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La Programmazione Neuro Linguistica applicata ai problemi della ...

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Università L.I.U.C.<br />

Progetto Gestione Sistemi Complessi<br />

<strong>La</strong> <strong>Programmazione</strong> <strong>Neuro</strong> <strong>Linguistica</strong><br />

<strong>applicata</strong> <strong>ai</strong> <strong>problemi</strong> <strong>della</strong><br />

comunicazione interpersonale nelle<br />

organizzazioni complesse<br />

Dr Consuelo C. Casula<br />

Specialista in psicologia del <strong>La</strong>voro<br />

Castellanza 19 genn<strong>ai</strong>o 2001<br />

C.C.C. LIUC, 2001, 1


<strong>Programmazione</strong> <strong>Neuro</strong> <strong>Linguistica</strong> (PNL)<br />

<strong>La</strong> <strong>Programmazione</strong> <strong>Neuro</strong> <strong>Linguistica</strong> (PNL) è una disciplina che studia gli aspetti<br />

linguistici e analogici <strong>della</strong> comunicazione interpersonale. PNL sta per<br />

<strong>Programmazione</strong>= il nostro modo di comportarci segue un certo programma che è<br />

stato appreso. L’apprendimento è in continua evoluzione e aggiornamento. Il<br />

programma può essere destrutturato e ristrutturato.<br />

<strong>Neuro</strong>= il programma ha correlazioni con il sistema neurologico.<br />

<strong>Linguistica</strong>= esprimiamo il programma attraverso il linguaggio verbale e non verbale.<br />

Modificando gli aspetti linguistici osservati modifichiamo il programma neurologico<br />

<strong>La</strong> PNL studia la struttura dell’esperienza soggettiva attraverso l’osservazione dei<br />

comportamenti. Tale studio serve a individuare il funzionamento e l’efficacia delle<br />

strategie <strong>della</strong> persona col proposito di identificare e di utilizzare le strategie eccellenti<br />

da mo<strong>della</strong>re. Un buon PNL è un buon calibratore: osserva i segnali deboli <strong>della</strong><br />

comunicazione verbale e analogica e li utilizza per instaurare e mantenere rapporto<br />

con l’interlocutore.<br />

Della comunicazione analogica osserva i movimenti del corpo e le espressioni del viso<br />

e <strong>della</strong> voce. Il viso è un sistema di segnalazione emotiva involontaria che indica la<br />

qualità, l'autenticità, l'intensità la durata, i tempi d’avvio e di spegnimento dell'emozione<br />

provata, la combinazione di più emozioni e l'autocontrollo.<br />

Cosa osservare del viso<br />

• i movimenti oculari indicatori dei sistemi rappresentazionali evocati: VAC<br />

• il sorriso: smorzato, triste, misto, correttivo, di acquiescenza, di coordinazione, di<br />

ascolto<br />

• la congruenza tra l’espressione degli occhi e quella delle labbra<br />

Cosa osservare dei movimenti del corpo<br />

C.C.C. LIUC, 2001, 2


• Prossemica (orientamento e distanza): zona intima, personale, sociale e pubblica<br />

• Atteggiamento posturale e di movimento: posizione eretta, tesa, protesa, distesa,<br />

rilassata, posizione seduta, andatura<br />

• Direzione dello sguardo: contatto oculare, diverso d<strong>ai</strong> movimenti oculari (VAC)<br />

• Mimica: fisiognomica e mimica acquisita: regione frontale; parte mediana; bocca<br />

mento<br />

• Gesti: emblematici, descrittivi, di regolazione, d’adattamento, di manifestazione<br />

affettiva<br />

Cosa osservare <strong>della</strong> voce<br />

• Tono, intonazione, senso<br />

• Timbro, colore del suono, gutturale, nasale, soffocato<br />

• Tempo, velocità assoluta o relativa, pause, ritmo<br />

• Volume, l'intensità sonora<br />

• Risata<br />

• Espressioni sonore, sospiri, tossicchiare, vocalizzazioni<br />

L’osservazione fa cogliere la congruenza tra i tre canali espressivi -verbale, non verbale<br />

e paraverbale- che va però attentamente calibrata sulla persona per distinguere quale è<br />

il suo stile espressivo “tipico” e quale è una reazione allo stimolo situazionale o<br />

contingente.<br />

Dall’osservazione e calibrazione si passa al rispecchiamento, a un’elegante imitazione<br />

di alcuni comportamenti verbali e analogici dell’interlocutore, utile per instaurare e<br />

mantenere un buon rapporto di fiducia reciproca.<br />

C.C.C. LIUC, 2001, 3


• Postura<br />

COMPORTAMENTI DA RISPECCHIARE<br />

CORPO VOCALE/VERBALE<br />

• Gesti delle mani/braccia<br />

• Inclinazione <strong>della</strong> testa<br />

• Espressioni del viso<br />

• Spostamenti di peso<br />

• Respirazione<br />

• Movimento delle gambe/piedi<br />

• Movimenti oculari<br />

• Timbro<br />

• Tempo<br />

• Volume<br />

• Tono<br />

• Predicati<br />

• Suoni vari<br />

• Parole, frasi ricorrenti<br />

• Espressioni automatiche<br />

<strong>La</strong> PNL presta particolare attenzione allo stile espressivo delle persone, alle parole<br />

privilegiate, alle sequenze delle frasi. In particolare coglie il sistema di<br />

rappresentazione mentale o sensorialmente specificato -Visivo, Auditivo, Cenestesico<br />

(Gustativo, Olfattivo, Tattile), e le malformazioni del Metamodello<br />

Termini mentali, non specificati<br />

Pensare, credere, reputare, ritenere, decidere, motivare, capire, pianificare, avvisare,<br />

anticipare, conoscere, creare, gestire, sviluppare, sapere, essere dell'avviso,<br />

interpretare, considerare, optare, verificare, ammonire, intendere, preparare, pianificare,<br />

deliberare, attivare, articolare, capisco, certo, sicuro, bene.<br />

C.C.C. LIUC, 2001, 4


Termini sensorialmente specificati<br />

Nebbioso<br />

Offuscato<br />

Oscurità<br />

Film<br />

Opaco<br />

Prospettiva<br />

Scintillio<br />

Pittura<br />

Visione<br />

Punto di vista<br />

Sguardo<br />

Illuminato<br />

Fissare<br />

Illustrare<br />

Apparizione<br />

Barlume<br />

Guardare<br />

Visibile<br />

Esplorare<br />

Mostrare<br />

Chiaro<br />

Abbagliare<br />

Accecare<br />

Occhiata<br />

Scintillio<br />

Fotografia<br />

VISIVI AUDITIVI CINESTESICI OLFAT/GUSTAT<br />

Ascoltare<br />

Parlare<br />

Eco<br />

Armonia<br />

Rumore<br />

A voce alta<br />

Stridente<br />

Campana<br />

Suoni<br />

Raccontare<br />

Coro<br />

Chiamare<br />

Gridare<br />

Fischio<br />

Dissonanza<br />

Assonanza<br />

Risuonare<br />

Rimbomba<br />

Amplificate<br />

Cadenza<br />

Ciacolare<br />

Grugnire<br />

Brontolare<br />

Bisbigliare<br />

Pianto<br />

Sibilo<br />

Comodo<br />

Confort<br />

Stretto<br />

Sottile<br />

Ruvido<br />

Solido<br />

Pressione<br />

Tensione<br />

Ferire<br />

Rilassato<br />

Goffo<br />

Prurito<br />

Palpitare<br />

Sudare<br />

Tremare<br />

Scuotere<br />

Penetrare<br />

Calore<br />

Toccare<br />

Ruvido<br />

Goffo<br />

Rilassato<br />

Rimescolare<br />

Inalare<br />

Tagliare<br />

Agitare<br />

C.C.C. LIUC, 2001, 5<br />

Odore<br />

Aroma<br />

Profumo<br />

Fragranza<br />

Assaggiare<br />

Morso<br />

Lingua<br />

Puzza<br />

Essenza<br />

Affumicato<br />

Pungente<br />

Acre<br />

Amaro<br />

Piccante<br />

Dolce<br />

Salato<br />

Pepato<br />

Fiuto<br />

Annusare<br />

Esalazione<br />

Evaporare<br />

Fetore<br />

Sorseggiare<br />

Trasudare<br />

Alito<br />

Leccata


IL METAMODELLO<br />

Il M.M. fornisce un set di strumenti linguistici utili per riconoscere cancellazioni,<br />

generalizzazioni e distorsioni presenti nel linguaggio e controllare il linguaggio grazie a<br />

precisi parametri di buona formazione. Il M.M. consente di identificare gli schemi di<br />

comunicazione delle persone e di raccogliere le informazioni necessarie per collegare<br />

l'esperienza, la rappresentazione interna e la descrizione verbale.<br />

Lo scopo del M.M. è di rendere esplicita la connessione tra linguaggio (esterno) ed<br />

esperienza (interna), consente di individuare i tre processi di.<br />

Cancellazione è un processo di selezione di alcuni aspetti e di esclusione di altri.<br />

Generalizzazione è quel processo attraverso il quale parti di un’esperienza vengono<br />

astratte dal contesto originario per rappresentare tutta la categoria<br />

Distorsione è quel processo che permette di operare cambiamenti nell'esperienza<br />

Tipi di cancellazioni<br />

• Cancellazione semplice: mancano i complementi richiesti dalla struttura<br />

sintattica:ho paura<br />

• Cancellazione del comparativo: non viene indicato il termine di paragone: voglio<br />

star meglio<br />

• Mancanza di indice referenziale: i soggetti o i complementi <strong>della</strong> frase sono vaghi<br />

o indeterminati: non importa<br />

• Verbi non specificati: si usano verbi qualitativi, che riferiscono azioni attuabili con<br />

modalità e intensità diverse, senza precisarne il senso: mi ha ferito<br />

• Falsi avverbi: manca l'emittente del messaggio: evidentemente lui ha ragione<br />

• Nominalizzazione: parole composte con gli affissi ione, tura, ismo, ità, che<br />

permettono la trasformazione di un verbo in un nome: dobbiamo migliorare la nostra<br />

comunicazione<br />

Tipi di generalizzazioni<br />

C.C.C. LIUC, 2001, 6


• Quantificatori universali: termini che assolutizzano, generalizzano e mancano di<br />

indici referenziali precisi: nessuno mi ascolta<br />

• Operatori modali di necessità: termini che indicano la contingenza legata a regole<br />

assolute e presentate come indiscutibili: bisogna ubbidire<br />

• Operatori modali di impossibilità: parole che sottolineano contingenze di<br />

impossibilità, auto-impedimenti: non posso fare quello che voglio<br />

Tipi di distorsioni<br />

• Lettura <strong>della</strong> mente: asserzioni tramite le quali si sostiene di conoscere pensieri,<br />

sentimenti, sensazioni di un'altra persona: non gli piacerà<br />

• Mancanza del performativo: affermazioni di principio di cui non è più indicata<br />

l'origine: è giusto tacere<br />

• Causa-effetto: attribuzioni di univoca relazione di causalità lineare per collegare due<br />

o più fenomeni che non necessariamente sono collegati: il suo ritardo mi<br />

innervosisce<br />

• Equivalenza complessa: attribuzioni di relazioni di significato che collegano due o<br />

più fenomeni non necessariamente collegati: il suo non telefonare denota<br />

indifferenza<br />

• Presupposizioni: dare per scontata un'informazione che spiega la legittimità e la<br />

condizione successiva di qualcos'altro:picchia ancora sua moglie?, è un fannullone<br />

come suo fratello<br />

C.C.C. LIUC, 2001, 7


INTERVENTI DI PRECISIONE<br />

Gli interventi di precisione sono domande o asserzioni che invitano a recuperare la<br />

struttura nascosta, -l'esperienza soggettiva -, dalla struttura superficiale, -quanto è stato<br />

esplicitato. Servono per recuperare le informazioni nascoste, per chiarire punti oscuri,<br />

per togliere confusioni e ambiguità, per discriminare e contestualizzare, per far<br />

emergere la personale posizione di chi parla. Si recupera pertanto quanto è stato<br />

cancellato, il dettaglio che è stato isolato, si provoca un'espansione delle limitazioni<br />

soggettive o il riconoscimento dell'arbitrarietà delle attribuzioni o dei collegamenti.<br />

Diventa uno strumento indispensabile per un ascolto teso alla comprensione e non alla<br />

interpretazione di quanto l’interlocutore sta comunicando.<br />

Recupero delle cancellazioni<br />

• Cancellazione semplice:di che cosa, di chi, dove, quanto, quando<br />

• Cancellazione del comparativo: di chi, di cosa, rispetto a …<br />

• Mancanza dell'indice: referenziale: cosa/chi specificamente<br />

• Verbi non specificati: come, in che modo, come s<strong>ai</strong> che<br />

• Falsi avverbi: per chi è ...<br />

• Nominalizzazione: coniugazione del verbo<br />

Recupero delle generalizzazioni<br />

• Quantificatori universali: ripetizione del quantificatore usato: proprio nessuno?<br />

ricerca di un contro-esempio. C'è m<strong>ai</strong> stato qualcuno che<br />

• Operatori modali di necessità: individuazione dei vincoli: chi/ cosa ti obbliga<br />

ipotizzazione di conseguenze: cosa succederebbe se non...<br />

• Operatori modali di impossibilità: individuazione dei vincoli: chi/ cosa ti impedisce;<br />

ipotizzazione di conseguenze: cosa succederebbe se ...<br />

Recupero delle distorsioni<br />

C.C.C. LIUC, 2001, 8


• Lettura <strong>della</strong> mente: come f<strong>ai</strong> a saperlo<br />

• Mancanza del performativo: recupero dell'emittente: chi l'ha detto, per chi,<br />

secondo i criteri/valori di chi<br />

• Causa-effetto: come specificamente X causa Y, come lo s<strong>ai</strong><br />

• Equivalenza complessa: come f<strong>ai</strong> a sapere; vuoi dire che se...X allora Y ; tutte le<br />

volte che X... allora Y; cosa significa questo per te<br />

• Presupposti: recuperare ciò che si dà per scontato<br />

C.C.C. LIUC, 2001, 9


Bibliografia<br />

Bandler R. Grinder J. <strong>La</strong> struttura <strong>della</strong> magia, Astrolabio<br />

Bandler R. Grinder J. <strong>La</strong> metamorfosi terapeutica Astrolabio<br />

Bandler R. Grinder J,I modelli <strong>della</strong> tecnica ipnotica di Milton Erickson Astrolabio<br />

Bandler L.C., Bandler R., Grinder J., Dilts R., DeLozier J. <strong>Programmazione</strong><br />

neurolinguistica Astrolabio<br />

Bandler R. Grinder J. <strong>La</strong> ristrutturazione Astrolabio<br />

Bandler R. Usa il cervello per cambiare, Astrolabio<br />

Bandler R. Magia in azione, Astrolabio<br />

Cameron Bandler L. Gordon D. Lebeau M. Come costruire il tuo futuro, Astrolabio<br />

Dilts R. B. Leadership e visione creativa, Guerini Associati<br />

Dilts R. B, Le convinzioni, Astrolabio,<br />

<strong>La</strong>nkton S. Magia pratica Astrolabio<br />

Robbins A. Come ottenere il meglio da sé e dagli altri Bompiani<br />

C.C.C. LIUC, 2001, 10

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