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LA CASA DEI BISNONNI.<br />
La casa dei bisnonni, nel secolo scorso, ìn genere, era costituita da un solo<br />
ambiente che accoglieva le cose essenziali. Di solito si trovava a pianoterra<br />
(catoiu), talvolta c'era un'altra cameretta ( sularu) al primo piano o una mansarda<br />
sotto il tetto ( menzu sularu) dove c'era freddo d'inverno e caldo d'estate. Nella<br />
camera principale c'era una rientranza separata da una stretta parete ad arco,<br />
senza porta, era l'alcova che accoglieva il letto matrimoniale. Per dare privacy<br />
all'alcova veniva sistemata una tenda a due teli guarnita da merletti (puntine),<br />
fatte a mano dalle donne. All'interno della camera c'era il tavolo, le panche dove<br />
tutti sedevano per la mensa. Su una parete era sistemata una credenza (stipu),<br />
dove si conservavano le stoviglie e i cibi: pane, formaggio, olive ecc.... Alle<br />
pareti erano appesi quadri di Santi, Madonne, Crocifissi e quadri con fotografie<br />
degli antenati o dei parenti morti, che venivano ricordati nelle preghiere e nel<br />
rosari (all'armuzzi ru. santu priatoriu). In un angolo, vicino alla porta sorgeva la<br />
cucina a legna, in muratura, dove scoppiettava il fuoco e dove si cucinava. Alla<br />
parete c'erano appese le stoviglie: le pentole, le padelle i coperchi di rame o dì<br />
coccio (crita). L'illuminazione era costituita da lumi a petrolio (lummi) o da<br />
lampade ad olio (lampa a ogghiu); il riscaldamento era fornito dalla stessa cucina<br />
(fucularu), dal braciere (brasciera)dagli scaldini di rame o di terracotta<br />
(mariteddi). Pezzi indispensabili erano: la madia (maidda) dove si impastava il<br />
pane, la tinozza (pila) dove si faceva il bucato ed il bagno. Per l'igiene personale<br />
c'era ancora la bacinella (vacili), la brocca (bucali) poste sul piedistallo di ferro<br />
(peri di vacili). Il gabinetto era sostituito dal vaso da notte (rinali), che veniva<br />
svuotato in uno scarico dietro la porta. Al piano di sopra o in un camerino<br />
(cammarinu)accanto all'alcova dormivano i figli. Nella cassapanca (casciabancu)<br />
trovavano posto la biancheria della casa e gli indumenti di tutta la famiglia. La<br />
casa aveva la porta d'entrata che talvolta era munita di un'altra mezza porta, per<br />
dare luce ed aria alla casa che non aveva finestre, talvolta aveva qualche<br />
sportello (purteddu). Nelle case piu' povere a volte dormivano anche gli animali:<br />
mulo - capra - galline. Tuttavia c'erano case che avevano due o tre vani ed infine<br />
c'erano le case dei ricchi spaziose e sfarzose, arredate con mobili pregiati,<br />
porcellane, specchi, quadri, tappeti,…<br />
In tutte le case ricche o povere che siano state c'erano le famiglie che si<br />
riunivano dopo il lavoro, per consumare il pasto, più o meno frugale, intorno<br />
alla tavola, per recitare insieme il rosario quotidiano e le preghiere di<br />
ringraziamento, c'erano tanti bambini, intorno al piu' anziano, che ascoltavano<br />
i racconti (i cunti) divertenti, affascinanti e misteriosi che anche noi ,oggi,<br />
amiamo riascoltare.<br />
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( Dal racconto delle nonne intervistate)