Marzo - Parrocchiasarnico.it

E D I T O R I A L E
Quanto è stato importante per noi oggi avere, anche un po’ in fretta, un Papa.
Per eleggere Papa Francesco i Cardinali elettori della Chiesa
Universale il 12 marzo sono entrati in Conclave (deriva
dal latino cum clave, cioè "chiuso con la chiave". Mi sono
chiesto quanto sia importante per noi oggi avere, anche un
po’ in fretta, un Papa.
Mi ricordo che nella mia giovinezza ho avuto un incontro speciale.
È uno di quegli incontri imprevedibili, ma che senza accorgersi, lasciano
un “segno” nella nostra vita. Io stavo vivendo storie mie, ero
uscito dal seminario proprio per verificare convinzioni, scelte e stile
di vita. Come giovane mi appassionavo un po’ alla ricerca del modo
migliore di poter apprezzare la vita. Avevo fondato, al mio paese, il
primo gruppo misto della sua storia ecclesiale e, con un gruppetto
di ragazzi e di ragazze ci incontravamo, non senza i contrasti di tutte
le realtà nuove che si stavano sperimentando negli anni della contestazione
- anche all’interno della chiesa – per leggere tra noi, in
un modo nuovo, la Bibbia e provare a sperimentarne la possibilità
di viverla in gruppo. Dopo i primi incontri con “i pionieri”, eravamo
una decina, in pochi mesi eravamo diventati più di sessanta:
una domenica leggevamo e commentavamo la Bibbia, la domenica
successiva ci dividevamo in gruppi per andare nella case dei ragazzi
con handicap anche gravi o con anziani per lo più soli magari per
fare con loro una partita a carte. Poi alla sera, una volta al mese,
Un Papa necessario a cura del parroco don Luciano
ci trovavamo a fare una revisione del vissuto e magari si terminava
con la pizza.
In uno di questi incontri ecco l’inaspettato, il sorprendente che il
Signore mette nella vita di ciascuno per coinvolgerlo direttamente
in un grande progetto di vita.
Proprio mentre stavo per prendere in mano in modo nuovo la mia
vita e decidere se rientrare in seminario per il cammino verso il
sacerdozio, ecco l’incontro inaspettato con un ex sacerdote della
chiesa cattolica che, per strade varie, aveva deciso di farsi protestante,
forse anche con l’illusione di maggior libertà e respiro religioso.
Ebbene, proprio questa persona mi disse con una vena di amarezza:
«Mi mancano soprattutto due realtà e sono molto turbato, più di
prima. A volte mentre leggo la Bibbia, e tutti i giorni mi nutro alla
fonte della Parola, mi viene il dubbio: “E se fossero solo i miei pensieri
e le mie riflessioni? Chi mi dice che davvero lo Spirito Santo che
soffia in tutti voglia comunicare quello che penso io?” Beati voi che
avete un Papa che, per fragile che sia, è sempre un segno grande
di Dio»
Ho capito in quel momento che è fondamentale nella vita avere un
punto di riferimento; al di là della sua bravura, delle sue qualità che
sono vagliate dal mondo intero – specialmente dai giornalisti – al
di là di quello che riuscirà ad essere per il mondo moderno, al di là
della disponibilità a partecipare a tutti gli avvenimenti del mondo, dei
Mar. 2013 ilPorto - 3