La leadership nell'imprenditoria femminile - Paolo Baffi Centre
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Fig.4 – Analisi delle associazioni alla parola “tempo”. Elaborazione T<strong>La</strong>b.<br />
Alla parola “tempo” vengono associati termini riconducibili alla sfera pubblica, lavorativa e sociale (in<br />
giallo), a quella domestica (in celeste) ed anche ad una dimensione più personale e relativa al proprio tempo<br />
libero (in verde). Significativi anche i verbi utilizzati, che riconoscono la fatica (“stress”, “energia”) che la<br />
sfida conciliativa comporta, ma al contempo esprimono un significato positivo (“riuscire”, “orientare”,<br />
“arrivare”, “dedicare”).<br />
Presenza ed appartenenza ad un mondo sono strettamente collegate. In riferimento alle duplici presenze<br />
delle donne, Bassoli e Caldaro parlano di “appartenenze multiple”. Questa definizione deriva dal fatto che<br />
le donne da loro incontrate transitano costantemente da un mondo all’altro, dalla vita domestica a quella<br />
lavorativa, sia fisicamente sia mentalmente. Questa non continuità si traduce nei vissuti delle imprenditrici<br />
carpigiane come una difficoltà nel gestire, in termini di identità, l’appartenenza a mondi simbolici distinti.<br />
Le intervistate dichiarano inoltre un senso di imbarazzo quando devono parlare pubblicamente del proprio<br />
ruolo (Bassoli, Caldaro, 2003: 127).<br />
Nelle narrazioni delle imprenditrici della provincia di Brescia traspare un senso di orgoglio e di forte<br />
auto legittimazione del proprio ruolo. Il pendolarismo tra ambito lavorativo e domestico non viene<br />
raccontato come passaggio tra dimensioni completamente disgiunte: i mondi simbolici delle due sfere<br />
d’esperienza hanno un saldo trade d’union: il nodo identitario della donna stessa che si esprime, in<br />
modulazioni differenti nei diversi ambiti, con continuità. In questo caso, piuttosto che di appartenenze<br />
multiple, pare più opportuno parlare di un’appartenenza unica.<br />
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