Baratti :: - Odin Teatret Archives
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Stasera, come vedremo, si discuterà un contingente problema di comportamento con<br />
l’accanimento e la gravità di chi si trova ad un bivio fra decisivi quesiti politici e morali.<br />
Il cancello sferraglia, come ogni volta che si arriva qui in visita di sera, all’ora del<br />
dopo cena, quando in casa i bambini dormono. Ci siamo dati appuntamento per<br />
riflettere sul da fare. La discussione si farà animata. Andrà a inciampare in uno scoglio.<br />
Dall’inciampo verrà il baratto. Quasi per caso.<br />
::<br />
Per capire questa casualità soltanto apparente, si deve tener conto di alcune<br />
premesse. L’<strong>Odin</strong> <strong>Teatret</strong> è venuto a Carpignano Salentino a proprie spese, per lavorare<br />
ad un nuovo spettacolo. A Carpignano vive un migliaio di persone. Tutti conoscono<br />
tutti, e ormai conoscono per nome anche gli attori venuti dalla Danimarca. Ma i danesi<br />
non fanno gli attori in pubblico (vengono chiamati “i danesi” anche se non tutti lo sono:<br />
alcuni norvegesi, un’attrice italiana, Barba italiano e salentino).<br />
La gente del paese si sveglia presto. Vede i danesi la mattina, poco prima dell’alba,<br />
verso le cinque, quando in riva al mare o nei campi, fra gli ulivi, allenano per alcune ore<br />
la voce. Per il resto, stanno chiusi al lavoro. Li si incontra quando vanno avanti e<br />
indietro a far spese, e con l’uno o l’altro di loro si può far conversazione. Sanno tutti<br />
almeno un poco di italiano. La gente di Carpignano è ospitale. Molti sorrisi, alcuni saluti<br />
quasi affettuosi, quasi fra amici. “Quasi”, perché i danesi si mischiano molto raramente<br />
alla vita del paese. Vivono per conto loro, accampati in quel palazzo abbandonato che<br />
viene ancora chiamato “il Castello”.<br />
Non ha niente che ricordi un castello, solo un’ampia facciata nel rustico barocco<br />
caratteristico del Salento. È in disuso. Al piano terra, c’era una manifattura del tabacco.<br />
Lo stanzone dell’ ex manifattura è usato dall’<strong>Odin</strong> come sala di lavoro. Al piano<br />
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