testi: Ing. Vittorio Addis Arch. Davide Rubbini Synerghia S.p.A. Milano
PREMESSA Questa pubblicazione segna una tappa importante di un progetto che la Regione Valle d’Aosta ha portato avanti con determinazione e tenacia negli ultimi venti anni. È pertanto una pietra miliare di un percorso già effettuato, ma anche il punto di effettiva partenza per la realizzazione di un’opera che oggi, a pieno titolo, si inserisce nel piano dei trasporti dell’Italia e nei collegamenti nord-sud dell’Europa. Lo studio per la fattibilità di una nuova trasversale ferroviaria alpina dalla Pianura Padana al Vallese, inserita nella rete europea ad alta velocità, è stato sviluppato negli anni ’80 dall’Istituto per lo Studio dei Trasporti nell’Integrazione Economica Europea dell’Università di Trieste, e completato negli anni’90, sempre a cura dell’I.S.I.T.E.E., Università di Trieste, con lo studio di una “Nuova Direttrice del Gran San Bernardo” che si inserisce nella rete europea di alta capacità e velocità. I progetti preliminari già a suo tempo presentati sono: a. Aosta-Martigny, fattibilità di una trasvesale ferroviaria alpina dalla Pianura Padana al Vallese inserita nella rete europea ad alta velocità, I.S.I.T.E.E., Università di Trieste, Trieste 1988. b. Direttrice Ferroviaria del Gran san Bernardo, nuova trasversale alpina ad alta velocità tra Pianura Padana e Vallese via Aosta e Martigny - I.S.I.T.E.E., Università di Trieste, Trieste 1990. La costituzione nel 1991 di una associazione di diritto svizzero, la “Communauté d’intérêt du Tunnel Ferroviaire du Grand St-Bernard” fra istituzioni delle Regioni Piemonte e Valle d’Aosta e dei Cantoni Vallese e Ginevra ha permesso di promuovere e sostenere iniziative per la realizzazione di una trasversale ferroviaria attraverso le Alpi, con un tratto ferroviario sotto il Gran San Bernardo, tra la Valle d’Aosta ed il Vallese. Il convegno del 2001 di Saint-Vincent, promosso dalla Communauté, ha dato avvio al percorso istituzionale del progetto. Il risultato è stato quello dell’inserimento della direttrice ferroviaria Aosta Martigny nel Piano Generale dei Trasporti e della Logistica dell’Italia (marzo 2001), il CIPE lo ha annoverato fra le infrastrutture strategiche di interesse nazionale (Legge obiettivo dicembre 2001) ed è stata sottoscritta una convenzione bilaterale fra Italia e Svizzera considerando tema prioritario il collegamento attraverso le Alpi, con direttrice Aosta Martigny, alla rete italiana ad alta capacità (giugno 2002). La presentazione del progetto della Direttrice Ferroviaria del Gran San Bernardo al Ministero delle Infrastrutture per la sua approvazione, secondo i disposti della legge obiettivo (giugno 2003), chiude la fase di azioni che ha avuto inizio negli anni’80. Inizia quindi la parte più promettente e interessante che consiste nel rendere concretamente fattibile un progetto che, come già detto, ha ricevuto consensi unanimi sia a livello regionale che a livello nazionale e trans-nazionale. Con la realizzazione dell’Unione Europea si è avviato un processo prima economico e poi politico che ha coinvolto in prima istanza il nucleo centrale dei paesi dell’Europa. Perché questo processo possa completarsi e consolidarsi è necessario creare dei collegamenti sugli assi nord-sud (dal mare del Baltico al bacino del Mediterraneo) e sull’asse estovest (dall’Oceano Atlantico agli Urali). Il Libro Bianco della Comunità Europea del 2001 segna una reale svolta nella politica dei trasporti ponendo un assioma: “…Un moderno sistema dei trasporti deve risultare sostenibile sia dal punto di vista economico, che sociale…”. Per dare attuazione a quanto sopra la Comunità Europea si propone di eliminare la congestione delle regioni centrali e l’isolamento delle regioni periferiche tramite un sistema di trasporti i cui assi portanti, sia come velocità che come capacità di trasporto di merci e persone, devono essere realizzati con sistemi ferroviari avanzati. I punti di intermodalità costituiscono i nodi di un sistema di collegamento con le altre modalità di trasporto, su strada e su vie d’acqua. Per fare questo la Comunità Europea ha definito, per la prima volta, con il suo T.E.N. (Trans European Network), un progetto finalizzato a creare le infrastrutture perché l’Europa sia competitiva sul mercato internazionale dei trasporti. I progetti presenti nel nuovo Libro Bianco dell’Unione Europea riequilibreranno entro il 2010 le politiche dei trasporti ferroviari, marittimi e intermodali dando piena attuazione alla strategia proposta dal Consiglio Europeo in Göteborg nel 2001. Il progetto è quindi di creare corridoi sia per le merci che una efficiente rete di trasporto per i passeggeri. Per ottenere questo, è necessaria una totale permeabilità delle barriere fisiche, che oggi costituiscono ostacolo agli assi di collegamento. Direttrice ferroviaria del Gran San Bernardo Regione Autonoma Valle d’Aosta 2003 3