A cura di - La Sibilla

La preparazione del convegno
di Microfibra
Sardegna, estate 2004.
Un BIP annuncia l’arrivo di un sms… toh, è di Ele, avrà chiuso un breve oppure una critto da
sballo (perché di quello si parlava nell’estate del 2004, sentimentalmente non è stato un gran periodo…).
Invece sotto il sole di agosto davanti al meraviglioso mare turchese della Gallura un messaggio
apriva uno dei capitoli più divertenti della mia vita “enigmistica” e non solo.
Il testo diceva più o meno così: Convegno rebus 2005 in Canavese, Piemonte rulez!”
Il tempo di definire la squadra e le prime impressioni: Orofilo, Giga, Ele, Alitoro, Cinocina ed io.
Con Ele Giga Cino ed Ilaria sarei partita subito per un viaggio su Marte, ma questo Orofilo… eravamo
anche avversari nella tappa del play off webus!
L’avevo conosciuto alla festa della Sibilla poche settimane prima ed avevo avuto l’impressione di
trovarmi davanti ad un uomo molto serio, dall’aspetto quasi austero. A Marina di Massa quasi non avevo
osato rivolgergli la parola, preceduto dalla sua fama di grande rebussista, “polveroso” collezionista, un
conservatore… mamma mia, come andrà a finire, mi chiedevo, l’incontro tra una simile icona e 5 teste di
cavolo come noi?!?
Da lì a poco saremmo stati tutti insieme
nella cucina della ospitale casa di Cinocina con
alcune bottiglie di Chardonnay alle spalle e Orofilo,
cha allora sarebbe stato solo Franco (o Franco
Pelolungo per le sue incredibili capacità di chiudere
chiavi per noi offlimits con una stupefacente
nonchalance) avrebbe sfoggiato una parrucca di
lunghi capelli rossi ed un boa di piume di struzzo,
ma io non lo sapevo ancora.
La prima occasione di incontro è stato il
convegno rebus di Firenze, le prime cene a parlare
di cosa avremmo fatto, come lo avremmo fatto,
sciocchezze del genere… e poi sono cominciati gli
incontri mensili nel Canavese, l’appuntamento
sempre al “Bar delle Streghe” tanto da potersi dire
di volta in volta “ci vediamo al solito posto”,
l’aperitivo a casa di Davide e Stefania, i
sopralluoghi al Castello di Agliè, i pranzi alla
Barcaccia. Immancabilmente verso il tardo
pomeriggio Franco diceva: “Ok ragazzi, però
lavoriamo anche un po’…”
Ci sono un paio di ricordi che mi sono
particolarmente cari, una sera eravamo vicino al
Castello di Agliè chiusi in 6 in una macchina ad
ascoltare l’intervista su RADIODUE in cui Bardo
parlava per la prima volta dei verbis con Bea.
Eravamo in una stradina di campagna, fuori era già
buio e noi stavamo tutti ammassati in religioso Una miss del nostro convegno... microfibra!
silenzio ad ascoltare Alfredo… silenzio rotto dalle
risate quando ci siamo immaginati la scena vista da fuori! O le chiacchiere: “roba da non credere, il dottor
Bosio ti dico! E chissà cosa succedeva su quella macchina!”
La giornata in cui abbiamo sceneggiato e ripreso i videorebus, Alitoro aveva noleggiato un vestito
da vamp completo del boa di struzzo e della parrucca già citati. In quell’occasione abbiamo scoperto dei
veri talenti della recitazione: Stefania che oltre ad essere un’ospitale padrona di casa è anche una grande
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