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Notiziario N° 224 Dicembre 2012 - Collezionisti Italiani di ...

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arancio (dalla vita brevissima, 20 marzo – 31 <strong>di</strong>cembre 1925), 20 c., verde (emesso solo il 30 giugno 1925) e<br />

30 c., grigio (data <strong>di</strong> emissione, 26 agosto 1925). Vivevano inoltre una seconda vita, da sovrastampati, i<br />

valori 50 su 40 c., bruno, 50 su 55 c., viola, 7,5 su 85 c., bruno rossastro I tipo, 25 su 60 c., azzurro I e II tipo<br />

(ma solo per il periodo febbraio – <strong>di</strong>cembre 1925), 20 su 25 c., azzurro, 30 su 50 c., violetto (entrambi<br />

dall’aprile del 1925) e 30 su 55 c., violetto (ma solo dal 28 agosto dello stesso anno). Ovviamente, erano in<br />

corso i quattro valori Leoni (5, 10, 15 e 10 su 15 c.), ed infine, per le affrancature <strong>di</strong> maggior importo, gli alti<br />

valori della serie Floreale (1, 2, 5 e 10 lire), (i valori da lire 1,25, 2,50, 25 c., verde e 75 c., rosso, sarebbero<br />

apparsi tra il 1926 e il 1927). Erano, infine, in regolare uso (pur se sarebbero andati fuori corso,<br />

ufficialmente, il 17 agosto del 1925) i francobolli con appen<strong>di</strong>ce pubblicitaria, usati scarsamente, male e con<br />

poca voglia, nei meno <strong>di</strong> 20 mesi <strong>di</strong> vita. Anche per le tariffe, gli anni 1924-25 appartengono ad un periodo<br />

tempestoso. Furono gli anni in cui l’inflazione toccò uno dei suoi massimi, e, anche per spe<strong>di</strong>re una lettera, il<br />

costo aumentò sino ad una cifra che fu, poi, raggiunta <strong>di</strong> nuovo solo alla fine del 1943. L’anno esaminato si<br />

<strong>di</strong>vide in due perio<strong>di</strong> tariffari. Nel primo, dal 1 gennaio 1924 al 15 marzo 1925 (ma tutte le tariffe ricordate<br />

erano già in vigore dal 1 gennaio 1923), spe<strong>di</strong>re una lettera costava 50 c. a porto e con 1 lira si poteva<br />

richiedere anche il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> raccomandazione. L’espresso scontava 60 c. (oltre, ovviamente, ai 50 c. della<br />

lettera semplice). Costo <strong>di</strong>mezzato, ma non per i <strong>di</strong>ritti accessori, per le lettere all’interno del <strong>di</strong>stretto (per<br />

intenderci, città per città… e imme<strong>di</strong>ati <strong>di</strong>ntorni). Stampe e cartoline con sola firma pagavano 10 c.,<br />

aumentati a 15 per le cartoline in <strong>di</strong>stretto o con cinque parole (anni beati in cui i postelegrafonici avevano<br />

tempo e voglia <strong>di</strong> contare le parole!). Con 20 c. s’inviava un biglietto da visita, mentre, con 25 c. si poteva<br />

spe<strong>di</strong>re una fattura o si scriveva ad un militare e, con 30 c., infine, si poteva scrivere quanto si voleva su una<br />

cartolina e farla recapitare in tutta l’Italia. Il secondo periodo, dal 16 marzo 1925 al 31 agosto 1926, vide la<br />

lettera aumentare a 60 c. ed il resto in proporzione (60 c. <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> raccomandazione, 70 c., espresso, 30 c.,<br />

lettera nel <strong>di</strong>stretto, <strong>di</strong>retta ad un militare o fattura, 20 c., cartolina nel <strong>di</strong>stretto, biglietto da visita, con cinque<br />

parole ovunque, o <strong>di</strong>retta ad un militare). Inviare stampe e cartoline, con la sola firma, costava ancora 10 c.<br />

Stabilire le tipologie degli invii (e quin<strong>di</strong> accertare le tariffe), esaminando solo dei frammenti, è molto<br />

<strong>di</strong>fficile, in alcuni casi, del tutto impossibile. Si possono formulare solo delle ipotesi ricordando che, tra<br />

tariffe comuni e inconsuete, devono essere privilegiate le prime e che l’errore deve essere preventivato (e<br />

scusato), in partenza, dal paziente lettore.<br />

I PERIODO TARIFFARIO, 1 GENNAIO 1924 – 15 MARZO 1925<br />

I frammenti appartenenti al I periodo, quello, per intenderci, in cui la lettera viaggiava<br />

con 50 c., sono, in tutto, 9, tre dei quali si possono riferire, quasi sicuramente, alla<br />

corrispondenza or<strong>di</strong>naria, I porto, perché non è ipotizzabile che sia stato asportato un<br />

eventuale francobollo commemorativo <strong>di</strong> pari importo, declassando, quin<strong>di</strong>, una<br />

raccomandata che scontava, appunto, una lira.<br />

Fig. 1 Il frammento n. 1 si riferisce ad una lettera commerciale, impostata a Milano il<br />

14.11.24, e affrancata con un 50 c. Michetti, francobollo or<strong>di</strong>nario oltre ogni <strong>di</strong>re.<br />

Emesso fin dal 1 gennaio 1908, fu pensionato il 1 luglio 1926, anche se il periodo <strong>di</strong><br />

maggior uso fu proprio il nostro, visto l’ovvio impiego. Il valore è perciò bassissimo.<br />

Fig. 2 Questo frammento documenta l’uso, non frequentissimo, ma normale nel<br />

periodo, del francobollo precedente con appen<strong>di</strong>ce pubblicitaria della Singer. La<br />

lettera, impostata a Musocco (MI) il 29.11.24, è posteriore <strong>di</strong> soli 18 giorni alla prima<br />

data d’uso conosciuta. Ciò non costituisce, però, motivo <strong>di</strong> particolare pregio poiché,<br />

anzi, la novità spinse, all’inizio, ad un uso più consistente <strong>di</strong> tali valori.<br />

Fig. 3 Il frammento riguarda,<br />

ancora, una lettera commerciale<br />

impostata a Fratte <strong>di</strong> Salerno –<br />

Salerno (come recita il guller a<br />

lunette, barrate verticalmente) il<br />

13.12.24. La tariffa è coperta me<strong>di</strong>ante due Leoni da 10 c. e<br />

un Michetti da 30 c., arancio. Comparso a settembre del<br />

1922, l’uso <strong>di</strong> quest’ultimo valore non fu mai<br />

particolarmente intenso (poiché, da solo, fu utilizzato, nel<br />

periodo tariffario successivo al nostro, per affrancare le<br />

lettere nel <strong>di</strong>stretto). L’accoppiata con i due Leoni è perciò<br />

da considerarsi logica, visto che, tranne i due 20 c. con l’effige rivolta a destra d’uso, ormai, spora<strong>di</strong>co e il 20<br />

c. Floreale, ad<strong>di</strong>rittura introvabile, non vi era altra possibilità per affrancare una lettera. Da notare la<br />

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