L'era dei Narcostati - Valori
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a cura di Valentina Neri | per segnalazioni scrivete a neri@valori.it<br />
REOOSE,<br />
IL WEB RISCOPRE IL BARATTO<br />
BACI DI TRAMA,<br />
LA MODA È “NATURALE”<br />
Dopo alcuni anni a lavorare come modellista e stilista<br />
per grandi aziende che delocalizzavano la produzione<br />
in Cina e India e trattavano anche pelli e pellicce, Susy<br />
Bonollo ha deciso di cambiare strada, assecondando<br />
la propria sensibilità ambientale. Da questa scelta,<br />
nel maggio del 2011, nasce “Baci di trama”, una linea<br />
di abbigliamento per donna («ma presto – anticipa –<br />
arriveranno anche i capi maschili») in materiali<br />
esclusivamente biologici: canapa, cotone bio, fibra<br />
di bambù, lana organica e nuove fibre ricavate dal mais<br />
e dall’ortica. Ogni modello è disegnato da lei e realizzato<br />
artigianalmente, al massimo in 50-60 capi, da piccoli<br />
produttori italiani che riescono a fatica a reggere alla<br />
concorrenza <strong>dei</strong> colossi industriali. Anche Susy Bonollo<br />
lo scorso settembre era a Milano, a So critical so fashion,<br />
ed è in contatto con i Gruppi di acquisto solidale che<br />
spesso organizzano piccole fiere del tessile etico.<br />
E auspica che in Italia si riesca a «coinvolgere sempre<br />
di più anche i non addetti ai lavori, per far comprendere<br />
il valore del biologico al pubblico più vasto possibile».<br />
www.baciditrama.it<br />
ELISABETTA ZAVOLI<br />
| TERRAFUTURA |<br />
Un sito dalla grafica accattivante che ricalca la struttura delle piattaforme di aste online.<br />
Ma c’è una differenza fondamentale: il denaro non compare mai. È Reoose, un portale che mette<br />
le potenzialità del web a disposizione della più antica delle forme commerciali: il baratto.<br />
L’idea nasce quando Luca e Irina acquistano un materasso sbagliato e, dopo inutili giri<br />
di telefonate, sono costretti a disfarsene. A partire da questo piccolo danno economico<br />
e ambientale progettano una vetrina virtuale in cui chiunque può esporre oggetti che non usa più.<br />
A ogni prodotto, a seconda della sua categoria, viene assegnato un certo “peso” in crediti:<br />
quando lo si cede a un altro utente dunque si guadagnano punti da usare per ottenere un altro<br />
oggetto. Oppure da donare a una Onlus, che ad esempio, racconta Luca, può essere «una casafamiglia<br />
che procura su Reoose un passeggino da donare a genitori in difficoltà». Il passaparola,<br />
la partnership con Banca Etica, un blog dedicato all’ambiente, ma soprattutto l’entusiasmo<br />
degli utenti: e, senza spendere un euro in pubblicità, nell’arco di poco più di un anno si è arrivati<br />
a 20 mila iscritti. Con il progetto – spiega Luca – di allargare il team e sbarcare all’estero.<br />
www.reoose.com<br />
WEB E AMBIENTE<br />
PER L’INSERIMENTO SOCIALE<br />
La recente normativa dell’Unione europea, recepita<br />
anche in Italia, impone di smaltire in modo corretto<br />
i Raee. La sigla sta per “rifiuti da apparecchiature<br />
elettriche ed elettroniche”: computer, elettrodomestici,<br />
cellulari e così via. In Emilia Romagna un ampio gruppo<br />
di soggetti pubblici e privati ha deciso di cogliere<br />
quest’opportunità ambientale e darle anche un valore<br />
sociale, affidando questo lavoro ai detenuti. Dopo una<br />
fase sperimentale finanziata dalla Regione con il Fondo<br />
sociale europeo, la partenza ufficiale è stata circa<br />
tre anni fa: attualmente undici ragazzi sono impiegati<br />
in tre laboratori gestiti da altrettante cooperative sociali<br />
a Forlì, Bologna e Ferrara. Ma l’iniziativa ha avuto anche<br />
un’inedita “svolta digitale”: a gestire il sito ufficiale,<br />
infatti, sono un ragazzo e una ragazza che stanno finendo<br />
di scontare la propria pena ai domiciliari. «Per noi la cosa<br />
più importante, insieme al valore ambientale,<br />
è responsabilizzarli il più possibile», spiega Barbara<br />
Bovelacci di Techne Forlì-Cesena, l’ente di formazione<br />
che segue i detenuti insieme a Cefal Bologna.<br />
«Cerchiamo di fornire loro competenze digitali, ma anche<br />
di comunicazione: in futuro dovranno relazionarsi<br />
con i giornalisti e fare ricerche su temi ambientali».<br />
www.raeeincarcere.org<br />
LA VIA D’USCITA ALLA CRISI?<br />
È “GREEN”<br />
Ormai giunto alla sua sedicesima edizione, Ecomondo<br />
si attesta tra gli appuntamenti fissi nel panorama<br />
italiano della green economy. A Rimini Fiera, dal 7 al 10<br />
novembre, ci sarà spazio per più di 150 eventi, collegati<br />
da un fil rouge di stretta attualità: qual è la via d’uscita<br />
alla crisi? Ecomondo propone una risposta: la green<br />
economy dev’essere al centro delle scelte di enti<br />
pubblici, imprese e cittadini, come volano per uno<br />
sviluppo sostenibile che garantisca nuove opportunità<br />
lavorative, soprattutto per i giovani. Sarà questo<br />
lo sfondo <strong>dei</strong> numerosi convegni, dedicati di volta<br />
in volta alla certificazione dell’impatto ambientale <strong>dei</strong><br />
prodotti, agli strumenti finanziari e ai fondi europei<br />
da cui gli enti locali possono attingere per investire<br />
nell’efficienza energetica, o ancora alle tecnologie per<br />
la tutela dell’ambiente nei Paesi in via di sviluppo.<br />
Ma si parlerà anche di Patto <strong>dei</strong> sindaci, compostaggio,<br />
raccolta differenziata. Saranno ospitati dalla fiera,<br />
inoltre, gli Stati generali della Green Economy promossi<br />
dal Ministero dell’Ambiente e coordinati dalla<br />
Fondazione Sviluppo Sostenibile.<br />
www.ecomondo.com<br />
| ANNO 12 N. 104 | NOVEMBRE 2012 | valori | 69 |