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Armi bianche dal Medioevo all'Età Moderna - Il Cerchio di Ferro ...

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zialmente uno solo, poi uno per parte e con essi inizia l'evoluzione<br />

della linea <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa della mano: arresti, ponticel1o,<br />

ponti, poi rami, coccia e tazza. Sono tuttora presenti in al·<br />

cune specie <strong>di</strong> armi da sala.<br />

ARRESTO, tav. 7 e segg.<br />

Ouella parte del ferro o componente del fornimento con<br />

funzione <strong>di</strong> fermo. ln armi <strong>bianche</strong> lunghe, gli arresli spostano<br />

la linea <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa <strong>dal</strong>l'elso alle teste degli archetti da<br />

cui protendono. Su armi inastate l'arresto compare come<br />

componente del fornimento (<strong>di</strong>sco d'arresto). A questa<br />

funzione sono delegati elementi dell'arma come gli arre·<br />

sti a dente posti alla base del ferro <strong>di</strong> ronconi e falcioni;<br />

oppure elementi aggiuntivi come quelli che aggettano <strong>dal</strong>le<br />

gorbie <strong>di</strong> partigiane e alabarde. Su armi da caccia - spade,<br />

stacchi, spie<strong>di</strong> - l'arresto, avanzato verso la punta,<br />

evita un troppo profondo incarnare.<br />

PIASTRINA, tav. 20<br />

Elemento appiattito che collega la testa degii archetti, asolato<br />

per il passaggio dei ricasso.<br />

PONTICELLO, tav. 8, IO, 18<br />

Segmento curvo, a ponte, fra i capi degli archetti, variamente<br />

inclinato sul piano della lama. Se piÙ <strong>di</strong> tino, il<br />

minore. Già in uso nella prima metà del sec. XVI, sovente<br />

sovrastato da un anello alla crociera, ebbe il periodo <strong>di</strong><br />

maggiore uso nel secolo successivo, in ambiente dell'Eu·<br />

rapa centro·settentri0'1ale, in fornimenti a ponti. Per offrire<br />

valida protezione alla mano, lo si chiuse con piastra<br />

intera o sforata.<br />

PONTE, tav. 8, 18, 19, 41<br />

Elemento curvo, semiellittico che congiunge le teste degli<br />

archeui. <strong>Il</strong> piÙ piccolo, pitl interno, si chiama ponticello.<br />

Ebbero il momento <strong>di</strong> maggior <strong>di</strong>ffusione in ambiente europeo<br />

fra il terzo ed il sesto decennio del sec. XVII. Presenti<br />

in numero variabile, da cinque a sette, ma anche più,<br />

fino a confìgurarsi in una vera e propria calotta f0n11ata<br />

da ponti addossati l'uno all'altro.<br />

GABBIA, tav. 22<br />

Particolare tipo <strong>di</strong> fornimento molto complesso, con rami<br />

collegantisi a comporre una fitta <strong>di</strong>fesa. Tipico nella<br />

schiavona e in alcune spade scozzesi.<br />

CONCHIGLIA, tav. 13<br />

Difesa <strong>di</strong> spade e spa<strong>di</strong>ni formata da due valve simmetriche<br />

ed eguali.<br />

ARCHETTATURA, tav. 19<br />

Serie <strong>di</strong> collegamenti arcuati che collegano le due valve<br />

nella spada da lato alla spagnola, il superiore sovente a<br />

bretellina.<br />

BRETELLlrM, tav. 19, 20, 23<br />

Elemento arcuato <strong>di</strong> raccordo, fra le due calotte della spada<br />

da lato alla spagnola e il braccio soprastante. La bretellina<br />

è il raccordo superiore dell'impianto delle archettature.<br />

COCCIA, tav. 23<br />

Difesa a calotta <strong>di</strong> spade e spa<strong>di</strong>ni; <strong>dal</strong> sec. XVl1l ancbe<br />

<strong>di</strong> sciaboh e squadrone.<br />

TAZZA, tav. 19, 20<br />

Coppa semisferica, costituisce la <strong>di</strong>fesa caratteristica <strong>di</strong><br />

spade da lato a tazza. Compare in ambiente <strong>di</strong> lingua<br />

spagnola verso la metà del sec. XVl1, da dove poi si <strong>di</strong>I-<br />

fonde in tutto il resto dell'Europa. Rimane in uso in italia,<br />

Francia e Spagna fino ai primi decenni del sec. XVIII.<br />

CALOTTA DI RINFORZO, tav. 19<br />

Calotta che ricopre il sommo <strong>di</strong> calotte e tazze, come uhe·<br />

riore <strong>di</strong>fesa; è fermata da viti, rivetti e/o ribattini.<br />

CONTROTAZZA, tav. 20<br />

Calottina pill o meno incava posta all'interno della tazza e<br />

fermata con viti o perni alle teste degli archetti o alla<br />

piastrina.<br />

IMBOTTITURA<br />

Sorta <strong>di</strong> cuscinetto all'interno della coccia <strong>di</strong> spade da<br />

scherma; ma anche fra tazza e controtazza.<br />

CARTELLA, tav. 24<br />

Difesa quasi piatta <strong>di</strong> spa<strong>di</strong>ni.<br />

RAMO, tav. 7, 8, 20, 22<br />

Segmento che collega altre due parti del fornimento per<br />

offrire una <strong>di</strong>fesa più fitta.<br />

CAI'>I, lavo 8<br />

Terminali <strong>di</strong> un ramo.<br />

OCCHIELLO DA POLLICE, tav. 22, 27<br />

Compare nel fornimento <strong>di</strong> armi da cavallo per una più<br />

salda presa dell'arma.<br />

PELTA, tav. 24<br />

Difesa <strong>di</strong> spa<strong>di</strong>ni da ufficiale, anche civile in uso dagli inizi<br />

del sec. XIX.<br />

VALVA, tav. 9, lO, 19. 23<br />

Difesa <strong>di</strong> spade e spa<strong>di</strong>ni. Una sola o due, anche <strong>di</strong>seguali.<br />

VALVA SALIENTE, tav. 9, t9, 41<br />

Difesa <strong>di</strong> forma ovata, a foglia, a conchiglia, a lobi, ecc.,<br />

solitamente con un'appen<strong>di</strong>ce che si <strong>di</strong>rige verso il pomo,<br />

che sale <strong>dal</strong>l'elso <strong>di</strong> daghette (ma anche <strong>di</strong> altre armi)<br />

<strong>dal</strong>la parte della faccia estema della lama.<br />

VE LETTA, tav. 19, 41<br />

Panicolare <strong>di</strong>fesa a forma triangolare (da cui il nome)<br />

che <strong>dal</strong> masse<strong>Il</strong>o dell'elso sale arcuata al pomo <strong>dal</strong>la parte<br />

del piatto esterno della lama. Compare su daghette d'accompagno<br />

del sec. XVII e su alcune spade da fanle.<br />

RIVETTlNO, tav. 32, 40<br />

Bordo rivolto verso l'esterno, sporgente. della tazza <strong>di</strong> spade<br />

da lato alla spagnola e <strong>di</strong> daghette. Per fermare la lama<br />

avversa.<br />

CORDONE, tav. 23, 41<br />

Ripiegamento del bordo <strong>di</strong> cartella, coccia, ecc., lavorato<br />

esternamente a fingere cordone.<br />

DRAGONA<br />

Anello eia stnscla <strong>di</strong> cuoio o in fettuccia tessuta G cordonata<br />

con le estremità unite e fermate da ulivetta con fiocco<br />

o rappa. Era incappiato all'impugnatura, inizialmente solo<br />

<strong>di</strong> arma bianca lunga da cavallo, e vi si infilava il polso<br />

per trattenere l'arma senza presa. Colori e materiali <strong>di</strong>·<br />

stinguono corpo e grado.<br />

RAPPA<br />

La nappiDa della dragona.<br />

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