VAS Rapporto Ambientale PTCP 2010 - Sitaranto.it

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Provincia di Taranto – PTCP – Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Ambientale La superficie totale della provincia è di circa 2.437 km 2 , di cui 1.343 km 2 di pianura e 1.094 km 2 di collina, mentre il numero di abitanti è pari a 580.497 (Istat 2007), con una densità di circa 228 ab/km 2 . La provincia si affaccia sul Mar Ionio (Golfo di Taranto) con una linea di costa pianeggiante lunga circa 150 km e confina con le province di Bari, Brindisi (Murge meridionali o Murge tarantine) e Lecce (Penisola Salentina nord-occidentale). Le Murge tarantine raggiungono al massimo i 145 m s.l.m. (Monte Doro) L’elenco dei 29 comuni della provincia e le relative superfici sono di seguito riportate: COMUNE km 2 Taranto 217 Martina Franca 295 Manduria 198 Grottaglie 101 Massafra 192 Ginosa 187 Castellaneta 239 Sava 44 Mottola 212 San Giorgio Jonico 23 Palagiano 69 Laterza 159 Statte 92 Crispiano 111 Pulsano 18 Lizzano 46 San Marzano di San Giuseppe 19 Palagianello 43 Leporano 15 Avetrana 73 Carosino 10 Fragagnano 22 Maruggio 48 Monteiasi 9 Montemesola 16 Torricella 26 Faggiano 20 Monteparano 3 Roccaforzata 5 La provincia ricade nei fogli (scala 1:100.000): 189 (Altamura), 190 (Monopoli), 191 (Ostini), 201 (Matera), 202 (Taranto), 203 (Brindisi), 213 (Mareggio) della cartografia ufficiale italiana IGM. Ing. Giuseppe Ancona Progettista – Prof. Alfonso Russi Consulente 12
Provincia di Taranto – PTCP – Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Ambientale Per quanto riguarda le coordinate geografiche, espresse nel riferimento Gauss Boaga, la longitudine risulta compresa fra 2663616 E e 2757939 E e la latitudine varia fra 4463285 N e 4519728 N. C2. SUOLO E SOTTOSUOLO Caratteri geologici, geolitilogici e geomorfologici La successione delle formazioni riconoscibili nell’area oggetto di studio è costituita, procedendo dal basso verso l’alto, da: Senoniano); - Calcare di Altamura (Cretaceo superiore: Turoniano - - Calcareniti di Gravina (Pliocene medio - Pleistocene inferiore); - Argille Subappennine (Pleistocene inferiore); - Calcareniti di Monte Castiglione (Calabriano - Tirreniano); - Depositi lagunari e palustri (Pleistocene - Olocene); - Depositi alluvionali (Olocene); - Depositi costieri (Recenti, Attuali); - Depositi di copertura quaternari. Il Calcare di Altamura (Cretaceo superiore: Turoniano - Senoniano) è costituito da calcari compatti, ceroidi, con frattura concoide e di colore grigio-nocciola, spesso rossastri in superficie per via dei fenomeni di alterazione. L'origine dei calcari è biochimica, mentre è probabilmente secondaria per le dolomie. Petrograficamente i calcari sono costituiti in prevalenza da micriti più o meno fossilifere e intraclastiche, raramente a pellets, talora dolomitizzate, cui si associano intramicriti, biomicriti, biomicruditi e biomicriti intraclastiche , talora a intraclasti e, raramente, sparsi bioclasti. La macrofauna è costituita prevalentemente da Rudiste ed Echini, molto abbondante è invece la microfauna. Questi calcari spesso assai puri localmente passano a dolomie calcaree o a calcari dolomitici. La stratificazione è sempre evidente, ma lo spessore degli strati varia da 2 m sino a trasformarsi in una vera e propria laminazione, soprattutto nei livelli più bassi (a sud di Crispiano). Dal punto di vista geochimico tali rocce sono costituite quasi esclusivamente dai carbonati calcite e dolomite, che da soli superano il 99% del totale, in un rapporto che ne determina la classificazione (da calcare a dolomia con tutti i termini intermedi). I termini calcarei, attaccati blandamente con HCl, mandano in soluzione oltre ai carbonati anche piccole quantità di Al2O3, Ing. Giuseppe Ancona Progettista – Prof. Alfonso Russi Consulente 13
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