Introduzione al disegno della ceramica romana - Cantiere delle Navi ...
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più di <strong>ceramica</strong> tornita e prodotta in serie, si dà per scontato che il vaso sia<br />
sostanzi<strong>al</strong>mente regolare (o comunque presenti <strong>al</strong>meno <strong>al</strong>cune caratteristiche<br />
standardizzate); questo presupposto semplifica (o meglio, sistematizza) molte<br />
operazioni di <strong>disegno</strong> e soprattutto di caratterizzazione.<br />
1. Com’è una sezione<br />
I disegni <strong>della</strong> <strong>ceramica</strong> classica non sono raffigurazioni artistiche né<br />
necessariamente del tutto re<strong>al</strong>istiche, ma presentano spesso semplificazioni<br />
convenzion<strong>al</strong>i. Nei seguenti disegni sono riportate <strong>al</strong>cune terminologie e<br />
convenzioni cui spesso si farà riferimento nel presente manu<strong>al</strong>e.<br />
c<br />
Figura 1 - Coppa a vernice nera. a) prospetto interno; b) prospetto esterno; c)<br />
sezione; d) solcatura involontaria (di tornitura); e) spigolo intenzion<strong>al</strong>e<br />
g<br />
a<br />
f<br />
d<br />
h<br />
Figura 2 - B<strong>al</strong>samario. f) sezione dell’ansa; g) prospetto “interno” dell’ansa; h)<br />
sezione interna ricostruita (non misurabile); i) prospetto dell’ansa; j) bande di<br />
vernice; k) solcature involontarie (di tornitura)<br />
2 www.cantierenavipisa.it CNAP - MANUALI<br />
b<br />
k<br />
i<br />
j<br />
e<br />
l<br />
m<br />
Figura 3- Tazza in <strong>ceramica</strong> invetriata. l) sezione dell’ansa (ricostruita); m) parte<br />
mancante del vaso; n) fascia decorata a rilievo; o) prospetto dell’ansa (ricostruito);<br />
p) decorazione a rilievo; q) ingombro dell’ansa; r) aree lacunose; s) vista d<strong>al</strong>l’<strong>al</strong>to<br />
di orlo e ansa<br />
2. Disegnare un vaso<br />
2.1 Ricostruzione dell’inclinazione<br />
Nel caso di frammenti è necessario per prima cosa individuare la corretta<br />
inclinazione del pezzo per posizionarlo nel <strong>disegno</strong>. Il caso più frequente è<br />
quello dei frammenti di orlo. Il metodo più comune (fig. 4) consiste nel<br />
poggiare il bordo su di una superficie orizzont<strong>al</strong>e, in modo che aderisca a<br />
questa (fig. 4.1 corretto; fig. 4.2 e 4.3 errati), prendendo poi i v<strong>al</strong>ori a e b come<br />
in (fig. 4.4, fig. 4.5); in base ad essi si posiziona il frammento (cfr. infra) o si<br />
posiziona la sagoma precedentemente disegnata (fig. 4.6). Nel caso di<br />
frammenti di parete si dovrà ricorrere a tutte le informazioni ricavabili d<strong>al</strong><br />
pezzo, in primo luogo <strong>al</strong>le solcature lasciate d<strong>al</strong>la tornitura.<br />
1 2 3<br />
4<br />
n<br />
Figura 4 - Ricostruzione dell’inclinazione di un frammento di orlo (rielaborazione<br />
da GIULIANI 1986, p. 82)<br />
A.De Laurenzi INTRODUZIONE AL DISEGNO DELLA CERAMICA ROMANA 3<br />
s<br />
o<br />
p<br />
5 6<br />
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