Il Trovatore - Musica, musica, musica...SUONATE!!!
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INTRECCIO<br />
Parte IV - Scena IV ultima<br />
Quel silenzio (noi sappiamo già che altri stanno per sopraggiungere) dura, però, non più che un istante. La porta<br />
della cella viene aperta e, nella penombra, un incredulo Manrico intravvede una sagoma che riconosce subito (più per<br />
quello che gli suggerisce il cuore che non la vista...) come quella dell’amata. E’ lei, infatti: Leonora glielo conferma a<br />
voce ma, d’altra parte, chi altri mai potrebbe precipitarsi in avanti pronunziando per due volte il nome dell’amato<br />
intercalandolo da un più che significativo “mio!”?<br />
Bozzetto scenico, Frigerio<br />
Manrico che, ricordo, è stato sorpreso mentre era intento a<br />
pregare, rivolge subito un grato ringraziamento al Signore<br />
che gli concede la gioia di quell’ultimo incontro prima di<br />
essere messo a morte... ma le sorprese, per lui, non sono<br />
affatto terminate; precipitevolissimevolmente, accennando<br />
alla porta aperta, Leonora (che - ricordate? - desidererebbe<br />
parlargli assai più a lungo) lo informa, perentoria, che non<br />
morirà, che è venuta a salvarlo e, di fronte alla manifesta<br />
esitazione di lui, che deve sbrigarsi, fuggire. <strong>Il</strong> rifiuto netto e<br />
ancor più perentorio (“No!”) di Manrico, ripetuto per ben tre<br />
volte, ci fa capire che la storia è ormai giunta alla svolta<br />
definitiva e non può che avviarsi verso la più completa<br />
catastrofe. Leonora, stupita e goffa, fa il tentativo di<br />
spingerlo di forza verso l’uscita, balbetta: “La tua vita!...”<br />
cercando di evocare il bene più prezioso che (crede) lui<br />
possiede, la necessità di preservarlo.