Scarica il pdf di 02 Doppelganger - Fashion E-zine
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perchè facendo arte non relazionale, par-<br />
lando dei miei sentimenti piuttosto che della<br />
società, mi è venuta a mancare la capacità <strong>di</strong><br />
andare verso l’esterno e insegnare mi avrebbe<br />
veramente completato. Sfortunatamente<br />
la scuola non dà la possib<strong>il</strong>ità alle nuove generazioni<br />
<strong>di</strong> lavorare. Ho la fortuna <strong>di</strong> vivere<br />
con la pittura e mi ritengo una priv<strong>il</strong>egiata.<br />
2. Com’è nata la tua passione per<br />
<strong>il</strong> <strong>di</strong>segno, e soprattutto per questi<br />
personaggi fantastici?<br />
È un semplice fatto <strong>di</strong> corsia <strong>di</strong> favore, personalmente<br />
penso che <strong>il</strong> <strong>di</strong>segno sia alla base<br />
<strong>di</strong> tutta l’arte visiva, andando per co<strong>di</strong>ci dalla<br />
pittura a quelli dell’architettura. La mia ricerca<br />
è quin<strong>di</strong> molto classica: mano, matita, colore.<br />
I personaggi che popolano i miei quadri<br />
partono e tornano dal mondo della realtà<br />
quoti<strong>di</strong>ana, nelle tele c’è la libertà <strong>di</strong> essere<br />
ciò che io voglio, che siano e farli muovere e<br />
poi ritornano ad essere i miei vicini <strong>di</strong> casa, le<br />
persone a cui voglio bene o che o<strong>di</strong>o….semplicemente<br />
guardo dal mio balcone e parto<br />
per la tangente.<br />
“... chiederei all’osservatore<br />
cosa apprezza<br />
e cosa lo <strong>di</strong>sgusta”<br />
3. Ogni <strong>di</strong>segno cela un racconto ben particolare e intrigante,<br />
puoi spiegarci quale sono le tue fonti d’ispirazione?<br />
Il quoti<strong>di</strong>ano da una parte, soprattutto <strong>il</strong> mondo ragionato per micro-cosmi.<br />
Poi i punti <strong>di</strong> riferimento culturali come i libri, i f<strong>il</strong>m, la musica: James Elroy,<br />
Charles Burnes, Braian The Brain <strong>di</strong> Miguel Angel Martin, Un posto al sole,<br />
tutto David Linch, Bergman e Fassbinder, Cronaca Vera, American Beauty,<br />
American History X, Fai la Cosa Giusta, Tuxedomoon, Ly<strong>di</strong>a Lunch, Nick<br />
Cave and the Bad Seeds.<br />
4. Come definiresti <strong>il</strong> tuo genere?<br />
Il mio genere … c’è <strong>il</strong> surreale e non <strong>il</strong> Surrealismo, e tutta la pittura classica <strong>di</strong><br />
questo genere, la temporalità dei libri <strong>di</strong> <strong>il</strong>lustrazione e la cromia dei cartoon..<br />
non mi piacciono “pecette” come pop-surrealismo o underground, penso<br />
che ogni periodo ha una connotazione a se, questi riferimenti potrebbero<br />
definire <strong>il</strong> mio st<strong>il</strong>e, ma sono tanti…..quin<strong>di</strong> più che una definizione chiederei<br />
all’osservatore cosa apprezza e cosa lo <strong>di</strong>sgusta.<br />
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