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originale - Comune di Grassano

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il Presidente:______ Avv. Nicoletta GENTILE<br />

il Segretario : Dott.ssa Maria Antonietta MUSCO<br />

Certificato <strong>di</strong> pubblicazione<br />

Su conforme <strong>di</strong>chiarazione del messo<br />

comunale, che firma per conferma, certifico che<br />

la presente deliberazione viene affissa all'albo<br />

pretorio<br />

Il 14.03.2011 n ___ per rimanervi per quin<strong>di</strong>ci<br />

giorni consecutivi.<br />

il Messo Comunale: BONOMO Innocenzo<br />

lì, 14.03.2011<br />

Il Segretario Comunale<br />

____ Dott.ssa Maria Antonietta. MUSCO<br />

__________________________<br />

*******************<br />

Certificato <strong>di</strong> esecutività<br />

[ ] La presente deliberazione, è stata pubblicata<br />

nelle forme <strong>di</strong> legge all’albo pretorio senza<br />

riportare denunce <strong>di</strong> vizi <strong>di</strong> legittimità o<br />

competenza, per cui la stessa è <strong>di</strong>venuta esecutiva,<br />

ai sensi del 3° comma dell’art.134,<br />

D.Lgsl.267/2000, il<br />

lì,<br />

Il Segretario Comunale<br />

__________________________<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> GRASSANO<br />

Provincia <strong>di</strong> Matera<br />

____________________________<br />

Verbale <strong>di</strong> deliberazione <strong>di</strong><br />

CONSIGLIO COMUNALE<br />

n°011/12.03.2011<br />

Oggetto: Esondazione fiume Basento. In<strong>di</strong>rizzi e provve<strong>di</strong>menti.<br />

L'anno duemilaun<strong>di</strong>ci, il giorno do<strong>di</strong>ci del mese <strong>di</strong> marzo dalle ore 17:22<br />

nella sala delle adunanze si riunisce il Consiglio Comunale. L’avv. Nicoletta<br />

GENTILE assume le funzioni <strong>di</strong> Presidente. Alla <strong>di</strong>scussione sul punto in<br />

oggetto sono presenti i Consiglieri:<br />

presente assente<br />

Vito MAGNANTE Sindaco si no<br />

Giovanni BONELLI Consigliere no si<br />

Caterina SCHIAVONE Consigliere si no<br />

Filippo L UBE RTO Consig liere si no<br />

Giuseppe VIGNOLA Consigliere si no<br />

L eonardo D ART IZ IO Consig liere no si<br />

Nicola BOCHICCHIO Consigliere si no<br />

Pietro ABBATANGELO Consigliere no si<br />

Giuseppe ANNECCA Consigliere si no<br />

Antonello MALVINNI Consigliere si no<br />

N icoletta G EN TILE Presidente si no<br />

A ng elo PISAN O Consig liere si n o<br />

Vittorio CARUSO Vice Pres. no si<br />

Pasquale PASCALE Consigliere no si<br />

Giacomo MAZZARELLA Consigliere si no<br />

Domenico ZACCHEI Consiliere si no<br />

Rocco DEGIACOMO Consigliere si no<br />

TOTALE<br />

12 5<br />

Partecipa alla seduta ai sensi dell’art. 97 TUEL 267/200 la dott.ssa Maria<br />

Antonietta MUSCO, Segretario Comunale, in qualità <strong>di</strong> ufficiale<br />

verbalizzante. ⇒<br />

ORIGINALE<br />

Copia conforme all’<strong>originale</strong><br />

integrale per estratto<br />

composta da pagine vergate n°____in A4, n°____ in A3.<br />

<strong>Grassano</strong>, lì _____________ il Resp. del Sett. Amm.vo Demog.<br />

____________________<br />

L@Y:\Deliberazioni\CONSIGLIO 2011\DC011Esondazione fiume Basento.doc*12/06/2012 17.41.54*1/42


Il Presidente introduce il punto n° 01 all’O.d.G.<br />

U<strong>di</strong>ti gli interventi riportati nella trascrizione integrale effettuata da <strong>di</strong>tta esterna. Allegato 1<br />

IL CONSIGLIO COMUNALE<br />

Premesso:<br />

che i violenti nubifragi, nonché le persistenti ed abbondanti precipitazioni piovose susseguitesi nei giorni<br />

18 febbraio e 1 marzo 2011 sul territorio <strong>di</strong> questo <strong>Comune</strong> e dei Comuni limitrofi, hanno causato erosione<br />

dei margini spondali lungo il versante prospiciente la S.P. “Giar<strong>di</strong>ni”, mettendo in serio pericolo i fabbricati<br />

presenti nella zona, nonché le colture in atto, tanto che circa un centinaio <strong>di</strong> alberi sono stati completamente<br />

sra<strong>di</strong>cati dalla violenza dell’acqua;<br />

che i terreni <strong>di</strong> proprietà dei citta<strong>di</strong>ni sono stati completamente allagati a causa dell’incuria da parte <strong>di</strong><br />

coloro che avrebbero dovuto procedere alla or<strong>di</strong>naria pulizia dell’alveo fluviale;<br />

che l’Ente, per scongiurare pericoli all’incolumità pubblica e privata, ha dovuto intervenire, con opere <strong>di</strong><br />

somma urgenza, emettendo anche or<strong>di</strong>nanza sindacale <strong>di</strong> sgombero (n°3 del 03.03.2011);<br />

Vista la nota prot. n°2242 dell’’11.03.2011 a firma del Sindaco, Dott. Vito MAGNANTE, che si allega<br />

alla presente, con la quale è stato segnalato lo stato <strong>di</strong> pericolo del ponte sul fiume Basento sulla strada<br />

provinciale che collega <strong>Grassano</strong> allo Scalo Ferroviario;<br />

Visto il D.Lgs. 267/2000;<br />

Vista la legge n°3/2001 <strong>di</strong> riforma del Titolo V della Costituzione;<br />

Dato atto che sulla presente deliberazione non sono stati richiesti i pareri in or<strong>di</strong>ne alla regolarità tecnica e<br />

contabile, <strong>di</strong> cui all’art. 49 del TUEL 267/2000, trattandosi <strong>di</strong> atto <strong>di</strong> mero in<strong>di</strong>rizzo;<br />

Con voti favorevoli 13, contrari 0 , astenuti 0, essendo 13 i presenti e votanti, espressi per alzata <strong>di</strong> mano.<br />

D E L I B E R A<br />

1. Di dare atto che la premessa forma parte integrante e sostanziale del presente provve<strong>di</strong>mento;<br />

2. Di chiedere alla Regione Basilicata <strong>di</strong> allertare l’Ufficio <strong>di</strong> Protezione Civile, in quanto persiste lo<br />

“stato <strong>di</strong> emergenza” sul territorio, l’intervento attraverso mezzi e risorse proprie per l’esecuzione<br />

dei lavori <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria dell’alveo del fiume Basento, me<strong>di</strong>ante<br />

rimozione sistemica dei detriti e materiale trasportato (alberi, inerti, etc.) onde ripristinare<br />

l’originaria quota del letto del fiume, lavori che a tutt’oggi sono in corso <strong>di</strong> esecuzione, in somma<br />

urgenza da parte <strong>di</strong> <strong>di</strong>tte specializzate incaricate dall’Ente;<br />

3. Di chiedere, altresì alla Regione Basilicata – Dipartimento Infrastrutture – Ufficio Protezione<br />

Civile, l’autorizzazione alla prosecuzione dei lavori <strong>di</strong> somma urgenza, al fine della messa in<br />

sicurezza dei fon<strong>di</strong> agricoli lungo il nuovo letto creato dal fiume, per scongiurare ulteriore pericoli<br />

all’incolumità dei citta<strong>di</strong>ni;<br />

4. Di chiedere, con urgenza, l’apertura al traffico veicolare della carreggiata nord della S.S. 407<br />

Basentana – in agro <strong>di</strong> Calciano;<br />

5. Di chiedere, con urgenza, la messa in sicurezza del ponte sul fiume Basento, in prossimità dello<br />

Scalo ferroviario <strong>Grassano</strong>-Garaguso- Tricarico; nelle more, l’istituzione imme<strong>di</strong>ata <strong>di</strong> un senso<br />

unico alternato regolamentato da apposito semaforo, per ridurre le sollecitazioni derivanti<br />

dall’elevato traffico veicolare che detta arteria stradale sopporta;<br />

6. Di proporre la sottoscrizione <strong>di</strong> un documento con<strong>di</strong>viso tra Sindaci dei Comuni <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong>-<br />

Calciano-Garaguso-Tricarico, per affrontare l’emergenza comune;<br />

7. Di richiedere alle Autorità sovra comunali competenti ulteriori sopralluoghi per assicurare un<br />

intervento organico <strong>di</strong> ripristino della viabilità, nonché un Piano <strong>di</strong> Ingegneria idraulica per la<br />

regimazione delle acque, al fine <strong>di</strong> riportare la quota del letto del fiume al <strong>di</strong> sotto <strong>di</strong> quella delle<br />

colture;<br />

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8. Di confermare i contenuti della deliberazione <strong>di</strong> Giunta Comunale n°11 del 23.11.2011, avente ad<br />

oggetto: “Dichiarazione stato <strong>di</strong> calamità naturale del giorno 18.02.2011” e n°15 avente ad oggetto:<br />

“Dichiarazione stato <strong>di</strong> calamità naturale del giorno 01.03.2011”;<br />

Procedutosi poi, con unanime e separata votazione;<br />

D E L I B E R A<br />

9. Di <strong>di</strong>chiarare, stante l’urgenza, la presente deliberazione imme<strong>di</strong>atamente eseguibile ai sensi<br />

dell’art. dell’art.134 comma 4° del TUEL 267/2000.<br />

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CONSIGLIO COMUNALE<br />

del 12 MARZO 2011<br />

Inizio Seduta: ore 17.22<br />

PRESIEDE L’ADUNANZA IL CONSIGLIERE GENTILE NICOLETTA, IN QUALITA’ DI<br />

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO<br />

PRESIDENTE N. GENTILE: buonasera a tutti, sono le 17.22, <strong>di</strong>amo inizio a questo<br />

Consiglio Comunale aperto. Il Segretario comunale , è dovuto tornare un attimo in<br />

<strong>Comune</strong> a prendere documentazione per il Consiglio Comunale .<br />

Il Presidente Fa l ’APPELLO PER LA VERIFICA DEL NUMERO LEGALE:<br />

PRESIDENTE N. GENTILE presente, Sindaco Magnante Vito: presente; Bonelli Giovanni: assente;<br />

Schiavone Caterina: presente; Luberto Filippo: presente; Vignola Giuseppe: presente; Dartizio Leonardo:<br />

assente; Bochicchio Nicola: presente; Abbatangelo Pietro: assente; Annecca Giuseppe: presente; Malvinni<br />

Antonello: presente; Gentile Nicoletta: presente; Pisano Angelo: presente; Caruso Vittorio: assente; Pascale<br />

Pasquale: assente; Mazzarella Giacomo: presente; Zacchei Domenico: presente; Degiacomo Rocco: presente.<br />

PRESENTI: 12<br />

ASSENTI: 5<br />

Confermato il numero dei presenti dal Segretario Comunale.<br />

PRESIDENTE N. GENTILE: accertato il quorum costitutivo, possiamo dare inizio ai lavori del Consiglio<br />

Comunale. Prima <strong>di</strong> procedere in maniera or<strong>di</strong>naria ai lavori del Consiglio, pren<strong>di</strong>amo anche atto della<br />

presenza nel nostro Consiglio Comunale aperto del Sindaco <strong>di</strong> Garaguso, dott. Rocco Costanzo, del<br />

Vicesindaco del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Calciano, Nicola Atlante.<br />

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1° Punto all’O.d.G.<br />

“Esondazione fiume Basento – In<strong>di</strong>rizzi e provve<strong>di</strong>menti”<br />

PRESIDENTE N. GENTILE: come sapete, questo Consiglio Comunale nasce - è stato detto in più<br />

occasioni con chiunque ed è anche stato fatto appositamente aperto - per dare la possibilità anche ai citta<strong>di</strong>ni<br />

<strong>di</strong> parlare <strong>di</strong> questo gravissimo problema che si è riversato sulla nostra comunità. Lo abbiamo fatto aperto per<br />

dare la possibilità ai citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> poter rappresentare le proprie istanze e tutto ciò che ha coinvolto sia<br />

personalmente sia l’intero interesse della comunità. Lo abbiamo fatto anche aperto, perché a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci<br />

giorni, oggi è 12 marzo, anche l’Amministrazione ha tutto l’interesse <strong>di</strong> comunicare quello che finora sono<br />

state le azioni e le attività dell’Amministrazione Comunale relativamente a questo problema. Infatti passerò<br />

subito la parola al Sindaco, il quale relazionerà su tutte quelle che sono state le azioni poste in essere .<br />

Prima <strong>di</strong> entrare ancora <strong>di</strong> più nel dettaglio, è un Consiglio Comunale aperto, quin<strong>di</strong> io chiederei a tutti, sia<br />

all’intero Consiglio Comunale che ai citta<strong>di</strong>ni, <strong>di</strong> mantenere l’or<strong>di</strong>ne che l’occasione pretende che si abbia.<br />

Apriamo la <strong>di</strong>scussione subito dopo la relazione del Sindaco, vi prenotate alla Presidenza per gli interventi,<br />

vi chiedo davvero <strong>di</strong> essere brevi e <strong>di</strong> essere concisi, in modo che possano tutti quanti parlare senza<br />

accavallarci; quin<strong>di</strong> se ci sono degli interventi che sono ripetuti ci si metta anche d'accordo, perché se è stato<br />

già fatto da un citta<strong>di</strong>no, da un Consigliere o da altri rappresentanti <strong>di</strong> categoria, vi chiedo <strong>di</strong> non ripeterci<br />

per non <strong>di</strong>lungare oltre misura il Consiglio Comunale.<br />

Noi abbiamo preparato una proposta <strong>di</strong> deliberazione che subito dopo la <strong>di</strong>scussione vi leggeremo, in modo<br />

che tutti la si con<strong>di</strong>vida e poi logicamente ritorniamo nella fase istituzionale e il Consiglio Comunale, così<br />

come siamo pre<strong>di</strong>sposti, lo approverà.<br />

Quin<strong>di</strong> io vi chiedo davvero – lo chiedo a tutti e anche ai Consiglieri – <strong>di</strong> non alimentare neanche polemiche<br />

inutili, perché questa sera il Consiglio Comunale è per i citta<strong>di</strong>ni, non è per creare polemiche, che faremo<br />

subito dopo la fase <strong>di</strong> emergenza acuta, dove potremo assolutamente “<strong>di</strong>vertirci” come vogliamo (fatemi<br />

passare tra virgolette il termine “<strong>di</strong>vertirci”), nel senso che le polemiche le lasciamo in un secondo momento.<br />

Siamo in un momento <strong>di</strong> emergenza e durante il momento <strong>di</strong> emergenza tutti devono in qualche modo<br />

stringere i gomiti e stare gli uni accanto agli altri senza neanche andare a perdere quelle energie che in questo<br />

momento devono essere concentrate altrove.<br />

Io ho terminato, passo subito la parola al Sindaco.<br />

SINDACO V. MAGNANTE: buonasera a tutti. Un saluto all’amico Sindaco <strong>di</strong> Garaguso e al Vicesindaco<br />

<strong>di</strong> Calciano; è un piacere avervi ospiti a <strong>Grassano</strong>, ci accomunano i <strong>di</strong>sastri. Disastri un po' annunciati, infatti<br />

ora io vorrei subito entrare nel merito della faccenda.<br />

Quello che è successo un po' per tutte queste enormi precipitazioni che ci sono state, <strong>di</strong>cevo, è stato un<br />

evento annunciato, già altre volte abbiamo sollecitato la Regione Basilicata a pulire gli argini dei fiumi (con<br />

un’altra delibera <strong>di</strong> Consiglio Comunale), perché purtroppo se i fiumi non vengono puliti, questi sono i<br />

<strong>di</strong>sastri. Noi già viviamo in un territorio fragile, con <strong>di</strong>ssesti idrogeologici incre<strong>di</strong>bili, ma poi quando ci si<br />

mette anche un po' <strong>di</strong> trascuratezza i danni <strong>di</strong>ventano veramente incalcolabili. Io vorrei soltanto <strong>di</strong>re una<br />

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cosa: <strong>Grassano</strong> l’unico territorio che ha sono i “Giar<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong>”, su quei giar<strong>di</strong>ni c’è tutta la storia della<br />

nostra comunità e naturalmente c’è tutto l’amore, tutto il legame che ci unisce a quel fiume, quel fiume che<br />

già dagli albori, da come ho letto nei vari libri che si sono interessati <strong>di</strong> questo, il fiume era dato agli<br />

agricoltori per coltivarlo a patto che lo pulissero, a patto che tenessero il fiume sotto controllo per evitare<br />

appunto gli straripamenti e i danni tremen<strong>di</strong> che facevano. I livellari furono proprio istituiti per questo<br />

motivo.<br />

Ora, per quanto riguarda il problema nostro a <strong>Grassano</strong>, nei giar<strong>di</strong>ni, noi abbiamo visto che il fiume ha<br />

completamente abbandonato il suo letto naturale, il fiume non scorreva più nel suo alveo naturale, ma<br />

scorreva nei terreni privati dei citta<strong>di</strong>ni e questa secondo me è stata la cosa più grave che ci possa essere,<br />

perché è come se ci venissero a rubare in casa, come se le nostre case, le nostre cose venissero lasciate<br />

all’incuria e ad essere <strong>di</strong>strutte. Capisco perfettamente gli amici, i concitta<strong>di</strong>ni che si sono trovati in questa<br />

situazione, a cui va tutta la mia solidarietà e quella dell’amministrazione, noi è da anni che ci stiamo battendo<br />

per cercare <strong>di</strong> fare qualcosa per il fiume, sono stati fatti dei lavori che poi hanno fatto la fine che hanno fatto,<br />

ma l’impegno e l’attenzione dell’amministrazione è stato sempre vivo. La realtà è che l’amministrazione non<br />

ha giuris<strong>di</strong>zione sul fiume, se non quando succedono dei <strong>di</strong>sastri e a quel punto il Sindaco come responsabile<br />

della protezione civile può assumere anche qualsiasi intervento che ritenga necessario, fermo a vedere poi se<br />

deve pagare il Sindaco o se deve pagare qualche altro, speriamo che non sarà questa volta il Sindaco.<br />

Io vorrei soltanto <strong>di</strong>re una cosa: nelle varie fasi <strong>di</strong> questa settimana caotica ci sono stati vari episo<strong>di</strong> dovuti<br />

appunto a tutta la rabbia che ci univa e che ci ha spinto a fare anche determinate cose; all’inizio il fiume non<br />

t’ha toccato la casa, perché c’era ancora una palificata che manteneva, poi quando la palificata è caduta si è<br />

reso necessario ed urgente fare l’or<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> sgombero, perché soltanto così, in seguito all’or<strong>di</strong>nanza, si<br />

sono potuti fare i lavori che si sono fatti. Oggi finalmente i lavori sono stati terminati, l’alveo è stato portato<br />

completamente nel vecchio alveo del fiume, la casa in qualche modo è stata salvata, voglio sperare, poi<br />

saranno i tecnici a <strong>di</strong>re se ci sono stati altri danni alla casa, per cui non si debba togliere o meno l’agibilità.<br />

Ripeto, io non voglio fare la cronistoria <strong>di</strong> tutte le fasi, ci penserà l’Assessore a <strong>di</strong>re giorno per giorno tutto<br />

quello che è successo, ma volevo appunto fare un ragionamento generale, così come ho fatto. Vi ringrazio.<br />

PRESIDENTE: grazie, Sindaco. Diamo la parola all’Assessore ai Lavori Pubblici, Luberto.<br />

ASSESSORE F. LUBERTO: buonasera a tutti. Al <strong>di</strong>battito vedremo <strong>di</strong> far parlare i citta<strong>di</strong>ni, ma io devo<br />

aggiungere alcune notizie a quanto già il Sindaco ha esposto nella sua breve relazione, partendo da alcune<br />

situazioni che si sono verificate appunto nella Contrada Giar<strong>di</strong>ni e nell’intero alveo del fiume, da <strong>Grassano</strong><br />

Scalo a Grottole Scalo, perché molti sono stati i terreni inondati nella Contrada Giar<strong>di</strong>ni, in particolar modo<br />

c’è la questione delle abitazioni in quel tratto <strong>di</strong> fiume, però non dobbiamo <strong>di</strong>menticarci che comunque il<br />

fiume ha inondato i terreni della Contrada Giar<strong>di</strong>ni in tutto il tratto tra Calciano e Grottole Scalo.<br />

Io devo fare alcune considerazioni, non entrando nel merito, ma sicuramente se qualcuno vuole risposte<br />

anche tecniche, sicuramente saranno i tecnici-idraulici a darle, la polemica se qualcuno vuole fare polemica<br />

non ci sono problemi, in quanto tutto quello che è accaduto… vi porto solo un esempio: allo scalo <strong>di</strong> Campo<br />

Maggiore c’è l’asta metrica, che è arrivata a un livello <strong>di</strong> cinque metri e cinquanta. Io passando <strong>di</strong> là ho<br />

fotografato anche questo aspetto per <strong>di</strong>re che la portata dell’acqua che c’è stata il giorno 18 e il primo marzo<br />

è stata <strong>di</strong> entità talmente grossa, in quanto tutta la provincia <strong>di</strong> Matera, da Santeramo fino ad arrivare a<br />

Metaponto, a <strong>Grassano</strong>, Irsina, San Mauro ed Accettura, è stata completamente <strong>di</strong>strutta da inondazioni <strong>di</strong><br />

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vario genere. Il torrente Salandrella, torrente <strong>di</strong> piccola entità, era come il fiume Basento, cioè, ci sono state<br />

situazioni particolari in tutto il territorio provinciale.<br />

Partendo dal fiume Basento, io non entro in merito del lavoro fatto coi duecentomila euro, perché qualche<br />

professorino che <strong>di</strong>ce appunto che duecento sono persi o non sono persi, che poi bisogna confrontarsi con<br />

queste persone, con gli ingegneri idraulici che hanno redatto questo progetto, sicuramente io sono un perito<br />

elettrotecnico, non potrò mai confrontarmi con architetti e ingegneri, altrimenti noi alla fine non daremo<br />

quelle risposte che i citta<strong>di</strong>ni si aspettano. Probabilmente col senno <strong>di</strong> poi penso che le case erano già a<br />

Metaponto, o forse in Grecia, come <strong>di</strong>ceva l’altra sera il Sindaco in Prefettura, il Sindaco <strong>di</strong> Scanzano; nella<br />

relazione tecnica è ben spiegato, noi parliamo <strong>di</strong> erosione, l’intervento che è stato fatto è stato fatto per<br />

proteggere la sponda del fiume, per non creare ulteriori erosioni. Su quel lavoro se qualcuno pretendeva, su<br />

un tratto così lungo <strong>di</strong> fiume, se appunto si pretendeva che quel lavoro doveva salvaguardare tutto l’alveo del<br />

Basento, forse aveva capito male, perché, come <strong>di</strong>ceva bene il Sindaco, noi abbiamo costantemente anche<br />

documentato, costantemente monitorato la situazione del fiume Basento e molti citta<strong>di</strong>ni hanno anche visto la<br />

presenza giornaliera, tant’è che nel 2010, ottobre/novembre, quando abbiamo fatto l’ultimo sopralluogo – è<br />

tutto documentato – con una portata <strong>di</strong> piena anche consistente ci siamo resi conto che in alcuni tratti con la<br />

caduta <strong>di</strong> alberi e con il riporto <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> metri cubi <strong>di</strong> ghiaia si stava compromettendo quello che era<br />

stato fatto, perché ci sono tonnellate e tonnellate <strong>di</strong> piante e <strong>di</strong> ghiaia.<br />

Il 12 febbraio è stato fatto un ulteriore sopralluogo con i tecnici della Regione, proprio perché all'interno<br />

della prima strozzatura abbiamo chiesto subito <strong>di</strong> intervenire ed eseguire quella che oggi abbiamo fatto, cioè<br />

la pulizia del fiume.<br />

[Ore 17.40 Sono presenti altresì i Consiglieri BONELLI e DARTIZIO – PRESENTI: 14]<br />

ASSESSORE F. LUBERTO: dai documenti che ci sono risulta che già nel 2006 sono stati fatti dei<br />

sopralluoghi dalla Regione Basilicata, dall’allora Assessore Ron<strong>di</strong>none, dove sono stati fatti dei piccoli<br />

interventi, piccolissimi interventi, è stata giusto tirata fuori qualche pianta dall’alveo del fiume e poi ci si è<br />

fermati, dal 2006 al 2009, dove con tanta fatica, dopo aver ascoltato e dopo aver avuto modo <strong>di</strong> incontrarsi<br />

con i citta<strong>di</strong>ni della zona, abbiamo avuto questo finanziamento, questo finanziamento che è stato redatto<br />

come progetto dall’Autorità <strong>di</strong> Bacino, che in primis è l’autorità superiore della competenza sui fiumi e i<br />

corsi d’acqua.<br />

Proprio perché l’attenzione era massima e questo era un intervento per il rinforzo della sponda, noi abbiamo<br />

chiesto già contestualmente che venisse realizzata la pulizia dell’intero alveo del fiume; tant’è che già nel<br />

2010, il 21 maggio del 2010 - con questo io mi riallaccio anche all’incontro che abbiamo avuto il 24 febbraio<br />

in Prefettura, il Prefetto ha avuto il carteggio che comunque era già nelle sue <strong>di</strong>sponibilità - il 21 maggio la<br />

Comunità Montana, da me e dal Sindaco sentita anche per sensibilizzare del problema, ha mandato una<br />

comunicazione ai comuni <strong>di</strong> Calciano, Garaguso, <strong>Grassano</strong>, Tricarico, Grottole, Salandra, Pisticci e<br />

Bernalda, per intervenire per eliminare il pericolo <strong>di</strong> inondazione dei terreni e i danni all’agricoltura.<br />

L’11 giugno 2010 abbiamo fatto una delibera <strong>di</strong> Giunta dove si approvava questa richiesta della Comunità<br />

Montana e subito dopo abbiamo inviato, il 21 giugno, questa nota al Commissario della Comunità Montana,<br />

ai Sindaci <strong>di</strong> Calciano, Garaguso, Grottole, Calciano, Pisticci; al signor Prefetto <strong>di</strong> Matera, al signor<br />

Presidente della Giunta Regionale, al signor Presidente dell’Amministrazione Provinciale e al responsabile<br />

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dell’Autorità <strong>di</strong> Bacino <strong>di</strong> Potenza, che è l’istituto che comunque è titolato alla salvaguar<strong>di</strong>a dei fiumi: “Si fa<br />

seguito alla nota della Comunità Montana “Me<strong>di</strong>o Basento” del 21.05.2010 nell’allegare alla presente la<br />

delibera n. 74 dell’11.06.2010, con la quale questo ente prende atto della proposta della Comunità Montana<br />

e si impegna a promuovere azioni congiuntamente ai Sindaci delle aree (…) per quanto riguarda l’asta<br />

fluviale del Basento, con sottoscrizione <strong>di</strong> protocollo d'intesa e accordo <strong>di</strong> programma per l’eliminazione<br />

delle criticità dell’alveo del fiume Basento, per la salvaguar<strong>di</strong>a del territorio e delle attività presenti nei<br />

Giar<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong>. Si evidenzia la necessità <strong>di</strong> un incontro urgente con la Comunità Montana e i comuni<br />

interessati”.<br />

Io chiudo subito, poi sentiremo e avremo modo <strong>di</strong> rispondere anche alle osservazioni e alle domande che<br />

dalla sala verranno. L’unico ente che ha risposta alla nota fatta il 21 giugno è stato l’Amministrazione<br />

Provinciale, nella persona del Presidente Stella, che solidarizzava per la questione ed era <strong>di</strong>sposto ad un<br />

incontro.<br />

Io chiudo con la breve elencazione, per poi portarmi a quello che è stato dal 12 febbraio, appunto, quando<br />

abbiamo fatto il sopralluogo e abbiamo evidenziato ai tecnici regionali che a monte del primo intervento,<br />

dove attualmente è stato fatto l’intervento <strong>di</strong> apertura dell’alveo del fiume, avevamo chiesto <strong>di</strong> non vanificare<br />

l’intervento e che si potesse intervenire subito alla salvaguar<strong>di</strong>a delle abitazioni, alla salvaguar<strong>di</strong>a dei terreni,<br />

alla salvaguar<strong>di</strong>a del lavoro stesso, che in molte parti è ancora evidente. Dall’incontro che abbiamo avuto in<br />

Prefettura con il Prefetto, dove era in<strong>di</strong>rizzato solo ai Sindaci dei comuni della fascia ionica, telefonando la<br />

Regione Basilicata e poi in Prefettura, siamo stati invitati a sedere al tavolo anche noi e all’evento <strong>di</strong> quel<br />

giorno era presente anche il Presidente del comitato, che ha avuto modo <strong>di</strong> ascoltare tutta quella che è stata la<br />

<strong>di</strong>scussione. Da quell’evento che c’è stato il 24 febbraio, poi c’è stato l’ultimo nubifragio, che è stato quello<br />

del giorno uno. Dal giorno uno ad oggi noi costantemente con la Regione Basilicata e con il Puntocom <strong>di</strong><br />

Bernalda, il 4 <strong>di</strong> marzo abbiamo inviato ulteriore comunicazione al Presidente della Giunta Regionale,<br />

all’Assessore alle Infrastrutture, all’Ambiente, all’Autorità <strong>di</strong> Bacino, per sensibilizzare ulteriormente; poi<br />

sono susseguite telefonicamente con il <strong>di</strong>rigente, Direttore Generale Ingegner Basile della Protezione Civile,<br />

a seguire dal giorno 5 al giorno 6, tant’è che il giorno 6, quando c’è stata l’ultima telefonata dal sottoscritto e<br />

dal Sindaco Magnante, il <strong>di</strong>rignete dell’Autorità <strong>di</strong> Bacino ha autorizzato ad intervenire imme<strong>di</strong>atamente.<br />

Domenica sera, quando tutti erano alla sfilata <strong>di</strong> carnevale, molti erano alla sfilata <strong>di</strong> carnevale, il Sindaco<br />

con l’Assessore De Giacomo ed altri amministratori della Giunta Magnante, sempre presente con il Sindaco<br />

in testa (molti erano al carnevale, il Sindaco era giù con altri amministratori), eravamo giù al fiume, alle ore<br />

<strong>di</strong>ciannove ci siamo recati al Puntocom, personalmente il Sindaco, l’Assessore Luberto, l’Assessore De<br />

Giacomo con l’architetto Deniso, per un incontro urgente con il <strong>di</strong>rigente del Dipartimento Protezione Civile,<br />

l’ingegner Basile, dove, dopo aver constatato con documentazione fotografica, non ha avuto parole,<br />

spiegandoci anche quello che era accaduto nella fascia ionica, che non era <strong>di</strong> poco conto e c’era un <strong>di</strong>sastro<br />

generale e sicuramente ha dato la sua solidarietà <strong>di</strong>cendo al Sindaco: “vai avanti, Sindaco, stai tranquillo, non<br />

ti preoccupare, risolvi i problemi nell’imme<strong>di</strong>ato”.<br />

Questa è in breve la cronistoria <strong>di</strong> quello che è accaduto in quelle ore, in quei giorni…<br />

PRESIDENTE N. GENTILE: chiedo scusa, Consigliere, ma sintetizzi, perché dobbiamo dare la parola ai<br />

citta<strong>di</strong>ni.<br />

ASSESSORE F. LUBERTO: va bene, chiudo, questo è lo stato dei fatti.<br />

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PRESIDENTE N. GENTILE: io chiedo scusa se ho interrotto, però, lo <strong>di</strong>cevo prima, è un Consiglio<br />

Comunale aperto, lo si è fatto per ascoltare anche le rappresentanze, noi dobbiamo solo e soltanto fare<br />

l’elencazione <strong>di</strong> quella che è stata l’azione dell’amministrazione, che è stata ben rappresentata dal Sindaco e<br />

dall’Assessore Luberto.<br />

Non so se i Consiglieri convengono con me se in questo preciso momento <strong>di</strong>amo la parola ai citta<strong>di</strong>ni, perché<br />

altrimenti facciamo un Consiglio nel quale ci parliamo sempre tra <strong>di</strong> noi, ma non ascoltiamo i citta<strong>di</strong>ni, che è<br />

il vero motivo per cui abbiamo fatto il Consiglio Comunale aperto. Se tutti i Consiglieri sono d'accordo a<br />

dare la parola in questo momento ai citta<strong>di</strong>ni e poi a fare gli interventi noi come Consiglieri.<br />

Chi si prenota dei citta<strong>di</strong>ni a parlare? Prego. Logicamente interventi brevi e concisi, perché volete parlare in<br />

tanti e tutti dovete avere la possibilità <strong>di</strong> parlare. Siccome stiamo registrando, presentatevi ogni qualvolta<br />

intervenite.<br />

SIG. Nicola BONELLI: grazie. Dunque, mi chiamo Nicola Bonelli, sono <strong>di</strong> Tricarico, ma sono comunque<br />

vicino ai problemi nostri <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong>, perché sono anche <strong>di</strong> qui. Anzi, io qui sono venuto soprattutto con<br />

molta attenzione per parlare <strong>di</strong> un grossissimo problema, che va oltre i Giar<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong>: il ponte sul<br />

Basento. È una settimana che sto tempestando <strong>di</strong> telefonate le varie persone che conosco, Giovanni Bonelli<br />

mi è testimone, io ho telefonato a lui, ho telefonato al Presidente della Provincia, chiedendo <strong>di</strong> regolare il<br />

traffico su quel ponte, che dopo tanti anni da quando è stato costruito… anzi, da un secolo è stato costruito,<br />

ma da tanti anni in cui è stato ristrutturato e allargato, 1961, io ero geometra dell’impresa che ha fatto quei<br />

lavori, per cui conosco benissimo quello che è stato fatto. Da cinquant’anni a questa parte è la prima volta<br />

che viene sottoposto a un traffico intenso, pesantissimo, pe-ri-co-loso!<br />

Ho pregato <strong>di</strong> intervenire, sia il Presidente, l’Assessore Bonelli, <strong>di</strong> <strong>di</strong>re ai tecnici <strong>di</strong> fare una verifica, se è<br />

necessario, ma <strong>di</strong> porre imme<strong>di</strong>atamente il senso unico alternato e il limite <strong>di</strong> velocità. Col traffico attuale<br />

può collassare il ponte da un giorno all’altro, oggi è sabato, domani è domenica, si sta riposando un po', ma<br />

da lunedì ritorna… io sono stato sul ponte a fare qualche verifica sulla profon<strong>di</strong>tà dell’acqua, sono passati<br />

due Tir uno affianco all’altro, nei due sensi, e fa paura, perché trema quel ponte!<br />

Vi <strong>di</strong>co le caratteristiche… buonasera, non avevo visto che qui affianco a me c’è Pinuccio Vignola, che ha<br />

visto, ieri sera abbiamo fatto un sopralluogo insieme, lui è testimone. Lì c’è uno sbalzo <strong>di</strong> due metri sul lato<br />

per tutta la lunghezza del ponte, su questo sbalzo ci passa la ruota del camion con tutto il carico che può<br />

scaricare; è uno sbalzo che è stato fatto in cemento armato nel 1961, a settori che hanno giunti tra loro <strong>di</strong> seisette<br />

metri e nei giunti chiaramente si infiltra acqua, come succede dappertutto. Quelle infiltrazioni <strong>di</strong><br />

umi<strong>di</strong>tà possono aver danneggiato il calcestruzzo, possono aver aggre<strong>di</strong>to il ferro, possono far collassare il<br />

ponte da un momento all’altro. Ci sono dei punti in cui il calcestruzzo, da sotto si vede, è già in qualche<br />

modo sgretolato, è veramente da preoccuparsi, può anche morire qualcuno.<br />

Devo <strong>di</strong>re un’altra cosa, la cosa più angosciante: io dopo aver fatto tante telefonate, non era successo niente e<br />

ho chiamato qualcuno fuori dalla Basilicata; da Roma qualcuno è intervenuto presso l’Amministrazione,<br />

dalla quale Amministrazione gli è stato garantito che il provve<strong>di</strong>mento era stato preso. Mi ha chiamato, io ero<br />

fuori, ero a Salerno ieri, mi ha chiamato questa persona e mi ha detto: “Bonelli, quello che tu chiedevi è stato<br />

fatto, vai a controllare!”. Ho fatto controllare da una persona del posto, è andato lì a vedere e ha trovato una<br />

presa per i fondelli, cioè un limite <strong>di</strong> velocità <strong>di</strong> trenta all’ora messo in alto, dove nessuno lo vede, ma quello<br />

che soprattutto andava fatto, cioè il blocco del traffico e il traffico a senso unico alternato, non è stato fatto.<br />

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Io qui vedo che c’è l’Assessore della Provincia, Bonelli, come vedo che c’è anche qualche altro responsabile<br />

della Provincia, rinnovo questa denuncia imme<strong>di</strong>atamente, mettete a verbale, se quel ponte non viene<br />

sottoposto a traffico alternato e a limite <strong>di</strong> velocità, noi rischiamo <strong>di</strong> rimanere senza quel ponte e voi sapete<br />

benissimo che cosa significa.<br />

Per quanto riguarda il territorio, i Giar<strong>di</strong>ni, il Fiume, potrei parlare una giornata, ho una documentazione a<br />

vostra <strong>di</strong>sposizione, vi <strong>di</strong>co solamente una cosa: non illudetevi che l’intervento tampone che state facendo<br />

possa risolvere i problemi, non risolverà niente! Però, aggiungo, non illudetevi che la soluzione venga a<br />

breve dalla Regione, perché negli atti della Regione c’è scritto – e se volete apro e vi faccio leggere, due<br />

pagine sono! – c’è scritto che… perché è inutile che ci giriamo intorno, la fortuna nostra… scusate, devo<br />

bere un bicchiere d’acqua! ….<br />

Il problema è uguale dappertutto, il fiume esonda e <strong>di</strong>strugge l’agricoltura, perché non ha più la sezione <strong>di</strong><br />

deflusso sufficiente per le portate idriche, come è qui nei Giar<strong>di</strong>ni, così è a Metaponto, anzi, lì è ancora<br />

peggio perché le sezioni lì sono ancora più ristrette, <strong>di</strong> quello che sarebbe necessario, perché mentre qui il<br />

fiume è largo cento metri, lì il fiume si stringe a quaranta metri. Contrariamente a quella che sarebbe<br />

l’esigenza, per una regola idraulica, laddove si riduce la pendenza, si riduce la velocità, la sezione per far<br />

defluire la stessa quantità d’acqua deve essere il doppio, il triplo, cioè se qui cento metri <strong>di</strong> fiume fanno<br />

passare cinquecento metri d’acqua, lì ce ne vorrebbero non cento metri, ma cinquecento metri <strong>di</strong> larghezza<br />

per far passare gli stessi cinquecento metri d’acqua; perché attualmente nella sezione <strong>di</strong> deflusso del<br />

Metapontino passano sì e no cento metri cubi e siccome la portata me<strong>di</strong>a del Basento, <strong>di</strong> ritorno annuale, è<br />

intorno ai trecento metri, sistematicamente il Metapontino si allaga.<br />

Ecco, la <strong>di</strong>fferenza tra noi e loro qual è? Una volta assodato che per evitare le alluvioni, le esondazioni, gli<br />

allagamenti, bisogna pulire il fiume, quin<strong>di</strong> bisogna creare questa sezione <strong>di</strong> deflusso, la <strong>di</strong>fferenza tra noi e<br />

loro è che da noi si può fare gratis, perché da noi il problema è l’ostruzione dovuta al materiale che si<br />

deposita, da loro invece sono le boscaglie che non puliscono, sono le occupazioni che hanno fatto affianco,<br />

che hanno ridotto le sezioni, mentre da noi, invece, è solo questo materiale.<br />

Bene, sappiate che negli atti della Regione c’è scritto che non si potrà togliere materiale dai fiumi perché<br />

quel materiale serve a ripascere la costa. Balle! Tutte stupidaggini! C'è scritto in una delibera del Consiglio<br />

regionale che sarà fatto un piano <strong>di</strong> delocalizzazione degli impianti <strong>di</strong> estrazione lungo i fiumi. Seppiatelo<br />

questo! Non illudetevi che dall’oggi al domani possa ripartire l’impianto Bonelli, l’impianto Manenti, oppure<br />

gli altri impianti, non partiranno mai perché ci sono questi atti della Regione che hanno invertito la ragione, il<br />

buon senso, la logica, hanno invertito la cultura. Qui siamo nelle mani <strong>di</strong> quattro scellerati della Regione che<br />

la vedono tutta al contrario <strong>di</strong> come dovrebbe essere vista.<br />

Le ho qui, 1996! Ma vi prego, vorrei aggiungere un ultima cosa: la cosa più drastica che hanno fatto, la cosa<br />

più scellerata che hanno fatto è istituire l’area S.I.C. e Z.P.S., l’hanno fatta proprio per voi, seppiatelo!<br />

L’hanno fatta sì nei Giar<strong>di</strong>ni e nel tratto <strong>di</strong> Calciano, ma l’hanno fatta per fare un torto a Nicola Bonelli, che<br />

è l’unico che gli rompe le scatole a sti signori. Grazie.<br />

PRESIDENTE N. GENTILE: grazie, signor Bonelli. Se ci sono altri interventi. Io chiedo anche ai Sindaci<br />

qui presenti e <strong>di</strong>amo anche il benvenuto al Sindaco <strong>di</strong> Salandra, al Sindaco Soranno. Se i Sindaci vogliono<br />

intervenire… citta<strong>di</strong>ni, allora, a voi la voce!<br />

SIG. Pierino CALCIANO: sono Pierino Calciano, citta<strong>di</strong>no <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong> e parlo a questo titolo. Intanto do<br />

atto all’Amministrazione Comunale <strong>di</strong> aver attivato questo Consiglio comunale aperto. Mi sia consentito <strong>di</strong><br />

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aprire una polemica in senso positivo ed è quella che il comitato…, io ho partecipato giorni fa alle iniziative<br />

del comitato ed ebbi a <strong>di</strong>re quella sera che se l’intento del comitato è quello <strong>di</strong> sensibilizzare l’opinione<br />

pubblica, è positivo, perché sarebbe stata cosa più ovvia invitare gli amministratori a livello istituzionale. Il<br />

passaggio, la sollecitazione l’amministrazione l’ha recepita e questa sera pren<strong>di</strong>amo atto che<br />

l’amministrazione ha convocato questo Consiglio aperto per sentire tutti.<br />

Il problema c’è, il problema è <strong>di</strong> una entità che non può essere esaustiva nel <strong>di</strong>re “la questione dei Giar<strong>di</strong>ni”,<br />

qua è la questione del fiume in senso lato e del consolidamento degli abitati, perché altrimenti – ebbi a <strong>di</strong>rlo<br />

già l’altra volta – il problema è molto riduttivo. Qui bisogna fare degli interventi e io credo che la Regione,<br />

mai come adesso, avendo anche avuto questo riconoscimento <strong>di</strong> calamità naturale a livello nazionale, deve<br />

fare degli interventi organici e non degli interventi frammentari per la zona dei Giar<strong>di</strong>ni, perché se no, è<br />

riduttivo il <strong>di</strong>scorso. È un <strong>di</strong>scorso che riguarda l’intera regione, abbiamo avuto quello che abbiamo avuto,<br />

ormai le calamità si ripetono un po' ovunque, l’ultima è quella del Giappone, <strong>di</strong> un’entità anche <strong>di</strong>versa.<br />

Ripeto, non è esaustiva solo la questione del problema del fiume, c’è anche la questione del consolidamento<br />

dei centri abitati, della pulizia dei fossi e dell’accompagno delle acque; ci sono delle <strong>di</strong>sposizioni regionali<br />

che sono <strong>di</strong>sattese da decenni, dove è stato sempre detto, torno a ripeterlo stasera, che le acque <strong>di</strong> scolo del<br />

paese devono essere accompagnate al fiume, non possono arrivare ai giar<strong>di</strong>ni e finire là, perché poi si fa il<br />

tappo e facciamo i laghi.<br />

Allora io ritengo che questa iniziativa deve avere un seguito, qui bisognerà perio<strong>di</strong>camente aggiornarsi e<br />

verificare, perché adesso dobbiamo anche consentire con tutte le nostre perplessità, con tutte le nostre<br />

critiche, consentire alla Regione <strong>di</strong> poter approntare un piano organico della <strong>di</strong>fesa del suolo e per quanto<br />

riguarda il fiume <strong>di</strong> poterlo inserire in un alveo naturale, senza creare danni a nessuno. Se partiamo con<br />

questa ottica <strong>di</strong> collaborazione, presto potremmo arrivare anche ad una risoluzione. L’Amministrazione si<br />

muove, è chiaro che il livello territoriale e l’interfaccia dei citta<strong>di</strong>ni in questo caso è il <strong>Comune</strong>;<br />

perio<strong>di</strong>camente io credo che sarà doveroso da parte dell’amministrazione informare i citta<strong>di</strong>ni su quello che è<br />

lo stato <strong>di</strong> fatto dei lavori che andranno ad essere effettuati, ma una volta per tutte dobbiamo fare la<br />

prevenzione, perché noi purtroppo abbiamo una logica dell’intervento quando il danno si è verificato,<br />

prevenire è meglio che curare, è nella logica delle cose naturali.<br />

Abbiamo la possibilità, abbiamo tecnici, su queste questioni anche negli anni scorsi ci sono state delle<br />

posizioni <strong>di</strong> tecnici locali, i quali quando abbiamo fatto gli strumenti urbanistici, avevano detto che non era il<br />

caso <strong>di</strong> andare a fare strumenti urbanistici locali, ma <strong>di</strong> prendere anche in considerazione il trasferimento<br />

dell’abitato <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong>, sono state anche <strong>di</strong>sattese queste in<strong>di</strong>cazioni, noi abbiamo avuto anche il coraggio<br />

<strong>di</strong> riderci sopra, ma forse è il momento che cominciamo a riflettere, dobbiamo vedere come salvaguardare<br />

l’abitato <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong> e con questo <strong>di</strong>co l’abitato <strong>di</strong> tutti i comuni che insistono in questa situazione, perché<br />

quello che riguarda noi riguarda anche gli altri, allora cerchiamo <strong>di</strong> fare un <strong>di</strong>scorso organico, finalmente<br />

cerchiamo <strong>di</strong> dare consistenza alle cose che ci ripetiamo solo in questi momenti, cioè quello <strong>di</strong> avere un<br />

comitato della collina, ma <strong>di</strong> dare veramente senso e <strong>di</strong> avere una perio<strong>di</strong>cità <strong>di</strong> incontri con gli<br />

amministratori dei comuni limitrofi e <strong>di</strong> approntare un piano che non sia campanilistico. Non dobbiamo<br />

<strong>di</strong>scutere e <strong>di</strong>ssentire, abbiamo fatto l’intervento e si è verificato così, quando gli interventi sono fatti in una<br />

certa maniera, in maniera episo<strong>di</strong>ca e legati ad una scarsa <strong>di</strong>sponibilità, creano quello che creano, <strong>di</strong><br />

conseguenza è inutile poi piangere su queste questioni. Il <strong>di</strong>scorso è quello <strong>di</strong> fare interventi organici, che<br />

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consentano la messa in sicurezza dei centri abitati e anche delle aree agricole che insistono lungo l’argine del<br />

fiume. Non voglio <strong>di</strong>lungarmi oltre. Grazie.<br />

PRESIDENTE N. GENTILE: grazie. Se dei citta<strong>di</strong>ni stiamo aspettando il Presidente del comitato, ridarei<br />

l’or<strong>di</strong>ne previsto e quin<strong>di</strong> la parola ai Consiglieri che si erano prima prenotati: il Consigliere Annecca e<br />

subito dopo il Consigliere Pisano. Prego, Consigliere Annecca.<br />

CONSIGLIERE G. ANNECCA: io per rispetto comunque mi alzo, anche se… Innanzitutto buonasera a<br />

tutti, devo prendere atto… non si sente? Meglio seduti, va bene. Stavo <strong>di</strong>cendo, bisogna prendere atto<br />

comunque che <strong>di</strong>nnanzi a situazioni <strong>di</strong> calamità naturali è chiaro che nessuno cerca <strong>di</strong> chi può essere la colpa,<br />

ma in ogni caso bisogna riflettere e capire perché accadono certe situazioni attraverso l’incuria delle<br />

amministrazioni in senso lato, partendo dal Governo, partendo dalla Regione, partendo dai comuni e<br />

chiaramente poi si va a sensibilizzare nel momento in cui accadono i danni.<br />

Questa sera intanto va preso atto che l’Amministrazione ha voluto fare questo incontro con i citta<strong>di</strong>ni e, a<br />

mio avviso, al <strong>di</strong> là della parte <strong>di</strong>fensiva dell’Assessore Luberto, avrei preferito che ci raccontasse cosa<br />

intendono fare per risolvere i problemi e non fare la <strong>di</strong>fesa d’ufficio, come se la colpa fosse vostra. La colpa<br />

non è vostra per quello che è accaduto, può essere vostra se magari non insistete nei confronti degli enti che<br />

sono amici a voi, tipo la Regione e anche la Provincia, dove magari sono poco attenti alle sensibilità e nei<br />

confronti <strong>di</strong> coloro i quali hanno speso centinaia <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> euro per farsi una casa e magari legate anche<br />

il <strong>di</strong>scorso culturale che negli anni passati noi abbiamo visto i nostri nonni che hanno coltivato giù i vari orti,<br />

hanno dato da mangiare a tanta gente, a tante famiglie e oggi in pratica sono lasciati all’incuria generale,<br />

perché magari prevedono <strong>di</strong> fare un intervento <strong>di</strong> duecentomila euro che non serve a nulla. Se quelle<br />

duecentomila euro le avessero spese a pulire il letto del fiume, sicuramente avrebbero avuto un effetto<br />

maggiore e oggi sicuramente non staremmo qui a piangere.<br />

Io immaginerei anche che ci fosse un <strong>di</strong>scorso legato al <strong>di</strong>scorso perché hanno messo il S.I.C., per cui lì<br />

hanno preferito dare referenza alla lontra e all’aquila reale e non in pratica fare un <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a<br />

sul territorio. Se si facessero gli interventi annuali, sia pulizia dei fossi e sia l’abbassamento del letto del<br />

fiume, oggi sicuramente quella gente che ha investito e speso dei sol<strong>di</strong> facendo sacrifici non starebbe qui a<br />

piangersi addosso. Ma è pur vero che oggi bisogna prendere atto attraverso la Legge Gallo, dove in pratica si<br />

in<strong>di</strong>cano dei parametri costruttivi che devono essere le abitazioni a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> trecento metri dal letto del<br />

fiume, non bisogna fare la logica clientelare così come si è sempre seguita negli anni passati, dove in pratica<br />

per dare la possibilità <strong>di</strong> costruire le case, perché c’era il <strong>di</strong>scorso del voto, perché la politica segue il<br />

consenso, la politica segue il voto, per cui oggi bisogna attenersi, se no, i sacrifici che fate e che avete fatto<br />

vanno via!<br />

Allora salvaguar<strong>di</strong>amo quello che va salvaguardato e con forza bisogna chiedere alla Provincia, tra l’altro c’è<br />

un esponente autorevole della Provincia, io mi auspico che anche loro siano sensibili affinché questa cosa<br />

venga fatta, intanto il ponte, come <strong>di</strong>ceva il geometra Bonelli, che tra l’altro è a conoscenza del <strong>di</strong>scorso<br />

viabilità e anche il dramma che ha subito, perché <strong>di</strong>versi anni fa facemmo un altro Consiglio Comunale dove<br />

fu detta la stessa cosa: che a seguito della chiusura dell’opificio del signor Bonelli si sarebbe avverato quello<br />

che oggi è accaduto. Quin<strong>di</strong>, voglio <strong>di</strong>re, le <strong>di</strong>sattenzioni sono tante, l’inadempienza della Regione<br />

Basilicata, gestita dal centrosinistra, è vergognosa! E anche gli amici del centrosinistra della Provincia non è<br />

che sono da meno, del resto è un monocolore che è gestito dalla Regione Basilicata.<br />

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Allora io quella che vi pongo è una riflessione seria: cosa vogliamo fare per il ponte che collega <strong>Grassano</strong><br />

allo scalo? Cosa vogliamo fare sulla Basentana, visto che sono già <strong>di</strong>versi giorni che crea <strong>di</strong>sagi a tutti coloro<br />

che vanno a lavorare dalla mattina alla sera?<br />

Io avrei preferito stasera <strong>di</strong>scutere non della <strong>di</strong>fesa d’ufficio, come <strong>di</strong>ceva l’Assessore, che qualcuno <strong>di</strong> voi<br />

ha preferito andare al carnevale, l’anno prossimo il carnevale non ve lo fanno fare, l’anno prossimo<br />

cancelleranno il carnevale, perché in pratica non bisogna andare al carnevale!<br />

Allora il senso qual è? Vogliamo fare delle proposte serie, visto che, tra l’altro, ci sono anche i Sindaci del<br />

territorio <strong>di</strong> Garaguso, <strong>di</strong> Salandra, il Vicesindaco <strong>di</strong> Calciano? Vogliamo fare un’azione comune e un’azione<br />

congiunta, dove <strong>di</strong> fatto al <strong>di</strong> là dei colori… a parte il fatto che dovunque ci giriamo siamo comunque invasi<br />

dal centrosinistra, evidentemente siete molto bravi a prendere i consensi.<br />

Allora il senso qual è? O ci <strong>di</strong>amo da fare tutti e si fa un’azione <strong>di</strong> programmazione per evitare i danni, o al<br />

contrario ci piangeremo addosso ogni qualvolta accada qualcosa del genere e non ne verremo mai fuori.<br />

Allora i <strong>di</strong>sagi ci sono, però devo prendere atto che l’amministrazione, il Sindaco in prima persona ha già<br />

risolto il problema legato ad un’emergenza <strong>di</strong> carattere imminente, attraverso i fon<strong>di</strong>, non so se della Regione<br />

o della Protezione Civile, hanno dato comunque… questo va dato atto, quando c’è da fare la polemica io non<br />

è che sono tanto dolce <strong>di</strong> sale, durante i Consigli Comunali, ma in questo caso va dato atto <strong>di</strong> questa<br />

operazione qua. Come va dato atto anche che preferirei che le imprese, magari chiamate anche le altre, non<br />

chiamate sempre le stesse, chiamate le altre imprese che ci sono a <strong>Grassano</strong>, a far lavorare anche coloro i<br />

quali non sono stati invitati a partecipare, ci sono altre imprese, c’è Focarillo, c’è Rinal<strong>di</strong>, hanno i mezzi,<br />

fateli lavorare tutti quanti, che forse è anche un fatto umano, visto che siamo in un periodo <strong>di</strong> crisi. Questo<br />

tra virgolette.<br />

Allora io invito i citta<strong>di</strong>ni, vi daranno altri lavori magari quando voi non li potete fare, però il problema è che<br />

quando li potete fare chiamano sempre le stesse.<br />

Allora, questo è il problema serio e io vi invito: uniamoci tutti quanti insieme, i Sindaci del comprensorio <strong>di</strong><br />

questa benedetta valle <strong>di</strong>menticata da Dio e ve<strong>di</strong>amo come far sentire la nostra voce, perché questi alla<br />

Regione non ci sentono, alla Provincia forse c’è Giovanni Bonelli come Assessore e speriamo che ci<br />

sentono, non è che qua glielo <strong>di</strong>ciamo a Giovanni e poi non fa neanche nulla lui! Però è paesano, quando lo<br />

trovate per la strada vi autorizzo io a prenderli a calci nel culo a questi quando non si muovono. Voglio solo<br />

chiudere il mio <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong>cendo: non abbassiamo la guar<strong>di</strong>a, perché quello che hanno fatto fino adesso è<br />

solo un <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> tampone, le pulizie devono essere programmate e devono essere fatte con cognizione <strong>di</strong><br />

causa. Grazie.<br />

PRESIDENTE N. GENTILE: grazie, Consigliere. Prima <strong>di</strong> passare la parola al Consigliere Pisano volevo<br />

<strong>di</strong>re che questo è il motivo per cui abbiamo anche invitato i Sindaci delle comunità limitrofe, perché<br />

nonostante il problema per ora sia soltanto riguardante la zona Giar<strong>di</strong>ni e la zona Machitelle <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong>, ma<br />

vogliamo cominciare e approfittiamo purtroppo <strong>di</strong> questa occasione non positiva per un <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> forza <strong>di</strong><br />

tutti i Sindaci della collina materana, che in qualche modo si vedono abbastanza isolati, non solo<br />

morfologicamente, ma anche in altri ambiti. Consigliere Pisano, prego.<br />

CONSIGLIERE A. PISANO: io voglio spezzare una lancia a favore dei citta<strong>di</strong>ni, ma non con le<br />

chiacchiere, con carte e date. I citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong> sono stati sempre attenti a quelle che erano le<br />

problematiche della zona Basento, tant’è vero che nel 2005 c’è stata una raccolta <strong>di</strong> firme consegnata alla<br />

precedente amministrazione, guidata allora da Nicola Bonelli, per quanto riguarda la questione della pulizia<br />

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dei fossi, questione che è stata riportata anche in quest'aula recentemente dal signor Calluso Nunzio, il quale<br />

sollevava pure un dubbio circa quali fossero stati puliti. Parliamo, così come <strong>di</strong>ceva pure lui, <strong>di</strong> trentamila<br />

euro dati dalla Regione. Poi i citta<strong>di</strong>ni non avendo avuto nessuna risposta, o meglio… non so cosa è<br />

successo, hanno chiesto a me <strong>di</strong> fare un intervento in Consiglio Comunale e nella prima delibera <strong>di</strong> Consiglio<br />

Comunale del 2006, così come chi vuol leggere può leggere, io ho riportato la questione relativa alla pulizia<br />

dei fossi. La pulizia dei fossi, che chi meglio <strong>di</strong> me è addentrato in materia sa benissimo che aiuta a portare al<br />

fiume quel materiale necessario per dare il naturale ripascimento, cioè far sì che il fiume non aggre<strong>di</strong>sca<br />

quelle che sono le sponde, cioè dare una mano al terreno per proteggersi anche dalla violenza dell’acqua,<br />

quale quella che abbiamo in questi giorni visto.<br />

Quin<strong>di</strong>, questa questione i citta<strong>di</strong>ni l’hanno posta e voi sapete benissimo qual è stata l’attenzione, sia della<br />

precedente amministrazione che poi della successiva. Altra questione che io ho posto e anche qui devo dare<br />

ragione alla Regione che ha investito dei sol<strong>di</strong> è per quanto riguarda delle briglie che furono fatte, poggiate<br />

sull’argilla, a ridosso… se qualcuno le vuol vedere ho le foto, ampie foto da far vedere, appoggiate<br />

sull’argilla, che non esistono più. Furono fatte a ridosso <strong>di</strong> quello che è il ponticello che c’è nei pressi del<br />

nostro depuratore e vi <strong>di</strong>co che allora tre Consiglieri abbiamo chiesto al Presidente del Consiglio Comunale<br />

del momento notizie circa l’esito <strong>di</strong> quell’intervento. Un altro intervento sempre, anche quello <strong>di</strong><br />

duecentomila euro, che non esiste, quin<strong>di</strong> i sol<strong>di</strong> la Regione anche in quella occasione li ha dati, erano sopra<br />

l’attuale intervento che è stato fatto recentemente al depuratore, un intervento che forse sembra fatto un po'<br />

meglio, questo, però all’epoca, se voi vedete quello che si evince dalle foto (ne ho parecchie), si capisce bene<br />

che furono solo appoggiate sull’argilla e dopo qualche mese anche quello andato via. Quin<strong>di</strong> la Regione<br />

anche in questo caso ha speso dei sol<strong>di</strong>.<br />

L’ultimo intervento poi è questo, dove pure la Regione ha speso i sol<strong>di</strong> e purtroppo anche questo non esiste<br />

più e qualche Assessore indovino <strong>di</strong>ce: “io l’avevo previsto”; così abbiamo letto sui giornali. Quin<strong>di</strong> i<br />

citta<strong>di</strong>ni hanno sempre tenuta alta l’attenzione su quelli che erano i problemi legati al fiume.<br />

Come <strong>di</strong>ceva pure il Consigliere Annecca, in Consiglio Comunale all'unanimità abbiamo dato pieno sostegno<br />

all’azienda <strong>di</strong> Bonelli, che dava lavoro a quattor<strong>di</strong>ci persone, che stava per chiudere; il signor Bonelli può<br />

<strong>di</strong>re qual è stato l’esito dell’incontro successivo avuto con il Sindaco; vi può <strong>di</strong>re lui con parole più precise <strong>di</strong><br />

me, perché io non c’ero, vi può <strong>di</strong>re quello che il Sindaco vi ha riferito quando lui gli ha chiesto: “Sindaco,<br />

ma con quella delibera abbiamo risolto qualche cosa?”. Signor Bonelli, la invito a <strong>di</strong>re quello che il Sindaco<br />

le ha riferito in quella occasione!<br />

Quin<strong>di</strong>, il signor Bonelli, i citta<strong>di</strong>ni, voi, avete sempre tenuta alta la questione relativa ai Giar<strong>di</strong>ni, però<br />

purtroppo oggi stiamo piangendo il morto. La Regione però i sol<strong>di</strong> ce li ha messi, per quello che è a mia<br />

conoscenza sono circa quattrocento – quattrocentotrentamila euro o giù <strong>di</strong> lì, però <strong>di</strong> cui non se ne vede oggi<br />

beneficio. È pure accettabile che la violenza dell’acqua, per quella che è stata la violenza, la particolarità<br />

dell’evento, poteva fare dei danni, però sicuramente se si fosse avuta più attenzione alla pulizia dei fossi, a<br />

questi interventi fatti bene, non buttati via, sicuramente oggi qualcuno qui poteva lamentarsi meno.<br />

Purtroppo sono state scelte e chi ha appaltato questi lavori è gente che purtroppo è stata scelta da noi<br />

citta<strong>di</strong>ni.<br />

Quin<strong>di</strong> da ora in poi bisogna fare attenzione, perciò io ora voglio chiedere: chi è stata la stazione appaltante,<br />

qual è il ruolo che ha avuto nell’esecuzione <strong>di</strong> questi lavori, perché esiste un responsabile <strong>di</strong> proce<strong>di</strong>mento,<br />

esistono varie responsabilità; vogliamo sapere anche noi Consiglieri <strong>di</strong> opposizione qual è stata la giusta<br />

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attenzione verso i sol<strong>di</strong> che la Regione ha dato. Perché, ripeto, sicuramente il danno poteva essere minore,<br />

non violento così com'è stato. Il ripascimento del fiume è necessario, i canali vanno puliti, perché i canali<br />

devono aiutare a far sì che nel fiume del materiale ci arrivi, del materiale che possa essere argilla,<br />

brecciolame, quello che la natura riesce a portare.<br />

Quin<strong>di</strong>, non è colpa dei citta<strong>di</strong>ni come ho avuto modo <strong>di</strong> sentire da qualcuno, che forse si è addentrato troppo<br />

verso il fiume, secondo me è anche l’incuria e la mancanza <strong>di</strong> manutenzione normale che è necessario fare,<br />

che è sempre stata fatta dai nostri avi, per far sì che i terreni non fossero così aggre<strong>di</strong>ti come è successo negli<br />

ultimi quin<strong>di</strong>ci anni.<br />

Scusate, chi vuol vedere un po' <strong>di</strong> documentazione, sono a <strong>di</strong>sposizione. Grazie.<br />

PRESIDENTE N. GENTILE: grazie, Consigliere Pisano. Se ci sono altri interventi da parte dei citta<strong>di</strong>ni,<br />

noi vogliamo sentire maggiormente voi. Prego, Tonino.<br />

SIG. CIRIGLIANO: buonasera a tutti, saluto pure la presenza degli amici dei paesi qua vicino, che conosco<br />

pure personalmente. Sono Cirigliano e faccio parte del comitato che abbiamo costituito a proposito <strong>di</strong> questa<br />

bella esperienza che abbiamo fatto un po' tutti del nostro <strong>Comune</strong> e che purtroppo poi si è allargata a tutta la<br />

nostra provincia. Da una parte sono un po' rammaricato per come è stata vissuta questa bruttissima<br />

esperienza, vissuta da me come altri miei vicini <strong>di</strong> terreno, miei concitta<strong>di</strong>ni e miei associati, in modo<br />

veramente drammatico.<br />

Oramai un po' la storia la conosciamo tutti, sono un po' rammaricato che purtroppo… devo pure dare<br />

conforto a qualcuno che è intervenuto nel frattempo e chiedo scusa se sono arrivato pure un po' in ritardo, ma<br />

ero costretto a fare un recapito a Garaguso e a Oliveto, sabato scorso non sono potuto andare e purtroppo<br />

pure i miei assistiti hanno delle scadenze urgenti che non potevo rimandare. Quin<strong>di</strong> non ho sentito tutti i vari<br />

interventi e non potrò fare, perciò, apprezzamenti o meno a proposito.<br />

Quello che mi rammarica in effetti è questo: che siamo dovuti, purtroppo, arrivare ad una fase quasi finale<br />

del nostro territorio, lo vedevamo andare in rovina, in <strong>di</strong>struzione, vedere fabbricati che in effetti nel giro <strong>di</strong><br />

un altro paio d’ore sarebbero andati in completa <strong>di</strong>struzione senza poter farci niente, anche perché le autorità<br />

competenti e preposte non stavano a muovere un <strong>di</strong>to e non stavano a prendere una decisione. Da un’altra<br />

parte sono poi sod<strong>di</strong>sfatto per l’esito finale della questione e per il fatto che forse questo movimento che si è<br />

creato e questa coalizione che si è creata tra i citta<strong>di</strong>ni e la stessa nostra amministrazione, in prima persona il<br />

Sindaco e devo fare un plauso che alla fin fine insieme a lui e lui con noi, non da solo, comunque con il<br />

comitato e con noi citta<strong>di</strong>ni, che abbiamo insistito tanto e lo abbiamo quasi spinto alla <strong>di</strong>sperazione a<br />

prendere delle decisioni veramente in modo pesante, a livello pure personale, alla fin fine siamo riusciti ad<br />

avere il risultato che si sta ottenendo.<br />

Questo è un piccolo risultato nei confronti dell’altro risultato che io spero che poi avvenga e in proposito il<br />

comitato sta iniziando ad organizzare pure un convegno allargato alle forze politiche o alle presenze politiche<br />

che poi più contano nella nostra regione; sperando che… io lancio la sfida: spero che siano coscienti <strong>di</strong><br />

accettare e <strong>di</strong> essere grati poi <strong>di</strong> accettare questo nostro invito e non lo rifiutino, perché poi <strong>di</strong> fronte alle<br />

responsabilità che ci sono state nel passato e a queste che si stanno prendendo adesso, spero nel verso giusto,<br />

avranno giustamente le mazzate da una parte e poi però il plauso, si sa che la politica è fatta <strong>di</strong> voti, avranno<br />

in futuro i voti del nostro paese.<br />

Io sono stato in due occasioni quasi <strong>di</strong>rompente nell’invitare i miei iscritti, i miei amici, i miei citta<strong>di</strong>ni a<br />

strappare le schede elettorali per la prossima campagna elettorale, se però giustamente le cose si iniziano a<br />

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mettere per il verso giusto, se si inizia a far funzionare quello che si chiama cervello nella nostra benedetta<br />

testa, spero che ci porti a delle decisioni <strong>di</strong>verse e giustamente a plau<strong>di</strong>re chi ci ha seguito e ci ha dato<br />

conforto alla fin fine.<br />

Si è perso un po' troppo tempo per l’esperienza che c’è stata, la giornata fati<strong>di</strong>ca forse qualcuno non conosce<br />

un po' come è andata nei minimi particolari: noi la domenica del carnevale l’abbiamo vissuta, dalla mattina<br />

presto, già dalle otto, eravamo giù nei Giar<strong>di</strong>ni, vicino ad una famosa abitazione; forse grazie a questa<br />

famosa abitazione si è avuta poi la possibilità <strong>di</strong> sbloccare la questione del nostro Basento e dei Giar<strong>di</strong>ni. I<br />

Giar<strong>di</strong>ni è un patrimonio immenso nostro che noi abbiamo da una vita e non possiamo far rivoltare da<br />

sottoterra i nostri avi e accettare, come si stava accettando, la <strong>di</strong>struzione completa, “il fiume deve fare il suo<br />

corso”, forse era naturale mille anni fa, quando questo terreno era un fiume e accettare passivamente questo.<br />

Quella mattina benedetta abbiamo assistito… eravamo <strong>di</strong>eci-quin<strong>di</strong>ci persone, poi arrivò subito anche il<br />

Sindaco, noi eravamo decisissimi, eravamo portati a prenderci delle denunce, ad essere arrestati, perché<br />

insieme a Raffaello… mi <strong>di</strong>spiace che Raffaello purtroppo ha avuto una brutta esperienza adesso in famiglia,<br />

<strong>di</strong> un suo parente, non so se riesce a venire, mi <strong>di</strong>spiace che pure la persona che è deceduta, il signor Sigino<br />

Nicola, era una persona veramente squisita. Quasi che coglierei l’occasione per fare un minuto <strong>di</strong> silenzio,<br />

perché è una persona che conoscevano un po' tutti ed era una persona veramente da ammirare. Dispiace!<br />

Penso che in questa occasione, visto che ha colpito il nostro Presidente e forse pure perché era pure lui un<br />

proprietario e ha vissuto in prima persona pure questa brutta esperienza.<br />

[L’aula tutta si unisce in un minuto <strong>di</strong> silenzio per la per<strong>di</strong>ta del sig. SIGINO NICOLA]<br />

SIG. CIRIGLIANO: per chi l’ha vissuta <strong>di</strong>rettamente, quella domenica assistere ad una demolizione in<br />

<strong>di</strong>retta da parte del fiume, forse è quello che ha colpito un po' il cuore <strong>di</strong> tutti, compreso appunto pure il<br />

nostro Sindaco, qualche altro amministratore che è arrivato e il mondo si è mosso. Però noi l’iniziativa<br />

l’avevamo fatta iniziando a contattare ad<strong>di</strong>rittura qualche <strong>di</strong>tta privata, <strong>di</strong>rettamente come comitato, cioè<br />

coinvolgendo il proprietario del terreno, era stata presentata una D.I.A. per fare dei lavori in economia<br />

privatamente; eravamo arrivati a decidere <strong>di</strong> pagare come comitato qualche <strong>di</strong>tta per fare questo tipo <strong>di</strong><br />

lavori. Poi la prima si è trovata con un mezzo che in effetti ci ha garantito, poi al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> altri progetti,<br />

qualcuno poi… questo paese è un po' balordo, si iniziano a fare i ricami, se qualcuno stava lì doveva rendersi<br />

conto <strong>di</strong> cosa stava succedendo, la gente piangeva, la gente si voleva buttare giù, perché c’erano quattro<br />

metri <strong>di</strong> sprofondamento, il fiume sotto due metri e mezzo d’acqua. Bisognava essere presenti e non ho visto<br />

molte persone! Io veramente volevo parlare alla fine, i miei amici mi hanno spinto a farlo adesso, scusatemi,<br />

perché io non ho da ringraziare nessuno, non sono sottomesso a nessuno, mi sono creato il lavoro per i fatti<br />

miei, per cui non devo <strong>di</strong>re grazie a nessuno e posso sparare a zero su chiunque si permette <strong>di</strong> parlare o <strong>di</strong><br />

sparlare in un certo modo e pure nei confronti <strong>di</strong> chi si permette <strong>di</strong> parlare, solo <strong>di</strong> parlare, ma poi non fanno<br />

mai un cavolo <strong>di</strong> niente.<br />

Ora scusatemi lo sfogo, però per chi l’ha vissuta questa esperienza… devo ringraziare appunto il Sindaco,<br />

che quando ha visto che eravamo determinati e la ruspa è venuta in sette ore, noi siamo stati dalle otto e<br />

mezza all’una e mezza lì, ad aspettare che stavano vedendo <strong>di</strong> recuperare pure qualche operaio per far<br />

funzionare questo macchinario, alla fine dall’una e mezza siamo andati a finire alle tre, però noi siamo stati lì<br />

dalle otto <strong>di</strong> mattina all’una e mezza e alle due eravamo <strong>di</strong> nuovo lì, fino alle <strong>di</strong>eci <strong>di</strong> sera; al freddo, in<br />

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mezzo al fiume, a vedere poi come lavorava e ci sono state anche tre o quattro volte che ci siamo messi pure<br />

paura che la ruspa si era quasi capovolta, però in sette ore è riuscita a deviare il fiume. Un mezzo del genere<br />

è riuscito a deviare il fiume! Forse siamo stati bravi a in<strong>di</strong>viduare pure chi è riuscito, con un mezzo miracolo,<br />

a fare quel lavoro; bastava un’altra ora e mezza <strong>di</strong> tempo e la casa andava giù, erano già fuori le fondamenta,<br />

i pilastri e roba varia. Chi non l’ha visto non si può rendere conto.<br />

Devo ringraziare, come stavo <strong>di</strong>cendo prima, il Sindaco, che insieme a noi ha capito tutta la questione, si<br />

sono iniziate a fare delle telefonate importanti, alla fine forse grazie un po' alla situazione, che era veramente<br />

drammatica, si è sbloccato.<br />

Adesso stiamo continuando con questa benedetta emergenza, si sono iniziati a fare dei lavori che era giusto<br />

forse fare da <strong>di</strong>eci-quin<strong>di</strong>ci anni, o forse pure qualcosa in più e quello che mi preme adesso è che, speriamo,<br />

con il convegno che organizzeremo, a cui speriamo appunto che partecipino pure le autorità regionali, che<br />

abbiano la sensibilità, io <strong>di</strong>co che ormai sono non <strong>di</strong>co obbligati, ma quasi, perché verranno pure a prendersi<br />

dei plausi in un certo senso, purché il lavoro continui, perché se poi… noi il comitato sicuramente non lo<br />

scioglieremo e insieme alla nostra amministrazione continueremo la battaglia, questo oramai è un momento<br />

<strong>di</strong> partenza, perché il fiume dallo scalo <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong>, al <strong>di</strong> là dell’area S.I.C. e ste cavolo <strong>di</strong> cose qua inventate<br />

per bloccarci, è meglio che le mettono da parte, perché se no, poi inizieremo ad andare pure alla Regione,<br />

francamente! Inizieremo pure a far casino con la Regione!<br />

Giustamente io invito pure la popolazione, non dobbiamo essere solo noi oppure i citta<strong>di</strong>ni che abitano i<br />

Giar<strong>di</strong>ni, perché i Giar<strong>di</strong>ni riguardano un po' tutti quanti noi, sia perché siamo i fruitori dei prodotti stessi, sia<br />

perché dobbiamo ringraziare quei Giar<strong>di</strong>ni che una ventina <strong>di</strong> famiglie lavorano. Al giorno d’oggi il Governo<br />

spende milioni <strong>di</strong> euro per ogni posto <strong>di</strong> lavoro, io <strong>di</strong>cevo l’altra volta che noi dovremmo pure essere molto<br />

grati al signor Bonelli, al <strong>di</strong> là delle sue giuste polemiche, con la Regione e con tutti, perché è stato un po'<br />

bistrattato, ma comunque nel passato ha dato la possibilità a una quin<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> famiglie <strong>di</strong> lavorare, altro che<br />

la FIAT, la Natuzzi o altro. In una piccola realtà come la nostra, Garaguso, Oliveto, che io vivo<br />

personalmente, perché ho sette-ottocento iscritti in questi piccoli paesi e vedo il dramma che c’è, stasera un<br />

altro ragazzo: “Tonino, sono <strong>di</strong> nuovo rimasto <strong>di</strong>soccupato”; a Oliveto, un ragazzo con tre figli, mo’ gli è<br />

arrivato il terzo figlio, tre figli sulle spalle e <strong>di</strong>soccupato, voglio vedere come si fa a campare. Per cui<br />

dobbiamo ringraziare chi veramente crea un posto <strong>di</strong> lavoro, non chi ne da quin<strong>di</strong>ci o venti o <strong>di</strong>eci.<br />

Va bene, forse mi sono un po' troppo <strong>di</strong>lungato. La battaglia, per cui, continua, il nostro patrimonio dei<br />

Giar<strong>di</strong>ni non deve essere assolutamente abbandonato e si deve continuare con quella che è la pulizia<br />

benedetta <strong>di</strong> questo alveo del fiume, per cui dallo scalo nostro fino… a noi interessa questo, ora stiamo<br />

prendendo contatti perché questa oramai è una battaglia che riguarda un po' tutta la nostra provincia, tutti i<br />

paesi che si affacciano sul fiume Basento, abbiamo preso contatti con gli altri comitati, per cui, come <strong>di</strong>cevo<br />

prima, penso che la battaglia poi continuerà, se non si prendono delle decisioni serie in tal senso. Grazie a<br />

tutti.<br />

PRESIDENTE N. GENTILE: ha chiesto la parola la signora Maria Francesca Dartizio<br />

SIG.RA Maria F. DARTIZIO: mi chiamo Maria Francesca Dartizio. Non voglio fare nessuna polemica,<br />

voglio rispondere a due domande. Una: perché io ho costruito non in maniera abusiva. Hanno detto delle<br />

cose, non so, a <strong>di</strong>stanza, io ho una concessione, non ho prima costruito e poi avuto la sanatoria,<br />

assolutamente! Non ho chiesto a nessun politico <strong>di</strong> costruire, era una cosa mia che volevo per la mia<br />

famiglia, perché era un terreno che i miei nonni avevano lasciato ai miei genitori e i miei genitori hanno<br />

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lasciato a loro volta ai loro nipoti. Noi lì avevamo otto ettari <strong>di</strong> terreno, non ne è rimasto quasi niente! Giusto<br />

questo, grazie. La data della costruzione risale al 1992, avevo la bambina piccola… pensate che io ho<br />

lasciato la bambina che non aveva ancora tre anni per andare a lavorare a Rimini, per costruire. Io ho fatto un<br />

poco alla volta, non ho fatto tutto in una volta, ho fatto come la formica. Se voi vedete, io in quella casa non<br />

ho ancora la strada, io molte volte per andare a casa mia devo andare dall’altra strada.<br />

PRESIDENTE N. GENTILE: prego.<br />

SIG. Luca MAFARO: buonasera. Sono Luca Mafaro e volevo raccontare la mia storia. Nel 2005 noi<br />

abbiamo acquistato un terreno nell’agro dei Giar<strong>di</strong>ni e subito dopo, nel 2006, abbiamo avuto il primo<br />

problema, che il nostro passaggio è stato portato via dalla piena. Abbiamo fatto le foto, abbiamo fatto un<br />

sacco <strong>di</strong> cose, abbiamo raccolto le firme con mio fratello, le firme forse <strong>di</strong> cui parlava l’Assessore Pisano,<br />

successivamente abbiamo avuto tanti problemi, perché noi volevamo fare qualcosa, ci è stato detto che<br />

siccome c’era quest’area S.I.C. non si poteva fare niente, eccetera, per cui per entrare nel mio terreno ho<br />

dovuto acquistare un altro terreno.<br />

Nel 2009, quando c’è stata la piena, la prima grande piena che ha <strong>di</strong>strutto il tutto, non lo potrò mai<br />

<strong>di</strong>menticare, perché purtroppo è stata una settimana dopo la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> mio padre e quel giorno… scusate un<br />

attimo! Come si <strong>di</strong>ce a <strong>Grassano</strong>: “io u murt me l’agghj chiant da sul ind alla terr”; ero da solo e piangevo.<br />

Sono contento dei lavori che hanno fatto l’anno scorso, anche se non sono serviti a niente, come sono<br />

contento dei lavori che hanno fatto ora.<br />

Però io quello che chiedo all’amministrazione, ai tecnici, a tutti: se questi lavori che avete fatto ora non<br />

hanno un continuo, questi lavori non serviranno a nulla, la signora ha detto che c’aveva otto ettari, io quando<br />

ho comprato erano sei, ora saranno rimasti sì e no un ettaro o due; se continua a piovere e c’è questo<br />

menefreghismo da parte degli enti competenti, io penso che non resterà più niente e la cosa che mi <strong>di</strong>spiace è<br />

che è un bene che mi ha lasciato mio padre.<br />

Io ora voglio sapere, qui secondo me si sta facendo troppa politica, troppe chiacchiere e pochi fatti, nulla<br />

togliendo a quello che è stato fatto e a quello che si sta facendo ora, ma ora tutte queste spese, questi terreni<br />

che sono stati tolti a noi citta<strong>di</strong>ni, invece <strong>di</strong> parlare <strong>di</strong> chi è la colpa, ve<strong>di</strong>amo da dove devono arrivare questi<br />

sol<strong>di</strong>. Questa è la sfida che voglio lanciare all’Amministrazione Comunale. Grazie.<br />

PRESIDENTE N. GENTILE: la parola al Sindaco, subito dopo Antonio.<br />

SINDACO A. MAGNANTE: io volevo un po' precisare alcune cose, perché si <strong>di</strong>cono tante <strong>di</strong> quelle cose<br />

che molte volte non sono esatte. Il Sindaco non ha nessun potere sull’alveo del fiume, il Sindaco non può<br />

fare assolutamente niente, perché esiste un’autorità regionale competente, che è l’Autorità <strong>di</strong> Bacino, che è<br />

l’unica che può intervenire sull’alveo del fiume. Per quanto riguarda il problema della casa, io volevo<br />

precisare alcune cose, perché già la sera stessa che ci fu la riunione in Prefettura, dove io <strong>di</strong>ssi chiaramente al<br />

Prefetto, all’Assessore regionale e a tutti, voi c’eravate a Matera, <strong>di</strong>ssi della gravità che c’era e mi fu detto<br />

chiaro e tondo: “Caro Sindaco, fai l’or<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> sgombro e intervieni d’urgenza”. Or<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> sgombro<br />

che siete stati voi citta<strong>di</strong>ni a impe<strong>di</strong>rmi <strong>di</strong> farla e io come Sindaco non l’ho fatta perché ancora c’era la<br />

palificata che manteneva, palificata che era ancora una protezione per le case, per cui la somma urgenza<br />

anche contro la volontà dei citta<strong>di</strong>ni io non la potevo mettere in atto. La somma urgenza io l’ho messa in atto<br />

nel momento in cui è caduta tutta la palificata, il sabato la palificata era caduta, ma c’erano ancora circa sette<br />

metri <strong>di</strong> terreno tra la casa e il fiume, per cui tutta questa urgenza ancora non c’era. La mattina della<br />

domenica io mi sono preoccupato <strong>di</strong> venire a vedere a che punto era, come ogni giorno ho fatto e voi lo<br />

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sapete, io ogni giorno sono stato nel fiume, non soltanto gli ultimi giorni, ma da sempre, anche prima e fin<br />

quando non c’è stata l’urgenza non si è potuta applicare la somma urgenza da parte del Sindaco, che è<br />

responsabile della protezione civile. Io non potevo preventivamente fare quello che ho fatto, altrimenti me ne<br />

andavo in galera io!<br />

Io ho potuto intervenire soltanto il giorno in cui la casa è arrivata in quelle con<strong>di</strong>zioni, ma già era stata fatta<br />

l’or<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> sgombero prima, l’avevo fatta due giorni prima e abbiamo ritardato due giorni perché c’è stata<br />

un po' <strong>di</strong>… giustamente, forse anche io avrei fatto quello che avete fatto voi, tutti quanti, perché è umano,<br />

perché una volta fatta l’or<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> sgombero poi chi la toglierà mai questa or<strong>di</strong>nanza? Questo era il dubbio<br />

e questo è ancora il dubbio <strong>di</strong> quello che sarà il futuro.<br />

Per quanto riguarda i lavori precedenti fatti sulla palificata è bene chiarirlo, il <strong>Comune</strong> ha soltanto insistito a<br />

livello regionale affinché si cercasse <strong>di</strong> trovare una soluzione per questo problema del fiume che si<br />

avvicinava alle case e quel progetto che fu fatto della benedetta palificata l’ha fatto l’Autorità <strong>di</strong> Bacino, che<br />

è l’autorità competente nell’alveo dei fiumi, con i suoi tecnici e con i loro sol<strong>di</strong>, con i sol<strong>di</strong> della Regione<br />

Basilicata. Il <strong>Comune</strong> non c’entra assolutamente niente, perché non abbiamo né la competenza e né niente, la<br />

competenza non ce l’avevamo neanche ora, però abbiamo fatto quello che abbiamo fatto e speriamo che va<br />

bene, però l’Autorità <strong>di</strong> Bacino è quella che ha fatto tutto, se ha sbagliato l’Autorità <strong>di</strong> Bacino, poi interverrà<br />

la Corte dei Conti quando andrà a fare i conti alla Regione, perché <strong>di</strong>rà: “Scusate, ma sti sol<strong>di</strong> che avete<br />

speso com'è che sono andati a finire nel buio?”. Il <strong>Comune</strong> non c’entra assolutamente nulla. Solo questo<br />

volevo <strong>di</strong>re.<br />

PRESIDENTE N. GENTILE: grazie, Sindaco. Prego Antonio. Ho visto entrare il Presidente del Comitato,<br />

che saluto, perché più volte è stata richiamata la sua presenza per dare la parola ai citta<strong>di</strong>ni. Prego Antonio.<br />

SIG. Antonio ETTORRE: volevo sfruttare l’occasione <strong>di</strong> questo Consiglio Comunale aperto per dare<br />

un’opinione, lanciare qui un’idea. Io so benissimo che in questa regione i fon<strong>di</strong> scarseggiano e comunque i<br />

comuni e la pubblica amministrazione con la riforma fiscale che sta arrivando saranno sangue e lacrime, però<br />

la cosa che non capisco è perché società italiane che sfruttano l’energia idroelettrica vanno a investire in<br />

Montenegro milioni <strong>di</strong> euro e non si riesce a far arrivare questi capitali in Italia per risolvere i nostri<br />

problemi. Perché poi per quanto ne vorrete <strong>di</strong>re, per l’idea che mi sono fatto, io non sono un tecnico, però<br />

riesco a dare la mia visione, se non si crea una <strong>di</strong>ga <strong>di</strong> contenimento da Tricarico a salire su per abbassare<br />

l’impatto della piovosità e la fuoriuscita dell’acqua dalla <strong>di</strong>ga della Camastra, questi problemi non li<br />

risolveremo mai. Allora perché nel nostro territorio abbiamo secondo me circa un paio <strong>di</strong> milioni <strong>di</strong> metri<br />

cubi <strong>di</strong> inerti da togliere da questo fiume per rendere evidente il letto <strong>di</strong> secca e il letto <strong>di</strong> piena <strong>di</strong> questo<br />

fiume, perché non sfruttiamo questa cosa per proporre a queste società che vanno a investire sol<strong>di</strong> pagati con<br />

le vostre bollette in altri stati, per rivendervi poi l’energia elettrica sempre a voi, per risolvere, una mano lava<br />

l’altra e tutte e due lavano la faccia. Sfruttiamo questi capitali <strong>di</strong> società per creare una <strong>di</strong>ga <strong>di</strong> contenimento<br />

in terra battuta con… adesso ci sono tecnologie dove si parla <strong>di</strong> idroelettrico a bassa pressione, per fornire<br />

risorse al territorio, lavoro, occupazione, riqualificazione del fiume e sfruttamento degli inerti, in più sblocco<br />

dei vincoli idrogeologici nelle aree <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong>, perché adesso quella è l’unica area rimasta per lo sviluppo<br />

<strong>di</strong> questo <strong>Comune</strong>, dato che il resto sono tutte R.4, R.5, R.6 e ormai per i giovani se vogliamo fare qualche<br />

cosa cambiamo comune, dato che noi l’abbiamo già visto che altre aziende italiane sono andate in altri<br />

comuni a investire.<br />

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Io non capisco perché la politica non cominci a <strong>di</strong>re a questi grossi capitali privati, che poi sono derivati dalle<br />

privatizzazioni, sono <strong>di</strong>ventati privati con altre forme e in altri mo<strong>di</strong>, <strong>di</strong> investire sul nostro territorio! I sol<strong>di</strong><br />

non ci sono, la riforma fiscale ormai è stata fatta, siamo in una con<strong>di</strong>zione sociale economica in questa area<br />

<strong>di</strong> Basilicata che <strong>di</strong>re <strong>di</strong>sastrosa è <strong>di</strong>re poco, invito i politici a comunicare con quelli della Regione e <strong>di</strong>re che<br />

qui bisogna far arrivare i fon<strong>di</strong> delle industrie private per realizzare queste cose.<br />

Dicevano cosa fare, ma altre soluzioni io non ne vedo, poi, sarò catastrofista, sarò pessimista, però se non si<br />

riesce a stimolare l’industria privata a realizzare opere che hanno utilità pubblica e quin<strong>di</strong> andare a<br />

giustificare queste forme <strong>di</strong> finanziamento pubblico alle industrie private non abbiamo altre soluzioni. In<br />

altre parti del mondo, in Olanda, in Francia, sono state costruite <strong>di</strong>ghe a bassa pressione che hanno risolto<br />

alcuni <strong>di</strong> questi problemi nei fiumi, sfruttando anche la produzione <strong>di</strong> energia elettrica, si è creata<br />

occupazione, si è creato quel circuito economico dove c’è una commistione tra capitali privati e capitali<br />

pubblici che ha creato benessere. In questa terra se noi non siamo in grado <strong>di</strong> creare benessere per i nostri<br />

figli, questa terra muore, i figli se ne vanno!<br />

Io alcune volte mi sento inerme nei confronti della politica, però la politica deve essere legata alla capacità<br />

intellettuale <strong>di</strong> gestire un territorio, qua stiamo arrivando a livelli dove la politica si occupa soltanto <strong>di</strong> affari<br />

economicamente red<strong>di</strong>tizi, ma fattivamente inutili; allora cosa dobbiamo fare? Abbiamo la forza politica <strong>di</strong><br />

incidere sulle scelte regionali e quin<strong>di</strong> andare a <strong>di</strong>re ai nostri rappresentanti regionali: “andate a bussare alle<br />

porte dello Stato!”. Lo Stato deve fare il suo dovere, non si può privatizzare l’ENEL, non si possono<br />

privatizzare tante altre aziende grosse pubbliche e poi permettere a queste aziende <strong>di</strong> portare i capitali<br />

all’estero a fare le <strong>di</strong>ghe quando ne abbiamo bisogno qui in Italia! Io è questo che volevo <strong>di</strong>re, spero che il<br />

mio contributo arrivi alle orecchie <strong>di</strong> chi <strong>di</strong> dovere. Vi ringrazio.<br />

PRESIDENTE N. GENTILE: il Vicesindaco <strong>di</strong> Calciano, Altante, prego.<br />

VICESINDACO <strong>di</strong> CALCIANO N. ATLANTE: buonasera a tutti. Sono Nicola Atlante, il Vicesindaco <strong>di</strong><br />

Calciano. Porgo il mio saluto a tutti i citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong> e a questo Consiglio Comunale. Sottoscrivo<br />

appieno l’or<strong>di</strong>ne del giorno che mi trova comunque concorde, anche perché abbiamo dei problemi comuni.<br />

Quello che è importante, come avevo già detto altre volte non solo al Sindaco <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong>, ma anche agli<br />

altri Sindaci presenti, che praticamente noi dobbiamo imparare sempre <strong>di</strong> più a consorziarci, ad essere un<br />

unico territorio, perché siamo ormai poche anime in tutti i paesi, chi più grande, chi più piccolo, questo non<br />

importa. La cosa importante è che i nostri comuni devono <strong>di</strong>ventare un unico territorio reale e imparare a fare<br />

fronte comune <strong>di</strong> fronte a delle situazioni, perché poi dopo effettivamente è vero, anche la politica <strong>di</strong> serie A,<br />

che solitamente passava solo dalla Basentana - adesso manco più ci può passare, deve fare il giro! – per<br />

cercare <strong>di</strong> sensibilizzare <strong>di</strong> più i politici, anche perché, ripeto, noi abbiamo bisogno che i nostri territori<br />

<strong>di</strong>ventino un tutt’uno. Gli interventi da fare saranno sicuramente appoggiati dal nostro <strong>Comune</strong>, quin<strong>di</strong><br />

lavorare insieme come abbiamo sempre fatto bene con il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong>.<br />

È importante il fatto della Basentana, cercare <strong>di</strong> far ripristinare quanto prima il senso unico alternato, anche<br />

per far passare i politici <strong>di</strong> serie A, però a noi, per quanto ci riguarda, per dare la possibilità a chi lavora <strong>di</strong><br />

poter raggiungere prima il capoluogo <strong>di</strong> regione, che al momento è proprio isolato; oltretutto ci sarà un<br />

aggravio se questa situazione non si risolve nel periodo estivo, perché molta gente si riverserà su queste<br />

strade, che comunque non sono adeguate a ricevere un certo tipo e una mole <strong>di</strong> traffico elevata. Quin<strong>di</strong> io<br />

sono completamente d'accordo e per qualsiasi azione sapete comunque dove trovarmi. Vi ringrazio tutti,<br />

devo comunque abbandonarvi perché mi aspettano da un’altra parte. Grazie per l’ospitalità. Buonasera.<br />

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PRESIDENTE N. GENTILE: grazie, Vicesindaco.<br />

SIG. Antonio GIANCURZIO: buonasera, sono Antonio Giancurzio, citta<strong>di</strong>no <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong>. Io ero poco<br />

intenzionato ad intervenire, però secondo me la <strong>di</strong>scussione ha preso momenti <strong>di</strong>fferenti, in verità dall’inizio<br />

mi sembrava più polemica che ricerca <strong>di</strong> soluzioni. Tenuto conto che nei <strong>di</strong>sastri <strong>di</strong> carattere ambientale,<br />

perché poi <strong>di</strong> questo si tratta, è sempre <strong>di</strong>fficile in<strong>di</strong>viduare le responsabilità. Io credo che forse dovremmo<br />

iniziare a ragionare sulle soluzioni da trovare rispetto a questi temi. Guardate, dal 2005 alla Regione<br />

Basilicata è bloccato un regolamento regionale <strong>di</strong> manutenzione dei fiumi, io credo che dobbiamo avere la<br />

capacità e la forza <strong>di</strong> rilanciare questo tema, nel senso che non è possibile che i nostri fondovalle siano<br />

abbandonati e siano in qualche maniera lasciati privi <strong>di</strong> qualsiasi tipo <strong>di</strong> manutenzione; poi <strong>di</strong>scutiamo con<br />

gli ambientalisti, <strong>di</strong>scutiamo con gli estrattori e con le comunità, però sicuramente non possiamo più<br />

permetterci <strong>di</strong> non mettere mano a questo tema! Le risorse ci stanno, potrebbe essere anche una grande<br />

occasione <strong>di</strong> lavoro, io credo che la manutenzione del territorio debba essere un volano <strong>di</strong> sviluppo <strong>di</strong> queste<br />

comunità, se il nostro sviluppo si deve rendere sostenibile e deve essere riconducibile al mantenimento<br />

dell’ambiente, dobbiamo avere la capacità <strong>di</strong> professionalizzare anche i nostri operatori su questo tema.<br />

Quin<strong>di</strong> credo che già da stasera debba uscire un segnale in questo senso, vada richiesta una riapertura <strong>di</strong> una<br />

<strong>di</strong>scussione sulla manutenzione degli alvei dei fiumi.<br />

L’altro tema che a me sembra molto serio è quello che poneva Nicola Bonelli. Guardate, se è vero che un<br />

ponte fatto cento anni fa possa subire dei rischi rispetto proprio alla transitabilità, non possiamo permetterci<br />

<strong>di</strong> ignorare questa cosa. Io so che Pinuccio ha fatto un sopralluogo con Bonelli, sicuramente una vecchia<br />

struttura ad archi e uno sbalzo non può reggere il peso <strong>di</strong> carichi consistenti; se per<strong>di</strong>amo anche quel ponte,<br />

significa che veramente restiamo completamente isolati. Per cui credo che dobbiamo attivarci, e invito<br />

l’Assessore Bonelli a prendere atto <strong>di</strong> questa cosa, a verificare fino in fondo se ci può essere un rischio su<br />

quel viadotto e su quel ponte. L’ultimo tema che spesso ignoriamo è che in questa comunità abbiamo decine<br />

<strong>di</strong> operai che vanno a Melfi, i tempi <strong>di</strong> vita e la qualità della vita <strong>di</strong> queste persone è notevolmente peggiorata<br />

con le deviazioni. Io lo chiedo a Bonelli e lo chiederei al Presidente della Provincia <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare<br />

velocemente il tracciato per andare a Melfi da <strong>Grassano</strong>; abbiamo la Bradanica che consente <strong>di</strong> collegare<br />

velocemente questa comunità con Melfi, bene, fino a quando c’è una situazione <strong>di</strong> emergenza credo che sia<br />

utile che anche la Provincia prenda atto <strong>di</strong> questa cosa e si muova <strong>di</strong> conseguenza. Grazie.<br />

PRESIDENTE N. GENTILE:<br />

SIG. Raffaello MANGIONE: ringrazio prima <strong>di</strong> tutto il Consiglio, che ha avuto questa sensibilità <strong>di</strong><br />

organizzare un Consiglio aperto su questo tema ed effettivamente è una considerazione non per plagio o<br />

giusto per farla, ma proprio perché <strong>di</strong> queste problematiche oltre che a <strong>di</strong>scuterne dove è la giusta sede, che è<br />

quella <strong>di</strong> un Consiglio, nel momento in cui si fa un Consiglio aperto si accettano suggerimenti,<br />

considerazioni, idee della popolazione ed è certamente una cosa positiva.<br />

Prima <strong>di</strong> addentrarmi sulla questione nostra del <strong>di</strong>sastro, vorrei fare una riflessione <strong>di</strong> solidarietà rispetto a<br />

quello che è successo in Giappone, che forse nel considerare quello che è successo a noi è come se fosse una<br />

briciola <strong>di</strong> pane rispetto a una pagnotta intera.<br />

PRESIDENTE N. GENTILE: infatti ti interrompo subito per <strong>di</strong>re che abbiamo fatto un minuto <strong>di</strong> silenzio<br />

anche per il defunto Sigino ed è esteso alle vittime del Giappone.<br />

SIG. Raffaello MANGIONE: io purtroppo sono arrivato adesso, ma mi associo, è una considerazione<br />

positiva. Ovviamente io come rappresentante temporaneo del comitato voglio ringraziare principalmente<br />

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l’Amministrazione, che con la nostra sollecitazione e con la nostra pressione che abbiamo fatto in questi<br />

giorni, loro si sono adoperati e sta avvenendo quello che sta avvenendo e io voglio illustrare quello che si sta<br />

facendo in questi giorni. Invece un ringraziamento va dato anche agli organi <strong>di</strong> stampa, che hanno dato<br />

risalto a noi e quin<strong>di</strong> a far capire che quando c’è un interessamento del territorio in tutti i suoi aspetti e in<br />

tutti i citta<strong>di</strong>ni per il ruolo che hanno, hanno dato quello che si sono sentiti <strong>di</strong> dare, quello che hanno potuto<br />

fare, perché ovviamente qui non abbiamo, senza nulla togliere ai corrispondenti locali, non abbiamo un<br />

Vespa, che come è stato per il terremoto dell’Aquila – ma era una questione <strong>di</strong>versa – ha avuto una risonanza<br />

maggiore anche perché hanno mezzi a <strong>di</strong>sposizione. Noi con i mezzi a <strong>di</strong>sposizione, con i corrispondenti<br />

locali, abbiamo avuto un risalto che forse ci ha permesso <strong>di</strong> stare a questo punto, che io adesso voglio<br />

brevemente sintetizzare, perché è già stato fatto, lo ha detto prima Tonino Cirigliano, io sono entrato quando<br />

parlava il Sindaco, per quanto riguarda l’iniziativa fatta.<br />

Attualmente abbiamo un intervento dove c’è la Protezione Civile che sta realizzando un intervento ed è un<br />

intervento chiesto dal Sindaco come capo della Protezione Civile, ovviamente autorizzato dal capo della<br />

Protezione Civile regionale e certamente c’è un timore, nel momento in cui si <strong>di</strong>ce: questa urgenza dura un<br />

giorno, due giorni, quattro giorni e la preoccupazione è sempre quella “chissà se questi non ci pagano!”. No!,<br />

questa è la tensione che noi abbiamo vissuto e che viviamo ancora giù ai Giar<strong>di</strong>ni per poter mettere in<br />

sicurezza quello che ha combinato il <strong>di</strong>sastro da un punto <strong>di</strong> vista ambientale.<br />

Allora, io ho dato poco contributo, sono stato anche all’Aquila, l’emergenza finisce quando finisce il<br />

pericolo e adesso il pericolo non è finito per niente. Lì attualmente per mettere in sicurezza quello che ha<br />

devastato la natura… lasciamo perdere la questione che veniva accennata, la questione del progetto<br />

dell’Autorità <strong>di</strong> Bacino, sbagliato o non sbagliato, ormai è acqua passata, ma non perché ci vogliamo mettere<br />

una pietra sopra, una cosa è certa: sbagliare è umano, ma perseverare è <strong>di</strong>abolico. Se questa cosa ancora<br />

continua, se ancora esistono fantasie <strong>di</strong> quel genere, dove con duecentomila euro non è servito a niente, noi è<br />

una settimana che stanno lavorando i mezzi con una contabilità a ore non si è arrivati neanche a trentamila<br />

euro e abbiamo quasi risolto il problema, se ci danno la possibilità <strong>di</strong> lavorare almeno qualche altra<br />

settimana, cioè significa il doppio, sessanta mila euro, che significa un quarto <strong>di</strong> quello che hanno buttato e<br />

hanno speso. Se questo ce lo permettono <strong>di</strong> fare, perché se qualcuno <strong>di</strong>ce che è finito il pericolo si assumerà<br />

le proprie responsabilità, perché lì il pericolo non è per niente eliminato, basta una pioggia pari a quella non<br />

del primo marzo, che è una cosa eccezionale, ma pari a quella che già ci aveva danneggiato e combinato il<br />

<strong>di</strong>sastro, quella del 18 febbraio, se succede una pioggia <strong>di</strong> questo genere, questi ulteriori interventi non<br />

servono a niente! Perché là si sta semplicemente cercando <strong>di</strong> rimettere il fiume dove passava nel 2005, cioè<br />

dove passava fino a qualche settimana fa, rimetterlo lì senza tagliare neanche un albero, anzi, togliere quelli<br />

che la natura ha <strong>di</strong>strutto, perché è un cimitero. Chi è venuto lì e ha visto, ci sono alberi <strong>di</strong> sessanta metri alti,<br />

ma non uno, centinaia!, dove era un ambiente bellissimo che saputo mantenere e manutenere poteva essere<br />

anche una risorsa per noi e in qualche maniera aveva il suo habitat, perché c’erano cacciatori che venivano…<br />

non è che io sono un cacciatore, ma per <strong>di</strong>re che quando la natura va saputa sfruttare con oculatezza, anche<br />

quella è una risorsa. Invece niente! Non è come il convegno che stiamo preparando, dove <strong>di</strong>mostreremo con<br />

una visione, dove ci sono oltre agli ettari dei privati che non ci sono più, che sono pietraie, ci sono ettari<br />

proprio <strong>di</strong> quelle pinete <strong>di</strong> trenta-sessanta metri <strong>di</strong> altezza che non ci sono più. C'è un <strong>di</strong>sastro totale! Quin<strong>di</strong>,<br />

se questa cosa non ha un minimo <strong>di</strong> continuazione per qualche altra decina <strong>di</strong> giorni, significa che non si è<br />

fatto niente e se qualcuno lo fa, se ne assumerà lui le responsabilità, significa che se succede un <strong>di</strong>sastro è<br />

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colpa sua e non ci sono altri termini.<br />

Noi l’abbiamo detto, lo stiamo facendo anche come sostegno all’amministrazione, perché, come vi <strong>di</strong>cevo<br />

prima, chi sta in questa situazione, che ha chiesto l’intervento della Protezione Civile e l’intervento della<br />

Protezione Civile viene fatto verbalmente, io sono stato all’Aquila, uno alzava il telefono e <strong>di</strong>ceva: “Lì serve<br />

questo!” e si andava, perché si fa così, quando si deve intervenire d’urgenza, poi si fa la questione dei conti.<br />

Ovviamente se qualcuno non lo fa e non lo continua a fare, lo ripeto per l’ennesima volta, le documentazioni<br />

fotografiche noi ce le abbiamo e quin<strong>di</strong> le daremo poi alle autorità competenti su questa questione, qui non ci<br />

piove. Non è una minaccia, è <strong>di</strong>re semplicemente che se non togliamo il pericolo, se non togliamo quella che<br />

è la causa, cioè arginare e cercare <strong>di</strong> eliminare quelle parti dove il fiume ha aperto il varco, significa che non<br />

abbiamo fatto niente, ripeto. Come pure pulire i fossi, i fossi che sono pieni e hanno la contro-pendenza,<br />

anche lì bisogna far togliere… perché la prossima pioggia non arriva più al fiume, va nei terreni e quin<strong>di</strong> si<br />

esonda da sopra e non da sotto. Per quello che è un’urgenza, è un’emergenza e bisogna continuare in questa<br />

maniera.<br />

Il Sindaco farà quello che potrà, nel senso che chiederà l’ulteriore determinazione, ma se questo verbale che<br />

viene fatto stasera, che è pubblico, che ci sono anche le Forze dell'Or<strong>di</strong>ne, dove qualcuno lo <strong>di</strong>ce con estrema<br />

chiarezza che lì bisogna continuare l’emergenza, <strong>di</strong> conseguenza si chiama chi <strong>di</strong> dovere, che sarebbe la<br />

Protezione Civile, venisse a controllare e vede se quello che <strong>di</strong>ciamo noi è nostra fantasia oppure è la realtà.<br />

Se è nostra fantasia, <strong>di</strong>rà che è nostra fantasia e loro hanno la competenza <strong>di</strong> sospenderlo, sono pagati per<br />

quello. Non come noi che lo facciamo per spirito <strong>di</strong> volontà, io <strong>di</strong>co sempre per “F.B.F.”, fate bene fratelli,<br />

che è una settimana che la gente sta giù, ha abbandonato il suo posto <strong>di</strong> lavoro per portare il pane a casa e sta<br />

lì perché vuole <strong>di</strong>mostrare che portando avanti quel tipo <strong>di</strong> soluzione noi effettivamente arginiamo il<br />

problema, dopo <strong>di</strong> che bisogna fare quello che è stato enunciato da parte <strong>di</strong> tutti, quello che noi stiamo<br />

preparando. Io ho avuto già un incontro sia con l’ufficio ambiente, sia col Presidente dell’ambiente e spero<br />

che mi fissino un incontro con l’Assessorato per organizzare quella conferenza che è stata enunciata quando<br />

noi abbiamo fatto quella illustrazione una settimana fa, perché il nostro intento è quello <strong>di</strong> portare avanti un<br />

piano <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria dei fiumi e cercando anche in quel momento e non solo, perché non sarà per<br />

una risoluzione… [Interruzioni]<br />

Ovviamente non sarà quella sede e solo quella conferenza a risolvere il problema, visto che è un problema<br />

che esiste da anni, però da lì intanto si vuole dare una spinta; noi abbiamo già contatti, non so se l’ha detto<br />

già Tonino, con gli altri <strong>di</strong> Bernalda, che hanno lo stesso problema, che è un problema comune, come tutti gli<br />

altri paesi, Salandra, che è <strong>di</strong> fronte a noi, ha la stessa situazione nostra. Una sistemazione or<strong>di</strong>naria, una<br />

manutenzione or<strong>di</strong>naria del fiume Basento va fatta almeno dallo scalo <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong> allo scalo <strong>di</strong> Salandra o<br />

Grottole, perché è la parte più pianeggiante, è la parte dove si sono accumulati detriti.<br />

Fare questo significa anche <strong>di</strong>scutere come fare, perché qualcuno può venire qui a <strong>di</strong>rci che ci vogliono<br />

milioni <strong>di</strong> euro per fare una cosa del genere; probabilmente se ci mettiamo a tavolino e <strong>di</strong>scutiamo che una<br />

cosa <strong>di</strong> questo genere può anche essere fatta con un meccanismo che quello che esce si paga, o comunque un<br />

meccanismo <strong>di</strong> compensazione, ovviamente sarebbe il non plus ultra, è quello che noi dobbiamo cercare e lo<br />

cercheremo faremo un confronto tecnico e politico. La parte politica deve fare la sua parte, deve mandare<br />

avanti le carte, deve approvare i piani e non deve <strong>di</strong>scutere semplicemente se qualcuno è uscito in più in<br />

televisione o se è uscito in meno, perché <strong>di</strong> questo si <strong>di</strong>scute. Mancavo da parecchio alla Regione e per quel<br />

giro che ho fatto ho visto che la maggior parte delle <strong>di</strong>scussioni si aggirano su queste cose: se quello è<br />

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intervenuto a quella conferenza, se è intervenuto a quella presentazione del libro, con tutto il rispetto alla<br />

cultura, o in un’altra conferenza <strong>di</strong> tipo tecnico, l’importante è che si espone!<br />

Io <strong>di</strong>co che adesso bisogna passare ai fatti e la parte politica significa questo: che le carte e le <strong>di</strong>scussioni si<br />

portano a termine.<br />

Noi non abbiamo nessuna presunzione <strong>di</strong> voler spingere chissà che cosa, noi ci siamo costituiti come<br />

comitato perché pensiamo che in questa maniera possiamo spingere in maniera determinante per questa<br />

questione del territorio e anche per far capire, o meglio, più che far capire, far <strong>di</strong>ventare la questione del<br />

territorio in maniera più appropriata dei citta<strong>di</strong>ni stessi, il citta<strong>di</strong>no si deve sentire partecipe alla risoluzione<br />

dei casi, anche alla risorse <strong>di</strong> questo problema e <strong>di</strong> altri. È inutile solamente criticare che qui non si fa niente<br />

e non si pulisce niente, evidentemente in questa maniera forse c’è una maggiore partecipazione e quin<strong>di</strong><br />

anche una maggiore contribuzione, perché se un citta<strong>di</strong>no ha un’idea e la <strong>di</strong>ce, può essere anche un’idea già<br />

scontata, ma può anche essere un’idea innovativa e lì ci si può lavorare sopra.<br />

Io non mi <strong>di</strong>lungo più <strong>di</strong> tanto, perché ormai i ringraziamenti li abbiamo fatti. Quello che voglio <strong>di</strong>re è che<br />

questa considerazione, questa richiesta in maniera forte è che ancora per qualche settimana si facciano i<br />

lavori per la messa in sicurezza; Chiedo all’amministrazione <strong>di</strong> far intervenire la Protezione Civile a venire a<br />

verificare, tra lunedì e martedì, in modo che nessuno si sente con l’animo sospeso che chissà che ruberia<br />

stanno facendo, che invece dei duecentomila euro ne hanno spesi trentamila, la <strong>di</strong>fferenza è abissale e quin<strong>di</strong><br />

ovviamente facendo questa richiesta <strong>di</strong> sopralluogo si può avere anche la considerazione da parte loro che<br />

noi non <strong>di</strong>ciamo fesserie. Grazie.<br />

PRESIDENTE N. GENTILE:<br />

SINDACO V. MAGNANTE: [Fuori microfono] per quanto riguarda quest’ultima cosa, oggi è stata<br />

chiamata la Protezione Civile che quanto prima verrà a fare il sopralluogo e allora in quella occasione si<br />

potrà vedere <strong>di</strong> continuare i lavori.<br />

SIG.RA Maria F. DARTIZIO: quin<strong>di</strong> la mia casa rimarrà così?<br />

SINDACO V. MAGNANTE: non rimarrà così, si parla <strong>di</strong> lavori urgenti.<br />

SIG.RA Maria F. DARTIZIO: ma lì è urgente!<br />

SIG. Raffaello MANGIONE: Sindaco, io capisco questa cosa, lì la questione è che… domani è domenica,<br />

pure che lavora qualche mezzo per poter continuare ad arginare quello, lunedì si lavora e mentre si lavora<br />

fanno il sopralluogo. Ma questo lo <strong>di</strong>co perché se passa il concetto che si possono spegnere i motori significa<br />

che non c’è più urgenza. Se il motore lo spegni, così funziona quella macchina, significa che l’urgenza non<br />

c’è, perché questa cosa deve essere verificata, passa una settimana, i mezzi vanno via <strong>di</strong> là e non ritornano<br />

più, perché iniziano tutte le fantasie, perché c’è chi <strong>di</strong>ce ad<strong>di</strong>rittura che quelli… anche altri politici in giro<br />

<strong>di</strong>cono: “Ma questi chi li hanno autorizzati? Ma come, puliscono il fiume?”, perché che dovrebbero fare?<br />

“Ma chissà chi li pagherà a questi?”. Questo è quello che si <strong>di</strong>ce in giro, ma questa è pazzia e chi lo <strong>di</strong>ce è<br />

solo pazzo. Fino adesso l’ho solo sentito, ma se lo sentirò con le mie orecchie io <strong>di</strong>rò nome e cognome,<br />

perché se una cosa del genere viene detta è pazzia proprio! Uno che vede uno scempio del genere e poi <strong>di</strong>ce<br />

queste cose è pazzo, non ci sono altre giustificazioni, possiamo solo chiedere l’intervento del CIM verso il<br />

soggetto e basta! Grazie.<br />

PRESIDENTE N. GENTILE: la parola al Sindaco <strong>di</strong> Salandra, Soranno.<br />

SINDACO <strong>di</strong> SALANDRA G. SORANNO: buonasera a tutti. Grazie al Consigliere Bonelli per avermi<br />

ceduto la parola, ma un saluto a tutti quanti voi, <strong>di</strong> cui molti sono <strong>di</strong> mia conoscenza e questo è un piacere,<br />

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perché avendo un territorio anche limitrofo è con<strong>di</strong>visibile partecipare a determinate situazioni e anche a un<br />

Consiglio Comunale aperto, che vede coinvolti tutti i territori e in maniera particolare il territorio <strong>di</strong><br />

<strong>Grassano</strong>, che è quello dei Giar<strong>di</strong>ni, che <strong>di</strong>venta per tutti quanti noi un fiore all’occhiello, perché mentre noi<br />

siamo più vocati a quello che è un <strong>di</strong>scorso industriale, <strong>Grassano</strong>, non avendo gran<strong>di</strong> territori, ha sempre<br />

orientato quella che era un’attività lavorativa verso l’agricoltura e anche un’agricoltura <strong>di</strong> qualità e<br />

un’agricoltura fatta bene, come quella dei Giar<strong>di</strong>ni.<br />

Porto il mio saluto personale, ma dell’intero Consiglio Comunale <strong>di</strong> Salandra e un ringraziamento al Sindaco<br />

e a tutta l’amministrazione <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong> per aver voluto coinvolgere anche noi. Chiaramente quello che<br />

colpisce anche noi è la chiusura del ponte sul Basento, perché molto probabilmente se ci sono notevoli ritar<strong>di</strong><br />

faremo la proposta <strong>di</strong> chiudere la Basilicata e <strong>di</strong>re che da Tricarico in giù an<strong>di</strong>amo con Bari e da Tricarico in<br />

su vanno con Salerno, così in Regione an<strong>di</strong>amo a Bari e ci è più comodo perché la strada è percorribile…<br />

fino a quando rimane, noi <strong>di</strong>fficilmente sappiamo leggere il futuro, ma siamo molto attenti a quello che è il<br />

presente, dove ci vede realmente impegnati.<br />

Volevo poi <strong>di</strong>re all’amico Giuseppe Annecca che i Sindaci purtroppo non hanno colore <strong>di</strong> fronte a queste<br />

situazioni, partecipano in maniera… [Interruzioni]<br />

CONSIGLIERE G. ANNECCA: [Fuori microfono] fuori no, ma dentro sì.<br />

SINDACO <strong>di</strong> SALANDRA G. SORANNO: dentro, quella è una questione strettamente<br />

personale, ma le problematiche dei citta<strong>di</strong>ni non hanno colore; il giorno dopo la vittoria si<br />

è Sindaci <strong>di</strong> tutti i citta<strong>di</strong>ni e <strong>di</strong> tutti i problemi che investono quel territorio. Ho con<strong>di</strong>viso<br />

moltissimo l’intervento <strong>di</strong> Antonio Ettorre, che parlava <strong>di</strong> situazioni innovative; volevo<br />

salutare Raffaello per l’amicizia storica che ci lega e anche portare il mio contributo per<br />

quello che è il lutto che ha avuto in famiglia, quin<strong>di</strong> anche questa caparbietà <strong>di</strong> voler<br />

continuare e portare il suo contributo come Presidente del comitato. Il comitato<br />

rappresentato da Raffaello molto probabilmente in questa fase è stato costruttivo, <strong>di</strong><br />

stimolo e ha portato anche dei risultati, non c’erano dubbi su quello che è un impegno sul<br />

territorio da parte del Sindaco Magnante, ma non sono qui a fare la <strong>di</strong>fesa del Sindaco, ma<br />

a portare realmente un contributo.<br />

L’intervento <strong>di</strong> Antonio su una situazione innovativa non deve poi scontrarsi, la situazione<br />

innovativa, quando qualcuno poi cavalca la tigre su determinate iniziative. Si parlava <strong>di</strong><br />

elettrodotto, è una cosa impattante che può creare dei problemi e poi c’è qualcuno che<br />

cavalca la tigre. Io pur essendo abbastanza giovane, mi ricordo – e questo era al geometra<br />

Bonelli, che molto probabilmente ricorda – nel 1989/1990 furono bloccati i lavori da un<br />

comitato dell’epoca sulla realizzazione e la sistemazione dell’alveo del fiume Basento;<br />

sotto Calciano siamo fermi con delle gabbionate, bloccate da una… all’epoca era Lega<br />

Ambiente, Raffaello era con me al consorzio dei comuni non montani, a capo <strong>di</strong> Lega<br />

Ambiente era un certo Pio Acito, che nel venire in ufficio con le mani alzate <strong>di</strong>sse: “Siamo<br />

riusciti a bloccare questa cosa”. Io <strong>di</strong>ssi: “Non è il <strong>di</strong>re no, ma <strong>di</strong>re no a questo, lo<br />

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facciamo così”, come <strong>di</strong>ceva poc’anzi Raffaello. Perché <strong>di</strong>re no semplicemente è facile per<br />

tutti e per tutti i comitati; <strong>di</strong>re no, questa operazione non va bene così, ma <strong>di</strong>scutiamo<br />

tecnicamente che può essere risolta così, va benissimo. Da quella data noi non abbiamo<br />

avuto più l’intervento sul fiume Basento, non abbiamo avuto più l'opportunità, come<br />

<strong>di</strong>ceva Bonelli, perché nella realizzazione dei gabbioni ci vogliono le pietre, che era anche<br />

un elemento <strong>di</strong> pulizia dell’alveo del fiume su quella cosa e poteva essere una bruttura per<br />

chi guarda l’ambiente in un determinato modo, ma quando la situazione ambientale<br />

contrasta con quello che è la crescita <strong>di</strong> un territorio dobbiamo trovare un compromesso.<br />

Diceva Raffaello che ci sono alberi <strong>di</strong> sessanta metri, allora <strong>di</strong>strarre l’attenzione verso<br />

quelle realtà, ma se c’è da fare un muro o se c’è da fare una gabbionata, non possiamo noi<br />

contrastare ogni volta come <strong>di</strong>scorso ambientale <strong>di</strong> visibilità, bello/brutto, deve servire alla<br />

gente, deve servire a chi ha investito in quella realtà. Non è rimasta a Rimini con la<br />

famiglia a lavorare, ma ha preso i sol<strong>di</strong> guadagnati a Rimini e li ha portati qui, ha<br />

realizzato un’abitazione e deve essere messa in sicurezza, perché è una persona che ha<br />

voluto mantenere vivo il territorio, ha voluto rimanere in Basilicata, come credo tutti<br />

quanti noi vorremmo continuare a vivere in questa realtà e in questa regione.<br />

Le responsabilità, le colpe, io sono abituato che c’è il problema, è bello giornalisticamente<br />

<strong>di</strong>re che la responsabilità è <strong>di</strong> quello, ma noi dobbiamo avere la capacità <strong>di</strong> intervenire tutti<br />

insieme, al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> quello che è il colore politico, poi le campagne elettorali le faremo nei<br />

mo<strong>di</strong> e nei tempi, così come previsti dalla normativa, durante le elezioni, ma durante una<br />

vita amministrativa io credo che la partecipazione <strong>di</strong> tutti alla risoluzione dei problemi è<br />

fondamentale.<br />

Non voglio <strong>di</strong>lungarmi anche perché la sala è piena, sicuramente ci saranno anche altri<br />

interventi e chiedo scusa per il mio allontanamento prematuro rispetto alla chiusura dei<br />

lavori, per poter raggiungere Salandra per altre situazioni similari. In sezione abbiamo un<br />

incontri sempre riferito a queste problematiche. Grazie.<br />

PRESIDENTE N. GENTILE: la parola al Consigliere Bonelli.<br />

CONSIGLIERE G. BONELLI: grazie. Buonasera a tutti. Io porto innanzitutto il saluto<br />

del Presidente Stella, che è stato invitato dal Presidente del Consiglio all’incontro a<br />

Bernalda e mi ha delegato a parlare anche a nome della Provincia. Saluto il Consigliere<br />

provinciale Sindaco <strong>di</strong> Salandra, il Sindaco <strong>di</strong> Garaguso, il Sindaco <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong>, tutta la<br />

Giunta, i colleghi Consiglieri e i citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong> che sono qui presenti questa sera,<br />

per la seconda volta, penso, dopo l’incontro indetto dal comitato il giorno cinque.<br />

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Io ho partecipato a quell’incontro, ho dato un contributo ed è quello che voglio fare questa<br />

sera, partendo soprattutto da quello che rimarcava il Sindaco <strong>di</strong> Salandra, cioè: <strong>di</strong> fronte<br />

alle emergenze, <strong>di</strong> fronte a questi eventi non c’è colore politico che tenga, però ognuno<br />

deve svolgere il proprio ruolo che gli è demandato, con le proprie competenze e con gli<br />

impegni che può assumere. Voglio fare questo inciso, perché devo rispondere ad alcune<br />

affermazioni che sono state fatte in questa sala, che la Provincia è stata anche chiamata in<br />

causa, darò le dovute risposte.<br />

Ebbene, io penso che bisogna aprire un confronto, un <strong>di</strong>alogo e bene fanno i citta<strong>di</strong>ni, i<br />

comitati ad aprire questo <strong>di</strong>alogo, però poi dopo ognuno, come ho detto prima, ha le sue<br />

responsabilità; c’è chi sta nelle istituzioni e deve svolgere appieno il suo ruolo; c’è il ruolo<br />

politico e c’è dopo il ruolo tecnico. Ebbene, io vivo un’esperienza sovra-comunale in<br />

Provincia, molte volte sono rammaricato per la scarsa partecipazione a degli incontri<br />

importantissimi che vengono fatti e soprattutto quando si parla <strong>di</strong> pianificazione del<br />

territorio. Io penso che questa sera noi dobbiamo concentrare questo incontro, questo<br />

<strong>di</strong>battito, questo Consiglio aperto sul tema della pianificazione del territorio. Io non devo<br />

in<strong>di</strong>viduare chi è il responsabile, cosa ha fatto, cosa non ha fatto, io devo parlare della<br />

pianificazione del territorio.<br />

Ebbene, parlare <strong>di</strong> pianificazione del territorio è importantissimo, la Provincia <strong>di</strong> Matera,<br />

come ho detto l’altra volta, sta lavorando sul piano strutturale, ci sono anche dei tempi un<br />

po' lunghi, siamo alla prima bozza <strong>di</strong> questo piano strutturale. Guardate, questo è uno<br />

strumento importantissimo, su questo piano a breve sarà messo a conoscenza dei<br />

Consiglieri provinciali, sarà messo a conoscenza dei Sindaci, degli amministratori <strong>di</strong><br />

questa provincia, degli or<strong>di</strong>ni professionali e io proprio ieri sera ho partecipato a Bernalda<br />

a un convegno organizzato dagli agronomi e dagli operatori forestali; mi annunciavano che<br />

verranno qui in questo <strong>Comune</strong>, perché sollecitati da altri colleghi loro, e faranno un<br />

convegno come quello preannunciato dal Presidente del comitato.<br />

Io mi ricorso, forse ero molto giovane all’epoca, quando si facevano dei convegni sul<br />

sistema idro-geologico, sul sistema delle frane che colpivano questa comunità; io penso<br />

che dobbiamo evitare <strong>di</strong> fare passerelle <strong>di</strong> politici, ma dobbiamo concentrare tutti quanti,<br />

coinvolgendo le professionalità giuste, gli or<strong>di</strong>ni, la Regione, la Provincia, i comuni per le<br />

proprie competenze, ma io penso che su questo bisogna coinvolgere l’Università <strong>di</strong><br />

Basilicata, perché l’Università <strong>di</strong> Basilicata ha un compito importantissimo, perché<br />

dall’Università <strong>di</strong> Basilicata dopo vengono fuori i laureati in geologia, i laureati in scienze<br />

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forestali, i laureati in agronomia, che saranno quelli che faranno gli interventi su questo<br />

territorio.<br />

Allora, dobbiamo incominciare a parlare <strong>di</strong> piano <strong>di</strong> forestazione; io ho partecipato,<br />

insieme all’A.P.E.A., ieri e avanti ieri in Regione, ad un incontro dove si è parlato <strong>di</strong> piano<br />

<strong>di</strong> forestazione, si è parlato <strong>di</strong> progetto “Vie Blu”, giusto per dare una risposta a qualche<br />

intervento fatto precedentemente; purtroppo le competenze della Provincia sono<br />

limitatissime, abbiamo pochissime, se non zero risorse per questi interventi, gestiamo dei<br />

progetti che vengono approvati e progettati dalla Regione Basilicata, noi <strong>di</strong>amo solo<br />

attuazione. La Giunta Stella, dopo un primo anno <strong>di</strong> rodaggio, perché è bene che tutti<br />

devono fare il rodaggio, ha chiesto con forza alla Regione Basilicata, al Dipartimento<br />

Ambiente, che questi progetti non siano progetti fatti sulla carta, ma siano progetti reali,<br />

che siano progetti efficaci sul territorio. Al tavolo c’è anche la parte sindacale, che<br />

accusava la Provincia <strong>di</strong> Matera <strong>di</strong> voler ritardare l’apertura dei cantieri, ma non abbiamo<br />

paura e glielo abbiamo detto con forza, noi ritar<strong>di</strong>amo l’apertura dei cantieri perché<br />

vogliamo che la Regione prima ancora <strong>di</strong> re<strong>di</strong>gere il progetto deve fare dei sopralluoghi sul<br />

territorio. Lo abbiamo chiesto con forza, da lunedì partiranno questi sopralluoghi sul<br />

territorio e sicuramente verranno anche al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong> e sicuramente chiederanno<br />

la collaborazione del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong> perché nelle due annualità dove io sono stato<br />

referente come Dipartimento Ambiente su questi progetti, ho chiesto al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Grassano</strong> <strong>di</strong> segnalare degli interventi da fare sul territorio <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong>.<br />

Ebbene, io riprendendo il <strong>di</strong>scorso che è importante, delle buone tecniche agrarie, delle<br />

buone tecniche <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a del territorio e dell’ambiente, uno dei problemi maggiori<br />

che noi abbiamo sul nostro territorio – quando parlo <strong>di</strong> territorio io non mi limito solo al<br />

territorio <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong>, perché è un fatto generale – quello dei fossi <strong>di</strong> scolo che partono dai<br />

nostri comuni; l’ho detto all’altro incontro, prima questi interventi venivano fatti dal<br />

Consorzio <strong>di</strong> Bonifica, che aveva un ruolo importantissimo e quello noi chie<strong>di</strong>amo alla<br />

Regione, abbiamo messo all'attenzione della Regione che in questi progetti venga preso<br />

come esempio quegli interventi che venivano fatti all’epoca, quando il Consorzio <strong>di</strong><br />

Bonifica aveva questo ruolo e questa funzione.<br />

Se voi vedete nel verbale che abbiamo sottoscritto l’altro giorno in Regione, abbiamo<br />

chiesto con forza che oltre al lavoro manuale c’è bisogno <strong>di</strong> noli a cal<strong>di</strong>, c’è bisogno anche<br />

<strong>di</strong> risorse per le strutture, per le infrastrutture, altrimenti il lavoro umano non riesce a fare<br />

quell’intervento <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> questi nostri fossi.<br />

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Un altro tema importante è la forestazione, i piani <strong>di</strong> assestamento e là devono intervenire i<br />

comuni, dove ci sono presenze boschive <strong>di</strong> fare delle buone tecniche <strong>di</strong> piani <strong>di</strong><br />

assestamento.<br />

Io voglio mettere in evidenza, poi dopo… ecco perché non vengono utilizzate appieno le<br />

risorse, ecco perché poi i nostri agronomi sono senza lavoro e vanno fuori, forse perché<br />

l’agricoltura non coinvolge queste professionalità nel sistema idraulico agrario ed è<br />

importante. Molte volte l’agricoltore va aiutato ed ecco l’importanza <strong>di</strong> coinvolgere in<br />

questi <strong>di</strong>scorso gli or<strong>di</strong>ni professionali e quello che io voglio suggerire al Sindaco e a chi<br />

sarà demandato, al comitato, nell’organizzazione <strong>di</strong> questi convegni: io penso che in<br />

questo momento dobbiamo cercare e la politica deve fare in modo che nei fon<strong>di</strong> FESR che<br />

vengono messi a <strong>di</strong>sposizione degli agricoltori, vengono messi a <strong>di</strong>sposizione dell’intera<br />

regione Basilicata vengano tenute in considerazione queste tecniche agrarie; invece <strong>di</strong> dare<br />

il fondo perduto, come molte volte viene dato per la costruzione, non solo della stalla, ma<br />

che venga dato un finanziamento affinché l’agricoltore possa mettere in campo queste<br />

tecniche, che sicuramente eviteranno quelle slavine che sono successe e quelle alluvioni<br />

che sono successe sul nostro territorio.<br />

In questo momento bisogna evitare l’impatto emotivo, io lo capisco, non ho avuto modo <strong>di</strong><br />

leggere le in<strong>di</strong>cazioni fatte dal Sindaco, la calamità in<strong>di</strong>viduata dal Sindaco, ma io penso<br />

che l’intero territorio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong> è stato interessato, sono stati interessati<br />

decine e decine <strong>di</strong> ettari <strong>di</strong> terreno, allora su questo, anche perché sicuramente nel<br />

momento in cui saranno presi in considerazione, io lo chiederò con forza alle istituzioni<br />

che saranno demandate a fare questi sopralluoghi, con i mezzi che abbiamo adesso è<br />

<strong>di</strong>fficile che possa succedere che venga finanziato chi non ha avuto il danno, perché il<br />

territorio viene fotografato dall’alto e si sa la situazione reale com'è.<br />

[Interruzioni]<br />

PRESIDENTE N. GENTILE: il Consigliere sta parlando anche per nome e per conto<br />

della Provincia.<br />

CONSIGLIERE G. BONELLI: io volevo completare, ma se mi viene tolta la parola, non<br />

lo so, non ci chiamate allora! Dite ai citta<strong>di</strong>ni che è perché dobbiamo andare a casa a<br />

mangiare, non lo so! [Interruzioni]<br />

PRESIDENTE N. GENTILE: Consigliere Annecca, abbiamo avuto una linearità e un<br />

or<strong>di</strong>ne…<br />

CONSIGLIERE G. ANNECCA: ma prendo atto <strong>di</strong> questo… [Interruzioni]<br />

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CONSIGLIERE G. BONELLI: quello che noi dobbiamo suggerire a chi è demandato e<br />

sicuramente in questa fase il Consiglio regionale, <strong>di</strong> fare una legge <strong>di</strong> manutenzione dei<br />

fiumi e io penso, da una chiacchierata che mi sono fatto con l’Assessore Mancusi, pare che<br />

anche dopo questi eventi, forse in ritardo, forse se veniva ascoltato qualcuno che lo ha<br />

detto da qualche anno a questa parte si sarebbero potuti limitare i danni e quello del<br />

prelievo del materiale dai fiumi, dove vengono autorizzate le imprese, ma sempre parliamo<br />

<strong>di</strong> autorizzazione e non <strong>di</strong> interventi abusivi senza nessuna autorizzazione.<br />

Inoltre, per completare, la parte più importante e delicata è che purtroppo noi ci troviamo<br />

<strong>di</strong> fronte ad un momento dove le risorse finanziarie sono sempre <strong>di</strong> meno, abbiamo dei<br />

vincoli <strong>di</strong> Patto <strong>di</strong> Stabilità e la politica a questo punto che deve fare? Deve <strong>di</strong>re <strong>di</strong><br />

cercare…, anzi, dobbiamo fare in modo <strong>di</strong> obbligare ad utilizzare al meglio le risorse che<br />

ci vengono assegnate. Noi non ci dobbiamo aspettare chissà quante risorse arriveranno,<br />

anche con queste alluvioni che ci sono state, ma quello che io chiedo è che le risorse che<br />

vengono assegnate siano impegnate in modo efficace, in modo tale che in qualche modo si<br />

possano dare delle risposte ai citta<strong>di</strong>ni che hanno subito questi eventi.<br />

Per rispondere poi, siccome siamo stati chiamati in causa come Provincia, circa il ponte sul<br />

Basento, anche su sollecitazioni fatte al sottoscritto e al Presidente Stella da parte del<br />

signor Bonelli, noi teniamo sotto controllo il ponte… [Interruzioni]<br />

Non ho visto la lettera, non lo so. Teniamo sotto controllo questo ponte, man<strong>di</strong>amo i<br />

tecnici, non la politica, anche se io ho anche partecipato con Bonelli, insieme abbiamo<br />

fatto delle verifiche, però io non mi ritengo un tecnico, non mi ritengo un competente, c’è<br />

chi svolge il ruolo da tecnico e chi ha le responsabilità da tecnico. Io penso che dobbiamo<br />

tenere sotto controllo il ponte, però non dobbiamo creare allarmismi, altrimenti ogni<br />

piccolo problema non facciamo altro che creare allarmismi che poi dopo non portano dei<br />

buoni risultati. Per quello che abbiamo fatto noi come Provincia, io vi voglio solo dare<br />

qualche informativa: noi fra l’evento del 18 febbraio, del 2 novembre e del primo marzo,<br />

con interventi <strong>di</strong> somma urgenza abbiamo… [Interruzioni]<br />

Grazie, buonasera!<br />

[Il Consigliere BONELLI abbandona l’aula – PRESENTI: 13]<br />

PRESIDENTE N. GENTILE: nessuno aveva tolto la parola al Consigliere, che è invitato<br />

dalla Presidenza a terminare. Hanno chiesto la parola il Consigliere Vignola, il Consigliere<br />

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Bochicchio, il Sindaco del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Garaguso, un citta<strong>di</strong>no e poi ad<strong>di</strong>veniamo alla<br />

conclusione per chiudere. Un secondo all’Assessore Luberto per una precisazione.<br />

ASSESSORE F. LUBERTO: io prima ho fatto un intervento e ho dato notizia dello stato<br />

<strong>di</strong> fatto <strong>di</strong> quanto è stato fatto e stiamo facendo. Siccome questo problema è stato sentito<br />

personalmente dal Sindaco e da tutti i colleghi Assessori, personalmente, con<br />

documentazione che ho anche per essermi recato sul posto, io non ho fatto l’indovino, io<br />

ho soltanto chiesto alle autorità competenti, come sta facendo adesso Raffaello Mangione<br />

per conto <strong>di</strong> tutti i citta<strong>di</strong>ni del comitato, ho soltanto messo a conoscenza delle autorità<br />

competenti del rischio che comunque doveva accadere nel fiume Basento, se ci fossero<br />

state inondazioni <strong>di</strong>verse da quelle <strong>di</strong> ottobre 2010, che è documentato. Io ho solo insistito<br />

e molto probabilmente sempre con la risposta, io sono molto chiaro e mi assumo anche<br />

responsabilità in merito, <strong>di</strong>co come sta facendo Raffaello Mangione, <strong>di</strong>cendo che tutto<br />

questo lavoro non è stato <strong>di</strong> poco conto e ho detto che per non vanificare quel lavoro <strong>di</strong><br />

duecentomila euro fatto in quel modo con la pulizia che stiamo facendo adesso non si<br />

vanificava e molto probabilmente gli ettari <strong>di</strong> terreno che oggi sono persi e non si sa come<br />

recuperarli, perché qua non bisogna fare filosofia. Nella proposta che io ho portato insieme<br />

al Sindaco e ad altri, dove ho riferito… io non sono arrabbiato, sono incazzatissimo,<br />

perché non è stato dato ascolto alle questioni e ai problemi che avevamo già prospettato,<br />

cioè pulire a monte tutto l’alveo del fiume. Con il signor Bonelli abbiamo avuto scontri,<br />

<strong>di</strong>aloghi, ma sempre sulla risoluzione, il punto principale del rinforzo spondale era<br />

necessario, come è necessario ma serve quello che poc’anzi Raffaello ha detto, che stiamo<br />

<strong>di</strong>cendo alle varie istituzioni, con varie delibere, con vari incontri e con vari colloqui,<br />

molto probabilmente per la ristrettezza economica, perché oggi facciamo questo tavolo,<br />

però più <strong>di</strong> qualcuno sa poi che cosa è il livello regionale e gli altri tavoli. Perché se io vi<br />

racconto, anzi, è testimone Raffaello Mangione <strong>di</strong> quello che è stato l’incontro in<br />

Prefettura: il Sindaco e l’Assessore Luberto hanno fatto l’intervento, Raffaello Mangione<br />

ha ascoltato, si parlava <strong>di</strong> tante altre filosofie, questo è il problema!<br />

Allora oggi io ho detto e lo <strong>di</strong>ciamo con determinazione già da <strong>di</strong>versi anni, perché il<br />

problema parte dal 2006, da un sopralluogo già fatto dall’Assessore Ron<strong>di</strong>none, fino al<br />

2009 non è seguito niente, il fiume ha mangiato altri terreni. Noi con quell’opera fatta<br />

dall’A.D.B., non dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong>, perché qua qualcuno è abituato che dobbiamo<br />

trovare le responsabilità, quando si vogliono ci sono le carte e io sono al fianco <strong>di</strong> chi parla<br />

<strong>di</strong> queste responsabilità!, an<strong>di</strong>amo a vedere, perché sono fior <strong>di</strong> ingegneri. Noi abbiamo<br />

avuto l’astuzia <strong>di</strong> dare la competenza all’A.D.B., che doveva stu<strong>di</strong>are e tenere in<br />

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considerazione tutto il fiume, con quel lavoro, ma portando alla pulizia dell’intero alveo<br />

del fiume. Queste sono notizie che io devo dare! Il dottor Vita, Direttore Generale allora<br />

dell’Autorità <strong>di</strong> Bacino, nel corridoio al Sindaco, all’Assessore Luberto e all’architetto ha<br />

detto queste testuali parole: “Il fiume Basento è attenzionato dall’Autorità <strong>di</strong> Bacino, se<br />

non mi mettono fon<strong>di</strong> a <strong>di</strong>sposizione, io non posso far niente”. Noi stiamo parlando del<br />

Direttore Generale dell’Autorità <strong>di</strong> Bacino, oggi il <strong>di</strong>rettore dell’Autorità <strong>di</strong> Bacino è<br />

un’altra persona, per dare notizia che qua non è che non combattiamo, oggi dobbiamo<br />

prendere in considerazione anche il fatto che questa battaglia insieme a molti citta<strong>di</strong>ni la<br />

dobbiamo portare avanti ed è quella <strong>di</strong> insistere sulla pulizia dell’intero alveo del fiume.<br />

Questo giusto per chiarimento.<br />

PRESIDENTE N. GENTILE: Consigliere Vignola, prego.<br />

CONSIGLIERE G. VIGNOLA: io ritengo che questa sera abbiamo scritto come<br />

comunità una pagina politica <strong>di</strong> alto livello; abbiamo <strong>di</strong>mostrato che se l’Amministrazione<br />

e i citta<strong>di</strong>ni si mettono insieme, riescono a sviscerare il problema, a capire quali sono le<br />

soluzioni che si possono dare e a prospettare anche le soluzioni ai problemi. L’invito del<br />

Consiglio Comunale prevedeva nell’or<strong>di</strong>ne del giorno: “Esondazione fiume Basento –<br />

In<strong>di</strong>rizzi e provve<strong>di</strong>menti”. Noi questo dobbiamo fare questa sera, dare in<strong>di</strong>rizzi e prendere<br />

provve<strong>di</strong>menti e chiudere il Consiglio con delle in<strong>di</strong>cazioni precise, approvate dal<br />

Consiglio Comunale <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong>, con la collaborazione del Sindaco <strong>di</strong> Garaguso, del<br />

Sindaco <strong>di</strong> Salandra e del Vicesindaco <strong>di</strong> Calciano. Dobbiamo sottolineare come ancora<br />

una volta purtroppo mancano gli amministratori <strong>di</strong> Tricarico e questo è il nostro grande<br />

cruccio, perché con Tricarico non riusciamo mai a stabilire un rapporto che ci consenta <strong>di</strong><br />

fare gruppo e <strong>di</strong> fare squadra.<br />

Questa sera usciamo fuori tutti con la consapevolezza che è possibile, se ci mettiamo<br />

insieme, anche con<strong>di</strong>zionare delle scelte. Noi questa sera dobbiamo <strong>di</strong>re con chiarezza:<br />

primo, è possibile continuare i lavori sotto l’emergenza? Allora, la prima verifica da fare è<br />

questa, proseguire i lavori <strong>di</strong> emergenza per mettere in sicurezza in maniera alta tutta la<br />

zona dei Giar<strong>di</strong>ni.<br />

Secondo: chiedere alla Regione <strong>di</strong> intervenire non con interventi palliativi, perché ormai<br />

l’abbiamo capito tutti che per salvare i Giar<strong>di</strong>ni bisogna abbassare la quota del letto del<br />

fiume, bisogna autorizzare il prelievo del materiale; questo comporta un entrata per la<br />

Regione, recuperare le risorse per fare tutto il resto della sistemazione e salvaguar<strong>di</strong>a sia<br />

della valle e sia dei fossi che portano l’acqua alla valle del Basento.<br />

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Terzo: riaprire la carreggiata nord della Basentana, non possiamo più permetterci il lusso<br />

<strong>di</strong> bloccare l’arteria principale <strong>di</strong> questa regione, lo sviluppo, la vita e il futuro <strong>di</strong> questa<br />

regione passa attraverso la Basentana. Non è consentito per motivi <strong>di</strong> Procura della<br />

Repubblica, noi come comunità, Sindaco <strong>di</strong> Garaguso, Sindaco <strong>di</strong> Calciano, noi con forza<br />

dobbiamo chiedere che fatti gli accertamenti, bisogna riaprire quanto prima la carreggiata<br />

nord del viadotto della Basentana, perché è in<strong>di</strong>spensabile. Pensate quelli che vanno a<br />

lavorare alla Fiat, già si spolpano due ore <strong>di</strong> andata e ritorno, adesso bisogna prolungare e<br />

allungare ancora <strong>di</strong> più il percorso, sono sacrifici enormi che cadono su una regione che ha<br />

danni immensi e quin<strong>di</strong> noi abbiamo il dovere questa sera <strong>di</strong> fare quello che possiamo fare<br />

come citta<strong>di</strong>ni.<br />

Quarto: bisogna mettere in sicurezza il ponte dello scalo <strong>di</strong> Garaguso-<strong>Grassano</strong>, perché è<br />

effettivamente in pericolo. Chi ha voglia <strong>di</strong> vederlo, lì praticamente si sta scalzando<br />

l’ultima pila, che rischia <strong>di</strong> rimanere appesa e <strong>di</strong> portare al crollo la prima campata,<br />

sottoposta poi così com'è il ponte in questi giorni, a un traffico eccezionale, chi si reca lì<br />

può vedere che passano continuamente mezzi <strong>di</strong> tutti i tipi e quin<strong>di</strong> le sollecitazioni<br />

rischiano <strong>di</strong> mettere veramente in pericolo il ponte.<br />

L’altra cosa: anche la condotta dell’acquedotto è a rischio, noi rischiamo <strong>di</strong> rimanere<br />

senz’acqua, perché affianco al ponte c’è la condotta dell’acquedotto pensile e anche lì i<br />

piloni vengono erosi dall’acqua e rischiamo <strong>di</strong> perdere anche questo bene. L’altra cosa<br />

importante è <strong>di</strong>re che così come è stato detto da Raffaello, il cui intervento secondo me va<br />

con<strong>di</strong>viso in pieno, noi dobbiamo promuovere anche un’azione culturale, per far capire a<br />

chi <strong>di</strong> dovere… mi fa piacere che Giovanni abbia detto che il vice Presidente della Giunta<br />

Regionale finalmente ha capito che forse bisogna autorizzare il prelievo, lo stiamo <strong>di</strong>cendo<br />

da anni in tutti i mo<strong>di</strong>, ma purtroppo non siamo stati ascoltati, non abbiamo avuto l’ascolto<br />

che era necessario per risolvere definitivamente il problema dei nostri Giar<strong>di</strong>ni.<br />

Infine, il patrimonio <strong>di</strong> comprensorio è una cosa enorme, non <strong>di</strong>sper<strong>di</strong>amolo, Sindaco! A<br />

me <strong>di</strong>spiace che il Sindaco <strong>di</strong> Salandra sia andato via, queste comunità riescono a<br />

sopravvivere se possono <strong>di</strong>mostrare che su certi problemi sono compatti e quin<strong>di</strong> il<br />

documento che approviamo questa sera è importante per lanciare con forza un sasso nello<br />

stagno, che faccia muovere le acque. Qualcuno ha citato il fatto che finalmente la stampa<br />

locale ha fatto in modo che il problema venisse posto all'attenzione della popolazione <strong>di</strong><br />

Basilicata, ma dobbiamo <strong>di</strong>re anche che a livello nazionale si è parlato tantissimo dei danni<br />

delle alluvioni nelle Marche, un po' meno della Basilicata, perché purtroppo rispetto ad<br />

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altre regioni contiamo molto meno…. [Interruzioni] Solo il petrolio, ma purtroppo la<br />

ricchezza non riusciamo a vederla, i danni invece ci sono.<br />

Quin<strong>di</strong> noi abbiamo necessità <strong>di</strong> fare questo, per cui conveniamo e siamo d'accordo e credo<br />

che come amministrazione il Sindaco in testa e la Giunta, con l’intero Consiglio, devono<br />

far proprio e partecipare insieme al comitato, all’organizzazione del convegno per <strong>di</strong>re con<br />

chiarezza queste cose e far capire a chi <strong>di</strong> dovere che non si può più giocare sul rimpallo<br />

delle responsabilità. Dire sotto il ponte <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong>: ma non è competenza della Provincia?<br />

Noi della Regione Basilicata non possiamo intervenire? Il ponte però rischia <strong>di</strong> crollare e<br />

queste sono cose che non devono più accadere.<br />

Noi abbiamo la necessità questa sera <strong>di</strong> <strong>di</strong>re con chiarezza queste cose, <strong>di</strong> mettere nero su<br />

bianco, <strong>di</strong> approvare e <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffonderle. Quin<strong>di</strong> facciamo appello ai giornalisti presenti in sala<br />

per rendere quanto più <strong>di</strong>ffusa possibile la notizia e dare forza a questo sforzo che stiamo<br />

compiendo. Grazie.<br />

PRESIDENTE N. GENTILE: grazie, Consigliere Vignola. Consigliere Bochicchio,<br />

prego.<br />

ASSESSORE N. BOCHICCHIO: buonasera a tutti. Chiedo scusa a voi per lo sfogo<br />

avuto con il Consigliere, non chiedo scusa a lui perché lui è abituato ad alzarsi e andarsene<br />

dopo che ha parlato. Mi fa piacere che stasera c’è tanta gente, così ne venite a conoscenza<br />

anche voi <strong>di</strong> come siamo rappresentati nel Consiglio Provinciale.<br />

Il problema dell’esondazione del Basento il sottoscritto e l’intera amministrazione<br />

l’abbiamo vissuto pienamente, già alla seconda esondazione con l’Assessore Zacchei e col<br />

Sindaco alle sei e qualcosa eravamo giù ai Giar<strong>di</strong>ni perché ci avevano segnalato dei<br />

problemi, i vigili erano altrove per altri interventi e abbiamo segnalato alcune <strong>di</strong>fficoltà sul<br />

percorso stradale al Comando Stazione dei Carabinieri <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong> per quanto riguardava i<br />

Giar<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong>.<br />

Che io mi ricordo il problema dei Giar<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong>, perché anche i miei familiari<br />

hanno dei terreni nell’agro <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong>-Salandra, è un problema vecchio, è un problema<br />

che viene da Pierino Calciano, che viene da Tonino, un problema che ora viene a Nicola,<br />

quin<strong>di</strong> nessuno <strong>di</strong> noi si deve assolutamente scaricare le colpe addosso; perché come non si<br />

insisteva adesso, forse non si insisteva anche prima. E’ arrivata l’emergenza e con<br />

l’emergenza si sta arrivando a risolvere qualcosa e noi cre<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> risolverla, Sindaco,<br />

perché ognuno <strong>di</strong> noi ha contattato e si è arrampicato dove poteva arrivare per cercare <strong>di</strong><br />

risolvere il problema dei Giar<strong>di</strong>ni.<br />

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Io un giorno prendendo in giro il Sindaco gli ho detto: “Ti sei fatta la branda…”, però è da<br />

ammirare, se n’è andato il Sindaco <strong>di</strong> Salandra, io ho alcuni terreni nel territorio <strong>di</strong><br />

Salandra e ho ricevuto il Sindaco dopo quarantotto ore, a <strong>di</strong>fferenza del nostro Sindaco,<br />

che con i citta<strong>di</strong>ni è stato sempre presente.<br />

Qui si parla <strong>di</strong> benestare, <strong>di</strong> cose fatte per bene dall’ente Provincia. Le “Vie Blu”, qualcuno<br />

<strong>di</strong> voi mi sa rispondere a cosa servono e che sono le “Vie Blu”, che l’Assessore Bonelli<br />

<strong>di</strong>rige da Assessore all’ambiente? Sono quelle persone che vedete ogni tanto fare la<br />

potatura, ogni tanto sedute al fresco e ogni tanto chi lo sa cosa fanno tra <strong>di</strong> loro! Se poi<br />

servissero, perché le “Vie Blu” non sono state mandate per il fiume <strong>di</strong> Basento in agro <strong>di</strong><br />

<strong>Grassano</strong>, ma sono state mandate nel Bilioso? Perché nel Bilioso non sono state mandate<br />

vicino all’azienda <strong>di</strong> Abbatangelo, che ha avuto seri problemi ed è un’azienda che<br />

produce? Perché? Io questo gli dovevo chiedere, per questo doveva rimanere per spiegare!<br />

Penso che il letto del Basento sia <strong>di</strong>verso da quello del Bilioso, nulla da <strong>di</strong>re, perché anche<br />

il Bilioso è territorio <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong> ed è giusto che venga rispettato come il Basento, però<br />

queste cose io le voglio capire! Volevo che ci fosse il Presidente della Provincia, non è<br />

venuto, però ci ritroviamo <strong>di</strong> nuovo da capo.<br />

La strada del Cupone a Tricarico, sono quattro anni che quella strada è in quelle<br />

con<strong>di</strong>zioni, non c’era bisogno <strong>di</strong> arrivare a stasera per scoprire questi progetti universitari<br />

per l’assestamento del territorio, non c’era assolutamente bisogno! È una realtà che<br />

viviamo tutti, io vado a Potenza sia per lavoro che per problemi sanitari, ma è un casino.<br />

Hanno messo il limite <strong>di</strong> trenta all’ora sul ponte del Basento, <strong>di</strong>temi voi chi <strong>di</strong> noi riesce a<br />

passare in quel rettilineo a trenta chilometri orari, io penso nessuno, neanche una donna,<br />

senza nulla togliere alle donne patentate. È una cosa impossibile.<br />

L’appello che io voglio fare, come abbiamo sempre fatto col Sindaco, e devo ringraziare<br />

Raffaello per l’opera <strong>di</strong> volontariato che sta portando avanti da giorni interi insieme a tutto<br />

il comitato; parlavi <strong>di</strong> cacciatori, Raffaello, è vero, io sono cacciatore e prima i cacciatori<br />

venivano nel Basento, adesso non possiamo più venire, perché l’ente Provincia,<br />

l’Assessore all’Ambiente i cacciatori non li vuole, <strong>di</strong>ce che noi danneggiamo il Basento,<br />

noi spariamo alle cicogne nere, che non so se le avete viste in giro. Non vogliono! Gli<br />

amici cacciatori <strong>di</strong> fuori regione non possono più venire nel Basento perché loro non li<br />

vogliono e il fiume arriva a quelle con<strong>di</strong>zioni. Io mi ricordo che prima per pescare dai miei<br />

terreni facevo cento metri e arrivavo sul posto per pescare, adesso devo fare dalla<br />

Basentana alla strada dei Giar<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong> per venire a pescare.<br />

Non mi <strong>di</strong>lungo più <strong>di</strong> tanto. Se gli interventi fossero stati fatti… [Interruzioni]<br />

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Comunque, io <strong>di</strong>rei adesso <strong>di</strong> uscire con questa nota tutti insieme, come ha detto Pinuccio e<br />

il Sindaco, la prima cosa da fare è richiedere <strong>di</strong> nuovo <strong>di</strong> poter continuare i lavori fino a<br />

quando non si supera questa emergenza. Purtroppo se il Sindaco poteva avrebbe già detto<br />

che i lavori continuano, evidentemente al Sindaco è stato detto che da domani non si deve<br />

lavorare e noi già da adesso, appena si conclude il Consiglio Comunale ci adopereremo per<br />

far sì che si riprendano i lavori. Grazie.<br />

PRESIDENTE N. GENTILE: prego, il Sindaco <strong>di</strong> Garaguso.<br />

SINDACO <strong>di</strong> GARAGUSO R. COSTANZO: io voglio <strong>di</strong>rvi un grazie, un grazie perché,<br />

ipoteticamente parlando, non sarebbe mai successo, però ipoteticamente parlando poteva<br />

succedere che io stasera qui non potevo venire, potevo avere un altro impegno<br />

istituzionale, potevo essere stanco. Se questo ipoteticamente fosse successo, per tre anni<br />

avrei vissuto la vergogna, perché io penso che vivere la vergogna è il pezzo che ci manca.<br />

Questa società non vive più la vergogna. Sindaco, lei ha iniziato il <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong>cendo “siamo<br />

uniti dal <strong>di</strong>sastro”. È vero, Sindaco! Ma siamo uniti anche da altre cose: prima <strong>di</strong> tutto dal<br />

ponte, ma siamo uniti dai valori, siamo uniti dalla stima, siamo uniti principalmente da una<br />

cultura, dalla cultura conta<strong>di</strong>na.<br />

Io sono figlio <strong>di</strong> conta<strong>di</strong>ni, siamo tutti figli <strong>di</strong> conta<strong>di</strong>ni. Noi – almeno, così mi insegnava<br />

mio padre – non avevamo bisogno, con tutto il rispetto, <strong>di</strong> fare un mms <strong>di</strong> solidarietà, la<br />

solidarietà conta<strong>di</strong>na avveniva tutti i giorni quando qualcuno ti cercava u’ petr’sin, oppure<br />

quando qualcuno non poteva badare ai bambini e ti chiedeva <strong>di</strong> dar loro un’occhiata. Noi<br />

siamo uniti da questa cultura e i valori principali dei terreni <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong> sono questi: la<br />

cultura conta<strong>di</strong>na.<br />

Non è solo… con tutta l’importanza, è veramente spaventoso il <strong>di</strong>scorso che ha fatto quel<br />

ragazzo, non è solo un fattore economico, è un fattore <strong>di</strong> cultura, noi rischiamo <strong>di</strong> perdere<br />

la nostra cultura. Noi siamo già uniti, Sindaco, con tutti i problemi che abbiamo già<br />

abbiamo i vigili in comune, siamo uniti, ma rischiamo <strong>di</strong> <strong>di</strong>sunirci anche da un ponte che<br />

può crollare. Allora, qui non c’è altra strada, qui strade non ce ne sono, la strada da<br />

percorrere è unica, come è unico da percorrere il ponte, quello <strong>di</strong> stare insieme.<br />

Io rappresento una comunità, come ha detto il Sindaco <strong>di</strong> Salandra, rappresento tutta la<br />

comunità, ma rappresentare una comunità significa anche prendersi degli impegni, avere il<br />

coraggio <strong>di</strong> fare; le idee buone sono soltanto le idee che <strong>di</strong>ventano azioni, se no, sono<br />

chiacchiere!<br />

Parlando sempre della vergogna, ci sono due tipi <strong>di</strong> vergogna: c’è la vergogna politica e<br />

questa vergogna politica viene lavata con i voti, viene lavata con il consenso, perché la<br />

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politica fa gli uomini, ma quando gli uomini si mettono in testa <strong>di</strong> fare la politica non si va<br />

da nessuna parte, non si può avere il consenso, è un boomerang che ti avvolge e ti colpisce.<br />

Bisogna tornare alla politica, al significato reale della politica, cioè verso il popolo e verso<br />

i citta<strong>di</strong>ni, non possiamo fare una politica <strong>di</strong>versa, noi non possiamo rifiutarci oggi <strong>di</strong> avere<br />

la vergogna politica, che pagheremo, perché il citta<strong>di</strong>no ti fa pagare, <strong>di</strong> non stare insieme,<br />

<strong>di</strong> non lottare insieme.<br />

Poi c’è un’altra vergogna, e chiudo il <strong>di</strong>scorso perché non mi voglio prolungare: c’è la<br />

vergogna dell’ambiente. La natura ce la sta facendo pagare, la natura cammina a passo<br />

lento, ma travolge, noi dobbiamo essere qui con un solo obiettivo, uno solo: la vergogna<br />

politica saranno i citta<strong>di</strong>ni a fare in modo che venga pulita, ma la vergogna della natura,<br />

questa vergogna, Sindaco, tutti insieme dobbiamo fare in modo che la puliamo noi verso<br />

tutti i citta<strong>di</strong>ni. Grazie.<br />

PRESIDENTE N. GENTILE: se non avete nulla in contrario con l’intervento del<br />

Consigliere Zacchei chiuderei gli interventi e passerei <strong>di</strong>rettamente alla lettura del<br />

documento.<br />

CONSIGLIERE G. ANNECCA: [Fuori microfono]<br />

PRESIDENTE N. GENTILE: prego, Consigliere Zacchei.<br />

ASSESSORE D. ZACCHEI: grazie, Presidente. Io volevo richiamare un attimino<br />

l’attenzione che il Consigliere Bonelli faceva sembrare quasi che noi come<br />

Amministrazione non abbiamo prodotto nessun documento. Io devo <strong>di</strong>re grazie al Sindaco,<br />

devo <strong>di</strong>re grazie a tutta la Giunta, perché già il giorno primo marzo abbiamo prodotto un<br />

documento a firma del Sindaco e inviato, vi elenco: al Presidente della Giunta Regionale;<br />

all’Assessore alle Infrastrutture, all’Assessore all’agricoltura, all’Amministrazione<br />

Provinciale, al Presidente Stella. Qui c’è gente presente che può dare atto che lunedì scorso<br />

nei Giar<strong>di</strong>ni c’è stato un intervento da parte del Dipartimento Agricoltura, che si sono<br />

messi a <strong>di</strong>sposizione del comitato per prendere atto <strong>di</strong> tutti i danni subiti. Il Sindaco,<br />

volevo <strong>di</strong>re a Giovanni Bonelli, ma è assente, che ha comunicato i danni causati in tutto il<br />

territorio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong>, quin<strong>di</strong> sia nel Basento che nel Bilioso. Io l’invito che<br />

ho fatto e che continuo a fare ai citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong> è <strong>di</strong> comunicare, tramite un perito, <strong>di</strong><br />

farsi fare delle perizie giurate da inviare alla Regione Basilicata, Dipartimento Agricoltura,<br />

per un eventuale rimborso dei danni subiti. Ma vi chiedo pure <strong>di</strong> comunicarlo anche<br />

all’ufficio tecnico del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong>, perché noi possiamo prendere atto <strong>di</strong> quello<br />

che realmente è successo.<br />

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Noi non è che abbiamo fatto l’intervento nel Basento solo per tutelare l’abitazione, quella è<br />

stata la cosa più importante e la signora sa benissimo, quella mattina non me la<br />

<strong>di</strong>menticherò mai, era il 22 <strong>di</strong> febbraio, quando già il Basento aveva esondato i territori, la<br />

signora si rivolse contro <strong>di</strong> me e io <strong>di</strong>ssi alla signora: “Signora, lei è arrabbiata, ma io sono<br />

incazzato”, scusate se <strong>di</strong>co questa parola, ma la signora me ne può dare atto, ero veramente<br />

arrabbiato, perché quante volte insieme a Pinuccio Vignola abbiamo detto che andava<br />

pulito l’alveo del fiume, ma sembrava quasi che ce lo <strong>di</strong>cevamo io e lui, gli altri facevano<br />

finta <strong>di</strong> non sentire. Purtroppo si ricorre poi quando succedono le catastrofi.<br />

Io l’unica cosa che <strong>di</strong>co è che il Consigliere Bonelli le carte non se le legge, noi abbiamo<br />

prodotto anche due documenti, ad<strong>di</strong>rittura abbiamo sollecitato anche un’azienda nel<br />

territorio <strong>di</strong> Tricarico perché aveva dei gravi problemi e grazie alla lettera a firma del<br />

Sindaco quel signore ha risolto il problema, perché la Protezione Civile ha mandato<br />

l’esercito. [Interventi fuori microfono] Quin<strong>di</strong>, Sindaco, ognuno si prende i meriti che non<br />

ha, poi qualcuno <strong>di</strong>ceva che qui si viene a fare solo passerella, è la verità, perché poi<br />

quando si deve aspettare che qualcuno gli <strong>di</strong>a una risposta, bene fa che si alza e se ne va,<br />

perché evidentemente era lui che aveva fame e non noi che siamo ancora qui, oppure io<br />

che ho dovuto chiudere l’attività per essere presente qui e per dare sostegno a tutti i<br />

citta<strong>di</strong>ni che hanno subito i danni e a dare sostegno all’Amministrazione Comunale, a<br />

Filippo Luberto che ha vissuto delle vicissitu<strong>di</strong>ni non in<strong>di</strong>fferenti in questo paese, perché<br />

c’è gente che vive <strong>di</strong> queste cose, una campagna elettorale continua è <strong>di</strong>scre<strong>di</strong>tare il lavoro<br />

fatto, non da Filippo, perché lui si è impegnato, come mi sono impegnato anche io, presso<br />

l’Autorità <strong>di</strong> Bacino per cercare <strong>di</strong> tutelare le sponde del Basento. Ma non è che abbiamo<br />

progettato noi o ha progettato Filippo Luberto la palizzata, o il Sindaco, noi abbiamo detto:<br />

fate la palizzata, ma evidentemente l’Autorità <strong>di</strong> Bacino riteneva opportuno in quel<br />

momento fare la palizzata per tutelare la sponda, ma non perché noi avevamo insistito nel<br />

fare… io non ne capisco <strong>di</strong> questi progetti e sfido Luberto se lui è in grado <strong>di</strong> progettare<br />

una cosa del genere, lì ci sono stati i tecnici che hanno ritenuto opportuno fare quel tipo <strong>di</strong><br />

intervento, ma noi avevamo chiesto che quell’intervento non fosse un intervento definitivo,<br />

ma che fosse temporaneo, <strong>di</strong> tutela, per poter far sì che poi realmente venisse fatto quello<br />

che si sta facendo e che mi auguro si continui a fare, cioè quello della pulizia dell’alveo del<br />

fiume, ma non dal ponte Basento fino a Salandra, bensì da Calciano… non <strong>di</strong>co Campo<br />

Maggiore, ma se lo fanno già da Calciano, dallo svincolo Tricarico-Calciano a scendere<br />

giù, io penso che i nostri Giar<strong>di</strong>ni nel tempo ritorneranno al vecchio splendore. Grazie.<br />

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PRESIDENTE N. GENTILE: grazie, Consigliere Zacchei. A questo punto il Consiglio<br />

Comunale, ritornando nella fase più istituzionale, legge la proposta <strong>di</strong> deliberazione che<br />

noi vogliamo votare ci auguriamo all'unanimità e chie<strong>di</strong>amo anche, a questo punto, dopo la<br />

lettura della nostra proposta <strong>di</strong> deliberazione, ai Consiglieri se vogliono emendarla,<br />

migliorarla e rettificarla come ritengono più opportuno.<br />

Vi elimino tutte le premesse: “Il Consiglio Comunale delibera <strong>di</strong>: prendere atto delle<br />

deliberazioni giuntali, la n. 11 e n. 15 del 2011, in attuazione del principio <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà<br />

orizzontale e verticale, confermandone il contenuto”, le deliberazioni giuntali a cui ci<br />

riferiamo sono quelle della Giunta Comunale che hanno subito <strong>di</strong>chiarato lo stato <strong>di</strong><br />

emergenza. “Di richiedere un intervento strutturale alle autorità sovra-comunali<br />

competenti, Regione e Provincia, sul territorio <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong> e sul territorio dei comuni<br />

limitrofi, a fare dei sopralluoghi ulteriori per assicurare un intervento organico che tenga<br />

conto del ripristino della viabilità largamente compromessa dalle esondazioni, con<br />

costituzione <strong>di</strong> un piano <strong>di</strong> ingegneria idraulica, <strong>di</strong> regimentazione delle acque, riportando<br />

la quota del letto del fiume al <strong>di</strong> sotto del piano delle colture; <strong>di</strong> effettuare un intervento<br />

sistemico <strong>di</strong> rimozione dei detriti e la pulizia a fondo del letto del fiume, per ripristinare il<br />

naturale alveo e scongiurare ulteriori pericoli alla incolumità dei citta<strong>di</strong>ni; <strong>di</strong> richiedere<br />

con urgenza <strong>di</strong> allertare la Protezione Civile, posto che la situazione <strong>di</strong> emergenza persiste<br />

ancora” – in virtù <strong>di</strong> quello che ha detto Raffaello e in più <strong>di</strong>ciamo anche all’intero<br />

Consiglio <strong>di</strong> proporre la sottoscrizione <strong>di</strong> un documento con<strong>di</strong>viso insieme agli altri<br />

Sindaci che hanno partecipato qui questa sera. Il documento lo abbiamo già redatto, ve lo<br />

leggo in modo che lo si con<strong>di</strong>vida tutti: “Il documento con<strong>di</strong>viso che vogliamo<br />

sottoscrivere tra i Sindaci <strong>di</strong> Garaguso, Salandra, Calciano e <strong>Grassano</strong>. Sottoscrivono le<br />

seguenti richieste da inoltrare alla Regione Basilicata e alla Provincia: richiedere con<br />

urgenza l’apertura al traffico veicolare della carreggiata nord del viadotto <strong>di</strong> Calciano<br />

della Basentana; <strong>di</strong> richiedere…”, qui logicamente siamo un po' più spostati rispetto al<br />

problema dei Giar<strong>di</strong>ni perché è comprensoriale il <strong>di</strong>scorso. “Di richiedere con urgenza la<br />

messa in sicurezza del ponte tra Garaguso e <strong>Grassano</strong> e la condotta dell’Acquedotto<br />

Lucano.” In più i Sindaci che sono qui presenti stasera fanno proprio il nostro deliberato<br />

come Consiglio Comunale e insieme anche loro chiedono alla Regione e alla Provincia un<br />

intervento strutturale alle autorità sovra-comunali competenti sul territorio <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong>,<br />

Garaguso, Salandra, Calciano, per ulteriori sopralluoghi, al fine <strong>di</strong> assicurare un intervento<br />

organico e sistemico <strong>di</strong> pulizia dell’alveo del fiume, <strong>di</strong> rimozione dei detriti per il ripristino<br />

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dello stato naturale dell’alveo del fiume e <strong>di</strong> scongiurare ulteriori pericoli all’incolumità<br />

dei citta<strong>di</strong>ni.<br />

Questa è la proposta che fa il Consiglio Comunale <strong>di</strong> <strong>Grassano</strong>. Brevemente, se ci sono<br />

degli emendamenti che i Consiglieri vogliono apportare. Prego, Consigliere Annecca.<br />

CONSIGLIERE G. ANNECCA: il gruppo <strong>di</strong> opposizione, rappresentato da Mazzarella,<br />

da Pisano e da me, vorremmo far aggiungere tre aspetti che, a mio modesto avviso,<br />

sarebbero nella <strong>di</strong>rezione migliorativa rispetto al documento che avete pre<strong>di</strong>sposto. Intanto<br />

<strong>di</strong> guardare innanzitutto al <strong>di</strong>scorso del territorio legato a <strong>Grassano</strong> per quanto riguarda il<br />

<strong>di</strong>scorso delle alluvioni; <strong>di</strong> non far smettere da domani il <strong>di</strong>scorso della somma urgenza e,<br />

nel caso in cui da domani smettano, possono far ricorso all’esercito, alla Protezione Civile,<br />

che hanno mezzi propri, se non hanno più fon<strong>di</strong>, o ad<strong>di</strong>rittura con i mezzi dei Vigili del<br />

Fuoco, hanno i mezzi propri, per cui se non hanno risorse in questo contesto possono<br />

tranquillamente continuare, come <strong>di</strong>ceva giustamente Raffaello Mangione, se non hanno i<br />

sol<strong>di</strong> si può utilizzare lo Stato, perché lo Stato siamo noi, le paghiamo noi le tasse, per cui<br />

devono fare questo intervento.<br />

PRESIDENTE N. GENTILE: quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> non sospendere i lavori della somma urgenza.<br />

CONSIGLIERE G. ANNECCA: attraverso anche l’utilizzo <strong>di</strong> mezzi dello Stato, che<br />

possono essere i Vigili del Fuoco, l’esercito o i mezzi della Protezione Civile, se non<br />

hanno i sol<strong>di</strong> per pagare le imprese.<br />

PRESIDENTE N. GENTILE: lo aggiungiamo a questo punto… [Fuori microfono]<br />

CONSIGLIERE G. ANNECCA: in altre parti è andato l’esercito a fare questo lavoro!<br />

Chiuso l’aspetto legato all’emergenza dei Giar<strong>di</strong>ni, perché chiaramente se non smettono,<br />

sicuramente da qui a <strong>di</strong>eci giorni se si ripete questo alluvione, sicuramente al danno si<br />

aggiunge la beffa e quei lavori che sono stati fatti non serviranno a nulla e contestualmente<br />

si aggraverà il <strong>di</strong>scorso dell’erosione del fiume.<br />

Altro aspetto fondamentale riguarda la viabilità: sul ponte, e mi <strong>di</strong>spiace che l’Assessore<br />

Giovanni Bonelli sia andato via, Assessore alla Provincia tra l’altro, poteva dare un<br />

contributo serio questa sera qua, perché poi, al <strong>di</strong> là delle polemiche sterili, è un nostro<br />

concitta<strong>di</strong>no, rappresenta l’istituzione in seno alla Provincia e bisogna imparare forse un<br />

po' più a rispettarsi tra tutti quanti e non fare solo polemiche sterili, ma a volte valorizzare<br />

anche coloro i quali rappresentano questa comunità. Al contrario ci mettiamo solo <strong>di</strong><br />

traverso tutti quanti e non combiniamo nulla! Impariamo a valorizzare il ruolo <strong>di</strong> ognuno<br />

<strong>di</strong> noi. Qualche volta ci attacchiamo in Consiglio Comunale, ma, voglio <strong>di</strong>re, se fossimo un<br />

po' più uniti forse…<br />

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Secondo aspetto: viabilità. Io vorrei prendere, quello che Bonelli faceva evidenziare, <strong>di</strong><br />

mettere sul ponte un semaforo, un senso unico alternato per evitare che ci sia un aggravio<br />

<strong>di</strong> peso e che davvero possa cadere il ponte. La Provincia può farlo domani mattina, visto<br />

che hanno messo le tabelle contro le scorie, possono tranquillamente fare pure questa cosa.<br />

Altra ipotesi è quella <strong>di</strong> rimpinguare con terreno a Tricarico… io ieri sono andato a<br />

Potenza… [Interruzioni] Il problema è uno: siccome la gente che non conosce la strada,<br />

che viene da Potenza e che ha fretta, qualche giorno lì ci scappa il morto! Allora per<br />

evitare questa cosa, tra l’altro vanno i nostri figli a scuola, non <strong>di</strong>mentichiamolo! In pratica<br />

devono porre in sicurezza anche quella strada e magari con i nostri vigili, visto che c’è<br />

questo <strong>di</strong>scorso consortile attraverso le Forze dell'Or<strong>di</strong>ne, salvaguardare… [Interruzioni]<br />

Un controllo maggiore, visto che il traffico si sta intensificando, per evitare che qualcuno<br />

si faccia male. Queste sono le nostre proposte da Consiglieri <strong>di</strong> opposizione.<br />

PRESIDENTE N. GENTILE: Consigliere Pisano, prego.<br />

CONSIGLIERE A. PISANO: vorrei che fosse messo al primo punto il proseguo dei<br />

lavori <strong>di</strong> somma urgenza. Impropriamente chiamata somma urgenza, perché come <strong>di</strong>ceva<br />

giustamente Annecca, usare ogni mezzo utile e necessario per far sì che si <strong>di</strong>a piena<br />

serenità ai citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> fronte a quella che è la situazione attuale. Fino a quando i citta<strong>di</strong>ni<br />

non <strong>di</strong>ranno che è sod<strong>di</strong>sfacente il tipo <strong>di</strong> intervento, quin<strong>di</strong> il comitato, in questo caso, che<br />

è anche ben rappresentato in tutta la componente, quin<strong>di</strong> deve essere chiaro che è il primo<br />

punto che quel documento deve citare.<br />

PRESIDENTE N. GENTILE: allora, tutte le proposte sono accolte, Consiglieri <strong>di</strong><br />

opposizione, le abbiamo già integrate nell’or<strong>di</strong>ne del giorno, tranne la questione dei vigili,<br />

ma era una sollecitazione a voler vigilare comunque sulla strada. Quin<strong>di</strong>, ricapitolando, noi<br />

in primis si prende atto, perché questo è un fatto <strong>di</strong> rito, delle deliberazioni della Giunta,<br />

come secondo punto mettiamo quello che ha detto il Consigliere Pisano, <strong>di</strong> allertare…<br />

[Interruzioni] Va bene, il primo punto è la somma urgenza e a seguire tutti gli altri punti<br />

che ho letto prima, integrati pari-pari con i punti esposti dal gruppo <strong>di</strong> “Futuro e libertà”.<br />

Se siamo d'accordo, passiamo alla votazione.<br />

(SI PROCEDE ALLA VOTAZIONE, PER ALZATA DI MANO,<br />

DEL 1° PUNTO ALL’O.d.G.)<br />

PRESENTI: 13<br />

FAVOREVOLI ALL'UNANIMITÀ<br />

APPROVATO!<br />

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PRESIDENTE N. GENTILE: con grande piacere l’unanimità dei presenti, è una cosa<br />

rarissima. Dobbiamo votare l’imme<strong>di</strong>ata eseguibilità, vista la somma urgenza.<br />

(SI PROCEDE ALLA VOTAZIONE, PER ALZATA DI MANO, PER L’IMMEDIATA<br />

ESEGUIBILITA’)<br />

PRESENTI: 13<br />

FAVOREVOLI ALL'UNANIMITÀ<br />

APPROVATA!<br />

PRESIDENTE N. GENTILE: all'unanimità dei presenti. Grazie a tutti.<br />

Chiusura lavori: ore 20.30<br />

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