Le cinque priorità di Renzo Tondo Valorizzare le idee e le risorse ...

Giovani Imprenditori
Le cinque priorità di
Renzo Tondo
Incontro a Palazzo Ralli promosso dal Gruppo Giovani Imprenditori
di Assindustria con il Presidente della Regione FVG
Riduzione delle spese, sburocratizzazione,
politica energetica, infrastrutture ed
internazionalizzazione. Sono queste
le priorità del Presidente della Regione Renzo
Tondo, illustrate durante l’incontro organizzato
a fine giugno dal Gruppo Giovani Imprenditori
dell’Associazione Industriali di Trieste a Palazzo
Ralli e presieduto da Michela Cattaruzza Bellinello.
“Nell’assumerequest’incarico–haaffermatoTondo
rivolgendosi ad una platea di giovani imprenditori,
allargata per l’occasione a tutti gli associati di
Assindustria – avevo già ben chiari i problemi che
gravano sulle imprese e sui cittadini anche grazie
alle precedenti esperienze nell’Amministrazione
regionale (prima da assessore alla Sanità e poi
da Presidente della Giunta) e nell’azienda di
famiglia. Maturata nel corso dell’esperienza
politica ed imprenditoriale, la mia visione per il
futuro del Friuli Venezia Giulia e di Trieste ha i suoi
punti di forza nel dialogo fra pubblico e privato
e nella conoscenza dei sistemi che regolano, in
modo diverso ma spesso complementare, questi
fondamentali soggetti di sviluppo”.
Proprio dalle relazioni con le diverse categorie
economiche il nuovo Governatore auspica la
definizione di un percorso comune per una
semplificazione delle procedure burocratiche che
consenta l’avvio di nuovi progetti industriali. “La
credibilità della Regione – ha affermato Tondo
– si basa sulla capacità di dar vita ad iniziative
concrete e sulla riduzione della spesa pubblica”.
Nella convinzione di ciò, prosegue, “già durante
la mia esperienza quale assessore regionale alla
Sanità decisi di chiudere una serie di Enti di
secondo livello ed oggi, da Presidente, ho avviato
la soppressione della Direzione Generale e della
Direzione della Comunicazione e previsto una
serie di tagli alla spesa pubblica”.
Il Presidente del Friuli Venezia Giulia ha poi
affrontato il tema della politica energetica,
confermando che intende “favorire tutte le
possibilità che consentano al nostro territorio di
sviluppare adeguate strategie energetiche tra cui
la realizzazione degli elettrodotti in Carnia e del
rigassificatore a terra di Zaule”.
“Da nuclearista convinto – ha affermato Tondo
– considero un’opportunità la vicina centrale di
Krsko. L’Italia ha bisogno di energia nucleare ed
il Governo nazionale appoggia questa scelta ma
non avrebbe senso candidare il Friuli Venezia
Giulia, area notoriamente sismica, ad ospitare un
impianto di questo tipo. La centrale di Krsko esiste
già e, qualora la Slovenia decidesse di costruire
un secondo reattore, ritengo che nell’ambito dei
rapporti Italia – Slovenia dovremmo ragionarci
sopra in termini complessivi, oltre che di
programmazione e sicurezza”.
In materia di infrastrutture per Tondo resta
prioritaria la rapida realizzazione della terza corsia
dell’A4, per la realizzazione della quale ha chiesto,
assieme al Presidente del Veneto Giancarlo Galan,
la nomina del Commissario per le grandi opere,
istituzione superiore in grado di far finalmente
decollare il progetto.
“L’internazionalizzazione delle imprese significa
acquisire nuove quote di mercato all’estero – ha
detto quindi Tondo – ed è cosa ben diversa dalla
delocalizzazione”.
Sottolineando che l’economia corre più veloce
della politica, Tondo ha dichiarato che le
imprese orientate all’espansione ma non alla
delocalizzazione avranno il sostegno e l’appoggio
della Regione. “Dovranno però essere propositive
– ha detto – e segnalarci dove e come vorranno
essere affiancate”.
Sollecitato dalla Presidente dei Giovani
Imprenditori Michela Cattaruzza sul tema del
Sito Inquinato, Tondo si è detto fiducioso “anche
grazie al cambiamento generato dall’ultima
tornata elettorale ed alla ripresa di una politica del
dialogo. Come si è fatto per sbloccare il problema
della Tav – ha spiegato – ci troveremo tutti
attorno ad un tavolo per un confronto fra le parti
finalizzato a trovare una soluzione condivisibile e
non imposta dall’alto”.
Per quanto riguarda lo sviluppo del Porto di
Trieste, Renzo Tondo si è detto “assolutamente
d’accordo con la Presidente Cattaruzza sulla
necessità di avviare progetti comuni con il Veneto