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PERIODICO BIMESTRALE<br />
Finito di stampare Agosto <strong>2012</strong><br />
“Nessuno muore sulla terra finché vive<br />
nel cuore di chi resta”: questa <strong>è</strong> l’estrema<br />
laica speranza che pervade il cuore<br />
di chi sta per affrontare l’ultimo passo<br />
verso il proprio ineluttabile destino.<br />
Dopo che la morte avrà inibito ogni<br />
ulteriore possibilità di azione, dissolvendo<br />
in un sol colpo ogni forma di<br />
potere o di ricchezza materiale posseduta,<br />
la nostra soppravvivenza terrena<br />
sarà affidata al ricordo di coloro che ci<br />
sopravviveranno.Generalmente tale<br />
ricordo rimane confinato nella cerchia<br />
ristretta dei parenti e degli amici permanendo<br />
quindi fino alla loro stessa<br />
scomparsa; in talune circostanze accade<br />
tuttavia che la comunità stabilisca di<br />
perpetuare ulteriormente la memoria di<br />
coloro che abbiano compiuto gesta particolarmente<br />
meritorie in favore della<br />
collettività intitolando loro una strada o<br />
altro luogo pubblico. Ciò <strong>è</strong> accaduto<br />
anche per i caduti in guerra in onore dei<br />
quali sono stati edificati monumenti<br />
celebrativi in ogni città. Per fare in<br />
modo che la “memoria collettiva” non<br />
svanisca con il trascorrere del tempo <strong>è</strong><br />
necessario tuttavia che l’educazione<br />
civica delle nuove generazioni contempli<br />
la conoscenza e il rispetto di questi<br />
valori e dei simboli materiali che li rappresentano.<br />
Ho svolto questo preambolo per richiamare<br />
nuovamente (lo abbiamo già fatto<br />
varie volte dalle pagine di questo giornale)<br />
alla pubblica sensibilità la necessità<br />
di procedere ad un restauro del<br />
monumento dedicato ai caduti della<br />
prima guerra mondiale, provvedento in<br />
particolare al ripristino delle scritte che<br />
riportano i nomi di quei ducento e più<br />
valorosi giovani di Ferentino che perirono<br />
nell’adempimento del proprio<br />
dovere; tali scritte, consunte dagli<br />
eventi atmosferici, sono ormai divenute<br />
illegibili.<br />
In considerazione anche del momento<br />
di magra delle finanze pubbliche la<br />
nostra associazione ha destinato nel<br />
proprio bilancio un contributo per le<br />
spese necessarie ed ha avviato una pubblica<br />
sottoscrizione per raccogliere<br />
ulteriori fondi.<br />
Il problema tuttavia non <strong>è</strong> tanto di ordine<br />
economico o tecnico quanto piuttosto<br />
burocratico poiché nessuna delle<br />
pubbliche istituzioni cui <strong>è</strong> affidata, a<br />
vario titolo, la tutela del monumento ha<br />
ancora preso l’iniziativa di avviare l’iter<br />
procedurale coordinandosi con tutte<br />
le altre.<br />
Nella speranza allora che tale inerzia<br />
non perduri ulteriormente e che quelle<br />
scritte possano presto risaldare nitidamente<br />
sulle fiancate del monumento<br />
affidiamo per il momento alla carta<br />
stampata la memoria di quei soldati.<br />
A tal fine ho ritenuto doveroso<br />
approfondire la “conoscenza” di ciascuno<br />
di quei giovani acquisendo informazioni<br />
dagli archivi militari e da varie<br />
edizioni dell’Albo d’Oro dei Caduti<br />
della Prima Guerra Mondiale. A tal<br />
proposito colgo l’occasione per ringraziare<br />
gli amici Andrea Fontecchia e<br />
Attilio <strong>Pro</strong> per avermi fornito materiale<br />
di ricerca.<br />
Prima di procedere con tale elenco vorrei<br />
fornire una breve descrizione del<br />
monumento e della sua genesi, rimandando<br />
per gli approfondimenti inerenti<br />
gli aspetti storico-artistici agli articoli<br />
già pubblicati su “Frintinu me” dalla<br />
prof.Maria Teresa Valeri e disponibili<br />
anche on-line sul sito<br />
www.proloco.ferentinofr.it nella<br />
sezione “Frammenti”.<br />
L’amministrazione comunale di<br />
Ferentino deliberò l’edificazione del<br />
monumento all’indomani della conclusione<br />
vittoriosa della prima guerra<br />
mondiale, stabilendo di collocarlo al<br />
centro della vita sociale del paese,<br />
ovvero in piazza Umberto I (ora<br />
Matteotti). La progettazione venne affidata<br />
al più valente architetto ferentinate,<br />
quel Luigi Morosini che aveva già<br />
partecipato, collaborando con il cognato<br />
Giuseppe Sacconi, alla realizzazione<br />
dell’Altare della Patria a piazza<br />
Venezia in Roma.<br />
Il progetto prevedeva la realizzazione<br />
di un basamento in travertino romano,<br />
costituito da più elementi<br />
sovrapposti di diversa<br />
altezza e forma geometrica<br />
(quadrata, ottagonale,<br />
a croce greca), al di<br />
sopra del quale era collocata<br />
una colonna in<br />
stile ionico, sormontata<br />
a sua volta da una statua<br />
in bronzo raffigurante la<br />
vittoria alata.<br />
Il monumento fu inaugurato<br />
nel dicembre 1923<br />
alla presenza del principe<br />
ereditario Umberto di<br />
Savoia.<br />
Le opere in travertino<br />
furono realizzate da una<br />
ditta di Tivoli: la<br />
Francioni, mentre varie<br />
maestranze locali<br />
(Cataldi, Picchi,<br />
Cialone, <strong>Pro</strong>, La Marra,<br />
Angelisanti) si occuparono del trasporto<br />
e posa in opera del monumento e<br />
della realizzazione della cancellata<br />
perimetrale in ferro battuto; la statua<br />
bronzea fu fusa nella fonderia<br />
Bastianelli.<br />
La piattaforma d’accesso <strong>è</strong> costituita da<br />
due elementi sovrapposti di forma quadrata,<br />
su cui poggia la cancellata artistica<br />
che circoscrive e protegge il monumento<br />
vero e proprio.<br />
Il primo elemento del basamento <strong>è</strong> a<br />
forma ottagonale; sul lato sud <strong>è</strong> collocato,<br />
a rilievo, lo stemma della città di<br />
Ferentino. L’elemento collocato al di<br />
sopra <strong>è</strong> invece a forma di croce greca,<br />
realizzata accostando per gli spigoli<br />
quattro grossi cubi di travertino disposti<br />
secondo la direzione dei punti cardinali.<br />
Le facce frontali di ciascun cubo<br />
riportano scritte patriottiche, mentre su<br />
quattro delle otto facce laterali sono<br />
riportati i nomi dei soldati morti per<br />
malattia o per postumi delle ferite<br />
riportate in combattimento.<br />
<strong>Pro</strong>cedendo verso l’alto si incontra un<br />
secondo elemento ottagonale, un pò più<br />
stretto ed alto del precedente. Sulle otto<br />
facce dell’ottagono sono riportati i<br />
nominativi dei soldati periti sul campo<br />
di battaglia nel corso di azioni di guerra.<br />
Da tale piedistallo si erge quindi la<br />
snella colonna che termina con un grazioso<br />
capitello su cui svetta la statua<br />
della vittoria alata, affettuosamente<br />
denominta dai ferentinati: “gli angilittu”.<br />
Le iscrizioni poste sulle facce frontali<br />
della croce greca sono le seguenti:<br />
- Nord (verso il palazzo comunale).<br />
“COMUNE E POPOLO ERESSERO<br />
MCMXXIII” (in basso a destra <strong>è</strong> riportato<br />
il nome delprogettista: “L.<br />
Morosini Arch.”).<br />
- Est (verso la chiesa di S.Valentino):<br />
“OH VIVA, OH VIVA, BEATISSIMI<br />
VOI MENTRE NELMONDO SI<br />
FAVELLI O SCRIVA”.<br />
- Sud: “S.P.Q.F. CITTADINI DI<br />
<strong>FERENTINO</strong> CHE EMULANDO LE<br />
AVITE GESTA PER LA GRANDEZ-<br />
ZA DELLA PATRIA ERNICAMENTE<br />
PUGNARONO ROMANAMENTE<br />
CADDERO MCMXV MCMXVIII”<br />
- Ovest: “AGLI EROI SIA LA<br />
NOSTRA GRATITUDINE ETERNA<br />
COME LA GLORIA CUI DIO LI HA<br />
ASSUNTI”<br />
Sulle dodici lapidi laterali del monumento<br />
sono riportati i nomi di 199<br />
caduti suddivisi, come già detto, in due<br />
sezioni: la prima comprende i nomi di<br />
65 soldati morti in ospedale per malattia<br />
o per le ferite riportate in combattimento<br />
ed occupa quattro lastre laterali<br />
della croce greca; la seconda contiene i<br />
nomi di 134 soldati morti direttamente<br />
sul campo di battaglia ed occupa tutte<br />
le otto facce dell’ottagono superiore.<br />
Nell’ambito di ciascuna sezione gli<br />
ufficiali e i graduati di truppa sono collocati<br />
(salvo alcune eccezioni) in una<br />
lastra dedicata, mentre i soldati sono<br />
posti nelle altre lastre in ordine alfabetico.<br />
Su ciascuna lastra sono riportati<br />
talvolta 16, altre volte 17 nominativi.<br />
Riportiamo quindi, seguendo l’ordine<br />
con cui sono stati trascritti sul monumento,<br />
i nomi dei caduti aggiungendo<br />
per ciascuno di essi le informazioni<br />
aggiuntive reperite: dati anagrafici,<br />
luogo e causa di morte, grado e reparto<br />
di appartenenza e, per i decorati, la<br />
motivazione della medaglia conferita.<br />
Ove non esplicitamente indicato il<br />
luogo di nascita <strong>è</strong> sottointeso essere<br />
Ferentino.<br />
Occorre precisare che sul monumento<br />
“mancano” i nomi di ulteriori 15 giovani<br />
nativi di Ferentino che risultano<br />
invece presenti negli elenchi ufficiali<br />
ANNO XXXV N. 4<br />
Agosto <strong>2012</strong><br />
Edito dalla<br />
PRO-LOCO Ferentino<br />
Tariffa Associazioni senza fini di lucro: “Poste<br />
Italiane Spa - Spedizione in abbonamento<br />
Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004<br />
n. 46) Art. 1, comma 2 DBC Frosinone”.<br />
C.C. postale n. 10340032<br />
www.proloco.ferentino.fr.it<br />
info@proloco.ferentino.fr.it<br />
Autorizzazione n. 132 del Trib.di Frosinone del 4. 10. 1978. Direttore Responsabile: Aldo Affinati - <strong>Pro</strong>prietà Associazione <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> - P.zza Mazzini - Tel./Fax 0775/245775 - Ferentino - Stampa a cura di “Nuova Idealgraf s.n.c.” - Ferentino<br />
INVITO A NON DIMENTICARE<br />
di Pietro Scerrato<br />
REGIONE LAZIO<br />
COMUNE DI <strong>FERENTINO</strong><br />
<strong>FERENTINO</strong>...<strong>è</strong> <strong>2012</strong><br />
STORIA, ARTE, CULTURA, TURISMO, MUSICA, MODA, DANZA<br />
20 - 21 - 22 - 23 Settembre<br />
dei caduti della prima guerra mondiale.<br />
Non conosco il motivo di questa mancanza,<br />
ho comunque provveduto a<br />
riportare anche i loro dati in un elenco<br />
a parte.<br />
SEZIONE I - morti per malattia (65)<br />
Lastra I (16)<br />
PODAGROSI ALARICO di Ambrogio<br />
tenente 1°reggimento granatieri, nato il<br />
26 marzo 1892, morto il 2 aprile 1919 a<br />
Roma per malattia.<br />
CANTAGALLO PIETRO di Gio<br />
Batta, caporale 79° reggimento fanteria,<br />
nato l’11 agosto 1895, morto il 27<br />
settembre 1918 ad Arpino per malattia.<br />
COLLALTI LUIGI fu Domenico, carabiniere<br />
legione Roma, nato il 29 aprile<br />
1890, morto il 27 novembre 1917 in<br />
prigionia per malattia.<br />
POCE GIO BATTA di Gio Batta, carabiniere<br />
reale, nato il 7 ottobre 1898,<br />
morto il 23 dicembre 1918 a Roma per<br />
malattia.<br />
ADDESSE GIO BATTA di Arcangelo,<br />
soldato 64° reggimento fanteria, nato il<br />
24 febbraio 1900, morto il 18 dicembre<br />
1918 a Cava dei Tirreni per malattia.<br />
ARDUINI ALESSANDRO di<br />
Domenico (di Biagio?), soldato 17°<br />
reggimento bersaglieri, nato il 25 aprile<br />
1897 a Giuliano di Roma, morto il 5<br />
maggio 1917 sul monte Civaron per<br />
ferite riportate in combattimento.<br />
ALONZI FRANCESCO di Ambrogio,<br />
soldato 60° reggimento fanteria, nato il<br />
16 aprile1898, morto il 22 maggio<br />
1918 a Saccolongo per annegamento.<br />
ANCINELLI ANGELO di Domenico,<br />
soldato, 56° reggimento fanteria, nato<br />
il 15 dicembre 1891, morto il 13<br />
novembre 1915 per malattia.<br />
BIANCHI LORENZO fu Raffaele, soldato<br />
3° reggimento artiglieria da fortezza,<br />
nato il 28 novembre 1882, morto il<br />
31 gennaio 1919 a Francavilla Fontana<br />
per malattia.<br />
BOCANELLI AMBROGIO di<br />
Giuseppe, soldato 212° reggimento<br />
fanteria, nato il 30 aprile 1896, morto il<br />
26 aprile 1917 in prigionia per malattia.<br />
BOCCITTO GASPARE fu Sebastiano,<br />
soldato 141° reggimento fanteria, nato<br />
il 15 marzo 1879, morto il 28 gennaio<br />
1918 in prigionia per malattia.<br />
BRIGLIANTI DOMENICO fu<br />
Ambrogio, soldato 3° reggimento artiglieria,<br />
nato nel 1877, morto l’11 aprile<br />
1918 in prigionia per malattia.<br />
CALICCHIA LUIGI di Vincenzo, soldato<br />
211° reggimento fanteria, nato il<br />
19 aprile 1984, morto il 15 aprile 1918<br />
in prigionia per malattia.<br />
...Continua al prossimo numero<br />
manifestazione all’insegna di<br />
cultura, tradizioni arte e spettacolo.<br />
Si concluderà con il Palio di San<br />
Celestino il 23 Settembre
2<br />
Dal 19 al 22 luglio <strong>2012</strong><br />
“7 a RASSEGNA BANDISTICA”<br />
fIAtI IN cONcERtO<br />
L’assessorato alla Cultura e Spettacolo del Comune di Ferentino, con l’intervento della Regione Lazio, Assessorato alla Cultura, in collaborazione<br />
con il Consorzio delle Biblioteche Valle del Sacco, della locale <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong>, e dell’orchestra dei Fiati in concerto “Città di<br />
Ferentino”, hanno organizzato in Piazza Mazzini un ricco programma musicale, che si <strong>è</strong> concluso con la partecipazione della cantante<br />
Antonella Ruggiero, la voce impareggiabile ed ex solista del complesso i “Matia Bazar”, che con le sue canzoni ha impreziosito la fantastica<br />
cornice di Piazza Mazzini.<br />
Questo di seguito il programma svolto:<br />
Giovedì 19 alle ore 18,00, tavola rotonda “La Banda musicale tra storia ed attualità”;<br />
Ore 21,30, Concerto con la Banda musicale dell’Esercito Italiano Diretta dal Ten. Co. Fulvio Creux.<br />
Venerdì 20 alle ore 21,30, concerto dell’orchestra di fiati “Liceo Antonio Rosmini” di Rovereto (Trento) Direttore Andrea Loss.<br />
Sabato 21 luglio alle ore 21,30, Concerto della banda giovanile “Città di Ferentino”, e Orchestra “Nova Vivaldi”, Direttori Luigi Bartolini<br />
e Olga Zagorovskaia.<br />
Infine Domenica 22 ore 21,30, Concerto dell’Orchestra di Fiati “Città di Ferentino” e Antonella Ruggiero, Direttore Alessandro Celardi.<br />
L’orchestra di fiati “Città di Ferentino” nasce nel 2005, all’interno della banda musicale cittadina magistralmente diretta dal nostro giovane<br />
copaesano M.° Alessandro Celardi.<br />
Durante il grande concerto il folto pubblico che ha riempito Piazza Mazzini, ha salutato con calore e prolungati applausi, sia la cantante,<br />
le esibizioni musicale dei strumentisti e il Direttore dell’Orchestra di Fiati.<br />
PREMIAZIONE INFIORATA <strong>2012</strong><br />
Domenica 22 luglio <strong>2012</strong>, alle ore 21.30 in Piazza Mazzini, precedendo l’esibizione<br />
della cantante Antonella Ruggiero con l’Orchestra di Fiati “Città di<br />
Ferentino” diretta dal M° Alessandro Celardi, la <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> ha premiato i<br />
migliori tratti dell’Infiorata per il Corpus Domini del Giugno <strong>2012</strong>. Questi i<br />
premiati dalla commissione che ha giudicato le infiorate realizzate lungo il percorso,<br />
di circa 1.800 metri:<br />
1° Premio – Angelisanti e Mastrosanti, Via Cavour, 34; 2° Premio – Colella<br />
Valentina, Via Cavour, 45; 3°<br />
Premio – Zaccari Virginia, Via<br />
Antiche Terme, 53; 4° Premio –<br />
Catracchia e Ciangola, Via<br />
Cavour, 36; 5° Premio – Riggi<br />
Costantino, Via Consolare, 298;<br />
6° Premio – Schietroma Diana,<br />
Via Sabina, 52; 7° Premio –<br />
Arduini Dina, Via Antiche<br />
Terme, 147; 8° Premio – Berardi<br />
Pola, Via Consolare, 250; 9°<br />
Premio – Moto Club Ferentino,<br />
Piazza Mazzini; 10° Premio – De<br />
Angelis Anna, Via Consolare,<br />
354; 11° Premio – Musa Lucia,<br />
Via Consolare, 240; 12° Premio<br />
– Ciuffarella Guerino, Via<br />
Sabina, 33.<br />
Attraverso le pagine di questo<br />
periodico vogliamo inviare un<br />
sentito ringraziamento a tutte<br />
Secondo premio<br />
Primo premio<br />
quelle persone che si sono impegnate a realizzare l’Infiorata, ma un particolare<br />
grazie va, anche quest’anno, agli abitanti di Via Novana, che si sono portati<br />
nella sottostante strada, dal bivio di Collepero fino a Porta Montana, ed hanno<br />
abbellito il lungo tratto con decorazioni floreali. Questi cittadini sono un esempio<br />
di devozione religiosa e di attaccamento ad un’antica tradizione popolare<br />
come l’Infiorata e vorremmo che la loro intraprendenza sia di stimolo per tutti<br />
coloro che sentono qualche impedimento emotivo alla partecipazione; per que-<br />
sto dobbiamo rilevare positivamente che, dopo tanti anni, su interessamento di alcuni Assessori Comunali che hanno contribuito<br />
individualmente, anche il Comune di Ferentino ha partecipato all’Infiorata nel primo tratto di Via XX Settembre. Noi<br />
della <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> vogliamo augurarci che per il futuro gli amministratori comunali di Ferentino prevedano in bilancio una piccola<br />
somma da destinare all’Infiorata, in modo che anche le istituzioni partecipino fattivamente a tenere in vita questa caratteristica<br />
manifestazione della tradizione popolare ferentinese.<br />
ANNIVERSARIO<br />
Giovedì 26 Luglio <strong>è</strong> stato il 4° anniversario dell’Ordinazione Episcopale<br />
di S. E. Monsignor Ambrogio Spreafico, Vescovo della Diocesi Frosinone<br />
- Veroli - Ferentino, fu ordinato Vescovo dal Cardinale Tarcisio Bertone<br />
nella Basilica romana di San Giovanni Laterano.<br />
Il giorno dell’Immacolata Concezione, l’8 Dicembre prese possesso della<br />
nostra Diocesi presso la Cattedrale di Santa Maria a Frosinone.<br />
Il vicario generale Monsignor Giovanni Di Stefano, in occasione di questa<br />
felice ricorrenza ha inviato alla comunità diocesana questo messaggio,<br />
“ L’occasione <strong>è</strong> propizia per porgere al nostro Vescovo gli auguri di tutta<br />
la Diocesi per tale giorno, e assicurargli, del resto come sempre, speciali<br />
preghiere per la sua persona e per il suo servizio pastorale affinch<strong>è</strong> si<br />
mostri sempre, Padre, Maestro, Pastore delle nostre anime”.<br />
Il ricordo <strong>è</strong> avvenuto anche nelle Sante Messe celebrate la Domenica 29<br />
Luglio scorso.<br />
In occasione di questo anniversario, anche se con ritardo, la nostra <strong>Pro</strong><br />
<strong>Loco</strong> e la Direzione di “Frintinu me….”, formulano a S. E. Monsignor<br />
Ambrogio Spreafico i migliori ed infiniti auguri.<br />
Antonella Ruggiero mentre riceve un omaggio floreale dal<br />
M° Alessandro Celardi<br />
Ennesimo intervento su<br />
Piazza Matteotti & via xx Settembre<br />
Riparate le gravi “ferite” inferte alla pavimentazione<br />
Attorno alla metà del mese di Luglio scorso abbiamo assistito ancora una volta ad<br />
un intervento “specialistico” finalizzato alla risistemazione della pavimentazione<br />
stradale della centralissima Piazza Matteotti e di via XX Settembre; molto probabilmente<br />
non passerà tanto tempo che ne vedremo un altro ..!<br />
Queste frequenti, quasi annuali, riparazioni del manto stradale di Via XX Settembre<br />
e Piazza Matteotti iniziarono l’anno successivo alla realizzazione dello stesso, oltre<br />
dieci anni or sono; tante persone si domandano quanto sia costato alla cittadinanza<br />
quest’opera così particolare da richiedere molta attenzione?<br />
La maggioranza dei cittadini, sin<br />
dall’inizio dei lavori di rifacimento<br />
di Piazza Matteotti, si mostrò perplessa<br />
circa la scelta del tipo di<br />
“mattonatura” utilizzato, in quanto<br />
molto più scura di quella pronosticata<br />
e poco uniforme, anzi proprio<br />
sconnessa. Personalmente ricordo<br />
un carissimo amico di Frosinone,<br />
che spesso veniva con la sua famiglia<br />
nella nostra città, dopo aver<br />
provato con la sua auto la nuova<br />
pavimentazione mi disse: “Caro<br />
Luigino, mi dispiace tanto ma non<br />
mi vedrai più nel centro cittadino,<br />
perché con questa micidiale strada<br />
lo avete rovinato”. Sono convinto<br />
che altre persone che abitano fuori<br />
dal nostro centro storico avranno<br />
fatto la medesima considerazione.<br />
Qualcuno ha ipotizzato che l’orga-<br />
nizzazione della corsa ciclistica Tirreno – Adriatico da tanti anni ha rinunciato a<br />
transitare sul Muro di Ferentino degli Archi di Casamari, uno dei percorsi più temuti<br />
dai ciclisti per la pendenza elevata, proprio perché poi avrebbero dovuto passare<br />
in Piazza Matteotti e Via XX Settembre, tratto eccessivo anche per la mitica Parigi<br />
– Roubaix. Sembra che venga anche espressamente raccomandato, dai ginecologi<br />
alle donne incinte, di evitare di transitare in auto per Via XX Settembre e Piazza<br />
Matteotti a causa delle eccessive vibrazioni. Certo si potrebbe suggerire alla FIAT<br />
di Cassino di venire a collaudare le sospensioni delle loro auto nel nostro centro<br />
storico, ma potrebbe apparire poco rispettoso dei loro collaudatori. A proposito<br />
della pavimentazione di Piazza Matteotti e Via XX Settembre, voglio riproporre il<br />
testo di un volantino, scritto a mano ed in dialetto ferentinate, che fu affisso nel<br />
nostro centro storico nel Giugno del 2000 a firma di “Nonn Richett”:<br />
Cu la scusa da fattu begli<br />
dalla piazza fin a Vascegli,<br />
chissi grossi sapientuni<br />
t’hau miss si strani matuni;<br />
dalla Cina gl’ hau fatt’arrivà<br />
pu’ facci mò l’ossa stuccà.<br />
Gli poracci cu ci t<strong>è</strong>ta passà<br />
su sent la ciocca da sbandà<br />
i pur lu zamp su ved arancà.<br />
J<strong>è</strong> mu meravigli du tutti quanti<br />
specialment du sti puliticanti,<br />
c’hau purmiss da fa chess<br />
alla faccia du gli fess.<br />
Tutti quanti ci tunima ribbellà<br />
pu chell ca Frintinu stau a ffà,<br />
i seguitunu ancora a sgavà<br />
i nu’ stamu solu a guardà.<br />
Cu tantu tassu cu nu’ stamu a pagà<br />
chess i atru ci attocca suppurtà<br />
Via XX Settembre con la strana pavimentazione e<br />
un lampione della luce al centro della carreggiata<br />
Poru frintinu me’…<br />
Firmato il cittadino….. “Nonn Richett, cu ci pigliass ‘mbett”.<br />
Luigi Sonni<br />
purch<strong>è</strong> gli quatrini ‘nz’hau amministrà.<br />
Ma che puccatu simu fattu p’av<strong>è</strong> ‘sta punizion!<br />
pu ruscot zica punzion m’attocca ì alla stazion;<br />
purch<strong>è</strong> camminenn pu sta via<br />
tu su mettu ‘na malincunia;<br />
si lanturnuni cu tu stau a guardà<br />
a Camusantu già mu sembra da stà.<br />
Forcia j<strong>è</strong> so nu pocu ‘gnorant<br />
i nu mun ‘ntennu più du tant;<br />
ma nu’ steva tantu prima megli<br />
dalla piazza finu a Vascegli?..<br />
Ci steva tanta vera armunia<br />
Quandu camminavi pu sta via,<br />
salutenn du qua i du llà<br />
senza paura du schiuffà,<br />
i la ciocca putett spaccà.<br />
Ma prò la ciocca cu su la rumpissinu issi<br />
Accusì putrau ud<strong>è</strong> chell c’hau fatt a Frintinu<br />
me’…
commercio ed industria<br />
a ferentino<br />
dal 1900 al 1905<br />
Continuiamo la stampa delle ricerche di archivio svolte da parte dell’Itis di Ferentino<br />
riguardanti le attività commerciali.<br />
APPENDICE N.2<br />
Ruolo Tassa d’esercizio e rivendita<br />
Anni 1902 - 1903 - 1905<br />
PROFESSIONE Delibera TITOLARE Tassa Comunale<br />
In lire 1 Rivalutazione Contro valore<br />
al 31/12/2000 2 in Euro<br />
Vetturali 62/03 Bianchi Giovanni 5 33.621 17,36<br />
49/02 Bianchi Mauro di Giuseppe 9 62.313 32,18<br />
49/02 Bonacquisti Giuseppe<br />
fu Ignazio 4 27.695 14,30<br />
62/03 Bonacquisti Vincenzo 4 26.897 13,89<br />
49/02 Bonacquisti Lorenzo<br />
fu Giovanni Battista 2 13.647 7,15<br />
49/02 Cantagallo Gaspare<br />
fu Patrizio 2 13.847 7,15<br />
49/02 Catracchia Luigi di Filippo 10 69.236 35,76<br />
62/03 Cellitti Giovanni 3 20.173 10,42<br />
62/03 Cialone Giovanni Battista 3 20.173 10,42<br />
49/02 Ciuffarella Mariano 4 27.695 14,30<br />
49/02 De Castris Pietro<br />
e Bottini Anna 9 62.313 32,18<br />
62/03 De Castris Pietro 5 33.621 17,36<br />
49/02 Delle Chiaie Giacomo<br />
fu Giuseppe 5 34.618 17,88<br />
62/03 Filonardi Antonio 3 20.173 10.42<br />
67/05 Lombardozzi Domenico 6 38.617 19,94<br />
62/03 Incelli Domenico 4 26.897 13,89<br />
49/02 Incelli Francesco<br />
di Ambrogio 4 27.695 14,30<br />
62/03 Incelli Luigi 3 20.173 10,42<br />
49/02 Ludovici Egidio 2 13.847 7,15<br />
49/02 Polletta Angelo di Giuseppe<br />
e Ceccarelli Rosolina 3 20.771 10,73<br />
49/02 Polletta Giacinto di Angelo 3 20.771 10,73<br />
62/03 Pompeo Magno 2 13.449 6,95<br />
62/03 Pompeo Valentino 3 20.173 10,42<br />
49/02 <strong>Pro</strong> Vittorio fu Giacinto 6 41.542 21,45<br />
49/02 Zaccari Francesco<br />
Vendita di vino<br />
e altri generi<br />
fu Michelangelo 3 20.771 10,73<br />
49/02 Colafranceschi Giuseppe 10 69.236 35,76<br />
49/02 Podagrossi Mariano 10 69.236 35,76<br />
67/05 10 64.361 33,24<br />
Vendita Farina 62/03 Fortuna Pietro 2 13.449 6,95<br />
67/05 Lombardozzi Anna Rita 3 19.308 9,97<br />
Vinai 62/03 Bianchi Teresa 5 33.621 17,36<br />
62/03 Boccanelli Anna 5 33.621 17,36<br />
49/02 Cantagallo Antonio<br />
di Florindo 10 69.236 35,76<br />
62/03 Corirossi Arcangela 5 33.621 17,36<br />
62/03 Di Pietro Giuseppe 5 33.621 17,36<br />
62/03 Fortuna Ambrogio 10 67.243 34,73<br />
62/03 Fortuna Camillo 5 33.621 17,36<br />
49/02 Giorgi Pasquale di Pietro 10 69.236 35,76<br />
62/03 Mastrosanti Maria 2 13.449 6,95<br />
49/02 Picchi Salvatore fu Muzio 10 69.236 35,76<br />
49/02 Pompeo Lucia fu Giuseppe 5 34.618 17,88<br />
49/02 Zaccari Clelia ved. di<br />
Giovanni Battista 5 33.621 17,36<br />
Vino e pane 62/03 Di Torrice Celestina<br />
Attività non<br />
indicata<br />
in Fortuna 10 67.243 34,73<br />
49/02 Bianchi Giovanni Battista<br />
fu Sisto 2 13.449 6,95<br />
49/02 Bonacquisti Alfonso<br />
fu Mattia 3 20.771 10,73<br />
49/02 Datti Domenico fu Giuseppe<br />
67/05 Gargani Francesco<br />
fu Benedetto 10 64.361 33,24<br />
67/05 Gasbarra don Alfonso<br />
di Giuseppe 20 128.722 66,48<br />
67/05 Giorgi Candido di<br />
Domenicantonio 35 225.264 116,34<br />
67/05 Incelli Antonio fu Filippo 29 186.647 96,39<br />
67/05 Lolli eredi del fu Costantino 35 225.264 116,34<br />
67/05 Mosca Stefano fu Francesco 20 128.722 66,48<br />
67/05 Podagrossi Ambrogio 20 128.772 66,48<br />
67/05 <strong>Pro</strong> Francesco 18 115.850 59,83<br />
67/05 <strong>Pro</strong> Prudenzio fu Pio 18 115.850 59,83<br />
67/05 Schiavi Angelo 20 128.722 66,48<br />
67/05 Stampa Cesare 40 257.444 132,96<br />
67/05 Zaccardi Michele 3 19.308 9,97<br />
APPENDICE N.3 GIUNTA MUNICIPALE DELIBERA N.79 DEL 7 AGOSTO 1912<br />
Sindaco - Presidente dott. Pio Roffi Isabelli<br />
Assessore Anziano avv. Carlo Felice Scala<br />
Assessori: D'Ascani dott. Giovanni Battista, Cerilli Ignazio, Pompeo Augusto,<br />
Assiste il Segretario Capo Gregori dott. Angelo<br />
TESTO UNICO DEL REGOLAMENTO DI POLIZIA URBANA<br />
La Giunta<br />
- Visto il regolamento di polizia urbana del 2 novembre 1872 adottato e vigente in questo Comune;<br />
- Viste le sottonotate deliberazioni consigliari portanti disposizioni aggiuntive a detto regolamento per<br />
le materie non chiaramente o opportunamente disciplinate:<br />
1) deliberazione consigliare 6 maggio 1902 approvata dalla Giunta <strong>Pro</strong>vinciale Amministrativa il 31<br />
giugno 1902 n. 29030 div. 2 per la limitazione d' orario di lavoro ai molini entro l' abitato;<br />
2) deliberazione consigliare 17 maggio 1909 approvata dalla Giunta <strong>Pro</strong>vinciale Amministrativa<br />
il 2 luglio 1909 n. 1866 omologata dal Prefetto il 10 luglio 1909 n. 39893 div. 2; per l' autorizzazione<br />
alla Giunta Municipale ad imporre, in casi eccezionali, il calmiere sui generi annonari di<br />
prima necessità;<br />
3) deliberazione consigliare 9 giugno 1913 n. 61 approvata dalla Giunta <strong>Pro</strong>vinciale Amministrativa<br />
il 12 settembre 1913 n. 3011 omologata dal Prefetto il 26 settembre 1913 n. 64619 div. 2; relativa<br />
all' approvazione dei calmieri.<br />
Ritenuto occorra conglobare in un testo unico tutte le disposizioni anzidette per facilità e chiarezza d'ispezione<br />
di tutte le materie trattate.<br />
Che la competenza di questo Consesso trattandosi di provvedimento di pura esecuzione, non può revocarsi<br />
in dubbio;<br />
Su proposta del sig. Presidente, unanime e con voto legale<br />
DELIBERA<br />
adottare per il Comune di Ferentino il seguente testo unico del regolamento di polizia urbana, comprendente<br />
n. 54 articoli:<br />
TITOLO I°<br />
Disposizioni riguardanti i negozi in generale<br />
Art. 1 Chiunque intende aprire o cambiare località di un proprio negozio, oltre all'uniformarsi al<br />
prescritto delle leggi dovrà darne avviso all'ufficio comunale.<br />
Art. 2 Non potrà essere esposta alcuna insegna la quale disdica al senso estetico e al Pubblico ornato;<br />
in difetto l'Autorità Municipale potrà impedire l'affissione o ordinare la rimozione o la<br />
modificazione.<br />
Art. 3 Le bilance e le misure che servono alla vendita, devono essere sempre ben pulite, collocate<br />
in luogo ben esposte alla luce e sotto gli occhi del compratore.<br />
Art. 4 Nessun venditore può rifiutarsi di vendere a peso il pane o altri generi di loro smercio. I venditori<br />
non possono pure rifiutarsi alla vendita degli oggetti domandati, quantunque fossero<br />
richiesti di una quantità minima.<br />
Art. 5 Tutti gli esercenti o venditori di generi sottoposti a tariffa, dovranno ad essa conformarsi e<br />
tenerla affissa in luogo da poter essere comodamente letta dai compratori; ed i prestinai<br />
dovranno tenere affissa la meta che verrà data dalla Autorità Municipale<br />
TITOLO II°<br />
Venditori di commestibili<br />
Art. 6 Gli esercenti che vogliono cessare dalla loro industria o commercio dovranno dare preventiva<br />
notizia all' Autorità Comunale.<br />
In specialità i panattieri e i macellai dovranno fare tale comunicazione almeno 11 giorni prima<br />
della chiusura.<br />
Art. 7 I panattieri, vermicellai, pizzicagnoli, e simili, sono obbligati a tenere ufficialmente illuminato<br />
il loro negozio tanto di giorno come di notte, e ciò fino all' ora fissato dalla Giunta.<br />
Art. 8 I panattieri e i venditori di carne specialmente in generale i venditori di commestibili dovranno:<br />
a) tenere i loro negozi provvisti in quantità proporzionata all'entità del rispettivo smercio ordinario;<br />
b) tenere i loro negozi aperti in tutti i giorni dal levar del sole ad un' ora di notte.<br />
Art. 9 E' vietato esporre fuori dalla propria bottega, lardo, bestie macellate o parte di essa, generi<br />
di salsamenteria e tutti quegli oggetti che possono lordare i passanti o la pubblica via.<br />
Art. 10 Quando eccezionali circostanze locali lo richieggano, la Giunta Municipale e autorizzata ad<br />
imporre temporaneamente il calmiere sui generi annonari di prima necessità vale a dire sul<br />
pane, paste, farina, carni macellate fresche di ogni specie ed altri. I venditori dei generi di<br />
prima necessità, in periodi nei quali sarà imposto il calmiere, dovranno costantemente affissa<br />
nei loro esercizi in modo visibile al pubblico la tabella delle scelte deliberate dalla Giunta<br />
Municipale e che sarà loro notificato a cura del Sindaco. Deliberazione consigliare 17 maggio<br />
1909 n.28 approvata dalla Giunta <strong>Pro</strong>vinciale Amministrativa il 2 luglio 1909 n. 1866<br />
vistata dal Prefetto il 10 luglio 1909 n. 39893 div. 2; deliberazione consigliare 9 giugno 1913<br />
n. 61 approvata dalla Giunta <strong>Pro</strong>vinciale Amministrativa il 12 settembre 1913 n.3011 vistata<br />
dal Prefetto il 26 settembre 1913 n. 64619 div. 2.<br />
1 Lire del 1902,1903 e 1905<br />
2 Valore della lira al 31 dicembre 2000 , per l’euro si <strong>è</strong> applicato il valore di cambio 1 euro = Lit 1936,27<br />
Anno Coeff. Lira Coeff. Euro<br />
1902 6.923,6477 3,5756<br />
1903 6.724,2958 3,4728<br />
1905 6.636,1083 3,4272<br />
.....Continua al prossimo numero<br />
3
4<br />
Seguito dal numero precedente…<br />
Cap. 3° Paragrafo 27<br />
Ottavio Roncioni, Vescovo<br />
Penale di annui scudi cento, inflitta<br />
al Municipio, per il mantenimento e<br />
ristauro della chiesa di S. Maria<br />
Maggiore<br />
Fu sotto il Vescovato di Giov. Carlo<br />
Antonelli, che il Clero ed i devoti cittadini,<br />
fecero istanza al Commune per<br />
ottenere un sussidio, allo scopo di riattare<br />
e riedificare nell’esterno della<br />
chiesa di S. Maria Maggiore, alcuni<br />
sconci e diroccamenti, molto immenzi,<br />
arrecati dalle fazioni cittadine armate;<br />
allorch<strong>è</strong> nelle lotte tra Ferentinesi ed<br />
Alatrini, rivolsero i faziosi, le armi contro<br />
i Frati Cistercensi, che ritenevano<br />
contiguo alla detta chiesa il loro convento.<br />
Il Comune adunato il Consiglio,<br />
rispose negativamente, all’appello del<br />
Clero e devoti; ma questi non si arresero<br />
al diniego, poiché aiutati da persone<br />
influenti, sporsero reclamo alla S. Sede<br />
in Roma. La corte di Roma, appurata la<br />
necessità dei ristauri e guasti da farsi al<br />
bellissimo tempio di S. Maria<br />
Maggiore, e posta a cognizione, che<br />
detti sconci, erano stati cagionati anticamente<br />
dallo stesso popolo ferentinese;<br />
ordinò con rescritto Il.mo al<br />
Comune, di pagare il giorno di Pasqua<br />
di ogni anno, fintantoch<strong>è</strong> non si verificassero<br />
ultimati i lavori murari di<br />
restauro suddetti, la penale di scudi<br />
cento: dando la facoltà al Potestà locale<br />
per l’osservanza, ed in caso di rifiuto,<br />
di dover duplicare la somma inflitta,<br />
con altri cento scudi. Nel libro<br />
Riformanze manosc: Commun: all’art.<br />
LXXXI pag: 45: tergo, si legge il sunto<br />
del detto Rescritto, copiato pure dal<br />
Giorgi e dal Bono così.<br />
= Da elemosina facendo Ecclesia S.<br />
Maria. Statuevum quod omni anno ad<br />
onorem beate Virg: Mariae et quod ipsa<br />
virgo Maria quae est mater pi<strong>è</strong>tatij liberet<br />
Civit: Ferent: ab obnim: oppressionib:<br />
quod de proventilus Comunitatis<br />
veniunt pro edificio Ecclesiae Sancta<br />
M. Majoris Den: Centum = Et dictum<br />
edificium fieri debeat per potestatem, et<br />
officiales civitatis predictae ubi feuvit<br />
plus necesse. Et Camerarius dieta<br />
Comunitatis, teneatur, et cogeve possit<br />
addandum, et solvendum de pecunia<br />
dicti Comuni anno quolibet in festo<br />
Pascatis Majoris Resurrezionis<br />
Domini, pro opere supradicto. Et<br />
Potestas dicti Comunitatis decretavimus<br />
statutum faciat in = violabiliter<br />
observavi, ad penam Den: Centum =<br />
Con il danaro suddetto, in ogni anno<br />
versato, si riebbe al pristino stato, la<br />
forma ed il disegno, deturpato, della<br />
chiesa nell’esterno dei lati . Anzi, in<br />
tale occasione, si volle abbondare il<br />
lavoro, poiché al lato destro, dal versante<br />
all’ospedale, vi si costruì la nuova<br />
fabbrica per la Sacrestia; lavoro, oggi<br />
riprovato dai moderni studiosi, perché<br />
deturpa la bellezza del tempio.<br />
Cap. 3° Paragrafo 28<br />
Soppressione del Convento dei PP.<br />
Celestini<br />
Fu pure sotto il Vescovato di Gio. Carlo<br />
Antonelli, che in virtù della Bolla emanata<br />
dal Pontefice Innocenzo X° fin<br />
“…<strong>Pro</strong>seguiamo il lavoro”<br />
“Storia di Ferentino”<br />
di Giacomo Bono<br />
dall’anno 1652 per la soppressione e<br />
restrizione dei Conventi, in Ferentino<br />
dietro rescritto della S. Sede, rimase<br />
soppresso il Convento dei PP. Celestini,<br />
nella chiesa rurale di S.Antonio<br />
Abbate. Le rendite ed i beni del detto<br />
convento, vennero aggregati al<br />
Monastero di S. Eusebio, di Roma. Per<br />
vari anni di seguito, dopo la soppressione,<br />
nel locale dei detti PP. Celestini,<br />
rimasero due soli Monaci Conversi, che<br />
in ogni anno riscuotevano la rendita dei<br />
fondi, ascendente alla somma di scudi<br />
mille e cento, che prelevatane per essi<br />
la parte al necessario sostentamento,<br />
erano in dovere di rimettere il restante<br />
in Roma, al Monastero di S. Eusebio.<br />
L’antico Regist: Commun: il Giorgi ed<br />
il Bono, accennano al rescritto sudd.º.<br />
Cap. 3° Paragrafo 29<br />
Valeriano Chierichelli, Vescovo<br />
Segna il numero LXXII della serie, il<br />
Vescovo di Ferentino, Valeriano<br />
Chierichelli, nativo di Amelia<br />
nell’Umbria, fu eletto alla sede vescovile<br />
di questa città dal Pontefice<br />
Innocenzo XII nell’anno 1694, dopo<br />
aver esercitato lodevolmente, cariche<br />
onorifiche presso la S. Sede. Nella reggenza<br />
della sua chiesa e diocesi, fu<br />
rigoroso per l’osservanza della disciplina<br />
ecclesiastica, con il Clero: a questi<br />
proibì di vestire abbiti borghesi entro la<br />
città, come nei viaggi e villeggiature,<br />
volle, che prevalesse nei preti l’abbito<br />
ecclesiastico: proibì loro le riunioni o<br />
combriccole serali, e di assistere ai<br />
pubblici spettacoli, sotto pena di multe<br />
pecuniarie, esercizi nei ritiri, e sospensioni<br />
di cariche a seconda della gravità<br />
del caso. Però un tal sistema di rigore,<br />
venne tosto attraversato dal Clero<br />
potente, ed anche da personaggi<br />
influenti della città, presso la corte di<br />
Roma; cosicch<strong>è</strong> il buon Vescovo<br />
Valeriano Chierichelli, contrariato dal<br />
Clero, fu nella necessità di esulare,<br />
cedendo la reggenza ai Vicari<br />
Apostolici, che per più anni governarono<br />
la chiesa di Ferentino. Finch<strong>è</strong> pergiunti<br />
all’anno 1710, ossia dopo 16<br />
anni dalla sua elezione al Vescovato,<br />
intesosi col Pontefice Clemente XI il<br />
quale, e per l’età, e per il bene della<br />
salute, lo consigliava a liberarsi da ogni<br />
intrigo, spontaneamente si dimisse dal<br />
Vescovato, riservandosi soltanto sopra<br />
la rendita di questa Mensa Vescovile<br />
un’annua pensione.<br />
Cap. 3° Paragrafo 30<br />
Rifusione della Campana grande<br />
della chiesa Cattedrale<br />
Sotto il Vescovato di Valeriano<br />
Chierichelli, ma allorch<strong>è</strong> la chiesa di<br />
Ferentino si reggeva dai Vicari<br />
Apostolici, in assenza del Vescovo, si<br />
addivenne, alla fusione della Campana<br />
grande della chiesa Cattedrale, la quale,<br />
fin dall’anno 1634, ossia più di settant’anni<br />
innanzi, ritrovavasi rotta sulla<br />
torre del Campanile. Cosicch<strong>è</strong> pergiunti<br />
all’anno 1705 fra le elemosine raccolte,<br />
ed elargizioni del Clero, e del<br />
Commune, si operò la rifazione della<br />
detta Campana nella pubblica piazza<br />
del Duomo. Tanto si rileva nella rubblicella<br />
Comm: e libr: Riformanze alla<br />
lett: F: pag: 35, come pure nell’indice<br />
De Ius e Rag: pag: 7. tergo; in dove si<br />
dice, che il Municipio vi concorse con<br />
la somma elargita di scudi 25. Nella d.ª<br />
Campana rifusa, vennero incisi i<br />
seguenti versi e motti latini, che io stes-<br />
so copiai, allorch<strong>è</strong> dietro nuova rottura,<br />
venne rifusa l’anno 1857.<br />
- Texqui millet. juper. bis. centum.<br />
quinque. salutis<br />
Communique. Capi. Praesulis. Aere.<br />
Tuli.1705<br />
- Quinque . et.. quincentos. mea. vox.<br />
jam. computat. Annos Post. quos.<br />
fracta. silens. ecce. refusa. sono.<br />
Ego sum sacra tuba ad Laudem<br />
Omnipotentis Dei Ejusque SS. MM.<br />
Joannis et Pauli devota ecclesiae voce<br />
proclamaus.<br />
– Isti sunt duae Olivae et duo candelabra<br />
lucentia Ante Dnum habent protestatem<br />
claudere coelum nubibus, et<br />
aperire portas ejus quia linguae<br />
corum claves coeli facte sunt.<br />
Ricordo pure, che oltre la detta iscrizione,<br />
restava di mirabile lavoro, il rilievo<br />
dell’ornato intorno alla bocca della<br />
Campana, con le figure dei santi martiri<br />
Giovanni e Paolo.<br />
Cap. 3° Paragrafo 31<br />
Simone Gritti, Vescovo<br />
Simone Gritti veneziano, segna il<br />
numero LXXIII della serie, che dal<br />
vescovato di Lattavo, venne traslato<br />
alla reggenza della sede di Ferentino<br />
dal pontefice Clemente XI, nell’anno<br />
1710 il mese di giugno. Governò questa<br />
chiesa per anni 19, essendo stato traslato<br />
alla sede dell’Acquapendente dal<br />
pontefice Benedetto XIII l’anno 1729.<br />
La detta traslazione, fù dal detto vescovo<br />
richiesta per liberarsi dalle vessazioni<br />
e persecuzioni del clero infierito contro<br />
di lui, essendo ch<strong>è</strong> egli rigorosissimo<br />
e tenace nel suo giusto proposito,<br />
forse più dell’antecessore, mantenne il<br />
sistema delle multe pecuniarie, per i<br />
canonici, parroci, preti e chierici, trasgressori<br />
dei propri offici. Colle somme<br />
raccolte dai multati, esso ricostruì il<br />
nuovo davanzale dell’orto, incontro la<br />
chiesa di S.Giuseppe, fece alcuni arredi<br />
sacri nella chiesa Cattedrale, ed altri<br />
utensili. Ma le persecuzioni del clero,<br />
irritato contro, sempre più aumentarono,<br />
che si vidde nella necessità di<br />
domandare al Pontefice un provvedimento,<br />
quale, ottenne colla traslazione<br />
alla chiesa d’Acquapendente come si <strong>è</strong><br />
detto. Simone Gritti, nel lasciare questa<br />
città, esarcebato dal contegno del clero,<br />
nel montare in vettura volle col fazzoletto<br />
sbarazzarsi dalla polvere il vestito<br />
e le scarpe, affine di non portare con se<br />
neanche la terra di Ferentino, accoltasi<br />
adosso nell’atto della partenza. Nel<br />
muro da lui edificato, col ritratto delle<br />
multe, prossimo alla chiesa di S.<br />
Giuseppe, ancora si vede la lapide coll’iscrizione,<br />
accennando a tal fatto, soltanto<br />
non <strong>è</strong> più riconoscibile il suo<br />
stemma perché deturpato per sfregio<br />
dopo la sua partenza.<br />
Cap 3° Paragrafo 32<br />
Fabrizio Borgia, Vescovo<br />
Riforma della Cappella, e delle<br />
<strong>Pro</strong>cessioni, del <strong>Pro</strong>t: S. Ambrogio<br />
Fabrizio Borgia, Vescovo di Ferentino,<br />
nativo di Velletri, segna della serie il<br />
num. LXXIV; fù eletto dal pontefice<br />
Benedetto XIII nell’anno 1729. Esso<br />
coll’assunzione al vescovato di questa<br />
città, ebbe subito il pensiero di rimodernare<br />
la cappella del protettore S.<br />
Ambrogio, nella chiesa cattedrale, a<br />
spese della Ven: Confraternita dello<br />
Spirito Santo, abbellendola di stucchi e<br />
dorature, come anche riportandola al<br />
piano antico della navata, trovandosi<br />
essa alquando elevata dal suolo: tolsevi<br />
le colonne a spira nell’ingresso, perché<br />
una di esse era spezzata in più parti e<br />
minacciante rovina, riordinò e fece a<br />
proprie spese ristampare l’officio di S.<br />
Ambrogio, coll’aggiunta dei decreti<br />
degli altri Santi particolari di questa<br />
chiesa, unitamente alla sua Umilia,<br />
fatta in occasione dell’invenzione<br />
sudd.a come rilevasi dal processo, esistente<br />
nel libro Capitolare lett: C: fogl:<br />
69 degl’istromenti; come anche nella<br />
vita del Santo <strong>Pro</strong>tettore del P. Nicola<br />
Angelini d.c.d.g. a pag: 50 e 51.<br />
Al vescovo Fabrizio Borgia, devesi<br />
attribuire la riforma dei tanti abusi,<br />
rimasti ancora inveterati nel popolo, fin<br />
dai bassi tempi, circa i pregiudizi e ridicolaggini<br />
adottate nell’incedere alle<br />
pubbliche processioni di penitenza precedente<br />
il 1 maggio giorno dell’invenzione<br />
del corpo del <strong>Pro</strong>tettore S.<br />
Ambrogio.<br />
Dette processioni, allora, composte da<br />
una calca di popolani denudati insino<br />
alla vita, scalsi ed adorni di nastri d’ogni<br />
colore, recanti per mano lance,<br />
spade, scure, roncole e corde nodose<br />
gridando a scuarciagola, evviva, ed<br />
alternando canti di rozze strofe formavano<br />
più di una processione di penitenza,<br />
una confusione, anzi un riprorevole<br />
baccano. Tali sconcezze, per lo innanzi<br />
mai potettero esser vietate dalla supervivita<br />
ecclesiastica, perché il massimo<br />
fanatismo, proveniva dalla compagnia<br />
detta dei Centurioni, o Flagellanti, istituita,<br />
molti secoli indietro, ed ora si<br />
riconosceva appropriata alla antichissima<br />
confraternita dello Spirito Santo,<br />
che per la sua grande influenza e ricchezza,<br />
quasi dominava la città tutta.<br />
Così il vescovo Fabrizio Borgia, nel<br />
proposito di provvedere a tanto sconcio,<br />
col suo sinodo Diocesano stampato<br />
nell’anno 1732, coi tipi di stor: Jannetti<br />
di Macerata, al cap: XXI, pag: 57 ebbe<br />
a stabilire una riforma per le dette processioni<br />
come pene ed altro.<br />
Ecco testualmente il sunto del paragr:<br />
in proposito.<br />
= Quoniam vero in hac Civitate inolevit<br />
abusus, risumpotius et admirationem<br />
vivis sanae mentis, quam devotionem<br />
ingenenes agendi scilicet tribus diebus<br />
ante Festum inventionis corporis S.<br />
Ambrosii Martiris primarii <strong>Pro</strong>tectoris<br />
<strong>Pro</strong>cessiones Nocturnas, concurrentibus<br />
ominibus omnis actatis nudis usque<br />
ad foemova, enjes, aliaque husus generis<br />
arma gestantibus et ridicula quaedam<br />
carmina cantantibus, nos ut hujsmodi<br />
abusum in verae devotionis specie<br />
reformamus processiones has fieri<br />
permittimus a solis confratribus vestibus<br />
confraternitatis ll.mi Sagramenti, et<br />
aliarum indutis, pedibus tantum, si placet,<br />
denudatis Sacrosancto crucis<br />
vexillo praecedente, cum duobus cantoribus,<br />
litaniajs sanctorum et hjmmos a<br />
nobis praescribendos cantantibus confratribus<br />
devote responndentibus omnino<br />
nudatis piensonis. Ae ita deo imprimis,<br />
et deinde divo titulari verus et non<br />
despicendus honor redditur. Quod si<br />
alias per quemcumque factum fuevit<br />
condignas ipse, gravesque arbitrio<br />
nostro non effuget poenas.=<br />
Il detto paragrafo si trova pure riportato<br />
nel manoscr: Reg: Communitativo<br />
alla pag: 640. Il vescovo Fabrizio<br />
Borgia tenne il governo della chiesa di<br />
Ferentino per anni 25, essendo morto<br />
nell’anno 1754 il giorno, 2 settembre.<br />
Si osserva tanto annotato pure nel libro<br />
degli atti capitolari lett: F: fogl: 207. Di<br />
fino lavoro e di bei marmi colorati <strong>è</strong> il<br />
monumento che venne eretto al vescovo<br />
Fabrizio Borgia nella chiesa cattedrale<br />
al disopra dell’abside difronte alla<br />
cattedrale vescovile. Detto monumento,<br />
ben conservato fino ad oggi con la<br />
figura di esso vescovo ed iscrizione<br />
venne trasportato dentro la sacrestia in<br />
occasione dell’odierna riedificazione<br />
del tempio.<br />
Cap 3° Paragrafo 33<br />
Erezione del Monte Frumentario e<br />
Compimento della Residenza<br />
Vescovile<br />
Colla morte del vescovo Fabrizio<br />
Borgia nell’anno 1754 e per sua ultima<br />
disposizione, volle egli stabilito, che<br />
tutti i generi ritrovati nel suo granaio<br />
alla di lui morte servissero per l’erezione<br />
di un Monte Frumentario.<br />
Difatti due anni dopo la sua morte,<br />
ossia nell’anno 1756, i fratelli eredi,<br />
vennero ad erigere il detto Monte<br />
Frumentario, con l’amministrazione<br />
affidata al M. Capitolo della Cattedrale.<br />
Come il tutto si osserva dall’istromentro,<br />
registrato in principio dal primo<br />
libro, o registro del detto Monte<br />
Frumentario.<br />
Fù il vescovo Fabrizio Borgia, che<br />
ultimò a sue spese il braccio della residenza<br />
vescovile soprastante alla carcere<br />
di S. Ambrogio; che stabilì con intonaco<br />
all’esterno tutto il fabbricato<br />
superiore del palazzo, rimasto fino allora<br />
con mura rustiche; che pose in buon<br />
ordine e semetria i vani e le tettoie nell’interno<br />
e nell’esterno di esso, riducendolo<br />
allo stato com’ora si vede.<br />
Il detto lavoro fatto eseguire dal vescovo<br />
Fabrizio Borgia, fù di non lieve<br />
spesa e tempo, perché durò per vari<br />
anni, ma egli ebbe a vederlo ultimato<br />
Monumento funerario del vescovo Borgia<br />
nell’anno 1743, cio<strong>è</strong> undici anni prima<br />
della sua morte, ed in quello stesso<br />
anno, al totale compimento dell’opera,<br />
ne volle perpetuare la memoria colla<br />
lapide ed iscrizione, posta all’esterno<br />
della prospettiva, prossima all’arco del<br />
supportico, dal versante di ponente,<br />
difronte alla via detta, delle Monache<br />
buone.<br />
...Continua al prossimo numero
A PALAZZO GIORGI-ISABELLI PRESENTATO<br />
IL CD “SARABANDE” DI GIANNI mONOSCALCO<br />
Giugno mese della Chitarra a Ferentino, ma<br />
anche a palazzo Giorgi-Roffi Isabelli. Accanto<br />
alla 10° Rassegna di Chitarra Acustica, svoltasi<br />
nella cornice di Piazza Mazzini e nel Cortile del<br />
Palazzo, domenica 17, il chitarrista e liutista<br />
ferentinate Gianni Monoscalco ha voluto presentare<br />
il suo primo CD proprio nella corte del<br />
Palazzo, testimonial da qualche tempo di<br />
importanti manifestazioni culturali.<br />
Il lavoro, intitolato “Sarabande”, consta di ventuno<br />
pezzi, pari a quasi un’ora di ottima musica,<br />
riguardante il ricco repertorio dell’artista<br />
che predilige la musica antica dal ‘300 al ‘700,<br />
ma che non disdegna di spazziare sul repertorio<br />
di musica moderna e contemporanea.<br />
Al concerto ha assistito un numeroso ed attento<br />
pubblico proveniente da varie parti della Ciociaria<br />
e anche dalla capitale. L’autore si <strong>è</strong> avvalso<br />
di una presentazione del tutto eccezionale in<br />
quanto si <strong>è</strong> avuta la partecipazione del prof.<br />
Marcello Carlino, esperto di Letteratura del<br />
‘900 e docente presso la Facoltà di Lettere e<br />
Filosofia dell’Università La Sapienza di Roma.<br />
Il professore, dichiaratosi un musicofilo, ha<br />
fatto una presentazione dell’opera musicale di<br />
Monoscalco con una precisione ed una competenza<br />
fuori del comune, affascinando i presenti<br />
che hanno ascoltato con interesse e partecipazione<br />
l’interessante esposizione dello stesso ed<br />
i suoi passaggi sul rapporto della chitarra con<br />
l’artista.<br />
Gianni Monoscalco collabora attualmente con<br />
diverse formazioni cameristiche ed in pianta<br />
stabile in trio con flauto e violino per il quale<br />
scrive brani e trascrizione di brani per altri strumenti.<br />
E’ attivo nel campo della composizione<br />
e dell’arrangiamento musicale collaborando nel<br />
campo del teatro e dello spettacolo in genere.<br />
Diverse le partecipazioni ad eventi importanti<br />
di cui ricordiamo la masterclass sulla prassi<br />
PARTICOLARI<br />
ACCOMPAGNATORI<br />
Nei caldissimi ed afosi giorni dell’ultima<br />
decade del mese di Giugno <strong>2012</strong>, la<br />
nostra città <strong>è</strong> stata visitata da piccoli<br />
gruppi di turisti provenienti dagli<br />
U.S.A, stato dell’Illinois, e precisamente<br />
dalla città di Rokford, gemellata con<br />
Ferentino nel Maggio del 2006.<br />
Nelle loro visite hanno ammirato i storici<br />
monumenti della nostra città restandone<br />
ammirati.<br />
Ad accompagnare queste visite abbiamo<br />
notato in primis Gino Reali, nostro<br />
concittadino da moltissimi anni residente<br />
nella città di Rockford; mentre un<br />
‘altro gruppo <strong>è</strong> stato guidato nella visita<br />
dalla gentile signora americana Debby<br />
Luchetti, consorte di Thomas, che da<br />
attenta appassionata della storia di<br />
Ferentino, nel suo giro particolare e<br />
meticoloso ha voluto far ammirare,<br />
come lei ci ha riferito, le meravigliose<br />
testimonianze storiche del passato della<br />
nostra città.<br />
Il primo incontro <strong>è</strong> avvenuto nella sede<br />
della <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong>, accolti dal Presidente<br />
Luigi Sonni che ha consegnato loro<br />
depliants illustrativi dei monumenti cittadini<br />
in lingua inglese, poi la visita <strong>è</strong><br />
proseguita verso l’Acropoli del 2° secolo<br />
a.C., al Duomo romanico del XI<br />
Venerdì 20 Luglio <strong>2012</strong>, a Roma, presso il palazzo del Quirinale,<br />
residenza del Presidente della Repubblica italiana, organizzata<br />
dall’associazione stampa parlamentare, si <strong>è</strong> svolta la<br />
secolo, dedicato ai SS. martiri romani<br />
Giovanni e Paolo, il giro <strong>è</strong> proseguito<br />
per il Mercato Romano del I° secolo a.<br />
C., infine nella chiesa gotico-cistercense<br />
di Santa Maria Maggiore, accolti con<br />
piacere dal parroco don Luigi De<br />
Castris che li ha ringraziati per la visita.<br />
Dalle pagine di “Frintinu me….” la<br />
nostra <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> invia un sentito grazie<br />
alla signora Debby per la sua passione<br />
nella storia monumentale di Ferentino,<br />
e all’amico Gino Reali.<br />
Debby Luchetti<br />
Il 24 giugno del <strong>2012</strong> un gruppo di<br />
intrepidi ferentinati ha inaugurato la<br />
riapertura ufficiale del sentiero che da<br />
Ferentino portava in Porciano. Questa<br />
strada, esistente sulle vecchie carte e<br />
rimasta coperta dall’oblio del tempo, <strong>è</strong><br />
stata riportata alla luce dall’impegno<br />
della guida ambientale Raffaele Principi<br />
Coppotelli alla ricerca di un percorso<br />
verso il santuario della trinità di Vallepietra<br />
e di una via celestiniana che lo<br />
conduce già da 2 anni alla perdonanza<br />
aquilana di Collemaggio. Ripulita e<br />
risistemata alla meglio, opera di silenzioso<br />
volontariato il sentiero, <strong>è</strong> stato<br />
ora segnato con vernice rossa raffigurante<br />
2 orecchie asinine (sono ormai<br />
noti i trekking in compagnia di questo<br />
animale organizzati dal Principi). Il<br />
giorno in questione, domenica, un<br />
aPPUNTaMENTO<br />
al QUIRINalE<br />
cerimonia del “Ventaglio”.<br />
Oltre al capo dello stato Giorgio Napolitano, erano presenti i<br />
due responsabili dei due rami del Parlamento, il Presidente<br />
del Senato l’On. Schifani<br />
e della Camera<br />
l’On. Gianfranco Fini.<br />
L’annuale cerimonia<br />
consiste nella consegna<br />
di un “ventaglio”<br />
decorato al Presidente<br />
della Repubblica, a<br />
questa cerimonia di<br />
quest’anno <strong>è</strong> stato<br />
presente anche un<br />
ferentinate, il <strong>Pro</strong>fessore<br />
Vincenzo Ludovici,<br />
vice presidente<br />
della nostra <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong>,<br />
che ha contribuito alla<br />
realizzazione del ventaglio<br />
fatto da una sua<br />
alunna, Volha Plashko<br />
dell’Accademia di<br />
Belle Arti di Roma,<br />
dove insegna il nostro<br />
concittadino.<br />
gruppo di 12 persone accompagnate da<br />
2 asinelli si sono dati appuntamento<br />
davanti la chiesa di S. Antonio ed<br />
hanno dato inizio a questa<br />
passeggiata che aveva per<br />
obiettivo il lago di Canterno.<br />
Dopo essersi diretti<br />
verso “la centrale”, hanno<br />
preso per “Via Monte di<br />
Noé” oggi territorio anagnino<br />
ma parte, una volta,<br />
del territorio ferentinate,<br />
da qui ci si <strong>è</strong> naturalmente<br />
trovati sul sentiero anzidetto<br />
che passando per il<br />
fosso della “femmina morta” ci ha portato<br />
poco oltre la strada di accesso alla<br />
frazione di Porciano. Da qui poi, arrivare<br />
a Canterno e chiudere con un barbecue<br />
la giornata <strong>è</strong> stata una irrinunciabile<br />
prosecutio. Di questo percorso, di<br />
esecutiva della musica rinascimentale e barocca<br />
a Città della Pieve ed il coinvolgimento nel<br />
corso tenuto dal M° Hapkinson Smith sulla<br />
musica antica, liuto, chitarra barocca e vihuela.<br />
Nel 2005 partecipa al 1° International Guitar<br />
Festival come interprete e compositore, classificandosi<br />
nei primi posti proprio per la composizione.<br />
Davanti al folto pubblico, hanno voluto portare<br />
il loro ringraziamento il Sindaco Piergianni<br />
Fiorletta ed il saluto di augurio e di compiacimento<br />
il M° Tonino Poce del Conservatorio di<br />
Frosinone.<br />
Pio Roffi Isabelli ha ringraziato Monoscalco<br />
per aver preferito la cornice di Palazzo Giorgi-<br />
Roffi Isabelli per presentare questa opera prima<br />
e il prof. Marcello Carlino per la sua attiva partecipazione,<br />
con un arrivederci ad una prossima<br />
occasione che vedrà di nuovo l’artista impegnato<br />
in altri concerti nel medesimo luogo.<br />
la VECCHIa STRaDa<br />
PER PORCIaNO<br />
Laurea<br />
5<br />
cui un ulteriore tratto <strong>è</strong> in fase di recupero,<br />
<strong>è</strong> stato interessante l’incontro con<br />
le persone cresciute nei luoghi attraversati<br />
gente che, ricordava quando il<br />
postino usava quella strada per portare<br />
lettere su alla frazione ma anche i porcianesi<br />
con le ceste in testa che scendevano<br />
a Ferentino per il mercato o ancora,<br />
le “orde” dirette a bonificare le<br />
paludi pontine, raccontate come famiglie<br />
che partivano con numerosi bambini<br />
e che tornavano solo con quelli<br />
risparmiati dalla malaria.<br />
Momenti di vita di ieri ma ancora vivi<br />
nei ricordi di chi ha vissuto i tempi<br />
della povertà e che noi oggi, nella semplicità<br />
dei nostri limiti cerchiamo di<br />
partecipare ai figli della società del<br />
benessere.<br />
Fontecchia Andrea<br />
Presso l’Università di “Tor Vergata” Roma, ha ottenuto la laurea triennale in<br />
Chimica Applicata con voti 95,5/110, Carlo CRESCENZI, che ha discusso la<br />
tesi: “Importanza e funzionamento della ispezionatrice visuale automatica nell’industria<br />
farmaceutica”, tirocinio presso “Patheon Italia spa”, relatore il professore<br />
Antonio Palleschi, tutore anziendale l’ingegnere Marco Del Monte.<br />
Il neo laureato <strong>è</strong> stato caldamente festeggiato dal papà Nello, sostenitore di questo<br />
periodico, dalla madre Anna Maria Picchi, dai fratelli Marco ed Emiliano,<br />
dai nonni Giulio Picchi e Ida Mariani.<br />
Al giovane Carlo, che ha il nome del nonno paterno scomparso, e che fu fedele<br />
socio della nostra associazione, inviamo i migliori auguri e le felicitazioni della<br />
<strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> e della Direzione di “Frintinu me…..”<br />
Presso l’Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano, nella Facoltà di Economia,<br />
Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza, nell’anno accademico<br />
2011/<strong>2012</strong>, si <strong>è</strong> brillantemente laureata la giovane Federica NallI che ha<br />
discusso la tesi: “Il dovere di informazione preconcettuale nello scenario giuridico<br />
europeo”, relatore il prof. Attilio Guarnieri, correlatore il dottor Davide<br />
Tessera.<br />
La neo dottoressa <strong>è</strong> stata festeggiata con tanta gioia dai genitori, la madre Tiziana<br />
Gasbarra, il padre Umberto, il fratello Pierfrancesco e gli indimenticabili e<br />
affezionatissimi zii, il nostro socio benmerito Dr. Vincenzo Pietrandrea e consorte<br />
Ida Nalli, Idelmo Nalli e moglie Vanda Marini; anche i nonni, Giuseppe<br />
Gasbarra e Flaminia Pacifici si sono uniti con tanto calore alla festeggiata.<br />
Anche la <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> e la Direzione di Frintinu me.. si uniscono al coro degli auguri<br />
per Federica
6<br />
Alla Piazzetta panoramica di Via Valeria<br />
6° memorial<br />
stefania la rosa<br />
In un clima di festa nel centrale rione di S. Andrea, con tanta partecipazione di pubblico, <strong>è</strong> andato in scena nella serata<br />
di giovedì 2 luglio scorso, il “6° memorial Stefania La<br />
Rosa” in ricordo della giovane mamma prematuramente<br />
scomparsa nel luglio 2006. La serata, incentrata sullo show<br />
music live, “Noi le cantiamo & Balliamo….così” ideata da<br />
Oreste Datti, cantante/presentatore locale noto come “Il<br />
Califfo Ciociaro” , marito della indimenticata Stefania, <strong>è</strong><br />
stata patrocinata dall’Assessorato alla Cultura e Spettacolo<br />
ed ha avuto come sodalizi culturali partner “Il Cartello” e<br />
“Terra & Libertà”. Ha introdotto Gian Carlo Canepa, presidente<br />
dell’associazione “Il Cartello” il quale ha sottolineato<br />
la figura di Stefania, definita “madre coraggio” indicandola<br />
come esempio di amore ed umanità. Applauditi anche<br />
gli interventi del Sindaco, Piergianni Fiorletta e dell’Assessore<br />
Antonio Pompeo, presenti a questo evento. Momento<br />
toccante <strong>è</strong> stata la consegna di una targa artistica offerta da<br />
“Mary Gold” in ricordo di Stefania, ad un commosso Oreste<br />
Datti con il figlio Franco Federico, per mani dell’assessore Antonio Pompeo. Poi tanta musica, canzoni e balli con<br />
protagonisti tanti artisti locali che hanno risposto alla grande all’invito di Oreste. Hanno cantato: Marco Prata detto<br />
“Il piccolo Gigone” da Colfelice, “Il Califfo Ciociaro” ( che ha dedicato a Stefania la sua apprezzata inedita “il bicchiere…<br />
di malinconia” in apertura e la classica “tu si na cosa grande” di D. Modugno), Giuseppe Maliziola da Ceccano,<br />
Dino Marini, Chiara Caponera, Luca D’Ascenzi, Angelica Polletta, Davide <strong>Pro</strong>, Aurora Ciocconi ed Elena<br />
Pastorelli, intervallati da coreografie in balli social dance con le novità del <strong>2012</strong>, della scuola “Eppy Dance” diretta<br />
da Ory Palombo, con i ballerini: Emanuela e Valentina Palella, Elisabbetta Cicciarelli, Beatrice Navarra, Simona Coppotelli,<br />
Annalisa Nazzaro, Alessia Ciaschi, Chiara Colacino, Federica D’Ascani, Aurora <strong>Pro</strong> e Giorgio Bianchi. Oreste<br />
Datti, ha rivolto ringraziamenti all’amministrazione comunale, ai sodalizi culturali sostenitori, agli sponsor, alla<br />
<strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> per la pubblicità dell’evento sul suo sito internet, agli amici collaboratori del rione in particolare la famiglia<br />
“Pace”, alla gioielleria “Mary Gold”, all’amico “Paolo Potenziani” per l’addobbo floreale sempre offerto, al “Panificio<br />
Lozzi” e ad Ambrogio e Patrizia della pizzeria “La Lanterna” che hanno curato il punto ristoro nella serata, dando<br />
appuntamento “ad majora” alla settima edizione.<br />
XXXI° TROFEO PRO – LOCO<br />
GARA DI RUZZOLONE A COPPIE<br />
Domenica 22 Luglio <strong>2012</strong>, organizzato dal gruppo sportivo “Lancio del Ruzzolone” di Ferentino, presieduto dal socio della<br />
<strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong>, Filippo Cellitti, nella zona rurale “Le Mandre”, si <strong>è</strong> svolta la gara su strada a coppie, del tradizionale ed antico<br />
“Gioco del Ruzzolone”. Alla manifestazione vi hanno partecipato n. 14 coppie di appassionati giocatori. Al termine della<br />
tiratissima ed appassionante gara, iniziata alle ore 9<br />
del mattino, ha visto prevalere la coppia formata da<br />
Daniele Moriconi e Alberto Cellitti sul duo Armando<br />
Zeppa e Francesco Cantagallo, al terzo posto<br />
Enzo Carbone e Gianni Polletta, mentre al quarto<br />
posto si <strong>è</strong> classificata la coppia composta da Gino<br />
Zaccari e Giuseppe Demola, tutti lanciatori di<br />
Ferentino. Conclusasi la sfida tutti i partecipanti si<br />
sono portati presso il casale di Vittorio Celani, consigliere<br />
della <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong>, dove hanno gustato un<br />
abbondante e tradizionale pasto della nostra terra<br />
ciociara, con “tagliat<strong>è</strong>ll i fasuli”, porc agli furn”,<br />
“zazzìcchi”, “fasuli i cipoll”, cucòmbru”, il tutto<br />
annaffiato con tanto vino nostrano, “bìvutu alla<br />
cup<strong>è</strong>lla”, e per concludere un brindisi finale con<br />
l’arrivederci al 2013. Al termine del simposio, il<br />
dirigente della <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> Vittorio Celani, a nome<br />
dell’associazione e del Presidente Luigi Sonni, ha<br />
I vincitori<br />
ringraziato tutti i partecipanti e consegnato, insieme al Presidente del gruppo sportivo Filippo Cellitti, i relativi premi alle<br />
quattro coppie finaliste: medaglie d’oro alla 1ª coppia classificata, d’argento alla 2ª coppia , e bronzo alla 3ª e 4 coppia classificata.<br />
ALBO d’ORO<br />
1982 Armando Padovano e Remo Picchi 2000 Giuseppe Cassetta e Remo Picchi<br />
1983 Armando Padovano e Remo Picchi 2001 Marcello Bellachioma e Gerardo Paolucci<br />
1984 Remo Picchi e Angelo <strong>Pro</strong> (GS. Viterbo)<br />
1985 Filippo Cellitti e Armando Zeppa 2002 Torello Bastianini e Decio Biondini<br />
1986 Giuseppe Zeppa e Armando Zeppa (GS. Orvieto)<br />
1987 Luigi D’Ascenzi e Enrico Zeppa 2003 Enzo Carboni e Remo Picchi<br />
1988 Ambrogio Cellitti e Gino Zaccari 2004 Torello Bastanini e Decio Biondini<br />
1989 Armando Padovano e Remo Picchi (GS. Orvieto)<br />
1990 Remo Picchi e Vittorio Polletta 2005 Torello Bastianini e Decio Biondini<br />
1991 Giuseppe Cassetta e Armando Zeppa (GS. Orvieto)<br />
1992 Armando Padovano e Remo Picchi 2006 Filippo Cellitti e Roberto Cellitti<br />
1993 Vincenzo Dell’Omo e Remo Picchi 2007 Marcello Bellachioma ed Evaldo Buscella<br />
1994 Amedeo Cellitti e Luigi Savelloni (GS. Viterbo)<br />
1995 Amedeo Cellitti e Roberto Cellitti 2008 Tonino Massari e Vittorio Polletta<br />
1996 Filippo Cellitti e Giuseppe Demola 2009 Enzo Castellani e Gerardo Paolucci<br />
1997 Luigi Canini e Luigi Savelloni (GS. Viterbo)<br />
1998 Gianfranco Marchetti e Antero Moroni 2010 Paolo Polletta e Andrea Scarselletta<br />
(GS Castelvecchio) 2011 Enzo Carboni e Gianni Polletta<br />
1999 Giuseppe Cassetta e Remo Picchi <strong>2012</strong> Cellitti Alberto e Moriconi Daniele<br />
Tutte le altre coppie sono del G.S Ferentino<br />
CAMPIONATI REGIONALI DI RUZZOLONE<br />
Domenica 8 luglio <strong>2012</strong>, nelle piste da gioco, in quel di Rieti, si sono svolti i campionati regionali della F.I.G.eS.T. (Federazione<br />
Italiana Giochi e Sport Tradizionali) “Lancio del Ruzzolone”, dove i lanciatori del gruppo sportivo di Ferentino<br />
hanno ottenuto significativi e meritevoli piazzamenti individuali.<br />
Nella categoria A – Alberto Cellitti si <strong>è</strong> classificato 3°, nella categ. B – Gianni Polletta ha conquistato il 2° posto, e Daniele<br />
Moriconi il 3°; mentre nella categoria C, il nostro socio Giuseppe Demola <strong>è</strong> diventato campione regionale, mentre Enzo<br />
Carboni si <strong>è</strong> classificato 3°. A questi “lanciatori”, porta colori di Ferentino, che in terra reatina hanno portato in alto il nome<br />
della nostra città, va il sincero plauso della <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong>.<br />
RUZZOLONE<br />
II MEMORIAL REMO PICCHI<br />
Domenica 5 Agosto <strong>2012</strong> presso la zona rurale<br />
“Le Mandre”, organizzato dal Gruppo Sportivo<br />
di Ferentino, presieduto da Filippo Cellitti, si <strong>è</strong><br />
svolta una gara a coppie Lancio del Ruzzolone<br />
intititolato, secondo “Memorial Remo Picchi”,<br />
l’indimenticabile e appassionato giocatore<br />
scomparso prematuramente, e che su questo<br />
percorso negli anni dal 1982 al 2003 vinse per<br />
ben dieci volte il Trofeo della <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong>.<br />
A questa seconda manifestazione, ben dodici<br />
coppie di giocatori locali hanno voluto ricordare<br />
l’amico REMO, l’eccezionale “Lanciatore”.<br />
Questa di seguito la classifica delle quattro coppie<br />
finaliste:<br />
1 a classificata - Roberto Cellitti e Paolo Polletta<br />
2 a classificata - Luigi Ciangola e Piero Pennacchia<br />
3 a classificata –Alberto Cellitti e Daniele Moriconi<br />
4 a classificata - Giuseppe Averaimo e Simone Averaimo.<br />
Nascite<br />
In quel caldissimo primo giorno del mese di luglio <strong>2012</strong> <strong>è</strong> arrivata ALESSAN-<br />
DRA, venuta a rallegrare i raggianti genitori, la dr.ssa Tiziana Celani e l’avv.<br />
Stefano Zaccari, ma l’infinita felicità <strong>è</strong> stata anche dei nonni, Rita Maliziola ed<br />
il nostro socio Giovanni Celani, nonché di Clara Campoli.<br />
Gli infiniti auguri gli sono giunti anche dagli zii e dai cugini, Anita, Maria, Federica,<br />
Riccardo e Valerio; anche l’associazione <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> invia felicitazioni<br />
dando un benvenuto tra di noi alla piccola Alessandra.<br />
**********<br />
Nastro rosa in casa Renato Di Tomassi e Valentina Caliciotti per l’arrivo di una<br />
graziosa bimba dal nome EMMA, arrivata a portare tanta gioia e felicità ai genitori<br />
ma anche ai nonni, ad Americo Caliciotti e Daniela Mangiapelo, Daniela<br />
Grifantini, vedova Di Tomassi e nostra iscritta.<br />
Ai genitori e nonni giungano le felicitazioni della nostra associazione che da il<br />
benvenuto tra di noi alla piccola Emma.<br />
**********<br />
In casa del nostro socio Alessandro Cialone e Giovanna<br />
Cardarilli <strong>è</strong> arrivata FLAVIA, con grande<br />
gioia della sorellina Alessandra e dei nonni, Teresa<br />
Poce, Ferdinando Cardarilli ed Angela Catracchia.<br />
Grande la felicità degli zii, don Italo Cardarilli, sostenitore<br />
di questo periodico, l’avv. Giuseppe Cialone e<br />
degli altri zii e cuginetti, che salutano con calore la<br />
nuova arrivata. Anche la <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> e la direzione di Frintinu me.. si uniscono alla<br />
gioia di tutti per il lieto evento, dando il benvenuto tra di noi alla piccola Flavia.<br />
**********<br />
Nastro celeste in quel di IBIZA, Spagna, la cicogna <strong>è</strong> arrivata in casa di Marialucia<br />
Picchi e andrea Ratti, portando in dono un bellissimo maschietto di nome<br />
THOMAS, con grande gioia dei raggianti genitori e dei nonni, Graziella Caliciotti<br />
e Antonio Picchi, sostenitore di questo periodico, e di Maria Grazia e Piero<br />
Ratti, anche i bisnonni hanno festeggiato il lieto evento, il nostro socio Sergio,<br />
Crocefissa e Alessandra, insieme agli zii Veronica, Sergio e Fabrizio. Anche la<br />
<strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> e la direzione di Frintinu me.. si uniscono con tante felicitazioni, dando<br />
anche il benvenuto tra di noi al piccolo Thomas.<br />
Nozze d’Oro<br />
Nello scorso mese di Aprile, a South<br />
Orange, nel N.J. Stati Uniti, i sostenitori<br />
di questo periodico, Ambrogio<br />
CALICIOTTI e Filomena SCHIA-<br />
VI, hanno festeggiato il 50° anniversario<br />
di matrimonio. I felici coniugi<br />
sono stati attorniati dal calore dei figli<br />
Piera Gianni e Daniela, dai generi Gay<br />
e Jeffre, dai nipoti Nick, Deniel,<br />
Gabriella e Anthony, dalla sorella Paola Caliciotti vedova Cellitti, e dai nipoti<br />
Augusto e Graziella con le rispettive famiglie. La <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> e la Direzione di<br />
“Frintinu me…” , anche se con ritardo, si uniscono al coro della festa, inviando<br />
ad Ambrogio e Filomena infinite felicitazioni per il traguardo raggiunto.<br />
**********<br />
Il 2 giugno presso la Cripta della parrocchia di San Francesco D’Assisi in Latina,<br />
Ignazio DI STEFANO e Filomena<br />
GIOVANNETTI, attorniati dai figli,<br />
nipoti, parenti ed amici, hanno rinnovato<br />
le loro promesse matrimoniali nella S.<br />
Messa celebrata da don Luigi Di Stefano,<br />
fratello di Ignazio. entrambi originari<br />
di Ferentino ma residenti a Latina da<br />
molto tempo. Il legame con la città natale<br />
non si <strong>è</strong> mai interrotto per via di amici e parenti che ancora frequentano.<br />
**********<br />
Sabato 11 Agosto <strong>2012</strong>, il nostro socio Antonio DI TOMASSI (Pizzitto) e la<br />
consorte Maria PONZO, hanno festeggiato, presso la chiesa Regina Pacis di<br />
Fiuggi, il 50° anniversario di matrimonio, attorniati dal calore dei figli Alfonso<br />
e Alessandro, dai familiari, parenti ed amici. Durante la celebrazione della<br />
Messa, il parroco ha impartito agli “sposi” la benedizione concessa loro dal<br />
Santo Padre. Nel lontano sabato 11 agosto del 1962, la coppia si unì nel vincolo<br />
del matrimonio a Summitj, N.J. USA. A Maria e a Tonino giungano le felicitazioni<br />
della <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> e della Direzione di “Frintinu me…
Nozze<br />
Sabato 9 giugno <strong>2012</strong>, nella Chiesa di<br />
Sant’Antonio Abate, che fu il primo sepolcro<br />
di Celestino V, il papa del gran rifiuto,<br />
Don Fabio Fanisio ha unito nel sacro vincolo<br />
del matrimonio, Paola PRO e<br />
Simone dE ANGELIS. Testimoni delle<br />
nozze sono stati Irene Tendini, Giuseppe<br />
Gerardi, e Saverio Boccacci per lo sposo;<br />
per la sposa, Beatrice Paris e Anna Maria<br />
<strong>Pro</strong>. Gli sposi sono stati accompagnati<br />
all’altare dalla damigella Eleonora e dal<br />
pagetto Federico. Genitori della sposa<br />
sono, Assunta e Mario <strong>Pro</strong>, lo sposo <strong>è</strong><br />
figlio di Aldo De Angelis e Marta Reali.<br />
A Paola e Simone giungano le felicitazioni<br />
della <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> e della Redazione di<br />
“Frintinu mé…”, per una lunga e serena<br />
vita coniugale contornata dall’arrivo di bei<br />
bambini.<br />
Domenica 1 luglio, presso la Chiesa di San<br />
Francesco, Don Fabio Fanisio ha presieduto<br />
la celebrazione eucaristica, che ha unito in<br />
matrimonio Sandro SCARCHILLI e<br />
Mariavittoria FRIONI.<br />
Testimoni delle nozze sono stati: Roberto<br />
Cellini e Chiara Frioni, per la sposa,<br />
Giovanni Battista Spaziani Testa e Andrea<br />
Turriziani per lo sposo.<br />
La sposa <strong>è</strong> figlia del nostro iscritto<br />
Pierangelo Frioni e Emilia Celani.<br />
Agli sposi, Mariavittoria e Sandro, giungano<br />
le infinite felicitazioni della <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> e della<br />
Direzione di “Frintinu mé…”<br />
Domenica 1 luglio <strong>2012</strong>, presso la Chiesa di<br />
Santa Maria dei Cavalieri Gaudenti in<br />
Ferentino, si sono uniti in matrimonio<br />
Marco COPPOTELLI e Claudia GIOR-<br />
GI. Testimoni delle nozze sono stati Elena<br />
Coppotelli, Francesca Segneri e Cataldo<br />
Nalli per lo sposo mentre per la sposa Cecilia<br />
e Giuseppe Giorgi e Chiara Cellitti.<br />
Genitori dello sposo sono Ambrogio ed Anna<br />
Celani mentre della sposa Sebastiano e Piera<br />
Bruscoli.<br />
Ai felicissimi sposi, Marco e Claudia, alle<br />
loro famiglie e ai loro amici giungano le più<br />
sentite felicitazioni della nostra Associazione<br />
e della Direzione del periodico “Frintinu<br />
mé…”.<br />
Venerdì 29 Giugno <strong>2012</strong> alle ore 11,00 nella<br />
splendita cornice della parrocchia SS. Fermo<br />
e Rustico di Berzo San Fermo (Bergamo),<br />
Don Lorenzo Micheli ha unito in matrimonio<br />
Samira Micheli e Giovanni Cortinovis.<br />
Genitori della sposa sono Marino Micheli<br />
sostenitore di questo periodico e Giovanna<br />
Piccirilli nostra concittadina mentre la madre<br />
dello sposo e' Santina Cortinovis.<br />
Alla giovane coppia, Samira e Giovanni e ai<br />
genitori, giungano le felicitazioni della <strong>Pro</strong><br />
<strong>Loco</strong> e della Direzione di " Frintinu me..."<br />
Sabato 21 Luglio <strong>2012</strong> alle 18,00 nella chiesa<br />
del S.S. Salvatore in Ripi, il parroco don<br />
Sergio Reali ha celebrato e benedetto le<br />
nozze tra Gerardo FIORLETTA e<br />
Antonella CORSETTI.<br />
Testimoni delle nozze sono stati Emanuele<br />
Fiorletta e Silvio Pirandello per lo sposo e<br />
Alessandra Marcoccio e Consuelo Di<br />
Tomassi per la sposa.<br />
Dopo la cerimonia gli sposi hanno salutato<br />
parenti ed amici nello splendido scenario<br />
del Grand Hotel Palazzo della Fonte di<br />
Fiuggi. Lo sposo <strong>è</strong> figlio di Giorgio<br />
Fiorletta, nostro socio, e di Bruscoli<br />
Patrizia, mentre i genitori della sposa sono<br />
Gaetano Corsetti e Luciana Trovini. Alla<br />
felice coppia Gerardo ed Antonella, ai genitori, al fratello Emanuele, ai parenti ed<br />
amici tutti, giungano le infinite felicitazioni della <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> e della Direzione di<br />
"Frintinu me ...."<br />
Sabato 23 Giugno <strong>2012</strong>, nella chiesa<br />
di Sant’Antonio Abate, il parroco<br />
don Angelo Conti, ha unito in matrimonio<br />
Alberto CELLITTI ed<br />
Emanuela MALIZIOLA, alla presenza<br />
dei testimoni Daniela Cichella<br />
e Giuliano Addesse per lo sposo, e<br />
Romina Maliziola e Marco<br />
Adofarini per la sposa.<br />
Lo sposo <strong>è</strong> figlio del nostro socio<br />
Angelo Cellitti e Luigina Villani,<br />
mentre i genitori della sposa sono<br />
Alfredo Maliziola e Rita Paris.<br />
Ad Alberto e a Manuela, raggianti<br />
sposi, giungano le felicitazioni della<br />
<strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> e della Direzione di<br />
“Frintinu me…”<br />
Defunti<br />
Ci scusiamo verso i familiari per il<br />
ritardo, ma la triste notizia ci <strong>è</strong> giunta<br />
in questi giorni.<br />
Il 22 Maggio <strong>2012</strong>, a Montreal, in<br />
Canadà <strong>è</strong> venuto a mancare Anastasio<br />
CAVALIERI d’ORO .<br />
Alla moglie Rina Segneri, sostenitrice<br />
di questo periodico, alla figlia Patrizia,<br />
al genero Ubaldo, ai nipoti Jessica e<br />
Franca, e parenti tutti giungano le sentite<br />
condoglianze della nostra associazione.<br />
Questa foto ritrae la famiglia nel porto<br />
di Genova il giorno 24 Febbraio del<br />
1957 , in partenza per il Canadà.<br />
**********<br />
Mercoledì 13 Giugno <strong>2012</strong> <strong>è</strong> deceduta<br />
a Roma all’età di 83 anni Tina LACE-<br />
RENZA vedova Ceccarelli, consorte<br />
del nostro concittadino Ugo sostenitore<br />
di questa nostra pubblicazione.<br />
Ai figli Marco ed Anna Ceccarelli, al<br />
genero Enrico Mira, ai nipoti Valentina<br />
ed Andrea Mira, ai familiari e parenti<br />
residenti a Roma e a Ferentino, giungano<br />
le sentite condoglianze della<br />
nostra associazione.<br />
**********<br />
Giovedì 28 Giugno <strong>2012</strong>, all’età di 92<br />
anni <strong>è</strong> deceduta Emilia ANGELI-<br />
SANTI vedova Marra. Ai figli Pietro<br />
nostro socio e Gina, alla nuora Amalia,<br />
al genero Giovanni nostro iscritto, ai<br />
nipoti Roberta e Davide, ai fratelli e<br />
sorelle, ai parenti tutti giungano le condoglianze<br />
della <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> e della<br />
Il 3 agosto nello splendido scenario della<br />
chiesa gotico cirstercense di Santa Maria<br />
Maggiore, Don Stefano Di Mario ha bendetto<br />
le nozze tra Cristina CALACCI e Luca<br />
CuPPINI.<br />
Testimoni della sposa sono stati, Paolo<br />
Calacci e Paola Gianfelice, per lo sposo<br />
Francesco Iorio e Noemi Cuppini.<br />
La sposa <strong>è</strong> figlia del nostro socio Ignazio<br />
Calacci e di Rosa Mangiapelo, i genitori<br />
dello sposo sono Franco Cuppini e<br />
Antonietta Caliciotti.<br />
Ai Felicissimi sposi giungano tantissimi<br />
auguri della nostra associazione <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong><br />
Direzione di “Frintinu me….”<br />
**********<br />
Sabato 7 Luglio <strong>2012</strong> a Roma <strong>è</strong> venuto<br />
a mancare all’età di 90 anni, il<br />
nostro concittadino e sostenitore di<br />
questo periodico Gildo CATALdI.<br />
Ai figli, Luciano e Maria Grazia, alla<br />
nuora, ai nipoti tutti e parenti vanno le<br />
condoglianze della <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> e della<br />
Direzione di “Frintinu me….”<br />
**********<br />
Giovedì 12 Luglio <strong>2012</strong>, a Padova <strong>è</strong><br />
deceduto il nostro concittadino<br />
Luciano PRO di 82 anni. Alla moglie<br />
Domenica 1° luglio <strong>2012</strong> presso la<br />
chiesa dei SS.mi Giuseppe e<br />
Ambrogio allo scalo, don Guido<br />
Mangiapelo ha unito nel sacro rito del<br />
matrimonio Ezio MISONTI ed Elisa<br />
VALLE; testimoni delle nozze sono<br />
stati, Marco Perfili e Pietro Fiorini per<br />
lo sposo, e Maria Ciotoli ed Alessia<br />
Pratesi per la sposa, figlia del nostro<br />
socio Franco Valle.<br />
Ai felicissimi sposi Ezio ed Elisa giungano<br />
le infinite felicitazioni della<strong>Pro</strong><br />
loco e della Direzione di Frintinu me..<br />
Ionne Minotti, i figli Roberta, Patrizia<br />
e Luca, alla sorella Anna sostenitrice di<br />
questo periodico, al fratello Vinicio, ai<br />
nipoti e parenti vanno le sentite condoglianze<br />
della nostra associazione.<br />
**********<br />
Sabato 28 Luglio <strong>2012</strong>, a Morolo dove<br />
risiedeva con la sua famiglia, <strong>è</strong> venuta<br />
a mancare all’età di 93 anni, la nostra<br />
concittadina e sostenitrice di questo<br />
periodico, l’Insegnante Anna Lucia<br />
BOCCI vedova Scarchilli.<br />
Ai figli Sergio, Arnaldo ed Ernestina,<br />
alle nuore ai nipoti, ai pronipoti e<br />
parenti tutti giungano le sentite condoglianze<br />
della <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> e della<br />
Direzione di “Frintinu me…”.<br />
**********<br />
Martedì 31 luglio <strong>2012</strong>, si <strong>è</strong> spento a<br />
Ferentino, nella propria abitazione,<br />
all’età di 91 anni il dottor diego<br />
MORGANTE, nostro iscritto per tanti<br />
anni.<br />
Ha svolto la sua professione presso<br />
l’Ospedale cittadino fino alla sua meritata<br />
pensione; figura molto apprezzata<br />
nella struttura sanitaria, sia per la sua<br />
semplicità, la sua cordialità e tanta<br />
dedizione verso i degenti.<br />
Alla moglie signora Sheila, ai figli,<br />
Gaspare, Angelina, Maria Dori, Tomas<br />
e Anna venera, ai familiari e parenti<br />
giungano le sentite condoglianze della<br />
nostra <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong>.<br />
**********<br />
Domenica 19 Agosto <strong>2012</strong>, nella propria<br />
abitazione <strong>è</strong> deceduta all’età di<br />
anni 84, l’insegnate Ebe VOLANTE.<br />
Al marito prof. Giuseppe Sordi, nostro<br />
socio quarantennale, alla figlia Rosanna,<br />
alle sorelle e parenti tutti giungano<br />
le sentite condoglianze della <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong><br />
e della direzione di Frintinu me.<br />
7
8<br />
La <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> ringrazia<br />
La <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> porge un vivo ringraziamento alle sottoelencate persone che,<br />
in occasione della pubblicazione del numero scorso di questo periodico,<br />
hanno inviato alla nostra Associazione cospicui contributi di denaro,<br />
intendendo così sostenere tale iniziativa.<br />
Agenzia Onoranze Funebri di Ivan Adamo - Ferentino € 20,00<br />
Ancinelli Luciana - Supino € 20,00<br />
Anonima - Milano € 50,00<br />
Biancato Ida - Ferentino € 20,00<br />
Bianchi Gino - Ferentino € 5,00<br />
Caliciotti Ambrogio - South Orange N. J., USA $ 30,00<br />
Caliciotti Angelo - Ferentino € 5,00<br />
Celani Gino - Ferentino € 15,00<br />
Cellitti Augusto - Mendham, N.J., USA € 50,00<br />
Ciuffarella Guerino - Ferentino € 10,00<br />
Clark Maria Pia - Rockford, Ill. USA $ 20,00<br />
Collalti Mario - Roma € 20,00<br />
Colella Leopoldo - Ferentino € 20,00<br />
Colozza Augusta - Ferentino € 10,00<br />
Coppotelli Ambrogio - Roma € 10,00<br />
Damiani Franco - Ferentino € 10,00<br />
Datti Oreste - Ferentino € 5,00<br />
Di Mario Dionigio - Ferentino € 5,00<br />
Di Torrice Torelli Maria Luisa - Pisa € 25,00<br />
De Carolis Luigino - Ferentino € 5,00<br />
De Santis Lucia Rosaia - La Spezia € 50,00<br />
Famiglia Lattanzi- Palombo - Ferentino € 30,00<br />
Famiglia Picchi - Taddeo Oggiona € 30,00<br />
Fiaschetti Antonio - Parma € 25,00<br />
Filippetto Sonia -Le Locle, Svizzera € 25,00<br />
Frezza Ercole - Genova € 10,00<br />
Liberatori Florido - Rockford, Ill. USA $ 20,00<br />
Lolli Ghetti Mara e Carla € 100,00<br />
Lombardozzi Guerina - La Chaux De Fons Svizzera € 20,00<br />
Lombardozzi Luigi - Ferentino € 10,00<br />
Luchetti Tom e Debby - Rockford, Ill. USA € 50,00<br />
Mancini Mario - Ferentino € 10,00<br />
Mango Michele - Livorno € 20,00<br />
Martini Basilio - Ferentino € 20,00<br />
Martini Giovan Battista - Ferentino € 10,00<br />
Mastrosanti Elpidia - Milano € 50,00<br />
Micheli Marino - Bergamo € 25,00<br />
Misonti Concetta - Bottmingen, Bl, Svizzera € 20,00<br />
Morelli Luis Oscar - San Nicolas, B. A. Argentina € 10,00<br />
Mosca Ceccarelli Lidia - Ferentino € 10,00<br />
Navarra Pio - Roma € 10,00<br />
Neri Giannino - Roma € 5,00<br />
Palombo Vittorio - Ferentino € 20,00<br />
Pannese De Santis Chiara - NN 4 QR Northampton GB € 10,00<br />
Patrizi Vittorio - Luino € 20,00<br />
Peter Alessandra - Genova € 30,00<br />
Piccirilli Gianpiero - Ferentino € 20,00<br />
Picchi Luigi - Roma € 10,00<br />
Picchi Mario - Ferentino € 10,00<br />
<strong>Pro</strong> Armando - Verona € 20,00<br />
Rofena Palombo Maria Pia - Roma € 15,00<br />
Salvatori Filippo - Savignone € 10,00<br />
Salvatori Dr. Simone - Frosinone € 20,00<br />
Sisti Ulderico - Ferentino € 11,00<br />
Sorteri Giulio - Ferentino € 20,00<br />
Studio Fotografico Bernola - Ferentino € 10,00<br />
Talocco Pericle - Ferentino € 20,00<br />
Valle Franco - Ferentino € 10,00<br />
Zaccari Filomena - Ferentino € 20,00<br />
Come eravamo. . .<br />
Ferentino, anno 1949 - Matrimonio di Pietro Di Tomassi con Anna Ardovino.<br />
A sinistra Laura Mastropaolo madre della sposa, sulla destra i genitori dello sposo, Maria Liberati e Alfonso Di Tomassi.<br />
Piòvu !<br />
So lacrimu<br />
Cadu n’acqua minuta, l<strong>è</strong>nta, ustinata;<br />
sembrunu lacrimu freddu;<br />
no! Accòmmu a chellu du gli còru (zittu i mosca)<br />
Piòvu so lacrimu, gli ciélu piagni.<br />
Forcia pu na mamma cu su nu và?<br />
O pu nu uttru ca pérsu la mamma?<br />
Piagni pu lu svunturu,<br />
piagni pu lu sciaguru umanu,<br />
piagni pu na giuvunòtta c’ha persu l’annucienza,<br />
cu sa drugata i su sentu dispurata?<br />
Piagni pu chi ‘nganna, chi arobba<br />
pu chi suquestra i accidu?<br />
Forcia piagni pu chi sta malu<br />
i nun su po guarì;<br />
o pu chi cummattu pu la giustizzia i nun su pò fa capì?<br />
Bbo …… piovu ! So lacrimu…..<br />
(di Alberto Angelisanti, Pucetta)<br />
1° premio al secondo concorso di poesia<br />
dialettale ferentinate Aprile 1979<br />
curiosità<br />
Ho sentito le cicale frinire!<br />
Seduto sull' aia con in testa<br />
uno sfibrato e abbondante<br />
cappello di paglia, vedevo<br />
la trebbia ingurgitare<br />
matasse di spighe, per poi<br />
rigurgitare polposi chicchi<br />
di grano.<br />
Per calmare la sete giravano<br />
bottiglie di gassosa<br />
allungata con vino aspro e<br />
dal gusto acetico.<br />
Quando la Ciociaria e gli<br />
Ernici vivevano di economia<br />
agricola, quel "vino",<br />
sembrava buono e delle<br />
bollicine non se ne conosceva<br />
nemmeno l' esistenza.<br />
Sarò poeticamente un nostalgico, ma, pur essendo bambino,<br />
percepivo gioia e spensieratezza. Potevo ascoltare le cicale<br />
cantare e bere il latte appena munto.<br />
Ieri dopo cinquanta anni, seduto su una panchina di Villa<br />
Gasbarra, ho sentito di nuovo le cicale frinire; ma quei<br />
bambini, che ho visto ciondolare su imperniati dondoli, non<br />
sapranno mai che cos'<strong>è</strong> la "nizza o il batti muro"!....<br />
A. D' I.<br />
L’ANGOLO DELLA COMICITÀ’ - ANEDDOTI<br />
Tanti anni fa, amministrando la città di Ferentino una Giunta di centrodestra, un giorno il Consigliere di maggioranza Benito<br />
Catracchia (DC), dopo aver litigato con il Sindaco Francesco (Chécco) Gargani (DC), si presentò a Francesco Giorgi,<br />
giovane Segretario e Consigliere Comunale del PCI di Ferentino, per proporgli un accordo per ‘fare fuori Chécco.<br />
Francesco Giorgi era a ciò contrario mentre i Consiglieri Arcangelo Spaziani e Ambrogio De Castris (PCI) ritennero<br />
opportuno ascoltarlo per valutare bene le 'carte' che intendeva giocare.<br />
Mentre erano in riunione nella locale sezione del PCI per discutere il piano, Arcangelo chiese a Benito:<br />
"Beni’, sei proprio sicuro di quello che stai facendo? Attento perché i tuoi amici sono delle volpi!".<br />
Al che Benito:<br />
"Arca’, si issi so’ vólbi, jé so’ cattaliónu!".<br />
Vide così la luce la giunta “Martini”, definita anche la “giunta di Sant’Ambrogio”, perché ebbe la durata di appena una<br />
ventina di giorni fino alla festività del Santo Patrono sì da consentire al Sindaco Gino Martini di sfilare, lui socialista, dietro<br />
la processione.<br />
Ciò irritò oltremisura il Consigliere Alberto Tribioli (PSDI), che attaccò subito il Sindaco con una carica di gelosia tale<br />
che Gino Martini in Consiglio, rivolgendosi a lui sprezzantemente, se ne uscì con questa battuta:<br />
"...Tanto, quando morirò io, avrò al mio seguito la banda musicale mentre tu no!"<br />
Il capitano a quel punto, indignato per questa sortita, abbandonò l’aula scuro in volto per la rabbia.<br />
(a cura del prof. Ambrogio Coppotelli dalla testimonianza del dr. Francesco Giorgi)