Pasquini Symposium - Patrizio Barbieri
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Quaderni Trentino Cultura Cultura per il territorio Atti<br />
Nel gennaio 1671, per la beatificazione di Lodovico Bertrando di Valenza<br />
e Rosa di Lima nel Perù, i pp. Domenicani attiravano l’attenzione<br />
di tutta la città. Il 3 gennaio, nella chiesa di San Lorenzo, veniva cantata<br />
una «Messa in musica à due Organi con Choro di Stromenti, & un altro<br />
di Trombe, e Tamburi»; dopo un’intera settimana di messe cantate con<br />
la stessa solennità, il 10 gennaio le cerimonie venivano concluse con<br />
una processione memorabile «à suon di Trombe, Tamburri, Organi,<br />
Campane», con gruppi di «Angioli [e] Angiolette» accompagnate dai<br />
loro strumenti; il grande coinvolgimento di fedeli è testimoniato dal<br />
numero di comunioni distribuite nell’ultimo giorno dai padri domenicani:<br />
più di 2500 49 !<br />
L’incremento delle occasioni e della sensibilità devozionale in tutta la<br />
diocesi di Trento in questo periodo, è testimoniato pure dal moltiplicarsi<br />
dei luoghi di preghiera come i piccoli oratori familiari, edificati a<br />
fianco dei palazzi signorili. Tra la fine del Cinquecento e la chiusa del<br />
Seicento si registra anche l’edificazione di ben diciotto santuari dedicati<br />
alla Madonna in tutta la diocesi, da Folgaria a Segonzano, da Bosentino<br />
a Piné 50 . L’attenzione alla liturgia traspare, invece, anche dalla pubblicazione,<br />
il 14 settembre 1725, di un nuovo Rituale voluto proprio dal<br />
principe vescovo Spaur 51 .<br />
49 MICHELANGELO MARIANI, Trento, con il sacro Concilio et altri notabili, [...], Augusta, 1673, pp. 258-<br />
263.<br />
50 GABRIELE BERNARDI, Origine e sviluppo del santuario della Madonna di Caravaggio a Montagnaga di Piné, in Storia<br />
di Piné dalle origini alla seconda metà del XX secolo, a cura di Marco Bettotti, Comune - Biblioteca Baselga di<br />
Piné, 2009, pp. 359-397: 361.<br />
51 Armando Costa, nella scheda riservata a Giovanni Michele Spaur, afferma: «In data 14 settembre<br />
1715 fece pubblicare e rese obbligatorio il rituale romano aggiornato alle celebrazioni in uso nella<br />
diocesi» (COSTA, I Vescovi di Trento, cit., p. 180). Non conoscendo altre pubblicazioni similari<br />
nell’arco temporale compreso fra il 1680 e il 1720 riteniamo si tratti del Rituale Romanum, senza data<br />
di stampa ma con la nota tipografica Tridenti, ex typographia episc. Ioannis Paroni, allegato al Rituale Romanum<br />
stampato a Venezia nel 1740 proveniente, ad esempio, dalla Biblioteca Parrocchiale di Roncone<br />
(Trento, Biblioteca Diocesana Tridentina, d-P.Rc606. Un altro esemplare è conservato nella Biblioteca<br />
Parrocchiale di Torra).<br />
<strong>Pasquini</strong> <strong>Symposium</strong>. Convegno internazionale - Smarano, 27-30 maggio 2010