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Bollettino Novembre - Dicembre 2007 - Ordine dei Medici Chirurghi ...

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editoriale<br />

GIUSEPPE SCALERA<br />

Un<br />

successo<br />

targato<br />

Napoli<br />

Il medico può tranquillamente tornare<br />

a prescrivere il farmaco che ritiene utile<br />

per la guarigione del paziente. Un<br />

dato scontato, quasi un assioma che<br />

ha corso il rischio di essere messo in discussione<br />

all'interno della Finanziaria 2008. Un<br />

articolo (il 46 bis) spuntato, improvvisamente,<br />

in Commissione Bilancio del Senato, stabiliva<br />

inopinatamente che la prescrizione medica<br />

doveva solo ed esclusivamente contenere il<br />

nome del principio attivo, nulla di più, nulla<br />

di meno. Un dato che, al momento, faceva riferimento<br />

ai farmaci di fascia C ma che, in<br />

prospettiva, apriva squarci futuri di ulteriori,<br />

scontati sviluppi. Il punto più alto di una<br />

battaglia che il Governo, attraverso il Ministero<br />

delle Attività Produttive, va ponendo in<br />

campo da mesi. Nessun interesse verso la<br />

professionalità della classe medica, verso<br />

l'identità del suo ruolo, verso i farmaci<br />

costituiti da associazioni di principi attivi,<br />

verso il mondo <strong>dei</strong> farmacisti chiamati<br />

ad un ruolo improprio, verso il<br />

mondo della ricerca farmaceutica pesantemente<br />

condizionato da questi<br />

tagli, verso un paziente portato naturalmente<br />

ad orientarsi confusamente<br />

tra proposte e nomi diversi.<br />

Un quadro d'assieme nel<br />

quale, purtroppo, il risparmio<br />

economico per il Paese<br />

è vicino allo zero. Abbiamo<br />

aperto una vertenza,<br />

forte, incisiva. Un<br />

emendamento soppressivo<br />

che annullasse<br />

questa<br />

assurda impostazione.Abbi<br />

amo subìto attacchi, polemiche, costanti<br />

inviti a recedere da ogni iniziativa. Nel<br />

frattempo, molti, all'esterno del Parlamento,<br />

hanno sostenuto il nostro sforzo.<br />

La FIMMG, attraverso il suo segretario nazionale<br />

Giacomo Milillo, la FIMP col suo<br />

vertice nazionale Roberto Sassi, il segretario<br />

della Società Oftalmologia Italiana,<br />

Matteo Piovella, la FNOM con le dichiarazioni<br />

del presidente nazionale Amedeo<br />

Bianco e tante altre sigle sindacali che<br />

hanno manifestato, ufficialmente, il loro<br />

disagio verso questo confuso disegno<br />

strategico del Governo. E' stata una grande,<br />

importante battaglia per i medici italiani,<br />

una battaglia vinta che, una volta<br />

tanto, ci inorgoglisce non tanto per aver<br />

presentato personalmente l'emendamento<br />

decisivo ma per la ritrovata capacità di<br />

mobilitazione che ha recuperato l'intera<br />

classe medica. Una battaglia vinta anche<br />

sulle incertezze che caratterizzano attualmente<br />

produzione, conservazione e<br />

trasporto <strong>dei</strong> principi attivi sul mercato<br />

internazionale. Lo stesso New York Times,<br />

in una recentissima inchiesta ripresa successivamente<br />

in Italia dal quotidiano «La<br />

Repubblica», rileva che molti principi attivi<br />

vengono realizzati direttamente nell'area<br />

asiatica e poi trasferiti, senza alcun<br />

controllo, sul fronte europeo. Molte aziende<br />

farmaceutiche cinesi, nel frattempo già<br />

indagate per contraffazione, continuano a<br />

vendere i loro prodotti con assoluta tranquillità<br />

e gli stessi espositori cinesi presenti,<br />

ai primi di ottobre, a Milano alla più<br />

grande fiera degli ingredienti per farmaci,<br />

hanno affermato candidamente di non<br />

subire alcun controllo. Una situazione paradossale<br />

sulla quale abbiamo voluto porre<br />

l'accento in un recente convegno nazionale,<br />

organizzato dal nostro <strong>Ordine</strong>,<br />

che ha visto la presenza <strong>dei</strong> presidenti degli<br />

Ordini di tutta Italia. Una realtà sulla<br />

quale continueremo ad indagare senza<br />

spirito di polemica con la voglia di comprendere<br />

e capire le nuove,complesse<br />

strade internazionali del farmaco. Per oggi,<br />

archiviamo questo importante, straordinario<br />

successo che ha visto ancora una<br />

volta Napoli e il suo <strong>Ordine</strong> al centro di un<br />

dibattito decisivo per il futuro della classe<br />

medica italiana. Grazie a tutti coloro che<br />

hanno mostrato passione e coraggio per<br />

affiancare il nostro impegno.<br />

editoriale

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