Garzaia della Cascina Portalupa - Delizie del Ticino - Parco del Ticino
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Piano di Gestione SIC “<strong>Garzaia</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Cascina</strong> <strong>Portalupa</strong>”<br />
b) danneggiare, disturbare, catturare o uccidere animali, raccogliere o distruggere i loro nidi,<br />
danneggiare o distruggere i loro ambienti, appropriarsi di animali rinvenuti morti o di parti di essi.<br />
PARTE QUARTA - TUTELA DELLA FAUNA, DELLA FLORA E DEGLI HABITAT DI INTERESSE<br />
COMUNITARIO<br />
Articolo 10 – Attività venatoria<br />
1. Nel <strong>Parco</strong> Naturale l’attività venatoria è vietata e la gestione faunistica è regolamentata secondo quanto<br />
dettato dall’art. 17, comma 4, lettera d) <strong><strong>del</strong>la</strong> Legge Regionale 30 novembre 1983, n. 86 e ai sensi<br />
<strong>del</strong>l’art. 22, comma 6, <strong><strong>del</strong>la</strong> L. 394/91 e <strong>del</strong>l’art. 43, comma 1, lettera b), <strong><strong>del</strong>la</strong> legge regionale 16 agosto<br />
1993, n. 26 e persegue gli obiettivi <strong><strong>del</strong>la</strong> generale tutela e gestione <strong>del</strong>le specie faunistiche autoctone<br />
presenti, <strong>del</strong> ripopolamento e <strong><strong>del</strong>la</strong> reintroduzione <strong>del</strong>le specie compatibili con il più generale equilibrio<br />
degli ecosistemi rappresentati nel <strong>Parco</strong>.<br />
2. All’interno <strong>del</strong> Sito, in quanto ricadente all’interno di una Zona di Protezione Speciale per la quale vigono<br />
le misure di cui al Decreto ministeriale 17 ottobre 2007 e succ. mod., non è comunque consentito:<br />
a) l’esercizio <strong>del</strong>l'attività venatoria nel mese di gennaio, con l'eccezione <strong><strong>del</strong>la</strong> caccia da appostamento<br />
fisso e temporaneo e in forma vagante per due giornate, prefissate dal calendario venatorio, alla<br />
settimana, nonché con l'eccezione <strong><strong>del</strong>la</strong> caccia agli ungulati;<br />
b) l’effettuazione <strong><strong>del</strong>la</strong> preapertura <strong>del</strong>l'attività venatoria, con l'eccezione <strong><strong>del</strong>la</strong> caccia di selezione agli<br />
ungulati;<br />
c) l’esercizio <strong>del</strong>l'attività venatoria in deroga ai sensi <strong>del</strong>l'art. 9, paragrafo 1, lettera c), <strong><strong>del</strong>la</strong> direttiva n.<br />
79/409/CEE;<br />
d) l’utilizzo di munizionamento a pallini di piombo all'interno <strong>del</strong>le zone umide, quali laghi, stagni,<br />
paludi, acquitrini, lanche e lagune d'acqua dolce, salata, salmastra, nonché nel raggio di 150 metri<br />
dalle rive più esterne;<br />
e) l’attuazione <strong><strong>del</strong>la</strong> pratica <strong>del</strong>lo sparo al nido nello svolgimento <strong>del</strong>l'attività di controllo demografico<br />
<strong>del</strong>le popolazioni di corvidi.<br />
f) l’effettuazione di ripopolamenti faunistici a scopo venatorio, ad eccezione di quelli con soggetti<br />
appartenenti a sole specie e popolazioni autoctone provenienti da allevamenti nazionali, o da zone di<br />
ripopolamento e cattura, o dai centri pubblici e privati di riproduzione <strong><strong>del</strong>la</strong> fauna selvatica allo stato<br />
naturale insistenti sul medesimo territorio;<br />
g) l’abbattimento di esemplari appartenenti alle specie combattente (Philomacus pugnax) e moretta<br />
(Aythya fuligula);<br />
h) lo svolgimento <strong>del</strong>l'attività di addestramento di cani da caccia prima <strong>del</strong> 1° settembre e dopo la<br />
chiusura <strong><strong>del</strong>la</strong> stagione venatoria. Sono fatte salve le zone di cui all'art. 10, comma 8, lettera e),<br />
<strong><strong>del</strong>la</strong> legge n. 157/1992 sottoposte a procedura di valutazione positiva ai sensi <strong>del</strong>l'art. 5 <strong>del</strong> decreto<br />
<strong>del</strong> Presidente <strong><strong>del</strong>la</strong> Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, e successive modificazioni, entro la data<br />
di emanazione <strong>del</strong>l'atto di cui all'art. 3, comma 1;<br />
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