Scarica il pdf di 02 Doppelganger - Fashion E-zine
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potete, voi, creature stupende, datemi la redenzione.<br />
Non sentite la puzza <strong>di</strong> bruciato che è in questo luogo<br />
maledetto, <strong>di</strong>temi, angeli miei, non sentite <strong>il</strong> calore asfissiante<br />
del fuoco, <strong>il</strong> fumo che sale a intridervi i polmoni col<br />
puzzo <strong>di</strong> morte, voi che conoscete <strong>il</strong> miracolo <strong>di</strong>temi la<br />
verità, non vi si bruciano le ali, in questo Inferno?<br />
Volate via, prima che sia troppo tar<strong>di</strong>. Il sole è fuori da<br />
qui, alto, stupendo, non posso <strong>di</strong>pingerlo, altrimenti<br />
saprei spiegarvelo meglio, io e le parole non an<strong>di</strong>amo<br />
molto d’accordo, mi piacciono le immagini, i pennelli,<br />
posso <strong>di</strong>pingervi mentre prendete fuoco in questo Inferno,<br />
angeli miei?, andate via c’è <strong>il</strong> sole là fuori volate<br />
verso <strong>di</strong> lui, non lo temete, vero Dedalo, non avete paura<br />
<strong>di</strong> lui ma solo dell’Inferno, che ne <strong>di</strong>ci, Icaro, ricorda un<br />
po’ <strong>il</strong> vostro labirinto questo orrore che gli umani hanno<br />
dentro <strong>di</strong> loro?<br />
Andate via da qui, se non potete salvarmi, fuori c’è<br />
un sole bellissimo che non mi appartiene perché non<br />
posso rappresentarlo, non ho più quadri, né speranze,<br />
angeli, mi restano solo le mie bambine e voi non le porterete<br />
via, è chiaro? Ogni giorno le lascio stare sospese<br />
sul mondo, i pie<strong>di</strong> che ballano nell’aria. Voglio che vivano.<br />
Io ero un morto ambulante in cerca d’emozioni. Che<br />
almeno le mie bambole si salvino dall’eterna angoscia<br />
che è in questa casa, volete portarle via con voi, angeli<br />
miei?, portatele sul sole, lì è tutto più bello, non è così?<br />
Lì la fine arriva, prima o poi, non si muore come qui, respiro<br />
dopo respiro.<br />
Andate via, angeli.<br />
Lasciatemi da solo con le mie bambole.<br />
Io vivo fuori dal tempo, e sono un pittore, ma quando<br />
ero ancora vivo –vivo per davvero- ho visto l’orizzonte,<br />
quella linea ultima in cui <strong>il</strong> mare e <strong>il</strong> cielo si incontrano<br />
davvero, per sempre, e ho capito che è quella la verità,<br />
la verità che l’arte dovrebbe ricercare, perché è <strong>il</strong><br />
modo che ha la natura per descrivere l’eterno, col suo<br />
inchiostro, l’orizzonte, angeli miei, quell’orizzonte che le<br />
mie bambole fissano ogni giorno appese alla finestra, lo<br />
cercano senza trovarlo –sì, ecco cosa fanno tutto <strong>il</strong> giorno<br />
sospese sul mondo- e ora vi faccio una domanda,<br />
angeli, una domanda cruciale cui non so rispondere ma<br />
dalla quale <strong>di</strong>pende tutto la mia vita cristallizzata in questo<br />
limbo infernale che è la casa buia in cui vivo senza<br />
più un quadro, senza più una passione, senza più la <strong>di</strong>gnità<br />
<strong>di</strong> chi ha dalla sua ancora la ragione, una semplice<br />
domanda, angeli profani che non sanno <strong>il</strong> miracolo: può<br />
un pittore scrivere l’orizzonte sulla sua tela?<br />
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