Garzaia della Cascina Portalupa - Delizie del Ticino - Parco del Ticino
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Piano di Gestione SIC “<strong>Garzaia</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Cascina</strong> <strong>Portalupa</strong>”<br />
ecocompatibili permette inoltre di valorizzare il ruolo ecologico di questi ambienti umidi artificiali; in<br />
particolare è indicato l’impiego di concime organico in luogo di quello chimico e di fitofarmaci a tossicità<br />
ridotta; altri aspetti riguardano la creazione di solchi per permettere la sopravvivenza <strong><strong>del</strong>la</strong> fauna acqautica<br />
durante le fasi colturali di asciutta, il mantenimento invernale <strong>del</strong>le stoppie ed il loro parziale allagamento, il<br />
mantenimento di parte <strong><strong>del</strong>la</strong> vegetazione riparia <strong><strong>del</strong>la</strong> rete irrigua (Gariboldi et al., 2004).<br />
Si suggerisce inoltre la valorizzazione <strong><strong>del</strong>la</strong> rete idrica minore intorno al sito come elemento di diversità <strong>del</strong><br />
territorio. Lungo i fossi sono infatti a tratti presenti fasce di vegetazione arbustiva ed arborea. Tali fasce, un<br />
tempo sicuramente più estese e caratterizzate da maggiore continuità, rappresentano un elemento<br />
paesaggistico ed ambientale polifunzionale che si sta perdendo in gran parte <strong><strong>del</strong>la</strong> pianura coltivata in<br />
maniera intensiva. Tra le funzioni positive svolte da tali fasce si possono citare il consolidamento <strong>del</strong>le<br />
sponde, l’azione di filtro nei confronti dei nutrienti di origine agricola, la funzione di rifugio per la fauna e di<br />
corridoio ecologico. Le ricadute positive riguarderebbero in questo caso la qualità <strong>del</strong>le acque e l’incremento<br />
<strong><strong>del</strong>la</strong> biodiversità, aspetti centrali nel ruolo svolto dai sic nell’ambito <strong><strong>del</strong>la</strong> rete Natura 2000. Anche la<br />
piantumazione di siepi e filari di separazione tra le coltivazioni è consigliabile in quanto svolgerebbe analoghe<br />
funzioni.<br />
L’accurata progettazione di tali elementi è compatibile con le esigenze di manutenzione di fossi e rogge anzi,<br />
in molti casi, comporta una riduzione nella frequenza degli interventi di manutenzione. Una gestione<br />
<strong>del</strong>l’agroecosistema orientata in questo senso porterebbe ad una sua valorizzazione ed alla conseguente<br />
mitigazione degli impatti connessi all’attività agricola intensiva”.<br />
5.2.3 Conservazione di specie di interesse floristico, rare o minacciate<br />
Non sono presenti nel SIC specie di flora elencate nell’allegato II <strong><strong>del</strong>la</strong> Direttiva Habitat.<br />
All’interno <strong>del</strong> SIC sono però state rilevate specie di flora protette a livello regionale e nazionale. Alcune di<br />
queste specie appartengono all’elenco di specie di flora spontanea protetta in modo rigoroso (allegato C1)<br />
oppure all’elenco di specie di flora spontanea con raccolta regolamentata (allegato C2) <strong><strong>del</strong>la</strong> L.R. 10/2008,<br />
allegati <strong>del</strong>l’8 Febbraio 2010, per cui all’interno <strong>del</strong> SIC valgono le prescrizioni appena descritte.<br />
Per le specie che vivono sulle sponde dei canali valgono le prescrizioni e le norme adottate nel regolamento<br />
RE1 (Manutenzione e sfalcio dei canali).<br />
La specie vegetale più importante all’interno <strong>del</strong> SIC è la Sagittaria sagittifolia. Essendo una <strong>del</strong>le ultime<br />
stazioni di sagittaria conosciute, e’ stato previsto che, anche se verranno effettuati dei lavori di<br />
piantumazione a nord <strong>del</strong> SIC e <strong>del</strong> canale che ne ospita la popolazione, verrà mantenuta una fascia di<br />
rispetto per permettere la salvaguardia <strong>del</strong>le condizioni che ne hanno concesso la sopravvivenza fino ad oggi<br />
(IA7).<br />
Per tutte le specie di interesse conservazionistico a rischio di estinzione locale, presenti nel SIC, è stata<br />
proposta un’azione di seed-banking e conservazione <strong>del</strong> germoplasma, allo scopo di disporre di idoneo<br />
materiale di propagazione <strong>del</strong>le specie di valore, in caso di ripristino o rafforzamento <strong>del</strong>le popolazioni <strong>del</strong><br />
SIC (IA6) (Tab. 5.2).<br />
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