Notiziario N° 224 Dicembre 2012 - Collezionisti Italiani di ...

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A dar valore ci sono le vignette scelte non casualmente che esplicitano quanto era nell'aria, i soggetti allegorici, magnificamente illustrati da artisti come Paschetto, Lalia, Garrasi, Melis e Mazzotta, simboleggiano appunto ciò che si cercava nel periodo, ossia ideali di libertà, ricostruzione, rinascita, giustizia e famiglia. Sono pertanto in perfetta sintonia con i piani di ricostruzione e di sviluppo post bellici. Ora che si voglia considerarla prima serie repubblicana o no, poco conta dal punta di vista formale. Da quello storico-filatelico, per ciò che ha trasmesso fin dalla sua fecondazione, credo sia insindacabilmente indiscutibile. LUNEDÌ 1 OTTOBRE 1945 Diario della Prigionia di Mario Magonio 473 giorni di prigionia Alle sei del mattino siamo partiti da Brescia dove ci hanno dato un panino con carne a cura del comitato. Alle 9 si arriva a Milano e dopo aver mangiato si parte con un treno civile delle 15,10 per Genova dove si arriva alle 21,30. Con Pesce e i nostri bagagli e con il cuore che mi batte forte ci avviamo verso casa mia. Genova mi appare strana. Il chiaro delle vie e il rumore delle vetture, tutto mi dava l'idea di essere in un' altro mondo. Arrivo a casa, chiamo mia moglie che affacciandosi alla finestra lancia un grido: Mario...Mario... e mi corre incontro in lacrime. Tra baci e carezze mi rassicura che tutto andava bene. Appena arrivato a casa il mio bambino mi corre incontro mi abbraccia e mi bacia. E' molto cresciuto ed è bellissimo. Grazie a Dio sono a casa! Con questa pagina concludo il diario della mia deportazione e prigionia in Germania. Ora con la protezione divina, che non abbandona mai chi ha fede, spero di riprendere la mia vita serena con la mia famiglia nella mia amata città e alzo di cuore una preghiera a Dio. Signore ti ringrazio di esserti occupato di noi ! Amen Mario Magonio Genova 1 Ottobre 1945 Documento d'identità per poter circolare fuori dal lager UNA DATA DA NON DIMENTICARE: già anticipato ai soci informatizzati tramite il “CIFO Informa” e pubblicato sul sito a beneficio di tutti, ricordiamo a chi invece riceve il notiziario esclusivamente per posta che Mercoledì 12 Dicembre si è consumerà, in attesa della fine del mondo prevista dai Maya per il 21.12.2012 l’ultima data storico-postale di questo secolo. Ovvero la data 12.12.12 unica combinazione possibile ogni cento anni. Ricordiamo agli amanti delle date curiose che non hanno provocato invii postali “Ad Hoc”, hanno la possibilità di recuperare qualche documento postale regolarmente viaggiato, curiosando nelle prossime settimane tra i banchetti dei mercatini domenicali. Buona caccia! Nell’immagine a sinistra una cartolina postale umbertina, inoltrata da Tolentino per Macerata il 9.9.1899 Mentre a destra la busta Postale della serie ordinaria di Posta Italiana inviata dall’amico Nadir Castagneri alle ore 11.00 del 11.11.2011. 4
DUE LETTERE (INEDITE) DELLA GUERRA DI CRIMEA 1855-1856 Di Roberto Cruciani Dopo l’articolo di Francesco Gagliardi sul notiziario di settembre 2012, a cui rimando per quanto riguarda l’aspetto storico e postale della Campagna di Crimea nel suo insieme, allego la documentazione di due lettere riferite all’inizio e alla fine della campagna stessa. 1) La prima lettera (figura 1) senza francobolli è stata spedita da Novi il 22 luglio 1855 ed indirizzata al Sig. Tacchinio Francesco, primo Reggimento 1^ Compagnia Balla Clava Oriente al Campo. La missiva, dopo il transito a Geneva dello stesso giorno, è giunta a destino il 6 agosto 1855 (timbro a doppio cerchio con rosetta, II tipo R. POSTA Mil. Sarda con la seconda A grande). Essendo il militare morto, come da annotazione al recto e verso, la lettera è stata rispedita a Novi dove arrivava il 21 settembre 1855. Aperta dall’anagrafe il 21 settembre, veniva riconsegnata con annotazione di due testimoni, che firmano in calce alla lettera stessa, con riconsegna dei 5 franchi che conteneva. 2) La seconda lettera è stata scritta il 3 maggio 1856 dal Campo di Kodikoi, inoltrata tramite la posta militare francese ARMEE D’ORIENT il 3 maggio stesso via mare, come dal bollo CIVITAVECCHIA VIA DI MARE ed arrivata a Roma il 19 maggio. Interessantissimo il testo delle prime due pagine: Crimea Campo di Kodikoi 3 maggio 1856 2^ Divisione del Corpo di Riserva dell’8° di artiglieria. Carissimo Cav. Margarucci, Come già lei lo sa, la pace è fatta. Adesso partono gli inglesi, Piemontesi che poco rimangono ed anche noi altri. 16 batterie di artiglieria con cavalli sono partiti o in partenza. Buon numero di fanti e mille cinque cento di cavalleria Corazzieri e cacciatori. Si spera che fra tre mesi non sarà più truppe straniere in Crimea. Pare anche che non ci sarà armata di occupazione in Costantinopoli, Nel giungere in Francia si dice che la truppe formeranno diversi campi ognuno di 40 o 50 mille uomini. Vedremo. Forse è per scansare il tifo che qui ha fatto danni assai. La mia ordinanza ne viene di morire in 3 giorni. Però qui diminuisce ma forse che l’ingombramento dei bastimenti e le vicende del viaggio lo fanno accrescere e sviluppare allo sbarcare perché sento che in Francia ci sono delle misure adoperate e fino ad un cordone sanitario. Con grande dispiacere vengo d’imparare da una lettera del Maggiore che lei è stata incomodata… mi dispiace veramente di essere da lei così lontana; da vicino gli avrei potuto dare cure e vigilare sulle sue occorrenze. Di altra parte mi consola di sapere che va molto meglio e che al momento ove riceverà la mia lettera sarà ristabilito. Non solo lei avrà riveduto la Signora Lucia, per me non ho ricevuto le sue nuove se non indirettamente benché non mi giungerebbero. So che l’occasione di rivederla non manca di dirle che sarà sempre soddisfazione per me (seconda pagina) ricevere sue nuove se me le vuoi favorire e che me le vuole mandare direttamente. La pregherei di mandargli sotto involto alcune righe che accludo alla sua lettera, serviranno a provargli che non mi dimentico le sue gentilezze e anche a fargli conoscere il mio indirizzo se mi può scrivere. Lei mi farà piacere se vuole dare al Signore Maggiore l’obbligo della Sig. Lucia che riterrà nelle sue mani fino che vado a Roma a fare un viaggio per rivedere 1° Lei, il Maggiore e tutti nostri amici. Spero che mi farà questo piacere pregando il Maggiore di tenerlo senza esigerlo perché dispiacerebbe sig. Lucia. Puole anche arrivare il Maggiore che riceverà da me una lettera e qualche cosa che gli mando di Crimea. La riceverà forse da questo corriere stesso o dal seguente se oggi non 5
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