scubazone #5
scubazone #5
scubazone #5
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
A volte capita di riuscire a scattare un’ottima foto riuscendo a cogliere<br />
una situazione particolare al volo, cosi senza pensarci troppo,<br />
ma non è questo il mio caso. In particolare questo scatto ha richiesto<br />
più di un’immersione e quasi un migliaio di foto prima di arrivare a un<br />
risultato che si avvicinasse alle mie aspettative.<br />
Ma partiamo dal principio. Tutto inizia con il mio viaggio a Tulamben<br />
nell’isola di Bali, nota a tutti i fotografi subacquei come una delle<br />
migliori mete per la macrofotografia e per le sue fantastiche stazioni<br />
di pulizia, dove è possibile ammirare le cernie tropicali (Cephalopholis<br />
sonnerati) intente a farsi pulire dai gamberi pulitori (Lysmata amboinensis),<br />
così dopo la prima immersione di ceck da parte delle guide,<br />
chiedo di inserire nel programma un’immersione nella Cleaning Station.<br />
La prima immersione fu spettacolare dal punto di vista subacqueo, ma<br />
molto scarsa dal punto di vista fotografico, in quanto non riuscivo ad<br />
avvicinarmi a sufficienza alle cernie senza spaventarle o innervosirle,<br />
così mi feci accompagnare sullo stesso punto una seconda volta e in<br />
quella seconda occasione non feci neanche uno scatto. Mi fermai solamente<br />
a capire come si muovevano le cernie, come avveniva l’avvicinamento<br />
alla stazione di pulizia, quale poteva essere la posizione migliore<br />
da cui fotografare.<br />
Il giorno seguente, alla terza immersione, presi confidenza con il posto<br />
e con i pesci, capii come avvicinarli nel modo giusto, dove posizionarmi,<br />
la corretta posizione dei flash, diciamo che ero pronto per lo<br />
scatto che avevo in testa, cosi nel pomeriggio mi feci riaccompagnare<br />
per la quarta immersione, ma ahimè appena arrivati, ci rendemmo conto<br />
che un altro gruppo di fotografi era presente sulla stazione di pulizia.<br />
Decisi di scendere ugualmente, ma ormai le cernie erano innervosite dagli<br />
sgraditi ospiti che cercavano di rincorrerle da tutte le parti con<br />
l’unico risultato di spaventarle, quindi niente scatti buoni.<br />
Ritornai nel solito punto il giorno seguente per la quinta immersione,<br />
ma appena arrivato mi resi conto che qualcosa non andava, i gamberi erano<br />
tutti nascosti tra i massi e sembravano non avere nessuna intenzione<br />
di uscire, se non qualche singolo esemplare piu coraggioso, ben presto<br />
capii che intorno alla stazione di pulizia c’erano dei jack fish che<br />
non appena cercavano di avvicinarsi ai gamberi venivano cacciati dalle<br />
cernie. Quindi nessuna buona foto; decisi allora di rifare un’immersione<br />
nel pomeriggio, ma anche in quel caso appena scesi mi resi conto che<br />
qualcosa non andava, i gamberi erano tutti fuori ma le cernie erano<br />
immobili sul fondale. Ne capii immediatamente il motivo: quattro squali<br />
pinna nera mi stavano facendo visita sulla secca, tenendomi compagnia<br />
per tutta la durata dell’immersione, e io avevo il 100 mm macro…<br />
Così decisi di farmici riaccompagnare nuovamente per la settima immersione,<br />
allora finalmente filò tutto liscio, senza nessun intoppo. Ho<br />
avuto tutto il tempo per poter eseguire qualche scatto in tutta tranquillità,<br />
alla fine...<br />
sub<br />
photostory<br />
di davide lopresti<br />
Attrezzatura: Reflex Canon 1000D in custodia Nimar, 100 mm Macro Canon, 2 flash Inon Z 240 e D2000<br />
161