Cent'anni a Monacazzo - versione p. T (prima - santoro rupert
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sempre più al cannolo e alla fine, cosa giusta per un cannolo,se lo mise in bocca per<br />
raccoglierne il succo dell'amore.<br />
Non sentì nemmeno il cugino dire :<br />
- Minchia, vinni aaahhhhh.-<br />
Subito dopo il cugino l'acchiappò per le menne e la bacio con tanto di lingua per poi<br />
scendere con una mano dentro le mutande di Etta e accarezzarla.<br />
Anche Etta miagolava. All'improvviso Mino disse:<br />
- Voglio vederti nuda.-<br />
Ed Etta si spogliò.<br />
E Mino la distese nel letto e la baciò e la leccò tutta.Soprattutto in mezzo alle<br />
cosce,un bel cunnilingus.Il fratellino di Mino era di nuova additta e Mino disse :<br />
- Etta, lui vuole entrare,può?-<br />
- No. Non può.Mino,quell'ingresso è sbarrato.Si può toccare ma non si può<br />
aprire.Quello lo aprirà mio marito. Ma se vuoi, ti posso dare un altra cosa.Non c'è mai<br />
entrato nessuno. Anche quella è una forma di verginità.-<br />
E con la mano le indicò il suo culetto.<br />
Mino non disse niente, ma avvicinò il suo coso al culetto di lei e piano piano, tra un<br />
ai e un oi , glielo mise dentro.<br />
- Ah.-<br />
- Sì.-<br />
- Ahh .-<br />
- Siii .-<br />
- Ahhhh ahhhhh ahhhhh.-<br />
- Siiiii siiiii siiiiiii ,-<br />
Per lei era una novità,la sua <strong>prima</strong> messa in culo,il suo primo coitus analis. In<br />
collegio non aveva mai voluto usare il godemichè comunitario.L'olisbos l'aveva solo<br />
maniato. Per lui non era una novità,diciamo una seminovità.Era la <strong>prima</strong> volta che lo<br />
metteva in culo a una donna,l'aveva già messo in culo a un suo amichetto<br />
quindicenne.E aveva concluso che i culi sono tutti uguali,come le bocche.E sapeva<br />
anche cosa vuol dire prenderla nel culo.Quand'era in collegio, era stato,appena<br />
dodicenne,la vittima più illustre di padre Peppe Iacono fratello di Iano. Ma era stato<br />
un episodio isolato e spiacevole, purtroppo comune in quell'ambiente. Lui non<br />
sarebbe mai diventato un frocio o un ricchione, lui era un mascolo, lui la minchia la<br />
dava,la dava e non la pigliava.Ma di questo non disse niente ad Etta.Era un suo<br />
segreto,forse un segreto comune a molti mascoli.Segreto era e segreto doveva restare.<br />
E la storia con Etta continuò per tutta l'estate .E continuò anche dopo.E continuava<br />
ancora.Tutto poteva fare con Etta tranne che aprire il portone.Il portone doveva<br />
aprirlo il marito. Totò. Mino sapeva di Totò,del piano di Etta,ed era il suo principale<br />
sostenitore e complice nel piano che Orsola Colojanni stava progettando per<br />
accalappiarsi l'ossu chiù priziusu do' paisi. E come gli aveva detto la sua amica,<br />
l'importante era salvaguardare una cosa.Il resto si poteva fare. Ebbene ,questa cosa<br />
salvaguardata, la voleva donare a Totò. E tutto poteva iniziare il giorno del<br />
compleanno.