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CORRIERE LAZIALE – 11 Aprile 2007 Teatro Arcobaleno Tutto pronto per l’esilarante commedia di Plauto “La Mostellaria” Va in scena al Teatro Arcobaleno (zona Nomentana) la nota commedia di T. M. Plauto La Mostellaria, per la regia di Vincenzo Zingaro e la interpretazione degli eccellenti attori Vincenzo M. Battista, Ugo Cardinali, Rocco Militano, Riccardo Graziosi, Fabrizio Passerini, Flaminia Fegarotti, Francesca Milani, con le maschere di Carboni Studio, le scene di Vincenzo Zingaro, i costumi di Elisabetta Viola e le luci di Giovanna Venzi. La Mostellaria, ovvero la commedia del fantasma è una delle commedie più divertenti di Plauto, in cui è possibile riscontrare tutti gli elementi che hanno determinato la sua fortuna nei secoli. In questa commedia esplode la forza dirompente dei suoi personaggi: popolari, colorati, caratterizzati sino al parossismo; maschere viventi, capaci di valicare i secoli, prototipi di tipologie senza tempo. L’allestimento di Vincenzo Zingaro, offre l’occasione di immergersi nel divertente e meraviglioso “gioco” della Commedia Classica Antica, permettendo allo spettatore di assaporare gli echi di tutta la tradizione teatrale italica, dalla farsa atellana alla Commedia dell’Arte, fino alla cosiddetta Commedia all’italiana. Lo spettacolo è divertentissimo, adatto ad un pubblico di qualsiasi età; un’opportunità da non perdere per chi voglia trascorrere una serata davvero unica, coniugando cultura e divertimento. IL GIORNALE D'ITALIA – 14 Novembre 1997 Gli allegri fantasmi di Plauto all’Arcobaleno Spiriti vecchi di millenni quelli che appaiono in “La casa del fantasma”, versione italiana della divertente “Mostellaria” di Plauto, con la regia e l’adattamento di Vincenzo Zingaro, in programma al Teatro Arcobaleno. In un teatro pieno di ricordi (qui si girò la celebre scena del varietà di "Un americano a Roma" con Alberto Sordi; qui Gigi Proietti diresse per anni il suo laboratorio) Vincenzo Zingaro, torna alla commedia antica dopo le sue versioni di Aristofane e quella sempre plautina del "Miles Gloriosus”, (splendidamente messa in scena la scorsa stagione al Flaiano), mentre sta lavorando anche all’allestimento del “Principe di Homburg”. Come al solito nel teatro di Zingaro, al rispetto amoroso per la fedeltà dello spirito originale, si accompagna una cura filologica per un adattamento in chiave moderna, in cui la scenografia gioca sempre un buono spazio. Davvero divertenti le case a forma di spettri avvolti nei canonici lenzuoli, che riempiono la scena, dove assistiamo ad una classica sfida tra giovani e vecchi intorno alle quali ruotano personaggi spassosi e grotteschi (…)
IL GIORNALE DEL MATTINO – 3 Gennaio 1998 Quando il servo ne sa una più del diavolo Equivoci, bugie, battute salaci ed astuzie diaboliche in uno spettacolo nei canoni della commedia latina Il sipario si apre e la scena mostra alcune case evidentemente a forma di fantasma, del classico colore bianco lenzuolo, con finestre che sembrano occhi. Sul palco irrompono uomini e donne con vestiti di foggia antica che ballano, ridono e mangiano, un quadro conviviale greco-romano. Già dall’inizio dello spettacolo sono evidenti le scelte di regia di Vincenzo Zingaro, che con amore per il teatro classico (davvero pregevole a questo proposito il suo “Miles Gloriosus” della scorsa stagione) cura l’allestimento della “Mostellaria” di Plauto, ribattezzata in italiano “La casa del fantasma”, in programma al Teatro Arcobaleno. Protagonista dello spettacolo la ormai affiatata Compagnia Castalia, fondata dallo stesso Zingaro anni fa (…) Vincenzo Zingaro dirige con abile mano il testo plautino donando alla commedia ritmo ottimale, innestando frizzi e lazzi come uno scoppio di mortaretti, divertendosi a rileggere il finale in maniera felice, oltre a costruire una scenografia che già inneggia al sorriso e al divertimento (…) Bravi tutti gli interpreti, capaci di rendere i personaggi plautini con una comicità spesso eclatante (…) ITALIA SERA – 21 Dicembre 1997 In scena all’Arcobaleno Un Plauto indomito (…) Anche quest’anno Zingaro non manca di offrire al suo pubblico, il consueto appuntamento con il teatro classico. Dopo “Il Vantone” messo in scena l’anno scorso, il regista rimane ancora su Plauto adattando la “Mostellaria” sottotitolo “La casa del fantasma” (…) Anche in quest'occasione Zingaro dimostra come certi meccanismi del teatro comico moderno fossero già presenti in quello plautino che regge tranquillamente il passo con i giovani della generazione tutta videogiochi e computer. Avvalendosi di una scena con i frontali delle case allungati a mò di spiritello, lo spettacolo si dipana amalgamando gli incastri e le tecniche tipiche della macchina teatrale con equivoci, beffe, servi sciocchi e servi furbi (anticipazioni evidenti degli Zanni della Commedia dell’Arte), innamorati, prostitute e vecchie ruffiane (…)
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