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P arro cch ia M issio n e C atto lica d i L in gua Ita liana

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niera modesta sul calcolo della pensione<br />

f<strong>in</strong>ale. Per alcuni, il contributivo<br />

può rappresentare addirittura un miglioramento.<br />

Chi resta a lavorare più<br />

a lungo, anche oltre i 40 anni, ha <strong>in</strong>fatti<br />

la soddisfazione di vedersi <strong>in</strong>crementare<br />

la rendita; <strong>in</strong> quanto 40 anni,<br />

lo ricord<strong>ia</strong>mo, è il tetto massimo dell’<br />

anz<strong>ia</strong>nità utilizzata per il ve<strong>cch</strong>io calcolo<br />

retributivo.<br />

Inf<strong>in</strong>e, gli aumenti pensionistici previsti<br />

dal 2012 saranno assegnati solamente<br />

ai titolari di pensione di importo<br />

f<strong>in</strong>o a 1.405,00 euro al mese. Gli<br />

assegni più alti resteranno <strong>in</strong>var<strong>ia</strong>ti.<br />

Dalle nuove regole si salvano, <strong>in</strong> generale,<br />

tutti coloro che hanno raggiunto<br />

i requisiti (età e contributi) entro<br />

dicembre 2011, nonché tutti coloro<br />

che, antecedentemente alla data<br />

del 31.10.2011, s<strong>ia</strong>no stati autorizzati<br />

alla prosecuzione volontar<strong>ia</strong>.<br />

Dobb<strong>ia</strong>mo dire che rispetto alle riforme<br />

degli ultimi anni, questa é una riforma<br />

strutturale, necessar<strong>ia</strong> anche<br />

30<br />

dal 1971<br />

se rivoluzionar<strong>ia</strong>, che arriva forse <strong>in</strong><br />

ritardo, imposta dalla crisi, <strong>in</strong> un momento<br />

difficile per le famiglie. C’è il<br />

calcolo contributivo pro-rata per tutti,<br />

una misura di equità <strong>in</strong>tergenerazionale.<br />

Sale l’età pensionabile delle<br />

donne e ciò era <strong>in</strong>evitabile, come il<br />

superamento delle pensioni di anz<strong>ia</strong>nità.<br />

In prospettiva, a lungo term<strong>in</strong>e,<br />

si andrà <strong>in</strong> pensione a 70 anni o con<br />

42 anni e più di contributi. Ma se le<br />

aziende dovranno tenere i lavoratori<br />

f<strong>in</strong>o a 66-70 anni d’età o 42-46 anni di<br />

contributi, subiranno di regola un aumento<br />

dei costi, <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di retribuzioni<br />

e di m<strong>in</strong>ore produttività. Occorre<br />

pertanto emanare dei provvedimenti<br />

per evitare ai lavoratori, dopo aver<br />

detto loro che devono produrre f<strong>in</strong>o a<br />

70 anni, che a 65 vengano buttati fuori<br />

dal mercato del lavoro perché non<br />

servono più.<br />

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Tel. 052 202 37 18 - Cel. 079 421 63 10<br />

Gaetano Ve<strong>cch</strong>io<br />

(Patronato ACLI Zurigo)

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