Armi bianche dal Medioevo all'Età Moderna - Il Cerchio di Ferro ...
Armi bianche dal Medioevo all'Età Moderna - Il Cerchio di Ferro ...
Armi bianche dal Medioevo all'Età Moderna - Il Cerchio di Ferro ...
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
DAGA<br />
Dal latino spatha daca, spada dei Daci. Arma bianca manesca<br />
con lama <strong>di</strong>ritta, piuttosto larga, a due fili e punta,<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni interme<strong>di</strong>e fra il pugnale e la spada corta.<br />
DAGONA<br />
Arma bianca manesca da fante o da piede, più corta della<br />
spada or<strong>di</strong>naria. Presenta solitamente una lama molto larga.<br />
DAGHETTA<br />
Daga <strong>di</strong> ridotte <strong>di</strong>mensioni.<br />
DAGHETTA D'ACCOMPAGNO, tav. 19, 41<br />
Accompagna la spada da lato alla spagnola e la spada a<br />
tazza. Monta un fornimento con lunghi bracci <strong>di</strong>ritti e coccia<br />
saliente o vela.<br />
DAGHETTA DA DUELLO, tav. 41, 42<br />
Con fornimento e/o lama specializzati per il duello.<br />
SPADA DA LATO, tav. 7, 8, 17, 18<br />
Presenta una lama che va sempre piÙ evolvendosi verso<br />
un esclusivo uso <strong>di</strong> punta, mentre il fornimento infìttisce<br />
progressivamente, per la mano guantata, le <strong>di</strong>fese <strong>dal</strong>la<br />
punta della lama avversa, fìno a proteggerla completamente<br />
nella spada alla spagnola, con una calotta soda. B bilanciata<br />
in prossimità del tallone. Di sovente era accompagnata<br />
da un pugnale o da una daghetta quale arma sussi<strong>di</strong>aria,<br />
imposta <strong>dal</strong>le tecniche schermistiche. Arma civile in uso<br />
almeno <strong>dal</strong> secolo XVI, come corredo dell'abito.<br />
SPADA DA LATO A DUE VIE, tav. 7<br />
E caratterizzata da un ramo bipartito che, <strong>dal</strong>l'uscita del<br />
braccio <strong>di</strong> parata, si collega con un capo all'uscita del<br />
braccio <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a e con l'altro alla testa dell'archetto <strong>di</strong><br />
guar<strong>di</strong>a. Si <strong>di</strong>ffuse <strong>dal</strong> Veneto negli ultimi decenni del sec.<br />
XVI.<br />
SPADA DA LATO A TRE VIE, tav. 7<br />
1::: caratterizzata da un ramo tripartito che <strong>dal</strong>l'uscita del<br />
braccio <strong>di</strong> parata si collega con un capo al sommo della<br />
guar<strong>di</strong>a; con altro, compiendo un anello, all'uscita della<br />
guar<strong>di</strong>a e con il terzo alla testa dell'archetto <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a.<br />
Compare su spade in uso fra l'ultimo decennio del sec. XVI<br />
e i primi del successivo.<br />
SPADA DA LATO A PONTI, tav. 8, 17,21<br />
1::: in<strong>di</strong>viduata <strong>dal</strong> numero dei ponti che partecipano alla<br />
composizione <strong>di</strong>fensiva della mano; il ponticello e gli altri<br />
ponti collegano sempre le teste degli archctti in progressione:<br />
il superiore è raccordato con i rami alla guar<strong>di</strong>a,<br />
mentre il ponticello viene chiuso da conchiglia. Nei primi<br />
due decenni del sec. XVII ha due o tre ponti; è solamente<br />
dopo il terzo decennio che si imposta un nuovo sistema <strong>di</strong>fensivo:<br />
da una parte provvedendo a chiudere il ponticello<br />
con una piastra soda o traforata che attraverso la spada alla<br />
vailona, e ancor più attraverso quella alla spagnola, porterà<br />
alla <strong>di</strong>fesa completa della mano; <strong>dal</strong>l'altro si andrà<br />
verso una moltiplicazione dei ponti, sempre più vicini, quasi<br />
a comporre una gabbia talmente fitta da non lasciare spazio<br />
alla punta della lama avversa.<br />
SPADA DA LATO ALLA VALLONA, tav. 21<br />
Spada con <strong>di</strong>fesa impostata su una doppia calotta soda O<br />
traforata simmetrica, accompagnata da ponti, bracci e rami<br />
<strong>di</strong> complemento, montata su <strong>di</strong> una lama robusta a due<br />
fili e punta. Fu in uso in ambiente centro-europeo nei decenni<br />
20-50 del sec. XVII. .<br />
SPADA DA LATO ALLA SPAGNOLA, lavo 19<br />
Presenta lilla <strong>di</strong>fesa caratterizzata da due calotte poste in<br />
corrispondenza dei piatti della lama, contornate da un ponte<br />
e collegate fra loro da archeltature; la superiore a bretellina.<br />
In liSO <strong>dal</strong> terzo decennio del sec. XVII fin verso il 1670.<br />
SPADA DA LATO A TAZZA, tav. ]9, 20<br />
Deriva <strong>dal</strong>la spada da lato alla spagnola e presenta la <strong>di</strong>fesa<br />
inferiore a forma <strong>di</strong> calotta. Fu in uso in tutto l'ambiente<br />
europeo, con maggior favore nei paesi <strong>di</strong> lingua o<br />
influenza spagnola fra il 1640 e gli ultimi decenni del secolo,<br />
con persistenza l'ilI a lungo oltralpe come arma per<br />
duello. Per quest'ultimo impiego, si mo<strong>di</strong>fica sopprimendo<br />
la guar<strong>di</strong>a e sostituendo i bracci con i gavigliani. L'acuta<br />
lama, inizialmente a sezione <strong>di</strong> esagono quasi regolare. è<br />
solitamente percorsa da profondo canale per il primo terzo<br />
su entrambe le facce - ave è anche segnato il nome<br />
dello spadaio - per arrivare poi ad una sezione romboi<strong>dal</strong>e.<br />
SPADINO, tav. 23, 24<br />
Piccola e leggera spada, complemento dell'abilo civile e<br />
dell'abito <strong>di</strong> gala <strong>di</strong> ufficiali. Comparve nel tardo sec. XVII<br />
e fu in uso per tutto il successivo con tipologie e forme<br />
comuni. Accompagnò ancora per gran parte del sec. XIX<br />
gli abiti <strong>di</strong> gala <strong>di</strong> ufficiali civili e militari ed alte gerarchie<br />
dello Stato. Su fornimento sempre molto curato per<br />
materiali e decori, con raccolta <strong>di</strong>fesa solitamente formata<br />
da cartellina o coccia anche da due valve uguali e guar<strong>di</strong>a,<br />
blocchetto con archetti e braccetto <strong>di</strong> parata in un sol<br />
pezzo, è montata la lama, fra le <strong>di</strong>versissime tipologie,<br />
tutte rigide e con acuta punta.<br />
FRANTOPINO, lavo 23, 24<br />
Particolare tipo <strong>di</strong> spada da fante, con lama larga e a due<br />
fili al tallone e al primo tratto. poi bruscamente ristretta<br />
e continuata in verduco. Fu usata fra la fine del sec. XV<br />
e la prima metà del successivo, soprattutto <strong>dal</strong>le milizie<br />
francesi dette Franc-toupins. Spa<strong>di</strong>ni con tale tipo <strong>di</strong> lama<br />
furono <strong>di</strong> moda negli ultimi decenni del secolo XVI <strong>Il</strong>, soprattutto<br />
in ambiente nord-europeo. Nel frantopino è raro<br />
l'uso della lama a sezione triangolare. 1:: anche denominata<br />
francopino.<br />
SPADONA DA UNA MANO E MEZZA<br />
Spada <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni maggiori dell'or<strong>di</strong>nario; per ben bran<strong>di</strong>rla<br />
poteva essere necessario anche l'impiego dell'altra<br />
mano, per la quale era previsto uno spazio <strong>di</strong> presa. ì:: per<br />
eccellenza l'arma per lo scontro a pie<strong>di</strong> in campo chiuso.<br />
La trattatistica italiana del sec. XV ne in<strong>di</strong>ca le misure<br />
ottimali fra i 130 e i 140 cm. La si trova talvolta in<strong>di</strong><br />
..:ata con il termine <strong>di</strong> « bastarda ».<br />
SPADONA DA DUE MANI, tav. <strong>Il</strong>, 12<br />
Spada <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni, con lama a fili paralleli e<br />
punta. Comparve nel secolo XV sui campi <strong>di</strong> scontro nelle<br />
formazioni delle battaglie, in mano a robusti combattenti<br />
che, spalleggiati da compagni, erano incaricati <strong>di</strong> neutralizzare<br />
picche ed alabarde troncandone le aste. Le tipo<br />
Jogie più tarde presentano la lama in una forma che va<br />
verso il triangolo o anche a biscia. La necessità <strong>di</strong> avanzare<br />
la presa oltre l'elsa, che ormai si presentava sovente<br />
munito <strong>di</strong> ampi anelli simmetrici e normali alla lama, fa<br />
sì che questa appoggi all'elsa con un lungo tallone sodo<br />
che veniva vestito <strong>di</strong> cuoio, munito <strong>di</strong> due denti d'arresto<br />
alla base della lama. Nel corso del sec. XVI è mero simbolo<br />
<strong>di</strong> potere e connuisce tipologicamente nelle armi da<br />
pompa e cerimonia.<br />
15