La gestione dei<br />

programmi è flessibile: è possibile scegliere quali<br />

convertire in COFDM e modificare il codice LCN. La<br />

memoria non volatile presente nei transmodulatori<br />

consente il mantenimento dei dati programmati in<br />

caso di black-out. Gli ingressi Sat e le uscite RF sono<br />

autodemiscelanti. Questi transmodulatori sono dotati<br />

di sistema di fissaggio su barra DIN. Sono disponibili<br />

alimentatori per singolo modulo (S/D-A, articolo<br />

16-722) oppure per gruppi di moduli fino ad un<br />

massimo di sei (S/D-A6, Articolo 16-720).<br />

Il modulatore, in banda vestigiale, è in grado di<br />

distribuire i programmi scelti su canali adiacenti. La<br />

programmazione dei parametri di ingresso e uscita<br />

avviene tramite PC con software di programmazione<br />

fornito in dotazione, all’interno della confezione.<br />

È disponibile separatamente la CAM con sistema<br />

Nagravision (Articolo 16-733, S/D NAGRA CAM).<br />

SERIE S/D: TRANSMODULATORI QPSK/COFDM<br />

Modello S/D-2 S/D-COM<br />

Articolo 16-725 16-730<br />

Frequenze d’ingresso 950÷2.150<br />

Livello segnale IN -65 ÷ -25 dBm<br />

Common Interface No Sì, per CAM PRO<br />

MER >36 dB<br />

Frequenze RF OUT 177 ÷ 862 MHz<br />

Livello RF OUT reg. 70 ÷ 90 dBµV<br />

Alimentazione 24 Vc.c. (550 mA + aliment. LNB)<br />

Dimensioni 226 x 155 x 52 mm<br />

Conformità EN 55010, EN 55020, EN 60065


MULTISWITCH<br />

In cascata a 4 cavi,<br />

con due derivazioni SCR<br />

L’offerta di Offel sui multiswitch si amplia con il<br />

nuovo modello, DER/M4-2 +10dB SCR, dotato di 2<br />

uscite derivate SCR e adatto per la distribuzione dei<br />

segnali satellitari a 4 cavi.<br />

Con le due uscite SCR è possibile servire fino a otto<br />

decoder indipendenti e SCR conpatibili, quattro per ogni<br />

uscita derivata. Il guadagno di derivazione è regolabile<br />

MULTISWITCH SCR, A 1 E 2 USCITE DERIVATE<br />

ANTENNE<br />

Tre+ Z e Trio+ Z, canali 21÷60<br />

I due nuovi modelli sono ideali per<br />

la ricezione dei canali DTT dal 21 al<br />

60. Progettate per quelle zone dove<br />

sono presenti segnali LTE interferenti,<br />

si distinguono anche per la struttura<br />

a tre culle e per il meccanismo di<br />

dispiegamento. L’insieme di queste tre<br />

peculiarità garantisce immunità da interferenze,<br />

alta efficienza, elevato guadagno e un<br />

assemblaggio rapido e facile, essendo le antenne<br />

di tipo premontato. La culla principale (sezione<br />

20x20 mm) e le culle dei bracci secondari<br />

(12x18 mm) sono anodizzate color argento;<br />

gli elementi sono in tondino di alluminio lega<br />

6101. Il riflettore, invece, viene realizzato con<br />

robusti elementi in tondino pieno di alluminio e<br />

garantisce un ottimo rapporto avanti/indietro.<br />

L’attacco a palo, adatto al montaggio per la<br />

polarizzazione orizzontale e verticale, con<br />

regolazione zenitale, può essere applicato a pali<br />

con diametro massimo di 60 mm.<br />

per garantire alle prese di utente un equilibrato livello<br />

dei segnali SAT. Sono tre le regolazioni disponibili: 0<br />

dB, +5 dB e +10 dB, selezionabili tramite un jumper<br />

collocato sotto il coperchio. Il guadagno prescelto viene<br />

applicato ad entrambe le uscite SCR del multiswitch.<br />

La gamma dei multiswitch Offel SCR comprende anche<br />

modelli a 4 e 5 cavi con una uscita derivata.<br />

Ingressi/Uscite Uscite Guadagno Perdita di<br />

passanti derivate derivazione (dB) passaggio (dB)<br />

Articolo Sigla <strong>TV</strong> Sat <strong>TV</strong> Sat <strong>TV</strong> Sat<br />

15-630 DER/M4-2 +10dB SCR - 4/4 2, tipo SCR - 0, +5, +10 - -2<br />

15-604 DER/M4-1 -5dB SCR - 4/4 1, tipo SCR - - 5 - - 1<br />

15-606 DER/M4-1 +5dB SCR - 4/4 1, tipo SCR - + 5 - - 1<br />

15-614 DER/M5-1 -5dB SCR 1/1 4/4 1, tipo SCR - 17 - 5 - 1 - 1<br />

15-616 DER/M5-1 +5dB SCR 1/1 4/4 1, tipo SCR - 17 + 5 - 1 - 1<br />

Antenna TRIO+<br />

DER/M4-2 +10dB SCR,<br />

multiswitch in cascata con<br />

doppia derivazione SCR<br />

Struttura a tre culle<br />

Particolare del dipolo<br />

e del riflettore<br />

ANTENNE OFFEL CON FILTRO LTE<br />

Articolo 21-456* 21-461**<br />

Sigla TRIO+ Z TRE+ Z<br />

Canali E21÷60 E21÷60<br />

Guadagno massimo dBi 17 15,2<br />

Rapporto A/I dB > 26 >24<br />

Angolo apertura -3 dB H/V 34 / 42 38 / 44<br />

* Disponibile anche il modello TRIO+ Z in color bianco, articolo 21-456B<br />

** Disponibile anche il modello TRE+ Z in color bianco, articolo 21-461B<br />

Semplice meccanismo di<br />

dispiegamento<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 187<br />

Antenna TRE+


Offel www.offel.it<br />

Le interferenze che potrebbero generare le stazioni<br />

radio base LTE obbligano i produttori di materiale per la<br />

ricezione dei segnali televisivi a dotarsi di modelli con o<br />

senza filtro LTE. Infatti, soltanto nelle regioni che hanno<br />

completato lo switch off dalla fine dello scorso anno in<br />

poi, non sono presenti segnali televisivi dai canali 61 a 69,<br />

banda di frequenze destinate ai segnali LTE. Per tutte le<br />

altre regioni, invece, questi canali sono ancora utilizzati<br />

dai broadcaster e lo saranno almeno fino al termine del<br />

2012. Per queste regioni, quindi, non è possibile oggi<br />

utilizzare antenne e centralini con filtri LTE integrati,<br />

altrimenti si impedirebbe la ricezione di quei programmi<br />

che ancora occupano queste frequenze. Per tutte le altre<br />

regioni, invece, è consigliabile prevedere componenti<br />

con filtro LTE integrato, così da dotare l’impianto del<br />

necessario per contrastare le possibili interferenze.<br />

I nuovi modelli FB<br />

CENTRALINI AD ELEVATA POTENZA D’USCITA<br />

Serie Fusion con filtro LTE:<br />

nuovi modelli da 125 dBµV<br />

Tutta la gamma, composta da 19 modelli, è disponibile anche con filtro<br />

LTE integrato, non disinseribile. La nuova serie FB si colloca come entry<br />

level, per impianti di piccole e medie dimensioni.<br />

Sono dotati, su richiesta, di filtro LTE non disinseribile<br />

e destinati a installazioni in impianti di piccole e medie<br />

dimensioni. La gamma è composta da 4 modelli a 3 o 4<br />

ingressi, tutti amplificati e con attenuatori coassiali (0÷20<br />

FUSION: CENTRALINI LARGA BANDA - SERIE FB<br />

188 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />

dB). Sono robusti e caratterizzati da un’alta efficienza<br />

di schermatura grazie al contenitore in pressofusione.<br />

L’amplificazione delle bande VHF e UHF è a linee separate<br />

per ridurre le problematiche di intermodulazione.<br />

Dispongono di un’uscita test a -30 dB per il test del<br />

segnale senza scollegare il centralino dall’impianto ed in B<br />

III amplificano fino al canale S20.<br />

Le serie F e FX<br />

Centralini Fusion:<br />

a sinistra la serie F,<br />

di color nero e, di fianco,<br />

la serie FX bianca.<br />

Il contenitore in<br />

pressofusione di<br />

alluminio rende la<br />

centrale più immune ai<br />

disturbi<br />

Anche le serie F e FX sono disponibili, su richiesta, con<br />

filtro LTE integrato, non disinseribile. Destinati a impianti<br />

con medio ed elevato numero di prese d’utente, questi<br />

centralini possono essere dotati su richiesta di filtri LTE. Il<br />

punto di forza della serie Fusion è l’elevata schermatura,<br />

grazie alla meccanica in pressofusione di alluminio. La<br />

serie F è composta da 9 modelli, da 1 fino a 5 ingressi. Il<br />

guadagno di questi amplificatori può arrivare fino a 48<br />

dB mentre i livelli d’uscita raggiungono i 121 dBµV in<br />

banda VHF e 127 dBµV in banda UHF. I 6 modelli della<br />

serie FX sono stati progettati per impianti di grandi<br />

dimensioni: il guadagno raggiunge i 51 dB con livello<br />

d’uscita massimo di 131 dBµV.<br />

Cifra di Livello d’uscita<br />

Articolo Sigla N° Ingressi rumore (dB) (dBµV) Guadagno (dB ±2)<br />

VHF UHF VHF UHF B VHF B IV B V UHF UHF<br />

26-485 FB3/25 V-U-U 3 4 8 121 125 26 - - 26 26<br />

26-489 FB4/25 V-4-5-U 4 4 8 121 125 26 25 26 26 -<br />

26-495 FB3/35 V-U-U 3 4 8 121 125 35 - - 36 36<br />

26-499 FB4/35 V-4-5-U 4 4 8 121 125 35 35 36 36 -


CENTRALINI A LARGA BANDA PER INTERNO<br />

Serie MA, MC, MS e MSY:<br />

anche con filtro LTE disinseribile<br />

Una gamma articolata su quattro famiglie<br />

per un totale di 21 modelli, da 1 a 5 ingressi. Le<br />

versioni ad 1 ingresso (VHF+UHF) sono specifiche<br />

per le antenne logaritmiche da utilizzare in<br />

quelle zone dove i segnali hanno un livello<br />

adeguato e provengono tutti da una stessa<br />

direzione. Tutti i modelli sono disponibili anche<br />

con filtro LTE selezionabile tramite interruttore.<br />

Ricordiamo che l’attivazione del filtro LTE deve<br />

avvenire solo in quelle zone dove il piano di<br />

assegnazione delle frequenze non prevede<br />

broadcaster nella banda dai canali da 61 a 69.<br />

La serie è composta dai seguenti modelli.<br />

– MA: da 1 a 5 ingressi, livello massimo di uscita<br />

121 dBµV (UHF) e 112 dBµV (VHF), fino a 27<br />

dB di guadagno;<br />

– MC: da 1 a 5 ingressi, livello massimo<br />

di uscita 123 dBµV (UHF) e 115 dBµV<br />

(VHF), fino a 34 dB di guadagno;<br />

– MS: da 2 a 5 ingressi, livello massimo<br />

di uscita 125 dBµV (UHF) e 117 dBµV<br />

(VHF), fino a 42 dB di guadagno;<br />

– MSY: a 2 e 5 ingressi, livello massimo<br />

di uscita 128 dBµV (UHF) e 119 dBµV<br />

(VHF), fino a 38 dB di guadagno.<br />

L’amplificazione delle bande VHF<br />

e UHF è a linee separate. Tutti gli Particolare del LED di<br />

ingressi sono dotati di attenuatori rivelazione cortocircuiti<br />

coassiali (0÷20 dB) per la regolazione del<br />

livello e di passaggio di tensione per la<br />

telealimentazione.<br />

CENTRALINI A LARGA BANDA PER ESTERNO<br />

Serie LC: anche con filtro LTE disinseribile<br />

Anche la serie LC, centralini<br />

a larga banda per esterno<br />

di Offel, si completa con<br />

i modelli dotati di filtro<br />

LTE selezionabile tramite<br />

interruttore.<br />

La serie LC si divide in due<br />

famiglie.<br />

- LC20: da 2 a 5 ingressi, livello<br />

massimo di uscita 121 dBµV<br />

(UHF) e 112 dBµV (VHF), fino a 27 dB di<br />

guadagno;<br />

- LC30: da 2 a 5 ingressi, livello massimo<br />

I regolatori di livello disponibili<br />

su ogni ingresso<br />

Gli interruttori per abilitare<br />

la tele alimentazione<br />

Centralino da esterno<br />

a 5 ingressi, modello<br />

LC5/30 A/C-3-4-5-U<br />

OFFEL S.R.L.<br />

via Lato di Mezzo, 32 - 48022 Lugo (RA)<br />

Tel. 0545 22 542 - Fax 0545 30 439<br />

www.offel.it - offel@offel.it<br />

Centralino a 4 ingressi,<br />

modello MC4/30 V-4-5-U<br />

di uscita 123 dBµV (UHF) e 115<br />

dBµV (VHF), fino a 34 dB di<br />

guadagno.<br />

Tutti i modelli hanno il<br />

contenitore schermato e<br />

l’amplificazione delle bande VHF<br />

e UHF a linee separate.<br />

La tensione di alimentazione<br />

è 15 Vc.c. Tutti gli ingressi sono<br />

dotati di attenuatori coassiali<br />

(0÷20 dB) per la regolazione del<br />

livello e di passaggio di tensione per la<br />

telealimentazione.<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 189


Ritar www.ritar.com<br />

FIBRA OTTICA<br />

Nuovo Flare: più compatto<br />

per Sat+DTT con SCR e DiSEqC<br />

Una soluzione bidirezionale composta da trasmettitore e<br />

ricevitore ottico con larghezza di banda da 100 a 2.150 MHz.<br />

Flare è stato progettato per gestire i protocolli SCR e DiSEqC. Il<br />

modulo ricevitore viene alimentato direttamente dai decoder.<br />

Il sistema Flare è una soluzione tecnologica,<br />

fra le più sofisticate presenti sul mercato nel<br />

panorama delle installazioni in fibra ottica.<br />

Progettato e sviluppato in Italia da Ritar, Flare<br />

è un sistema così robusto da poter distribuire,<br />

virtualmente, il segnale sat e terrestre ad un<br />

numero illimitato di prese di utente. È quindi<br />

adeguato ad impianti residenziali e a villaggi<br />

turistici per poter distribuire, a tutte le utenze,<br />

sia i segnali satellitari che terrestri. La nuova<br />

versione di Flare è ancora più compatta e il<br />

modulo ricevitore è alimentabile direttamente<br />

da un decoder, come il MySky HD.<br />

La flessibilità è elevata: il rapporto costo/<br />

prestazioni lo rende conveniente sia in<br />

impianti di piccole e medie dimensioni<br />

(poche prese di utente) sia in impianti di<br />

grandi dimensioni. La configurazione base è<br />

formata da un modulo trasmettitore (Head<br />

Unit) e un modulo ricevitore (Node Unit). È<br />

possibile acquistare separatamente ulteriori<br />

moduli ricevitori per ampliare l’impianto di<br />

distribuzione. Ogni modulo trasmettitore,<br />

opportunamente collegato agli splitter a 2, 4<br />

e 8 vie, può gestire fino a 16 nodi. La capacità<br />

di poter gestire i codici SCR e DISEqC gli<br />

consente una particolare flessibilità che si<br />

traduce nella possibilità di essere utilizzato in<br />

molteplici soluzioni d’impianto. Flare nasce da<br />

un’idea di Ritar, che ne ha curato lo sviluppo,<br />

l’ingegnerizzazione e la produzione, tutta<br />

eseguita in Italia: un prodotto, dunque, Made<br />

in Italy al 100%.<br />

Perché è diverso<br />

Soprattutto perché è bidirezionale. È stato<br />

progettato per poter lavorare su due lunghezze<br />

d’onda diverse: 1.310 e 1.550 nm e, quindi, è in<br />

grado di distribuire sia la banda di frequenze da<br />

100 a 2.250 MHz che trasmettere e ricevere i<br />

190 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

La Head-end FRWOW1TR<br />

Il modulo ricevitore<br />

FRWOW1RH<br />

codici SCR e DISEqC, tanto cari agli installatori<br />

per progettare soluzioni miste e articolate. In<br />

questo modo è possibile inviare i segnali di<br />

controllo DISEqC, dai decoder alla parabola,<br />

sulla stessa fibra ottica usata per trasportare i<br />

segnali di 1ª IF Sat. La possibilità, poi, di lavorare<br />

su due lunghezze d’onda diverse gli consente di<br />

poter distribuire le 4 bande sat (alta e bassa nelle<br />

due polarità) ovunque sia necessario nella rete<br />

di distribuzione. Grazie al link in fibra ottica, è<br />

possibile installare le antenne di ricezione anche<br />

distanti da qualche centinaia di metri a diversi<br />

chilometri dalle prese di utente.


Le soluzioni d’impianto<br />

Numerose le soluzioni d’impianto,<br />

ciascuna delle quali può diventare parte di<br />

una soluzione più complessa. La flessibilità<br />

garantita dall’impiego della fibra ottica<br />

consente di realizzare configurazioni molto<br />

flessibili.<br />

La soluzione base prevede l’impiego del<br />

sistema bidirezionale FLARE connesso ad un<br />

LNB SCR oppure ad un multiswitch SCR, per<br />

trasformare il segnale da coassiale a ottico e<br />

quindi percorrere distanze molto più lunghe e<br />

con minori perdite. In questo caso il numero<br />

di prese di utente dipende dalle porte SCR<br />

disponibili. A questo impianto è possibile<br />

miscelare e distribuire anche il segnale<br />

terrestre grazie al fatto che la larghezza di<br />

banda si estende, verso il basso, fino a circa<br />

100 MHz; bisogna, però, rispettare una regola<br />

importante: i segnali devono essere amplificati<br />

ed equalizzati al meglio, altrimenti si corre il<br />

rischio di avere malfunzionamenti. Inoltre, i<br />

segnali DTT devono avere un livello massimo di<br />

75dB. Procedendo con soluzioni più articolate<br />

e complesse troviamo la configurazione che<br />

prevede più multiswitch SCR in cascata dove<br />

è possibile convertire in ottico ogni porta<br />

SCR, per ampliare la rete di distribuzione<br />

con montanti secondarie delocalizzate, utili,<br />

ad esempio, nei villaggi turistici, quartieri<br />

residenziali, ecc.<br />

Oppure la soluzione che sfrutta amplificatori<br />

di segnali in fibra ottica e una quantità<br />

elevata di splitter per realizzare una<br />

distribuzione tutta in fibra.<br />

La nuova gamma<br />

di divisori,<br />

da 2 a 8 vie<br />

e di derivatori<br />

da 1, 2 e 4 vie<br />

La soluzione Flare<br />

impiegata come<br />

estensore di<br />

segnale in fibra<br />

ottica<br />

Distribuzioni particolari<br />

Il sistema Flare si presta perfettamente anche<br />

per distribuire il segnale DTT più quattro feed<br />

satellitari diversi; soluzione utile, ad esempio,<br />

quando viene utilizzato un multiswitch a 17<br />

ingressi. Con le soluzioni tradizionali (anche<br />

in fibra), presenti in commercio, si rischia di<br />

installare una rete poco stabile, se le tratte in<br />

gioco si estendono su grandi distanze. Infatti,<br />

il codice SCR veicolato su lunghe tratte di cavo<br />

coassiale può diventare instabile. Con il sistema<br />

Flare di Ritar si possono raggiungere anche<br />

tratte punto-punto di ben 15 Km. Infine, da<br />

una tratta in fibra ottica è possibile ottenere<br />

linee derivate (contenenti le quattro bande<br />

satellitari oltre al segnale DTT), con opportuni<br />

derivatori ottici. Grazie alla lunghezza d’onda<br />

ottica utilizzata pari a 1.550 nm, la stessa<br />

che ritroviamo in ambito professionale, in un<br />

impianto di distribuzione si può prevedere la<br />

presenza di eventuali amplificatori ottici per<br />

espandere il sistema ad un numero di prese<br />

di utente virtualmente infinito. L’esempio<br />

riportato nella pagina che segue mostra come<br />

è possibile ottenere fino a 256 nodi in fibra<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 191


Ritar www.ritar.com<br />

Schema d’impianto<br />

per la distribuzione dei<br />

segnali Sat e DTT. Con il<br />

sistema Flare e divisori<br />

a 2, 4 e 8 vie si possono<br />

alimentare anche 256<br />

nodi. Ciascun nodo<br />

può rappresentare la<br />

montante di distribuzione<br />

di un edificio<br />

ottica, ciascuno dei<br />

quali può rappresentare<br />

la montante di<br />

un edificio. In un<br />

impianto in fibra ottica<br />

strutturato da più<br />

montanti, se una delle<br />

montanti si guasta,<br />

con il sistema Flare<br />

non viene coinvolto<br />

tutto l’impianto<br />

ma soltanto il ramo<br />

interessato. Infine,<br />

la soluzione Flare<br />

di Ritar è esente da<br />

radiazioni magnetiche<br />

e da interferenze,<br />

un aspetto importante se consideriamo<br />

le problematiche che potranno generare i<br />

segnali LTE. I connettori utilizzati sono del<br />

tipo SCAPC (gli stessi del mondo della CA<strong>TV</strong>);<br />

sono comunque disponibili le bretelline di<br />

adattamento ad altri standard.<br />

La gamma di divisori<br />

e derivatori<br />

È disponibile la nuova gamma di divisori, da 2<br />

a 8 vie, con connettori preterminati, di diverso<br />

tipo: 5M/PC, FC/PC, SC/APC. Le perdite variano<br />

da 3,9 dB (2 vie) a 12,90 dB (8 vie).<br />

I derivatori, anch’essi preterminati con le<br />

stesse tipologie di cavo, sono a 1, 2 e 4 vie.<br />

192 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

Ritar Spa<br />

via Maragliano, 102/D<br />

50144 Firenze<br />

Tel. 055 32 20 21 - Fax 055 33 23 43<br />

via Goldoni, 46<br />

20090 Trezzano S/N (MI)<br />

Tel. 02 48 40 91 55 - Fax 02 48 40 86 74<br />

www.ritar.com - info@ritar.com<br />

La particolarità che<br />

contraddistingue<br />

la soluzione<br />

Flare riguarda<br />

la possibilità di<br />

distribuire i codici<br />

SCR e DiSEqC


FRUIZIONE DA REMOTO<br />

Slingbox: la <strong>TV</strong> di casa, anche fuori casa<br />

Un prodotto che consente di vedere in qualsiasi altro luogo,<br />

da remoto, i programmi televisivi disponibili a casa, oppure<br />

qualunque contenuto memorizzato su un server A/V domestico.<br />

Con lo Slingbox Solo è possibile guardare e controllare la<br />

televisione e i decoder di casa, tramite computer portatili<br />

(sia Mac che Windows) o altri dispositivi mobili come<br />

smartphone, tablet, ecc. Allo Slingbox Solo è possibile<br />

collegare un dispositivo SD o HD e guardare in SD il<br />

contenuto scelto. Inoltre, gestisce sempre in SD anche il<br />

video streaming. Ad uno Slingbox si può collegare una<br />

sola persona per volta. Il principio di funzionamento è<br />

semplice: attraverso la connessione internet di casa lo<br />

Slingbox comanda il dispositivo (televisore, decoder o server<br />

A/V) e invia, ad un server dedicato i contenuti richiesti;<br />

il dispositivo mobile, connesso alla rete Wi-Fi oppure 3G,<br />

attraverso il server dedicato, li riceve. Un’aspetto importante<br />

riguarda la capacità dello Slingbox Solo di valutare la banda<br />

disponibile del collegamento internet e gestire così la miglior<br />

qualità possibile, evitando blocchi o squadrettamenti delle<br />

immagini tipici di una connessione troppo lenta.<br />

Slingbox Turbo<br />

Se la presa di rete non è disponibile fisicamente<br />

vicino al televisore o al decoder è possibile installare<br />

lo Slingbox Turbo. Questo dispositivo, composto da<br />

trasmettitore e ricevitore, sfrutta la tecnologia a onde<br />

convogliate come se fosse una rete Lan. Il trasmettitore<br />

andrà collegato alla presa ethernet, mentre il ricevitore<br />

si collegherà allo Slingbox Solo oppure Pro-HD per<br />

connetterli in rete. Ovviamente il Turbo Slingbox è utile<br />

per portare una presa di rete in qualsiasi ambiente della<br />

casa; può gestire fino a 4 collegamenti.<br />

Lo Slingbox consente di<br />

accedere ai contenuti di casa<br />

con tablet, smartphone e PC<br />

(sia Mac che Windows)<br />

Il pannello posteriore dello Slingbox Solo comprende le<br />

prese IN/OUT per l’antenna e i seguenti ingressi/uscite: video<br />

composito, S-Video e Component con l’audio stereo analogico.<br />

È presente anche la presa di rete, la USB e il sensore IR per<br />

gestire il telecomando<br />

Come si collega<br />

Lo Slingbox viene connesso alla sorgente, sia<br />

essa il televisore, il decoder, oppure un server<br />

AV e al router di casa, seguendo passo passo<br />

la configurazione indicata all’indirizzo www.<br />

slingbox/getstarted. Analogamente bisogna<br />

installare sul dispositivo mobile il software a<br />

pagamento SlingPlayer Mobile. Per ottenere<br />

adeguati risultati qualitativi, la larghezza di<br />

banda minima di upload è di 150 Kbps per<br />

la visione su dispositivi mobili, 256 Kbps per<br />

i video e 3 Mbps per i video HD. Larghezze<br />

di banda superiori forniscono una migliore<br />

qualità delle immagini.<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 193


RKB www.rkb.it<br />

PRODUTTORI<br />

La radiofrequenza nel DNA<br />

Una conoscenza maturata in oltre settant’anni di attività,<br />

nella ricezione e trasmissione dei segnali radiotelevisivi.<br />

Da sinistra:<br />

Alberto Kofler,<br />

la figlia Gloria,<br />

Grego Fidenzio<br />

e Riccardo Kofler,<br />

figlio di Alberto<br />

Il fondatore della RKB Giuseppe Kofler<br />

ha avviato l’attività nel 1941: un’esperienza<br />

concepita con la mentalità di tecnico<br />

appassionato qual’era. I progetti sviluppati, al<br />

passo e a volte anticipando le esigenze, hanno<br />

permesso alla RKB di affermarsi nel tempo.<br />

Abbiamo visitato l’Azienda incontrando il figlio<br />

di Giuseppe Kofler, l’AD Alberto Kofler, con i<br />

figli Riccardo e Gloria. Assieme al responsabile<br />

tecnico-commerciale Grego P.I. Fidenzio e<br />

a tutto lo staff, sono ancora in prima linea per<br />

gestire l’attività con passione. «Mio padre – ci<br />

ha raccontato Alberto - era un radioamatore,<br />

entusiasta dell’elettronica. Credo abbia ereditata<br />

194 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />

L’assemblaggio<br />

delle antenne<br />

RKB è<br />

automatizzato.<br />

Soltanto alcuni<br />

particolari<br />

vengono rifiniti<br />

a mano.<br />

La costanza<br />

delle prestazioni<br />

viene<br />

così garantita<br />

da mio nonno la passione, anche lui attratto<br />

da questa materia, e imparata l’arte da uno zio<br />

professore di fisica a Bolzano, che gli ha trasferito<br />

i concetti base della radiotecnica. Durante gli<br />

anni‘40 mio padre incontrò un ingegnere della<br />

Siemens che gli consolidò la teoria con la pratica.<br />

Terminata la guerra, aprì il negozio “Radio Kofler<br />

Bassano”, un’attività che successivamente<br />

avrebbe dato origine alla RKB. Giuseppe, all’inizio<br />

della carriera, seguiva anche l’assistenza tecnica<br />

nei cinema di Padova, Bassano e Monselice, a<br />

cui forniva inoltre gli amplificatori audio che lui<br />

stesso costruiva. L’avvento della televisione diede<br />

a Giuseppe altre opportunità di lavoro. Un suo<br />

cliente che aveva un Bar nella Valsugana<br />

e non riceveva la RAI, perchè si trovava in<br />

una “zona d’ombra”, gli chiese di risolvergli il<br />

problema. Dopo alcuni mesi di intenso lavoro<br />

Giuseppe costruì un ripetitore televisivo che<br />

installò sulla montagna e ritrasmise il segnale<br />

al paese sottostante. Alla sera i clienti del Bar<br />

potevano riunirsi e vedere “Lascia o Raddoppia”,<br />

un programma molto seguito a quel tempo. I<br />

concorrenti di mio padre non persero tempo a<br />

vendere televisori in tutto il paese e non<br />

volevano sentir ragione nel dividere le spese di<br />

installazione e manutenzione del ripetitore. Così<br />

Giuseppe escogitò un trucco: modificò il ripetitore<br />

eliminando la portante audio del canale e<br />

rimodulandola in onde medie. Vicino al televisore


del suo cliente mise una radio per sentire l’audio<br />

del programma. Questo creò non pochi problemi<br />

che sfociarono in una denuncia anonima.<br />

L’illuminato Guidice del processo mise fine alla<br />

storia pur valutando positivamente il lavoro<br />

dell’artigiano e gli impose di prendere la licenza di<br />

costruzione. Questa licenza fu la prima simbolica<br />

pietra uffciale della nascita della RKB.».<br />

Le successive evoluzioni<br />

Con l’arrivo del secondo canale Rai,<br />

l’antennistica televisiva si sviluppò ulteriormente.<br />

Bisognava rendere compatibili i vecchi televisori,<br />

in grado di ricevere la sola VHF, alla nuova<br />

banda UHF utilizzata. Giuseppe Kofler progettò<br />

un convertitore dal canale 25 UHF al canale B<br />

VHF. Nel carnet di RKB vi sono numerose altre<br />

innovazioni, come il microfono wireless utilizzato<br />

anche nelle chiese, l’interfono a onde convogliate<br />

e il cercametalli, tutti sviluppati a cavallo degli<br />

anni ‘50 e ’60. Gli anni settanta videro la nascita<br />

delle televisioni locali. «La licenza di costruttore<br />

di ripetitori televisivi e il vasto know how di mio<br />

padre sono stati determinanti per affrontare<br />

questo nuovo mercato, sia per fornire i ripetitori<br />

alle emittenti che per realizzare le antenne di<br />

ricezione e i componenti elettronici dell’impianto<br />

televisivo. Si utilizzavano anche frequenze nella<br />

gamma, dai 300 ai 400 MHz, così era necessario<br />

costruire il convertitore da palo e un’antenna<br />

dedicata. L’esperienza maturata per progettare le<br />

antenne a frequenze fuori standard, ha sviluppato<br />

questa peculiarità che ha sempre contraddistinto<br />

la nostra attività. Sono arrivati successivamente<br />

i primi centralini a conversione, il controllo<br />

automatico di guadagno CAG negli amplicatori<br />

e le prime distribuzioni progressive. RKB ha<br />

sviluppato anche i primi amplicatori bidirezionali<br />

per GSM, precorrendo sempre i tempi. Mio padre<br />

aveva lo spirito del pioniere, e risolveva tra i primi<br />

le esigenze del mercato. Era appassionato e viveva<br />

di quello che faceva, l’entusiasmo muoveva tutto<br />

e l’aspetto commerciale era una conseguenza -<br />

così commenta Alberto Kofler».<br />

Combi, la logaritmica<br />

a larga banda<br />

Tutti i prodotti RKB sono progettati e assemblati<br />

nella sede di Bassano, nulla viene delocalizzato.<br />

«Abbiamo sviluppato, per primi, l’antenna a larga<br />

banda logaritmica – ci rivela Kofler. Gli impianti<br />

si sono semplificati in molte zone. All’inizio<br />

credevamo che l’alto guadagno delle antenne<br />

canalizzate fosse l’unico parametro importante.<br />

Nella realtà un’unica antenna, pur con guadagni<br />

più contenuti risolveva egregiamente i problemi.<br />

La RKB ha creduto nel progetto ed è nata<br />

l’antenna Combi, logaritmica a larga banda».<br />

Il catalogo RKB è composto da oltre 1.500<br />

articoli, di tutti i generi: amplicatori, modulatori,<br />

convertitori da palo, filtri a celle, miscelatori<br />

e amplicatori con tutti gli incroci di banda<br />

possibile; antenne per ricezione da 50 MHz a<br />

2,5 MHz, e trasmittenti da 50 MHz a 1 GHz con<br />

300W di potenza. I prodotti sono venduti anche<br />

all’estero: Usa, Germania, Francia, UK, Spagna<br />

e Grecia. Sul presente e futuro Aberto Kofler<br />

ha le idee chiare: «La nostra esperienza ha un<br />

grande valore, il patrimonio delle conoscenze<br />

che abbiamo maturato nel tempo è il nostro<br />

biglietto da visita. Bisognerà essere sempre più<br />

flessibili, saper sviluppare soluzioni per aree<br />

specifiche dove le problematiche richiedono<br />

prodotti ad hoc. Noi questo lo sappiamo fare<br />

bene. La prossima sfida che ci attende è quella<br />

con le antenne, i filtri e gli amplicatori a prova<br />

di LTE. Probabilmente la soluzione a banda<br />

larga, con le interferenze che aumenteranno,<br />

non sarà più suffciente per affrontare le<br />

installazioni. Aumenterà l’utilizzo di prodotti di<br />

alta qualità, che evitano eccessive perdite di<br />

tempo e malfunzionamenti. Infine, consiglio<br />

agli antennisti di concentrarsi sul valore<br />

del servizio: l’installatore non deve solo<br />

vendere prodotti ma fornire un impianto ben<br />

funzionante e affidabile nel tempo, ecco dove<br />

bisogna ricercare il margine».<br />

Un particolare<br />

del magazzino<br />

relativo alle<br />

antenne<br />

logaritmiche<br />

La progettazione<br />

e l’assemblaggio<br />

dei prodotti<br />

vengono<br />

realizzati nella<br />

sede di Bassano<br />

del Grappa<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 195


RKB www.rkb.it<br />

MISCELATORI E AMPLIFICATORI<br />

Un’ampia gamma per le situazioni<br />

particolari del dopo switch-off<br />

Una nuova gamma di miscelatori, amplificatori, filtri con tagli<br />

di frequenza per canale o gruppi di canali utilizzati per miscelare<br />

i segnali che provengono da direzioni diverse da quella principale.<br />

L’avvento del digitale terrestre ha evidenziato in alcune zone<br />

una serie di problemi, che hanno richiesto soluzioni impiantistiche<br />

in tempi brevi. La RKB, da sempre sensibile alle particolari esigenze<br />

degli installatori, ha realizzato una nuova serie di prodotti<br />

specifici e innovativi, con tecnologia in SMD, che garantiscono<br />

un’elevata qualità e stabilità di funzionamento. La nuova gamma<br />

comprende: miscelatori, amplificatori, filtri con tagli di frequenza<br />

per canale o gruppi di canali utilizzati per miscelare i segnali<br />

che provengono da direzioni diverse da quella principale. La lista<br />

aggiornata con i relativi schemi è scaricabile dal sito www.rkb.it<br />

nella sezione news, nuovi prodotti.<br />

La configurazione e le soluzioni<br />

È necessario in questi casi installare più antenne UHF, che<br />

devono essere correttamente miscelate altrimenti provocano<br />

una diminuzione della qualità dei segnali e un peggioramento<br />

dei parametri identificativi di un segnale DTT. Il modello base è<br />

rappresentato dal miscelatore di canale art.2048, costituito da 6<br />

tronchi di linea λ/4 riportati in un circuito stampato e calcolati,<br />

nello specifico, sulla frequenza da 470 MHz a 650 MHz.<br />

Le trappole (filtri notch) sono composte da circuiti C-L-C<br />

opportunamente inserite nei tronchi di linea dove, le capacità (<br />

in SMD) e la bobina di induttanza L hanno un valore appropriato<br />

in relazione ai canali da sopprimere. L’azione combinata di due<br />

filtri-trappola per canale aumentano la selettività lasciando passare<br />

i canali adiacenti superiori e inferiori. In questo modo sull’ingresso<br />

21÷ C69 vengono soppressi tre canali (es. Friuli: 24÷26/30/40).<br />

L’attenuazione d’inserzione è di 2dB mentre l’attenuazione del<br />

canale intrappolato è > di 25dB. Sul secondo ingresso passano solo<br />

196 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />

L’immagine<br />

dell’oscilloscopio<br />

evidenzia che<br />

sul secondo<br />

ingresso<br />

passano solo<br />

i tre canali<br />

26, 30 e 40<br />

Particolare costruttivo del miscelatore RKB, modello 2048<br />

I punti di forza<br />

– 100% made in Italy<br />

– Tecnologia SMD<br />

– Innovativa soluzione tecnica<br />

– Telealimentazione a richiesta sui vari<br />

ingrtessi<br />

– Alta selettività dei circuiti trappola<br />

– Possibilità di passaggio dei canali<br />

adiacenti<br />

– Elevata linearità di passaggio<br />

– Attenuazione dei filtri notch > di 25dB<br />

– Contenitore schermato con connettori F.<br />

i tre canali 24÷26, 30 e 40 con perdita di passaggio<br />

di 2,5dB. A richiesta, questi mix vengono forniti con<br />

configurazioni di canali diversi da quelli descritti.<br />

L’alimentazione c.c. automatica è presente di serie<br />

sull’ingresso 21÷ 69, sull’ingresso del canalizzato<br />

oppure su entrambi gli ingressi per un’eventuale<br />

flessibilità di amplificazione. La corrente massima<br />

di tele alimentazione è di 75mA. Con questa<br />

particolare tecnica sono disponibili una serie di<br />

amplificatori a basso rumore (per ridurre i fenomeni<br />

d’intermodulazione dovuti ad un eccesso di segnale<br />

in antenna, che si differenziano tra loro per il<br />

guadagno (regolabile) e per il numero degli ingressi.


AMPLIFICATORI DA PALO SERIE 28, ALIMENTATI A 12 VC.C. - ALCUNI MODELLI<br />

Codice Articolo N° Ingresso 1 Ingresso 2 Ingresso 3 Livello d’uscita ingressi Canali Guadagno Canali Guadagno<br />

Consumo<br />

Canali Guadagno dBµV<br />

F28.026 2806 3<br />

21÷69<br />

(con trappole sui canali 26, 30 e 40)<br />

18 dB<br />

regolabile<br />

21÷40<br />

18 dB<br />

regolabile<br />

E5÷E12<br />

18 dB<br />

regolabile<br />

110<br />

95 mA<br />

F28.008 2808 2 21÷69<br />

(con trappole sui canali 24÷26, 30 e 40)<br />

13 dB E5÷E12 - 4 dB - - 108 45 mA<br />

F28.010 2810 3<br />

21÷69 18 dB<br />

regolabile<br />

21÷40<br />

18 dB<br />

regolabile<br />

E5÷E12<br />

18 dB<br />

regolabile<br />

110 95 mA<br />

F28.848 2848 2 E2÷69<br />

(con trappole sui canali 24÷26, 30 e 40)<br />

6÷9 dB 24÷26, 30 e 40 6÷9 dB - - 108 30 mA<br />

F28.850 2850 2<br />

21÷69 24 dB<br />

(con trappole sui canali 24÷26, 30 e 40) regolabile<br />

24÷26, 30 e 40<br />

24 dB<br />

regolabile<br />

- - 114 95 mA<br />

F28.851 2851 3<br />

21÷69 24 dB<br />

(con trappole sui canali 24÷26, 30 e 40) regolabile<br />

24÷26, 30 e 40<br />

24 dB<br />

regolabile<br />

E5÷E12<br />

23 dB<br />

regolabile<br />

114 95 mA<br />

F28.852 2852 3<br />

21÷69 24 dB<br />

(con trappole sui canali 24÷27, 30 e 40) regolabile<br />

24÷27, 30 e 40<br />

24 dB<br />

regolabile<br />

E5÷E12<br />

24 dB<br />

regolabile<br />

114 95 mA<br />

F28.856 2856 3<br />

21÷69<br />

(con trappola sul canale 44)<br />

26 dB<br />

regolabile<br />

44<br />

25 dB<br />

regolabile<br />

E5÷E12<br />

20 dB<br />

regolabile<br />

114 95 mA<br />

Schema applicativo del Miscelatore RKB, art. 2048 Schema applicativo dell’Amplificatore RKB, art. 2051<br />

Il parere di Gianmario Raldiri, Antenna Club Milano<br />

«Il rapporto con RKB è nato nel 2007, ho conosciuto Grego Fidenzio quando mi ha presentato l’antenna Merak; mi ha<br />

subito colpito la robustezza e la leggerezza e poi ho saputo che il materiale utilizzato è una lega d’alluminio. Da qui ho<br />

capito che il costruttore era particolarmente attento ai materiali, alle prestazioni e all’affidabilità. L’abbiamo provata<br />

in laboratorio e i parametri come rapporto A/I, BER, MER offrono prestazioni superiori rispetto ai modelli presenti sul<br />

mercato. Da allora la Merak è stata ulteriormente migliorata: l’ultima modifica riguarda il morsetto, è stato riprogettato<br />

e ora è davvero ‘un signor morsetto’. Il fatto, poi, che producano tutto in Italia gli consente di ascoltare molto i consigli<br />

che provengono dagli installatori e questo è importante per affrontare le<br />

problematiche. Il prezzo, ovviamente, è maggiore rispetto ai concorrenti<br />

ma i vantaggi sono tanti. Anche a Milano, quando abbiamo avuto una<br />

problematica a causa di un eco l’abbiamo risolta solo con la Merak.<br />

Non ha senso risparmiare, ne va dell’immagine dell’installatore; bisogna<br />

sapersi identificare nelle installazioni di qualità, solo così si costruisce<br />

un’immagine affidabile. Gli installatori vengono anche da lontano<br />

per comperare le antenne RKB: sono adeguate per gli impianti di un<br />

certo livello e di una certa importanza, risparmiare sull’antenna è un<br />

atteggiamento miope. Anche l’elettronica RKB è particolare: filtri passa<br />

canale, passa banda, trappole, e così via. So che hanno sviluppato anche<br />

un filtro LTE; la RKB è un’azienda di nicchia che cura molto la qualità».<br />

RKB s.r.l.<br />

Strada Marchesane, 10<br />

36061 Bassano del Grappa (VI)<br />

Tel. +39 0424 502023 - Fax +39 0424 502522<br />

www.rkb.it - www.rkb.eu - info@rkb.it<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 197


ROVER www.roverinstruments.com<br />

ANALIZZATORI SAT, <strong>TV</strong>, CA<strong>TV</strong><br />

HD Touch e HD Flash STC:<br />

le funzioni indispensabili<br />

Modello<br />

HD TOUCH STC<br />

Dall’analisi di una problematica di ricezione, simulata<br />

in laboratorio, vengono descritte le funzioni indispensabili<br />

che oggi un analizzatore deve offrire per consentire al tecnico<br />

installatore di affrontare con sicurezza il lavoro quotidiano.<br />

L’HD Touch e l’HD Flash si caratterizzano per la<br />

velocità di navigazione: i tempi d’attesa sono stati<br />

azzerati e lo spettro appare in tempo reale (vedi articolo<br />

di <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> volume 3 2011, a pagina 170). Fra<br />

le importanti caratteristiche abbiamo il nuovo display<br />

TFT da ben 7 pollici. Il modello HD Touch si differenzia<br />

per il display, di tipo touch, oltre che per la presenza del<br />

demodulatore DVB-T2, fornito di serie. L’HD Flash, invece,<br />

ha l’encoder e i pulsanti meccanici e il touch è opzionale.<br />

L’autonomia è di 8 ore grazie alle batterie Ion Polimer<br />

da ben 10Ah, su entrambi i modelli. Il circuito di ricarica<br />

è gestito da un microprocessore con funzioni di battery<br />

test per rigenerare, misurare automaticamente le<br />

batterie e calibrare l’indicatore. Il nuovo software in<br />

dotazione, oltre a velocizzare la visualizzazione dello<br />

spettro, degli echi e dei microechi è stato ottimizzato<br />

nei percorsi di navigazione per mettere in condizione<br />

l’installatore di eseguire più velocemente le misure<br />

sull’impianto. Ad esempio, la funzione Autodiscovery ora<br />

si attiva istantaneamente e avvia immediatamente la<br />

visualizzazione dei parametri di ricezione.<br />

La sezione audio è dotata di una coppia di altoparlanti<br />

stereo, con Audio AAC di serie; in opzione è possibile<br />

richiedere la decodifica Dolby.<br />

Questi due analizzatori, come tutta la gamma,<br />

sono dotati della funzione Autodiscovery, brevettata<br />

dai laboratori Rover, che riconosce e seleziona<br />

198 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />

Modello<br />

HD FLASH STC<br />

automaticamente i segnali <strong>TV</strong> analogici e DTT COFDM/<br />

QAM, sia in modalità Misura che Spettro. I piani di<br />

memoria e le liste di transponder Sat sono prememorizzate<br />

e aggiornabili nel tempo, danno un significativo<br />

contributo al risparmio di tempo durante la messa a<br />

punto di un impianto SAT o <strong>TV</strong>. Infine, durante la misura<br />

e la visualizzazione di echi e microechi in reti SFN viene<br />

evidenziato l’intervallo di guardia, con la fascia verde.<br />

E’presente anche la memoria di picco dello spettro MAX<br />

HOLD. L’aggiornamento software, gratuito, può essere<br />

eseguito online, attraverso la porta dedicata USB 2.<br />

Fra gli altri punti di forza, ritroviamo:<br />

– Navigazione Sat a transponder prememorizzati di tutti i<br />

maggiori satelliti e di tutte le canalizzazioni <strong>TV</strong> mondiali;<br />

1


– Puntamento Sat assistito, funzione doppio ingresso<br />

(DUAL LNB) e funzione trova-satellite;<br />

– Tutti i comandi DiSEqC, SCR con ricerca automatica,<br />

protocollo motori USALS;<br />

– Visualizzazione costellazione, misure MER, PER, LDPC,<br />

BCH, aBER, bBER, EVM, ECHI, Noise Margin, Level/Power<br />

e Analizzatore di Spettro;<br />

– Misure CA<strong>TV</strong>: DOCSIS downstream, INGRESS mode,<br />

LEAKAGE mode, BARS SCAN e TILT.<br />

Un problema simulato<br />

Per evidenziare l’importante di alcune funzioni presenti<br />

nei modelli HD Touch e HD Flash è stato simulato, in<br />

laboratorio, un disturbo che causa problematiche di<br />

ricezione al canale UHF C47. Quando l’installatore è<br />

alle prese con un difetto del genere, esegue una serie di<br />

controlli per capire come affrontare e risolvere il problema.<br />

La prima cosa da fare, in genere, è attivare la funzione<br />

MEAS dell’analizzatore. Dalla figura 1 si vede che il valore<br />

di Noise Margin porta la qualità del segnale a FAIL, un<br />

valore insufficiente. Nel caso, invece, di buona ricezione si<br />

sarebbe dovuta vedere la videata riportata in figura 2, cioè<br />

PASS. Tornando alla problematica di ricezione, è il valore<br />

del Noise Margin che genera problematiche di ricezione.<br />

A questo punto l’installatore può verificare due cose:<br />

assicurarsi che nella zona non siano presenti problematiche<br />

comuni di ricezione del canale 47 e verificare che<br />

l’orientamento dell’antenna sia corretto. Proseguendo nelle<br />

verifiche, dopo aver controllato i parametri di potenza e<br />

MER, si va ad analizzare lo spettro per capire se è possibile<br />

riscontrare il difetto. Come si vede dalla figura 3 a livello<br />

strumentale lo spettro sembra perfetto, l’installatore non<br />

verifica alcuna anomalia: le spalle laterali dello spettro<br />

sono ripide; la parte superiore è piatta e lineare, non ha<br />

eccessive ondulazioni o avvallamenti.<br />

La Costellazione<br />

Si passa a visualizzare la costellazione e si vede che<br />

la figura 4 evidenzia una problematica. Infatti, la<br />

videata corretta, nel caso il canale 47 non avesse alcun<br />

problema, sarebbe quella di figura 5. Però, senza l’analisi<br />

2<br />

3<br />

4<br />

5<br />

del MER Versus CARRIER, se questo disturbo è coperto<br />

dal segnale non è possibile vederlo. Ecco, il problema sta<br />

proprio qui: se il disturbo ha una potenza inferiore al<br />

segnale principale allora difficilmente l’installatore riesce<br />

a individuarlo. Nel caso contrario, invece, l’occhio attento<br />

di un installatore esperto lo identifica.<br />

La funzione MER Versus CARRIER<br />

Selezionando la funzione MER Versus CARRIER si<br />

scopre il problema. La figura 6 evidenzia il difetto<br />

presente nell’impianto di ricezione, che impedisce la<br />

ricezione del canale 47. Il segnale digitale terrestre è<br />

composto da 6.816 portanti e, in questa figura, l’asse<br />

orizzontale le riporta tutte. L’insieme delle portanti<br />

genera lo spettro completo, chiamato in gergo panettone<br />

digitale. Sull’asse verticale, invece, la scala graduata<br />

riporta il valore del BER, da 0 a 42 dB. Per generare<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 199


ROVER www.roverinstruments.com<br />

questa videata lo strumento analizza tutte le portanti del<br />

canale, dalla prima all’ultima e, per ogni portante, calcola<br />

il valore del MER associato. Come si può notare nel caso<br />

specifico, relativo al canale 47 sul quale l’installatore<br />

ha un problema di ricezione, dalla portante 0 alla 3300<br />

circa il valore di MER è abbastanza lineare e quindi<br />

non ci sono problemi. Poi, ad un certo punto, intorno<br />

alla portante 3300 e fino alla portante 5200 circa lo<br />

spettro scompare e le portanti risultano completamente<br />

distrutte: un disturbo ricevuto in antenna demolisce<br />

il segnale. In questo intervallo il valore di BER scende<br />

indicativamente intorno ai 6 dB. Poi il disturbo scompare<br />

e il MER torna ad avere il suo valore ottimale. Disturbi<br />

di questo genere sono spesso generati da access point,<br />

ricetrasmettitori di apparecchi elettronici, ripetitori di<br />

telecomando. La stessa videata, ma in versione negativa<br />

(visualizzazione in Reverse) è riportata in figura 7. Si noti<br />

che, in questo caso, l’asse verticale riporta i valori di MER<br />

6<br />

7<br />

8 9<br />

200 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />

da 42 a 0 dB, al contrario rispetto alla visualizzazione<br />

Normal. In figura 8, invece, è riportata la misura<br />

del MER Versus Carrier del canale 47, senza alcuna<br />

interferenza, visualizzato in Reverse. La funzione MER<br />

Versus CARRIER, è un App disponibile a pagamento<br />

per i modelli HD Touch e HD Flash. L’installatore la<br />

può acquistare dal proprio grossista, fornendo il<br />

numero di serie dello strumento. Rover, quindi, invia<br />

all’installatore il software che la abilita.<br />

La funzione Max Hold<br />

Come è noto i disturbi impulsivi, che quasi non<br />

si notavano con la <strong>TV</strong> analogica, causano invece<br />

interruzioni di audio e video molto fastidiose con<br />

la <strong>TV</strong> digitale. Queste interferenze, quasi sempre<br />

generate dall’accensione e spegnimento o dal cattivo<br />

funzionamento di apparati collegati alla linea elettrica,<br />

ora possono essere individuate e memorizzate grazie<br />

alla funzione MAX HOLD, ancora più veloce, che da anni<br />

è presente negli analizzatori digitali Rover (figura 9).<br />

Il grafico del margine di rumore<br />

La figura 10 rappresenta una nuova funzione<br />

implementata negli HD Touch e HD Flash che disegna<br />

un grafico nel tempo, relativo all’andamento del<br />

margine di rumore. Le fluttuazioni del grafico,<br />

corrispondono alle fluttuazioni che, nel tempo,<br />

ha il margine di rumore. Se il segnale è perfetto,<br />

pulito e costante questo grafico tende ad una<br />

linea piatta, posizionata a seconda della qualità del<br />

segnale ricevuto. Se, invece, il segnale presenta<br />

fluttuazioni importanti allora bisogna allarmarsi: il<br />

segnale può scendere sotto la soglia. Ecco perché è<br />

indispensabile verificare la continuità di ricezione:<br />

con questa funzione si può tenere sotto controllo la<br />

fluttuazione per qualche minuto e fare le opportune<br />

verifiche. Sull’asse orizzontale il grafico si aggiorna<br />

automaticamente e, arrivato alla fine, ricomincia da<br />

sinistra a tracciare eventuali fluttuazioni. Dopo circa<br />

30 secondi, quindi, si riaggiorna; la griglia aiuta a<br />

leggere con più precisione la funzione.


10 11<br />

Lo Zoom e i Micro Echi<br />

Un’altra problematica che richiede un’analisi precisa<br />

riguarda la presenza di microechi, non sempre visibili.<br />

Per questo motivo l’HD Touch e l’HD Flash offrono<br />

una funzione per espandere la videata degli echi, per<br />

visualizzare i cosiddetti microechi, che possono generare<br />

interferenze dannose alla ricezione del segnale. In figura<br />

11 la videata visualizza gli echi su una scala orizzontale,<br />

che si estende da -15 a 75 Km. La figura 12, invece,<br />

riporta un’espansione sull’asse orizzontale, dove la scala<br />

si estende solo da -3 a 15 Km, per visualizzare meglio la<br />

presenza di micro echi (distanti solo 1 Km o meno), non<br />

altrimenti visibili. Nello specifico è visibile un micro eco,<br />

segnato con il marker a 600 metri circa. Quando l’eco<br />

proviene da una posizione molto vicina all’antenna di<br />

ricezione può non essere visibile, perché la risoluzione<br />

dell’immagine non è in grado di rappresentarlo a causa<br />

della scala di riferimento, di valore troppo grande.<br />

In figura 11, la riga gialla posizionata a 11 Km circa<br />

rappresenta, invece, un altro ripetitore dello stesso<br />

canale. La scala verticale, tracciati i vari marker, consente<br />

di valutare la differenza espressa in dB fra il segnale<br />

principale e l’eco, che presenta un’intensità minore.<br />

La lista servizi e i codici LCN<br />

Un’altra novità importante, perché evita fastidiose<br />

perdite di tempo, è la presenza dei codici LCN. Come<br />

si vede in figura 13 è stata aggiunta la colonna LCN<br />

dove l’installatore può vedere per ogni canale ricevuto il<br />

rispettivo codice LCN; una caratteristica utile per sapere<br />

all’istante su quale posizione di memoria il televisore ha<br />

memorizzato il programma in questione.<br />

Il DVB-T2<br />

La figura 14, infine, visualizza la costellazione<br />

ruotata 256QAM, tipica di un segnale trasmesso in<br />

DVB-T2. Si noti la densità delle informazioni, che è<br />

maggiore rispetto a quella di un segnale DVB-T: la<br />

modulazione, infatti, passa da 64 a 256 QAM. Il DVB-T2<br />

è di serie sull’HD Touch, mentre sull’HD Flash è una App.<br />

L’installatore la aquista dal grossista, fornendo il numero<br />

di serie dello strumento e Rover invia l’aggiornamento<br />

da installare nello strumento.<br />

12<br />

13<br />

14<br />

Rover Laboratories Spa<br />

via Parini, 2 - 25019 Sirmione (BS)<br />

Tel. 030 91 98 1 - Fax 030 99 06 894<br />

skype: wecare.roverinstruments<br />

www.roverinstruments.com - info@roverinstruments.com<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 201


Shine www.shineimport.it<br />

CENTRALINI DA INTERNO DI MEDIA E ALTA POTENZA<br />

Quattro modelli, da 118 a 123 dBµV<br />

da 3 a 5 ingressi<br />

Una gamma di centralini autoalimentati a media e alta potenza,<br />

costruiti in Europa, per risolvere le attuali esigenze d’installazione.<br />

Possono essere utilizzati per impianti anche di grandi dimensioni.<br />

CENTRALINI DA INTERNO A MEDIA POTENZA, AUTOALIMENTATI<br />

Modello SH CI 330, 3 ingressi SH CI 340, 4 ingressi<br />

Ingressi BI/BIII UHF1 UHF2 BI/BIII BIV BV UHF<br />

Guadagno 30 dB 35 dB 30 dB 32 dB<br />

Regolazione guadagno 0÷20 dB 0÷20 dB<br />

Livello uscita max. 112 dBµV 118 dBµV 112 dBµV 118 dBµV<br />

Figura di rumore 6 dB 6,5 dB 6 dB 6,5 dB<br />

Telealimentazione su tutti i modelli: 12 Vc.c., 80 mA max; Consumo di ogni centralino: 19W<br />

CENTRALINI DA INTERNO A ALTA POTENZA, AUTOALIMENTATI<br />

Modello SH CI 550, 5 ingressi SH CI 551, 5 ingressi<br />

Ingressi BI BIII UHF 1 UHF 2 UHF 3 BI BIII BIV BV UHF<br />

Guadagno 38 dB 42 dB 38 dB 42 dB<br />

Regolazione guadagno 0÷20 dB 0÷20 dB<br />

Livello uscita max. 118 dBµV 123 dBµV 118 dBµV 123 dBµV<br />

Figura di rumore 6,5 dB 5 dB 7 dB 6,5 dB 5 dB 6,5 dB<br />

Telealimentazione su tutti i modelli: 12 Vc.c., 80 mA max; Consumo di ogni centralino: 19W<br />

202 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />

Il catalogo Shine offre antenne, amplificatori da palo, da<br />

interno e mini centralini, partitori, derivatori, miscelatori,<br />

alimentatori retro <strong>TV</strong> per l’impianto terrestre e parabole,<br />

LNB per quello satellitare.<br />

Nello specifico, la gamma di centralini da interno<br />

comprende 4 modelli, 2 a media e 2 ad alta potenza.<br />

Centralini serie SH CI<br />

La gamma è stata assortita selezionando i modelli più<br />

richiesti dal mercato. Partiamo da quelli a media potenza,<br />

che sono due, a 3 e 4 ingressi. Come si vede dalla<br />

tabella di questa pagina, il guadagno varia da 30 a 35<br />

dB, con la regolazione da 0 a 20 dB. Su tutti i modelli è<br />

presente l’uscita test a -30 dB per effettuare le verifiche<br />

opportune durante l’installazione dell’impianto. Il livello<br />

massimo raggiunge i 118 dBµV, un valore adatto a servire<br />

da 20 a 40 prese d’utente, quando l’installazione è stata<br />

effettuata a regola d’arte.<br />

I modelli ad elevata potenza,<br />

invece, offrono un livello d’uscita<br />

di 123 dBµV in banda UHF,<br />

adeguato per servire anche oltre<br />

100 prese d’utente. Anche in questo<br />

caso è indispensabile realizzare<br />

un’installazione curata e precisa.<br />

Il guadagno massimo è di 42 dB,<br />

sempre in banda UHF. La figura di<br />

rumore si attesta sui 6/7 dB.<br />

Tutti i centralini hanno la telealimentazione<br />

a 12<br />

Vc.c. sulle uscite,<br />

automatica. Il sistema<br />

rileva se è collegato<br />

un amplificatore e<br />

attiva l’alimentazione,<br />

che, in caso contrario<br />

rimane disattiva. La<br />

corrente massima è<br />

di 80 mA. Il consumo,<br />

per tutti i modelli, è<br />

pari a 19W.


AMPLIFICATORI DA PALO<br />

SH APCAG/20: con CAG<br />

e filtro LTE disinseribile<br />

La gamma Shine comprende due modelli con amplificazione VHF/<br />

UHF separata e filtro LTE inseribile, con un apposito jumper. Il modello SH<br />

APCAG/20 è dotato di controllo automatico del guadagno in banda UHF: il<br />

guadagno è di 12 dB in banda III e 28 dB in UHF. Il livello massimo d’uscita è<br />

di 107 dBµV. Sul terminale d’uscita è presente la telealimentazione a 12Vc.c.<br />

Sono assemblati in un contenitore completamente schermato, con tecnologia<br />

SMD. Questi amplificatori sono molto richiesti nelle zone dove il segnale<br />

subisce notevoli variazioni di ampiezza nell’arco della giornata.<br />

IMPIANTI SAT<br />

LNB SCR + 3 Legacy<br />

Questo convertitore, disponibile<br />

entro fine settembre, offre<br />

4 uscite di cui 3 standard<br />

(tipo universale) e una SCR. A<br />

quest’ultima si possono collegare<br />

fino a 4 decoder sat oppure,<br />

come si vede nella foto, due<br />

decoder con PVR integrato come<br />

i MySky HD. Il guadagno delle<br />

uscite Legacy è di 57 dB, quello<br />

dell’uscita SCR è pari a 65 dB.<br />

FILTRI PASSA-CANALE<br />

SH FPCEQ/3: per i canali 26, 30 e 40<br />

Un filtro a 3 canali, tarati sui 3 Mux Rai, canali<br />

UHF 26, 30 e 40, ognuno dei quali è regolabile<br />

per eseguire la miglior equalizzazione dei segnali.<br />

Si utilizzano in quelle zone dove la ricezione dei<br />

canali Rai proviene da una direzione diversa rispetto a quella<br />

di tutti gli altri canali. In questo caso, oltre a utilizzare due<br />

antenne, è opportuno filtrare i canali 26, 30 e 40 sull’antenna<br />

specifica per i MUX Rai, questo evita che l’inserimento della<br />

seconda antenna per i Mux Rai interferisca con i canali ricevuti<br />

dall’antenna principale.<br />

Una soluzione che, soprattutto sui piccoli impianti, evita<br />

l’installazione di centralini programmabili troppo costosi per<br />

impianti di piccole dimensioni, da meno di 10 prese d’utente.<br />

Questo filtro, in ogni caso, è ritarabile su altri canali, nel caso<br />

particolari esigenze lo richiedano.<br />

www.shineimport.it<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 203


Teleco www.telecogroup.com<br />

L’INTERVISTA<br />

L’evoluzione del mercato secondo Teleco<br />

La sede<br />

Teleco, con<br />

la reception,<br />

a Lugo di<br />

Romagna<br />

Abbiamo incontrato Raul Fabbri, nella elegante sede di<br />

Teleco, a Lugo di Romagna. All’impiantistica televisiva<br />

la società ravennate sta integrando l’automazione<br />

domestica, a standard Konnex.<br />

Per rispondere a un mercato in profonda<br />

evoluzione, Teleco allarga i propri orizzonti<br />

secondo due linee guida: lo sviluppo e il<br />

consolidamento dei mercati esteri -la recente<br />

apertura della sede francese ne è un concreto<br />

esempio- e l’approccio a nuovi mercati come<br />

l’automazione domestica, per garantire<br />

agli installatori dell’impiantistica televisiva<br />

opportunità di new business.<br />

Nella sede Teleco di Lugo di Romagna,<br />

caratterizzata da una disposizione importante<br />

degli spazi, arredati con particolare gusto,<br />

abbiamo incontrato Raul Fabbri che ci ha<br />

raccontato come affronterà il mercato nel breve<br />

e medio termine.<br />

«Teleco ha lavorato sempre bene sui mercati<br />

esteri – ci rivela Fabbri - e l’export ha raggiunto<br />

anche l’80% del totale fatturato. In Italia, il<br />

nostro marchio si è consolidato nel tempo:<br />

l’affidabilità è ben percepita e stiamo lavorando<br />

per incrementare la fidelizzazione, attraverso<br />

incontri di formazione e un servizio di assistenza<br />

post-vendita, dove lavorano a tempo pieno<br />

3 tecnici. Il vantaggio di essere produttori ci<br />

consente di garantire un’assistenza di qualità,<br />

rapida ed efficace, che non possono offrire gli<br />

importatori. Qualche anno fa abbiamo fatto una<br />

204 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />

scelta strategica delocalizzando la produzione<br />

e investendo soprattutto sul reparto di Ricerca<br />

& Sviluppo, oggi composto da ben 4 ingegneri;<br />

loro hanno a disposizione una strumentazione<br />

completa e seguono lo sviluppo di tutti i<br />

nostri prodotti. Anche il controllo qualità viene<br />

eseguito all’interno: è fondamentale verificare<br />

che i prodotti assemblati in esterno rispettino<br />

i criteri da noi stabiliti. In definitiva abbiamo<br />

mantenuto gli asset aziendali e ci siamo rivolti<br />

a fornitori esterni per le attività non strategiche,<br />

come la produzione: nel mondo ci sono<br />

assemblatori molto bravi, sempre aggiornati<br />

sui macchinari e sulle procedure. Nonostante la<br />

delocalizzazione abbiamo sempre incrementato<br />

l’occupazione, ad oggi i dipendenti sono 55; e<br />

quando è stato necessario, abbiamo riconvertito<br />

le professionalità”. Prosegue Fabbri: ”Abbiamo<br />

investito anche nella progettazione 3D e siamo<br />

in grado di produrre il prototipo internamente,<br />

nel giro di poche ore. Una macchina specifica<br />

realizza, a dimensioni reali oppure in scala<br />

ridotta, i prototipi di parti meccaniche. Così<br />

verifichiamo se gli accoppiamenti sono<br />

adeguati, e valutiamo se l’estetica è ben riuscita.<br />

Tutta un’altra cosa rispetto agli esempi che si<br />

possono simulare con il CAD in 2D».


L’evoluzione dell’installatore<br />

Teleco, all’inizio degli anni 80, ha iniziato a<br />

produrre centralini e antenne per importanti<br />

brand francesi come Philips e Tonna<br />

Electronique: «È stato un’esperienza che ci<br />

ha sensibilizzato sul valore della qualità<br />

– commenta Fabbri. Con le grandi aziende<br />

devi rispettare elevati criteri qualitativi ma<br />

ti garantiscono la quantità di produzione. In<br />

Italia, Spagna, Inghilterra, Portogallo e nei paesi<br />

scandinavi, invece, abbiamo sempre venduto con<br />

il nostro marchio». L’installatore dovrà evolversi<br />

per acquisire più competenze commerciale e<br />

completarsi professionalmente. La capacità di<br />

argomentare e di considerare il servizio come<br />

il vero valore aggiunto è la grande scommessa<br />

futura di questa categoria.<br />

«Stiamo lavorando su questi aspetti –<br />

commenta Fabbri. Tutti i corsi recenti che<br />

abbiamo organizzato, una decina nell’ultimo<br />

anno e mezzo, sono stati frequentati da<br />

L’ufficio<br />

commerciale<br />

Italia di Teleco.<br />

Da sinistra:<br />

Stefania e Laura<br />

L’aula corsi di<br />

Teleco, durante<br />

un seminario<br />

dedicato agli<br />

switch-off. A<br />

destra, la fase di<br />

controllo qualità,<br />

l’assemblaggio<br />

e la taratura<br />

dei prodotti<br />

Teleco vengono<br />

realizzati nella<br />

sede di Lugo<br />

installatori, commessi e professionisti della<br />

vendita. La competenza tecnica e le cognizioni<br />

commerciali sono alla base di questi incontri.<br />

Ci poniamo l’obiettivo di stimolare la crescita:<br />

l’installatore è il primo imprenditore di se stesso,<br />

bisogna imparare a vendere il prodotto, che<br />

non è fatto solo di prezzo. Ai nostri corsi hanno<br />

partecipato numerosi installatori provenienti da<br />

Sicilia, Puglia, Calabria, Basilicata: vengono con<br />

umiltà, desiderano imparare, pongono domande<br />

che ti fanno riflettere e ti ascoltano quando<br />

sottolinei il fatto che devono anche acquisire<br />

capacità commerciali. Devo ammettere che sono<br />

più sensibili su questi argomenti rispetto a molti<br />

loro colleghi del nord. La tecnologia ha fatto<br />

passi da gigante e non tutti si sono accorti del<br />

cambiamento in atto. I nostri corsi si tengono<br />

in sede a Lugo: gli installatori si fanno carico<br />

del viaggio e noi li ospitiamo in albergo e al<br />

ristorante. E’ importante che vengano in sede a<br />

parlare con i nostri tecnici, a visitare la nostra<br />

struttura: così si immedesimano nella nostra<br />

realtà e apprezzano i nostri prodotti. Sul sito<br />

dedicato www.telecoantenna.it oltre a tutti i<br />

contenuti tecnici, pubblichiamo anche gli eventi<br />

che organizziamo, la galleria di foto, per fare<br />

community anche con Facebook e Twitter; un sito<br />

specifico, utile per gestire un rapporto diretto con<br />

l’installatore».<br />

Leader per camper e caravan<br />

Teleco produce sistemi di ricezione <strong>TV</strong> per<br />

camper e caravan, dove è leader di mercato in<br />

numerosi paesi d’Europa, Italia compresa. Una<br />

produzione tutta Made in Italy, organizzata nella<br />

sede di Lugo. Ci racconta Fabbri: «Siamo nati<br />

come produttori di centralini, all’inizio degli<br />

anni ’70; a quell’epoca tutti volevano ricevere la<br />

Svizzera e Capo d’Istria. Con il successivo boom<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 205


Teleco www.telecogroup.com<br />

Il catalogo per<br />

Camper e Caravan.<br />

Teleco è leader<br />

di mercato in<br />

numerosi paesi<br />

in Europa, Italia<br />

compresa.<br />

206<br />

delle televisioni locali decidemmo di costruire<br />

anche le antenne. Quel mercato, però, era<br />

stagionale: l’antenna da tetto si montava nel<br />

periodo da settembre fino a marzo. Ad aprile il<br />

mercato iniziava a rallentare e quindi dovevamo<br />

trovare prodotti complementari. Così abbiamo<br />

pensato all’impianto di ricezione per caravan<br />

e successivamente per camper: le richieste<br />

diventavano sempre più numerose,<br />

ma bisognava fare in fretta perché<br />

i clienti più intraprendenti si erano<br />

già g rivolti a fornitori esteri. Allora,<br />

il i satellite era l’unica soluzione:<br />

offrivamo o un kit composto da<br />

una u parabola piatta, un ricevitore<br />

e un sistema automatico di<br />

puntamento p sviluppato da<br />

noi, n facile da utilizzare. Per la<br />

ricezione ri terrestre, invece, sui<br />

caravan ca siamo arrivati per primi<br />

con co le antenne omnidirezionali e<br />

direttive, di l’esperienza accumulata<br />

nel ne residenziale ci consentiva di<br />

far fa bene. Bisognava curare molto<br />

la praticità di utilizzo e il design,<br />

essere ess presenti sul territorio con<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 2 - 2012 2009<br />

centri cen di assistenza disposti il più<br />

capillarmente possibile e soddisfare sempre<br />

le esigenze dell’utente finale, molto attento<br />

e sensibile ai particolari e alla semplicità;<br />

tutto ciò ha sempre imposto il miglioramento<br />

costantemente della tecnologia per rendere più<br />

facile l’utilizzo. In questo mercato, in Europa,<br />

oggi ci dobbiamo confrontare soprattutto con<br />

produttori Tedeschi e Francesi: con la nostra<br />

tecnologia ed organizzazione siamo riusciti a<br />

superarli su numerosi mercati, diventando leader<br />

in Francia, Italia, Inghilterra, Spagna, Portogallo;<br />

La produzione Teleco è composta da decine di modelli, per tutte le soluzioni.<br />

Nella foto il modello Swing 455/VU, un’antenna combinata VHF/UHF<br />

considerando tutto il mercato europeo abbiamo<br />

la quota di mercato maggiore. Per crescere, in<br />

Francia e in Germania abbiamo costituito società<br />

locali, avviando rapporti con distributori e grossisti<br />

nel settore del campeggio e poi direttamente<br />

con i costruttori di caravan e camper». La sede di<br />

Teleco France è stata inaugurata pochi mesi fa:<br />

un capannone di 700 mq, che replica il layout del<br />

quartier generale italiano. Oltre al magazzino e<br />

agli uffici, sono presenti un importante spazio per<br />

l’assistenza che coordina il servizio di tutto il paese<br />

e un’aula per organizzare corsi di formazione agli<br />

installatori. Teleco France è in grado di fornire a<br />

tutti i suoi clienti francesi un’ampia gamma di<br />

prodotti , abbinati a vari modelli di decoder, inclusi<br />

anche quelli TNT SAT.<br />

Assistenza efficace<br />

Il tempo d’attesa per un intervento di assistenza<br />

deve essere prossimo allo zero: per Teleco questo è<br />

un valore fondamentale. «Noi siamo riconosciuti<br />

anche per la correttezza – commenta Fabbri. Il<br />

problema di un nostro cliente diventa subito il<br />

nostro problema e i ragazzi che lavorano con<br />

me lo sanno. Anche a costo di raggiungere<br />

Il Digipro Combo, nella, foto, è un misuratore di<br />

campo Sat-Terrestre. La gamma Teleco comprende<br />

anche il Digipro TMAX dedicato ai segnali terrestri<br />

e il Digipro Excel MK4 per i segnali satellite


la sede del cliente con il primo volo disponibile, non appena<br />

abbiamo la soluzione a portata di mano. Non sempre è possibile<br />

eliminare il problema alla radice perché vi sono situazioni locali,<br />

anche casuali, che lo possono determinare; ma certamente la<br />

reazione deve essere rapida, quasi istantanea. Questa mentalità<br />

ci ha sempre ripagato: i nostri clienti non sono mai rimasti a<br />

piedi una volta. È il valore aggiunto che offre un costruttore; al<br />

contrario, un distributore non ha la cultura, il margine e lo spirito<br />

imprenditoriale per fare tutto questo».<br />

Il futuro del mercato<br />

I mercati di riferimento per Teleco sono due. L’impianto d’antenna<br />

residenziale e quello per caravan e camper. «La prospettiva di<br />

quest’ultimo è ancora abbastanza positiva – commenta Fabbri<br />

- perché soltanto una parte di camper e caravan venduti hanno<br />

l’impianto in dotazione; c’è spazio per la crescita, soprattutto<br />

nei confronti dei fabbricanti. L’impianto residenziale d’antenna<br />

per come lo abbiamo considerato finora temo, invece, che si<br />

impoverirà. Terminati gli switch-off, il calo è stato notevole; ora<br />

bisognerà affrontare le problematiche connesse alle interferenze<br />

dei segnali LTE, ma stiamo parlando di adeguamenti. E’ tempo di<br />

trovare nuovi mercati affini a quello televisivo per offrire ai nostri<br />

installatori possibilità di new business, altrimenti la vedo dura. Ad<br />

esempio, la videocitofonia: è un mercato vicino al nostro, su cui<br />

noi abbiamo competenze in termini tecnologici, video analogico<br />

e digitale, e quindi possiamo sviluppare una gamma di prodotti.<br />

I centralini multibanda di Teleco sono suddivisi in due serie: TMB, per medi<br />

e grandi impianti e la serie TMA, per impianti di piccola e media dimensione.<br />

Nella foto il modello TMB1450 a 4 ingressi, guadagno fino a 50 dB<br />

Il reparto di Ricerca & Sviluppo di Teleco<br />

è composto da 4 ingegneri<br />

L’estetica e le prestazioni dei prodotti disponibili sul<br />

mercato non sono evoluti: la tecnologia disponibile<br />

consente una profonda innovazione”. Prosegue<br />

Fabbri: “E poi dobbiamo dirlo chiaramente: l’Italia è<br />

in recessione e i prodotti di fascia bassa e mediobassa,<br />

con prestazioni minime, vengono prodotti<br />

ormai dai cinesi che li hanno copiati interamente.<br />

Quindi bisogna sviluppare nuovi prodotti, più<br />

sofisticati, e creare nuovi mercati che oggi non ci<br />

sono, nell’ottica dell’integrazione. Puntiamo sulla<br />

videocitofonia con servizi domotici ad alta valore<br />

aggiunto, in standard Konnex. Tornando, invece,<br />

all’impiantistica televisiva nel medio periodo,<br />

con l’avvento del DVB-T2 bisognerà sostituire<br />

di nuovo tutti i decoder. Difficile pensare che le<br />

famiglie, com’è successo con i recenti switchoff,<br />

sostituiscano i televisori. A breve il display<br />

flat lo avranno tutti. L’evoluzione tecnologica ci<br />

impone la sostituzione del decoder ogni 5 anni<br />

circa: bisognerà regolamentare meglio anche il<br />

pagamento delle royalties per evitare di ritrovare sul<br />

mercato decoder con prezzi da concorrenza sleale».<br />

TELECO SpA<br />

Via Majorana, 49 - 48022 Lugo (RA)<br />

Tel. 0545 25037 - Fax 0545 32064<br />

www.telecogroup.com<br />

info@telecogroup.com<br />

La gamma degli amplificatori da palo di Teleco<br />

è composta da 6 modelli ad amplificazioni<br />

separate e 6 ad amplificazione unica. Nella<br />

foto il modello TEAR2-3/VUU, con guadagno<br />

regolabile fino a 30 dB<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012 207


Benessere & Salute<br />

DISCIPLINE OCCIDENTALI<br />

Metodo Pilates: gli esercizi di base<br />

Benessere e qualità della vita: la percezione del nostro corpo e<br />

quindi della postura, dei movimenti e della respirazione giocano un<br />

importante ruolo. Ecco quali esercizi base del Metodo Pilates possono<br />

contribuire ad un maggior benessere della nostra vita quotidiana.<br />

Capita spesso sentir dire che la postura di ognuno di<br />

noi è complice di eventuali fastidi, dolori o patologie:<br />

tutti elementi che rendono più faticoso il vivere<br />

quotidiano. Anche la capacità di respirare, soprattutto in<br />

modo non convenzionale, piuttosto che saper controllare<br />

i singoli muscoli del nostro corpo ci aiuta a muoverci più<br />

correttamente e ad evitare malesseri. Fra le discipline<br />

che ci aiutano in questo percorso di benessere ritroviamo<br />

anche il Metodo Pilates.<br />

Ideato all’inizio del ‘900<br />

Il Metodo Pilates è un sistema di allenamento<br />

psicofisico creato all’inizio del ‘900 da Joseph Pilates.<br />

Una disciplina in parte figlia dello Yoga e delle discipline<br />

orientali in generale.<br />

Elemento fondamentale del metodo è l’utilizzo della<br />

mente per il controllo dei muscoli. Il programma di esercizi<br />

si concentra sulla muscolatura impegnata nella postura del<br />

corpo, che deve essere equilibrata e soprattutto di aiuto<br />

alla armonizzazione della colonna vertebrale, rinforzando<br />

i muscoli del piano profondo del tronco, molto importanti<br />

per aiutare ad alleviare e prevenire mal di schiena.<br />

PRIMO ESERCIZIO<br />

Front dive<br />

Portare in allungamento verso l’alto la colonna<br />

come se fosse tirata da un filo. Piegare<br />

dolcemente in avanti, vertebra dopo<br />

vertebra, portando le mani<br />

verso il suolo. Fermarsi al<br />

proprio limite.<br />

208 <strong>Sistemi</strong> <strong>Integrati</strong> - Tv <strong>Digitale</strong> Volume 1 - 2012<br />

I muscoli coinvolti<br />

Con questo metodo di allenamento non si rinforzano<br />

solo gli addominali ma anche le fasce muscolari più<br />

profonde, quelle vicino alla colonna e intorno alle pelvi. Il<br />

punto cardine del metodo è la tonificazione e il rinforzo<br />

del Power House, cioè tutti i muscoli connessi al tronco:<br />

l’addome, i glutei, gli adduttori e la zona lombare.<br />

Gli esercizi che si eseguono sul tappetino (Pilates Mat<br />

Work) devono essere fluidi, perfettamente eseguiti e, cosa<br />

molto importante, abbinati ad una corretta respirazione.<br />

L’efficacia dell’allenamento con il metodo di Pilates è<br />

dovuto essenzialmente al coinvolgimento della mente<br />

chiamata a plasmare il corpo.<br />

La percezione del corpo<br />

È un metodo rivoluzionario di condizionamento fisico e<br />

mentale che trasforma la percezione del corpo rendendo<br />

più fluidi i movimenti e più equilibrata la postura.<br />

In un allenamento tradizionale si tende ad allenare<br />

sempre le fasce muscolari più grandi trascurando i<br />

muscoli più piccoli. Il risultato è un corpo squilibrato che<br />

SECONDO ESERCIZIO<br />

Side Bend<br />

Piedi ben appoggiati a terra. Allontanare le spalle<br />

dalla testa. L’inclinazione va ripetuta a destra e<br />

sinistra. Allungare il tratto lombare dal fianco<br />

alternativamente.


TERZO ESERCIZIO<br />

Spine Twist: da seduti,<br />

posizione di partenza<br />

Da seduti a terra con le braccia distese<br />

ruotare la parte alta<br />

del corpo. Allungare<br />

verso l’alto la colonna<br />

ruotandola da una parte<br />

e dall’altra.<br />

QUARTO ESERCIZIO<br />

Spine Twist da seduti<br />

Da seduti a terra con le braccia distese, con la schiena<br />

diritta, allungare la colonna ruotando il busto da una<br />

parte e dall’altra.<br />

aumenta la possibilità di traumi e aumenta le<br />

probabilità di soffrire di mal di schiena.<br />

Il metodo di Pilates, invece, rinforza tutti i<br />

muscoli del corpo. Nessun gruppo muscolare<br />

viene trascurato. Tutti i muscoli si sviluppano in<br />

maniera uniforme, modificando piacevolmente<br />

lo svolgimento sia delle attività quotidiane che<br />

di quelle sportive.<br />

La relazione mente-corpo<br />

Il metodo di Pilates stimola la relazione fra<br />

corpo e mente concentrando l’attenzione sulla<br />

corretta respirazione, sull’allineamento della<br />

colonna e della pelvi.<br />

Con la concentrazione si ottiene la<br />

consapevolezza di ogni singolo movimento e di<br />

ogni singolo muscolo interessato, aumentando<br />

così il controllo dei movimenti. Nel metodo<br />

di Pilates la qualità del movimento è più<br />

importante della quantità delle ripetizioni.<br />

L’attenzione posta nella respirazione diventa<br />

essenziale in quanto aiuta ad eseguire ogni<br />

movimento con forza ed efficienza, riducendo<br />

stress associato ad una respirazione non corretta.<br />

I campi applicativi<br />

I campi di applicazione del Metodo Pilates spaziano<br />

dal fitness, per il semplice mantenimento del benessere<br />

fisico, al campo specialistico della riabilitazione ortopedica,<br />

attraversando la complementarietà all’allenamento sportivo,<br />

alle necessità dei professionisti che devono mantenere posture<br />

difficili durante le ore di lavoro o all’integrazione della<br />

preparazione dei ballerini. L’estrema versatilità del metodo<br />

Pilates lo rendono<br />

unica nel suo<br />

genere. Le persone<br />

che frequentano<br />

gli Studi Pilates di<br />

tutto il mondo sono<br />

le più varie.<br />

QUINTO ESERCIZIO<br />

SESTO ESERCIZIO<br />

Shoulder bridge<br />

In posizione supina, piegare le<br />

gambe portando le ginocchia<br />

in posizione come descritto<br />

in figura; sollevare il bacino<br />

mantenendo l’allineamento.<br />

Estendere una gamba alla<br />

volta verso l’alto.<br />

Alf Roll Down<br />

Mezzo stiramento delle<br />

lombari portando<br />

l’ombelico all’indentro.<br />

Mantenere erette le<br />

spalle e la testa.<br />

Si ringrazia Tiziana Gatto (tiz.gatto@tiscali.it) e<br />

Douglas Gattini ex Presidente della Federazione<br />

Italiana ed Europea Shiatsu, istruttore e Direttore<br />

Didattico della scuola professionale Shambàla<br />

Shiatsu (www.shambalashiatsu.it).<br />

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per dicembre con la<br />

seconda uscita del 2012<br />

rossimo m<br />

ppuntamento

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