Il Trovatore - Musica, musica, musica...SUONATE!!!
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Guida all’ascolto<br />
di Federico Fornoni<br />
[13. Scena e Duetto]<br />
INTRECCIO<br />
Parte IV - Scena II<br />
Una porta del palazzo si apre, proprio quando la speranza di Leonora di entrare sembrava irrimediabilmente perduta.<br />
Ne esce proprio il conte di Luna con un piccolo seguito. Leonora si nasconde e ascolta il terribile ordine che il conte<br />
impartisce: all’alba il figlio dovrà venire decapitato, la madre ardere sul rogo. Gli uomini lo congedano entrando, “per<br />
un piccolo uscio, nella torre” e il conte resta solo. In questa condizione riflette ad alta voce (attraverso un breve<br />
monologo che noi ascoltiamo) sul fatto che con quell’ordine sta abusando del potere trasmessogli dall’autorità regia e,<br />
sinceramente (quando il personaggio è solo non ha motivo di fingere...), si rimprovera per lo spirito non di giustizia<br />
ma di vendetta che lo domina, provocato dalla passione amorosa.<br />
<strong>Il</strong> pensiero lo porta anche a chiedersi dov’è quella donna “crudele”<br />
che è riuscita a sfuggirgli anche dopo la conquista di Castellor e che<br />
ha fatto ricercare incessantemente ma senza risultato. Udita la<br />
domanda Leonora svela la sua presenza e quando l’altro, incredulo,<br />
le chiede il motivo del suo ritorno (forse illudendosi?) fieramente lei<br />
torna a umiliarlo ricordandogli che, “all’ora estrema”, non può che<br />
trovarsi lì, accanto all’amato.<br />
Bozzetto scenico, Benois, 1948<br />
<strong>Il</strong> trovatore:<br />
il libretto