31.05.2013 Views

Ei - Sardegna Cultura

Ei - Sardegna Cultura

Ei - Sardegna Cultura

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Enrico non capì ma comprese che qualcosa di grande<br />

passava nella testa della cugina e si affrettò a dire:<br />

– Non parliamone. Non si può parlare di tutto. Non<br />

parliamone, ho fatto una domanda che non dovevo fare.<br />

– È morto di debolezza… non doveva nascere… non<br />

doveva…<br />

Medina sorrise e si addormentò sulla sdraio, stanca per<br />

tutta quella luce.<br />

Aspettavano la teleferica per il ritorno. Medina parlava<br />

del pranzo, di cibo che le avrebbe fatto sangue e della<br />

bellezza che le donne di Epipanormo, tutte, possedevano,<br />

magari nascosta anche solo in un angolino del corpo.<br />

Spettava a uno, e non a chiunque, la scoperta.<br />

– Eh, io sono uno qualunque, cara Medina, però oggi ti<br />

ho vista bene, con un’attenzione da copista. – Enrico era<br />

galante senza difficoltà con le donne che non erano Melania:<br />

– C’è da passarci anni a ricopiarti, cugina.<br />

– Egeico mi ama. Io lo tengo lontano: lui non ha forza.<br />

D’altronde neanche io ho tanta forza, sai? Però imparerò<br />

ad usare quella che ho: in fondo ho solo trentasette anni e<br />

lui quasi sessanta.<br />

Montarono sulla teleferica. Si sentivano spossati dall’acqua<br />

salata e dal sole. Pensavano al vino, al cibo e al<br />

sonno pomeridiano con le tende accostate. Tacevano e<br />

Medina prese sottobraccio il cugino per sostenersi visto<br />

che c’erano solo posti in piedi: – Mi tengo qua, così mi<br />

godo questo capogiro, questo ondeggiare. Che bello, che<br />

bello…<br />

Avvenne a metà del percorso, dove, di solito si incontra-<br />

44<br />

vano le due cabine, quella che scendeva e quella che saliva.<br />

Enrico si allarmò quando sentì l’odore di pesca: prima<br />

lontano, poi più vicino, poi ancora più vicino.<br />

Medina si rallegrò:<br />

– Che buon profumo! Guarda devo avere le guance come<br />

due pesche per il sole! Profumano!<br />

Le due teleferiche erano l’una accanto all’altra. I due<br />

conducenti si salutarono.<br />

Fu un vortice piccolo e venuto dal niente che tutti videro.<br />

La porta si aprì nel vuoto e il vento entrò.<br />

Medina scivolò fuori per metà.<br />

Enrico, in silenzio, afferrò la cugina per i polsi e riportò<br />

il tronco di lei sul pavimento della cabina, lasciando le<br />

gambe fuori. L’odore di pesche diventò un tanfo ma nessuno<br />

ci badò.<br />

Le due cabine ondeggiarono l’una verso l’altra e la gente<br />

gridò: – Oooh!<br />

Medina guardando in basso sospirò solo: – Ah!<br />

La cabina che discendeva si prese in silenzio la metà inferiore<br />

di Medina e tutti videro precipitare verso Talattone<br />

un bacino con due gambe sgangherate.<br />

La metà superiore restò nella cabina e a Medina fu sufficiente<br />

per sospirare ancora:<br />

– Tirami sopra, non voglio che anche questa metà vada<br />

giù… mi è rimasta la gonna, vero?<br />

Enrico sentì la cugina leggera, che pesava come un bambino,<br />

e la trascinò senza fatica al centro della cabina che,<br />

intanto continuava a salire. Tutti tenevano la faccia girata<br />

salvo Enrico che fissava il viso di lei con le improvvise occhiaie<br />

infinite.<br />

45

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!