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MEDICINA FISIOLOGICA DI REGOLAZIONE - Accademia di ...

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RIASSUNTO<br />

La primaria finalità è definire una mappa<br />

(geografica) con<strong>di</strong>visibile nel cui ambito il<br />

me<strong>di</strong>co che opera nel campo dell’Omotossicologia,<br />

della Me<strong>di</strong>cina Fisiologica <strong>di</strong> Regolazione<br />

e dell’Omeopatia classica possa<br />

facilmente orientarsi e riconoscere con<br />

precisione a quale livello sta intervenendo.<br />

Conseguentemente, ne deriva la possibilità<br />

<strong>di</strong> scelta razionale dei rime<strong>di</strong> e/o<br />

me<strong>di</strong>cinali più opportuni nelle relative <strong>di</strong>luizioni<br />

ed associazioni. Troppo spesso, e<br />

questa è purtroppo la ‘non regola’, il me<strong>di</strong>co<br />

procede nell’analisi del caso clinico<br />

senza una chiara consapevolezza del livello<br />

<strong>di</strong> deco<strong>di</strong>ficazione raggiunto. Pertanto la<br />

prescrizione risulta piuttosto improvvisata<br />

o imprecisa o dettata da abitu<strong>di</strong>ni e simpatie/i<strong>di</strong>osincrasie<br />

soggettive lontane da<br />

una solida metodologia <strong>di</strong> riferimento.<br />

– Le Matrioske sono state assunte quali metafora<br />

della progressione nello stu<strong>di</strong>o del<br />

caso clinico, ben rappresentando la successione<br />

delle ‘immagini’ (insieme <strong>di</strong> sintomi,<br />

quadro clinico, mo<strong>di</strong> espressivi e sensazioni<br />

soggettive) che si presentano approcciando<br />

ogni caso clinico.<br />

PAROLE CHIAVE<br />

LECTURE<br />

<strong>ME<strong>DI</strong>CINA</strong> FISIO-<br />

LOGICA <strong>DI</strong> <strong>REGOLAZIONE</strong>, SUPPLEMEN-<br />

TAZIONE NUTRIZIONALE, OMEOPATIA,<br />

OMOTOSSICOLOGIA, PNEI, MATRIOSKE,<br />

SETTE LIVELLI<br />

SUMMARY: The main objective is the creation of<br />

a sharable (geographic) map in which the physician<br />

– who heals with Homotoxicology, Physiological<br />

Regulating Me<strong>di</strong>cine and classic Homeopathy<br />

– can easily understand at which level<br />

he/she is treating. As a consequence, the possibility<br />

to rationally choose a suitable remedy<br />

and/or me<strong>di</strong>cine at the right <strong>di</strong>lution and in association<br />

with other reme<strong>di</strong>es arises. Unfortunately,<br />

it often happens that the physician analyses<br />

the clinical case without having a clear<br />

awareness of the deco<strong>di</strong>fication level he/she<br />

has reached – and this is the “non rule”. Therefore,<br />

the prescription is rather improvised or inaccurate<br />

or deriving from habits and personal<br />

preferences/ i<strong>di</strong>osyncrasies, far away from the<br />

valid reference methodology. Matryoshkas are a<br />

metaphor representing the evolution of the clinical<br />

study of a case, as the sequence of ‘images’<br />

(a combination of symptoms, clinical status, expressions<br />

and subjective feelings) emerging<br />

from every clinical case.<br />

KEY WORDS: PHYSIOLOGICAL REGULATING<br />

ME<strong>DI</strong>CINE, NUTRITIONAL SUPPLEMENTS,<br />

HOMEOPATHY, HOMOTOXICOLOGY, PNEI, MA-<br />

TRYOSHKAS, SEVEN LEVELS<br />

F. Au<strong>di</strong>sio <strong>di</strong> Somma<br />

LA <strong>ME<strong>DI</strong>CINA</strong> BIOLOGICA LUGLIO - SETTEMBRE 2009<br />

MFR –<br />

<strong>ME<strong>DI</strong>CINA</strong> <strong>FISIOLOGICA</strong> <strong>DI</strong><br />

<strong>REGOLAZIONE</strong><br />

– Matrioske quali Forme della<br />

Realtà<br />

PRM –<br />

PHYSIOLOGICAL REGULATING ME<strong>DI</strong>CINE<br />

– Forms of Reality as Matryoshkas<br />

PREMESSA<br />

Il fisico Erwin Schrö<strong>di</strong>nger, in un saggio<br />

del 1947, in<strong>di</strong>viduava ‘nell’intelligibilità<br />

e oggettività, ossia rimozione del soggetto’,<br />

i due presupposti della visione<br />

scientifica del mondo. Il tentativo <strong>di</strong> applicare<br />

questo concetto alla me<strong>di</strong>cina<br />

clinica evidenzia l’imbarazzante limite<br />

<strong>di</strong> uno statuto epistemologico così categorico.<br />

Infatti, se da un canto trova facile<br />

conferma il primo postulato, quello<br />

che riguarda l’intelligibilità/conoscibilità<br />

del mondo, dunque del corpo<br />

umano, d’altro canto non è possibile rimuovere<br />

il soggetto.<br />

– E <strong>di</strong> soggetto si occupa l’articolo.<br />

L’orientamento della me<strong>di</strong>cina moderna<br />

è in<strong>di</strong>rizzato alla specializzazione,<br />

ispirato ad un modello sostanzialmente<br />

biologico, tendente a ridurre il soggetto<br />

a numero e il corpo alle sue par-<br />

ti. Si tratta <strong>di</strong> una sorta <strong>di</strong> smembramento<br />

teorico e pratico, quello de<strong>di</strong>cato<br />

al corpo: esso riporta, sia in senso immaginifico<br />

che in senso istituzionale, alla<br />

<strong>di</strong>ssezione come punto car<strong>di</strong>ne <strong>di</strong><br />

partenza del sapere me<strong>di</strong>co scientifico.<br />

– Lo svelamento della malattia procede<br />

secondo modalità <strong>di</strong> massificazione e <strong>di</strong><br />

ostensione che richiamano suggestivamente<br />

a quella metafora oggettiva del<br />

corpo umano rappresentata dall’ospedale,<br />

i cui reparti restituiscono l’idea dei<br />

vari <strong>di</strong>stretti corporei e delle loro <strong>di</strong>fferenti<br />

funzioni specifiche. In buona sostanza,<br />

con l’avanzare della tecnologia<br />

e dell’organizzazione sanitaria, la me<strong>di</strong>cina<br />

è ridotta da arte a scienza, da stu<strong>di</strong>o<br />

della persona a riscontro <strong>di</strong> patologia.<br />

Un altro aspetto, non certo secondario,<br />

obbliga a sviluppare il ragionamento:<br />

l’oggetto della me<strong>di</strong>cina è costituito<br />

da soggetti, ma anche il me<strong>di</strong>co<br />

stesso, volente o nolente, consapevole<br />

37


LA <strong>ME<strong>DI</strong>CINA</strong> BIOLOGICA LUGLIO - SETTEMBRE 2009<br />

o meno, nel corso della relazione terapeutica<br />

vede profondamente coinvolta<br />

la propria soggettività. Ciò avviene non<br />

soltanto a livello dell’incontro reale<br />

me<strong>di</strong>co-paziente, caratterizzato da una<br />

complessa <strong>di</strong>namica che muove tra<br />

<strong>di</strong>alogo e reticenza, tra linguaggio tecnico<br />

e relativa traduzione, giocato nel<br />

reciproco confronto tra autorità e richiesta<br />

d’aiuto, ma anche a livello <strong>di</strong><br />

riflessione epistemologica sulla me<strong>di</strong>cina.<br />

Secondo il filosofo Hans-Georg Gadamer:<br />

‘Si ha l’impressione che nella capacità<br />

pratica del grande me<strong>di</strong>co siano<br />

in gioco fattori relativi alla sua più segreta<br />

esperienza <strong>di</strong> vita. A costituire la<br />

grandezza del me<strong>di</strong>co non è solo il progresso<br />

scientifico della me<strong>di</strong>cina clinica<br />

o l’introduzione dei meto<strong>di</strong> chimici<br />

nella biologia’.<br />

– L’arte me<strong>di</strong>ca nasce da una sintesi sottile<br />

e raffinata tra la scienza e la tecnologia,<br />

a cui si aggiungono l’esperienza<br />

sapiente e l’identità personale del professionista.<br />

L’interpretazione della coppia<br />

salute-malattia non va centrata<br />

esclusivamente sull’oggettivazione della<br />

malattia da combattere, con l’obiettivo<br />

precipuo della sua soppressione (a<br />

questo proposito le metafore belliche<br />

legate al linguaggio terapeutico, combattere,<br />

sconfiggere, debellare, ecc. e<br />

l’utilizzo <strong>di</strong> farmaci connotati dal prefisso<br />

<strong>di</strong> natura oppositiva anti, sono assai<br />

rivelatrici), ma deve assumere al suo<br />

interno la complessità che presenta l’incontro<br />

con una soggettività malata o<br />

sofferente. La capacità <strong>di</strong> osservazione,<br />

unita al saper fare e al saper essere, <strong>di</strong>ventano<br />

doti in<strong>di</strong>spensabili per l’esercizio<br />

<strong>di</strong> una pratica me<strong>di</strong>ca che abbia come<br />

fine lo stu<strong>di</strong>o del soggetto nella sua<br />

originale ed irripetibile espressione.<br />

– I termini corpo (leib), corporeità (leiblichkeit)<br />

e vita (leben) implicano la loro<br />

assoluta in<strong>di</strong>visibilità. Essi pongono<br />

domande ineluttabili: come si conciliano<br />

l’esperienza del corpo e la scienza?<br />

In quale maniera la prima deriva dalla<br />

seconda e come può la scienza venire<br />

a propria volta integrata al rispetto del<br />

‘sentire soggettivo’? L’esperienza del<br />

proprio io giungerà a perdersi definiti-<br />

38<br />

vamente in evidenze statistiche o in fantascientifiche<br />

banche dati?<br />

– Come si accorda lo stu<strong>di</strong>o della corporeità<br />

con l’enigmatico fenomeno della<br />

coscienza pensante, con il compito<br />

sottile che caratterizza l’essere uomo?<br />

Il mistero del corpo è evidenziato dalla<br />

malattia. E’ solo a partire dall’alterazione<br />

della situazione complessiva <strong>di</strong> benessere<br />

che si <strong>di</strong>venta realmente consapevoli<br />

della salute. E’ da qui che il pensiero<br />

inizia a soffermarsi. La malattia<br />

rappresenta un fattore <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbo <strong>di</strong><br />

qualcosa che, in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> tranquillità,<br />

ci si sottrae quasi completamente.<br />

– Da questa constatazione importuna,<br />

alle volte estremamente dolorosa, muove<br />

la legittima domanda che il paziente<br />

porta al me<strong>di</strong>co, al fine <strong>di</strong> trovare risposte.<br />

IL METODO CLINICO<br />

Si illustra in questa sede un metodo clinico<br />

idoneo ad affrontare la progressione<br />

dello stu<strong>di</strong>o reciproco che coinvolge<br />

il paziente e il me<strong>di</strong>co in una profonda<br />

relazione <strong>di</strong> cura. Le pratiche <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina<br />

‘olistica’, tra le quali spiccano l’Omotossicologia,<br />

la Me<strong>di</strong>cina Fisiologica<br />

<strong>di</strong> Regolazione e l’Omeopatia, possono<br />

essere considerate un ponte operativo<br />

che unisce e definisce, in una raffinata<br />

tavolozza cromatica <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o interme<strong>di</strong>o,<br />

le due sponde estreme rappresentate<br />

sul versante fisico dalla me<strong>di</strong>cina rivolta<br />

esclusivamente alla patologia <strong>di</strong>agnosticata<br />

e su quello opposto dalla psicologia<br />

del profondo. Didatticamente<br />

tale scortecciatura degli strati, che equivale<br />

allo svelamento <strong>di</strong> livelli <strong>di</strong>fferenti,<br />

è organizzata in <strong>di</strong>rezione centripeta,<br />

dalla periferia al centro.<br />

L’esperienza professionale, salvo casi<br />

eccezionali, non riproduce in fredda<br />

meccanica una simile sequenza, ma<br />

sviluppa i temi del confronto, del <strong>di</strong>alogo<br />

tra me<strong>di</strong>co e paziente, raccoglie i<br />

dati clinici, secondo <strong>di</strong>namiche molto<br />

più elastiche. In corso d’opera o al momento<br />

della sintesi, resta fermo l’indubbio<br />

valore <strong>di</strong> una ricomposizione<br />

tecnica dell’insieme. Il me<strong>di</strong>co deve<br />

porsi nella con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre dell’intera<br />

manifestazione della Matrioska.<br />

– Quando viene elusa questa visione<br />

panoramica, la presa del caso non può<br />

<strong>di</strong>rsi sod<strong>di</strong>sfatta, completa ed affidabile.<br />

PRESA DEL CASO CLINICO<br />

I SETTE LIVELLI<br />

L’IMPERSONALE – LA <strong>DI</strong>AGNOSI<br />

Diagnosi clinica<br />

or<strong>di</strong>naria, raccoltaanamnesticaconvenzionale;<br />

indagini <strong>di</strong>agnostichestandard.<br />

L’analisi <strong>di</strong><br />

questo Livello<br />

comporta, a libera scelta del me<strong>di</strong>co,<br />

l’esecuzione dell’esame obiettivo-visita,<br />

condotta me<strong>di</strong>ante la semeiotica<br />

me<strong>di</strong>ca ortodossa, preferibilmente arricchita<br />

da osservazioni più fini e specifiche,<br />

anche accolte da altre branche<br />

del sapere non convenzionale.<br />

TERAPIA<br />

La terapia non convenzionale idonea ad<br />

affrontare il Livello 1 risulta evidentemente<br />

<strong>di</strong> tipo generico, in<strong>di</strong>rizzata sulla<br />

<strong>di</strong>agnosi e/o sulla malattia. Essa trascura<br />

o non considera l’aspetto in<strong>di</strong>viduale<br />

o soggettivo (della persona).<br />

A questo livello si può impostare un<br />

protocollo standard costituito da un insieme<br />

<strong>di</strong> me<strong>di</strong>cinali ragionevolmente<br />

utili ad affrontare la patologia <strong>di</strong>agnosticata.<br />

I ‘pacchetti’ <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cinali tipici dell’Omotossicologia<br />

e alcuni della Me<strong>di</strong>cina<br />

Fisiologica <strong>di</strong> Regolazione risultano<br />

rispondere adeguatamente a tale esigenza<br />

e possono rappresentare, là dove<br />

possibile, una valida alternativa all’impiego<br />

meccanico dei farmaci allopatici.<br />

I SINTOMI<br />

Il sintomo unico (acuto o cronico) o il<br />

quadro sintomatologico (acuto o cro-


nico). Vanno considerate le localizzazioni,<br />

le simmetrie o le asimmetrie.<br />

Inoltre l’intensità, il tempo, l’estensione,<br />

la profon<strong>di</strong>tà raggiunta dai sintomi.<br />

Esor<strong>di</strong>o e andamento. Modalità <strong>di</strong> aggravamento<br />

e <strong>di</strong> miglioramento. Con<strong>di</strong>zioni<br />

associate. In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> eventuali<br />

relazioni tra i sintomi. Repertorizzazione<br />

dei sintomi raccolti e loro organizzazione<br />

in gra<strong>di</strong> (tecnica omeopatica<br />

classica). Aspetti predominanti,<br />

singolari, straor<strong>di</strong>nari, caratteristici.<br />

In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> relazioni eventuali<br />

tra i sintomi e loro stu<strong>di</strong>o. L’analisi fine<br />

dei sintomi e delle loro relazioni,<br />

non raramente, può suscitare interrogativi<br />

e dubbi sulla correttezza e/o<br />

completezza del quadro <strong>di</strong>agnostico attualmente<br />

identificato; in questi casi<br />

l’indagine <strong>di</strong> Livello 2 porterà alla richiesta<br />

<strong>di</strong> ulteriori accertamenti <strong>di</strong>agnostici<br />

(Livello 1) e tornerà assai utile<br />

nello svelamento <strong>di</strong> patologie fino a<br />

questo punto non emerse.<br />

TERAPIA<br />

La terapia idonea ad affrontare tale livello<br />

consiste in me<strong>di</strong>cinali omotossicologici<br />

o <strong>di</strong> MFR (PRM) in<strong>di</strong>rizzati alla<br />

manifestazione del sintomo, anche<br />

utilizzati in associazioni concordanti.<br />

I rime<strong>di</strong> omeopatici vanno scelti nell’ambito<br />

delle basse potenze (centesimali,<br />

entro la 15CH). Va aggiunto che<br />

questo approccio può presentare rischi<br />

<strong>di</strong> ‘repressione’ del sintomo e pertanto,<br />

in parallelo, è consigliabile procedere<br />

ad un adeguato drenaggio dei tessuti,<br />

degli organi e dei sistemi ritenuti coinvolti<br />

nella manifestazione sintomatica.<br />

Alcuni meto<strong>di</strong> che prendono in considerazione<br />

le teorie sulle ‘catene causali’<br />

possono rivelarsi utili per stu<strong>di</strong>are la<br />

migliore strategia terapeutica. Nel caso<br />

<strong>di</strong> malattie acute, l’Omeopatia unicista<br />

impiega alte potenze Korsakoviane (MK<br />

o XMK) in pochi globuli ripetuti; in secondo<br />

piano <strong>di</strong> efficacia risultano valide<br />

le potenze in<br />

scala LM (preferibile<br />

la 12LM e<br />

la 30LM piuttosto<br />

che la 6LM)<br />

che richiedono<br />

frequenti ripeti-<br />

zioni della somministrazione. I rime<strong>di</strong><br />

dalla 6CH alla 30CH spesso portano<br />

alla guarigione attraverso un aggravamento<br />

temporaneo dei sintomi.<br />

LE SENSAZIONI VERSO I SINTOMI<br />

Le sensazioni soggettive, riferite ai sintomi<br />

fisici. Attualità emozionale con<strong>di</strong>zionata<br />

dai sintomi. Stati emozionali in<br />

stretta correlazione con i sintomi, con<br />

la loro manifestazione<br />

e la loro<br />

intensità.<br />

Tale Livello è influenzato<strong>di</strong>rettamente<br />

dal quadrosintomatologico<br />

e ad esso si<br />

riferisce costantemente. A questo Livello,<br />

il sintomo comincia ‘ad aprirsi’,<br />

<strong>di</strong>venta personale, perde la connotazione<br />

fredda e standar<strong>di</strong>zzata. Ambito<br />

della Omeopatia costituzionale.<br />

TERAPIA<br />

L’approccio terapeutico corretto <strong>di</strong> Livello<br />

3 deve racchiudere non solo la<br />

manifestazione fisica dei sintomi, ma<br />

gli aspetti soggettivi, <strong>di</strong> natura emozionale<br />

e sensoriale, connessi ai medesimi.<br />

La scelta del me<strong>di</strong>cinale omotossicologico<br />

va portata a un grado maggiore <strong>di</strong><br />

collimazione che racchiuda in sé alcune<br />

caratteristiche tipologiche, <strong>di</strong>stintive,<br />

psicologiche attuali, del paziente.<br />

Un medesimo stu<strong>di</strong>o richiede l’impiego<br />

dei me<strong>di</strong>cinali MFR. Quanto all’Omeopatia,<br />

può ricorrere a più rime<strong>di</strong> (metodo<br />

pluricista) prescritti in potenze dalla<br />

15CH alla 30CH secondo il grado <strong>di</strong> similitu<strong>di</strong>ne<br />

verificato sul Repertorio.<br />

Non è mai consigliabile abbinare molti<br />

rime<strong>di</strong>, ma cercare <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduarne il<br />

minor numero possibile in modo che<br />

racchiudano una sod<strong>di</strong>sfacente o piena<br />

concordanza <strong>di</strong> sintomi e sensazioni relative.<br />

Il ricorso ad un unico rime<strong>di</strong>o<br />

(metodo unicista) è praticabile quando<br />

il medesimo riesce a coprire nel modo<br />

più completo, sia a livello fisico che a<br />

livello emozionale, il quadro sintomatico<br />

del caso.<br />

LA <strong>ME<strong>DI</strong>CINA</strong> BIOLOGICA LUGLIO - SETTEMBRE 2009<br />

La risoluzione efficace dei Livelli 2 e 3<br />

non mette al riparo da eventuali reci<strong>di</strong>ve.<br />

Soltanto l’approfon<strong>di</strong>mento dell’analisi<br />

dei Livelli successivi può portare<br />

ad una regolazione stabile dell’intero sistema<br />

della Matrioska.<br />

L’ORGANIZZAZIONE – IL REGNO<br />

Il paziente si esprime liberandosi dall’aggancio<br />

<strong>di</strong>retto con i sintomi. Stile e<br />

modalità delle parole e dei gesti. ‘Architettura’<br />

del linguaggio e sue forme<br />

espressive. Organizzazione, or<strong>di</strong>ne, stile,<br />

lessico, quota emozionale. Appartenenza<br />

al Regno prevalente (minerale,<br />

vegetale, animale) in cui muove il descriversi.<br />

Reattività, in<strong>di</strong>fferenza, <strong>di</strong>fesa<br />

e aggressività. Qui avviene il salto <strong>di</strong> linguaggio<br />

che da logico si fa analogico.<br />

TERAPIA<br />

A questo livello, la terapia non trova<br />

specifica ragione <strong>di</strong> affrontare <strong>di</strong>rettamente<br />

i sintomi. Due sono le <strong>di</strong>rezioni<br />

operative in<strong>di</strong>cate. La prima può impiegare<br />

me<strong>di</strong>cinali <strong>di</strong> classe omotossicologica<br />

e MFR, la seconda utilizza l’Omeopatia.<br />

Il primo approccio deve poter<br />

intervenire sulla situazione clinica<br />

complessiva e si<br />

basa su una strategia<br />

allargata<br />

che migliori la<br />

qualità dei sistemi<br />

emuntoriali e<br />

tenda al riequilibrio<br />

dell’intero<br />

quadro PNEI. Più sarà accurata la personalizzazione<br />

<strong>di</strong> tale approccio, più risulteranno<br />

positivi i risultati sull’intera<br />

performance del paziente. L’approccio<br />

omeopatico del Livello 4 richiede una<br />

precisa scelta del Regno <strong>di</strong> origine del<br />

rime<strong>di</strong>o prescritto e – va da sé – tanto<br />

più ‘simile’ risulterà la selezione in termini<br />

<strong>di</strong> sottoclassificazione nel Regno<br />

tanto più l’azione sviluppata sulla dynamis<br />

vitale del paziente risponderà positivamente<br />

sul piano clinico complessivo.<br />

A questo livello il rime<strong>di</strong>o è unico,<br />

gestito in potenze dalla 200 alla<br />

1000 CH. Ogni in<strong>di</strong>viduo manifesta<br />

una particolare sensibilità alla potenza<br />

39


LA <strong>ME<strong>DI</strong>CINA</strong> BIOLOGICA LUGLIO - SETTEMBRE 2009<br />

prescritta, rispondendo ad essa in maniera<br />

caratteristica. L’abbinamento delle<br />

terapie complesse e <strong>di</strong> quella Omeopatica<br />

classica non presenta problemi<br />

e, anzi, può portare a un più rapido risultato<br />

positivo.<br />

LA SENSAZIONE VITALE<br />

Il linguaggio ha perso l’attualità sintomatologica<br />

e la consueta organizzazione<br />

or<strong>di</strong>naria.<br />

Emergono sentimenti<br />

e motivazioni,<br />

delusioni<br />

e aspettative.<br />

Si apre il panorama<br />

esistenziale<br />

del paziente, la<br />

sua ‘illusione <strong>di</strong> fondo’ ovvero l’insieme<br />

delle sensazioni che lo ispirano nel sentire<br />

e nell’agire. Qui confluiscono i dolori<br />

e i paesaggi dell’Ombra, così come<br />

quelli della Luce (identificazione, ambizioni,<br />

progetti, mon<strong>di</strong> <strong>di</strong> fantasia, ecc.).<br />

Si tratta del Livello in cui viene ‘progettata’<br />

la salute, piena o parziale, o la malattia,<br />

lieve o grave. Ambito miasmatico.<br />

TERAPIA<br />

Tale livello può essere approcciato sia<br />

con metodologie <strong>di</strong> ambito omotossicologico,<br />

sia con la MFR. In questo caso<br />

occorre utilizzare me<strong>di</strong>cinali compositi<br />

che raggiungano me<strong>di</strong>e-alte potenze<br />

e che esprimano una profonda<br />

azione <strong>di</strong> riequilibrio centrale. Si tratta<br />

<strong>di</strong> me<strong>di</strong>cinali della classe PNEI. Il loro<br />

impiego, seppure non specifico, recluterà<br />

benefici sul piano del ‘sentirsi’ soggettivo<br />

e – dunque – agiranno a cascata<br />

riverberando a ritroso sull’intera Matrioska.<br />

Il rime<strong>di</strong>o omeopatico, d’obbligo<br />

unico, richiede uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> pertinenza<br />

assolutamente analogica capace<br />

<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare il ‘tema fondamentale’<br />

del paziente. Si tratta <strong>di</strong> un’analisi non<br />

sempre accessibile, <strong>di</strong> certo non <strong>di</strong>sponibile<br />

quando mascherata dall’attualità<br />

dei sintomi o <strong>di</strong> sensazioni ‘forti’ che,<br />

del resto, appartengono ai Livelli precedenti<br />

<strong>di</strong> espressione della Matrioska.<br />

Le potenze idonee a questo tipo <strong>di</strong> approccio<br />

sono quelle oscillanti dalla 200K<br />

40<br />

alla XMK; in alternativa si utilizzino le<br />

centesimali dalla MCH alla XMCH, verificando<br />

caso per caso quella percepita<br />

come ‘più attiva’ da parte del paziente.<br />

IL SOGNO<br />

Il mondo onirico, il suo linguaggio, la<br />

sua influenza. Sogni importanti, ricorrenti,<br />

incubi. Non è sempre possibile<br />

indagarlo, ma è bene tentarne l’approccio.Talvolta,<br />

seppure eccezionalmente,<br />

può guidare alla<br />

risoluzione del<br />

caso.<br />

Spesso apre a ritroso<br />

espressioni<br />

prima non emerse (<strong>di</strong> pertinenza dei Livelli<br />

5 o 4). L’analisi del mondo onirico<br />

richiede una preparazione particolare<br />

fondata sul patrimonio delle conoscenze<br />

psico-analitiche consolidate.<br />

TERAPIA<br />

Il trattamento <strong>di</strong> questo Livello prevede<br />

l’impiego <strong>di</strong> un rime<strong>di</strong>o omeopatico in<br />

potenza intorno alla XMK, mai inferiore.<br />

Inoltre, si può agire sul piano generale<br />

della qualità del sonno con me<strong>di</strong>cinali<br />

complessi MFR.<br />

L’IMPERSONALE – L’ANIMA<br />

Livello raramente raggiunto durante la<br />

visita omeopatica. E’ bene verificare,<br />

con tatto e domande<br />

adeguate,<br />

che non si tratti<br />

<strong>di</strong> un sofisticato<br />

by-pass <strong>di</strong> mascheramento,<br />

conscio o inconscio,<br />

che tende a<br />

escludere i Livelli precedenti. Qui il paziente<br />

esprime metafore, visioni, l’Immagine<br />

fondamentale, svela l’Anima,<br />

una <strong>di</strong>mensione che va oltre il ‘personale’.<br />

TERAPIA<br />

Tale Livello è ambito delle potenze al-<br />

tissime, quelle che vanno oltre la<br />

50.000 K.<br />

ASPETTI TERAPEUTICI PRATICI<br />

I tre pilastri su cui si fonda la Me<strong>di</strong>cina<br />

Fisiologica <strong>di</strong> Regolazione sono:<br />

1. OMOTOSSICOLOGIA<br />

2. PNEI<br />

3. SUPPLEMENTAZIONE NUTRI-<br />

ZIONALE<br />

1. OMOTOSSICOLOGIA<br />

L’Omeopatia antiomotossica o Omotossicologia<br />

(letteralmente: stu<strong>di</strong>o dei<br />

fattori tossici per l’uomo) ritiene le omotossine<br />

causa delle malattie. Ogni organismo<br />

è pervaso da una notevole quantità<br />

<strong>di</strong> tossine esogene (batteri, virus, tossine<br />

alimentari, fattori <strong>di</strong> inquinamento<br />

ambientale, cataboliti <strong>di</strong> farmaci <strong>di</strong> sintesi,<br />

metaboliti prodotti da stress emotivi,<br />

ecc.) ed endogene (prodotti interme<strong>di</strong><br />

dei <strong>di</strong>versi metabolismi, cataboliti<br />

finali, ecc.). La teoria <strong>di</strong> von Bertanlanffy<br />

concepisce l’organismo come un<br />

‘sistema <strong>di</strong> flusso in equilibrio <strong>di</strong>namico’:<br />

se le omotossine non hanno una<br />

natura particolarmente ‘virulenta’, e se<br />

i meccanismi emuntoriali sono nel pieno<br />

dell’efficienza, attraversano l’organismo-sistema<br />

<strong>di</strong> flusso senza determinare<br />

alcuna seria interferenza nella sua<br />

omeostasi, che rimane fondamentalmente<br />

inalterata nella con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong><br />

equilibrio, cioè <strong>di</strong> salute. Quando la<br />

tossina è particolarmente ‘aggressiva’, o<br />

nei casi in cui i sistemi <strong>di</strong> drenaggio<br />

emuntoriale non siano integri, si determina<br />

un’alterazione dell’equilibrio.<br />

L’organismo, agendo secondo la naturale<br />

tendenza verso il mantenimento o<br />

il ripristino dell’ ‘omeostasi ristretta’ (Laborit),<br />

cercherà <strong>di</strong> compensare inne-


scando meccanismi supplementari <strong>di</strong> tipo<br />

auto-<strong>di</strong>fensivo, sviluppando la malattia.<br />

Per il Dr. H.-H. Reckeweg, fondatore<br />

dell’Omotossicologia, la patologia<br />

è da interpretare come la risultante<br />

che scaturisce dall’interrelazione tra noxa<br />

patogena, fattori ambientali e reattività<br />

del sistema. Reckeweg, a questo<br />

proposito, afferma: “Le malattie sono<br />

l'espressione della lotta dell’organismo<br />

contro le tossine, al fine <strong>di</strong> neutralizzarle<br />

ed espellerle; ovvero sono l’espressione<br />

della lotta che l’organismo<br />

compie naturalmente per compensare<br />

i danni provocati irreversibilmente dalle<br />

tossine”. I me<strong>di</strong>cinali omotossicologici<br />

hanno come finalità quella <strong>di</strong> stimolare<br />

la capacità <strong>di</strong> auto-guarigione<br />

del paziente attraverso il ripristino delle<br />

sue capacità metaboliche, enzimatiche,<br />

immunologiche, emuntoriali, giungendo<br />

alla definitiva eliminazione del<br />

carico tossico responsabile del quadro<br />

morboso. Partendo da queste basi teoriche,<br />

Reckeweg osservò e descrisse un<br />

fenomeno <strong>di</strong> grande interesse: la vicariazione,<br />

in<strong>di</strong>cando con tale termine lo<br />

spostamento della malattia da un tessuto<br />

all’altro, da un organo all’altro secondo<br />

precise catene causali e definite<br />

linee fisiopatologiche. La vicariazione<br />

può esprimersi in una <strong>di</strong>rezione positiva<br />

(è detta regressiva: muove dalla <strong>di</strong>sfunzione<br />

o dalla malattia e va verso il ripristino<br />

della normale fisiologia, ovvero<br />

della salute). Viceversa procede in<br />

senso negativo (è detta progressiva:<br />

avanza dalla malattia acuta verso quella<br />

cronica). La terapia omotossicologica<br />

si propone <strong>di</strong> promuovere i meccanismi<br />

della vicariazione regressiva (iconograficamente<br />

rappresentata nella <strong>di</strong>rezione<br />

da destra a sinistra), cioè lo spostamento<br />

della malattia da organi o tessuti<br />

più nobili e profon<strong>di</strong> verso i sistemi<br />

o gli organi preposti all’escrezione<br />

delle tossine. Il Dr. Reckeweg elaborò<br />

un quadro sinottico, la Tavola delle<br />

Omotossicosi, schema in cui confluiscono,<br />

trovando una chiara e accessibile<br />

descrizione, i fondamenti dell’embriologia,<br />

le moderne acquisizioni <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>agnostica me<strong>di</strong>ca e <strong>di</strong> fisiopatologia.<br />

In base alla Tavola delle Omotossicosi,<br />

secondo l’entità dell’aggressione e del-<br />

l’integrità del sistema <strong>di</strong>fensivo (definito<br />

Sistema della Grande Difesa), l’organismo<br />

manifesta quadri clinici <strong>di</strong>fferenti<br />

che si possono agevolmente classificare<br />

in 6 Fasi (per ulteriori approfon<strong>di</strong>menti<br />

sull’Omotossicologia, si rimanda<br />

alle pubblicazioni citate in Letteratura).<br />

– Sulla base <strong>di</strong> questa concezione, Reckeweg<br />

(nel 1936) introdusse una farmacologia<br />

innovativa: accanto ai rime<strong>di</strong><br />

omeopatici classici propose una serie<br />

<strong>di</strong> me<strong>di</strong>cinali originali (<strong>di</strong>luiti secondo<br />

il metodo omeopatico, in bassa<br />

e me<strong>di</strong>a potenza) che rappresentano un<br />

salto in avanti dell’arte <strong>di</strong> Hahnemann<br />

in senso moderno, alla luce delle conoscenze<br />

nei campi dell’Immunologia,<br />

della Biochimica, della Tossicologia.<br />

Egli mise a punto noso<strong>di</strong> particolari<br />

(estratti biologici da tessuti patologici,<br />

veri e propri stimolatori immunitari), catalizzatori<br />

del Ciclo <strong>di</strong> Krebs, chinoni (in<br />

chiave <strong>di</strong> stimolatori metabolici), organoterapici<br />

<strong>di</strong> derivazione suina (stimolatori<br />

della funzione e della struttura dei<br />

singoli tessuti e degli organi), e una serie<br />

notevole <strong>di</strong> preparati composti.<br />

Infine progettò numerose composizioni<br />

ideali dei rime<strong>di</strong>, costruendo vere e proprie<br />

unità terapeutiche, ognuna specifica<br />

per ogni patologia.<br />

I me<strong>di</strong>cinali omotossicologici si prefiggono<br />

<strong>di</strong> raggiungere i seguenti effetti:<br />

A) RECUPERO FUNZIONALE [drenaggio<br />

connettivale e vicariante emuntoriale,<br />

ripristino metabolico (catalizzatori<br />

interme<strong>di</strong>)];<br />

B) NEUTRALIZZAZIONE DELLE CAU-<br />

SE ETIOLOGICHE (Immunoterapia<br />

noso<strong>di</strong>ca);<br />

C) RESTITUTIO AD INTEGRUM DEL<br />

TESSUTO MALATO [ricostituzione<br />

tissutale (organoterapici <strong>di</strong> origine<br />

‘Suis’)].<br />

I me<strong>di</strong>cinali omotossicologici agiscono<br />

LA <strong>ME<strong>DI</strong>CINA</strong> BIOLOGICA LUGLIO - SETTEMBRE 2009<br />

bene ai Livelli 1,<br />

2 e 3 della Matrioska(<strong>di</strong>agnosisintomi-sensazioni<br />

relative ai<br />

sintomi). Possono<br />

essere ‘personalizzati’<br />

in modo relativamente semplice,<br />

seguendo lo schema della Tavola<br />

delle Omotossicosi, ottenendo un’ottima<br />

preparazione del terreno, una sua<br />

‘pulizia’ me<strong>di</strong>ante azioni <strong>di</strong> drenaggio<br />

al fine <strong>di</strong> ripristinare al meglio le funzioni<br />

metaboliche e raggiungere un accettabile<br />

riequilibrio delle <strong>di</strong>namiche<br />

funzionali complessive dell’organismo.<br />

– E’ auspicabile una buona conoscenza<br />

dei principi fondamentali e dei me<strong>di</strong>cinali<br />

omotossicologici da parte del me<strong>di</strong>co<br />

che, su questa base, desideri affrontare<br />

lo stu<strong>di</strong>o e l’impiego della Me<strong>di</strong>cina<br />

Fisiologica <strong>di</strong> Regolazione.<br />

– Infatti, tale branca del sapere me<strong>di</strong>co<br />

rappresenta un avanzamento moderno,<br />

attuale, dell’Omotossicologia.<br />

2. PNEI<br />

La PsicoNeuroEndocrinoImmunologia<br />

pone<br />

in campo una<br />

nuova visione<br />

della me<strong>di</strong>cina. Tale stu<strong>di</strong>o è molto articolato<br />

e comporta la conoscenza dei<br />

meccanismi integrati che presiedono all’equilibrio<br />

fisiologico dell’organismo.<br />

– Data la complessità della materia, che<br />

richiede approfon<strong>di</strong>menti specifici esulanti<br />

dalle finalità dell’articolo, si rimanda<br />

alle pubblicazioni specifiche riportate<br />

in Letteratura.<br />

Qui si riassumono le basi fondamentali<br />

su cui muove la terapia omeopatica<br />

ispirata alla PNEI. I me<strong>di</strong>cinali impiegati<br />

fanno parte, a pieno titolo, della MFR:<br />

• <strong>REGOLAZIONE</strong> DELL’OMEOSTASI<br />

NEURO-ENDO-<br />

CRINA (Ormoni<br />

omeopatizzati,<br />

Neuropepti<strong>di</strong><br />

omeopatizzati,<br />

Organoterapici<br />

“Suis”);<br />

41


LA <strong>ME<strong>DI</strong>CINA</strong> BIOLOGICA LUGLIO - SETTEMBRE 2009<br />

• RECUPERO DELL’EFFICIENZA IM-<br />

MUNITARIA (Noso<strong>di</strong>, Citochine<br />

omeopatizzate, Nuove sostanze<br />

immunostimolanti).<br />

I me<strong>di</strong>cinali PNEI sono in grado <strong>di</strong> agire<br />

profondamente ai Livelli 4 e 5 della<br />

Matrioska (organizzazione della personalità,<br />

Regno <strong>di</strong> appartenenza, emozioni<br />

dominanti, sensazioni esistenziali, illusione<br />

<strong>di</strong> fondo). Essi devono essere<br />

personalizzati in modo da stimolare il<br />

paziente verso un sensibile ripristino<br />

dell’equilibrio Psico-Neuro-Endocrino-<br />

Immunitario. Il riequilibrio così ottenuto<br />

non tarderà a riverberarsi in uno stato<br />

<strong>di</strong> maggiore consapevolezza e benessere.<br />

3. SUPPLEMENTAZIONE<br />

NUTRIZIONALE<br />

L’importanza <strong>di</strong><br />

una corretta alimentazione<br />

resta<br />

fondamentale<br />

per il mantenimento<br />

e per il ripristino<br />

della salute.<br />

Altri strumenti, moderni, si aggiungono<br />

alle regole auree della sana<br />

nutrizione e possono ulteriormente contribuire<br />

al progetto complessivo <strong>di</strong> una<br />

terapia naturale multi<strong>di</strong>sciplinare (ve<strong>di</strong><br />

Letteratura). Semplificando in modo<br />

schematico, la Supplementazione Nutrizionale<br />

si prefigge il sostegno a:<br />

• SINTESI PROTEICA – Aminoaci<strong>di</strong><br />

(MAP)<br />

• ATTIVITA’ COENZIMATICA MINE-<br />

RALE – Oligoelementi<br />

• ATTIVITA’ COENZIMATICA VITA-<br />

MINICA – Vitamine<br />

• ATTIVITA’ ANTIOSSIDANTE – Antiossidanti.<br />

La supplementazionenutrizionale<br />

reca indubbi<br />

vantaggi sul piano<br />

metabolico<br />

ed enzimatico,<br />

dunque svolge<br />

importanti azioni ai Livelli 2 e 3 della<br />

Matrioska. Miglioramenti che accelera-<br />

42<br />

no il processo <strong>di</strong> riequilibrio complessivo<br />

del sistema.<br />

ASPETTI TERAPEUTICI PRATICI<br />

DUE ESEMPI<br />

SEPIA COMPOSITUM<br />

In<strong>di</strong>cazioni: Omeostasi neuroendocrina,<br />

<strong>di</strong>sturbi dell’umore,depressione<br />

ansiosa,<br />

<strong>di</strong>sturbi del comportamentoalimentare(soprattutto<br />

bulimia).<br />

Composizione:<br />

SEPIA 6CH/30CH, SEROTONIN<br />

6CH/30CH, 5-IDROSSI TRIPTOFANO<br />

D3, TRIPTOPHANUM D3 → Azione <strong>di</strong><br />

sostegno dell’umore (Livelli 2 e 3).<br />

AC. PHOSPHORICUM D6/D12/D30/<br />

D200, AVENA SATIVA D6, ALFAALFA<br />

D6 → Azione ricostituente ed energetica<br />

(Livelli 2 e 3).<br />

CORPUS PINEALE SUIS D6/D12/D30/<br />

D200, GLANDULA THYMI SUIS<br />

D6/D12/D30/D200 → Azione riequilibrante<br />

profonda (Livelli 5 e 6).<br />

SALMONELLA THYPHI 30CH → Azione<br />

noso<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> stabilizzazione intestinale<br />

(Livelli 2, 3 e 4).<br />

– Considerazioni cliniche:<br />

I primi elementi della composizione<br />

esprimono potenze che vanno dalla D6<br />

(comprendendo<br />

la D12, 30 e 200)<br />

fino alla 30CH<br />

(Sepia officinalis,<br />

Serotonin, Salmonella<br />

thyphi).<br />

Le <strong>di</strong>luizioni sequenzialiaggiornano<br />

il modello classico e consolidato<br />

degli –Homaccord ® <strong>di</strong> H.-H.<br />

Reckeweg. La loro azione, ben comprensibile<br />

secondo le Sei Fasi dell’Omotossicologia,<br />

si espande in senso<br />

centripeto nel sistema somato-psichico<br />

coinvolgendo più Livelli <strong>di</strong> regolazione<br />

che vanno dal Livello 1 al 4. Non a caso,<br />

i tre elementi in 30CH spingono più<br />

in profon<strong>di</strong>tà l’effetto terapeutico lavorando<br />

fino al Livello 5.<br />

K2F<br />

In<strong>di</strong>cazioni: Ripresa<br />

della funzionalitàneuroendocrinapreventiva<br />

e terapeutica<br />

della<br />

menopausa, <strong>di</strong>smenorrea,<br />

turbe dell’umore.<br />

Composizione:<br />

MELATONINA D6/12/30/200 → Azione<br />

<strong>di</strong> sostegno dell’umore, regolazione<br />

del sonno (Livelli 4 e 5).<br />

GLANDULA PINEALIS SUIS,<br />

HYPOPHYSIS SUIS, HYPOTHALAMUS<br />

SUIS, GLANDULA THYREOIDEA SUIS,<br />

GLANDULA THYMI SUIS, PANCREAS<br />

SUIS, OVARIUM SUIS, CORPUS LU-<br />

TEUM SUIS, GLANDULA SUPRARE-<br />

NALIS SUIS, tutti in <strong>di</strong>luizioni sequenziali<br />

D6/12/30/200 → Azione riequilibrante<br />

profonda (fino al Livello 5).<br />

– Considerazioni cliniche:<br />

La melatonina è secreta <strong>di</strong> notte dalla<br />

ghiandola pineale;<br />

la sua concentrazione<br />

nel<br />

sangue aumenta<br />

rapidamente raggiungendo<br />

il picco<br />

massimo tra<br />

le 2 e le 4 <strong>di</strong> notte<br />

per ridursi gradualmente verso il mattino.<br />

L’esposizione alla luce inibisce la<br />

produzione <strong>di</strong> melatonina in misura dose-<strong>di</strong>pendente.<br />

La melatonina sincronizza<br />

l’orologio biologico interno in caso<br />

<strong>di</strong> variazioni indotte da bruschi cambi<br />

<strong>di</strong> fuso orario. Stu<strong>di</strong> recenti hanno<br />

<strong>di</strong>mostrato che questo ormone è efficace<br />

nell’alleviare gli effetti del jet lag.<br />

L’azione è profonda e coinvolge i Livelli<br />

3, 4, 5 e 6 della Matrioska.<br />

I vari componenti<br />

<strong>di</strong> K2F esprimono<br />

l’azione <strong>di</strong><br />

similitu<strong>di</strong>ne secondo<br />

i principi<br />

della Organoterapia<br />

Suis.


Essi modulano una profonda stimolazione<br />

della funzione neuroendocrina<br />

che va dalla pineale e dall’ipofisi (strutture<br />

encefaliche <strong>di</strong> regia emozionale e<br />

reattiva) (Livelli 5 e 6) alle ghiandole<br />

periferiche (Livelli 2, 3 e 4) della Matrioska.<br />

CONCLUSIONI<br />

Riferimenti alla teoria omeopatica<br />

– ORGANON <strong>di</strong> C.F.S. Hahnemann<br />

§ 9 – Nello stato<br />

sano dell’uomo<br />

comanda illimitatamente(autocrazia)<br />

la Forza<br />

Vitale <strong>di</strong> tipo spirituale<br />

che vivifica<br />

come dynamis il corpo materiale (organismo)<br />

e tiene tutte le parti <strong>di</strong> esso in<br />

andamento <strong>di</strong> vita mirabilmente armonico<br />

in sentimenti e attività, così che il<br />

nostro spirito ragionevole che dentro vi<br />

abita si può servire liberamente <strong>di</strong> questo<br />

strumento sano, vitale, per lo scopo<br />

superiore della nostra esistenza.<br />

§ 11 – Quando l’uomo ammala, allora<br />

in origine soltanto questa Forza Vitale<br />

(principio vitale) <strong>di</strong> tipo spirituale, automatica,<br />

presente dappertutto nell’organismo<br />

<strong>di</strong> lui, è <strong>di</strong>saccordata attraverso<br />

l’influsso <strong>di</strong>namico avverso alla vita,<br />

<strong>di</strong> un agente morbigeno; solo il Principio<br />

Vitale <strong>di</strong>saccordato a una tale anormalità,<br />

può conferire all’organismo le<br />

sensazioni avverse, e così determinarlo<br />

ad attività irregolari che chiamiamo malattia:<br />

poiché questa essenza <strong>di</strong> forza, in<br />

sé invisibile e riconoscibile soltanto nei<br />

suoi effetti nell’organismo, dà a riconoscere<br />

il suo <strong>di</strong>saccordo morboso solo attraverso<br />

esteriorizzazione <strong>di</strong> malattia in<br />

sensazioni e attività (l’unica parte dell’organismo<br />

rivolta ai sensi dell’osservatore<br />

e dell’artista della salute) cioè attraverso<br />

sintomi<br />

<strong>di</strong> malattia e non<br />

può darlo a riconoscere<strong>di</strong>versamente.<br />

La <strong>DI</strong>AGNOSI spetta senza alcun<br />

dubbio alla scienza. Si avvale delle più<br />

moderne indagini strumentali e<br />

laboristiche (Livello 1 della Matrioska).<br />

La descrizione dei SINTOMI introduce<br />

alla soggettività<br />

(Livello 2 della<br />

Matrioska).<br />

Lo stato asintomatico<br />

non richiede<br />

terapia,<br />

ma può essere<br />

stu<strong>di</strong>ato nelle<br />

sue caratteristiche <strong>di</strong> ‘ondulazione’<br />

(Omeo Surf, autore) me<strong>di</strong>ante l’analisi<br />

dei Livelli da 4 a 7.<br />

– E’ singolare che il carattere della salute<br />

risieda proprio nel suo celarsi.<br />

In quanto in<strong>di</strong>vidui sani siamo costantemente<br />

sorretti da uno stato profondo<br />

del nostro inconscio che produce benessere.<br />

Eraclito scrive ‘L’armonia nascosta è più<br />

forte <strong>di</strong> quella manifesta’.<br />

Qualsiasi con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> malessere <strong>di</strong>strugge<br />

facilmente questa elevata con<strong>di</strong>zione<br />

<strong>di</strong> piena vitalità.<br />

Oltre a ciò che può essere misurato in<br />

FIG. 1<br />

LIVELLO<br />

EMOZIONALE<br />

Ambito asintomatico<br />

LA <strong>ME<strong>DI</strong>CINA</strong> BIOLOGICA LUGLIO - SETTEMBRE 2009<br />

un dato modo (criterio della scienza),<br />

esiste ciò che è adeguato in sé. L’adeguatezza<br />

rimanda a una veri<strong>di</strong>cità intrinseca<br />

in cui si bilancia (nella malattia<br />

si sbilancia) il corso naturale della<br />

vita fisica e organica e la salute mentale.<br />

La domanda cruciale, quella che invita<br />

al salto qualitativo ulteriore, è:<br />

‘Come si sente?’<br />

– La progressione ondulatoria, favorita<br />

da stimoli fisici (agenti patogeni esterni<br />

e interni, con<strong>di</strong>zioni climatiche e ambientali,<br />

alimentazione squilibrata, sostanze<br />

tossiche, ecc.) o da stimoli emozionali<br />

(lutti, delusioni, ipersensibilità<br />

in<strong>di</strong>viduali, stress, ecc.), superato il grado<br />

<strong>di</strong> compensazione asintomatica,<br />

esprime sintomi sia sul versante somatico<br />

(esterno) sia su quello psico-emozionale<br />

(interno) (FIG. 1). Lo stu<strong>di</strong>o del livello<br />

sintomatico fisico (FIG. 2) prevede<br />

l’analisi gerarchizzata e repertorizzata<br />

dei tre fondamentali fattori morfologici<br />

dell’onda debordante dai confini dell’asintomatico:<br />

1) tempo, 2) estensione, 3) profon<strong>di</strong>tà.<br />

Tale stu<strong>di</strong>o permette <strong>di</strong> rubricare i sintomi<br />

nelle due categorie fondamentali:<br />

acuti e cronici.<br />

L’analisi completa del caso clinico<br />

LIVELLO<br />

FISICO<br />

F. Au<strong>di</strong>sio <strong>di</strong> Somma, 2009<br />

43


LA <strong>ME<strong>DI</strong>CINA</strong> BIOLOGICA LUGLIO - SETTEMBRE 2009<br />

(FIG. 3) prevede la presa in considerazione<br />

dell’intera manifestazione della<br />

Matrioska. E’, quin<strong>di</strong>, necessario<br />

procedere all’approfon<strong>di</strong>mento su tutti<br />

i 7 Livelli nel senso della profon<strong>di</strong>tà<br />

(dal piano fisico-sintomatologico a<br />

quello analogico-psicologico).<br />

I Livelli da 4 a 7 sono accessibili soltanto<br />

con una progressione dell’indagine<br />

analogica.<br />

LIVELLO<br />

EMOZIONALE<br />

FIG. 2<br />

44<br />

FIG. 3<br />

Dal Fedro <strong>di</strong><br />

Platone:<br />

– Socrate: lo stesso<br />

modo tengono<br />

la me<strong>di</strong>cina e<br />

la retorica.<br />

– Fedro: che inten<strong>di</strong> <strong>di</strong>re?<br />

– Socrate: in entrambe le arti dobbiamo<br />

determinare la natura, del corpo nell’u-<br />

7<br />

Analisi dei<br />

livelli emozionali<br />

LIVELLO<br />

EMOZIONALE<br />

LIVELLO<br />

FISICO<br />

Analisi dei fenomeni fisici<br />

6<br />

F. Au<strong>di</strong>sio <strong>di</strong> Somma, 2009<br />

5<br />

na, dell’anima nell’altra, se si vuole<br />

somministrare scientificamente, e non<br />

per pratica empirica, le me<strong>di</strong>cine e la<br />

<strong>di</strong>eta al corpo, onde apportare sanità e<br />

forza, o ragionamenti e norme <strong>di</strong> condotta<br />

all’anima, onde infondere la persuasione<br />

o la virtù che si desidera…<br />

– Socrate: ma cre<strong>di</strong> sia possibile conoscere<br />

la natura dell’anima in maniera<br />

degna <strong>di</strong> parlarne, se si prescinde dalla<br />

natura del tutto? Se Ippocrate fa testo –<br />

e lui è un Asclepiade – non si può neppure<br />

capire il corpo senza un simile<br />

proce<strong>di</strong>mento.<br />

– A chiosa dell’articolo bene si accordano<br />

le acute considerazioni del filosofo<br />

Hans-Georg Gadamer:<br />

‘Lo scopo principale<br />

è <strong>di</strong> riuscire<br />

infine a far trionfare<br />

nuovamente<br />

la verità anche<br />

sopra la falsità<br />

della malattia.<br />

E’ la verità a volersi nascondere nella<br />

malattia e nel pericolo <strong>di</strong> vita e nella<br />

per<strong>di</strong>ta del benessere. Si scopre veramente<br />

quale salda volontà <strong>di</strong> vivere e<br />

quale invincibile forza <strong>di</strong> sperare risieda<br />

in ogni uomo come la più naturale<br />

delle doti. Essa ci può insegnare ad ac-<br />

4 3 2 1<br />

LIVELLO<br />

FISICO<br />

Analisi dei<br />

fenomeni fisici<br />

F. Au<strong>di</strong>sio <strong>di</strong> Somma, 2009


cettare lo stato <strong>di</strong> limitazione e <strong>di</strong> dolore.<br />

Imparare ad ammettere la malattia: forse<br />

questo è uno dei più gran<strong>di</strong> cambiamenti<br />

del nostro mondo civile, che pone<br />

nuovi compiti ed è stato provocato<br />

dai progressi della me<strong>di</strong>cina. Deve pur<br />

significare qualcosa il fatto che il me<strong>di</strong>co<br />

oggi sappia apparentemente far svanire<br />

per incanto così tante malattie, al<br />

punto che esse scompaiono con facilità<br />

senza avere insegnato nulla al paziente.<br />

Necessariamente vuol <strong>di</strong>re qualcosa anche<br />

la circostanza per cui oggi le malattie<br />

croniche rivestono sempre più un<br />

ruolo <strong>di</strong> primo piano nell’interesse me<strong>di</strong>co,<br />

perché non si è in grado <strong>di</strong> eliminarle.<br />

In realtà il più cronico fra tutti i<br />

malanni è la via verso la morte. Imparare<br />

ad accettare questa nostra lontanissima<br />

destinazione rappresenta il<br />

massimo compito dell’uomo’. <br />

Letteratura<br />

OMOTOSSICOLOGIA<br />

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3. Higdon J. – Vitamine e minerali. Guida clinica. Tecniche<br />

Nuove, Milano; 2007.<br />

4. Holford P. – Guida completa alla nutrizione. Tecniche<br />

Nuove, Milano; 2008.<br />

L’Autore ringrazia i Sigg. E<strong>di</strong>tors del sito web da cui sono<br />

state tratte le Matrioske customizzate per i 10 anni<br />

<strong>di</strong> Vogue Russia:<br />

http://www.vogue.ru/promotions/fashion/081021-<br />

1635.aspx<br />

Testo elaborato dalla Relazione dell’Autore al<br />

XIV Incontro Club dell’Omotossicologia, Milano<br />

(Cinisello Balsamo) – 14-15 Febbraio 2009.<br />

Riferimento bibliografico<br />

AU<strong>DI</strong>SIO <strong>DI</strong> SOMMA F. – MFR – Me<strong>di</strong>cina<br />

Fisiologica <strong>di</strong> Regolazione<br />

- Matrioske quali Forme della Realtà.<br />

La Med. Biol., 2009/3; 37-45.<br />

In<strong>di</strong>rizzo dell’Autore<br />

Dr. Federico Au<strong>di</strong>sio <strong>di</strong> Somma<br />

– Specialista in Me<strong>di</strong>cina del Lavoro<br />

– Presidente A.M.I.F. (Associazione<br />

Me<strong>di</strong>ca Italiana <strong>di</strong> Floriterapia <strong>di</strong><br />

Bach)<br />

Corso Stati Uniti, 3<br />

I – 10128 Torino<br />

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