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D •E<br />
Azionamenti a Fluido<br />
-breve introduzione-<br />
Versione Aggiornata al 22-11-2007<br />
Ing. Luca Pugi
Azionamenti a Fluido<br />
Con il termine “azionamento a fluido” vengono genericamente indicati<br />
tutti qui dispositivi di azionamento/trasmissione il cui funzionamento si<br />
basa sull’utilizzo di un fluido che posto in pressione da uno o più<br />
gruppi di generazione viene distribuito all’interno della macchina<br />
attraverso un opportuno sistema di tubazioni ed utilizzato per azionare<br />
una o più utenze locali.<br />
Il principale vantaggio di questa tecnologia risiede nella possibilità di<br />
trasmettere in maniera semplice (assenza di molti vincoli tipici di altri<br />
tipi di trasmissioni meccaniche) e con ingombri spesso contenuti forze<br />
e/o potenze rilevanti.<br />
Un ulteriore importantissimo vantaggio è dato dalla facilità con cui<br />
risulta possibile regolare il pilotaggio degli attuatori intervenendo su<br />
pressione/portata del fluido motore con tecnologie relativamente<br />
semplici (es.valvole)
Azionamenti a Fluido: es. escavatore<br />
Modello<br />
AMESIM<br />
Regolazione di ciascun<br />
giunto tramite valvole che<br />
regolano il flusso del<br />
fluido nelle camere degli<br />
attuatori<br />
Generazione<br />
centralizzata del fluido<br />
in pressione (olio)
Azionamenti a Fluido: es. attuatori<br />
Motore Idraulico<br />
Cilindro Idraulico<br />
Cilindri Pneumatici
Azionamenti a Fluido:<br />
Idraulica e pneumatica<br />
Fluido motore<br />
fluido incomprimibile (liquido<br />
es. olio)<br />
fluido comprimibile (gas<br />
es.aria)<br />
<strong>Sistemi</strong><br />
Idraulici o<br />
Oleodinamici<br />
<strong>Sistemi</strong><br />
Pneumatici
Azionamenti a Fluido:<br />
Idraulica e pneumatica<br />
Fluido Incomprimibile: un fluido è incomprimibile se la sua densità risulta<br />
indipendente dalla pressione cui è sottoposto, la maggior parte delle sostanze<br />
liquide (es.acqua,olio) utilizzate in campo industriale si comportano<br />
approssimativamente come fluidi incomprimibili.<br />
Fluido comprimibile: un fluido è comprimibile quando una variazione della<br />
pressione cui è sottoposto provoca una apprezzabile variazione della sua<br />
densità. Il fluido comprimibile largamente più utilizzato per gli azionamenti è<br />
l’aria. L’aria è una miscela di gas diversi in cui prevalgono largamente Azoto<br />
ed Ossigeno. In condizioni tipiche di esercizio il comportamento dell’aria<br />
studiato utilizzando il ben noto modello di Gas Perfetto.<br />
Azionamento Idraulico/Oleodinamico: un azionamento a fluido si definisce<br />
“Idraulico” se il fluido utilizzato è di tipo Incomprimibile<br />
AzionamentoPneumatico: un azionamento a fluido si definisce Pneumatico se il<br />
fluido utilizzato è comprimibile, nella quasi totalità dei casi è l’aria ad essere<br />
utilizzata.
Idraulica vs. pneumatica<br />
(comprimibiltà del fluido)<br />
PNEUMATICA/GAS(Aria)<br />
Legge gas perfetto:<br />
PV = RT<br />
RT<br />
V = ⇒<br />
P<br />
RPdT − RTdP<br />
⇒ dV = ⇒<br />
2<br />
P<br />
dV dT dP<br />
⇒ = −<br />
V T P<br />
IDRAULICA/LIQUIDO(OLIO)<br />
!! ! 0<br />
Modellazione della<br />
comprimibilità elastica del fluido<br />
attraverso il bulk modulus (valori<br />
tipici 10000-20000 Bar):<br />
V<br />
EB= P<br />
dV
Fluidi incomprimibili
Legge di Bernoulli<br />
Conservazione energia applicata a flussi monodimensionali<br />
incomprimibili (o approssimativamente tali)
E<br />
Idraulica vs. pneumatica<br />
(bulk modulus)<br />
V<br />
123 11<br />
EB= P =−σ11 ≈<br />
dV l ( )( )( )<br />
123 l l 1+ ε111+ ε221+ ε33−l123 l l 3ε11<br />
⎧⎧σ<br />
= σ = σ<br />
dove : ⎨⎨<br />
⎩⎩ ε11 = ε22 = ε33<br />
tubo<br />
PV<br />
=<br />
ΔV<br />
11 22 33<br />
lll<br />
Bulk modulus effettivo (ced. Tub.)<br />
(espressione approssimata risp. ad una condizione di rif.)<br />
1 ⎛⎛ 1 ⎞⎞⎛⎛ 1 ⎞⎞ 1 1<br />
EE<br />
≈ ⎜⎜1+ ⎟⎟⎜⎜1+ ⎟⎟−1≈<br />
+ ⇒ Ereale<br />
≈<br />
E ⎝⎝ E ⎠⎠⎝⎝ E ⎠⎠ E E E + E<br />
b tubo<br />
reale b tubo b tubo b tubo<br />
tubo<br />
tubo<br />
( calcolato tenendo conto della sola def. della tubazione)<br />
σ
Tensioni e deformazioni su tubazione<br />
Ipotesi di tubo con spessore sottile stato di tensione membranale<br />
(valida per tubi “sottili”)<br />
P<br />
t<br />
! 11 = 1<br />
2t<br />
"<br />
σ11<br />
σ 22<br />
rP sin! d ! = P r<br />
incastrato<br />
libero/chiuso<br />
/aperto<br />
!<br />
!<br />
r<br />
; 0 ! ! ! P 22<br />
t ! #### " #### 2t $<br />
1<br />
ε ( ( ) )<br />
11 = σ11 − ν σ22 + σ33<br />
;<br />
E<br />
!<br />
0<br />
V<br />
r+ dr = r(1<br />
+ ε ) ⇒<br />
+ dV<br />
≈ (1 + ε )(1 + ε ) ≈ (1+ 2 ε )<br />
dipende vincoli estremità<br />
tubo tubo<br />
11<br />
Vtubo<br />
11 11 11<br />
Trascurando eventuale allungamento tubazione vincolata con<br />
incastro alle estremità
Tensioni e deformazioni su tubazione<br />
r<br />
σ = P = Eε<br />
t<br />
dVtubo<br />
≈ 2ε11<br />
V<br />
11 11<br />
tubo<br />
Conseguenze importanti:<br />
⎫⎫<br />
;<br />
⎪⎪<br />
⎪⎪<br />
⎬⎬<br />
⎪⎪<br />
⎪⎪⎭⎭<br />
Vtubo P Et<br />
Etubo = P ≈ ≈<br />
dV 2ε2r 1)Cedevolezza tubazioni viene talvolta modellata riducendo<br />
leggermente bulk modulus fluido.<br />
2)Contributo tubazioni può essere significativo al crescere diametro e<br />
soprattutto in presenza di collegamenti flessibili dove è inevitabile<br />
minore rigidezza.<br />
3)Pressione max di esercizio e pressione di burst delle tubazioni (con<br />
stesse caratt.) diminuiscono al crescere del diametro delle stesse.<br />
tubo<br />
11
Idraulica vs. pneumatica<br />
Energia/Lavoro di compr./espansione<br />
accumulato in un fluido (sist. chiusi):<br />
Lavoro necessario per pompare il<br />
fluido (sist. Aperti/lav. con deflusso):<br />
V<br />
La= ∫ PdV<br />
P<br />
2<br />
1<br />
V<br />
Lp = ∫ VdP<br />
A causa della grande variazione di volume associata l’energia per unità di<br />
volume associata alla compressione/espansione di un fluido risulta molto<br />
maggiore se questo è comprimibile.<br />
Questo ha una serie di conseguenze importanti dal punto di vista<br />
impiantistico (es. max pressione esercizio, capacità di accumulo e<br />
sovvraccarico dell’impianto)<br />
P<br />
2<br />
1
Idraulica vs. pneumatica lavoro di<br />
compressione<br />
Incomprimibile<br />
P<br />
p<br />
Lp = ∫ VdP<br />
V<br />
2<br />
P<br />
1<br />
La= ∫ PdV<br />
V<br />
2<br />
1<br />
Refrig. Isobara<br />
(serb.mpianto)<br />
Iso-<br />
Entropica<br />
Iso-<br />
Terma<br />
v<br />
k<br />
pv = costante<br />
k = 1 = isoterma<br />
cp<br />
k = = adiabatica<br />
c<br />
Conseguenza: per unità di volume di fluido in pressione<br />
se fluido è incomprimibile, L p è minimo, L a è nullo<br />
v
Es. di ciclo reale (comp. alternativo)
Idraulica vs. pneumatica lavoro di<br />
compressione<br />
Supponendo trasformazioni di tipo politropico (PV k =costante) si<br />
possono simulare trasformazioni di tipo diverso (isotermo-adiabatico<br />
etc) E’ possibile dimostrare la compressione energeticamente più<br />
efficiente per l’utilizzo industriale è quella corrispondente ad una<br />
trasformazione è di tipo isotermo. Dal punto di vista pratico è assai<br />
difficile realizzare materialmente stadi di compressione isoterma. Per<br />
questo motivo nel caso di compressori a singolo stadio la<br />
trasformazione è approssimativamente adiabatica ed il fluido si<br />
raffredda miscelandosi all’interno dei serbatoi di accumulo dell’impianto<br />
o in appositi scambiatori. In caso di compressori multistadio il<br />
raffreddamento del fluido avviene in appositi scambiatori tra stadio e<br />
stadio; La trasformazione termodinamica equivalente diventa una<br />
sequenza di compressioni adiabatiche alternati a raffreddamenti circa<br />
isobari del fluido.
Inter-refrigerazione in soluzioni multi stadio<br />
(comprimibili)<br />
p<br />
P<br />
Lp = ∫<br />
VdP<br />
2<br />
P<br />
1<br />
adiabatica<br />
Inter-refrig.<br />
v<br />
k<br />
pv = costante<br />
k = 1 = isoterma<br />
isoterma v<br />
adiabatica<br />
cp<br />
k = = adiabatica<br />
c
Idraulica vs. pneumatica<br />
Conseguenza Pratica:<br />
1. Comprimibile:Gruppo generazione aria lavora in modo da<br />
mantenere costante la pressione (con una certa isteresi per<br />
aumentare vita e ridurre consumi) entro serbatoio di accumulo,<br />
sfruttando in alcuni casi la capacità stessa dell’impianto.<br />
Il compressore spesso lavora in modo intermittente.<br />
2. Incomprimibile: Tradizionalmente il generatore lavora in<br />
modo continuo spesso a portata costante, elementi di<br />
accumulo servono per ridurre transitori, valvole<br />
limitatrici di pressione dissipano per laminazione<br />
energia/portata in eccesso.
Esempio di Impianto Pneumatico<br />
Regolazione<br />
con isteresi
Es. Trattamento condense e<br />
particelle olio
Idraulica: Accoppiamento Centralina-<br />
Carico<br />
Tradizionalmente la centralina che produce olio in pressione lavora in modo<br />
continuo: L’energia accumulata come lavoro di compressione in un liquido è<br />
praticamente nulla quindi la centralina deve continuamente adattare la<br />
portata di fluido in pressione erogata alle richieste dell’utenza. Eventuali<br />
accumulatori (a gas o meccanici) possono essere utilizzati per ridurre effetti<br />
negativi durante i transitori o per ridurre dimensioni centralina (es.<br />
applicazione presse idrauliche).<br />
Gli accumulatori sono cavità in cui pressione dell’olio viene utilizzata per<br />
accumulare energia meccanica in componenti capaci di resituirla quali ad<br />
esempio volumi elastici riempiti con gas(tip. Aria o Azoto), molle e/o altri<br />
elementi elastici. In impianti con pompe a cilindrata fissa portata di olio in<br />
che non può essere smaltita da accumulatori viene laminata e fatta ritornare<br />
al serbatoio. Pompe a cilindrata variabile pilotate in funzione della pressione<br />
di impianto rappresentano soluzione per aumentare efficienza e flessibilità<br />
della centralina.<br />
Attenzione Accumulatori servono a ridurre effetti negativi anche di<br />
fluttuazioni di portata della pompa (es. pulsazioni tipiche di pompe a pistoni)
Esempio di Impianto oleodinamico<br />
(Generazione Olio con pompa cilindrata fissa)<br />
Generazione Olio<br />
in pressione<br />
Filtro<br />
Esempio di utenza
Esempio di Impianto oleodinamico<br />
(Generazione Olio con pompa cilindrata variabile)<br />
Generazione Olio<br />
in pressione<br />
Esempio di utenza
Idraulica vs. Pneumatica:<br />
Refrigerazione del fluido<br />
Negli Impianti <strong>idraulici</strong> il fluido per effetto di rendimenti/laminazioni/perdite<br />
di carico si riscalda (una parte della energia meccanica viene convertita in<br />
calore).<br />
Spesso raffreddamento fluido avviene attraverso pareti tubazioni, ma<br />
soprattutto nel serbatoio della centralina ove la miscelazione con del fluido<br />
proveniente dalle utenze con quello accumulato nel serbatoio contribuisce<br />
a stabilizzare temperatura impianto.<br />
In alcune applicazioni l’energia dissipata nel fluido è elevata (applicazioni<br />
caratterizzate da concomitanza di alte pressioni ed elevate portate).<br />
Nel caso si voglia risparmiare pesi ed ingombri il serbatoio può essere<br />
molto ridotto o addiritura assente. Può rendersi necessaria in questi casi la<br />
presenza di opportuni refrigeratori.<br />
Ulteriori problemi possono sorgere in caso di “cavitazione” del fluido<br />
(occore garantire pressione minima olio non scenda sotto soglia minima).
Esempio di Impianto oleodinamico<br />
(Impianto chiuso senza accumulatori, modello semplificato AMESIM)<br />
Inversione moto<br />
ottenuta con<br />
intervento su<br />
cilindrata pompa<br />
utenza<br />
Scambiatore di<br />
calore
Pompe idrauliche
Pompe idrauliche: esempi<br />
A palette (macchina rotativa)<br />
A ingranaggi esterni<br />
(m. rotativa)<br />
Pistoni radiali
Pompe idrauliche:esempi<br />
Pistoni assiali
Pompe idrauliche /compressori<br />
Pompe utilizzate in idraulica sia a cilindrata variabile sia fissa sono<br />
prevalentemente di tipo volumetrico.<br />
Nelle Macchine volumetriche la portata di fluido elaborata è proporzionale<br />
ai giri della pompa.<br />
Si definisce cilindrata della pompa il volume di fluido elaborato per giro.<br />
Le macchine volumetriche sono distinte tra “rotative” e “alternative” o a<br />
pistoni, in ragione del diverso moto utilizzato per spingere il fluido.<br />
L’uso di pompe dinamiche/turbomacchine in campo idraulico è piuttosto<br />
limitato se non per applicazioni caratterizzate da elevate portate/basse<br />
prevalenze e limitato per lo più a macchine di tipo radiale.<br />
Anche in pneumatica macchine dinamiche sono utilizzate più spesso in<br />
applicazioni che richiedono portate relativamente alte rispetto alla<br />
prevalenza richiesta . Diffusi sono i compressori rotativi a vite. Per piccole<br />
utenze quali ad esempio piccoli compressori da officina le portate richieste<br />
sono spesso relativamente piccole favorendo anche in pneumatica l’uso di<br />
compressori volumetrici a pistoni
Compressori<br />
P max più comuni<br />
per applicazioni<br />
automazione
Macchine assiali e radiali<br />
Radiale Assiale
Ulteriori esempi di macchine<br />
volumetriche rotative:<br />
Compressore<br />
a vite
Compressori Schema riassuntivo
Idraulica vs. Pneumatica:<br />
Pressione di esercizio<br />
In un liquido (es. olio) il volume è approssimativamente costante quindi si<br />
possono ottenere delle pressioni molto elevate (anche 500bar) con potenze<br />
modeste e variazioni volumetriche molto piccole.<br />
In un gas (aria) alla compressione è associata una grande variazione di volume<br />
che rende poco agevole e conveniente l’aumento della pressione di esercizio<br />
oltre i 10-15 bar.<br />
(i trafilamenti risulterebbero eccessivi, rendimenti inaccettabili)<br />
Vista la maggiore pressione di<br />
esercizio e la incomprimibilità del fluido<br />
un apparato oleodinamico a parità di<br />
forza erogata risulterà molto meno<br />
ingombrante<br />
F =<br />
PA
Idraulica vs. Pneumatica:<br />
conseguenze comprimibilità su rendimento attuatori<br />
x<br />
( )<br />
L = P−P V<br />
utile atm cilindro<br />
p<br />
( )<br />
F = P−P A<br />
V cilindro =Ax<br />
atm<br />
Energia dissipata<br />
durante scarico<br />
cilindro<br />
Se il fluido è comprimibile<br />
una parte dell’energia<br />
utilizzata per comprimerlo<br />
non viene utilizzata per<br />
compiere lavoro utile ma<br />
persa al momento dello<br />
scarico dell’aria in<br />
atmosfera!!!!!!<br />
v
Idraulica vs. Pneumatica:<br />
Applicazione del principio di Pascal/Facilità di ottenere rapporti di<br />
trasmissione elevatissimi (es. Torchio idraulico)<br />
F1<br />
A1 A 2<br />
P<br />
v 1<br />
F1 F2 = PA 1<br />
PA 2<br />
= A 1<br />
A 2<br />
se !! = 0 ! v 1<br />
v 2<br />
Ripartizione delle forze tra<br />
attuatori in parallelo<br />
F = PA ; F = PA ;<br />
3 3 4 4<br />
F A<br />
=<br />
F A<br />
3 3<br />
4 4<br />
;<br />
P<br />
F3<br />
= A 2<br />
A 1<br />
P<br />
v 2<br />
A 3<br />
F 2<br />
P<br />
P<br />
A 4<br />
F 4
Idraulica vs. Pneumatica:<br />
Applicazione del principio di Pascal/Facilità di ottenere rapporti di<br />
trasmissione desiderati<br />
Conseguenza semplificare al massimo sistemi di trasmissione<br />
riducendo necessità di riduttori e/o altri sistemi per accoppiare curve<br />
carico con motore primo.<br />
Esempio tipico Accoppiamento utenza-attuatore-pompa motore:<br />
Utenza : vincere un carico resistente noto F muovendone punto<br />
di applicazione con velocità nota “v” per una corsa “l”<br />
Attuatore : Cilindro idraulico con corsa “l” una volta stabilita la<br />
pressione di impianto “P” la portata di Olio “Q” necessaria è<br />
semplicemente “Q”=A(area attuatore)*v. Agendo su P e quindi su<br />
A dell’attuatore è molto facile adattare attuatore al tipo di<br />
applicazione richiesto.
Idraulica vs. Pneumatica:<br />
Applicazione del principio di Pascal/Facilità di ottenere rapporti di<br />
trasmissione desiderati<br />
Pompa : Nota la portata “Q” che deve essere erogata e la<br />
pressione “P” del fluido (P e Q possono essere maggiorate per<br />
tener conto di rendimenti e trafilamenti)<br />
La potenza Idraulica erogata dalla Pompa è pari a Widr =P*Q la<br />
potenza meccanica necessaria per attivare la pompa è pari a<br />
Wmecc :<br />
W<br />
mecc<br />
La potenza meccanica richiesta è proporzionale alla cilindrata<br />
della pompa “cc” ed alla velocità angolare ω<br />
mecc<br />
=<br />
W<br />
idr<br />
ηη<br />
v m<br />
W = α⋅cc⋅ω
Idraulica vs. Pneumatica:<br />
Applicazione del principio di Pascal/Facilità di ottenere rapporti di<br />
trasmissione desiderati<br />
Motore : In certi alcune caratteristiche del motore (es. numero di giri)<br />
o coppia massima sono fortemente limitate. Es. Motori asincroni<br />
velocità di funzionamento tipiche dipendono numero di poli (3000<br />
rpm 1500rpm 1000rpm 750rpm).<br />
W = C⋅ω mecc<br />
In realtà per facilitare accoppiamento tra pompa e motore senza<br />
bisogno di riduzioni si si può scegliere ad esempio un motore<br />
capace di erogare potenza richiesta e variare cilindrata pompa di<br />
conseguenza (ad esempio) sfruttando la relazione seguente:<br />
W = C⋅ ω= α⋅cc⋅ω⇒ C= α⋅cc<br />
mecc<br />
Inoltre variando cilindrata pompa (pompe cilindrata variabile) risulta<br />
banale realizzare una variazione continua del rapporto di<br />
trasmissione
Idraulica vs. Pneumatica:<br />
Applicazione del principio di Pascal/Facilità di ottenere rapporti di<br />
trasmissione desiderati<br />
η m : rendimento idromeccanico (meccanico) rapporto tra pressione<br />
reale ed ideale sviluppale in assenza di trafilamenti (tiene conto di<br />
attriti/rendimenti)<br />
ηv: rendimento volumetrico rapporto tra portata realmente smaltita dalla<br />
pompa e portata teorica calcolate con le medesime pressioni.(tiene<br />
conto di perdite, trafilamenti, effetti indesiderati della comprimibilità)<br />
ηt =ηv * ηm :rendimento totale rapporto potenza idraulica realmente<br />
erogata e potenza meccanica assorbita<br />
I tre rendimenti sovra-esposti risultano variabili in funzione di<br />
prevalenza e numero di giri
Rendimento totale di pompe/motori<br />
<strong>idraulici</strong><br />
esempio di curve iso-rendimento di macchina idraulica
Rendimento totale di pompe/motori<br />
<strong>idraulici</strong><br />
esempio di curve di rendimento di macchine idrauliche
Idraulica: configurazione rigenerativa<br />
1<br />
2 3<br />
F<br />
Esempio in cui si sfrutta<br />
configurazione rigenerativa per<br />
ottenere “avanzamento rapido”<br />
attuatore<br />
Valvola in posizione 1:<br />
Q<br />
v= ; F = PA<br />
A<br />
1<br />
Valvola in posizione 2:<br />
Q<br />
v= ; F = P A −A<br />
A − A<br />
1 2<br />
Valvola in posizione 3:<br />
−Q<br />
v= ; F =−PA<br />
A<br />
2<br />
2<br />
1<br />
( )<br />
1 2
Idraulica: configurazione rigenerativa
Idraulica: configurazione rigenerativa Conf.1<br />
A<br />
v<br />
1 2<br />
B<br />
1a 2a<br />
3<br />
Se valvola “A” si trova in<br />
posizione “3” e valvola “B” in<br />
posizione “2 a ” cilindro avanza con<br />
velocità “v” esercitando forza “F”<br />
Q<br />
v≈ ; F = PA<br />
A<br />
1<br />
1
Idraulica: configurazione rigenerativa Conf.2<br />
A<br />
v<br />
1 2<br />
B<br />
1a 2a<br />
3<br />
Se valvola “A” si trova in<br />
posizione “3” e valvola “B” in<br />
posizione “1 a ” cilindro avanza con<br />
velocità “v” esercitando forza “F”<br />
Q<br />
v≈ ; F = P A −A<br />
A − A<br />
1 2<br />
( )<br />
1 2
Idraulica: configurazione rigenerativa Conf. 3<br />
A<br />
v<br />
1 2<br />
B<br />
1a 2a<br />
3<br />
Se valvola “A” si trova in<br />
posizione “1” e valvola “b” in<br />
posizione “2 a ” cilindro avanza con<br />
velocità “v” esercitando forza “F”<br />
−Q<br />
v≈ ; F =−PA<br />
A<br />
2<br />
2
Idraulica: configurazione rigenerativa :<br />
esempi di risultati simulazione1&2<br />
Pressioni Camera 1 cilindro<br />
Spostamenti
Idraulica: configurazione rigenerativa :<br />
esempi di risultati simulazione1&2&3<br />
Spostamenti
Valvola di sequenza<br />
Schema<br />
semplificato<br />
Simbolo<br />
Esempio di applicazione
Valvola di non ritorno<br />
Schema semplificato<br />
Simbolo grafico ( simbolo molla<br />
indica presenza precarico su sfera)
Esempi di applicazioni: valv. limitatrici portata<br />
La valvola “1” viene utilizzata per limitare Velocità massima di<br />
sollevamento del carico mentre la “2” quella di discesa,<br />
applicazione utile in presenza di carichi variabili
Esempi di applicazioni: valvole pilotate da pressioni<br />
impianto<br />
bloccaggio cilindro in caso di<br />
avaria viene ottenuto con valvola<br />
di ritegno pilotata in pressione. La<br />
velocità del carico in fase di<br />
discesa viene limitata da valvola<br />
regolatrice di portata (schema<br />
molto usato per apparecchi<br />
sollevamento)
Esempi di applicazioni: valvole pilotate da pressioni<br />
impianto<br />
L’uso di valvole di ritegno<br />
pilotate in pressione permette il<br />
bloccaggio “stabile” del cilindro<br />
in posizioni intermedie.<br />
Quando infatti la valvola si trova<br />
in posizione centrale entrambi i<br />
rami del circuito vengono messi<br />
a scarico.<br />
Entrambe le valvole di ritegno<br />
vengono quindi attivate<br />
impedendo all’alio di uscire dalle<br />
camere dell’attuatore.<br />
Incomprimibilità olio assicura<br />
stabilità
Esempi di applicazioni: valvole pilotate da pressioni<br />
impianto<br />
Esempio analogo al precedente<br />
in cui valvole di ritegno pilotate<br />
in pressione sono utilizzate per<br />
assicurare bloccaggio stabile di<br />
attuatore rotante.<br />
Valvole di massima pressione<br />
sono utilizzate per ridurre<br />
sovrapressioni eccessive<br />
dell’impianto nel caso di arresto<br />
rapido di forti carichi inerziali
Idraulica vs. Pneumatica:<br />
Propagazione Onde Pressione (piccole perturbazioni)<br />
In qualsiasi fluido sia comprimibile sia incomprimibile le onde<br />
di pressione si propagano ad una velocità pari a quella del<br />
suono. Per impianti di piccole dimensioni o quando sono<br />
richieste prestazioni dinamiche particolari la velocità con cui si<br />
propagano le onde di pressione può rappresentare un fattore<br />
determinante.La velocità del suono per un gas perfetto è pari a:<br />
*<br />
v kRT m s aria C<br />
= ≈ 340 / ( 20 ° )<br />
In un liquido/solido la velocità del suono può essere espressa<br />
in funzione del modulo di elasticità del materiale e della densità,<br />
nell’olio questa può variare in funzione di diversi fattori<br />
comunque risulta almeno cinque-dieci volte maggiore cioè<br />
nell’ordine di :<br />
E<br />
* 3 3<br />
v = ≈1*10<br />
/ 5*10 m/ s<br />
ρ
Idraulica vs. Pneumatica:<br />
Limitazioni di portata (grandi perturbazioni)<br />
La capacità di un sistema a fluido di rispondere rapidamente è<br />
spesso condizionata non tanto dalla velocità di propagazione di<br />
onde di pressione infinitesime quanto dalla capacità del<br />
sistema di smaltire portate adeguate di fluido. Anche in questo<br />
caso un fluido incomprimibile risulta molto spesso superiore. In<br />
fatti, un aumento di pressione all’interno dell’impianto richiede<br />
l’immissione all’interno dell’attuatore di volumi piccoli o<br />
trascurabili. Se sono richieste forti velocità di avanzamento per<br />
corse prolungate la viscosità del fluido motore e le perdite di<br />
carico ad essa associate possono essere un fattore fortemente<br />
limitante (soluzioni ridurre perdite di carico tra sorgente fluido<br />
ed utenza utilizzare accumulatori in prossimità utenza etc.)
Corse e velocità elevate:<br />
calcolo perdite di carico per circuiti<br />
<strong>idraulici</strong><br />
In talune condizioni di esercizio possono essere richieste<br />
all’attuatore elevate velocità di avanzamento su corse<br />
prolungate. In questi casi le perdite di carico sulle tubazioni<br />
possono giocare un ruolo decisivo negli impianti oleodinamici<br />
Il calcolo di perdite di carico distribuite è normalmente<br />
argomento noto e proposto in altri corsi si ritiene comunque<br />
opportuno fornire a studente valori indicativi (tubi in acciaio<br />
trafilato considerati “lisci”), Unità in SI(MKS) [fonte H.Speich<br />
Manuale oleodinamica]<br />
⎧⎧ ⎧⎧ 64 ⎫⎫<br />
⎪⎪ ⎪⎪λ = (adiabatico)<br />
Re<br />
⎪⎪<br />
⎪⎪<br />
⎪⎪ ⎪⎪<br />
Re ≤ 2300 ⎨⎨ ⎬⎬laminare<br />
v⋅d ⎪⎪<br />
75<br />
Re =<br />
⎪⎪ λ (isotermo) ⎪⎪<br />
⎨⎨ =<br />
ν<br />
⎪⎪ Re ⎪⎪<br />
⎪⎪ ⎩⎩<br />
⎭⎭<br />
⎪⎪ 0.316⎫⎫<br />
⎪⎪ Re > 2300 ⇒ λ = ⎬⎬turbolento<br />
4<br />
⎩⎩<br />
Re ⎭⎭<br />
1<br />
Δ p= v<br />
2<br />
2<br />
ρ λ<br />
l<br />
d
Corse e velocità elevate:<br />
Diagramma di Moody
Corse e velocità elevate:<br />
calcolo perdite di carico per circuiti <strong>idraulici</strong><br />
1<br />
Δ p= v<br />
2<br />
2<br />
ρ λ<br />
l<br />
d<br />
Soluzione: Aumentare diametro tubi, semplificare<br />
layout impianto riducendo lunghezza tubazioni e<br />
perdite di carico dovuti a curve,giunti e/o altre<br />
irregolarità<br />
Interventi su viscosità non sono consigliabiili in quanto questo<br />
parametro influenza trafilamenti/usura componenti etc<br />
Soluzione Alternativa: Qualora interventi sopracitati risultino<br />
insufficienti o non attuabili accumulatore, opportunamente<br />
dimensionato posto vicino all’utenza può fornire extra-portate<br />
necessarie a ridurre velocità media di olio nei tubi e quindi perdite di<br />
carico
Calcolo perdite distribuite in impianti pneumatici<br />
1<br />
Δ p= v<br />
2<br />
2<br />
ρ λ<br />
l<br />
d<br />
Relazione è la stessa, cambia ovviamente il<br />
coefficiente “λ”. In alternativa in bibliografia<br />
esistono anche relazioni leggermente diverse<br />
(es. con esponenti grandezze diversi)<br />
Esempio di grafico per calcolo<br />
delle perdite di carico nelle<br />
tubazioni .<br />
Perdite max ammissibili in<br />
impianto sono nell’ordine di 0.1<br />
Bar con portate “nominali”.<br />
Perdite di carico concentrate<br />
dovute a singolarità del circuito<br />
sono calcolate tramite apposite<br />
tabelle che ad esempio<br />
associano perdita distribuita<br />
equivalente
Esempio calcolo perdite concentrate in impianti<br />
pneumatici<br />
Es. Perdite concentrate<br />
possono essere valutate<br />
indicativamente in termini di<br />
lunghezza di tubo<br />
equivalente
Idraulica vs. Pneumatica:<br />
Limitazioni di portata (grandi perturbazioni)<br />
Nei sistemi pneumatici la massima portata smaltita dall’impianto è<br />
ulteriormente limitata da un altro fattore: il raggiungimento della condizione<br />
sonica*: La norma ISO-6358 fornisce un modello semplificato da utilizzare per<br />
la caratterizzazione in portata delle valvole (basata sul modello di ugello isoentropico<br />
ideale).<br />
P2 − b<br />
2<br />
⎛⎛ ⎞⎞<br />
⎜⎜<br />
* P ⎟⎟<br />
1<br />
P2 > P2 ⇒ Q 1 1 ⎜⎜ ⎟⎟<br />
N = CPK −<br />
portata valvola secondo ISO6358 subsonico<br />
⎜⎜ 1−<br />
b ⎟⎟<br />
⎜⎜ ⎟⎟<br />
⎝⎝ ⎠⎠<br />
( )<br />
( )<br />
*<br />
* P ⎧⎧b≈0.5 aria / ugelloisontropico ideale<br />
2<br />
P2 ≤ P2 ⇒ QN = CPK 1 ( sonico) ; b = ⎨⎨<br />
P1 ⎩⎩ b = 0.2 −0.45<br />
( valvole reali)<br />
K velocità del suono alla temperatura di funzionamento<br />
Q N , portata in dm 3 /min (ANR);<br />
P 1 pressione assoluta di monte(bar)<br />
P 2 pressione assoluta di valle (bar)<br />
C conduttanza in dm3/(min bar) (ANR)<br />
b, rapporto critico tra le pressioni P 1 / P 2<br />
K<br />
=<br />
293.115<br />
T
ISO 6538/portata valvole/esempio
Giustificazione Modello ISO 6538
Giustificazione Modello ISO 6538
Pneumatica:Portata valutata in normal litri<br />
Vista l’elevata comprimibilità del fluido è invalso l’uso di riferire la<br />
portata volumetrica rispetto ad una condizione di temperatura (≈293K)<br />
e pressione (1.013bar ≈1bar). Questo permette una facile equivalenza<br />
tra portata volumetrica e massica (1normal litro al minuto ≈1g al<br />
minuto). Inoltre per compressori volumetrici risulta facile il calcolo<br />
della portata in normal litri noto il numero di giri della macchina ed il<br />
volume di fluido processato per giro.<br />
Q(nota)<br />
P(nota)<br />
F =<br />
costante<br />
Q P<br />
v =<br />
A P<br />
atm
Idraulica vs. Pneumatica:<br />
Limitazioni di portata (grandi perturbazioni)<br />
Per quanto riguarda le valvole oleodinamiche specie quelle<br />
proporzionali si fa spesso riferimento alla portata nominale<br />
cioè la portata associata ad una prevalenza nota tra due<br />
orifizi valvola. La portata della valvola per prevalenze<br />
diverse da quella nominale viene normalmente espressa<br />
sfruttando il teorema di Bernoulli :<br />
Q Δp<br />
=<br />
Q Δp<br />
n n<br />
In realtà questa relazione risulta approssimativa per<br />
portate molto diverse da quella nominale il diverso peso<br />
delle perdite di carico aumenta l’approssimazione di<br />
questa espressione
Idraulica vs. Pneumatica:<br />
Limitazioni di portata (grandi perturbazioni)<br />
Assegnata la forza e la corsa che devono essere esercitate<br />
dall’attuatore l’area dell’attuatore risulta inversamente<br />
proporzionale alla pressione. Quindi il volume di olio<br />
utilizzato risulta inversamente proporzionale al quadrato<br />
pressione all’interno dell’attuatore.<br />
Se area e volume dell’attuatore sono minori ingombro e<br />
peso del sistema risultano ridotti di conseguenza.<br />
La portata risulta proporzionale alla radice delle differenze<br />
di pressione(vedi lucido precedente) aumentando le<br />
pressioni medie operative si ottiene a parità di sezione di<br />
passaggio un aumento della portata. Quindi aumento di<br />
pressioni operative è spesso utilizzato per costruire<br />
sistemi meno ingombranti, più leggeri e performanti
Idraulica vs. Pneumatica:<br />
Attuatori a singolo effetto con molla di richiamo<br />
P alim<br />
P sc<br />
a<br />
P attuatore<br />
Molla di richiamo<br />
Una soluzione tecnicamente semplice che consente una<br />
parziale compensazione di effetti non simmetrici è<br />
l’introduzione di una molla di precarico funzionante a<br />
compressione.
Idraulica vs. Pneumatica:<br />
Attuatori a doppio effetto con stelo doppio<br />
A<br />
La tipica soluzione per rendere il comportamento<br />
dell’attuatore simmetrico è quello di utilizzare un attuatore<br />
a doppio effetto. L’uso di uno stelo doppio consente di<br />
compensare anche la eventuale differenza di aree tra la<br />
camera “A” e la “B” che è tipica degli attuatori a singolo<br />
stelo. Ognuna delle due camere assicura la possibilità di<br />
erogare una forza uguale in entrambi i versi di<br />
funzionamento. Anche i tempi di riempimento/<br />
svuotamento delle camere a parità di prevalenza risultano<br />
necessariamente simmetrici<br />
B
Diverse tipologie di Attuatore oleodinamico<br />
Si riporta schema riassuntivo di diverse tipologie di attuatori <strong>idraulici</strong> cui<br />
spesso corrispondono analoghe soluzioni utilizzate in pneumatica. Nella<br />
tabella non sono riportati i cosidetti motori <strong>idraulici</strong> macchine motrici<br />
concettualmente derivati dalle corrispondenti macchine operatrici (a pistoni, a<br />
ingranaggi etc)
Esempio di attuatore idraulico con tasche di frenatura/<br />
decelerazione
Principio Funzionamento tasca di frenatura/1<br />
Laminazione Fluido (dissipazione<br />
energia meccanica)<br />
Scopo: frenare cilindro su fondocorsa tramite laminazione<br />
olio evitando urto pistone su cilindro
Principio Funzionamento tasca di frenatura/2<br />
Laminazione Fluido (dissipazione energia meccanica)<br />
Scopo: frenare cilindro su fondocorsa tramite laminazione<br />
olio evitando urto pistone su cilindro
Calcolo della frequenza propria di un<br />
attuatore oleodinamico/1<br />
L’olio è un fluido “approssimativamente incomprimibile” l’esistenza<br />
di un bulk modulus implica necessariamente una cedevolezza di<br />
tipo elastico del fluido. Se l’attuatore viene utilizzato per controllare<br />
la posizione di un carico di tipo inerziale il sistema può essere<br />
schematizzato come un sistema del secondo ordine del tipo massamolla<br />
con smorzamento molto piccolo…. La frequenza propria di un<br />
attuatore calcolata con la metodologia proposta in questo lucido<br />
serve per avere un ordine di grandezza approssimativo delle<br />
massime prestazioni in termini di banda passante raggiungibili<br />
dall’attuatore (escludendo ad esempio limitazioni dovute alla<br />
valvola di pilotaggio o altri modi a più bassa frequenza dovuta alla<br />
cedevolezza meccanica del sistema controllato). Se la dinamica<br />
della servovalvola utilizzata è molto maggiore della frequenza di<br />
risonanza tale limite con opportuni accorgimenti può essere<br />
superata.
Calcolo della frequenza propria di un<br />
attuatore oleodinamico/2<br />
K equivalente<br />
ω ≈<br />
r<br />
K<br />
M<br />
equivalente<br />
M
Calcolo della frequenza propria di un<br />
V = volumetotaleV ( +<br />
V )<br />
dp ≈ dp ≈ dp<br />
attuatore oleodinamico/3<br />
corsa<br />
F<br />
dv 2⋅A⋅x 2<br />
4⋅A⋅x<br />
b b b<br />
F = dp⋅2⋅ A= E ⋅2⋅ A= E ⋅2⋅ A= E<br />
V V V<br />
2 2<br />
dF 4⋅A4⋅A4⋅A Kequivalente = = Eb⇒ ωr<br />
= Eb= Eb=<br />
dx V VM corsaM<br />
=<br />
1 2<br />
( posizione centrale<br />
caut.min freq. nat)<br />
2⋅<br />
A<br />
Eb vM<br />
o<br />
a b<br />
2<br />
x<br />
M
Calcolo della frequenza propria di un<br />
ω<br />
attuatore oleodinamico/4<br />
r =<br />
4<br />
Eb 2<br />
=<br />
2<br />
Eb 2<br />
= Eb<br />
4<br />
o<br />
⋅A ⋅A ⋅A<br />
VM v M corsaM<br />
Conseguenze:<br />
Per innalzare frequenza propria attuatore:<br />
1)Area pistone grande<br />
2)Ridurre presenza gas disciolti(per aumentare bulk)<br />
3)Se massa stelo importante rispetto ad altre inerzie macchina e sono<br />
richieste frequenze di funzionamento alte (esempio 100Hz) può valere<br />
la pena l’esecuzione di stelo e pistone in titanio(dimezza massa)<br />
ATTENZIONE!!!!:<br />
Frequenza risposta sistema dipende anche da risposta valvola e<br />
circuito aumento Area è sempre compromesso rispetto a ingombri/<br />
costi dp impianto sensibilità di regolazione
Modello di attuatore+carico<br />
2<br />
y<br />
y<br />
1<br />
2<br />
dF 4⋅<br />
A<br />
Kequivalente = = E M!! y +c !y + ( k + k ) y = F<br />
b<br />
eq<br />
dy V<br />
M<br />
k<br />
c<br />
F
Valvola a cassetto proporzionale<br />
2<br />
y<br />
P<br />
1<br />
x<br />
M<br />
k<br />
c<br />
Cassetto può essere<br />
pilotato direttamente<br />
da un solenoide (in<br />
valvole pneumatiche è<br />
tipico).<br />
Prestazioni dinamiche<br />
con solenoide non<br />
sono generalmente<br />
molto buone (di solito<br />
massimo 80-100Hz)
Valvola a cassetto proporzionale<br />
Primo stadio<br />
(torque motor<br />
+flapper)<br />
Secondo Stadio<br />
(valvola a<br />
cassetto vera e<br />
propria)<br />
Per migliorare prestazioni dinamiche in oleodinamica<br />
si usano valvole multistadio (due o più)<br />
Valori tipici di banda passante 180-200Hz<br />
vedi file allegato tb106.<strong>pdf</strong>
Valvola a cassetto proporzionale<br />
Per migliorare prestazioni dinamiche in oleodinamica<br />
si usano valvole multistadio (due o più)<br />
Valori tipici di banda passante 180-200Hz<br />
vedi file allegato tb106.<strong>pdf</strong>
Valvola a cassetto proporzionale<br />
Se posizione cassetto è servo-controllata la valvola può<br />
essere agevolmente controllata in pressione/portata.<br />
Il servocontrollo della posizione della valvola può<br />
consentire di raggiungere prestazioni in termini di<br />
controllo posizione del cassetto sino a 500Hz<br />
Vedi file allegato d941servovalves.<strong>pdf</strong>
LINEARIZZAZIONE VALVOLA<br />
P−p p − p<br />
q = q =− q = q = h x = h x h= Q<br />
( ) ( ) {<br />
1<br />
2 t<br />
P− p P− p<br />
1 2 1 * *<br />
0.5 t 0.5 t<br />
Linearizzazione(sviluppo serie di taylor) della legge che determina<br />
portata rispetto a posizione cassetto (si trascurano overlap/ric.) e per<br />
piccole variazioni dp rispetto al nominale<br />
n<br />
( P+ p ) ( P− p )<br />
⎧⎧⎪⎪ Δp Δp<br />
⎨⎨Δ<br />
pp ; 1 = po + ; p2 = po − ; po = ; Δ P=<br />
⎪⎪⎩⎩<br />
2 2 2 2<br />
t t<br />
q1 = h* x<br />
ΔP−Δp ≈ h* x+ h* x<br />
ΔP 2<br />
1 ⎛⎛ΔP−Δp ⎞⎞<br />
⎜⎜ −1⎟⎟≈ ΔP ⎝⎝ ΔP<br />
⎠⎠<br />
ΔP<br />
= h x + h x ⎜⎜<br />
2⎝⎝ − −<br />
ΔP h<br />
⎟⎟=<br />
h x − x =<br />
⎠⎠<br />
2 ΔP<br />
continua<br />
1 ⎛⎛ Δp ⎞⎞<br />
* Δp<br />
* * 1 1 *<br />
( )
LINEARIZZAZIONE VALVOLA<br />
(continua )q 1 = h * x ! h *<br />
2<br />
( )<br />
q ! h x x valvola "Q "ideale / ricoprimento nullo<br />
( )<br />
q ! h x x " h p #P valvola "Q ""reale "trafilamenti<br />
q ! h x " h #P x p valvola "PQ "h $<br />
deriva in questo caso '<br />
p &<br />
)<br />
% da diverso funzionamentovalvola (<br />
q ! h x " h #P ( valvola "P "h / h ,h ,molto elevati ) *<br />
x p px x x<br />
* x ! h p<br />
h x<br />
#P + q<br />
h x<br />
x 0<br />
!<br />
ricoprimento<br />
/trafilamenti/<br />
oppure linearizzazione<br />
rispetto ad x"0<br />
( regolazione pressione )<br />
Vedi file allegato tb103.<strong>pdf</strong><br />
#p<br />
#P = hx ! h p #p
x<br />
Modello di valvola linearizzata<br />
y<br />
F<br />
1 2<br />
P<br />
+attuatore<br />
M<br />
k<br />
c<br />
2<br />
d y dy<br />
Δp⋅ A= m + c + ky<br />
2<br />
dt dt<br />
v = v + Ay<br />
1 0<br />
v = v −Ay<br />
2 0<br />
q = 1 dv1 dt + h12 !p + v1 "<br />
2E b<br />
d !p<br />
dt = hx # hp !p<br />
q = 2 dv2 dt # h12 !p # v2 "<br />
2E b<br />
d !p<br />
dt = #hx + hp !p
1 0<br />
2 0<br />
Valvola +attuatore lineare<br />
q = 1 dv1 dt + h12 !p + v1 "<br />
2E b<br />
d !p<br />
dt = hx # hp !p<br />
q = 2 dv2 dt # h12 !p # v2 "<br />
2E b<br />
d !p<br />
dt = #hx + hp !p<br />
v = v + Ay<br />
v = v −Ay<br />
2<br />
d y dy<br />
Δp⋅ A= m + c + ky<br />
2<br />
dt dt<br />
Relazione<br />
Cinematica<br />
Continuità<br />
Dinamica del sistema<br />
meccanico eq. SDOF
( 12 )<br />
Valvola +attuatore lineare<br />
dv v Δp<br />
q = + h Δ p + ⋅ = hx −hpΔp dt E dt<br />
1 1<br />
1 12<br />
2 b<br />
1<br />
v1 = v0 + Ay ⇒ =<br />
A<br />
vo dΔp dy<br />
h + hp Δ p+ =− A + hxx 2E<br />
dt dt<br />
b<br />
dv dy<br />
dt dt<br />
⎛⎛ vo<br />
Trasformata di laplace ⇒Δ p ⎜⎜( h12 + hp) + s<br />
⎝⎝ 2Eb<br />
⎞⎞<br />
⎟⎟=−<br />
Asy + hxx⇒ ⎠⎠<br />
− Asy + hxx Δ p =<br />
⎛⎛ vo ⎜⎜( h12 + hp) + s<br />
⎝⎝ 2Eb hxx ⇒<br />
⎞⎞ ⎛⎛ vo ⎟⎟ ⎜⎜( h12 + hp) + s<br />
⎠⎠ ⎝⎝ 2Eb Asy<br />
−<br />
⎞⎞ ⎛⎛ vo<br />
⎟⎟ ⎜⎜( h12 + hp) + s<br />
⎠⎠ ⎝⎝ 2Eb<br />
⎞⎞<br />
⎟⎟<br />
⎠⎠
Valvola +attuatore lineare<br />
− Asy + hx x<br />
Δ p =<br />
⎛⎛ v ⎞⎞ o<br />
⎜⎜( h12 + hp) + s ⎟⎟<br />
⎝⎝ 2Eb<br />
⎠⎠<br />
− Asy + h x<br />
⎛⎛ v ⎞⎞<br />
( ) o<br />
⎜⎜ h12 + hp+ s ⎟⎟<br />
⎝⎝ 2Eb<br />
⎠⎠<br />
A !Asy + h x x<br />
x<br />
2<br />
Δ pA = mys + cys + ky<br />
2<br />
A= mys + cys+ ky<br />
( ) = ( h + h ) 12 p<br />
! # " $# + s v "<br />
%<br />
$<br />
o '<br />
$<br />
2E ' b<br />
#<br />
&<br />
mys 2 +cys + ky<br />
…<br />
ht<br />
( )
( ) = ( h + h ) 12 p<br />
! # " $# + s v "<br />
%<br />
$<br />
o '<br />
$<br />
2E ' b<br />
#<br />
&<br />
mys 2 +cys + ky<br />
A !Asy + h x x<br />
Valvola +attuatore lineare<br />
ht<br />
( )<br />
v<br />
− Asy+ Ahx= h mys+ cys+ ky+ s mys+ cys+ ky<br />
A<br />
( ) o ( )<br />
2 2 2<br />
x t<br />
2Eb<br />
hm hc hk v m v c v k<br />
t 2 t t o 3 o 2 o<br />
x= ys+ ys + ys+ y+ ys ys + ys<br />
h Ah Ah Ah 2Ah E 2Ah E 2Ah<br />
E<br />
x x x x x b x b x b<br />
y hx<br />
1<br />
=<br />
x A 3⎛⎛ vm ⎞⎞ 2⎛⎛<br />
o vc o hm⎞⎞ ⎛⎛ t hc t vk ⎞⎞<br />
o hk t<br />
s ⎜⎜ 1<br />
2 ⎟⎟+ s ⎜⎜ + s<br />
2 2 ⎟⎟+ ⎜⎜ + + 2 2 ⎟⎟+<br />
2<br />
⎝⎝2AEb ⎠⎠ ⎝⎝2AEb A ⎠⎠ ⎝⎝ A 2AEb<br />
⎠⎠<br />
A
Valvola +attuatore lineare<br />
y hx<br />
1<br />
=<br />
x A 3⎛⎛ vm ⎞⎞ 2⎛⎛<br />
o vc o hm⎞⎞ ⎛⎛ t hc t vk ⎞⎞<br />
o hk t<br />
s ⎜⎜ 1<br />
2 ⎟⎟+ s ⎜⎜ + s<br />
2 2 ⎟⎟+ ⎜⎜ + + 2 2 ⎟⎟+<br />
2<br />
⎝⎝2AEb ⎠⎠ ⎝⎝2AEb A ⎠⎠ ⎝⎝ A 2AEb<br />
⎠⎠<br />
A<br />
Questo è quello che normalmente viene chiamato in<br />
bibliografia “Third order Model” (modello del terzo ordine)<br />
E’ importante notare che in ragione del diverso valore<br />
delle grandezze fisiche coinvolte la dinamica<br />
corrispondente a questa tf può cambiare radicalmente!!!
E<br />
v<br />
t<br />
b<br />
o<br />
y hx<br />
1<br />
=<br />
x A 3⎛⎛ vm ⎞⎞ 2⎛⎛<br />
o vc o hm⎞⎞ ⎛⎛ t hc t vk ⎞⎞<br />
o hk t<br />
s ⎜⎜ 1<br />
2 ⎟⎟+ s ⎜⎜ + s<br />
2 2 ⎟⎟+ ⎜⎜ + + 2 2 ⎟⎟+<br />
2<br />
⎝⎝2AEb ⎠⎠ ⎝⎝2AEb A ⎠⎠ ⎝⎝ A 2AEb<br />
⎠⎠ A<br />
( .<br />
)<br />
= grande es fluido incomprimibile<br />
helevatitrafilamenti<br />
y<br />
x<br />
=<br />
Valvola +attuatore lineare<br />
⎛⎛hm⎞⎞ ⎜⎜<br />
A<br />
⎟⎟<br />
⎝⎝ ⎠⎠<br />
hx<br />
⎛⎛hc ⎜⎜<br />
⎝⎝ A<br />
⎞⎞<br />
⎟⎟<br />
⎠⎠<br />
hk<br />
A<br />
2 t t t<br />
s + s + A +<br />
Sistema secondo ordine con<br />
stessi modi di quello meccanico<br />
con maggior smorzamenti dovuti<br />
al trafilamento (cilindro<br />
=SMORZATORE )<br />
E<br />
v<br />
t<br />
b<br />
o<br />
( )<br />
= apprezzabile caso reale<br />
h = piccolo ma nontrascurabile<br />
k ectrascurabili( caso comune)<br />
y hx<br />
1<br />
=<br />
x A ⎛⎛⎛⎛ vm ⎞⎞ o 2 ⎛⎛hm t ⎞⎞ ⎞⎞<br />
s ⎜⎜ ⎜⎜⎜⎜ s s 1<br />
2 ⎟⎟ + + 2 ⎟⎟<br />
2AE<br />
⎜⎜<br />
b A<br />
⎟⎟<br />
⎝⎝ ⎠⎠<br />
⎟⎟<br />
⎝⎝⎝⎝ ⎠⎠<br />
⎠⎠<br />
Sistema del terzo ordine in cui modo<br />
proprio è quello del cilindro con inerzia<br />
(trafilamenti aggiungono smorzamento)<br />
ω =<br />
n<br />
2<br />
2AEb vm<br />
o
Valvola +attuatore lineare<br />
Attenzione: entità di trafilamenti ed attriti su<br />
attuatore sono influenzati da molti<br />
parametri tra cui si ricordano:<br />
• Tipo di tenute (ad attrito ad esempio)<br />
• Viscosità Olio (e quindi temperatura)<br />
• Usura tenute, valvole, etc.
Valvola +attuatore lineare+Tf valvola<br />
ys () hx<br />
=<br />
xs () A ⎛⎛⎛⎛ vm o s ⎜⎜ ⎜⎜⎜⎜ 2<br />
⎝⎝⎝⎝2AEb 1<br />
⎞⎞ 2 ⎛⎛hm t ⎞⎞ ⎞⎞<br />
⎟⎟s + s⎜⎜<br />
1 2<br />
A<br />
⎟⎟+<br />
⎟⎟<br />
⎠⎠ ⎝⎝ ⎠⎠ ⎠⎠<br />
1<br />
x() s = i() s<br />
ω + 2εω<br />
s+ s<br />
funzione ditrasferimentovalvola<br />
2 2<br />
v v<br />
( )<br />
ys () hx<br />
1<br />
=<br />
is () A ⎛⎛⎛⎛ vm ⎞⎞ ⎛⎛hm⎞⎞ ⎞⎞<br />
s ⎜⎜ ⎜⎜⎜⎜ ⎟⎟s + s + 1⎟⎟ + 2 s+ s<br />
2AE<br />
⎜⎜<br />
A<br />
⎟⎟ ⎟⎟<br />
⎝⎝⎝⎝ ⎠⎠<br />
⎠⎠<br />
( ω )<br />
v εωv<br />
o 2 t<br />
2 2<br />
2<br />
b ⎝⎝<br />
2<br />
⎠⎠<br />
Questo è quello che normalmente viene<br />
chiamato in bibliografia “fifth order<br />
Model” (modello del quinto ordine)
Valvola +attuatore lineare+Tf valvola<br />
mag<br />
phase<br />
ys () hx<br />
1<br />
=<br />
is () A ⎛⎛⎛⎛ vm ⎞⎞ ⎛⎛hm⎞⎞ ⎞⎞<br />
s ⎜⎜ ⎜⎜⎜⎜ ⎟⎟s + s + 1⎟⎟ + 2 s+ s<br />
2AE<br />
⎜⎜<br />
A<br />
⎟⎟ ⎟⎟<br />
⎝⎝⎝⎝ ⎠⎠<br />
⎠⎠<br />
20db/decade<br />
-90°<br />
-270°<br />
( ω )<br />
v εωv<br />
o 2 t<br />
2 2<br />
2<br />
b ⎝⎝<br />
2<br />
⎠⎠<br />
freq<br />
BODE (esempio<br />
tipico)<br />
60db/decade<br />
Polo cilindro<br />
(ris.smorzata in funzione di ht)<br />
Polo valvola<br />
(ris.smorzata in funzione diε<br />
-450°<br />
100db/decade
Introduzione ad Amesim<br />
1)Segue una rapida carrellata dei principali simboli<br />
utilizzati per descrivere componenti di circuiti pneumatici<br />
oleodinamici effettuata utilizzando gli elementi di libreria<br />
Amesim.<br />
2)software di simulazione Amesim introduzione<br />
3)Esempi di simulazione di impianti pneumatici/<br />
oleodinamici<br />
4) Problematiche relative alla simulazione di sistemi STIFF<br />
e/o con discontinuità<br />
Al momento non sono disponibili appunti su questa parte<br />
del corso (lo saranno in futuro) ci scusiamo per mancanza e<br />
si consiglia vivamente attenzione a spiegazione in classe !!!!
Appendice: Definizioni utili<br />
Sistema STIFF o sistema con problemi di NUMERICAL STIFFNESS: Termine<br />
molto utilizzato nella simulazione di sistemi dinamici per indicare un tipico<br />
problem di malcondizionamento numerico. Un sistema è STIFF quando una o<br />
più derivate di STATI e/o GRANDEZZE OSSERVATE del sistema è<br />
caratterizzato da un elevata sensibilità all’errore commesso nel calcolo di uno<br />
o più STATI e/o GRANDEZZE OSSERVATE . Questo problema è normalmente<br />
associato alla presenza di frequenze proprie del sistema molto elevate e/o di<br />
forti discontinuità/non linearità del sistema. Se l’integratore utilizzato è a<br />
passo variable possono esserci problemi di convergenza del calcolo o elevati<br />
rallentamenti dello stesso associati ad un eccessivo infittimento del passo di<br />
integrazione. Nel caso di integratori a passo fisso se il passo di integrazione<br />
risulta troppo ampio rispetto alla rapida dinamica del sistema si possono<br />
avere errori molto elevati nella simulazione…..<br />
Esempio di stiffness/1: la pressione di un fluido incomprimibile all’interno di<br />
una cavità risulta sensibilissima ad errori commessi nella valutazione del<br />
bilancio di massa entrante uscente all’interno della stessa.<br />
Esempio di stiffness/2: in un sistema massa/molla con valori di inerzia molto<br />
piccoli e rigidezza della molla molto alta, il calcolo di velocità e accelerazione<br />
della massa è molto sensibile ad errori di valutazione della posizione
Appendice: Definizioni utili<br />
DISCONTINUITA’: Nella simulazione/modellazione del sistema si usa il termine<br />
generico “discontinuities” per segnalare una brusca variazione delle derivate<br />
del sistema corrispondente ad un preciso valore di uno o più stati. Le<br />
discontinuità sono tipicamente associate a comportamenti non lineari del<br />
sistema e/o a variazioni del modello associato al sistema in funzione del<br />
valore di uno o più stati.<br />
Esempio tipico di discontinuità meccanica/1: Fine corsa meccanico, quando<br />
si raggiunge un finecorsa meccanico la velocità dell’organo nella direzione<br />
efficace del vincolo deve essere nulla. Si tratta di una variazione rapidissima<br />
di velocità associata ad un preciso valore della corsa di un organo meccanico.<br />
Esempio tipico di discontinuità meccanica/2: modellazione di forze di attrito<br />
coulombiano; il verso in cui agisce la forza di attrito dipende solo dal segno<br />
della velocità relativa tra le superfici striscianti; per velocità nulle, se l’attrito è<br />
elevato, piccoli errori nel calcolo della velocità producono errori grandi nel<br />
calcolo delle forze agenti sul sistema e quindi sull’accelerazioni dello stesso.<br />
Esempio tipico di discontinuità/3: Quando in una qualsiasi sezione di un<br />
impianto pneumatico/oleodinamico certe sezioni/componenti vengono i<br />
collegati/isolati si ha una brusca variazione della struttura del modello e degli<br />
stati che descrivono l’impianto in funzione. Tale variazione può essere<br />
associata ad un preciso valore di una variabile (es. valore di pressione che<br />
provoca apertura di valvola di limitazione)