MEDICINA FISIOLOGICA DI REGOLAZIONE - Accademia di ...

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LA MEDICINA BIOLOGICA LUGLIO - SETTEMBRE 2009 prescritta, rispondendo ad essa in maniera caratteristica. L’abbinamento delle terapie complesse e di quella Omeopatica classica non presenta problemi e, anzi, può portare a un più rapido risultato positivo. LA SENSAZIONE VITALE Il linguaggio ha perso l’attualità sintomatologica e la consueta organizzazione ordinaria. Emergono sentimenti e motivazioni, delusioni e aspettative. Si apre il panorama esistenziale del paziente, la sua ‘illusione di fondo’ ovvero l’insieme delle sensazioni che lo ispirano nel sentire e nell’agire. Qui confluiscono i dolori e i paesaggi dell’Ombra, così come quelli della Luce (identificazione, ambizioni, progetti, mondi di fantasia, ecc.). Si tratta del Livello in cui viene ‘progettata’ la salute, piena o parziale, o la malattia, lieve o grave. Ambito miasmatico. TERAPIA Tale livello può essere approcciato sia con metodologie di ambito omotossicologico, sia con la MFR. In questo caso occorre utilizzare medicinali compositi che raggiungano medie-alte potenze e che esprimano una profonda azione di riequilibrio centrale. Si tratta di medicinali della classe PNEI. Il loro impiego, seppure non specifico, recluterà benefici sul piano del ‘sentirsi’ soggettivo e – dunque – agiranno a cascata riverberando a ritroso sull’intera Matrioska. Il rimedio omeopatico, d’obbligo unico, richiede uno studio di pertinenza assolutamente analogica capace di individuare il ‘tema fondamentale’ del paziente. Si tratta di un’analisi non sempre accessibile, di certo non disponibile quando mascherata dall’attualità dei sintomi o di sensazioni ‘forti’ che, del resto, appartengono ai Livelli precedenti di espressione della Matrioska. Le potenze idonee a questo tipo di approccio sono quelle oscillanti dalla 200K 40 alla XMK; in alternativa si utilizzino le centesimali dalla MCH alla XMCH, verificando caso per caso quella percepita come ‘più attiva’ da parte del paziente. IL SOGNO Il mondo onirico, il suo linguaggio, la sua influenza. Sogni importanti, ricorrenti, incubi. Non è sempre possibile indagarlo, ma è bene tentarne l’approccio.Talvolta, seppure eccezionalmente, può guidare alla risoluzione del caso. Spesso apre a ritroso espressioni prima non emerse (di pertinenza dei Livelli 5 o 4). L’analisi del mondo onirico richiede una preparazione particolare fondata sul patrimonio delle conoscenze psico-analitiche consolidate. TERAPIA Il trattamento di questo Livello prevede l’impiego di un rimedio omeopatico in potenza intorno alla XMK, mai inferiore. Inoltre, si può agire sul piano generale della qualità del sonno con medicinali complessi MFR. L’IMPERSONALE – L’ANIMA Livello raramente raggiunto durante la visita omeopatica. E’ bene verificare, con tatto e domande adeguate, che non si tratti di un sofisticato by-pass di mascheramento, conscio o inconscio, che tende a escludere i Livelli precedenti. Qui il paziente esprime metafore, visioni, l’Immagine fondamentale, svela l’Anima, una dimensione che va oltre il ‘personale’. TERAPIA Tale Livello è ambito delle potenze al- tissime, quelle che vanno oltre la 50.000 K. ASPETTI TERAPEUTICI PRATICI I tre pilastri su cui si fonda la Medicina Fisiologica di Regolazione sono: 1. OMOTOSSICOLOGIA 2. PNEI 3. SUPPLEMENTAZIONE NUTRI- ZIONALE 1. OMOTOSSICOLOGIA L’Omeopatia antiomotossica o Omotossicologia (letteralmente: studio dei fattori tossici per l’uomo) ritiene le omotossine causa delle malattie. Ogni organismo è pervaso da una notevole quantità di tossine esogene (batteri, virus, tossine alimentari, fattori di inquinamento ambientale, cataboliti di farmaci di sintesi, metaboliti prodotti da stress emotivi, ecc.) ed endogene (prodotti intermedi dei diversi metabolismi, cataboliti finali, ecc.). La teoria di von Bertanlanffy concepisce l’organismo come un ‘sistema di flusso in equilibrio dinamico’: se le omotossine non hanno una natura particolarmente ‘virulenta’, e se i meccanismi emuntoriali sono nel pieno dell’efficienza, attraversano l’organismo-sistema di flusso senza determinare alcuna seria interferenza nella sua omeostasi, che rimane fondamentalmente inalterata nella condizione di equilibrio, cioè di salute. Quando la tossina è particolarmente ‘aggressiva’, o nei casi in cui i sistemi di drenaggio emuntoriale non siano integri, si determina un’alterazione dell’equilibrio. L’organismo, agendo secondo la naturale tendenza verso il mantenimento o il ripristino dell’ ‘omeostasi ristretta’ (Laborit), cercherà di compensare inne-
scando meccanismi supplementari di tipo auto-difensivo, sviluppando la malattia. Per il Dr. H.-H. Reckeweg, fondatore dell’Omotossicologia, la patologia è da interpretare come la risultante che scaturisce dall’interrelazione tra noxa patogena, fattori ambientali e reattività del sistema. Reckeweg, a questo proposito, afferma: “Le malattie sono l'espressione della lotta dell’organismo contro le tossine, al fine di neutralizzarle ed espellerle; ovvero sono l’espressione della lotta che l’organismo compie naturalmente per compensare i danni provocati irreversibilmente dalle tossine”. I medicinali omotossicologici hanno come finalità quella di stimolare la capacità di auto-guarigione del paziente attraverso il ripristino delle sue capacità metaboliche, enzimatiche, immunologiche, emuntoriali, giungendo alla definitiva eliminazione del carico tossico responsabile del quadro morboso. Partendo da queste basi teoriche, Reckeweg osservò e descrisse un fenomeno di grande interesse: la vicariazione, indicando con tale termine lo spostamento della malattia da un tessuto all’altro, da un organo all’altro secondo precise catene causali e definite linee fisiopatologiche. La vicariazione può esprimersi in una direzione positiva (è detta regressiva: muove dalla disfunzione o dalla malattia e va verso il ripristino della normale fisiologia, ovvero della salute). Viceversa procede in senso negativo (è detta progressiva: avanza dalla malattia acuta verso quella cronica). La terapia omotossicologica si propone di promuovere i meccanismi della vicariazione regressiva (iconograficamente rappresentata nella direzione da destra a sinistra), cioè lo spostamento della malattia da organi o tessuti più nobili e profondi verso i sistemi o gli organi preposti all’escrezione delle tossine. Il Dr. Reckeweg elaborò un quadro sinottico, la Tavola delle Omotossicosi, schema in cui confluiscono, trovando una chiara e accessibile descrizione, i fondamenti dell’embriologia, le moderne acquisizioni di diagnostica medica e di fisiopatologia. In base alla Tavola delle Omotossicosi, secondo l’entità dell’aggressione e del- l’integrità del sistema difensivo (definito Sistema della Grande Difesa), l’organismo manifesta quadri clinici differenti che si possono agevolmente classificare in 6 Fasi (per ulteriori approfondimenti sull’Omotossicologia, si rimanda alle pubblicazioni citate in Letteratura). – Sulla base di questa concezione, Reckeweg (nel 1936) introdusse una farmacologia innovativa: accanto ai rimedi omeopatici classici propose una serie di medicinali originali (diluiti secondo il metodo omeopatico, in bassa e media potenza) che rappresentano un salto in avanti dell’arte di Hahnemann in senso moderno, alla luce delle conoscenze nei campi dell’Immunologia, della Biochimica, della Tossicologia. Egli mise a punto nosodi particolari (estratti biologici da tessuti patologici, veri e propri stimolatori immunitari), catalizzatori del Ciclo di Krebs, chinoni (in chiave di stimolatori metabolici), organoterapici di derivazione suina (stimolatori della funzione e della struttura dei singoli tessuti e degli organi), e una serie notevole di preparati composti. Infine progettò numerose composizioni ideali dei rimedi, costruendo vere e proprie unità terapeutiche, ognuna specifica per ogni patologia. I medicinali omotossicologici si prefiggono di raggiungere i seguenti effetti: A) RECUPERO FUNZIONALE [drenaggio connettivale e vicariante emuntoriale, ripristino metabolico (catalizzatori intermedi)]; B) NEUTRALIZZAZIONE DELLE CAU- SE ETIOLOGICHE (Immunoterapia nosodica); C) RESTITUTIO AD INTEGRUM DEL TESSUTO MALATO [ricostituzione tissutale (organoterapici di origine ‘Suis’)]. I medicinali omotossicologici agiscono LA MEDICINA BIOLOGICA LUGLIO - SETTEMBRE 2009 bene ai Livelli 1, 2 e 3 della Matrioska(diagnosisintomi-sensazioni relative ai sintomi). Possono essere ‘personalizzati’ in modo relativamente semplice, seguendo lo schema della Tavola delle Omotossicosi, ottenendo un’ottima preparazione del terreno, una sua ‘pulizia’ mediante azioni di drenaggio al fine di ripristinare al meglio le funzioni metaboliche e raggiungere un accettabile riequilibrio delle dinamiche funzionali complessive dell’organismo. – E’ auspicabile una buona conoscenza dei principi fondamentali e dei medicinali omotossicologici da parte del medico che, su questa base, desideri affrontare lo studio e l’impiego della Medicina Fisiologica di Regolazione. – Infatti, tale branca del sapere medico rappresenta un avanzamento moderno, attuale, dell’Omotossicologia. 2. PNEI La PsicoNeuroEndocrinoImmunologia pone in campo una nuova visione della medicina. Tale studio è molto articolato e comporta la conoscenza dei meccanismi integrati che presiedono all’equilibrio fisiologico dell’organismo. – Data la complessità della materia, che richiede approfondimenti specifici esulanti dalle finalità dell’articolo, si rimanda alle pubblicazioni specifiche riportate in Letteratura. Qui si riassumono le basi fondamentali su cui muove la terapia omeopatica ispirata alla PNEI. I medicinali impiegati fanno parte, a pieno titolo, della MFR: • REGOLAZIONE DELL’OMEOSTASI NEURO-ENDO- CRINA (Ormoni omeopatizzati, Neuropeptidi omeopatizzati, Organoterapici “Suis”); 41
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