L'uscita dalla crisi? Di qua... Tre assi per una ... - Confindustria Trieste
L'uscita dalla crisi? Di qua... Tre assi per una ... - Confindustria Trieste
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Spedizione a.p. 70% DR TS In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di <strong>Trieste</strong> <strong>per</strong> la restituzione al mittente previo pagamento resi, contiene I.P.<br />
Periodico di informazione economica Anno XIV - n. 77 Marzo/Aprile 2009<br />
EDITORIALE<br />
Condivisione sulle scelte strategiche <strong>per</strong> lo sviluppo<br />
CONFINDUSTRIA<br />
L’uscita <strong>dalla</strong> <strong>crisi</strong>? <strong>Di</strong> <strong>qua</strong>...<br />
VISIONE<br />
<strong>Tre</strong> <strong>assi</strong> <strong>per</strong> <strong>una</strong> <strong>Trieste</strong> vincente<br />
FOCUS INNOVAZIONE
2-3 EDITORIALE<br />
Condivisione sulle scelte<br />
strategiche <strong>per</strong> lo sviluppo<br />
4-5 CONFINDUSTRIA<br />
L’uscita <strong>dalla</strong> <strong>crisi</strong>?<br />
<strong>Di</strong> <strong>qua</strong>...<br />
6-7 VISIONE<br />
<strong>Tre</strong> <strong>assi</strong> <strong>per</strong> <strong>una</strong><br />
<strong>Trieste</strong> vincente<br />
8-9 INTERVISTA<br />
Reagire alla <strong>crisi</strong> con un<br />
nuovo approccio culturale<br />
10-11 PROGETTI<br />
Una centrale termoelettrica<br />
progettata <strong>per</strong> <strong>Trieste</strong><br />
<strong>Di</strong>rettore responsabile<br />
Paolo Battilana<br />
Coordinamento editoriale<br />
Associazione Industriali <strong>Trieste</strong><br />
Palazzo Ralli, piazza A. e K. Casali, 1<br />
34134 <strong>Trieste</strong><br />
telefono 040.3750111<br />
telefax 040.364684<br />
Redazione e Pubblicità<br />
APS agenzia promostampa snc<br />
di Aldo Poduie e Federica Zar<br />
Viale Miramare, 17 - 34135 <strong>Trieste</strong><br />
telefono 040.410910 - 040.410908<br />
telefax 040.410908<br />
info@apsonline.it - www.apsonline.it<br />
12-13 IMPRESE STORICHE<br />
Janoušek:<br />
125 anni di aromi<br />
14-15 IMPRESE<br />
F.lli Fanelli: <strong>qua</strong>lità<br />
nei frigoriferi industriali<br />
16-17 UNIVERSITA’<br />
R&D Forum 2009:<br />
l’Impresa all’Università<br />
19-22 FOCUS INNOVAZIONE<br />
Inserto<br />
a cura di Nicola Pangher<br />
23 CONGAFI<br />
Convenzione con<br />
Cassa di Risparmio FVG<br />
Hanno collaborato<br />
Alessandro Carta, Sabrina Del Sal,<br />
Sonia Lussi, Elisabetta Michieli,<br />
Michela Rados, Federica Zar<br />
Progetto grafico e impaginazione<br />
Fotografie<br />
G. Montenero, M. Sterle<br />
Archivi: APS e Aziende<br />
Foto di co<strong>per</strong>tina<br />
gentilmente concessa da<br />
Marino Sterle<br />
SOMMARIO<br />
24-25 INTERNAZIONALIZZAZIONE<br />
38-39 NEWS<br />
Da <strong>Trieste</strong><br />
verso nuovi mercati<br />
26-27 GRUPPO GIOVANI<br />
Progetti e bilanci<br />
in Assemblea<br />
28-29 LAVORO<br />
Ammortizzatori sociali<br />
in deroga: intesa regionale<br />
30-31 FORMAZIONE<br />
Piani formativi<br />
<strong>per</strong> i lavoratori in cig<br />
32 TRIESTE COFFEE CLUSTER<br />
<strong>Di</strong>stretto del caffè:<br />
varato il Piano di Sviluppo<br />
33 AUTOTRASPORTATORI<br />
Norme più strette<br />
<strong>per</strong> gli autotrasportatori<br />
34-35 ASSINDUSTRIA<br />
36 ANCE<br />
Responsabilità<br />
amministrativa<br />
Un progetto pilota<br />
in Serbia<br />
37 SOLIDARIETÀ TRIESTE<br />
Assemblea ordinaria<br />
a Palazzo Ralli<br />
<strong>Trieste</strong> Industria<br />
Periodico dell’Associazione<br />
Industriali <strong>Trieste</strong><br />
Registrazione<br />
Trib<strong>una</strong>le <strong>Trieste</strong><br />
n. 58 del 28.4.1949<br />
Poste Italiane SpA<br />
Spedizione in a.p. - 70% DR TS<br />
Anno XIV - Numero 77<br />
Marzo/Aprile<br />
Stampa<br />
Graphart<br />
Questo numero è stato chiuso<br />
in tipografia il<br />
20 maggio 2009
Editoriale<br />
Condivisione sulle scelte<br />
strategiche <strong>per</strong> lo sviluppo<br />
Un’analisi della situazione di <strong>Trieste</strong> e dei suoi punti critici, <strong>per</strong><br />
valutare le possibilità da cogliere<br />
P<br />
er innescare nuove prospettive di<br />
sviluppo del tessuto economico<br />
territoriale sono necessarie alcune scelte,<br />
non più procrastinabili.<br />
Scelte che sono state illustrate sia al Ministro dello<br />
sviluppo economico Claudio Scajola nel corso<br />
della sua visita in regione che al Sindaco di <strong>Trieste</strong><br />
Roberto <strong>Di</strong>piazza in occasione di un incontro<br />
informale svoltosi recentemente.<br />
In particolare, la visita del Ministro Scajola è<br />
stata l’occasione <strong>per</strong> analizzare le principali<br />
criticità del comparto industriale e dei servizi alla<br />
produzione, richiedendo interventi rapidi sugli<br />
ammortizzatori sociali e <strong>assi</strong>curazioni sul ricorso<br />
a quelli in deroga, a co<strong>per</strong>tura della più ampia<br />
fascia possibile di lavoratori.<br />
Oltre ad analizzare le situazioni di <strong>crisi</strong> aziendale,<br />
abbiamo fatto il punto sul Sito Inquinato e sulla<br />
necessità di <strong>una</strong> rapida soluzione così come<br />
proposta dal tavolo tecnico coordinato in Camera<br />
di Commercio <strong>dalla</strong> Commissione Ambiente, alla<br />
<strong>qua</strong>le partecipano tutte le categorie economiche<br />
e l’Ente Zona Industriale. Una soluzione che<br />
prevede il completamento delle caratterizzazioni<br />
dell’area, con l’utilizzo dello strumento<br />
dell’analisi di rischio <strong>per</strong> valutare le risultanze<br />
delle caratterizzazioni, e quindi la restituzione<br />
agli usi legittimi delle aree non inquinate. Inoltre,<br />
definisce un <strong>per</strong>corso di maggior tutela rispetto a<br />
<strong>qua</strong>nto previsto dal testo originario dell’Accordo di<br />
programma <strong>per</strong> le aziende che non si sono rese<br />
responsabili dell’inquinamento.<br />
Fra le scelte fondamentali <strong>per</strong> lo sviluppo<br />
del territorio, va ricordata la diversificazione<br />
produttiva dell’area dello stabilimento siderurgico<br />
di Servola della Lucchini, facilitando entro il<br />
2015 lo sviluppo di nuove attività del Gruppo nei<br />
settori della meccanica, della logistica e delle<br />
infrastrutture energetiche; la definizione degli<br />
iter autorizzativi <strong>per</strong> l’avvio della costruzione del<br />
rig<strong>assi</strong>ficatore, al fine di poter anche sfruttare<br />
in termini industriali le catene del freddo;<br />
la condivisione di un <strong>per</strong>corso accelerato <strong>per</strong><br />
l’approvazione del nuovo Piano regolatore del<br />
Porto di <strong>Trieste</strong>; la realizzazione della piattaforma<br />
logistica e l’a<strong>per</strong>tura del Porto Vecchio alle<br />
concessioni dei privati che hanno manifestato<br />
interesse ad investire <strong>per</strong> l’utilizzo delle aree.<br />
Sottolineo l’importanza del protocollo firmato tra<br />
la Regione, la Provincia, il Comune di <strong>Trieste</strong>, la<br />
Lucchini e la Lucchini Energia <strong>per</strong> la realizzazione<br />
della nuova centrale termoelettrica a ciclo<br />
combinato: un progetto condiviso dai firmatari<br />
che considerano la centrale da 400 MW come<br />
<strong>una</strong> risorsa <strong>per</strong> tutto il territorio, al cui sviluppo<br />
sono correlati un generale miglioramento della<br />
<strong>qua</strong>lità ambientale e <strong>una</strong> prima opportunità <strong>per</strong><br />
la ricollocazione di parte delle risorse umane<br />
della Ferriera.<br />
Lo sviluppo del turismo non può prescindere<br />
<strong>dalla</strong> definizione dei tempi di realizzazione del<br />
nuovo palazzo dei congressi presso l’ex Silos e<br />
dal rinnovo del contratto d’affitto della Stazione<br />
Marittima, in scadenza a dicembre di quest’anno.<br />
Questi due fattori, che limitano la promozione<br />
della città <strong>qua</strong>le sede <strong>per</strong> eventi congressuali di<br />
rilievo, sono stati al centro di recenti incontri,<br />
rispettivamente con l’Assessore allo sviluppo
economico del Comune di <strong>Trieste</strong> Paolo Rovis e<br />
con il Presidente dell’Autorità Portuale di <strong>Trieste</strong><br />
Claudio Boniciolli.<br />
Tornando al tema della <strong>crisi</strong>, Assindustria<br />
intende contribuire alla definizione degli<br />
interventi anti-<strong>crisi</strong> che la Regione vuole attuare.<br />
Secondo alcune anticipazioni i contenuti di più<br />
diretto impatto <strong>per</strong> le imprese riguarderebbero<br />
l’abbattimento delle tariffe <strong>per</strong> l’ottenimento<br />
dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA),<br />
misure di semplificazione amministrativa e di<br />
accelerazione delle o<strong>per</strong>e pubbliche regionali<br />
e <strong>una</strong> velocizzazione delle erogazioni delle<br />
agevolazioni regionali concesse e rendicontate,<br />
con particolare riferimento alla legge regionale<br />
di sostegno alla ricerca industriale.<br />
Dal nostro punto di vista dovrebbero essere rivisti<br />
i parametri <strong>per</strong> la riduzione dell’IRAP <strong>per</strong> le<br />
imprese, premiando quelle che, in <strong>una</strong> situazione<br />
di criticità come quella attuale, riescono a<br />
mantenere costanti i livelli occupazionali.<br />
Corrado Antonini<br />
Presidente<br />
Associazione Industriali di <strong>Trieste</strong><br />
Commissione di designazione di Assindustria <strong>Trieste</strong><br />
Condivisione sulle scelte strategiche <strong>per</strong> lo sviluppo<br />
In virtù della loro significativa es<strong>per</strong>ienza in ambito confindustriale, sono stati eletti <strong>dalla</strong> Giunta di Assindustria componenti della Commissione<br />
di designazione:<br />
Gemma Luisa Ravizza Maghetti, Presidente di S.I.F.RA.EST SpA<br />
Federico Pacorini, Vice Presidente e Amministratore delegato di B. Pacorini Srl<br />
Giorgio Tomasetti, Proboviro dell’Associazione Industriali di <strong>Trieste</strong> e Amministratore di alcune società edili<br />
A loro è stato affidato il compito, a norma dell’articolo 19 dello Statuto, di avviare, in via riservata, un’ampia consultazione degli Associati<br />
allo scopo di raccogliere proposte atte ad individuare il successore del Presidente di Assindustria <strong>Trieste</strong> Corrado Antonini, il <strong>qua</strong>le è stato<br />
recentemente nominato componente della Giunta di <strong>Confindustria</strong> dal Consiglio direttivo di <strong>Confindustria</strong> FVG.<br />
Il Nuovo Piano Regolatore del Porto di <strong>Trieste</strong><br />
Il Nuovo Piano Regolatore del Porto di <strong>Trieste</strong>, approvato <strong>dalla</strong> Commissione urbanistica del Comune di <strong>Trieste</strong>, è uno strumento di rilevanza<br />
strategica <strong>per</strong> lo sviluppo della portualità, dei traffici e dell’economia di tutto il territorio giuliano e regionale.<br />
Il documento punta a importanti sviluppi <strong>per</strong> l’area giuliana prevedendo la possibilità di realizzare investimenti e nuove iniziative, in primis il<br />
terminale di rig<strong>assi</strong>ficazione del Gas naturale liquefatto e la Centrale termoelettrica a ciclo combinato.<br />
Con l’adozione del Nuovo Piano Regolatore del Porto potranno essere affrontati con decisione alcuni problemi che affliggono lo scalo:<br />
riorganizzazione degli spazi, da risolvere con il pronto abbattimento dei vecchi magazzini; allungamento del Molo VII; controllo e coordinamento<br />
di flussi veicolari; utilizzo delle moderne tecnologie a supporto dell’o<strong>per</strong>atività e della sicurezza dello scalo; <strong>una</strong> migliore e più moderna<br />
organizzazione del lavoro.<br />
3
<strong>Confindustria</strong><br />
L’uscita <strong>dalla</strong> <strong>crisi</strong>?<br />
<strong>Di</strong> <strong>qua</strong>...<br />
Stralci dell’intervista al Presidente della Piccola Industria di<br />
<strong>Confindustria</strong> Giuseppe Morandini a firma di Emanuela<br />
Cherubini, pubblicata su “L’Imprenditore”<br />
Vorrei camminare <strong>per</strong> strada con un<br />
cartello grosso come <strong>una</strong> casa con su<br />
scritto: volete uscire <strong>dalla</strong> <strong>crisi</strong>? Prego<br />
seguire la piccola impresa. Perché, vede, volendo<br />
fare la cronaca di <strong>una</strong> <strong>crisi</strong> così complessa, la<br />
prima osservazione che mi viene in mente è che<br />
vorrei capire, a <strong>qua</strong>lsiasi livello, se c’è e <strong>qua</strong>l è<br />
l’esatta <strong>per</strong>cezione di quella che è la realtà. Da<br />
tempo, sostengo che l’istantanea della situazione<br />
economica di questo paese è racchiusa in due<br />
numeri -30, +30. Il meno sta <strong>per</strong> la riduzione<br />
di ordini. Il più <strong>per</strong> l’incremento degli insoluti.<br />
E se guardo agli ultimi dieci giorni mi rendo<br />
conto che purtroppo, come sempre, sono stato<br />
un inguaribile ottimista. <strong>Di</strong> ora in ora, ai<br />
segnali di allarme già presenti, si aggiungono<br />
ulteriori elementi di criticità. Non è <strong>per</strong> fare il<br />
pessimista: registro solo l’andamento della <strong>crisi</strong><br />
in tempo reale. Ed è altrettanto reale la volontà di<br />
reagire dei nostri imprenditori che non mollano.<br />
Stanno lottando con le unghie e i denti e più si<br />
arrabbiano, più vuol dire che lottano. (…)<br />
Mi chiedo se chi deve assumersi la responsabilità<br />
di decidere abbia fatto ultimamente un giro nelle<br />
zone industriali di questo paese. Ne dubito. Se<br />
l’avesse fatto di certo avrebbe incontrato <strong>per</strong>sone<br />
(…) che dicono la stessa identica cosa: “non<br />
abbiamo mai passato un <strong>per</strong>iodo così, non si<br />
era mai vista un’evoluzione tanto profonda di<br />
<strong>una</strong> <strong>crisi</strong>, in un lasso di tempo così breve. E ogni<br />
giorno, ogni ora che passa va peggio”. Ora, non<br />
credo sia possibile pensare che i <strong>qua</strong>si 5 milioni di<br />
imprenditori che costituiscono il patrimonio più<br />
forte di questo paese, si siano improvvisamente<br />
rimbambiti, tanto da disimparare d’un colpo<br />
a fare il proprio mestiere. La <strong>crisi</strong> c’è. (…) Ma<br />
c’è pure la responsabilità di accettare la sfida di<br />
ripensare la struttura delle nostre aziende <strong>per</strong><br />
non <strong>per</strong>dere la ricchezza di impresa e lavoro, che<br />
abbiamo costruito da generazioni. Dobbiamo<br />
essere consapevoli che da questa <strong>crisi</strong> si esce<br />
solo con <strong>una</strong> nuova piccola industria, <strong>una</strong> nuova<br />
classe dirigente, un nuovo sistema paese. È il<br />
momento di richiamare ognuno alle proprie<br />
responsabilità: imprenditori, banche, sindacato<br />
e politica. (…)<br />
Si deve recu<strong>per</strong>are la quotidianità o<strong>per</strong>ativa delle<br />
banche, che va espressa con un grande ritorno<br />
al territorio di tutti gli istituti di credito, dai più<br />
grandi a quelli che già in questi momenti difficili<br />
stanno dimostrando maggiore vicinanza alle<br />
esigenze delle imprese della nostra dimensione.<br />
Il sistema produttivo ha bisogno di<br />
patrimonializzarsi e di <strong>una</strong> forte iniezione di<br />
liquidità.<br />
Al m<strong>assi</strong>mo nel giro delle prossime tre settimane<br />
va definito un grande progetto che coinvolga tutti<br />
e <strong>qua</strong>ttro questi attori. (…)<br />
Il progetto, come lo chiamo io, delle “<strong>qua</strong>ttro
gambe”. La prima, è la creazione di un grande<br />
fondo di garanzia che metta le banche nelle<br />
condizioni di sentirsi maggiormente co<strong>per</strong>te nel<br />
momento in cui erogano credito. Secondo noi, si<br />
potrebbe utilizzare la parte inoptata del Tfr delle<br />
aziende, quella cioè che confluisce nel Fondo<br />
Tesoreria dell’Inps ed è pari a circa 5 miliardi<br />
di euro l’anno, non <strong>per</strong> usarla, ma <strong>per</strong> metterla<br />
a garanzia dei crediti delle imprese. A fronte di<br />
quei 5 miliardi, con la giusta leva finanziaria<br />
si possono immettere nel sistema 80 miliardi di<br />
liquidità.<br />
E non bisogna fermarsi qui. La liquidità è solo<br />
<strong>una</strong> delle nostre esigenze. C’è poi la necessità di<br />
ristrutturare il debito, trasferendo le esposizioni<br />
da breve a medio <strong>per</strong>iodo oppure rimodulando i<br />
mutui a medio termine che sono in essere.<br />
Qualcosa è stato già fatto. Le misure di<br />
patrimonializzazione contenute nel cosiddetto<br />
pacchetto anti<strong>crisi</strong> sono state un buon segnale.<br />
Questo è lo strumento da cui può uscire la nuova<br />
piccola industria cui accennavo prima, <strong>per</strong>ché<br />
nel nuovo modello economico che verrà fuori da<br />
questa <strong>crisi</strong>, dovremo necessariamente essere più<br />
strutturati <strong>per</strong> poter sfruttare al meglio le poche<br />
risorse che il credito metterà a disposizione.<br />
La seconda gamba, sono gli imprenditori. Ma<br />
questa - e non lo dico <strong>per</strong> vantarmi, <strong>per</strong>ché<br />
tutti gli studi (…) sostengono che finora<br />
siamo sempre riusciti a su<strong>per</strong>are le diverse <strong>crisi</strong><br />
affrontate nel corso degli ultimi anni proprio<br />
grazie alla capacità di adattamento delle<br />
nostre imprese, soprattutto quelle di più piccola<br />
dimensione - non mi spaventa.<br />
La terza gamba devono essere le banche,<br />
che devono sostenere in maniera più che<br />
proporzionale gli apporti di capitale che fa<br />
l’imprenditore di tasca sua, dando l’ennesima<br />
dimostrazione di credere non solo nella propria<br />
impresa, ma soprattutto in questo nostro paese.<br />
La <strong>qua</strong>rta deve essere la politica fiscale.<br />
(…) Se nemmeno di fronte a <strong>una</strong> <strong>crisi</strong> di queste<br />
proporzioni e di questa complessità abbiamo il<br />
coraggio di affrontare misure impopolari come i<br />
tagli alla spesa improduttiva, allora vuol dire che<br />
abbiamo già deciso <strong>qua</strong>le deve essere il destino<br />
di questo paese. Destino che nella migliore delle<br />
ipotesi continuerà a essere quello di un’economia<br />
che va al traino delle altre. Se le altre vanno bene,<br />
allora pure noi ci salviamo, altrimenti, pazienza,<br />
resteremo indietro. (…) Io credo che la storia<br />
imprenditoriale di questo paese, il patrimonio di<br />
imprese e di lavoro che abbiamo non meriti un<br />
orizzonte così deprimente.<br />
(…) Lo Stato accusa 70 miliardi di debiti. Come<br />
si può continuare a far finta di non vederli. Sono<br />
soldi delle imprese, soldi che vanno rimessi<br />
in circolo grazie all’intervento di sacche di<br />
liquidità disponibili nelle società pubbliche. La<br />
Cassa Depositi e Prestiti ha risorse sufficienti <strong>per</strong><br />
costituire un altro fondo di garanzia dedicato<br />
alla smobilizzazione dei crediti della Pubblica<br />
amministrazione. Questo è il secondo progetto<br />
che deve essere messo a punto entro le prossime<br />
settimane.<br />
L’uscita <strong>dalla</strong> <strong>crisi</strong>? <strong>Di</strong> <strong>qua</strong>...<br />
Impegno e priorità<br />
Ad oltre otto mesi dall’esplodere della fase<br />
più acuta della <strong>crisi</strong> è ora di fare <strong>qua</strong>lche<br />
riflessione sugli effetti che questa sta avendo<br />
sul nostro tessuto produttivo. Il Presidente<br />
Morandini sintetizza lo stato d’animo e la<br />
situazione di chi in questo momento sta<br />
combattendo ogni giorno <strong>per</strong> su<strong>per</strong>are le<br />
difficoltà crescenti ma che allo stesso tempo<br />
sarà in grado di portare fuori il Paese <strong>dalla</strong><br />
<strong>crisi</strong>: le PMI.<br />
Le priorità sono quelle di ripristinare<br />
l’equilibrio della liquidità: dove ora il<br />
sistema bancario dichiara un aumento del<br />
5-6% di impieghi, le necessità reali e quindi<br />
la domanda sono nettamente su<strong>per</strong>iori.<br />
L’attivazione tempestiva di strumenti <strong>qua</strong>li il<br />
“Fondo regionale di garanzia <strong>per</strong> le PMI”,<br />
previsto dall’art. 12bis della LR 4/2005,<br />
vanno nella giusta direzione.<br />
Benessere e ricchezza non si generano con<br />
la finanza s<strong>per</strong>icolata, né con le speculazioni<br />
finanziarie, ma con i prodotti, con il duro<br />
lavoro. E questo i nostri piccoli imprenditori<br />
lo sanno fare. Ma debbono poter contare su<br />
un sistema Paese adeguato.<br />
E continuiamo ad avere fiducia nel futuro.<br />
Stefano De Monte<br />
Presidente Piccola Industria<br />
Associazione Industriali <strong>Trieste</strong><br />
5
Visione<br />
<strong>Tre</strong> <strong>assi</strong> <strong>per</strong> <strong>una</strong><br />
<strong>Trieste</strong> vincente<br />
Il Presidente della Camera di Commercio Antonio Paoletti<br />
sui punti chiave dello sviluppo della città<br />
L<br />
ogistica e interportualità, ricerca<br />
applicata e turismo: sono i principali<br />
asset <strong>per</strong> lo sviluppo economico del<br />
territorio, secondo le linee strategiche del<br />
Presidente della Camera di Commercio di<br />
<strong>Trieste</strong>, Antonio Paoletti.<br />
“<strong>Tre</strong> <strong>assi</strong> prioritari che coinvolgono direttamente<br />
il settore industriale giuliano - afferma il<br />
Presidente Paoletti, sottolineando che l’Ente<br />
ne <strong>per</strong>segue la realizzazione fin dall’inizio del<br />
suo primo mandato, otto anni fa - legati da un<br />
unico filo conduttore: lo sviluppo delle imprese<br />
<strong>per</strong> il benessere socio-economico di tutta la<br />
cittadinanza”.<br />
“La Camera di Commercio di <strong>Trieste</strong>, osserva-<br />
torio privilegiato sulla situazione della provincia<br />
- continua Antonio Paoletti - crede in un<br />
futuro dove la movimentazione delle merci, la<br />
mobilità della conoscenza e l’indotto generato<br />
da un turismo trainante possono rappresentare<br />
occasioni di crescita certa ed opportunità vere<br />
<strong>per</strong> tutti i settori rappresentati in seno all’Ente,<br />
se condivisi dalle diverse categorie produttive e,<br />
soprattutto, dalle altre Istituzioni e Pubbliche<br />
amministrazioni”.<br />
“E se la logistica e l’interportualità sono state<br />
promosse in questi anni con impegno, anche<br />
in solitudine - ricorda Paoletti citando le<br />
missioni economiche, la mappatura di tutte le<br />
realtà regionali, la costituzione presso l’Ente<br />
camerale dell’Agenzia del Mare, il progetto<br />
<strong>Di</strong>strict park - la ricerca applicata trova il suo<br />
più concreto strumento in un accordo siglato<br />
con AREA Science Park e, successivamente, con<br />
EZIT <strong>per</strong> la creazione di un villaggio industriale<br />
<strong>per</strong> le imprese innovative: <strong>una</strong> piccola Silicon<br />
Valley nella <strong>qua</strong>le far nascere e crescere spinoff<br />
e start-up della ricerca portata avanti dai<br />
laboratori e dai centri presenti sul nostro<br />
territorio. Un progetto che individua nell’area<br />
ex Aquila i 200mila metri <strong>qua</strong>dri necessari,<br />
<strong>una</strong> volta bonificati, <strong>per</strong> l’insediamento di<br />
nuove iniziative industriali ad alta tecnologia,<br />
in settori <strong>qua</strong>li la biomedicina, l’energia, le<br />
nanotecnologie, l’ict, nonché anche artigianali.<br />
Perché non basta finanziare la ricerca se non<br />
si facilita l’applicazione dei risultati (e dei<br />
brevetti) frutto di tale attività”.<br />
Parlando di bonifiche, il Presidente della<br />
Camera di Commercio ricorda come l’Ente si sia<br />
attivato da subito, molto tempo fa, costituendo<br />
<strong>una</strong> specifica Commissione (presieduta da<br />
Stefano De Monte), accantonando dei fondi <strong>per</strong><br />
le imprese, offrendo consulenza legale gratuita.<br />
“Il danno apportato alla città di <strong>Trieste</strong> <strong>dalla</strong><br />
mappatura del Sito inquinato - afferma Antonio<br />
Paoletti - è enorme: <strong>per</strong> cercare di arrivare<br />
<strong>qua</strong>nto prima alla firma dell’Accordo di<br />
Programma, la Camera di Commercio, insieme<br />
a tutte le categorie economiche raccolte attorno<br />
a un tavolo tecnico, ha consegnato alla Regione<br />
Friuli Venezia Giulia e al Ministero dell’Ambiente<br />
un documento con alcuni emendamenti al
testo dell’Accordo che, se approvato a livello<br />
governativo, potrebbe venir immediatamente<br />
firmato da tutti gli interlocutori coinvolti.<br />
Doveroso - aggiunge il Presidente della Camera<br />
di Commercio - ricordare in questo contesto<br />
l’impegno del Sottosegretario Roberto Menia<br />
affinché si giunga presto ad <strong>una</strong> soluzione<br />
del problema e si possano avviare così tutte le<br />
procedure necessarie alle bonifiche”.<br />
Venendo poi al terzo asse <strong>per</strong> lo sviluppo<br />
del territorio, quello di <strong>una</strong> <strong>Trieste</strong> “polo<br />
strategico del turismo trainante”, il Presidente<br />
Paoletti afferma che il Parco del Mare, oltre<br />
ad essere un grande progetto <strong>per</strong> attrarre<br />
flussi turistici importanti (900mila visitatori/<br />
anno stimati), rappresenta un volano <strong>per</strong> la<br />
nascita di nuove iniziative imprenditoriali<br />
nel settore scientifico, congressuale e ludico,<br />
che andranno a rivitalizzare tutta la zona,<br />
anche con la realizzazione di nuovi alberghi,<br />
ristoranti e attività commerciali collegate.<br />
“In vista dell’approvazione del Nuovo Piano<br />
Regolatore del Porto e dell’affidamento delle<br />
concessioni <strong>per</strong> la riconversione del Porto<br />
Vecchio - sottolinea Paoletti, evidenziando<br />
come sia fondamentale fare chiarezza <strong>una</strong><br />
volta <strong>per</strong> tutte sul regime del Punto Franco,<br />
che rappresenta un benefit da giocarsi solo in<br />
presenza di imprese che ne abbiano bisogno -<br />
la realizzazione del Parco del Mare segnerebbe<br />
<strong>una</strong> svolta dopo tanti anni di immobilismo”.<br />
“La Camera di Commercio di <strong>Trieste</strong>, da<br />
sempre vicina alle imprese iscritte (circa<br />
16.500) <strong>per</strong> offrire <strong>assi</strong>stenza, consulenza e<br />
finanziamenti, ha a cuore la crescita del tessuto<br />
produttivo della città - conclude Paoletti - come<br />
dimostrano le attività svolte negli anni anche<br />
<strong>per</strong> far crescere alcuni settori specifici e tipici<br />
dell’area di riferimento: l’agroalimentare,<br />
la nautica da diporto e il caffè. Ed anche la<br />
recente realizzazione della pubblicazione<br />
‘<strong>Trieste</strong>, investire nella nuova Europa’ (e<br />
degli strumenti multimediali coordinati)<br />
vuole essere un segno tangibile della volontà<br />
dell’Ente di promuovere, anche attraverso <strong>una</strong><br />
serie di incontri nelle principali città europee,<br />
le opportunità offerte dall’area giuliana e i suoi<br />
vantaggi localizzativi”.<br />
Federica Zar<br />
<strong>Tre</strong> <strong>assi</strong> <strong>per</strong> <strong>una</strong> <strong>Trieste</strong> vincente<br />
On line il nuovo sito<br />
della Camera<br />
di Commercio<br />
Per garantire un nuovo servizio alle imprese<br />
e soddisfare varie tipologie di utenti,<br />
l’Ente ha realizzato uno strumento agile<br />
e intuitivo, che presenta <strong>una</strong> home page<br />
semplice e lineare. Ampio spazio è stato<br />
garantito all’informazione: gli sviluppi e le<br />
novità in merito a tutte le attività e i progetti<br />
che la Camera di Commercio sta portando<br />
avanti sono visibili sia dalle news che negli<br />
approfondimenti tematici.<br />
L’indirizzo del nuovo sito è: www.ts.camcom.it<br />
7
Intervista<br />
Reagire alla <strong>crisi</strong> con un<br />
nuovo approccio culturale<br />
L’ANCE Fvg sollecita un forte cambiamento, e promuove<br />
la collaborazione con le istituzioni<br />
Nominato a fine gennaio Presidente<br />
di ANCE Friuli Venezia Giulia,<br />
l’architetto Donato Riccesi (che<br />
è stato Presidente di ANCE <strong>Trieste</strong> dal 1997 al<br />
2002) si è immerso nelle problematiche del<br />
settore edile in un momento di congiuntura che<br />
coinvolge il mercato globale e quello specifico<br />
delle costruzioni. Ne parliamo insieme,<br />
guardando al futuro con positività.<br />
Architetto Riccesi, l’edilizia e il comparto<br />
immobiliare hanno innescato la miccia<br />
della <strong>crisi</strong>…<br />
Pur nella gravità della situazione attuale,<br />
interpreto questa <strong>crisi</strong> <strong>qua</strong>le conseguenza e<br />
monito al mercato globale a non <strong>per</strong>seguire<br />
in un liberismo senza controlli, i cui effetti,<br />
economici e non solo, sono sotto gli occhi di<br />
tutti.<br />
A livello nazionale, le aziende del sistema ANCE<br />
si confrontano con competitor internazionali in<br />
scenari diversi, caratterizzati da un capitalismo<br />
garantista nell’Unione Europea, da uno<br />
maggiormente flessibile negli Stati Uniti e da un<br />
proto-liberismo nei Paesi dell’Est Europa. Sul<br />
territorio regionale i nostri associati o<strong>per</strong>ano<br />
in un sistema di competitività ridotta avendo<br />
<strong>una</strong> media di <strong>qua</strong>si 9 dipendenti <strong>per</strong> azienda<br />
(la media nazionale ANCE si attesta sui 12<br />
dipendenti ad azienda).<br />
Si tratta quindi di medio, medio-piccole e<br />
piccole imprese familiari legate al territorio<br />
locale e regionale, che o<strong>per</strong>ano <strong>per</strong> oltre il 50%<br />
nel settore privato piuttosto che in quello delle<br />
o<strong>per</strong>e pubbliche. A causa della <strong>crisi</strong>, proprio il<br />
settore privato è quello che ha registrato un<br />
calo maggiore, a causa dei problemi innescati<br />
dal comparto immobiliare con il conseguente<br />
“versamento” dal privato al pubblico di un<br />
notevole numero di aziende edili.<br />
Come mai questa preferenza delle aziende<br />
ANCE <strong>per</strong> il settore privato rispetto al<br />
pubblico?<br />
Perché <strong>per</strong> molti anni anche in regione i Lavori<br />
Pubblici sono stati troppo poco considerati, in<br />
<strong>qua</strong>nto le Pubbliche amministrazioni si sono<br />
prevalentemente orientate sulle grandi o<strong>per</strong>e
infrastrutturali necessarie <strong>per</strong> il Paese, <strong>dalla</strong><br />
cui realizzazione di fatto restano escluse le<br />
piccole imprese, che al m<strong>assi</strong>mo possono<br />
svolgere un ruolo di subappaltatori, con tutti i<br />
rischi conseguenti.<br />
Considerando la situazione attuale si è trattata<br />
di <strong>una</strong> strategia miope e sbagliata <strong>per</strong>ché<br />
ha frenato lo sviluppo delle medie e piccole<br />
e imprese che sono la vera ricchezza del<br />
territorio. Anche adesso pensare di spendere<br />
miliardi <strong>per</strong> il Ponte sullo Stretto (considerando<br />
anche le risorse che saranno necessarie <strong>per</strong> le<br />
ricostruzioni in Abruzzo) rappresenta <strong>per</strong> noi<br />
dell’ANCE un errore madornale, dal punto di<br />
vista strategico ed economico... Basti pensare<br />
che solo <strong>per</strong> poter mettere a norma gli edifici<br />
scolastici su tutto il territorio nazionale<br />
sono stati stimati circa 11 miliardi di euro.<br />
Se a questo aggiungessimo l’adeguamento<br />
antisismico, pure ai soli edifici pubblici, le<br />
risorse da impiegare sarebbero enormi e non<br />
compatibili con o<strong>per</strong>e di grande immagine<br />
i cui costi si potranno conoscere solamente a<br />
consuntivo.<br />
E in Friuli Venezia Giulia, come procedono<br />
le relazioni con l’Amministrazione<br />
Regionale?<br />
Stiamo collaborando, insieme con l’Assessore<br />
Federica Seganti, alla stesura del codice <strong>per</strong><br />
l’edilizia che è stato giustamente scisso <strong>dalla</strong><br />
legge urbanistica. All’Assessore ai Lavori<br />
Pubblici Vanni Lenna stiamo chiedendo<br />
di rivedere la normativa in tema di lavori<br />
pubblici <strong>per</strong> <strong>per</strong>mettere <strong>una</strong> valorizzazione<br />
delle risorse locali come avviene in altre<br />
Regioni a statuto speciale e non solo. Le nostre<br />
aziende non vogliono particolari “protezioni”,<br />
chiedono tuttavia che si preferisca alla logica<br />
del m<strong>assi</strong>mo ribasso sistemi di aggiudicazione<br />
dove vengano considerati anche altri “valori” e<br />
non solo quello del prezzo. Stiamo <strong>assi</strong>stendo<br />
in questi mesi a gare aggiudicate al m<strong>assi</strong>mo<br />
ribasso con <strong>per</strong>centuali che si assestano attorno<br />
al -40%! Questo non ha nulla a che vedere con<br />
la competitività: il motore di questa anomalia<br />
è solo la dis<strong>per</strong>azione; e le conseguenze più<br />
che prevedibili sono certe: contenziosi, riserve,<br />
rescissioni di contratti, prolungamento dei<br />
tempi e aumento dei costi. La legge prevede<br />
altresì modalità alternative <strong>per</strong> appaltare:<br />
l’offerta economicamente più vantaggiosa,<br />
l’appalto integrato, la procedura negoziata al<br />
di sotto dei 500mila euro… ma si riscontrano<br />
ancora troppe difficoltà a far applicare tali<br />
procedure (<strong>per</strong>ché considerate facoltative) da<br />
parte degli uffici tecnici delle varie stazioni<br />
appaltanti pubbliche. L’aver lasciato la<br />
possibilità di decidere e la responsabilità delle<br />
scelte ai funzionari è stato uno degli errori<br />
della Legge “Bassanini”. Per questo chiediamo<br />
alla parte politica un maggior sostegno<br />
nell’applicazione delle leggi regionali.<br />
Quale visione <strong>per</strong> il futuro del territorio?<br />
Il Friuli Venezia Giulia, con il suo milione<br />
e 200mila abitanti, presenta problematiche<br />
diverse: le “città diffuse”, come Pordenone<br />
e Udine, dove i confini tra un comune e<br />
l’altro sono sempre meno evidenti; le grandi<br />
dinamiche industriali, sempre afferenti alle due<br />
province friulane; la mancanza di territorio a<br />
<strong>Trieste</strong>, un capoluogo che deve ancora scegliere<br />
il suo futuro, tra <strong>una</strong> portualità mai decollata e<br />
un’industria ostaggio delle bonifiche.<br />
In futuro sarà sempre più difficile indirizzare<br />
e gestire le dinamiche di crescita dei territori,<br />
così legate allo sviluppo socio-economico e<br />
al tessuto imprenditoriale che le caratterizza:<br />
basta pensare al monfalconese e alla sua<br />
recente evoluzione dovuta alla presenza di<br />
Fincantieri…<br />
Per questo il sistema ANCE FVG sollecita un<br />
forte cambiamento soprattutto culturale:<br />
velocità e capacità di reazione, in particolare<br />
nei momenti di <strong>crisi</strong> come questa, senza<br />
dimenticare la visione di lungo <strong>per</strong>iodo,<br />
la capacità di pianificare nella volontà di<br />
anticipare il mercato piuttosto che di subirlo.<br />
Fe. Z.<br />
Reagire alla <strong>crisi</strong> con un nuovo approccio culturale<br />
9
Progetti<br />
“Abbiamo a<strong>per</strong>to un <strong>per</strong>corso che porterà<br />
nel più breve tempo possibile alla<br />
riconversione complessiva del sito;<br />
<strong>assi</strong>curiamo grande attenzione <strong>per</strong> i livelli<br />
occupazionali, soprattutto in questo momento<br />
di difficoltà <strong>per</strong> l’economia globale, anche se<br />
si intravedono chiaramente<br />
alcuni segnali positivi”.<br />
Renzo Tondo<br />
Presidente Regione Autonoma<br />
Friuli Venezia Giulia<br />
Una centrale termoelettrica<br />
progettata <strong>per</strong> <strong>Trieste</strong><br />
Avviata la procedura autorizzativa in seguito alla firma di un<br />
Protocollo d’Intesa tra la Lucchini e le Istituzioni locali<br />
Nel definire il programma di<br />
riconversione produttiva dello<br />
stabilimento siderurgico di Servola<br />
- che prevede lo sviluppo di nuove attività<br />
nei settori della meccanica, della logistica e<br />
delle infrastrutture energetiche - la Lucchini<br />
ha considerato obiettivo prioritario la<br />
minimizzazione degli impatti socio-economici<br />
e di sostenibilità ambientale, correlati a<br />
<strong>una</strong> diversificazione che deve prevedere <strong>una</strong><br />
ricollocazione certa delle risorse umane<br />
attualmente impiegate nel ciclo siderurgico e<br />
nei processi connessi.<br />
Un <strong>per</strong>corso da condividere con le Istituzioni<br />
locali, le rappresentanze sindacali e con la<br />
partecipazione dell’Associazione Industriali,<br />
che è stato formalmente avviato lo scorso 20<br />
aprile, con la firma del Protocollo d’Intesa<br />
tra Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia,<br />
Provincia di <strong>Trieste</strong>, Comune di <strong>Trieste</strong>,<br />
Lucchini SpA e Lucchini Energia Srl <strong>per</strong> la<br />
realizzazione di <strong>una</strong> centrale termoelettrica a<br />
ciclo combinato.<br />
“Il progetto della Lucchini Energia - spiega<br />
l’Amministratore delegato Francesco Rosato<br />
- prevede l’insediamento dell’impianto<br />
nell’ambito dell’area ex-Esso (precisamente su<br />
parte dell’area dell’ex discarica di via Errera,<br />
prospiciente il canale navigabile), inserita nel<br />
contesto industriale esistente e afferente al Sito<br />
di Interesse Nazionale. Nelle aree limitrofe<br />
sono in corso di autorizzazione o già esistenti<br />
alcune importanti infrastrutture in linea<br />
con un orientamento della programmazione<br />
territoriale teso a concentrare in tale area le<br />
attività di tipo industriale-energetico, al fine di<br />
razionalizzare l’utilizzo degli spazi e rendere<br />
attuabili specifiche sinergie tra i diversi progetti.<br />
Tale localizzazione - continua l’ingegner Rosato<br />
- consentirà inoltre di liberare spazi nell’area<br />
dello stabilimento siderurgico <strong>per</strong> lo sviluppo<br />
delle attività di logistica e movimentazione<br />
merci gestite dal Gruppo Lucchini”.<br />
Per la realizzazione della centrale a ciclo<br />
combinato è previsto un investimento di 300<br />
milioni di euro, al <strong>qua</strong>le andrà aggiunto quello<br />
relativo alle attività in campo ambientale<br />
che potrà essere efficacemente stimato solo<br />
a fronte del completamento delle attività di<br />
caratterizzazione dell’area di interesse.<br />
Per <strong>qua</strong>nto riguarda le risorse umane impiegate,<br />
sono stimate mediamente 300 <strong>per</strong>sone <strong>per</strong><br />
la fase di costruzione (25 mesi previsti <strong>per</strong> la<br />
realizzazione) e 30-50 <strong>per</strong>sone impiegate in<br />
modo diretto alle <strong>qua</strong>li si aggiunge un indotto<br />
di 80-100 unità impiegate in fase di esercizio.<br />
“Al fine di favorire la partecipazione diretta del<br />
territorio ai benefici economici dell’iniziativa -<br />
spiega Francesco Rosato - la Lucchini Energia<br />
intende aprire ad altre realtà imprenditoriali<br />
o<strong>per</strong>anti sul territorio la possibilità di<br />
sviluppare congiuntamente la fase progettuale<br />
e di sviluppo della nuova iniziativa energetica”.<br />
“La nuova centrale termoelettrica - evidenzia<br />
l’Amministratore delegato della Lucchini<br />
Energia, sottolineando che l’attivazione<br />
dell’impianto, prevista non prima del 2013,<br />
è funzionalmente legata alla realizzazione<br />
delle o<strong>per</strong>e connesse e alla disponibilità della<br />
materia prima (gas naturale) - rappresenta <strong>una</strong><br />
risorsa <strong>per</strong> tutto il territorio locale e regionale<br />
e consentirà un generale miglioramento della<br />
<strong>qua</strong>lità ambientale dell’area di riferimento”.<br />
Per un impianto di generazione termoelettrica a<br />
ciclo combinato i fattori chiave più significativi
<strong>per</strong> l’analisi di impatto ambientale sono, in<br />
estrema sintesi, riconducibili all’impiego<br />
di risorse (ac<strong>qua</strong> di mare), alle emissioni<br />
in atmosfera, al rumore, all’inserimento<br />
paesaggistico, all’impatto elettromagnetico<br />
(relativo all’elettrodotto di connessione).<br />
“L’impianto combinato della Lucchini Energia<br />
- spiega Rosato, sottolineando che la centrale<br />
sarà alimentata esclusivamente a metano -<br />
prevede l’adozione delle migliori tecnologie<br />
disponibili <strong>per</strong> il contenimento delle emissioni<br />
atmosferiche e <strong>per</strong>tanto presenta dei valori di<br />
emissione delle specie inquinanti ben al di sotto<br />
dei limiti di legge”.<br />
“Il possibile uso dell’ac<strong>qua</strong> di mare <strong>per</strong> il<br />
circuito di raffreddamento della centrale<br />
- conclude Francesco Rosato - rappresenta<br />
un’evidente sinergia tra impianti industriali<br />
limitrofi, un “valore aggiunto” nell’ambito<br />
della valutazione di impatto ambientale. Il<br />
diverso processo industriale conferisce a tale<br />
Procedura autorizzativa<br />
sinergia un carattere di complementarietà,<br />
poiché il riscaldamento dell’ac<strong>qua</strong> legato alla<br />
centrale termoelettrica compensa (in parte<br />
o totalmente) il raffreddamento dovuto al<br />
processo di rig<strong>assi</strong>ficazione, presentando così,<br />
a regime, un impatto nullo o trascurabile in<br />
termini di variazione di tem<strong>per</strong>atura della<br />
portata d’ac<strong>qua</strong> di mare utilizzata”.<br />
Infine, la Lucchini Energia ha proposto,<br />
d’intesa con le altre Amministrazioni<br />
coinvolte, l’istituzione di un Osservatorio<br />
Ambientale presso la Provincia di <strong>Trieste</strong><br />
finalizzato a promuovere e coordinare<br />
tutte le attività necessarie alla valutazione<br />
dello stato ambientale del comprensorio<br />
industriale interessato dall’o<strong>per</strong>a, attraverso il<br />
monitoraggio e l’analisi dei livelli complessivi<br />
degli inquinanti e lo studio delle ricadute<br />
sulla salute e sulla <strong>qua</strong>lità della vita della<br />
popolazione locale.<br />
Una centrale termoelettrica progettata <strong>per</strong> <strong>Trieste</strong><br />
Per centrale termoelettrica a ciclo combinato<br />
si intende un dispositivo elettrico di potenza<br />
(<strong>una</strong> turbina) che sfruttando il calore<br />
prodotto da <strong>una</strong> fonte combustibile (in questo<br />
caso esclusivamente il metano) produce<br />
energia elettrica e vapore.<br />
Le caratteristiche dell’impianto di generazione<br />
a ciclo combinato proposto <strong>dalla</strong> Lucchini<br />
Energia sono le seguenti:<br />
> potenza nominale pari a<br />
400-430 MWe<br />
> rendimento fino a<br />
56,2-58,5%<br />
> potenza nominale turbina a gas pari a<br />
270-300 MWe<br />
> potenza nominale turbina a vapore pari a<br />
130-150 MWe<br />
> potenza termica <strong>per</strong> teleriscaldamento<br />
100 MWt e oltre<br />
> su<strong>per</strong>ficie area impianto<br />
30.000 mq circa<br />
Con la firma del Protocollo d’Intesa si avvia la procedura autorizzativa (ai sensi della L.n. 55/02) regolata da <strong>una</strong> Conferenza dei Servizi istituita<br />
presso il Ministero dello Sviluppo Economico.<br />
Dopo la presentazione dell’istanza autorizzativa (prevista <strong>dalla</strong> Lucchini Energia entro maggio) al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del<br />
Territorio e del Mare, al Ministero dello Sviluppo Economico e alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, è previsto un ciclo di presentazioni<br />
ufficiali del progetto, presso i soggetti coinvolti nella Conferenza dei Servizi.<br />
L’autorizzazione viene rilasciata a seguito di un procedimento unico, al <strong>qua</strong>le partecipano le Amministrazioni statali e locali interessate, d’intesa<br />
con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. L’esito positivo della Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) costituisce parte integrante e<br />
condizione necessaria del procedimento autorizzativo. L’istruttoria si conclude <strong>una</strong> volta acquisita la V.I.A. e in ogni caso entro il termine di 180<br />
giorni <strong>dalla</strong> data di presentazione della richiesta, comprensiva del progetto e dello studio di impatto ambientale.<br />
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Imprese storiche<br />
Produzione di aromi <strong>per</strong> l’industria<br />
alimentare e delle bevande, estratti naturali,<br />
succhi, olii essenziali, coloranti naturali<br />
e materie prime<br />
oltre 3000 formule in linea<br />
circa 4000 codici di materie prime<br />
e semilavorati<br />
circa 600 clienti<br />
13 dipendenti/collaboratori<br />
fatturato di 2.600.000 €<br />
stabilimento di 4.800 mq<br />
certificata ISO 9001 Vision 2000 dal 2001<br />
Janoušek:<br />
125 anni di aromi<br />
Importante traguardo <strong>per</strong> l’impresa triestina,<br />
azienda di nicchia in un settore molto particolare<br />
Q<br />
uesto principalmente <strong>per</strong> due motivi:<br />
il primo è il fatto che nell’ Ottobre<br />
2008 ha compiuto, in <strong>per</strong>fetta salute,<br />
125 anni di vita ed ininterrotta attività. Questo<br />
sarebbe già un risultato notevole di <strong>per</strong> sé, ma<br />
il fatto eccezionale è che la gestione è sempre<br />
stata, e lo è tuttora, sotto la responsabilità<br />
diretta di discendenti dei fondatori, giunti<br />
ormai alla <strong>qua</strong>rta generazione.<br />
Il secondo motivo è rappresentato dal fatto<br />
che l’azienda, concorrendo con successo<br />
con più grandi realtà italiane e molti colossi<br />
multinazionali, o<strong>per</strong>a, unica nella nostra<br />
regione, in un sofisticato settore di attività che<br />
amalgama, in un mix affascinante e molto<br />
complesso, sensazioni ed alta tecnologia,<br />
gusto, olfatto e creatività, sensualità dei piaceri<br />
organolettici legati al cibo e alle bevande e<br />
rigore scientifico.<br />
Si tratta della Janoušek SpA, azienda che<br />
o<strong>per</strong>a <strong>per</strong> lo più in silenzio, <strong>per</strong>ché si rivolge<br />
esclusivamente alle industrie e agli o<strong>per</strong>atori<br />
professionali di settore, in Italia e in molti<br />
Paesi esteri. Il pubblico non vedrà mai il suo<br />
nome o il suo marchio sulle confezioni che<br />
acquista e che consuma, <strong>per</strong>ché i fornitori del<br />
produttore non compaiono mai sulle etichette<br />
dei prodotti.<br />
Prodotti che garantiscono su<strong>per</strong>iori<br />
caratteristiche organolettiche, sicurezza e<br />
<strong>qua</strong>lità al consumatore, ma, prima ancora,<br />
garantiscono queste doti all’industria<br />
produttrice, grazie allo straordinario<br />
patrimonio di centenaria competenza,<br />
es<strong>per</strong>ienza e tradizione, all’ininterrotta ricerca<br />
interamente progettata e gestita nei propri<br />
laboratori, ai severi controlli delle materie<br />
prime, dei metodi di produzione e di <strong>qua</strong>lità,<br />
tutti condotti nel rigoroso rispetto delle leggi<br />
e delle norme.<br />
Si è certamente già compreso che stiamo<br />
parlando del settore alimentare, dei cibi e<br />
delle bevande, un settore delicato sia <strong>per</strong> la<br />
rigorosa normativa che lo disciplina, che <strong>per</strong><br />
le ferree regole di competenza e di <strong>qua</strong>lità<br />
richieste ai fornitori, che sono state sempre<br />
pienamente rispettate, <strong>per</strong>ché ness<strong>una</strong> azienda<br />
avrebbe potuto sopravvivere <strong>per</strong> così tanti anni,<br />
attraversando <strong>per</strong>iodi di <strong>crisi</strong> come guerre e<br />
gravi sconvolgimenti economici, se non avesse<br />
acquisito e mantenuto il pieno rispetto, la<br />
fiducia e la fedeltà dei propri clienti.<br />
Il settore dei prodotti <strong>per</strong> l’industria alimentare,<br />
che tutti noi acquistiamo e consumiamo<br />
quotidianamente, è complesso e in continua<br />
evoluzione. Richiede aromi attentamente<br />
strutturati <strong>qua</strong>li elementi fondamentali nella<br />
costruzione del gusto delle bevande alcoliche<br />
ed analcoliche di successo, così come <strong>per</strong> la<br />
gastronomia, i prodotti dolciari, i gelati, i<br />
prodotti salati e i lattiero-caseari. Tuttavia<br />
le miscele aromatiche sono solo <strong>una</strong> parte<br />
dell’attività della Janoušek SpA, che comprende<br />
anche la realizzazione e la distribuzione di<br />
estratti e distillati, di semilavorati funzionali,<br />
di oli essenziali di alta <strong>qua</strong>lità, di coloranti<br />
alimentari e numerosi altri prodotti.<br />
L’azienda continua quindi con successo la sua<br />
attività a <strong>Trieste</strong>, <strong>una</strong> città dove il profumo di<br />
spezie è tradizionalmente di casa.
Imprese<br />
Da <strong>Trieste</strong> nel mondo<br />
I mercati di riferimento <strong>per</strong> l’azienda sono<br />
sparsi in tutta Europa: Germania, Spagna,<br />
Gran Bretagna, Svizzera, Grecia ed Israele.<br />
Negli ultimi tempi si stanno inoltre profilando<br />
interessi anche da parte di Paesi Arabi, che<br />
potrebbero <strong>assi</strong>curare uno sviluppo in zone<br />
finora poco esplorate <strong>per</strong> questa tipologia di<br />
prodotto. Anche il mercato russo e dell’Est<br />
Europa sono stati recentemente oggetto di<br />
spedizioni commerciali. L’azienda partecipa<br />
inoltre alle principali fiere internazionali di<br />
settore, tra cui l’Expo Host di Milano, la “The<br />
Hotel Show” di Dubai e l’Expo Euro Shop<br />
di Düsseldorf.<br />
F.lli Fanelli: <strong>qua</strong>lità<br />
nei frigoriferi industriali<br />
L’azienda esporta i suoi prodotti in tutta Europa,<br />
e punta all’espansione su nuovi mercati<br />
Ha sede nella zona delle Noghere a<br />
Muggia la EUROFRIGO F.lli Fanelli,<br />
impresa triestina che ha saputo<br />
conquistarsi un posto d’onore nel segmento<br />
della produzione di frigoriferi industriali.<br />
A dirigere l’azienda sono i fratelli Roberto<br />
e Fabrizio Fanelli: entrati nell’impresa<br />
di famiglia, la Plastifilo, la prima realtà<br />
produttiva ad insediarsi nel 1959 in quella che<br />
attualmente viene definita Zona Industriale<br />
Est e che <strong>per</strong> <strong>qua</strong>lche decennio è stata la<br />
sola area disponibile <strong>per</strong> l’insediamento<br />
delle industrie triestine, al termine<br />
degli studi programmano un progressivo<br />
passaggio dell’attività da lavorazione del<br />
filo metallico conto terzi a lavorazione<br />
delle lamiere. Rinnovano in seguito il<br />
parco macchine e decidono di dotarsi di un<br />
impianto di verniciatura industriale a polveri<br />
termoindurenti e di automezzi propri, in modo<br />
da fornire al cliente un servizio completo. “La<br />
nostra priorità - spiegano - sin dagli inizi è<br />
stata quella di privilegiare la <strong>qua</strong>lità rispetto<br />
ai volumi di produzione, <strong>per</strong> fornire ai nostri<br />
clienti un servizio migliore”.<br />
Nell’anno 2000 Roberto e Fabrizio fondano<br />
la F.lli Fanelli, e poiché gli spazi produttivi<br />
si sono fatti stretti si trasferiscono nella<br />
zona industriale delle Noghere, mantenendo<br />
sempre solidi contatti di collaborazione e<br />
sviluppando sinergie con l’azienda di origine,<br />
e ampliando nel contempo il pacchetto<br />
clienti: chi si rivolge oggi alla F.lli Fanelli<br />
lo fa <strong>per</strong>ché ricerca un prodotto dal design<br />
curato e fuori dagli schemi, sviluppato<br />
da un ufficio tecnico in grado di fornire<br />
supporto alla progettazione del risultato<br />
finale e realizzato con l’utilizzo dei migliori<br />
componenti e materie prime.<br />
Nel 2004, supportati dall’es<strong>per</strong>ienza nella<br />
lavorazione delle lamiere e avvalendosi<br />
di un team di es<strong>per</strong>ti, o<strong>per</strong>ano <strong>una</strong> svolta<br />
fondamentale nella storia dell’impresa:<br />
l’azienda inizia infatti la produzione di<br />
frigoriferi industriali e commerciali.<br />
Vetrine e armadi refrigerati con tem<strong>per</strong>ature<br />
positive (+2/+8°C) ma soprattutto negative<br />
(-12/-24°C) dedicati alla conservazione<br />
alimentare vengono venduti oggi con il<br />
marchio EUROFRIGO, già conosciuto e<br />
apprezzato a livello europeo. L’obiettivo di<br />
mantenere alti standard di <strong>qua</strong>lità, ottenuto<br />
con la scelta degli elementi costruttivi,<br />
<strong>per</strong>mette di differenziare il prodotto da quelli<br />
della concorrenza di provenienza orientale<br />
e garantisce <strong>una</strong> fidelizzazione al marchio.<br />
Attenzione è stata data anche al design,<br />
elemento importante poiché i destinatari<br />
del prodotto sono spesso piccoli negozi di<br />
specialità alimentari, dove la vetrina che<br />
presenta uno spiccato aspetto “made in Italy”<br />
risulta molto apprezzata, senza <strong>per</strong> questo<br />
distogliere l’attenzione dal suo contenuto.<br />
“Dedicarci alla produzione di frigoriferi<br />
industriali - dice Fabrizio Fanelli, che<br />
all’interno dell’Azienda si occupa soprattutto<br />
di strategie di mercato e di innovazione del<br />
prodotto - è stata <strong>una</strong> sfida interessante, che<br />
ci ha messi davanti a problematiche di natura<br />
produttiva completamente diverse da quelle a<br />
cui eravamo abituati. Accanto a questo, ci<br />
siamo occupati <strong>per</strong> la prima volta anche di
questioni di natura commerciale che fino a<br />
quel momento non ci avevano riguardato,<br />
visto che ci siamo dovuti confrontare con<br />
mercati esteri molto diversi fra loro…”<br />
I prodotti della F.lli Fanelli sono studiati<br />
nei minimi dettagli <strong>per</strong> essere affidabili e<br />
duraturi: particolare attenzione da parte della<br />
clientela viene data alla vetrina a tem<strong>per</strong>atura<br />
negativa, dedicata all’esposizione dei prodotti<br />
surgelati, che vanta fra le sue caratteristiche<br />
un elevato grado di affidabilità grazie alle<br />
modalità di costruzione in blocco unico,<br />
schiumato, anziché in elementi assemblati<br />
come fanno altri produttori. Questo<br />
garantisce al mobile <strong>una</strong> minor dis<strong>per</strong>sione<br />
termica, e quindi un minor consumo, che si<br />
traduce in un concreto risparmio economico.<br />
In particolare la vetrina a tre porte può a buon<br />
diritto essere considerata un prodotto di punta,<br />
poiché non è facile trovare analoghe offerte<br />
sul mercato della refrigerazione, soprattutto<br />
se associata all’utilizzo dell’acciaio inox<br />
lucido o satinato nel rivestimento esterno, che<br />
impreziosisce il mobile stesso. “<strong>Di</strong>amo molta<br />
importanza all’aspetto del mobile <strong>per</strong>ché i<br />
destinatari possono essere sia i grandi negozi,<br />
che li inseriscono in contesti già strutturati e<br />
quindi chiedono <strong>per</strong>sonalizzazioni di colore<br />
in accordo con l’arredamento, sia la piccola<br />
pasticceria che necessita di un’unica vetrina<br />
refrigerata, con l’esigenza che si presenti<br />
come elemento decorativo oltre che di utilizzo<br />
professionale” prosegue Fabrizio Fanelli.<br />
Attualmente all’interno dell’azienda si<br />
sta creando un team che avrà il compito,<br />
coadiuvato da apporti da parte di es<strong>per</strong>ti<br />
del settore, di sviluppare un frigorifero con<br />
liquido refrigerante alternativo <strong>per</strong> soddisfare<br />
i mercati del Nord Europa, già da molti<br />
anni sensibili all’argomento, e privilegiare<br />
soluzioni che tendono al risparmio<br />
energetico.<br />
“È importante tenere presente quelli che sono<br />
l’orientamento del mercato e le esigenze di<br />
un ambiente spesso poco rispettato - spiega<br />
Roberto Fanelli - la sfida di studiare un<br />
prodotto innovativo è stimolante al contempo<br />
<strong>per</strong> la proprietà e <strong>per</strong> i dipendenti, che si<br />
vedono coinvolti in un progetto importante<br />
<strong>per</strong> quello che sarà il futuro dell’azienda<br />
stessa”.<br />
Le scelte fatte finora sembrano premiare<br />
l’impresa triestina, poiché il rallentamento<br />
che negli ultimi mesi ha segnato l’economia<br />
mondiale ed ha colpito anche il suo settore<br />
di riferimento al momento non ha influito<br />
in modo particolarmente pesante su questa<br />
realtà industriale, che in pochi anni ha<br />
saputo inserirsi in un contesto produttivo<br />
rinnovato negli obiettivi e con interessanti<br />
prospettive di crescita.<br />
F.lli Fanelli: <strong>qua</strong>lità nei frigoriferi industriali<br />
Lavorazione lamiere conto terzi<br />
Produzione vetrine e armadi refrigeranti<br />
da -22° a + 6°<br />
3.000.000 di euro di fatturato<br />
15 dipendenti<br />
5 collaboratori<br />
Mercati di riferimento:<br />
90% estero<br />
10% Italia<br />
15
Università<br />
R&D Forum 2009:<br />
l’Impresa all’Università<br />
Moltissime aziende iscritte, locali e non, e nuovi eventi <strong>per</strong> la<br />
giornata di trasferimento tecnologico dell’Ateneo giuliano<br />
Ritorna anche quest’anno la giornata<br />
di trasferimento tecnologico promossa<br />
dall’Università di <strong>Trieste</strong>, con il patrocinio<br />
della Regione Autonoma Friuli Venezia<br />
Giulia e la collaborazione dell’Associazione Industriali<br />
di <strong>Trieste</strong> e di Friulia. Wärtsilä Italia,<br />
Rino Snaidero Scientific Foundation, SELEX<br />
Galileo (Gruppo Finmeccanica) sono alcune<br />
delle imprese che portano a oltre 50 il numero<br />
delle realtà preiscritte alla seconda edizione di<br />
”R&D Forum”, che riparte dal successo registrato<br />
<strong>dalla</strong> prima edizione. “Lo scorso anno<br />
abbiamo raccolto le impressioni dei partecipanti<br />
- spiega Arturo Tornaboni, responsabile<br />
dell’Industrial Liaison Office dell’Ateneo triestino<br />
e coordinatore dell’evento - proprio <strong>per</strong><br />
cercare di migliorare il servizio offerto alle<br />
aziende, organizzando le attività della giornata<br />
nell’ottica della m<strong>assi</strong>ma produttività”.<br />
R&D Forum 2009 ha richiamato presso il<br />
Campus di Piazzale Europa, oltre a un nutrito<br />
numero di aziende provinciali, regionali e<br />
nazionali, anche tutti i tre distretti che o<strong>per</strong>ano<br />
sul territorio regionale: il <strong>Di</strong>stretto Tecnologico<br />
di Biomedicina Molecolare del Friuli Venezia<br />
Giulia, il <strong>Di</strong>stretto Industriale del caffè della<br />
provincia di <strong>Trieste</strong> (<strong>Trieste</strong> Coffee Cluster) e<br />
il <strong>Di</strong>stretto Tecnologico Navale e Nautico del<br />
Friuli Venezia Giulia (<strong>Di</strong>tenave). Quest’ultimo,<br />
in particolare, è stato il promotore, insieme<br />
all’Università e alla Regione, di un incontro<br />
dedicato specificatamente al settore della<br />
navalmeccanica, della cantieristica e della<br />
nautica.<br />
Anche alla Regione Autonoma Friuli Venezia<br />
Giulia è stato dedicato un momento d’incontro<br />
speciale, introdotto dall’Assessore al Lavoro,<br />
Università e Ricerca Alessia Rosolen, riservato<br />
alla presentazione delle ricadute della ricerca<br />
finanziata dall’Ente (ex art. 23 LR 26/2005)<br />
ed alle testimonianze dei responsabili<br />
di progetti realizzati, con un particolare<br />
accenno sulle strategie e sulle opportunità<br />
(anche economiche) disponibili. I progetti in<br />
questione sono diversi: si va da Nanocancer:<br />
nuove strategie nano tecnologiche<br />
antitumorali (Maurizio Prato, Università<br />
degli Studi di <strong>Trieste</strong>), a Servizi avanzati <strong>per</strong><br />
il soccorso sanitario al disabile basati su<br />
tecnologie ICT innovative (Roberto Ranon,<br />
Università degli Studi di Udine/HCI LabDept),<br />
a Questions @bout home (Felice Pietro<br />
Fanizza, <strong>Di</strong>rettore Rino Snaidero Foundation)<br />
a Nanocat: Nanocatalisi su fili e fibre di<br />
carbonio; <strong>una</strong> premessa <strong>per</strong> l’energia e<br />
l’ambiente, <strong>una</strong> sfida <strong>per</strong> la simulazione<br />
numerica (Stefano de Gironcoli, SISSA).<br />
Inoltre, insieme ad Insiel ha aderito all’evento<br />
anche il Centro Regionale sull’Open Source<br />
Software, istituito <strong>dalla</strong> Regione Friuli Venezia<br />
Giulia nell’ambito del progetto di eGovernment<br />
Development Open Source (DOS), che punta<br />
a favorire la diffusione del software libero<br />
nella Pubblica Amministrazione (PA) e nelle<br />
Piccole e Medie Imprese (PMI), promuovendo<br />
lo sviluppo di <strong>una</strong> community Open Source<br />
a livello regionale in linea con le direttive<br />
nazionali ed europee.<br />
“Il difficile momento congiunturale - dice il<br />
Rettore dell’Ateneo triestino, Francesco Peroni<br />
- che stiamo vivendo a livello internazionale<br />
impone alle imprese di guardare avanti con
<strong>una</strong> determinazione ancora maggiore. Si<br />
tratta di <strong>una</strong> vera sfida, e lo strumento del<br />
trasferimento tecnologico è fondamentale <strong>per</strong><br />
spingere sull’acceleratore dell’innovazione,<br />
che può <strong>per</strong>metterci di uscire da <strong>una</strong><br />
situazione delicata. Per questo abbiamo<br />
invitato le imprese all’Università con R&D<br />
Forum, in modo da <strong>per</strong>mettere non solo ai<br />
grandi gruppi industriali ma anche alle<br />
Pmi, che sono la forza del sistema economico<br />
italiano, di accedere liberamente ai risultati<br />
della ricerca. Un dialogo più fluido tra questi<br />
R&D Forum 2009<br />
due mondi, quello accademico e quello<br />
produttivo, non può che portare risultati<br />
positivi <strong>per</strong> entrambi”.<br />
Fra le novità di R&D Forum 2009 la<br />
presentazione di un primo report, curato<br />
dall’ILO dell’Ateneo, sui risultati ottenuti<br />
a seguito dell’edizione 2008, nei termini<br />
di attività avviate e progetti sviluppati<br />
dall’Università di <strong>Trieste</strong> in collaborazione<br />
con le imprese.<br />
Giornata istituzionale di trasferimento tecnologico<br />
Università di <strong>Trieste</strong><br />
venerdì 22 maggio 2009<br />
Mattina<br />
> Tavoli di contatto<br />
Attività di ricerca, tecnologie e competenze,<br />
brevetti e spin-off dell’Università di <strong>Trieste</strong><br />
Energia, Ambiente, Tecnologia<br />
Scienze della Vita<br />
Mercati e Finanza<br />
Pomeriggio<br />
> Finanziamenti regionali alla ricerca.<br />
Opportunità, procedure e risultati<br />
La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia a sostegno<br />
delle attività di ricerca<br />
Alessia Rosolen Assessore regionale al Lavoro,<br />
Università e Ricerca<br />
Le Testimonianze: alcuni dei progetti finanziati<br />
> Incontri riservati imprese - università<br />
> Tavoli di contatto settoriali<br />
Navalmeccanica, cantieristica e nautica<br />
ICT Information & Communication Technology<br />
Biotech<br />
Servizi alle imprese<br />
R&D Forum 2009: l’Impresa all’Università<br />
17
www.a2a.eu<br />
A2A<br />
Energie<br />
<strong>per</strong> l’ambiente.<br />
Nata in Lombardia.<br />
Forte in Italia.<br />
Protagonista in Europa.
È con particolare piacere che scrivo l’introduzione <strong>per</strong> questo Focus, dedicato<br />
alla descrizione delle collaborazioni fra aziende e Università nell’ambito<br />
delle Scienze della Vita. Ormai è evidente che questo settore, che include<br />
l’Industria della salute, ma abbraccia anche le biotecnologie e le<br />
loro applicazioni, diventerà uno dei principali driver di crescita<br />
industriale.<br />
La convergenza con le tecnologie dell’ingegneria biomedica e<br />
dell’ICT porterà a <strong>una</strong> nuova fase dell’economia basata sulla<br />
conoscenza, in cui il 10% del PIL dedicato alla spesa sanitaria<br />
diventerà un’importante occasione <strong>per</strong> lo sviluppo industriale.<br />
Da molti anni l’Associazione Industriali di <strong>Trieste</strong> in<br />
collaborazione con l’Università, con l’AREA Science Park e con<br />
il CBM cerca di accrescere le nuove opportunità nell’attesa dello<br />
sviluppo del polo di Scienze della Vita a Cattinara, che prevede<br />
sia la costruzione di aule riservate alla didattica che l’edificazione<br />
di uno spazio dedicato alle imprese che si impegneranno in tale<br />
ambito, e potranno beneficiare della vicinanza con gli ospedali.<br />
Assindustria vede con favore lo sviluppo di <strong>una</strong> facoltà di Scienze della<br />
Vita interuniversitaria, che coinvolga le facoltà di Medicina, Ingegneria,<br />
Farmacia e Scienze di Atenei non solo regionali, ma anche dei Paesi vicini.<br />
Un passo notevole è stato fatto con la creazione, all’Università di <strong>Trieste</strong>, di un<br />
<strong>Di</strong>partimento dedicato, atto nato <strong>dalla</strong> convinzione dell’importanza dell’avvio di un<br />
<strong>per</strong>corso che tenga conto delle strategie europee.<br />
Contiamo sulla prossima approvazione del disegno di legge anti<strong>crisi</strong> da parte del Consiglio Regionale,<br />
che vedrà <strong>per</strong> la prima volta l’indicazione che l’innovazione dei prodotti e dei servizi sia un elemento<br />
importante da valutare nelle procedure di gara da parte della Pubblica Amministrazione. Questo<br />
sottolinea l’impegno della politica a favorire l’innovazione e la ricerca, e conferma che la strategia<br />
europea basata su conoscenza e innovazione sta facendo ulteriori p<strong>assi</strong> avanti, che <strong>per</strong>mettono alle<br />
aziende un possibile sviluppo futuro.<br />
La ricerca biologica a <strong>Trieste</strong> è uno degli elementi<br />
fondamentali di quell’intreccio virtuoso di attività<br />
culturali e di ricerca scientifica comunemente indicate<br />
con il nome di “Sistema <strong>Trieste</strong>”. La chimica<br />
di questo sistema ha trovato il suo catalizzatore<br />
nell’Università di <strong>Trieste</strong> che, nel corso degli anni,<br />
ha gemmato gran parte delle iniziative che ne fanno<br />
parte integrante.<br />
Le discipline biologiche hanno recentemente trovato<br />
<strong>una</strong> spinta innovativa <strong>dalla</strong> creazione della<br />
più grande aggregazione regionale di ricercatori<br />
o<strong>per</strong>anti in questa specifica area: il <strong>Di</strong>partimento di<br />
TriesTe INduSTRIA 77<br />
Scienze della Vita<br />
Nicola Pangher<br />
Scienze della Vita (DSV). Il DSV nasce nel 2008 <strong>dalla</strong><br />
fusione dei <strong>qua</strong>ttro <strong>Di</strong>partimenti di Biochimica,<br />
Biofisica e Chimica delle Macromolecole, di Biologia,<br />
di Fisiologia e Patologia e di Scienze Biomediche.<br />
Ad esso afferiscono oltre 90 docenti di ruolo,<br />
30 dipendenti dell’area tecnico-amministrativa,<br />
70 studenti di Dottorato, 37 titolari di Assegno di<br />
ricerca e oltre 20 contrattisti a tempo determinato.<br />
L’attività scientifica dei ricercatori del DSV copre un<br />
ampio spettro che va <strong>dalla</strong> ricerca in campo biomedico<br />
a quella degli studi ambientali, attraversando<br />
i settori della Biochimica, Botanica, Farmacologia,<br />
19
Focus Innovazione<br />
Fisiologia, Genetica, Patologia e Zoologia, e toccando<br />
settori innovativi come la genomica e la proteomica,<br />
il biomonitoraggio, la progettazione in silico<br />
di molecole bioattive, la costruzione di banche dati,<br />
i biomateriali innovativi e le bionanotecnologie.<br />
Nel corso degli ultimi 5 anni, i ricercatori del DSV<br />
hanno pubblicato più di 900 lavori scientifici, la<br />
gran parte su riviste internazionali di prestigio. I<br />
progetti di ricerca finanziati sono stati più di 200,<br />
<strong>per</strong> un totale di oltre 20 milioni di euro. Più della<br />
metà di questi fondi sono stati utilizzati negli ultimi<br />
5 anni <strong>per</strong> finanziare circa 500 tra borse di<br />
dottorato, borse di studio e assegni e contratti di<br />
ricerca. Ciò ha contribuito a formare in campi di<br />
elevata specializzazione un gran numero di giovani,<br />
che hanno poi potuto presentarsi sul mercato<br />
del lavoro locale, nazionale e internazionale con<br />
<strong>una</strong> migliore preparazione.<br />
Le attività “in conto terzi”<br />
In base alle disposizioni di legge e ai regolamenti<br />
d’Ateneo, i <strong>Di</strong>partimenti universitari possono<br />
stipulare, con enti pubblici e privati, accordi<br />
contrattuali <strong>per</strong> svolgere attività di ricerca<br />
finalizzata. I contratti garantiscono la riservatezza<br />
dei dati ottenuti e prevedono clausole <strong>per</strong> la proprietà<br />
intellettuale, che, a seconda degli accordi, può<br />
essere riservata al committente ed essere quindi<br />
oggetto di tutela brevettuale. Il DSV, nelle sue<br />
diverse componenti, ha da sempre dedicato<br />
parte delle sue iniziative alle collaborazioni<br />
industriali, offrendo un importante contributo<br />
allo sviluppo delle attività produttive. Nel<br />
quinquennio 2004-2008, si sono registrati<br />
poco meno di 90 contratti di collaborazione<br />
finalizzata <strong>per</strong> un totale di oltre 3,6 milioni<br />
di euro di finanziamento. Committenti sono<br />
stati imprese ed enti pubblici locali, nazionali ed<br />
esteri, con obiettivi di ricerca applicata incentrata<br />
su argomenti che vanno <strong>dalla</strong> produzione<br />
farmaceutica, alle risorse naturali e produzione<br />
alimentare, all’ambiente e turismo.<br />
Farmaceutici, diagnostici e<br />
biotecnologie<br />
Il settore d’intervento più importante del DSV<br />
nella ricerca applicata è quello dell’ideazione e<br />
produzione di biofarmaci, sistemi diagnostici<br />
innovativi e prodotti biotecnologici di nuova<br />
concezione. Partner industriali di rilievo a livello<br />
nazionale ed internazionale sono, ad esempio,<br />
Bracco Imaging SpA, ZLB Behring GmbH, Procter<br />
& Gamble Pharmaceuticals, Novozymes. Nell’area<br />
triestina, numerose sono le medie e piccole imprese<br />
con cui sono state avviate proficue collaborazioni<br />
industriali. Tra esse si registrano Eurospital SpA,<br />
Bio Genetix Srl, Euroclone SpA, AdriaCell Srl.<br />
Industria alimentare,<br />
allevamento e produzioni<br />
naturali<br />
Importanti collaborazioni sono state avviate<br />
con imprese locali e nazionali nel settore legato<br />
alle produzioni alimentari. Partner d’elezione è<br />
illycaffè SpA, azienda istituzionalmente interessata<br />
agli studi sulla genetica del caffè. <strong>Di</strong> rilievo anche<br />
la presenza di Actimex Srl, il cui interesse si<br />
focalizza nell’ambito della nutraceutica, e Barilla<br />
G & R Fratelli SpA. Capitolo a parte è quello<br />
dell’allevamento ittico e della pesca, con numerose<br />
ditte, consorzi ed enti pubblici impegnati nel<br />
miglioramento della produzione e il monitoraggio<br />
delle popolazioni naturali d’interesse economico.<br />
Ambiente<br />
In questa tipologia di ricerca applicata, vanno<br />
annoverati il monitoraggio del territorio con<br />
sistemi di rilevamento satellitare, la misura<br />
dell’inquinamento con bioindicatori, la gestione<br />
del territorio oggetto di attività produttive, lo<br />
studio dell’impatto ambientale dell’industria<br />
legata alla produzione d’energia. <strong>Di</strong> rilievo anche<br />
i sistemi di gestione informatica interattiva di<br />
guide naturalistiche, cui sono interessate l’editoria<br />
e l’impresa legata al turismo. Committenti sono<br />
sia enti pubblici impegnati nella tutela, gestione<br />
e recu<strong>per</strong>o del territorio, sia imprese nazionali e<br />
locali.<br />
Brevetti<br />
sCieNZe DeLLA ViTA<br />
Oltre alle collaborazioni contrattuali, il DSV<br />
sviluppa ricerca applicata in modo autonomo<br />
con risultati che spesso portano alla registrazione<br />
di brevetti di ricerca industriale. In molti casi, i<br />
brevetti sono sviluppati congiuntamente con le<br />
aziende interessate, in altri, brevetti di proprietà<br />
dell’Università di <strong>Trieste</strong> sono ceduti a privati<br />
mediante stipula di accordi di cessione o licenza.<br />
Prospettive<br />
Le prospettive di consolidamento e sviluppo degli<br />
accordi di ricerca industriale nell’area triestina<br />
rimangono elevate. L’es<strong>per</strong>ienza maturata nel<br />
corso di anni di proficua collaborazione con<br />
le imprese, crea i presupposti <strong>per</strong> un’ulteriore<br />
espansione del concetto di “attività di servizio”.
Nonostante nel Paese la ricerca sia palesemente<br />
sottofinanziata, il costo dell’intervento pubblico a<br />
sostegno dell’Università rimane consistente e deve<br />
trovare sbocco nel sostegno all’impresa. Da questo<br />
punto di vista, la disponibilità dei ricercatori<br />
del <strong>Di</strong>partimento di Scienze della Vita rimane<br />
completa. I numerosi attestati d’apprezzamento,<br />
la mole dell’attività scientifica documentata,<br />
il successo nelle richieste di finanziamento<br />
sia a livello nazionale sia europeo attestano<br />
l’eccellenza della ricerca svolta. Sarà compito<br />
delle associazioni di categoria, a livello locale e<br />
regionale, approfittare delle opportunità offerte da<br />
questo sistema. Da parte sua, il DSV saprà offrire<br />
tutta la sua attenzione alle peculiari necessità<br />
dell’impresa.<br />
Testimonianze aziendali<br />
Actimex: la collaborazione delll’Azienda<br />
con varie strutture universitarie ora afferenti al<br />
DSV nasce praticamente con l’Azienda stessa. È<br />
infatti punto d’onore di Actimex supportare gli<br />
studi condotti nei propri laboratori di R&S, a<br />
dimostrazione dei miglioramenti apportati con<br />
le proprie tecnologie ad attivi di origine naturale,<br />
con test in vitro o ex vivo atti a dimostrarne la<br />
reale efficacia e/o attività. La collaborazione con<br />
DSV è quindi stata e continua ad essere di vitale<br />
importanza: solo <strong>per</strong> citare alcuni progetti comuni,<br />
da un primo protocollo di screening, attuato<br />
su un multicomposito a base di bioflavonoidi<br />
della propoli <strong>per</strong> testarne il potenziamento<br />
dell’attività antibatterica, continuando con la<br />
dimostrazione della diminuita attività epatotossica<br />
di estratti trattati con la tecnologia dell’azienda,<br />
<strong>per</strong> finire (<strong>per</strong> ora) con l’ultimo progetto in via<br />
di attuazione, cioè la dimostrazione dell’efficacia<br />
anche preventiva di un multicomposito nelle<br />
affezioni otorinolaringoiatriche. L’elevata<br />
professionalità dei ricercatori, la disponibilità al<br />
continuo scambio di opinioni professionali unite<br />
a tempi di risposta <strong>per</strong>fettamente compatibili con<br />
l’esigenza dell’industria, rende tali collaborazioni<br />
indispensabili <strong>per</strong> garantire ancor di più con<br />
un forte supporto scientifico l’elevata <strong>qua</strong>lità dei<br />
risultati della nostra ricerca.<br />
Euroclone: è attiva sul territorio regionale<br />
nel settore della diagnostica agroalimentare grazie<br />
a un sito R&D nell’Area Science Park di Padriciano<br />
che si avvale di numerose collaborazioni con<br />
Centri di Ricerca Universitari. Recentemente, tramite<br />
la nascita di sinergie con affermati ricercatori<br />
dell’Università di <strong>Trieste</strong>, è stato possibile ampliare<br />
l’indirizzo strategico del sito affiancando all’agro-<br />
TriesTe INduSTRIA 77<br />
alimentare il settore della diagnostica umana. In<br />
particolare, l’interazione tra le conoscenze scientifiche<br />
del laboratorio del <strong>Di</strong>partimento di Scienze<br />
della Vita diretto dal dott. Enrico Tongiorgi e il<br />
know-how tecnologico nel campo delle tecniche<br />
immunologiche della Euroclone hanno <strong>per</strong>messo<br />
lo sviluppo di un ambizioso progetto nell’ambito<br />
della diagnostica neurologica. Tramite il<br />
dosaggio nel sangue attraverso un apposito<br />
kit commerciale di <strong>una</strong> proteina, il BDNF,<br />
sarà infatti possibile valutare l’insorgenza<br />
delle principali neuropatologie <strong>qua</strong>li la schizofrenia,<br />
il Parkinson e l’Alzheimer.<br />
Eurospital: la visione dell’Azienda, ben<br />
esemplificata dal motto “Innovazioni <strong>per</strong> vivere<br />
meglio”, ha da sempre <strong>per</strong>seguito la ricerca<br />
dell’eccellenza, sia internamente che all’esterno, <strong>per</strong><br />
poter offrire tempestivamente al proprio mercato di<br />
riferimento soluzioni aggiornate, efficaci ed a costo<br />
accettabile.<br />
Tale ricerca prevede ovviamente il ricorso a strette<br />
relazioni con Enti accademici <strong>per</strong> la mirata<br />
valorizzazione, in termini industriali, dei risultati<br />
della ricerca di base o <strong>per</strong> la risoluzione di particolari<br />
problematiche tecnologiche; è in quest’ambito che si<br />
configurano le collaborazioni attivate con successo e<br />
piena soddisfazione dell’ Azienda con il <strong>Di</strong>partimento<br />
di Scienze della Vita e, precedentemente, con il<br />
<strong>Di</strong>partimento di Biologia ed il BBCM.<br />
Le collaborazioni hanno avuto come argomenti lo<br />
sviluppo di proteine ricombinanti, la mappatura dei<br />
loro epitopi, la ricerca di nuovi antigeni da librerie<br />
fagiche, l’individuazione di peptidi antigenici e studi<br />
di caratterizzazione elettroforetica di complessi<br />
enzima/anticorpo.<br />
I risultati delle collaborazioni hanno costituito la<br />
base conoscitiva e tecnologica <strong>per</strong> lo sviluppo di<br />
numerosi prodotti di nuova generazione.<br />
illycaffè: da sempre <strong>per</strong>segue l’eccellenza<br />
<strong>qua</strong>litativa del prodotto con un approccio “science<br />
driven” non solo all’interno dei laboratori<br />
aziendali, ma anche promuovendo la ricerca con<br />
collaborazioni con il mondo accademico.<br />
Ciò si è concretizzato sin dal 1997 con la nascita<br />
di Aromalab, il laboratorio aziendale dedicato<br />
all’analisi degli aromi di caffè insediato in Area<br />
Science Park, ed è proseguito con la creazione di<br />
altri 4 laboratori nella sede centrale consentendo<br />
lo sviluppo di <strong>una</strong> fruttuosa collaborazione con<br />
l’Università di <strong>Trieste</strong>.<br />
Nel 2005, questa è sfociata in un importante<br />
progetto incentrato sugli aspetti <strong>qua</strong>litativi correlati<br />
alla biologia della pianta del caffè e ai recettori<br />
umani del gusto, finanziato <strong>dalla</strong> Regione Friuli<br />
Focus Innovazione<br />
21
Focus Innovazione<br />
Venezia Giulia che ha voluto coinvolgere centri<br />
con diverse specializzazioni: il <strong>Di</strong>partimento<br />
di Scienze della Vita dell’Università di <strong>Trieste</strong><br />
(genetica e genomica della pianta di caffè), il<br />
<strong>Di</strong>partimento di Agraria dell’Università di Udine<br />
(micropropagazione), l’Istituto di Genomica<br />
Applicata di Udine (sequenziamento DNA), la<br />
SISSA (analisi bioinformatica e modellizzazione)<br />
ed infine l’ospedale Burlo Garofolo (fisiologia del<br />
gusto umano).<br />
In questo modo, oltre ad aver ottenuto risultati<br />
scientifici, è stato creato nella nostra regione<br />
sCieNZe DeLLA ViTA<br />
un network multidisciplinare che copre<br />
trasversalmente molti aspetti della ricerca sul caffè,<br />
un patrimonio di capacità e conoscenze unico in<br />
Italia e probabilmente al mondo.<br />
Prof. Renato Gennaro, <strong>Di</strong>rettore<br />
<strong>Di</strong>partimento di Scienze della Vita<br />
Università di <strong>Trieste</strong><br />
Prof. Roberto Marzari, Vice <strong>Di</strong>rettore<br />
<strong>Di</strong>partimento di Scienze della Vita<br />
Università di <strong>Trieste</strong><br />
Collaborazione con le imprese del <strong>Di</strong>partimento di Scienze della Vita dell’Università di <strong>Trieste</strong><br />
Anno Progetto Committente Sede Settore<br />
01/01/2004 Sintesi, purificazione, ciclizzazione e caratterizzazione di peptidi citrullinati Bioallergy International Srl<br />
(ora Bio Genetix Srl)<br />
<strong>Trieste</strong> <strong>Di</strong>agnostici<br />
01/01/2004 Avvio del nuovo laboratorio R&S e attivazione dello studio <strong>per</strong> la definizione<br />
di nuove tecnologie dedicate alla generazione di True Ortofoto destinate al<br />
monitoraggio dell’inquinamento ambientale e delle infrustrutture stradali<br />
Geotechnos Srl <strong>Trieste</strong> Telerilevamento<br />
04/05/2004 Indagine su proteine vegetali <strong>per</strong> possibili impieghi <strong>qua</strong>li sostitutivi del glutine Dr. Schaer Srl - Bolzano<br />
Schaer R&D Centre - Area<br />
Science Park<br />
<strong>Trieste</strong> Alimentare<br />
01/10/2004 Sviluppo di metodiche chimico-fisiche <strong>per</strong> lo studio di mezzi di contrasto<br />
iodurati<br />
Bracco Imaging SpA Milano Farmaceutici e diagnostici<br />
01/10/2004 Separazione elettroforetica mono e bidimensionale della proteina transglutaminasi<br />
tissutale umana da immunoprecipitati<br />
Eurospital SpA <strong>Trieste</strong> Farmaceutici e diagnostici<br />
01/12/2004 Determinazione dell’attività antimicrobica di campioni di propoli naturale e<br />
propoli actichelato<br />
Actimex Srl <strong>Trieste</strong> Nutraceutica<br />
01/01/2005 Identificazione di nuovi autoantigeni riconoscibili da specifici anticorpi in<br />
soggetti che presentino danno pancreatico o un assetto genetico compatibile<br />
con l’insorgere della patologia, principalmente tramite tecnologie di librerie<br />
phage-display<br />
Eurospital SpA <strong>Trieste</strong> Farmaceutici e diagnostici<br />
01/01/2005 Cytotoxicity of chelidonium extract, chelidonium extract with reduced alkaloid<br />
content and the respective alkaloids fraction in the human derived chang liver cells<br />
Actimex Srl <strong>Trieste</strong> Nutraceutica<br />
01/04/2005 Identificazione di peptidi citrullinati come antigeni <strong>per</strong> la produzione di Bioallergy International Srl <strong>Trieste</strong> <strong>Di</strong>agnostici<br />
anticorpi<br />
(ora Bio Genetix Srl)<br />
01/06/2005 T.R.I.D.E. - Test rapidi in diagnostica Eurospital Eurospital SpA <strong>Trieste</strong> Farmaceutici e diagnostici<br />
01/10/2005 Genomica del caffè illycaffè SpA <strong>Trieste</strong> Alimentare<br />
01/02/2006 Ricerca e sviluppo di metodo ELISA multiparametrico <strong>per</strong> la determinazione<br />
del BDNF nel siero umano<br />
Euroclone SpA <strong>Trieste</strong> <strong>Di</strong>agnostici<br />
01/05/2006 Localizzazione della caffeina nei semi di caffè verde mediante tecniche<br />
immunoistochimiche in microscopia elettronica a scansione<br />
Demus Lab Srl <strong>Trieste</strong> Alimentare<br />
01/07/2006 Piattaforma gnomica e analisi di trascrizione genica illycaffè SpA <strong>Trieste</strong> Alimenatre<br />
20/04/2007 Sviluppo di metodiche eco-compatibili innovative <strong>per</strong> la valorizzazione di interazioni<br />
molecolari di interesse ambientale<br />
Bracco Imaging SpA Milano Farmaceutici e diagnostici<br />
20/04/2007 Nuovi strumenti di diagnostica molecolare <strong>per</strong> immagini (molecular imaging)<br />
in campo oncologico<br />
Bracco Imaging SpA Milano Farmaceutici e diagnostici<br />
15/05/2007 Analisi delle alternative <strong>per</strong> la nuova linea ferroviaria Alta Capacità Torino-<br />
Lione<br />
Golder Associates Srl Torino Telerilevamento<br />
21/06/2007 Indagine volta alla comprensione del possibile ruolo di microorganismi <strong>per</strong> la<br />
produzione di idrogeno e allo studio delle proprietà chimico-fisiche correlate<br />
alla alo <strong>per</strong>formance e misurabili<br />
Integra Srl <strong>Trieste</strong> Biomedicina
Congafi<br />
Convenzione con<br />
Cassa di Risparmio FVG<br />
Un accordo importante connesso alla rivalutazione dei cespiti e<br />
<strong>per</strong> sostenere progetti di ricerca applicata<br />
Congafi Industria <strong>Trieste</strong> ha firmato<br />
un’importante convenzione con<br />
la Cassa di Risparmio del Friuli<br />
Venezia Giulia: l’obiettivo è di favorire da un<br />
lato la ricapitalizzazione delle PMI a fronte<br />
di interventi di rivalutazione dei cespiti e,<br />
dall’altro, di sostenere progetti di ricerca<br />
applicata e spin-off.<br />
Il primo intervento ha consentito alle imprese<br />
che hanno aderito alla rivalutazione dei<br />
cespiti aziendali, grazie alle facilitazioni<br />
introdotte <strong>dalla</strong> Legge 2/2009, di accedere<br />
a finanziamenti a medio/lungo termine<br />
finalizzati o alla ristrutturazione della propria<br />
struttura debitoria o alla realizzazione di<br />
nuovi investimenti. Attraverso l’intervento<br />
congiunto della ricapitalizzazione mediante<br />
rivalutazione dei cespiti iscritti a bilancio<br />
e della concessione di nuovi finanziamenti<br />
aventi le caratteristiche sopra descritte, le<br />
piccole e medie imprese che si sono avvalse di<br />
questa opportunità hanno potuto migliorare<br />
il proprio rating aziendale.<br />
Un ulteriore prodotto finanziario è stato messo<br />
a punto nell’ambito dell’accordo tra Congafi<br />
Industria e Cassa di Risparmio FVG: si tratta<br />
del sostegno alla ricerca avanzata, alle start<br />
up e agli spin off universitari. Il Consorzio<br />
Garanzia Fidi, a fronte di finanziamenti<br />
accordati <strong>dalla</strong> Banca a tasso variabile<br />
(chirografario da 24 a 60 mesi di durata;<br />
ipotecario da 24 a 120 mesi) può concedere<br />
<strong>una</strong> garanzia pari al 90% <strong>per</strong> il primo<br />
anno e pari al 70% <strong>per</strong> gli anni successivi.<br />
La durata è comprensiva di un <strong>per</strong>iodo di<br />
preammortamento che può raggiungere al<br />
m<strong>assi</strong>mo 12 mesi.<br />
“Anche questo intervento - spiega il Presidente<br />
del Congafi Industria <strong>Trieste</strong> Guido Crechici<br />
- risponde alla filosofia del Consorzio, ovvero<br />
di intervenire concretamente <strong>per</strong> sostenere<br />
quelle iniziative imprenditoriali che spesso<br />
faticano a trovare credito presso gli Istituti.<br />
I tempi di concessione sono praticamente<br />
immediati, se la proposta che ci viene fatta<br />
non è lacunosa”.<br />
Il Consorzio Garanzia Fidi della Provincia<br />
di <strong>Trieste</strong> nasce <strong>per</strong> concedere garanzie<br />
sugli affidamenti, in modo da consentire<br />
alle piccole e medie imprese industriali e<br />
di servizio alla produzione di migliorare la<br />
propria capacità di accesso al mercato di<br />
credito.<br />
“Come Congafi - continua il Presidente<br />
Crechici - abbiamo con il tempo allargato il<br />
nostro raggio d’azione a settori differenti: ad<br />
oggi, <strong>per</strong> ottenere <strong>una</strong> garanzia da parte nostra,<br />
è sufficiente avere <strong>una</strong> ricaduta produttiva sul<br />
territorio triestino. Abbiamo mediamente in<br />
essere garanzie <strong>per</strong> 50-60 milioni di euro, ma<br />
le potenzialità di ulteriori affidamenti sono<br />
ben più elevate e <strong>per</strong>tanto è necessario uno<br />
sforzo di promozione sempre maggiore delle<br />
opportunità offerte dal Congafi, fortemente<br />
sostenuto dall’Associazione degli Industriali”.<br />
Il Congafi Industria o<strong>per</strong>a senza fini di<br />
lucro, e fornisce anche servizi di consulenza<br />
finanziaria <strong>per</strong> individuare le o<strong>per</strong>azioni di<br />
credito a breve e medio termine più idonee<br />
alle caratteristiche dell’azienda ed affianca<br />
l’impresa nei rapporti con la Banca prescelta.<br />
Congafi Industria <strong>Trieste</strong><br />
O<strong>per</strong>azioni garantibili<br />
• A<strong>per</strong>tura di credito in c/c<br />
• Sconto foglio commerciale<br />
• Accredito SBF<br />
• Anticipazione su fatture<br />
• Ant. Certif. Pagamento e/o S.A.L.<br />
• Anticipazioni su pegno merci<br />
• Anticipazioni export<br />
• Anticipazioni import<br />
• Finanziamenti a medio termine<br />
• Fideiussioni IVA<br />
• Anticipi su crediti IVA<br />
• Leasing mobiliare ed immobiliare<br />
• O<strong>per</strong>azioni speciali (finanz. XIII e XIV<br />
mens., ferie ed imposte)<br />
• Finanziamenti <strong>per</strong> progetti di ricerca e <strong>per</strong><br />
spin-off<br />
• Altre o<strong>per</strong>azioni speciali<br />
Istituti convenzionati<br />
• Antonveneta<br />
• Banca di Credito Coo<strong>per</strong>ativo del Carso<br />
• Banca Popolare di Vicenza<br />
• Cassa di Risparmio del Friuli Venezia<br />
Giulia<br />
• Friuladria Crèdit Agricole<br />
• Intesa Sanpaolo<br />
• Mediocredito del Friuli Venezia Giulia<br />
• Unicredit Banca<br />
• Unicredit Banca d’Impresa<br />
23
Internazionalizzazione<br />
Da <strong>Trieste</strong><br />
verso nuovi mercati<br />
Numerose iniziative delle imprese locali, anche sotto l’ala di<br />
<strong>Confindustria</strong>, puntano alla sco<strong>per</strong>ta di opportunità in Paesi stranieri<br />
La spinta all’esterno <strong>per</strong> reagire alla<br />
<strong>crisi</strong>, la ricerca di nuovi mercati e nuovi<br />
collaboratori, il desiderio di cimentarsi in<br />
business diversi e più articolati sono alcuni dei<br />
fattori che spingono sempre più le aziende locali a<br />
cercare nuovi sbocchi, magari in Paesi distanti e<br />
poco conosciuti, che possono rivelarsi <strong>per</strong>ò partner<br />
ideali.<br />
Il ruolo delle piccole e medie imprese italiane<br />
e la loro capacità di aggregarsi in filiere<br />
produttive sono stati il tema al centro di un<br />
incontro tra il Presidente della Federazione russa<br />
Dmitri Medvedev e <strong>una</strong> ristretta delegazione<br />
di imprenditori, guidata dal Ministro Claudio<br />
Scajola e dal Presidente di <strong>Confindustria</strong> Emma<br />
Marcegaglia , svoltosi a margine della missione<br />
istituzionale che ha condotto all’inizio di aprile<br />
a Mosca oltre 500 aziende italiane. Fra queste<br />
anche <strong>una</strong> rappresentanza di Assindustria <strong>Trieste</strong>,<br />
composta da Ansaldo, Fincantieri e Modiano. “La<br />
flessibilità delle nostre piccole e medie imprese -<br />
afferma il Presidente dell’Associazione Industriali<br />
di <strong>Trieste</strong> Corrado Antonini, che ha partecipato<br />
all’incontro sia come Presidente di Fincantieri<br />
che <strong>per</strong> rappresentare in tale prestigioso contesto<br />
le imprese del territorio regionale - e l’es<strong>per</strong>ienza<br />
positiva dei distretti industriali e tecnologici sono<br />
state valutate dal Presidente Medvedev come la<br />
soluzione <strong>per</strong> mantenere la competitività nei<br />
momenti di <strong>crisi</strong> globale ed elemento di sicuro<br />
sviluppo nei <strong>per</strong>iodi di crescita economica”.<br />
“Anche in Russia - sottolinea Corrado Antonini,<br />
ricordando che durante l’incontro sono stati<br />
commentati i risultati della recente riunione<br />
del G20 tenutasi a Londra - si sta vivendo<br />
un momento congiunturale critico (con la<br />
svalutazione del rublo, un’inflazione attestata al<br />
15% e <strong>una</strong> situazione del credito molto delicata)<br />
la cui conclusione non è al momento prevedibile,<br />
come ha evidenziato lo stesso Medvedev. Il modello<br />
italiano - conclude Antonini - è stato definito<br />
strategicamente interessante e potrebbe essere<br />
esportato in Russia <strong>per</strong> incentivare lo sviluppo<br />
di piccole e medie imprese, anche in partnership<br />
con quelle italiane. E in tal senso, proprio le<br />
aziende del Friuli e quelle giuliane, così orientate<br />
all’internazionalizzazione e all’export, potrebbero<br />
avere un ruolo determinante, grazie al sostegno<br />
e alla collaborazione <strong>assi</strong>curate dal Presidente<br />
russo”.<br />
Sono diverse le iniziative in ambito di<br />
internazionalizzazione nate da aziende associate:<br />
Rocco Abram (O. Talamona), ad esempio, si è<br />
fatto promotore dell’Associazione Uzbekistan<br />
Italia, <strong>per</strong> incentivare le relazioni commerciali<br />
tra i due Paesi. L’attività dell’Associazione è stata<br />
presentata in Assindustria nel corso di un incontro<br />
a cui hanno partecipato Gayrat Yuldashev,<br />
Secondo Segretario agli Affari Politici e Economici<br />
dell’Ambasciata dell’Uzbekistan in Italia, e Nicola<br />
Pedde, giornalista e docente universitario di<br />
relazioni internazionali specializzato nelle aree<br />
del Golfo Persico e del Corno d’Africa, direttore<br />
del Globe Research e dell’Institute for Global<br />
Studies e consulente del Ministero della <strong>Di</strong>fesa.<br />
Un’importante visita imprenditoriale si è tenuta<br />
nell’ex repubblica sovietica dal 18 al 21 maggio: “A<br />
Tashkent, capitale dell’Uzbekistan - spiega Rocco<br />
Abram - abbiamo avuto incontri con i m<strong>assi</strong>mi<br />
rappresentanti della Camera di commercio<br />
dell’Uzbekistan, del Ministero degli Affari esteri<br />
economici e con il <strong>Di</strong>partimento <strong>per</strong> gli Affari
esteri economici del Consiglio dei Ministri”.<br />
“L’Uzbekistan è poco conosciuto - spiega Abram,<br />
consigliere del Gruppo Giovani triestino - ma è<br />
ricchissimo di risorse come oro, uranio e gas.<br />
Le possibilità di collaborazione sono concrete e<br />
valide, dal momento che il Paese sta lavorando a<br />
<strong>una</strong> rimodernizzazione del comparto industriale e<br />
vanta <strong>una</strong> crescita a due cifre. In questo <strong>per</strong>iodo,<br />
inoltre, si stanno privatizzando moltissime imprese<br />
statali, soprattutto nei settori della meccanica,<br />
della logistica e dell’edilizia, quindi ci potrebbero<br />
essere delle opportunità interessanti <strong>per</strong> le aziende<br />
triestine. Oltre agli incontri istituzionali e alla<br />
visita del Paese - conclude Abram - abbiamo in<br />
programma degli appuntamenti b2b con gli<br />
imprenditori locali”.<br />
Sempre dal Gruppo Giovani parte un’altra<br />
importante spinta verso l’Est: il Vice Presidente<br />
Erich Cossutta (Cossutta Srl) ha infatti avviato dei<br />
contatti con Branimir Gvozdenovic, Ministro <strong>per</strong><br />
lo Sviluppo Economico del Montenegro. “Stiamo<br />
attendendo la nomina definitiva di tutte le cariche<br />
del Governo montenegrino - spiega Cossutta - <strong>per</strong><br />
organizzare un incontro”.<br />
Si è svolto inoltre a fine marzo a Palazzo Ralli<br />
un incontro con <strong>una</strong> delegazione turca, in visita<br />
a <strong>Trieste</strong> nell’ambito del progetto europeo di<br />
<strong>assi</strong>stenza tecnica “Expansion of the european<br />
turkish business centres network - Lot 2”.<br />
La delegazione, composta da 17 elementi,<br />
nelle due giornate di presenza sul territorio ha<br />
avuto modo di incontrare diverse istituzioni:<br />
AREA Science Park, che ha presentato le<br />
attività di trasferimento tecnologico e i servizi<br />
<strong>per</strong> l’innovazione d’impresa; la Camera di<br />
Commercio di <strong>Trieste</strong>, che ha illustrato i servizi<br />
offerti <strong>per</strong> l’internazionalizzazione delle PMI<br />
e i progetti in corso con la Turchia; la Regione<br />
Friuli Venezia Giulia, che ha presentato un<br />
<strong>qua</strong>dro di riferimento delle politiche che vengono<br />
svolte localmente a supporto della competitività<br />
delle PMI; il BIC, che ha presentato i progetti<br />
e le attività svolti a favore dello sviluppo<br />
d’impresa. In Assindustria la delegazione ha<br />
avuto modo di conoscere i servizi e le iniziative<br />
che l’Associazione mette in campo a favore<br />
delle proprie aziende aderenti a livello locale e<br />
nazionale, con particolare riferimento alle PMI.<br />
Un ufficio-brevetti <strong>per</strong> la P.M.I.<br />
Sabrina Del Sal<br />
Da <strong>Trieste</strong> verso nuovi mercati<br />
Voucher <strong>per</strong> missioni<br />
e fiere all’estero<br />
Sul sito della Camera di Commercio di <strong>Trieste</strong><br />
(www.ts.camcom.it) è stato pubblicato il<br />
bando finalizzato al sostegno delle PMI<br />
provinciali che prevede la corresponsione alle<br />
imprese richiedenti di voucher da utilizzare<br />
<strong>per</strong> la parziale co<strong>per</strong>tura dei costi sostenuti<br />
dalle stesse <strong>per</strong> missioni economiche<br />
all’estero e <strong>per</strong> la partecipazione a fiere<br />
all’estero. Il contributo potrà coprire servizi<br />
come check-up preliminari con es<strong>per</strong>ti Paese,<br />
interpretariato, organizzazione di incontri<br />
b2b, visite individuali e collettive, cataloghi,<br />
spazi preallestiti, spedizione materiali,<br />
pacchetti viaggio e alloggio. Le risorse<br />
finanziarie messe a disposizione ammontano<br />
complessivamente a 150mila euro.<br />
(Fonte: CCIAA di <strong>Trieste</strong>)<br />
Ferraiolo s.r.l.<br />
Fondata nel 1924 a <strong>Trieste</strong> con il nome di IIB, <strong>assi</strong>ste le imprese nei loro programmi di<br />
sviluppo e ricerca e nella conseguente difesa della Proprietà Industriale.<br />
Studia con le imprese le problematiche legate al deposito di domande di brevetto, di<br />
design, di marchio e deposita le domande in Italia e all’estero; <strong>assi</strong>ste nei casi di<br />
controversie <strong>per</strong> contraffazione e imitazione e nelle concessioni o acquisizioni di licenze<br />
o cessioni di diritto di brevetto o di marchio.<br />
Svolge ricerche di anteriorità di brevetti e marchi su scala mondiale come pure il<br />
monitoraggio della proprietà industriale di terzi e il monitoraggio sullo stato della<br />
tecnica <strong>per</strong> materia.<br />
Protegge design e creazioni tecniche e letterarie mediante il diritto d’autore.<br />
Fanno parte della società mandatari <strong>per</strong> il Brevetto Europeo, mandatari presso<br />
l’U.A.M.I. <strong>per</strong> il Marchio Comunitario e membri AIPPI (Associazione Internazionale <strong>per</strong> la<br />
Protezione della Proprietà Intellettuale).<br />
Ufficio di Milano<br />
Via Napo Torriani, 10<br />
20124 Milano (Italy)<br />
tel.: 02-67.05.717 / 02-67.02.492<br />
e-mail: patfer@tin.it<br />
web: www.ferraiolo-srl.com<br />
Ufficio di <strong>Trieste</strong><br />
Via Piero Sticotti, 1<br />
34143 <strong>Trieste</strong> (Italy)<br />
tel.: 040-636.878<br />
e-mail: patfer@tin.it<br />
web: www.ferraiolo-srl.com<br />
Consulenti in Proprietà Industriale<br />
25
Gruppo Giovani<br />
Progetti e bilanci<br />
in Assemblea<br />
In arrivo <strong>una</strong> pubblicazione <strong>per</strong> celebrare i 30 anni<br />
del Gruppo Giovani e un convegno con Giuseppe Morandini<br />
“L’<br />
Assemblea del Gruppo Giovani<br />
di Assindustria <strong>Trieste</strong> di oggi è<br />
un’occasione particolare e che<br />
mi rende orgogliosa: il Gruppo ha festeggiato i<br />
trent’anni di attività ed io sono veramente felice<br />
di esserne la Presidente <strong>per</strong> tutto ciò che ha fatto<br />
nella sua lunga storia ed anche <strong>per</strong> le iniziative ed i<br />
risultati raggiunti in questi anni”.<br />
La Presidente Michela Cattaruzza Bellinello<br />
ha cominciato la sua relazione all’Assemblea<br />
del Gruppo Giovani Imprenditori di Assindustria<br />
<strong>Trieste</strong> ricordando l’importante traguardo del<br />
trentennale raggiunto dal GGI, che verrà celebrato<br />
con <strong>una</strong> pubblicazione dedicata. “Un progetto<br />
- spiega la Presidente - dove troveranno spazio<br />
testi e foto degli attuali componenti del Gruppo,<br />
ma anche le testimonianze degli imprenditori<br />
che in passato sono stati Presidenti, a cominciare<br />
naturalmente dal primo, Giorgio Tomasetti. La<br />
pubblicazione è ormai in dirittura d’arrivo, e s<strong>per</strong>o<br />
potremo presentarla al più presto”. Oltre a questo,<br />
Michela Cattaruzza ha parlato di un convegno,<br />
da tenersi a fine giugno, dedicato alla cultura<br />
d’impresa. “Parteci<strong>per</strong>à anche Giuseppe Morandini<br />
- ha detto - Presidente della Piccola Industria di<br />
<strong>Confindustria</strong>, oltre ai rappresentanti delle imprese<br />
e delle istituzioni”.<br />
L’Assemblea a Palazzo Ralli è stata l’occasione <strong>per</strong><br />
fare il punto su tutte le iniziative portate avanti<br />
dal Gruppo Giovani. “Cerchiamo di favorire<br />
il confronto e il dialogo anche tra le diverse<br />
categorie, su argomenti di interesse comune - ha<br />
detto Michela Cattaruzza - stimolando e aiutando<br />
tutti coloro che intraprendono un’attività. Ci siamo<br />
impegnati, ad esempio, in incontri a tema come<br />
quello dedicato ai Progetti Europei e organizzato<br />
<strong>assi</strong>eme ai nostri colleghi dei Gruppi Giovani<br />
di Confcommercio e Confartigianato, oppure<br />
quello sui rapporti impresa/banca all’indomani<br />
della <strong>crisi</strong>. Sul fronte dell’internazionalizzazione,<br />
abbiamo cercato di illustrare le possibilità di<br />
business <strong>per</strong> le imprese all’estero, appoggiando<br />
iniziative come la visita imprenditoriale in<br />
Uzbekistan dal 18 al 21 maggio”.<br />
In particolare la Presidente Cattaruzza ha messo<br />
l’accento sull’impegno verso il mondo della scuola:<br />
il GGI porta avanti ormai da tre anni con successo<br />
l’iniziativa “L’Imprenditore in classe”. “Abbiamo<br />
avuto grandi soddisfazioni da questo progetto - ha<br />
sottolineato la Presidente - che abbiamo raccontato<br />
in <strong>una</strong> pubblicazione dedicata e presentato anche a<br />
TriestEspresso Expo, con un concorso di domande
L’Imprenditore in classe<br />
Sergio Razeto e gli studenti del “Volta”<br />
<strong>per</strong> gli studenti. A inizio maggio, inoltre, ho<br />
partecipato a <strong>una</strong> tavola rotonda organizzata <strong>dalla</strong><br />
Facoltà di Scienze Politiche dell’Ateneo triestino<br />
dal titolo ‘Scienze Politiche chiama il mondo del<br />
lavoro’, <strong>assi</strong>eme a rappresentanti delle istituzioni,<br />
dell’industria locale e delle agenzie interinali,<br />
nel corso della <strong>qua</strong>le cercheremo di spiegare agli<br />
studenti come rapportarsi al meglio con questa<br />
realtà. Abbiamo anche partecipato al career day<br />
universitario, Job Forum 2008”.<br />
Michela Cattaruzza Bellinello ha poi ricordato<br />
le <strong>per</strong>sonalità incontrate dal Gruppo nell’ultimo<br />
anno: Daniele Capezzone, portavoce del Popolo<br />
della Libertà; Uberto Fort<strong>una</strong> Drossi, candidato<br />
<strong>per</strong> il partito Cittadini <strong>per</strong> il Presidente alle<br />
elezioni regionali del Friuli Venezia Giulia 2008;<br />
Riccardo Illy, nella veste di candidato Presidente<br />
Regione FVG alle elezioni 2008; Renzo Tondo,<br />
Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia;<br />
Roberto <strong>Di</strong>piazza, Sindaco di <strong>Trieste</strong>; l’Onorevole<br />
M<strong>assi</strong>miliano Fedriga, Deputato della Lega Nord;<br />
Giovanni Battista Ravidà, Assessore com<strong>una</strong>le alle<br />
risorse economiche e finanziarie; Piero Camber,<br />
Consigliere Regionale del Partito delle Libertà<br />
e Paolo Possamai, <strong>Di</strong>rettore de “Il Piccolo”. Il<br />
21 maggio si è tenuto un incontro con Matteo<br />
Marzotto, Presidente dell’ENIT. “Inoltre - ha<br />
detto la Presidente - ricordiamo l’incontro con<br />
l’Assessore Provinciale al Territorio Ondina<br />
Barduzzi, recentemente scomparsa”.<br />
“Ritengo che incontrare <strong>per</strong>sonaggi di questo<br />
livello ci faccia crescere dal punto di vista <strong>per</strong>sonale<br />
oltre che come imprenditori - ha concluso Michela<br />
Cattaruzza Bellinello - avendo la possibilità di<br />
discutere su temi politici ed economici direttamente<br />
con chi prende le decisioni, e di capire <strong>qua</strong>li sono<br />
nel concreto le ricadute sulle aziende”.<br />
Progetti e bilanci in Assemblea<br />
È stata <strong>una</strong> vera e propria lezione d’impresa<br />
quella tenuta da Sergio Razeto ai ragazzi dell’ITI<br />
“Alessandro Volta”. Quasi due ore in cui il Presidente<br />
di Wärtsilä Italia e Presidente del Consorzio Energia<br />
di Assindustria <strong>Trieste</strong> ha catalizzato l’attenzione<br />
di un’Aula Magna gremita di studenti degli ultimi<br />
anni, <strong>per</strong> uno degli appuntamenti conclusivi de<br />
“L’Imprenditore in classe”. Ad introdurre l’incontro<br />
sono stati la Presidente del GGI triestino Michela<br />
Cattaruzza Bellinello e il Vice Presidente M<strong>assi</strong>mo<br />
Chenda, curatori de “L’Imprenditore in classe”<br />
ormai da tre anni consecutivi.<br />
“L’attenzione verso i giovani tecnici è fondamentale<br />
- ha esordito Razeto - in questo momento mi sto<br />
rivolgendo a un capitale umano molto ricco, e<br />
s<strong>per</strong>o che alcuni di voi possano anche entrare a far<br />
parte della nostra azienda. Perché gli impianti si comprano, ma le <strong>per</strong>sone no: vanno formate, e fatte crescere”. L’importanza<br />
della formazione, ma soprattutto dell’es<strong>per</strong>ienza sul campo sono state al centro dell’intervento del numero uno di Wärtsilä<br />
Italia. “Vorrei trasmettervi il piacere di fare questo lavoro: ho amato moltissimo il mio impiego degli inizi in azienda, e<br />
considero ancora oggi fondamentale tutto quello che ho imparato nei primi anni. La conoscenza pratica, in <strong>una</strong> realtà come<br />
la nostra, è <strong>una</strong> base imprescindibile”.<br />
Sergio Razeto ha spiegato approfonditamente agli studenti del “Volta” i procedimenti di lavoro di un’azienda delle dimensioni<br />
della Wärtsilä, e si è soffermato sui dettagli tecnici della progettazione e costruzione dei motori prodotti dall’azienda: un tema<br />
particolarmente interessante <strong>per</strong> i ragazzi, che hanno seguito con vivissima attenzione l’intervento del Presidente, che ha<br />
strappato addirittura degli applausi.<br />
L’intervento del Presidente di Wärtsilä Italia ha assunto anche un carattere o<strong>per</strong>ativo, con la proposta condivisa con i professori<br />
di istituire dei tavoli di lavoro con le scuole e l’Università <strong>per</strong> sviluppare gli insegnamenti anche in base alle esigenze tecniche<br />
delle imprese e con l’idea di portare i ragazzi in azienda <strong>per</strong> spiegare loro dei concetti o<strong>per</strong>ativi generali, indispensabili <strong>per</strong><br />
avere un corretto approccio al lavoro. Risultato: già al termine dell’incontro gli studenti si sono attivati <strong>per</strong> sa<strong>per</strong>e come avviare<br />
uno stage con la Wärtsilä, magari nei mesi estivi.<br />
27
Lavoro<br />
Ammortizzatori sociali in<br />
deroga: intesa regionale<br />
Definito il sistema che integra, a livello regionale, <strong>qua</strong>nto<br />
previsto <strong>dalla</strong> normativa nazionale<br />
La legge 203/2008 (Finanziaria 2009)<br />
e il decreto legge 185/2008, convertito<br />
con la legge 2/2009, hanno previsto<br />
l’assegnazione alle Regioni di risorse <strong>per</strong><br />
l’erogazione nel 2009 degli ammortizzatori<br />
sociali in deroga, previa definizione di<br />
specifiche intese istituzionali territoriali.<br />
Il 6 marzo scorso è stato sottoscritto, nell’ambito<br />
dell’apposito tavolo di concertazione regionale,<br />
un accordo istituzionale <strong>per</strong> il Friuli Venezia<br />
Giulia.<br />
In base a tale intesa possono beneficiare del<br />
trattamento di mobilità in deroga (senza<br />
iscrizione nella lista di mobilità), <strong>per</strong> un <strong>per</strong>iodo<br />
non su<strong>per</strong>iore a <strong>qua</strong>ttro mesi, i lavoratori che<br />
nel 2009 siano stati licenziati (con risoluzione<br />
collettiva, plurima o individuale <strong>per</strong> giustificato<br />
motivo oggettivo), ovvero si siano dimessi <strong>per</strong><br />
giusta causa, a condizione che siano esclusi dal<br />
diritto alla <strong>per</strong>cezione di <strong>qua</strong>lsiasi trattamento<br />
di disoccupazione e abbiano prestato almeno<br />
tre mesi di attività presso l’ultimo datore di<br />
lavoro.<br />
Il trattamento può essere concesso <strong>per</strong> tutte le<br />
tipologie di lavoro subordinato, compresi gli<br />
apprendisti, i lavoratori somministrati, i soci<br />
lavoratori subordinati di coo<strong>per</strong>ative escluse<br />
dall’utilizzo degli ammortizzatori sociali, i<br />
lavoratori cessati <strong>per</strong> un contratto di lavoro<br />
a tempo determinato, con almeno tre mesi<br />
di anzianità presso il datore di lavoro che li<br />
occupava a tempo determinato <strong>per</strong> un <strong>per</strong>iodo<br />
di almeno 4 mesi.<br />
Nel contempo, l’intesa prevede concessioni,<br />
anche in questo caso <strong>per</strong> non più di <strong>qua</strong>ttro<br />
mesi, del trattamento di integrazione salariale<br />
in deroga <strong>per</strong> i lavoratori sospesi nel 2009 a<br />
causa di riorganizzazione, ristrutturazione<br />
o riconversione, o di <strong>crisi</strong> non implicante<br />
cessazione di attività, <strong>qua</strong>lora i datori di lavoro<br />
non siano, in base alla vigente normativa<br />
nazionale, destinatari di trattamenti di<br />
integrazione salariale straordinaria. Possono<br />
beneficiare del trattamento tutti i lavoratori<br />
subordinati, compresi gli apprendisti, i<br />
lavoratori somministrati e i soci lavoratori<br />
che abbiano instaurato con le coo<strong>per</strong>ative un<br />
rapporto di lavoro subordinato.<br />
Sono possibili in via eccezionale concessioni,<br />
fino a <strong>qua</strong>ttro mesi, del trattamento di<br />
integrazione salariale in deroga <strong>per</strong> i lavoratori<br />
sospesi nel 2009 da imprese che, pur essendo<br />
destinatarie di trattamenti di integrazione<br />
salariale straordinaria, non possano ricorrervi,<br />
nel caso di CIGS <strong>per</strong> <strong>crisi</strong> aziendale, <strong>per</strong> il<br />
mancato decorso del <strong>per</strong>iodo pari a due terzi<br />
di quello relativo alla precedente concessione;<br />
nel caso di CIGS <strong>per</strong> ristrutturazione,
iorganizzazione o riconversione, a causa del<br />
su<strong>per</strong>amento del limite di durata complessiva<br />
di 36 mesi di CIGS nell’arco del quinquennio.<br />
Si tratta di un insieme di interventi di indubbia<br />
importanza alla luce dell’attuale difficile<br />
situazione economica e produttiva che impone<br />
di salvaguardare l’occupazione anche nei<br />
settori che non sono destinatari della CIGO,<br />
della CIGS e della mobilità.<br />
È necessario <strong>per</strong>altro un raccordo con il sistema<br />
di ammortizzatori sociali in deroga previsto dal<br />
decreto legge 185, <strong>per</strong>ché <strong>per</strong> espressa previsione<br />
della normativa nazionale, ripresa dall’intesa<br />
istituzionale regionale, i lavoratori aventi i<br />
requisiti di cui all’articolo 19, comma 1, lettere<br />
a), b) e c), del decreto legge 185/2008, possono<br />
beneficiare dei trattamenti di CIG e di mobilità<br />
in deroga subordinatamente all’esaurimento<br />
dei <strong>per</strong>iodi di tutela di cui alle disposizioni di<br />
legge medesime.<br />
A tale proposito resta ancora da chiarire, nel<br />
momento in cui si scrivono queste notazioni,<br />
se le imprese appartenenti a settori in cui<br />
non o<strong>per</strong>ano gli enti bilaterali che sono<br />
chiamati ad integrare l’indennità ordinaria di<br />
disoccupazione prevista dal decreto legge 185,<br />
possono o meno utilizzare la medesima prima<br />
di fare ricorso agli interventi regionali.<br />
È auspicabile la piena cumulabilità, anche in<br />
questi casi, dei due livelli; in caso contrario si<br />
determinerebbe <strong>una</strong> disparità fra aziende <strong>per</strong> il<br />
solo fatto che appartengano o no ad un ambito<br />
in cui è presente un ente bilaterale.<br />
Alessandro Carta<br />
Responsabile e Coordinatore<br />
Area Lavoro e Relazioni Industriali<br />
Ammortizzatori sociali in deroga: intesa regionale<br />
29
Formazione<br />
Per maggiori informazioni e <strong>per</strong> <strong>assi</strong>stenza<br />
tecnica e progettuale nell’organizzazione<br />
e nell’attivazione dei piani formativi con il<br />
conto formazione e con il conto di sistema<br />
di Fondimpresa, le aziende del Friuli Venezia<br />
Giulia possono contattare il <strong>per</strong>sonale di<br />
Formindustria inviando la propria richiesta<br />
all’indirizzo e-mail info@formindustria.org<br />
oppure al numero di fax 040 369353.<br />
Piani formativi<br />
<strong>per</strong> i lavoratori in cig<br />
Formindustria offre supporto e consulenza <strong>per</strong> progetti<br />
formativi finanziabili con il conto formazione Fondimpresa<br />
Un progetto di formazione del<br />
<strong>per</strong>sonale rivolto a chi si trova in<br />
cassa integrazione, come opportunità<br />
positiva generata <strong>dalla</strong> <strong>crisi</strong>: Formindustria,<br />
ente di formazione di <strong>Confindustria</strong> del<br />
Friuli Venezia Giulia, propone piani formativi<br />
finanziabili integralmente con il “conto<br />
formazione” Fondimpresa, se rivolti a<br />
lavoratori in questa particolare condizione.<br />
Vengono garantiti un servizio di consulenza,<br />
di analisi dei fabbisogni formativi interni<br />
all’azienda, di supporto nell’attivazione dei<br />
finanziamenti e nella gestione dell’attività di<br />
formazione vera e propria.<br />
Alle aziende che aderiscono a Fondimpresa è<br />
riservata quindi un’opportunità particolare,<br />
dal momento che da gennaio 2009 è stato<br />
modificato il regolamento dell’ente formativo<br />
di <strong>Confindustria</strong> in modo da far sì che la quota<br />
di cofinanziamento normalmente a carico<br />
dell’azienda non sia dovuta <strong>per</strong> i piani destinati<br />
ai lavoratori collocati in cassa integrazione,<br />
ordinaria o straordinaria, nell’ambito di<br />
interventi di ri<strong>qua</strong>lificazione professionale,<br />
sulla base di intese sottoscritte dalle parti<br />
sociali. Per attivare questa possibilità è<br />
necessario che sia stato sottoscritto l’accordo<br />
sindacale di condivisione, e che sia stata<br />
presentata la relativa richiesta di integrazione<br />
salariale.<br />
“In tutta Italia questa opportunità sta<br />
riscuotendo un notevole successo, tanto che ad<br />
oggi oltre la metà delle imprese e dei lavoratori<br />
hanno già aderito a Fondimpresa - spiega Ivo<br />
Della Polla, Presidente di Formindustria.<br />
è importante che anche gli imprenditori<br />
del Friuli Venezia Giulia sappiano cogliere<br />
quest’occasione, tenendo conto del fatto che<br />
la ri<strong>qua</strong>lificazione del <strong>per</strong>sonale, e dunque<br />
la valorizzazione del know-how interno<br />
all’azienda, rappresenta uno dei capisaldi su<br />
cui si basa la competitività di un’impresa sui<br />
mercati.”<br />
Possono avviare progetti di formazione a<br />
queste condizioni le aziende che, avendo<br />
aderito a Fondimpresa, hanno accantonato su<br />
un conto aziendale i versamenti obbligatori<br />
dello 0,30% altrimenti destinati all’INPS,<br />
da utilizzare <strong>per</strong> l’aggiornamento dei<br />
propri dipendenti. Le imprese normalmente<br />
sostengono un terzo dei costi complessivi<br />
del piano formativo prescelto (attraverso
un cofinanziamento rappresentato dalle<br />
retribuzioni del <strong>per</strong>sonale in formazione,<br />
mentre tale forma non è richiesta <strong>per</strong> i<br />
lavoratori in cassa integrazione), che si<br />
articolerà secondo i tempi e le modalità<br />
decise dall’azienda, che attingerà alle risorse<br />
accumulate e maturande nel proprio “conto<br />
formazione”.<br />
Tuttavia le proposte non sono riservate<br />
solamente ai lavoratori in cassa integrazione:<br />
Formindustria, grazie alle risorse del “conto<br />
di sistema” di Fondimpresa, propone piani<br />
formativi di tipo territoriale o settoriale rivolti<br />
in particolar modo alle aziende di piccole<br />
dimensioni, che impiegano più tempo <strong>per</strong><br />
accrescere il proprio conto formazione.<br />
technoAREA Gorizia: un’opportunità nuova <strong>per</strong> imprese innovative<br />
Piani formativi <strong>per</strong> i lavoratori in cig<br />
Il polo tecnologico isontino di AREA Science Park, o<strong>per</strong>ativo dall’inizio del 2009 nel rinnovato padiglione A dell’Autoporto di Gorizia, è<br />
concepito come sede elettiva <strong>per</strong> iniziative di sviluppo tecnologico e di innovazione industriale di aziende e centri di ricerca e sviluppo che<br />
o<strong>per</strong>ino in settori strategici <strong>per</strong> l’economia regionale e nazionale (come ambiente, domotica, salute, informatica, elettronica, telematica,<br />
efficienza energetica, sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili). La struttura dispone di <strong>una</strong> ventina di moduli con metratura<br />
variabile tra i 50 e i 150 metri <strong>qua</strong>drati <strong>per</strong> uffici e laboratori. L’offerta base dell’insediamento include connessioni informatiche ad alta<br />
velocità, servizi logistici e di sicurezza, reception e centralino comuni, spazi condivisi <strong>per</strong> convegni e riunioni. I costi di locazione sono<br />
compresi tra i 30 e i 65 euro <strong>per</strong> metro <strong>qua</strong>dro l’anno, secondo le tipologie; i costi di gestione e <strong>per</strong> i consumi energetici sono contenuti.<br />
Ma sono soprattutto i vantaggi immateriali il vero elemento di attrattività di technoAREA Gorizia, derivanti dall’es<strong>per</strong>ienza di AREA Science<br />
Park: coo<strong>per</strong>azione tecnica ed economica fra le aziende; messa in rete di risorse intellettuali e tecnologiche; adozione di strumenti e tecniche<br />
comuni <strong>per</strong> lo sviluppo e la gestione dell’innovazione e della competitività industriale; sviluppo di nuove attività produttive e nuove opportunità<br />
di mercato; soluzione di comuni problemi di logistica e di servizi.<br />
2008<br />
2008<br />
T.M. 35.789.535<br />
435<br />
2008<br />
8.123<br />
17.874<br />
36.808<br />
8.832<br />
2.987<br />
74.624<br />
31
<strong>Trieste</strong> Coffee Cluster<br />
I numeri del caffè<br />
a <strong>Trieste</strong><br />
“I dati aggiornati sulle importazioni di caffè<br />
verde distribuite <strong>per</strong> dogana <strong>per</strong> il <strong>per</strong>iodo<br />
gennaio/dicembre 2008 - dice Furio Suggi<br />
Liverani, Presidente del <strong>Di</strong>stretto - denotano<br />
che <strong>Trieste</strong> è in vetta alla cl<strong>assi</strong>fica con<br />
117.975.999 chilogrammi, pari al 26,30<br />
% del caffè importato. Segue, a distanza<br />
ravvicinata, Savona, con 117.079.665<br />
chilogrammi, pari al 26,10 % del totale.<br />
Anche i dati <strong>per</strong> il primo bimestre 2009<br />
sono buoni: nel <strong>per</strong>iodo di riferimento sono<br />
state sbarcate a <strong>Trieste</strong> 23.810 tonnellate di<br />
caffè, pressoché totalmente in container. Ciò<br />
rappresenta quindi un bell’aumento rispetto<br />
alle 6.458 tonnellate del primo bimestre<br />
2008, anche se va detto che il primo bimestre<br />
2008 era rimasto piuttosto sottotono negli<br />
arrivi di caffè. Si registrano quindi stock<br />
piuttosto elevati e un aumento dei noli.<br />
Le statistiche ci confortano - conclude il<br />
Presidente del <strong>Trieste</strong> Coffee Cluster - in<br />
quella che <strong>per</strong> gli o<strong>per</strong>atori è <strong>una</strong> <strong>per</strong>cezione<br />
piuttosto diffusa: il mercato reagisce non<br />
contraendo i consumi, nonostante la <strong>crisi</strong><br />
economica e il pessimismo dei consumatori”.<br />
<strong>Di</strong>stretto del caffè:<br />
varato il Piano di Sviluppo<br />
I dettagli sono stati discussi dai soci nel corso dell’Assemblea del<br />
<strong>Trieste</strong> Coffee Cluster, tenutasi a Palazzo Ralli<br />
L’<br />
Assemblea dei soci di <strong>Trieste</strong> Coffee<br />
Cluster, l’Agenzia di Sviluppo del<br />
<strong>Di</strong>stretto Industriale del Caffè di<br />
<strong>Trieste</strong>, ha varato il Piano Triennale di Sviluppo<br />
del <strong>Di</strong>stretto. “È un piano ambizioso, ma nel<br />
contempo realistico, <strong>per</strong>ché individua progetti<br />
con diverso grado di priorità strategica - dice il<br />
Presidente, Furio Suggi Liverani - su di esso<br />
abbiamo raccolto il consenso di tutti i soci.<br />
<strong>Tre</strong> gli <strong>assi</strong> di intervento: la valorizzazione e<br />
la promozione della filiera produttiva, anche<br />
nell’obiettivo dell’attrazione di nuovi investitori;<br />
la ricerca, l’innovazione, lo sviluppo e la<br />
formazione specialistica; ed infine la logistica<br />
e le infrastrutture necessarie <strong>per</strong> <strong>assi</strong>curare il<br />
presidio di tutta la catena del valore di questa<br />
commodity importante <strong>per</strong> il nostro territorio”.<br />
“Su tutta l’articolazione del piano di sviluppo<br />
- continua Suggi Liverani - abbiamo registrato<br />
l’interesse non solo delle imprese private facenti<br />
parte dell’Agenzia ma anche dei soci pubblici,<br />
che vanno <strong>dalla</strong> Finanziaria Regionale Friulia<br />
alla Camera di Commercio, dal Comune di<br />
<strong>Trieste</strong> a quello di Muggia, dall’Ente Fiera<br />
all’Ente Zona Industriale di <strong>Trieste</strong>. Anche i<br />
rappresentanti delle organizzazioni sindacali,<br />
presenti all’Assemblea, hanno dato il proprio<br />
appoggio al piano”.<br />
L’assemblea è stata l’opportunità <strong>per</strong> un<br />
confronto corale sull’attuale situazione<br />
economica del comparto. “Il primato dell’Italia<br />
nel mondo riferito al metodo di preparazione<br />
del caffè espresso italiano non è <strong>per</strong> nulla un<br />
fatto scontato - ha ricordato Suggi Liverani<br />
- <strong>per</strong> questo si lavora a iniziative di tutela,<br />
di valorizzazione dell’espresso e del ‘vivere il<br />
caffè’ come es<strong>per</strong>ienza culturale e sensoriale.<br />
È necessario investire in termini di tracciabilità<br />
di filiera e di <strong>qua</strong>lità del prodotto. Importante<br />
anche <strong>per</strong>seguire il coordinamento del network<br />
dei laboratori di analisi del caffè esistenti sul<br />
territorio, con l’obiettivo di esaltare e di integrare<br />
nel contempo le nostre competenze distintive”.<br />
Il Vice Presidente dell’Agenzia, M<strong>assi</strong>miliano<br />
Fabian, ha sottolineato come le competenze<br />
presenti a <strong>Trieste</strong> nel settore del caffè possano<br />
essere spese anche <strong>per</strong> sviluppare progetti<br />
di coo<strong>per</strong>azione internazionale. Vincenzo<br />
Sandalj, consigliere di <strong>Trieste</strong> Coffee Cluster,<br />
si è soffermato sulla necessità di rafforzare<br />
il vantaggio competitivo di tutti i servizi<br />
intangibili che può offrire <strong>Trieste</strong> come porto di<br />
arrivo del caffè.<br />
Sancita anche la sempre maggiore collaborazione<br />
con la Fiera di <strong>Trieste</strong>, che ha espresso un<br />
proprio rappresentante all’interno del Consiglio<br />
di Amministrazione dell’Agenzia e che sta già<br />
lavorando alla nuova edizione della Fiera Internazionale<br />
TriestEspresso Expo in programma a<br />
novembre 2010.<br />
Intanto l’Agenzia è entrata nel network della<br />
Federazione Italiana dei <strong>Di</strong>stretti: un primo<br />
passo <strong>per</strong> instaurare relazioni soprattutto con<br />
le altre filiere agroalimentari, di cui il nostro<br />
Paese è particolarmente ricco.<br />
Elisabetta Michieli<br />
Responsabile Area Economia e Impresa<br />
Assindustria <strong>Trieste</strong>
Autotrasportatori<br />
Norme più strette<br />
<strong>per</strong> gli autotrasportatori<br />
Nuovi regolamenti <strong>per</strong> il settore, che in regione si trova<br />
ad affrontare anche la concorrenza straniera<br />
Alle criticità diffuse legate alla <strong>crisi</strong><br />
internazionale, <strong>per</strong> il settore autotrasporto<br />
regionale si aggiungono<br />
i problemi derivanti <strong>dalla</strong> concorrenza delle<br />
imprese d’oltreconfine: questi temi sono stati<br />
al centro di un incontro organizzato recentemente<br />
presso sede dell’Unione industriali di<br />
Gorizia dai rappresentanti delle territoriali<br />
ANITA-<strong>Confindustria</strong> del Friuli Venezia Giulia,<br />
al <strong>qua</strong>le hanno partecipato il sottosegretario<br />
ai Trasporti Bartolomeo Giachino, il<br />
deputato del Pd Ivano Strizzolo, il segretario<br />
nazionale dell’Anita Alfonso Trapani e l’assessore<br />
regionale alla Mobilità Riccardo Riccardi.<br />
Nel corso dell’incontro gli autotrasportatori<br />
hanno messo in luce tutte le problematiche<br />
connesse al settore in regione, sottolineando<br />
in particolare come sia difficile<br />
competere con i concorrenti stranieri; <strong>una</strong><br />
sfida che negli ultimi tempi ha registrato la<br />
sconfitta delle società italiane che, ad esempio,<br />
hanno visto nella provincia di Gorizia letteralmente<br />
dimezzare il numero dei camion<br />
nazionali in transito.<br />
Quella che sembra <strong>per</strong>ò essere <strong>una</strong> boccata<br />
d’ossigeno <strong>per</strong> il trasporto su strada è arrivata<br />
all’inizio di aprile da Roma: il ministro<br />
delle Infrastrutture e Trasporti, Altero<br />
Matteoli, ha infatti firmato il decreto ministeriale<br />
che regolamenta il trasporto di<br />
cabotaggio (effettuato nel nostro Paese da<br />
vettori stranieri). Il Decreto, che prevede che<br />
il trasporto di cabotaggio sia consecutivo ad<br />
un trasporto internazionale e che si possano<br />
fare 2 viaggi al m<strong>assi</strong>mo in 7 giorni, affianca<br />
Zabai: un risultato soddisfacente<br />
l’Italia alla linea già sposata da altri Stati<br />
membri, come la Spagna e la Germania, dove<br />
il limite fissato è di 3 giorni su 7, e l’Austria e<br />
la Francia che hanno stabilito rispettivamente<br />
1 mese e 45 giorni in un anno. In precedenza<br />
nel nostro Paese i vettori comunitari potevano<br />
eseguire trasporti di cabotaggio stradale <strong>per</strong><br />
un <strong>per</strong>iodo m<strong>assi</strong>mo di 6 mesi su 12.<br />
Nell’incontro di Gorizia gli autotrasportatori<br />
hanno avanzato al Sottosegretario Giachino<br />
<strong>una</strong> serie di proposte <strong>per</strong> risollevare il settore,<br />
puntando in particolare sulla necessità di più<br />
controlli di polizia e sulla possibilità di parificare<br />
le accise sul carburante, ma anche<br />
sull’abbattimento degli oneri contributivi <strong>per</strong><br />
le aziende che scelgono di mantenere la base<br />
occupazionale, senza ricorrere alla cassa integrazione.<br />
Quest’ultima proposta, in particolare,<br />
ha attirato l’interesse del Sottosegretario<br />
ai Trasporti.<br />
“ANITA ha spinto molto <strong>per</strong> la firma del decreto - spiega Oscar Zabai, Presidente di Autamarocchi e membro del Consiglio Nazionale<br />
dell’Associazione nazionale delle imprese di autotrasporto di <strong>Confindustria</strong> - e quindi siamo soddisfatti di questo risultato, che consentirà agli<br />
autotrasportatori di contrastare la concorrenza dei vettori stranieri. A fine aprile inoltre - continua Zabai - il Parlamento Europeo ha adottato<br />
un pacchetto legislativo che fissa norme comuni sull’accesso al mercato del trasporto internazionale di merci su strada e su quello ai servizi<br />
di trasporto effettuati con autobus, nonché sulle condizioni da rispettare <strong>per</strong> esercitare l’attività di trasportatore. Per effettuare i trasporti<br />
internazionali sarà necessario il possesso di <strong>una</strong> licenza comunitaria e, <strong>qua</strong>lora il conducente sia cittadino di un Paese terzo, anche di un<br />
attestato di conducente”.<br />
33
Assindustria<br />
Responsabilità<br />
amministrativa<br />
I servizi di Assindustria rivolti alle aziende <strong>per</strong> la dotazione<br />
di modelli organizzativi e gestionali<br />
Assindustria ha presentato nell’ambito di<br />
uno specifico incontro sul tema della<br />
responsabilità amministrativa degli enti<br />
un nuovo servizio gratuito rivolto a tutte le aziende<br />
associate <strong>per</strong> valutare (sulla base di un semplice<br />
questionario) la necessità di adottare dei modelli<br />
organizzativi snelli, tarati sulle aree di possibile<br />
rischio.<br />
Come noto, il decreto legislativo 8 giugno 2001,<br />
n. 231 ha introdotto dal 4 luglio 2001 nel nostro<br />
ordinamento la responsabilità amministrativa<br />
delle società <strong>per</strong> alcuni reati tra i <strong>qua</strong>li quelli<br />
di corruzione, concussione, aggiotaggio, truffa,<br />
indebita <strong>per</strong>cezione di erogazioni, frode informatica<br />
ai danni dello Stato o di un ente pubblico commessi<br />
da legali rappresentanti, amministratori, dirigenti o<br />
dai loro dipendenti. In questo caso la responsabilità<br />
della società si aggiunge alla responsabilità<br />
<strong>per</strong>sonale del soggetto che abbia commesso il fatto.<br />
Negli anni il legislatore ha ulteriormente allungato<br />
la lista dei reati estendendo l’applicazione della responsabilità<br />
amministrativa anche ai reati societari<br />
(falso in bilancio, falso prospetto, illegale ripartizione<br />
degli utili e delle riserve, ecc.) e a reati connessi<br />
con la sicurezza sul lavoro. Questa lista di reati è<br />
destinata ad allungarsi e ricomprenderà, a breve,<br />
anche i reati ambientali.<br />
La responsabilità della società può esser esclusa<br />
<strong>qua</strong>lora la <strong>per</strong>sona giuridica si sia dotata di modelli<br />
di organizzazione e gestione idonei a prevenire i<br />
reati considerati ed abbia affidato a un organismo<br />
interno, dotato di autonomi poteri, il compito di<br />
vigilare sulla loro osservanza. Se infatti tali modelli<br />
risultassero adottati e realmente ed efficacemente<br />
attuati, la società potrà ottenere, a prescindere<br />
<strong>dalla</strong> responsabilità della <strong>per</strong>sona fisica che<br />
abbia commesso il fatto, l’archiviazione del<br />
procedimento ovvero <strong>una</strong> sentenza di non luogo a<br />
procedere ovvero <strong>una</strong> sentenza di esclusione della<br />
propria responsabilità amministrativa. In caso<br />
contrario le sanzioni vanno da quella pecuniaria<br />
fino all’interdizione dell’esercizio dell’attività.<br />
Si tratta quindi di adottare un sistema incrociato<br />
di controlli che metta l’impresa al riparo dalle<br />
contestazioni <strong>per</strong> violazioni del decreto 231<br />
seguendo i seguenti passaggi:<br />
- effettuazione di <strong>una</strong> mappatura del rischio<br />
orientata secondo le specificità dell’attività<br />
produttiva<br />
- attenta verifica ed eventuale integrazione<br />
delle procedure interne di prevenzione ai sensi<br />
dei principi del d. lgs. 231/01; è importante<br />
tenere conto di tutte le attività già svolte,<br />
anche in materia di gestione della sicurezza,<br />
armonizzandole anche ai fini del decreto<br />
legislativo in oggetto, evitando inutili e costose<br />
duplicazioni<br />
- adozione di un modello organizzativo snello<br />
idoneo a prevenire i reati previsti dal decreto<br />
legislativo 231/01 che, oltre ad avere un ruolo<br />
di “paracadute” di fronte a un giudice, risulti<br />
funzionale all’attività d’impresa.<br />
In questo <strong>per</strong>corso i funzionari di Assindustria,<br />
unitamente all’ex<strong>per</strong>tise dell’avv. Giovanni Borgna,<br />
sono a disposizione delle aziende.<br />
Già dal 2002 sono a disposizione le linee guida di <strong>Confindustria</strong><br />
<strong>per</strong> <strong>una</strong> corretta stesura dei modelli organizzativi<br />
Sonia Lussi<br />
Vice <strong>Di</strong>rettore<br />
Assindustria <strong>Trieste</strong><br />
Al fine di fornire alle aziende associate un servizio di <strong>assi</strong>stenza, l’Associazione degli Industriali, <strong>per</strong> iniziativa del Comitato<br />
della Piccola Industria, aveva fatto predisporre nel 2004 due schemi di modello organizzativo, uno <strong>per</strong> le piccole e uno <strong>per</strong> le<br />
medie imprese. Tali schemi andavano poi adattati alle diverse realtà aziendali.<br />
Sempre nel 2004 è stato organizzato un seminario formativo <strong>per</strong> approfondire la normativa e <strong>per</strong> presentare gli schemi.<br />
Negli anni naturalmente abbiamo dato notizia agli associati delle integrazioni e modifiche al d.lgs 231/2001 attraverso le notizie<br />
sul nostro sito (www.<strong>assi</strong>ndustria.trieste.it) e con seminari di approfondimento.
Check up gratuito<br />
Responsabilità amministrativa<br />
L’Associazione Industriali di <strong>Trieste</strong> mette a disposizione delle Aziende associate un servizio di check up gratuito sui rischi<br />
aziendali connessi ai reati previsti dal D.Lgs 231/01. I funzionari di Assindustria valuteranno, in base all’attività dell’azienda,<br />
i suoi rapporti con la Pubblica Amministrazione, l’attività svolta dai propri dipendenti, il grado di rischio di incorrere in uno<br />
o più reati previsti dal decreto D.Lgs. 231/01 e la conseguente, eventuale, necessità di dotarsi di un modello organizzativo.<br />
Compilazione di un modello organizzativo aziendale<br />
Assindustria <strong>Trieste</strong> ha sottoscritto con lo Studio legale Borgna <strong>una</strong> convenzione al fine di riservare alle Aziende associate<br />
un servizio di compilazione di un modello di organizzazione, gestione e controllo a condizioni economiche vantaggiose.<br />
Assindustria <strong>Trieste</strong> collabora da anni con lo Studio legale Borgna su tematiche legate alla responsabilità amministrativa delle<br />
imprese ed intende mettere a disposizione delle Aziende associate la professionalità di uno studio legale di provata es<strong>per</strong>ienza.<br />
Personal computing mobility & communication<br />
Personal<br />
computing mobility<br />
& communication<br />
Ricerca e innovazione<br />
dal <strong>per</strong>sonal computer ai<br />
dispositivi mobili<br />
Giovedì 28 maggio<br />
Sala Oceania<br />
Stazione Marittima<br />
<strong>Trieste</strong><br />
Il convegno sarà un opportunità non solo <strong>per</strong> conoscere e capire le ultimissime evoluzioni delle<br />
piattaforme informatiche e della tecnologia multimediale, ma anche un’occasione <strong>per</strong> cogliere<br />
suggerimenti e vantaggi che queste possono apportare in ambito lavorativo. L’intento vuole essere quello<br />
di fornire informazioni semplici ma efficaci <strong>per</strong> migliorare la produttività aziendale e l’infrastruttura ICT<br />
Un incontro piacevole e a<strong>per</strong>to a tutti, arricchito da contributi e interviste video girati nelle aziende del settore.<br />
Relatore: Marino Attini, Specialista in tecnologie <strong>per</strong> l’innovazione di Insiel ed es<strong>per</strong>to di multimedialità<br />
e sistemi audio video.<br />
9.00 Saluto di benvenuto<br />
Ing. Claudio Furlan, Presidente Sezione Informatica e Reti dell’Associazione Industriali di <strong>Trieste</strong><br />
9.30 Nuove architetture sul <strong>per</strong>sonal computer e sui dispositivi mobili<br />
Nuovi processori Intel Core i7 e Xeon 5500<br />
Il successo dei NetPC e processori Atom<br />
<strong>Di</strong>schi a stato solido e memorie DDR3<br />
Il wireless USB<br />
Aspettando Windows 7<br />
Apple O<strong>per</strong>ating System iPhone 3.0 e Google Android 1.5<br />
11.00 SMAU: tecnologie <strong>per</strong> il business (servizio video)<br />
11.45 Proteggere e ottimizzare la rete<br />
Il linguaggio della “sicurezza in rete”<br />
UTM: Unified Threat Management<br />
ADSL sincrona e satellitare<br />
Sviluppi del VoIP e Comunicazione Unificata<br />
Videosorveglianza IP<br />
Multimedia network<br />
12.45 <strong>Di</strong>battito e conclusioni<br />
13.00 Chiusura lavori<br />
35
ANCE<br />
Edilmaster<br />
La Scuola Edile di <strong>Trieste</strong> è l’Ente di<br />
formazione professionale, accreditato presso<br />
la Regione Friuli Venezia Giulia, preposto alla<br />
promozione, organizzazione e attuazione di<br />
corsi specifici nell’ambito del settore edile.<br />
Gestita da Ance <strong>Trieste</strong>, Cna, Confartigianato e<br />
dalle Organizzazioni dei Lavoratori Feneal Uil,<br />
Filca Cisl, Fillea Cgil, Edilmaser si occupa di:<br />
Prima formazione<br />
Apprendistato e primo inserimento lavorativo<br />
Sicurezza<br />
Corsi di specializzazione in edilizia<br />
Corsi di informatica (Ente accreditato Test<br />
Center ECDL)<br />
Corsi <strong>per</strong>sonalizzati<br />
Un progetto pilota<br />
in Serbia<br />
Edilmaster, IAL e Regione FVG insieme <strong>per</strong> la formazione<br />
di lavoratori edili di provenienza serba<br />
UUn progetto pilota in Italia <strong>per</strong> la<br />
formazione di lavoratori edili di<br />
provenienza serba, organizzato da<br />
Eldilmaster - La Scuola Edile di <strong>Trieste</strong>, in<br />
collaborazione con lo IAL regionale e Obiettivo<br />
Lavoro, grazie al sostegno della Regione Autonoma<br />
Friuli Venezia Giulia.<br />
L’importante iniziativa, presentata nel corso<br />
di <strong>una</strong> conferenza stampa dal Presidente di<br />
Edilmaster Marco Savino e dal <strong>Di</strong>rettore<br />
Giampaolo Petrini, ha coinvolto l’Istituto<br />
Su<strong>per</strong>iore Politecnico di Kragujevac (circa 700<br />
allievi impegnati in <strong>qua</strong>ttro indirizzi di studio:<br />
chimico, meccanico, alimentare ed edile).<br />
Organizzato parallelamente al Progetto Serbia<br />
- iniziato a settembre 2008 con un corso di<br />
formazione di 120 ore e conclusosi con un<br />
esame della conoscenza della lingua italiana<br />
effettuato da due ispettori dell’Università di<br />
Perugia (uno dei tre enti certificatori accreditati<br />
presso il nostro Ministero degli Affari Esteri) -<br />
questa nuova iniziativa formativa prevede tre<br />
fasi: partecipazione di un gruppo di ragazzi<br />
dell’Istituto Su<strong>per</strong>iore serbo alle lezioni promosse<br />
da Edilmaster; l’istituzione di <strong>una</strong> cattedra di<br />
lingua italiana presso la scuola a Kragujevac dal<br />
1° settembre 2009; la possibilità <strong>per</strong> i ragazzi che<br />
hanno partecipato al corso di lingua italiana di<br />
seguire un <strong>per</strong>corso formativo di ulteriori 600/700<br />
ore presso la Scuola Edile di <strong>Trieste</strong>, ottenendo così<br />
un diploma utile sia in Italia che in Serbia.<br />
“L’opportunità di questo doppio riconoscimento<br />
del diploma - ha sottolineato Marco Savino -<br />
rappresenta <strong>una</strong> vera novità, mai s<strong>per</strong>imentata a<br />
livello nazionale, e nasce dalle esigenze espresse da<br />
un territorio, il Friuli Venezia Giulia (in particolare<br />
la provincia di <strong>Trieste</strong>), che si caratterizza <strong>per</strong> <strong>una</strong><br />
forte presenza di lavoratori stranieri: circa il 40%,<br />
con punte di oltre il 60% a <strong>Trieste</strong>, è la <strong>per</strong>centuale<br />
di stranieri regolari censiti dalle locali Casse Edili<br />
del Friuli Venezia Giulia, dei <strong>qua</strong>li la maggioranza<br />
sono di provenienza serba”.<br />
In tale contesto, Edilmaster (che organizza corsi<br />
di prima formazione in diversi settori <strong>per</strong> allievi<br />
che hanno assolto l’obbligo scolastico) promuove<br />
<strong>per</strong>corsi formativi in lingua italiana <strong>per</strong> lavoratori<br />
edili nel loro Paese d’origine, finalizzati ad un<br />
loro successivo inserimento lavorativo sul nostro<br />
territorio a cura delle imprese del settore, come<br />
previsto <strong>dalla</strong> così detta legge Bossi-Fini. Una<br />
legge che consente l’inserimento in Italia, fuori<br />
<strong>dalla</strong> quote previste, di lavoratori stranieri già<br />
professionalizzati che abbiano partecipato ad<br />
azioni formative, coordinate dall’Italia, nei Paesi<br />
d’origine.<br />
“Il progetto - ha affermato Savino, evidenziando<br />
che si tratta di un’iniziativa finanziata <strong>dalla</strong><br />
Regione a seguito di un Bando pubblico indetto<br />
nel 2006 <strong>per</strong> la presentazione di programmi<br />
di formazione all’estero - ha coinvolto <strong>una</strong><br />
cin<strong>qua</strong>ntina di allievi che sono stati selezionati<br />
sul posto dal Politecnico di Kragujevac, dei <strong>qua</strong>li<br />
venticinque hanno partecipato al corso formativo<br />
strutturato in lezioni tecniche ed anche di lingua<br />
italiana, sulla sicurezza e di orientamento al<br />
sistema lavorativo e normativo del nostro Paese.<br />
L’iniziativa ha portato <strong>una</strong> delegazione di allievi<br />
e di insegnanti anche a <strong>Trieste</strong> <strong>per</strong> <strong>una</strong> settimana<br />
<strong>per</strong> far conoscere la scuola edile, il contesto<br />
formativo e la città”.<br />
“Per favorire le opportunità di collaborazione<br />
nell’area di Kragujevac - ha concluso il<br />
Presidente Marco Savino, ricordando che si tratta<br />
di un territorio ad alto tasso industriale, sede ad<br />
esempio della Zastava (recentemente acquisita<br />
dal Gruppo Fiat) - la Regione Autonoma Friuli<br />
Venezia Giulia, insieme allo IAL, aprirà a maggio<br />
un Infopoint dedicato a tutte le imprese che<br />
volessero avviare dei progetti in Serbia”.
Solidarietà <strong>Trieste</strong><br />
Assemblea Ordinaria<br />
a Palazzo Ralli<br />
Nuove idee <strong>per</strong> promuovere la responsabilità sociale d’impresa<br />
sul territorio<br />
“S<br />
tiamo lavorando <strong>per</strong> diffondere il<br />
concetto di responsabilità sociale<br />
d’impresa, a cui vorremmo che le<br />
aziende si avvicinassero sempre di più. Recentemente,<br />
su iniziativa di Giuseppe Pangher, Consigliere<br />
dell’Associazione, ci siamo interessati alla<br />
promozione del volontariato nelle imprese principali<br />
della regione, <strong>per</strong> raggiungere i lavoratori<br />
che si stanno avvicinando all’età della pensione”.<br />
I temi della responsabilità sociale d’impresa e del<br />
bilancio sociale si confermano al centro dell’impegno<br />
di Solidarietà <strong>Trieste</strong> Onlus: nel corso<br />
dell’Assemblea Ordinaria svoltasi a Palazzo Ralli,<br />
sede di Assindustria <strong>Trieste</strong>, la Presidente Anna<br />
Illy ha tracciato un bilancio dell’attività 2008<br />
dell’Associazione senza scopi di lucro, nata nel<br />
1999 <strong>per</strong> promuovere progetti sociali che coinvolgessero<br />
il mondo profit e quello non profit.<br />
“Sono forti anche i contatti con le altre Associazioni<br />
- ha ricordato la Vice Presidente Loredana<br />
Catalfamo - e infatti da un incontro con Sodalitas<br />
Milano è emersa l’idea di creare un network<br />
ancora più stretto con le onlus territoriali che<br />
si occupano dei nostri stessi temi, <strong>per</strong> portare<br />
avanti progetti condivisi, e <strong>una</strong> revisione dello<br />
Statuto”. È stata avviata la costituzione di <strong>una</strong><br />
Commissione Esecutiva, della <strong>qua</strong>le Loredana<br />
Catalfamo è divenuta componente.<br />
La Presidente Anna Illy ha presentato le principali<br />
attività promosse nel 2008: <strong>dalla</strong> realizzazione<br />
del Bilancio Sociale dell’O<strong>per</strong>a Villaggio del Fanciullo<br />
all’aggiornamento di quello della Comunità<br />
di San Martino al Campo, dal sostegno all’Associazione<br />
Calicanto <strong>per</strong> migliorare la divulgazione<br />
del suo lavoro (l’Associazione si occupa di progetti<br />
di sport integrato <strong>per</strong> giovani abili e diversa-<br />
Bilancio sociale <strong>per</strong> il Villaggio del Fanciullo<br />
mente abili) alla collaborazione con l’Associazione<br />
di volontariato Mondo 2000 a supporto di<br />
iniziative che coinvolgono gli studenti del Collegio<br />
del Mondo Unito e le scuole sul tema dei<br />
Giovani e Immigrazione.<br />
“Quest’anno - ha spiegato Anna Illy riguardo a<br />
quest’ultima iniziativa - il progetto che è stato<br />
co-presentato si chiama CIAK-INTEGRAZIONE!<br />
e consiste nella realizzazione di un documentario<br />
che racconti alcune storie di giovani immigrati<br />
di seconda generazione sul territorio della<br />
regione e del loro speciale ruolo di ‘ponte’ nella<br />
società contemporanea”. Inoltre, è stato ricordato<br />
anche l’incontro su Immigrazione e Lavoro,<br />
organizzato da Cida, Federmanager e Vises, con<br />
ospiti la Caritas, la Regione Friuli Venezia Giulia,<br />
la Camera di Commercio, il CNA.<br />
Durante l’Assemblea è stato presentato il nuovo<br />
sito web www.solidarietatrieste.org.<br />
Quasi 60 anni di attività accanto ai giovani, e più di 120 ragazzi che frequentano i corsi triennali attivati nella sua struttura: sono numeri<br />
importanti quelli dell’O<strong>per</strong>a Villaggio del Fanciullo di Opicina, presentati recentemente nel primo bilancio sociale redatto dall’ente, grazie<br />
al sostegno di Solidarietà <strong>Trieste</strong>. “L’offerta formativa del centro - spiega il Presidente, Monsignor Pier Giorgio Ragazzoni - è molto ampia,<br />
e comprende <strong>per</strong>corsi integrati con le scuole su<strong>per</strong>iori cittadine, corsi di apprendistato, formazione professionale ma anche corsi serali<br />
<strong>per</strong> adulti e iniziative dedicate a stranieri, portatori di handicap e detenuti. Grazie a questo bilancio sociale - continua mons. Ragazzoni -<br />
abbiamo potuto analizzare la situazione nella <strong>qua</strong>le o<strong>per</strong>iamo e siamo in grado di comunicarlo agli altri. Si tratta di un’es<strong>per</strong>ienza positiva di<br />
arricchimento di cui vorremmo sostenere la diffusione <strong>per</strong> ottenere consapevolezza che aiuta nel lavoro e nella vita”.<br />
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News<br />
ANSALDO: centrale eolica nel Golfo di <strong>Trieste</strong><br />
È stato presentato dai responsabili della Ansaldo Sistemi Industriali e della Società Bulloneria<br />
Europea al Presidente della commissione infrastrutture del Consiglio regionale, Alessandro Colautti,<br />
il progetto di un impianto di produzione di energia eolica che potrebbe trovare collocazione nel<br />
Golfo di <strong>Trieste</strong>, a Monfalcone. La centrale sarebbe composta da piattaforme off-shore con <strong>una</strong><br />
base sommersa e <strong>una</strong> torre che capta il vento tramite un’elica. “Sarebbe posizionato ad almeno 15<br />
miglia <strong>dalla</strong> costa - spiega il Vice Presidente di Ansaldo Sistemi Industriali, Ferdinando Piazza<br />
- con un impatto visivo ridotto e con la possibilità di produrre 30 MW di energia, pari all’incirca<br />
al consumo medio annuo di 10mila famiglie”. La costruzione del nuovo impianto comporterebbe<br />
inoltre la possibilità di occupare un centinaio di o<strong>per</strong>ai specializzati. L’azienda di Monfalcone si<br />
sta impegnando sul fronte delle fonti energetiche rinnovabili: è al lavoro, insieme alle Università di<br />
<strong>Trieste</strong> e Udine, su un prototipo di generatore a magneti <strong>per</strong>manenti da 50 tonnellate e 4 metri di<br />
diametro <strong>per</strong> la produzione di energia eolica da 2,5 megawatt da presentare ad ottobre e destinato<br />
al mercato mondiale.<br />
FINCANTIERI: accordo con Boeing <strong>per</strong> hovercraft<br />
destinati alla US Navy<br />
Fincantieri e il colosso aerospaziale Boeing hanno stretto un accordo di coo<strong>per</strong>azione con<br />
l’obiettivo di aggiudicarsi la costruzione della nuova flotta di hovercraft destinati alla Marina<br />
Militare statunitense, che saranno assegnati nell’ambito del programma Sea Base-to-Shore<br />
Connector (SSC). L’annuncio è stato dato a Washington in occasione dell’a<strong>per</strong>tura della<br />
“Navy League Sea-Air-Space Exposition”, il più importante appuntamento fieristico al mondo<br />
nel comparto della difesa marittima. O<strong>per</strong>ativamente, <strong>per</strong> il gruppo navalmeccanico italiano<br />
l’accordo vedrà la partecipazione della controllata statunitense Marinette Marine Corporation,<br />
parte di Fincantieri Marine Group (FMG), società costituita da Fincantieri all’inizio di quest’anno<br />
dopo la recente acquisizione di <strong>qua</strong>ttro cantieri situati nella regione dei Grandi Laghi. Boeing<br />
sarà coinvolta nel programma attraverso Boeing Rotorcraft Systems. Il programma SSC, che avrà<br />
<strong>una</strong> durata decennale, prevede la costruzione di 80 hovercraft, <strong>per</strong> un valore complessivo di<br />
circa 4 miliardi di dollari, che sostituiranno i Landing Craft Air Cushion (LCAC) attualmente in<br />
uso, entrati a far parte della dotazione della Marina Militare statunitense tra il 1984 e il 2001.<br />
DITENAVE: firmati atto costitutivo e statuto<br />
È nata l’Associazione <strong>Di</strong>tenave, che avrà il compito di indirizzare, promuovere e coordinare il<br />
<strong>Di</strong>stretto tecnologico navale e nautico del Friuli Venezia Giulia. Si tratta di un passo fondamentale<br />
<strong>per</strong> l’avvio di un distretto che, come ha affermato l’Assessore regionale al Lavoro Università<br />
e Ricerca Alessia Rosolen, “si propone di supportare il conseguimento dei livelli su<strong>per</strong>iori di<br />
competitività tecnica ed economica nei settori cantieristico e nautico attraverso<br />
ricerca, formazione e innovazione”.<br />
Oltre alla Regione, sono soci firmatari e fondatori dell’iniziativa Fincantieri, Consorzio <strong>per</strong> l’Area<br />
di Ricerca, Università di <strong>Trieste</strong>, Sissa, Consorzio Rinave, <strong>Confindustria</strong>, Federazione Regionale<br />
Pmi, Cna Fvg, Confartigianato Fvg, Camera di Commercio di Udine, Camera di Commercio<br />
di <strong>Trieste</strong>, Comune di <strong>Trieste</strong>, Città di Lignano Sabbiadoro, Autorità Portuale, Cetena, Rina,<br />
Enfap, Enaip, Ial. È stato inoltre nominato il Comitato di indirizzo strategico dell’Associazione,<br />
presieduto da Livio Marchesini e composto da Giuseppe Nicoli (Regione) Vice Presidente,<br />
Attilio Dall’Osso e Piercipriano Rollo (Fincantieri), Licio Lorenzut, Gianfranco Borghello e<br />
Claudio Hauser (Imprese del nautico e del navale), Luciano Mauro (Sistema della Ricerca e<br />
dell’Innovazione), Pietro Fontanini e Roberto <strong>Di</strong>piazza (Enti Locali),<br />
Sandra Pesle Cosulich (Unioncamere).
ITAL TBS: accordo con EBM<br />
NUOVE NOMINE: Cassa di Risparmio<br />
FVG e <strong>Trieste</strong> Terminal Passeggeri<br />
Un’imprenditrice triestina nel nuovo CDA della Cassa di Risparmio del Friuli<br />
Venezia Giulia: Gemma Luisa Ravizza, Presidente della S.I.F.RA. EST e Vice<br />
Presidente del Consorzio Energia di Assindustria <strong>Trieste</strong>, ha assunto la carica<br />
all’inizio di aprile. Oltre a lei, altri cinque volti nuovi nel primo Consiglio<br />
di Amministrazione dal cambio di marchio della Banca, che in precedenza<br />
era Friulcassa: il Presidente della Camera di Commercio di Gorizia Emilio<br />
Sgarlata, il Presidente della Danieli Gianpietro Benedetti, il Presidente di<br />
Friulia Augusto Antonucci, il Consigliere di Leasint - Gruppo IntesaSanpaolo<br />
Carlo Augenti e il responsabile della direzione regionale Lombardia di<br />
IntesaSanPaolo Guidalbruno Bossina.<br />
Nel CdA della <strong>Trieste</strong> Terminal Passeggeri, società di proprietà dell’Autorità<br />
Portuale che gestisce le stazioni marittime e gli ormeggi delle navi passeggeri,<br />
entra invece Adriano Del Prete, Vice Presidente di Assindustria <strong>Trieste</strong> e AD<br />
della SIOT.<br />
Un nuovo colosso europeo nella gestione, organizzazione e ottimizzazione dell’impiego delle<br />
tecnologie all’interno delle strutture sanitarie è nato dall’unione di ITAL TBS e EBM (Elettronica<br />
Biomedicale) di Foligno (PG): l’accordo tra le due aziende, leader nel settore dei servizi di<br />
ingegneria clinica, è stato sancito durante un incontro in Umbria, regione in cui sorgerà la nuova<br />
realtà industriale.<br />
“L’o<strong>per</strong>azione - ha detto l’amministratore della ITAL TBS, Alessandro Mulas - è<br />
primariamente finalizzata a favorire <strong>una</strong> estensione e un miglioramento <strong>qua</strong>litativo dei servizi e,<br />
conseguentemente, comporterà l’introduzione di diverse sinergie e integrazioni o<strong>per</strong>ative tra le<br />
due società, senza <strong>per</strong>altro prevedere alc<strong>una</strong> riduzione di <strong>per</strong>sonale”. La nuova industria, che<br />
o<strong>per</strong>erà con il marchio EBM, servirà oltre 100 strutture sanitarie pubbliche ed altre private: il<br />
suo organico sarà composto da circa 650 addetti, di cui 400 tecnici specialistici e 100 ingegneri<br />
clinici e biomedici.<br />
ILLYCAFFè: Issimo arriva in Italia<br />
È arrivato in Italia il caffè freddo in lattina Issimo, nato <strong>dalla</strong> joint venture tra<br />
illycaffè e Coca Cola: le due aziende hanno a<strong>per</strong>to all’inizio di aprile <strong>una</strong> nuova<br />
sede <strong>per</strong> il <strong>qua</strong>rtier generale della Ilko Coffee International, fondata un anno fa.<br />
La commercializzazione di Issimo in altri Paesi europei ha raggiunto nel 2008 10<br />
milioni di consumatori, e <strong>per</strong> il lancio in Italia sono stati scelti 5500 punti vendita<br />
tra autogrill, università e bar. Soddisfazione <strong>per</strong> il “matrimonio di business” tra le<br />
due aziende è stata espressa sia da Dominique Reiniche, Presidente di Coca Cola<br />
in Europa, che da Andrea Illy, Presidente e Amministratore Delegato di illycaffè.<br />
Issimo verrà lanciato a breve anche in Giappone e Nord America.<br />
News<br />
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News<br />
Incontro con Steve Taylor<br />
Il nuovo <strong>Di</strong>rettore del Servizio Trasferimento Tecnologico di AREA Science Park, Steve Taylor,<br />
che salirà in carica il prossimo settembre, ha incontrato gli Industriali triestini nel corso di un<br />
appuntamento promosso dal Vice Presidente Nicola Pangher. “Sono arrivato in Italia alcuni<br />
mesi prima dell’inizio del mio mandato - ha spiegato Taylor - in modo da conoscere più<br />
approfonditamente l’ambiente in cui lavorerò, <strong>per</strong> capire al meglio le esigenze delle imprese”.<br />
All’incontro era presente anche l’attuale <strong>Di</strong>rettore del Servizio TT Paolo Cattapan, che ha anticipato<br />
agli Industriali l’avvio di un progetto di trasferimento delle competenze di AREA Science Park al sud<br />
Italia. “Vogliamo realizzare un disegno anche etico - ha spiegato - portando in altre zone d’Italia un<br />
sistema che al Nord ci ha <strong>per</strong>messo di realizzare risultati importanti su 1500 imprese”.<br />
“Il sistema di trasferimento tecnologico di AREA funziona - ha detto Taylor - <strong>per</strong>ché è attivo: non<br />
stiamo fermi ad aspettare che le aziende ci cerchino, ma siamo noi a proporci. E ci attiviamo<br />
nella ricerca di finanziamenti: vogliamo aumentare sempre più la competitività della regione”.<br />
Nicola Panger ha inoltre ricordato a Steve Taylor l’impegno della Commissione Innovazione di<br />
Assindustria “S<strong>per</strong>iamo che lo sforzo fatto <strong>dalla</strong> ricerca in regione - ha concluso - possa trasferirsi<br />
nell’economia”.<br />
WÄRTSILÄ ITALIA: nuovi investimenti a <strong>Trieste</strong><br />
Wärtsilä ha investito in questi ultimi tre anni complessivamente 40 milioni<br />
di euro con l’obiettivo di incrementare nella realtà di <strong>Trieste</strong> <strong>qua</strong>lità, produttività, efficienza<br />
e flessibilità. Gli interventi hanno interessato principalmente le aree di lavorazione, di<br />
assemblaggio e le sale prove ed hanno anche <strong>per</strong>messo la realizzazione di un nuovo Training<br />
Centre del Service. Un notevole investimento è stato fatto anche con il capitale umano:<br />
Wärtsilä, in quest’ultimo quinquennio, si è rivelata un bacino <strong>per</strong> i giovani talenti. Sono stati<br />
assunti complessivamente 900 nuovi dipendenti, considerando anche gli esodi dovuti ai<br />
pensionamenti, o<strong>per</strong>ando così un turnover <strong>qua</strong>si completo. Solamente nel 2008 sono state<br />
effettuate oltre 250 assunzioni: è cambiata la tipologia dei dipendenti, oggi <strong>qua</strong>si il 40% è<br />
laureato ed <strong>una</strong> buona parte degli o<strong>per</strong>ai è diplomata. L’età media si è notevolmente abbassata<br />
passando dai 50/55 anni di <strong>qua</strong>lche anno fa ai 36/39 di oggi. La forza totale è passata da 1090<br />
unità del 2003 alle oltre 1500 attuali, <strong>una</strong> situazione che quest’anno dovrebbe consolidarsi<br />
con questi livelli di mantenimento.<br />
APS: nuovo concept <strong>per</strong> l’ICTP<br />
Il Centro Internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam di <strong>Trieste</strong> ha affidato<br />
ad Aps Comunicazione il compito di creare la sua nuova corporate image,<br />
da declinare sui materiali di presentazione istituzionali.<br />
I concetti di partenza <strong>per</strong> la creatività sono stati due in particolare,<br />
che caratterizzano l’attività del Centro: l’eccellenza in ambito fisico<br />
e la presenza nell’istituzione di <strong>per</strong>sone provenienti da tutto il mondo,<br />
in particolare dai Paesi in via di sviluppo. Il concept ideato è stato battezzato<br />
“Humanizing Physics”, e si basa sull’idea di tradurre graficamente<br />
in formule e simboli matematici la realtà, in particolare le <strong>per</strong>sone.<br />
Il primo prodotto realizzato è stato l’Annual Report 2008, pubblicazione<br />
che raccoglie i risultati conseguiti dall’ICTP nel corso dello scorso anno<br />
solare: a breve verrà pubblicata anche la nuova newsletter del Centro.
CASSA<br />
INTEGRAZIONE<br />
2009
EVERY THIRD SHIP YOU SEE IS POWERED BY US.<br />
The reason for this isn’t just the efficiency of our solutions,<br />
excellent though they are. Just as important is the efficiency<br />
enhancing lifecycle care on offer around the clock and all across<br />
the globe. Because an efficient propulsion system uses less fuel<br />
and gives off less emissions. This is just one example of how<br />
Wärtsilä solutions are good for both business and nature on land<br />
and at sea. Read more about what we can do for you and the<br />
environment at wartsila.com.<br />
Wärtsilä in Italy: it.info@wartsila.com<br />
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