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Introduzione al disegno della ceramica romana - Cantiere delle Navi ...

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È per questo che il profilo viene riportato anche sul lato destro del <strong>disegno</strong>,<br />

generando il prospetto esterno. In re<strong>al</strong>tà non si tratta di un <strong>disegno</strong> eseguito ex<br />

novo, ma del rib<strong>al</strong>tamento del profilo già disegnato in precedenza. Innanzitutto<br />

è necessario che lungo l’asse <strong>delle</strong> X, a partire d<strong>al</strong> punto dove si è preso l’arco<br />

di cerchio per c<strong>al</strong>colare la circonferenza (cfr. supra), si segni il raggio e si faccia<br />

passare per questo punto così preso un asse <strong>delle</strong> Y mediano (fig. 11.1).<br />

Il rib<strong>al</strong>tamento viene fatto ric<strong>al</strong>cando su di un foglio di carta da lucido gli assi<br />

cartesiani (l’asse Y mediano e l’intero asse <strong>delle</strong> X, fig. 11.2) e il profilo esterno<br />

del vaso; successivamente si capovolge il foglio e si fa coincidere la Y mediana<br />

lucidata e quella sul foglio origin<strong>al</strong>e e si ric<strong>al</strong>ca di nuovo il profilo sul foglio da<br />

lucido (fig. 11.3). Sul foglio di carta rimarrà l’impronta del profilo del vaso,<br />

rib<strong>al</strong>tata rispetto a quella di sinistra (sulla qu<strong>al</strong>e è spesso necessario ripassare<br />

con la matita, fig. 11.4).<br />

1 2<br />

3 4<br />

Figura 11 - Rib<strong>al</strong>tamento del profilo<br />

2.5 Il prospetto e la caratterizzazione<br />

A questo punto è necessario caratterizzare il <strong>disegno</strong> e mettere in evidenza le<br />

particolarità <strong>delle</strong> pareti interne (parte sinistra del <strong>disegno</strong>, prospetto interno)<br />

ed esterne (parte destra del <strong>disegno</strong>, prospetto esterno).<br />

In <strong>al</strong>cuni (rari) casi è necessario fare anche il prospetto dell’oggetto così come<br />

ci è giunto (cioè del frammento stesso) per rendere chiaro quanta parte del<br />

vaso è re<strong>al</strong>mente esistente o per permettere di mostrare una decorazione<br />

particolare.<br />

12 www.cantierenavipisa.it CNAP - MANUALI<br />

La decorazione, se ripetitiva ed uniforme su tutto il vaso, nei vasi romani viene<br />

gener<strong>al</strong>mente estesa a tutta la metà destra: a differenza <strong>della</strong> produzioni<br />

ceramiche non tornite, nella <strong>ceramica</strong> <strong>romana</strong> si tende a non disegnare il<br />

prospetto del frammento. Se la decorazione non è ripetitiva, cioè presente solo<br />

in <strong>al</strong>cune parti del corpo, o differisce da parte a parte, o non è uniforme (come<br />

ad esempio una linea incisa in maniera non regolare), può essere necessario<br />

invece eseguire il prospetto del frammento, indicandone su questo l’esatta<br />

posizione e l’esatto andamento <strong>della</strong> decorazione, piuttosto che raffigurare il<br />

dettaglio sul prospetto esterno con la conseguente deformazione costituita d<strong>al</strong>la<br />

proiezione su di una superficie curva (cfr. fig. 3). Trattandosi anche in questo<br />

caso di una proiezione il prospetto del frammento dovrà comunque essere<br />

disegnato con la corretta inclinazione che questo ha nello spazio: per<br />

posizionare correttamente il frammento di parete basta far coincidere la linea<br />

superiore dell’orlo con l’asse <strong>delle</strong> X sul <strong>disegno</strong>, e il punto più in basso del<br />

profilo esterno con una retta par<strong>al</strong>lela ad X e passante per il punto più in basso<br />

disegnato del profilo esterno. Una volta posizionato, il frammento andrà<br />

disegnato ponendosi in posizione zenit<strong>al</strong>e, e proiettandolo sul foglio. La<br />

posizione del frammento, non esistendo in <strong>ceramica</strong> classica convenzioni a<br />

riguardo è, d<strong>al</strong> punto di vista tecnico, irrilevante; la differenza è data solo d<strong>al</strong>le<br />

esigenze grafiche dell’editore.<br />

2.6 Metodi automatici (scansioni 3D e varie)<br />

Sono in corso di sperimentazione, anche presso il cantiere <strong>delle</strong> navi, numerosi<br />

sistemi automatizzati per la scansione tridimension<strong>al</strong>e degli oggetti o per la loro<br />

documentazione grafica con metodi automatici. Allo stato attu<strong>al</strong>e <strong>della</strong><br />

sperimentazione, tuttavia, questi sistemi a forte automazione risultano ancora<br />

essere piuttosto costosi ed applicabili su pezzi particolari. La maggior parte di<br />

questi metodi inoltre, richiedono comunque una consistente assistenza<br />

dell’esperto in fase di elaborazione, e mantengono <strong>delle</strong> forti limitazioni in<br />

quanto incapaci di compiere quelle operazioni di sintesi dell’oggetto che<br />

sostanzi<strong>al</strong>mente solo il disegnatore esperto di una determinata classe <strong>ceramica</strong><br />

riesce ad elaborare.<br />

3 Standard e caratterizzazioni<br />

3.1 Profili tratteggiati, anneriti o vuoti<br />

Una questione apparentemente irrilevante, ma in re<strong>al</strong>tà significativa, è quella<br />

inerente la scelta del metodo di caratterizzazione <strong>della</strong> sezione. Il profilo<br />

integr<strong>al</strong>mente annerito, che di fatto il sistema più preciso, è stato<br />

progressivamente abbandonato per la sua generica cattiva definizione in fase di<br />

riproduzione e stampa (e, soprattutto, di fotocopia), ed è convenzion<strong>al</strong>mente<br />

A.De Laurenzi INTRODUZIONE AL DISEGNO DELLA CERAMICA ROMANA 13

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