Cent'anni a Monacazzo - versione p. T (prima - santoro rupert
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- Stanotte .- rispose calma Etta .- Stanotte ti aspetto nella mia camera.Anch'io ho un<br />
regalo per te. Un regalo che si trova in mezzo alle mie cosce.-<br />
E nel dire questo leggermente arrussiau. Totò era come stordito.Non riusciva a<br />
credere alla rapida evoluzione delle cose.Era convinto che doveva piniari per<br />
convincere la marchesina Orsola Colajanni ,detta Etta ,e adesso Ettina ,a mollare<br />
chiddu beddu sticchiareddu ca pussiria. Ed invece era pronta a dargliela.<br />
Si sistemarono un pò e ripresero la strada del ritorno.<br />
- Senti Totino,stanotte lascerò aperta la porta di servizio.Il percorso che dovrai fare<br />
sarà indicato da petali di rosa. Seguili e sarai nella mia stanza.-<br />
- Ci sarò.- riusci a dire Totò.<br />
Quando rientrarono nel salune la gente murmuriava. E tra un pettegolezzo e l'altro la<br />
festa finì. Totò fu l'ultimo ad uscire e salutandola la baciò sulla guancia,e le disse<br />
all'orecchio.<br />
- A più tardi.-<br />
Lei rispose leccandole il suo ,di orecchio.E ripensò al suo motto.<br />
" E' solo una questione di sticchio."<br />
Totò corse al circolo,ormai quasi vuoto,e chiamò Nicolino,il valletto tuttofare.<br />
- Nicolì, mi devi fare un piacere .Mi devi procurare una bottiglia di<br />
champagne,possibilmente il solito.-<br />
Il farmacista che se ne stava in un angolo a leggere il giornale sentì tutto.E pensò.<br />
- Festeggiamenti del cazzo.-<br />
In cinque minuti Nicolino tornò con quanto richiesto.Totò pagò e gli diede una bella<br />
mancia dicendogli :<br />
- Vatti a fare una bella fottuta a villa Rosina.-<br />
E scappò via.Dovevano farsi le due di notte.<br />
Durante la festa Teodolinda Borgia aveva fatto amicizia con quel simpaticone di<br />
Giovannino. E insieme avevano spettegolato sui due piccioncini. Tea aveva parlato di<br />
Roma. Giò aveva parlato di <strong>Monacazzo</strong>. Tea aveva parlato dei segreti di Etta. Giò<br />
aveva parlato dei segreti di Totò. Tea aveva parlato dei segreti suoi. Giò aveva<br />
parlato dei segreti suoi. E quando parlavano di queste cose erano in giardino.Ed erano<br />
talmente presi dai loro discorsi che , pur passando vicino a Etta e a Totò, non<br />
avevanmo sentito o visto niente. Si trovavano sotto un grande salice piangente<br />
quando Giò ,di colpo, baciò Tea. E Tea, femmina di città e con il sangue di Lucrezia<br />
nelle vene,stette al gioco. Anzi prese il gioco in mano.<br />
E Giò restò senza parole. Disse solo :<br />
- Ahh.-<br />
E Tea prese il gioco con entrambe le mani.<br />
E Giò restò ancora senza parole.Disse solo :<br />
- Ahhhhhhhhhh.-<br />
E Tea prese il gioco in bocca.<br />
E Giò restò ancora senza parole.Disse solo :<br />
- Ahhhhhhhhhhhhhhhhh.-