01.11.2012 Views

L'uscita dalla crisi? Di qua... Tre assi per una ... - Confindustria Trieste

L'uscita dalla crisi? Di qua... Tre assi per una ... - Confindustria Trieste

L'uscita dalla crisi? Di qua... Tre assi per una ... - Confindustria Trieste

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Spedizione a.p. 70% DR TS In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di <strong>Trieste</strong> <strong>per</strong> la restituzione al mittente previo pagamento resi, contiene I.P.<br />

Periodico di informazione economica Anno XIV - n. 77 Marzo/Aprile 2009<br />

EDITORIALE<br />

Condivisione sulle scelte strategiche <strong>per</strong> lo sviluppo<br />

CONFINDUSTRIA<br />

L’uscita <strong>dalla</strong> <strong>crisi</strong>? <strong>Di</strong> <strong>qua</strong>...<br />

VISIONE<br />

<strong>Tre</strong> <strong>assi</strong> <strong>per</strong> <strong>una</strong> <strong>Trieste</strong> vincente<br />

FOCUS INNOVAZIONE


2-3 EDITORIALE<br />

Condivisione sulle scelte<br />

strategiche <strong>per</strong> lo sviluppo<br />

4-5 CONFINDUSTRIA<br />

L’uscita <strong>dalla</strong> <strong>crisi</strong>?<br />

<strong>Di</strong> <strong>qua</strong>...<br />

6-7 VISIONE<br />

<strong>Tre</strong> <strong>assi</strong> <strong>per</strong> <strong>una</strong><br />

<strong>Trieste</strong> vincente<br />

8-9 INTERVISTA<br />

Reagire alla <strong>crisi</strong> con un<br />

nuovo approccio culturale<br />

10-11 PROGETTI<br />

Una centrale termoelettrica<br />

progettata <strong>per</strong> <strong>Trieste</strong><br />

<strong>Di</strong>rettore responsabile<br />

Paolo Battilana<br />

Coordinamento editoriale<br />

Associazione Industriali <strong>Trieste</strong><br />

Palazzo Ralli, piazza A. e K. Casali, 1<br />

34134 <strong>Trieste</strong><br />

telefono 040.3750111<br />

telefax 040.364684<br />

Redazione e Pubblicità<br />

APS agenzia promostampa snc<br />

di Aldo Poduie e Federica Zar<br />

Viale Miramare, 17 - 34135 <strong>Trieste</strong><br />

telefono 040.410910 - 040.410908<br />

telefax 040.410908<br />

info@apsonline.it - www.apsonline.it<br />

12-13 IMPRESE STORICHE<br />

Janoušek:<br />

125 anni di aromi<br />

14-15 IMPRESE<br />

F.lli Fanelli: <strong>qua</strong>lità<br />

nei frigoriferi industriali<br />

16-17 UNIVERSITA’<br />

R&D Forum 2009:<br />

l’Impresa all’Università<br />

19-22 FOCUS INNOVAZIONE<br />

Inserto<br />

a cura di Nicola Pangher<br />

23 CONGAFI<br />

Convenzione con<br />

Cassa di Risparmio FVG<br />

Hanno collaborato<br />

Alessandro Carta, Sabrina Del Sal,<br />

Sonia Lussi, Elisabetta Michieli,<br />

Michela Rados, Federica Zar<br />

Progetto grafico e impaginazione<br />

Fotografie<br />

G. Montenero, M. Sterle<br />

Archivi: APS e Aziende<br />

Foto di co<strong>per</strong>tina<br />

gentilmente concessa da<br />

Marino Sterle<br />

SOMMARIO<br />

24-25 INTERNAZIONALIZZAZIONE<br />

38-39 NEWS<br />

Da <strong>Trieste</strong><br />

verso nuovi mercati<br />

26-27 GRUPPO GIOVANI<br />

Progetti e bilanci<br />

in Assemblea<br />

28-29 LAVORO<br />

Ammortizzatori sociali<br />

in deroga: intesa regionale<br />

30-31 FORMAZIONE<br />

Piani formativi<br />

<strong>per</strong> i lavoratori in cig<br />

32 TRIESTE COFFEE CLUSTER<br />

<strong>Di</strong>stretto del caffè:<br />

varato il Piano di Sviluppo<br />

33 AUTOTRASPORTATORI<br />

Norme più strette<br />

<strong>per</strong> gli autotrasportatori<br />

34-35 ASSINDUSTRIA<br />

36 ANCE<br />

Responsabilità<br />

amministrativa<br />

Un progetto pilota<br />

in Serbia<br />

37 SOLIDARIETÀ TRIESTE<br />

Assemblea ordinaria<br />

a Palazzo Ralli<br />

<strong>Trieste</strong> Industria<br />

Periodico dell’Associazione<br />

Industriali <strong>Trieste</strong><br />

Registrazione<br />

Trib<strong>una</strong>le <strong>Trieste</strong><br />

n. 58 del 28.4.1949<br />

Poste Italiane SpA<br />

Spedizione in a.p. - 70% DR TS<br />

Anno XIV - Numero 77<br />

Marzo/Aprile<br />

Stampa<br />

Graphart<br />

Questo numero è stato chiuso<br />

in tipografia il<br />

20 maggio 2009


Editoriale<br />

Condivisione sulle scelte<br />

strategiche <strong>per</strong> lo sviluppo<br />

Un’analisi della situazione di <strong>Trieste</strong> e dei suoi punti critici, <strong>per</strong><br />

valutare le possibilità da cogliere<br />

P<br />

er innescare nuove prospettive di<br />

sviluppo del tessuto economico<br />

territoriale sono necessarie alcune scelte,<br />

non più procrastinabili.<br />

Scelte che sono state illustrate sia al Ministro dello<br />

sviluppo economico Claudio Scajola nel corso<br />

della sua visita in regione che al Sindaco di <strong>Trieste</strong><br />

Roberto <strong>Di</strong>piazza in occasione di un incontro<br />

informale svoltosi recentemente.<br />

In particolare, la visita del Ministro Scajola è<br />

stata l’occasione <strong>per</strong> analizzare le principali<br />

criticità del comparto industriale e dei servizi alla<br />

produzione, richiedendo interventi rapidi sugli<br />

ammortizzatori sociali e <strong>assi</strong>curazioni sul ricorso<br />

a quelli in deroga, a co<strong>per</strong>tura della più ampia<br />

fascia possibile di lavoratori.<br />

Oltre ad analizzare le situazioni di <strong>crisi</strong> aziendale,<br />

abbiamo fatto il punto sul Sito Inquinato e sulla<br />

necessità di <strong>una</strong> rapida soluzione così come<br />

proposta dal tavolo tecnico coordinato in Camera<br />

di Commercio <strong>dalla</strong> Commissione Ambiente, alla<br />

<strong>qua</strong>le partecipano tutte le categorie economiche<br />

e l’Ente Zona Industriale. Una soluzione che<br />

prevede il completamento delle caratterizzazioni<br />

dell’area, con l’utilizzo dello strumento<br />

dell’analisi di rischio <strong>per</strong> valutare le risultanze<br />

delle caratterizzazioni, e quindi la restituzione<br />

agli usi legittimi delle aree non inquinate. Inoltre,<br />

definisce un <strong>per</strong>corso di maggior tutela rispetto a<br />

<strong>qua</strong>nto previsto dal testo originario dell’Accordo di<br />

programma <strong>per</strong> le aziende che non si sono rese<br />

responsabili dell’inquinamento.<br />

Fra le scelte fondamentali <strong>per</strong> lo sviluppo<br />

del territorio, va ricordata la diversificazione<br />

produttiva dell’area dello stabilimento siderurgico<br />

di Servola della Lucchini, facilitando entro il<br />

2015 lo sviluppo di nuove attività del Gruppo nei<br />

settori della meccanica, della logistica e delle<br />

infrastrutture energetiche; la definizione degli<br />

iter autorizzativi <strong>per</strong> l’avvio della costruzione del<br />

rig<strong>assi</strong>ficatore, al fine di poter anche sfruttare<br />

in termini industriali le catene del freddo;<br />

la condivisione di un <strong>per</strong>corso accelerato <strong>per</strong><br />

l’approvazione del nuovo Piano regolatore del<br />

Porto di <strong>Trieste</strong>; la realizzazione della piattaforma<br />

logistica e l’a<strong>per</strong>tura del Porto Vecchio alle<br />

concessioni dei privati che hanno manifestato<br />

interesse ad investire <strong>per</strong> l’utilizzo delle aree.<br />

Sottolineo l’importanza del protocollo firmato tra<br />

la Regione, la Provincia, il Comune di <strong>Trieste</strong>, la<br />

Lucchini e la Lucchini Energia <strong>per</strong> la realizzazione<br />

della nuova centrale termoelettrica a ciclo<br />

combinato: un progetto condiviso dai firmatari<br />

che considerano la centrale da 400 MW come<br />

<strong>una</strong> risorsa <strong>per</strong> tutto il territorio, al cui sviluppo<br />

sono correlati un generale miglioramento della<br />

<strong>qua</strong>lità ambientale e <strong>una</strong> prima opportunità <strong>per</strong><br />

la ricollocazione di parte delle risorse umane<br />

della Ferriera.<br />

Lo sviluppo del turismo non può prescindere<br />

<strong>dalla</strong> definizione dei tempi di realizzazione del<br />

nuovo palazzo dei congressi presso l’ex Silos e<br />

dal rinnovo del contratto d’affitto della Stazione<br />

Marittima, in scadenza a dicembre di quest’anno.<br />

Questi due fattori, che limitano la promozione<br />

della città <strong>qua</strong>le sede <strong>per</strong> eventi congressuali di<br />

rilievo, sono stati al centro di recenti incontri,<br />

rispettivamente con l’Assessore allo sviluppo


economico del Comune di <strong>Trieste</strong> Paolo Rovis e<br />

con il Presidente dell’Autorità Portuale di <strong>Trieste</strong><br />

Claudio Boniciolli.<br />

Tornando al tema della <strong>crisi</strong>, Assindustria<br />

intende contribuire alla definizione degli<br />

interventi anti-<strong>crisi</strong> che la Regione vuole attuare.<br />

Secondo alcune anticipazioni i contenuti di più<br />

diretto impatto <strong>per</strong> le imprese riguarderebbero<br />

l’abbattimento delle tariffe <strong>per</strong> l’ottenimento<br />

dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA),<br />

misure di semplificazione amministrativa e di<br />

accelerazione delle o<strong>per</strong>e pubbliche regionali<br />

e <strong>una</strong> velocizzazione delle erogazioni delle<br />

agevolazioni regionali concesse e rendicontate,<br />

con particolare riferimento alla legge regionale<br />

di sostegno alla ricerca industriale.<br />

Dal nostro punto di vista dovrebbero essere rivisti<br />

i parametri <strong>per</strong> la riduzione dell’IRAP <strong>per</strong> le<br />

imprese, premiando quelle che, in <strong>una</strong> situazione<br />

di criticità come quella attuale, riescono a<br />

mantenere costanti i livelli occupazionali.<br />

Corrado Antonini<br />

Presidente<br />

Associazione Industriali di <strong>Trieste</strong><br />

Commissione di designazione di Assindustria <strong>Trieste</strong><br />

Condivisione sulle scelte strategiche <strong>per</strong> lo sviluppo<br />

In virtù della loro significativa es<strong>per</strong>ienza in ambito confindustriale, sono stati eletti <strong>dalla</strong> Giunta di Assindustria componenti della Commissione<br />

di designazione:<br />

Gemma Luisa Ravizza Maghetti, Presidente di S.I.F.RA.EST SpA<br />

Federico Pacorini, Vice Presidente e Amministratore delegato di B. Pacorini Srl<br />

Giorgio Tomasetti, Proboviro dell’Associazione Industriali di <strong>Trieste</strong> e Amministratore di alcune società edili<br />

A loro è stato affidato il compito, a norma dell’articolo 19 dello Statuto, di avviare, in via riservata, un’ampia consultazione degli Associati<br />

allo scopo di raccogliere proposte atte ad individuare il successore del Presidente di Assindustria <strong>Trieste</strong> Corrado Antonini, il <strong>qua</strong>le è stato<br />

recentemente nominato componente della Giunta di <strong>Confindustria</strong> dal Consiglio direttivo di <strong>Confindustria</strong> FVG.<br />

Il Nuovo Piano Regolatore del Porto di <strong>Trieste</strong><br />

Il Nuovo Piano Regolatore del Porto di <strong>Trieste</strong>, approvato <strong>dalla</strong> Commissione urbanistica del Comune di <strong>Trieste</strong>, è uno strumento di rilevanza<br />

strategica <strong>per</strong> lo sviluppo della portualità, dei traffici e dell’economia di tutto il territorio giuliano e regionale.<br />

Il documento punta a importanti sviluppi <strong>per</strong> l’area giuliana prevedendo la possibilità di realizzare investimenti e nuove iniziative, in primis il<br />

terminale di rig<strong>assi</strong>ficazione del Gas naturale liquefatto e la Centrale termoelettrica a ciclo combinato.<br />

Con l’adozione del Nuovo Piano Regolatore del Porto potranno essere affrontati con decisione alcuni problemi che affliggono lo scalo:<br />

riorganizzazione degli spazi, da risolvere con il pronto abbattimento dei vecchi magazzini; allungamento del Molo VII; controllo e coordinamento<br />

di flussi veicolari; utilizzo delle moderne tecnologie a supporto dell’o<strong>per</strong>atività e della sicurezza dello scalo; <strong>una</strong> migliore e più moderna<br />

organizzazione del lavoro.<br />

3


<strong>Confindustria</strong><br />

L’uscita <strong>dalla</strong> <strong>crisi</strong>?<br />

<strong>Di</strong> <strong>qua</strong>...<br />

Stralci dell’intervista al Presidente della Piccola Industria di<br />

<strong>Confindustria</strong> Giuseppe Morandini a firma di Emanuela<br />

Cherubini, pubblicata su “L’Imprenditore”<br />

Vorrei camminare <strong>per</strong> strada con un<br />

cartello grosso come <strong>una</strong> casa con su<br />

scritto: volete uscire <strong>dalla</strong> <strong>crisi</strong>? Prego<br />

seguire la piccola impresa. Perché, vede, volendo<br />

fare la cronaca di <strong>una</strong> <strong>crisi</strong> così complessa, la<br />

prima osservazione che mi viene in mente è che<br />

vorrei capire, a <strong>qua</strong>lsiasi livello, se c’è e <strong>qua</strong>l è<br />

l’esatta <strong>per</strong>cezione di quella che è la realtà. Da<br />

tempo, sostengo che l’istantanea della situazione<br />

economica di questo paese è racchiusa in due<br />

numeri -30, +30. Il meno sta <strong>per</strong> la riduzione<br />

di ordini. Il più <strong>per</strong> l’incremento degli insoluti.<br />

E se guardo agli ultimi dieci giorni mi rendo<br />

conto che purtroppo, come sempre, sono stato<br />

un inguaribile ottimista. <strong>Di</strong> ora in ora, ai<br />

segnali di allarme già presenti, si aggiungono<br />

ulteriori elementi di criticità. Non è <strong>per</strong> fare il<br />

pessimista: registro solo l’andamento della <strong>crisi</strong><br />

in tempo reale. Ed è altrettanto reale la volontà di<br />

reagire dei nostri imprenditori che non mollano.<br />

Stanno lottando con le unghie e i denti e più si<br />

arrabbiano, più vuol dire che lottano. (…)<br />

Mi chiedo se chi deve assumersi la responsabilità<br />

di decidere abbia fatto ultimamente un giro nelle<br />

zone industriali di questo paese. Ne dubito. Se<br />

l’avesse fatto di certo avrebbe incontrato <strong>per</strong>sone<br />

(…) che dicono la stessa identica cosa: “non<br />

abbiamo mai passato un <strong>per</strong>iodo così, non si<br />

era mai vista un’evoluzione tanto profonda di<br />

<strong>una</strong> <strong>crisi</strong>, in un lasso di tempo così breve. E ogni<br />

giorno, ogni ora che passa va peggio”. Ora, non<br />

credo sia possibile pensare che i <strong>qua</strong>si 5 milioni di<br />

imprenditori che costituiscono il patrimonio più<br />

forte di questo paese, si siano improvvisamente<br />

rimbambiti, tanto da disimparare d’un colpo<br />

a fare il proprio mestiere. La <strong>crisi</strong> c’è. (…) Ma<br />

c’è pure la responsabilità di accettare la sfida di<br />

ripensare la struttura delle nostre aziende <strong>per</strong><br />

non <strong>per</strong>dere la ricchezza di impresa e lavoro, che<br />

abbiamo costruito da generazioni. Dobbiamo<br />

essere consapevoli che da questa <strong>crisi</strong> si esce<br />

solo con <strong>una</strong> nuova piccola industria, <strong>una</strong> nuova<br />

classe dirigente, un nuovo sistema paese. È il<br />

momento di richiamare ognuno alle proprie<br />

responsabilità: imprenditori, banche, sindacato<br />

e politica. (…)<br />

Si deve recu<strong>per</strong>are la quotidianità o<strong>per</strong>ativa delle<br />

banche, che va espressa con un grande ritorno<br />

al territorio di tutti gli istituti di credito, dai più<br />

grandi a quelli che già in questi momenti difficili<br />

stanno dimostrando maggiore vicinanza alle<br />

esigenze delle imprese della nostra dimensione.<br />

Il sistema produttivo ha bisogno di<br />

patrimonializzarsi e di <strong>una</strong> forte iniezione di<br />

liquidità.<br />

Al m<strong>assi</strong>mo nel giro delle prossime tre settimane<br />

va definito un grande progetto che coinvolga tutti<br />

e <strong>qua</strong>ttro questi attori. (…)<br />

Il progetto, come lo chiamo io, delle “<strong>qua</strong>ttro


gambe”. La prima, è la creazione di un grande<br />

fondo di garanzia che metta le banche nelle<br />

condizioni di sentirsi maggiormente co<strong>per</strong>te nel<br />

momento in cui erogano credito. Secondo noi, si<br />

potrebbe utilizzare la parte inoptata del Tfr delle<br />

aziende, quella cioè che confluisce nel Fondo<br />

Tesoreria dell’Inps ed è pari a circa 5 miliardi<br />

di euro l’anno, non <strong>per</strong> usarla, ma <strong>per</strong> metterla<br />

a garanzia dei crediti delle imprese. A fronte di<br />

quei 5 miliardi, con la giusta leva finanziaria<br />

si possono immettere nel sistema 80 miliardi di<br />

liquidità.<br />

E non bisogna fermarsi qui. La liquidità è solo<br />

<strong>una</strong> delle nostre esigenze. C’è poi la necessità di<br />

ristrutturare il debito, trasferendo le esposizioni<br />

da breve a medio <strong>per</strong>iodo oppure rimodulando i<br />

mutui a medio termine che sono in essere.<br />

Qualcosa è stato già fatto. Le misure di<br />

patrimonializzazione contenute nel cosiddetto<br />

pacchetto anti<strong>crisi</strong> sono state un buon segnale.<br />

Questo è lo strumento da cui può uscire la nuova<br />

piccola industria cui accennavo prima, <strong>per</strong>ché<br />

nel nuovo modello economico che verrà fuori da<br />

questa <strong>crisi</strong>, dovremo necessariamente essere più<br />

strutturati <strong>per</strong> poter sfruttare al meglio le poche<br />

risorse che il credito metterà a disposizione.<br />

La seconda gamba, sono gli imprenditori. Ma<br />

questa - e non lo dico <strong>per</strong> vantarmi, <strong>per</strong>ché<br />

tutti gli studi (…) sostengono che finora<br />

siamo sempre riusciti a su<strong>per</strong>are le diverse <strong>crisi</strong><br />

affrontate nel corso degli ultimi anni proprio<br />

grazie alla capacità di adattamento delle<br />

nostre imprese, soprattutto quelle di più piccola<br />

dimensione - non mi spaventa.<br />

La terza gamba devono essere le banche,<br />

che devono sostenere in maniera più che<br />

proporzionale gli apporti di capitale che fa<br />

l’imprenditore di tasca sua, dando l’ennesima<br />

dimostrazione di credere non solo nella propria<br />

impresa, ma soprattutto in questo nostro paese.<br />

La <strong>qua</strong>rta deve essere la politica fiscale.<br />

(…) Se nemmeno di fronte a <strong>una</strong> <strong>crisi</strong> di queste<br />

proporzioni e di questa complessità abbiamo il<br />

coraggio di affrontare misure impopolari come i<br />

tagli alla spesa improduttiva, allora vuol dire che<br />

abbiamo già deciso <strong>qua</strong>le deve essere il destino<br />

di questo paese. Destino che nella migliore delle<br />

ipotesi continuerà a essere quello di un’economia<br />

che va al traino delle altre. Se le altre vanno bene,<br />

allora pure noi ci salviamo, altrimenti, pazienza,<br />

resteremo indietro. (…) Io credo che la storia<br />

imprenditoriale di questo paese, il patrimonio di<br />

imprese e di lavoro che abbiamo non meriti un<br />

orizzonte così deprimente.<br />

(…) Lo Stato accusa 70 miliardi di debiti. Come<br />

si può continuare a far finta di non vederli. Sono<br />

soldi delle imprese, soldi che vanno rimessi<br />

in circolo grazie all’intervento di sacche di<br />

liquidità disponibili nelle società pubbliche. La<br />

Cassa Depositi e Prestiti ha risorse sufficienti <strong>per</strong><br />

costituire un altro fondo di garanzia dedicato<br />

alla smobilizzazione dei crediti della Pubblica<br />

amministrazione. Questo è il secondo progetto<br />

che deve essere messo a punto entro le prossime<br />

settimane.<br />

L’uscita <strong>dalla</strong> <strong>crisi</strong>? <strong>Di</strong> <strong>qua</strong>...<br />

Impegno e priorità<br />

Ad oltre otto mesi dall’esplodere della fase<br />

più acuta della <strong>crisi</strong> è ora di fare <strong>qua</strong>lche<br />

riflessione sugli effetti che questa sta avendo<br />

sul nostro tessuto produttivo. Il Presidente<br />

Morandini sintetizza lo stato d’animo e la<br />

situazione di chi in questo momento sta<br />

combattendo ogni giorno <strong>per</strong> su<strong>per</strong>are le<br />

difficoltà crescenti ma che allo stesso tempo<br />

sarà in grado di portare fuori il Paese <strong>dalla</strong><br />

<strong>crisi</strong>: le PMI.<br />

Le priorità sono quelle di ripristinare<br />

l’equilibrio della liquidità: dove ora il<br />

sistema bancario dichiara un aumento del<br />

5-6% di impieghi, le necessità reali e quindi<br />

la domanda sono nettamente su<strong>per</strong>iori.<br />

L’attivazione tempestiva di strumenti <strong>qua</strong>li il<br />

“Fondo regionale di garanzia <strong>per</strong> le PMI”,<br />

previsto dall’art. 12bis della LR 4/2005,<br />

vanno nella giusta direzione.<br />

Benessere e ricchezza non si generano con<br />

la finanza s<strong>per</strong>icolata, né con le speculazioni<br />

finanziarie, ma con i prodotti, con il duro<br />

lavoro. E questo i nostri piccoli imprenditori<br />

lo sanno fare. Ma debbono poter contare su<br />

un sistema Paese adeguato.<br />

E continuiamo ad avere fiducia nel futuro.<br />

Stefano De Monte<br />

Presidente Piccola Industria<br />

Associazione Industriali <strong>Trieste</strong><br />

5


Visione<br />

<strong>Tre</strong> <strong>assi</strong> <strong>per</strong> <strong>una</strong><br />

<strong>Trieste</strong> vincente<br />

Il Presidente della Camera di Commercio Antonio Paoletti<br />

sui punti chiave dello sviluppo della città<br />

L<br />

ogistica e interportualità, ricerca<br />

applicata e turismo: sono i principali<br />

asset <strong>per</strong> lo sviluppo economico del<br />

territorio, secondo le linee strategiche del<br />

Presidente della Camera di Commercio di<br />

<strong>Trieste</strong>, Antonio Paoletti.<br />

“<strong>Tre</strong> <strong>assi</strong> prioritari che coinvolgono direttamente<br />

il settore industriale giuliano - afferma il<br />

Presidente Paoletti, sottolineando che l’Ente<br />

ne <strong>per</strong>segue la realizzazione fin dall’inizio del<br />

suo primo mandato, otto anni fa - legati da un<br />

unico filo conduttore: lo sviluppo delle imprese<br />

<strong>per</strong> il benessere socio-economico di tutta la<br />

cittadinanza”.<br />

“La Camera di Commercio di <strong>Trieste</strong>, osserva-<br />

torio privilegiato sulla situazione della provincia<br />

- continua Antonio Paoletti - crede in un<br />

futuro dove la movimentazione delle merci, la<br />

mobilità della conoscenza e l’indotto generato<br />

da un turismo trainante possono rappresentare<br />

occasioni di crescita certa ed opportunità vere<br />

<strong>per</strong> tutti i settori rappresentati in seno all’Ente,<br />

se condivisi dalle diverse categorie produttive e,<br />

soprattutto, dalle altre Istituzioni e Pubbliche<br />

amministrazioni”.<br />

“E se la logistica e l’interportualità sono state<br />

promosse in questi anni con impegno, anche<br />

in solitudine - ricorda Paoletti citando le<br />

missioni economiche, la mappatura di tutte le<br />

realtà regionali, la costituzione presso l’Ente<br />

camerale dell’Agenzia del Mare, il progetto<br />

<strong>Di</strong>strict park - la ricerca applicata trova il suo<br />

più concreto strumento in un accordo siglato<br />

con AREA Science Park e, successivamente, con<br />

EZIT <strong>per</strong> la creazione di un villaggio industriale<br />

<strong>per</strong> le imprese innovative: <strong>una</strong> piccola Silicon<br />

Valley nella <strong>qua</strong>le far nascere e crescere spinoff<br />

e start-up della ricerca portata avanti dai<br />

laboratori e dai centri presenti sul nostro<br />

territorio. Un progetto che individua nell’area<br />

ex Aquila i 200mila metri <strong>qua</strong>dri necessari,<br />

<strong>una</strong> volta bonificati, <strong>per</strong> l’insediamento di<br />

nuove iniziative industriali ad alta tecnologia,<br />

in settori <strong>qua</strong>li la biomedicina, l’energia, le<br />

nanotecnologie, l’ict, nonché anche artigianali.<br />

Perché non basta finanziare la ricerca se non<br />

si facilita l’applicazione dei risultati (e dei<br />

brevetti) frutto di tale attività”.<br />

Parlando di bonifiche, il Presidente della<br />

Camera di Commercio ricorda come l’Ente si sia<br />

attivato da subito, molto tempo fa, costituendo<br />

<strong>una</strong> specifica Commissione (presieduta da<br />

Stefano De Monte), accantonando dei fondi <strong>per</strong><br />

le imprese, offrendo consulenza legale gratuita.<br />

“Il danno apportato alla città di <strong>Trieste</strong> <strong>dalla</strong><br />

mappatura del Sito inquinato - afferma Antonio<br />

Paoletti - è enorme: <strong>per</strong> cercare di arrivare<br />

<strong>qua</strong>nto prima alla firma dell’Accordo di<br />

Programma, la Camera di Commercio, insieme<br />

a tutte le categorie economiche raccolte attorno<br />

a un tavolo tecnico, ha consegnato alla Regione<br />

Friuli Venezia Giulia e al Ministero dell’Ambiente<br />

un documento con alcuni emendamenti al


testo dell’Accordo che, se approvato a livello<br />

governativo, potrebbe venir immediatamente<br />

firmato da tutti gli interlocutori coinvolti.<br />

Doveroso - aggiunge il Presidente della Camera<br />

di Commercio - ricordare in questo contesto<br />

l’impegno del Sottosegretario Roberto Menia<br />

affinché si giunga presto ad <strong>una</strong> soluzione<br />

del problema e si possano avviare così tutte le<br />

procedure necessarie alle bonifiche”.<br />

Venendo poi al terzo asse <strong>per</strong> lo sviluppo<br />

del territorio, quello di <strong>una</strong> <strong>Trieste</strong> “polo<br />

strategico del turismo trainante”, il Presidente<br />

Paoletti afferma che il Parco del Mare, oltre<br />

ad essere un grande progetto <strong>per</strong> attrarre<br />

flussi turistici importanti (900mila visitatori/<br />

anno stimati), rappresenta un volano <strong>per</strong> la<br />

nascita di nuove iniziative imprenditoriali<br />

nel settore scientifico, congressuale e ludico,<br />

che andranno a rivitalizzare tutta la zona,<br />

anche con la realizzazione di nuovi alberghi,<br />

ristoranti e attività commerciali collegate.<br />

“In vista dell’approvazione del Nuovo Piano<br />

Regolatore del Porto e dell’affidamento delle<br />

concessioni <strong>per</strong> la riconversione del Porto<br />

Vecchio - sottolinea Paoletti, evidenziando<br />

come sia fondamentale fare chiarezza <strong>una</strong><br />

volta <strong>per</strong> tutte sul regime del Punto Franco,<br />

che rappresenta un benefit da giocarsi solo in<br />

presenza di imprese che ne abbiano bisogno -<br />

la realizzazione del Parco del Mare segnerebbe<br />

<strong>una</strong> svolta dopo tanti anni di immobilismo”.<br />

“La Camera di Commercio di <strong>Trieste</strong>, da<br />

sempre vicina alle imprese iscritte (circa<br />

16.500) <strong>per</strong> offrire <strong>assi</strong>stenza, consulenza e<br />

finanziamenti, ha a cuore la crescita del tessuto<br />

produttivo della città - conclude Paoletti - come<br />

dimostrano le attività svolte negli anni anche<br />

<strong>per</strong> far crescere alcuni settori specifici e tipici<br />

dell’area di riferimento: l’agroalimentare,<br />

la nautica da diporto e il caffè. Ed anche la<br />

recente realizzazione della pubblicazione<br />

‘<strong>Trieste</strong>, investire nella nuova Europa’ (e<br />

degli strumenti multimediali coordinati)<br />

vuole essere un segno tangibile della volontà<br />

dell’Ente di promuovere, anche attraverso <strong>una</strong><br />

serie di incontri nelle principali città europee,<br />

le opportunità offerte dall’area giuliana e i suoi<br />

vantaggi localizzativi”.<br />

Federica Zar<br />

<strong>Tre</strong> <strong>assi</strong> <strong>per</strong> <strong>una</strong> <strong>Trieste</strong> vincente<br />

On line il nuovo sito<br />

della Camera<br />

di Commercio<br />

Per garantire un nuovo servizio alle imprese<br />

e soddisfare varie tipologie di utenti,<br />

l’Ente ha realizzato uno strumento agile<br />

e intuitivo, che presenta <strong>una</strong> home page<br />

semplice e lineare. Ampio spazio è stato<br />

garantito all’informazione: gli sviluppi e le<br />

novità in merito a tutte le attività e i progetti<br />

che la Camera di Commercio sta portando<br />

avanti sono visibili sia dalle news che negli<br />

approfondimenti tematici.<br />

L’indirizzo del nuovo sito è: www.ts.camcom.it<br />

7


Intervista<br />

Reagire alla <strong>crisi</strong> con un<br />

nuovo approccio culturale<br />

L’ANCE Fvg sollecita un forte cambiamento, e promuove<br />

la collaborazione con le istituzioni<br />

Nominato a fine gennaio Presidente<br />

di ANCE Friuli Venezia Giulia,<br />

l’architetto Donato Riccesi (che<br />

è stato Presidente di ANCE <strong>Trieste</strong> dal 1997 al<br />

2002) si è immerso nelle problematiche del<br />

settore edile in un momento di congiuntura che<br />

coinvolge il mercato globale e quello specifico<br />

delle costruzioni. Ne parliamo insieme,<br />

guardando al futuro con positività.<br />

Architetto Riccesi, l’edilizia e il comparto<br />

immobiliare hanno innescato la miccia<br />

della <strong>crisi</strong>…<br />

Pur nella gravità della situazione attuale,<br />

interpreto questa <strong>crisi</strong> <strong>qua</strong>le conseguenza e<br />

monito al mercato globale a non <strong>per</strong>seguire<br />

in un liberismo senza controlli, i cui effetti,<br />

economici e non solo, sono sotto gli occhi di<br />

tutti.<br />

A livello nazionale, le aziende del sistema ANCE<br />

si confrontano con competitor internazionali in<br />

scenari diversi, caratterizzati da un capitalismo<br />

garantista nell’Unione Europea, da uno<br />

maggiormente flessibile negli Stati Uniti e da un<br />

proto-liberismo nei Paesi dell’Est Europa. Sul<br />

territorio regionale i nostri associati o<strong>per</strong>ano<br />

in un sistema di competitività ridotta avendo<br />

<strong>una</strong> media di <strong>qua</strong>si 9 dipendenti <strong>per</strong> azienda<br />

(la media nazionale ANCE si attesta sui 12<br />

dipendenti ad azienda).<br />

Si tratta quindi di medio, medio-piccole e<br />

piccole imprese familiari legate al territorio<br />

locale e regionale, che o<strong>per</strong>ano <strong>per</strong> oltre il 50%<br />

nel settore privato piuttosto che in quello delle<br />

o<strong>per</strong>e pubbliche. A causa della <strong>crisi</strong>, proprio il<br />

settore privato è quello che ha registrato un<br />

calo maggiore, a causa dei problemi innescati<br />

dal comparto immobiliare con il conseguente<br />

“versamento” dal privato al pubblico di un<br />

notevole numero di aziende edili.<br />

Come mai questa preferenza delle aziende<br />

ANCE <strong>per</strong> il settore privato rispetto al<br />

pubblico?<br />

Perché <strong>per</strong> molti anni anche in regione i Lavori<br />

Pubblici sono stati troppo poco considerati, in<br />

<strong>qua</strong>nto le Pubbliche amministrazioni si sono<br />

prevalentemente orientate sulle grandi o<strong>per</strong>e


infrastrutturali necessarie <strong>per</strong> il Paese, <strong>dalla</strong><br />

cui realizzazione di fatto restano escluse le<br />

piccole imprese, che al m<strong>assi</strong>mo possono<br />

svolgere un ruolo di subappaltatori, con tutti i<br />

rischi conseguenti.<br />

Considerando la situazione attuale si è trattata<br />

di <strong>una</strong> strategia miope e sbagliata <strong>per</strong>ché<br />

ha frenato lo sviluppo delle medie e piccole<br />

e imprese che sono la vera ricchezza del<br />

territorio. Anche adesso pensare di spendere<br />

miliardi <strong>per</strong> il Ponte sullo Stretto (considerando<br />

anche le risorse che saranno necessarie <strong>per</strong> le<br />

ricostruzioni in Abruzzo) rappresenta <strong>per</strong> noi<br />

dell’ANCE un errore madornale, dal punto di<br />

vista strategico ed economico... Basti pensare<br />

che solo <strong>per</strong> poter mettere a norma gli edifici<br />

scolastici su tutto il territorio nazionale<br />

sono stati stimati circa 11 miliardi di euro.<br />

Se a questo aggiungessimo l’adeguamento<br />

antisismico, pure ai soli edifici pubblici, le<br />

risorse da impiegare sarebbero enormi e non<br />

compatibili con o<strong>per</strong>e di grande immagine<br />

i cui costi si potranno conoscere solamente a<br />

consuntivo.<br />

E in Friuli Venezia Giulia, come procedono<br />

le relazioni con l’Amministrazione<br />

Regionale?<br />

Stiamo collaborando, insieme con l’Assessore<br />

Federica Seganti, alla stesura del codice <strong>per</strong><br />

l’edilizia che è stato giustamente scisso <strong>dalla</strong><br />

legge urbanistica. All’Assessore ai Lavori<br />

Pubblici Vanni Lenna stiamo chiedendo<br />

di rivedere la normativa in tema di lavori<br />

pubblici <strong>per</strong> <strong>per</strong>mettere <strong>una</strong> valorizzazione<br />

delle risorse locali come avviene in altre<br />

Regioni a statuto speciale e non solo. Le nostre<br />

aziende non vogliono particolari “protezioni”,<br />

chiedono tuttavia che si preferisca alla logica<br />

del m<strong>assi</strong>mo ribasso sistemi di aggiudicazione<br />

dove vengano considerati anche altri “valori” e<br />

non solo quello del prezzo. Stiamo <strong>assi</strong>stendo<br />

in questi mesi a gare aggiudicate al m<strong>assi</strong>mo<br />

ribasso con <strong>per</strong>centuali che si assestano attorno<br />

al -40%! Questo non ha nulla a che vedere con<br />

la competitività: il motore di questa anomalia<br />

è solo la dis<strong>per</strong>azione; e le conseguenze più<br />

che prevedibili sono certe: contenziosi, riserve,<br />

rescissioni di contratti, prolungamento dei<br />

tempi e aumento dei costi. La legge prevede<br />

altresì modalità alternative <strong>per</strong> appaltare:<br />

l’offerta economicamente più vantaggiosa,<br />

l’appalto integrato, la procedura negoziata al<br />

di sotto dei 500mila euro… ma si riscontrano<br />

ancora troppe difficoltà a far applicare tali<br />

procedure (<strong>per</strong>ché considerate facoltative) da<br />

parte degli uffici tecnici delle varie stazioni<br />

appaltanti pubbliche. L’aver lasciato la<br />

possibilità di decidere e la responsabilità delle<br />

scelte ai funzionari è stato uno degli errori<br />

della Legge “Bassanini”. Per questo chiediamo<br />

alla parte politica un maggior sostegno<br />

nell’applicazione delle leggi regionali.<br />

Quale visione <strong>per</strong> il futuro del territorio?<br />

Il Friuli Venezia Giulia, con il suo milione<br />

e 200mila abitanti, presenta problematiche<br />

diverse: le “città diffuse”, come Pordenone<br />

e Udine, dove i confini tra un comune e<br />

l’altro sono sempre meno evidenti; le grandi<br />

dinamiche industriali, sempre afferenti alle due<br />

province friulane; la mancanza di territorio a<br />

<strong>Trieste</strong>, un capoluogo che deve ancora scegliere<br />

il suo futuro, tra <strong>una</strong> portualità mai decollata e<br />

un’industria ostaggio delle bonifiche.<br />

In futuro sarà sempre più difficile indirizzare<br />

e gestire le dinamiche di crescita dei territori,<br />

così legate allo sviluppo socio-economico e<br />

al tessuto imprenditoriale che le caratterizza:<br />

basta pensare al monfalconese e alla sua<br />

recente evoluzione dovuta alla presenza di<br />

Fincantieri…<br />

Per questo il sistema ANCE FVG sollecita un<br />

forte cambiamento soprattutto culturale:<br />

velocità e capacità di reazione, in particolare<br />

nei momenti di <strong>crisi</strong> come questa, senza<br />

dimenticare la visione di lungo <strong>per</strong>iodo,<br />

la capacità di pianificare nella volontà di<br />

anticipare il mercato piuttosto che di subirlo.<br />

Fe. Z.<br />

Reagire alla <strong>crisi</strong> con un nuovo approccio culturale<br />

9


Progetti<br />

“Abbiamo a<strong>per</strong>to un <strong>per</strong>corso che porterà<br />

nel più breve tempo possibile alla<br />

riconversione complessiva del sito;<br />

<strong>assi</strong>curiamo grande attenzione <strong>per</strong> i livelli<br />

occupazionali, soprattutto in questo momento<br />

di difficoltà <strong>per</strong> l’economia globale, anche se<br />

si intravedono chiaramente<br />

alcuni segnali positivi”.<br />

Renzo Tondo<br />

Presidente Regione Autonoma<br />

Friuli Venezia Giulia<br />

Una centrale termoelettrica<br />

progettata <strong>per</strong> <strong>Trieste</strong><br />

Avviata la procedura autorizzativa in seguito alla firma di un<br />

Protocollo d’Intesa tra la Lucchini e le Istituzioni locali<br />

Nel definire il programma di<br />

riconversione produttiva dello<br />

stabilimento siderurgico di Servola<br />

- che prevede lo sviluppo di nuove attività<br />

nei settori della meccanica, della logistica e<br />

delle infrastrutture energetiche - la Lucchini<br />

ha considerato obiettivo prioritario la<br />

minimizzazione degli impatti socio-economici<br />

e di sostenibilità ambientale, correlati a<br />

<strong>una</strong> diversificazione che deve prevedere <strong>una</strong><br />

ricollocazione certa delle risorse umane<br />

attualmente impiegate nel ciclo siderurgico e<br />

nei processi connessi.<br />

Un <strong>per</strong>corso da condividere con le Istituzioni<br />

locali, le rappresentanze sindacali e con la<br />

partecipazione dell’Associazione Industriali,<br />

che è stato formalmente avviato lo scorso 20<br />

aprile, con la firma del Protocollo d’Intesa<br />

tra Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia,<br />

Provincia di <strong>Trieste</strong>, Comune di <strong>Trieste</strong>,<br />

Lucchini SpA e Lucchini Energia Srl <strong>per</strong> la<br />

realizzazione di <strong>una</strong> centrale termoelettrica a<br />

ciclo combinato.<br />

“Il progetto della Lucchini Energia - spiega<br />

l’Amministratore delegato Francesco Rosato<br />

- prevede l’insediamento dell’impianto<br />

nell’ambito dell’area ex-Esso (precisamente su<br />

parte dell’area dell’ex discarica di via Errera,<br />

prospiciente il canale navigabile), inserita nel<br />

contesto industriale esistente e afferente al Sito<br />

di Interesse Nazionale. Nelle aree limitrofe<br />

sono in corso di autorizzazione o già esistenti<br />

alcune importanti infrastrutture in linea<br />

con un orientamento della programmazione<br />

territoriale teso a concentrare in tale area le<br />

attività di tipo industriale-energetico, al fine di<br />

razionalizzare l’utilizzo degli spazi e rendere<br />

attuabili specifiche sinergie tra i diversi progetti.<br />

Tale localizzazione - continua l’ingegner Rosato<br />

- consentirà inoltre di liberare spazi nell’area<br />

dello stabilimento siderurgico <strong>per</strong> lo sviluppo<br />

delle attività di logistica e movimentazione<br />

merci gestite dal Gruppo Lucchini”.<br />

Per la realizzazione della centrale a ciclo<br />

combinato è previsto un investimento di 300<br />

milioni di euro, al <strong>qua</strong>le andrà aggiunto quello<br />

relativo alle attività in campo ambientale<br />

che potrà essere efficacemente stimato solo<br />

a fronte del completamento delle attività di<br />

caratterizzazione dell’area di interesse.<br />

Per <strong>qua</strong>nto riguarda le risorse umane impiegate,<br />

sono stimate mediamente 300 <strong>per</strong>sone <strong>per</strong><br />

la fase di costruzione (25 mesi previsti <strong>per</strong> la<br />

realizzazione) e 30-50 <strong>per</strong>sone impiegate in<br />

modo diretto alle <strong>qua</strong>li si aggiunge un indotto<br />

di 80-100 unità impiegate in fase di esercizio.<br />

“Al fine di favorire la partecipazione diretta del<br />

territorio ai benefici economici dell’iniziativa -<br />

spiega Francesco Rosato - la Lucchini Energia<br />

intende aprire ad altre realtà imprenditoriali<br />

o<strong>per</strong>anti sul territorio la possibilità di<br />

sviluppare congiuntamente la fase progettuale<br />

e di sviluppo della nuova iniziativa energetica”.<br />

“La nuova centrale termoelettrica - evidenzia<br />

l’Amministratore delegato della Lucchini<br />

Energia, sottolineando che l’attivazione<br />

dell’impianto, prevista non prima del 2013,<br />

è funzionalmente legata alla realizzazione<br />

delle o<strong>per</strong>e connesse e alla disponibilità della<br />

materia prima (gas naturale) - rappresenta <strong>una</strong><br />

risorsa <strong>per</strong> tutto il territorio locale e regionale<br />

e consentirà un generale miglioramento della<br />

<strong>qua</strong>lità ambientale dell’area di riferimento”.<br />

Per un impianto di generazione termoelettrica a<br />

ciclo combinato i fattori chiave più significativi


<strong>per</strong> l’analisi di impatto ambientale sono, in<br />

estrema sintesi, riconducibili all’impiego<br />

di risorse (ac<strong>qua</strong> di mare), alle emissioni<br />

in atmosfera, al rumore, all’inserimento<br />

paesaggistico, all’impatto elettromagnetico<br />

(relativo all’elettrodotto di connessione).<br />

“L’impianto combinato della Lucchini Energia<br />

- spiega Rosato, sottolineando che la centrale<br />

sarà alimentata esclusivamente a metano -<br />

prevede l’adozione delle migliori tecnologie<br />

disponibili <strong>per</strong> il contenimento delle emissioni<br />

atmosferiche e <strong>per</strong>tanto presenta dei valori di<br />

emissione delle specie inquinanti ben al di sotto<br />

dei limiti di legge”.<br />

“Il possibile uso dell’ac<strong>qua</strong> di mare <strong>per</strong> il<br />

circuito di raffreddamento della centrale<br />

- conclude Francesco Rosato - rappresenta<br />

un’evidente sinergia tra impianti industriali<br />

limitrofi, un “valore aggiunto” nell’ambito<br />

della valutazione di impatto ambientale. Il<br />

diverso processo industriale conferisce a tale<br />

Procedura autorizzativa<br />

sinergia un carattere di complementarietà,<br />

poiché il riscaldamento dell’ac<strong>qua</strong> legato alla<br />

centrale termoelettrica compensa (in parte<br />

o totalmente) il raffreddamento dovuto al<br />

processo di rig<strong>assi</strong>ficazione, presentando così,<br />

a regime, un impatto nullo o trascurabile in<br />

termini di variazione di tem<strong>per</strong>atura della<br />

portata d’ac<strong>qua</strong> di mare utilizzata”.<br />

Infine, la Lucchini Energia ha proposto,<br />

d’intesa con le altre Amministrazioni<br />

coinvolte, l’istituzione di un Osservatorio<br />

Ambientale presso la Provincia di <strong>Trieste</strong><br />

finalizzato a promuovere e coordinare<br />

tutte le attività necessarie alla valutazione<br />

dello stato ambientale del comprensorio<br />

industriale interessato dall’o<strong>per</strong>a, attraverso il<br />

monitoraggio e l’analisi dei livelli complessivi<br />

degli inquinanti e lo studio delle ricadute<br />

sulla salute e sulla <strong>qua</strong>lità della vita della<br />

popolazione locale.<br />

Una centrale termoelettrica progettata <strong>per</strong> <strong>Trieste</strong><br />

Per centrale termoelettrica a ciclo combinato<br />

si intende un dispositivo elettrico di potenza<br />

(<strong>una</strong> turbina) che sfruttando il calore<br />

prodotto da <strong>una</strong> fonte combustibile (in questo<br />

caso esclusivamente il metano) produce<br />

energia elettrica e vapore.<br />

Le caratteristiche dell’impianto di generazione<br />

a ciclo combinato proposto <strong>dalla</strong> Lucchini<br />

Energia sono le seguenti:<br />

> potenza nominale pari a<br />

400-430 MWe<br />

> rendimento fino a<br />

56,2-58,5%<br />

> potenza nominale turbina a gas pari a<br />

270-300 MWe<br />

> potenza nominale turbina a vapore pari a<br />

130-150 MWe<br />

> potenza termica <strong>per</strong> teleriscaldamento<br />

100 MWt e oltre<br />

> su<strong>per</strong>ficie area impianto<br />

30.000 mq circa<br />

Con la firma del Protocollo d’Intesa si avvia la procedura autorizzativa (ai sensi della L.n. 55/02) regolata da <strong>una</strong> Conferenza dei Servizi istituita<br />

presso il Ministero dello Sviluppo Economico.<br />

Dopo la presentazione dell’istanza autorizzativa (prevista <strong>dalla</strong> Lucchini Energia entro maggio) al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del<br />

Territorio e del Mare, al Ministero dello Sviluppo Economico e alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, è previsto un ciclo di presentazioni<br />

ufficiali del progetto, presso i soggetti coinvolti nella Conferenza dei Servizi.<br />

L’autorizzazione viene rilasciata a seguito di un procedimento unico, al <strong>qua</strong>le partecipano le Amministrazioni statali e locali interessate, d’intesa<br />

con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. L’esito positivo della Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) costituisce parte integrante e<br />

condizione necessaria del procedimento autorizzativo. L’istruttoria si conclude <strong>una</strong> volta acquisita la V.I.A. e in ogni caso entro il termine di 180<br />

giorni <strong>dalla</strong> data di presentazione della richiesta, comprensiva del progetto e dello studio di impatto ambientale.<br />

11


Imprese storiche<br />

Produzione di aromi <strong>per</strong> l’industria<br />

alimentare e delle bevande, estratti naturali,<br />

succhi, olii essenziali, coloranti naturali<br />

e materie prime<br />

oltre 3000 formule in linea<br />

circa 4000 codici di materie prime<br />

e semilavorati<br />

circa 600 clienti<br />

13 dipendenti/collaboratori<br />

fatturato di 2.600.000 €<br />

stabilimento di 4.800 mq<br />

certificata ISO 9001 Vision 2000 dal 2001<br />

Janoušek:<br />

125 anni di aromi<br />

Importante traguardo <strong>per</strong> l’impresa triestina,<br />

azienda di nicchia in un settore molto particolare<br />

Q<br />

uesto principalmente <strong>per</strong> due motivi:<br />

il primo è il fatto che nell’ Ottobre<br />

2008 ha compiuto, in <strong>per</strong>fetta salute,<br />

125 anni di vita ed ininterrotta attività. Questo<br />

sarebbe già un risultato notevole di <strong>per</strong> sé, ma<br />

il fatto eccezionale è che la gestione è sempre<br />

stata, e lo è tuttora, sotto la responsabilità<br />

diretta di discendenti dei fondatori, giunti<br />

ormai alla <strong>qua</strong>rta generazione.<br />

Il secondo motivo è rappresentato dal fatto<br />

che l’azienda, concorrendo con successo<br />

con più grandi realtà italiane e molti colossi<br />

multinazionali, o<strong>per</strong>a, unica nella nostra<br />

regione, in un sofisticato settore di attività che<br />

amalgama, in un mix affascinante e molto<br />

complesso, sensazioni ed alta tecnologia,<br />

gusto, olfatto e creatività, sensualità dei piaceri<br />

organolettici legati al cibo e alle bevande e<br />

rigore scientifico.<br />

Si tratta della Janoušek SpA, azienda che<br />

o<strong>per</strong>a <strong>per</strong> lo più in silenzio, <strong>per</strong>ché si rivolge<br />

esclusivamente alle industrie e agli o<strong>per</strong>atori<br />

professionali di settore, in Italia e in molti<br />

Paesi esteri. Il pubblico non vedrà mai il suo<br />

nome o il suo marchio sulle confezioni che<br />

acquista e che consuma, <strong>per</strong>ché i fornitori del<br />

produttore non compaiono mai sulle etichette<br />

dei prodotti.<br />

Prodotti che garantiscono su<strong>per</strong>iori<br />

caratteristiche organolettiche, sicurezza e<br />

<strong>qua</strong>lità al consumatore, ma, prima ancora,<br />

garantiscono queste doti all’industria<br />

produttrice, grazie allo straordinario<br />

patrimonio di centenaria competenza,<br />

es<strong>per</strong>ienza e tradizione, all’ininterrotta ricerca<br />

interamente progettata e gestita nei propri<br />

laboratori, ai severi controlli delle materie<br />

prime, dei metodi di produzione e di <strong>qua</strong>lità,<br />

tutti condotti nel rigoroso rispetto delle leggi<br />

e delle norme.<br />

Si è certamente già compreso che stiamo<br />

parlando del settore alimentare, dei cibi e<br />

delle bevande, un settore delicato sia <strong>per</strong> la<br />

rigorosa normativa che lo disciplina, che <strong>per</strong><br />

le ferree regole di competenza e di <strong>qua</strong>lità<br />

richieste ai fornitori, che sono state sempre<br />

pienamente rispettate, <strong>per</strong>ché ness<strong>una</strong> azienda<br />

avrebbe potuto sopravvivere <strong>per</strong> così tanti anni,<br />

attraversando <strong>per</strong>iodi di <strong>crisi</strong> come guerre e<br />

gravi sconvolgimenti economici, se non avesse<br />

acquisito e mantenuto il pieno rispetto, la<br />

fiducia e la fedeltà dei propri clienti.<br />

Il settore dei prodotti <strong>per</strong> l’industria alimentare,<br />

che tutti noi acquistiamo e consumiamo<br />

quotidianamente, è complesso e in continua<br />

evoluzione. Richiede aromi attentamente<br />

strutturati <strong>qua</strong>li elementi fondamentali nella<br />

costruzione del gusto delle bevande alcoliche<br />

ed analcoliche di successo, così come <strong>per</strong> la<br />

gastronomia, i prodotti dolciari, i gelati, i<br />

prodotti salati e i lattiero-caseari. Tuttavia<br />

le miscele aromatiche sono solo <strong>una</strong> parte<br />

dell’attività della Janoušek SpA, che comprende<br />

anche la realizzazione e la distribuzione di<br />

estratti e distillati, di semilavorati funzionali,<br />

di oli essenziali di alta <strong>qua</strong>lità, di coloranti<br />

alimentari e numerosi altri prodotti.<br />

L’azienda continua quindi con successo la sua<br />

attività a <strong>Trieste</strong>, <strong>una</strong> città dove il profumo di<br />

spezie è tradizionalmente di casa.


Imprese<br />

Da <strong>Trieste</strong> nel mondo<br />

I mercati di riferimento <strong>per</strong> l’azienda sono<br />

sparsi in tutta Europa: Germania, Spagna,<br />

Gran Bretagna, Svizzera, Grecia ed Israele.<br />

Negli ultimi tempi si stanno inoltre profilando<br />

interessi anche da parte di Paesi Arabi, che<br />

potrebbero <strong>assi</strong>curare uno sviluppo in zone<br />

finora poco esplorate <strong>per</strong> questa tipologia di<br />

prodotto. Anche il mercato russo e dell’Est<br />

Europa sono stati recentemente oggetto di<br />

spedizioni commerciali. L’azienda partecipa<br />

inoltre alle principali fiere internazionali di<br />

settore, tra cui l’Expo Host di Milano, la “The<br />

Hotel Show” di Dubai e l’Expo Euro Shop<br />

di Düsseldorf.<br />

F.lli Fanelli: <strong>qua</strong>lità<br />

nei frigoriferi industriali<br />

L’azienda esporta i suoi prodotti in tutta Europa,<br />

e punta all’espansione su nuovi mercati<br />

Ha sede nella zona delle Noghere a<br />

Muggia la EUROFRIGO F.lli Fanelli,<br />

impresa triestina che ha saputo<br />

conquistarsi un posto d’onore nel segmento<br />

della produzione di frigoriferi industriali.<br />

A dirigere l’azienda sono i fratelli Roberto<br />

e Fabrizio Fanelli: entrati nell’impresa<br />

di famiglia, la Plastifilo, la prima realtà<br />

produttiva ad insediarsi nel 1959 in quella che<br />

attualmente viene definita Zona Industriale<br />

Est e che <strong>per</strong> <strong>qua</strong>lche decennio è stata la<br />

sola area disponibile <strong>per</strong> l’insediamento<br />

delle industrie triestine, al termine<br />

degli studi programmano un progressivo<br />

passaggio dell’attività da lavorazione del<br />

filo metallico conto terzi a lavorazione<br />

delle lamiere. Rinnovano in seguito il<br />

parco macchine e decidono di dotarsi di un<br />

impianto di verniciatura industriale a polveri<br />

termoindurenti e di automezzi propri, in modo<br />

da fornire al cliente un servizio completo. “La<br />

nostra priorità - spiegano - sin dagli inizi è<br />

stata quella di privilegiare la <strong>qua</strong>lità rispetto<br />

ai volumi di produzione, <strong>per</strong> fornire ai nostri<br />

clienti un servizio migliore”.<br />

Nell’anno 2000 Roberto e Fabrizio fondano<br />

la F.lli Fanelli, e poiché gli spazi produttivi<br />

si sono fatti stretti si trasferiscono nella<br />

zona industriale delle Noghere, mantenendo<br />

sempre solidi contatti di collaborazione e<br />

sviluppando sinergie con l’azienda di origine,<br />

e ampliando nel contempo il pacchetto<br />

clienti: chi si rivolge oggi alla F.lli Fanelli<br />

lo fa <strong>per</strong>ché ricerca un prodotto dal design<br />

curato e fuori dagli schemi, sviluppato<br />

da un ufficio tecnico in grado di fornire<br />

supporto alla progettazione del risultato<br />

finale e realizzato con l’utilizzo dei migliori<br />

componenti e materie prime.<br />

Nel 2004, supportati dall’es<strong>per</strong>ienza nella<br />

lavorazione delle lamiere e avvalendosi<br />

di un team di es<strong>per</strong>ti, o<strong>per</strong>ano <strong>una</strong> svolta<br />

fondamentale nella storia dell’impresa:<br />

l’azienda inizia infatti la produzione di<br />

frigoriferi industriali e commerciali.<br />

Vetrine e armadi refrigerati con tem<strong>per</strong>ature<br />

positive (+2/+8°C) ma soprattutto negative<br />

(-12/-24°C) dedicati alla conservazione<br />

alimentare vengono venduti oggi con il<br />

marchio EUROFRIGO, già conosciuto e<br />

apprezzato a livello europeo. L’obiettivo di<br />

mantenere alti standard di <strong>qua</strong>lità, ottenuto<br />

con la scelta degli elementi costruttivi,<br />

<strong>per</strong>mette di differenziare il prodotto da quelli<br />

della concorrenza di provenienza orientale<br />

e garantisce <strong>una</strong> fidelizzazione al marchio.<br />

Attenzione è stata data anche al design,<br />

elemento importante poiché i destinatari<br />

del prodotto sono spesso piccoli negozi di<br />

specialità alimentari, dove la vetrina che<br />

presenta uno spiccato aspetto “made in Italy”<br />

risulta molto apprezzata, senza <strong>per</strong> questo<br />

distogliere l’attenzione dal suo contenuto.<br />

“Dedicarci alla produzione di frigoriferi<br />

industriali - dice Fabrizio Fanelli, che<br />

all’interno dell’Azienda si occupa soprattutto<br />

di strategie di mercato e di innovazione del<br />

prodotto - è stata <strong>una</strong> sfida interessante, che<br />

ci ha messi davanti a problematiche di natura<br />

produttiva completamente diverse da quelle a<br />

cui eravamo abituati. Accanto a questo, ci<br />

siamo occupati <strong>per</strong> la prima volta anche di


questioni di natura commerciale che fino a<br />

quel momento non ci avevano riguardato,<br />

visto che ci siamo dovuti confrontare con<br />

mercati esteri molto diversi fra loro…”<br />

I prodotti della F.lli Fanelli sono studiati<br />

nei minimi dettagli <strong>per</strong> essere affidabili e<br />

duraturi: particolare attenzione da parte della<br />

clientela viene data alla vetrina a tem<strong>per</strong>atura<br />

negativa, dedicata all’esposizione dei prodotti<br />

surgelati, che vanta fra le sue caratteristiche<br />

un elevato grado di affidabilità grazie alle<br />

modalità di costruzione in blocco unico,<br />

schiumato, anziché in elementi assemblati<br />

come fanno altri produttori. Questo<br />

garantisce al mobile <strong>una</strong> minor dis<strong>per</strong>sione<br />

termica, e quindi un minor consumo, che si<br />

traduce in un concreto risparmio economico.<br />

In particolare la vetrina a tre porte può a buon<br />

diritto essere considerata un prodotto di punta,<br />

poiché non è facile trovare analoghe offerte<br />

sul mercato della refrigerazione, soprattutto<br />

se associata all’utilizzo dell’acciaio inox<br />

lucido o satinato nel rivestimento esterno, che<br />

impreziosisce il mobile stesso. “<strong>Di</strong>amo molta<br />

importanza all’aspetto del mobile <strong>per</strong>ché i<br />

destinatari possono essere sia i grandi negozi,<br />

che li inseriscono in contesti già strutturati e<br />

quindi chiedono <strong>per</strong>sonalizzazioni di colore<br />

in accordo con l’arredamento, sia la piccola<br />

pasticceria che necessita di un’unica vetrina<br />

refrigerata, con l’esigenza che si presenti<br />

come elemento decorativo oltre che di utilizzo<br />

professionale” prosegue Fabrizio Fanelli.<br />

Attualmente all’interno dell’azienda si<br />

sta creando un team che avrà il compito,<br />

coadiuvato da apporti da parte di es<strong>per</strong>ti<br />

del settore, di sviluppare un frigorifero con<br />

liquido refrigerante alternativo <strong>per</strong> soddisfare<br />

i mercati del Nord Europa, già da molti<br />

anni sensibili all’argomento, e privilegiare<br />

soluzioni che tendono al risparmio<br />

energetico.<br />

“È importante tenere presente quelli che sono<br />

l’orientamento del mercato e le esigenze di<br />

un ambiente spesso poco rispettato - spiega<br />

Roberto Fanelli - la sfida di studiare un<br />

prodotto innovativo è stimolante al contempo<br />

<strong>per</strong> la proprietà e <strong>per</strong> i dipendenti, che si<br />

vedono coinvolti in un progetto importante<br />

<strong>per</strong> quello che sarà il futuro dell’azienda<br />

stessa”.<br />

Le scelte fatte finora sembrano premiare<br />

l’impresa triestina, poiché il rallentamento<br />

che negli ultimi mesi ha segnato l’economia<br />

mondiale ed ha colpito anche il suo settore<br />

di riferimento al momento non ha influito<br />

in modo particolarmente pesante su questa<br />

realtà industriale, che in pochi anni ha<br />

saputo inserirsi in un contesto produttivo<br />

rinnovato negli obiettivi e con interessanti<br />

prospettive di crescita.<br />

F.lli Fanelli: <strong>qua</strong>lità nei frigoriferi industriali<br />

Lavorazione lamiere conto terzi<br />

Produzione vetrine e armadi refrigeranti<br />

da -22° a + 6°<br />

3.000.000 di euro di fatturato<br />

15 dipendenti<br />

5 collaboratori<br />

Mercati di riferimento:<br />

90% estero<br />

10% Italia<br />

15


Università<br />

R&D Forum 2009:<br />

l’Impresa all’Università<br />

Moltissime aziende iscritte, locali e non, e nuovi eventi <strong>per</strong> la<br />

giornata di trasferimento tecnologico dell’Ateneo giuliano<br />

Ritorna anche quest’anno la giornata<br />

di trasferimento tecnologico promossa<br />

dall’Università di <strong>Trieste</strong>, con il patrocinio<br />

della Regione Autonoma Friuli Venezia<br />

Giulia e la collaborazione dell’Associazione Industriali<br />

di <strong>Trieste</strong> e di Friulia. Wärtsilä Italia,<br />

Rino Snaidero Scientific Foundation, SELEX<br />

Galileo (Gruppo Finmeccanica) sono alcune<br />

delle imprese che portano a oltre 50 il numero<br />

delle realtà preiscritte alla seconda edizione di<br />

”R&D Forum”, che riparte dal successo registrato<br />

<strong>dalla</strong> prima edizione. “Lo scorso anno<br />

abbiamo raccolto le impressioni dei partecipanti<br />

- spiega Arturo Tornaboni, responsabile<br />

dell’Industrial Liaison Office dell’Ateneo triestino<br />

e coordinatore dell’evento - proprio <strong>per</strong><br />

cercare di migliorare il servizio offerto alle<br />

aziende, organizzando le attività della giornata<br />

nell’ottica della m<strong>assi</strong>ma produttività”.<br />

R&D Forum 2009 ha richiamato presso il<br />

Campus di Piazzale Europa, oltre a un nutrito<br />

numero di aziende provinciali, regionali e<br />

nazionali, anche tutti i tre distretti che o<strong>per</strong>ano<br />

sul territorio regionale: il <strong>Di</strong>stretto Tecnologico<br />

di Biomedicina Molecolare del Friuli Venezia<br />

Giulia, il <strong>Di</strong>stretto Industriale del caffè della<br />

provincia di <strong>Trieste</strong> (<strong>Trieste</strong> Coffee Cluster) e<br />

il <strong>Di</strong>stretto Tecnologico Navale e Nautico del<br />

Friuli Venezia Giulia (<strong>Di</strong>tenave). Quest’ultimo,<br />

in particolare, è stato il promotore, insieme<br />

all’Università e alla Regione, di un incontro<br />

dedicato specificatamente al settore della<br />

navalmeccanica, della cantieristica e della<br />

nautica.<br />

Anche alla Regione Autonoma Friuli Venezia<br />

Giulia è stato dedicato un momento d’incontro<br />

speciale, introdotto dall’Assessore al Lavoro,<br />

Università e Ricerca Alessia Rosolen, riservato<br />

alla presentazione delle ricadute della ricerca<br />

finanziata dall’Ente (ex art. 23 LR 26/2005)<br />

ed alle testimonianze dei responsabili<br />

di progetti realizzati, con un particolare<br />

accenno sulle strategie e sulle opportunità<br />

(anche economiche) disponibili. I progetti in<br />

questione sono diversi: si va da Nanocancer:<br />

nuove strategie nano tecnologiche<br />

antitumorali (Maurizio Prato, Università<br />

degli Studi di <strong>Trieste</strong>), a Servizi avanzati <strong>per</strong><br />

il soccorso sanitario al disabile basati su<br />

tecnologie ICT innovative (Roberto Ranon,<br />

Università degli Studi di Udine/HCI LabDept),<br />

a Questions @bout home (Felice Pietro<br />

Fanizza, <strong>Di</strong>rettore Rino Snaidero Foundation)<br />

a Nanocat: Nanocatalisi su fili e fibre di<br />

carbonio; <strong>una</strong> premessa <strong>per</strong> l’energia e<br />

l’ambiente, <strong>una</strong> sfida <strong>per</strong> la simulazione<br />

numerica (Stefano de Gironcoli, SISSA).<br />

Inoltre, insieme ad Insiel ha aderito all’evento<br />

anche il Centro Regionale sull’Open Source<br />

Software, istituito <strong>dalla</strong> Regione Friuli Venezia<br />

Giulia nell’ambito del progetto di eGovernment<br />

Development Open Source (DOS), che punta<br />

a favorire la diffusione del software libero<br />

nella Pubblica Amministrazione (PA) e nelle<br />

Piccole e Medie Imprese (PMI), promuovendo<br />

lo sviluppo di <strong>una</strong> community Open Source<br />

a livello regionale in linea con le direttive<br />

nazionali ed europee.<br />

“Il difficile momento congiunturale - dice il<br />

Rettore dell’Ateneo triestino, Francesco Peroni<br />

- che stiamo vivendo a livello internazionale<br />

impone alle imprese di guardare avanti con


<strong>una</strong> determinazione ancora maggiore. Si<br />

tratta di <strong>una</strong> vera sfida, e lo strumento del<br />

trasferimento tecnologico è fondamentale <strong>per</strong><br />

spingere sull’acceleratore dell’innovazione,<br />

che può <strong>per</strong>metterci di uscire da <strong>una</strong><br />

situazione delicata. Per questo abbiamo<br />

invitato le imprese all’Università con R&D<br />

Forum, in modo da <strong>per</strong>mettere non solo ai<br />

grandi gruppi industriali ma anche alle<br />

Pmi, che sono la forza del sistema economico<br />

italiano, di accedere liberamente ai risultati<br />

della ricerca. Un dialogo più fluido tra questi<br />

R&D Forum 2009<br />

due mondi, quello accademico e quello<br />

produttivo, non può che portare risultati<br />

positivi <strong>per</strong> entrambi”.<br />

Fra le novità di R&D Forum 2009 la<br />

presentazione di un primo report, curato<br />

dall’ILO dell’Ateneo, sui risultati ottenuti<br />

a seguito dell’edizione 2008, nei termini<br />

di attività avviate e progetti sviluppati<br />

dall’Università di <strong>Trieste</strong> in collaborazione<br />

con le imprese.<br />

Giornata istituzionale di trasferimento tecnologico<br />

Università di <strong>Trieste</strong><br />

venerdì 22 maggio 2009<br />

Mattina<br />

> Tavoli di contatto<br />

Attività di ricerca, tecnologie e competenze,<br />

brevetti e spin-off dell’Università di <strong>Trieste</strong><br />

Energia, Ambiente, Tecnologia<br />

Scienze della Vita<br />

Mercati e Finanza<br />

Pomeriggio<br />

> Finanziamenti regionali alla ricerca.<br />

Opportunità, procedure e risultati<br />

La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia a sostegno<br />

delle attività di ricerca<br />

Alessia Rosolen Assessore regionale al Lavoro,<br />

Università e Ricerca<br />

Le Testimonianze: alcuni dei progetti finanziati<br />

> Incontri riservati imprese - università<br />

> Tavoli di contatto settoriali<br />

Navalmeccanica, cantieristica e nautica<br />

ICT Information & Communication Technology<br />

Biotech<br />

Servizi alle imprese<br />

R&D Forum 2009: l’Impresa all’Università<br />

17


www.a2a.eu<br />

A2A<br />

Energie<br />

<strong>per</strong> l’ambiente.<br />

Nata in Lombardia.<br />

Forte in Italia.<br />

Protagonista in Europa.


È con particolare piacere che scrivo l’introduzione <strong>per</strong> questo Focus, dedicato<br />

alla descrizione delle collaborazioni fra aziende e Università nell’ambito<br />

delle Scienze della Vita. Ormai è evidente che questo settore, che include<br />

l’Industria della salute, ma abbraccia anche le biotecnologie e le<br />

loro applicazioni, diventerà uno dei principali driver di crescita<br />

industriale.<br />

La convergenza con le tecnologie dell’ingegneria biomedica e<br />

dell’ICT porterà a <strong>una</strong> nuova fase dell’economia basata sulla<br />

conoscenza, in cui il 10% del PIL dedicato alla spesa sanitaria<br />

diventerà un’importante occasione <strong>per</strong> lo sviluppo industriale.<br />

Da molti anni l’Associazione Industriali di <strong>Trieste</strong> in<br />

collaborazione con l’Università, con l’AREA Science Park e con<br />

il CBM cerca di accrescere le nuove opportunità nell’attesa dello<br />

sviluppo del polo di Scienze della Vita a Cattinara, che prevede<br />

sia la costruzione di aule riservate alla didattica che l’edificazione<br />

di uno spazio dedicato alle imprese che si impegneranno in tale<br />

ambito, e potranno beneficiare della vicinanza con gli ospedali.<br />

Assindustria vede con favore lo sviluppo di <strong>una</strong> facoltà di Scienze della<br />

Vita interuniversitaria, che coinvolga le facoltà di Medicina, Ingegneria,<br />

Farmacia e Scienze di Atenei non solo regionali, ma anche dei Paesi vicini.<br />

Un passo notevole è stato fatto con la creazione, all’Università di <strong>Trieste</strong>, di un<br />

<strong>Di</strong>partimento dedicato, atto nato <strong>dalla</strong> convinzione dell’importanza dell’avvio di un<br />

<strong>per</strong>corso che tenga conto delle strategie europee.<br />

Contiamo sulla prossima approvazione del disegno di legge anti<strong>crisi</strong> da parte del Consiglio Regionale,<br />

che vedrà <strong>per</strong> la prima volta l’indicazione che l’innovazione dei prodotti e dei servizi sia un elemento<br />

importante da valutare nelle procedure di gara da parte della Pubblica Amministrazione. Questo<br />

sottolinea l’impegno della politica a favorire l’innovazione e la ricerca, e conferma che la strategia<br />

europea basata su conoscenza e innovazione sta facendo ulteriori p<strong>assi</strong> avanti, che <strong>per</strong>mettono alle<br />

aziende un possibile sviluppo futuro.<br />

La ricerca biologica a <strong>Trieste</strong> è uno degli elementi<br />

fondamentali di quell’intreccio virtuoso di attività<br />

culturali e di ricerca scientifica comunemente indicate<br />

con il nome di “Sistema <strong>Trieste</strong>”. La chimica<br />

di questo sistema ha trovato il suo catalizzatore<br />

nell’Università di <strong>Trieste</strong> che, nel corso degli anni,<br />

ha gemmato gran parte delle iniziative che ne fanno<br />

parte integrante.<br />

Le discipline biologiche hanno recentemente trovato<br />

<strong>una</strong> spinta innovativa <strong>dalla</strong> creazione della<br />

più grande aggregazione regionale di ricercatori<br />

o<strong>per</strong>anti in questa specifica area: il <strong>Di</strong>partimento di<br />

TriesTe INduSTRIA 77<br />

Scienze della Vita<br />

Nicola Pangher<br />

Scienze della Vita (DSV). Il DSV nasce nel 2008 <strong>dalla</strong><br />

fusione dei <strong>qua</strong>ttro <strong>Di</strong>partimenti di Biochimica,<br />

Biofisica e Chimica delle Macromolecole, di Biologia,<br />

di Fisiologia e Patologia e di Scienze Biomediche.<br />

Ad esso afferiscono oltre 90 docenti di ruolo,<br />

30 dipendenti dell’area tecnico-amministrativa,<br />

70 studenti di Dottorato, 37 titolari di Assegno di<br />

ricerca e oltre 20 contrattisti a tempo determinato.<br />

L’attività scientifica dei ricercatori del DSV copre un<br />

ampio spettro che va <strong>dalla</strong> ricerca in campo biomedico<br />

a quella degli studi ambientali, attraversando<br />

i settori della Biochimica, Botanica, Farmacologia,<br />

19


Focus Innovazione<br />

Fisiologia, Genetica, Patologia e Zoologia, e toccando<br />

settori innovativi come la genomica e la proteomica,<br />

il biomonitoraggio, la progettazione in silico<br />

di molecole bioattive, la costruzione di banche dati,<br />

i biomateriali innovativi e le bionanotecnologie.<br />

Nel corso degli ultimi 5 anni, i ricercatori del DSV<br />

hanno pubblicato più di 900 lavori scientifici, la<br />

gran parte su riviste internazionali di prestigio. I<br />

progetti di ricerca finanziati sono stati più di 200,<br />

<strong>per</strong> un totale di oltre 20 milioni di euro. Più della<br />

metà di questi fondi sono stati utilizzati negli ultimi<br />

5 anni <strong>per</strong> finanziare circa 500 tra borse di<br />

dottorato, borse di studio e assegni e contratti di<br />

ricerca. Ciò ha contribuito a formare in campi di<br />

elevata specializzazione un gran numero di giovani,<br />

che hanno poi potuto presentarsi sul mercato<br />

del lavoro locale, nazionale e internazionale con<br />

<strong>una</strong> migliore preparazione.<br />

Le attività “in conto terzi”<br />

In base alle disposizioni di legge e ai regolamenti<br />

d’Ateneo, i <strong>Di</strong>partimenti universitari possono<br />

stipulare, con enti pubblici e privati, accordi<br />

contrattuali <strong>per</strong> svolgere attività di ricerca<br />

finalizzata. I contratti garantiscono la riservatezza<br />

dei dati ottenuti e prevedono clausole <strong>per</strong> la proprietà<br />

intellettuale, che, a seconda degli accordi, può<br />

essere riservata al committente ed essere quindi<br />

oggetto di tutela brevettuale. Il DSV, nelle sue<br />

diverse componenti, ha da sempre dedicato<br />

parte delle sue iniziative alle collaborazioni<br />

industriali, offrendo un importante contributo<br />

allo sviluppo delle attività produttive. Nel<br />

quinquennio 2004-2008, si sono registrati<br />

poco meno di 90 contratti di collaborazione<br />

finalizzata <strong>per</strong> un totale di oltre 3,6 milioni<br />

di euro di finanziamento. Committenti sono<br />

stati imprese ed enti pubblici locali, nazionali ed<br />

esteri, con obiettivi di ricerca applicata incentrata<br />

su argomenti che vanno <strong>dalla</strong> produzione<br />

farmaceutica, alle risorse naturali e produzione<br />

alimentare, all’ambiente e turismo.<br />

Farmaceutici, diagnostici e<br />

biotecnologie<br />

Il settore d’intervento più importante del DSV<br />

nella ricerca applicata è quello dell’ideazione e<br />

produzione di biofarmaci, sistemi diagnostici<br />

innovativi e prodotti biotecnologici di nuova<br />

concezione. Partner industriali di rilievo a livello<br />

nazionale ed internazionale sono, ad esempio,<br />

Bracco Imaging SpA, ZLB Behring GmbH, Procter<br />

& Gamble Pharmaceuticals, Novozymes. Nell’area<br />

triestina, numerose sono le medie e piccole imprese<br />

con cui sono state avviate proficue collaborazioni<br />

industriali. Tra esse si registrano Eurospital SpA,<br />

Bio Genetix Srl, Euroclone SpA, AdriaCell Srl.<br />

Industria alimentare,<br />

allevamento e produzioni<br />

naturali<br />

Importanti collaborazioni sono state avviate<br />

con imprese locali e nazionali nel settore legato<br />

alle produzioni alimentari. Partner d’elezione è<br />

illycaffè SpA, azienda istituzionalmente interessata<br />

agli studi sulla genetica del caffè. <strong>Di</strong> rilievo anche<br />

la presenza di Actimex Srl, il cui interesse si<br />

focalizza nell’ambito della nutraceutica, e Barilla<br />

G & R Fratelli SpA. Capitolo a parte è quello<br />

dell’allevamento ittico e della pesca, con numerose<br />

ditte, consorzi ed enti pubblici impegnati nel<br />

miglioramento della produzione e il monitoraggio<br />

delle popolazioni naturali d’interesse economico.<br />

Ambiente<br />

In questa tipologia di ricerca applicata, vanno<br />

annoverati il monitoraggio del territorio con<br />

sistemi di rilevamento satellitare, la misura<br />

dell’inquinamento con bioindicatori, la gestione<br />

del territorio oggetto di attività produttive, lo<br />

studio dell’impatto ambientale dell’industria<br />

legata alla produzione d’energia. <strong>Di</strong> rilievo anche<br />

i sistemi di gestione informatica interattiva di<br />

guide naturalistiche, cui sono interessate l’editoria<br />

e l’impresa legata al turismo. Committenti sono<br />

sia enti pubblici impegnati nella tutela, gestione<br />

e recu<strong>per</strong>o del territorio, sia imprese nazionali e<br />

locali.<br />

Brevetti<br />

sCieNZe DeLLA ViTA<br />

Oltre alle collaborazioni contrattuali, il DSV<br />

sviluppa ricerca applicata in modo autonomo<br />

con risultati che spesso portano alla registrazione<br />

di brevetti di ricerca industriale. In molti casi, i<br />

brevetti sono sviluppati congiuntamente con le<br />

aziende interessate, in altri, brevetti di proprietà<br />

dell’Università di <strong>Trieste</strong> sono ceduti a privati<br />

mediante stipula di accordi di cessione o licenza.<br />

Prospettive<br />

Le prospettive di consolidamento e sviluppo degli<br />

accordi di ricerca industriale nell’area triestina<br />

rimangono elevate. L’es<strong>per</strong>ienza maturata nel<br />

corso di anni di proficua collaborazione con<br />

le imprese, crea i presupposti <strong>per</strong> un’ulteriore<br />

espansione del concetto di “attività di servizio”.


Nonostante nel Paese la ricerca sia palesemente<br />

sottofinanziata, il costo dell’intervento pubblico a<br />

sostegno dell’Università rimane consistente e deve<br />

trovare sbocco nel sostegno all’impresa. Da questo<br />

punto di vista, la disponibilità dei ricercatori<br />

del <strong>Di</strong>partimento di Scienze della Vita rimane<br />

completa. I numerosi attestati d’apprezzamento,<br />

la mole dell’attività scientifica documentata,<br />

il successo nelle richieste di finanziamento<br />

sia a livello nazionale sia europeo attestano<br />

l’eccellenza della ricerca svolta. Sarà compito<br />

delle associazioni di categoria, a livello locale e<br />

regionale, approfittare delle opportunità offerte da<br />

questo sistema. Da parte sua, il DSV saprà offrire<br />

tutta la sua attenzione alle peculiari necessità<br />

dell’impresa.<br />

Testimonianze aziendali<br />

Actimex: la collaborazione delll’Azienda<br />

con varie strutture universitarie ora afferenti al<br />

DSV nasce praticamente con l’Azienda stessa. È<br />

infatti punto d’onore di Actimex supportare gli<br />

studi condotti nei propri laboratori di R&S, a<br />

dimostrazione dei miglioramenti apportati con<br />

le proprie tecnologie ad attivi di origine naturale,<br />

con test in vitro o ex vivo atti a dimostrarne la<br />

reale efficacia e/o attività. La collaborazione con<br />

DSV è quindi stata e continua ad essere di vitale<br />

importanza: solo <strong>per</strong> citare alcuni progetti comuni,<br />

da un primo protocollo di screening, attuato<br />

su un multicomposito a base di bioflavonoidi<br />

della propoli <strong>per</strong> testarne il potenziamento<br />

dell’attività antibatterica, continuando con la<br />

dimostrazione della diminuita attività epatotossica<br />

di estratti trattati con la tecnologia dell’azienda,<br />

<strong>per</strong> finire (<strong>per</strong> ora) con l’ultimo progetto in via<br />

di attuazione, cioè la dimostrazione dell’efficacia<br />

anche preventiva di un multicomposito nelle<br />

affezioni otorinolaringoiatriche. L’elevata<br />

professionalità dei ricercatori, la disponibilità al<br />

continuo scambio di opinioni professionali unite<br />

a tempi di risposta <strong>per</strong>fettamente compatibili con<br />

l’esigenza dell’industria, rende tali collaborazioni<br />

indispensabili <strong>per</strong> garantire ancor di più con<br />

un forte supporto scientifico l’elevata <strong>qua</strong>lità dei<br />

risultati della nostra ricerca.<br />

Euroclone: è attiva sul territorio regionale<br />

nel settore della diagnostica agroalimentare grazie<br />

a un sito R&D nell’Area Science Park di Padriciano<br />

che si avvale di numerose collaborazioni con<br />

Centri di Ricerca Universitari. Recentemente, tramite<br />

la nascita di sinergie con affermati ricercatori<br />

dell’Università di <strong>Trieste</strong>, è stato possibile ampliare<br />

l’indirizzo strategico del sito affiancando all’agro-<br />

TriesTe INduSTRIA 77<br />

alimentare il settore della diagnostica umana. In<br />

particolare, l’interazione tra le conoscenze scientifiche<br />

del laboratorio del <strong>Di</strong>partimento di Scienze<br />

della Vita diretto dal dott. Enrico Tongiorgi e il<br />

know-how tecnologico nel campo delle tecniche<br />

immunologiche della Euroclone hanno <strong>per</strong>messo<br />

lo sviluppo di un ambizioso progetto nell’ambito<br />

della diagnostica neurologica. Tramite il<br />

dosaggio nel sangue attraverso un apposito<br />

kit commerciale di <strong>una</strong> proteina, il BDNF,<br />

sarà infatti possibile valutare l’insorgenza<br />

delle principali neuropatologie <strong>qua</strong>li la schizofrenia,<br />

il Parkinson e l’Alzheimer.<br />

Eurospital: la visione dell’Azienda, ben<br />

esemplificata dal motto “Innovazioni <strong>per</strong> vivere<br />

meglio”, ha da sempre <strong>per</strong>seguito la ricerca<br />

dell’eccellenza, sia internamente che all’esterno, <strong>per</strong><br />

poter offrire tempestivamente al proprio mercato di<br />

riferimento soluzioni aggiornate, efficaci ed a costo<br />

accettabile.<br />

Tale ricerca prevede ovviamente il ricorso a strette<br />

relazioni con Enti accademici <strong>per</strong> la mirata<br />

valorizzazione, in termini industriali, dei risultati<br />

della ricerca di base o <strong>per</strong> la risoluzione di particolari<br />

problematiche tecnologiche; è in quest’ambito che si<br />

configurano le collaborazioni attivate con successo e<br />

piena soddisfazione dell’ Azienda con il <strong>Di</strong>partimento<br />

di Scienze della Vita e, precedentemente, con il<br />

<strong>Di</strong>partimento di Biologia ed il BBCM.<br />

Le collaborazioni hanno avuto come argomenti lo<br />

sviluppo di proteine ricombinanti, la mappatura dei<br />

loro epitopi, la ricerca di nuovi antigeni da librerie<br />

fagiche, l’individuazione di peptidi antigenici e studi<br />

di caratterizzazione elettroforetica di complessi<br />

enzima/anticorpo.<br />

I risultati delle collaborazioni hanno costituito la<br />

base conoscitiva e tecnologica <strong>per</strong> lo sviluppo di<br />

numerosi prodotti di nuova generazione.<br />

illycaffè: da sempre <strong>per</strong>segue l’eccellenza<br />

<strong>qua</strong>litativa del prodotto con un approccio “science<br />

driven” non solo all’interno dei laboratori<br />

aziendali, ma anche promuovendo la ricerca con<br />

collaborazioni con il mondo accademico.<br />

Ciò si è concretizzato sin dal 1997 con la nascita<br />

di Aromalab, il laboratorio aziendale dedicato<br />

all’analisi degli aromi di caffè insediato in Area<br />

Science Park, ed è proseguito con la creazione di<br />

altri 4 laboratori nella sede centrale consentendo<br />

lo sviluppo di <strong>una</strong> fruttuosa collaborazione con<br />

l’Università di <strong>Trieste</strong>.<br />

Nel 2005, questa è sfociata in un importante<br />

progetto incentrato sugli aspetti <strong>qua</strong>litativi correlati<br />

alla biologia della pianta del caffè e ai recettori<br />

umani del gusto, finanziato <strong>dalla</strong> Regione Friuli<br />

Focus Innovazione<br />

21


Focus Innovazione<br />

Venezia Giulia che ha voluto coinvolgere centri<br />

con diverse specializzazioni: il <strong>Di</strong>partimento<br />

di Scienze della Vita dell’Università di <strong>Trieste</strong><br />

(genetica e genomica della pianta di caffè), il<br />

<strong>Di</strong>partimento di Agraria dell’Università di Udine<br />

(micropropagazione), l’Istituto di Genomica<br />

Applicata di Udine (sequenziamento DNA), la<br />

SISSA (analisi bioinformatica e modellizzazione)<br />

ed infine l’ospedale Burlo Garofolo (fisiologia del<br />

gusto umano).<br />

In questo modo, oltre ad aver ottenuto risultati<br />

scientifici, è stato creato nella nostra regione<br />

sCieNZe DeLLA ViTA<br />

un network multidisciplinare che copre<br />

trasversalmente molti aspetti della ricerca sul caffè,<br />

un patrimonio di capacità e conoscenze unico in<br />

Italia e probabilmente al mondo.<br />

Prof. Renato Gennaro, <strong>Di</strong>rettore<br />

<strong>Di</strong>partimento di Scienze della Vita<br />

Università di <strong>Trieste</strong><br />

Prof. Roberto Marzari, Vice <strong>Di</strong>rettore<br />

<strong>Di</strong>partimento di Scienze della Vita<br />

Università di <strong>Trieste</strong><br />

Collaborazione con le imprese del <strong>Di</strong>partimento di Scienze della Vita dell’Università di <strong>Trieste</strong><br />

Anno Progetto Committente Sede Settore<br />

01/01/2004 Sintesi, purificazione, ciclizzazione e caratterizzazione di peptidi citrullinati Bioallergy International Srl<br />

(ora Bio Genetix Srl)<br />

<strong>Trieste</strong> <strong>Di</strong>agnostici<br />

01/01/2004 Avvio del nuovo laboratorio R&S e attivazione dello studio <strong>per</strong> la definizione<br />

di nuove tecnologie dedicate alla generazione di True Ortofoto destinate al<br />

monitoraggio dell’inquinamento ambientale e delle infrustrutture stradali<br />

Geotechnos Srl <strong>Trieste</strong> Telerilevamento<br />

04/05/2004 Indagine su proteine vegetali <strong>per</strong> possibili impieghi <strong>qua</strong>li sostitutivi del glutine Dr. Schaer Srl - Bolzano<br />

Schaer R&D Centre - Area<br />

Science Park<br />

<strong>Trieste</strong> Alimentare<br />

01/10/2004 Sviluppo di metodiche chimico-fisiche <strong>per</strong> lo studio di mezzi di contrasto<br />

iodurati<br />

Bracco Imaging SpA Milano Farmaceutici e diagnostici<br />

01/10/2004 Separazione elettroforetica mono e bidimensionale della proteina transglutaminasi<br />

tissutale umana da immunoprecipitati<br />

Eurospital SpA <strong>Trieste</strong> Farmaceutici e diagnostici<br />

01/12/2004 Determinazione dell’attività antimicrobica di campioni di propoli naturale e<br />

propoli actichelato<br />

Actimex Srl <strong>Trieste</strong> Nutraceutica<br />

01/01/2005 Identificazione di nuovi autoantigeni riconoscibili da specifici anticorpi in<br />

soggetti che presentino danno pancreatico o un assetto genetico compatibile<br />

con l’insorgere della patologia, principalmente tramite tecnologie di librerie<br />

phage-display<br />

Eurospital SpA <strong>Trieste</strong> Farmaceutici e diagnostici<br />

01/01/2005 Cytotoxicity of chelidonium extract, chelidonium extract with reduced alkaloid<br />

content and the respective alkaloids fraction in the human derived chang liver cells<br />

Actimex Srl <strong>Trieste</strong> Nutraceutica<br />

01/04/2005 Identificazione di peptidi citrullinati come antigeni <strong>per</strong> la produzione di Bioallergy International Srl <strong>Trieste</strong> <strong>Di</strong>agnostici<br />

anticorpi<br />

(ora Bio Genetix Srl)<br />

01/06/2005 T.R.I.D.E. - Test rapidi in diagnostica Eurospital Eurospital SpA <strong>Trieste</strong> Farmaceutici e diagnostici<br />

01/10/2005 Genomica del caffè illycaffè SpA <strong>Trieste</strong> Alimentare<br />

01/02/2006 Ricerca e sviluppo di metodo ELISA multiparametrico <strong>per</strong> la determinazione<br />

del BDNF nel siero umano<br />

Euroclone SpA <strong>Trieste</strong> <strong>Di</strong>agnostici<br />

01/05/2006 Localizzazione della caffeina nei semi di caffè verde mediante tecniche<br />

immunoistochimiche in microscopia elettronica a scansione<br />

Demus Lab Srl <strong>Trieste</strong> Alimentare<br />

01/07/2006 Piattaforma gnomica e analisi di trascrizione genica illycaffè SpA <strong>Trieste</strong> Alimenatre<br />

20/04/2007 Sviluppo di metodiche eco-compatibili innovative <strong>per</strong> la valorizzazione di interazioni<br />

molecolari di interesse ambientale<br />

Bracco Imaging SpA Milano Farmaceutici e diagnostici<br />

20/04/2007 Nuovi strumenti di diagnostica molecolare <strong>per</strong> immagini (molecular imaging)<br />

in campo oncologico<br />

Bracco Imaging SpA Milano Farmaceutici e diagnostici<br />

15/05/2007 Analisi delle alternative <strong>per</strong> la nuova linea ferroviaria Alta Capacità Torino-<br />

Lione<br />

Golder Associates Srl Torino Telerilevamento<br />

21/06/2007 Indagine volta alla comprensione del possibile ruolo di microorganismi <strong>per</strong> la<br />

produzione di idrogeno e allo studio delle proprietà chimico-fisiche correlate<br />

alla alo <strong>per</strong>formance e misurabili<br />

Integra Srl <strong>Trieste</strong> Biomedicina


Congafi<br />

Convenzione con<br />

Cassa di Risparmio FVG<br />

Un accordo importante connesso alla rivalutazione dei cespiti e<br />

<strong>per</strong> sostenere progetti di ricerca applicata<br />

Congafi Industria <strong>Trieste</strong> ha firmato<br />

un’importante convenzione con<br />

la Cassa di Risparmio del Friuli<br />

Venezia Giulia: l’obiettivo è di favorire da un<br />

lato la ricapitalizzazione delle PMI a fronte<br />

di interventi di rivalutazione dei cespiti e,<br />

dall’altro, di sostenere progetti di ricerca<br />

applicata e spin-off.<br />

Il primo intervento ha consentito alle imprese<br />

che hanno aderito alla rivalutazione dei<br />

cespiti aziendali, grazie alle facilitazioni<br />

introdotte <strong>dalla</strong> Legge 2/2009, di accedere<br />

a finanziamenti a medio/lungo termine<br />

finalizzati o alla ristrutturazione della propria<br />

struttura debitoria o alla realizzazione di<br />

nuovi investimenti. Attraverso l’intervento<br />

congiunto della ricapitalizzazione mediante<br />

rivalutazione dei cespiti iscritti a bilancio<br />

e della concessione di nuovi finanziamenti<br />

aventi le caratteristiche sopra descritte, le<br />

piccole e medie imprese che si sono avvalse di<br />

questa opportunità hanno potuto migliorare<br />

il proprio rating aziendale.<br />

Un ulteriore prodotto finanziario è stato messo<br />

a punto nell’ambito dell’accordo tra Congafi<br />

Industria e Cassa di Risparmio FVG: si tratta<br />

del sostegno alla ricerca avanzata, alle start<br />

up e agli spin off universitari. Il Consorzio<br />

Garanzia Fidi, a fronte di finanziamenti<br />

accordati <strong>dalla</strong> Banca a tasso variabile<br />

(chirografario da 24 a 60 mesi di durata;<br />

ipotecario da 24 a 120 mesi) può concedere<br />

<strong>una</strong> garanzia pari al 90% <strong>per</strong> il primo<br />

anno e pari al 70% <strong>per</strong> gli anni successivi.<br />

La durata è comprensiva di un <strong>per</strong>iodo di<br />

preammortamento che può raggiungere al<br />

m<strong>assi</strong>mo 12 mesi.<br />

“Anche questo intervento - spiega il Presidente<br />

del Congafi Industria <strong>Trieste</strong> Guido Crechici<br />

- risponde alla filosofia del Consorzio, ovvero<br />

di intervenire concretamente <strong>per</strong> sostenere<br />

quelle iniziative imprenditoriali che spesso<br />

faticano a trovare credito presso gli Istituti.<br />

I tempi di concessione sono praticamente<br />

immediati, se la proposta che ci viene fatta<br />

non è lacunosa”.<br />

Il Consorzio Garanzia Fidi della Provincia<br />

di <strong>Trieste</strong> nasce <strong>per</strong> concedere garanzie<br />

sugli affidamenti, in modo da consentire<br />

alle piccole e medie imprese industriali e<br />

di servizio alla produzione di migliorare la<br />

propria capacità di accesso al mercato di<br />

credito.<br />

“Come Congafi - continua il Presidente<br />

Crechici - abbiamo con il tempo allargato il<br />

nostro raggio d’azione a settori differenti: ad<br />

oggi, <strong>per</strong> ottenere <strong>una</strong> garanzia da parte nostra,<br />

è sufficiente avere <strong>una</strong> ricaduta produttiva sul<br />

territorio triestino. Abbiamo mediamente in<br />

essere garanzie <strong>per</strong> 50-60 milioni di euro, ma<br />

le potenzialità di ulteriori affidamenti sono<br />

ben più elevate e <strong>per</strong>tanto è necessario uno<br />

sforzo di promozione sempre maggiore delle<br />

opportunità offerte dal Congafi, fortemente<br />

sostenuto dall’Associazione degli Industriali”.<br />

Il Congafi Industria o<strong>per</strong>a senza fini di<br />

lucro, e fornisce anche servizi di consulenza<br />

finanziaria <strong>per</strong> individuare le o<strong>per</strong>azioni di<br />

credito a breve e medio termine più idonee<br />

alle caratteristiche dell’azienda ed affianca<br />

l’impresa nei rapporti con la Banca prescelta.<br />

Congafi Industria <strong>Trieste</strong><br />

O<strong>per</strong>azioni garantibili<br />

• A<strong>per</strong>tura di credito in c/c<br />

• Sconto foglio commerciale<br />

• Accredito SBF<br />

• Anticipazione su fatture<br />

• Ant. Certif. Pagamento e/o S.A.L.<br />

• Anticipazioni su pegno merci<br />

• Anticipazioni export<br />

• Anticipazioni import<br />

• Finanziamenti a medio termine<br />

• Fideiussioni IVA<br />

• Anticipi su crediti IVA<br />

• Leasing mobiliare ed immobiliare<br />

• O<strong>per</strong>azioni speciali (finanz. XIII e XIV<br />

mens., ferie ed imposte)<br />

• Finanziamenti <strong>per</strong> progetti di ricerca e <strong>per</strong><br />

spin-off<br />

• Altre o<strong>per</strong>azioni speciali<br />

Istituti convenzionati<br />

• Antonveneta<br />

• Banca di Credito Coo<strong>per</strong>ativo del Carso<br />

• Banca Popolare di Vicenza<br />

• Cassa di Risparmio del Friuli Venezia<br />

Giulia<br />

• Friuladria Crèdit Agricole<br />

• Intesa Sanpaolo<br />

• Mediocredito del Friuli Venezia Giulia<br />

• Unicredit Banca<br />

• Unicredit Banca d’Impresa<br />

23


Internazionalizzazione<br />

Da <strong>Trieste</strong><br />

verso nuovi mercati<br />

Numerose iniziative delle imprese locali, anche sotto l’ala di<br />

<strong>Confindustria</strong>, puntano alla sco<strong>per</strong>ta di opportunità in Paesi stranieri<br />

La spinta all’esterno <strong>per</strong> reagire alla<br />

<strong>crisi</strong>, la ricerca di nuovi mercati e nuovi<br />

collaboratori, il desiderio di cimentarsi in<br />

business diversi e più articolati sono alcuni dei<br />

fattori che spingono sempre più le aziende locali a<br />

cercare nuovi sbocchi, magari in Paesi distanti e<br />

poco conosciuti, che possono rivelarsi <strong>per</strong>ò partner<br />

ideali.<br />

Il ruolo delle piccole e medie imprese italiane<br />

e la loro capacità di aggregarsi in filiere<br />

produttive sono stati il tema al centro di un<br />

incontro tra il Presidente della Federazione russa<br />

Dmitri Medvedev e <strong>una</strong> ristretta delegazione<br />

di imprenditori, guidata dal Ministro Claudio<br />

Scajola e dal Presidente di <strong>Confindustria</strong> Emma<br />

Marcegaglia , svoltosi a margine della missione<br />

istituzionale che ha condotto all’inizio di aprile<br />

a Mosca oltre 500 aziende italiane. Fra queste<br />

anche <strong>una</strong> rappresentanza di Assindustria <strong>Trieste</strong>,<br />

composta da Ansaldo, Fincantieri e Modiano. “La<br />

flessibilità delle nostre piccole e medie imprese -<br />

afferma il Presidente dell’Associazione Industriali<br />

di <strong>Trieste</strong> Corrado Antonini, che ha partecipato<br />

all’incontro sia come Presidente di Fincantieri<br />

che <strong>per</strong> rappresentare in tale prestigioso contesto<br />

le imprese del territorio regionale - e l’es<strong>per</strong>ienza<br />

positiva dei distretti industriali e tecnologici sono<br />

state valutate dal Presidente Medvedev come la<br />

soluzione <strong>per</strong> mantenere la competitività nei<br />

momenti di <strong>crisi</strong> globale ed elemento di sicuro<br />

sviluppo nei <strong>per</strong>iodi di crescita economica”.<br />

“Anche in Russia - sottolinea Corrado Antonini,<br />

ricordando che durante l’incontro sono stati<br />

commentati i risultati della recente riunione<br />

del G20 tenutasi a Londra - si sta vivendo<br />

un momento congiunturale critico (con la<br />

svalutazione del rublo, un’inflazione attestata al<br />

15% e <strong>una</strong> situazione del credito molto delicata)<br />

la cui conclusione non è al momento prevedibile,<br />

come ha evidenziato lo stesso Medvedev. Il modello<br />

italiano - conclude Antonini - è stato definito<br />

strategicamente interessante e potrebbe essere<br />

esportato in Russia <strong>per</strong> incentivare lo sviluppo<br />

di piccole e medie imprese, anche in partnership<br />

con quelle italiane. E in tal senso, proprio le<br />

aziende del Friuli e quelle giuliane, così orientate<br />

all’internazionalizzazione e all’export, potrebbero<br />

avere un ruolo determinante, grazie al sostegno<br />

e alla collaborazione <strong>assi</strong>curate dal Presidente<br />

russo”.<br />

Sono diverse le iniziative in ambito di<br />

internazionalizzazione nate da aziende associate:<br />

Rocco Abram (O. Talamona), ad esempio, si è<br />

fatto promotore dell’Associazione Uzbekistan<br />

Italia, <strong>per</strong> incentivare le relazioni commerciali<br />

tra i due Paesi. L’attività dell’Associazione è stata<br />

presentata in Assindustria nel corso di un incontro<br />

a cui hanno partecipato Gayrat Yuldashev,<br />

Secondo Segretario agli Affari Politici e Economici<br />

dell’Ambasciata dell’Uzbekistan in Italia, e Nicola<br />

Pedde, giornalista e docente universitario di<br />

relazioni internazionali specializzato nelle aree<br />

del Golfo Persico e del Corno d’Africa, direttore<br />

del Globe Research e dell’Institute for Global<br />

Studies e consulente del Ministero della <strong>Di</strong>fesa.<br />

Un’importante visita imprenditoriale si è tenuta<br />

nell’ex repubblica sovietica dal 18 al 21 maggio: “A<br />

Tashkent, capitale dell’Uzbekistan - spiega Rocco<br />

Abram - abbiamo avuto incontri con i m<strong>assi</strong>mi<br />

rappresentanti della Camera di commercio<br />

dell’Uzbekistan, del Ministero degli Affari esteri<br />

economici e con il <strong>Di</strong>partimento <strong>per</strong> gli Affari


esteri economici del Consiglio dei Ministri”.<br />

“L’Uzbekistan è poco conosciuto - spiega Abram,<br />

consigliere del Gruppo Giovani triestino - ma è<br />

ricchissimo di risorse come oro, uranio e gas.<br />

Le possibilità di collaborazione sono concrete e<br />

valide, dal momento che il Paese sta lavorando a<br />

<strong>una</strong> rimodernizzazione del comparto industriale e<br />

vanta <strong>una</strong> crescita a due cifre. In questo <strong>per</strong>iodo,<br />

inoltre, si stanno privatizzando moltissime imprese<br />

statali, soprattutto nei settori della meccanica,<br />

della logistica e dell’edilizia, quindi ci potrebbero<br />

essere delle opportunità interessanti <strong>per</strong> le aziende<br />

triestine. Oltre agli incontri istituzionali e alla<br />

visita del Paese - conclude Abram - abbiamo in<br />

programma degli appuntamenti b2b con gli<br />

imprenditori locali”.<br />

Sempre dal Gruppo Giovani parte un’altra<br />

importante spinta verso l’Est: il Vice Presidente<br />

Erich Cossutta (Cossutta Srl) ha infatti avviato dei<br />

contatti con Branimir Gvozdenovic, Ministro <strong>per</strong><br />

lo Sviluppo Economico del Montenegro. “Stiamo<br />

attendendo la nomina definitiva di tutte le cariche<br />

del Governo montenegrino - spiega Cossutta - <strong>per</strong><br />

organizzare un incontro”.<br />

Si è svolto inoltre a fine marzo a Palazzo Ralli<br />

un incontro con <strong>una</strong> delegazione turca, in visita<br />

a <strong>Trieste</strong> nell’ambito del progetto europeo di<br />

<strong>assi</strong>stenza tecnica “Expansion of the european<br />

turkish business centres network - Lot 2”.<br />

La delegazione, composta da 17 elementi,<br />

nelle due giornate di presenza sul territorio ha<br />

avuto modo di incontrare diverse istituzioni:<br />

AREA Science Park, che ha presentato le<br />

attività di trasferimento tecnologico e i servizi<br />

<strong>per</strong> l’innovazione d’impresa; la Camera di<br />

Commercio di <strong>Trieste</strong>, che ha illustrato i servizi<br />

offerti <strong>per</strong> l’internazionalizzazione delle PMI<br />

e i progetti in corso con la Turchia; la Regione<br />

Friuli Venezia Giulia, che ha presentato un<br />

<strong>qua</strong>dro di riferimento delle politiche che vengono<br />

svolte localmente a supporto della competitività<br />

delle PMI; il BIC, che ha presentato i progetti<br />

e le attività svolti a favore dello sviluppo<br />

d’impresa. In Assindustria la delegazione ha<br />

avuto modo di conoscere i servizi e le iniziative<br />

che l’Associazione mette in campo a favore<br />

delle proprie aziende aderenti a livello locale e<br />

nazionale, con particolare riferimento alle PMI.<br />

Un ufficio-brevetti <strong>per</strong> la P.M.I.<br />

Sabrina Del Sal<br />

Da <strong>Trieste</strong> verso nuovi mercati<br />

Voucher <strong>per</strong> missioni<br />

e fiere all’estero<br />

Sul sito della Camera di Commercio di <strong>Trieste</strong><br />

(www.ts.camcom.it) è stato pubblicato il<br />

bando finalizzato al sostegno delle PMI<br />

provinciali che prevede la corresponsione alle<br />

imprese richiedenti di voucher da utilizzare<br />

<strong>per</strong> la parziale co<strong>per</strong>tura dei costi sostenuti<br />

dalle stesse <strong>per</strong> missioni economiche<br />

all’estero e <strong>per</strong> la partecipazione a fiere<br />

all’estero. Il contributo potrà coprire servizi<br />

come check-up preliminari con es<strong>per</strong>ti Paese,<br />

interpretariato, organizzazione di incontri<br />

b2b, visite individuali e collettive, cataloghi,<br />

spazi preallestiti, spedizione materiali,<br />

pacchetti viaggio e alloggio. Le risorse<br />

finanziarie messe a disposizione ammontano<br />

complessivamente a 150mila euro.<br />

(Fonte: CCIAA di <strong>Trieste</strong>)<br />

Ferraiolo s.r.l.<br />

Fondata nel 1924 a <strong>Trieste</strong> con il nome di IIB, <strong>assi</strong>ste le imprese nei loro programmi di<br />

sviluppo e ricerca e nella conseguente difesa della Proprietà Industriale.<br />

Studia con le imprese le problematiche legate al deposito di domande di brevetto, di<br />

design, di marchio e deposita le domande in Italia e all’estero; <strong>assi</strong>ste nei casi di<br />

controversie <strong>per</strong> contraffazione e imitazione e nelle concessioni o acquisizioni di licenze<br />

o cessioni di diritto di brevetto o di marchio.<br />

Svolge ricerche di anteriorità di brevetti e marchi su scala mondiale come pure il<br />

monitoraggio della proprietà industriale di terzi e il monitoraggio sullo stato della<br />

tecnica <strong>per</strong> materia.<br />

Protegge design e creazioni tecniche e letterarie mediante il diritto d’autore.<br />

Fanno parte della società mandatari <strong>per</strong> il Brevetto Europeo, mandatari presso<br />

l’U.A.M.I. <strong>per</strong> il Marchio Comunitario e membri AIPPI (Associazione Internazionale <strong>per</strong> la<br />

Protezione della Proprietà Intellettuale).<br />

Ufficio di Milano<br />

Via Napo Torriani, 10<br />

20124 Milano (Italy)<br />

tel.: 02-67.05.717 / 02-67.02.492<br />

e-mail: patfer@tin.it<br />

web: www.ferraiolo-srl.com<br />

Ufficio di <strong>Trieste</strong><br />

Via Piero Sticotti, 1<br />

34143 <strong>Trieste</strong> (Italy)<br />

tel.: 040-636.878<br />

e-mail: patfer@tin.it<br />

web: www.ferraiolo-srl.com<br />

Consulenti in Proprietà Industriale<br />

25


Gruppo Giovani<br />

Progetti e bilanci<br />

in Assemblea<br />

In arrivo <strong>una</strong> pubblicazione <strong>per</strong> celebrare i 30 anni<br />

del Gruppo Giovani e un convegno con Giuseppe Morandini<br />

“L’<br />

Assemblea del Gruppo Giovani<br />

di Assindustria <strong>Trieste</strong> di oggi è<br />

un’occasione particolare e che<br />

mi rende orgogliosa: il Gruppo ha festeggiato i<br />

trent’anni di attività ed io sono veramente felice<br />

di esserne la Presidente <strong>per</strong> tutto ciò che ha fatto<br />

nella sua lunga storia ed anche <strong>per</strong> le iniziative ed i<br />

risultati raggiunti in questi anni”.<br />

La Presidente Michela Cattaruzza Bellinello<br />

ha cominciato la sua relazione all’Assemblea<br />

del Gruppo Giovani Imprenditori di Assindustria<br />

<strong>Trieste</strong> ricordando l’importante traguardo del<br />

trentennale raggiunto dal GGI, che verrà celebrato<br />

con <strong>una</strong> pubblicazione dedicata. “Un progetto<br />

- spiega la Presidente - dove troveranno spazio<br />

testi e foto degli attuali componenti del Gruppo,<br />

ma anche le testimonianze degli imprenditori<br />

che in passato sono stati Presidenti, a cominciare<br />

naturalmente dal primo, Giorgio Tomasetti. La<br />

pubblicazione è ormai in dirittura d’arrivo, e s<strong>per</strong>o<br />

potremo presentarla al più presto”. Oltre a questo,<br />

Michela Cattaruzza ha parlato di un convegno,<br />

da tenersi a fine giugno, dedicato alla cultura<br />

d’impresa. “Parteci<strong>per</strong>à anche Giuseppe Morandini<br />

- ha detto - Presidente della Piccola Industria di<br />

<strong>Confindustria</strong>, oltre ai rappresentanti delle imprese<br />

e delle istituzioni”.<br />

L’Assemblea a Palazzo Ralli è stata l’occasione <strong>per</strong><br />

fare il punto su tutte le iniziative portate avanti<br />

dal Gruppo Giovani. “Cerchiamo di favorire<br />

il confronto e il dialogo anche tra le diverse<br />

categorie, su argomenti di interesse comune - ha<br />

detto Michela Cattaruzza - stimolando e aiutando<br />

tutti coloro che intraprendono un’attività. Ci siamo<br />

impegnati, ad esempio, in incontri a tema come<br />

quello dedicato ai Progetti Europei e organizzato<br />

<strong>assi</strong>eme ai nostri colleghi dei Gruppi Giovani<br />

di Confcommercio e Confartigianato, oppure<br />

quello sui rapporti impresa/banca all’indomani<br />

della <strong>crisi</strong>. Sul fronte dell’internazionalizzazione,<br />

abbiamo cercato di illustrare le possibilità di<br />

business <strong>per</strong> le imprese all’estero, appoggiando<br />

iniziative come la visita imprenditoriale in<br />

Uzbekistan dal 18 al 21 maggio”.<br />

In particolare la Presidente Cattaruzza ha messo<br />

l’accento sull’impegno verso il mondo della scuola:<br />

il GGI porta avanti ormai da tre anni con successo<br />

l’iniziativa “L’Imprenditore in classe”. “Abbiamo<br />

avuto grandi soddisfazioni da questo progetto - ha<br />

sottolineato la Presidente - che abbiamo raccontato<br />

in <strong>una</strong> pubblicazione dedicata e presentato anche a<br />

TriestEspresso Expo, con un concorso di domande


L’Imprenditore in classe<br />

Sergio Razeto e gli studenti del “Volta”<br />

<strong>per</strong> gli studenti. A inizio maggio, inoltre, ho<br />

partecipato a <strong>una</strong> tavola rotonda organizzata <strong>dalla</strong><br />

Facoltà di Scienze Politiche dell’Ateneo triestino<br />

dal titolo ‘Scienze Politiche chiama il mondo del<br />

lavoro’, <strong>assi</strong>eme a rappresentanti delle istituzioni,<br />

dell’industria locale e delle agenzie interinali,<br />

nel corso della <strong>qua</strong>le cercheremo di spiegare agli<br />

studenti come rapportarsi al meglio con questa<br />

realtà. Abbiamo anche partecipato al career day<br />

universitario, Job Forum 2008”.<br />

Michela Cattaruzza Bellinello ha poi ricordato<br />

le <strong>per</strong>sonalità incontrate dal Gruppo nell’ultimo<br />

anno: Daniele Capezzone, portavoce del Popolo<br />

della Libertà; Uberto Fort<strong>una</strong> Drossi, candidato<br />

<strong>per</strong> il partito Cittadini <strong>per</strong> il Presidente alle<br />

elezioni regionali del Friuli Venezia Giulia 2008;<br />

Riccardo Illy, nella veste di candidato Presidente<br />

Regione FVG alle elezioni 2008; Renzo Tondo,<br />

Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia;<br />

Roberto <strong>Di</strong>piazza, Sindaco di <strong>Trieste</strong>; l’Onorevole<br />

M<strong>assi</strong>miliano Fedriga, Deputato della Lega Nord;<br />

Giovanni Battista Ravidà, Assessore com<strong>una</strong>le alle<br />

risorse economiche e finanziarie; Piero Camber,<br />

Consigliere Regionale del Partito delle Libertà<br />

e Paolo Possamai, <strong>Di</strong>rettore de “Il Piccolo”. Il<br />

21 maggio si è tenuto un incontro con Matteo<br />

Marzotto, Presidente dell’ENIT. “Inoltre - ha<br />

detto la Presidente - ricordiamo l’incontro con<br />

l’Assessore Provinciale al Territorio Ondina<br />

Barduzzi, recentemente scomparsa”.<br />

“Ritengo che incontrare <strong>per</strong>sonaggi di questo<br />

livello ci faccia crescere dal punto di vista <strong>per</strong>sonale<br />

oltre che come imprenditori - ha concluso Michela<br />

Cattaruzza Bellinello - avendo la possibilità di<br />

discutere su temi politici ed economici direttamente<br />

con chi prende le decisioni, e di capire <strong>qua</strong>li sono<br />

nel concreto le ricadute sulle aziende”.<br />

Progetti e bilanci in Assemblea<br />

È stata <strong>una</strong> vera e propria lezione d’impresa<br />

quella tenuta da Sergio Razeto ai ragazzi dell’ITI<br />

“Alessandro Volta”. Quasi due ore in cui il Presidente<br />

di Wärtsilä Italia e Presidente del Consorzio Energia<br />

di Assindustria <strong>Trieste</strong> ha catalizzato l’attenzione<br />

di un’Aula Magna gremita di studenti degli ultimi<br />

anni, <strong>per</strong> uno degli appuntamenti conclusivi de<br />

“L’Imprenditore in classe”. Ad introdurre l’incontro<br />

sono stati la Presidente del GGI triestino Michela<br />

Cattaruzza Bellinello e il Vice Presidente M<strong>assi</strong>mo<br />

Chenda, curatori de “L’Imprenditore in classe”<br />

ormai da tre anni consecutivi.<br />

“L’attenzione verso i giovani tecnici è fondamentale<br />

- ha esordito Razeto - in questo momento mi sto<br />

rivolgendo a un capitale umano molto ricco, e<br />

s<strong>per</strong>o che alcuni di voi possano anche entrare a far<br />

parte della nostra azienda. Perché gli impianti si comprano, ma le <strong>per</strong>sone no: vanno formate, e fatte crescere”. L’importanza<br />

della formazione, ma soprattutto dell’es<strong>per</strong>ienza sul campo sono state al centro dell’intervento del numero uno di Wärtsilä<br />

Italia. “Vorrei trasmettervi il piacere di fare questo lavoro: ho amato moltissimo il mio impiego degli inizi in azienda, e<br />

considero ancora oggi fondamentale tutto quello che ho imparato nei primi anni. La conoscenza pratica, in <strong>una</strong> realtà come<br />

la nostra, è <strong>una</strong> base imprescindibile”.<br />

Sergio Razeto ha spiegato approfonditamente agli studenti del “Volta” i procedimenti di lavoro di un’azienda delle dimensioni<br />

della Wärtsilä, e si è soffermato sui dettagli tecnici della progettazione e costruzione dei motori prodotti dall’azienda: un tema<br />

particolarmente interessante <strong>per</strong> i ragazzi, che hanno seguito con vivissima attenzione l’intervento del Presidente, che ha<br />

strappato addirittura degli applausi.<br />

L’intervento del Presidente di Wärtsilä Italia ha assunto anche un carattere o<strong>per</strong>ativo, con la proposta condivisa con i professori<br />

di istituire dei tavoli di lavoro con le scuole e l’Università <strong>per</strong> sviluppare gli insegnamenti anche in base alle esigenze tecniche<br />

delle imprese e con l’idea di portare i ragazzi in azienda <strong>per</strong> spiegare loro dei concetti o<strong>per</strong>ativi generali, indispensabili <strong>per</strong><br />

avere un corretto approccio al lavoro. Risultato: già al termine dell’incontro gli studenti si sono attivati <strong>per</strong> sa<strong>per</strong>e come avviare<br />

uno stage con la Wärtsilä, magari nei mesi estivi.<br />

27


Lavoro<br />

Ammortizzatori sociali in<br />

deroga: intesa regionale<br />

Definito il sistema che integra, a livello regionale, <strong>qua</strong>nto<br />

previsto <strong>dalla</strong> normativa nazionale<br />

La legge 203/2008 (Finanziaria 2009)<br />

e il decreto legge 185/2008, convertito<br />

con la legge 2/2009, hanno previsto<br />

l’assegnazione alle Regioni di risorse <strong>per</strong><br />

l’erogazione nel 2009 degli ammortizzatori<br />

sociali in deroga, previa definizione di<br />

specifiche intese istituzionali territoriali.<br />

Il 6 marzo scorso è stato sottoscritto, nell’ambito<br />

dell’apposito tavolo di concertazione regionale,<br />

un accordo istituzionale <strong>per</strong> il Friuli Venezia<br />

Giulia.<br />

In base a tale intesa possono beneficiare del<br />

trattamento di mobilità in deroga (senza<br />

iscrizione nella lista di mobilità), <strong>per</strong> un <strong>per</strong>iodo<br />

non su<strong>per</strong>iore a <strong>qua</strong>ttro mesi, i lavoratori che<br />

nel 2009 siano stati licenziati (con risoluzione<br />

collettiva, plurima o individuale <strong>per</strong> giustificato<br />

motivo oggettivo), ovvero si siano dimessi <strong>per</strong><br />

giusta causa, a condizione che siano esclusi dal<br />

diritto alla <strong>per</strong>cezione di <strong>qua</strong>lsiasi trattamento<br />

di disoccupazione e abbiano prestato almeno<br />

tre mesi di attività presso l’ultimo datore di<br />

lavoro.<br />

Il trattamento può essere concesso <strong>per</strong> tutte le<br />

tipologie di lavoro subordinato, compresi gli<br />

apprendisti, i lavoratori somministrati, i soci<br />

lavoratori subordinati di coo<strong>per</strong>ative escluse<br />

dall’utilizzo degli ammortizzatori sociali, i<br />

lavoratori cessati <strong>per</strong> un contratto di lavoro<br />

a tempo determinato, con almeno tre mesi<br />

di anzianità presso il datore di lavoro che li<br />

occupava a tempo determinato <strong>per</strong> un <strong>per</strong>iodo<br />

di almeno 4 mesi.<br />

Nel contempo, l’intesa prevede concessioni,<br />

anche in questo caso <strong>per</strong> non più di <strong>qua</strong>ttro<br />

mesi, del trattamento di integrazione salariale<br />

in deroga <strong>per</strong> i lavoratori sospesi nel 2009 a<br />

causa di riorganizzazione, ristrutturazione<br />

o riconversione, o di <strong>crisi</strong> non implicante<br />

cessazione di attività, <strong>qua</strong>lora i datori di lavoro<br />

non siano, in base alla vigente normativa<br />

nazionale, destinatari di trattamenti di<br />

integrazione salariale straordinaria. Possono<br />

beneficiare del trattamento tutti i lavoratori<br />

subordinati, compresi gli apprendisti, i<br />

lavoratori somministrati e i soci lavoratori<br />

che abbiano instaurato con le coo<strong>per</strong>ative un<br />

rapporto di lavoro subordinato.<br />

Sono possibili in via eccezionale concessioni,<br />

fino a <strong>qua</strong>ttro mesi, del trattamento di<br />

integrazione salariale in deroga <strong>per</strong> i lavoratori<br />

sospesi nel 2009 da imprese che, pur essendo<br />

destinatarie di trattamenti di integrazione<br />

salariale straordinaria, non possano ricorrervi,<br />

nel caso di CIGS <strong>per</strong> <strong>crisi</strong> aziendale, <strong>per</strong> il<br />

mancato decorso del <strong>per</strong>iodo pari a due terzi<br />

di quello relativo alla precedente concessione;<br />

nel caso di CIGS <strong>per</strong> ristrutturazione,


iorganizzazione o riconversione, a causa del<br />

su<strong>per</strong>amento del limite di durata complessiva<br />

di 36 mesi di CIGS nell’arco del quinquennio.<br />

Si tratta di un insieme di interventi di indubbia<br />

importanza alla luce dell’attuale difficile<br />

situazione economica e produttiva che impone<br />

di salvaguardare l’occupazione anche nei<br />

settori che non sono destinatari della CIGO,<br />

della CIGS e della mobilità.<br />

È necessario <strong>per</strong>altro un raccordo con il sistema<br />

di ammortizzatori sociali in deroga previsto dal<br />

decreto legge 185, <strong>per</strong>ché <strong>per</strong> espressa previsione<br />

della normativa nazionale, ripresa dall’intesa<br />

istituzionale regionale, i lavoratori aventi i<br />

requisiti di cui all’articolo 19, comma 1, lettere<br />

a), b) e c), del decreto legge 185/2008, possono<br />

beneficiare dei trattamenti di CIG e di mobilità<br />

in deroga subordinatamente all’esaurimento<br />

dei <strong>per</strong>iodi di tutela di cui alle disposizioni di<br />

legge medesime.<br />

A tale proposito resta ancora da chiarire, nel<br />

momento in cui si scrivono queste notazioni,<br />

se le imprese appartenenti a settori in cui<br />

non o<strong>per</strong>ano gli enti bilaterali che sono<br />

chiamati ad integrare l’indennità ordinaria di<br />

disoccupazione prevista dal decreto legge 185,<br />

possono o meno utilizzare la medesima prima<br />

di fare ricorso agli interventi regionali.<br />

È auspicabile la piena cumulabilità, anche in<br />

questi casi, dei due livelli; in caso contrario si<br />

determinerebbe <strong>una</strong> disparità fra aziende <strong>per</strong> il<br />

solo fatto che appartengano o no ad un ambito<br />

in cui è presente un ente bilaterale.<br />

Alessandro Carta<br />

Responsabile e Coordinatore<br />

Area Lavoro e Relazioni Industriali<br />

Ammortizzatori sociali in deroga: intesa regionale<br />

29


Formazione<br />

Per maggiori informazioni e <strong>per</strong> <strong>assi</strong>stenza<br />

tecnica e progettuale nell’organizzazione<br />

e nell’attivazione dei piani formativi con il<br />

conto formazione e con il conto di sistema<br />

di Fondimpresa, le aziende del Friuli Venezia<br />

Giulia possono contattare il <strong>per</strong>sonale di<br />

Formindustria inviando la propria richiesta<br />

all’indirizzo e-mail info@formindustria.org<br />

oppure al numero di fax 040 369353.<br />

Piani formativi<br />

<strong>per</strong> i lavoratori in cig<br />

Formindustria offre supporto e consulenza <strong>per</strong> progetti<br />

formativi finanziabili con il conto formazione Fondimpresa<br />

Un progetto di formazione del<br />

<strong>per</strong>sonale rivolto a chi si trova in<br />

cassa integrazione, come opportunità<br />

positiva generata <strong>dalla</strong> <strong>crisi</strong>: Formindustria,<br />

ente di formazione di <strong>Confindustria</strong> del<br />

Friuli Venezia Giulia, propone piani formativi<br />

finanziabili integralmente con il “conto<br />

formazione” Fondimpresa, se rivolti a<br />

lavoratori in questa particolare condizione.<br />

Vengono garantiti un servizio di consulenza,<br />

di analisi dei fabbisogni formativi interni<br />

all’azienda, di supporto nell’attivazione dei<br />

finanziamenti e nella gestione dell’attività di<br />

formazione vera e propria.<br />

Alle aziende che aderiscono a Fondimpresa è<br />

riservata quindi un’opportunità particolare,<br />

dal momento che da gennaio 2009 è stato<br />

modificato il regolamento dell’ente formativo<br />

di <strong>Confindustria</strong> in modo da far sì che la quota<br />

di cofinanziamento normalmente a carico<br />

dell’azienda non sia dovuta <strong>per</strong> i piani destinati<br />

ai lavoratori collocati in cassa integrazione,<br />

ordinaria o straordinaria, nell’ambito di<br />

interventi di ri<strong>qua</strong>lificazione professionale,<br />

sulla base di intese sottoscritte dalle parti<br />

sociali. Per attivare questa possibilità è<br />

necessario che sia stato sottoscritto l’accordo<br />

sindacale di condivisione, e che sia stata<br />

presentata la relativa richiesta di integrazione<br />

salariale.<br />

“In tutta Italia questa opportunità sta<br />

riscuotendo un notevole successo, tanto che ad<br />

oggi oltre la metà delle imprese e dei lavoratori<br />

hanno già aderito a Fondimpresa - spiega Ivo<br />

Della Polla, Presidente di Formindustria.<br />

è importante che anche gli imprenditori<br />

del Friuli Venezia Giulia sappiano cogliere<br />

quest’occasione, tenendo conto del fatto che<br />

la ri<strong>qua</strong>lificazione del <strong>per</strong>sonale, e dunque<br />

la valorizzazione del know-how interno<br />

all’azienda, rappresenta uno dei capisaldi su<br />

cui si basa la competitività di un’impresa sui<br />

mercati.”<br />

Possono avviare progetti di formazione a<br />

queste condizioni le aziende che, avendo<br />

aderito a Fondimpresa, hanno accantonato su<br />

un conto aziendale i versamenti obbligatori<br />

dello 0,30% altrimenti destinati all’INPS,<br />

da utilizzare <strong>per</strong> l’aggiornamento dei<br />

propri dipendenti. Le imprese normalmente<br />

sostengono un terzo dei costi complessivi<br />

del piano formativo prescelto (attraverso


un cofinanziamento rappresentato dalle<br />

retribuzioni del <strong>per</strong>sonale in formazione,<br />

mentre tale forma non è richiesta <strong>per</strong> i<br />

lavoratori in cassa integrazione), che si<br />

articolerà secondo i tempi e le modalità<br />

decise dall’azienda, che attingerà alle risorse<br />

accumulate e maturande nel proprio “conto<br />

formazione”.<br />

Tuttavia le proposte non sono riservate<br />

solamente ai lavoratori in cassa integrazione:<br />

Formindustria, grazie alle risorse del “conto<br />

di sistema” di Fondimpresa, propone piani<br />

formativi di tipo territoriale o settoriale rivolti<br />

in particolar modo alle aziende di piccole<br />

dimensioni, che impiegano più tempo <strong>per</strong><br />

accrescere il proprio conto formazione.<br />

technoAREA Gorizia: un’opportunità nuova <strong>per</strong> imprese innovative<br />

Piani formativi <strong>per</strong> i lavoratori in cig<br />

Il polo tecnologico isontino di AREA Science Park, o<strong>per</strong>ativo dall’inizio del 2009 nel rinnovato padiglione A dell’Autoporto di Gorizia, è<br />

concepito come sede elettiva <strong>per</strong> iniziative di sviluppo tecnologico e di innovazione industriale di aziende e centri di ricerca e sviluppo che<br />

o<strong>per</strong>ino in settori strategici <strong>per</strong> l’economia regionale e nazionale (come ambiente, domotica, salute, informatica, elettronica, telematica,<br />

efficienza energetica, sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili). La struttura dispone di <strong>una</strong> ventina di moduli con metratura<br />

variabile tra i 50 e i 150 metri <strong>qua</strong>drati <strong>per</strong> uffici e laboratori. L’offerta base dell’insediamento include connessioni informatiche ad alta<br />

velocità, servizi logistici e di sicurezza, reception e centralino comuni, spazi condivisi <strong>per</strong> convegni e riunioni. I costi di locazione sono<br />

compresi tra i 30 e i 65 euro <strong>per</strong> metro <strong>qua</strong>dro l’anno, secondo le tipologie; i costi di gestione e <strong>per</strong> i consumi energetici sono contenuti.<br />

Ma sono soprattutto i vantaggi immateriali il vero elemento di attrattività di technoAREA Gorizia, derivanti dall’es<strong>per</strong>ienza di AREA Science<br />

Park: coo<strong>per</strong>azione tecnica ed economica fra le aziende; messa in rete di risorse intellettuali e tecnologiche; adozione di strumenti e tecniche<br />

comuni <strong>per</strong> lo sviluppo e la gestione dell’innovazione e della competitività industriale; sviluppo di nuove attività produttive e nuove opportunità<br />

di mercato; soluzione di comuni problemi di logistica e di servizi.<br />

2008<br />

2008<br />

T.M. 35.789.535<br />

435<br />

2008<br />

8.123<br />

17.874<br />

36.808<br />

8.832<br />

2.987<br />

74.624<br />

31


<strong>Trieste</strong> Coffee Cluster<br />

I numeri del caffè<br />

a <strong>Trieste</strong><br />

“I dati aggiornati sulle importazioni di caffè<br />

verde distribuite <strong>per</strong> dogana <strong>per</strong> il <strong>per</strong>iodo<br />

gennaio/dicembre 2008 - dice Furio Suggi<br />

Liverani, Presidente del <strong>Di</strong>stretto - denotano<br />

che <strong>Trieste</strong> è in vetta alla cl<strong>assi</strong>fica con<br />

117.975.999 chilogrammi, pari al 26,30<br />

% del caffè importato. Segue, a distanza<br />

ravvicinata, Savona, con 117.079.665<br />

chilogrammi, pari al 26,10 % del totale.<br />

Anche i dati <strong>per</strong> il primo bimestre 2009<br />

sono buoni: nel <strong>per</strong>iodo di riferimento sono<br />

state sbarcate a <strong>Trieste</strong> 23.810 tonnellate di<br />

caffè, pressoché totalmente in container. Ciò<br />

rappresenta quindi un bell’aumento rispetto<br />

alle 6.458 tonnellate del primo bimestre<br />

2008, anche se va detto che il primo bimestre<br />

2008 era rimasto piuttosto sottotono negli<br />

arrivi di caffè. Si registrano quindi stock<br />

piuttosto elevati e un aumento dei noli.<br />

Le statistiche ci confortano - conclude il<br />

Presidente del <strong>Trieste</strong> Coffee Cluster - in<br />

quella che <strong>per</strong> gli o<strong>per</strong>atori è <strong>una</strong> <strong>per</strong>cezione<br />

piuttosto diffusa: il mercato reagisce non<br />

contraendo i consumi, nonostante la <strong>crisi</strong><br />

economica e il pessimismo dei consumatori”.<br />

<strong>Di</strong>stretto del caffè:<br />

varato il Piano di Sviluppo<br />

I dettagli sono stati discussi dai soci nel corso dell’Assemblea del<br />

<strong>Trieste</strong> Coffee Cluster, tenutasi a Palazzo Ralli<br />

L’<br />

Assemblea dei soci di <strong>Trieste</strong> Coffee<br />

Cluster, l’Agenzia di Sviluppo del<br />

<strong>Di</strong>stretto Industriale del Caffè di<br />

<strong>Trieste</strong>, ha varato il Piano Triennale di Sviluppo<br />

del <strong>Di</strong>stretto. “È un piano ambizioso, ma nel<br />

contempo realistico, <strong>per</strong>ché individua progetti<br />

con diverso grado di priorità strategica - dice il<br />

Presidente, Furio Suggi Liverani - su di esso<br />

abbiamo raccolto il consenso di tutti i soci.<br />

<strong>Tre</strong> gli <strong>assi</strong> di intervento: la valorizzazione e<br />

la promozione della filiera produttiva, anche<br />

nell’obiettivo dell’attrazione di nuovi investitori;<br />

la ricerca, l’innovazione, lo sviluppo e la<br />

formazione specialistica; ed infine la logistica<br />

e le infrastrutture necessarie <strong>per</strong> <strong>assi</strong>curare il<br />

presidio di tutta la catena del valore di questa<br />

commodity importante <strong>per</strong> il nostro territorio”.<br />

“Su tutta l’articolazione del piano di sviluppo<br />

- continua Suggi Liverani - abbiamo registrato<br />

l’interesse non solo delle imprese private facenti<br />

parte dell’Agenzia ma anche dei soci pubblici,<br />

che vanno <strong>dalla</strong> Finanziaria Regionale Friulia<br />

alla Camera di Commercio, dal Comune di<br />

<strong>Trieste</strong> a quello di Muggia, dall’Ente Fiera<br />

all’Ente Zona Industriale di <strong>Trieste</strong>. Anche i<br />

rappresentanti delle organizzazioni sindacali,<br />

presenti all’Assemblea, hanno dato il proprio<br />

appoggio al piano”.<br />

L’assemblea è stata l’opportunità <strong>per</strong> un<br />

confronto corale sull’attuale situazione<br />

economica del comparto. “Il primato dell’Italia<br />

nel mondo riferito al metodo di preparazione<br />

del caffè espresso italiano non è <strong>per</strong> nulla un<br />

fatto scontato - ha ricordato Suggi Liverani<br />

- <strong>per</strong> questo si lavora a iniziative di tutela,<br />

di valorizzazione dell’espresso e del ‘vivere il<br />

caffè’ come es<strong>per</strong>ienza culturale e sensoriale.<br />

È necessario investire in termini di tracciabilità<br />

di filiera e di <strong>qua</strong>lità del prodotto. Importante<br />

anche <strong>per</strong>seguire il coordinamento del network<br />

dei laboratori di analisi del caffè esistenti sul<br />

territorio, con l’obiettivo di esaltare e di integrare<br />

nel contempo le nostre competenze distintive”.<br />

Il Vice Presidente dell’Agenzia, M<strong>assi</strong>miliano<br />

Fabian, ha sottolineato come le competenze<br />

presenti a <strong>Trieste</strong> nel settore del caffè possano<br />

essere spese anche <strong>per</strong> sviluppare progetti<br />

di coo<strong>per</strong>azione internazionale. Vincenzo<br />

Sandalj, consigliere di <strong>Trieste</strong> Coffee Cluster,<br />

si è soffermato sulla necessità di rafforzare<br />

il vantaggio competitivo di tutti i servizi<br />

intangibili che può offrire <strong>Trieste</strong> come porto di<br />

arrivo del caffè.<br />

Sancita anche la sempre maggiore collaborazione<br />

con la Fiera di <strong>Trieste</strong>, che ha espresso un<br />

proprio rappresentante all’interno del Consiglio<br />

di Amministrazione dell’Agenzia e che sta già<br />

lavorando alla nuova edizione della Fiera Internazionale<br />

TriestEspresso Expo in programma a<br />

novembre 2010.<br />

Intanto l’Agenzia è entrata nel network della<br />

Federazione Italiana dei <strong>Di</strong>stretti: un primo<br />

passo <strong>per</strong> instaurare relazioni soprattutto con<br />

le altre filiere agroalimentari, di cui il nostro<br />

Paese è particolarmente ricco.<br />

Elisabetta Michieli<br />

Responsabile Area Economia e Impresa<br />

Assindustria <strong>Trieste</strong>


Autotrasportatori<br />

Norme più strette<br />

<strong>per</strong> gli autotrasportatori<br />

Nuovi regolamenti <strong>per</strong> il settore, che in regione si trova<br />

ad affrontare anche la concorrenza straniera<br />

Alle criticità diffuse legate alla <strong>crisi</strong><br />

internazionale, <strong>per</strong> il settore autotrasporto<br />

regionale si aggiungono<br />

i problemi derivanti <strong>dalla</strong> concorrenza delle<br />

imprese d’oltreconfine: questi temi sono stati<br />

al centro di un incontro organizzato recentemente<br />

presso sede dell’Unione industriali di<br />

Gorizia dai rappresentanti delle territoriali<br />

ANITA-<strong>Confindustria</strong> del Friuli Venezia Giulia,<br />

al <strong>qua</strong>le hanno partecipato il sottosegretario<br />

ai Trasporti Bartolomeo Giachino, il<br />

deputato del Pd Ivano Strizzolo, il segretario<br />

nazionale dell’Anita Alfonso Trapani e l’assessore<br />

regionale alla Mobilità Riccardo Riccardi.<br />

Nel corso dell’incontro gli autotrasportatori<br />

hanno messo in luce tutte le problematiche<br />

connesse al settore in regione, sottolineando<br />

in particolare come sia difficile<br />

competere con i concorrenti stranieri; <strong>una</strong><br />

sfida che negli ultimi tempi ha registrato la<br />

sconfitta delle società italiane che, ad esempio,<br />

hanno visto nella provincia di Gorizia letteralmente<br />

dimezzare il numero dei camion<br />

nazionali in transito.<br />

Quella che sembra <strong>per</strong>ò essere <strong>una</strong> boccata<br />

d’ossigeno <strong>per</strong> il trasporto su strada è arrivata<br />

all’inizio di aprile da Roma: il ministro<br />

delle Infrastrutture e Trasporti, Altero<br />

Matteoli, ha infatti firmato il decreto ministeriale<br />

che regolamenta il trasporto di<br />

cabotaggio (effettuato nel nostro Paese da<br />

vettori stranieri). Il Decreto, che prevede che<br />

il trasporto di cabotaggio sia consecutivo ad<br />

un trasporto internazionale e che si possano<br />

fare 2 viaggi al m<strong>assi</strong>mo in 7 giorni, affianca<br />

Zabai: un risultato soddisfacente<br />

l’Italia alla linea già sposata da altri Stati<br />

membri, come la Spagna e la Germania, dove<br />

il limite fissato è di 3 giorni su 7, e l’Austria e<br />

la Francia che hanno stabilito rispettivamente<br />

1 mese e 45 giorni in un anno. In precedenza<br />

nel nostro Paese i vettori comunitari potevano<br />

eseguire trasporti di cabotaggio stradale <strong>per</strong><br />

un <strong>per</strong>iodo m<strong>assi</strong>mo di 6 mesi su 12.<br />

Nell’incontro di Gorizia gli autotrasportatori<br />

hanno avanzato al Sottosegretario Giachino<br />

<strong>una</strong> serie di proposte <strong>per</strong> risollevare il settore,<br />

puntando in particolare sulla necessità di più<br />

controlli di polizia e sulla possibilità di parificare<br />

le accise sul carburante, ma anche<br />

sull’abbattimento degli oneri contributivi <strong>per</strong><br />

le aziende che scelgono di mantenere la base<br />

occupazionale, senza ricorrere alla cassa integrazione.<br />

Quest’ultima proposta, in particolare,<br />

ha attirato l’interesse del Sottosegretario<br />

ai Trasporti.<br />

“ANITA ha spinto molto <strong>per</strong> la firma del decreto - spiega Oscar Zabai, Presidente di Autamarocchi e membro del Consiglio Nazionale<br />

dell’Associazione nazionale delle imprese di autotrasporto di <strong>Confindustria</strong> - e quindi siamo soddisfatti di questo risultato, che consentirà agli<br />

autotrasportatori di contrastare la concorrenza dei vettori stranieri. A fine aprile inoltre - continua Zabai - il Parlamento Europeo ha adottato<br />

un pacchetto legislativo che fissa norme comuni sull’accesso al mercato del trasporto internazionale di merci su strada e su quello ai servizi<br />

di trasporto effettuati con autobus, nonché sulle condizioni da rispettare <strong>per</strong> esercitare l’attività di trasportatore. Per effettuare i trasporti<br />

internazionali sarà necessario il possesso di <strong>una</strong> licenza comunitaria e, <strong>qua</strong>lora il conducente sia cittadino di un Paese terzo, anche di un<br />

attestato di conducente”.<br />

33


Assindustria<br />

Responsabilità<br />

amministrativa<br />

I servizi di Assindustria rivolti alle aziende <strong>per</strong> la dotazione<br />

di modelli organizzativi e gestionali<br />

Assindustria ha presentato nell’ambito di<br />

uno specifico incontro sul tema della<br />

responsabilità amministrativa degli enti<br />

un nuovo servizio gratuito rivolto a tutte le aziende<br />

associate <strong>per</strong> valutare (sulla base di un semplice<br />

questionario) la necessità di adottare dei modelli<br />

organizzativi snelli, tarati sulle aree di possibile<br />

rischio.<br />

Come noto, il decreto legislativo 8 giugno 2001,<br />

n. 231 ha introdotto dal 4 luglio 2001 nel nostro<br />

ordinamento la responsabilità amministrativa<br />

delle società <strong>per</strong> alcuni reati tra i <strong>qua</strong>li quelli<br />

di corruzione, concussione, aggiotaggio, truffa,<br />

indebita <strong>per</strong>cezione di erogazioni, frode informatica<br />

ai danni dello Stato o di un ente pubblico commessi<br />

da legali rappresentanti, amministratori, dirigenti o<br />

dai loro dipendenti. In questo caso la responsabilità<br />

della società si aggiunge alla responsabilità<br />

<strong>per</strong>sonale del soggetto che abbia commesso il fatto.<br />

Negli anni il legislatore ha ulteriormente allungato<br />

la lista dei reati estendendo l’applicazione della responsabilità<br />

amministrativa anche ai reati societari<br />

(falso in bilancio, falso prospetto, illegale ripartizione<br />

degli utili e delle riserve, ecc.) e a reati connessi<br />

con la sicurezza sul lavoro. Questa lista di reati è<br />

destinata ad allungarsi e ricomprenderà, a breve,<br />

anche i reati ambientali.<br />

La responsabilità della società può esser esclusa<br />

<strong>qua</strong>lora la <strong>per</strong>sona giuridica si sia dotata di modelli<br />

di organizzazione e gestione idonei a prevenire i<br />

reati considerati ed abbia affidato a un organismo<br />

interno, dotato di autonomi poteri, il compito di<br />

vigilare sulla loro osservanza. Se infatti tali modelli<br />

risultassero adottati e realmente ed efficacemente<br />

attuati, la società potrà ottenere, a prescindere<br />

<strong>dalla</strong> responsabilità della <strong>per</strong>sona fisica che<br />

abbia commesso il fatto, l’archiviazione del<br />

procedimento ovvero <strong>una</strong> sentenza di non luogo a<br />

procedere ovvero <strong>una</strong> sentenza di esclusione della<br />

propria responsabilità amministrativa. In caso<br />

contrario le sanzioni vanno da quella pecuniaria<br />

fino all’interdizione dell’esercizio dell’attività.<br />

Si tratta quindi di adottare un sistema incrociato<br />

di controlli che metta l’impresa al riparo dalle<br />

contestazioni <strong>per</strong> violazioni del decreto 231<br />

seguendo i seguenti passaggi:<br />

- effettuazione di <strong>una</strong> mappatura del rischio<br />

orientata secondo le specificità dell’attività<br />

produttiva<br />

- attenta verifica ed eventuale integrazione<br />

delle procedure interne di prevenzione ai sensi<br />

dei principi del d. lgs. 231/01; è importante<br />

tenere conto di tutte le attività già svolte,<br />

anche in materia di gestione della sicurezza,<br />

armonizzandole anche ai fini del decreto<br />

legislativo in oggetto, evitando inutili e costose<br />

duplicazioni<br />

- adozione di un modello organizzativo snello<br />

idoneo a prevenire i reati previsti dal decreto<br />

legislativo 231/01 che, oltre ad avere un ruolo<br />

di “paracadute” di fronte a un giudice, risulti<br />

funzionale all’attività d’impresa.<br />

In questo <strong>per</strong>corso i funzionari di Assindustria,<br />

unitamente all’ex<strong>per</strong>tise dell’avv. Giovanni Borgna,<br />

sono a disposizione delle aziende.<br />

Già dal 2002 sono a disposizione le linee guida di <strong>Confindustria</strong><br />

<strong>per</strong> <strong>una</strong> corretta stesura dei modelli organizzativi<br />

Sonia Lussi<br />

Vice <strong>Di</strong>rettore<br />

Assindustria <strong>Trieste</strong><br />

Al fine di fornire alle aziende associate un servizio di <strong>assi</strong>stenza, l’Associazione degli Industriali, <strong>per</strong> iniziativa del Comitato<br />

della Piccola Industria, aveva fatto predisporre nel 2004 due schemi di modello organizzativo, uno <strong>per</strong> le piccole e uno <strong>per</strong> le<br />

medie imprese. Tali schemi andavano poi adattati alle diverse realtà aziendali.<br />

Sempre nel 2004 è stato organizzato un seminario formativo <strong>per</strong> approfondire la normativa e <strong>per</strong> presentare gli schemi.<br />

Negli anni naturalmente abbiamo dato notizia agli associati delle integrazioni e modifiche al d.lgs 231/2001 attraverso le notizie<br />

sul nostro sito (www.<strong>assi</strong>ndustria.trieste.it) e con seminari di approfondimento.


Check up gratuito<br />

Responsabilità amministrativa<br />

L’Associazione Industriali di <strong>Trieste</strong> mette a disposizione delle Aziende associate un servizio di check up gratuito sui rischi<br />

aziendali connessi ai reati previsti dal D.Lgs 231/01. I funzionari di Assindustria valuteranno, in base all’attività dell’azienda,<br />

i suoi rapporti con la Pubblica Amministrazione, l’attività svolta dai propri dipendenti, il grado di rischio di incorrere in uno<br />

o più reati previsti dal decreto D.Lgs. 231/01 e la conseguente, eventuale, necessità di dotarsi di un modello organizzativo.<br />

Compilazione di un modello organizzativo aziendale<br />

Assindustria <strong>Trieste</strong> ha sottoscritto con lo Studio legale Borgna <strong>una</strong> convenzione al fine di riservare alle Aziende associate<br />

un servizio di compilazione di un modello di organizzazione, gestione e controllo a condizioni economiche vantaggiose.<br />

Assindustria <strong>Trieste</strong> collabora da anni con lo Studio legale Borgna su tematiche legate alla responsabilità amministrativa delle<br />

imprese ed intende mettere a disposizione delle Aziende associate la professionalità di uno studio legale di provata es<strong>per</strong>ienza.<br />

Personal computing mobility & communication<br />

Personal<br />

computing mobility<br />

& communication<br />

Ricerca e innovazione<br />

dal <strong>per</strong>sonal computer ai<br />

dispositivi mobili<br />

Giovedì 28 maggio<br />

Sala Oceania<br />

Stazione Marittima<br />

<strong>Trieste</strong><br />

Il convegno sarà un opportunità non solo <strong>per</strong> conoscere e capire le ultimissime evoluzioni delle<br />

piattaforme informatiche e della tecnologia multimediale, ma anche un’occasione <strong>per</strong> cogliere<br />

suggerimenti e vantaggi che queste possono apportare in ambito lavorativo. L’intento vuole essere quello<br />

di fornire informazioni semplici ma efficaci <strong>per</strong> migliorare la produttività aziendale e l’infrastruttura ICT<br />

Un incontro piacevole e a<strong>per</strong>to a tutti, arricchito da contributi e interviste video girati nelle aziende del settore.<br />

Relatore: Marino Attini, Specialista in tecnologie <strong>per</strong> l’innovazione di Insiel ed es<strong>per</strong>to di multimedialità<br />

e sistemi audio video.<br />

9.00 Saluto di benvenuto<br />

Ing. Claudio Furlan, Presidente Sezione Informatica e Reti dell’Associazione Industriali di <strong>Trieste</strong><br />

9.30 Nuove architetture sul <strong>per</strong>sonal computer e sui dispositivi mobili<br />

Nuovi processori Intel Core i7 e Xeon 5500<br />

Il successo dei NetPC e processori Atom<br />

<strong>Di</strong>schi a stato solido e memorie DDR3<br />

Il wireless USB<br />

Aspettando Windows 7<br />

Apple O<strong>per</strong>ating System iPhone 3.0 e Google Android 1.5<br />

11.00 SMAU: tecnologie <strong>per</strong> il business (servizio video)<br />

11.45 Proteggere e ottimizzare la rete<br />

Il linguaggio della “sicurezza in rete”<br />

UTM: Unified Threat Management<br />

ADSL sincrona e satellitare<br />

Sviluppi del VoIP e Comunicazione Unificata<br />

Videosorveglianza IP<br />

Multimedia network<br />

12.45 <strong>Di</strong>battito e conclusioni<br />

13.00 Chiusura lavori<br />

35


ANCE<br />

Edilmaster<br />

La Scuola Edile di <strong>Trieste</strong> è l’Ente di<br />

formazione professionale, accreditato presso<br />

la Regione Friuli Venezia Giulia, preposto alla<br />

promozione, organizzazione e attuazione di<br />

corsi specifici nell’ambito del settore edile.<br />

Gestita da Ance <strong>Trieste</strong>, Cna, Confartigianato e<br />

dalle Organizzazioni dei Lavoratori Feneal Uil,<br />

Filca Cisl, Fillea Cgil, Edilmaser si occupa di:<br />

Prima formazione<br />

Apprendistato e primo inserimento lavorativo<br />

Sicurezza<br />

Corsi di specializzazione in edilizia<br />

Corsi di informatica (Ente accreditato Test<br />

Center ECDL)<br />

Corsi <strong>per</strong>sonalizzati<br />

Un progetto pilota<br />

in Serbia<br />

Edilmaster, IAL e Regione FVG insieme <strong>per</strong> la formazione<br />

di lavoratori edili di provenienza serba<br />

UUn progetto pilota in Italia <strong>per</strong> la<br />

formazione di lavoratori edili di<br />

provenienza serba, organizzato da<br />

Eldilmaster - La Scuola Edile di <strong>Trieste</strong>, in<br />

collaborazione con lo IAL regionale e Obiettivo<br />

Lavoro, grazie al sostegno della Regione Autonoma<br />

Friuli Venezia Giulia.<br />

L’importante iniziativa, presentata nel corso<br />

di <strong>una</strong> conferenza stampa dal Presidente di<br />

Edilmaster Marco Savino e dal <strong>Di</strong>rettore<br />

Giampaolo Petrini, ha coinvolto l’Istituto<br />

Su<strong>per</strong>iore Politecnico di Kragujevac (circa 700<br />

allievi impegnati in <strong>qua</strong>ttro indirizzi di studio:<br />

chimico, meccanico, alimentare ed edile).<br />

Organizzato parallelamente al Progetto Serbia<br />

- iniziato a settembre 2008 con un corso di<br />

formazione di 120 ore e conclusosi con un<br />

esame della conoscenza della lingua italiana<br />

effettuato da due ispettori dell’Università di<br />

Perugia (uno dei tre enti certificatori accreditati<br />

presso il nostro Ministero degli Affari Esteri) -<br />

questa nuova iniziativa formativa prevede tre<br />

fasi: partecipazione di un gruppo di ragazzi<br />

dell’Istituto Su<strong>per</strong>iore serbo alle lezioni promosse<br />

da Edilmaster; l’istituzione di <strong>una</strong> cattedra di<br />

lingua italiana presso la scuola a Kragujevac dal<br />

1° settembre 2009; la possibilità <strong>per</strong> i ragazzi che<br />

hanno partecipato al corso di lingua italiana di<br />

seguire un <strong>per</strong>corso formativo di ulteriori 600/700<br />

ore presso la Scuola Edile di <strong>Trieste</strong>, ottenendo così<br />

un diploma utile sia in Italia che in Serbia.<br />

“L’opportunità di questo doppio riconoscimento<br />

del diploma - ha sottolineato Marco Savino -<br />

rappresenta <strong>una</strong> vera novità, mai s<strong>per</strong>imentata a<br />

livello nazionale, e nasce dalle esigenze espresse da<br />

un territorio, il Friuli Venezia Giulia (in particolare<br />

la provincia di <strong>Trieste</strong>), che si caratterizza <strong>per</strong> <strong>una</strong><br />

forte presenza di lavoratori stranieri: circa il 40%,<br />

con punte di oltre il 60% a <strong>Trieste</strong>, è la <strong>per</strong>centuale<br />

di stranieri regolari censiti dalle locali Casse Edili<br />

del Friuli Venezia Giulia, dei <strong>qua</strong>li la maggioranza<br />

sono di provenienza serba”.<br />

In tale contesto, Edilmaster (che organizza corsi<br />

di prima formazione in diversi settori <strong>per</strong> allievi<br />

che hanno assolto l’obbligo scolastico) promuove<br />

<strong>per</strong>corsi formativi in lingua italiana <strong>per</strong> lavoratori<br />

edili nel loro Paese d’origine, finalizzati ad un<br />

loro successivo inserimento lavorativo sul nostro<br />

territorio a cura delle imprese del settore, come<br />

previsto <strong>dalla</strong> così detta legge Bossi-Fini. Una<br />

legge che consente l’inserimento in Italia, fuori<br />

<strong>dalla</strong> quote previste, di lavoratori stranieri già<br />

professionalizzati che abbiano partecipato ad<br />

azioni formative, coordinate dall’Italia, nei Paesi<br />

d’origine.<br />

“Il progetto - ha affermato Savino, evidenziando<br />

che si tratta di un’iniziativa finanziata <strong>dalla</strong><br />

Regione a seguito di un Bando pubblico indetto<br />

nel 2006 <strong>per</strong> la presentazione di programmi<br />

di formazione all’estero - ha coinvolto <strong>una</strong><br />

cin<strong>qua</strong>ntina di allievi che sono stati selezionati<br />

sul posto dal Politecnico di Kragujevac, dei <strong>qua</strong>li<br />

venticinque hanno partecipato al corso formativo<br />

strutturato in lezioni tecniche ed anche di lingua<br />

italiana, sulla sicurezza e di orientamento al<br />

sistema lavorativo e normativo del nostro Paese.<br />

L’iniziativa ha portato <strong>una</strong> delegazione di allievi<br />

e di insegnanti anche a <strong>Trieste</strong> <strong>per</strong> <strong>una</strong> settimana<br />

<strong>per</strong> far conoscere la scuola edile, il contesto<br />

formativo e la città”.<br />

“Per favorire le opportunità di collaborazione<br />

nell’area di Kragujevac - ha concluso il<br />

Presidente Marco Savino, ricordando che si tratta<br />

di un territorio ad alto tasso industriale, sede ad<br />

esempio della Zastava (recentemente acquisita<br />

dal Gruppo Fiat) - la Regione Autonoma Friuli<br />

Venezia Giulia, insieme allo IAL, aprirà a maggio<br />

un Infopoint dedicato a tutte le imprese che<br />

volessero avviare dei progetti in Serbia”.


Solidarietà <strong>Trieste</strong><br />

Assemblea Ordinaria<br />

a Palazzo Ralli<br />

Nuove idee <strong>per</strong> promuovere la responsabilità sociale d’impresa<br />

sul territorio<br />

“S<br />

tiamo lavorando <strong>per</strong> diffondere il<br />

concetto di responsabilità sociale<br />

d’impresa, a cui vorremmo che le<br />

aziende si avvicinassero sempre di più. Recentemente,<br />

su iniziativa di Giuseppe Pangher, Consigliere<br />

dell’Associazione, ci siamo interessati alla<br />

promozione del volontariato nelle imprese principali<br />

della regione, <strong>per</strong> raggiungere i lavoratori<br />

che si stanno avvicinando all’età della pensione”.<br />

I temi della responsabilità sociale d’impresa e del<br />

bilancio sociale si confermano al centro dell’impegno<br />

di Solidarietà <strong>Trieste</strong> Onlus: nel corso<br />

dell’Assemblea Ordinaria svoltasi a Palazzo Ralli,<br />

sede di Assindustria <strong>Trieste</strong>, la Presidente Anna<br />

Illy ha tracciato un bilancio dell’attività 2008<br />

dell’Associazione senza scopi di lucro, nata nel<br />

1999 <strong>per</strong> promuovere progetti sociali che coinvolgessero<br />

il mondo profit e quello non profit.<br />

“Sono forti anche i contatti con le altre Associazioni<br />

- ha ricordato la Vice Presidente Loredana<br />

Catalfamo - e infatti da un incontro con Sodalitas<br />

Milano è emersa l’idea di creare un network<br />

ancora più stretto con le onlus territoriali che<br />

si occupano dei nostri stessi temi, <strong>per</strong> portare<br />

avanti progetti condivisi, e <strong>una</strong> revisione dello<br />

Statuto”. È stata avviata la costituzione di <strong>una</strong><br />

Commissione Esecutiva, della <strong>qua</strong>le Loredana<br />

Catalfamo è divenuta componente.<br />

La Presidente Anna Illy ha presentato le principali<br />

attività promosse nel 2008: <strong>dalla</strong> realizzazione<br />

del Bilancio Sociale dell’O<strong>per</strong>a Villaggio del Fanciullo<br />

all’aggiornamento di quello della Comunità<br />

di San Martino al Campo, dal sostegno all’Associazione<br />

Calicanto <strong>per</strong> migliorare la divulgazione<br />

del suo lavoro (l’Associazione si occupa di progetti<br />

di sport integrato <strong>per</strong> giovani abili e diversa-<br />

Bilancio sociale <strong>per</strong> il Villaggio del Fanciullo<br />

mente abili) alla collaborazione con l’Associazione<br />

di volontariato Mondo 2000 a supporto di<br />

iniziative che coinvolgono gli studenti del Collegio<br />

del Mondo Unito e le scuole sul tema dei<br />

Giovani e Immigrazione.<br />

“Quest’anno - ha spiegato Anna Illy riguardo a<br />

quest’ultima iniziativa - il progetto che è stato<br />

co-presentato si chiama CIAK-INTEGRAZIONE!<br />

e consiste nella realizzazione di un documentario<br />

che racconti alcune storie di giovani immigrati<br />

di seconda generazione sul territorio della<br />

regione e del loro speciale ruolo di ‘ponte’ nella<br />

società contemporanea”. Inoltre, è stato ricordato<br />

anche l’incontro su Immigrazione e Lavoro,<br />

organizzato da Cida, Federmanager e Vises, con<br />

ospiti la Caritas, la Regione Friuli Venezia Giulia,<br />

la Camera di Commercio, il CNA.<br />

Durante l’Assemblea è stato presentato il nuovo<br />

sito web www.solidarietatrieste.org.<br />

Quasi 60 anni di attività accanto ai giovani, e più di 120 ragazzi che frequentano i corsi triennali attivati nella sua struttura: sono numeri<br />

importanti quelli dell’O<strong>per</strong>a Villaggio del Fanciullo di Opicina, presentati recentemente nel primo bilancio sociale redatto dall’ente, grazie<br />

al sostegno di Solidarietà <strong>Trieste</strong>. “L’offerta formativa del centro - spiega il Presidente, Monsignor Pier Giorgio Ragazzoni - è molto ampia,<br />

e comprende <strong>per</strong>corsi integrati con le scuole su<strong>per</strong>iori cittadine, corsi di apprendistato, formazione professionale ma anche corsi serali<br />

<strong>per</strong> adulti e iniziative dedicate a stranieri, portatori di handicap e detenuti. Grazie a questo bilancio sociale - continua mons. Ragazzoni -<br />

abbiamo potuto analizzare la situazione nella <strong>qua</strong>le o<strong>per</strong>iamo e siamo in grado di comunicarlo agli altri. Si tratta di un’es<strong>per</strong>ienza positiva di<br />

arricchimento di cui vorremmo sostenere la diffusione <strong>per</strong> ottenere consapevolezza che aiuta nel lavoro e nella vita”.<br />

37


News<br />

ANSALDO: centrale eolica nel Golfo di <strong>Trieste</strong><br />

È stato presentato dai responsabili della Ansaldo Sistemi Industriali e della Società Bulloneria<br />

Europea al Presidente della commissione infrastrutture del Consiglio regionale, Alessandro Colautti,<br />

il progetto di un impianto di produzione di energia eolica che potrebbe trovare collocazione nel<br />

Golfo di <strong>Trieste</strong>, a Monfalcone. La centrale sarebbe composta da piattaforme off-shore con <strong>una</strong><br />

base sommersa e <strong>una</strong> torre che capta il vento tramite un’elica. “Sarebbe posizionato ad almeno 15<br />

miglia <strong>dalla</strong> costa - spiega il Vice Presidente di Ansaldo Sistemi Industriali, Ferdinando Piazza<br />

- con un impatto visivo ridotto e con la possibilità di produrre 30 MW di energia, pari all’incirca<br />

al consumo medio annuo di 10mila famiglie”. La costruzione del nuovo impianto comporterebbe<br />

inoltre la possibilità di occupare un centinaio di o<strong>per</strong>ai specializzati. L’azienda di Monfalcone si<br />

sta impegnando sul fronte delle fonti energetiche rinnovabili: è al lavoro, insieme alle Università di<br />

<strong>Trieste</strong> e Udine, su un prototipo di generatore a magneti <strong>per</strong>manenti da 50 tonnellate e 4 metri di<br />

diametro <strong>per</strong> la produzione di energia eolica da 2,5 megawatt da presentare ad ottobre e destinato<br />

al mercato mondiale.<br />

FINCANTIERI: accordo con Boeing <strong>per</strong> hovercraft<br />

destinati alla US Navy<br />

Fincantieri e il colosso aerospaziale Boeing hanno stretto un accordo di coo<strong>per</strong>azione con<br />

l’obiettivo di aggiudicarsi la costruzione della nuova flotta di hovercraft destinati alla Marina<br />

Militare statunitense, che saranno assegnati nell’ambito del programma Sea Base-to-Shore<br />

Connector (SSC). L’annuncio è stato dato a Washington in occasione dell’a<strong>per</strong>tura della<br />

“Navy League Sea-Air-Space Exposition”, il più importante appuntamento fieristico al mondo<br />

nel comparto della difesa marittima. O<strong>per</strong>ativamente, <strong>per</strong> il gruppo navalmeccanico italiano<br />

l’accordo vedrà la partecipazione della controllata statunitense Marinette Marine Corporation,<br />

parte di Fincantieri Marine Group (FMG), società costituita da Fincantieri all’inizio di quest’anno<br />

dopo la recente acquisizione di <strong>qua</strong>ttro cantieri situati nella regione dei Grandi Laghi. Boeing<br />

sarà coinvolta nel programma attraverso Boeing Rotorcraft Systems. Il programma SSC, che avrà<br />

<strong>una</strong> durata decennale, prevede la costruzione di 80 hovercraft, <strong>per</strong> un valore complessivo di<br />

circa 4 miliardi di dollari, che sostituiranno i Landing Craft Air Cushion (LCAC) attualmente in<br />

uso, entrati a far parte della dotazione della Marina Militare statunitense tra il 1984 e il 2001.<br />

DITENAVE: firmati atto costitutivo e statuto<br />

È nata l’Associazione <strong>Di</strong>tenave, che avrà il compito di indirizzare, promuovere e coordinare il<br />

<strong>Di</strong>stretto tecnologico navale e nautico del Friuli Venezia Giulia. Si tratta di un passo fondamentale<br />

<strong>per</strong> l’avvio di un distretto che, come ha affermato l’Assessore regionale al Lavoro Università<br />

e Ricerca Alessia Rosolen, “si propone di supportare il conseguimento dei livelli su<strong>per</strong>iori di<br />

competitività tecnica ed economica nei settori cantieristico e nautico attraverso<br />

ricerca, formazione e innovazione”.<br />

Oltre alla Regione, sono soci firmatari e fondatori dell’iniziativa Fincantieri, Consorzio <strong>per</strong> l’Area<br />

di Ricerca, Università di <strong>Trieste</strong>, Sissa, Consorzio Rinave, <strong>Confindustria</strong>, Federazione Regionale<br />

Pmi, Cna Fvg, Confartigianato Fvg, Camera di Commercio di Udine, Camera di Commercio<br />

di <strong>Trieste</strong>, Comune di <strong>Trieste</strong>, Città di Lignano Sabbiadoro, Autorità Portuale, Cetena, Rina,<br />

Enfap, Enaip, Ial. È stato inoltre nominato il Comitato di indirizzo strategico dell’Associazione,<br />

presieduto da Livio Marchesini e composto da Giuseppe Nicoli (Regione) Vice Presidente,<br />

Attilio Dall’Osso e Piercipriano Rollo (Fincantieri), Licio Lorenzut, Gianfranco Borghello e<br />

Claudio Hauser (Imprese del nautico e del navale), Luciano Mauro (Sistema della Ricerca e<br />

dell’Innovazione), Pietro Fontanini e Roberto <strong>Di</strong>piazza (Enti Locali),<br />

Sandra Pesle Cosulich (Unioncamere).


ITAL TBS: accordo con EBM<br />

NUOVE NOMINE: Cassa di Risparmio<br />

FVG e <strong>Trieste</strong> Terminal Passeggeri<br />

Un’imprenditrice triestina nel nuovo CDA della Cassa di Risparmio del Friuli<br />

Venezia Giulia: Gemma Luisa Ravizza, Presidente della S.I.F.RA. EST e Vice<br />

Presidente del Consorzio Energia di Assindustria <strong>Trieste</strong>, ha assunto la carica<br />

all’inizio di aprile. Oltre a lei, altri cinque volti nuovi nel primo Consiglio<br />

di Amministrazione dal cambio di marchio della Banca, che in precedenza<br />

era Friulcassa: il Presidente della Camera di Commercio di Gorizia Emilio<br />

Sgarlata, il Presidente della Danieli Gianpietro Benedetti, il Presidente di<br />

Friulia Augusto Antonucci, il Consigliere di Leasint - Gruppo IntesaSanpaolo<br />

Carlo Augenti e il responsabile della direzione regionale Lombardia di<br />

IntesaSanPaolo Guidalbruno Bossina.<br />

Nel CdA della <strong>Trieste</strong> Terminal Passeggeri, società di proprietà dell’Autorità<br />

Portuale che gestisce le stazioni marittime e gli ormeggi delle navi passeggeri,<br />

entra invece Adriano Del Prete, Vice Presidente di Assindustria <strong>Trieste</strong> e AD<br />

della SIOT.<br />

Un nuovo colosso europeo nella gestione, organizzazione e ottimizzazione dell’impiego delle<br />

tecnologie all’interno delle strutture sanitarie è nato dall’unione di ITAL TBS e EBM (Elettronica<br />

Biomedicale) di Foligno (PG): l’accordo tra le due aziende, leader nel settore dei servizi di<br />

ingegneria clinica, è stato sancito durante un incontro in Umbria, regione in cui sorgerà la nuova<br />

realtà industriale.<br />

“L’o<strong>per</strong>azione - ha detto l’amministratore della ITAL TBS, Alessandro Mulas - è<br />

primariamente finalizzata a favorire <strong>una</strong> estensione e un miglioramento <strong>qua</strong>litativo dei servizi e,<br />

conseguentemente, comporterà l’introduzione di diverse sinergie e integrazioni o<strong>per</strong>ative tra le<br />

due società, senza <strong>per</strong>altro prevedere alc<strong>una</strong> riduzione di <strong>per</strong>sonale”. La nuova industria, che<br />

o<strong>per</strong>erà con il marchio EBM, servirà oltre 100 strutture sanitarie pubbliche ed altre private: il<br />

suo organico sarà composto da circa 650 addetti, di cui 400 tecnici specialistici e 100 ingegneri<br />

clinici e biomedici.<br />

ILLYCAFFè: Issimo arriva in Italia<br />

È arrivato in Italia il caffè freddo in lattina Issimo, nato <strong>dalla</strong> joint venture tra<br />

illycaffè e Coca Cola: le due aziende hanno a<strong>per</strong>to all’inizio di aprile <strong>una</strong> nuova<br />

sede <strong>per</strong> il <strong>qua</strong>rtier generale della Ilko Coffee International, fondata un anno fa.<br />

La commercializzazione di Issimo in altri Paesi europei ha raggiunto nel 2008 10<br />

milioni di consumatori, e <strong>per</strong> il lancio in Italia sono stati scelti 5500 punti vendita<br />

tra autogrill, università e bar. Soddisfazione <strong>per</strong> il “matrimonio di business” tra le<br />

due aziende è stata espressa sia da Dominique Reiniche, Presidente di Coca Cola<br />

in Europa, che da Andrea Illy, Presidente e Amministratore Delegato di illycaffè.<br />

Issimo verrà lanciato a breve anche in Giappone e Nord America.<br />

News<br />

39


News<br />

Incontro con Steve Taylor<br />

Il nuovo <strong>Di</strong>rettore del Servizio Trasferimento Tecnologico di AREA Science Park, Steve Taylor,<br />

che salirà in carica il prossimo settembre, ha incontrato gli Industriali triestini nel corso di un<br />

appuntamento promosso dal Vice Presidente Nicola Pangher. “Sono arrivato in Italia alcuni<br />

mesi prima dell’inizio del mio mandato - ha spiegato Taylor - in modo da conoscere più<br />

approfonditamente l’ambiente in cui lavorerò, <strong>per</strong> capire al meglio le esigenze delle imprese”.<br />

All’incontro era presente anche l’attuale <strong>Di</strong>rettore del Servizio TT Paolo Cattapan, che ha anticipato<br />

agli Industriali l’avvio di un progetto di trasferimento delle competenze di AREA Science Park al sud<br />

Italia. “Vogliamo realizzare un disegno anche etico - ha spiegato - portando in altre zone d’Italia un<br />

sistema che al Nord ci ha <strong>per</strong>messo di realizzare risultati importanti su 1500 imprese”.<br />

“Il sistema di trasferimento tecnologico di AREA funziona - ha detto Taylor - <strong>per</strong>ché è attivo: non<br />

stiamo fermi ad aspettare che le aziende ci cerchino, ma siamo noi a proporci. E ci attiviamo<br />

nella ricerca di finanziamenti: vogliamo aumentare sempre più la competitività della regione”.<br />

Nicola Panger ha inoltre ricordato a Steve Taylor l’impegno della Commissione Innovazione di<br />

Assindustria “S<strong>per</strong>iamo che lo sforzo fatto <strong>dalla</strong> ricerca in regione - ha concluso - possa trasferirsi<br />

nell’economia”.<br />

WÄRTSILÄ ITALIA: nuovi investimenti a <strong>Trieste</strong><br />

Wärtsilä ha investito in questi ultimi tre anni complessivamente 40 milioni<br />

di euro con l’obiettivo di incrementare nella realtà di <strong>Trieste</strong> <strong>qua</strong>lità, produttività, efficienza<br />

e flessibilità. Gli interventi hanno interessato principalmente le aree di lavorazione, di<br />

assemblaggio e le sale prove ed hanno anche <strong>per</strong>messo la realizzazione di un nuovo Training<br />

Centre del Service. Un notevole investimento è stato fatto anche con il capitale umano:<br />

Wärtsilä, in quest’ultimo quinquennio, si è rivelata un bacino <strong>per</strong> i giovani talenti. Sono stati<br />

assunti complessivamente 900 nuovi dipendenti, considerando anche gli esodi dovuti ai<br />

pensionamenti, o<strong>per</strong>ando così un turnover <strong>qua</strong>si completo. Solamente nel 2008 sono state<br />

effettuate oltre 250 assunzioni: è cambiata la tipologia dei dipendenti, oggi <strong>qua</strong>si il 40% è<br />

laureato ed <strong>una</strong> buona parte degli o<strong>per</strong>ai è diplomata. L’età media si è notevolmente abbassata<br />

passando dai 50/55 anni di <strong>qua</strong>lche anno fa ai 36/39 di oggi. La forza totale è passata da 1090<br />

unità del 2003 alle oltre 1500 attuali, <strong>una</strong> situazione che quest’anno dovrebbe consolidarsi<br />

con questi livelli di mantenimento.<br />

APS: nuovo concept <strong>per</strong> l’ICTP<br />

Il Centro Internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam di <strong>Trieste</strong> ha affidato<br />

ad Aps Comunicazione il compito di creare la sua nuova corporate image,<br />

da declinare sui materiali di presentazione istituzionali.<br />

I concetti di partenza <strong>per</strong> la creatività sono stati due in particolare,<br />

che caratterizzano l’attività del Centro: l’eccellenza in ambito fisico<br />

e la presenza nell’istituzione di <strong>per</strong>sone provenienti da tutto il mondo,<br />

in particolare dai Paesi in via di sviluppo. Il concept ideato è stato battezzato<br />

“Humanizing Physics”, e si basa sull’idea di tradurre graficamente<br />

in formule e simboli matematici la realtà, in particolare le <strong>per</strong>sone.<br />

Il primo prodotto realizzato è stato l’Annual Report 2008, pubblicazione<br />

che raccoglie i risultati conseguiti dall’ICTP nel corso dello scorso anno<br />

solare: a breve verrà pubblicata anche la nuova newsletter del Centro.


CASSA<br />

INTEGRAZIONE<br />

2009


EVERY THIRD SHIP YOU SEE IS POWERED BY US.<br />

The reason for this isn’t just the efficiency of our solutions,<br />

excellent though they are. Just as important is the efficiency<br />

enhancing lifecycle care on offer around the clock and all across<br />

the globe. Because an efficient propulsion system uses less fuel<br />

and gives off less emissions. This is just one example of how<br />

Wärtsilä solutions are good for both business and nature on land<br />

and at sea. Read more about what we can do for you and the<br />

environment at wartsila.com.<br />

Wärtsilä in Italy: it.info@wartsila.com<br />

WÄRTSILÄ ® is a registered trademark.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!