28.05.2013 Views

26-30 MGCnews.indd - Missionari OMI

26-30 MGCnews.indd - Missionari OMI

26-30 MGCnews.indd - Missionari OMI

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

I PARTECIPANTI<br />

AL VIAGGIO<br />

RACCONTANO…<br />

(*) Anche questa volta,<br />

come ogni volta che faccio<br />

un’esperienza di Dio<br />

forte, ho trovato una frase<br />

del Vangelo che sintetizza<br />

la mia esperienza:<br />

“se avrete fede pari a un<br />

granellino di senapa, potrete<br />

dire a questo monte:<br />

spostati da qui a là, ed<br />

esso si sposterà, e niente<br />

vi sarà impossibile.” (Mt.<br />

17, 20). Parlare in un lingua<br />

non mia, riuscire ad<br />

abbracciare bimbi sporchi, insomma<br />

abbattere tanti muri che non mi avrebbero<br />

fatto vivere a pieno questa esperienza<br />

missionaria. Non credo che sia<br />

un caso che questo viaggio preceda la<br />

mia laurea e un capitolo nuovo della<br />

mia vita in cui insicurezza e instabilità<br />

sembrano prevalere. La cosa importante<br />

è avere fiducia in Lui come l’ho<br />

avuta per il viaggio e metterci anche<br />

di mio e non avere paura delle cose<br />

che Dio mi chiede.<br />

Sicuramente mi hanno aiutato il partire<br />

senza aspettative, senza sapere<br />

cosa sarei andato a fare in una terra<br />

lontana. Questo è stato una spinta a<br />

vivere tutte le cose che gli oblati ci<br />

hanno proposto dalla semplice visita<br />

ad una realtà (o alla città di Montevideo)<br />

al vivere la comunità insieme<br />

a loro. Ed è proprio questa seconda<br />

cosa un altro punto importante della<br />

mia esperienza: la vita di comunità.<br />

Sembrava proprio che il Signore abbia<br />

voluto farmi rivivere pezzi di Centro<br />

Giovanile, quasi a ricordarmi da dove<br />

vengo e quali sono le esperienze passate<br />

che mi hanno formato e su quale<br />

binario devo viaggiare. (Giovanni Varuni<br />

– Napoli)<br />

(*) Il timore della partenza portava<br />

dentro di me tanta inquietudine; ma<br />

questa prima difficoltà è subito svanita<br />

nei giorni di Vermicino e nel forte<br />

abbraccio che la famiglia oblata ci ha<br />

riservato, soprattutto nella Messa del<br />

mandato a Marino, la loro preghiera<br />

era una grande forza per tutti noi.<br />

Sconfitte le prime paure, ero pronto ad<br />

affrontare quel “viaggio senza ritorno”,<br />

fatte mie queste parole di P. Adriano,<br />

ROMA, 27 luglio: i giovani partenti per l’Uruguay, insieme<br />

con P. Pasquale Castrilli <strong>OMI</strong>, partecipano<br />

alla trasmissione TV “A Sua immagine”<br />

l’Uruguay sembrava molto<br />

più vicino.<br />

Guardando indietro, mi<br />

accorgo che ogni giorno<br />

qualcosa di nuovo è entrato<br />

nella mia vita, i primi<br />

giorni vissuti al Cerro<br />

mi hanno fatto conoscere<br />

la povertà sia materiale<br />

che spirituale della gente,<br />

e qui ho avuto modo<br />

di comprendere al meglio<br />

parte del carisma oblato,<br />

fino ad allora, a me sconosciuto<br />

e soprattutto<br />

il loro essere speranza<br />

per tante persone che<br />

non hanno nulla. La frase,<br />

pilota, “non cercare di capire ma<br />

ama” risuonava in tutti gli incontri che<br />

si facevano: in strada, nelle scuole e<br />

sentivo che alle persone bastava poco<br />

per renderli felici, anche solo un<br />

semplice sorriso. A Libertad Dio mi<br />

ha fatto sperimentare il senso della<br />

comunità: il vivere nell’essenziale, il<br />

condividere tutto, anche le cose negative<br />

e sperimentare che nell’unità<br />

e nel dialogo Lui non è mai lontano,<br />

ma e con te attraverso gli altri; una<br />

seconda traccia che questa settimana<br />

ha portato è stato il calore della<br />

gente e il loro accoglierti come uno<br />

di famiglia. Sento che nel mio essere<br />

cristiano mancava un’esperienza di<br />

Vangelo vissuto tra i meno fortunati<br />

e un’impronta questa esperienza<br />

la lascerà soprattutto nel cercare di<br />

vivere nel quotidiano l’amore che ho<br />

sperimentato in Uruguay. (Luigi Ferrara<br />

– S. Maria a Vico (Ce)<br />

(*) La prima cosa che mi ha colpito arrivando<br />

al Cerro è stata la concretezza<br />

del carisma oblato. E questo è stato<br />

particolarmente evidente nell’incarnazione<br />

del carisma da parte dei laici e<br />

dei giovani che abbiamo conosciuto.<br />

Sembrerà banale, ma ciò che mi ha<br />

colpito è stato notare che in ogni casa<br />

e in ogni cappella degli oblati, anche<br />

la più sperduta, è presente un’immagine<br />

di Sant’Eugenio. Queste cose mi<br />

hanno dato l’impressione di un carisma<br />

oblato davvero molto vivo e vi-<br />

MISSIONI <strong>OMI</strong><br />

27 n. 10/2008

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!