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I PROGRAMMI - RLB Radio Libera Bisignano

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La musica<br />

Trent’anni radioattivi<br />

I <strong>PROGRAMMI</strong><br />

UN MONDO IN DIRETTA<br />

di Lory Biondi<br />

Molti ritengono la musica una naturale evoluzione della comunicazione verbale.<br />

E nelle radio libere, alla fine degli anni ’70, la musica ha un ruolo essenziale. Non<br />

solo per le dediche, caratterizzate dall’innovativa comunicazione bi-direzionale<br />

tra speaker e ascoltatori, ma soprattutto per il forte ruolo giocato dalla radio nel<br />

mercato musicale dell’epoca. Nei primi mesi di attività radiofonica <strong>RLB</strong> non<br />

acquista dischi. Quelli esistenti appartengono a tutti coloro che frequentano la<br />

struttura, si mettono in comune e non hanno più padrone. Se proprio si deve<br />

comprare un disco, si opta per un 45 giri, molto più economico del Long<br />

Playing. Non ci sono pressioni delle case discografiche alla fine degli anni ’70.<br />

La scelta dei brani, è affidata alla sensibilità del conduttore che utilizza tutto il<br />

materiale a disposizione.<br />

Una commessa per amico<br />

L’acquisto dei dischi avviene, per lo più, presso negozi specializzati, ma anche<br />

nei grandi magazzini si trovano interessanti novità. Nel 1983, ad esempio, il<br />

reparto dischi della Standa, a Cosenza, su Corso Mazzini, è molto ben fornito.<br />

Immaginate la gioia dei protagonisti nello scoprire che una delle commesse è<br />

un’affezionata ascoltatrice di <strong>RLB</strong>. Nasce una “corsia preferenziale”. Per dare un<br />

supporto alla “sua” radio, la commessa acquista i dischi con il 10% di sconto<br />

riservato ai dipendenti, per passarli ai giovani di <strong>Radio</strong> <strong>Libera</strong> <strong>Bisignano</strong> alla fine<br />

della giornata, di nascosto, fuori dai Grandi Magazzini.<br />

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Copertina dell'inserto di Sorrisi e Canzoni Tv dedicato alle emittenti radiofoniche italiane.<br />

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Trent’anni radioattivi


I primi programmi musicali<br />

Il programma di intrattenimento musicale “L’altra faccia”, condotto nel 1976 da<br />

Carmelo Pisarro, propone il lato B dei 45 giri. Le novità discografiche trovano,<br />

invece, spazio in “Vetrina Musicale”, programma condotto da Nicola Paldino.<br />

Inizialmente <strong>RLB</strong> è sprovvista di telefono e le richieste musicali arrivano via<br />

posta, oppure tramite biglietti che scorrono di mano in mano prima di<br />

raggiungere la sede della radio.<br />

Di conseguenza è l’ascoltatore a decretare il successo di un pezzo manifestando il<br />

desiderio di riascoltarlo durante la programmazione giornaliera della radio.<br />

La coscienza dei discografici<br />

Le case discografiche prendono presto coscienza del potere d’acquisto in mano<br />

agli ascoltatori e di conseguenza del potere di orientamento delle radio libere. A<br />

differenza della Rai, infatti, le radio libere coprono con la musica gran parte della<br />

propria programmazione. Una molteplicità di programmi musicali, la possibilità di<br />

fare ascoltare il proprio artista in tutta Italia, la varietà di generi musicali che la radio<br />

libera può permettersi di mandare in onda, portano all’aumento vertiginoso della<br />

vendita dei dischi. Con grande soddisfazione delle case discografiche che di buona<br />

lena li spediscono gratis alle radio libere. Oggi <strong>RLB</strong> conta una discoteca di ben 17<br />

mila dischi (tra CD, LP e 45 giri) acquisiti nel corso degli ultimi trent’anni.<br />

E vai col liscio<br />

Oggi forse sarebbe impensabile proporre una trasmissione incentrata solo sulla<br />

musica folk e sul liscio, mentre alla fine degli anni ’70 rientra nella norma. Nel<br />

1977 <strong>RLB</strong> propone “30 minuti in FL”, una mezz’ora di intrattenimento incentrata<br />

sulla musica folk e sul liscio, condotta inizialmente da Giacomo Nigro, e poi<br />

evolutasi in una nuova formula senza commento vocale.<br />

Trent’anni radioattivi<br />

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Cultura musicale<br />

La cultura musicale è da autodidatti. Del<br />

resto non è facile neanche trovare fonti<br />

costanti e aggiornate alle quali fare<br />

riferimento. Nascono, in questi anni, riviste<br />

divenute storiche come “Ciao 2001”, “Pop<br />

Star”, “Music”, “Sound” che vengono<br />

acquistate da <strong>RLB</strong> e rappresentano<br />

l’unica fonte di notizie utili per chi la<br />

musica, per passione prima che per<br />

professione, deve farla conoscere agli altri.<br />

Sia la musica italiana che la musica<br />

internazionale trovano ampio spazio nel palinsesto di <strong>RLB</strong>. Molti pezzi sono<br />

antecedenti alla nascita della radio stessa, ma vengono trasmessi con la medesima<br />

frequenza dei brani di ultima pubblicazione. Nell’ambito della musica internazionale<br />

possiamo ricordare: “Year of the cat” di Al Stewart, “Let the music play” di Barry<br />

White, “That’s the way I like it” di KC and Sunshine Band, “Gimme Some” di Jimmy<br />

Bo Horne, “Isn’t she lovely” di Stevie Wonder. Per quanto riguarda la musica italiana<br />

tra i brani più trasmessi: “Cavallo Bianco” dei Matia Bazar, “Donna davvero” dei<br />

Pooh, “Come due bambini” de La Bottega dell’Arte, “Coniglietto” dei Romans,<br />

“Tornerò” dei Santo California, “Ancora tu” di Lucio Battisti.<br />

L’evoluzione dei programmi<br />

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Palinsesto di <strong>RLB</strong> pubblicato all’inizio degli anni’80.<br />

Alcuni programmi di intrattenimento strettamente musicale, pur rimanendo<br />

sostanzialmente fedeli a se stessi, subiscono un’evoluzione nel corso degli anni.<br />

Nel 1976 Antonello Gallo propone “Musica Pop”, trasmissione caratterizzata<br />

dalla musica rock (Led Zeppelin, Deep Purple), blues (B.B. King) e funky (Stevie<br />

Trent’anni radioattivi


Wonder, Timmy Thomas), poi trasformatasi nel 1978 in “L’ora del Pop”, con la<br />

conduzione di Carmelo Straface e nel 1980 in “Rock’s off” con Antonio Stavale<br />

(Tony Denisi). Ampio spazio è dedicato alla musica per bambini. Nel 1977<br />

Donatella Prezioso conduce, la domenica mattina, “Musica e Fiabe in giostra”,<br />

proponendo le sigle dei cartoni animati e dei programmi televisivi, senza<br />

escludere le canzoni dello Zecchino D’oro.<br />

Donatella Prezioso con un gruppo di giovanissime ascoltatrici accompagnate in studio da Emilio Montalto.<br />

Classifiche e dintorni<br />

Per quanto riguarda le classifiche musicali, <strong>RLB</strong> ha proposto una formula<br />

innovativa in più di un’occasione. Dal 1978 al 1980 il sabato sera è dedicato a<br />

“La Classifica di Teleselezionando”, condotta da Antonello Formosa, con i dischi<br />

più richiesti dagli ascoltatori, nell’arco della settimana, nel programma<br />

“Teleselezionando”. Nel 1984 è ancora Antonello Formosa a condurre la più<br />

classica “Hit 33”, la classifica degli album più venduti della settimana.<br />

Trent’anni radioattivi<br />

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Palinsesto dei programmi di <strong>RLB</strong> nella stagione 87/88.<br />

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Trent’anni radioattivi


Dediche e richieste<br />

Finita l’era delle cartoline postali, richieste e dediche passano attraverso il cavo<br />

telefonico. Siamo ai tempi della trasmissione “Scelti per voi” (1976), condotta<br />

inizialmente da Umile Formosa e poi da Umile Liguori, antesignana di<br />

“Teleselezionando”. Il programma va in onda alle 19.00 e gli ascoltatori possono fare<br />

le loro “dediche” su una scaletta di dischi già confezionata. Le “dediche” vengono<br />

raccolte, dalle 15.00 alle 18.00, al circolo “A livella”, che mette a disposizione il<br />

telefono. Le richieste compaiono con “Teleselezionando”, trasmissione condotta<br />

inizialmente (fine ’77, inizi ‘78) da Piero Paone, in onda alle 21.00. In seguito si<br />

sperimenta la formula pomeridiana e il timone della conduzione passa nelle mani di<br />

Antonello Formosa. Dal 1980 il grande protagonista delle richieste e delle dediche<br />

musicali è Tullio Lenti che traghetta la formula di Teleselezionando fino al 2003<br />

modificandone il nome e in parte il contenuto con “La Cornetta – spettacolo<br />

telefonico a vostra cura e spese” e “<strong>Radio</strong>sità” che non si limitano solo alle semplici<br />

richieste, ma portano l’ascoltatore a diventare parte attiva del programma.<br />

Compact Disc<br />

<strong>RLB</strong> è tra le prime radio locali a trasmettere un’intera trasmissione utilizzando i<br />

compact disc. Nel 1983 la Philips immette sul mercato i primi lettori compact<br />

disc e nello stesso anno <strong>RLB</strong> ne acquista uno, di dimensioni enormi rispetto agli<br />

attuali riproduttori digitali, dando vita a “Compact Disc”, programma ideato e<br />

condotto da Antonello Formosa.<br />

Jingle musicali<br />

La musica ha un ruolo importante anche nella creazione dei primi jingle che<br />

rafforzano l’identità di <strong>RLB</strong> nel panorama delle radio calabresi. Il primo jingle,<br />

datato 1976, è realizzato su un frame di una canzone di Santino Rocchetti,<br />

Trent’anni radioattivi<br />

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Palinsesto dei programmi nella stagione 88/89 redatto da Nicola Paldino.<br />

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Trent’anni radioattivi


“Dedicato a te”, registrato da Nicola Paldino: “<strong>Radio</strong> <strong>Bisignano</strong> FM cento e<br />

trecento”. Nel 1977 i jingle sono cantati con il cosiddetto “effetto coro”, ottenuto<br />

con la sovra incisione della stessa voce su un registratore due tracce a bobina.<br />

Ma la qualità audio è piuttosto scadente.<br />

Classifiche di oggi<br />

Dal dicembre del 2000 va in onda “Historical Hit”, la classifica dei dischi più venduti<br />

della settimana e quelli più venduti nella storia della Hit Parade italiana dal 1960 ad<br />

oggi. Le novità discografiche si intrecciano con i grandi pezzi di successo degli anni<br />

‘60-‘90 dando vita ad una classifica fuori dagli schemi, che ha saputo anticipare la<br />

tendenza di riscoprire le “vecchie hit”, esplosa negli ultimi anni nei grandi network<br />

italiani. “Historical Hit”, inizialmente condotta da Osvaldo Morisco, fa ancora parte<br />

del palinsesto radiofonico di <strong>RLB</strong>. Dal 23 luglio 2004 alla guida della “macchina del<br />

tempo” c’è Antonello Formosa.<br />

I programmi degli anni ‘80<br />

Negli anni ‘80 <strong>RLB</strong> propone diversi programmi musicali. Nel 1984 c’è anche uno<br />

spazio per la musica napoletana con “Canta Napoli”.<br />

“Disco Live”, condotto da Antonello Formosa nel 1984, va in onda solo il lunedì,<br />

proponendo dischi registrati dal vivo. “Shaker” è invece una trasmissione<br />

incentrata sulle novità discografiche, soprattutto internazionali, curata nel 1985<br />

da Joe Amodio e poi, nel biennio 1986-87, da Antonio De Robertis.<br />

New entry<br />

Nel 1984 una nuova voce femminile entra a far parte del palinsesto di <strong>RLB</strong>. Si<br />

tratta di Maria Rosaria Trotta che in seguito assumerà il nome d’arte di Maria<br />

Rosaria Gairo. “Musica insieme” è la sua prima trasmissione radiofonica come<br />

Trent’anni radioattivi<br />

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conduttrice. Nel 1985 da Cosenza arriva Francesco Straticò. Straticò viaggia<br />

quotidianamente per realizzare i suoi programmi nella sede di Viale Roma.<br />

Programmi degli anni ‘90<br />

Alla fine degli anni ’90 i grandi classici della musica italiana ed internazionale<br />

trovano spazio nel programma “Fuori dalla mischia”, in onda alle 19.00 nel<br />

1997. È il programma del ritorno, dopo circa sette anni di assenza da <strong>Radio</strong><br />

<strong>Libera</strong> <strong>Bisignano</strong>, di Antonello Formosa. Nello stesso anno una nuova voce<br />

entra a far parte del palinsesto della radio. Si tratta di Eliseno Sposato che<br />

propone “Sotterranei Pop”, programma incentrato sulla musica rock, elettronica<br />

e d’avanguardia con un’attenzione particolare alla realtà musicale underground<br />

nazionale e internazionale di qualità.<br />

Sotterranei Lounge<br />

Il 5 aprile del 2002 Osvaldo Morisco ed Eliseno Sposato propongono “Sotterranei<br />

Lounge”. Lo spazio riservato al blues dell’uomo bianco è caratterizzato da una<br />

conduzione ricca di notizie e rarità discografiche. Un’intrigante ora e mezza con<br />

colonne sonore del grande e piccolo schermo, sonorità da Carosello e riff dei cult<br />

movie. Il programma va in onda ogni venerdì, dalle 22.30 fino a mezzanotte.<br />

Successivamente, sempre nella tarda serata del venerdì, Morisco realizza “<strong>RLB</strong><br />

Night Cocktail”, un contenitore di musica chill out, lounge ed exotica.<br />

I grandi classici della musica trovano nuovamente ampio spazio nella trasmissione<br />

“Nero Vinile” del 2004, condotta da Antonello Formosa, in onda dalle ore 15.00 alle<br />

18.00, dal lunedì al venerdì.<br />

Loser<br />

<strong>RLB</strong>, sempre attenta alle novità musicali ma anche al mondo della<br />

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Trent’anni radioattivi


Eliseno Sposato, in “Sotterranei Pop”, ospita anche il Sindaco di Cosenza Eva Catizone. Di spalle Luca Ardenti.<br />

comunicazione multimediale, decide di entrare nel Loser Network. “Loser” è un<br />

programma radio nato sul web che viene trasmesso dal febbraio 2004 in cinque<br />

tra le migliori e più importanti radio locali sul territorio nazionale creando un vero<br />

e proprio network capace di coprire gran parte della penisola. <strong>RLB</strong> è l’unica<br />

radio del circuito Loser per il Sud Italia.<br />

La musica oggi<br />

Oggi la musica copre il 70% della programmazione giornaliera della radio. Ma<br />

sono tre i programmi in cui è l’indiscussa protagonista: “Sotterranei Pop”,<br />

“L’Isola di Formosa” e naturalmente “Historical Hit”.<br />

L’INTRATTENIMENTO<br />

Sul finire degli anni ’70 la RAI propone programmi musicali come “Musica per<br />

tutti”, “Hit Parade” e “Supersonic”. La radio è un mondo fantastico. E ognuno<br />

Trent’anni radioattivi<br />

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lavora con l’immaginazione, rapito da suoni, musica e parole. A <strong>Bisignano</strong>,<br />

come nel resto d’Italia, nessuno ha idea di come fare radio o di come realizzare<br />

un programma di intrattenimento. Il microfono attira ed intimorisce allo stesso<br />

tempo. Ma i “pionieri” di <strong>Radio</strong> <strong>Libera</strong> <strong>Bisignano</strong>, come molti nel resto d’Italia,<br />

creano un nuovo modo di fare radio. Una radio che ancora non c’è, ma che<br />

sarebbe esplosa, nell’arco di due anni, in tutto il suo potenziale. È la radio libera.<br />

I programmi di intrattenimento<br />

Nel 1976 le trasmissioni di <strong>Radio</strong> <strong>Libera</strong> <strong>Bisignano</strong> iniziano alle 10.00 per<br />

concludersi alle 12.00. Dopo circa tre ore i trasmettitori vengono riaccesi fino alle<br />

22.00. Tra i programmi che contraddistinguono questa fase embrionale ci sono:<br />

“Buon pomeriggio”, in onda alle 14.00, condotto dal Prof. Luigi Aiello e “Una voce<br />

nella notte” con Piero Paone, primo programma notturno di <strong>RLB</strong>. “Ridere per<br />

ridere” è invece tra i primi programmi realizzati in post-produzione. Condotto da<br />

Antonello Gallo e Umile Formosa, il format domenicale è caratterizzato da sketch<br />

comici, effetti sonori, risate ed applausi, utilizzando anche dischi di Walter Chiari.<br />

Tra le fonti utilizzate per confezionare programmi radiofonici, i collaboratori di <strong>Radio</strong><br />

<strong>Libera</strong> <strong>Bisignano</strong> utilizzano di tutto, anche quotidiani come “L’occhio” fondato da<br />

Maurizio Costanzo (una meteora nel panorama editoriale italiano).<br />

La Tombolata<br />

Nel 1977 <strong>RLB</strong> comincia a lavorare sulla organizzazione di eventi. Il primo è la<br />

tombolata radiofonica di Natale. Per l’estrazione ci si organizza a puntino e così, la<br />

sera del 24 dicembre, gli ascoltatori seguono il sorteggio dei numeri e la<br />

proclamazione dei vincitori.<br />

Negli anni successivi, fino al 1984, il programma si trasforma in “SuperTombolata”,<br />

un vero e proprio spettacolo all’aperto con ospiti e musica.<br />

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Trent’anni radioattivi


Giochi al telefono<br />

Nel 1978 la musica diventa protagonista di un gioco, tra i primi proposti dalla<br />

radio di <strong>Bisignano</strong>. “Il Pentolone” è il primo gioco telefonico di <strong>RLB</strong>. Va in onda<br />

alle 21.00 e consiste nell’indovinare i tre interpreti di due spezzoni di canzoni e<br />

un brano, tratto da una poesia, che insieme formano la frase “Questa è la radio<br />

che illumina”. I tre interpreti sono Antonello Venditti, Paolo Menegale e l’attore<br />

Maurizio Mollica.<br />

Il gioco dura circa sei mesi, coinvolgendo moltissimi ascoltatori. Un successo<br />

del tutto inaspettato per un gioco che non ha mai avuto un vincitore. Nessun<br />

ascoltatore, infatti, è mai riuscito ad indovinare la frase.<br />

Un momento della premiazione di Super Match. L’avv. Carmelo Puterio consegna una targa ricordo ai rappresentanti<br />

scolastici.<br />

Super Match<br />

Super Match è un concorso radiofonico tra le scuole, sponsorizzato dalla<br />

Rizzoli, che va in onda nei primi anni ‘80. È condotto in studio (ribattezzato<br />

pomposamente auditorium) dal prof. Aiello e Adriana Pagi.<br />

Trent’anni radioattivi<br />

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Il format (parola non in uso in quegli anni) del programma è semplice: una gara<br />

tra due squadre formate da studenti di due scuole diverse, con l’intervento degli<br />

ascoltatori al telefono. La semplicità è la chiave di ogni successo, e così Super<br />

Match mobilita non solo le scuole interessate, ma anche le famiglie dei ragazzi<br />

che partecipano e, con esse, i rispettivi paesi che fanno il tifo. La popolarità del<br />

programma è altissima. Adriana, accompagnata da un fonico - Sergio Paone o<br />

da Antonello Mannino – comincia anche a viaggiare tra i paesi della provincia per<br />

intervistare i sindaci e raccontare le tradizioni comunali.<br />

Partita Doppia<br />

Nel 1987 Antonello Formosa conduce “Partita Doppia” (titolo ripreso, per pura<br />

combinazione, da Pippo Baudo qualche anno dopo per una trasmissione<br />

televisiva). Due concorrenti si sfidano in un gioco ad eliminazione diretta<br />

rispondendo a domande di cultura generale. In palio una settimana bianca a Croce<br />

di Magara, in Sila.<br />

I programmi di intrattenimento negli anni ‘80<br />

La domenica di <strong>RLB</strong>, nei primi anni ‘80, è caratterizzata da giochi e gag con<br />

“<strong>Radio</strong>Domenica”, condotto da Antonello Formosa nel 1984. Nello stesso anno<br />

Formosa conduce “Zoom – Incontri ravvicinati del nostro tipo”, interviste<br />

telefoniche a personaggi dello spettacolo (Daria Nicolodi, Tullio De Piscopo,<br />

Peppino Di Capri, Fausto Leali) mentre, nel 1986, realizza “Capriccio”, tra le<br />

prime trasmissioni radiofoniche a proporre gli scherzi telefonici. I giochi<br />

radiofonici sono, invece, protagonisti, insieme alla musica, di “Disc-<br />

Jocherellando”, condotto da Tony Denisi nel 1984 e riproposto nel 1985 da<br />

Donatella Prezioso. Nello stesso anno i consigli per il look e le notizie di moda e<br />

bellezza trovano spazio in “Confidenzialmente”, sempre a cura di Donatella.<br />

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Trent’anni radioattivi


Adriana Prezioso, invece, nel 1984, in “Retrospettiva” esamina un anno in<br />

particolare e propone la musica e le notizie che lo hanno caratterizzato. Tanti i<br />

programmi che propongono curiosità, giochi e musica tra cui “Chicchirichì”,<br />

trasmissione mattutina che va in onda dal 1986 al 1988 alle 6.30, condotta da<br />

Antonello Formosa, “Viva la <strong>Radio</strong>” con Maria Rosaria Gairo del 1985 e “T.I.G.I.<br />

– tutti i giorni insieme” condotto dalla stessa Maria Rosaria, in onda alle 8.15 nel<br />

1988. Nel 1987 Antonello Formosa propone “Occasionalmente tutti i giorni”, un<br />

programma volutamente fuori dal normale, affidato al caso, così definito dallo<br />

stesso Formosa, caratterizzato da comicità demenziale.<br />

Tullio Lenti al mixer nella sede di Vico I La Motta.<br />

Tullio Lenti, ovvero <strong>RLB</strong> al telefono<br />

Superato il periodo delle cartoline postali Tullio Lenti, al secolo Tullio Falco, diventa<br />

il re incontrastato del telefono. La sua prima esperienza con il doppino è nel 1979,<br />

“Teleselezionando”. Tullio eredita il programma e ne fa il suo regno. La sua<br />

caratteristica è quella di usare due audiocassette. Durante la sigla registra in privato<br />

Trent’anni radioattivi<br />

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le prime telefonate, cerca i dischi richiesti e così al momento di iniziare può far<br />

sentire la richiesta registrata e, immediatamente dopo, far partire le note della<br />

canzone. L’abilità consisteva nel fare tutto alla velocità della luce. Nel 1985 nasce<br />

“La cornetta”, in onda tutti i giorni dalle 14,25 alle 15,30. La formula si sposta sugli<br />

ascoltatori che Tullio, con la solita vitalità, spinge a cantare, raccontare barzellette,<br />

in una sorta di corrida radiofonica che attira un pubblico dai 4 ai 90 anni, con un<br />

feeling particolare, naturalmente, per il genere femminile.<br />

Da <strong>Bisignano</strong> a Cosenza<br />

Tra gli artefici del passaggio a Rende c’è Francesco Straticò, che apre i<br />

programmi con “Il più dolce risveglio di Calabria” in cui fonde musica e<br />

informazioni svegliando gli ascoltatori con la sua allegria.<br />

Francesco Errante e Francesco Straticò nella sede di Quattromiglia.<br />

110<br />

Trent’anni radioattivi


Errante Magazine<br />

Parlare di intrattenimento oggi su <strong>RLB</strong> significa parlare di Francesco Errante.<br />

Agli inizi del 1993 il suo cabaret radiofonico “Errante Magazine” comincia ad<br />

andare in onda sulle frequenze di <strong>RLB</strong>. Un passaggio di fondamentale<br />

importanza dopo il trasferimento della sede da <strong>Bisignano</strong> a Rende. La<br />

cosentinità di Errante, infatti, è totale e arriva alla creazione – sulle frequenze di<br />

<strong>RLB</strong> – del “cosentino mediano metodista”, una maschera di quelli che sono vizi<br />

e manìe del cosentino medio.<br />

Ma quella di Errante è una vera e propria compagnia di giro, composta da<br />

maschere ormai famose come Zia Teresa, Tumba, Grancuzzo. Personaggi frutto<br />

dell’intenso lavoro di ricerca ma anche della straordinaria capacità inventiva di<br />

Errante che ogni giorno delizia gli ascoltatori con gag molto divertenti.<br />

<strong>Radio</strong>sità<br />

Tullio Lenti continua la sua avventura nel mondo del telefono. Nel 1993.<br />

esauritosi il ciclo de “La cornetta” si passa a “<strong>Radio</strong>sità”.<br />

Gli ascoltatori, anziché chiamati a recitare, vengono inseriti in trasmissione a<br />

seconda del loro grado di spontaneità. Tullio continua a prediligere le voci<br />

femminili.<br />

<strong>Radio</strong> di flusso<br />

Gli anni che vanno dal 1992 al 1996 rappresentano un periodo difficile. La radio<br />

scivola nelle classifiche d’ascolto e, seppure con importanti novità, inizialmente<br />

non riesce a mettere a frutto il passaggio alla nuova sede. In un momento di crisi<br />

per l’intero settore a livello nazionale, <strong>RLB</strong> cambia il proprio progetto artistico e<br />

abbandona la formula della radio di programmi. Ci si avvicina alla cosiddetta<br />

“radio di flusso”, caratterizzata dalle fasce orarie piuttosto che da trasmissioni.<br />

Trent’anni radioattivi<br />

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Tranne rare eccezioni, perciò, i diversi contenitori musicali e di intrattenimento<br />

perdono il proprio titolo e anche l’alternarsi di uno speaker con un altro avviene<br />

in diretta con una sorta di passaggio di testimone vocale. Tutto ciò complica e<br />

non poco il tentativo di ricostruire il palinsesto di quegli anni. Rimangono in piedi<br />

i soli programmi informativi e due colonne dell’intrattenimento di <strong>RLB</strong>,<br />

“<strong>Radio</strong>sità” con Tullio Lenti e “Errante Magazine” con Francesco Errante.<br />

Nonostante il brutto momento, <strong>RLB</strong> riesce a risalire la china.<br />

Adesivo di <strong>RLB</strong> nella seconda metà degli anni '90.<br />

Reazione e rilancio<br />

Il calo di tensione è evidente. Ma la caduta nelle classifiche di ascolto è troppo<br />

dura per non provocare reazioni, così ci si siede per discutere un progetto di<br />

rilancio entusiasticamente proposto da Federico Bria. È la svolta. Tutti gli<br />

obiettivi fissati vengono raggiunti e superati sia con l’aumento del numero degli<br />

ascoltatori e sia con un ottimo fatturato pubblicitario. La sorte ironica esclude<br />

dal rilancio proprio Federico Bria, chiamato da Giacomo Mancini all’ufficio<br />

stampa del Comune di Cosenza. Federico abbandona anche le radiocronache<br />

sportive dopo aver accettato l’incarico di capo ufficio stampa del Cosenza<br />

Calcio 1914<br />

112<br />

Trent’anni radioattivi


Nuove voci<br />

Osvaldo Morisco entra a far parte dello staff di <strong>RLB</strong> nel 1999. In onda per<br />

un’ora, dalle 6.30 alle 7.30, dal lunedì al venerdì, conduce “Un altro giorno”,<br />

contenitore caratterizzato da diverse rubriche che spaziano dall’almanacco<br />

quotidiano alle notizie di attualità e di economia. Il programma mattutino passa<br />

ad un’altra nuova voce, quella di Francesco Tricoli.<br />

Dalla primavera del 2000 fino all’autunno del 2001 tra le 17.00 e le 19.30,<br />

Morisco propone “Music Land”, musica e notizie con incursioni della redazione<br />

giornalistica. Mentre Francesco Tricoli è la voce della fascia serale con “Venti di<br />

musica”, programma di musica e notizie. Gli scherzi telefonici ritornano,<br />

accompagnati dalla buona musica, nel 1998, nel programma di Antonello<br />

Formosa “Tra l’una e l’altro”.<br />

Lo stesso Formosa, nel 1999, propone “Navigator”, musica e tutto dal mondo<br />

della rete. Sempre nel 1999 una voce femminile conduce “Passenger”. È quella<br />

di Alessandra De Robertis.<br />

<strong>RLB</strong> nel nuovo millennio<br />

Nel settembre 2001 c’è aria di rinnovamento in casa <strong>RLB</strong>. Si decide di<br />

modificare il palinsesto cercando di trovare delle formule innovative per fondere<br />

qualità di programmazione e introiti commerciali. Nasce “<strong>Radio</strong>mobile”,<br />

condotto inizialmente da Osvaldo Morisco.<br />

Il programma, mattutino, è caratterizzato da collegamenti, realizzati da Alba<br />

Battista, su tutto il territorio provinciale, in occasioni di eventi particolarmente<br />

importanti ma anche per sponsorizzare di attività commerciali. È Luigi Calasso<br />

ad occuparsi dei contatti con gli sponsor e della pubblicità. Successivamente la<br />

trasmissione passa nelle mani di Armando Piccolillo e Maria Francesca<br />

Rotondaro e poi in quelle di Antonello Formosa e Roberta Biasi.<br />

Trent’anni radioattivi<br />

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Articolo pubblicato su il “Quotidiano della Calabria” il 2 Febbraio 2000.<br />

114<br />

Trent’anni radioattivi


Francesco Errante, Maria Rosaria Gairo e Tullio Lenti sul palco di "La radio nella gente".<br />

<strong>RLB</strong> va all’Università<br />

Nei primi anni del 2000 si rafforza anche il rapporto con l’Università della<br />

Calabria. <strong>RLB</strong> decide di dedicare uno spazio, nel proprio palinsesto, al mondo<br />

universitario, proponendo “Campus”. Inizialmente “si tratta solo di un piccolo<br />

spazio mattutino, curato da Maria Teresa Guaglianone nella trasmissione di<br />

Maria Rosaria Gairo, “Tempo”. In un secondo momento, si trasforma in un<br />

programma vero e proprio, va in onda nel pomeriggio ed è condotto da<br />

Francesco Tricoli, con la collaborazione di Maria Teresa Guaglianone.<br />

Gli universitari diventano parte attiva del programma, intervenendo in studio<br />

o attraverso collegamenti telefonici. Il programma, successivamente, viene<br />

condotto da Lory Biondi e Maria Teresa Guaglianone e arricchito da una più<br />

intensa collaborazione con il sito internet www.unicalmondo.it e con studenti<br />

e docenti dell’Unical.<br />

Nel 2004 la conduzione del programma viene affidata ad Alba Battista, sempre<br />

coadiuvata da Maria Teresa Guaglianone.<br />

Trent’anni radioattivi<br />

115


A “Lezioni di Campus”<br />

Dal 2002 <strong>RLB</strong> è la radio ufficiale di “Lezioni di Campus”, manifestazione di<br />

orientamento alla scelta del corso di laurea per gli studenti delle scuole superiori<br />

calabresi. <strong>RLB</strong> segue l’iniziativa dal 30 settembre fino al 5 ottobre, con diversi<br />

collegamenti in diretta e servizi ed interviste realizzate per gli spazi informativi.<br />

Anche negli anni successivi <strong>RLB</strong> sarà partner di molte iniziative interessanti<br />

promosse dall’Università della Calabria e nel 2006 ne segue attività e<br />

appuntamenti con “Link to Link” di Lory Biondi e Maria Teresa Guaglianone.<br />

Che fai, ascolti?<br />

Nel 2002 Armando Piccolillo e Francesco Tricoli conducono “Sim Card”,<br />

programma che prevede il diretto coinvolgimento degli ascoltatori con i quali i<br />

due conduttori, durante l’intera durata della trasmissione, si collegano<br />

telefonicamente. Gli ascoltatori che accettano di raccontare un po’ della loro vita<br />

hanno diritto ad una ricarica di 10 euro sul telefonino.<br />

116<br />

Trent’anni radioattivi


Daniele Bruno, Antonello Formosa, Maria Teresa Ruta e Maria Rosaria Gairo sul palco del teatro Rendano.<br />

Osvaldo Morisco e Rino Giovinco mentre premiano i Pooh. Al centro, col microfono, Ruggero Pegna.<br />

Trent’anni radioattivi<br />

117


Il Direttore Artistico Armando Piccolillo, per le strade degli States.<br />

La domenica di <strong>RLB</strong><br />

La domenica di <strong>RLB</strong> è caratterizzata soprattutto dal calcio. Ma non manca lo<br />

spazio dedicato all’intrattenimento. Nel 2000 la conduzione della domenica mattina<br />

è affidata a Francesco Tricoli con “È qui la domenica”. Trasmissione che subisce<br />

un’evoluzione nel corso degli anni e sperimenterà, nel 2004, la formula della<br />

conduzione a due voci. È Antonello Formosa ad affiancare Francesco Tricoli nel<br />

programma della domenica, caratterizzato da giochi telefonici, notizie curiose a<br />

cura di Maria Teresa Guaglianone e divertenti sketch comici. Negli ultimi anni ad<br />

animare la domenica mattina è Francesco Errante con “Domenica bestiale” in cui<br />

propone i personaggi e le gag che da sempre caratterizzano l’Errante Magazine.<br />

Ingresso Libero<br />

Nel 2003 il programma delle richieste, “<strong>Radio</strong>sità”, viene sospeso. <strong>RLB</strong> vuole<br />

cambiare e propone a Tullio Lenti di accettare una nuova fascia oraria, quella<br />

118<br />

Trent’anni radioattivi


<strong>RLB</strong> cambia il proprio palinsesto e i quotidiani locali ne danno notizia.<br />

Trent’anni radioattivi<br />

119


dalle 22.00 a mezzanotte. Lenti accetta, non con poca sofferenza. Si tratta di<br />

un orario particolare ed è necessario inventarsi qualcosa di nuovo. Si pensa ad<br />

una sorta di luogo d’incontro tra ascoltatori e ospiti in studio. Nel 2003 nasce<br />

“Ingresso Libero – consumazione a parte”. Nella trasmissione sono gli ascoltatori<br />

i protagonisti. Possono intervenire direttamente in studio (e la prima volta devono<br />

portare i cornetti al cioccolato…) o per telefono e interagire con i conduttori del<br />

programma. Tullio Lenti è, infatti, affiancato da alcuni collaboratori come Werner<br />

Altomare, Andrea De Iacovo e Gigi Balbi. Ma tante altre voci si susseguono ai<br />

microfoni di “Ingresso Libero”. Si decide un argomento all’inizio della puntata e poi<br />

tutto il resto è live, compreso la musica del Maestro Pagano. Gli ascoltatori<br />

intervengono anche per sms, mms, email, si aprono dialoghi con Buenos Aires.<br />

New York, Toronto. La trasmissione segue, inoltre, le selezioni di Miss Italia in<br />

Calabria, grazie alla collaborazione con la DRB Associati di Beniamino Chiappetta<br />

e ospita in studio molte miss.<br />

Tullio Lenti in studio con Gigi Balbi e Andrea De Iacovo.<br />

120<br />

Trent’anni radioattivi


Francesca Lagoteta. la showgirl di <strong>RLB</strong>.<br />

I programmi oggi<br />

Oggi il palinsesto di <strong>RLB</strong> si è arricchito di una nuova voce, quella di Francesca<br />

Lagoteta che conduce ogni mattina, dalle 9.30 alle 12.30, “La Scossa”, programma<br />

caratterizzato da musica e gossip. La precede Osvaldo Morisco con “Tempo”, il<br />

buongiorno di <strong>RLB</strong>, in cui la rassegna stampa (locale e nazionale) e le notizie<br />

d’attualità vanno a braccetto con la musica. Dopo “La Scossa” è la volta di<br />

Francesco Errante con il suo “Casinò”. Il primo pomeriggio è affidato a Maria Rosaria<br />

Gairo con “Tutti pazzi per Mary”, musica, notizie curiose e messaggi degli ascoltatori.<br />

A seguire Armando Piccolillo con “Ribelle” e Antonello Formosa con “L’isola di<br />

Formosa”. Eliseno Sposato con “Sotterranei Pop” e Tullio Lenti con “Ingresso<br />

Libero” chiudono il palinsesto giornaliero di <strong>RLB</strong>. Un palinsesto di programmi<br />

realizzati esclusivamente in diretta, dalle prime luci del giorno fino alla mezzanotte.<br />

Trent’anni radioattivi<br />

121


Antonello Gallo, Giuseppe Capalbo, Nicola Paldino, Piero Paone e Matteo Orlando.<br />

L’informazione<br />

Sin da subito <strong>Radio</strong> <strong>Libera</strong> <strong>Bisignano</strong> è una testata giornalistica iscritta nel<br />

Registro della Stampa del tribunale di Cosenza. Ma quello che oggi sembra un<br />

passaggio scontato, nel 1976 non lo era affatto. Tanto è vero che, inizialmente,<br />

in tutta l’Italia e non solo in Calabria le emittenti locali risultano iscritte solo alla<br />

Camera di Commercio. Il direttore responsabile della testata giornalistica, dal 29<br />

maggio 1976 al 30 maggio 2006, è Mario Guido. A lui è subentrato l’attuale<br />

direttore Rino Giovinco.<br />

<strong>RLB</strong> Notizie<br />

Il primo notiziario di <strong>RLB</strong> è datato 1983. Si chiama “<strong>RLB</strong> Notizie”, nome che<br />

tutt’oggi caratterizza l’informazione regionale di <strong>Radio</strong> <strong>Libera</strong> <strong>Bisignano</strong>. L’unico<br />

programma giornalistico realizzato precedentemente si chiamava “<strong>Radio</strong><br />

reporter”. La trasmissione, un settimanale della durata di 10 minuti, era condotta<br />

da Adriana Prezioso.<br />

122<br />

Trent’anni radioattivi


Rino Giovinco, Direttore Responsabile di <strong>RLB</strong>.<br />

“<strong>RLB</strong> Notizie”, inizialmente, va in onda tre volte al giorno, alle 8.00, alle 12.00 e<br />

alle 16.00 con una durata di 10 minuti circa. È redatto e condotto da Rino<br />

Giovinco, entrato a far parte dello staff di <strong>RLB</strong> proprio nel 1983. Quotidiani locali<br />

(Gazzetta del Sud e Oggi Sud) e contatti personali sono le uniche fonti di “<strong>RLB</strong><br />

Notizie” che, in breve tempo, subisce una straordinaria evoluzione.<br />

Trent’anni radioattivi<br />

123


Giovinco dimostra subito buone attitudini al coordinamento. Si costituisce allora una<br />

rete di collaboratori, che assicurano servizi telefonici dall’esterno. La redazione si<br />

anima di tanti corrispondenti dai luoghi più importanti del bacino servito da <strong>RLB</strong>:<br />

Acri, Castrovillari, Presila ecc. Dal capoluogo, per lo sport, collabora Paolo<br />

Barbarossa, volto noto di Telecosenza. Tra i primi corrispondenti Federico Bria,<br />

Giampiero Brunetti, Enzo Pianelli. Nel 1986 le edizioni giornaliere di “<strong>RLB</strong> Notizie”<br />

diventano sei.<br />

I programmi politici<br />

Dal 1984 al 1991 <strong>RLB</strong> segue i consigli comunali di <strong>Bisignano</strong>, trasmessi in<br />

diretta su una sottofrequenza che serve solo la zona di <strong>Bisignano</strong>.<br />

Da sinistra, in alto: Marco Meringolo, Sergio Paone, Federico Bria, Rino Giovinco, Piero Paone, Antonio Palopoli,<br />

Giuseppe Capalbo; in basso: Erwin Pirri, Ferruccio Paone, Dino Gardi, Nicola Paldino, Antonello Gallo con sulle<br />

spalle il piccolo Umile Paone, Matteo Orlando, Adriana Prezioso, Carmelo Puterio; seduti: Tullio Lenti, Antonello<br />

De Francesco, Luciano De Francesco, Luigi Calasso (nascosto), e Franco Zuccarello. Davanti i piccoli Carmine<br />

Orlando e Piero Paldino.<br />

124<br />

Trent’anni radioattivi


Nel 1985 <strong>RLB</strong> propone la trasmissione “A tu per tu”, botta e risposta con<br />

personaggi del mondo politico e sociale su fatti e problemi di attualità. Il<br />

programma va in onda ogni lunedì alle 17.20 e prevede l’intervento telefonico<br />

degli ascoltatori. In una delle puntate l’On. Giacomo Mancini partecipa ad un<br />

dibattito in diretta, insieme all’On. Pasquale Perugini. A moderare la<br />

trasmissione viene chiamato Salvatore Miglio.<br />

Nel 1986 un’agenzia nazionale fornisce i collegamenti in diretta con<br />

Montecitorio. Un servizio difficile da trasmettere che, però, dà prestigio alla<br />

programmazione giornalistica dell’emittente.<br />

“Confronto. Le istanze della gente ai politici” è invece il titolo del programma<br />

realizzato nel 1987, in occasione delle elezioni politiche. La trasmissione, della<br />

durata di 30 minuti, va in onda alle 8.30 e in replica alle 18.30 del giorno successivo<br />

ed è caratterizzata dalle risposte dei politici alle domande della gente comune.<br />

Le rubriche<br />

Nei suoi primi anni di vita <strong>RLB</strong> propone anche una serie di rubriche come “Il medico<br />

risponde”, curata dal dott. Giorgio Del Vecchio.<br />

Don Emilio Aspromonte, futuro direttore del Seminario Cosentino, conduce, invece,<br />

la rubrica religiosa settimanale.<br />

“Là dove arriva <strong>RLB</strong>” è la trasmissione che racconta i paesi serviti dal segnale<br />

della radio, condotta da Nicola Paldino. C’è anche un programma dedicato alle<br />

donne, “Essere donna”, curato da Adriana Prezioso.<br />

I magazine d’informazione<br />

Dopo appena un anno dalla realizzazione del primo notiziario, <strong>RLB</strong> propone, la<br />

domenica mattina, “Calabria Sette”, un contenitore informativo che ripercorre i<br />

fatti principali della settimana. È il 1984. Molti format prettamente informativi<br />

Trent’anni radioattivi<br />

125


sono condotti da Adriana Prezioso che, nello stesso anno, realizza “L’obiettivo”,<br />

programma di approfondimento su un argomento di attualità. La trasmissione<br />

va in onda nel pomeriggio ed è settimanale.<br />

Nel 1986 è la volta di “Terza Pagina”, avvenimenti di attualità e culturali dibattuti<br />

in studio, e nel 1988 di “Primo piano”, argomenti alla ribalta. Nel 1988 anche le<br />

prime ore del mattino sono caratterizzate dall’informazione e<br />

dall’approfondimento. Alle 7.00 va in onda “Rendez Vouz”, i protagonisti della<br />

Calabria intervistati da Federico Bria.<br />

Alessandro Chiappetta, Francesco Catizone e Maria Rosaria Gairo.<br />

I collaboratori<br />

Hanno collaborato con <strong>Radio</strong> <strong>Libera</strong> <strong>Bisignano</strong> molti nomi noti del panorama<br />

giornalistico locale: Federico Bria, Mario Campanella, Gabriele Carchidi,<br />

Gabriella D’Atri, Pino Di Donna, Dino Gardi, Antonio Lopez, Giuseppe Milicchio,<br />

Antonio Palopoli, Francesco Di Napoli, Attilio Sabato, Mario Tursi Prato.<br />

126<br />

Trent’anni radioattivi


Anche Valter Leone, attuale caporedattore del quotidiano Calabria Ora,<br />

collabora con <strong>RLB</strong> conducendo una trasmissione musicale. Tra le voci<br />

dell’informazione targata <strong>RLB</strong> Giancarlo Bria, Francesco Catizone, Giorgio<br />

Dieni, Patrizia Napoli, Emilio Perri, Patrizia Porta. Anche il leader del Movimento<br />

Diritti Civili, nonché attuale consigliere della Provincia di Cosenza, Franco<br />

Corbelli cura una trasmissione d’informazione. Tra i collaboratori più recenti<br />

Roberta Biasi, Piero Bria, Alessandro Chiappetta, Amelia Ferrari, Angela<br />

Mendicino, Francesco Perri, Maria Francesca Rotondaro, Dora Vizza.<br />

SOS 402060<br />

Tra le trasmissioni che hanno caratterizzato l’informazione di <strong>RLB</strong> c’è “SOS<br />

402060”. Curato e condotto inizialmente da Francesco Catizone e Amelia Ferrari,<br />

passa poi nelle mani di Roberta Biasi e Lory Biondi. Nella sua prima edizione,<br />

datata 2001, gli ascoltatori hanno a disposizione un numero di telefono mediante il<br />

quale possono denunciare situazioni di degrado, proporre domande di carattere<br />

legale e fiscale o suggerire ai giornalisti l’argomento da approfondire. La<br />

trasmissione, della durata di 5-6 minuti circa, va in onda ogni giorno e viene<br />

realizzata in post-produzione. Nella nuova edizione, che prende il via nell’aprile<br />

2002, sono invece i giornalisti a condurre inchieste di vario tipo. Dapprima<br />

realizzato con il contributo di tutta la redazione giornalistica, “SOS 402060”, viene,<br />

in un secondo momento, affidato a Roberta Biasi e Lory Biondi. La prima puntata<br />

va in onda l’8 aprile ed è incentrata sul tema della prostituzione a Cosenza.<br />

Sant’Umile, in diretta dal Vaticano<br />

È il 19 maggio 2002. In Piazza San Pietro, a Roma, Papa Giovanni Paolo II celebra<br />

la solenne cerimonia di canonizzazione di Frate Umile da <strong>Bisignano</strong>, santificato<br />

insieme ad altre quattro figure religiose, Alonso de Orozco, Ignazio da Santhià,<br />

Trent’anni radioattivi<br />

127


Paulina do Coraçao Agonizante de Jesus e Benedetta Cambiagio Frassinello.<br />

Presenti a Roma molte autorità civili e religiose della Calabria. <strong>RLB</strong> ha seguito la<br />

santificazione con una diretta nel programma “È qui la domenica”, condotto da<br />

Francesco Tricoli. In studio, a coordinare i collegamenti dalla capitale e da<br />

<strong>Bisignano</strong>, Francesco Perri e Salvatore Summaria. In diretta da Roma, Rino<br />

Giovinco e dalla cittadina della Valle del Crati, Lory Biondi e Roberta Biasi.<br />

Dentro la notizia<br />

Già alla fine degli anni ’80 la redazione di <strong>RLB</strong> Notizie lavora per ‘coprire’ ogni<br />

avvenimento. Federico Bria e Francesco Di Napoli seguono al cinema Citrigno<br />

l’elezione del segretario provinciale del PSI. i lavori iniziano nel pomeriggio e<br />

proseguono a oltranza per tutta la notte. Quando alle 7,30 dal mattino successivo<br />

viene eletto l’ex sindaco di Cosenza Antonio Ruggero <strong>RLB</strong> Notizie è la prima a dare<br />

la notizia corredata da un’intervista in diretta.<br />

Col tempo cambiano i nomi e le voci al microfono, ma il prodotto è sempre<br />

eccellente. L’8 aprile 2002 in occasione della scomparsa di Giacomo Mancini,<br />

socialista storico, più volte ministro e deputato, ex sindaco di Cosenza, <strong>RLB</strong> segue<br />

in diretta i funerali da Piazza dei Bruzi con l’inviato Salvatore Summaria. Il 23<br />

novembre 2002 un corteo di “no global” attraversa la città di Cosenza per<br />

protestare contro gli arresti effettuati dalla procura cosentina nei confronti di 13 “no<br />

global” accusati di associazione sovversiva. Arrivano persone da ogni parte d’Italia<br />

e il corteo si svolge in modo pacifico, guidato dall’allora sindaco, Eva Catizone. <strong>RLB</strong><br />

segue, in diretta, questo particolare momento della vita cittadina con collegamenti<br />

e interviste realizzate da Lory Biondi e Alba Battista.<br />

Il 29 maggio 2004 il sindaco di Rende e attuale Assessore Regionale alla Cultura,<br />

Sandro Principe, viene ferito gravemente da un colpo di pistola alla testa. Il grave<br />

attentato avviene a Rende, nel piazzale della Chiesa di San Carlo Borromeo che lo<br />

128<br />

Trent’anni radioattivi


stesso Principe sta per inaugurare. È un brutto momento per tutta la popolazione<br />

rendese che <strong>RLB</strong> segue con discrezione e professionalità. Dalle 18.00 fino a tarda<br />

notte Roberta Biasi e Lory Biondi in studio e le inviate Alba Battista e Maria<br />

Francesca Rotondaro cercano di raccontare, pur tra tante difficoltà, quello che è<br />

successo e tenere, così, informati gli ascoltatori in tempo reale.<br />

<strong>RLB</strong>, nel corso degli ultimi anni, ha sempre seguito, in diretta, le operazioni di<br />

scrutinio di elezioni politiche e amministrative, informando in tempo reale sugli ultimi<br />

risultati e intervistando i protagonisti della politica calabrese.<br />

<strong>RLB</strong> Notizie oggi<br />

Oggi sono sette le edizioni giornaliere di “<strong>RLB</strong> Notizie” (8.00 – 10.00 – 12.00 –<br />

14.00 – 16.00 – 18.00 – 20.00). La domenica gli appuntamenti con l’informazione<br />

regionale sono due, anticipati dal programma informativo e d’attualità condotto da<br />

Maria Teresa Guaglianone “Il diario di Hermes”. I tempi sono cambiati e i giornalisti<br />

utilizzano soprattutto internet come fonte informativa. La redazione è composta<br />

da Lory Biondi, Simona Gambaro, Maria Teresa Guaglianone e Piero Bria.<br />

<strong>RLB</strong> si avvale inoltre della collaborazione dell’Agenzia Area per quanto riguarda<br />

l’informazione nazionale e internazionale. Sei le edizioni di “Ultim’ora News” e due<br />

le edizioni di “<strong>RLB</strong> Notizie Sport” al giorno.<br />

UNIKA <strong>Radio</strong><br />

Nel Marzo 2006 nasce “UNIKA”, la prima rete radiofonica regionale calabrese. Sotto<br />

questo nome cinque storiche emittenti del territorio si uniscono per dare voce alla<br />

Calabria. Le cinque emittenti coinvolte nel progetto, una per provincia, sono <strong>RLB</strong> per<br />

Cosenza, RTC - Catanzaro Centro per Catanzaro, <strong>Radio</strong> Onda Verde per Vibo<br />

Valentia, <strong>Radio</strong> Studio 97 per Crotone e <strong>Radio</strong> Touring 104 per Reggio Calabria.<br />

L’intento è quello di realizzare un progetto mediatico legato alla dimensione locale.<br />

Trent’anni radioattivi<br />

129


Il primo passo del Consorzio radiofonico calabrese Unika è la realizzazione di un<br />

giornale radio regionale, diretto dal Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della<br />

Calabria, Giuseppe Soluri. “Unika News” <strong>Radio</strong>giornale della Calabria va in onda<br />

Piero Paone, negli studi di Viale Roma in <strong>Bisignano</strong>.<br />

due volte al giorno, alle 7.15 ed alle 13.30.<br />

Lo Sport<br />

Nei primi anni ‘80 <strong>RLB</strong>, forte di una buona immagine, conquistata sul campo,<br />

con divertenti programmi radiofonici e una massiccia dose di informazione<br />

locale, si lancia in un altro ambizioso progetto: il calcio.<br />

Tuttocampo Sport<br />

Prima del 1984 lo sport su <strong>Radio</strong> <strong>Libera</strong> <strong>Bisignano</strong> è quasi inesistente. Si limita ad<br />

alcuni servizi nel corso della edizione del lunedì del radio giornale, affidati a Paolo<br />

130<br />

Trent’anni radioattivi


Barbarossa, speaker televisivo e responsabile dei servizi sportivi di TeleCosenza. Nel<br />

1983 <strong>RLB</strong> partecipa al raduno del consorzio “Tuttocampo Sport”, organizzato ad<br />

Agerola, sulla Costiera sorrentina e animato da Pippo Cotticelli di Salerno. Ospite<br />

d’onore, il popolare telecronista Rai, Nando Martellini. All’incontro partecipano diversi<br />

radiocronisti e responsabili di varie radio locali: Peppe Baldassarre di Foggia,<br />

Giuseppe Soluri di Catanzaro e Rino Giovinco per <strong>RLB</strong>. Nell’estate del 1984 Nicola<br />

Paldino e Piero Paone partecipano ad un incontro nazionale per dare vita ad un<br />

consorzio di emittenti radiofoniche legate alle squadre di calcio della serie C1. <strong>RLB</strong><br />

avverte l’esigenza di rafforzare la presenza in città e così decide di affiancare il<br />

Cosenza Calcio, nel frattempo costituitosi in società per azioni con la denominazione<br />

di Cosenza Calcio 1914 e presieduto da Vincenzo Morelli. Il contratto di esclusiva<br />

radiofonica (acquisito insieme ad un’altra emittente cittadina, <strong>Radio</strong> Queen) per<br />

la stagione sportiva 1984/85 porta la firma di Nicola Paldino per <strong>RLB</strong> e di Emilio<br />

Giglio, amministratore delegato del Cosenza Calcio 1914. Le due radio si<br />

impegnano a versare nelle casse della società di calcio la cifra di 3 milioni e<br />

mezzo di lire e a garantire in sede locale la radiocronaca delle gare esterne del<br />

Cosenza. L’accordo viene confermato anche l’anno successivo, con un ritocco<br />

alla cifra che sale a 5 milioni di lire. Ecco come viene presentata la radio nella<br />

guida al campionato stampata dal Consorzio Tuttocampo Sport:<br />

“<strong>Radio</strong> <strong>Libera</strong> <strong>Bisignano</strong> trasmette dalla provincia di Cosenza. Proprio per<br />

questo fa sensazione il notevole indice di ascolto che è riuscita a raggiungere. Il<br />

titolare Nicola Paldino, impegnato in un settore completamente diverso, ha<br />

avuto la fortuna di trovare collaboratori capaci ed intelligenti che ottimamente<br />

hanno saputo interpetrare le sue direttive fino ad imporre la presenza della radio<br />

su tutto il comprensorio cosentino. Un successo invidiabile che va così<br />

sintetizzato: programmazione, serietà, efficienza. C’era però una lacuna.<br />

Mancava lo sport, per meglio dire il calcio. Lacuna colmata quest’anno grazie<br />

Trent’anni radioattivi<br />

131


anche a Tuttocampo Sport e alla sensibilità della Società Sportiva Cosenza”.<br />

L’unica condizione che pone il consorzio alle proprie associate è la reciprocità nella<br />

trasmissione delle radiocronache delle partite.<br />

Ogni radio, cioè, s’impegna a trasmettere la radiocronaca della gara per la radio della<br />

squadra ospite. <strong>RLB</strong> ha bisogno di un radiocronista. Nicola Paldino e Piero Paone<br />

lo individuano in Federico Bria.<br />

Diretta <strong>Radio</strong> Sport<br />

Il 1984 è l’anno di “Diretta <strong>Radio</strong> Sport”, una trasmissione ancora oggi in onda<br />

a distanza di 22 anni. In studio c’è Piero Paone, responsabile del settore, che<br />

coordina gli interventi e i risultati in tempo reale dagli altri campi della serie C.<br />

Il Consorzio Tuttocampo Sport ha, infatti, costituito un vero e proprio Pool Sportivo<br />

(è la denominazione usata dalla Rai per il suo “cervello sportivo” guidato da Aldo<br />

De Martino), dedicato al girone meridionale della Serie C. Diretta <strong>Radio</strong> Sport, come<br />

dice la prima sigla del programma, è “una trasmissione ideata da Nicola Paldino e<br />

Luigi Aiello. Conduce in studio Piero Paone”, che inizialmente è affiancato da Emilio<br />

Montalto. Quando il Cosenza gioca in trasferta il programma è costituito dalla<br />

radiocronaca integrale con l’aggiornamento del risultato delle altre partite. Quando<br />

i silani giocano in casa Federico Bria è sempre in linea per gli aggiornamenti, ma la<br />

gran parte del programma è dedicato ai collegamenti con numerosi campi della<br />

Serie C1. È una sorta di “Tutto il calcio minuto per minuto” in formato cosentino,<br />

che soddisfa in pieno la bramosia di notizie dei tifosi rossoblu.<br />

Altri programmi sportivi<br />

“Sabato sport” e “Lunedì sport” sono confezionati da Piero Paone attraverso una<br />

collaborazione con altre emittenti del Pool come <strong>Radio</strong> Messina International.<br />

L’anteprima contiene i servizi registrati da tutti i campi teatro delle partite<br />

132<br />

Trent’anni radioattivi


Scaletta di Diretta <strong>Radio</strong> Sport preparata da Nicola Paldino.<br />

Trent’anni radioattivi<br />

133


domenicali, dedicati alle ultime notizie prima del calcio d’inizio. La seconda,<br />

ovviamente, propone servizi da tutti i campi sull’andamento delle partite. Tutto è<br />

gratuito, all’insegna della più integrale reciprocità.<br />

Le prime radiocronache<br />

Il campionato comincia con una partita in casa, contro il Foggia. Ed è subito<br />

incidente diplomatico. <strong>RLB</strong> ha personalità, ma è pur sempre debuttante sulla<br />

scena del San Vito. L’organizzazione prevede, all’interno dello stadio, una linea<br />

telefonica installata in una tribuna appena costruita dal Comune, a sinistra della<br />

tribuna centrale.<br />

Ci si avvale, inoltre, di una postazione esterna. Grazie alla disponibilità della<br />

famiglia Cipparrone, infatti, la radio può contare su un telefono all’ultimo piano<br />

di una palazzina in Via degli Stadi, di fronte all’unica curva del San Vito. Con una<br />

prolunga ci si sposta sul balcone, in modo da non disturbare i radiocronisti di<br />

altre radio che, alle volte, chiedono e ottengono ospitalità. È una postazione<br />

vietata ai miopi, con i calciatori che appaiono lontane figurine in movimento. In<br />

caso di assenza dei radiocronisti delle squadre ospiti, come spesso accade, il<br />

compito di raccontare, con obiettività, agli ascoltatori delle altre città, quello che<br />

accade in partita è affidato ad un giovanissimo Giancarlo Bria. In tribuna è<br />

presente il tecnico Sergio Paone con il compito di assistere Federico Bria nel<br />

corso della radiocronaca.<br />

La scelta della postazione è fatta in buona fede, ma i colleghi di Foggia non<br />

gradiscono la sistemazione esterna e si offendono. L’imbarazzante situazione<br />

comunque viene risolta, ma lascia una piccola ruggine.<br />

Dallo studio di <strong>Bisignano</strong>, Piero Paone conduce “Diretta <strong>Radio</strong> Sport”. Le pay tv<br />

non sono ancora neanche immaginabili e il satellite funziona solo per i<br />

costosissimi collegamenti delle televisioni nazionali. La radio, quindi, è l’unico<br />

134<br />

Trent’anni radioattivi


mezzo che i tifosi hanno a disposizione per seguire in diretta le partite.<br />

Iniziano le trasferte<br />

La prima trasferta è a Casarano, in Puglia. Federico Bria compie il viaggio in<br />

pullman, con i tifosi. Ci si ferma a mangiare a Gallipoli, ma l’adrenalina non facilita<br />

una buona digestione, così, mentre i tifosi rimangono al ristorante ad oziare un po’,<br />

Bria, accompagnato dall’amico Giuseppe Milicchio, s’incammina, a piedi, lungo la<br />

strada che porta a Casarano nella speranza di trovare un passaggio. Ha con sé un<br />

borsone da viaggio con un telefono e una lunghissima prolunga telefonica che si<br />

rivelerà molto utile. Fa caldo e la strada non è trafficata. Grazie ad un passaggio,<br />

Bria e Milicchio raggiungono lo stadio con un po’ d’anticipo.<br />

I minuti guadagnati si rivelano preziosi perché la postazione messa a disposizione<br />

dalla radio di Casarano, <strong>Radio</strong> Diffusione, è sulla terrazza di un palazzo, di fronte<br />

alla tribuna centrale dello stadio “Capozza”. Non sono certo tempi da tribune<br />

stampa, che in molti stadi risultano prive di qualsiasi tipo di dotazione, dalle linee<br />

elettriche a quelle telefoniche.<br />

La visuale è perfetta, ma non esistono ancora i telefonini e l’unico modo per<br />

collegare un telefono è quello di raggiungere una spina a muro negli<br />

appartamenti sottostanti.<br />

Si srotolano così metri e metri di cavo, lungo la parete dell’edificio, fino a<br />

raggiungere l’appartamento dal quale far partire la prolunga.<br />

Nella stagione 84/85 <strong>Radio</strong> <strong>Libera</strong> <strong>Bisignano</strong> è l’unica radio cosentina che<br />

segue la squadra in trasferta. Al fianco di Federico Bria, nelle trasferte, c’è<br />

anche l’esperto Giuseppe Milicchio al quale succede, l’anno successivo, un<br />

principiante Gabriele Carchidi.<br />

Derby, finalmente!<br />

Un momento importante si vive a Catanzaro, dove il Cosenza ritorna dopo anni<br />

Trent’anni radioattivi<br />

135


Federico Bria intervista Alberto Aita al termine del derby con il Catanzaro.<br />

136<br />

Trent’anni radioattivi


di assenza. Non è una partita come le altre. La città si mobilita. A partire non<br />

sono solo tifosi, ma intere famiglie che vedono nel derby fuori porta una specie<br />

di scampagnata. Alla testa dei tifosi un frate un po’ particolare. Si chiama Fedele<br />

e si confessa ultrà. Ma non sarà una scampagnata. I tifosi giallorossi sono<br />

preparati allo scontro. La radiocronaca non è agevole. Federico Bria può<br />

contare sull’ospitalità della radio di casa, <strong>Radio</strong> Catanzaro 104 e sul suo<br />

direttore/editore Giuseppe Soluri. Ma non è una grande giornata. Le cose vanno<br />

male sia in campo (dove si perde 4-1), sia fuori dal campo, dove si registrano<br />

incidenti che continueranno per diverse ore dopo la fine della partita.<br />

In una tormenta di neve<br />

I campionati di <strong>RLB</strong> sono ricchi di avventure. Il 6 gennaio 1986, giorno della Befana,<br />

si gioca allo stadio Santa Colomba di Benevento. Federico Bria parte in auto con<br />

Giuseppe Milicchio, Massimo Mazzotta, Carmine Fuoco e Vincenzo Speziale. Bria<br />

è solito aprire i collegamenti dai campi esterni con una breve descrizione della città<br />

ospitante. Su Benevento ha già scritto il pezzo a casa, lasciando solo un rigo da<br />

completare. C’è scritto: “Benevento dista da Cosenza 330 chilometri, percorribili<br />

in … ore di comodo viaggio”. Mai parole furono più infelici.<br />

Quel viaggio si rivela un vero e proprio inferno, inutile per giunta. La partita a<br />

Benvento, infatti, non si gioca a causa di una nevicata di dimensioni colossali. La<br />

neve comincia ad apparire sull’autostrada già a Petilia Policastro. Il “comodo<br />

viaggio” è un vero e proprio tormentone. Giunti a Benevento, i nostri faticano<br />

persino a vedere lo stadio a causa della neve. “Diretta <strong>Radio</strong> Sport”, per<br />

l’occasione, si collega con Federico Bria da un bar che si trova di fronte al Santa<br />

Colomba. Bria informa i tifosi della nevicata e per chi è all’ascolto finisce tutto lì. Per<br />

Federico e i suoi amici continua, invece, un’avventura ancora lontana dalla sua fase<br />

“calda”. A Benevento, infatti, si acquistano le catene (subendo un vero e proprio<br />

Trent’anni radioattivi<br />

137


furto da un rivenditore che approfitta della situazione), ma sulla via del ritorno si<br />

rompono i tergicristalli. L’Autostrada Salerno–Reggio Calabria è assolutamente<br />

impraticabile con l’auto in quelle condizioni. Si decide, così, di fare un percorso<br />

alternativo: da Benevento a Napoli e poi, seguendo la strada costiera, fino a Paola.<br />

Un incubo. Il viaggio dura un’eternità, tra curve, nebbia, fosse e animali di varia<br />

taglia che lo rendono movimentato. Cosenza appare solo alle prime luci dell’alba<br />

successiva quando gli occhi, ormai, cominciano pericolosamente a chiudersi.<br />

Tra pericoli e sorprese<br />

Nella trasferta che porta a Foggia ritorna il titolare della radio locale che non ha<br />

dimenticato l’offesa della prima partita di campionato. Quando si presenta al<br />

botteghino dello stadio per ritirare l’accredito, Federico Bria, si sente spingere da<br />

una parte e dall’altra. In breve è circondato da tifosi del Foggia che non sembrano<br />

avere intenzioni pacifiche. Poi, ad un tratto, interviene il proprietario della radio e il<br />

gruppo di tifosi si apre come il Mar Rosso davanti a Mosè. “Entra in campo – dice,<br />

rivolto a Federico – ma oggi non farai la radiocronaca”. Per fortuna ci ripensa un<br />

minuto prima dell’inizio della partita, permettendo il racconto di uno scialbo 0-0.<br />

Ad Agrigento, in occasione della gara contro l’Akragas, Federico Bria, Giuseppe<br />

Milicchio, Vincenzo Speziale, Tonino Tocci e Sergio Crocco, si godono una lunga<br />

visita nella Valle dei Templi. All’uscita trovano l’auto circondata da persone. Si tratta<br />

di cosentini residenti in Sicilia che, avendo visto la targa, non potevano allontanarsi<br />

senza aver abbracciato i propri concittadini.<br />

Senza vedere il campo<br />

Siamo ancora in un’epoca pionieristica. Non solo bisogna fare a meno, spesso, di<br />

linee elettriche e telefoniche, ma, alle volte, si è costretti a rinunciare alle tribune. E<br />

non sempre si può contare su un balcone o una finestra con buona visuale. Accade<br />

138<br />

Trent’anni radioattivi


così, alla trentesima giornata del campionato, in una partita giocata contro la<br />

Nocerina nel campo neutro di Fratta Maggiore. Federico Bria ha con sé il solito<br />

borsone. Comincia una “via crucis” tra portoni e citofoni prima di trovare una<br />

famiglia ben disposta. La richiesta è quella di poter utilizzare la linea telefonica, sulla<br />

quale ricevere una lunga telefonata da Cosenza. La sfortuna non sempre si mostra<br />

subito, così Federico sorride dinanzi alla piena disponibilità del capo famiglia e si<br />

siede a tavola, invitato a pranzo. Al momento di aprire il balcone per fare la<br />

radiocronaca, però, l’amara sorpresa: del campo da gioco si vede solo una metà.<br />

Al panico iniziale subentra la consapevolezza di non poter fare di più, visto che non<br />

c’è un’altra postazione migliore fuori dal campo. Bria non si perde d’animo e ad alta<br />

voce stabilisce un contatto con i tifosi cosentini sugli spalti, facendo capire loro la<br />

situazione. Armato di buona volontà comincia una radiocronaca ai confini della<br />

realtà. La partita finisce 3-1 per il Cosenza. C’è solo un piccolo ritardo nelle<br />

informazioni, ma nessuno sembra accorgersene. Il segreto? Federico Bria osserva<br />

il comportamento delle tifoserie e nei momenti topici può contare sulle indicazioni<br />

che gli vengono dagli spalti. Il Cosenza segna due delle tre reti nella sola porta<br />

visibile, per sua fortuna, e nell’unica occasione contraria dagli spalti si alza un coro:<br />

“lode a te, Gigi Marulla!” Facile individuare il marcatore…<br />

E il fonico annunciò:“Cosenza in vantaggio!”<br />

Negli anni ’80 il San Vito ha una originale forma a ferro di cavallo e mantiene ancora<br />

dimensioni umane, tali da consentire a Federico Bria di scendere velocemente le<br />

scale prima del fischio finale per raggiungere il terreno di gioco e realizzare le<br />

interviste “a caldo” appena finita la partita. Nonostante la velocità, tuttavia, per<br />

pochi minuti lo stadio San Vito non è in collegamento. Capita, così, che in una<br />

occasione il Cosenza vada in gol proprio in quel frangente. Ma Sergio Paone non<br />

si lascia prendere dal panico, afferra il microfono e, in diretta, annuncia: “il Cosenza<br />

Trent’anni radioattivi<br />

139


Una copertina dell'almanacco annuale rossoblù.<br />

140<br />

Trent’anni radioattivi


è in vantaggio!”<br />

Tutto Cosenza Calcio<br />

Nel 1985 Federico Bria, scrive “Tutto Cosenza Calcio”, un pamphlet di<br />

presentazione della squadra rossoblu, edito da <strong>RLB</strong>. Antonello Gallo,<br />

responsabile della pubblicità, piazza il prodotto sul mercato editoriale riuscendo<br />

a chiudere diversi contratti pubblicitari. La stampa è affidata alla tipografia di<br />

Mario Guido. Sono gli anni in cui, a Cosenza, le tipografie passano dai caratteri<br />

di piombo e dai cliché di zinco alla fotocomposizione. I computer sono ancora<br />

lontani, ma si cominciano ad utilizzare le pellicole fotografiche.<br />

Quello del 1985/86 è il primo di una lunga serie di opuscoli che<br />

accompagneranno il cammino del Cosenza Calcio per otto anni consecutivi.<br />

Le nuove attrezzature<br />

Cambia qualcosa anche nella dotazione tecnica da viaggio. <strong>RLB</strong>, infatti,<br />

acquista dalla AEV una valigetta (24/48 ore) che è un vero e proprio mixer<br />

telefonico. L’entrata è rappresentata da una normale spina telefonica<br />

tripolare. All’interno c’è un mixer, con cuffia microfonica che consente a<br />

Federico Bria di avere le mani libere per scrivere. Le schede che<br />

compongono il mixer sono un sintonizzatore radiofonico, un secondo<br />

microfono e un registratore. Con la valigetta, insomma, (vero gioiello tecnico<br />

per quell’epoca) è possibile avere un ospite in diretta, ma anche registrare<br />

un’intervista e mandarla in onda successivamente.<br />

Replay, il Mister in diretta<br />

Nella stagione 1986/87 arriva alla guida del Cosenza un ex ragazzo prodigio<br />

del calcio italiano: Franco Liguori. <strong>Radio</strong> <strong>Libera</strong> <strong>Bisignano</strong>, realizza, grazie alla<br />

piena disponibilità dell’allenatore, una trasmissione il lunedì alle 14.00. Il titolo<br />

Trent’anni radioattivi<br />

141


è: “Replay”; sottotitolo: “ Mister Liguori risponde alle vostre domande”.<br />

Vita da Lupi<br />

142<br />

Pubblicità della trasmissione sportiva “Replay” nella stagione 1986/87.<br />

Il 1986 è un anno importante. Per la prima volta viene scritta la storia del<br />

Cosenza Calcio. L’autore del libro è Federico Bria, l’editore <strong>Radio</strong> <strong>Libera</strong><br />

<strong>Bisignano</strong>, il titolo “Vita da Lupi”. In oltre 340 pagine è raccolta la storia sportiva<br />

del Cosenza Calcio, partita per partita. <strong>Radio</strong> <strong>Libera</strong> <strong>Bisignano</strong> pubblicizza il<br />

volume con spot radiofonici, sulle pagine dei giornalini domenicali, con locandine<br />

dinanzi alle edicole. La radio decide di puntare sempre di più sul calcio. Nicola<br />

Paldino stringe accordi con la società, rappresentata prima da Antonio Parise e poi<br />

da Giuseppe Carratelli, per l’acquisto dei diritti radiofonici delle partite casalinghe e<br />

per la stampa in esclusiva dei calendari ufficiali. L’era Liguori, però, non dura molto.<br />

Poco più del girone d’andata del campionato.<br />

Gli subentra Gianni Di Marzio. Su <strong>RLB</strong> si chiude la trasmissione “Replay”. Di Marzio,<br />

proveniente da esperienze di altra levatura e da città più facoltose, non è alla<br />

portata di una piccola radio di provincia.<br />

Col tecnico napoletano, anzi, comincia una vera e propria guerra di nervi che vede<br />

Trent’anni radioattivi


La copertina del libro “Vita da Lupi”, la prima storia della squadra di calcio rossoblù.<br />

Trent’anni radioattivi<br />

143


Federico Bria e Gianni Di Marzio contrapposti dinanzi ai tifosi.<br />

Gli inconvenienti del mestiere<br />

Tra le avventure di questo campionato, che ha il merito di gettare le basi per la<br />

successiva esaltante stagione, c’è ancora una volta la trasferta di Benevento.<br />

Nel Sannio questa volta non fa freddo, anzi fa molto caldo. La squadra di casa<br />

è sull’orlo della retrocessione, va in vantaggio, ma viene raggiunta, al 90’, da un<br />

gol del difensore Presicci. Si scatena un putiferio. Il pubblico comincia un fitto<br />

lancio di oggetti in campo. Mentre l’arbitro fischia la fine della partita, c’è<br />

un’invasione, dapprima solitaria poi sempre più numerosa. Federico Bria, dalla<br />

tribuna stampa dello stadio “Santa Colomba”, si indigna per l’aggressione di un<br />

giovane tifoso contro il portiere del Cosenza, Simoni. Questi, aggredito alle<br />

spalle, si gira e colpisce con un calcio l’aggressore.<br />

I tifosi del Benevento, inferociti, entrano anche nella tribuna stampa. Federico<br />

viene spinto con la testa sul vetro della cabina. Ma, dalla registrazione ancora<br />

gelosamente conservata, dimostra una calma invidiabile.<br />

“Devi dire la verità, str…!”, gli urla un tifoso. “Noi stiamo facendo il nostro<br />

lavoro”, risponde Bria, mentre quello gli preme la fronte sul vetro dalla cabina<br />

stampa. Il tifoso molla la presa e si dirige verso gli altri giornalisti presenti.<br />

All’uscita dallo stadio, con i colleghi Franco Rosito e Cristofaro Zuccalà, si è<br />

costretti a correre tra lacrimogeni e cariche della polizia. Le interviste del<br />

dopo partita non possono essere realizzate.<br />

A Teramo, in una delle prime trasferte del campionato, Bria e Milicchio<br />

procedono per le strade del centro, quando, improvvisamente, un’auto<br />

comincia ad inseguirli. L’inseguimento, che suscita anche un certo patema<br />

d’animo, si conclude con una frenata da film. Protagonista è un cosentino di<br />

Fagnano Castello, residente a Teramo. Euforico, l’uomo porta i due radiocronisti<br />

nel proprio negozio di generi alimentari e pretende di offrirgli un pranzo… freddo,<br />

144<br />

Trent’anni radioattivi


a base di affettati.<br />

L’avvento del radiotelefono<br />

Il campionato successivo (1987/88) inizia con il dichiarato intento di vincere.<br />

Di Marzio è concentratissimo, <strong>RLB</strong> rinnova la sua squadra e introduce<br />

qualche modifica innovativa nelle radiocronache. Il racconto della partita è<br />

affidato, come sempre, a Federico Bria al quale viene affiancato, come<br />

seconda voce, Antonio Lopez che proviene da <strong>Radio</strong> Queen.<br />

Questo è l’anno di un’altra evoluzione tecnica: l’avvento del radiotelefono.<br />

Si tratta dei modelli primordiali di cordless. Aggeggi ancora molto voluminosi<br />

e pesanti che, tuttavia, hanno il vantaggio di poter funzionare senza fili nel<br />

raggio di qualche centinaio di metri da una base collocata nei pressi di una<br />

spina telefonica. Il duo fa il suo esordio, più che nella prima partita casalinga<br />

contro il Cagliari, nella prima in trasferta, a Brindisi. Federico Bria trova posto<br />

direttamente a bordo campo, tra una panchina e l’altra (miracoli dei cavi…<br />

chilometrici) mentre Lopez, in tribuna, intercetta il commissario tecnico della<br />

nazionale di categoria e lo intervista.<br />

Avventure in automobile<br />

All’inizio di dicembre si parte in direzione Campobasso con la nuova auto di<br />

Federico Bria, acquistata appena due mesi prima. Federico è alla guida, al<br />

suo fianco Antonio Lopez, dietro Giancarlo Bria e un amico. Nel percorrere<br />

una deviazione, nei pressi di Benevento, un’auto di grossa cilindrata, per<br />

distrazione dell’uomo al volante, tira dritto in una curva e finisce contro l’auto<br />

di Federico. Solo per un miracolo un incidente stradale non si trasforma in<br />

tragedia. Per fortuna nessun passeggero subisce danni, ma l’auto è<br />

seriamente danneggiata. Si decide, comunque, di continuare fino a<br />

Campobasso dove viene portata regolarmente a termine la radiocronaca<br />

Trent’anni radioattivi<br />

145


della partita. Ma il ritorno, alla velocità di 30 Km/h è un calvario.<br />

Non è una buona stagione per le auto. Un mese dopo Federico Bria e<br />

Antonio Lopez raggiungono Nocera Inferiore a bordo di una Fiat Regata dello<br />

zio di Lopez. Le due tifoserie sono gemellate, si potrebbe parcheggiare<br />

davanti allo stadio San Francesco, ma Lopez, per non correre rischi, chiede<br />

agli amici della radio locale di indicargli un posto sicuro dove lasciare l’auto.<br />

Gli viene segnalato un cortile interno, tra alcuni palazzi non lontani dallo<br />

stadio. Si parcheggia e si va alla partita.<br />

Al ritorno l’amara sorpresa: l’auto non è stata danneggiata, ma non è più lì.<br />

Il viaggio di ritorno, stavolta, avviene in treno.<br />

A Teramo, nell’Aprile 1988, Federico è di nuovo alla guida della sua auto,<br />

fresca di riparazione. Dopo aver pranzato si avvicina allo stadio e, scorgendo<br />

un vigile urbano, gli chiede un consiglio per parcheggiare. Seguite le<br />

istruzioni, Bria si avvia allo stadio dove Lucchetti segna un gol da antologia.<br />

All’uscita, però, lo attende una brutta sorpresa. Alcuni ragazzini hanno divelto<br />

i tergicristalli, strisciato la carrozzeria e danneggiato i paraurti. Unica nota<br />

positiva: il vigile urbano, costernato, piantona l’auto per evitare il peggio.<br />

Trasferta in aereo<br />

Il girone di ritorno comincia con il primo viaggio in aereo dei tifosi del<br />

Cosenza. C’è da raggiungere la Sardegna per affrontare il titolato Cagliari.<br />

Per molti è il primo viaggio in aereo e così a Lamezia si verificano scene<br />

esilaranti. Un tifoso, al momento di entrare in aereo sente di non farcela e<br />

torna indietro. Un altro, invece, insiste con la hostess per avere la possibilità<br />

di abbassare il finestrino. Bria e Lopez, che affrontano il viaggio insieme a<br />

Sergio Paone, sono nel gruppo degli inviati radiofonici. Tutti al primo volo.<br />

Grandi risate e nervosismo che al momento dello stacco dal suolo si<br />

146<br />

Trent’anni radioattivi


Antonio Lopez, Sergio Paone e Federico Bria in partenza per Cagliari.<br />

Trent’anni radioattivi<br />

147


manifesta in tutta la sua forza con frasi da caserma che qui vi risparmiamo.<br />

Esultate voi …<br />

<strong>Radio</strong> <strong>Libera</strong> <strong>Bisignano</strong> è ormai al centro dell’attenzione della città e della tifoseria.<br />

Capita, spesso, che si formino punti di ascolto pubblici per seguire le<br />

radiocronache. Il campionato prosegue bene, anche se con alti e bassi. Il<br />

momento topico lo si vive il 17 Aprile, a sette giornate dal termine. Il Cosenza è<br />

ospite al “Donato Vestuti”, il vecchio stadio di Salerno. Ad attendere i lupi c’è una<br />

tifoseria mobilitata. Nessun radiocronista cosentino accetta la postazione in<br />

tribuna per non essere facile bersaglio di sciocchi e violenti tifosi. Federico si<br />

posiziona al primo piano di una palazzina, dietro alla curva sud, quella che ospita<br />

i Granata South Force, l’agguerrito gruppo ultrà salernitano. Il balcone è a pochi<br />

metri, in linea d’aria, dalla curva. Gli spettatori degli ultimi gradini spesso si girano<br />

e, scambiando il radiotelefono per una radio a transistor, ne approfittano per<br />

chiedere i risultati delle partite di serie A. La padrona di casa è letteralmente<br />

terrorizzata all’idea che i vetri del suo balcone possano dover fronteggiare la rabbia<br />

dei tifosi salernitani di fronte alla scoperta dell’identità di Federico Bria, al quale più<br />

volte chiede di abbassare il tono della voce. Anche per questo motivo il risultato è<br />

quello di un racconto al cloroformio. E, quando Michele Padovano, approfittando<br />

di uno svarione difensivo salernitano, segna il gol del vantaggio rossoblu, di fronte<br />

alla certa reazione dei tifosi della curva e al terrore stampato sulla faccia della<br />

padrona di casa, Federico decide, in una frazione di secondo, di non esultare.<br />

“Amici, il Cosenza ha segnato. Esultate voi perché io qui non posso farlo!”. Queste<br />

le parole di Bria ai radioascoltatori di <strong>RLB</strong>.<br />

In Piazza dei Bruzi (ma Federico sbaglia, preso dal pathos, dicendo Piazza Fera)<br />

ci sono Gigino Lupo e un migliaio di tifosi rossoblu. Tutti sintonizzati sulle<br />

frequenze di <strong>Radio</strong> <strong>Libera</strong> <strong>Bisignano</strong>. Dapprima non sembrano accorgersi di<br />

nulla. Poi qualcuno grida: “Abbiamo segnato!”. Tra l’incredulità generale la<br />

148<br />

Trent’anni radioattivi


notizia passa di bocca in bocca fino ad esplodere in un boato generale.<br />

La serie B<br />

A sei giornate dalla fine, la squadra di Gianni Di Marzio mette la freccia e non si ferma<br />

più. Le partite casalinghe sono un’orgia di entusiasmo e di colori rossoblu. Anche<br />

“Diretta <strong>Radio</strong> Sport” ne è contagiata e i collegamenti dagli altri campi servono solo<br />

ad aggiornare il risultato. Per il resto è quasi una diretta integrale dal San Vito.<br />

A Francavilla sul Mare, in Abruzzo, la squadra è seguita da migliaia di tifosi. Quando<br />

segna Maurizio Lucchetti, al termine di un’esaltante azione personale, Federico esulta<br />

come non aveva mai fatto prima. Il sogno comincia a prendere corpo. A due partite<br />

dalla fine del campionato Federico deve partire per il servizio militare. Disperato, si<br />

reca al distretto militare di Cosenza dove le sue lacrime trovano conforto in un cuore<br />

rossoblu che commenta: “non possiamo andare in serie B senza le radiocronache di<br />

Federico Bria”. La vittoria con la Nocerina e il pareggio di Monopoli sono la ciliegina<br />

sulla torta. Al triplice fischio Bria grida talmente tanto che i livelli dell’audio si azzerano.<br />

Questa volta gli altoparlanti che diffondono la radiocronaca di <strong>RLB</strong> sono quelli dello<br />

stadio San Vito, dove è riunita una folla di tifosi. La promozione in Serie B è una gioia<br />

immensa per l’intera città e per tutta la provincia.<br />

Anno B<br />

Prima di partire per il servizio militare, in un giorno e una notte, Federico riesce<br />

a confezionare l’audiocassetta “Anno B” grazie al fondamentale supporto<br />

tecnico di Ferruccio Paone. È un’entusiastica cavalcata tra le radiocronache del<br />

campionato, dalla vittoria sul Cagliari di settembre al pareggio di Monopoli del<br />

giorno precedente. Nicola Paldino e Antonello Gallo hanno reso possibile la<br />

produzione con l’ausilio di “Full Agency” di Camillo Tripicchio e dell’unico<br />

sponsor, “Caffè Aiello”. “Anno B” ha il patrocinio dell’Amministrazione Comunale<br />

di Cosenza, rappresentata dal Sindaco, Franco Santo e dall’Assessore allo<br />

Trent’anni radioattivi<br />

149


Sport, Mimmo Frammartino e naturalmente il supporto del Cosenza Calcio.<br />

Prima stagione in Serie B<br />

La prima stagione in serie B dopo 24 anni è esaltante. Sulla panchina del<br />

Cosenza siede un signore dai capelli brizzolati, Bruno Giorgi. L’esordio in<br />

campionato è casalingo. Si ospita al San Vito il Genoa di Franco Scoglio per<br />

un pareggio senza reti. Alla seconda, invece, si va in trasferta: Brescia.<br />

L’impatto col nord è duro, non per via del clima, ancora estivo, ma per la<br />

diffidenza della gente. Federico Bria – tornato dalla caserma con un braccio<br />

ingessato - si muove, ormai, quasi sempre con il radiotelefono.<br />

Gli basta agganciare la spina ad un appartamento di fronte allo stadio<br />

interessato per poter entrare e trasmettere la partita da qualunque settore.<br />

Ma a Brescia non sarà così facile. Federico, infatti, suona centinaia di<br />

citofoni, sale nei palazzi, si presenta alla porta. Molti non rispondono, altri lo<br />

lasciano parlare e poi chiudono la porta, altri ancora rispondono<br />

sgarbatamente. In tutti i casi la risposta è una sola: “no!”.<br />

Dopo aver bussato inutilmente a tutti gli appartamenti di fronte allo stadio,<br />

Federico si prende una pausa per decidere cosa fare. È in un bar-ristorante,<br />

poco distante dallo stadio e decide di chiedere anche lì. Il proprietario è di Cava<br />

dei Tirreni, la risposta è: “Certo. Che ti serve?”. Serve una spina telefonica, ma<br />

quella del ristorante è anomala e non rende possibile il collegamento. Si decide,<br />

allora, di entrare in tribuna stampa. Quello è il primo anno in cui la Rai, dopo aver<br />

acquistato i diritti di trasmissione anche radiofonica delle partite di calcio di serie<br />

A e B, decide di stringere i controlli per evitare che le radio private gli soffino<br />

sotto al naso un’esclusiva pagata profumatamente. Questa fermezza non dura<br />

molto, ma siamo all’inizio del campionato ed un collaboratore della radio di<br />

Brescia impedisce a Federico Bria di realizzare la radiocronaca dalla postazione<br />

della tribuna. Risultato: <strong>Radio</strong> <strong>Libera</strong> <strong>Bisignano</strong> sarà costretta a trasmettere la<br />

150<br />

Trent’anni radioattivi


Le tappe del campionato di Serie B viste e disegnate da Camillo Bria su “Tutto Cosenza Calcio”.<br />

Trent’anni radioattivi<br />

151


adiocronaca di un cronista bresciano.<br />

Addio, vecchia prolunga<br />

Il campionato è esaltante per tutti, anche, naturalmente, per <strong>Radio</strong> <strong>Libera</strong><br />

<strong>Bisignano</strong> che racconta le più belle partite esterne della storia recente del<br />

Cosenza. Non di rado accade che lo stesso Federico Bria, radiocronista al<br />

seguito dei lupi, esca dagli stadi tra complimenti e pacche sulla spalla.<br />

Da un punto di vista tecnico si tratta di un campionato ibrido. Si comincia con i<br />

radiotelefoni e si conclude con i cellulari, senza poter accantonare<br />

definitivamente le tanto care prolunghe telefoniche. Il futuro arriva in punta di<br />

piedi, con un cellulare che è una piccola valigetta. Un panasonic di oltre 3 chili<br />

di peso e una potenza di circa 4 watt. Un ottimo strumento per quei tempi, che<br />

consente una trasmissione di qualità da ogni stadio.<br />

All’ultima di campionato il Cosenza è al quarto posto in classifica, ma appaiato ad<br />

altre due squadre. Fino all’anno precedente sarebbe stato spareggio per la serie A,<br />

quell’anno, invece, fa capolino nel calcio italiano la classifica avulsa costituita dai<br />

punti conquistati negli scontri diretti. E il Cosenza è la squadra peggio piazzata.<br />

<strong>RLB</strong>, però, si prepara all’ultima di campionato sperando nel sogno. Federico<br />

Bria segue, come al solito, il Cosenza a Taranto. A Licata, dove è di scena la<br />

Cremonese, viene inviato Antonio Palopoli. Per la Reggina ci si avvale della<br />

collaborazione di <strong>Radio</strong> Reggio International.<br />

Il Cosenza va in vantaggio con Lucchetti e il Cosenza, per alcuni minuti, è<br />

addirittura solo al quarto posto. Ma dura poco. Antonio Palopoli chiede la linea<br />

da Licata per annunciare il vantaggio segnato da Lombardo. Vince anche la<br />

Reggina e così si finisce tutti insieme a 44 punti. Il Cosenza viene escluso e le<br />

altre due giocano lo spareggio.<br />

1997 - L’ultima radiocronaca di Federico Bria<br />

152<br />

Trent’anni radioattivi


Alessandro Amodio, che sostituisce Piero Paone alla conduzione di “Diretta <strong>Radio</strong> Sport”.<br />

Dopo tanti campionati esaltanti e deludenti, si arriva al giugno 1997 quando il<br />

Cosenza gioca a Padova la sua ultima partita in trasferta del campionato di serie<br />

B. Per guardare al futuro con un po’ di speranza bisogna vincere. Il Padova non<br />

è ancora salvo. Prima di partire in treno, Federico si ferma in un bar nei pressi<br />

della stazione di Paola. Appena dentro, un manifesto pubblicitario attira la sua<br />

attenzione. Il prodotto non lo ricorda, lo slogan si: “Cosa c’è di peggio al mondo?<br />

La retrocessione della tua squadra!” A Padova, dopo una notte insonne, c’è alla<br />

stazione Antonio Palopoli. Incontrare i vecchi amici è sempre bello, ma la tristezza<br />

di fondo non va via. Nel nuovo stadio, il “Sant’Antonio” dove il Padova ha appena<br />

giocato la serie A, c’è una splendida postazione riservata alla stampa. Federico<br />

e Antonio ritirano l’accredito e prendono posto nel proprio box. In curva i tifosi<br />

del Cosenza ancora non ci sono. Quando arrivano si sente un boato. Sono<br />

diverse centinaia e fanno un gran chiasso.<br />

Trent’anni radioattivi<br />

153


Federico resiste pochi minuti, poi sbotta: “non posso seguire la partita dalla<br />

tribuna, vado in curva!” Miracoli del telefonino. Effettivamente l’atmosfera della<br />

curva è tutt’altra cosa, c’è il pathos che una partita del genere merita. Era dallo<br />

spareggio di Pescara che il Cosenza non rischiava così tanto.<br />

Al Padova servirebbe almeno un punto, ma, forse, con risultati favorevoli dagli<br />

altri campi, potrebbe salvarsi anche dopo una sconfitta.<br />

Si comincia a giocare e i tifosi del Cosenza soffrono. È una sofferenza che dura tutta<br />

la partita, poi, nei minuti finali, Marulla ha un guizzo, la zampata del vecchio leone.<br />

Su un calcio piazzato si libera del difensore e di testa batte il portiere: 1-0 a<br />

pochissimi minuti dalla fine della gara. Padova sembra meravigliosa, c’è odore di<br />

salvezza e i tifosi rossoblu respirano a pieni polmoni. Federico li descrive per radio<br />

come sempre, con le parole colora il loro entusiasmo.<br />

Un ragazzo sventola una grande bandiera, mentre la partita riprende.<br />

Il Cosenza ha la palla nella metà campo avversaria. L’esperto Alessio ha il<br />

compito di perdere tempo prezioso, ma, invece, batte subito una punizione<br />

perdendo la palla. Il Padova si riversa in attacco, c’è un cross al centro e un tal<br />

Lantignotti, ex centrocampista di belle speranze, tutto solo ha la capacità di<br />

colpire di testa e segnare il gol dell’1-1.<br />

Esplode la curva veneta. I cosentini si fermano increduli. Quel ragazzo che<br />

sbandierava ora agita ancora l’asta della bandiera, ma stavolta contro se<br />

stesso. Nessuno può credere a quanto sta accadendo. “Non è possibile” dice<br />

Federico per radio, poi sta zitto per un bel po’.<br />

Dopo 9 anni consecutivi a Padova cala il sipario sulla serie B del Cosenza.<br />

L’ultima giornata di campionato vede al San Vito la Lucchese. Federico è<br />

impegnato ai microfoni di Telepiù 2, mentre Giancarlo effettua la radiocronaca<br />

sulle frequenze di <strong>RLB</strong>. In campo fa il suo esordio un giovanissimo Stefano<br />

Morrone. In tribuna, per la prima volta, Piero Bria effettua la radiocronaca per<br />

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Trent’anni radioattivi


conto di <strong>Radio</strong> Elisa di Lucca, emittente del Pool “Tuttocamposport”.<br />

Con la retrocessione cambiano tante cose. Federico accetta la proposta della<br />

società Cosenza Calcio 1914 e ne diventa Capo Ufficio Stampa. Un incarico<br />

che, deontologicamente, sente di non poter conciliare con l’attività di<br />

Giancarlo Bria esultante. Si riconosce Tullio Lenti, al suo fianco di spalle Alessandro Chiappetta<br />

radiocronista. Perciò, quella di Padova rimane la sua ultima radiocronaca.<br />

La dinastia continua: Giancarlo Bria<br />

Federico lascia il testimone a suo fratello Giancarlo. I due, benché poco simili<br />

fisicamente, hanno un timbro vocale identico. L’eloquio di Giancarlo non è inferiore<br />

a quello di Federico anche perché, in realtà, i due entrano in <strong>RLB</strong> nello stesso<br />

momento. Sin da subito, infatti, mentre Federico segue il Cosenza Calcio<br />

raccontandolo agli ascoltatori cosentini, Giancarlo fa altrettanto con tutti i tifosi delle<br />

squadre avversarie ospiti allo stadio San Vito raccontando loro le azioni tramite le<br />

diverse radio locali aderenti al Pool TuttocampoSport. Quando Federico lascia,<br />

insomma, gli subentra un radiocronista con diversi anni di esperienza sulle spalle.<br />

E si sente. Giancarlo, tra l’altro, sostituisce il fratello maggiore anche sugli schermi<br />

Trent’anni radioattivi<br />

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Osvaldo Morisco in una posa da star.<br />

di Telepiù, per cui la voce ufficiale del Cosenza sulla Paytv è anche la voce degli<br />

ascoltatori cosentini di <strong>RLB</strong>. Per tutta l’Italia, invece, la voce dal San Vito è quella di<br />

Piero, il più piccolo dei fratelli Bria, che effettua le radiocronache per conto delle<br />

squadre ospiti.<br />

Largo ai giovani<br />

Al fianco di Giancarlo, cronista di lungo corso, si forma una schiera di giovani e<br />

validi giornalisti come Alessandro Chiappetta, Francesco Catizone, mentre dalla<br />

concorrenza arriva anche Osvaldo Morisco. Intanto comincia a muovere i primi<br />

passi Piero Bria e si avvicina allo sport, fatto epocale per lui, anche un vecchio<br />

rockettaro come Eliseno Sposato.<br />

La radio nel Basket<br />

La voce di <strong>RLB</strong> al seguito della squadra cosentina di pallacanestro è Alessandro<br />

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Trent’anni radioattivi


Alessandro Chiappetta impegnato in una trasmissione in studio.<br />

Chiappetta. È lui, grande appassionato di basket e volley, che viene inviato in giro per<br />

l’Italia per raccontare dal vivo, naturalmente in diretta, le gesta del quintetto cosentino<br />

neo promosso in Serie A2. Per la radio si tratta di una bella esperienza, non così sul<br />

piano sportivo, purtroppo, visto che il campionato si conclude con la retrocessione.<br />

La seconda voce<br />

Nel 2001 <strong>RLB</strong> presenta ai suoi microfoni anche la seconda voce al fianco del<br />

radiocronista. Con Piero Bria, il commento tecnico è affidato a Pierantonio Tortelli, ex<br />

terzino destro del Cosenza degli anni ’70 ed ex allenatore della primavera rossoblù.<br />

L’anno successivo tocca ad Alessandro Renzetti, mezzala rossoblu all’inizio degli<br />

anni ’80. Renzetti, toscano purosangue, oltre al commento tecnico è capace di<br />

battute taglienti con le quali caratterizza ogni radiocronaca. Con entrambi aumenta<br />

la qualità tecnica delle produzioni di <strong>RLB</strong>, a tutto vantaggio degli ascoltatori.<br />

Microfoni aperti<br />

Con Osvaldo Morisco ed Eliseno Sposato “Diretta <strong>Radio</strong> Sport” apre i suoi<br />

microfoni ai tifosi e si dilata ben oltre i novanta minuti della radiocronaca. Piero<br />

Bria intervista i protagonisti in sala stampa, ma il dopo partita è caratterizzato<br />

principalmente dalle polemiche. Le frequenze di <strong>RLB</strong> diventano una valvola di<br />

Trent’anni radioattivi<br />

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Piero Bria nella tribuna stampa dello stadio “S. Elia” di Cagliari.<br />

sfogo per la delusione dei tifosi rossoblù.<br />

2003 – il crack del Cosenza<br />

Quando il Cosenza implode <strong>Radio</strong> <strong>Libera</strong> <strong>Bisignano</strong> segue da vicino l’evolversi<br />

delle vicende giudiziarie, raccontando minuto per minuto non più le azioni dei<br />

calciatori ma le strategie processuali degli avvocati.<br />

Tutto culmina con la cronaca diretta della giornata in cui si svolge il<br />

procedimento amministrativo dinanzi al TAR del Lazio, che sancisce la definitiva<br />

esclusione del Cosenza Calcio 1914 dai campionati professionistici.<br />

La Serie D<br />

Quando il Cosenza naufraga <strong>RLB</strong> non abbandona la nave che affonda. Piero Bria<br />

continua a seguire la squadra rossoblù come se fosse in Serie B, passando dallo<br />

stadio di Marassi, dove si gioca l’ultima partita cadetta, al “Campo Italia” di Sapri<br />

dove Lentini regala la prima vittoria al neonato Cosenza Fc. La buona volontà e<br />

l’attaccamento alla bandiera tuttavia non bastano. Per il Cosenza e i suoi tifosi<br />

comincia un calvario ancora in corso.<br />

Con l’inabissarsi del Cosenza emerge sui 100.300 il Rende. I biancorossi sono<br />

158<br />

Trent’anni radioattivi


seguiti al Marco Lorenzon da Francesco Veltri.<br />

<strong>RLB</strong> e i due Cosenza<br />

All’inizio del campionato 2004/2005 <strong>RLB</strong> decide, per la prima volta dopo<br />

venti anni, di non seguire le trasferte con un proprio inviato. Il motivo è<br />

dettato dalla presenza contemporanea di due squadre rossoblu entrambe<br />

denominate Cosenza. Il Cosenza 1914, infatti, vive un ultimo anno di agonia<br />

prima di chiudere definitivamente i battenti; mentre il Cosenza Fc, ancora<br />

oggi, se pur con altro nome, non riesce a trovare pace né identità.<br />

70° minuto<br />

<strong>RLB</strong> comincia a seguire, con una apposita trasmissione sportiva denominata<br />

“70° minuto”, il campionato ACSI nel quale milita la squadra <strong>RLB</strong> Soccer Team.<br />

Armando Piccolillo ed Eliseno Sposato danno voce ad un programma a metà<br />

tra il serio e il faceto. Partecipa anche Piero Bria, ma, stavolta, direttamente in<br />

Eliseno Sposato, inviato "molto speciale" al seguito di <strong>RLB</strong> Team.<br />

Trent’anni radioattivi<br />

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Manifesto stampato in occasione del primo decennale.<br />

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Trent’anni radioattivi

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