27.05.2013 Views

Amica acqua: dossier didattico - Regione Piemonte

Amica acqua: dossier didattico - Regione Piemonte

Amica acqua: dossier didattico - Regione Piemonte

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Fiumi di ghiaccio.<br />

G. Boschis<br />

Schema di ghiacciaio.<br />

(Disegno Kinoglaz).<br />

12<br />

Tutte le Alpi e gran parte degli Appennini recano<br />

ancor oggi i segni del modellamento operato dai<br />

ghiacciai, dominatori del paesaggio europeo sino<br />

a circa 10.000 anni fa, termine approssimativo dell’ultima glaciazione. Se ci fermiamo<br />

al dato che oggi i ghiacciai ricoprono meno del 1% della nostra regione e che<br />

la maggior parte risulta in fase di ritiro 1 , quell’epoca sembra in effetti definitivamente<br />

tramontata, ma non è così: infatti il territorio alpino ci parla dei ghiacciai<br />

quasi ad ogni angolo, tanto è ancora evidente la sua identità morfologica di origine<br />

glaciale.<br />

Formidabili agenti d’erosione, i ghiacciai alpini hanno lasciato numerosissime ed<br />

indelebili tracce del loro passaggio: valli dal profilo trasversale a ferro di cavallo,<br />

superfici rocciose levigate e striate, conche, circhi, massi erratici e anfiteatri<br />

morenici. Ma come hanno potuto conservarsi sino a noi queste impronte? Come<br />

è possibile che il ghiaccio, notoriamente più debole, incida la dura roccia? Per dare<br />

una risposta a queste domande è necessario considerare per qualche istante la<br />

struttura e la dinamica che le masse di ghiaccio assumono.<br />

Un ghiacciaio è una massa di neve (in superficie) e ghiaccio originatasi per trasformazione<br />

2 di accumuli nevosi che hanno resistito a più periodi di fusione (estati),<br />

contenenti inclusioni di gas (bolle d'aria), sostanza organica (pollini) e detriti rocciosi.<br />

Debordando dalla conca a debole pendenza in cui si è formata (circo glaciale),<br />

la massa glaciale si pone in movimento lungo un versante che, dalla zona di alimentazione<br />

(alta montagna), dove l'accumulo è eccedente, la porta a defluire sino<br />

alla zona di ablazione (verso valle), dove si scioglie.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!