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Geroglifici - Corso di geroglifico a livello universitario - Sito Mistero

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La scrittura geroglifica inizia nel IV millennio e termina il 24 agosto del 394 d.C.<br />

Risale infatti a questa data l’iscrizione geroglifica più tarda finora conosciuta:<br />

semplice e non raffinata, essa fu graffita sulla parte interna del muro nord della Porta<br />

<strong>di</strong> Adriano davanti a un’immagine del <strong>di</strong>o nubiano Mandulis, sull’isoletta <strong>di</strong> Philae,<br />

da Esmet-Aakhom, scriba dell’archivio del tempio.<br />

La scrittura geroglifica comporta, da un lato, dei segni con valore fonetico, cioè che<br />

esprimono dei suoni (come le lettere del nostro alfabeto), segni che sono chiamati<br />

ideogrammi e fonogrammi; dall’altro, dei segni che hanno un valore semantico, detti<br />

determinativi, e che servono a precisare visivamente il senso delle parole alle quali<br />

essi sono aggiunti. Come nella maggior parte delle scritture semitiche, i fonogrammi<br />

tengono conto solo delle consonanti e delle semi-consonanti.<br />

L’ideogramma è un segno che identifica una parola, come per esempio le nostre cifre:<br />

il segno “5” significa e si pronuncia cinque, senza ricorrere alle lettere c, i, n, q, u, e.<br />

In egiziano, per esprimere, ad esempio, la parola “acqua”, si scrivono tre piccole onde<br />

d’acqua stilizzate: .<br />

I fonogrammi sono dei segni che identificano uno o più suoni. Essi derivano dagli<br />

ideogrammi in virtù del principio del rebus, cioè l’impiego <strong>di</strong> un <strong>di</strong>segno per il suo<br />

valore fonetico, in<strong>di</strong>pendentemente da ciò che raffigura.<br />

In italiano si potrà scrivere la parola “samurai” per mezzo dei <strong>di</strong>segni che<br />

rappresentano, convenzionalmente, sa(oca), mu(acqua), ra(sole) ,j(canna fiorita):<br />

I fonogrammi si sud<strong>di</strong>vidono in tre classi:<br />

1. gli unilitteri, circa 30, che notano una sola lettera (i segni del nostro alfabeto,<br />

A, B, C, etc. sono degli unilitteri);<br />

2. i bilitteri, circa 80, che notano due lettere (la lettera X, in italiano K+S, è un<br />

bilittero);<br />

3. i trilitteri, circa 50, che notano tre lettere (in italiano non abbiamo esempi).<br />

.

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