della Società. L'<strong>AIMN</strong> sarà sempre più forte nel momento in cui aumenterà il numero dei protagonisti attivi della sua storia e tutti, a partire dai giovani, siano partecipi. Vi lascio con queste notizie sperando che in questo periodo che per molti, ma non tutti, sarà <strong>di</strong> vacanza parziale possiate godere <strong>di</strong> un sereno periodo <strong>di</strong> riposo e, perché no, anche <strong>di</strong> un sano <strong>di</strong>vertimento. Arriv<strong>ed</strong>erci al 2010 che auguro possa essere per tutti voi ricco <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazioni. <strong>AIMN</strong> - Notiziario elettronico <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Nucleare <strong>ed</strong> Imaging Molecolare, Anno V, n 5, 2009 pag. 4/40
Portrait of the Scientist as an Old Man (viva Babbo Natale) Luigi Mansi E’ più importante aggiungere vita ai giorni che giorni alla vita (Rita Levi Montalcini) Siamo alla fine <strong>di</strong> un anno che ognuno <strong>di</strong> noi definirà in modo <strong>di</strong>verso, splen<strong>di</strong>do o terribile, eccezionale o insignificante, durato troppo poco o interminabile. Inevitabilmente ci si <strong>di</strong>menticherà, nella semplificazione <strong>di</strong> sintesi che spingono a giu<strong>di</strong>zi netti, che ci sono stati momenti belli e brutti, frustrazioni e dolore , ma anche attimi <strong>di</strong> felicità. Comunque state tranquilli, non sono qui a parlarvi del mio 2009. Cercherò invece <strong>di</strong> farvi gli auguri per un buon Natale e uno splen<strong>di</strong>do 2010, sperando <strong>di</strong> riempirli <strong>di</strong> contenuti non retorici né banali. E prendo spunto dall’articolo <strong>di</strong> Margarita Kirienko e Arturo Chiti (Portrait of the Scientist as a Young Woman) per parlarvi <strong>di</strong> come , citando Rita Levi Montalcini dagli occhi spalancati al futuro per “cercar vertute e conoscenza” , l’importante sia aggiungere vita ai giorni. Arturo Chiti auspica la creazione <strong>di</strong> un efficiente algoritmo <strong>di</strong> conoscenza degli strumenti tecnici che permetta <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare “ricercatori formati”, in grado <strong>di</strong> assumere ruoli e responsabilità ai più alti livelli, prima dei 30 anni , come già avviene in alcuni paesi avanzati, a partire dagli Stati Uniti. Ma Arturo percepisce anche il rischio <strong>di</strong> una troppo rapida, superspecialistica <strong>ed</strong> arida acquisizione della tecnologia, affermando che il tempo che si guadagna debba essere utilizzato anche per “….coltivare le conoscenze umanistiche, elemento in<strong>di</strong>spensabile per ampliare gli orizzonti del proprio percorso “. All’intervento <strong>di</strong> Chiti segue quello <strong>di</strong> Margarita Kirienko, dagli occhi che esplodono <strong>di</strong> futuro. Appena laureata in Me<strong>di</strong>cina, Margarita si interroga sul suo futuro <strong>di</strong> me<strong>di</strong>co <strong>nucleare</strong>, in<strong>di</strong>viduando nell’apparente contrad<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> un progetto strutturato razionalmente, ma governato dalla passione, l’elemento fondante della sua costruzione professionale. In questo percorso sono importanti l’impegno, la costanza, i sacrifici. Ma ancora più determinanti sono lo sviluppo <strong>di</strong>alettico della conoscenza , il confronto e l’interazione con gli altri, il formarsi <strong>di</strong> una coscienza critica e <strong>di</strong> un’etica che metta il paziente - persona al centro dell’universo. In questo percorso Margarita riconosce la fortuna che si ha nel trovare maestri in grado <strong>di</strong> guidarti lungo la strada del sapere. Non si rende però conto che i maestri sono tali solo se riescono a stimolare negli allievi domande sempre nuove. E così la conoscenza cresce per tutti perché aumentano le prospettive, si allargano gli orizzonti, cadono i dogmi che non hanno fondamenta. Così il sapere rende tutti incre<strong>di</strong>bilmente sempre più giovani <strong>ed</strong> anche i vecchi scienziati continuano ad imparare, a sperare che nel loro futuro ci siano ancora più cose da scoprire <strong>di</strong> quelle che fino ad oggi abbiano già conosciuto. L’augurio a tutti i giovani che si affacciano alla Me<strong>di</strong>cina Nucleare è quello <strong>di</strong> avere come Ulisse il coraggio <strong>di</strong> attraversare le Colonne <strong>di</strong> Ercole per andare sempre più avanti, a scoprire mon<strong>di</strong> sempre nuovi. L’augurio ai meno giovani è <strong>di</strong> rimanere sempre appassionati e con occhi spalancati sul futuro. Nel lungo percorso verso il domani ci sarà bisogno <strong>di</strong> rifocillarsi. A tal fine troverete poco più avanti la storia del panettone, scritta dal Prof. Galli, che <strong>di</strong>mostra per l’ennesima volta l’incre<strong>di</strong>bile estensione della sua cultura, assumendo in questo numero l’ insolita veste <strong>di</strong> Babbo Natale per servirvi questo piacevole regalo natalizio. Buon Natale e felice anno nuovo a tutti i lettori del Notiziario <strong>AIMN</strong> - Notiziario elettronico <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Nucleare <strong>ed</strong> Imaging Molecolare, Anno V, n 5, 2009 pag. 5/40