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Acqua Diamante Una Coscienza - Erboristeria Arcobaleno

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Con questi tre sogni, che cosa ho fatto? Non bisogna credere che io sia un “canalizzatore” super acuto.<br />

Non bisogna nemmeno credere che io sia un universitario super dotato. Sono stato a scuola fino a 16 anni. Ma in<br />

questa ricerca mi sono lasciato guidare, da chi? Da persone come voi, che mi hanno detto “tieni, leggi un tale<br />

libro” oppure, “guarda laggiù”, “ascolta ciò che ti si dice sull’autobus”, ed ho così avuto dei messaggi tramite le<br />

bocche di tutti, e sono effettivamente riuscito ad avere dei libri sulla fisica quantistica, libri che parlano della<br />

costante di Plank e di tutte quelle cose di cui non conoscevo che l’abc; ma è sufficiente, non ho bisogno di fare<br />

dell’obesità intellettuale. Ho preso solo ciò di cui avevo bisogno, qui ed ora.<br />

Un carissimo amico m’invitò a condividere il suo appartamento. Ciò mi permise di trovare spazio, tempo e<br />

silenzio, perché si tratta di una ricerca che non si fa intellettualmente. Essa si fa per nascite successive. Detto in<br />

un altro modo, ogni volta che dovevo trovare qualcosa, dovevo trasformare qualcosa in me prima di trovarla. Ma<br />

prima di trovare ciò che dovevo trasformare mi occorrevano talvolta due o tre mesi.<br />

Era come se delle memorie dovessero essere trasformate per diventare trasparenti, affinché io potessi<br />

accedere a quella conoscenza che conosco fin dall’Atlantide, perché in Atlantide questa ricerca era già stata fatta.<br />

Certo, dopo aver vissuto questo tipo di parto, immediatamente vi è qualcosa che arriva in modo<br />

improvviso, e in quel momento ho il filo conduttore che mi permette di andare più lontano nella ricerca. So anche<br />

che essa è guidata, che vi sono degli esseri in vascelli spaziali nell’al di là, degli esseri cristici che mi aiutano e mi<br />

guidano. Ma non hanno mai fatto il lavoro al posto mio. In altre parole, mi si dà un piccolo indizio, e dopo io<br />

lavoro. E d’altronde io preferisco così. Preferisco fare così piuttosto che essere un pappagallo celeste, un<br />

pappagallo che trasmette sulla terra delle cose celesti.<br />

Questi esseri che lavorano, non li conosco tutti. Secondo me è tutto un gruppo, di cui fanno parte Mère e<br />

Sri Aurobindo. Del resto voi oggi siete qui, per così dire all’ombra dell’energia di Mère. Perché non bisogna<br />

dimenticare che questi esseri, all’inizio del secolo, sono stati i primi a parlare di decodificazione cellulare, a<br />

parlare del sovramentale, della sovracoscienza, e della nuova razza che popolerà questa terra nella nuova era. E<br />

noi, noi siamo gli embrioni, i feti di questa nuova razza. Noi passeremo dall’uomo mammifero all’uomo cristico.<br />

Noi ci troviamo in quel periodo di adolescenza difficile da vivere, perché abbiamo un piede nel sistema antico e<br />

un piede in quello nuovo, ed è molto scomodo. Sri Aurobindo e Mère sono stati entrambi educati in famiglie<br />

completamente atee, ciò che ha loro impedito di cadere in quel misticismo emotivo che si trova sovente nelle<br />

persone che fanno un cammino. E’ uno stile che d’altronde io non critico, ma che può diventare una trappola,<br />

perché è come mettere vino nuovo in vecchi otri, cioè mettere le nuove conoscenze in vecchi schemi di<br />

funzionamento derivanti dal nostro passato religioso. E’ giusto passare anche attraverso questo, ma non bisogna<br />

fermarsi. Bisogna andare molto più lontano, perché per quanto mi riguarda – e forse l’acqua diamante conduce le<br />

persone a questo – vi è Dio dappertutto, in tutti gli atomi, in tutti gli elettroni, in tutta la materia che esiste; noi<br />

stessi siamo una parte di Dio e Dio è una parte di noi.<br />

Questa storia di separazione porta a sperimentare un misticismo emotivo come compenso al malessere<br />

vissuto sulla terra. E’ interessante da vivere, ma non bisogna rimanerci. Occorre andare oltre, per trasformare la<br />

stessa carne, le ossa ed il midollo, in luce, in questa nuova coscienza. Vi sono persone che non sono d’accordo<br />

con me, ma è questo che io vivo, e non dico di aver ragione. Dunque voi l’accettate oppure no, lo vivete o no,<br />

tutto è giusto.<br />

In seguito a questa ricerca, nel 1996 è nato un primo apparecchio, che era un cilindro in plexiglas, nel<br />

quale c’era una spirale d’energia. Lo chiamai la macchina lavatrice. Lo si metteva in una stanza piena di bambini<br />

che urlavano, e bastava chiedere ad alta voce: “Esprimo l’intenzione che questa stanza diventi più pacifica, più<br />

serena” e in dieci secondi era tutto finito. I cani andavano a coricarsi, i bambini smettevano di piangere, e si<br />

sentiva che l’energia crepitava, che scendeva lungo il corpo.<br />

Soltanto un anno o un anno e mezzo più tardi nacque un piccolo apparecchio in vetro, come quello che<br />

vedete qui, un piccolo tubo di vetro molto semplice, molto banale, che si fa fare da un soffiatore di vetro.<br />

Quest’apparecchio è una specie di DNA artificiale di luce. I chiaroveggenti vi vedono delle spirali di luce, e vi sono<br />

delle geometrie che vengono ad imprimersi dentro, come nel DNA. Certamente, perché siano impresse, ho<br />

dovuto fare tutto un lavoro relativo al cambiamento dell’aria che si trova all’interno, come pure un lavoro sulla<br />

geometria e la matematica. In ciascun apparecchio vi sono circa 900 codici, il che implica un gran lavoro di<br />

codificazione.<br />

Quando quest’apparecchio è nato, ho capito allora il sogno con le carte codificate. Ho avuto quindi l’idea di<br />

giocare con i numeri e di trovarvi delle risposte. I numeri sono i ritmi dello spazio/tempo. Naturalmente, lo<br />

spazio/tempo è un’illusione, come pure i numeri. Ma al momento essi sono per noi ancora necessari. Dunque voi<br />

potete vedere nei cubi, nei dodecaedri, nei triangoli, nei tetraedri, negli icosaedri, delle immagini ritmiche di<br />

spazio/tempo, che si manifestano nella dimensione nella quale noi viviamo, e voi potete anche vedere che questi<br />

numeri non sono là per caso. In più, dietro al numero, vi è il suono.<br />

Poiché sono musicista, questo capitava a proposito. Siccome l’energia passava in me da 10 o 11 anni,<br />

anche questo capitava a proposito. Io trovavo delle sequenze di numeri che traducevo in una musica, che<br />

suonavo al sintetizzatore, in uno stato ben centrato. Come conseguenza, delle energie stellari ed altre energie<br />

che io non conoscevo, si registravano nel vetro. Ma perché questo potesse accadere, era stato prima necessario<br />

che io mettessi il tubo in un circuito oscillante.<br />

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