L'uscita dalla crisi? Di qua... Tre assi per una ... - Confindustria Trieste
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<strong>per</strong> l’analisi di impatto ambientale sono, in<br />
estrema sintesi, riconducibili all’impiego<br />
di risorse (ac<strong>qua</strong> di mare), alle emissioni<br />
in atmosfera, al rumore, all’inserimento<br />
paesaggistico, all’impatto elettromagnetico<br />
(relativo all’elettrodotto di connessione).<br />
“L’impianto combinato della Lucchini Energia<br />
- spiega Rosato, sottolineando che la centrale<br />
sarà alimentata esclusivamente a metano -<br />
prevede l’adozione delle migliori tecnologie<br />
disponibili <strong>per</strong> il contenimento delle emissioni<br />
atmosferiche e <strong>per</strong>tanto presenta dei valori di<br />
emissione delle specie inquinanti ben al di sotto<br />
dei limiti di legge”.<br />
“Il possibile uso dell’ac<strong>qua</strong> di mare <strong>per</strong> il<br />
circuito di raffreddamento della centrale<br />
- conclude Francesco Rosato - rappresenta<br />
un’evidente sinergia tra impianti industriali<br />
limitrofi, un “valore aggiunto” nell’ambito<br />
della valutazione di impatto ambientale. Il<br />
diverso processo industriale conferisce a tale<br />
Procedura autorizzativa<br />
sinergia un carattere di complementarietà,<br />
poiché il riscaldamento dell’ac<strong>qua</strong> legato alla<br />
centrale termoelettrica compensa (in parte<br />
o totalmente) il raffreddamento dovuto al<br />
processo di rig<strong>assi</strong>ficazione, presentando così,<br />
a regime, un impatto nullo o trascurabile in<br />
termini di variazione di tem<strong>per</strong>atura della<br />
portata d’ac<strong>qua</strong> di mare utilizzata”.<br />
Infine, la Lucchini Energia ha proposto,<br />
d’intesa con le altre Amministrazioni<br />
coinvolte, l’istituzione di un Osservatorio<br />
Ambientale presso la Provincia di <strong>Trieste</strong><br />
finalizzato a promuovere e coordinare<br />
tutte le attività necessarie alla valutazione<br />
dello stato ambientale del comprensorio<br />
industriale interessato dall’o<strong>per</strong>a, attraverso il<br />
monitoraggio e l’analisi dei livelli complessivi<br />
degli inquinanti e lo studio delle ricadute<br />
sulla salute e sulla <strong>qua</strong>lità della vita della<br />
popolazione locale.<br />
Una centrale termoelettrica progettata <strong>per</strong> <strong>Trieste</strong><br />
Per centrale termoelettrica a ciclo combinato<br />
si intende un dispositivo elettrico di potenza<br />
(<strong>una</strong> turbina) che sfruttando il calore<br />
prodotto da <strong>una</strong> fonte combustibile (in questo<br />
caso esclusivamente il metano) produce<br />
energia elettrica e vapore.<br />
Le caratteristiche dell’impianto di generazione<br />
a ciclo combinato proposto <strong>dalla</strong> Lucchini<br />
Energia sono le seguenti:<br />
> potenza nominale pari a<br />
400-430 MWe<br />
> rendimento fino a<br />
56,2-58,5%<br />
> potenza nominale turbina a gas pari a<br />
270-300 MWe<br />
> potenza nominale turbina a vapore pari a<br />
130-150 MWe<br />
> potenza termica <strong>per</strong> teleriscaldamento<br />
100 MWt e oltre<br />
> su<strong>per</strong>ficie area impianto<br />
30.000 mq circa<br />
Con la firma del Protocollo d’Intesa si avvia la procedura autorizzativa (ai sensi della L.n. 55/02) regolata da <strong>una</strong> Conferenza dei Servizi istituita<br />
presso il Ministero dello Sviluppo Economico.<br />
Dopo la presentazione dell’istanza autorizzativa (prevista <strong>dalla</strong> Lucchini Energia entro maggio) al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del<br />
Territorio e del Mare, al Ministero dello Sviluppo Economico e alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, è previsto un ciclo di presentazioni<br />
ufficiali del progetto, presso i soggetti coinvolti nella Conferenza dei Servizi.<br />
L’autorizzazione viene rilasciata a seguito di un procedimento unico, al <strong>qua</strong>le partecipano le Amministrazioni statali e locali interessate, d’intesa<br />
con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. L’esito positivo della Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) costituisce parte integrante e<br />
condizione necessaria del procedimento autorizzativo. L’istruttoria si conclude <strong>una</strong> volta acquisita la V.I.A. e in ogni caso entro il termine di 180<br />
giorni <strong>dalla</strong> data di presentazione della richiesta, comprensiva del progetto e dello studio di impatto ambientale.<br />
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