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25 aprile: la zona 5 reagisce alle provocazioni fasciste - Milanosud

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<br />

Energia: quello che bisogna sapere<br />

ANNO XV NUMERO 10 OTTOBRE 2011<br />

Di energia avremo sempre bisogno e per aver<strong>la</strong> pagheremo sempre di più, questa <strong>la</strong> previsione su cui quasi nessuno<br />

dissente. Ma perché tante attenzioni sono dedicate al fotovoltaico?<br />

Partiamo da alcune considerazioni generali:<br />

l’energia prodotta dal sole con il fotovoltaico<br />

è <strong>la</strong> più democratica. La presenza<br />

sul territorio di impianti fotovoltaici<br />

corrisponde al<strong>la</strong> presenza di tante centrali di<br />

energia pulita. Al fotovoltaico sono destinati<br />

degli incentivi (sorta di finanziamenti a fondo<br />

perduto distribuiti in vent’anni) racchiusi dal<br />

2005 nel “Conto energia”, giunto al<strong>la</strong> quarta versione e prossimo a<br />

raggiungere <strong>la</strong> quinta. I detrattori del fotovoltaico contestano<br />

principalmente due aspetti: il presunto aggravio delle bollette di<br />

tutti gli utenti per finanziare gli incentivi e le specu<strong>la</strong>zioni cui il<br />

sistema di incentivi ha prestato il fianco. Sui costi delle bollette, è<br />

qui sufficiente ricordare che senza l’energia prodotta da fonte so<strong>la</strong>re,<br />

il costo dell’energia stessa sarebbe superiore, specie nelle<br />

ore di maggior richiesta. Per quanto riguarda le specu<strong>la</strong>zioni,<br />

esemplificate dai controversi campi fotovoltaici e dal<strong>la</strong> facilità<br />

con cui numerosi agricoltori sono diventati coltivatori di energia,<br />

si fa notare che queste non sono imputabili al<strong>la</strong> politica di incentivazioni<br />

delle energie pulite in sé, ma al<strong>la</strong> declinazione che questa<br />

ha avuto in Italia. Insomma: non stava scritto da nessuna par-<br />

te che il fotovoltaico dovesse diventare il business<br />

di grandi investitori stranieri, di banche o<br />

di proprietari terrieri nostrani, questo è successo<br />

perché <strong>la</strong> legge lo ha consentito (anche<br />

– tra l’altro – col Decreto salva Alcoa). Non<br />

prendiamoce<strong>la</strong> quindi con chi ha approfittato<br />

degli incentivi per migliorare l’efficienza energetica<br />

del<strong>la</strong> propria casa o del<strong>la</strong> propria attività,<br />

o con le aziende del fotovoltaico che hanno ricambiato il ‘favore’<br />

con copiosi gettiti d’iva e di accise di cui tutti beneficiamo.<br />

La critica che si può accogliere è che questi incentivi siano stati<br />

molto generosi, drogando un mercato che adesso, proprio adesso<br />

che gli incentivi sono prossimi al<strong>la</strong> decurtazione e i prezzi sono<br />

scesi, potrebbe recuperare un po’ di ‘ordine’. L’obiettivo d’altronde<br />

è <strong>la</strong> grid parity (il punto in cui l’energia elettrica prodotta da fonti<br />

rinnovabili ha lo stesso prezzo dell’energia tradizionale) e non<br />

sono poche le aziende pronte a scommettere sul<strong>la</strong> tenuta del mercato<br />

anche senza incentivi, quando finalmente sarà <strong>la</strong>mpante che<br />

quello che si acquista è un impianto per <strong>la</strong> produzione di energia<br />

elettrica, non una tariffa incentivante.<br />

Laura Pantucci<br />

CARTONIADI: PARTE LA GARA PER LA DIFFERENZIATA DI CARTA E CARTONE<br />

50mi<strong>la</strong> euro in premio al<strong>la</strong> <strong>zona</strong> più virtuosa di tutte<br />

Il 27 <strong>aprile</strong>, l’assessore al<strong>la</strong> Mobilità, Ambiente, Arredo urbano<br />

e Verde Pierfrancesco Maran ha presentato al<strong>la</strong> stampa le<br />

“Cartoniadi di Mi<strong>la</strong>no”, il campionato del<strong>la</strong> raccolta differenziata<br />

di carta e cartone. Promosso da Comune di Mi<strong>la</strong>no, Comieco<br />

e Amsa, dall’1 al 31 maggio, coinvolgerà i cittadini delle<br />

nove Zone del<strong>la</strong> città.<br />

Presenti al<strong>la</strong> conferenza Sonia Cantoni, Presidente di Amsa, il<br />

direttore generale di Comieco Carlo Montalbetti e i rappresentanti<br />

dei nove Consigli di Zona. Saranno i cittadini di tutte le<br />

zone a essere interessati a questa sorta di Olimpiade del<strong>la</strong> raccolta<br />

differenziata del<strong>la</strong> carta, che coinvolgerà naturalmente<br />

anche <strong>la</strong> nostra <strong>zona</strong>. Una grande gara, a cui ciascuno potrà<br />

partecipare mettendo in campo comportamenti virtuosi nel<strong>la</strong><br />

raccolta di carta, cartoncino e cartone, attraverso pochi semplici<br />

gesti che osservino il rispetto di 10 regole. La <strong>zona</strong> che<br />

avrà differenziato di più e meglio, riceverà un premio di 50mi<strong>la</strong><br />

euro che verranno investiti in progetti dedicati al<strong>la</strong> collettività.<br />

La destinazione prevista nel caso vincesse <strong>la</strong> nostra <strong>zona</strong>:<br />

realizzazione di stage e campus estivi intersco<strong>la</strong>stici, per gli<br />

alunni del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> dell’obbligo, sul tema del<strong>la</strong> conservazione<br />

dell’ambiente e del riciclo. C’è infine un “concorso nel concorso”,<br />

dedicato agli alunni delle scuole elementari e medie. I ragazzi<br />

possono partecipare realizzando “una comunicazione sul<br />

tema del<strong>la</strong> raccolta differenziata”. Una giuria valuterà i <strong>la</strong>vori<br />

pervenuti.<br />

Informazioni: presso <strong>la</strong> sede del Consiglio di Zona 5 – viale Tibaldi<br />

41 – 1° piano, è disponibile il materiale informativo. Ulteriori<br />

info: www.comieco.org link Comune di Mi<strong>la</strong>no; tel per<br />

<strong>la</strong> Zona 5: 02 88458500.<br />

Giovanna Tettamanzi<br />

Per orientarsi nel mondo<br />

delle fonti energetiche<br />

Le fonti in Europa (tra parentesi i valori riferiti all’anno 2000): grande idroelettrico 14% (18%),<br />

petrolio 6% (12%), gas 23% (16%), nucleare 14% (22%), carbone 26% (28%), eolico 10%<br />

(2%), fotovoltaico 5% (0%), piccolo idroelettrico 1% (1%), biomasse 1% (1%).<br />

La fonte storica: l’idroelettrica, <strong>la</strong> Lombardia ne è ricca e l’Italia ne detiene il primato in Europa.<br />

Le fonti rinnovabili: nell’eolico i paesi dominanti in Europa sono <strong>la</strong> Germania (31%) e <strong>la</strong> Spagna<br />

(23%). Gli altri paesi oscil<strong>la</strong>no tra il 3% e il 7%. Nel fotovoltaico prevale <strong>la</strong> Germania con 24.800<br />

megawatt instal<strong>la</strong>ti, contro i 12.550 dell’Italia di cui 9.000 instal<strong>la</strong>ti nel 2011.<br />

Costi dell’energia: il costo più basso è del nucleare francese a 7 cent/kWh, che viene venduto anche<br />

all’Italia a 10 cent/kWh e arriva <strong>alle</strong> bollette domestiche a 18 centesimi per Kw/ora.<br />

Conto energia delle rinnovabili: l’Italia è il paese con gli incentivi più alti. Nel solo settore fotovoltaico,<br />

secondo l’Ente Nazionale per l’Energia, il conto per <strong>la</strong> “promozione del<strong>la</strong> produzione di<br />

energie da fonti rinnovabili“ salirà da 7,2 miliardi del 2011 a 10,4 miliardi del 2012.<br />

Chi ci guadagna: le grandi lobby,come Enel, Sorgenia ecc., e le banche finanziatrici, almeno per<br />

un periodo da 1,5 a 3 anni, come affermato da Gianni Silvestrini direttore del Kiotoclub, con un costo<br />

a carico nostro di 7,5 miliardi per anno. Cina e Germania detengono il monopolio del<strong>la</strong> produzione<br />

di pannelli so<strong>la</strong>ri. Nel settore le carte si sono però rimesco<strong>la</strong>te, mettendo in crisi marchi storici<br />

(costretti a chiudere o a cedere <strong>la</strong> proprietà). Nel 2011, in base ai dati So<strong>la</strong>rp<strong>la</strong>za, <strong>la</strong> capitalizzazione<br />

delle 10 maggiori aziende quotate del settore si è contratta di 16,5 miliardi di dol<strong>la</strong>ri. R<strong>alle</strong>ntata<br />

<strong>la</strong> caccia agli incentivi si chiude una bol<strong>la</strong> anoma<strong>la</strong> nel<strong>la</strong> previsione di arrivare nel 2012 ad un<br />

magro 6% (secondo alcune stime) del consumo energetico generale.<br />

Gli ostacoli burocratici: Comuni, ambientalisti, comitati vari impediscono spesso l’impianto di<br />

fonti energetiche rinnovabili. Solo in Lombardia tra 46 opere pubbliche bloccate, ci sono 12 centrali<br />

idroelettriche: Piagnona Premana, Alto Varrone, Bel<strong>la</strong>no, Val Sanagra, Val Cavargna, Valbiandino,<br />

sul Mel<strong>la</strong>, sul Sesia, Santa Margherita Staffora. Sono bloccate anche quelle per biomasse di Paderno<br />

Dugnano, Cavernago, Fontanel<strong>la</strong>, Olevano Lomellina, Castelletto Borgo, perché queste trasformerebbero<br />

in monoculture di alimentazione <strong>alle</strong> centrali, <strong>alle</strong> quali si salverebbe solo il riso.<br />

Termovalorizzazione e rigasificatori: le energie prodotte da combustione termica (gas, carbone,<br />

petrolio o derivati) sono ancora le maggiori utilizzate. Il breve periodo di gelo invernale ha<br />

portato al limite minimo le riserve di gas e solo grazie al<strong>la</strong> intelligente politica energetica di Eni abbiamo<br />

evitato il b<strong>la</strong>ck out. Abbiamo osteggiato i termovalorizzatori ed i rigassificatori: gli inglesi<br />

hanno rinunciato al loro progetto su Brindisi, mandiamo in O<strong>la</strong>nda i rifiuti di Napoli e gli o<strong>la</strong>ndesi<br />

ne ricavano energia, come fanno del resto Lombardia, Emilia Romagna, Veneto ed altre regioni<br />

minori munite di termovalorizzatori.<br />

Nucleare: sfumato l’interesse dei media, Fukushima è passata nel dimenticatoio ed il programma<br />

di centrali nucleari procede più veloce di quanto si creda..<br />

Walter Luini

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