2-CASSIEN (I) Bolletino n°2 - Arte Mistica 2013
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<strong>Bolletino</strong> n° 2<br />
DELLA PURA OBBEDIENZA...<br />
Rispetto alle norme di vita religiosa, Giovanni<br />
Cassiano si basò sull’esperienza egizia ispirata da<br />
Origene (185-253 d.C.), Padre della chiesa greca e<br />
rettore della scuola di Alessandria, in Egitto, dove si<br />
erano rifugiati numerosi discepoli di Pitagora. Nelle<br />
sue conferenze, Giovanni Cassiano mostra come deve<br />
comportarsi un monaco in un monastero: deve<br />
completa obbedienza al suo superiore; deve liberarsi<br />
da tutti i pensieri e seguire una linea di<br />
condotta in perfetta armonia con gli<br />
anziani; il monaco deve essere<br />
sottomesso a una santa obbedienza,<br />
accettando la rinuncia a tutta la sua<br />
vita passata. “La prima<br />
preoccupazione dell’anziano, il tema<br />
principale delle sue lezioni, poiché si<br />
tratta di “introdurre il novizio nel<br />
sentiero che lo condurrà ai livelli di<br />
perfezione, sarà che egli impari a<br />
dominare i suoi desideri. Lo<br />
educherà con accurato zelo; e in<br />
questo punto, farà in maniera che si<br />
senta sempre più avverso alle sue<br />
inclinazioni”. Queste linee di condotta, furono<br />
adottate in tutti i monasteri durante i secoli, e<br />
san Francesco d’Assisi, con illuminata<br />
benevolenza, considera che questo<br />
“codice“, con il cuore, la misericordia e la<br />
compassione, era di grande efficacia per il<br />
risveglio dei suoi discepoli. E Giovanni<br />
Cassiano continua: “... Come vincere la<br />
superbia? Non potremo riuscirci a meno che<br />
non ci stabiliamo, per amore del Cristo, nella<br />
vera rinuncia, che consiste nello spogliarci<br />
completamente dei nostri beni, in una povertà<br />
assoluta; inoltre, abbracciare il bene dell’obbedienza<br />
e della sottomissione, con cuore semplice e in verità,<br />
al punto da arrivare a vivere solo e unicamente sotto<br />
la volontà dell’abate (Abba o Padre). E queste cose<br />
saranno possibili solo se il monaco si considera come<br />
un morto in questo mondo, o meglio ancora, come un<br />
folle, come un pazzo, che realizza, senza discutere,<br />
tutti gli ordini degli anziani, considerandoli sacrosanti<br />
e promulgati dallo stesso Principio Creatore<br />
Originale...”.<br />
“...Colui che desideri autorealizzarsi deve essere<br />
disposto a rinunciare a tutto: ricchezza, onori, pace,<br />
prestigio...”. S.A.W.<br />
LA REGOLA MONASTICA<br />
<strong>Arte</strong> e <strong>Mistica</strong>: espressione del divino<br />
...ALLA GRANDE RIBELLIONE<br />
Per Giovanni Cassiano il monaco è un soldato di<br />
Cristo che deve lottare contro i suoi stessi “demoni”.<br />
La sua ignoranza della verità si deve a una forma<br />
erronea di pensare e di sentire; il “povero pazzo” che<br />
siamo deve ribellarsi contro tutti i suoi programmi<br />
interiori (le forme di pensiero, i desideri e la ricerca di<br />
soddisfazioni). Partendo da questa realtà, Cassiano<br />
detta l’attitudine interiore del monaco, che deve stare<br />
sempre in guardia contro le tentazioni.<br />
Per Giovanni Cassiano la lotta contro tutte le forme<br />
di vizio (deformazione energetica delle virtù originali<br />
dell’anima) è permanente; come per esempio la gola:<br />
“...Il nostro primo combattimento è contro lo<br />
spirito della gola, la lussuria della bocca..., la<br />
tristezza, l’avarizia... Il nostro terzo<br />
combattimento è contro l’avarizia, o<br />
l’amore per il denaro. Guerra esteriore,<br />
guerra estranea alla nostra natura. Nel<br />
monaco, la guerra la intraprende<br />
un’anima corrotta e<br />
addormentata nell’indolenza;<br />
spesso per un cattivo inizio nella<br />
rinuncia, che non è stata accolta<br />
con la disposizione adeguata, e che<br />
si basava su un amore tiepido<br />
verso Dio...”, la pigrizia, la<br />
vanagloria, l’orgoglio, tutto, sotto<br />
forma di 8 combattimenti. Si tratta<br />
degli 8 sentieri, o una parte della<br />
spiegazione del famoso ottuplice<br />
sentiero del Buddha. Questi sono<br />
gli 8 livelli vibratori del fuoco del Yi-<br />
King o Pa-Kua dei taoisti cinesi, che dobbiamo<br />
riconquistare, restaurando l’ordine e situando<br />
correttamente queste energie. Questa è la<br />
reintegrazione delle 8 virtù della Kundalini e la lotta<br />
contro gli 8 “peccati capitali” di cui parla Evagrio<br />
Pontico (346-399), discepolo di Origene, cioè<br />
l’eliminazione dei 7 “peccati” o delle 7 deviazioni<br />
energetiche principali, rappresentate dalle 7 teste<br />
dell’Idra di Lerna (che Ercole dovette affrontare nelle<br />
sue 12 fatiche). D’altra parte, l’eliminazione del corpo<br />
dell’Idra chiamata “demone del sud” da Evagrio,<br />
rappresenta l’8º “peccato” principale, più pericoloso<br />
anche perché cerca di farci credere, fino alla fine, che<br />
lui è l’anima. Si tratta del terribile fariseo, che sembra<br />
opporsi agli altri 7 peccati, ma che segretamente li<br />
alimenta. Questo è un aspetto molto delicato per il<br />
mistico.<br />
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