Garzaia della Cascina Portalupa - Delizie del Ticino - Parco del Ticino
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Piano di Gestione SIC “<strong>Garzaia</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Cascina</strong> <strong>Portalupa</strong>”<br />
superficie coltivata a riso e altre coltivazioni potrebbero risultare più interessanti dal punto di vista<br />
economico. Questa contrazione potrebbe anche avere dei riflessi sulla rete irrigua legata alla risicoltura.<br />
Regimazione dei corsi d'acqua<br />
Le aree golenali dei fiumi costituiscono degli ambienti importanti per gli aironi, anche nell'area <strong>del</strong>le risaie.<br />
Sono particolarmente importanti i tratti con acque basse e le zone umide laterali, che tendono a scomparire<br />
o a ridursi se i letti di fiumi e torrenti vengono artificializzati e "puliti". Alcune garzaie sono localizzate in<br />
formazioni arbustive e arboree golenali, la cui persistenza è legata al mantenimento di strutture <strong>del</strong>l'alveo<br />
vicine amo<strong>del</strong>li naturali. In pochi casi, tuttavia, la creazione di casse di colmata per le piene ha favorito gli<br />
aironi, offrendo zone di nidificazione e di foraggiamento.<br />
Perdita degli ambienti di nidificazione<br />
Gli Ardeidi coloniali nidificano in luoghi, chiamati "garzaie", nelle quali decine, centinaia o migliaia di coppie,<br />
spesso d specie diverse, si radunano. La distruzione di uno di questi ambienti toglie a molti animali la<br />
possibilità di riprodursi anche se nei dintorni il cibo è abbondante. Il fenomeno <strong><strong>del</strong>la</strong> distruzione degli<br />
ambienti di nidificazione è stato particolarmente intenso negli anni '70 e nei primi anni '80. In seguito, con<br />
l'istituzione di aree protette, si è garantito il mantenimento <strong>del</strong>le condizioni idonee alla nidificazione in molte<br />
aree ricche di cibo. Le colonie che si sono insediate in anni più recenti, e particolarmente negli anni '90, non<br />
hanno ricevuto un'attenzione adeguata da parte <strong>del</strong>le autorità preposte.<br />
Modificazioni degli ambienti di nidificazione<br />
Alcune <strong>del</strong>le garzaie occupate negli anni '70 sono state abbandonate dagli aironi negli anni successivi,<br />
nonostante che l'ambiente fosse stato protetto. In realtà, l'ambiente idoneo è costituito da formazioni<br />
vegetali relativamente "giovani", se valutate in una scala evolutiva <strong><strong>del</strong>la</strong> vegetazione palustre. Gli ambienti<br />
idonei sono canneti, formazioni di cespugli igrofili, come i saliconi (Salix capraea e Salix cinerea), le boscaglie<br />
di alberi igrofili, come l'ontano nero (Alnus glutinosa) e il salice bianco (Salix alba). Più raramente sono<br />
occupate formazioni boschive corrispondenti alle fasi successive nell'evoluzione <strong><strong>del</strong>la</strong> vegetazione verso le<br />
formazioni climax, costituite prevalentemente da foreste di querce. Le aree protette istituite con lo scopo<br />
principale di mantenere l'ambiente di nidificazione per gli aironi devono prevedere interventi volti a<br />
mantenere, con rotazione pluriennale e su porzioni <strong>del</strong>le aree stesse, gli stadi vegetazionali più adatti.<br />
Disturbo nelle aree di nidificazione<br />
Gli Ardeidi sono particolarmente sensibili al disturbo durante la nidificazione. Episodi d'intrusione durante le<br />
fasi d'insediamento <strong>del</strong>le coppie e di costruzione dei nidi possono portare all'abbandono <strong><strong>del</strong>la</strong> garzaia.<br />
Quando i nidi contengono uova o pulcini, l'intrusione provoca l'allontanamento degli adulti in cova e facilita la<br />
predazione da parte di Cornacchie e Gazze. Va detto che esistono <strong>del</strong>le eccezioni: alcune garzaie sono<br />
localizzate in zone disturbate e frequentate da persone e mezzi. Tuttavia, si tratta di casi rari, nei quali i nidi<br />
sono collocati su alberi molto alti o le persone raramente indugiano in vicinanza dei nidi. Nel caso <strong><strong>del</strong>la</strong><br />
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